Corso di Chimica
delle Sostanze
Organiche Naturali
a.a. 2013-2014
6 CFU
Corso teorico: 42 ore
ESAME Orale
Testi consigliati:
Appunti di lezione
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Chimica delle Sostanze Organiche Naturali
di M. C. Marcotullio
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09/03/2014
Testo di consultazione:
Paul M. Dewick
Chimica, biosintesi e bioattività delle
sostanze naturali
edizione italiana a cura di E. Fattorusso
Piccin editore
ORARIO di RICEVIMENTO
Tutti i giorni previo appuntamento
claudio.santi@unipg.it
2
09/03/2014
A TYPICAL PLANT
hn
Glycolysis
Photosynthesis
(daytime)
CO2
Respiration
(nighttime) H2O
O2
N2
bacteria
TRACE METALS
“N”
Na, Ca, K, Mg NO2-/NO3-/NH4+
Fe, Cu, Co, Mo
H2O
identificazione
Isolamento
Biosintesi
modificazione
metaboliti
Metaboliti secondari
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NUTRIENTI PRODOTTI
Acqua
Carboidrati
Anidride
Grassi Catabolismo Carbonica
Proteine
Ammoniaca
ADP + P ATP
NAD+ NADH
NADP+ NADPH
FAD FADH2
Proteine Aminoacidi
Polisaccaridi Zuccheri
Lipidi Anabolismo A. Grassi
Ac. Nucleici B. Azotate
MACROMOLECOLE PRECURSORI
Metabolismo primario
Sono prodotti attraverso vie metaboliche molto simili nei vari organismi
•Molecole di struttura relativamente semplice, poco differenziati tra le
diverse specie.
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Metabolismo secondario
I metaboliti secondari prodotti da piante e microorganismi sono di
particolare interesse
Promuovono la crescita e lo sviluppo della pianta, ma non sono essenziali per
la sopravvivenza.
Zone grigie
Diversità strutturale
• Alcaloidi 12000
• Triterpeni, Saponine, Steroidi 5000
• Sesquiterpeni 5000
• Flavonoidi 4000
• Monoterpeni e diterpeni ognuno 2000
5
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CO2 + H2O
Glicolisi Eritroso-4-fosfato
OP
Fosfoenolpiruvato CO2-
CO2
Lignani
Cumarine
HO OH
OH HO
O
Shichimato
Piruvato CO2Me N
CO2
Proteine N
Aminoacidi H
Enzimi
aromatici MeO
Alcaloidi
H
O OH
N OH
O2C Terpenoidi R
S CoA OH Steroidi H
Carotenoidi MeO 2C OAc
Acetil coenzima A Acido mevalonico
R = Me vinblastina
R = CHO vincristina
Polifenoli
Ciclo degli acidi Acidi grassi
Prostaglandine
tricarbossilici Polichetidi
Antibiotici macrociclici
Proteine
Aminoacidi alifatici Enzimi
Alcaloidi
Perché
vengono
prodotti?
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Nasce la
Biochimica ecologica
•Sostanze coloranti
•Sostanze aromatiche
•Sostanze profumate
licopene
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•Sostanze amare
•Sostanze tossiche o velenose
•Analoghi di ormoni
•Sostanze allelopatiche
•Fitoalessine
•Antimicrobici
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fitormoni
9
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09/03/2014
11
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India e l’ Ayurveda
L’india ha esercitato un ruolo primario nella produzione
e nella distribuzione di droghe, divenendo uno dei
principali fornitori di erbe e spezie del mondo intero.
Il più importante scritto antico di fitoterapia indiano è
il SUSRUTA (1300 a.c.): in esso sono riportate
nientedimeno che 798 droghe medicinali; ciò a
conferma della grande conoscenza e della ricchezza
che gli indiani avevano già in passato nel settore delle
erbe medicinali e delle spezie.
La medicina indiana (in sanscrito: Ayurveda), fin
dai tempi più remoti ha impiegato, quali rimedi
terapeutici, molte piante: lo zenzero, considerato una
panacea per tutti i mali, l’elleboro nero, usato come
purgante e come calmante, la radice della Rauwolfia
serpentina, fonte del primo tranquillante-sedativo della
storia (reserpina), la genziana come rinvigorente, ed
altre ancora come la noce vomica, il cardamomo e
la canapa.
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In Occidente
Spostando lo sguardo ad occidente, più precisamente in Grecia, i
primi accenni all’uso medicinale delle piante li troviamo nei
poemi di Omero. Successivamente non vi sono riscontri
dell’esistenza di altri documenti certi fino alla nascita di
Ippocrate (460-370 a.c.), personaggio tuttora riconosciuto
come il padre della medicina moderna.
Durante il Medioevo
Le grandi abbazie erano dotate di infermeria,
farmacia, ed orto dei semplici (erbe medicinali):
nasce così la medicina monastica (IX-XI secolo
d.c.). I
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NMe
R = Me R’ = Me Tebaina
R = Me R’ = H Codeina
R = H R’ = H Morfina
RO O OR' R = OAc R’ = OAc Eroina
O
MeO
N
H
HO
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N N
H HO
MeO2C Catharanthus roseus
OAc
OH
N H CO2Me
MeO
R R=Me Vinblastina
R=CHO Vincristina
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Etiopia 90%
Uganda 60%
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Matricaria recutita
Valeriana officinalis
Australia 48%
USA 42%
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2 1,6
0,86
1
0
1990 1994 1997 1999 2000
Vendite annuali
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• Sintesi chimica
• Sintesi da colture in vitro
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Tassolo (antitumorale)
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Studio di metaboliti secondari
■ mettere in evidenza se un determinato metabolita è
prodotto in una pianta
■ isolare ed identificare nuovi metaboliti
Fattori ARTIFICIALI
● modalità di raccolta Evaporazione, Ossidazione,
● preparazione Polimerizzazione, Racemizzazione,
Irrancidimento ecc.
● conservazione
Ossidazioni
Polimerizzazione
Racemizzazione
Inacidimento
Irrancidimento chetonico
decarbossilazione di un b-chetoacido
Conservazione delle droghe
■ mezzi fisici ■ mezzi chimici
• A temperatura ambiente
• Con calore
• Liofilizzazione
Sterilizzazione
Mezzi chimici
Distruzione di ogni forma vivente
Mezzi fisici
Preparazione delle droghe
a caldo Infusione
Digestione
Decozione
Macerazione
a caldo Infusione
Digestione
Decozione
Infusione
Maggiore
Bassa viscosità
Alta diffusività capacità
• Spremitura meccanica
• Distillazione
• Enfleurage
■ Idrodistillazione
distillatore di Clevenger
Distillazione con vapore
■ Distillazione con acqua e vapore
■ Corrente di vapore
Enfleurage
Tecnica antica completamente manuale ormai poco usata
(Grasse) per gli elevati costi utilizzata per l’estrazione di
fiori fragili come
● fiori d’arancia
● gelsomino
● tuberose
Grasso animale viene depositato
su lastre di vetro con una spatola
Si depositano i fiori
24 -48 ore
(72 ore per le tuberose)
Rimozione dei petali ed aggiunta di
fiori freschi
fase organica
fase acquosa
trattamento con NaCl 1%
estratto da analizzare
Tecniche di
separazione di -
OH
miscele di metaboliti CO2H -
CO2
Separazione Solventi
con organici H2O
solventi
+
H
+
Coeff. Ripartizione N N
K=[Xsolv.A]/[Xsolv.B] H H H
Solventi
organici H2O
Estrazione acido/base
abbiamo visto come
Estrarre con un opportuno solvente il composto naturale
dalla pianta.
Concentrare l’estratto.
b-carotene
clorofille
xantofille
Cromatografia - GC
Caratterizzazione ed
Isolamento identificazione strutturale
di composti naturali
■ Determinazione di proprietà fisiche
(punto di fusione, punto di ebollizione), potere ottico rotatorio, ecc
■ Determinazione % in peso di CHNS: analisi elementare
.
Identificazione della struttura utilizzando metodi chimici è molto
complessa e richiede elevate quantità di campione
■ Degradazione
chimica
E, minore
X- UV IR NMR n Più basse
RayTransizioni Più grandi
E maggiore
Vibrazioni di
n più alte elettroniche legami variazione
piu piccole spin
nucleari
Cristallografia a raggi X (anni ‘50)
H-O-C=O
C=O
H-O
Risonanza Magnetica Nucleare (dal 1950)
Campo
Magnetico
applicato
Alcuni nuclei (ad es 1H, 13C, 15N, 31P ) quando inseriti in un campo magnetico si
comportano come aghi magnetici e si orientano nella stessa direzione o in
direzione opposta. (alcuni atomi come il ‘normale’ 12C non interagiscono con il
campo magnetico e non possono essere osservati)
1H NMR
• Anche i carboni danno segnali diversi
13C NMR
identificazione STUDIO DELLE
VIE
Isolamento
BIOSINTETICHE
Biosintesi
metaboliti
a) Sequenza di reazioni
b) Meccanismo delle reazioni
c) Controllo o regolazione del
meccanismo
Reazioni chimiche Reazioni biochimiche
Enzima
O O
S R
Menta Chiodi di garofano
Importanza della chiralità
Importanza della chiralità
Riconoscimento Coinvolge enzimi, recettori, ecc..costituiti da building
block chirali che adottano una struttura
molecolare tridimensionale chirale e molecole organiche più
piccole.
O NHtBu
N OH
N S
O
(S)-Timololo
N
O
O N O (R)-Talidomide
H
Classi enzimatiche
IUPAC Enzyme Commission (sulla base della funzione
biologica):
NH2 Nu-
NH2
N
N O
O O O
ribosio O O
N
N
P P P O N N RCH2 P
HO O O O RCH2OH P P O N N O OH
O O O HO O O +
adenina O- O- O-
HO OH HO OH
ATP ADP
O
RCH2Nu + -O
P
OH
O-
O O
N RCH2 O S Me +
RCH2OH + Me S Cl RCH2Nu
N
O O
H Cl
Nu
CONH2
N
O
O R1
NH2
H C OH + N
O P O- N
N R2
O HO OH
O P O N N NADP+
O
O-
HO O
P
NADPH O O-
OH
R1
R1 C O
3x O AlLi
R1 O AlH3Li R1 R1 OH
C O LiAlH 4 R2
C C H+
R2 4x C
R2 H R2 H R2 H
4
H-
TEORIE BIOGENETICHE E BIOSINTETICHE
Colesterolo
HO
O
Acetil coenzima A
Robinson, Ruzicka,
Barton, Birch.
Ipotesi sul possibile percorso
biosintetico di un dato
precursore verso un dato
prodotto finale.
TEORIE BIOGENETICHE
E’ il processo biochimico che
compie un dato precursore
verso un prodotto finale. Sono
note tutte le fasi ed i fattori
TEORIE BIOSINTETICHE che contribuiscono al
processo.
La validità di queste teorie è stata dimostrata sia con studi in vivo, sia mediante
sintesi chimiche basate su analogie biogenetiche (sintesi biomimetiche)
fosfoenolpiruvato
piruvato
I prodotti naturali complessi
acetil-CoA
derivano dall’assemblaggio di
3-fosfoglicerato
metaboliti cellulari più semplici
ossalacetato
aminoacidi
TEORIE BIOGENETICHE
Seconda fase: APPLICAZIONE DI METODI IN GRADO DI DIMOSTRARE
SPERIMENTALMENTE GLI SCHEMI BIOSINTETICI CHE
INTERVENGONO NELLA FORMAZIONE DI UN
DETERMINATO METABOLITA.
