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Luigi Calabrese
CISA CISM CCSK, ITILv3.F ISO27k1.F TOGAF9.F
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Le pietre angolari di ITIL v3
ITIL è una collezione di buone pratiche che offre una guida
concreta su diversi aspetti dell’ITSM, soffermandosi in modo
particolare sulle seguenti cornerstone Capabilities:
Funzioni
Ruoli
Processi
Strumenti
Gli Strumenti sono normalmente delle Risorse ma, quando
vengono ottimizzati e ben adattati al contesto specifico,
divengono una Capacità patrimonio dell’organizzazione. 2
Funzioni
Tipologia risorsa: Capabilities
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Definizione
In ITIL v3, una Funzione è definita nel modo che segue:
1. Service Desk
2. Application Management
3. IT Operations Management
4. Technical Management
Ciascuna Funzione può a sua volta essere composta di altre
Funzioni verticali (es., Network Mgmt, Storage Mgmt, ecc.),
tuttavia ciò è irrilevante in ottica ITIL. Risulta essenziale, invece,
che a tutti i livelli le Funzioni non operino come silo
ma dialoghino grazie a processi cross-funzionali.
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Ruoli
Tipologia risorsa: Capabilities
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Definizione
In ITIL v3, un Ruolo è definito nel modo seguente:
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Concetto: le RA(S)CI Matrix
All’interno di Funzioni e Processi, è essenziale che i Ruoli
siano chiaramente definiti rispetto alle necessarie Attività.
A tale scopo, si utilizzano le matrici Ruolo/Responsabilità
sotto forma di RACI o di RASCI Matrix, che definiscono chi è:
R esponsible (Il diretto responsabile dell’Attività)
A ccountable (Chi deve render conto dell’esito finale)
S upportive (Chi può/deve prestare supporto al R)
C onsulted (Chi può essere consultato per l’Attività)
I nformed (Chi deve essere informato sull’Attività)
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Processi
Tipologia risorsa: Capabilities
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Definizione
In ITIL v3, un Processo è definito nel modo seguente:
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SKMS e principali tool per l’ITSM
ITIL v3 individua una serie di Strumenti a servizio di Funzioni e
Processi; l’insieme organico di questi strumenti (applicazioni,
cataloghi, database) prende il nome di SKMS (Service Knowledge
Management System). Fra i più importanti si menzionano:
CMDB (Configuration Management Database)
DML (Definitive Media Library)
KEDB (Known Error Database)
Vale la pena sottolineare che simili cataloghi o basi di dati non
devono necessariamente essere gestiti attraverso applicazioni
dedicate ma possono essere costituiti da semplici spreadsheet.
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Prossimo Modulo:
Modulo 3 – Il Ciclo di Vita del Servizio
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