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4 Il Sole 24 Ore Giovedì 11 Aprile 2024 – N.

100

+2%
export in ripresa
Primo Piano Le vendite all’estero sono previste in
crescita del 2% quest’anno per poi
I conti dello Stato schizzare a +4,2% l’anno prossimo, e
ridiscendere al 2,6% entro il 2027

Numeri sotto la lente i focus

COME CAMBIA IL DEBITO EFFETTO TASSI


Le stime del Def 2024 a confronto con i precedenti programmi Come cambia la previsione di spesa per interessi passivi Tasse
di finanza pubblica. In miliardi di euro e in % del Pil

2024 2025 2026 2024 2025 2026 TOTALE Ridotta la pressione fiscale
VALORI
ASSOLUTI 3.000 2.980,2 3.108,9 3.223,6 DEF 2024
95.595 269.008
dal 42,5% del 2023 al 42,1%
200.000

2.000
88.648 La pressione fiscale – rapporto e in diminuzione negli anni
100.000
1.000 percentuale tra l’ammontare delle successivi, fino a raggiungere il
84.765 imposte dirette, indirette e in 46,2% nel 2027. Le entrate
0 0 conto capitale e dei contributi tributarie sono stimate in
sociali (effettivi e figurativi), e il Pil progressiva riduzione, dal 29,6%
% PIL 137,8% 138,9% 139,8% NADEF 2023 88.970 94.442 103.561 286.973
– «si riduce nel 2024 al 42,1% per del 2023 al 28,9% del 2027.
DIFFERENZA risalire nel 2025 al 42,4% e Venendo alle singole voci del
MILIARDI DI € DEF 2023 85.188 91.609 100.604 277.401
RISPETTO A
attestarsi su un livello lievemente conto, le entrate tributarie
NADEF 2023 –11,2 +14,0 +38,4 DIFF CON
–4.205 –5.794 –7.966 –17.965 inferiore nel biennio finale previste nel 2024 mostrano un
NADEF 2023
dell’arco previsivo». Lo si legge incremento di 16.369 milioni
RISPETTO A
DEF 2023 +2,7 +42,5 +72,8 DIFF CON
–423 –2.961 –5.009 –8.393 nella parte del Def dedicata ad rispetto all’anno precedente,
DEF 2023
«Analisi e tendenze di finanza riflettendo la positiva dinamica
Fonte: elaborazione Sole 24 Ore su Def 2024, NaDef e Def 2023 pubblica». Le entrate totali delle delle principali variabili
amministrazioni pubbliche in macroeconomiche, con una
rapporto al Pil diminuiscono, nel crescita più pronunciata per le

Conti, correzione in sette


2024, di un punto percentuale imposte indirette (+11.778
rispetto al 2023, attestandosi al milioni) rispetto alle dirette
46,8%, e sono previste in aumento (+4.708 milioni).
nel 2025 di 0,3% punti percentuali © RIPRODUZIONE RISERVATA

