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1) LA MIA BIOGRAFIA
Guarda il video per ricordare come ci si presenta:
https://www.youtube.com/watch?v=9YA95RUUiR8

Prova ora a presentarti ai tuoi compagni di classe.

Fai finta di essere un giornalista e chiedi ai compagni le seguenti informazioni:


1) Come ti chiami?
2) Di dove sei?
3) Quanti anni hai?
4) Che lavoro fai? Oppure, dove studi?
5) Dove abiti?

Conversa con il professore e i compagni e rispondi alle seguenti domande.


COME TI CHIAMI E QUANTI ANNI HAI
RACCONTA LA TUA GIORNATA NORMALE
STUDI O LAVORI?
QUALI SONO I TUOI HOBBY?
FAI QUALCHE SPORT? QUALE?
RACCONTA COSA FAI DI SOLITO IL FINE SETTIMANA

Chiedi al tuo compagno quali sono le azioni principali che compie durante la settimana e
poi ripetile alla classe, parlando in terza persona riferendoti appunto al tuo compagno.
Esempio: il lunedì Marco va in piscina. Esce di casa alle sei del pomeriggio e arriva in
piscina alle sei e mezzo...

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UNA GITA A: FERRARA
Guarda il documentario sulla città di Ferrara e rispondi alle domande, lavorando in
gruppo con l’insegnante e i tuoi compagni.
https://www.youtube.com/watch?v=wdLQMmKYkk0&list=PLZN9qmNvxbnEReO-
a3o11jhdd77gh1Bch&index=10

1) Dove si trova Ferrara?


2) Cosa ti è piaciuto di più della città?
3) Puoi dare una tua spiegazione sul significato della parola “Rinascimento?”
4) Gli artisti di strada sono una risorsa per i centri storici di una città?
5) Che cosa ti piacerebbe fare se visitassi Ferrara?

Leggi il seguente testo e rispondi alle domande.

La cucina ferrarese.
La cucina ferrarese ha un’origine campestre, ricca di prodotti della terra e di selvaggina.
Quasi tutti i primi piatti hanno una caratteristica comune: la presenza della pasta sfoglia,
che si ottiene unendo uova, farina ed acqua. Tra le ricette più antiche giunte sino a noi ci
sono i cappellacci di zucca (caplaz, del 1584) e il pasticcio di maccheroni, un guscio di pasta
sfoglia cotto al forno, ripieno di maccheroni con besciamella, funghi, ragù bianco, tartufo.
Uno dei prodotti più conosciuti è la salama al sugo, insaccato di carne suina magra macinata
e aromatizzata con vino rosso e spezie, ottimo accompagnato con purè di zucca o in
carpaccio con grana e crema d’aceto balsamico.
Tra i dolci risalta il panpepato, preparato
soprattutto durante il periodo natalizio e che
venne ideato in un convento di monache, con lo
scopo di farne regalo al Papa in visita in città. Di
forma tondeggiante unisce il cioccolato fondente
con diversi tipi di frutta secca: mandorle, nocciole,
pinoli. Un link con la ricetta:
https://www.cucchiaio.it/ricetta/panpepato/
Il vino del ferrarese ha un nome generico
particolare, quello di “vino delle sabbie”. Questo
perché le viti crescono in terreni sabbiosi. Il vitigno originale, il Fortana, arrivò
probabilmente a Ferrara a metà del Cinquecento grazie a un matrimonio, quello tra il Duca
d’Este Ercole II e Renata di Francia, la figlia di Luigi XII. Insieme alla sposa, insomma, giunse
dalla Borgogna anche l’uva che trovò nelle terre di Ferrara e del delta del Po, un ambiente
particolare: umidità, nebbie e aria salmastra, che davano un carattere molto particolare

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all’uva. Il vino si chiama Bosco Eliceo, suddiviso in varie categorie: Merlot, Sauvignon,
Fortana e bianco.

Scrivi quali sono i verbi al presente indicativo che hai incontrato nel testo della cucina
ferrarese:
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_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

Ascolta la canzone di Lucio Dalla “Il parco della luna”, ambientata nella città di Ferrara, e
segui il testo: https://www.youtube.com/watch?v=0RbT9DyZvCY
Sottolinea i verbi al presente indicativo

Sono più di cent'anni che al parco della luna


arriva Sonni Boi con i cavalli di legno e la sua donna Fortuna
i denti di ferro e gli occhi neri puntati nel cielo per capirne i misteri.
È nato a Ferrara anzi l'hanno trovato su un muro
è pieno di segni e i muscoli corrono sulla sua pelle.
Sonni Boi ha disegnato sulle braccia la mappa delle stelle.
Di notte va a caccia e con il cavallo raccoglie chi si è perduto.

Anch'io quante volte da bambino ho chiesto aiuto


quante volte da solo mi sono perduto
quante volte ho pianto e sono caduto
guardando le stelle ho chiesto di capire
come entrare nel mondo dei grandi senza paura, paura di morire.

Come uno zingaro seduto su un muro gli occhi nel cielo puntati sul futuro
Dei suoi mille figli non ricorda un viso ne ha avuto uno per coltello
ha fatto un figlio per ogni nemico ucciso.
Sonni Boi non è cattivo ha perfino sorriso guardando
Fortuna accarezzandole il viso.

Li ho visti abbracciarsi come bimbi nel parco della luna

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tutti e due con una valigia nella mano
con l'aria di chi deve partire
e andare lontano oppure morire,
in silenzio, sparire piano piano
sopra il loro cavallo di legno con la loro pelle scura nella mano.
Adesso Sonni Boi e la sua donna Fortuna
Saranno a metà strada tra Ferrara e la luna.

Scrivi cosa pensi possa significare il testo della canzone:

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_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

Racconta alla classe se suoni qualche strumento.

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2) FARE PROGRAMMI

Devi organizzare un viaggio. Unisci gli elementi delle due colonne e poi forma delle frasi
logiche.

a. cercare 1. la valigia
b. prenotare una stanza 2. un itinerario
c. preparare 3. il passaporto
d. comprare 4. in un albergo
e. fare 5. un’automobile
f. rinnovare 6. una guida turistica
g. decidere 7. il biglietto aereo
h. noleggiare 8. una meta

Un amico ti invita a fare una passeggiata in montagna. Leggi l’inizio del dialogo e poi
continualo tu assieme a un compagno/a. Per aiutarti, potete parlare di dove andrete,
quali indumenti portare, dove mangerete, che cosa vedrete...

Matteo: Simona, allora vieni alla passeggiata di


domani? Andiamo in montagna.
Simona: Sì ho deciso di venire. Certo però che chiamarla
passeggiata, sono dieci chilometri. A che ora ci
troviamo?
Matteo: Ci vediamo alle sei del mattino in piazza...

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Leggi il dialogo e poi cerca di riproporlo con un tuo compagno/a.
È sabato sera. Anna telefona a Francesca e la invita per andare al cinema.
Francesca – Pronto!
Anna – Ciao, Francesca! Come stai?
Francesca – Ciao, Anna! Sto bene e tu?
Anna – Ti va di venire al cinema con me stasera?
Francesca – A che ora?
Anna – Magari verso le 20.
Francesca – Sai se c’è qualcosa di bello da vedere?
Anna – Sinceramente non lo so, ma possiamo guardare in Internet.
Francesca – Meglio, perché non ho idee.
Anna – Quale genere di film ti piacerebbe vedere? Una commedia, un thriller, un film di
fantascienza?
Francesca – Mi piacerebbe vedere un bel film romantico.
Anna – Ve bene, anche se non è molto il mio genere di film. Adesso cerco su internet.

Un’ora dopo al cinema


Anna – I critici del cinema dicono che
questo film sia veramente molto
bello, oltre che un forte concorrente
per vincere l’Oscar.
Francesca – E poi l’attore principale è
bravissimo!
Anna – Prendo dei popcorn?
Francesca – Sì, certo, ma dolci. E
anche due bottigliette di acqua
minerale.
Anna – Dove ci sediamo?
Francesca – Magari nell’ultima fila.
Anna – No, a metà, altrimenti non
vedo nulla!
Francesca – Ma cosa dici? Ti servono
per caso dei binocoli?
Anna – Spiritosa…

Per il tuo lessico, ricordiamo i vari genere di film: una commedia romantica, un film horror,
un documentario, un film di animazione, un film di guerra, un film di fantascienza,
un western, un film straniero, un thriller, un giallo, un film drammatico.

