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Manuale Protezioni SPD
Manuale Protezioni SPD
F1
L1
L2
RCD
Wh L3
N
Cassetta
rete PE
F2
F3
Figura 8.1.1 Utilizzo di scaricatori negli impianti di alimentazione elettrica (schema di principio)
cano tra fase e neutro nel sistema elettrico. Si trat- di corrente ha la forma d'onda 8/20 μs ed è il rife-
ta in particolare di sovratensioni di commutazione. rimento per la classificazione delle prove su SPD
del Tipo 2 così come per il condizionamento degli
I diversi compiti, disposizioni e requisiti per gli sca- SPD per le prove di Tipo 1 e Tipo 2.
ricatori sono elencati nella tabella 8.1.1.
Livello di protezione Up
Con il livello di protezione di un SPD viene definito
8.1.1 Caratteristiche tecniche degli SPD il massimo valore istantaneo della tensione ai ter-
Tensione massima continuativa UC minali di un SPD, e allo stesso tempo viene caratte-
La tensione massima continuativa (prima: tensione rizzata la loro capacità di limitare le sovratensioni
nominale) è il massimo valore della tensione effi- ad un livello residuo.
cace che può essere applicata secondo la pratica
industriale al morsetto di collegamento del dispo-
sitivio di protezione da sovratensioni. E' la tensio- A seconda del tipo di SPD, il livello di protezione è
ne massima, applicata allo scaricatore in uno stato determinato dalle seguenti prove individuali:
definito, non conduttivo, e che dopo il suo innesco ⇒ tensione impulsiva di innesco
e la scarica garantisce il ripristino di tale stato.
1,2/50 μs (100%)
Il valore di UC deve essere scelto in base alla tensio-
ne nominale del sistema da proteggere e in base ai ⇒ tensione residua con corrente impulsiva nomi-
requisiti di installazione (IEC 60364-5-534). Nei nale di scarica (secondo CEI EN 61643-11: Ures )
sistemi a tensione 230/400 V, considerando una tol-
leranza della tensione nominale del 10%, risulta
una tensione massima continuativa Uc di 253 V per La scelta dei dispositivi di protezione da sovraten-
sistemi TN e TT. sioni in base al luogo di utilizzo avviene secondo
le categorie di sovratensione descritte nella norma
IEC 60664-1. Va osservato che il valore minimo
Corrente impulsiva da fulmine Iimp
richiesto di 2,5 kV per un sistema trifase 230/400 V
E’ la curva della corrente impulsiva standardizzata
vale solo per le apparecchiature a installazione
con forma d'onda 10/350 μs che viene anche deno-
elettrica fissa. Apparecchi nei circuiti terminali, da
minata corrente impulsiva. Riproduce con i suoi
essa alimentati, necessitano di un livello di prote-
parametri (ampiezza, carica, energia specifica) la
zione molto più basso di 2,5 kV.
sollecitazione di correnti da fulmine naturali.
Le correnti impulsive da fulmine (10/350 μs) valgo-
no per gli SPD di Tipo 1. Essi devono essere in gra- Anche secondo la IEC 60364-4-534 è richiesto un
do di scaricare tali correnti impulsive da fulmine livello di protezione minimo di 2,5 kV, per un
più volte senza distruzione. impianto di utenza in bassa tensione a 230/400V.
Questo livello di protezione minimo può essere
Corrente impulsiva di scarica nominale In realizzato attraverso un'installazione coordinata
La corrente di scarica nominale In è il valore di cre- di SPD del Tipo 1 e SPD del Tipo 2 oppure attraver-
sta della corrente che scorre attraverso il dispositi- so l'utilizzo di dispositivi di protezione da sovra-
vio di protezione da sovratensione (SPD). L’impulso tensioni combinati del Tipo 1.
RCD
Wh L3
Cassetta N
PEN rete
PE
F2 F3
MEBB
EBB locale
Wh L3
Cassetta N
rete
PE
F2 F3
MEBB
EBB locale
Prese elettriche
ÜS-Schutz
DEHNflex DEHNflex
lunghezza 1 x DSA 230 LA Art. 924 370 1 x DFL M 255 Art. 924 396 1 x DFL M 255 Art. 924 396
linea ≥ 5 m
per canaline portacavi per sistemi sotto pavimentazione per prese già esistenti
16 A
125 A 1 125 A 1
L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N
Distribuzione secondaria
Segnalazione guasti
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
PE PE
DEHNventil®
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
DEHNbloc® Maxi di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
lunghezza linea ≥ 15 m Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard®.
Scaricatore di corrente
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Scaricatore combinato
da fulmine Tipo 1 Tipo 1
Tipo 1 Distribuzione principale
315 A 1 315 A 1 315 A 1
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
Figura 8.1.3.6 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio palazzina uffici con separazione del PEN nel quadro generale
Prese elettriche
Überspannungsschutz
S-PROTECTOR
230V~ Defect
0
1
SFL-Protector
16 A
125 A 1 125 A 1
Distribuzione secondaria
L1 L2 L3 L1 L2 L3
Segnalazione guasto
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
PEN PEN
DEHNventil®
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
DEHNbloc® Maxi di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
lunghezza linea ≥ 15 m Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard®.