anni: 72 miliardi di debito Scenari avversi


Con 100 punti in più sul Btp,
in più per il superbonus -0,5% crescita nel 2026 e nel 2027
Uno scenario in cui il tasso del Btp di cambio. Lo scenario con una
decennale fosse di 100 punti base dinamica meno favorevole per i
superiore rispetto a quanto prezzi dei beni energetici
Def. Il passivo extra è frenato dalla spesa per interessi, che nel triennio cresce 18 miliardi meno di quanto indicato nel Def vedrebbe comporterebbe un tasso di crescita
cancellarsi circa mezzo punto di del prodotto inferiore, rispetto allo
temuto nel 2023. Giorgetti conferma l’intenzione di chiedere l’estensione del piano negoziato con la Ue crescita percentuale nel 2026 e nel scenario di riferimento, di -0,1
2027. È uno degli scenari avversi punti percentuali nel 2024 e -0,3
all’interno di un’analisi dei rischi punti nel 2025. Il maggior
Gianni Trovati saldo fra il passivo extra rispetto alle dovrebbero anche mostrare un saldo le madri di due figli, il canone Rai al- del Def, nell’ipotesi di una stretta apprezzamento dell’euro rispetto a
ROMA attese della primavera scorsa e altre primario da 52 miliardi abbondanti, leggerito e così via, come spiega creditizia all’economia legata quanto ipotizzato nello scenario
novità intervenute nel frattempo, che livelli mai raggiuti nemmeno negli il Def nello «scenario a politiche in- all’aumento dei tassi dei Btp. macroeconomico di riferimento
Alla fine del 2026 il debito pubblico remano in senso contrario riducendo anni della cosiddetta «austerità». variate» a pagina 56 aumenterebbe il L’impatto si fermerebbe a -0,1% sul comporterebbe un tasso di crescita
si fermerà un soffio sotto 3.224 mi- il colpo. È il caso della spesa per inte- Ma è lo stesso Def a mettere in deficit di 9 decimali di Pil nel 2025 e Pil 2024, salirebbe a -0,4% sul 2025 del prodotto uguale, nel 2024, a
liardi, cioè 72 in più rispetto ai livelli ressi, che nei nuovi calcoli cresce a rit- chiaro le tante incognite che pesano di un punto pieno nel biennio suc- e a -0,5% sul 2026 e 2027. Gli altri quello dello scenario di base e
ipotizzati nel Def dello scorso anno. mi meno rapidi di quelli temuti solo su questo scenario. A partire dalla cessivo. Tradotto in euro, si tratta di scenari di rischio presi in inferiore di 0,3 punti percentuali
Nel confronto con la NaDef di fine pochi mesi fa. Quest’anno la gestione «priorità numero uno» secondo lo 20 miliardi per il prossimo anno e di considerazione riguardano una nel 2025, 0,5 punti nel 2026 e 0,4
settembre, la differenza è di 38 mi- dei BTp costerà 84,8 miliardi, cioè 4,2 stesso ministro dell’Economia Gian- 22-23 nei due anni successivi. Risor- stretta al commercio globale, i punti nel 2027.
liardi abbondanti. in meno (-4,95%) rispetto alle stime di carlo Giorgetti, rappresentata dalla se che ovviamente è impossibile ge- prezzi delle materie prime e il tasso © RIPRODUZIONE RISERVATA