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Guardi spesso dei film italiani? Scrivi i titoli di tre
film italiani che conosci e confronta le risposte
con i tuoi compagni.
1______________________________________
_______________________________________

2______________________________________
_______________________________________
3______________________________________
_______________________________________

Leggi le seguenti espressioni con le parti del corpo e indica il significato giusto:

1. Avere le mani bucate:


A avere le mani gravemente ferite
B essere distratti
C spendere molto denaro

2. Essere in gamba:
A essere una persona con molte energie
B avere le gambe lunghe
C essere molto intelligente, abile e bravo

3. Essere sulla bocca di tutti:


A un argomento di cui tutti parlano
B un argomento molto noioso
C un argomento molto interessante

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4. Essere di bocca buona:
A avere una bella bocca

B mangiare di tutto
C mangiare molto

5. Avere le fette di salame sugli occhi:


A avere sempre molta fame

B portare gli occhiali con le lenti spesse


C non rendersi conto di qualcosa

6. Fare gli occhi dolci:


A fare una torta molto dolce

B cercare di conquistare qualcuno con lo sguardo


C truccarsi gli occhi

7. Svegliarsi con il piede sbagliato:


A alzarsi di cattivo umore

B cadere dal letto


C restare a letto fino a tardi

8. Tenere il piede in due scarpe:


A avere dolore ai piedi

B essere scomodo
C non scegliere tra due alternative

9. Alzare il gomito:
A fare ginnasta con il gomito

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B salutare qualcuno
C bere troppo

10. Avere la testa sulle spalle:


A essere normale
B essere una persona seria, realista e agire con buon senso
C essere intelligente

Usa almeno cinque espressioni delle anteriori per formare delle frasi. Scrivile e poi ripetile
ai tuoi compagni. Sulla base di quello che hai scritto, provate a dialogare insieme.

1) __________________________________________________________________
2) __________________________________________________________________
3) __________________________________________________________________
4) __________________________________________________________________
5) __________________________________________________________________

Ascolta la canzone “La cura” di Franco Battiato e ripassa il futuro. Segui la canzone con il
testo e sottolinea i verbi al tempo futuro.
https://www.youtube.com/watch?v=cLJp-YJeuzc

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie


Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà

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Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te

Lavora sul lessico e scrivi, con l’aiuto dell’insegnante, il significato delle seguenti parole o
espressioni, che hai trovato nel testo:

BONACCIA: _______________________________________________________________
FALLIMENTI: ______________________________________________________________
INEBRIARE: _______________________________________________________________
SBALZI D’UMORE: __________________________________________________________
TESSERE: _________________________________________________________________
TRAME: __________________________________________________________________
TURBAMENTI: _____________________________________________________________

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3) SOCIETA’: AL BAR E AL MERCATO
Osserva con il tuo professore il seguente video:

Al bar e al ristorante: https://www.youtube.com/watch?v=gDBprkNkXM0

Rispondi alle domande:


1) Con quale frase invito una persona al bar?
__________________________________________________________________

2) Perché quando ordino al bar devo dire “vorrei” invece di “voglio”?


__________________________________________________________________

3) Che cos’è la mancia?


__________________________________________________________________

Metti in pratica con i tuoi compagni le indicazioni spiegate nel video. Immagina di entrare
in un bar e di ordinare. Per aiutarti, di seguito un esempio di dialogo sul quale ti puoi
basare.

B: Buongiorno!
A: Buongiorno, vorrei un caffè macchiato per favore.
B: Subito. Desidera anche un po’ d’acqua?
A: Sì grazie.
B: Frizzante o naturale?
A: La vorrei frizzante.
B: Ecco qui.
A: Dove trovo lo zucchero di canna?
B: Lo trova qui.
A: Mi da anche una brioche alla crema per favore?
B: Alla crema sono finite. Se vuole le ho alla marmellata o al cioccolato…
A: Una alla marmellata allora.
……
A: Quant’è in tutto?
B: Sono €2,20
A: Ho solo una banconota da €50 … va bene lo stesso?

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B: Sì… ecco il resto e buona giornata!
A: Grazie, anche a lei!

UNA GITA A: PORTA PALAZZO, TORINO


Osserva ora il video “Al mercato di Porta Palazzo, a Torino” e poi rispondi alle domande:
https://www.youtube.com/watch?v=pd7q2df-Bts

1) In quale piazza si trova il mercato?


___________________________________________________________________
2) Qual è il giorno di maggiore affluenza?
___________________________________________________________________
3) Cosa significa l’espressione “menú a chilometri zero?”
___________________________________________________________________
4) Come si riconosce un contadino che vende i propri prodotti?
___________________________________________________________________
5) Dopo aver visto il filmato, come puoi definire questo mercato?
___________________________________________________________________
___________________________________________________________________

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Leggi il testo e dai il significato alle parole sottolineate.
PORTA PALAZZO, TORINO

Porta Palazzo, o Porta Pila come viene chiamato dai torinesi, è la zona a nord-ovest del
centro storico di Torino, dove si svolge il mercato omonimo. Il nome trae origine dalla antica
porta romana d'accesso nord-ovest della città, di cui oggi rimane solo una piccola traccia
delle mura di cinta. Il mercato, considerato il più grande d’Europa, si stabilì definitivamente
in questa area nel 1835 quando sono abbattute tutte le costruzioni della zona, compresa la
Porta Palazzo originale, per dare spazio a un grande spazio per il commercio cittadino.
L’anno seguente sono inseriti anche il mercato ittico e quello alimentare.
A nord della grande piazza della Repubblica, ma già totalmente compreso nel confinante
quartiere Aurora, si trova il Balon, ovvero lo storico mercato delle pulci di Torino, nato verso
la fine del Settecento. Dagli anni Ottanta dello scorso secolo è stato istituito anche il Gran
Balon, che si tiene la seconda domenica di ogni mese e a cui partecipano 250 espositori e i
numerosi negozi di antiquariato della zona.

ACCESSO: _________________________________________________________________

ITTICO: ___________________________________________________________________

CONFINANTE: ______________________________________________________________

ESPOSITORE: ______________________________________________________________

ANTIQUARIATO: ____________________________________________________________

Completa la frase:

L’ANNO SEGUENTE__________________________________________________________

IL MERCATO SI TIENE_________________________________________________________

LA MIA SCUOLA SI TROVA_____________________________________________________

Rispondi alla domanda:

CHE COS’É IL MERCATO DELLE PULCI?


_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

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Completa il dialogo con i pronomi diretti,indiretti e riflessivi. Accorda il participio passato
quando è necessario.

-Scusa, sai se Carla mangia il polpettone?

-No, non ____ mangia perché è vegetariana.


-Ah, non ____ sapevo! E adesso, cosa ____ preparo per cena?
-____ho detto che è vegetariana!
-Non____ricordavo affatto. Allora, cosa ____consigli di preparare per cena?
-Potresti faredelle verdure. ____ ricordo che ieri volevi comprare delle zucchine. ____ hai
comprat___?

-No, ma ho preso degli asparagi.


-Bene, allora ____puoi preparare al vapore!
-Magari____posso condire con del burro...
-Mah...____sembra di ricordare che Carla non mangia
nemmeno il burro.
-Non ____mangia? Davvero? Ma allora non è
vegetariana: è vegana!
-Guarda, per essere sicuro ____telefono e ____chiedo
che cosa preferisce, va bene?
-Si, secondo me è una buona idea. Se ____chiami,
____dirà lei quello che può mangiare.
-D’accordo, ____faccio subito.

Al supermercato. Completa il dialogo tra Steve e Tom con i pronomi mancanti. Una volta
completato, ripetilo con un tuo compagno/a e immagina di fare la spesa al supermercato
anche tu.

STEVE: Tom, cosa mangiamo oggi per pranzo?


TOM: Siamo al supermercato, puoi scegliere quello che vuoi, cosa vuoi mangiare?