TEORIE BIOSINTETICHE
INDIVIDUAZIONE DI UNA SEQUENZA METABOLICA
Principali approcci:
■ AFFINITA’ CON VIE BIOSINTETICHE NOTE
Sistema biologico
Piante verdi
hn Alghe fotosintetiche
Polisaccaridi
Glicolisi OP Eritroso-4-fosfato
Fosfoenolpiruvato
OP CO2
Fosfoenolpiruvato CO2-
CO2
Lignani
Cumarine
HO OH
OH
O
Sichimato
O
Piruvato
CO2 Somministrazio
Piruvato
ne acetato Aminoacidi
Proteine
CO2 aromatici
Enzimi
marcato Alcaloidi
SOMMINISTRAZIONE
O
PRECURSORE MARCATO
OH
O2C Terpenoidi
S CoA OH Steroidi
Carotenoidi
Acetil coenzima A Acido mevalonico
O OH
Acidi grassi O2C
Polifenoli Terpenoidi
Ciclo degli acidi
tricarbossilici
S CoA
Polichetidi
Prostaglandine OH Steroidi
Antibiotici macrociclici
Carotenoidi
Acetil coenzima A Acido mevalonico
Proteine
Aminoacidi alifatici Enzimi
Alcaloidi
COLD TRAP
C = 14C
CH3 CO2H
Acetato-14C
Squalene Colesterolo
marcato con 14C HO marcato con 14C
HOT TRAP
CH3 CO2H
Squalene H
H
marcato con 14C H
H
HH
H Colesterolo
HO
H marcato con 3H e 14C
Squalene C = 14C
marcato con 3H
(addizionato dall'esterno) H = 3H
Studi con isotopi radioattivi
su omogenati di fegato
ACETATO
(AcCoA)
Colesterolo
HO
Hot trap
SQUALENE
doppia marcatura
CH3 CO2H
Squalene H
H
marcato con 14C H
H
Colesterolo
HO
HH marcato con 3H e 14C
H
H
C = 14C
Squalene H = 3H
marcato con 3H
(addizionato dall'esterno)
Studi sulla biosintesi
HO2C
OH
OH
Colesterolo (-)-Acido
HO Mevalonico
Esperimenti
Esperimenti con con somministrazione
un altro inibitore contemporanea
inibitore enzimatico + di
su un inibitore
piante enzimatico
di tabacco hannoe di acido mevalonico
acido mevalonico mostrato accumulo di
marcato.
marcato epossido di squalene
IPP
OPP
OPP
Studi con isotopi stabili
ACETATO
(AcCoA)
* *
* * OPP
OPP *
*
* *
O
*
ox
* *
*
H
* *
H * O O
*
Proprietà antibiotica verso
Staphilococcus aureus
Incubazione delle colture cellulari del fungo con
Acetato marcato con 13C
Oligosaccaridi:
contengono almeno due unità (e non più di 10)
di monosaccaridi. Es. disaccaridi, trisaccaridi,..
Polisaccaridi:
contengono numerose unità di monosaccaride (da 10 fino a
migliaia).
Idrati di carbonio Cn(H2O)n
Nomenclatura:
suffisso “oso”
aldosi e chetosi
In base al numero di C: triosi, tetrosi, pentosi…
2-desossi- D-ribosio
La gliceraldeide possiede un centro chirale
quindi esiste sottoforma di due enantiomeri
Aldoesosi
serie sterica D
2n
CHO CHO
H OH
H OH mannosio
HO H HO H
H OH HO H
H OH H OH
CH2OH CH2OH
CHO
HO H
HO H
glucosio
H OH
galattosio
H OH
CH2OH
Monosaccaridi: caratteristiche strutturali
Possibilità di assumere strutture aperte o cicliche
formazione
di emiacetali
Processo intramolecolare
Monosaccaridi: caratteristiche strutturali
CHO
H OH O O OH
HO O
HO H 2H-pirano
HO tetraidropirano
OH
H OH HO
..
H OH
O O
CH2OH
furano tetraidrofurano
Non in tutti i carboidrati sono in equilibrio con un ciclo a 6 termini e si possono formare
cicli a 5 termini (furanosi)
Monosaccaridi: caratteristiche strutturali
Esistono
anomeri
Proiezioni di Haworth
Reazioni caratteristiche:
mutarotazione
Variazione del potere ottico rotatorio
OH OH OH
O HO OH HO O
HO
HO OH HO CHO HO
HO HO HO
OH
[a]D=18.7° [a]D=112°
64% [a]D=52° 36 %
Effetto anomerico
Si ha in presenza di composti eterociclici con un
sostituente elettronegativo e favorisce l’isomero
in cui il sostituente è assiale
sovrapposizione del
.. lone pair ..
O .. O ..
H X
X = OH, OR,
X OCOR, alogeno ecc. H
Lone pair antiperiplanare Nessun lone pair antiperiplanare
con il sostituente con il sostituente elettronegativo
elettronegativo assiale equatoriale
Amminozuccheri
N-Acetil-glucosammina chitina
Formazione di piranosi
Effetto
anomerico
si possono formare anche furanosi
Reazioni dei monosaccaridi
Ossidazione
Riduzione
Sintesi di Kiliani-Fischer
Degradazione di Ruff
Osazoni
Ossidazione
Diversi gruppi ossidabili
Reazioni regioselettive
Ossidazione del gruppo carbonilico
Reattivo di Fehling (Benedict)
Reattivo di Tollens
Con acqua di bromo
Con HNO3
Ossidazione sulla forma aperta:
Fehling (Benedict) e Tollens
CHO CO2H Si
H OH H OH formano
HO H HO H gli acidi
-onici
CuSO4 Cu2O Ag+ Ag0
Reattivo di Benedict. E' identico al Fehling con la differenza che usa lo ione citrato
al posto del tartrato ed è composto da una sola soluzione stabile nel tempo.
CHO COOH
HO H HO H
H OH H OH
1. Fehling A
2. Fehling B
CuSO4 Cu2O
Il saggio Tollens
Reattivo di Tollens. E' composto da una soluzione ammoniacale di AgNO3 che
contiene il complesso Ag(NH3)2+. La specie ossidante è lo ione Ag+ che si riduce
ad Ag metallico e precipita sotto forma di specchio sulla superficie interna della
provetta.
CHO COOH
HO H HO H
H OH H OH
+ 0
Ag Ag
Anche i 2-chetosi sono zuccheri riducenti
OH OH
HO O HO O+
Br2
HO OH HO OH
HO HO Br
OH OH
HO O Br O
HO
HO O HO
HO HO
O
H
CH2OH CH2OH
O Br O
HO
HO
O HO
HO + HBr
OH OH O
H
CH2OH
O
HO H H
HO
OH O
H
Br
Disposizione antiparallela
impedita
CHO CO2H CHO CO2H
CHO
CO2H CHO CO2H
OH
H OH Br2/H2O H OH HNO3 H OH
HO
H OH H OH H OH
H OH H OH H OH OH
OH
CH2OH CH2OH CO2H
CO2H
acido ribonico D-ribosio acido ribarico
acido glucuronico
Acidi –onici
Acidi –arici
(es. HNO3)
Acidi –uronici
HO C H HO C H
H C OH H C OH
H C OH H C OH
D-glucosio CH OH sorbitolo CH2OH
2
Per riduzione di un chetoesoso si ottengono due
polialcoli epimeri
HO C H NaBH4 HO C H NaBH4 HO C H
H C OH H C OH H C OH
H C OH H C OH H C OH
CH2OH CH2OH CH2OH
mannitolo fruttosio sorbitolo
Sintesi di Kiliani-Fischer
allungamento della catena
1) CN-
2) H2O /H+pH 3-5
3) Na(Hg) o NaBH4
Na(Hg)
o NaBH4
Sintesi di zuccheri marcati isotopicamente
14 14
H O CN CN
H OH HO H
HO H
HO H HO H
14
H OH K CN + H+
H OH H OH
H OH H2O H2O
H OH H OH
CH2OH
CH2OH CH2OH
D-arabinosio
14 14
CO2H CO2H 14
CHO 14
CHO
H OH HO H H OH HO H
HO H HO H HO H
NaBH4 HO H
+ +
H OH H OH H OH H OH
H OH H OH H OH H OH
CH2OH CH2OH CH2OH CH2OH
[1-14C]-D-glucosio [1-14C]-D-mannosio
Sintesi di zuccheri marcati isotopicamente
CHO 14 14
CHO CHO
H OH K14CN H OH HO H
H OH H OH + H OH
CH2OH H OH H OH
D-eritrosio
CH2OH CH2OH
CHO
[1-14C]-D-ribosio [1-14C]-D-arabinosio
14
H C OH
KCN HO H
[1-14C] H OH [2-14C]-D-glucosio
D-arabinosio
H OH
CH2OH
Degradazione di Ruff
accorciamento della catena
Degradazione di Wohl
accorciamento della catena
Sintesi di osazoni
Sintesi di osazoni
Analisi
Si ritrovano difficilmente come zuccheri liberi
Estratti con solventi molto polari
Precipitazione come osazoni (solidi cristallini gialli
insolubili in acqua utili per l’isolamento e la purificazione degli
zuccheri. In passato si usavano anche per l’identificazione.