Scaricatore di corrente
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Scaricatore combinato
da fulmine Tipo 1 Tipo 1
Distribuzionre principale
Tipo 1
315 A 1 315 A 1 315 A 1
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
Figura 8.1.3.7 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio palazzina uffici con separazione del PEN nel quadro di distribuzione secondario
L L N N
IN
DR MOD 255
DEHNrail
NETZFILTER N L1 L2 L3
/ IN function
DEHN SPD Apparecchio
SPS PRO
PLC PLC DEHNrail 230/3N FML
DR 230 3N FML
elettronico
OUT
OUT / FM L' L' N' N'
N L1 L2 L3
10 A 1
2 1
16 A
125 A 1
Distribuzione secondaria
L1 L2 L3
2
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
PEN
DEHNventil®
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
DEHNbloc® Maxi di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
lunghezza linea ≥ 15 m Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard®.
Scaricatore di corrente
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Scaricatore combinato
da fulmine Tipo 1 Tipo 1
Segnalazione
DEHNbloc NH
®
DEHNbloc NH
®
DEHNbloc NH
®
DSI DBM DBM 1 255 L DBM 1 255 L DBM 1 255 L
DB NH00 255 DB NH00 255 DB NH00 255
DEHNventil
DEHNventil
DEHNventil
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
3 x DB NH00 255 H Art. 900 273 3 x DBM 1 255 L Art. 900 026
EBB alt. 3 x DB 1 255 H Art. 900 222 1 x MVS 1 8 Art. 900 611 1 x DV M TNC 255 FM Art. 951 305
1 x MVS 1 8 Art. 900 611 alt. 3 x DBM 1 255 S Art. 900 220 alt. 1 x DV M TNC 255 Art. 951 300
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
2) senza prefusibile supplementare con cablaggio protetto da guasto a terra e da corto circuito
Figura 8.1.3.8 Utilizzo degli SPD nel sistema TN - esempio impianto industriale con separazione del PEN nel quadro di distribuzione secondario
Regolazione caldaia
Prese elettriche
1 2
S-PROTECTOR
Caldaia
DR MOD 255
DEHNrail
230V~ Defect
3 4
Scaricatore combinato
Distribuzione centrale
KW h Tipo 1 Nota:
In alternativa può essere utilizzato un limitatore
di sovratensione
PEN (p.es. DG M TNC 275 Art. 952 300)
se non esiste:
L1 - protezione contri i fulmini esterna
DEHNventil® ZP
DV ZP TNC 255
- alimentazione elettrica in linea aerea
L2 - antenna sul tetto
PEN
L1
L2
L3
8.1.4 Utilizzo di SPD nel sistema TT cata in caso di innesco degli SPD di Tipo 1, verreb-
Per il sistema TT, i dispositivi di "protezione contro be danneggiato meccanicamente. In questo modo
i contatti indiretti" ammessi sono i dispositivi di il dispositivo per la "protezione contro i contatti
protezione da sovracorrente, dispositivi di prote- diretti" verrebbe danneggiato e le misure di prote-
zione a corrente differenziale (RCD) e, in casi parti- zione verrebbero vanificate. Una tale situazione,
colari, i dispositivi di protezione da tensione di che può avere come conseguenza la messa in peri-
guasto. Questo significa, per l'utilizzo di scaricatori colo delle persone, deve naturalmente essere evi-
di corrente da fulmine o di sovratensioni nel siste- tata. Perciò, nel sistema TT, la disposizione degli
ma TT, che possono essere installati solo a valle dei SPD di Tipo 1 e anche degli SPD di Tipo 2, deve
dispositivi di protezione sopra descritti, per garan- avvenire in linea di massima a monte dell'interrut-
tire in caso di guasto di un dispositivo di protezione tore differenziale. Gli SPD di Tipo 1 e 2 nel sistema
da sovratensioni (SPD), la "protezione contro i con- TT devono essere disposti in modo che le condizio-
tatti indiretti". ni per l'utilizzo dei dispositivi di protezione da
sovracorrente per la "protezione contro i contatti
indiretti" vengono rispettate:
Come già descritto nel paragrafo 8.1.3, nella dispo-
sizione dei Tipi 1 e 2 a valle di un RCD occorre pre- In caso di guasto, cioè in caso di SPD difettoso,
vedere che, in seguito ad una corrente impulsiva devono scorrere delle correnti di cortocircuito che
scaricata verso PE, questo processo di scarica venga determinino l'interruzione automatica dei disposi-
interpretato dall'RCD come una corrente di guasto tivi di protezione da sovracorrente entro 5 s. Se la
e quindi interrompa il circuito. Durante l'utilizzo di disposizione degli scaricatori fosse effettuata per il
SPD del Tipo 1 occorre inoltre partire dal presuppo- sistema TT, come mostrato nelle figure 8.1.3.4 e
sto che, come per il sistema TN, l'RCD, attraverso la 8.1.3.5, per il sistema TN, in caso di guasto, non si
dinamica della corrente parziale da fulmine scari- formerebbero correnti di cortocircuito, ma solo
RCD
Wh L3
N
Cassetta
rete PE
F2
F3
L1 L2 L3 N PE
Limitatore di sovratensione Limitatore di sovratensione
Tipo 3 Tipo 3
Regolazione caldaia
Prese elettriche
1 2
Caldaia
DR MOD 255
DEHNrail
DEHNflex
3 4
16 A
Scaricatore combinato
tipo 1
Distribuzione centrale
Nota:
In alternativa può essere utilizzato un limitatore
di sovratensione
(p.es. DG M TNC 275 Art. 952 300)
se non esiste:
L1 L1« L2 L2« L3 L3« N N« - protezione contri i fulmini esterna
- alimentazione elettrica in linea aerea
- antenna sul tetto
DEHNventil
DEHNventil
DEHNventil
DEHNventil
DV MOD NPE
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
50
EBB
Prese elettriche
ÜS-Schutz
DEHNflex
lunghezza 1 x DSA 230 LA Art. 924 370 1 x DFL M 255 Art. 924 396 1 x STC 230 Art. 924 350
linea ≥ 5 m
per canaline portacavi per sistemi sotto pavimentazione per prese esistenti
16 A
RCD
125 A 1 125 A 1
Distribuzione secondaria
L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N
Segnalazione guasto
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DG MOD NPE
DG MOD NPE
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
PE PE
DEHNventil®
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
DEHNbloc® Maxi di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
lunghezza linea ≥ 15 m Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard®.