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STEVE: Oggi l’insegnante ____ ha spiegato la ricetta degli spaghetti alla carbonara. Io ho
voglia di provar____, e tu ____ vuoi?
TOM: Certo che ____ voglio, sono molto curioso. Che cosa dobbiamo comprare per
preparar____?
STEVE: Devi andare nel reparto della pasta e prendere gli spaghetti, per una buona
carbonara il numero 5 è l’ideale.
TOM: Cosa vuol dire "numero 5"?

STEVE: Il numero indica lo spessore degli spaghetti, tu ____ vuoi sottili o più spessi?
TOM: Io non lo so quali sono adatti, amo tutti gli spaghetti.
STEVE: Va bene, allora prendi il numero 5, come ho detto io.
TOM: E poi cosa dobbiamo comprare?
STEVE: Dobbiamo prendere le uova; _____ servono due, il formaggio e la pancetta.

TOM: Come ____ vuoi la pancetta?


STEVE: Tagliata a dadini, così possiamo cuocer____ velocemente.
TOM: Che formaggio compro?
STEVE: Parmigiano, no? Compra____ due etti.
TOM: Prendo anche una bottiglia di coca cola e due gelati.

STEVE: I gelati ____ voglio alla nocciola.


TOM: Va bene.
STEVE: _____ aspetto alla cassa.

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4) LA GIORNATA
Rispondi alle seguenti domande cercando di usare i verbi riflessivi:
1) COSA FAI LA MATTINA?
2) SPIEGA LA TUA GIORNATA TIPO

Individua differenti verbi riflessivi e forma delle frasi con essi. Puoi anche scriverle di
seguito e poi ripeterle ai compagni:
a) ________________________________________________________________
b) ________________________________________________________________
c) ________________________________________________________________
d) ________________________________________________________________
e) ________________________________________________________________

Ascolta la canzone “La vasca” di Alex Britti. Segui il testo e sottolinea i verbi riflessivi:
https://www.youtube.com/watch?v=Asuw3J4-tJo
Voglio restare tutto il giorno nella vasca
Con l'acqua calda che mi coccola la testa
Un piede fuori che s'infreddolisce appena
Uscire solo quando è pronta già la cena
Mangiare e bere sempre e solo a dismisura
Senza dover cambiare buco alla cintura
E poi domani non andrò neanche al lavoro
Neanche avvertirò perché il silenzio è d'oro
Tornerò con gli amici davanti scuola
Ma senza entrare, solo fuori a far la ola
Non ci saranno ripetenti punto e basta
Staremo tutti insieme nella stessa vasca
Così grande che ormai è una piscina
Staremo a mollo dalla sera alla mattina
Così che adesso è troppo piena e non si può più stare
È meglio trasferirci tutti quanti al mare
Quando fa buio accenderemo un grande fuoco
Attaccheremo un maxi schermo e un grande gioco
E dopo inseguimenti vari e varie lotte
Faremo tutti un grande bagno a mezzanotte
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
Mi bagno, m'asciugo e inizia qui lo spasso

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E mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
Mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso
Saremo più di cento, quasi centoventi
Amici conoscenti e anche i parenti
Con il cocomero e la Coca Cola fresca
Con le chitarre a dirci che non è Francesca
Aspetteremo le prime luci del mattino
Festeggeremo con cornetti e cappuccino
E quando stanchi dormiremo sulla sabbia
Le nostre camere scolpite nella nebbia
Ma dormiremo poche ore quanto basta
Per poi svegliarci e rituffarci nella vasca
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
Mi bagno, m'asciugo e inizia qui lo spasso
E mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
Mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso
Voglio restare tutto il giorno in una vasca
Con le mie cose più tranquille nella testa
Un piede fuori come fosse una bandiera
Uscire solo quando fuori è primavera
Ma spero solo questa mia fantasia
Non sia soltanto un altro attacco di utopia
Perché per questo non c'è ancora medicina
Che mi trasformi la mia vasca in piscina
E tantomeno trasformare tutto in mare
Però qualcuno lo dovrebbe inventare
Mi bagno, mi tuffo, mi giro e mi rilasso
Mi bagno, m'asciugo e inizia qui lo spasso
E mi ribagno, mi rituffo, mi rigiro e mi rilasso
Mi ribagno mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso

Con l’aiuto dell’insegnante completa il significato


delle espressioni che hai trovato nel testo:

1) L’acqua calda che mi coccola la testa


2) Mangiare e bere a dismisura
3) Non ci saranno ripetenti, punto e basta
4) Con le chitarre a dirci Non è Francesca
5) Inizia qui lo spasso
6) Cos’è un cocomero?

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Ricordi come si usano i verbi riflessivi al passato prossimo? Riscrivi il seguente testo
trasformando i verbi dal presente al passato prossimo.
Lucia si sveglia alle sette meno un quarto, si alza dopo pochi minuti e va in bagno. Si toglie
il pigiama, si lava, si asciuga, si veste, si spazzola i capelli. Poi va in cucina e fa colazione.
Prima di usciresi lava i denti, si pettina, si dà un po’ di profumo. Poi si infila le scarpe, si
mette la giacca ed esce.

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_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________
_________________________________________________________________

Ora, prova tu a raccontare la giornata che hai trascorso ieri ai compagni.

Come ripasso dei verbi riflessivi, completa l’esercizio.


Cosa fanno Nadia, Raffaele e i loro bambini la domenica? Completa il testo con i verbi. I
verbi non sono in ordine: preparare la cena, vestirsi, andare al lavoro, truccarsi, pulire,
alzarsi, tornare a casa, andare a letto, farsi la barba, prepararsi, svegliarsi, uscire, fare
colazione.
La domenica Raffaele, Nadia e i loro bambini dormono e (1)
............................................................................. verso le 9 e mezza. A volte i bambini (2)
............................................................................. prima dei genitori, ma giocano tranquilli
senza fare rumore. Quando anche Nadia e Raffaele si alzano, (3)
............................................................................. tutti insieme, come ogni giorno, ma con
più calma. Poi (4) ......................................................................... : si lavano e (5)
................................................... . Raffaele (6) ...................................................................... ,
Nadia (7) ........................................................................ e poi decidono cosa fare. Tutti sono
contenti perché non devono (8) ............................................................................. o a scuola,
non occorre fare la spesa o (9) ............................................................................. la casa.
Spesso, se la giornata è bella, (10) ............................................................................. e vanno
in campagna. Passano un intero pomeriggio all’aperto, poi, quando (11)
............................................................................. , i bambini possono guardare la televisione
mentre Nadia e Raffaele (12) ............................................................................. . A Raffaele
piace cucinare, solo che durante la settimana torna sempre tardi. Dopo cena, i bambini
(13)............................................................................. presto perché il giorno dopo
ricomincia la settimana.

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UNA GITA A: TIVOLI
Guarda il documentario e poi rispondi alle domande e conversa con i tuoi compagni.

https://www.youtube.com/watch?v=sexCfD8OA5I&t=30s
1) Chi ha costruito il complesso di Villa d’Este?
2) Come immagini che sia questo luogo?
3) Se dovessi andarci in vacanza, che cosa ti piacerebbe fare a Tivoli?

Leggi il testo seguente.

La villa d'Este di Tivoli è un capolavoro del


Rinascimento italiano e figura nella lista dei
patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La villa fu
voluta dal cardinale Ippolito d'Este, (Ferrara
1509 - Roma 1572), figlio di Alfonso I e di
Lucrezia Borgia, su un sito dove sorgeva una villa
dell’epoca romana. La proprietà gli venne
regalata dal papa Giulio III, per l’appoggio
dimostrato alla sua elezione a pontefice. Il
cardinale la trasformò, facendola diventare
luogo di riposo e di incontri mondani con le più
importanti figure della sua epoca.
La concentrazione di fontane, grotte e giochi
d’acqua presenti a Villa d'Este rappresenta un
modello più volte emulato nei giardini europei
del manierismo e del barocco. Articolato tra
terrazze, scalinate, viali e pendii, il giardino ricorda i Giardini pensili di Babilonia, mentre il
sistema di adduzione delle acque, con un acquedotto e un traforo sotto la città, rievoca la
sapienza ingegneristica degli antichi romani. Inoltre, Villa d’Este è uno dei principali esempi
di giardino all’italiana, ricco di elementi architettonici e statue classiche. Nei giardini
all’italiana, il prato viene strutturato in modo assolutamente simmetrico, a creare
geometrie perfette e armoniose. Dai giardini all’italiana hanno preso ispirazione i giardini
francesi e quelli inglesi.