Analisi strumentali
metodi cromatografici
HPLC
GC
O OH
HO HO NH2OH.HCl
HO HO O
OH OH
OH
OH OSiMe3
OH OSiMe3
HO Me3SiO
HO N OH TMSCl Me3SiO N OH
OH B-
OSiMe3
Disaccaridi
formati da 2 molecole di
monosaccaridi
Glucosio + glucosio Maltosio (da idrolisi dell’amido)
Glucosio + glucosio Cellobiosio (da idrolisi della cellulosa)
Glucosio + galattosio Lattosio (in latte e latticini)
Glucosio + fruttosio Saccarosio (zucchero da cucina)
Cellobiosio
Lattosio
Il D-galattosio è un epimero
al C4 del D-glucosio
CH2OH CH2OH
O OH O OH
OH
OH OH
OH
OH OH
Saccarosio Legame glicosidico
α-1 → β2
Legame a al glucosio
Legame b al fruttosio
O O O O
OH
H H H
OH H OH H O OH H
O
H H H
H
H OH H OH H OH
Glucosio
Polisaccaridi: amido
OH OH OH
O H H O H H O H
H
H H H
OH H OH H OH H
O O O O
H OH H OH H OH
Polisaccaridi: amido
OH OH OH
O H H O H H O H
H
H H H
OH H OH H OH H
O O O O
H OH H OH H OH
Amilosio
Amilosio
H O H H O H
azzurro
H H
OH H OH H
O O O
H OH H OH
OH OH
O H H O H H O H
H
H H H
OH H OH H OH H
O O O Amilopectina
O
rosso
H OH H OH H OH
Amilopectina
Polisaccaridi
Filamenti di cellulosa
b-D-Glucosio
Cellulosa
Polisaccaridi
Amilosio
a-D-Glucosio
Amilopectina
acido
ialuronico
Acido glucuronico ed
N-acetilglucosammina
eparina
noto come anticoagulante
in figura è riportata una sequenza con 5 residui pm 15-20 mila
gruppi alcolici ed amminici possono essere acetilati e
esterificati con gruppi solfato
N-acetilglucosammina,
acido glucuronico e acido
iduronico
L’emiacetale del glucosio è in equilibrio con la forma aperta
glicone OH
HO O
HO RX
HO XH Aglicone o genina
Con questo nome si indicano composti con
alta variabilità strutturale che si differenziano per
OH
Tipo di legame glicosidico: O
HO
a- glicosidi
HO
b- glicosidi
HO XR
Solidi
Non volatili
Solubili in acqua ed in solventi polari
(acqua e miscele acqua-metanolo o acqua etanolo sono i
solventi più comuni per l’estrazione)
O-Glicosidi (Acetali)
OH
HO O
HO
HO OR
Salicina: analgesico, antipiretico
ed antinfiammatorio
Sintesi di glicosidi
OH OH
OH
HO O O
H+ O + HO
HO OH H
HO HO
HO
OH
OH OH OH
ROH
O O HO O
HO ROH ROH
HO OR HO
HO HO
OR
prodotto principale
OH ROH
OH O
HO O
HO O H HN
HO O O
HO H + UTP OH O N
OH O P O P O
OP O
OH OH
Glucosio 1-fosfato
UPD-glucosio HO OH
OH
HO O
- UDP HO OR
OH
H
O-b-D-glucoside
OH OH
O HO OH
HO
H HO OH
HO
OH OH
OH H
a-D-glucosio
O
HO
HO
H
OH
H OH
HO HO
HO O H 3O
+
HO O
HO OR HO + ROH
HO HO
OH
Glicosidi Cianogenici
Amigdalina
Prunasina
CN
CN
CH glucosio-glucosio
CH OH CHO
glucosidasi
liasi
+ HCN
2 enzimi coinvolti nella tossicità
Meccanismo d’azione
CN- O2
cy c cy a cy a3 Fe
adenosina uridina
desossiadenosina
N-glicosidi
ATP
UTP NAD
Es. streptomicina
Amminoglicosidi
Antibiotici
N-metil-
L-glucosammina
Via biosintetica precursore
4 5
della streptamina glucosio 6-fosfato 1
3 2
H2N O O
HO HO HO OH
HO OH OH HO
NH2 HO O O
OH OH OH
Streptamina
Glucosinolati: S-glicosidi
HO
O
HO
HO S N
HO
C OSO3-
R
sinigrina
glucorafanina
Degradazione dei glucosinolati
MIROSINASI:
si liberano in seguito a danni
al tessuto vegetale e idrolizzano i glucosinolati
con formazione di diversi prodotti
Degradazione dei glucosinolati
glucorafanina
Nutrizione animale
Prodotti goitrogenici alterano:
•Struttura
•Dimensione
•Funzioni della tiroide
SGlu NH
OH N O S
OSO3-
progoitrina
Interazioni pianta-agente patogeno e
pianta-erbivoro
Ac. grassi
Gliceridi
Da non confondere
Lipidi semplici Steridi con steroidi
Cere
Lipidi saponificabili
Fosfolipidi
Lipidi complessi Glicolipidi
Lipoproteine
steroidi
terpeni
Lipidi insaponificabili
idrocarburi
vitamine o provitamine
ACIDI GRASSI
ACIDI CARBOSSILICI A LUNGA CATENA (>12)
RCOOH
Con un numero pari di atomi di C
Saturi Insaturi
acidi grassi saturi
O
CH3(CH2)nC
OH
ac. butirrico (n=2) 4:0 ac. miristico (n=12) 14:0
Monoinsaturi
Poliinsaturi
Se in un acido grasso
sono presenti più doppi legami,
questi non sono mai condensati,
ma sono sempre separati
da un gruppo metilenico CH2
acido linoleico (18:29,12 - 18:2, w-6)
acido 9Z,12Z-ottadecadienoico
w6 12 9 1
H H H H
LIPIDI
CLASSIFICAZIONE
• Lipidi saponificabili (acidi grassi, trigliceridi, cere etc.)
• Lipidi non saponificabili (steroidi, vitamine, prostaglandine)
O O
HO2C
S CoA S CoA
O O
O O O O
R CoA CoA - HB - SCoAS
R SCoA R SCoA
H
SCoA
B
O O
O O O
SCoA - CO2
R CoA
R CoA
n
H
O O Polichetide
H O O O
OH
R NADPH R
S ACP S ACP
β-idrossiacil-ACP β-chetoacil-ACP
O O
O
R H2O R
R NADPH S ACP OH
S ACP
acildo grasso
acil-ACP-α,β-insaturo acildo grasso libero
legato all'ACP HSCoA
O
Il meccanismo di condensazione di Claisen avviene
con le stesse modalità viste nella precedente slide R
S CoA
acildo grasso
legato al CoA
Formazione di acidi grassi
CO SR R = CoA animali/funghi insaturi e poliinsaturi
R = ACP piante
Stearico 18:0
∆9 desaturasi]
[∆
CO SR CO SR CO SR
Piante Piante
Funghi Funghi
Animali
2 4 6 8 10 12
HO 1
3 5 7 9 11
O
16
15
13 14
11 12
HO 1
2 4 6 8
10
cis ∆9
3 5 7 9
O
ACIDI GRASSI SATURI ACIDI GRASSI INSATURI
Acido laurico (12:0) Acido palmitoleico (16:1)
Acido miristico (14:0) Acido oleico (18:1)
Acido palmitico (16:0) Acido linoleico (18:2)
Acido stearico (18:0) Acido linolenico (18:3)
Acido arachidico (20:0) Acido arachidonico (20:4)
O 16
9
15
HO 10 14
11 13
12
13
6
HO 12
7 11
O 8 10
9
NOMENCLATURA COMPLETA DI UN ACIDO GRASSO
N°atomi di carbonio
ω3/6]
18:3 (9c,12c,15c) [ω Posizione doppio legame
partendo dal carbonio terminale
pH = pK a + log
[A ]
−
[HA]
Equazione di Henderson-
Henderson-Hasselbach
reazione acido-base
Reattività tipica degli acidi carbossilici
reazione di esterificazione
O H O
O H O
+ +
+ + +
CO2H CO2 Na
+ +
+ +
+ +
+ +
NaOH
+ +
+ +
+ +
+ +
+ +
La forma sferica delle micelle è + + +
+ +
l’unica forma che permette il minor
H2O
rapporto superficie-
superficie-volume
SAPONI
I saponi possono essere definiti come i sali alcalini di acidi grassi
I primi saponi venivano preparati a partire dal grasso animale.
(costituito per lo più da triacilgliceroli o trigliceridi)
venivano trattati in acqua con la cenere a caldo
La funzione della cenere era quella di una base forte (KOH = potassa)
processo di saponificazione.
O
O C R OH
KOH OH 3R COO K
O C R
+
O Acido grasso
O C R OH
O Glicerolo
Trigliceride
I sali degli acidi grassi con metalli alcalini (Na e K) sono molto solubili in acqua
I sali degli acidi grassi con metalli alcalino-terrosi (Mg e Ca) formano sali
insolubili in acqua (precipitano)
grasso
Acqua
grasso
grasso grasso
grasso
grasso
ACILGLICEROLI
IN NATURA NORMALMENTE NON SONO PRESENTI ACIDI GRASSI LIBERI
O O O
O
R1 O O R3 R1 O OH
O O O O R O OH
OH
R2 R2
O O HO OH
HO OH O O
Glicerolo R1 O O R2
OH
OH R
O 1,3-diacilglicerolo 2-monoacilglicerolo
Residuo acilico
di un acido grasso
R
O O
H H
P P
HO O OH HO O OH
OH OH CHO CHO
OH OH
H OH HO H
L’ATOMO DI CARBONIO IN CH2OH CH2OH
O
POSIZIONE 2 DIVENTA H D-gliceraldeide L-gliceraldeide
P
CHIRALE HO O OH
OH
OH
O R S O
H 1 H
3 3 1
P P
HO O 2 OH HO 2 O OH
OH OH
OH OH
O CH2O C R
R C O C H
GLICEROFOSFOLIPIDI
CH2OPO3H2
Acido fosfatidico
NH 3
O TESTA POLARE O
O P O O P O
O O
H 2C CH CH 2 GLICEROLO H 2C CH CH 2
O O O O
O C1 C O O C C O
2 FOSFOGLICERIDI =
3
GLICEROL FOSFATIDI
4
5 Si ritrovano principalmente
6 nelle membrane cellulari,
7
venivano anche definiti come
8
FOSFOLIPIDI o FOSFATIDI
10 9 CODE LIPOFILE
Non tutti i lipidi contenenti
fosforo sono necessariamente
fosfogliceridi,,
fosfogliceridi
La SFINGOMIELINA
SFINGOMIELINA,, ad
esempio, appartiene alla
classe dei SFINGOLIPIDI
SFINGOLIPIDI..
OH
NH3 HO OH
HO OH OH
HO OH
NH3 N(CH3)3 CO2 HO OH
HO HO HO OH
OH
Etanolamina Colina Serina Inositolo
SFINGOLIPIDI
CH CH(CH2)12CH3
NH2
HO HO C H
H2N C H
OH Sfingosina CH2OH
R CH CH(CH2)12CH3
NH
HO C H
O
R1 RHN C H
OH CH2OR1
R R1 Nome
ACIDO GRASSO H Ceramide
ACIDO GRASSO PO3R Sfingomieline
1
(R equivale all’R nei glicerofosfatidi)
ACIDO GRASSO Zucchero Cerebrosidi
(tramite legame glicosidico, glucosio e galattosio)
ACIDO GRASSO Galattosio-3-solfato Sulfatidi
ACIDO GRASSO Residuo con 3 o più zuccheri Gangliosidi
(uno dei quali è un acido sialico o un amminozucchero)
CERE Lipidi saponificabili di consistenza solida
O
R
Acido palmitico O Alcool grasso
La LANOLINA
LANOLINA,, o grassso della
lana, è una miscela di esteri di
O acidi grassi con gli steroli
R lanosterolo e agnosterolo.
agnosterolo.
O
9 7 5 3 1
Acido-7-(2-ottil-ciclopentil)-eptanoico La catena in 2 è in b
COOH
Acido arachidonico
9 7 5
5 3 11
9 COOH
CO
10 5 8 86
4 22 2H
4 1
10
15
PROSTAGLANDINE
16 18 20
3 2 14
CH3
11 12 11 12
13 14
13 15 17 19
acido prostanoico
O O O HO O HO
R1 R1 R1 R1 R1 R1
R2 R2 R2 R2 R2 R2
O HO HO
PGA PGB PGC PGD PGE PGF
COOH
COOH COOH
O
O O
O O
OH OOH
OH
PGH2 PGG2
PGI2
Riassunto della nomenclatura
Es: PGF2α
• PG = prostaglandina
• La lettera (A, B, etc) si riferisce alla presenza di
sostituenti diversi legati in determinate posizioni,
per ciascuna classe di eicosanoide
• Il numero si riferisce al numero di doppi legami
• La lettera greca indica la presenza di un gruppo
–OH sul C9 che si trovi in cis (a) o in trans (β)
rispetto a quello sul C11 (sul ciclopentano)
Acido arachidonico e gli altri acidi grassi
insaturi precursori delle prostaglandine
CO2H CO2H
CO2H
Origine vegetale!!!
CO SR R = CoA animali/funghi
R = ACP piante
Stearico 18:0
[9 desaturasi]
CO SR CO SR CO SR
Piante Piante
Funghi Funghi
Animali Animali
CO SR CO SR
COSR COSR
.
