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didattico, priva di autorizzazione scritta da parte di Colorimetriapplicata sarà per-
seguita ai sensi di legge.

Progetto grafico, composizione e impaginazione: Claudio Terribile


Copertina di Claudio Terribile
Colorimetria Applicata
di

Claudio Terribile
PREFAZIONE
Dott. Andrea Marliani
Strano destino quello della tricologia...

L’uomo da tempo immemorabile, da quando è diventato umano e forse ancora da prima, si è


sempre preoccupato per i suoi capelli fino alla nevrosi. La medicina; da quando è nata, subito si
è occupata dei capelli: il più antico specialista in malattie dei capelli di cui si ha notizia è l’egizio
Hakiem el Demagh che pare fosse al servizio del Faraone Ramses II (circa 1250 anni avanti
Cristo), il quale soffriva di alopecia areata.
Quando però la medicina occidentale ha creduto di trovare la propria identità e le proprie specia-
lizzazioni ed ha creduto di essere diventata nobile, ha rinnegato la tricologia come una scienza
impura.
Tanto che, salvo poche grandi eccezioni, la maggior parte dei medici ha prestato scarso interesse
ai problemi dei capelli.
In ambiente medico, fino agli anni 80 del XX secolo, lo stesso termine “tricologia” non veniva mai
pronunziato ma si parlava (e si doveva parlare) di “malattie degli annessi cutanei”; tanto che il
termine tricologia compare sullo Zingarelli solo dal 1997.
Altri, ovviamente, si sono dovuti occupare di capelli... nonne, tricologi improvvisati, centri tricolo-
gici di estrazione, e talvolta, parrucchieri ottimi.

Presento molto volentieri questo lavoro dell’amico Claudio Terribile a cui mi lega la passione per
la Tricologica.
Claudio, con notevole capacità didattica, ci dà, con questo libro, un importante contributo cultu-
rale rivolto a colleghi ed allievi, sul tema della tricologia, tema che da sempre lo vede appassionato
e studioso in prima linea. Sia il neofita che l’esperto troveranno un pratico strumento di consul-
tazione e approfondimento.
Il titolo: “Colorimetria Applicata” è assolutamente riduttivo poiché il libro si rivela sin dalle
prime pagine un aggiornato manuale rivolto agli operatori della Tricologia, ai Parrucchieri ed alla
Scuole del settore.
La dovizia di schemi, e di immagini, insieme ad un’elegante veste grafica fanno di questa opera
un prodotto di qualità.
Questo volume è un esempio degli auspicati ponti di collegamento fra dermatologia scientifica e
cosmetologia empirica nel settore capelli, per gestire al meglio una materia che ha implicazioni,
economiche, industriali, commerciali e giuridiche oltre ché psico-sociali.

II
Questo è lo spirito della Società Italiana di Tricologia.

La tricologia sì ormai separata dalla dermatologia, dalla


endocrinologia, dalla genetica, dalla medicina estetica …
diventando una disciplina a sé, polidisciplinare.
Non basta più essere un bravo dermatologo o endocrinologo
per essere un buon Medico Tricologo e, talvolta, un bravo
parrucchiere è in grado di dare molti punti a tanti medici.

Auguro a questa lavoro il meritato successo presso chi, esperto o neofita, voglia occuparsi di capelli
con proprietà.

prof Andrea Marliani


Presidente Emerito
della Società Italiana di Tricologia

III
www.colorimetriapplicata.com
E-mail: info@colorimetriapplicata.com

https://www.facebook.com/colorimetriapplicata

http://twitter.com/ColoreCapelli

Corsi di alta Formazione in Colorimetria

IV
APLICACIÓN PEROXY

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V
WEB APPLICATION COLOROX

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VI
INDICE GENERALE

Prefazione I
1.0 Biologia del capello 7
1.1 Morfologia del capello 9
1.2 Parametri colorimetrici 10
1.3 Struttura del capello 11
1.4 Cuticola 13
1.5 Corteccia 14
1.6 Midollo 15
1.7 Cheratina 16
1.8 Struttura esterna del follicolo pilifero 17
1.9 Struttura interna del follicolo pilifero 18
1.10 Fase di crescita 19
1.11 I capelli in numeri 20
1.12 Forma dei capelli 21
1.13 Densità dei capelli 22
1.14 Porosità dei capelli 23
1.15 Elasticità dei capelli 24
1.16 Consistenza dei capelli 25
1.17 Reazioni del colore sui tipi di capelli 26
1.18 Test di verifica 28

2.0 Chimica del capello 29


2.1 Struttura 31
2.2 Struttura β 32
2.3 I legami 33
2.4 Analisi strutturale 35
2.5 I legami → salini/idrogeno/disolfurici 37
2.6 Le melanine 38
2.7 Processi chimici → permanente 39
2.8 Processi chimici → decolorazione 41
2.9 Analisi chimica del capello 42
2.10 Pigmenti/oligoelementi 44
2.11 Test di resistenza alla trazione 45
2.12 pH → Potenziale idrogenionico 46

2
INDICE GENERALE

2.13 Scala valori pH 47


2.14 pH → valore dei cosmetici 48
2.15 pH → cariche delle soluzioni 50
2.16 Bilanciare il pH 51
2.17 Test pH dei prodotti 52
2.18 Elettrodo/misuratore pH 53
2.19 Test di verifica 56

3.0 Trichiatria del capello 57


3.1 Anomalie con aumentata fragilità 59
3.2 Anomalie senza aumentata fragilità 62
3.3 Anomalie con o senza aumentata fragilità 64
3.4 Tricogramma 65
3.5 Fototricogramma 66
3.6 Mineralogramma 67
3.7 Test di verifica 68

4.0 Trico-chimica 69
4.1 I coloranti 71
4.2 Ritenzione del colore 72
4.3 Tinture ad ossidazione 74
4.4 I precursori 75
4.5 Colorazioni dirette 76
4.6 Classi di coloranti nelle colorazioni dirette 77
4.7 Colorazioni a base di sali metallici 78
4.8 Colorazioni temporanee o fugaci 79
4.9 Colorazione permanente 80
4.10 Processo di ossidazione nel colore permanente 81
4.11 Intermediari primari e secondari 82
4.12 Denominazione chimica di sostanze ritirate 83
4.13 Test di verifica 84