Scaricatore di corrente
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Scaricatore combinato
da fulmine Tipo 1 Tipo 1
Tipo 1 Distribuzione principale
315 A 1 315 A 1 315 A 1
Durchgangsklemme DEHNgap B/n DEHNbloc® Maxi DEHNbloc® Maxi DEHNbloc® Maxi DEHNgap Maxi
DEHNbloc® DB 3 255 H DK 35 DGP BN 255 DBM 1 255 L DBM 1 255 L DBM 1 255 L DGP M255
DEHNventil®
DEHNventil®
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD NPE
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
50
Segnalazione guasto
1x DB 3 255 H Art. 900 120
alt. 3 x DB 1 255 H Art. 900 222 3x DBM 1 255 L Art. 900 026
1x DGP BN 255 Art. 900 132 alt. 3 x DBM 1 255 Art. 900 025
EBB 1x DK 35 Art. 900 699 1x DGPM 255 Art. 900 055 1 x DV M TT 255 FM Art. 951 315
1x MVS 1 4 Art. 900 610 1x MVS 1 8 Art. 900 611 alt. 1 x DV M TT 255 Art. 951 310
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
L L N N
IN
DR MOD 255
DEHNrail
NETZFILTER N L1 L2 L3
/ IN function
DEHN SPD Apparecchio
SPS PRO
PLC PLC DEHNrail 230/3N FML
DR 230 3N FML
elettronico
OUT
OUT / FM L' L' N' N'
N L1 L2 L3
10 A 1
2 1
16 A
RCD
125 A 1 125 A 1
Distribuzione secondaria
L1 L2 L3 N L1 L2 L3 N
Segnalazione guasto
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DEHNguard®
DG MOD NPE
DG MOD NPE
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
PE PE
DEHNventil®
Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea agli SPD
DEHNbloc® Maxi di Tipo 2 e 3 della Red/Line.
lunghezza linea ≥ 15 m Coordinato senza ulteriore
lunghezza di linea al DEHNguard®.
Scaricatore di corrente
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Scaricatore combinato
da fulmine Tipo 1 Tipo 1
Segnalazione
Tipo 1
Distribuzione principale
® ® ® ®
DEHNbloc NH DEHNbloc NH DEHNbloc NH DEHNbloc NH
DB NH00 255 DB NH00 255 DB NH00 255 DB NH00 255
DEHNsignal DEHNbloc® Maxi DEHNbloc® Maxi DEHNbloc® Maxi DEHNgap Maxi
DSI DV DBM 1 255 L DBM 1 255 L DBM 1 255 L DGP M255
DEHNventil®
DEHNventil®
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD NPE
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
50
Segnalazione guasto
3x DBM 1 255 L Art. 900 026
alt. 3 x DBM 1 255 Art. 900 025
EBB 3 x DB NH00 255 H Art. 900 273 1x DGPM 255 Art. 900 055 1 x DV M TT 255 FM Art. 951 315
1 x DGP B NH00 N 255 Art. 900 269 1x MVS 1 8 Art. 900 611 alt. 1 x DV M TT 255 Art. 951 310
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore
F2 F3
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
DG MOD 440
DG MOD 440
DG MOD 440
DG MOD 440
DG MOD 440
sistema IT in combinazio-
ne con un dispositivo per
con contatto di telesegnalamento:
la "protezione contro i
3 x DG S 440 Art. 952 075 3 x DG S 440 FM Art. 952 095 contatti indiretti" valgo-
1 x MVS 1 4 Art. 900 610 1 x MVS 1 4 Art. 900 610
no le stesse indicazioni
Limitatore di sovratensione Limitatore di sovratensione
Tipo 2 Tipo 2 fornite nei paragrafi 8.1 e
8.2 per i sistemi TN e TT.
DEHNbloc® Maxi E' quindi consigliato
1
Scaricatore di corrente da fulmine coordinato Tipo 1 anche nel sistema IT l'uti-
Distribuzione principale
250 A
lizzo di SPD di Tipo 1 e 2 a
monte dell'RCD.
Un esempio di collega-
mento per l'utilizzo di
L L' PE PE' L L' PE PE' L L' PE PE'
SPD nel sistema IT senza
DEHNbloc® MAXI DBM 440 DEHNbloc® MAXI DBM 440 DEHNbloc® MAXI DBM 440
conduttore neutro è illu-
strato nella figura 8.1.5.2
e 8.1.5.3.
La figura 8.1.5.4 illustra
3 x DBM 440 Art. 900 044 l'utilizzo di SPD nel siste-
ma IT con conduttore
Figura 8.1.5.3 Utilizzo di SPD nel sistema IT 400 V - esempio senza neutro distribuito neutro distribuito.
