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Synesthesia

La fusione dei sensi

Classe II Cc
Liceo Scientifico G. Rummo - BN
Introduzione
Nel mondo della letteratura e della musica le
emozioni e le sensazioni prendono il
sopravvento sulla razionalità. Nella visione di
queste due realtà fondiamo la letteratura
Shakespeariana con la tradizione musicale di
ieri e di oggi, associando a tre sonetti del
drammaturgo britannico altrettante canzoni di
epoca contemporanea.
Non sia mai ch’io ponga
impedimenti
Nulla può opporsi all’amore, niente può farlo vacillare.
Se provi del vero amore, esso non cambierà nemmeno al minimo ostacolo.
Non morirà quando uno dei due amanti scappa.
No, non morirà, è un faro fisso che distrugge la tempesta senza essere
danneggiato. È una guida per ogni barca alla deriva e il suo valore non viene
discusso nemmeno con la lontananza.
L’amore non appassisce, non diminuisce d’intensità, resiste anche al
cosiddetto “Giorno del Giudizio”.
E se questo non è vero, allora che qualcuno lo provi.
Se non è vero questo non è mai stato scritto e né amore provato.

Sonetto 116
William Shakespeare, 1609
Muse - Guiding Light
2009 - The Resistance - Space Rock - Do maggiore

Abbiamo deciso di associare al primo sonetto di Shakespeare una


canzone piuttosto misconosciuta e anche molto sottovalutata. Stiamo
parlando di «Guiding Light», in italiano «luce guida». Con il suo sound
molto Space Rock (dal quale emerge un profondo assolo di chitarra),
ispirato alle sonorità degli anni ’80, fu pubblicata nel 2009 e composta
dai Muse nella tonalità di Do maggiore.
L’idea di confrontare questi due capolavori
è nata pensando al profondo messaggio
infuso da entrambe le composizioni: nel
momento più difficile (metaforizzato con il
buio) c’è sempre quella «luce guida» che ti
indica la strada e ti conforta.
Muse - Guiding Light
2009 - The Resistance - Space Rock - Do maggiore

Cuori puri barcollano. Nelle mie mani si sgretolano. 


Fragili e svestiti fino al nucleo, non posso più ferirti. 
Amata dai numeri, stai perdendo le meraviglie della vita: 
ti comporti come un’estranea, sei distaccata e io non riesco più a sentirti.
Il sole è intrappolato nei nostri cuori 
ma potrebbe sorgere di nuovo; 
ma io sono perso, represso, freddo e confuso,
senza alcuna luce guida dentro di me. 
Quando il conforto e il calore non si riescono a trovare,
io continuo a cercare te. 
Tu sei la mia luce guida.
 
Matthew James Bellamy
Posso paragonarti
ad un giorno d’estate?
Sei più amabile e più tranquilla se ti paragono ad un giorno d’estate. Il tuo
carattere è imperturbabile e la tua dolcezza permane a lungo, anche dopo
che la stagione estiva si dissolve con l’arrivo dell’autunno.
Ogni giovane bellezza è destinata a sparire, talvolta per crudele destino o
magari per ciclo naturale, ma tu sei la mia eterna estate.
Non svanirai, non perderai il tuo fascino e non ti perderai nell’ombra della
fine eterna.
La mia poesia immortale ti donerà vita fino a che gli uomini respireranno e
con gli occhi vedranno, fino a quando questo sonetto che ti dà la vita non
verrà cancellato o distrutto.