5.0 Sostanze da evitare 85


5.1 Alteratori endocrini 87
5.2 Ingredienti e contaminanti carcinogeni 89

3
INDICE GENERALE

5.3 Sostanze chimiche più usate nelle tinture 96


5.4 INCI (International Nomenclature of Cosmetics Ingredients) 97
5.5 May Contain 98
5.6 Alcohol - Coloranti 99
5.7 DEA/TEA/MEA 100
5.8 Imidazolindinil-urea / EDTA 101
5.9 Nonoxinol / PEG-PPG-Glicol 102
5.10 Petrolati/Polimeri/Acrylate 103
5.11 Styrene/Copolymer/Poloxamer 104
5.12 Siliconi/SLS/Triclosan/Trimonium 105
5.13 Composizione del colore cosmetico 107
5.14 Test di verifica 108

6.0 Colorimetria applicata 109


6.1 Concetto di colore 111
6.2 Riconoscimento di colori 112
6.3 Colori e temperature 113
6.4 Colori Basici o Fondamentali 114
6.5 Sintesi additiva 115
6.6 Sintesi sottrattiva 116
6.7 Tonalità primarie/secondarie/terziarie 117
6.8 Prima e seconda legge della colorimetria 118
6.9 Sistema di numerazione internazionale 119
6.10 Perossido di idrogeno (H2O2) 120
6.11 Volume e peso di H2O2 121
6.12 Calcolo delle concentrazioni di H2O2 122
6.13 Calcolo nella diversa quantità di concentrazione di H2O2 123
6.14 Calcolo delle concentrazioni di H2O2 con aggiunta di H2O 124
6.15 Calcolo della quantità della soluzione 125
6.16 Calcolo delle intensità della soluzione 126
6.17 Calcolo della quantità del concentrato 127
6.18 Calcolo delle intensità del concentrato 128
6.19 Le melanine 129
6.20 Percentuali delle melanine 130
6.21 Scala di profondità dei livelli o basi di tono 131

4
INDICE GENERALE

6.22 Scala delle concentrazioni melaniniche 132


6.23 Intensificatori 133
6.24 Correttori 134
6.25 Mappa concettuale del colore naturale 135
6.26 Decolorazione 136
6.27 Decolorazione forte/media/debole 139
6.28 Mappa concettuale della forza della decolorazione 141
6.29 Decapaggio 142
6.30 Tecnica di esecuzione del decapaggio 144
6.31 Mordenzatura 146
6.32 Ripigmentazione 148
6.33 Prepigmentazione 149
6.34 Colorazione del capello bianco 151
6.35 Valutazione tipi di capello 153
6.36 Reazioni del colore su diverse strutture 154
6.37 Viraggio del colore cosmetico 155
6.38 Deposito e potere schiarente di H2O2 158
6.39 Fondi applicabili del colore cosmetico 161
6.40 Test di verifica 162

7.0 Mappe concettuali 163


7.1 Funzione di H2O2 attivo 165
7.2 Codici delle riflessature 166
7.3 Scala di profondità dei livelli o basi di tono 167
7.4 Scala delle concentrazioni melaniniche 168
7.5 Intensificatori 169
7.6 Correttori 170
7.7 Colore naturale 171
7.8 Forza della decolorazione 172
7.9 Mordenzatura 173
7.10 Ripigmentazione 174
7.11 Pre-pigmentazione 175
7.12 Miscelazione del colore cosmetico sul capello bianco 176
7.13 Valutazione del capello 177
7.14 Reazioni del colore su diverse strutture 178

5
INDICE GENERALE

7.15 Viraggio delle riflessature del colore 179


7.16 Deposito e potere schiarente di H2O2 180
7.17 Fondi applicabili e loro grado di schiaritura 181
7.18 Scala valori pH 182

8.0 Glossario 183


8.1 Test di verifica 188

Indice analitico 189


Referenze 197
Ringranziamenti 203
Partnership 204

6
CAPITOLO 1.0

BIOLOGIA DEL CAPELLO

7
1.3 - STRUTTURA DEL CAPELLO

I capelli sotto forma di lanugine si formano giá nel quinto mese


di vita fetale. Hanno una velocitá di crescita di circa 0,3 mm al
Velocità giorno (1 cm al mese, circa 3,5·10 - 9m / s soprattutto fra le 10
e le 11 e fra le 16 e le 18)1, questo valore può però mutare no-
tevolmente da una persona alľaltra. Il capello è soggetto ad un
ciclo di crescita della durata di 2-6 anni (ma sono documentati
cicli di oltre 10 anni). Alla fine di ciascun ciclo il capello cade e
Ciclo vitale del viene sostituito. Il ciclo del capello è costituito dalla successio-
capello ne delle tre fasi:
1) anagen
2) catagen
3) telogen
Inclinazione I follicoli del capello sono inclinati di circa 75° sul cuoio ca-
del follicolo pelluto.
La forma si distingue in tre tipi:
Ulotrichi: lanosi e crespi a sezione piatta, tipici delle etnie ne-
groidi
Lissotrichi: lisci e a sezione rotonda, tipici delle etnie mongo-
liche
Cimotrichi: ondulati o ricci a sezione ovale, tipici delle etnie
caucasiche (Europee)

Fig. 1.1 Fig. 1.2 Fig. 1.3


Cimotrici Lissotrici Ulotrici

Lo spessore del capello varia in base alle diverse appartenenze

1 - http://it.wikipedia.org/wiki/Capelli,(ultima modifica 1 dicembre 2012), (ultimo accesso


il:04/01/2013)

Biologia del capello 11


1.4 - CUTICOLA

In ogni capello è possibile distinguere tre parti differenti:

Sezioni del 1) fusto → esterno alla cute


capello 2) radice → collegato al muscolo erettore del pelo
3) bulbo → in cui è presente la matrice generatrice del pelo

Cellule La matrice è l’unica parte che contiene cellule germinative e


germinative man mano che queste cellule si riproducono spingendo verso
l’alto quelle nate in precedenza si elabora la cheratina che rende
rigido il capello.
Composizione Inoltre il capello è composto da tre parti concentriche (fig. 1.5)
che dalla più esterna alla più interna sono:
1) cuticola
2) corteccia
3) midollo
La cuticola è la parte esterna, costituita da cellule trasparenti e sot-
tili. Essa è formata da un’unica fila delle suddette cellule (spesso-
re 0,2-0,5 micron)2 disposte in fila verticale a livello della radice,
mentre obliquamente sono disposte a “scaglie” con ľestremità
inferiore attacca-
ta alla corteccia
e quella superio-
re staccata (tipo
spiga di grano) a
livello del fusto.