Distribuzione secondaria
IEC 60364-5-534 viene
proposto per il collega-
1
125 A
mento dei dispositivi di
protezione da sovraten-
Durchgangsklemme
DK 35
4 x DG S 275
1x MVS 1 8
Art. 952 070
Art. 900 611
sioni una tecnica di colle-
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
DEHNguard
gamento a V, come illu-
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
1x DK 35 Art. 900 699
Distribuzione principale
Collegamento parallelo
secondo IEC 60364-5-534
1
315 A La tecnica di collegamen-
L L' L L' L L' L L'
®
DEHNbloc Maxi DEHNbloc Maxi DEHNbloc Maxi 4x DBM 1 255 Art. 900 025
®
to a V non è utilizzabile in
® Durchgangsklemme DEHNbloc Maxi®
DBM 1 255 L DBM 1 255 L
tutte le condizioni del-
DBM 1 255 L DK 35 DBM 1 255 L
1x MVS 1 8 Art. 900 611
1x DK 35 Art. 900 699
N/PEN
D
N/PEN N/PEN
D
N/PEN
l'impianto.
N/PEN
D
N/PEN N/PEN
D
N/PEN
S S S S
I
!
I
!
Le correnti nominali che
I
!
I
!
nell'ambito di un cablag-
gio a V vengono condotte
EBB
1) solo necessario, se nell’impianto a monte non è già presente una
attraverso morsetti doppi
protezione da sovracorrente con valore nominale uguale o minore al limitatore di sovraten-
sione, sono limitate dalla
Figura 8.1.5.4 Utilizzo di SPD nel sistema IT 230/400 V - esempio con conduttore neutro distribuito capacità di carico termico
dei suddetti morsetti dop-
pi. Per questa ragione il
8.1.6 Calcolo delle lunghezze dei conduttori costruttore prescrive un determinato valore di fusi-
di collegamento per SPD bile di protezione massimo ammissibile del disposi-
Il calcolo delle lunghezze dei collegamenti per tivo di protezione da sovratensioni, il che a sua vol-
dispositivi di protezione da sovratensione costitui- ta, per sistemi con carichi nominali maggiori rende
sce una parte importante delle norme di installa- talvolta inutilizzabile il cablaggio a V.
zione IEC 60364-5-534. Attualmente sono disponibili sul mercato dei
Gli aspetti elencati di seguito sono spesso ragione cosiddetti "morsetti doppi per il collegamento di
di contestazione durante i controlli da parte di due conduttori", con i quali questa "problemati-
periti, ispettori, ecc. ca" può essere risolta. Quindi, con un aumento
della corrente di esercizio possono essere mante-
nute minime le lunghezze di collegamento. Con
Collegamento passante a V secondo l'utilizzo di tali morsetti occorre tuttavia rispettare
IEC 60364-5-534 il valore dei prefusibili di protezione raccomandati
Decisivo per la protezione di impianti, apparec- dal costruttore (Figure 8.1.6.2 e 8.1.6.3).
chiature e utenze è il valore effettivo della tensio- Se il cablaggio a V è del tutto escluso, è necessaria
ne impulsiva presente sugli impianti da protegge- l'installazione dei dispositivi di protezione dalle
re. Un effetto di protezione ottimale si ottiene sovratensione in una diramazione separata del cir-
quando il livello della tensione impulsiva sull'im- cuito. Se il valore nominale del fusibile installato a
pianto da proteggere corrisponde al livello di pro- monte dell'impianto supera il valore massimo di
UTot = usp
iImp Corrente impulsiva scaricata
usp Tensione di limitazione del dispositivo
di protezione
UTot Tensione residua ai morsetti
dell’apparecchio finale
Figura 8.1.6.1 Collegamento a V di dispositivi Figura 8.1.6.2 Principio del "morsetto di col- Figura 8.1.6.3 Morsetto doppio STAK 2X16
di protezione da sovratensione legamento doppio" (ZAK) -
rappresentazione unipolare
corrente nominale permesso per il fusibile di pro- Tenendo conto della relazione
tezione del dispositivo di protezione da sovraten-
sioni, la diramazione del dispositivo di protezione ⎛ di ⎞
da sovratensioni deve essere dotata di un proprio udyn = i ⋅ R + ⎜ ⎟ L
fusibile di protezione per lo scaricatore di sovra- ⎝ dt ⎠
tensione (Figura 8.1.6.4) oppure vengono utilizzati
degli SPD con prefusibile integrato (Figure 8.1.6.5 e delle velocità di variazione della corrente (di/dt)
e 8.1.6.6). per processi transienti di alcune 10 kA/μs, la caduta
di tensione dinamica udyn viene determinata per lo
All'innesco del dispositivo di protezione da sovra-
più dalla componente induttiva.
tensioni nella diramazione, altri elementi (condut-
Per mantenere ridotta questa caduta di tensione,
tori, fusibile) vengono attraversati dalla corrente
l'induttanza del collegamento e quindi la sua lun-
impulsiva, che provoca sulle relative impedenze
ghezza devono essere tenuti al minimo possibile
delle cadute di tensione dinamiche.
dall'installatore specializzato che esegue i lavori.
