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DOSSIER DI IPSOA QUOTIDIANO: TUTTO IN UN CLICK - 28 GENNAIO 2020 ORE 06:00

Impresa 4.0: la mappa delle agevolazioni


fiscali per il 2020
Il 2020 ha portato un rinnovamento delle agevolazioni a supporto dei processi di
trasformazione digitale delle imprese. Per gli investimenti in beni strumentali, il posto del
super ed iperammortamento è stato preso da tre nuovi crediti d’imposta. Ci sono, inoltre,
nuovi bonus per attività di ricerca, innovazione e design. Per la formazione del personale
relativamente alle materie relative al processo di trasformazione tecnologica e digitale,
rimane il bonus formazione 4.0, con diverse novità. Anche la nuova Sabatini si è rinnovata,
con la previsione di due nuovi contributi: uno per gli investimenti innovativi realizzati nelle
regioni del Sud e l’altro per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto
ambientale.

Per tutte le informazioni sulle agevolazioni Impresa 4.0 consulta il Dossier di IPSOA
Quotidiano

Dai nuovi crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali a quelli per l’attività di ricerca,
innovazione e design. Bonus formazione 4.0, ma senza obbligo della stipula e del deposito dei
contratti collettivi aziendali o territoriali presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente ai
fini del riconoscimento del credito d’imposta. Nuova Sabatini rafforzata per gli investimenti
innovativi realizzati nelle regioni del Sud e per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature a
basso impatto ambientale. Sono queste le agevolazioni disponibili nel 2020 a favore delle imprese
per sostenerle nel processo di trasformazione digitale.

Investimenti in beni strumentali

Il 2020 ha segnato l’avvio dei nuovi crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, che
hanno sostituito il super e l’iperammortamento.

Possono fruirne tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla
forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di
determinazione del reddito, e, per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali ordinari non
Industria 4.0, sono ammessi anche gli esercenti arti e professioni. Rientrano nell’ambito
soggettivo di applicazione dei crediti d’imposta anche i soggetti in perdita e in regime forfettario,
esclusi invece dal super/iperammortamento.

Il beneficio ottenibile dipende dalla tipologia di beni agevolabili. In particolare:

- per gli investimenti aventi ad oggetto beni materiali Industria 4.0, il credito d’imposta spetta
nella misura del 40% del costo di acquisizione, per investimenti fino a 2,5 milioni e del 20% del
costo di acquisizione, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite
massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;

- per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali Industria 4.0 (software, sistemi e system
integration, piattaforme e applicazioni, anche mediante soluzioni di cloud computing), il credito
d’imposta viene riconosciuto nella misura del 15% del costo di acquisizione, nel limite massimo di
costi ammissibili pari a 700.000 euro;

- per investimenti aventi ad oggetto beni materiali strumentali nuovi “ordinari” (non Industria
4.0), il credito di imposta è attribuito nella misura del 6% del costo di acquisizione, nel limite
massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Tutti e tre i crediti d’imposta si applicano agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi,
destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato, effettuati entro il 31 dicembre
2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo
ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari
al 20% del costo di acquisizione.

Ne sono esclusi gli investimenti ammissibili al super ed iperammortamento, ossia gli investimenti
effettuati dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2020, nel caso di super ammortamento, ovvero dal 1°
gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 nel caso di iperammortamento, per i quali entro il 31 dicembre
2019 l’ordine è stato accettato dal venditore e sono versati acconti almeno pari al 20% del costo di
acquisizione.

Ricerca, innovazione e design

Con il nuovo anno sono in vigore anche i nuovi crediti d’ imposta per attività di ricerca,
innovazione e design.

Ne possono beneficiare tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili
organizzazioni di non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico
di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’ impresa,
che effettuano investimenti in una delle attività ammissibili alla misura agevolativa nel periodo
d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari:

- per attività di ricerca e sviluppo fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale in campo


scientifico o tecnologico: al 12% delle spese sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi
ricevuti per le stesse spese), fino a un massimo di 3 milioni di euro;

- per attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di


produzione nuovi o prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati: al 6% delle spese
sostenute (al netto delle altre sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite
massimo di 1,5 milioni di euro;

- per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di


produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione
ecologica o di innovazione digitale 4.0: al 10% delle spese sostenute (al netto delle altre
sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;

- per le attività di design e ideazione estetica: al 6% delle spese sostenute (al netto delle altre
sovvenzioni o contributi ricevuti per le stesse spese), nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Bonus formazione 4.0

Per la formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il
processo di trasformazione tecnologica e digitale, le imprese anche nel 2020 possono continuare a
contare sul bonus formazione 4.0, confermato per un ulteriore anno dalla legge di Bilancio 2020,
ma con diverse novità rispetto al 2019. Le principali innovazioni hanno riguardato:

- gli adempimenti richiesti per accedere al credito d’ imposta, con l’eliminazione dell’obbligo della
stipula e del deposito dei contratti collettivi aziendali o territoriali presso l’Ispettorato
Territoriale del Lavoro competente;

- l’ampliamento della platea dei soggetti formatori, con l’ammissione anche degli Istituti Tecnici
Superiori;

- la misura e l’importo massimo del credito d’ imposta spettante. Per le spese sostenute nel
periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, il credito di imposta è
attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili (nel limite massimo annuale di 300.000
euro) per le piccole imprese, del 40% (nel limite massimo annuale di 250.000 euro) per le medie
imprese e del 30% (nel limite massimo annuale di 250.000 euro) per le grandi imprese. Con la
nuova disciplina inoltre, il credito d’imposta sarà riconosciuto, fermi restando i limiti massimi
annuali, nella misura del 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione siano
lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggiati.

Nuova Sabatini

Novità anche per la Nuova Sabatini. Lo strumento agevolativo riservato alle PMI - che prevede un
contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per l'abbattimento degli interessi su
finanziamenti (bancari o in leasing) destinati all'acquisto di attrezzature, impianti, beni
strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali - dal 2020 si
arricchisce di due nuovi contributi:

- un contributo, pari al 5,5%, riservato alle micro e piccole imprese che effettuano investimenti in
tecnologie Industria 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia;

- un contributo, pari al 3,575%, per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di
macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto
ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei
processi produttivi.

Restano i contributi “storici”: il contributo del 3,575% per gli investimenti in tecnologie “Industria
4.0” e del 2,75% per gli investimenti “ordinari” (investimenti diversi dagli investimenti Industria
4.0).

Per essere aggiornato su tutte le novità riguardanti il Piano Impresa 4.0 consulta il
Dossier di IPSOA Quotidiano.

A cura della Redazione

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