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Da secoli luomo insidiato da uno dei sentimenti pi stupidi, negativi e controproducenti che esistano: il razzismo.

. Sentendo questa parola ci viene subito in mente un ometto coi baffi, mentre fa un comizio di fronte a migliaia di tedeschi di pura razza ariana (sembra una razza bovina) al 100%, oppure un lager con centinaia di esseri umani ormai brutalizzati, mentre vengono uccisi con il gas letale. Tra tutti gli uomini della terra normale che ci siano differenze, sia fisiche che religiose che culturali! Lo trovo utile e costruttivo! Siamo gi molto diversi anche se nati nella stessa citt o nella stessa famiglia! Gli stili di vita, le mentalit, cambiano da casa a casa, da citt a citt, da una regione allaltra: come possono, allora, essere uguali da un paese allaltro? Unificare tutte le persone sotto categorie non ha assolutamente senso. Ognuno di noi ha una personalit molto complessa, che si pu conoscere solo vivendo insieme a quella persona, parlandole e discutendo con lei ed a volte non basta. Come si pu pensar di conoscere una persona unicamente per averla vista una volta? E giudicarla? Il bello del mondo proprio la variet di culture e mentalit che vi possiamo trovare liberandoci dai pregiudizi.

Questo secolo non stato lunico che ha visto compiersi gravi misfatti nel nome della razza, o della credenza religiosa o politica. Fin dai tempi dellImpero Romano i cristiani venivano massacrati a migliaia negli anfiteatri, e anche nel medioevo di questi esempi non sono mancati; basta pensare alla cacciata degli Ebrei dalla Spagna. Nel 1492 venne scoperta lAmerica, e nel 500 inizi la tratta dei neri, e lo sterminio degli indios americani. L800 fu il grande secolo del colonialismo, durante il quale il razzismo fu indotto da parte dei Governi nella popolazione europea, per giustificare le conquiste coloniali. Nel XX secolo ci sono state tutte le tragedie causate dai regimi totalitari (nazisti, fascisti, comunisti) e poi nella seconda met del 900 sono scoppiate tutte le guerre civili fratricide in Africa fra etnie diverse, come in Ruanda, in Liberia, e la guerra infinita in Israele, dove da decenni palestinesi ed israeliani si combattono sanguinosamente. Anche i recenti attentati di terrorismo islamico non rappresentano altro che lodio che cova nei paesi arabi contro gli Americani.

Perch non comprendere gli errori commessi nel passato, e tentare di riallacciare un rapporto solidale di collaborazione tra i popoli? Pi informazione e pi educazione per combattere questa gravissima forma di ignoranza, tutti abbiamo gli stessi diritti!

Il termine razzismo indica la superiorit di una razza su unaltra. La massima espressione del razzismo si trova nellideologia hitleriana, nel genocidio degli ebrei. Oggi lideologia razzista si esprime contro coloro che hanno un colore di pelle diverso, una religione diversa o semplicemente contro i diversi (ma da chi? O da cosa?). Il razzismo viene spesso usato, non soltanto per una questione di vera e propria superiorit, ma anche per giustificare domini, conquiste e soprusi di vari popoli su altri. Questo fenomeno non ancora del tutto scomparso, e spesso, idee razziste maturano anche nei giovani, come gli skinheads e i naziskin. Unaltra forma di razzismo pu essere riscontrata negli USA, soprattutto in Texas dove persiste tuttora la pena di morte, che va a colpire, molto spesso, le minoranze etniche, e, soprattutto i neri.

Gandhi : il primo a combattere contro le discriminazioni razziali. Martin Luther King : nel 1964 gli venne conferito il premio
Nobel per la pace.

Malcolm X : che
razzismo .

si batt contro il colonialismo e contro il

Nelson Mandela: primo presidente a essere eletto dopo la fine


dellapartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993.

Gandhi uomo politico indiano, detto anche il Mahatma, ossia grande anima, nasce in India nel 1869. Recatosi in Sud Africa egli, si impegn, nel 1894, nella difesa delle minoranze indiane del luogo , dopo essere stato cacciato da un vagone del treno per soli bianchi. Successivamente rientr in patria. Dopo essere stato molte volte incarcerato a causa di ribellioni contro le leggi britanniche,mor nel 1948 ucciso da un fanatico ind, dopo aver condotto lIndia allindipendenza.