Prostaglandine
della serie 1
e perossidasi 2 O2 Cicloossigenasi
diossigenasi (incorpora O2 O
C OOH
in un substrato)
perossidasi O
(catalizza la rottura del PGG 2
OOH
legame idroperossidico)
2 e Perossidasi
O
PGH 2
OH
COOH O
O C CH3
+ Enz-Ser CH2 OH
Aspirin COX
PGH (attiva)(active)
2 Synthase
COOH
O
OH
+ Enz-Ser CH2 O C CH3
ciclossigenasi O2
COOH COOH
CO2H
O perossidasi O
O O O O
O2
OH OOH
PGH2 PGG2
OH
COOH
O
PGI2
emivita = 2-3’
utilizzata per inibire la
coagulazione sanguigna durante
HO
OH la dialisi
COOH COOH
COOH HO
O
O
O O
OH OH
HO
OH
PGD2
PGE2
2H
emivita > 10’
COOH
HO
HO
OH
PGF2
COOH
COOH
O
O
-H2O
HO OH
OH
PGA2
PGE2
-H2O
COOH
O
-H2O
COOH OH
O
PGB2
OH
PGC2
CO2H CO2H
CO2H
COOH COOH
COOH
OH
OH OH
FOSFOLIPASI A2
ACIDO ARACHIDONICO
LIPOOSSIGENASI
LOX CICLOOSSIGENASI
(5-,8-…..) COX-1 e COX-2
Pathway lineare
Pathway ciclico
LEUCOTRIENI
TXs
sintetasi
PGH2
Aspirin
Arachidonate
emivita = 30-40” OH
PGH Synthase
(Cyclooxygenase-
Cox1/2) O
PGH Synthase
O (Endoperoxidase) HO O
Tromboxane
synthase TXA2
PGG2 PGH2 (Unstable)
e la loro aggregazione. Ruolo del TXA2 è quindi opposto a quello della PGI2.
isolati per la prima volta dai leucociti
Biosintesi dei leucotrieni coinvolti nella risposta allergica e nei processi infiammatori
broncocostrittori e vasocostrittori
5-lipo- Reductase
xygenase
(Neutrophil) FLAP
LTA4 5-oxo-ETE
LTB4 LTA4
hydrolase
Epoxide
LTC4 GSH
hydrolase
synthase
Dipeptidase LTC4
LTF4 5(S), 6(R)-DIHETE
-Glutamyl
-Oxidase transpeptidase
LTD4
Dipeptidase
20-OH- LTE4
20-OH-LTB4
LTE4 -Oxidase
TERPENI
LIPIDI
ALCALOIDI
FLAVONOIDI
ANTRACHINONI
CO 2 + H 2O
Piante verdi
hν Alghe fotosintetiche
Polisaccaridi
Glicolisi Eritroso-4-fosfato
OP
Fosfoenolpiruvato CO 2-
CO 2
Lignani
Cumarine
HO OH
OH
O
Sichimato
Piruvato
CO 2
Proteine
Aminoacidi
Enzimi
aromatici
Alcaloidi
MONOTERPENI
O OH
O 2C Terpenoidi DITERPENI
S CoA OH TERPENI
Steroidi
Carotenoidi SESQUITERPENI
Acetil coenzima A Acido mevalonico
TRITERPENI E STEROIDI
Polifenoli
Ciclo degli acidi Acidi grassi
Prostaglandine
tricarbossilici Polichetidi
Antibiotici macrociclici
Proteine
Aminoacidi alifatici Enzimi
Alcaloidi
Metaboliti secondari di piante e animali.
Sono in genere classificati fra i lipidi non saponificabili (ne condividono molte
proprietà, prima fra tutte quella di essere solubili in solventi poco polari).
TERPENI ISOPRENOIDI
C
Isoprene
Unità isoprenica
C C (2-metil-1,3-butadiene)
C C
ACETATO
TRITERPENI
Colesterolo (squalene)
HO
L’ACIDO
L’ACIDO MEVALONICO E’ UN FATTORE CHE PUO’ SOSTITUIRE
L’ACETATO DI SODIO PER LO SVILUPPO DI ALCUNI BATTERI
HO 2C
OH
Isoprene OH
2-metil-1,3-butadiene (-)-Acido Mevalonico
BIOGENESI DEGLI ISOPRENOIDI
CH 3CO-CH 2CO-CoA O
Senecioil-CoA
CoA
CH 3CO-CoA
CO 2, ATP
HO 2C
CH 2 O
HO 2C
C O
CH 3 CH 2 CoA
OH
CoA
β -idrossi-β -metilglutaril-CoA
1
TPNH HO 2C HO 2C HO
O 2
TPNH 3 5
H 6 4
OH
OH OH O O
enzyme bond (-)-acido mevalonico
O H
H O
acetoacetil-CoA
SCoA COSCoA
tiolasi
CH 2COSCoA
CH 2COSCoA
HMG-CoA
sintetasi
O OH OH NADPH O OH O
HMG-CoA reduttasi
O SCoA O SCoA
H
NADPH OPP
O OH
O OH O O
2 ATP
O 1 3 5 O P O P OH
O OH 2 4
O O
C
mevaloil pirofosfato
C C
C C
Scheletro ATP, -CO 2
isoprenico di base 3,3-
3,3-dimetilallilpirofosfato:
è l'effettivo agente alchilante nella
H 5
biosintesi degli isoprenoidi e la forma
3 1 -H R 3 1
2
(isomerasi) H 4 2 biologica dell'unità isoprenica
OPP OPP
H H HR HS
3,3-dimetilallilpirofosfato ∆ 3-isopentenilpirofosfato
L’alchilazione del dimetilallilpirofosfato è il mezzo attraverso il quale
vengono costruite le unità poliisoprenoidiche.
H
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP
Geranil-OPP
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x 2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x 2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
SONO STATI INDIVIDUATI OLTRE 250
DIFFERENTI SCHELETRI CARBONIOSI
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP I cinque precursori
Geranil-OPP aciclici di base
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x 2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x 2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
ASPETTI BIOSINTETICI DEI TERPENI
Processo di iniziazione
Processo di propagazione
Processo di terminazione
H
H
O HO
H
R - OPP R
CH 2 OPP CH 2
Propagazione
Ciclizzazione
Apertura dell'anello
R R
R R
1,2-R~
H H
1, n-H~
Terminazione
H -H
-H
H
O
H H
OH
H
- H
DERIVANO BIOGENETICAMENTE DAL GERANILPIROFOSFATO:
• devono contenere 10 atomi di carbonio
• scheletro carbonioso in accordo con la regola isoprenica
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP
Geranil-OPP
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x 2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x 2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
Interazione tra isopentenilpirofosfato (IPP) e
dimetilallilpirofosfato (DMAPP)
3 1 E
4 2
OPP OPP
HR HS - HR
H
PPO
GPP
GERANILPIROFOSFATO
(E) OPP PPO
OPP
(GPP) (LPP)
(Rotazione del
gruppo vinile)
(Z)
PPO
OPP
OPP
(NPP) (LPP)
ESEMPI DI MONOTERPENI LINEARI
OPP
OPP
OPP
OH
CHO
OH
1 2
Processo di propagazione con formazione di scheletri
LPP
α -terpineolo
OH
Catione Catione mentili co
linalile H
(b)
(a)
O H (c)
(a)
biciclici e policiclici
(a)
α -pinene
Canfora (b)
(*)
(a)
(c) (*)
(a) β -pinene
O
Canfene (a)
(a)
(a) Fencone
(*) Riarrangiamento
di Wagner-Meerwein:
S hift 1,2 di un gruppo
a lchilico HO
Terpin-4-olo Tuiano
Isobornilene
TRASPOSIZIONE CATIONOTROPICA TIPO WAGNER
WAGNER--MEERVEIN
OH
Borneolo
Catione O
bornile
Catione
mentile Canfora
Catione
Catione
pinile
fenchile
TRASPOSIZIONE CATIONOTROPICA TIPO WAGNER
WAGNER--MEERVEIN
H H Tuiano
2 3
H Carano
2 4
Biosintesi dello scheletro iridoide
1 5
Scheletro
iridoide
+H
H
-H
Scheletro
secoiridoide
1
Caratteristica peculiare dei monoterpeni naturali:
OH
OH
OH
1,2,3--triidrossi
1,2,3 triidrossi--p-mentano
metabolita del fungo Fusicoccum Amygdali.
MONOTERPENI CHE CONTRIBUISCONO ALL’AROMA
GRADEVOLEZZA
PROCESSO DIGESTIVO
PROCESSI INTRACELLULARI
(attraverso normali vie biosintetiche)
PROCESSI EXTRACELLULARI
(fermentazione o trasformazioni chimiche delle sostanze alimentari durante la
lavorazione, per degradazione di precursori ad elevato peso molecolare)
QUALI SONO LE FONTI DEGLI AROMI?
CONSERVAZIONE
FERMENTAZIONE
sono i processi più comuni, dopo la
DISIDRATAZIONE raccolta, che modificano l’aroma degli
BOLLITURA alimenti.
ARROSTIMENTO
ossidazioni, trasposizioni
ossidazioni trasposizioni, frammentazioni e reazioni di condensazione
IL PROFUMO È COMPOSTO DA MOLTI
COMPONENTI ODORIFERI CHE SPESSO SONO
PRESENTI SOLO IN TRACCE
7 8
9
Mircene Cis-ocimene
β-pinene α-pinene
Il linalolo 10, il geraniolo 11, il nerolo 12 e il citronellolo 13 sono i derivati
ossigenati che si ritrovano più frequentemente in natura.
(Insieme ai loro derivati costituiscono la base di molti olii essenziali e molti profumi naturali)
CHO
Citrale O
2 enantiomeri
O R
OH
OH
10 11
2 enantiomeri
12 OH
OH 13
O
O R
CHO
O R
Citronellale
L’ acido geranico è presente in molti tipi di uve.
O
OH OH
11 Acido geranico
Geraniolo
Nelle uve e nei vini (moscatelli) è stato ritrovato anche il monoterpene 14.
OH
14
OH
15
L'alcool 16 è da considerare materiale base nella moderna tecnologia dei
profumi e viene pertanto usato in larga quantità.
HO
IDRATAZIONE
16 7
Mircene
O
O
MONOTERPENI MONOCICLICI E BICICLICI
OH
HO
OH
OH
21 22 23 24
21, 22, 23 e 24 sono presenti negli olii essenziali del pepe nero (Piper nigrum)
(veri responsabili dell'aroma del pepe non sono ancora stati identificati).
Origanum vulgare
OH OH OH
25
26 27
Salvia
Juniperus communis
Il distillato alcoolico della Majorana hortensis contiene circa il 15% degli eteri
etilici di 28, 29, 30 e 31. (viene usato per profumare alcuni liquori)
OH OH
OH
OH
28 29 30 31
O
Esempio:
O La canfora è inscritta nella
nostra Farmacopea Ufficiale
Canfora
IRIDOIDI
O O
H (NADPH)
OH H H H
CHO CHO OH
CHO H H H
OH O
CHO
H
Iridodiale Iridodiale Iridodiale
Geraniolo (forma emiacetalica)
O (forma chetonica) (forma enolica)
Ossidazione
H H H
OH Glucosidazione
CHO CHO
H [O] H H
O
CHO OHC CHO OHC
Ossidazione e
O H O HO fosforilazione
OPP
H H H
OGlc OGlc OGlc
H H H
O O O O O O
O O O
Secologanina Loganina
(secoiridoide) (iridoide)
Strutture che presentano grosse analogie con quella della loganina, vengono ritrovate in una classe di composti
denominati valepotriati (esteri epossi-iridoidi), che con il valtrato (0,4-2%), sono i componenti principali estratti
dalla valeriana.
O
O O
H
O
O O O
O
Valtrato
NH2
H OGlc
OHC H
ALCALOIDI CHINOLINICI
+ O
(Cinconidina, chinina,
N cinconina, chinidina)
MeO2C
Triptamina
Secologanina
ETERI E LATTONI MONOTERPENICI
Scoperta e identificazione del "rose oxide" (34) e dei linaloli ossidi (35 e 36)
HO
O
OH
O HO O Linalolo
35 36
34
H
O
[O]
OH OH
HO
HO
O
O
L’ eucaliptolo (1,8-cineolo, un
O etere biciclico), è stato ritrovato
in molte specie botaniche.