Fig. 1.5
Sezione
interna della
cuticola

2 - Marliani A.“Tricologia”diagnostica e terapia,(dicembre 2002),Firenze

Biologia del capello 13


1.18 - TEST DI VERIFICA

1 A quale fase corrisponde la fase finale della vita del capello


a Anagen
b Catagen
c Telogen
2 Di quanti gradi è inclinato il follicolo pilifero rispetto alla superficie della pelle
a 15°
b 50°
c 75°
3 Dove è situata la matrice generatrice del pelo
a Bulbo
b Corteccia
c Midollo
4 Qual è la parte esterna del capello
a Cuticola
b Corteccia
c Midollo
5 A quale tipo di struttura appartiene la cheratina
a Primaria
b Secondaria
c Terziaria
6 L’infundibolo tra quali parti è compreso
a Ostio e colletto
b Istmo e papilla
c Colletto e istmo
7 Da quante parti è formato il follicolo pilifero,nella sua struttura interna
a 2
b 3
c 4
8 Quanto dura la fase catagen
a 1-2 settimane
b 2-3 settimane
c 2 mesi
9 Qual è lo spessore medio del capello
a 50 micron
b 40 micron
c 90 micron
10 Quanti capelli produce in media un bulbo pilifero nel corso di una vita
a 20
b 40
c 80

Risposte esatte: 1c,2c,3a,4a,5b,6a,7c,8b,9a,10a

28 Biologia del capello


CAPITOLO 2.0

CHIMICA DEL CAPELLO

29
2.1 - STRUTTURA

Proteina Il capello è costituito prevalentemente da cheratina (~90%),


fibrosa e una proteina fibrosa e filamentosa che risulta dalla policonden-
filamentosa sazione di vari α-aminoacidi.
La (fig. 2.1) ci mostra quelli che sono i più importanti dei 18
aminoacidi8 presenti nella cheratina.
• cistina 17.5%
• serina 11.7%
• acido glutammico 11.1%
• treonina 6.9%
• glicina 6.5%
• arginina 5.6%
Il capello è costituito da catene polimeriche disposte parallela-
mente all’asse del capello in forma ripiegata (β-cheratina) o a
spirale (α-cheratina).

Fig. 2.1
Aminoacidi
più importanti

8 - Graziella Foa Portaleone, Ughi Ettore, (2009), Tutto Chimica, Milano

Chimica del capello 31


2.2 - STRUTTURA β 2.19 -

La struttura del foglietto β Fig. 2.2


(detto anche foglietto β9 ri- Struttura β
piegato), notiamo (fig. 2.2) foglietto del
come esso sia formato da polipeptide
piani di vari legami peptidici.
Tra i gruppi N-H e C=O del-
le catene che si interfacciano
si formano legami di idroge-
no detti (legami di idrogeno intercatena) perciò i foglietti sono
tenuti assieme tramite interazioni deboli.
In tutte le figure che rappre- Fig. 2.3
sentano le superfici moleco- Superficie
lari e la carica parziale, gli ato- molecolare e
mi con elevata carica parziale distribuzione
negativa (fig. 2.3) sono blu della carica
intenso; gli atomi con elevata parziale della
carica parziale positiva sono struttura
rosso intenso. Quando la ca- β-foglietto del
rica parziale si avvicina allo zero, ľatomo è più scolorito. Gli polipeptide
atomi con carica parziale nulla sono bianchi. Nella struttura ad
α–elica i piani dei legami peptidici sono paralleli all’asse dell’e-
lica. Alľinterno delľelica ogni legame peptidico partecipa alla
formazione di legami idrogeno (legami idrogeno intracatena).

9 - L.Del Fabbro: “ LE PROTEINE” I.T.C. “A.ZANON” – UDINE (consultato il 02/01/2013)


URL:http://www.itczanon.it/public/Area%20Scientifico-matematica/BIOLOGIA/LE%20PRO-
TEINE.pdf

32 Chimica del capello


TEST DI VERIFICA

1 Quanti sono gli aminoacidi presenti nella cheratina


a 12
b 8
c 18
2 Che tipo di legame è quando si legano gli aminoacidi delle proteine tra loro
a Covalente
b Solido
c Ionico
3 Quanti sono i livelli delle strutture delle proteine
a 2
b 3
c 4
4 Qual è la percentuale dei ponti di cistina distrutti nella decolorazione
a 50%
b 70%
c 25%
5 Il ferro in quale tipi di colore di capelli si trova maggiormente
a Biondi
b Rossi
c Neri
6 Tra quali valori è compreso il pH
a 0-12
b 0-14
c 0-10
7 Qual è il pH dei capelli naturali
a Attorno al 5.5
b Attorno al 6.5
c 7
8 Tutti i prodotti per il riequilibrio che tipo di valore hanno
a Acido
b Neutro
c Alcalino
9 La tricosiderina che tipo di pigmento ha
a Nero
b Biondo
c Rosso
10 Il magnesio in quale tipo di colore di capelli si trova maggiormente
a Neri
b Biondi
c Rossi

Risposte esatte: 1c,2a,3c,4a,5b,6b,7b,8a,9c,10a

56 Chimica del capello


CAPITOLO 3.0

TRICHIATRIA DEL CAPELLO

57
3.1 - ANOMALIE CON AUMENTATA FRAGILITA’

La tabella (3.1) sottostante descrive le anomalie20 più importan-


ti del fusto del capello.
Tab. 3.1
Anomalie del
fusto capillare

Cominceremo ad analizzare l’anomalia con aumentata fragilità


del fusto capillare la quale presenta delle fratture in senso oriz-
zontale di quattro tipi:
1) tricoressi nodosa
2) tricoschisi
3) tricoressi invaginata
4) fratture fusiformi

Fig. 3.1 Tricoressi nodosa:


Tricoressi Di questo tipo di anomalia si distinguono due tipi:
nodosa
▶ tricoressi nodosa acquisita:
causata da traumi sia fisici che chimici quali:phon,spazzole,per
manenti,tinture e risulta essere la più comune delle alterazioni
▶ tricoressi nodosa congenita:
nella quale i capelli si spezzano anche per minimi traumi, risulta

20 - Marliani Andrea, Giornale Italiano di Tricologia, (Novembre 2011), Roma

Trichiatria del capello 59


3.1 - ANOMALIE CON AUMENTATA FRAGILITA’

essere una forma rara. E’ più frequente nei bambini piccoli an-
che se poi migliora con l’età.

Tricoschisi: Fig. 3.2


è causata da forti carenze proteiche, Tricoschisi
oltre alla quasi totalità di mancanza
di zolfo. Si presenta (fig. 3.2) con
una frattura in modo trasversale
con il taglio netto del capello.