Immagina di essere una guida turistica. Dopo aver visto il documentario, porta i tuoi
amici in un viaggio virtuale a Tivoli. Aiutati con le informazioni del testo qui sopra.

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5) RICORDI
Queste domande ti aiuteranno a raccogliere le idee per prepararti a raccontare ai tuoi
compagni come hai trascorso la tua vacanza più bella!

Dove?
Con chi?
Quando?

È stata una vacanza…… (scrivi 4 aggettivi per


descriverla e motiva la tua scelta)
1. _____________________________
2. _____________________________
3. _____________________________
4. _____________________________

Con quale mezzo di trasporto ha viaggiato (aereo /


macchina / bicicletta…)?

Dove hai dormito (albergo / campeggio / appartamento…)?

Dove hai mangiato?

Hai assaggiato qualche specialità? Ti è piaciuta?

Cosa hai fatto per divertirti (cinema / musica / musei / spiagge / montagna…)?

Sei sempre rimasto in quel posto o ti sei spostato?

Perché è stata la “vacanza più bella”?

Quale luogo ti è piaciuto in particolare durante questa vacanza?

Dai dei consigli pratici (costi / cosa mettere assolutamente in valigia / cose da fare ad ogni
costo / problemi / pericoli/ consigli economici/ raccomandazioni di luoghi da visitare/ dove
mangiare/ …)

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Osserva l’immagine e formula al tuo compagno le seguenti domande:

1) Hai mai visitato una delle città raffigurate nella foto?


2) Se non ci sei mai stato, parla di una città importante che hai visitato.
3) Quando ci sei andato?
4) Con chi ci sei andato?
5) Che cosa hai visitato?
6) Dove hai dormito?
7) Com’è stato il tempo?
8) Com’è andato il viaggio?
9) Cosa ti è piaciuto di più del viaggio?
10) Lo consigli ai tuoi compagni?

Racconta alla classe un episodio divertente che ti è successo mentre


eri in viaggio.

Ora, passa a un altro tema meno divertente e racconta una


disavventura.

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Mare, montagna o città d’arte? Guarda le foto e scegli la meta per la tua vacanza ideale e
spiega perché. Aiutati con i seguenti aggettivi: RILASSANTE - DIVERTENTE - INTERESSANTE
- SPORTIVA – AVVENTUROSA - A CONTATTO CON LA NATURA – ALTERNATIVA - ROMANTICA

Racconta ai compagni cosa facevi quando eri bambino/a. Puoi prendere appunti qui sotto
e poi raccontare.
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

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Osserva una foto della tua famiglia quando eri piccolo/a. Portala in classe e descrivi le
persone che vi appaiono. Se non ce l’hai, prova a inventare delle biografie sui personaggi
della fotografia qui sotto.

UNA GITA A: SAN GIMIGNANO

Osserva il documentario e poi rispondi alle domande:


https://www.youtube.com/watch?v=F8Sm2IHNqJQ&index=16&list=PLZN9qmNvxbnEReO-
a3o11jhdd77gh1Bch

1) Perché è famosa San Gimignano?


2) Ti piacerebbe vivere nell’Italia medievale?
3) Vivresti in una torre?
4) Quale videogioco è ambientato in questa cittadina?
5) Immagina di visitare San Gimignano: che cosa faresti?

Le torri di San Gimignano


Come altri borghi e città che vissero un grande sviluppo urbanistico durante il Medioevo
(Bologna o Pavia, per esempio), San Gimignano presenta al visitatore un panorama di edifici
massicci e, soprattutto, di torri. La torre era sinonimo di potere e solo le famiglie più
benestanti delle città se ne potevano permettere la costruzione. Più alta era la torre e più
grande il potere della famiglia.

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Le torri permettevano a ciascuna famiglia di proteggersi dai nemici presenti nella città
stessa, ricorrendo ad alcuni precisi accorgimenti difensivi. Prima di tutto, attraverso vani di
accesso (in genere fori nel pavimento muniti di botole) ci si poteva dirigere a livelli
abbastanza elevati a cui si accedeva esclusivamente tramite scale a pioli, rimovibili
all'occorrenza. Per lo stesso motivo difensivo le torri erano munite di mura massicce e di
finestre di dimensioni molto ridotte.
La casa-torre non era semplicemente uno strumento d’affermazione della famiglia che
l’edificava: fungeva contemporaneamente da abitazione, granaio e fortezza. Se all’interno
la vita era davvero poco confortevole a causa della poca luce e degli ambienti angusti, era
però vero che la torre era una costruzione difficile da attaccare. La parte abitata non si
estendeva per tutta l'altezza della torre. Al piano terreno si trovavano le botteghe, al primo
piano le camere e, più in alto, la cucina. La disposizione degli ambienti seguiva le più
elementari regole della sicurezza. La cucina, dove si accende solitamente il fuoco, era al
piano abitato più alto, in modo da poter fuggire dalla torre in caso di incendi fortuiti.
San Gimignano è l’unico
centro abitato di impianto
medievale a non aver subito
grandi rimaneggiamenti
delle sue torri. È vero che il
numero originale prevedeva
72 torri, ma le 14 ancor oggi
esistenti sono originali, ossia
non hanno subito nessun
intervento. Il più frequente
era quello della
"scapitozzatura" (cioè
demolizione dei piani più
alti), un obbligo a cui erano
costretti i proprietari delle
torri, che superavano le misure dettate dal Comune. Le torri non si costruirono più a partire
dal Trecento. I borghesi preferirono edificare palazzi, più comodi e meno costosi. A San
Gimignano, però, viene mantenuta l’architettura del Medioevo, che con il tempo trasforma
il borgo in un esempio unico di cittadina sospesa nel tempo.

LAVORA SUL LESSICO. Scrivi cosa significano le parole sottolineate nel testo che hai
appena letto. Confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni.

ACCORGIMENTO: ___________________________________________________________
RIMOVIBILE: _______________________________________________________________
GRANAIO: _________________________________________________________________
MISURA: __________________________________________________________________

25
6) PIANI PER IL FUTURO
Segui il video e poi rispondi alle domande

https://www.youtube.com/watch?v=xT9K4kDGwfI
1) Che cosa significa prenotare in anticipo?
2) Che cos’è una tariffa conveniente?
3) Indica quale può essere una brutta sorpresa da trovare in albergo.

Ricordiamo il condizionale. Elimina il verbo che non è al condizionale (i verbi sono


regolari).

a. abiterai – abiterebbe – abiteremmo


b. dormirebbe – dormirai – dormireste
c. giocheresti – giocherei – giocherai
d. scriverebbero – scriveresti – scriverai
e. parlai – parlerei – parlereste

f. mangeremmo – mangeremo – mangeresti


g. spediresti – spedisti – spediremmo
h. prenderete – prenderei – prenderebbe

Dove andresti se avessi l’opportunità di partire immediatamente per una vacanza?

26
Marta ha dei problemi. Dalle dei consigli. Poi, ripeti l’esercizio con i tuoi compagni:
ognuno inventa un problema e gli altri danno dei consigli.

1) Domani ho un’esame all’università, ma ho studiato poco perché stavo male.


______________________________________________________________

2) Ho un appuntamento dall’altra parte della città ma c’è sciopero dei trasporti


pubblici.
______________________________________________________________

3) Stasera Carlo mi ha invitata al cinema ma non ho voglia di andarci.


______________________________________________________________

4) Sono rimasto senza lavoro. Cosa posso fare?


______________________________________________________________

5) Non ho il canale dove fanno vedere la finale della Champions League.


______________________________________________________________

Completa le frasi con il verbo piacere nei tempi verbali indicati.

1. condizionale: Marco, ti .................................... studiare in biblioteca?


2. presente: A Luisa ....................................
guardare il film.
3. passato prossimo: signora Coletti, Le
......................................... gli spaghetti?
4. futuro: Corrado, vedrai ti
.................................... imparare a sciare.
5. imperfetto: Da bambino mi
.................................... gli gnocchi.

Ora, spiega alla classe quali sono le cose che vorresti fare nell’immediato futuro, usando
il verbo piacere al condizionale.

