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L’evangelizzazione Relatore: Nicola Pascuzzi Chiesa di Potenza

L’evangelizzazione
Un compito per tutta la Chiesa

L’argomento evangelizzazione è quanto mai attuale per la Chiesa. Essendo un compito importante per
mezzo del quale la Chiesa propaga il messaggio di speranza è ancora oggi opportuno considerarlo alla luce
delle Scritture.

1. Il Grande Mandato
In merito al compito dell’evangelizzazione bisogna innanzitutto fare una considerazione in relazione
all’origine. L’origine del compito dell’evangelizzazione la troviamo nei Vangeli (Matteo 28:16-20; Marco
16:15-16). Questo compito trova il suo fondamento nelle parole di Cristo Gesù risorto che lo affida alla
Chiesa con un ordine preciso.
Seguendo l’esposizione lasciataci dall’Evangelista Marco riscontriamo gli elementi caratterizzanti
dell’evangelizzazione (Marco 16:15):
1. è un mandato, “andate”, un comando a muoversi che prevede il movimento della chiesa;
2. lo spazio d’azione è il mondo “per tutto il mondo”, il campo di missione è il mondo intero; il
movimento dalla chiesa è verso il mondo per raggiungere gli uomini; è una ricerca atta a trovare e
ad avvicinare i perduti, non è un’attesa;
3. consiste nel preciso annuncio dell’Evangelo “predicate il vangelo”, un annuncio preciso e lieto, un
messaggio importante, una buona notizia, non sono parole di sapienza umana ma è semplicemente
l’annuncio dell’evangelo;
4. l’obbiettivo sono i peccatori “a ogni creatura” perché lo scopo di questo compito è che ogni uomo
creato da Dio possa trovare per mezzo di questo annuncio una relazione intima con Dio.
Questo mandato è affidato alla Chiesa quindi è responsabilità di tutta la Chiesa, della Chiesa universale e
della Chiesa locale, dei ministri della Parola di Dio e di ogni singolo credente. Nessuno può esimersi da
questa chiamata del Signore ad un servizio atto a raggiungere i perduti con il messaggio di salvezza.

2. Il Contenuto dell’annuncio
Abbiamo visto come il compito dell’evangelizzazione trae la sua origine in Cristo Gesù, il quale manda la Sua
Chiesa per il mondo a predicare il Vangelo ad ogni creatura. Questo compito importante è costituito da un
annuncio, il quale possiede un contenuto preciso: il Vangelo.
Vangelo viene dal gr. euanghelion che significa buona notizia. L’evangelizzazione è l’annuncio della buona
notizia (Atti 3:12-26).
Questo annuncio prevede una esperienza personale con il Signore, cioè una conoscenza intima del Signore
e della Sua opera di salvezza, bisogna aver sperimentato ciò che si vuole annunciare agli altri (Atti 4:13).
Perché la predicazione del Vangelo è innanzitutto testimonianza di un’opera reale realizzata nel proprio
cuore, questa testimonianza è annunciata a parole ma deve essere altresì accompagnata dai fatti.
Bisogna perciò evidenziare dell’errate concezioni che non fanno parte dell’annuncio dell’evangelo:
- non è necessaria la psicologia, che è la scienza umana che studia la psiche, v’è bisogno del Vangelo
e dello Spirito di Dio che compungono e trasformano i cuori (Giovanni 15:26; 16:8, 12-15);
- non è indispensabile una scuola biblica o teologica per testimoniare agli altri dell’opera di salvezza
(Atti 4:13);
- non è fondamentale grande eloquenza, perché non è l’eloquenza che deve attirare ma la potenza
del Vangelo deve penetrare il cuore (1 Corinzi 2:1-5).
Questo non toglie che sia buono, utile e necessario conoscere e approfondire la conoscenza della
dottrina biblica per crescere spiritualmente innanzitutto e poi successivamente saperla anche
esporre in modo corretto (1 Corinzi 2:2 e succ.). Ma tutto ciò non deve essere mai impedimento per
condurre a Cristo le anime con le poche risorse a nostra disposizione (Giovanni 4:39)
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L’evangelizzazione Relatore: Nicola Pascuzzi Chiesa di Potenza

L’annuncio evangelistico è pertanto:


- testimonianza della personale esperienza di salvezza;
- annuncio del messaggio biblico dell’opera di redenzione.

3. Le risorse divine per l’annuncio dell’evangelo


In ultima analisi, ma non per importanza, consideriamo le risorse che Dio mette a disposizione della Chiesa
per svolgere adeguatamente il compito affidatole. Bisogna pertanto considerare due episodi, in relazione
tra loro, espressi in Matteo 28:16-20 e in Atti 1:1-11. Nel primo episodio troviamo l’assegnazione del
compito dove il Signore manda la Chiesa, nel secondo invece il Signore ordina alla Chiesa di aspettare una
particolare benedizione ed esperienza necessaria allo svolgimento del compito. Cronologicamente i passi
seguono l’ordine esposto perciò prima il Signore invia la Chiesa per il mondo e successivamente le impone
di aspettare la promessa del battesimo nello Spirito Santo per espletare il mandato. Ciò perché da un lato il
Signore affida alla Chiesa il compito di testimoniare di Lui, dall’altro Egli promette loro delle risorse divine
delle quali la Chiesa non deve fare a meno. Perciò ne consegue che ogni risorsa necessaria
all’evangelizzazione è reperibile nell’esperienza susseguente alla nuova nascita qual è il battesimo nello
Spirito Santo. Perché in esso il credente nato di nuovo ancora timido, debole e impreparato riceve
quell’investitura di potenza divina essenziale per testimoniare del Vangelo per tutto il mondo (Atti 1:8).
Con il battesimo nello Spirito Santo il credente riceve :
- franchezza (Atti 4:31)
- potenza cioè abilità, capacità e qualità spirituale (Atti 1:8; 6:8-10)
- maggiore guida e sensibilità alla voce dello Spirito (Atti 8:29; Atti 13:1-4)
- maggiore resa all’opera trasformatrice dello Spirito (Efesini 5:18)

4. Conclusione
L’evangelizzazione è un compito affidato alla Chiesa pertanto è responsabilità di tutti i credenti
testimoniare della propria esperienza di salvezza. Compito che siamo chiamati a svolgere senza dover
cercare strategie e metodi umani ma attingendo direttamente alle risorse che Dio da con la “potenza che
viene dall’alto” e che si ottiene con il battesimo in Spirito Santo. Sarà la Sua guida, la Sua strategia, i Suoi
metodi e le Sue risorse a rendere efficace il nostro compito.

Nicola Pascuzzi

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