Eucaliptolo
O
O
38 39
H H
O O O
H H H
O O O
Iridano 40 41 42
Schema del processo di distillazione in corrente di vapore (steam distillation)
CONDENSATORE
RECIPIENTE
DISTILLATORE acqua fredda in entrata
SEPARATORE
vapore in ingresso l'idrolato esce dal
basso del separatore
essenza oleosa
raccolta dalla parte
alta del distillato
SESQUITERPENI
NATURALI
OPP
OPP
trans-trans-FARNESIL-PP (TTFPP)
trans-cis-FARNESIL-PP (TCFPP)
3 UNITA’
ISOPRENICHE
H
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP
Geranil-OPP
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
BIOSINTESI DEL TRANS-
TRANS-TRANS-
TRANS-FARNESILPIROFOSFATO
3 1
2
OPP - HR
4
OPP HR HS OPP
- OPP
GERANIL-OPP ISOPENTENIL-PP trans-trans-FARNESIL-OPP (TTFPP)
Conversione del TTFPP nei rispettivi isomeri TCFPP e
nerolidol--OPP via ionizzazione del gruppo OPP.
nerolidol
OPP
OPP
TTFPP
(Rotazione legame σ)
OPP
OPP
OPP
TCFPP OPP
NEROLIDIL-OPP
E Ipotesi biogenetiche di scheletri
E
sesquiterpenici a partire da trans
trans--
trans--farnesilpirofosfato (TTFPP)
trans
OPP
TTFPP
catione E,E-farnesile
H
Scheletro
catione guaile GUAIANICO
- H+
Scheletro
GERMACRANICO
- H+
H
catione germacrile
Scheletro
catione eudesmile EUDESMANICO
H
2 2
1 1
3 3
+
-H
1' 3' 1' 3'
2' 2'
Scheletro Sesquiterpene
H
Partenolide: agente antiemicrania presente nel
Germacrano
partenio (Tanacetum parthenium). O
O
O
OAc
Matricina: presente nei fiori di matricaria, in
seguito a riscaldamento decompone per dare il H
H
camazulene. OH
O
Guaiano O
O OAc
6 H
O
Tapsigargina: questo composto è di notevole O O
interesse farmacologico come “tumor promoter” OH
e come potente attivante di cellule coinvolte OH
O
nella risposta infiammatoria.
O
COMPOSTI DERIVANTI DAL TTFPP
Scheletro Sesquiterpene
α-santonina: identificata come il principale componente
antielmintico di varie specie di Artemisia, come ad
esempio del chenopodio (A. cinia; Compositae) ed ha
Eudesmano O
trovato un notevole impiego nell’eliminazione di vermi
parassitari, sebbene una potenziale tossicità ne limiti O
l’applicazione. O
OH
Vernolepina: possiede interessanti proprietà biologiche, O
come ad es. le capacità antitumorali dimostrate sia in
Elemano
vitro che in vivo; inoltre sono presenti anche attività anti- O
H
aggregante, spasmolitica, antiparassitaria ed antibiotica. O
O
Ipotesi biogenetiche di
scheletri sesquiterpenici
a partire da trans trans--cis-
cis-
farnesilpirofosfato (TCFPP) b
-OPP b
OPP
a
TCFPP catione bisabolile
catione E,Z-farnesile
a
b
+
-H
Scheletro
H H
CADINANICO
catione cis-germacrile
W-M
shift 1,3 di uno +
-H
ione idruro Scheletro
BISABOLANICO
Scheletro
catione cadinile catione carotile CUPARANICO
Scheletro Sesquiterpene
(β) H OH
(α)
Bisabolano α e β Bisabolene α-bisabololo
H
H
O
O
Cadinano α-cadinene Artemisinina O
H
H O
γ-bisabolene
O E O
?
γ-bisabolene
Miscela di feromoni della Nezara vidula
Glicine max
Alcuni sesquiterpeni, aventi strutture cicliche complesse, sono
determinanti per le fragranze degli oli di vetiver e di patchouli
H
O
β-vetivone
O
HO
α-vetivone zizanale
H
HO
patchoulolo
HO
O
cusimone nor-patchoulenolo
nor-tetrapatchoulolo
Risorse naturali di sesquiterpeni, sono ad esempio l’olio di chiodi
di garofano, da cui si ricava il cariofillene come by-
by-product
dell’estrazione dell’eugenolo, la trementina indiana (estratta dalla
specie Pinus Longifolia) da cui si ottengono per distillazione gli
isomeri longifolene ed isolongifolene
Cariofillene Longifolene
Isolongifolene Isolongifolanone
Gli oli di legno di cedro usati in profumeria vengono
classificati in due gruppi.
1. oli di legno di cedro inglese, texano o cinese, estratti
dagli alberi della famiglia Juniperus, i cui componenti
sono derivati dal cedrano e dal tuiopsano.
2. oli di legno di cedro atlantico o dell’Himalaya ottenuti
dalla specie Cedrus ed i loro terpenoidi sono soprattutto
bisabolani
O O
atlantone deodarone
ARTEMISININA
(Qinghaosu
Qinghaosu))
H
O
O
O
H
O
O
0.06--0.16%
0.06
Epossidazione
Ossidrilazione
Lattonizzazione O O H
H H
OX
HO2 C OX
O
Catione cadinile Acido artemisinico Arteannuina B
H H
H H
O O H
O
Ossidazione
OH H O H H
O O
HO O
H
O O O
H H
H
H O
O
O O
O O
HOO
O Riduzione H
H O
H O
O
O O
O Artemisinina
Artemisitene
(qinghaosu)
OPP
DITERPENI
NATURALI
(GGPP)
OPP
4 UNITA’
ISOPRENICHE
(GLPP)
H
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP
Geranil-OPP
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
OLTRE 1000 DITERPENI NATURALI
Geranilgeraniolo Fitolo
ACICLICI
DITERPENI POLICICLICI (ampiamente distribuiti)
MACROLICICLICI (meno frequenti)
O
OH
Vitamina K1 (fillochinone)
Fitolo
N N
Mg++
N N
Clorofilla a
MeO2C O
O O
DITERPENI CON SCHELETRO CARBONIOSO POLICICLICO:
Importanza dell’intermedio LABDANICO
12 17 Pirofosfato allilico:
13
11 Possibilità di generare un carbocatione
20
15 OPP
delocalizzato su tre centri: C(13), C(15), C(16)
1 9
2 10 8 14 16
3 5 7
4 6
18 19
PROCESSI DI PROPAGAZIONE
50
Ciclizzazione
Ciclizzazione con trasposizione
PROCESSI DI TERMINAZIONE
SERIE NORMALE ED ANTIPODA
OPP H OPP
H H
H
H GGP
GGP
OPP H H
A
B
A B
OPP
H
H
H H
9 OPP OPP
1
2 10 8
A B
3 5 7
4 6
H DITERPENI H
Intermedio labdanico Intermedio copalilico
PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DELL’ANELLO LABDANICO
TRASPOSIZIONE DI GRUPPI POSIZIONATI NELL’ANELLO A (ROSANO)
OPP
H
OPP
H H
H H
H Rosano
Prodotti
CICLIZZAZIONE CHE COINVOLGE I GRUPPI CHE ANDRANNO A
CONCORRERE ALLA FORMAZIONE DEL NUOVO ANELLO (PIMARANO) O
DEI NUOVI ANELLI (CAURANO)
(CAURANO)..
OPP
H Prodotti
H
H H Pimarano
CH3 H
H
C
H
H
H
H
H Caurano
H
H
Prodotti
OPP
H H
H H Pimarano
H
15
12 16
11 13
9
C
1 14
2 10 8
H
3 5 B
4 7
H 6
OH
OH
H
51 (Nezucolo)
H
H O
H
H
Scheletro isopimaranico
TRASFORMAZIONE LABDANO → PIMARANO - ISOPIMARANO
OPP
Pimarano
H H
H H
OPP
OPP
H Isopimarano
H
H
H
OPP
DIMOSTRAZIONE DELL’EPIMERIA DEL C-
C-13 DEL PIMARANO ED
ISOPIMARANO PER VIA CHIMICA
OH
CHO
OH
OsO4 IO4-
WK
C-13
HO CHO
OH
WK
OsO4 IO4-
PIANTE DEL GENERE PINUS PRODUCONO RESINE
PREVALENTEMENTE COSTITUITE DA DITERPENI TRICICLICI
E TETRACICLICI (PRINCIPALMENTE COMPOSTI PIMARICI
ED ISOPIMARICI)
10
10--deacetilbaccatina III
foglie di piante del
O genere Taxus (0,1%)
O OH
O O O
NH O
OH OH
O HO
OH H H
HO HO
O O O O
O O O O
Taxolo O O
O
O O
NH O
OH
O
O
Lucas (1856): isolamento di miscele di composti O O O
Taxolo O
O
O O
NH O
OH
O
OH H
HO
O O O
O
Taxolo O
OH
O
OH
HO
H
HO
O O O
O
O
O
OH
O O
NH O
OH
O
OH H
HO
O O O
O
O
Docetaxel
(Taxotere)
COMPOSTI A 30 ATOMI DI CARBONIO
PROVENGONO BIOGENETICAMENTE DALLO SQUALENE
TRITERPENI TETRACICLICI
STEROIDI E STEROLI
FITOSTEROLI
ACIDI BILIARI
GLICOSIDI CARDIOATTIVI
TRITERPENI PENTACICLICI
SAPONINE TRITERPENOIDICHE
H
Isopentenil-OPP
OPP
OPP
Dimetilallil-OPP
MONOTERPENI
OPP
Geranil-OPP
OPP
SESQUITERPENI
OPP
TRITERPENI x2 Farnesil-OPP
OPP
DITERPENI
OPP
CAROTENOIDI x2 Geranilgeranil-OPP OPP
n
POLIISOPRENOIDI
OPP + OPP
Squalene
OPP
Pirofosfato di presqualene
E SH
OPP E OPP
3
S
G
TTFPP PPO 1 1 3 G
2
2 4
4
G 3 G G
1 H
3 4 2
G
1 OPP
4 2 B Presqualene pirofosfato
TTFPP
G
G
G (NADPH) G
Squalene H
G = geranile
Squalene
Epossisqualene
barca H
sedia Catione protosterile
barca
HO +
H
Lanosterolo Me H
HO
H
Me
Lanosterolo
TRITERPENI TETRACICLICI
sedia
H+
barca
sedia sedia
H
+
H
HO Scheletro del
H DAMMARANO
HO Scheletro del
EUFANO
STEROIDI E STEROLI
21
20
18
22
HO
12 Colesterolo
Colesterolo
11 13 17
19
16
9 14
1 8
2 10 15
3 5 7 O
4 6
HO
Lanosterolo
O
Progesterone
LANOSTEROLO COLESTEROLO STEROIDI
HO HO O
HO2C HO2C
O
O HO
-H +H
- CO2
O O O O
O
β α
O H
Tautomeria chetoenolica
R
R R
E OOH
H
C O
CHO O H E OH
E O
R
R R
H
- HCO2H
O
CH
O
Reazione di eliminazione
dell’estere formico
HO
Colesterolo
ORMONI STEROIDEI
ORMONI CORTICOSTEROIDI
ACIDI BILIARI
12
13 17
11
16
1 9
10 14
2 15
8
3 7
5
4 6
CICLOPENTANOPERIDROFENANTRENE
H H H H H
H H H H H H H H
H H H H
Estrano Androstano Pregnano Colano
24' 24'
24 24
H H H
H H H H H H
H H H
Colestano Ergostano Campestano
24'' 24''
24' 24'
24 24
H H
H H H H
H H
Stigmastano Poriferastano
ORMONI STEROIDEI
OH
21
20
O
R3
CARATTERISTICHE STRUTTURALI R1
11 17
R2
UN DOPPIO LEGAME ∆4
O
4
OH OH
O O
CHO
HO H R2
R1
O O
MINERALCORTICOIDE GLUCOCORTICOIDE R1 R2
Aldosterone Cortisolo OH OH
Corticosterone OH H
ORMONI SESSUALI
O
R1 PROGESTERONE
(scheletro del pregnano)
HO
OH
(scheletro dell’estrano)
ESTROGENI R R1
Estrone O H
O
Estriolo β-OH OH
TESTOSTERONE
Estradiolo β-OH H (scheletro dell’androstano)
TRASFORMAZIONE DEL TESTOSTERONE AD ESTROGENI
OH R
R1
O HO
CO2-
aromatasi
O O
O
OH
=
HO β-estradiolo
HO
ACIDI BILIARI
Rappresentano la principale via di degradazione del colesterolo.
colesterolo.