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Ascolta la canzone “Il mondo che vorrei” di Vasco Rossi. Seguila leggendo il testo e
sottolinea i verbi al condizionale.
https://www.youtube.com/watch?v=BXfq0e9vRY8

Ed è proprio quello che non si potrebbe che vorrei


Ed è sempre quello che non si farebbe che farei
Ed è come quello che non si direbbe che direi
Quando dico che non è così il mondo che vorrei
Non si può
Sorvolare le montagne
Non puoi andare
Dove vorresti andare.
Sai cosa c'è
Ogni cosa resta qui.
Qui si può
Solo piangere
E alla fine non si piange neanche più.
Ed è proprio quando arrivo li che già ritornerei
Ed è sempre quando sono qui che io ripartirei
Ed è come quello che non c'è che io rimpiangerei
Quando penso che non è così il mondo che vorrei.
Non si può
Fare quello che si vuole
Non si può spingere
Solo l'acceleratore
Guarda un po
Ci si deve accontentare
Qui si può solo perdere
E alla fine non si perde neanche più

Scrivi ora i verbi al condizionale che hai trovato nel tempo, riportandoli al tempo infinito.
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

Riferisci alla classe a chi, secondo te, è rivolta la canzone e che sensazioni ti procura.

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Ricevi un’eredità di molti soldi. Spiega alla classe cosa faresti con il denaro.

UNA GITA A: IL PALIO DI SIENA

Guarda il video e poi rispondi alle domande:


https://www.youtube.com/watch?v=KYl9rpq5zus

1) Come sentono i senesi il Palio?


2) Che cos’è la contrada?
3) Come si preparano gli abitanti di Siena al Palio?
4) Cosa ne pensi personalmente di questa manifestazione?

Lavoriamo sul lessico. Leggi il testo e, con l’aiuto dell’insegnante, dai il significato alle
parole o alle espressioni sottolineate.

Due volte all’anno, il 2 luglio e il 16 agosto (in


onore della Madonna dell’Assunta) si svolge a
Siena il Palio. La "carriera", come viene
tradizionalmente chiamata la corsa, ha le sue
origini nel lontano 1200. Il più antico documento
sul Palio risale al 1238 ed è un testo che parla di
giustizia, visto che impone una pena del
pagamento di 40 soldi a un tale Ristoro di Bruno
Ciguarde. Il condannato aveva corso il Palio e,
arrivato ultimo, si era rifiutato di ritirare il porco,
ossia il premio derisorio che per regolamento
veniva assegnato all'ultimo classificato.
I primi palii erano disputati dai nobili, ma
successivamente hanno cominciato a
partecipare attivamente le contrade, le attuali
protagoniste dei nostri giorni. Solo nei primi anni
del 1600, il Palio si trasferì definitivamente nella
sede attuale, quella di piazza del Campo, e da
allora i fantini hanno iniziato ad avere un ruolo
fondamentale. Erano considerati dei mercenari
e durante la corsa si affrontavano a nerbate con
il frustino. Potevano vendere la corsa perché pagati da un’altra contrada ed era frequente
che dovessero scappare dalla folla inferocita. Isidoro Branchini, che corse nel XIX secolo,
vinse tredici palii correndo per nove contrade differenti; Francesco Santini ne vinse sette e
corse per quindici contrade diverse, vendendo di volta in volta i propri favori al miglior

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offerente anche per perdere. Tra i fantini del Novecento, il più famoso è stato il sardo
Andrea Degortes, soprannominato “Aceto”, capace di vincere 14 palii.
Nel 1701 si corse il primo Palio dell’Assunta, quello del 16 agosto e pochi anni più tardi, nel
1721, la corsa ricevette finalmente un regolamento definitivo. A ogni Palio partecipano 10
contrade tra le 17 totali della città, scelte a sorte e secondo un particolare regolamento che
consente la costante rotazione delle partecipanti. Nel pomeriggio, prima della corsa, dal
Duomo si snoda la passeggiata storica durante la quale sfilano i mazzieri, i figuranti e i
cavalieri rappresentanti il Comune e le istituzioni storiche cittadine, oltreché le "comparse"
delle contrade, i cui figuranti indossano le "monture", ossia i costumi con i colori delle
rispettive contrade. Nel corso dei secoli, la contrada con più vittorie è stata quella dell’Oca,
con 65 vittorie, seguita da quella della Chiocciola, con 51.

DERISORIO: _______________________________________________________________
A NERBATE: _______________________________________________________________
INFEROCITO: ______________________________________________________________
AL MIGLIOR OFFERENTE: ____________________________________________________

SCELTO A SORTE: __________________________________________________________


SFILARE: _________________________________________________________________

30
7) L’AMBIENTE
Scrivi degli slogan per sensibilizzare le persone alla protezione dell’ambiente e poi
confrontali con i tuoi compagni, spiegando qual è il significato dei tuoi messaggi.
A) ___________________________________________________________________
B) ___________________________________________________________________
C) ___________________________________________________________________
D) ___________________________________________________________________

Abbina ogni parola alla corretta definizione

A. Eco-compatibilità 1. Un veicolo dotato di due sistemi di


propulsione, ad esempio motore elettrico con
motore termico.

B. Rifiuti organici 2. Quei materiali che si decompongono grazie


all’intervento di funghi e altri microrganismi
presenti in natura

C. Discarica 3. Un sistema di recupero dei rifiuti solidi urbani


che prevede, per ogni tipologia di rifiuto, una
prima selezione da parte dei cittadini.

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D. Auto ibrida 4. Contenitore usato per la raccolta
differenziata del vetro e dell’alluminio.

E. Depurazione 5. Una persona che si occupa dei problemi


dell'ambiente naturale, del suo equilibrio e
della sua tutela e conservazione

F. Materiali biodegradabili 6. Zona in cui vengono raccolti e accumulati i


materiali di scarto della lavorazione industriale,
dell'edilizia e i rifiuti solidi urbani

G. Campana del vetro 7. Tutte quelle sostanze di origine vegetale o


animale (residui di cucina, scarti di potatura del
verde pubblico e privato ecc.) che giornalmente
occupano circa un terzo dei rifiuti solidi urbani

H. Ambientalista 8. Servizio comunale che si cura della pulizia


delle strade e della raccolta dei rifiuti domestici

I. Raccolta differenziata 9. Compatibile con l'ambiente, o, detta in


parole più semplici, che causa meno danni
all'ambiente

L. Nettezza urbana 10. Un sistema tecnologico che serve ad


eliminare dai liquidi e dai gas le sostanze
estranee o inquinanti

32
Ascolta la canzone “Il congiuntivo” di Lorenzo Baglioni.

https://www.youtube.com/watch?v=8bfYQZPLCEA

Che io sia
Che io fossi
Che io sia stato
Oh oh oh
Oggigiorno chi corteggia incontra sempre più difficoltà
Coi verbi al congiuntivo
Quindi è tempo di riaprire il manuale di grammatica, che è
Che è molto educativo
Gerundio, imperativo
Infinito, indicativo
Molti tempi e molte coniugazioni, ma
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si usa per eventi che non sono reali
È relativo a ciò che è soggettivo
E a differenza di altri modi verbali
E adesso che lo sai anche tu
Non lo sbagli più
Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa)
Ci vuole il congiuntivo
Tipo "Se tu avessi usato il congiuntivo trapassato
Con lei non sarebbe andata poi male"
Condizionale
Segui la consecutio temporum
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si usa per eventi che non sono reali
È relativo a ciò che è soggettivo
E a differenza di altri modi verbali
E adesso ripassiamo un po' di verbi al congiuntivo
Che io sia (presente)
Che io fossi (imperfetto)
Che io sia stato (passato)
Che fossi stato (trapassato)
Che io abbia (presente)
Che io avessi (imperfetto)
Che abbia avuto (passato)
Che avessi avuto (trapassato)
Che io sarei

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Il congiuntivo, come ti dicevo
Si usa in questo tipo di costrutto sintattico
Dubitativo, quasi riflessivo
Descritto dal seguente esempio didattico
E adesso che lo sai anche tu
Non lo sbagli più

Trova il significato alle seguenti espressioni presenti nella canzone:


CORTEGGIARE: _____________________________________________________________
IRREALTA’: ________________________________________________________________
COSTRUTTO: ______________________________________________________________
DUBITATIVO: ______________________________________________________________

Cosa dovrebbero fare le persone per rendere migliore l’ambiente in cui viviamo? Spiegalo
alla classe usando il congiuntivo con le forme: credo che, penso che, ritengo che e le altre
che ti indichi l’insegnante.

