1.
– Diffusione verso la parte apicale della cellula e da
qui verso la colloide. Nel follicolo lo iodio viene
ossidato dall’enzima perossidasi tiroidea, che è una
proteina integrale della membrana apicale della
cellula, a formare iodio. La tireoglobulina viene
organicata, cioè lega iodio sulle Tyr sostituendo uno
ione H e questo processo è molto velocizzato
dall’azione di un enzima detto iodinasi. Si forma così
un residuo MIT che resta legato alla tireoglobulina
mediante legami peptidici. Se viene aggiunto un altro
iodio si forma DIT.
A questo punto due Tyr iodinate adiacenti danno luogo ad
un accoppiamento con formazione di tironina. 1MIT +
1DIT= T3 e 2DIT= T4
10% T )
MIT e DIT liberati nella
cellula sono deiodati da una
deiodinasi che permette di
riciclare lo iodio per la
formazione di nuovi ormoni.
Il principale fattore di controllo per il rilascio degli
ormoni tiroidei è il TSH (28 kDa) per il quale
esistono specifici recettori a livello della membrana
basale delle cellule epiteliali del follicolo. Tali
recettori sono accoppiati all’adenilato ciclasi che
porta ad un aumento del c-AMP. Quali sono gli
effetti del TSH sulle cellule follicolari?
Effetti del TSH. Il TSH stimola:
1. Captazione di iodio
2. Sintesi di tireoglobulina
3. Ossidazione dello iodio
T3 , T4
output cardiaco
frequenza cardiaca
volume ematico
rate respiratoria
colesterolo, fosfolipidi e secrezioni e motilità gi
trigliceridi nel plasma
contrattili
Palpitazioni e tachicardia
Irritabilità nervosa, tensione, ansia
Esoftalmo per edema oculare
….ipotiroidismo (sindrome di Hashimoto)
Da
Da dove?
dove?
Per quanto riguarda il fosfato questo viene escreto
con le urine. Quando la concentrazione plasmatica
è uguale o inferiore a 1mM/l allora il rene non ne
elimina perché viene tutto riassorbito per essere
utilizzato. Se la concentrazione è superiore allora il
rene ne elimina con le urine in accordo con la
concentrazione plasmatica.
Vedremo che l’azione del PTH e della calcitonina
è coadiuvata dall’azione della vitamina D che
deve essere attivata attraverso una serie di
passaggi che avvengono nel fegato e nel rene
portando alla formazione di un composto attivo
che viene chiamato 1,25-(OH)2 -D3 (1,25-
diidrossicolecalciferolo).
PELLE Colecalciferolo (D3)
FEGATO
7-deidrocolesterolo
25-OH-colecalciferolo
RENE
1,25-(OH)2-colecalciferolo
EPITELIO INTESTINALE*
9%ca
Ca legato a sali 41% ca 50%
(diffusibile) Ca legato a Ca ionico
2+
proteine, diffusibile
non ionico principalmente metabolicamente
albumina attivo
(non diffusibile)
Fosforo nel plasma e nel fluido interstiziale
Il fosforo è presente in diverse forme:
A. 30% fosforo inorganico
10% legato a proteine (non filtrabile)
90% ionico (liberamente filtrabile)
• 5% esiste come sale di fosfato divalente di Ca
o Mg
• 30% come sale di Na
• 65% ione fosfato libero
20% H2PO4-
80% HPO42-
B. 70% fosforo organico (fosfolipidi, fosfoproteine,
fosfonucleotidi)
Ormone paratiroideo:
Ormone paratiroideo: PTH
PTH
o s t e o id e la c u n a d i H o w s h ip
o s t e o c it o
m a tric e o s s e a
m in e r a liz z a ta
c a n a lic o lo
osseo
Gli osteoclasti riassorbono l’osso. Sono cellule grandi,
plurinucleate, di forma irregolare, che derivano dalla linea
cellulare ematopoietica. Gli osteoclasti hanno recettori
specifici per la calcitonina e per 1,25(OH)2D3 , PTH.