È nella prima cifra, anticipata sul settembre, e nel triennio 2024-26 cu- conferma del taglio contributivo nel stire in deficit senza far crescere ulte-
Sole 24 Ore di ieri e certificata dalle ta- mulerà 269 miliardi tondi: 18 miliardi 2025. La replica per il prossimo anno riormente il rapporto fra debito e Pil.
belle del Def pubblicato dal Governo, meno di quelli indicati dalla NaDef e delle misure ora in vigore solo nel Tutto dipenderà dal negoziato con la
il riassunto dell’impatto finale (per 8,4 meno dei 277,4 ipotizzati dal Def 2024, fra cui rientrano anche l’Irpef Ue sul piano fiscale strutturale, che Scuola e Università
ora) del Superbonus sui saldi di fi- 2023. L’appuntamento con una spesa a tre aliquote, gli sconti ulteriori per l’Italia chiederà di estendere a sette
nanza pubblica. Figlio del confronto
con i calcoli di 12 mesi fa, il numero
superiore ai 100 miliardi annui è ri-
mandato al 2027, mentre lo sfonda-
anni come confermato da Giorgetti
nell’introduzione al Def. Istruzione e ricerca, dalle riforme
misura anche l’insuccesso del decreto
che a febbraio 2023 avrebbe voluto
mento di quota 3mila miliardi per il
debito è confermato nel 2025.
Altre nubi arrivano dal contesto
internazionale. L’Upb, comunicando +2,8% di Pil nel lungo periodo
fermare la corsa dei crediti d’imposta Sul deficit si parte dal 7,2% indicato ieri la validazione del quadro macro-
edilizi. Senza riuscirci. L’effetto cre- dall’Istat per il 2023 anche grazie al- economico costruito dal Governo,
sce nel tempo, dopo un 2024 che nei l’aumento del deflatore del Pil, senza avverte che il via libera è scattato «as- L’auspicio del Governo Meloni è capitale umano e della qualità
nuovi calcoli vede curiosamente il il quale il quadro sarebbe stato anche sumendo il graduale venire meno che anche le riforme dell’offerta scolastica e
passivo fermarsi 11,2 miliardi sotto peggiore. Sempre che il dato rimanga delle tensioni geopolitiche interna- dell’istruzione e della ricerca universitaria. Sul primo punto si
l’ipotesi della NaDef. stabile e non venga rivisto, magari già zionali» oltre alla «piena e tempesti- possano sostenere l’aumento del punta a ridurre il tasso di
Attenzione: i 72 miliardi non sono fra una dozzina di giorni con i numeri va realizzazione del Pnrr». Ma ancora Pil. Dei circa 10 punti percentuali dispersione al 10,2% entro il
il costo delle agevolazioni edilizie, che
vola intorno ai 200 miliardi secondo
di Eurostat (Oxford Economics ipo-
tizza un valore intorno all’8%). Il per- ‘ L’Upb: stime di crescita
valide se si spengono
il Def spiega che «tensioni persistenti
per tutto il 2024» nel Mar Rosso po-
di crescita cumulata nel lungo
periodo oltre un quarto (per la
2024, che secondo stime interne
potrebbe interessare, in media,
i numeri forniti dal Mef alla Camera corso ufficiale conferma poi il 4,3% le tensioni geopolitiche trebbero ridurre la crescita reale di precisione il 2,8%) arrivano, di oltre 31.000 studenti all’anno
martedì (219 miliardi di bonus, di cui per quest’anno e la discesa progressi- Dal Mar Rosso incognita quasi due decimali (-0,18). fatto, dalla Scuola e (4mila in più rispetto alle
16 finora annullati per frodi). Sono il va fino al 2,2% del Pil. Quando i conti da -0,18% sulla crescita © RIPRODUZIONE RISERVATA dall’Università. Con un doppio intenzioni iniziali) che
antipasto calendarizzato già per arriverebbero così al diploma. Al
il 2026 (0,4%) e il 2030 (0,8%). Più tempo stesso si punta ad avere
nel dettaglio, il Programma più laureati (+51.700) e

Un nuovo spalma crediti per contenere il 110% nazionale di riforma allegato al


Def 2024 prova stimare l’impatto
dovuto, da un lato alla riduzione
dell’abbandono scolastico e,
ricercatori (+14.700), con
l’aumento delle borse per questi
ultimi conseguente alla
rimodulazione del Pnrr.
dall’altro, al miglioramento del © RIPRODUZIONE RISERVATA