A partire dagli anni 50 cominci a svilupparsi, nella

comunit nera degli Stati Uniti, un vasto movimento di opposizione e di lotta contro il razzismo. Questa lotta trov in Martin Luther King uno straordinario protagonista sia sul piano teorico che organizzativo. Nel 1964 gli venne conferito il premio Nobel per la pace. Le sue iniziative per favorire lintegrazione razziale ebbero un vasto successo. Egli, infatti, organizz, nel 1936, una marcia su Washington, che aveva come scopo lapprovazione della legge sui diritti civili di Kennedy, alla quale parteciparono circa 250.000 neri.

Tra i protagonisti del movimento per lemancipazione dei neri, ebbe particolare importanza Malcolm x (la x sostituiva il cognome Little, al quale egli aveva rinunziato poich attribuito alla sua famiglia dai bianchi nel periodo schiavistico). Egli sosteneva la necessit di una resistenza attiva, armata contro i soprusi e le violenze perpetrate dai razzisti. Altra necessit, da lui sostenuta, fu quella di collegare la battaglia per i diritti civili con la pi generale lotta per la conquista dei diritti umani a livello internazionale. Nel 1965 egli fu assassinato.

Mandela, uomo politico sudafricano, e leader dell'African National Congress, fu arrestato nel 1962 per aver organizzato una campagna di sabotaggio contro il regime e condannato all'ergastolo. Divenuto simbolo della lotta contro loppressione da parte della minoranza bianca, stato liberato nel febbraio 1990 quando il regime ha iniziato a cercare il dialogo con le organizzazioni anti-apartheid. Mandela, appena liberato, ha rivendicato il riconoscimento pieno dei diritti politici per la maggioranza nera e ha intrapreso viaggi all'estero. Presidente dell'ANC dal 1991, nello stesso anno ha ottenuto la fine della segregazione razziale nel suo Paese e il varo di una nuova costituzione; per questo ha ottenuto nel 1993 il premio Nobel per la pace. Ha vinto nel 1994 le prime elezioni sudafricane a suffragio universale, assumendo la presidenza della repubblica. Nel 1995 ha inoltre abolito la pena di morte nel paese.

La Negritudine la presa di coscienza dei neri dei propri valori. Essa incominci a svilupparsi dopo la decolonizzazione, ad opera di intellettuali neri,che avevano studiato nelle universit francesi. Il maggiore esponente fu Leopold Senghor, gi presidente del Senegal. Senghor I tre principi fondamentali della Negritudine sono: Esaltare le caratteristiche e soprattutto i valori spirituali delle culture nere. Sostenere che tutte le persone di colore dovevano diventare fratelli. Affermare che il mondo nero deve farsi portatore di proprie proposte.

Lantisemitismo, ossia il pregiudizio razziale contro gli ebrei, un fenomeno complesso. Il significato letterale di questo termine essere contro la stirpe di Sem, che si riferisce alla suddivisione dellumanit, da parte della Bibbia, in tre gruppi principali, corrispondenti ai tre figli di No. Secondo questa suddivisione gli ebrei apparterrebbero alla stirpe semita. Ma uno dei tanti veri motivi della loro persecuzione fu quello economico, gli ebrei, infatti, avevano il controllo economico (banchieri). Un altro fu quello politico, gli ebrei erano, infatti, considerati dai tedeschi pericolosi, poich portatori di idee comuniste e democratiche.

Ottenuto il potere (1933) Hitler incominci, secondo i suoi programmi, a perseguitare gli ebrei. Dapprima vennero emarginati dalla vita del paese, veniva fatto portare loro un segno di riconoscimento, una stella gialla (la stella di Davide) sul petto. Poi, col passare del tempo la persecuzione divenne sempre pi violenta e brutale e vennero confinati in campi di concentramento. Qui venivano costretti ai lavori forzati e brutalmente uccisi nelle camere a gas o fucilati. Venivano usati anche come cavie umane per terribili esperimenti. LOlocausto si concluse con la fine della Seconda Guerra Mondiale.