+ -
La secrezione di PTH è sotto controllo stretto dellla
concentrazione del calcio plasmatico. Le cellule principali
delle ghiandole paratiroidee portano infatti in superficie un
recettore (140kDa) per il calcio legato a G-proteine. Se la
concentrazione di calcio è elevata la subunità α della G-
proteina mantiene attiva la PLC con formazione di IP3 e
DAG. La produzione di cAMP è inibita e così la produzione
di PTH. L’opposto avviene per basse concentrazioni di
calcio con stimolazione del PTH. Quando il calcio è in valori
fisiologici c’è un bilanciamento fra i due meccanismi che
mantengono una valore basale di PTH.
The calcium-sensing receptor is a member of the G
protein-coupled receptor family. The large (~600 amino
acids) extracellular domain is known to be critical to
interactions with extracellular calcium. The receptor also
has a rather large (~200 amino acids) cytosolic tail.
Gli organi bersaglio dell’ormone PTH sono:
Osso: riassorbimento di calcio e fosfato
3-β Hydroxysteroid
21-β-Hydroxylyase
11-β-Hydroxylyase
colesterolo
cortisolo
Recettore LDL
MEMBRANA PLASMATICA
colesterolo
colesterolo cortisolo
MITOCONDRI
pregnenolone 11-desossicortisolo
pregnenolone
RETICOLO ENDOPLASMICO
cAMP
Peptide di
Peptide
induzione
attivatore della IGF-2
dell’ormone
steroidogenesi
steroideo
immediato successivo lungo termine
Dimensione e
Colestrolo esterasi Trascrizione di: complessità degli
Produzione di pregnenolone P450 organelli
Legame al P450 Recettore LDL Numero e
¯ Colestrolo estere sintetasi dimensioni delle
cellule
La secrezione di mineralcorticoidi dalla zona
glomerulare è stimolata da meccanismi differenti. Uno
degli stimoli principali è il legame dell’angiotensina II a
recettori di membrana accoppiati alla PLC. Si ha
produzione di PKC e aumento del Ca2+ intracellulare. A
livello renale l’aldosterone prodotto regola la ritenzione
del sodio inducendo la trascrizione del gene per la
Na+/K+ ATPasi responsabile della ricaptazione del
sodio dalle urine.
Glomerulare:
Glomerulare: mineralcorticoidi
mineralcorticoidi
Manca l’enzima 17-α-idrossilasi e quindi non vengono
sintetizzati né cortisolo né
17-α androgeni.
Hydroxylyase Sono prodotti
solo mineralcorticoidi la cui mancanza causa la morte
entro 2-3 giorni. Infatti la concentrazione di NaCl
scende sotto i valori normali per eccesso di
escrezione urinaria e di conseguenza, il LEC
diminuisce e quindi il volume ematico. L’output
cardiaco diminuisce molto e sopravviene morte per
shock.
L’aldosterone rappresenta il principale
mineralcorticoide responsabile del riassorbimento
di Na+ e dell’escrezione di K+.
Quando per situazioni patologiche l’aldosterone
non viene secreto, grandi quantità di sali sono
perse con le urine causando non soltanto un
pericoloso sbilanciamento degli elettroliti, ma
anche una diminuzione del LEC.
L’aldosterone (steroideo) si lega ad un recettore
citoplasmatico con cui penetra nel nucleo
stimolando la trascrizione di mRNA e in particolare
stimola la sintesi di nuove Na-K ATPasi e
trasportatori apicali per il sodio
Sono noti 4 fattori che controllano la secrezione di
aldosterone dalla ghiandola surrenale che, in ordine di
importanza sono:
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Effetto antinfiammatorio
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Ma
Per quanto riguarda il metabolismo proteico, il
cortisolo induce la riduzione degli stores proteici in
tutte le cellule, fatta eccezione per quelle epatiche, sia
stimolando il catabolismo, sia inibendo nuova sintesi
proteica. Gli aa sono mobilitati dai tessuti extraepatici.
Le proteine epatiche e le proteine plasmatiche, che
sono sintetizzate a livello epatico, aumentano.
In presenza di grandi quantità di cortisolo il muscolo
scheletrico può diventare talmente debole da non consentire
la posizione eretta. Al contrario la sintesi proteica a livello
epatico aumenta e così pure il livello delle proteine
plasmatiche.