UNA GITA A: I NURAGHI DI SARDEGNA

https://www.youtube.com/watch?v=ajFzYa58-Co
Il nuraghe è un tipo di costruzione, unica del suo tipo, in pietra di forma tronco-conica
presente con diversa densità su tutto il territorio della Sardegna. Ne rimangono in piedi circa
settemila esemplari, che caratterizzano fortemente il paesaggio sardo. I primi nuraghi, detti
protonuraghi, furono edificati in un'epoca situata quasi certamente nella parte iniziale del
II millennio a.C.. Di alcuni è stata effettuata una datazione che ha restituito dei risultati
alquanto verosimili, che indica un periodo iniziale di costruzione intorno al 1800 a.C. La reale
funzione delle costruzioni nuragiche è da secoli al centro di dispute tra storici e archeologi.
Esistono varie ipotesi, quella militare, quella religiosa e quella astronomica, ma è probabile
che il nuraghe avesse una funzione polivalente, ossia che rappresentasse il centro della
società del tempo. Sono arrivati sino a noi, infatti, dei veri e propri villaggi formati da
costruzioni nuragiche, con tanto di mura di cinta e resti di capanne. Si sa ben poco della
civiltà che costruì e abitò il nuraghe. Si suppone che la civiltà nuragica sorse dall’incontro
dei sardi che già vivevano nell’isola con le popolazioni che, provenienti dalla penisola italica,
avevano deciso di emigrare. Queste ultime avrebbero apportato le novità riguardanti l’uso
del bronzo migliorando quindi le condizioni di vita e lo sviluppo dei centri abitati. La tesi

34
dell’incontro tra culture è avvalorata dalla presenza in Sardegna di numerosi menhir,
costruzione religiosa tipica delle popolazioni dell’Europa continentale.
Il più famoso nuraghe è quello di Barumini, non lontano da Cagliari, che costituisce
l’esempio classico di come attorno alla costruzione principale si addossassero un certo
numero di capanne. Il complesso di Barumini si trova a poca distanza da una piana dove
sorgono altri 23 nuraghi solitari, probabilmente avanguardie del centro abitato principale.
Nel 1997 il sito è stato classificato dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità.

Lavora sul lessico. Assieme all’insegnante trova il significato delle parole o espressioni
sottolineate nel testo.
DISPUTA: _________________________________________________________________
MURA DI CINTA: ___________________________________________________________
RIGUARDANTE: ____________________________________________________________
AVVALORARE: _____________________________________________________________

ADDOSSARE: ______________________________________________________________

Parla dei nuraghi usando la forma al congiuntivo. Esempio: penso che siano l’espressione
di un’antica civiltà...

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8) IN CUCINA
Leggete la ricetta del tiramisù. Sottolineate i verbi all’imperativo.

Ingredienti per 4 persone: 500gr di mascarpone, 6 uova, 160 gr di zucchero, 400 gr di


savoiardi, caffè q.b., cacao amaro in polvere q.b, sale q.b, cioccolato a scaglie q.b.

Preparazione: Per prima cosa preparate il caffè, tanto quanto basta per inzuppare i
savoiardi, versatelo in una ciotola (se volete
zuccheratelo a piacere) e lasciatelo intiepidire.
Montate i tuorli delle uova insieme a metà dello
zucchero fino ad ottenere un bel composto
chiaro e cremoso. Lavorate poi il mascarpone
con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a
ottenere una crema senza grumi e unite,
sempre sbattendo, il composto di uova e
zucchero preparato in precedenza. Montate ora
gli albumi a neve con un pizzico di sale,
aggiungete la restante metà dello zucchero e,
con un mestolo di legno, uniteli poco alla volta
e delicatamente al composto di mascarpone e
tuorli; avrete ottenuto così la crema del
tiramisù. Ponete in un contenitore i savoiardi e
iniziate a bagnarli con il cafè; dovranno essere
ben imbevuti ma non completamente zuppi.
Ricoprite i savoiardi inzuppati con uno strato di
crema al mascarpone, livellandolo con una
spatolina; spolverizzate la superficie di
cacaoamaro in polvere con un setaccio. Disponete poi il secondo strato di savoiardi: se i
primi li avete disposti verticalmente, questi ultimi poneteli orizzontalmente (e viceversa).
Ricopriteli con la restante crema che livellerete. Terminata questa operazione, spolverizzate
con abbondante cacao amaro la superficie del vostro tiramisù e aggiungete una manciata
di cioccolato in scaglie. Lasciate in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e...buon
appetito!

Ora, insieme all’insegnante, rileggete il testo e trovate anche i pronomi.


E, infine, osservate come questo chef prepara il tiramisù:
https://www.youtube.com/watch?v=pKSlTLOneww

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Ecco i verbi usati nella ricetta e nei testi che hai letto. Abbina ogni verbo alla sua
definizione.
1. inzuppare a. lasciare che la pietanza perda calore
2. intiepidire b. cospargere qualcosa di una sostanza in polvere

3. livellare c. frullare e/o sbattere insieme più sostanze fino a farle gonfiare
4. montare d. immergere un ingrediente in un liquido
5. spolverizzare e. rendere piana una superficie con uno strumento

Conversa con la classe sui seguenti temi:

• Quali sono gli ingredienti base dei dolci nel tuo paese?
• In che momento del pasto vengono serviti i dolci? All’inizio, alla fine o durante il pasto?
• Quali sono le qualità essenziali di un buon dolce?
• Qual è il dolce più rappresentativo della cultura culinaria del tuo paese?
• Il tiramisù è conosciuto e difuso nel tuo paese? Se sì, corrisponde alla ricetta originale?
Ci sono varianti?

Presenta alla classe la ricetta del tuo piatto preferito del tuo Paese.
La mia specialità si chiama:
_________________________________________________________________________

Viene da:
_________________________________________________________________________

Ingredienti:________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

Come si prepara:
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

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Conosci dei piatti tipici italiani? Quali?
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________

Qual è il tuo piatto italiano preferito? Parlane con un compagno e poi riferisci alla classe.

Conosci la cucina regionale? Con l’aiuto dell’insegnante unisci le specialità culinarie con
la regione d’appartenenza.

TORTELLINI SICILIA
BAGNA CAUDA LIGURIA
RISOTTO ALLA MILANESE LOMBARDIA

GNOCCHI ALLA ROMANA PIEMONTE


ORECCHIETTE ALLE CIME DI RAPA ABRUZZO
ARROSTICINI EMILIA ROMAGNA
PASTA CON IL PESTO LAZIO
ARANCINI PUGLIA

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Lavoriamo sul lessico. Completa le frasi con la parola adatta.

1. Mangio la pasta con ..................................... (la forchetta/il cucchiaio/il coltello).


2. Verso il vino nel ........................................... (piatto/bicchiere/coltello).
3. Taglio la bistecca con .................................... (il coltello/il cucchiaio/la tovaglia).
4. Pulisco la bocca con ..................................... (la tovaglia/il bicchiere/il tovagliolo).
5. Bevo il caffè con ............................................ (la tazzina / il vassoio /il tovagliolo).

6. Apparecchio la tavola con ............................. (il piatto/la tovaglia/il coltello).

Unisci gli elementi delle due colonne per avere frasi logiche.

1. Mi piacciono... a. il prosciutto e melone?


2. Luca, ti piace ... b. al dente
3. Hai ordinato il pranzo? c. abbiamo subito sparecchiato la
tavola
4. Roberto cucina sempre la pasta ... d. L’ho preparata per il compleanno di
Lisa

5. Ieri ho fatto una torta buonissima! e. gli gnocchi al pesto


6. Abbiamo finito di cenare e .... f. Sì l’ho ordinato.

Osserva il video
https://www.youtube.com/watch?v=VhTdLunvZoY&t=30s

1) Che cos’è il primo?


2) Quanti esempi di pasta puoi citare?
3) Fai un esempio di pasta ripiena.
4) Che cos’è l’ammazzacaffè?
5) E la pennichella?

