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5 | 2006
Novecento... e dintorni
Images littéraires de la société contemporaine (2)
Hanna Serkowska
Editore
Ellug / Éditions littéraires et linguistiques
de l’université de Grenoble
Edizione digitale
URL: http://cei.revues.org/828 Edizione cartacea
DOI: 10.4000/cei.828 Data di pubblicazione: 15 septembre 2006
ISSN: 2260-779X Paginazione: 163-172
ISBN: 978-2-84310-086-4
ISSN: 1770-9571
© ELLUG
SEDURRE CON IL GIALLO
Hanna Serkowska
Uniwersytet Warszawski
all’Accademia d’Arte Drammatica, scrive romanzi. Nel 1978 pubblica Il corso delle cose (il titolo è
una citazione da Merleau-Ponty, il corso delle cose è sinuoso, non lineare) e trova tutte le porte
chiuse, forse a causa dell’uso che fa del linguaggio. La forma dell’acqua, il primo racconto della serie
con Montalbano, nasce dopo diversi romanzi a soggetto storico ed è pubblicato da Sellerio nel
1994.
3. Anche se la reazione del lettore non è fino in fondo prevedibile (la seduzione non è che il ten-
tativo, la speranza, l’illusione del sedurre), parlando delle modalità di seduzione testuale non ci
muoviamo tuttavia nell’ignoto assoluto. L’oggetto sedotto esiste pur nello sguardo / nella mente di
chi seduce, quindi tramite l’analisi testuale si può risalire al tipo di lettore modello che l’autore
cerca e che cerca di sedurre.
4. Ancora ne La forma dell’acqua Montalbano era una macchietta, ma a partire da Il cane di ter-
racotta, Camilleri ha cercato di definire meglio il personaggio (cfr. Sorgi M., La testa ci fa dire.
Dialogo con Andrea Camilleri, Palermo Sellerio, 2000, p. 75).
5. Sorgi M., op. cit., p. 120.
6. “Per essere vero, devo usare il linguaggio della tribù” – afferma Camilleri intervistato da U.
Ronfani, “Il Resto del Carlino”, 1 settembre 1999.
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7. Cfr. Pistelli M., <Montalbano sono>. Sulle tracce del più famoso commissario di polizia ita-
liano, Firenze, le Càriti Editore, 2003, p. 18.
8. Pistelli M., op. cit., p. 23.
9. Si veda a questo proposito Sorgi M., op. cit., pp. 19-22.
10. Eco U., Il superuomo di massa, op. cit., p. 73.
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11. Piero Dorfles (Montalbano e altri poliziotti istituzionali in: Il caso Camilleri. Letteratura e
storia, Palermo Sellerio, 2004, pp. 54-60) osserva che il commissario esce dagli schemi, va contro
le regole di comportamento di un poliziotto. Così anche Simona Demontis (I colori della lettera-
tura. Un’indagine sul caso Camilleri, Milano Rizzoli, 2001) dice che il poliziotto camilleriano,
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incline all’irrazionale e alla trasgressione, spesso indaga delitti che non cadono sotto la sua compe-
tenza o che sono archiviati da anni, cause non sue, e contro il divieto dei superiori. Nonostante le
pressioni che gli arrivano da tutte le parti, egli persiste, convinto che la ricerca della verità non deve
essere ingabbiata negli schemi dell’apparato burocratico. Montalbano assume dunque un ruolo
anti-istituzionale e anti-regolamentare. La forma dell’acqua è una specie di compendio di tutto ciò
che un poliziotto può fare contro le regole. La funzione sociale del detective supera quindi gli
obiettivi giuridici e raggiunge quelli morali.
12. Vedi Pistelli M., op. cit., pp. 62-63.
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13. Cfr. Serri M., Ferroni stronca l’autore più letto dagli italiani. Camilleri? Solo marionette,
“L’Espresso”, 18 gennaio 2001.
14. Sorgi M., op. cit., p. 29.
15. Pistelli M., op.cit., p. 58.
16. Lodato S., La linea della palma, Milano, Rizzoli, 2002, p. 244.
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25. L’impegno sul reale è talmente forte che egli “non s[a] inventarsi le storie di sana pianta,
h[a] bisogno di una spinta di verità. […] Io ho sempre bisogno di un punto di partenza, minimo
se vuoi, del fatto accaduto, di qualcosa che è già successo…” (Sorgi M., op. cit., p. 74, 81).
26. “Consolo pone un problema immenso: l’obbligo dell’impegno. Uno scrittore non è scrit-
tore se non s’impegna. Io penso il contrario: uno scrittore s’impegna all’atto della scrittura. […] Io
reagisco a una certa idea dell’impegno, come lo intende Consolo, e come lo intendeva Sartre.
L’impegno organico, lo scrittore organico. Uno scrittore, specialmente uno scrittore siciliano, si
deve scontrare per forza con la realtà. Che poi lo faccia in termini di leggerezza, è duro in Italia a
farlo capire. […] Quando mi chiedono un articolo per un giornale, nel novantanove per cento dei
casi è un articolo su un fatto di costume. Non mi sono mai sognato, per questo, di considerarli arti-
coli disimpegnati. L’impegno non è assoluto, è quotidiano, si vede anche nel pagare le tasse.”
(Sorgi M., op. cit., pp.148-149, p. 153).
27. Un giallo mediterraneo? Domande di M. D’Alema a M.V. Montalbàn e A. Camilleri, p. 62,
cfr. Pistelli M., op. cit., p. 105.
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