Per quanto riguarda il metabolismo lipidico il cortisolo aiuta
noradrenalina e glucagone a mobilitare gli acidi grassi dal
tessuto adiposo (azione permissiva del cortisolo) e stimola
l’ossidazione degli acidi grassi nelle cellule. Questo avviene
soprattutto in caso di necessità per ricavare energia dai
depositi adiposi.
Il rilascio di cortisolo è fortemente stimolato da ACTH in
condizioni di stress fra cui:
Traumi di qualunque tipo
Infezioni
Caldo o freddo intensi
Iniezioni di norepinefrina o sostanze simpatico-
mimetiche
Interventi chirurgici
Immobilizzazione
Malattie debilitanti
Stress emotivi forti
Il cortisolo ha anche importanti effetti anti-infiammatori
bloccando il processo infiammatorio nei primi stadi poiché
inibisce la sintesi di acido arachidonico e quindi la
produzioni di fattori infiammatori; inoltre stabilizza le
membrane lisosomiali e riduce quindi la liberazione di
enzimi proteolitici limitando i danni tissutali.
I gluco-corticoidi riducono anche il numero di linfociti T e il
reclutamento di linfociti B.
RISPOSTA Fosfatidilcolina
INFIAMMATORIA
Fosfolipasi Lipocortina
Acido arachidonico
ciclossigenasi lipossigenasi
Prostaglandine
Leucotrieni
trombossani
Permeabilità Fagocitosi
DOPA decarbossilasi
Dopamina β-idrossilasi
N-metil transferasi
Adrenalina e noradrenalina sono impaccate in granuli
elettron-densi che contengono anche ATP e diversi
neuropeptidi fra cui le enkefaline. La secrezione di questi
ormoni è stimolata da ACh rilasciata dalle fibre pre-gangliari
che innervano la midollare. Diversi stress stimolano il
rilascio, quali esercizio intenso, ipoglicemia e traumi.
Granuli elettron-densi
Recettori adrenergici e
meccanismo d’azione
I recettori adrenergici appartengono alla categoria dei 7-
helix-spanning receptors, accoppiati a proteine G che
stimolano o inibiscono alcune pathways metaboliche
cellulari.
La risposta fisiologica è complessa perché esistono
diverse sottoclassi di recettori differenzialmente espressi
in tessuti e cellule. I due gruppi di recettori α- e β-
adrenergici sono stati identificati sulla base di agonisti e
antagonisti farmacologici
Effect of Ligand
Receptor Effectively Binds
Binding
β2 Increased cyclic
Adrenalina
AMP
L’azione dello stesso ormone su due recettori differenti
produce spesso effetti opposti. Ad esempio la noradrenalina
induce vasocostrizione quando si lega ai recettori α e
vasodilatazione quando si lega ai recettori β.
Quando si legano allo stesso recettore adrenalina e
noradrenalina hanno praticamente lo stesso effetto.
) )
Risposta
Risposta adattativa
adattativa allo
allo stress
stress
Descritta per la prima volta da Walter Cannon nel 1951.
Normalmente in condizioni normali i neuroni del locus
ceruleus hanno una frequenza di scarica piuttosto bassa.
Uno stimolo di allerta viene percepito dalla corteccia
sensoriale e, attraverso il talamo stimola il tronco encefalico,
determinando un aumento della scarica di questi neuroni nel
locus ceruleus che è appunto preposto alla risposta
fisiologica a panico e stress. In casi di pericolo prolungato i
neuroni del locus ceruleus attivano la branca simpatica del
sistema autonomo che rilascia noradrenalina su vari target
A livello di surrenali l’acetilcolina rilasciata dal nervo pre-
gangliare determina il rilascio delle catecolammine midollari
che intervengono nella risposta fight and fly
Esistono fondamentalmente due tipi di agenti stressogeni:
Fattori che sono processati a livello cosciente di corteccia
cerebrale: sono tali quei fattori che coscientemente sono
considerati pericolosi nell’ambiente esterno.
Stress sistemici: sono variazioni dell’omeostasi corporea
come ipossia, ipotensione, necrosi. Sono stress in genere
accompagnati da dolore e/o emozioni intense