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Heinrich Huber

Ventilazione residenziale
progettazione | realizzazione | esercizio

Conferenza dei direttori


cantonali dell’energia
Indice
1. Nozioni di base 5 7. Progettazione di impianti d’aspirazione 83
1.1 I compiti della ventilazione 5 7.1 Tipi di impianti d’aspirazione 84
1.2 Norme 6 7.2 Rapporti di pressione e flussi d’aria 84
1.3 Qualità dell’aria interna e contaminanti 6 7.3 Dimensionamento dei flussi d’aria 86
1.4 Contaminazione dell’aria esterna 7 7.4 Controllo/regolazione e utilizzo 90
1.5 Umidità dell’aria interna 8 7.5 Layout degli impianti d’aspirazione 90
1.6 Protezione termica estiva 12 7.6 Elementi dell’involucro di passaggio d’aria (EIPA) 92
1.7 Controllo/regolazione e gestione 12 7.7 La pratica 98
1.8 Protezione antincendio 14 8. Progettazione della ventilazione per singolo locale 100
2. Concetto di ventilazione, requisiti 15 8.1 Flussi d’aria e umidità dell’aria interna 101
2.1 Sviluppo del concetto di ventilazione 15 8.2 Tipologie di apparecchio, indicatori, requisiti 101
2.2 Occupazione e utilizzo 15 8.3 Impianti per l’esercizio continuo 106
2.3 Qualità dell’aria interna percepita 16 8.4 Impianti con ventilatori push-pull 107
2.4 Protezione contro l’umidità e umidità dell’aria interna 17 8.5 Note sull’abbinamento con impianti d’aspirazione 109
2.5 Finestre 19 8.6 La pratica 112
2.6 Zona di permanenza 20 9. Componenti, apparecchi, fabbisogno energetico 115
2.7 Manutenzione 20 9.1 Igiene e filtrazione 115
2.8 Rapporti di pressione 20 9.2 Convogliamento dell’aria 116
2.9 Influenze esterne 21 9.3 Recupero di calore e di umidità 117
2.10 Ermeticità all’aria della superficie dell’involucro 21 9.4 Incidenza del disequilibrio 120
2.11 Zone di installazione e protezione antincendio 22 9.5 Protezione dalla formazione di ghiaccio e disattivazione del RC122
2.12 Locali secondari e locali di minor importanza 22 9.6 Perdite e tassi di trasmissione 124
2.13 Energia, ecologia e standard di costruzione  23 9.7 Isolamento termico della distribuzione dell’aria 125
3. Distribuzione dell’aria 24 9.8 Fabbisogno energetico annuo di impianti di ventilazione 127
3.1 Circolazione generale dell’aria nelle abitazioni 24 9.9 Eco-Design e classificazione energetica 133
3.2 Volume del locale e profilo temporale del flusso d’aria 25 9.10 Note sugli apparecchi multifunzionali 135
3.3 Principio a cascata 27 10. Utilizzi e impianti speciali 137
3.4 Principio di collegamento con distribuzione attiva 28 10.1 Ventilazione della zona di cottura 137
3.5 Principio di collegamento con distribuzione libera 32 10.2 Focolari nelle abitazioni 141
3.6 Principio per singolo locale 34 10.3 Condizionamento degli scantinati 142
3.7 Distribuzione dell’aria nel locale 34 10.4 Riscaldamento ad aria 144
3.8 Passaggio d’aria di transito 35 10.5 Risanamenti contro il radon 145
3.9 Limiti della ventilazione miscelata 39 11. Protezione dal rumore 147
3.10 Flussi d’aria aspirata minimi 41 11.1 Termini, requisiti 147
4. Sistemi di ventilazione 42 11.2 Verifica secondo la SIA 181 148
4.1 Ventilazione naturale 42 11.3 Confronto tra i metodi di verifica 149
4.2 Impianto d’aspirazione 44 11.4 Propagazione del rumore nei locali 151
4.3 Impianto di ventilazione semplice 46 11.5 Note relative ai componenti 152
4.4 Ventilazione per singolo locale, combinata con 11.6 Protezione dal rumore verso l’esterno 156
impianti d’aspirazione 48 11.7 Punti da considerare per una buona protezione dal rumore 157
4.5 Impianti per singoli versus impianti per più appartamenti 50 12. Consegna ed esercizio 158
4.6 Confronto tra sistemi 55 12.1 Consegna 158
5. Indicazioni per la progettazione 56 12.2 Verifica e misurazione delle funzioni 158
5.1 Svolgimento del progetto 56 12.3 Ispezione igienica iniziale 160
5.2 Dimensionamento delle condotte dell’aria 59 12.4 Documentazione e istruzione 161
5.3 Tipi di condotte e materiali 59 12.5 Manutenzione 161
5.4 Calibrazione e misurazione 61 12.6 Letteratura 162
5.5 Igiene e pulizia 61 13. Allegato163
6. Progettazione della ventilazione meccanica controllata 62
6.1 Flusso d’aria determinante 63
6.2 Controllo/regolazione e utilizzo 65
6.3 Distribuzione dell’aria nell’abitazione 65
6.4 Disposizione di impianti per singolo appartamento 67
6.5 Disposizione di impianti per più appartamenti 72
6.6 Passaggi d’aria esterna e d’aria espulsa 76
6.7 Scambiatore di calore dal terreno 78
6.8 Pulizia e igiene 79
6.9 Documentazione 80
Impressum

