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LA

FAMIGLIA
ABBINA LE FOTO AGLI ARTICOLI
I NOMI
• Mario è il nonno di Paolo. Sonia è la ____
DELLA • Amina è la zia di Paolo. Giovanni è lo ____
FAMIGLIA • Simona è la sorella di Paolo. Paolo è il ___ di Simona.
• Paolo e Simona sono nipoti di Giovanni e Amina.  Giovanni
e Amina sono gli ___ di Paolo e Simona.
• Anna è la madre di Paolo. Stefano è il _____. Anna e Stefano
sono i _____ di Paolo e Simona.
• Matteo è il cugino di Paolo e Simona. Giulia è la _______.
UNA MAIL SPECIALE
L'ARTICOLO
CON GLI
AGGETTIVI
POSSESSIVI
SI È SPOSATO...
• Nella sua lettera Andrea usa alcuni verbi riflessivi al passato. 
• Sposarsi:
• Separarsi:
• Trasferirsi:
• Vedersi: 
CON OSCI U NA PER SONA
CHE . ..
• Si è sposata da poco tempo
• Sabato scorso si è alzata presto 
• Lo scorso fine settimana si è divertita tantissimo
• Si è trasferita in una nuova città da meno di due anni
• Oggi si è svegliata tardi
• Lo scorso fine settimana non si è riposata per niente
• Oggi si è arrabbiata molto
• Si è dedicata per anni allo studio di uno strumento
musicale
UNA LETTERA 
• Immagina di mandare a
un amico che non vedi da
molto tempo una foto
attuale della tua famiglia.
Descrivila e racconta che
cosa è cambiato negli
ultimi tempi per te e per
la tua famiglia
Giornalista: Siamo qui con la dottoressa Calabrese, sociologa, e con il professor Frisinghelli,
psicoterapeuta, per parlare di un tema che è sempre attuale, quello dei figli cronici, cioè dei
figli che restano attaccati alla famiglia di origine. Allora, dottoressa Calabrese, in Italia
continua a esistere il mammismo?
Calabrese: Beh, in fondo tutti sanno che gli italiani sono dei mammoni e tutti sanno anche che
la maggior parte di loro non se ne vuole andare di casa prima dei 30 anni. La cosa nuova è che
restano molto legati alla mamma anche da sposati. 
Giornalista: Ci sono dei dati precisi?
Calabrese: Certo. Dalla nostra ultima ricerca risulta che il 42,9 % degli italiani vive a meno di
GENITORI un chilometro dalla mamma.
Giornalista: E questo, professor Frisinghelli, è un fenomeno tipicamente italiano?
VICINI E Frisinghelli: Diciamo che gli italiani sono molto legati per tradizione alla famiglia di origine.

LONTANI
Da noi infatti, i ragazzi escono di casa abbastanza tardi, in media verso i 27 anni. Cosa che
non succede invece negli altri paesi europei.
Giornalista: E sono più attaccati alla mamma i maschi o le femmine?
Calabrese: Le figlie, anche se può sembrare strano. Dalla nostra inchiesta risulta che vanno a
fare visita alla mamma ogni giorno il 65% delle femmine contro il 58% dei maschi.
Giornalista: E come mai?
Frisinghelli: Beh, un po’ per tradizione, e poi tra due figli adulti, un maschio e una femmina, è
quasi sempre la donna che assiste i genitori anziani o malati.
Giornalista: Eh, sì, questo è vero. 
Calabrese: E poi c’è il 70,2 % che telefona anche più volte in una settimana.
Giornalista: Ma allora non è cambiato nulla rispetto al passato?
Frisinghelli: Sì e no. Sono cambiate le famiglie di oggi. La coppia non è più solo quella di
una volta. Ad esempio, adesso ci sono anche le famiglie di fatto oppure le famiglie allargate.
UN REGALO DI NOZZE
GLI AGGETTIVI POSSESSIVI
• Gli aggettivi possessivi determinano l’APPARTENENZA, ossia a chi
appartiene la cosa, la persona o l’animale indicati dal nome a cui essi si
riferiscono.