Tricoressi invaginata: Fig. 3.3


Si forma a causa di un’anomalia del pro- Tricoressi
cesso di cheratinizzazione, causando così invaginata
il distacco della cuticola (fig. 3.3) del pelo
dalla cuticola della guaina. Successivamen-
te si ha un’altra azione che ha effetto tele-
scopico in quanto si inguaina la parte su-
periore del fusto in quella sottostante. Questo tipo di azione è
dovuto sia a traumi fisici sia chimici.

Fratture fusiformi:
E’ un tipo di frattura (fig. 3.4) Fig. 3.4
che è presente alla punta del Fratture
capello e che assomiglia mol- fusiformi
to assottigliandosi all’estremita
alla punta di uno spillo. Sono i
cosiddetti capelli affusolati.

Moniletrix: Moniletrix
Presenza regolare nel fusto capillare di ringonfiamenti di forma

60 Trichiatria del capello


3.1 - ANOMALIE CON AUMENTATA FRAGILITA’

Fig. 3.5 ellittica della misura di 0,7-1


Moniletrix mm. Questi rigonfiamenti sono
di natura genetica, ereditaria e
sono detti nodi. Presentano
inoltre degli internodi, ossia
dei restringimenti del fusto nei
quali il midollo risulta essere as-
sente. Questa anomalia si presenta nei primi mesi di vita con
tendenza a miglioramento col tempo (fig. 3.5).

Pseudomoniletrix:
A differenza del moniletrix, questa anomalia presenta ad inter-
valli irregolari dei rigonfiamenti di dimensioni variabili. Questo
tipo di anomalia non ha carattere ereditario.

Fig. 3.6 Pili torti:


Pili torti Sono i cosiddetti capelli lanosi tipici della
razza negra. I fusti di questo tipo di capello
(fig. 3.6) hanno delle curvature e talvolta
addirittura delle torsione sul loro stesso
asse. Non sono pettinabili. Hanno uno
spessore generalmente molto ridotto.

Fig. 3.7 Capelli affusolati:


Capelli Si presentano con restringi-
affusolati menti lungo il fusto (fig. 3.7)
a causa della momentanea ed
interrotta attività mitotica delle
cellule della matrice. Le cause
di questa anomalia possono essere le più disparate:alopecia are-
ata, malattie febbrili, farmaci citostatici.

Trichiatria del capello 61


3.2 - ANOMALIE SENZA AUMENTATA FRAGILITA’

Tricoptilosi: Fig. 3.8


Frattura verticale del fusto ca- Tricoptilosi
pillare causata da danni chimici
o/e fisici quali pettinature, spaz-
zolature, forti decolorazioni. Si
ha dopo una prima fase della
perdita della cuticola ed è detta
nel gergo comune “doppia pun-
ta” (fig. 3.8). Fig. 3.9
Scanalature
Scanalature longitudinali: longitudinali
Causata da difetti della matrice
solo in particolari zone della te-
sta ed in modo del tutto casuale
(fig. 3.9).
Fig. 3.10
Pili annulati: Pili annulati
Nella maggior parte dei casi il
difetto è ereditario. Il fusto del
capello si presenta con chiazze
alterne sia chiare sia scure (fig.
3.10).

Pseudopili annulati:
La corteccia ha uno stato normale, ma il fusto è leggermente in
torsione. Quindi la sua forma non è proprio circolare.

Tricomalacia:
Anomalia della matrice con relativo distacco della guaina epite-
liale esterna da quella connettivale a causa delle continue trazio-
ne sui capelli nella fase anagen.

62 Trichiatria del capello


3.2 - ANOMALIE SENZA AUMENTATA FRAGILITA’

Fig. 3.11 Pili bifurcati:


Pili bifurcati Dal follicolo si avrà un pelo (fig. 3.11) che
poi si dirama in altri due peli distinti e se-
parati. Ognuno di essi ha la sua propria
cuticola.

Fig. 3.12
Pili Pili multigemini:
multigemini Rara anomalia del follicolo pilifero dal
quale da diverse matrici
papille, con le proprie guaine epiteliali in-
terne, ma con la differenza che la guaina
epiteliale esterna è unica si hanno fino a
6-8 peli distinti (fig. 3.12).
Fig. 3.13
Tricostasi Tricostasi spinulosa:
spinulosa Papilla e matrice sono uniche. Dall’ostio
escono diversi capelli dei quali solo uno
si trova nella fase angen e tutti glia altri si
trovano in fase telogen (fig. 3.13).

Fig. 3.14 Triconodosi:


Triconodosi Anomalia del fusto del ca-
pello dove si formano veri
e propri nodi. Caratteristici
sono i capelli crespi e la-
nosi. La causa è di natura
fisica o traumatica quali le
legature dei capelli molto
strette (fig. 3.14).

Trichiatria del capello 63


3.3 - ANOMALIE CON O SENZA AUMENTATA FRAGILITA’

Tricoclasia: Fig. 3.15


Causa di questa anomalia è dovuta a Tricoclasia
traumi fisici o chimici. Presenta una
frattura trasversale (fig. 3.15) che in-
teressa solo la parte interna ed inter-
media del capello (midollo e cortec-
cia) lasciando intatta la cuticola.

Capelli impettinabili:
Di solito, i capelli che presentano questo tipo di anomalia han-
no una colorazione bianca ed una riflessatura argentea oppu-
re possono avere una riflessatura tendente al giallo paglierino.
Causa di questa anomalia è dovuta ad un processo irregolare di
cheratinizzazione della guaina epiteliale interna.

Capelli lanosi:
Solitamente questo tipo di capello è fragile e non è pettinabile.
Riconoscibile sopratutto nelle razze di colore nero.

64 Trichiatria del capello


3.4 - TRICOGRAMMA

Questo tipo di esame è uno dei più comuni. Si effettua pre-


levando con una pinzetta 50-100 capelli che successivamente
Osservazione e verranno osservati al microscopio e divisi per fasi (anagen,
suddivisione catagen e telogen). I valori normali che rappresentano il ciclo
vitale del capello nell’uomo sono leggermente diversi da quelli
della donna in quanto il ciclo vitale della donna è un poco più
lungo. Nell’uomo si possono osservare i seguenti valori:
Anagen uomo 83-85%
Catagen uomo 0-2%
Telogen uomo 13-15%
mentre nella donna i valori cambiano solo nelle fasi anagen e
telogen rimanendo invariata la fase catagen:
Anagen donna 85-87%
Catagen donna 0-2%
Telogen donna 11-13%
L’inconveniente di questo tipo di esame consiste nel fatto che
non si riesce a stabilire ad esempio una differenza tra un telogen
effluvium da un defluvium in telogen.
Con un confronto delle aree a rischio con quelle non a rischio
si può confrontare il tricogramma21 di queste zone, anche se si
deve eseguire un doppio prelievo di capelli, così facendo si può
stabilire che nel caso del telogen effluvium si ha un aumento del
telogen su tutto il cuoio capelluto mentre nel caso del defluvium
in telogen ad esempio (alopecia androgenetica) questo valore sarà
alto solo nelle aree che potenzialmente diventeranno calve.
Oltre all’esame del bulbo il tricogramma permette anche di
stabilire il diametro del fusto del capello che normalmente si
μ → micron attesta tra i (60-100 μ).
E’ inoltre osservabile al microscopio lo stato cheratinico del ca-
pello e stabilire se è affetto da traumi sia fisici sia chimici quali:
tricoclasia, tricoptilosi, tricoressi ecc.).

