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Modello e istruzioni aggiornati sono disponibili sui siti dell’Agenzia delle entrate e del
dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. Il modello è lo stesso utilizzato per la presentazione
della “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, con la differenza che andrà barrata la
casella relativa alla dichiarazione sostitutiva. Il tax credit era prenotabile dal 1° marzo all’8 aprile
2022, scadenza, quest’ultima, prorogata rispetto al termine ordinario del 31 marzo con
provvedimento del 31 marzo del capo del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Con la dichiarazione sostitutiva il richiedente attesta, in pratica, che gli investimenti indicati nella
comunicazione sono stati effettivamente realizzati nel corso del 2022 nel rispetto della norma
agevolativa. La dichiarazione deve essere presentata al dipartimento tramite i servizi telematici
dell'Agenzia delle entrate, attraverso l'apposita procedura disponibile nella sezione dell'area
riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile previa autenticazione con Spid, Carta
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nazionale dei servizi (Cns) o Carta d'identità elettronica (Cie).
Ricordiamo che, causa Covid, l’agevolazione è stata “eccezionalmente” rimodulata per ampliare la
platea dei beneficiari. In particolare, per gli anni 2020, 2021 e 2022 le imprese o i lavoratori
autonomi e gli enti non commerciali che hanno effettuato campagne pubblicitarie secondo i fini
della disposizione, hanno avuto accesso al bonus a prescindere dal requisito dell’incremento della
spesa rispetto all’anno precedente. Per gli anni 2021 e 2022 il credito d’imposta, inoltre, è pari al
50% della spesa sostenuta e non è calcolato sul solo valore incrementale. Il contributo è concesso
nel limite massimo dello stanziamento annualmente previsto, pari a 90 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2021 e 2022, di cui 65 milioni di euro per gli investimenti sulla stampa e 25 milioni di
euro per gli investimenti su tv e radio. Il bonus è inoltre assegnato nei limiti dei regolamenti
dell'Unione europea in materia di aiuti de minimis.
La somma è utilizzabile soltanto in compensazione tramite il modello F24 presentato
esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate e indicando il codice tributo
“6900”.
Dal 2023, si riparte con il regime ordinario, il tax credit spetta nella misura unica del 75% del
valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla
stampa quotidiana e periodica, anche online. Torna anche il presupposto dell’incremento minimo
dell’1%, rispetto all’investimento dell’anno precedente. Non sono più agevolate le campagne sulle
emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali, mentre restano i limiti “de minimis”.
di
r.fo.
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