Qui si può notare che la componente ohmica Nella IEC 60364-5-534 viene perciò suggerito di pre-
rispetto alla componente induttiva è trascurabile. vedere una lunghezza complessiva del collegamen-
L/N
udyn 1
usp UTot
iImp
udyn 2
PE
UTot = udyn 1 + usp + udyn 2
iImp Corrente impulsiva di scarica
usp Tensione di limitazione del dispositivo
UTot Tensione residua ai morsetti
dell'apparecchio finale
udyn 1 Caduta di tensione dinamica sul lato
fase del dispsitivo di protezione
udyn 2 Caduta di tensione dinamica sul lato
terra del dispsitivo di protezione
Figura 8.1.6.4 Collegamento dei dispositivi di Figura 8.1.6.5 DEHNbloc Maxi S: scaricatore di Figura 8.1.6.6 Limitatore di sovratensione
protezione dalle sovratensioni corrente da fulmine coordinato VNH Tipo 2 per l’utilizzo
nella diramazione con prefusibile integrato con portafusibili NH
E/l E/l
di questo problema riguarda esclu-
SPD
sivamente la scelta del conduttore
di collegamento sul lato terra dei
b
b1
EBB sovratensioni.
b2
a + b ≤ 0,50 m (b1 + b2) < 0,50 m
Disposizione del collegamento sul
lato fase
Figura 8.1.6.7 Lunghezze di collegamento massime suggerite per i dispositivi di protezioneAnche la lunghezza del collega-
dalle sovratensioni nella diramazione mento sul lato fase deve essere con-
siderata. A questo scopo può essere
to dei dispositivi di protezione dalle sovratensioni utile l'esempio seguente:
nelle diramazioni dei conduttori non superiore a Negli impianti di distribuzione estesi deve essere
0,5 m (Figura 8.1.6.7). prevista una protezione da sovratensioni per il
sistema di distribuzione a sbarre e per i relativi cir-
Disposizione del collegamento verso terra cuiti (da A a D) (Figura 8.1.6.9).
Questo requisito apparentemente difficile da met- Per l'utilizzo dei dispositivi di protezione dalle
tere in pratica verrà spiegato con l'esempio delle sovratensioni in questo caso vengono considerati
figure 8.1.6.8a e b. Viene illustrato un collegamen- in alternativa i luoghi di installazione 1 e 2. Il luo-
to equipotenziale principale di un impianto di go di installazione 1 si trova direttamente sull'ali-
utenza in bassa tensione secondo CEI 64-8/4, nel mentazione del sistema a barre. Quindi, per tutte
quale il collegamento equipotenziale antifulmine le utenze è garantita nella stessa misura, la prote-
viene completato con l'utilizzo di un dispositivo di zione da sovratensione. La lunghezza effettiva dei
protezione dalle sovratensioni del Tipo 1. collegamenti dello scaricatore nel punto di instal-
I provvedimenti in figura 8.1.6.8a sono state instal- lazione 1 risulta I1 per tutte le utenze. A volte, per
late indipendentemente. Il PEN è stato collegato ragioni di spazio, il luogo di installazione dei
con la barra equipotenziale e attraverso un con- dispositivi di protezione dalle sovratensioni viene
duttore equipotenziale separato è stato eseguito il scelto lungo il percorso del sistema di distribuzione
collegamento a terra degli scaricatori. a sbarre. In casi estremi può essere scelto il luogo di
La lunghezza di collegamento effettiva (Ia) per i installazione 2, per la disposizione indicata in figu-
dispositivi di protezione da sovratensioni è perciò ra 8.1.6.9. Per quanto riguarda il circuito A la lun-
la distanza tra il punto di installazione dei disposi- ghezza effettiva del collegamento risulta I2. I siste-
tivi di protezione da sovratensioni (ad esempio mi di distribuzione a sbarre presentano, rispetto a
quadro di allacciamento rete, distribuzione princi- cavi e conduttori, un'induttanza ridotta (ca. 1/4) e
pale) fino alla barra equipotenziale. Con un colle- di conseguenza una caduta di tensione induttiva
gamento di questo tipo si ottiene raramente una minima; la lunghezza delle sbarre collettrici non
protezione efficace. Senza grandi sforzi è possibi- deve essere tuttavia trascurata.
le, diminuire la lunghezza di collegamento effetti- La scelta dei collegamenti ha un'influenza deter-
va degli scaricatori (Ib < 0,5 m) collegando il con- minante sull'efficacia dei dispositivi di protezione
duttore come illustrato in figura 8.1.6.8b. da sovratensioni e deve perciò essere considerata
Questo viene ottenuto tramite un conduttore di già in fase di progettazione dell'impianto!
"bypass" (y) dall'uscita lato terra degli scaricatori I contenuti appena descritti della IEC 60364-5-534
verso PEN. Il collegamento dall'uscita lato terra sono stati determinanti per lo sviluppo del nuovo
degli scaricatori verso la barra equipotenziale (x), scaricatore combinato DEHNventil, che deve com-
viene mantenuto. binare i requisiti di scaricatori di corrente da fulmi-
Installazione 2
PEN PEN
lb
y
la
l2
x x
Installazione 1
EBB EBB
A B C D
non favorevole favorevole lunghezza totale nel luogo d'installazione 1
lunghezza totale nel luogo d'installazione 2
Figura 8.1.6.8a Punto di vista dell'utilizzatore Figura 8.1.6.8b Punto di vista dell'utilizzatore Figura 8.1.6.9 Disposizione dei dispositivi di
- posa sfavorevole dei - posa favorevole dei protezione nell'impianto e la
conduttori conduttori lunghezza di collegamento effi-
cace risultante
ne e da sovratensione in un unico
L1' dispositivo di protezione, in conformi-
L2'
L3'
tà alla serie di norme CEI EN 62305-
PEN parte 1-4.