21- Marliani A.: “Manuale di Tricologia” -diagnostica e terapia- (10 fascicoli) Firenze, TricoItalia: 2007

Trichiatria del capello 65


3.5 - FOTOTRICOGRAMMA

Questo esame prevede la rasatura di una zona della testa di 1


cm2. Dopodichè si effettua una prima foto della zona in que-
stione e si contano i capelli presenti. Una seconda foto si scat-
terà invece a distanza di 30-60 giorni e ricontando i capelli si
stabilirà quanti in fase anagen sono cresciuti. Ovviamente per
sottrazione si risale al numero dei capelli che sono in fase te-
logen.
Ovviamento questo tipo di esame ha un limite, in quanto è
riservato principalmente per studi universitari per quanto ri-
guarda casistiche selezionate, poichè si va a prendere in consi-
derazione solo una zona di 1 cm2.
Il fototricogramma22, quindi è un esame che viene utilizzato
maggiormente da ricercatori per studi.

22 - Marliani A., Gigli P., Salin M., Per Centomila Capelli,(1998), Firenze

66 Trichiatria del capello


3.6 - MINERALOGRAMMA

Analisi Minerale del capello (Mineralogramma)23 test analitico


che permette ri risalire alla composizione minerale del capello.
Se già osserviamo il colore dei capelli ci accorgiamo che pos-
siamo sapere deterinate informazioni che si possono rivelare
importanti per chiunque, sia per un medico per la sua diagnosi
sia per un ricercatore, sia per un parrucchiere.
Infatti, bisogna tener presente che nelle valutazioni delle com-
Variabili posizioni minerali dei capelli si incontrano alcune variabili:
− i capelli rossi contengono più ferro
− i capelli bianchi invece contengono meno rame e manganese
− i capelli neri contengono più magnesio
− i capelli biondi meno zinco
Modalità L’esame si effettua prelevando circa un grammo di capelli nella
zona della nuca, tagliandoli possibilmente il più vicino possibile
al cuoio capelluto in quanto la sezione più vicina riflette un’at-
tività metabolica recente.
Informazioni Il tipo di informazioni che questo esame ci fornisce riguarda:
− presenza di metalli pesanti (cadmio, mercurio, piombo, arse-
nico, alluminio)
− determinazione dell’attività delle principali ghiandole che re-
golano l’energia (tiroide, surreni)
− predisposizione alle malattie
− tipologia di ossidazione (veloce, lenta) informazioni preziosi
per il nutrizionista

23 - Ibidem

Trichiatria del capello 67


3.7 - TEST DI VERIFICA

1 La tricoschisi, quale tipo di frattura presenta


a Orizzontale
b Verticale
c Nessuna
2 A quale traumi è dovuta la tricoressi invaginata
a Chimici
b Cosmetici
c Fisici e chimici
3 Su quale zona è presente la frattura fusiforme
a Punta del capello
b Base del capello
c Sezione intermedia del capello
4 Il termine Tricoptilosi a quale significato si riferisce nel gergo comune
a Doppia punta
b Capelli nodosi
c Capelli lanosi
5 Come si presenta l’anomalia del fusto nei Pili annulati
a Fratture orizzontali
b Fratture verticali
c Con chiazze alterne sia chiare sia scure
6 Quale di questi tre esami è riservato principalmente per studi universitari
a Fototricogramma
b Mineralogramma
c Tricogramma
7 Quale tra questi colori di capelli contengono più magnesio
a Neri
b Rossi
c Bianchi
8 In quali tipi di capelli si ha una rara anomalia del follicolo pilifero
a Triconodosi
b Pili multi gemini
c Pseudipili annulati
9 Quale tra queste anomalie si presenta nei primi mesi di vita
a Pili torti
b Moniletrix
c Tricoschisi
10 Quanti tipi di Tricoressi nodosa possiamo distinguere
a 1
b 2
c 3

Risposte esatte: 1a,2c,3a,4a,5c,6b,7a,8b,9b,10b

68 Trichiatria del capello


CAPITOLO 4.0

TRICO-CHIMICA DEL CAPELLO

69
4.12 - DENOMINAZIONE CHIMICA DI SOSTANZE RITIRATE

CSPC Il Comitato scientifico dei prodotti di consumo30 (CSPC) ha ri-


tirato dal mercato nel luglio (2006) le tinture dove comparivano
le seguenti sostanze qui sotto elencate, poichè da diversi studi
scientifici effettuati, comportavano nel loro uso prolungato un
potenziale tumore alla vescica.

Sostanze Solvent Red 1 (CI 12150)


vietate Solfato 5-ammino-4-fluoro-2-metilfenolo
Solfato 4,5-diammino-1-((4-clorofenil)metil)-1H- pirazolo
N-ciclopentil-m-amminofenolo
N,N-dimetil-2,6-piridindiammina e il suo sale HCl
N,N-dietil-m-amminofenolo
N-(2-metossietil)-p-fenilendiammina e il suo sale HCl
Acido 3,4-diamminobenzoico
Acid Red 73 (CI 27290)
Acid Orange 24 (CI 20170)
6-metossi-2,3-piridindiammina e il suo sale HCl
4-metossitoluene-2,5-diammina e il suo sale HCl
4-idrossiindolo
4,5-diammino-1-metilpirazolo e il suo sale HCl
2-metossimetil-p-amminofenolo
2-amminometil-p-amminofenolo e il suo sale HCl
2-ammino-4-clorofenolo
2,6-bis (2-idrossietossi)-3,5-piridindiammina
2,4-diamminodifenilammina
2,4-diammino-5-metilfenetolo e il suo sale HCl
2,3-naftalendiolo
1,7-naftalendiolo