All'epoca degli antichi Greci le Olimpiadi avevano il potere di fermare una guerra tra Sparta e Atene. Oggi molte grandi citt europee rischiano di vivere un pomeriggio di guerriglia urbana in occasione di una partita di calcio. Lo sport quasi coetaneo della societ in cui viviamo, e inevitabilmente ne rispecchia vizi e virt. Da Olimpia al Barone De Coubertin, fino alle paraolimpiadi per diversamente abili, molte persone hanno guardato allo sport per migliorare almeno un po' il nostro mondo e diffondere principi come tolleranza e integrazione. Tantissime sono le storie individuali di uomini e donne, famosi e non, che grazie all'impegno agonistico hanno vinto vere e proprie battaglie personali. Ma da sempre c' anche qualcuno che non la pensa cos. A volte questo quel qualcuno razzista. Olimpiadi di Berlino, 1936: Adolf Hitler non ha lasciato nulla di intentato: l'evento pu diventare un'enorme cassa di risonanza per propagandare la potenza della grande Germania e la superiorit della razza ariana. L'organizzazione cupa e grandiosa, impregnata di un fascino sinistro ben descritto dal film Olympia di Leni Riefenstahl. Un uomo nero per rovina tutto. Si chiama Jesse Owens, l'uomo pi veloce del mondo e vince quattro medaglie d'oro. Owens diventa un simbolo dell'antirazzismo, la dimostrazione vivente della demenzialit di certe teorie. E pazienza se in quegli anni, anche nel profondo sud degli Stati Uniti, non tutto era cos facile per un atleta di colore. Questa una storia vecchia, del resto anche il razzismo lo . Purtroppo ancora oggi continuano a d accadere certi episodi. Non c' probabilmente da stupirsi: la piaga del razzismo non ancora stata debellata dalla nostra vita quotidiana, e lo sport non fa eccezione. Eppure c' qualcosa in pi: in qualche modo sembra che lo sport catalizzi su di s il meglio e il peggio di questo scontro culturale. Le competizioni agonistiche hanno avuto, per la piena integrazione degli

afroamericani, un'importanza paragonabile a quella delle predicazioni di Martin Luther King e Malcolm X: oggi un personaggio come Micheal Jordan un autentico totem dell'unit nazionale, e il suo ritorno sui campi di gioco stato vissuto dagli americani come uno dei primi momenti di rinascita dopo la tragedia delle Twin Towers. Un altro nero come Tiger Woods diventato il pi amato campione di golf, la disciplina forse pi elitaria e per certi versi snobistica della scena statunitense. Anche in altri Paesi ci sono esempi luminosi. In Sudafrica il tramonto dell'apartheid passato anche dallo sport: se un tempo il calcio era riservato ai neri e il rugby ai bianchi, ora le rispettive nazionali sono decisamente miste (film Invictus). Nei pacchetti di mischia dei gloriosi Springboks sono entrati i primi colossi d'ebano, mentre la Coppa d'Africa di calcio, vinta davanti al tifoso speciale Nelson Mandela, stata una festa popolare.

I 50 ANNI DELLA MOTOWN, L'ETICHETTA DI DETROIT FONDATA DA BARRY GORDY.

La musica che ha battuto il razzismo

Con: Diana Ross, Stevie Wonder e Marvin Gaye ha cancellato la divisione tra musica nera e bianca

Provate a mettere insieme anche soltanto i nomi pi famosi, da Stevie Wonder a Marvin Gaye, da Diana Ross ai Jackson Five e avrete l'idea di cosa abbia significato per la musica nera la Motown, ovvero l'etichetta di Detroit che ha dato popolarit, successo e grandi guadagni agli artisti afroamericani creando uno stile e un'epopea che dura da mezzo secolo. La celebrazione dei 50 anni dell'etichetta di Detroit inventata da Berry Gordy l'occasione per ripercorrere l'epoca d'oro di quella singolare mistura di soul e rock 'n'roll che ha regalato, del tutto inaspettatamente, l'onore delle classifiche ad artisti di colore. Che da allora non sono pi confinati nel ghetto della classifica che Billboard stilava soltanto per gli artisti neri. Ma conquistano anche il pubblico bianco e la tv. OLTRE LE BARRIERE RAZZIALI - Nell'America degli anni Sessanta la ricetta di Gordy (una confezione di facile ascolto, orecchiabile e ballabile su una base gospel) dirompente. E crea un genere unico, immediatamente riconoscibile, ben diverso dal soul che viene dal Sud degli Usa, in particolare da Memphis, dove un'altra etichetta, laStax, dal 1957 fa lo stesso percorso di affermazione dellablack music ma con artisti e repertori pi impegnativi (Otis Redding, Wilson Pickett, Rufus Thomas, Booker T.). La Stax tenta di costruire un sound capace di contrapporsi a quello della Sun, storica etichetta del rock 'n' roll, che ha lanciato Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison, Johnny Cash. Il 12 dicembre 1959 Berry Gordy comincia l'avventura che avrebbe mescolato i due stili, il soul e il rock'n' roll, creando l'inconfondibile Motown Sound. Un risultato che andr oltre le intenzioni dello stesso creatore, diventando simbolo di affermazione e, successivamente, di integrazione razziale. Lo slogan The Sound of Young America a met degli anni Sessanta gi diventato qualcosa di reale, e il soundMotown supera i confini di razza fin l mantenuti dagli altri stili.