Ventilazione residenziale –
progettazione, realizzazione, esercizio

Autore: Heinrich Huber

Traduzione: Fabian Brütsch, Zurigo

Lettorato: Milton Generelli, Gordora

Editing e impaginazione:
Faktor Journalisten AG, Zurigo;
René Mosbacher, Noemi Bösch

Immagine di copertina: ayagiz via


iStockphoto

Questa pubblicazione fa parte della col-


lana specializzata in tedesco «Nachhalti-
ges Bauen und Erneuern» (Costruzione e
ammodernamento sostenibile).
La pubblicazione è stata finanziata
dall’Ufficio federale dell’energia UFE/
SvizzeraEnergia e dalla Conferenza dei
direttori cantonali dell’energia (EnDK).

Acquisto: Come download (gratuito) su


www.svizzeraenergia.ch

Gennaio 2023
Premessa

Ventilare le abitazioni in modo


efficace
Quando una decina di anni fa è stata Tutto ciò è stato motivo sufficiente per
pubblicata l’ultima versione in tedesco rivedere, completare e parzialmente
del libro «Planungshandbuch Komfort- reimpostare il libro «Planungshand-
lüftung» (Manuale di progettazione per la buch Komfortlüftung» (Manuale di pro-
ventilazione meccanica controllata), la gettazione per la ventilazione meccanica
ventilazione automatica di locali abitativi controllata). Ciò che rimane è il concetto
aveva ancora un carattere quasi pionieri- di base: il libro è destinato a fornire ai
stico. All’epoca la ventilazione residen- progettisti le nozioni di base e a servire
ziale era associata soprattutto alle case come strumento di lavoro nella vita quo-
Minergie e alle abitazioni di elevato stan- tidiana. Tuttavia, anche nella sua ultima
ding. Nel frattempo, i vantaggi degli edi- edizione, non è una dispensa didattica in
fici ventilati automaticamente sono di- generale per la tecnica di ventilazione. Si
ventati decisamente più noti. Da allora occupa volutamente solo di argomenti
sono state acquisite molte esperienze che richiedono particolare attenzione
con gli impianti realizzati ed è stata effet- nella ventilazione residenziale. Si presup-
tuata parecchia ricerca sull’utilità degli pongono nozioni generali di base, come
impianti di ventilazione. Diversi studi la padronanza dei calcoli della perdita di
hanno dimostrato, ad esempio, che gli carico.
odierni edifici molto ermetici difficilmen-
te possono essere riforniti manualmente
in modo affidabile con aria di buona qua-
lità. Ciò comporta conseguenze ormai
note anche ai non esperti: tra queste ne
fanno parte la formazione di muffe, lo
spreco di energia e l’alterazione del be-
nessere.
Ma anche dal punto di vista tecnico mol-
to è cambiato: alla classica ventilazione a
cascata si sono aggiunte forme miste
come la ventilazione con compensatori
attivi. Esse hanno il vantaggio di utilizza-
re un numero nettamente inferiore di
condotte per l’aria e sono quindi più
adatte in caso di ammodernamenti. Infi-
ne, abbiamo fatto progressi anche in ter-
mini di norme e standard. In particolare,
il quaderno tecnico SIA 2023 «Ventilazio-
ne negli edifici abitativi» è stato sostitui-
to dalla nuova norma SIA 382/5 «Ventila-
zione meccanica negli edifici abitativi».
Capitolo 1