39
In Italia ogni festa è buona per cucinare e
condividere momenti indimenticabili con la
famiglia. Ogni regione e ogni città hanno le proprie
tradizioni, che vengono mantenute e rinnovate
anno dopo anno.
Prova a conversare con i compagni e con
l’insegnante e definisci quale piatto si mangia in
quale occasione:
• Panettone • Epifania
• Colomba • Natale
• Confetti • Capodanno
• Lenticchie e zampone • Matrimonio

• Torrone • Pasqua

Chiedi al tuo insegnante chi è la Befana e, dopo la spiegazione, prova a dire se esiste un
personaggio simile nella tua cultura.

Ora parla delle feste del tuo paese.


• Parla di una festa nazionale nel tuo paese. Come si chiama? Che cosa si fa di solito? Si
cucina/si mangia qualcosa di speciale? Che cosa?
• Qual è la tua festa preferita? Perché?

40
9) VISITIAMO UNA CITTA’
Osserva il video e ricordiamo l’uso dell’imperativo:
https://www.youtube.com/watch?v=XQdoifWn7e4

UNA GITA A: URBINO


https://www.youtube.com/watch?v=JlhVwBggV44&list=PLZN9qmNvxbnEReO-
a3o11jhdd77gh1Bch&index=18

Guarda il documentario sulla città di Urbino e rispondi alle domande. Conversa quindi
con l’insegnante e i tuoi compagni.
1) Secondo te Urbino è una città grande o piccola?
2) Quale personaggio storico è nato a Urbino? Puoi ricordare qualche sua opera?
3) Cosa puoi dire di Federico di Montefeltro?
4) Quale caratteristica manifestazione si svolge a Urbino?
5) Spiega cosa ti piacerebbe fare a Urbino.

Leggi il testo e spiega cosa significano le parole sottolineate.

La piccola città di Urbino (circa 15.000 abitanti) è situata nelle Marche, al confine con la
Romagna, in una zona che durante il Rinascimento era un’importante centro politico e
culturale. Appoggiata su un’area collinosa, Urbino venne fondata dai Romani e alla caduta
dell’Impero seguì il destino di questa parte dell’Italia, governata prima dai Goti, poi dai
Bizantini e dai Longobardi prima di passare sotto il dominio papale. Dal 1213 al 1508,
successivamente e per quasi trecento anni, Urbino diventò la capitale del piccolo ducato dei
Montefeltro, una delle varie famiglie nobili italiane che nel Medioevo cercavano di
espandere i propri territori. L'esponente più famoso dei Montefeltro fu Federico, signore di
Urbino dal 1444 al 1482, condottiero di successo, diplomatico abilissimo e patrono
entusiasta di arti e letteratura. Federico mise mano ai problemi politici impellenti ed iniziò
una riorganizzazione dello Stato, che prevedeva anche una ristrutturazione della città
secondo un'impronta moderna, confortevole e razionale. La città si trasformò in uno dei
centri principali del Rinascimento, grazie all’opera di sapienti architetti e di Piero della
Francesca, considerato con diritto uno dei protagonisti e dei promotori della cultura
urbinate. Il clima di quegli anni influenzò la formazione del Bramante e di Raffaello, nati in
questa città nel 1444 e nel 1483 rispettivamente.
La decadenza di Urbino cominciò con la conquista dei suoi territori da parte del duca
Valentino, Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI. La città passò sotto l’amministrazione
del Papato che la girò alla famiglia aristocratica dei Della Rovere che, pur ospitando grandi

41
artisti come Tiziano nei primi anni, preferirono presto trasferirsi a Pesaro. L’ultima
discendente dei Della Rovere, andata in sposa a un Medici, trasportò a Firenze quasi tutti
gli arredi del Palazzo Ducale di Urbino, con i quali si approntarono tempo più tardi le sale
del Museo degli Uffizi. Altre opere del Palazzo vennero invece dirette verso Roma e sono
oggi parte del patrimonio vaticano.
L’elezione a Papa nel 1701 di un urbinate,
Clemente XI, dirottò verso la città grandi
finanziamenti, con cui si ristrutturarono le
antiche opere e se ne costruirono di nuove. Il
ventennio di Clemente XI fu l’ultimo che
regalò a Urbino fama e riconoscimento. Alla
morte del pontefice la cittadina tornò ad
essere un centro di provincia che seguì le sorti
storiche del resto d’Italia.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale
la città non subì alcun bombardamento,
grazie ad un tacito accordo tra tedeschi e
alleati. Il Palazzo ducale venne marcato con
una grossa X sul tetto per non essere colpito.
Inoltre, l’allora Soprintendente alle Arti
approfittò di quella tregua per mettere in
salvo più di 10.000 opere (tra cui vari lavori di
Raffaello, Giorgione, Mantegna, Bramante,
Paolo Uccello), nascondendole nei sotterranei
dei vari castelli della regione, con lo scopo di
evitare le razzie naziste.
Oggi Urbino è una tranquilla cittadina, con un
singolare record: gli iscritti alla sua università
(17.000) sono più degli abitanti.

IMPRONTA: _______________________________________________________________

ARREDO: _________________________________________________________________

APPRONTARE: _____________________________________________________________

RISTRUTTURARE: ___________________________________________________________

APPROFITTARE: ____________________________________________________________

RAZZIA: __________________________________________________________________

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Guardiamo il video e ricordiamo come si danno le indicazioni stradali:
https://www.youtube.com/watch?v=7kkVgSHvSOk

Osserva la cartina di Urbino e chiedi a un tuo compagno le indicazioni per arrivare presso
i principali monumenti della città. Esempio: mi trovo in Piazza della Repubblica, come
faccio per arrivare a Palazzo Ducale?

Se hai bisogno di chiedere delle indicazioni stradali, puoi rivolgerti a un Vigile urbano,
usando il Lei: mi scusi, senta mi può indicare...

43
Scegli una città che conosci e presentala ai tuoi compagni. Successivamente spiega loro
perché dovrebbero visitarla.

Ora, cerca di prenotare una camera d’albergo. Leggi il testo e poi prova da solo/a assieme
a un compagno che fa la parte del receptionist.

= Albergo Belvedere, buongiorno.


• Buongiorno. Senta, avete una camera doppia per il prossimo fine settimana?
= Un attimo, prego. Dunque ... beh, c’è una matrimoniale. Va bene lo stesso?
• Sì.

= E ... da venerdì o da sabato?


• Per due notti. Da venerdì a domenica.
= D’accordo. E a che nome, scusi?
• Parodi.
= Pa... ro... di. Perfetto.

• Sì, un momento però, ho ancora una


domanda. Quanto viene la camera?

= 110 euro, con la colazione.


• Benissimo. Un’ultima informazione. Avete il
garage?
= No, signora, mi dispiace, ma ci sono due parcheggi qui vicino.
• Ah, va bene. ... La ringrazio. A venerdì allora.
= Sì, ... ma scusi ... ancora una cosa, signora: per la conferma può mandare un messaggio?
• Certo, anche subito, se vuole.

= Perfetto. Allora grazie e arrivederLa.


• Prego. ArrivederLa.

44
10) IL TEMPO LIBERO
Conversa con il professore e rispondi alle seguenti domande.
COSA TI PIACE FARE NEL TUO TEMPO
LIBERO?
PREFERISCI ANDARE AL CINEMA O PASSARE
LA SERA IN CASA?

MARE O MONTAGNA?
QUAL E’ IL TUO LUOGO PREFERITO?
QUANTO TEMPO PASSI DAVANTI AL
COMPUTER?
QUANTO TEMPO PASSI A CHATTARE?
QUANTE ORE AL GIORNO GUARDI LA TV?
QUANTO TEMPO TRASCORRI CON LA TUA FAMIGLIA?

QUANTO TEMPO PASSI CON I TUOI AMICI?

Un compagno fa la parte del giornalista e intervista gli altri su quali sono le loro principali
attività nel tempo libero. Di seguito, un’intervista tipo.

Giornalista : Ciao Giulia, che tipo sei?