30 - Tinture per capelli: l’Ue mette al bando 22 sostanze:URL:http://ec.europa.eu/italia/attualita/archi-


vio/crescita_occupazione/10c8bc674fc_it.htm, (ultimo aggiornamento 30/10/2012)

Trico-chimica 83
4.13 - TEST DI VERIFICA

1 In quale parte del capello avviene la colorazione


a Cuticola
b Corteccia
c Midollo
2 I prodotti di colorazione temporanea contengono
a Ammoniaca e acqua ossigenata
b Acqua ossigenata
c Né ammoniaca né acqua ossigenata
3 Quali dimensioni hanno le molecole della colorazione temporanea
a Piccole
b Medie
c Grandi
4 Qual è la concentrazione delle sostanze tossiche coloranti nelle colorazioni permanenti
a 6%
b 4%
c 2%
5 Quale delle sostanze elencate è un copulante
a p-fenilendiammina
b m-fenilendiammina
c m-amminofenolo
6 Il viraggio del colore tra l’interazione del resorcinolo e p-fenilendiammina è
a Verde-marrone
b Blu-viola
c Giallo-marrone
7 Qual è la struttura molecole di partenza della colorazione permanente
a Ammoniaca
b Benzene
c Nitrato d’argento
8 Che tipo di colore conferiscono le tinture a base di sali metallici
a Plumbeo-opaco
b Brillante
c Caldo-dorato
9 A quale tipologia di colorazione appartiene la classe del colorante indo fenolo
a Colorazioni dirette
b Colorazioni a base di Sali metallici
c Colorazioni temporanee o fugaci
10 Quali tra questi prodotti di colorazione sono ormai in disuso
a Tinture a base di Sali metallici
b Tinture dirette
c Tinture temporanee

Risposte esatte: 1b,2c,3c,4a,5b,6a,7b,8a,9a,10a

84 Trico-chimica
CAPITOLO 5.0

SOSTANZE DA EVITARE

85
5.12 - SILICONI/SLS/TRICLOSAN/TRIMONIUM

produrre questa pericolosa sostanza tossica; la diossina. Infat-


ti il triclosan è stato inserito tra le sostanze chimiche sospette
come agente cancerogeno.
Puó provocare irritazioni alla pelle, sudori freddi, convulsioni,
coma e addirittura la morte.
È nel grasso corporeo, ad alti livelli ciò comporta un danneg-
giamento di organi come fegato e polmoni, puó portare alla
paralisi, sterilità o diminuzione della fertilità o delle funzioni
sessuali, alla soppressione del sistema immunitario, emorragie
al cervello, problemi cardiaci e coma.
Utilizzando giornalmente questa sostanza attraverso la cosmesi
giornaliera, attueremo un processo lento di avvelenamento.
Come se ció non bastasse, oltre ad accumularsi nel corpo, si
può ritrovare nel latte materno.

▶Trimonium e dimonium: Trimonium


Dimonium
- Si tratta di sostanza impiegata come antistatica (per la deter-
sione dei capelli). Vengono segnalati per la loro acuta tossicità
ittica e la scarsa biodegradabilità.

106 Sostanze da evitare


5.13 - COMPOSIZIONE DEL COLORE COSMETICO

Il colore cosmetico (Fig. 5.1) è composto per la maggior par-


te da coloranti ottenuti per ossidazione diretta del capello di
precursori di coloranti. Questi ultimi detti anche Intermedi si
dividono in Basi e Modificatori.
▶ Basi:
-sviluppano il tono fondamentale che desideriamo ottenere
▶ Modificatori:
-sono delle sostanze che usate da sole o miscelate tra loro svi-
luppano solo toni molto flebili e non tanto definiti in quanto
poco coprenti.
In miscela con le Basi questi composti colorano con una gran-
Fig. 5.1 de varietà di riflessi.
Composizione I Modificatori sono
del colore responsabili delle
cosmetico sfumature mogano,
ramate, cenere, rosse,
dorate, mentre le Basi
sviluppano le nuance
di fondo (copertura).

BASI:
● p-fenilendiammina
● p-toluendiammina
● p -aminofenolo

MODIFICATORI:
● m-fenilendiammina
● m-aminofenolo
● resorcinolo
● metilaminofenolo

Sostanze da evitare 107


5.14 - TEST DI VERIFICA

1 Da che anno è obbligatorio il codice INCI


a 1997
b 1995
c 1985
2 A quale posto si indica l’ingrediente con percentuale più alta
a Primo
b Secondo
c Ultimo
3 Al di sotto di quale percentuale si indicano gli ingredienti in ordine sparso
a 0,5%
b 1%
c 2%
4 Il carbomer è un polimero di derivazione
a Animale
b Petrolifera
c Naturale
5 Quale di queste sostanze è un precursore di nitrosamine
a Quaternium 13
b Imidazolidinil urea
c DEA
6 Nel codice INCI, in quale posto troviamo i coloranti per capelli
a Sempre al primo
b In ordine sparso
c Sempre all’ultimo
7 Nei coloranti, quali di queste sostanze potremmo trovare
a Naftalene
b DMDM
c TEA
8 Il Poloxamer è una sostanza di origine
a Sintetica
b Naturale
c Vegetale
9 Il Bisabolol è un alcol che si ottiene per distillazione dell’olio essenziale di
a Camomilla
b Eucalipto
c Alloro
10 Il Triclosan a quale categoria appartiene
a Pesticida
b Umettante
c Conservante

Risposte esatte: 1a,2a,3b,4b,5c,6c,7a,8a,9a,10a

108 Sostanze da evitare


CAPITOLO 6.0

COLORIMETRIA APPLICATA

109
6.9 - SISTEMA DI NUMERAZIONE INTERNAZIONALE

La Fig. 6.10 ci permette di leggere il codice di un colore.


I codici identificano il sistema di numerazione internazionale
dei colori.
Fig. 6.10
Codici colore

Esempio:
castano medio rosso mogano

4 → castano medio – altezza di tono


6 → rosso – riflesso primario
5 → mogano – riflesso (secondario) o intensità della riflessatura

Fig. 6.11
Codici delle
riflessature

Colorimetria applicata 119


6.21 - SCALA DI PROFONDITÀ DEI LIVELLI O BASI DI TONO

Le melanine combinando fra di loro creano due tipi di scale


cromatiche (Mappa concettuale 6.2):
1) scala di profondità dei livelli o basi di tono dei toni
2) scala concentrazione delle melanine
Dalla seconda scala come vedremo nel prossimo paragrafo
(6.23) ricaveremo il tipo di riflessatura da utilizzare come con-
trocolore.
Mappa
concettuale
6.2
Scala di
profondità dei
livelli o basi di
tono dei toni

E’ facile notare come nelle altezze di tono dal nero al casta-


no scuro ci sia una prevalenza del pigmento scuro (eumelanina)
mentre in quelle dal biondo chiaro al platino ci sia una preva-
lenza del pigmento giallo (feomelanina).