F4 F5 F6 Questo permette di realizzare un
Cassetta allacciamento rete
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
8.1.7.1) / two-port (Figura 8.1.7.2)
F4 - F6
PEN
≤ 315 A gL/gG ⇒ tipo di scaricatore: scaricatore di corrente da
fulmine, scaricatore combinato, limitatore di
di sovratensione
L1 L2 L3 PEN
Cavo di alimentazione EBB ⇒ prestazioni dello scaricatore in presenza di cor-
renti susseguenti: estinzione/limitazione della
corrente susseguente
Figura 8.1.6.12 Cablaggio in parallelo
Se i dispositivi di protezione dalle sovratensioni ven-
gono installati come indicato in figura 8.1.7.1, i colle-
gamenti S2 e S3 devono essere dimensionati solo in
base ai criteri della protezione contro il corto circui-
to secondo CEI 64-8/4 e in base alla capacità di tenu-
ta alle correnti da fulmine. Nella scheda tecnica del
dispositivo di protezione dalle sovratensioni viene
ok indicato il valore massimo della protezione da sovra-
corrente, che può essere utilizzato come protezione
di back-up per lo scaricatore.
IN (OUT) IN (OUT)
Durante l'installazione dei dispositivi, occorre
accertarsi, che la corrente di corto circuito che scor-
re effettivamente determini l'intervento della pro-
tezione di back-up. Il dimensionamento della
sezione del conduttore è dato dalla seguente
OUT (IN) OUT (IN) equazione:
k2 ⋅ S2 = I 2 ⋅ t
effettiva del collegamento I < 0,5 m, tramite un S sezione del conduttore in mm2
collegamento tra il terminale "PE(N)" del morsetto I corrente di corto circuito totale in A
doppio sul lato terra verso il conduttore PEN. k valore del coefficiente k in A • s/mm2 secondo
tabella 8.1.7.1.
Nell’installazione dei dispositivi di protezione da
sovratensioni nelle distribuzioni, principalmente è Occorre inoltre osservare che le indicazioni riguar-
da osservare che conduttori sollecitati da correnti danti i valori dei dispositivi di protezione da sovra-
impulsive devono essere posati distanziati dai con- corrente massimi riportati nella scheda tecnica del
duttori non sollecitati da correnti impulsive. Una dispositivo di protezione dalle sovratensioni, val-
posa parallela dei conduttori è in ogni caso da evi- gono solo fino al valore di tenuta alla corrente di
tare (Figura 8.1.6.13) corto circuito del dispositivo di protezione.
F2
S2
2 4 L1 L1« L2 L2« L3 L3«
H1 H2 H3
DEHNventil®
DEHNventil®
DEHNventil®
DV MOD 255
DV MOD 255
DV MOD 255
PEN
- only for DEHNsignal -
- nur für DEHNsignal -
PEN
S3
MEBB
Per i dispositivi di protezione dalle sovratensioni, Figura 8.1.7.4 Esempio DEHNventil, DV M TNC 255
installati come indicato in figura 8.1.7.2, la corren-
te di servizio massima non deve superare la corren- La figura 8.1.7.5 riporta le sezioni dei collegamen-
te di carico nominale indicata per il dispositivo di ti e la protezione back-up per i dispositivi di prote-
protezione. Per i dispositivi di protezione con pos- zione dalle sovratensioni di tipo 2, mentre la figu-
sibilità di cablaggio a V, vale la corrente massima
ra 8.1.7.6 riporta gli stessi valori per i dispositivi di
indicata per il collegamento passante (Figura
Tipo 3.
8.1.7.3).
Le sezioni di collegamento e la protezione di back- La scelta dei fusibili di back-up per i dispositivi di
up per gli scaricatori di corrente da fulmine e com- protezione dalle sovratensioni dipende dal com-
binati, di Tipo 1, sono indicati nell'esempio riporta- portamento della corrente impulsiva. I fusibili han-
to in figura 8.1.7.4. no caratteristiche di intervento decisamente diver-
DEHNguard®
DEHNguard®
DG MOD NPE
DG MOD 275
DG MOD 275
DG MOD 275
elettronico
DEHNrail
Zona 2: fusione
L'energia della corrente impulsiva da fulmine è
DR MOD 255
DEHNrail
250 A/1 25 kA 75 kA
Solo con tecniche particolari come
200 A/1 22 kA 70 kA ad esempio la tecnologia RADAX-
Flow si riesce a sviluppare scarica-
160 A/00 20 kA 50 kA tori e combinazioni di scaricatori,
in grado di ridurre ed estinguere la
100 A/C00 9,5 kA 25 kA
corrente di cortocircuito presunta
63 A/C00 5,5 kA 20 kA a tal punto, anche in impianti con
elevate correnti di corto circuito,
35 A/C00 4 kA 15 kA che i fusibili a monte di portata più
ridotta non intervengano (Figura
20 A/C00 1,7 kA 8 kA
8.1.7.10).