H Colestano H Colano
H
2. Catena laterale in C17 a 5 atomi di carbonio con gruppo
carbossilico terminale
(3α-OH, 7α
3. Presenza di 3 funzioni alcoliche (3 7α-OH e 12α
12α-OH)
OH
CO2H
Acido Colico
HO OH
OH
CO2H
HO HO OH
Colesterolo Acido colico
H CH3 H CH3
CH3 CH3
H CH3 H
CH3
OH
HO H HO H O
H
H H H
H
OH
OH
OH OH OH
Acido biliare
Lipide o
vitamina liposolubile
OH
CO2H CO2H
OH
CO2H
CO2H
HO Acido Chenodesossicolico
HO OH
Acido Desossicolico
Schema generale della biotrasformazione del lanosterolo
HO HO HO
Lanosterolo
CO2H
HO HO HO HO
Colesterolo H H
Desmosterolo
OH OH
O CO2H
HO
H
HO Ac. Litocolico
HO
Pregnenolone
O O ACIDI BILIARI
O O
Progesterone
Schema generale della biotrasformazione del progesterone
O OH
O
OH
O
O
O Testosterone
Progesterone
OH
OH
-
OH O O
O
R R'
O
O
OH
O
Corticosteroidi
HO
β-estradiolo
FITOSTEROLI
• POSSONO TROVARSI IN PIANTE, ALGHE E FUNGHI
• I FITOSTEROLI DELLE PIANTE E DELLE ALGHE DERIVANO DAL CICLOARTENOLO
• HANNO DA 27 A 29 ATOMI DI CARBONIO
24
EPOSSISQUALENE H
H H
10 8
H
HO
HO H
Cicloartenolo
Catione protosterile
R
24
HO
Processi di alchilazione HO
e/o modifica della catena
HO laterale e modificazioni
Fitosterolo del nucleo steroideo 24-metilene-cicloartenolo
generico
24
SAM
Alchilazione della
catena laterale
(Funghi)
HO HO
Lanosterolo
24-metilene-idrolanosterolo
HO
Ergosterolo
S-adenosil-metionina
Adenosina
δ+
CH3 S
-I R
CICLOARTENOLO
o LANOSTEROLO
H
H H
- H+ SAM
NH2
N
NH2
OH OH OH N
N
NH2 HO P O P O P O N NH2 N
N
O
O O O
N
HO2C S ATP HO OH HO2C S O
N
CH3 CH3
L-Met HO OH
S-adenosilmetionina
(SAM)
NH2
N
NH2 N
N
HO2C S O
N
Nu CH3
CH3
HO OH
Nu
S-adenosilmetionina
(SAM)
HO HO
Campesterolo β-sitosterolo
HO
Stigmasterolo
Soia (Glycine max)
GLICOSIDI CARDIOATTIVI
17
H
14
3
H OH
HO
H
CARDENOLIDE (digitossigenina)
O
24
O
23
Digitalis purpurea 21
20 22
O H
Helleborus niger H
17
14
10
H OH
3 5
HO
BUFADIENOLIDI composti a 24 atomi di carbonio, es. OH
ellebrigenina (Helleborus niger).
niger). BUFADIENOLIDE (ellebrigenina)
IMPORTANZA DELLA STEREOCHIMICA AI FINI DELL’ATTIVITÀ :
• Giunzione cis sia fra gli anelli A/B che fra gli anelli C/D
• Orientamento β degli ossidrili in posizione C3 e C14
• Funzione lattonica α,β-insatura localizzata in posizone C17- C17-β
• In posizione 3 deve essere legato un gruppo glicosidico (aumento della
solubilità in acqua e quindi della capacità di legarsi al muscolo cardiaco)
O
O 24
O O
23
21 23
21
20 22 20 22
O H
Gruppo 17 Gruppo 17
glicosidico H glicosidico H
14 14
10
H OH H OH
3 3 5
HO HO
H OH
22
20
OH OH H O O OH
H
O2, NADPH O2, NADPH
H H
HO
O O
Ossidazione e riarrangiamento
del doppio legame per H
H tautomeria chetoenolica H
NADPH
H
H H H H
O
HO O H
Pregnenolone Progesterone
OH
O O O
H H H
NADPH Ossidrilazione C14 Ossidrilazione C21
H H H OH H OH
HO HO HO
H H H
5β-pregnan-3β,14β,21-triol-20-one
OH
O O
O
HO2C SCoA
SCoA H O O
Acetil-CoA
Ossoacetil-CoA
H OH O
O O
HO
H
5β-pregnan-3β,14β,21-triol-20-one H
H
H OH
O O
H OH Ossidrilazione 16β HO
H
HO
H Bufalina
Digitossigenina
H 16 OH O
Ossidrilazione 5β e
ossidazione del C19
Ossidrilazione 12β O
H OH
O O
HO
H
OH Gitossigenina O H
H
12
H
H OH
H OH HO
OH
HO
H Ellebrigenina
Digossigenina
La formazione del sistema lattonico, prevede l’addizione di una unità di acetil acetil--CoA o di una unità di
ossoacetil--CoA probabilmente con un meccanismo di tipo addizione aldolica.
ossoacetil aldolica. Nella biosintesi dei
bufadienolidi dopo questa addizione, si verifica la perdita di un carbonio per decarbossilazione.
decarbossilazione.
I CARDENOLIDI SONO I GLICOSIDI CARDIOATTIVI PIÙ DIFFUSI. DIFFUSI.
Piante delle famiglie Apocynaceae (Strophantus
(Strophantus),
), Liliaceae (Convallaria
(Convallaria),
),
Scrophulariaceae (Digitalis
(Digitalis)) sono una fonte di diversi prodotti medicinali.
O O
OH
O β1 4 H
HO O β1 4
HO O O β1 4
O O H OH
OH O β1
D-glucosio O
OR H
D-digitososio OH
D-digitososio OH
D-digitososio
Digitossigenina
R= H, Digitossina
R= CH3CO, Acetildigitossina
R= H, Purpureaglicoside A
R= CH3CO, Lanatoside A
O O
OH
α1 4 H
O O
HO H
HO OH
β1 4
OH O
D-glucosio O O β1 H OH
HO O
O
OH OH
D-glucosio
OMe
Strofantidina
D-cimarosio
Cimarina
β-strofantina K
Strofantoside K
Strophanthus Kombè
(Apocynaceae). I semi contengono il
5-10% di cardenolidi, una miscela
conosciuta come strofantina K.
I BUFADIENOLIDI SONO I GLICOSIDI CARDIOATTIVI PIÙ RARI
Sono stati ritrovati in alcune specie della famiglia delle Liliaceae
(Urginea
Urginea)) e delle Rannunculaceae (Helleborus
(Helleborus))
H OH
OH O
β1 4
O α1
HO O
HO O
OH HO Urginea maritima (Liliaceae)
D-glucosio OH
L-ramnosio Scillarenina Cresce sulle spiagge del
mediterraneo;; contiene diversi
mediterraneo
Proscillaridina A bufadienolidi (percentuale
maggiore del 4%).
Scillarenina A
I glicosidi cardioattivi usati nella pratica terapeutica:
terapeutica:
DIGITOSSINA e la DIGOSSINA
(vengono impiegati nell’insufficienza cardiaca congestizia e nel trattamento delle
aritmie cardiache, in particolare nelle fibrillazioni atriali)
O O
OH
H
O
R1O O
O O H OH
O
O
OR2 H
OH
OH
Digossigenina
R1 = R2 = H, digossina
R1 = Glc, R2 = CH3CO, lanatoside C
R1 = Glc, R2 = H, desacetil-lanatoside C O O
OH
O β1 4 H
HO O β1 4
HO O O β1 4
O O H OH
OH O β1
D-glucosio O
OR H
D-digitososio OH
D-digitososio OH
D-digitososio
Digitossigenina
R= H, Digitossina
R= CH3CO, Acetildigitossina
I glicosidi cardioattivi aumentano la forza di contrazione del cuore
cuore::
• Aumento della gittata cardiaca
• Aumentando dei tempi di pausa tra le contrazioni
Dammarano Lupano
b
H
+
H H a H +
a
+
H H
Ursano
a
H
+
H
H
Oleanano
Scheletri pentaciclici di
β-amirina
α-amirina base coinvolti nella
formazione delle saponine
triterpenoidiche
DOCOSAIDROPICENE
SAPONINE TRITERPENOIDICHE
+
H
H
3 3
HO HO
HO
Scheletro del dammarano
β-amirina
α -a m i r i n a
SAPONINE
Proprietà anfipatiche
GLICOSIDE
ZUCCHERO AGLICONE
Legame glicosidico
Il componente principale della liquirizia è l’acido
l’acido
glicirrizico (o glicirrizinico
glicirrizinico)) un diglucuronide (le due
molecole di acido glucuronico sono legate fra loro
con un legame β1→2-glicosidico).
glicosidico).
CO2H
H
O
H
HO
HO
Glycyrriza glabra CHO
Acido glicirretico β-amirina
H CO2H
OH
HO
CHO
Acido quillaico
Quillaja saponaria
CO2H
H
acido D-glucuronico
HO2C
H
HO O
HO O
H
HO2C CHO
O O acido glicirretico
HO
HO
OH
(Zucchero) (Aglicone)
acido glicirrizico
PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
azione antiinfiammatoria:
antiinfiammatoria: inibisce la degradazione delle prostaglandine
e dei glucocorticoidi
attività gastroprotettive:
gastroprotettive: agisce sul metabolismo delle prostaglandine
L’assorbimento dell’ ACIDO GLICIRRIZICO come tale è piuttosto difficile
CARBENOXOLONE
(acido glicirrizico esterificato con una molecola di acido succinico)
CO2 Na
O
H
O
H
Na O2C O
H
CHO Carbenoxolone
OH ROH
OH O
O OH
HO
HO O H HN O
HO HO
H O O
HO + UTP OH - UDP HO OR
O N
OH O P O P O OH
OP O H
OH OH
Glucosio 1-fosfato β-D-glucoside
O-β
UDP-glucosio HO OH
(α1→4)
Amilosio (α HO (β1→4)
Cellulosa (β
O (~8000 residui)
(1000-2000 residui)
OH
O
O
HO 1
HO
O
(α1→4 e α1→6 )
Amilopectina (α 6
(oltre 106 residui – ramificazioni ogni 20 residui)
O
O OH
HO
Glicogeno (α1→4 e α1→6 ) 1
HO 4
(>106 residui – ramificazioni ogni 10 residui) O
O
HO
HO
Punto di ramificazione O
L'idrolisi dei glicosidi è ottenuta da specifici enzimi idrolitici
(es. β-glucosidasi per i β-glucosidi e β-galattosidasi per i β-galattosidi.
OH
HO O
OR H
HO
OH
H
β-D-glucoside
O-β
OH OH H
OH
O OH2 O
O H HO a HO
HO a
HO HO OH
HO OR
OH H OH
OH H
H b OH2
β-D-glucosio
OH OH
O HO OH
HO
H HO OH
HO
OH OH
OH H
α-D-glucosio
I C-glicosidi sono prodotti in maniera simile ad i processi di C-alchilazione
qualora sia disponibile un opportuno carbonio “nucleofilo”
(es. sistemi aromatici attivati da gruppi fenolici)
OH HO OH
HO
O HO O
HO
HO H HO
OH OH
O UDP OH H OH
UDP-Glucosio β-D-Glucoside
C-β
OH
O
HO O
HO
OH
H OH
RO
HO
N N
H
O
Coniina
HO
Batracotossina
Socrate (469 ca.
ca.-399 a.C.) beve la cicuta
N
H
Coniina
1982 Pelletier allargò questa definizione affermando che l’azoto contenuto negli
alcaloidi deve avere uno stato di ossidazione negativo,
negativo, deve essere
contenuto in un ciclo e che il composto non necessariamente deve essere
prodotto da organismi vegetali.
vegetali.