Colorimetria applicata 131


6.25 - MAPPA CONCETTUALE DEL COLORE NATURALE

Quesito Calcolo altezza di tono del colore da applicare con il relativo


volume del perossido di H2O2.
Dati ▫ colore base naturale → biondo medio
Obiettivo ▶ biondo chiarissimo
Soluzione Si applica il perossido di idrogeno a 30 vol.%

Analizzando (Mappa concettuale 6.6) le riflessature della schia-


ritura, inoltre noteremo che H2O2 schiarirà da una tonalità
arancio chiarissimo a giallo paglierino e quindi applicheremo
due tipi di riflessature: la prima è per annullare ľarancio chiaro,
la seconda il giallo paglierino.
Quindi il colore cosmetico adatto sarà il :
9.12 → Biondo chiarissimo/cenere/irisè.

Mappa
concettuale
6.6
Schema del
colore naturale

Colorimetria applicata 135


6.38 - DEPOSITO E POTERE SCHIARENTE DI H2O2

H2O2 fornisce loro un’azione di deposito, mentre dopo i 30


minuti a seconda della loro tempistica e del volume utilizzato
si possono raggiungere schiariture fino ai 3 toni su capelli na-
turali.

Mappa
concettuale
6.15
Deposito
potere
schiarente e
tempo di posa
di H2O2

Mappa concettuale-Deposito,potere schiarente e tempo di posa di H2O2

160 Colorimetria applicata


7.5 - INTENSIFICATORI

Mappa concettuale-Intensificatori-6.4

Mappe concettuali 169


7.6 - CORRETTORI

Mappa concettuale-Correttori-6.5

170 Mappe concettuali


7.9 - MORDENZATURA

Mappa concettuale-Mordenzatura-6.8

Mappe concettuali 173


7.15 - VIRAGGIO DELLE RIFLESSATURE DEL COLORE

Mappa concettuale-Viraggio delle riflessature degli intermedi primari e secondari o copulati del
colore cosmetico-6.14

Mappe concettuali 179


7.16 - DEPOSITO E POTERE SCHIARENTE DI H2O2

Mappa concettuale-Deposito, tempo di posa e potere schiarente di H2O2- 6.15

180 Mappe concettuali


7.18 - SCALA VALORI pH

Mappa concettuale-Scala valori pH- 2.1

182 Mappe concettuali


GLOSSARIO

SOSTANZE ATTIVE ORIGINE AZIONE

Sintetica (contenente Brillantezza e luminosità


Dimethicone atomi di silicio) di colore
Ciclopentasiloxane

Sintetica Protezione dai raggi UV


Dimethylpabamidopropyl

Naturale Idratante
(Aloe Barbadensis)
Estratto di Aloe Vera

Estratti di limone e Aumento di resistenza.


pompelmo Protettivo
Estratto di glicolimone

Ottenuto da estrazione Riparatrice


glicolica
Estratto di miele

Sintetica
Protezione dai raggi UV
Isoamyl Antiossidante
p-Methoxycinnamate

Naturale
Laurdimonium Riparatrice e rafforzativo
(derivato dal frumento)
Hydroxypropyl della struttura capillare
(proteina del grano)
Sintetica
Protezione dai raggi UV
Dimethylpabamidopropyl
Laurdimonium Tosylat

Lucentezza e morbidezza
Vegetale (vitamina E)
Olio di semi di uva

Naturale Protettivo
(foglie e canne di bambù)
Estratto di bambù

186 Glossario
8.1 - TEST DI VERIFICA

1 Quale tipo di azione genera il bisabolol


a Anti-infiammatorio
b Protettivo e setoso
c Ripara e protegge
2 Quale sostanza attiva riduce le differenze di struttura del capello
a Cheratina idrolizzata
b Estratto di bambù
c Polyquaternium-16
3 Il Quaternium-80 quale azione apporta
a Morbidezza
b Lucentezza
c Consistenza
4 Qual è l’origine del pantenolo (B5)
a Sintetica
b Vegetale
c Naturale
5 Quale tra queste sostanze attive è un polimero elastico
a Sodium laureth sulfate
b Isoamyl-p-Methoxycinnamate
c PVP/VA Copolymer
6 Quale tra queste sostanze attive è di origine sintetica
a Semi di soia
b Laurdimonium Hydroxypropyl
c Dimethylpabamidopropyl
7 Indicare quale sostanza attiva contiene glicerina
a Polyquaternium-37
b Panax Ginseng Camelia Sinensis
c Dimethicone Cyclopentasiloxane
8 L’estratto di aloe vera quale azione genera
a Ripara e protegge
b Idratante
c Lenitiva
9 Quale sostanza attiva elimina i residui oleosi
a Quaternium-80
b SLS
c Allantoina
10 Da quale tipo di estrazione è ottenuto l’estratto di miele
a Enzimatica
b Glicolica
c Naturale

Risposte esatte: 1a,2a,3a,4a,5c,6c,7b,8b,9b,10b

188 Glossario
INDICE ANALITICO

canizie,12
A catagen,11,19,65
catene polimeriche,31,104
acetanilide,136,137 cationici ,39,72,92
acido acrilico,72,103 cheratina,13,15,19,31,34,35,37-39,41
acido di sodio,78 cheratinizzazione,15,42,60,64
acido glutammico,31,42, ciclometicone,94
acido oleico,96 cimotrichi,11
acido solforico,120 cistina,31,39,41-43,56
albinismo,12, CLO-,41
alcalino,39,40,46,48,50,56 colletto,17,28
alchimetoni,72 COOH,16,33
alcohol isopropilico,94 corteccia,1315,28,35,42,47,50,51,62
ALES,91, CuSO4,41
ALS,91 cuticola, 13,14,15,23,35,39,46-51,60,62
aminoacidi,16,31,33,34,37,39,41,42,45
ammoniaca,10,39,40,74,79,80,84,138
anagen,11,19,28,62,65,66
arginina,31,42

B
D
basico,16,34,74,77,80
BBP,87 DEA,89,92,93,100
benzene ,75,78,80,90,94,95,99,103 defluvium,65
bronidox,101 DEHP,87
broponol,89 denaturazione,34
bulbo,13,17,19,63 densità,9,12,22,72,11
diazolidinyl,100
dibutilftalato,87
C dietanolamina,93
dimeticone,94
dimonium,106,186,188
C==O,33 DMDM idantoina,89,100,101