Sonetto 18
William Shakespeare, 1609
Ben E. King - Stand By Me
1961 - Rhythm & Blues - La maggiore

Per la seconda poesia, la nostra scelta è caduta su «Stand By Me», un brano


composto da Ben E.King e pubblicato nel 1961. Questa celebre canzone è
caratterizzata da un sound tendenzialmente blues/soul ed è stata presa
come riferimento per infinite «cover» di artisti vari.
Il filo conduttore tra le due opere è
l’immortalità del messaggio espresso: infatti
«Stand by me» narra di una notte d’estate
che il protagonista desidera non finire mai.
Al contempo, Shakespeare parla di un’estate
eterna per la donna che ama e il suo
sonetto è come una promessa di vita finita
solo quando qualcuno lo distruggerà.
Ben E. King - Stand By Me
1961 - Rhythm & Blues - La maggiore

Quando cadrà la notte e la terra sarà buia 


e l'unica luce che vedremo sarà la luna, 
no, non avrò paura.
Finché tu sarai con me. 
Se il cielo che noi guardiamo dovesse crollare e cadere 
e le montagne dovessero sbriciolarsi nel mare, 
non piangerò, non verserò una lacrima. 
Finché tu sarai con me.
Quindi cara, stai con me,
adesso, stai con me.
Ogni volta che sei in difficoltà e non vuoi stare con me, 
stai con me. Anche se non vuoi, stai con me.
Il tramonto della vita
Scorgi dentro di me quella stagione che s’ingiallisce di foglie ormai rare e
assenti. Alcune ancora tremano sui rami al gelo, rami dove un tempo gli
uccelli intonavano le loro canzoni.
Tu in me vedi il tramonto che a poco a poco sparisce nella notte, amica
della morte, che tutto tronca in un profondo riposo.
Tu mi vedi come il fuoco che si spegne e brucia i resti della sua stessa
giovinezza. Come le ceneri che dovranno soffiare sul letto di morte, senza
energia, consumate dalla stessa materia che prima era da alimento.
È questo che vedi, e il tuo amore diventa più forte e sentito nell’amare chi
presto non ci sarà più.

Sonetto 73
William Shakespeare, 1609
Jovanotti - L’Estate Addosso
2015 - Lorenzo 2015 CC. – Elettro/Pop - Mi maggiore

Il terzo e ultimo brano è stato associato ad una recente canzone del


cantautore italiano Lorenzo Cherubini alias Jovanotti: “L’Estate Addosso”,
elaborato in chiave di Mi maggiore.

Il genere predominante del brano


è senza dubbio l’Elettro/Pop,
perfetto per ballare sulle spiagge
durante la stagione estiva. Il
messaggio è semplice: vivere
l’estate meditando sulla sua fine,
che sfocerà nella “strana felicità
settembrina”.
Jovanotti - L’Estate Addosso
2015 - Lorenzo 2015 CC. – Elettro/Pop - Mi maggiore
 
L'estate addosso, un anno è già passato, la spiaggia si è ristretta ancora un metro.
Le mareggiate, le code di balena, il cielo senza luna.
L'estate addosso, il gesso a un braccio rotto, la voglia di tuffarsi guardando entrare in acqua tutti gli
altri.
Ma lei mi ha visto che sono qui da solo e forse parlerà con me.
Canzoni estive, minacce radioattive distanti come un viaggio in moto in due
fino ad un locale aperto fino all'alba.
Ricordo di un futuro già vissuto da qualcuno
L'estate addosso, bellissima e crudele: le stelle se le guardi non vogliono cadere.
L'anello è sulla spiaggia tra un mare di lattine. La protezione zero spalmata sopra il cuore.
L'estate addosso come un vestito rosso, la musica che soffia via da un bar.
Cuccurucù paloma, l'amore di una sera, gli amici di una vita, la maglia dei mondiali scolorita.
Prima che il vento si porti via tutto e che settembre ci porti una strana felicità, pensando ai cieli
infuocati,
ai brevi amori finiti: respira questa libertà. L'estate e la libertà.
L'estate addosso, un anno è già passato, vietato non innamorarsi ancora.
Saluti dallo spazio, le fragole maturano anche qua. Respira questa libertà. L'estate e la libertà
 

 
“Il pazzo, l’amante, il poeta e il
musicista non sono composti che di
fantasia”

William Shakespeare

Classe II Cc
Liceo Scientifico G. Rummo - BN

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