RO
HO
O
HO
Batracotossina
H
H
N
Famiglia Dendrobatidae N
H O
(Pumiliotossina C) (Castoramina)
ALCALOIDI ISOLATI DA FUNGHI
(alcaloidi dell’Ergot, isolati dal fungo Claviceps purpurea).
Sclerozio (o ergot)
O
N
H
HO N
O
O
NH Ergotamina
H
O N
N
H
BIOSINTESI
Solo gli alcaloidi più semplici derivano direttamente dagli
amminoacidi
CO2H
CO2H
H2N
H2N
NH2
Lisina
CO2H
H2N N
H2N CO2H
H
Ornitina Triptofano
NH2
R
R=H Fenilalanina
R = OH Tirosina
Alcaloidi derivanti da ornitina e lisina
(alcaloidi che incorporano anelli pirrolidinici e piperidinici)
n = 1 ornitina O H n H+
n
n = 2 lisina n
H2N H2N
N O N H2N
n N
CO2H PLP CH - CO2 CH
H2N CH
H2N OH OH
PO PO OH
PO
N
N N
H
H
CHO
OH CHO
PO OH
PO n
H2O
+
N N H2N NH2
Piridossalfosfato
(PLP)
Le basi di Schiff possono dare reazioni tipo Mannich
portando a composti molto vari
n n
R
R
N N
Y Y
N N
H
N
Coniina
Nicotina
N N
O
H OH H OH
O O
O O
Iosciamina Scopolamina
CARATTERISTICHE DEGLI ALCALOIDI
(Basi organiche azotate = amine primarie, secondarie o terziarie)
SOSTANZE BASICHE
PIPERIDINICI N
TROPANICI N O
CHINOLINICI N
ISOCHINOLINICI N
NMe
MORFINANICI
INDOLICI N
H
PIRROLIDINICI
O
H H
H
CO2H O
NADPH H H N
- CO2
H (Riduzione 1,4 della N N
N H H H
(NADPH) piridina a diidropiridina) catione N-metil-
H pirrolinio
acido nicotinico
1,2-diidro-
piridina
H
N NADP N
H H
(Ossidazione della diidropiridina
N a sistema piridinico) H N
Nicotina
(3[(2S)-1-metil-pirrolidin-2-il] piridina)
PIPERIDINICI
Un rappresentante interessante per questa classe di
alcaloidi è la piperina, a cui si deve il sapore piccante
N
dei frutti del pepe nero (Piper nigrum; Piperaceae).
H
O
HO
OH
Piperidina
HO
O O O
Acido caffeico
O malonil-CoA O NADPH
SCoA SCoA
(Reazione
O tipo Claisen) O
O
OH O
O
O - H2O SCoA
SCoA
O
O N
Piperoil-CoA
O
∆1-piperideina
O
N HN
Piper O
nigrum Piperina
TROPANICI
Il tropano (8-metil-8-aza-biciclo[3.2.1]ottano) è il
N nucleo presente in numerosi alcaloidi come ad
es. (S)-iosciamina, la scopolamina, la cocaina.
O L’atropina è la forma racemica della iosciamina
8-metil-8-aza-biciclo[3.2.1] che si forma nel processo di estrazione.
ottan-3-one
N N
O
H OH H OH
O O
O O
Iosciamina Scopolamina
N CO2Me
O
Cocaina
Atropa belladonna Erythroxylum
Biosintesi dello scheletro tropanico
CH2COSCoA
N
H N CH3COSCoA Ossidazione
N CoAS Me
Me O
Me B O
CoAS
O
HO N
N
N
Me CoAS Me CoAS
CoAS O
O
O H O O
O
B
N
N H OH
N Riduzione
(NADPH)
Esterificazione O
O
O tropanone O
(-)-iosciamina
Nonostante esistano N *
due centri chirali,
chirali, il
H OH
nucleo tropanico della H
iosciamina non è *
(-)-iosciamina
otticamente attivo a O
causa della presenza di *
un piano di simmetria.
simmetria.
O
Forma “meso”
Centro chirale
responsabile dell’attività ottica
N N N
OH OH OH
H H
O O O
O OH O
(-)-iosciamina (+)-iosciamina
ATROPINA (è un racemo)
CHINOLINICI
N
Chinolina
4
7 3
H 6 H
5 HO
HO 2
8 N N
9
1
R R
N N
NH2
NR2
CO2H
N N N
Triptofano H H
Nucleo indolico Nucleo chinolinico
H
OH N
N H ? O 8
N H
H N
Cinconamina Cinconinone
NH2
H OGlc
OHC H NH H OGlc
O H
+ O
N H
N
MeO2C
H H
Triptamina MeO2C
Secologanina
Strictosidina
TRIPTOFANO
NH2 nucleo indolico
CO2H
N
H
Triptofano H
N
O
H
nucleo chinolinico
Cinconinone
N
BIOSINTESI DELLO SCHELETRO CHINOLINICO
Formazione
base di Schiff
Idrolisi
dell'acetale
NH H OGlc H H
NH N
CHO
N H O
N H H
H H H CHO
H H CHO
MeO2C MeO2C
MeO2C
Strictosidina
CHO H
H N
H N
N
- CO2
N H CHO
N H
N H CHO H H
H H
H MeO2C
Biosintesi dello scheletro chinolinico
H
N
O
H
CHO H 4
NH2 H 3
7
N 6
N H 5
O 8 HO 2
HO 8 N
9
H 1
H R
NADPH
N N
N
Cinconinone R=H Cinconidina (8S,9R)
R = OMe Chinina
Epimerizzazione
del C-8
H H
H
N N HO
8 N
O HO
R
H H
NADPH
N
N N R=H Cinconina (8R,9S)
R = OMe Chinidina
Passaggi chiave nella biosintesi degli alcaloidi chinolinici
NH H OGlc CHO
N H
N H O
H
H N H
MeO2C H
Strictosidina Nucleo indolico
Anello chinuclidinico
H
N
H
O 8 CHO
N
Nucleo chinolinico H
H
O
N NH2
Cinconinone
ISOCHINOLINICI
HO O O
H
O H
NH2 NH NH
HO HO HO
+
HO
L-Tyr HO HO
Reazione tipo Mannich
Biosintesi dello scheletro isochinolinico
HO MeO MeO
H H H
NH NH NMe
HO HO HO
SAM HO
HO HO MeO
(S)-norcoclaurina (S)-coclaurina (R)-reticulina
MORFINANI
MeO MeO
H (S)-N-metil-coclaurina
N NH +
MeO HO (R)-N-metil-coclaurina
MeO (Metilazione e HO
deidrogenazioni) Accoppiamento
radicalico
MeO MeO
TUBOCURARINA
Papaverina (S)-norreticulina
OH
O
N O
HO HO HO
NADPH Ac-CoA
NMe NMe NMe
H H H
MeO MeO MeO
O OH OAc
Salutaridina Salutaridinolo
MeO MeO MeO MeO
O O O O
NMe NMe NMe NMe
H H H H H
MeO O O O O
H
Tebaina H Neopinone Codeinone
HO MeO
NADPH
O O
NMe NMe
H H H H
HO HO
Morfina Codeina
O Acido lisergico R = OH
H
LSD R = NEt2 OH
R N O
H N
H
Ergotamina R= HN N
O
O
Ph
N OH
Ergometrina R= HN
H
H H
OPP CO2H CO2H CO2H
CO2H
OH
SAM [O]
N N N N
H H H H
O OHC
HO NHMe NHMe
CO2H O O H H
H
H H
NHMe
NHMe
[O] NADPH
N N
N H
N H
H Cianoclavina-I Cianoclavina-I
H CoAS-OC aldeide
H ALCALOIDI
HO2C HO2C DELL’ERGOT
N N N
H (Es.: Ergometrina
Isomerasi ed Ergotamina)
Ergotamina)
Formazione H
base di Shiff [O]
Riduzione
N N N
H H H
Agroclavina Acido paspalico Acido D-(+)- lisergico
Formazione
H H N
N emiacetale
EnzS N
O O OH O
O O
O N N
HN
HN O HN O
HN O
Ossidrilazione
CO2H
NH2 NH2
HO
NH2
N N
H N H
L-Trp
H 5-idfrossitriptamina
Triptamina (5HT = serotonina)
MeHN
NMe OH
O NMe2
N H
Me
Fisostigmina NH H OGlc N
(eserina) H
Psilocina
N H O
H
H
MeO2C
Strictosidina
HO
N NH H OGlc CO2Me N
H
N
H H N H O
H
H MeO
H
N H O
MeO2C
H H
Strictosidina
O
N OH
Stricnina Vinblastina (R=Me) R
Vincristina (R=CHO) H
MeO 2C OAc
N H N H N H
O OR
N H N H MeO N H
H H H H H H
OH OH
Ajmalacina O O Reserpina O
OMe Yohimbina OMe OMe
OMe
O
R= OMe (3,4,5-trimetossibenzoil)
OMe
Alcaloide Origine Caratteristiche
Nucleo FLAVANICO
3'
2' 4'
1 B Presenza
8 di ossidrili
7
O 2 1' 5'
Presenza A 6'
C
di ossidrili
6 3
5 4
LOCALIZZAZIONE:
• vari tipi di verdure e frutti (agrumi, nelle mele, nell’uva);
• semi, noci, cereali, spezie;
• piante medicinali ;
• bevande (in particolare il vino rosso, il thè nero e verde e in minor quantità, nella birra);
• erbe aromatiche (rosmarino, timo e prezzemolo)
• legumi, nelle cipolle etc.;
OH
R2
HO O
R1 HO O
R1
OH O
OH O
R1
OH
FLAVAN-3-OLI R1 (C5’) L
(CATECHINE)
HO O L
(+)-catechina H
OH
(-)-epicatechina H
(-)-epigallocatechina OH
OH
OH
R1 O
ISOFLAVONI R1 (C3) R2 (C3’)
Genisteina OH OH
Genistina OGlc OH
OH O Crisina OH H
R2
ESEMPIO DI FLAVONOIDI IN FORMA GLICOSIDATA
OH OH
OH OMe
O O
HO HO
HO O O HO O O
O O OH
HO O HO O
HO OH O HO OH O
OH OH
NARINGINA NEOESPERIDINA
α1→
Neoesperidosio = Ramnosil(α →2)glucosio
IMPORTANZA DEI FLAVONOIDI
PROPRIETÀ ASTRINGENTE:
le catechine formano degli oligomeri (piccoli polimeri) detti tannini condensati che
contribuiscono al gusto astringente di alcuni cibi e bevande (queste sostanze hanno anche
importanza commerciale nella concia delle pelli), inoltre insieme ad altri flavonoidi
rappresentano un sistema difensivo contro insetti nocivi;
CATALIZZATORI:
fotosintesi e/o regolatori dei canali del ferro attraverso la fosforilazione di proteine;
AZIONI ANTIOSSIDANTI:
nelle cellule vegetali attraverso sistemi di trasporto di elettroni. E’ stato dimostrato che i
flavonoidi del vino rosso (quercetina, kaempferolo e antocinidine) e del tè (catechine e suoi
esteri con l’acido gallico) si sono dimostrati efficaci antiossidanti contro i radicali liberi.
OH
Linfa alcalina CIANIDINA
HO O
OH
OH
Linfa acida
OH
Sensibile al pH
I FLAVONOIDI SONO IMPORTANTI COMPONENTI NELLA DIETA
UMANA, SEBBENE ESSI SIANO CONSIDERATI DEI NON-NUTRIENTI
O
OMe
O
HO
HO O O
OH
OH
OH
OH O
HO O
RUTINOSIO ESPERETINA
OH O
α1→
Rutinosio = Ramnosil(α →6)glucosio QUERCETINA RUTINOSIO
RUTINA
R1 R1
Rha-Glc-O O Rha-Glc-O OH
R2 R2
OH-
H2/cat.