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
I (kA) La continuità di servizio dell'im-
fusione esplosione pianto richiesta dalla norma CEI EN
60439-1, anche in caso di innesco
Figura 8.1.7.7 Comportamento dei fusibili NH durante la sollecitazione dei dispositivi di protezione dalle
con corrente impulsiva 10/350 μs sovratensioni, viene rispettata gra-
kA kV F1 L1
8 4,0 F2 L2
F3 L3
7 3,5 N
I Corrente impulsiva U
6 3,0
F4 F5 F6
5 2,5 F1... F3 > prefusibile
max. ammesso US
4 Tensione del fusibile 2,0
dallo scaricatore
3 1,5
2 1,0
F4... F6 ≤ prefusibile
1 0,5 max. ammesso UP
0 0 dallo scaricatore
-200 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
PE
t μs
Figura 8.1.7.8 Corrente e tensione su un fusibile 25 A-NH che sta fondendo durante la solle- Figura 8.1.7.9 Utilizzo di un fusibile di protezio-
citazione con corrente impulsiva di fulmine (10/350 μs) ne separato per lo scaricatore
-200 U0
35 0
0 10 15 t (ms)
0
0 5 10 15 20 25 t (ms)
Figura 8.1.7.10 Riduzione della corrente susseguente attraverso il principio RADAX-Flow brevettato
Integrale di fusione
del fusibile
I2 t in A2 s
250A I2 t di una
semionda (10 ms)
100 000
32A
1 000 25A
Energia passante I2 • t dello
20A spinterometro RADAX-Flow
Nessuna corrente susseguente 16A p. es. nel DEHNventil® modular
Figura 8.1.7.11 Selettività della corrente susseguente del DEHNventil M all’intervento di fusibili NH con diverse correnti nominali
zie alla caratteristica "limitazione della corrente tenzialità antifulmine, ma devono anche effettu-
susseguente di rete" descritta in precedenza. re la protezione da sovratensione dell'impianto, la
In particolare per i dispositivi di protezione dalle limitazione della corrente susseguente è più
sovratensioni con bassa tensione di innesco, che importante che mai per la continuità di servizio
non hanno solo il compito di garantire l’equipo- dell'impianto elettrico (Figura 8.1.7.11).
100
200
300
400
500
600
700
800
t in μs t in μs
l in kA U in V
10 500
B_ = scaricatore combinato 8 400
Iimp = 2,5 kA (10/350 μs) 6 300
per filo, 4 200
livello di proetzione però identico 2 100
al limitatore di sovratensione (M)
100
200
300
400
500
600
700
800
100
200
300
400
500
600
700
800
t in μs t in μs
l in kA U in V
10 500
M_ = limitatore di sovratensione 8 400
In = 10 kA (8/20 μs) 6 300
per filo 4 200
2 100
100
200
300
400
500
600
700
800
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1,0
1,1
1,2
Tensione
du/dt = 1 kV/μs
t in μs
Figura 8.2.5 Circuito di prova per la determinazione della tensione di Figura 8.2.6 Caratteristiche di innesco di uno scaricatore a gas
limitazione con velocità di salita della tensione du/dt = con du/dt = 1 kV/µs
1 kV/µs
Ognuna di queste grandezze elettriche del segna- Dati tecnici:
le può contenere l'informazione effettiva da tra-
Livello di protezione Up
smettere.
Il livello di protezione è un parametro del disposi-
Perciò il segnale non deve essere influenzato nega- tivo di protezione da sovratensioni, che caratteriz-
tivamente attraverso l'utilizzo di scaricatori di cor- za l'efficienza a limitare la tensione ai suoi termi-
rente da fulmine o di sovratensione negli impianti nali di connessione. Il valore del livello di protezio-
CMR (controllo, misura e regolazione). In tale con- ne deve essere superiore al valore massimo delle
testo devono essere osservati alcuni punti per la tensioni residue misurate.
scelta dei dispositivi di protezione per impianti La tensione residua misurata è la tensione massima
CMR, che verranno descritti di seguito per i nostri misurata ai morsetti del dispositivo di protezione
dispositivi di protezione BLITZDUCTOR CT e che da sovratensione quando quest’ultimo viene ali-
verranno illustrati tramite specifici esempi di utiliz- mentato con correnti e/o tensioni impulsive a for-
zo (Figura 8.2.1 - 8.2.4 e Tabella 8.2.1). me d’onda e ampiezza prestabilite.
fG f in Hz
Criteri di scelta 3 dB
Dispositivo Dispositivo
di protezione di protezione
Trasduttore
Trasduttore
Dispositivo Dispositivo
di protezione Utenza finale di protezione Utenza finale
Figura 8.2.13 Edificio con LPS esterno e linee interne posate secon- Figura 8.2.14 Edificio senza LPS esterno e linee interne
do il concetto di protezione da fulminazione a zone
Livello gestionale
Livello automazione
Livello campo
8.2.3 Sistemi di cablaggio generico (reti ⇒ Armadio di distribuzione a livello piano (FD),
informatiche EDP, impianti di teleco- ⇒ Cablaggio orizzontale,
municazione) ⇒ Cassetta di distribuzione per cavi (a scelta)
(CP),
La norma europea EN 50173 "Tecnologia dell'in-
formazione - Sistemi di cablaggio generici" defini- ⇒ Terminale utente (TO).
sce un sistema di cablaggio universale che può
essere utilizzato in siti con uno o più edifici. Tratta Gruppi di queste unità funzionali sono intercolle-
i cablaggi con cavi simmetrici in rame e in fibra gate per formare dei sottosistemi di cablaggio.
ottica. Questo cablaggio universale supporta una Un sistema di cablaggio universale è composto da
vasta gamma di servizi incluso fonia, dati, messag- tre sottosistemi: cablaggio primario, cablaggio ver-
gi e immagine. ticale e cablaggio orizzontale. I sottosistemi del
cablaggio formano, come mostrato nella figura
8.2.3.1, una struttura di cablaggio. Con l'aiuto dei
Questa norma prevede: relativi armadi di distribuzione possono essere rea-
⇒ un sistema di cablaggio indipendente dall'ap- lizzate varie topologie di rete come bus, stella,
plicazione, universalmente applicabile ed un albero e anello.