Giulia: Buongiorno, penso di essere un tipo intellettuale!
Giornalista: Interessante. Cosa ti piace fare quando hai del tempo libero?
Giulia: Nel tempo libero mi piace leggere dei libri, specialmente dei libri di storia o delle
biografie, oppure guardare dei documentari alla televisione. La cosa che amo di più è andare
a vedere mostre e visitare musei, il mio preferito è il museo del Risorgimento.

Parla con un compagno. Scegliete il genere di letture che preferite e indicate quando le
leggete.

45
Lavoriamo sul lessico. Scegli il significato corretto per ogni definizione.
1. La parte esterna che ricopre un libro, quaderno etc.. :

A coperta B copertina C capitolo


2. Nuova edizione di un testo già pubblicato:
A ristampa B traduzione C citazione
3. Elenco dei capitoli di un libro con indicazione del numero di pagina:
A indice B raccolta C lista

4. Commento o informazioni aggiunte dall’autore o dall’editore per chiarire una parte


del testo:

A commento B nota C citazione


5. Passaggio di un testo da una lingua ad
un’altra:
A introduzione B trasferimento C
traduzione
6. Breve commento che introduce un’opera:
A nota B indice C
prefazione
7. Raccolta di testi dello stesso genere:
A collana B collezione C
ristampa
8. Riportare nella propria opera una parte di
un testo o di un discorso di un altro autore:

A traduzione B citazione C nota


9. Ogni parte in cui è suddiviso un testo:
A prefazione B capitolo C edizione
10. Elenco dei testi che si occupano di un determinato argomento o autore:
A biografia B indice C bibliografia

11. Sinonimo di libro:


A volume B ristampa C collana

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Quale libro ti ha ispirato? Raccontalo alla classe.

Leggi il testo su come passano il tempo libero gli italiani e poi racconta in classe come,
invece, lo trascorrono i tuoi connazionali.
Secondo l’Istat (l’Istituto nazionale di statistica) la maggioranza degli italiani guarda
abitualmente la televisione, legge poco e fa poco sport. Tra le attività preferite ci sono infatti
guardare la televisione, andare al cinema e uscire con gli amici. L’attività culturale fuori casa
preferita degli italiani nel tempo libero è andare al cinema. Il 47,8% della popolazione
dichiara di guardare almeno un film all’anno. Altre attività culturali popolari sono le visite ai
musei e alle mostre (27,9%) e agli spettacoli sportivi (25,2%). Solo il 18,9% va a teatro.
All’ultimo posto ci sono i concerti di musica classica, a cui partecipa solo il 9,3% della
popolazione.
Gli italiani non praticano molto sport. Si dedica all’attività fisica solo il 28,2% degli italiani e
i “pigri” restano ancora il 39,9% della popolazione. Anche leggere è un passatempo poco
amato. Solo il 41,4% legge almeno un libro all’anno e meno di un italiano su due legge un
quotidiano almeno una volta alla settimana. Sempre più italiani preferiscono leggere
giornali o riviste on line, ma sono i giovani tra i 18 e i 24 anni i maggiori fruitori dei libri
online o e-book.

Ora spiega alla classe qual è il tuo luogo del cuore, quello in cui vorresti trascorrere la
maggior parte del tuo tempo libero.

47
UNA GITA A: ALBEROBELLO

Guarda il documentario e poi rispondi alle domande e conversa con i tuoi compagni.

https://www.youtube.com/watch?v=15evDOKIv0g

1) Che cosa ti ricordano i trulli di Alberobello?


2) Puoi fare una loro descrizione?
3) Ti piacerebbe vivere in un trullo?
4) Che cosa c’è sul tetto di un trullo?
5) Invita un tuo compagno ad Alberobello e convincilo ad accompagnarti.

Lavoriamo sul lessico. Leggi il testo seguente e dai il significato alle parole o alle
espressioni sottolineate.
La zona di Alberobello è stata per lungo tempo ricoperta da boschi e arbusti. È solo nel XV
secolo che appaiono le prime costruzioni e che ci si può riferire all’insediamento come un
centro abitato. I terreni appartenevano ai conti di Conversano, dell’influente famiglia degli
Acquaviva, feudatari della corona d’Aragona. Ne avevano preso possesso nel 1309, come
premio per la partecipazione del primo conte alle Crociate e vi inviarono i primi coloni per
bonificare e coltivare le terre, con l’obbligo della consegna della decima. Nel XVI secolo
appaiono i primi trulli,
abitazioni provvisorie che si
rifacevano ai truddhu, un
tipo di costruzione
mediterranea di tipo
preistorico di cui i trulli
prendevano a prestito la
forma.
È solo però un secolo più
tardi, su volere del conte
Giangirolamo II, che il trullo
si sviluppa come
costruzione caratteristica e
omogenea della località. Il
conte spinse i contadini dei
centri limitrofi a trasferirsi
nella zona per renderla
produttiva. Per evitare di
pagare tributi al governo
centrale, che richiedeva
l’assenso reale e un forte
pagamento per ogni nuovo centro abitato, il conte impose ai nuovi abitanti di edificare le
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loro abitazioni esclusivamente a secco, senza utilizzare la malta, in modo che esse potessero
configurarsi come costruzioni precarie e non fisse, di facile demolizione.
Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con
tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti e che già si era usata
per le dimore originali, la configurazione più semplice e solida. Giangirolamo II pagò caro
l’affronto alla Corona spagnola. Il suo espediente venne ritenuto una frode fiscale e nel 1643
fu arrestato e condotto prima a Napoli e poi a Madrid dove scontò una pena detentiva.
Liberato, tornò nella sua contea, ma solo per vendicarsi di chi l’aveva denunciato. Nel 1649,
in seguito a nuovi e gravi abusi feudali, Giangirolamo fu di nuovo condotto a Madrid e
rinchiuso in carcere, dove rimase per 16 anni. Venne liberato solo nel 1665, ma mentre si
accingeva a rientrare in patria, morì di malaria. Il suo corpo imbalsamato è tumulato nella
cappella del Rosario del monastero di San Benedetto a Conversano, a una trentina di
chilometri da Alberobello.
Il villaggio continuò a crescere e alla fine del XVIII secolo contava già 3500 abitanti.
Nel 1797 ottenne dal Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone il titolo di città reale, che la
liberava dalla servitù feudale dovuta ai Conversano.

INSEDIAMENTO: ____________________________________________________________
PRENDERE POSSESSO: _______________________________________________________
DECIMA: __________________________________________________________________
ESPEDIENTE: _______________________________________________________________
TUMULARE: _______________________________________________________________
SERVITU’: _________________________________________________________________

Quanto tempo della tua giornata occupano i social media? Racconta alla classe e conversa
con i tuoi compagni e l’insegnante su quanta importanza dai a siti come Facebook,
Instagram, Whatsapp eccetera e come influiscono nella tua vita.

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Lavoriamo sul lessico. Scrivi il termine giusto tra quelli proposti accanto ad ogni
definizione.

ll cellulare – la chat – l’antivirus – il portatile – la chiavetta usb – l’informatica – la posta


elettronica – l’sms – il motore di ricerca – la rete

Programma che riconosce ed elimina i virus informatici: _____________________________


Computer leggero e compatto che puoi portare con te: _____________________________
Telefono portatile: _____________________________
Memoria removibile di piccole dimensioni che si collega al computer: _________________
Breve messaggio di testo inviato tramite telefono: ______________________________
Scienza dell’informazione: ______________________________
Dialogo con una o più persone in tempo reale via internet: __________________________
Internet: ______________________________
Sistema automatico di ricerca di informazioni e di dati: _____________________________
Scambio di messaggi via internet: ______________________________

Con le parole dell’esercizio precedente completa in modo logico le seguenti frasi.

1. Per proteggere il mio computer ho bisogno di


un nuovo .................................
2. Matteo studia ........................................
all’università di Bologna.
3. Maria e Laura si scambiano ............ in
continuazione. Che cosa avranno da dirsi per
telefono?
4. Per essere sicuro di non perdere documenti
importanti devi salvare tutto su una ...............
5. Lo sapevi che Google è il ................................. più usato nel mondo?
6. Il mio ................................. nuovo è molto leggero. Lo porto con me dappertutto.
7. Oggi con il ..................... si può fare di tutto: controllare la ....................., mandare
messaggi, navigare in ........................
8. Non ho tempo di venire a casa tua, ma se vuoi possiamo sentirci via ............... questa
sera.

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