OH O OH O
R1 = OH, R2 = H naringina R1 = OH, R2 = H naringina diidrocalcone
R1 = OMe, R2 = OH neosperidina R1 = OMe, R2 = OH neosperidina diidrocalcone
attività immunostimolante;
ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE
ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE
• perossido (RC-O-O.) R O O
• alcossido (RO.) R O
• idrossido (HO.)
H O
• ossido nitrico (NO)
N O
TARGET DELLE SPECIE REATTIVE DELL’OSSIGENO
IN PARTICOLARE:
INIBISCONO GLI ENZIMI RESPONSABILI DELLA PRODUZIONE
DELL’ANIONE SUPEROSSIDO (Ad es. Xantina ossidasi e proteina
chinasi c).
INFLUENZA SULL’ATTIVITÀ DI NUMEROSI ENZIMI COINVOLTI
NELLA GENERAZIONE DI SPECI REATTIVE DELL’OSSIGENO
(Ciclossigenasi, lipossigenasi, monossigenasi microsomiale,
glutatione S-tranferasi, NADH ossidasi).
ALCUNI FLAVONOIDI CHELANO IONI METALLICI
radicale idrossilico
O2
LH L LOO
Partecipazione di un metallo nell’ossidazione delle LDL
H
B Men+
R2 O
O
A C
H H
O
O O
H Men+
Men+
R = OH quercetina
I Flavonoidi hanno un valore di potenziale redox basso (0,23-0,75V) e sono
termodinamicamente capaci di ridurre i radicali liberi con potenziali redox nel
range di 2,13-1,0 V.
Forma chinonica
OH O O
OH . RH OH . RH O
R R
O
O
RAPPORTO ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE - STRUTTURA
1
O R1
2
C OH
C R1 = R2 = H Fenolo
C
R1 = H, R2 = OH Catecolo
4 C 3 OH 8
1 B
O 2 R2
R1 = R2 = OH Pirogallolo
O 7
A C
6 3
5 4
Nucleo flavanico
Abilità radical-scavenging
R1 Attività
OH R1 R2 antiossidante
B OH OH Miricetina
HO O
R2
A C OH H Quercetina
OH
OH O
H H Kaempferolo
BIOSINTESI DEI FLAVONOIDI
Acido scichimico
AcetilCoA
CO2H
Eritrosio-4-P
HO OH Fosfoenol-piruvato
OH
Acido scichimico
+ H
PO CO2H
HO OH PO OH PO O CO2H
OP
OH OH OH
CO2H CO2H O
HO2C
CO2H
PO O CO2H O CO2H
OH OH OH
CO2H CO2H CO2H
O CO2H
O
O NH2
H
O
- H2O Transaminazione
PAL
- CO2
NAD+
Ossidazione dell'OH O2, NADPH
in C-4 a chetone
H OH OH OH
O
Acido 4-idrossi L-tirosina Acido 4-cumarico
fenilpiruvico
CO2H CO2H
MeO HO
OH OH
Acido ferulico Acido caffeico
OH
OH
+3 AcCoA
ACo
ACo
O
O O O O
4-idrossicinnamoil-CoA
Polichetide
O O
O O O O
R CoA CoA - HB - SCoA
R SCoA R SCoA
H
SCoA
B
(2 cicli A o B)
A) Reazione di Claisen via formazione
del carbanione dell'acetil-coenzima A
O O O
O O
R CoA
2
SCoA - CO2
R CoA Polichetide
H
O O
R= Ph
B) Reazione di Claisen tramite
decarbossilazione del malonil-coenzima A
Derivati dell’acido cinnamico
(ac. caffeico, ac. ferulico, ac. p-cumarico etc.)
ATP, CO2,
O biotina-Enz O O
SCoA HO SCoA
AcetilCoA MalonilCoA
O
- ADP O HN NH
ATP + HCO3 HO P O C
H H Biotina-Enz
OH
OH
Enz
S
O
- H2PO4
O
O O O
O H
CoAS CH2
CoAS OH
- biotina-Enz HO N NH
MalonilCoA AcetilCoA
(enolato)
H H
Enz
S
O
OH
O CoA OH
O O O
(Calcone sintasi)
H
O O
O O
B
OH OH
H
HO O: HO O
CALCONE NARINGENINA
HO O H+ HO O
OSSIDAZIONE
OMe
OH
HO O
OH
HO O
HO O
HO O
Esperetina
Apigenina
OH OH
HO O HO O
R R
OH
OH O OH O
FLAVONI FLAVONOLI
OH
OH HO O
R
HO O
R OH
OH O
OH
OH O DIIDROFLAVONOLI
(FLAVANONOLI)
FLAVANONI HO O
OH
HO O
HO O HO O
R
NARINGENINA
OH O OH
OH
OH OH
ISOFLAVONI LEUCOANTOCIANIDINE
(FLAVANDIOLI)
OH OH
HO O HO O
R R
OH OH
OH OH
ANTOCIANIDINE CATECHINE
(SALE FLAVINIO) (FLAVAN-3-OLI)
OH
OH OH
HO O
HO O HO O R
R R
2-oxoglutarato 2-oxoglutarato OH
OH
O2 O2
OH O
OH O OH O
R = H, naringenina R = H, diidrokaempferolo R = H, kaempferolo
R = OH, eriodictiolo R = OH, diidroquercetina R = OH, quercetina
2-oxoglutarato
NADPH
O2
OH OH OH
HO O HO O HO O
R R R
OH NADPH
OH
OH O OH OH OH
R = H, apigenina R = H, leucopelargonidina R = H, afzalechina
R = OH, luteolina R = OH, leucocianidina R = OH, (+)-catechina
OH OH
OH
HO O HO O
R -2 H2O R
OH OH
OH OH OH
R = H, pelargonidina
R = OH, cianidina
ANTOCIANIDINE
ISOFLAVONOIDI HO O
OH OH OH O
OH
HO O HO O
O2
NADPH
R O R O
R = H, liquiritigenina
R = OH, naringenina
migrazione 1,2
di arile
HO O OH HO O
H2O
R O R O
OH OH
- H2O
HO O
R O
OH
R = H, daidzeina
R = OH, genisteina
HO O HO O O
• Nell’erba medica e trifoglio
• Hanno attività estrogenica
O
OH
O
OH
FITOESTROGENI
Daidzeina Cumestrolo
HO O
H • Nell’erba medica
• Ha attività antifungina
H
O
OMe
Medicarpina
HO O
H
O
OMe
OMe
MeO O Rotenone
OH
O
H • Nei piselli
O • Ha attività antifungina
O
Pisatina
ANTRACHINONI
O
8 1
7 9 2
6 10 3
5 4
O
Antra-9,10-chinone
Gli antrachinoni possono essere diversamente funzionalizzati
O O
HO HO
CO2H
OH O OH OH O OH
Endocrocina Emodina
O O OH
CH3O
OH O OH OH O OH
Fiscione Islandicina
O O
HO HO
CO2H
OH O OH OH O OH
Endocrocina Emodina
O O O + NADPH
> Reazione aldolica
SEnz
> Eliminaz. acqua
> Enolizzazione
O O O O
Polichetide
O O
HO SEnz
O O OH O O O
SEnz
OH O O O
CO2H
> Reazione aldolica OH O OH O
> Eliminaz. acqua
> Enolizzazione Crisofanol antrone R
[O]
HO
O OH O OH
SEnz
[O]
R = CH3 Crisofanolo
OH OH O O R = CH2OH Aloe-emodina
[O]
R = CO2H Reina
O
OH
HO HO HO
- H2O [O]
CO2H CO2H CO2H
OH OH O OH O OH OH O OH
Endocrocin antrone Endocrocina
- CO2
O
OH O
HO RO
HO
- H2O [O]
OH OH O OH O OH
OH O OH
Atrochisome R=H Emodina [metilazione]
Emodin antrone
R = CH3 Fiscione
O
O O O
SEnz O O
+ NADPH SEnz
O O O O OH O O O
Polichetide
O
R
CO2H [O]
OH O OH
OH O OH
[O]
Crisofanol antrone R = CH3 Crisofanolo
R = CH2OH Aloe-emodina
[O]
R = CO2H Reina
O
O O O
> Reazione aldolica SEnz
> Eliminaz. acqua
> Enolizzazione
O O O O
Polichetide
HO HO
> Reazione aldolica
O O > Eliminaz. acqua
SEnz O
> Enolizzazione SEnz
OH O O O OH OH O O
OH
HO
CO2H
OH OH O
O
OH HO
HO HO
- CO2
O
OH
HO HO RO
- H2O [O]
OH OH O OH O OH OH O OH
OH
OH
O
O HO H
HO H HO
HO
H
H OH
OH
10 OH
10 OH
OH O O OH
OH O O OH
HO
HO HO H Cascaroside B
HO H Cascaroside A O
O
OH
OH
O-glicosidi
Cascara
GlcO O OH GlcO O OH
CO2H CO2H
Hb Ha Hb Ha
CO2H
Glc = Glucosio OH
GlcO O OH GlcO O OH
Ha = β, Hb = α Sennoside A Ha = β, Hb = α Sennoside C
Ha = β, Hb = β Sennoside B Ha = β, Hb = β Sennoside D
I SENNOSIDI SONO
GLICOSIDI DI UN
DIANTRONE
Senna
I DIANTRONI POSSONO FORMARSI PER ACCOPPIAMENTO
DI DUE MOLECOLE DI ANTRONI, IN SEGUITO AD UNA
REAZIONE DI
HO OH O OH
HO
Accoppiamento
- H , -1e radicalico
OH O OH HO
OH O OH
un antrone HO
Tautomeria
OH O OH
HO HO Un diantrone
- H , -1e
OH OH OH OH O OH
L’IPERICINA NON PRESENTA
UN’AZIONE PURGATIVA, MA
UN’AZIONE FOTOSENSIBILIZZANTE
Dermocybe
OH O OH
HO
HO
Ossidazione radicalica HO
3
6 O
5 4
[
Cromene Benzene
“Benzo”
8 9 10
1
1 6
7
2 2'
3
Pianta erbacea 5 1'
3 4
Asia Centrale 6 O 10
4 8
5
Resina da ghiandole pilifere sulla foglie 9
O 6'
HO
O
CBD
Tetraidrocannabinolo Cannabidiolo
(fino a 60% nell’olio)
Δ1-THC
OH
Δ9-THC
Cannabinolo CBN
Derivazione biogenetica
OH OH
O HO
Monoterpene Polichetide
O O
OPP
SCoA
O
O
FAD FADH2
Tetracicline
(MalonamilCoA+Malonato)
R4 R3 R1 NMe2
R2 H
OH
NHR5
OH
OH O OH O O
O
O
OH
OH OH
OH
OH
OH
NMe
NMe
2
2
HO
HO
O
O O
O OO
O O OMe
O O OMe
da Streptomyces erythreus
OH
O
O
OH Antibiotico (GRAM positivi)
da Streptomyces nodosus
attività antifungina
Composti a biogenesi mista:
Rifamicina
O 19 17 16
21 20 18
O 22 OH OH
MeO 23
O
11
OH OH
HN 10
4
5 6 7
3
O 9
O 2 1
OH antibiotico
O
da Streptomyces mediterranei
Composti a biogenesi mista:
Rifamicina
O
O
O 19 17 16
NH2 21 20 18
CoAS
O
O 22 OH
OH OH
OH
MeO
MeO 23
O
O
OH
11
OH
OH OH
OH
NH
HN 10
4
CO2H CO2H 5 6 7
SCoA SCoA
8x 2x 3
O
O 9
O
O 2 1
O O OH
OH
O
O
Test per i fenoli
Il trattamento dell’estratto con una soluzione al
5% di FeCl3 una colorazione che va dal blu al
verde