mercato aperto per i componenti di cablaggio
(attivi e passivi), Il sottosistema di dorsale campus connette l'arma-
dio di distribuzione a livello campus armadi di
⇒ al committente una topologia di cablaggio
distribuzione di edificio. Se necessario, contiene i
flessibile, che permette di eseguire modifiche
cavi di dorsale di primo livello, con i relativi punti
in modo facile ed economico,
di connessione (armadio di distribuzione a livello
⇒ una guida per l'installazione dei cablaggi a campus e edificio) e le unità di ripartizione nell'ar-
beneficio dei costruttori di edifici, prima che madio distribuzione di comprensorio.
siano noti gli specifici requisiti (cioè già duran-
te la progettazione, indipendentemente da Il sottosistema di dorsale di edificio si estende dagli
quale piattaforma verrà in seguito installata), armadi di edificio fino agli armadi di distribuzione
CD BD FD TP TO
(optional)
FD FD
FD BD CD
Cavi in fibra ottica (informatica)
Utilizzatore a
KEMA 06 ATEX 0274 X 1 1´
sicurezza intrin-
II 2(1) G EEx ia IIC seca protetto
2 2´
1 1’
2 ® 2’
protected
3
BLITZDUCTOR XT 3’
3 3´ 4 4’
4 4´
Circuito Esempio
Figura 8.2.4.2a SPD a sicurezza intrinseca Figura 8.2.4.2b Schema di principio BXT ML4 BD EX 24
protetto
Fieldbus FISCO
Alimentazione Apparecchi in campo
Uo ≤ 17.5 V, Ui ≤ 17.5 V, Ii ≤ 380 mA, 3
Io ≤ 380 mA Pi ≤ 5.32 W, Ci ≤ 5 nF,
Li ≤ 10 mH
Segmento 1
Segmento 2
protetto
Terminazione
4 4 4
Figura 8.2.4.3 SPD in impianti a rischio di esplosione – Tenuta all'isolamento > 500 V AC
Ur = U p + U L + U R Ur = U p
BLITZDUCTOR BLITZDUCTOR
1 IN 2
3 OUT 4
1 IN 2
3 OUT 4
Up
Up
Corrente di scarica
Corrente di scarica
Uv
L e R del conduttore non ha effetto su Ur: Ur = Up L e R del conduttore hanno poco effetto su Ur , se il collegamento
Up = Livello di protezione è efettuato a impedenza molto bassa: Ur = Up + Uv
Ur = Tensione residua Uv = Caduta di tensione; Connessione BCT > Utilizzatore
BLITZDUCTOR
1 3
1 IN 2
3 OUT 4
BCT MLC BD 110
BLITZDUCTOR
1 IN 2
3 OUT 4
No.919 347
BCT MLC BD 110
No.919 347
Up
2 4
Corrente di scarica
rr a t o t o
e a
UL Ur
r
Ur
UR
er
La posa errata dei conduttori causa l’accoppiamento di disturbi
L e R del conduttore peggiorano Ur: Ur = Up + UL + UR dalla linea non protetta nella linea protetta
Figura 8.2.5.3 Collegamento equipotenziale eseguito in modo errato Figura 8.2.5.4 Posa dei conduttori errata
Ausiliari
esatto
Telecomunicazione
Applicazioni sen-
sibili ai disturbi
canale metallico
avere un accoppiamento di disturbi sul conduttore accoppiamento bassa ed essere a contatto per l’in-
protetto. tera circonferenza del cavo. Lo schermo deve
avvolgere completamente i conduttori o i cavi. Le
Schermatura interruzioni di schermo e i collegamenti a terra ad
La schermatura dei cavi è descritta in 7.3.1 alta impedenza, ma anche cosidette “trecce”
dovrebbero essere evitati.
Suggerimenti per l'installazione:
L'utilizzo di schermature o di canali metallici dimi- In quale misura i conduttori in bassa tensione
nuisce l'interazione tra i conduttori e l’ambiente influenzano i conduttori di telecomunicazione
circostante. Per i cavi schermati deve essere osser- dipende da diversi fattori. I valori indicativi per le
vato quanto segue: distanze verso conduttori in bassa tensione sono
⇒ messa a terra dello schermo da un lato dimi- descritti nella EN 50174-2. Per una lunghezza di
nuisce l'irradiazione di campi elettrici linea inferiore a 35 m non è generalmente necessa-
rio rispettare una distanza di separazione. In tutti
⇒ messa a terra dello schermo ad entrambi i lati gli altri casi, vale la separazione indicata nella
diminuisce l'irradiazione di campi elettroma- tabella 8.2.5.1:
gnetici
⇒ contro i campi magnetici a bassa frequenza le Si raccomanda di posare i conduttori di telecomu-
schermature tradizionali non offrono una pro- nicazione in canaline metalliche collegate elettri-
tezione rilevante camente continue e completamente chiuse. I siste-
mi di canaline metalliche dovrebbero essere con-
Suggerimenti: nessi a terra a bassa impedenza il più spesso possi-
Gli schermi dovrebbero essere continui tra gli bile, in ogni caso almeno all’inizio e alla fine della
impianti informatici, presentare una resistenza di canalina stessa (Figura 8.2.5.5).