• Gli aggettivi possessivi concordano in genere e numero con il sostantivo


della cosa o della persona posseduta.
maschile femminile

GLI 1ª persona singolare Mio Mia


AGGETTIV 2ª persona singolare Tuo Tua
I
POSSESSIV 3ª persona singolare Suo Sua
I 1ª persona plurale Nostro Nostra
SINGOLARI 2ª persona plurale Vostro Vostra
3ª persona plurale Loro Loro
ESEMPI
• La mia macchina è rossa (“mia”
→ femminile singolare, in accordo con
“macchina”, che è femminile singolare + ci
dice a chi appartiene la macchina: a me!).
• Il nostro cane si chiama Ron (“nostro”
→ maschile singolare, in accordo con
“cane”, che è maschile singolare + ci dice a
chi appartiene il cane: a noi!).
• La loro vita è meravigliosa! (“loro” → è
invariabile + ci dice a chi appartiene la
vita: a loro!).
• Gli aggettivi possessivi singolari, dunque, sono sempre preceduti da un
articolo determinativo!!
• Unica eccezione a questa regola sono gli aggettivi possessivi che
accompagnano i nomi di famiglia al singolare: in questo caso, infatti, non
sono preceduti dall’articolo determinativo. Con i nomi di famiglia al
plurale, invece, l’articolo va messo.
• Esempi:
• la Mia madre si chiama Sofia. → nome di famiglia al singolare → NO
articolo
• il Tuo fratello ha 13 anni. → nome di famiglia al singolare → NO articolo
• Il loro zio fa l’architetto. → “loro“, però, NON SEGUE LA REGOLA!
→ SÌ articolo 
maschile femminile

GLI 1ª persona singolare Miei Mie


AGGETTIV 2ª persona singolare Tuoi Tue
I
POSSESSIV 3ª persona singolare Suoi Sue
I AL 1ª persona plurale Nostri Nostre
PLURALE 2ª persona plurale Vostri Vostre
3ª persona plurale Loro Loro
ESEMPI
• Le tue scarpe sono alte  (“tue” → femminile plurale, in
accordo con “scarpe”, che è femminile plurale + ci dice
a chi appartengono le scarpe: a te!).Esempi:
• I vostri libri hanno la copertina rovinata  (“vostri”
→ maschile plurale, in accordo con “libri”, che è
maschile plurale + ci dice a chi appartengono i libri: a
voi!).
• Le loro fidanzate sono molto belle (“loro” → è
invariabile + ci dice a chi appartengono le fidanzate: a
loro!).
• I suoi cugini sono inglesi → nome di famiglia al plurale
→ SÌ articolo
• Anche gli aggettivi possessivi plurali,
dunque, sono sempre preceduti da
un articolo determinativo, senza
eccezioni!! 
ATTENZIONE!  
• Esistono anche altri 2 aggettivi possessivi:
• proprio/a/i/e → può essere usato al posto dell’aggettivo possessivo di terza
persona singolare o plurale MA solo se è il soggetto della frase a possedere!!
• Ad esempio:
• Ogni persona porta il proprio zaino. → In questa frase è possibile usare
“proprio” al posto di “suo” perché è il soggetto della frase (ogni persona) a
possedere.
• Invece:
• Ho chiesto a Maria di portare il suo (proprio) zaino. → Qui non possiamo usare
“proprio” in quanto il soggetto della frase è “io” ma chi possiede è Maria! 
• altrui → assume il significato di “di un altro/a” oppure “di altri/e” e lo si
usa di solito per indicare un possessore non definito ma solo per persone!
• Ad esempio:
• Non si deve giudicare la vita altrui → Non si deve giudicare la vita di
altri (non sappiamo di chi stiamo parlando ma sono sicuramente delle
persone). Dal momento che può essere sostituito dalla preposizione “di” +
un nome, “altrui” generalmente segue il nome (proprio come farebbe la
preposizione!). 
ESERCIZI
• Stefano sta cercando i ( sui / sue/ suoi) occhiali. Voi li avete visti?
• Il ( mieo / mio / mia) libro preferito è I Promessi Sposi.
• I ( lor / loro / lori) sforzi non hanno avuto successo.
• Hanno chiamato ( il tuo / tuo) fratello per offrirgli un lavoro.
• Farebbe qualsiasi cosa per salvare ( il loro / loro) figlio!
• Vostre 
• Abbiamo lasciato la ___ macchina al foglio di Carlo
• Tuo  • Perché stai cercando ____ sorella? Puoi parlare direttamente
• Nostra  con lui!
• Loro
• Sua 
• Davide ti ha chiesto in prestito il ___ computer per lavorare?
• I ____ genitori li hanno chiamati non appena hanno saputo
dell'incidente.
• Le _____ amiche ci hanno regalato un mazzo di fiori 

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