Indice analitico 191


INDICE ANALITICO

E I

edta,101 idrochinoni,72
efelidi,12 idrofobiche,34
effluvium,65 idrolipidico,51,94,144
endocrina,17 idrossido di guanidina,96
enzimatico,12,38 igroscopicità,25,49
eterocromia,130 imidazolidinyl,100
eumelanina,38,44,129,131 incanutimento,12,14,38
indofenoli,77
infundibolo,17,18,28
F interazioni,32,34
incanutimento,18
fenacetina,136 ioni di idrogeno,48,50
fenolo,90,94,99 ionici,34,39,41,72,91
feomelanina,38,44,129,131 istmo,17
foglietto β,32,33,38
follicolo ,11,17,18-29,63,68
fosfodiesterasi,43
L
fosfolipidi,42
fosforico,136,137 legami a idrogeno,33,34
ftalati,87 legami disolfurici,34,37
legami idrogeno,32,34,37
legami ionici,34,41
G legami peptidici,32
legami salini,37,38
glicina,31,42 leucina,42
glicol-polietilene,87,102 lipidi,42,51,94,144
glutammico,31,42 lissotrichi,11
gruppo amminico,16,33,37
gruppo carbossilico,16,33,37
guaina connettivale,18 M
guaina epiteliale esterna,18,62,63
guaina epiteliale interna,15,17-19,64 matrice,13,15,17-19,43,61-63

192 Indice analitico


INDICE ANALITICO

melanina,14,15,35,38,41,43,44,71,75
melanociti,12,15,38,44,72,129 P
membrana vitrea,18
meta-diidrossibenzene,75 padimate O,89
metilaminofenolo,107 papilla,17,19,63,129
metilparaben,101 parabeni,88
metionina,37,39 PEG,87,89,102
midollo,13,15,35,36,61,64,84 peptidi,16,32-34,37,38,42
minerali,38,42-44,67,142 perossido di bario,120
MIPA,100 perossido di idrogeno 26,27,74,75,120
moniletrix,61 -124,135,136,137,159
monoetanolamina,92,93 persolfato di sodio,136
mordenzatura,146,147,173 p-fenilenodiamina,71
pH,38-40,46-56
piebaldismo,130
N
pigmenti,42,44,46,75,96,116,121,129
pirazoloni,80
NaClO,41 pirofosfati,136
naftalene,94,99 pirogallolo,78
neutro,48,50,71,117 polioxietilene,87
N-H,32,33 polipeptide,32
NH2,16,33,75 ponti disolfurici,37,42
NH3,81 ponti salini,37,38
nitrosamine,89,92, potenziale idrogenionico,46
nylon,103,104 propilparaben,101
proteina ,15,16,31,33-35,42,186
pseudomoniletrix,61
O

oligomeriche,34 Q
omopolimero,72
ossidazione,40,41,43,67,74,77,80,107 quadricromia,116
ossido di etilene,102 quaternium,89,187
ossidrili,80 quaternari,16,33,34,73,92,138
ostio,17,19,63 quinolina,95

Indice analitico 193


INDICE ANALITICO

tirosina,12,38,43,44,15
R treonina ,31,42
triclosan,90,105,106
resine,79 tricoclasia,64,65
resorcinoli,80 tricomalacia,62
rifrazione,151 triconodosi,63
tricoptilosi,62,65
tricoressi invaginata,59,60
S tricoressi nodosa,59,68
tricoschisi,59,60,68
salini,37,38 tricosiderina,129
saturazione,112 trietanolamina,91-93
serina,31,42 trifenil metano,95
siliconi,72 trigliceridi,42
SLES,91,99 trimonium,105,106,185
SLS,91,99,105,106
solfato di chinino,136 U
solforico,120
solubilizzazione,77 ulotrichi ,11
squalene,42 urea,89,93,100,101,136
stannati,136 urea-peridrolo,136
stirolo,103
struttura primaria,33
struttura quaternaria,16,34 V
struttura secondaria,33-35
struttura terziaria,34,37 valina,42
viraggio,10,155-157,179
vitrea,18
T
volumi,39,72,120,121,136,139,140,144

TEA,64,72,89,91-93,100,138
telogen,11,19,63,65,66 X
tensioattivi,39,81,99,101,138
tinta,74,75,112,139,146,149,156 xilene,94,99
tioglicolato di ammonio,39 xilor,90

194 Indice analitico


INDICE ANALITICO

zinco,43,67
zolfo,16,37,42,44,60

α-β
α-cheratina,31
α-elica,32,33,38
β-cheratina,31

Indice analitico 195


REFERENZE

▫ http://it.wikipedia.org/wiki/Capelli,(ultima modifica 1 dicembre 2012)

▫ Marliani A.“Tricologia”diagnostica e terapia,(dicembre 2002),Firenze

▫ Cristina Mostosi,Carlo Nebbiai,(2008),Chimica,Firenze

▫ Andrea Marliani, Paolo Gigli , Marino Salin, Scuola Internazionale di Medici-


na Estetica F.I.F.TricoItalia®Laboratorio di Ricerca Oneida®, Il Ciclo ideale del
capello,URL:http://www.sitri.it/ciclo/ciclo.html,(ultimo aggiornamento 15 Mag-
gio 2011), Edizioni Elettroniche Tricoitalia®

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▫ A.Camilli, M.Valeri, La scienza chimica, vol.II Paravia, (1986),Torino

201
«È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere
una falsità.»

(Albert Einstein)

202
RINGRANZIAMENTI

Desidero ringraziare tutti coloro che grazie ai loro studi ed anni di esperienza aiutano gli altri a
redigere opere come queste.
Inoltre ringrazio tutti i professionisti del SITRI ed Haircare ONEIDA che grazie ai lori
studi e ricerche permettono di usufruire di risorse free e di divulgare le loro conoscenze in materia
permettendo a professionisti di settori correlati e non solo, di avere una cultura più specifica e
scientifica.
Un ringraziamento particolare al Dott. Andrea Marliani, prefatore di questa opera.
Grazie ai suoi studi ho potuto redigere un intero capitolo sulla trichiatria del capello ed orientar-
mi verso altri studi inerenti al capello.
Desidero rivolgere poi i ringraziamenti al mio caro amico Miguel Cisterna Tricologo partner con
Colorimetria Applicata nel prgetto formativo universitario internazionale.

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PARTNERSHIP

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