Del resto, è stato lo stesso ministro posta (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri). tare quest’anno, dal momento che i
Stretta ulteriore dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a Gli strumenti già sperimentati ne- modelli 2023 non consentivano l’uti-
non escludere ulteriori interventi do- gli anni scorsi, oggetto di riflessione lizzo di questa chance.
po la stretta del decreto 39/2024 per e analisi in questi giorni, sono due. Il L’altro strumento era contenuto
ridurre il flusso di cassa. Lo stesso Do- primo riguarda le detrazioni, ed era nel decreto Aiuti quater di fine 2022 le audizioni
Allo studio altri interventi cumento di economia e finanzia, in- contenuto in una norma inserita in (altro provvedimento del Governo
per limitare gli effetti viato alle Camera, sul punto spiega: fase di conversione del decreto Meloni) e agiva sul fronte dei crediti di Commercialisti: «Nel Dl superbonus
«Nell’immediato il Governo intende 11/2023. In quel provvedimento si imposta. Prevedendo la possibilità,
di cassa delle maxi agevolazioni continuare nell’adozione di misure dava ai contribuenti la possibilità, per i crediti comunicati entro marzo rafforzare le tutele per i lavori avviati»
volte a intervenire sul profilo del defi- per le spese 2022 relative al superbo- 2023 (quindi, relativi a spese 2022), di
Giuseppe Latour cit, migliorandolo ulteriormente an- nus, di optare per un allungamento spalmare il loro utilizzo su dieci anni,
Giovanni Parente che attraverso una revisione della di- in dieci anni dei tempi di detrazione. anziché sui quattro ordinari. Questa Mentre il Governo è alle prese Proprio su questo punto, il
sciplina dei crediti d’imposta al fine di Opzione che sarà possibile soltanto possibilità è stata, peraltro, accordata con le cifre monstre dei bonus consigliere delegato alla Fi-
Spalma crediti e spalma detrazioni: ricondurlo al di sotto del 3 per cento nel modello Redditi o 730 da presen- anche alle quote di crediti (quindi, edilizi, tra quelli comunicati e scalità e tesoriere, Salvatore
due strumenti simili nella filosofia, del Pil entro il 2026, come previsto frazioni di rate annuali). quelli ancora da compensare, il Regalbuto chiede di «giungere
che questo Governo ha già utilizzato nella Nadef. Tali azioni saranno rivol- L’ipotesi è allo studio, perché Consiglio nazionale dei com- a formulazioni che, senza
nel recente passato e che stanno tor- te a migliorare non solo i saldi di com- l’utilizzo combinato di questi due mercialisti chiede al Parlamen- nulla togliere all’efficacia della
nando sui tavoli tecnici in questi gior- petenza, ma anche quelli di cassa, ab- meccanismi consentirebbe da un la- to di rivedere quelle che consi- norma medesima rispetto agli
ni, verso i passaggi più caldi della con- bassando così il profilo del rapporto to di aumentare l’appeal delle detra- dera distorsioni nel decreto obiettivi che si prefigge, tute-
versione del decreto 39/2024, che ha debito/Pil già nel breve periodo». zioni, attualmente poco utilizzabili 39/2024. A cominciare dal lino adeguatamente le fami-
appena iniziato il suo iter in Senato. Sotto esame, insomma, ci sono i per il contribuente medio, e dall’al- termine senza appello del 4 glie e le imprese che si ritrova-
Sarebbe, così, possibile rendere problemi di cassa derivati dai fortissi- tro di migliorare la sostenibilità dei aprile per la comunicazione no» ad avere «assunto impe-
più sostenibili i bonus casa sia per i mi esborsi legati nei prossimi anni alle conti pubblici. I tempi, però, restano delle cessioni e dello sconto in gni vincolanti sottoscrivendo
conti pubblici (sebbene il colpo resti rateizzazioni dei bonus casa già pro- ancora lunghi per arrivare a formu- fattura relativi alle spese contratti di appalto con im-
durissimo per le casse dello Stato) che
per i singoli contribuenti, dandogli la
grammati, sotto forma di detrazioni o
di crediti di imposta. Si tratta di nu- ‘ Sotto la lente
anche la detrazione
lare degli emendamenti, dal mo-
mento che il calendario delle vota-
2023, e dalla tagliola sulle
Cilas dormienti, per le quali alla
prese e contratti d’opera con
studi tecnici professionali,
possibilità di recuperare le agevola- meri giganteschi, considerando che in su dieci anni zioni sul decreto 39/2024 non entre- data del 29 marzo non erano laddove addirittura non ave-
zioni in più anni, dieci o fino a quindi- questo campo viene maneggiata una ora limitata rà nel vivo prima del 6 maggio. ancora state effettuate spese. vano già anche avviato, o
ci dagli attuali quattro. massa di 219 miliardi di crediti di im- alle spese 2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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