IL PRIMO HIT - Dopo aver tentato la fortuna come pugile, Barry Gordy, appassionato di musica jazz e blues, apre un negozio di dischi a Detroit. Ma deve chiudere presto. Scrive una canzone con la sorella, che diventa nel 1957 il primo successo di Jackie Wilson, Reet Petite. Si convince che quella la strada, ma stando al comando, quando raffronta i suoi guadagni con quel successo e quelli della Decca. Cos si fa prestare 800 dollari dal padre e fonda la sua etichetta. Il nome all'inizio Tamla Records, che un anno dopo diventa Motown, sintesi di motor town, ovvero la definizione pi nota di Detroit, sede dei colossi dell'auto Usa. Con lui ha un amico d'infanzia William Smokey Robinson, interprete e autore di alcuni dei pi grandi successi Motown, a partire dal primo hit, Shop Around, del 1960. Di l in avanti comincia una storia di successi e di cadute, di espansione e di difficolt, di trionfi e di cambiamenti necessari a rilanciare marchio e artisti. Il sound Motown s'impone negli anni Sessanta, grazie alla ricetta musicale di Gordy interpretata da un gruppo di autori affiatati e da una base di musicisti che lavora per pi interpreti, dando un'impronta musicale. AUTORI E INTERPRETI - Un modello che entra in crisi negli anni Settanta, quando Gordy lascia Detroit diventata ribollente di tensioni, per trasferire la sede a Los Angeles. Ma poi si adegua a stili e a temi diversi, imponendo nuovi artisti (Commodores, Lionel Richie) o seguendo le nuove strade di quelli che gi avevano un loro pubblico. Barry Gordy nell'88 vende tutte le sue partecipazioni in Motown alla Mca (poi l'etichetta passa alla Polygram). Ma rimane, nel bene e nel male, l'uomo che determina stili e tendenze, perch chi ne prende il posto cerca di applicare la sua ricetta adattandola ai tempi. Ora la Motwon fa parte del gruppo Universal, Gordy nel 2009 ha compiuto 80 anni e dal 1990 ovviamente nella Hall of Fame.

S' concesso il lusso di produrre anche nel cinema (tra gli altri Lady Sings The Blues sulla vita di Billie Holiday e Mahogany con Diana Ross), ha tre matrimoni e sette figli alle spalle. Ma la sua famiglia soprattutto quella che viene celebrata ora nel mezzo secolo di storia della Motown che ha dato spunto anche a film come Dreamgirls. E soprattutto,ha divertito e incantato mezzo mondo con canzoni diventate ormai dei classici, fino a collezionare pi di 100 numeri uno nelle classifiche Usa. Qualche esempio? My Girl (Temptations), Stop! In the Name of Love e Baby Love (Diana Ross & The Supremes), For Once in My Life Stevie Wonder, I want You back (Jackson Five), How Sweet It Is to Be Loved by You e I Heard It Through the Grapevine(Marvin Gaye), Dancing in the Streets (Martha Reeves). Successi che, periodicamente, tornano alla ribalta, reinterpretati, ristampati, rimasterizzati. E che ormai fanno parte della storia della musica e del costume in barba al razzismo!

Una delle prime immagini ufficiali dei Temptations

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