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Enzo Lippolis~, Ylonica Livadiotti.

, Giorgio Rocco

Architettura greca
Storia e n1onun1enti del n1ondo della polis
dalle origini al V secolo

(D Bruno Mondadori
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JI.IJ.2 \'ouni. Tt·m,·nos del palazzo. planimetria 31.IJ.J Vouni. Santuario di Athena. planimetria JJ.IJ.S Vouni. Paradisotissa. tempio. planimetria
Ielaborazione ~rafica da Gjerstad, 19-181 i elaborazione ~rafica da Gjerstad, 19-18) (elaborazione ~rafica da Gjerstad. 19-181

31.13 .4 Sacelli lari. La mancanza di tegole ha fatto pensare che il tetto potesse
DATAZIONE: età classica. essere in materiale organico tenuto insieme da terra e malta.
Intorno alle strutture dd palazzo sono stati rinvenuti diversi BIBLIOGRAFIA: Gjerstad, 1948; Wright, 1992, p. 128.
edifici dedicati al culto, composti da un solo ambiente, o da 2
ambienti allineati o posti sullo stesso asse. La funzione sacra è
suggerita in alcuni casi dal rinvenimento di un altare interno. 32. Eptaneso
Tutti questi edifici avevano copertura piatta o leggermente a
spiovente, realizzata con materiale vegetale amalgamato a terra 32.1 Corfù (Kerkyra)
e malta. 32.1.1 Tempio di Artemide
BIBLIOGRAFIA: Gjerstad, 1948, pp. 13-14. LUOGO: santuario di Artemide, località Aghios Theodori.
DATAZIONE: 580 ca. (Dinsmoor, 1975); prima metà VI sec.
31.13.5 Tempio di Paradisotissa (Martin, 1984 ).
LUOGO: 1.5 km a nord-ovest di Vouni. TIPOLOGIA: dorico pseudodiptero.
DATAZIONE: età classica. DIMENSIONI GENERALI: a 22.11 (22.41, 73 piedi) (Schleif,
Il tempio, con orientamento nord-sud, ha pronao, cdla e opi- 1940) o 23.46 (77 piedi) (Dinsmoor, 1950), 147.59 (47.89, 156
stodomo, quest'ultimo con una pavimentazione a un livdlo su- piedi) (Schleif, 1940) o 49.07 ( 161 piedi) (Dinsmoor, 1950);
periore rispetto a1la cdla. Le strutture murarie erano in mattoni DIMENSIONI ORDINE: d 1.382 (ca. 4.5 piedi) (Schleif, 1940),
crudi su un basamento di pietre e a volte di blocchi quadrango- d fronti est e ovest 1.32, nord e sud 1.29 (Gruben, 1986),

Catalogo 775
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32.1.lb Corfù. Tempio di Artemide. planimetria (elaborazione grafica da Mcnens.


2006)

32.1.h Corfù. Santuario di Artemide, planimetria (da Enciclopedia Archeologica, tipo, con decorazione a foglia dorica (Dinsmoor, 1975). Alla
2004) fine dell'età arcaica, le tegole fittili di bordo sono state sosti-
tuite con altre in marmo, provviste di antefisse a palmetta. Il
if2.98 (Schleif, 1940) o 3.05 con contrazione angolare di 2.80 frontone occidentale (quello opposto è perduto) era figurato,
(Gruben, 1986), if2.90 (Schleif, 1940) 02.91 con contrazione prima in terracotta, poi in marmo a bassorilievo, con un'im-
angolare di 2.66 (Gruben, 1986), h 6.14 (20 piedi) (Schleif, ponente Gorgone accompagnata da Pegaso e Chrysaor, fian-
1940) o 6.30 (Gruben, 1986), ht 1.23 (4+ 1/2 piedi = 1.382) cheggiata da 2 pantere e affiancata alle estremità da 2 soggetti
(Schleif, 1940), d pronao e opistodomo 0.87. mitici: probabilmente Priamo ucciso da Neottolemo e Zeus
Il tempio è ricostruito come uno pseudodiptero ottastilo, con che atterra un gigante.
peristasi di 8 x 17 colonne doriche. L'edificio centrale, aperto BIBLIOGRAFIA: Schleif, Rhomaios, Klaffenbach, 1940; Kunze,
verso est, è stretto e piuttosto allungato (I 35, a 9.35: Mar- 1963; Dinsmoor, 1975, pp. 73-75; Martin, 1984, pp. 122-124,
tin, 1984), con pronao e opistodomo distili in antis; la cella è 137-144; Gruben, 1986, pp. 108-112.
divisa internamente in 3 navate di pari ampiezza da 2 file di
10 colonne. La contrazione angolare potrebbe risultare to- 32.1.2 Santuario di Mon Repos
talmente assente (Schleif, 1940) o essere di 0.25 (gli interassi DATAZIONE: I fase: fine VIII sec.; II fase: fine VII sec.; III fase:
d'angolo di 2.80 e gli altri di 3.05 per le fronti est e ovest; gli fine V sec.; IV fase: inizi IV sec.
interassi d'angolo di 2.66 e gli altri di 2.91 per le fronti nord DIMENSIONI GENERALI: 8 20, 140.
e sud: Gruben, 1986). I fusti presentano 24 scanalature a spi- L'area sacra è posta sull'acropoli dell'antica polis, in una po-
golo vivo, il capitello presenta un echino dal profilo molto sizione dominante su un'area prevalentemente dedicata al
espanso, con collarino sostituito da una gola decorata da un culto; è stato proposto di identificare la divinità venerata in
motivo a foglie su profilo a becco di civetta. La parte bassa Hera Akraia. I fase: inizio della frequentazione rituale relativa
dell'echino, dal profilo quasi orizzontale, è ornata da un mo- al culto di una divinità che potrebbe essere la protettrice della
tivo a gallone. La taenia dell'architrave è sostituita da un in- stessa Kerkyra. II fase: costruzione di un grande tempio do-
sieme di modanature, mentre le regulae, sovradimensionate, rico con colonne e architrave in pietra calcarea locale e tetto
presentano solo 4 guttae. I triglifi, piuttosto allungati e con in terracotta, posto all'interno di un muro di peribolo. III
il glifo desinente a ogiva, hanno un'ampiezza che oscilla da fase: distruzione a causa di un incendio, forse nel corso di
0.58 a 0.61 e un'altezza di 1.09, mentre le metope presentano contrasti civili. IV fase: erezione di un nuovo tempio sulle
un'ampiezza che va da 0.96 a 1. La sottocornice ha mutuli rovine di quello arcaico, entro un muro di temenos ampliato
alternatamente più ampi sui triglifi e più stretti sulle meto- e ricostruito.
pe. Le parti strutturali dell'edificio sono in pietra, mentre la BIBLIOGRAFIA: Dontas, 1968.
trabeazione è parzialmente rivestita in lastre fittili policrome,
con motivi geometrici e vegetali; cornice del tipo "a cassetta" 32.2.3 Tempio di Kardaki, località Mon Repos
con doccioni "a trombetta" sui lati lunghi; la sima obliqua DATAZIONE: 510 (Dinsmoor, 1973).
presenta un profilo a gola dritta, uno dei primi esempi del TIPOLOGIA: dorico periptero esastilo.

776 Architettura greca

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