Nozioni di base

1.1 I compiti della ventilazione minimizzare le perdite termiche di venti-


Il compito centrale di una ventilazione re- lazione, ma dall’altro necessita anche di
sidenziale è quello di fornire agli occu- energia elettrica.
panti aria interna di buona qualità. Vi – Gli aspetti ecologici come l’energia gri-
sono però anche ulteriori requisiti: gia e la possibilità di decostruzione assu-
– Deve inoltre assicurare il minimo ri- mono un’importanza sempre maggiore. Il
cambio d’aria per la protezione dell’edifi- fabbisogno di risorse e l’impatto ambien-
cio contro l’umidità. tale dell’impianto di ventilazione devono
– I suoi componenti e apparecchi non essere proporzionati ai benefici.
devono indebolire la protezione dal ru- – Le installazioni di ventilazione devono
more dell’edificio. essere economicamente sostenibili sia in
– L’aumento del ricambio d’aria, in ge- termini di realizzazione che di esercizio,
nere con la ventilazione tramite le fine- cioè devono offrire benefici adeguati
stre, contribuisce alla protezione termica all’onere economico.
estiva.
– Gioca un ruolo importante nel bilancio
energetico degli edifici residenziali ad
alta efficienza energetica: da un lato, può

Cosa non può fare una ventilazione residenziale?


I sistemi descritti in questo libro au- rata con fondue, sono da attendersi
mentano il comfort e contribuiscono odori percettibili.
alla protezione della sostanza immobi- – Non risolve i problemi di odori legati
liare. Ma, indipendentemente dal si- al fumare nelle abitazioni, né riduce il
stema scelto, valgono i seguenti limiti rischio per la salute ad esso asso-
di prestazione e di comfort per la venti- ciato.
lazione residenziale: – Non può eliminare le sostanze tossi-
– La ventilazione non è un impianto di che dell’aria interna, ma solo diluirle.
climatizzazione e non sostituisce le Le emissioni dei materiali da costru-
misure costruttive per la protezione zione devono essere evitate alla
termica estiva. Anche se sono dispo- fonte, per quanto possibile, sce-
nibili finestre apribili e una ventila- gliendo materiali adeguati. Gli utenti
zione meccanica intensiva, per un stessi sono responsabili dell’inquina-
clima interno confortevole in estate mento dell’aria causato dagli arredi e
sono necessari una sufficiente dalle attività (per esempio mobili, de-
massa termica attiva e un’efficace tergenti, candele profumate).
protezione solare. – Non può impedire agli odori esterni,
– Con misure tecniche adeguate, può come il fumo della combustione di le-
contribuire a ridurre la durata dei pe- gna o gli odori dell’agricoltura, di en-
riodi di bassa umidità dell’aria interna trare nell’abitazione. Nel caso della
in inverno. Tuttavia, l’influenza deci- ventilazione meccanica, si potreb-
siva sull’umidità dell’aria interna è bero utilizzare costosi filtri a carboni
data dall’utilizzo (occupazione, com- attivi. Tuttavia, l’alta perdita di carico
portamento degli utenti, fonti di umi- aumenta il consumo energetico e il
dità). rumore generato dai ventilatori. L’im-
– Essa non è dimensionata per un’oc- piego di filtri a carboni attivi deve
cupazione insolitamente alta o per quindi rimanere un’eccezione.
odori intensi. In situazioni particolari,
come una festa di famiglia o una se-
6
Nozioni di base

1.2 Norme SIA 382/5:2021 Ventilazione mecca-


Generalmente, in Svizzera andrebbero nica negli edifici abitativi
applicate solo norme e direttive svizzere. La norma SIA 382/5 ha sostituito il qua-
Le norme di altra origine, come le DIN o derno tecnico SIA 2023. Essa costituisce
VDI, non dovrebbero essere utilizzate, una base centrale per questo libro. In vari
poiché potrebbero risultare malintesi o argomenti si fa riferimento ad essa. È
addirittura contraddizioni rispetto alle consigliato dotarsi di questa norma e uti-
norme e ai regolamenti svizzeri. lizzarla in parallelo con il libro. Fa sempre
Nel campo della ventilazione, le pubbli- stato il testo originale della SIA 382/5.
cazioni della SIA (Società svizzera degli
ingegneri e degli architetti), della Die 1.3 Qualità dell’aria interna e
Planer/SITC (Società svizzera degli in- contaminanti
gegneri nella tecnica impiantistica) e
dell’AICAA (Associazione degli istituti Attraverso il metabolismo, gli esseri
cantonali di assicurazione antincendio) umani e gli animali consumano ossige-
fanno parte del quadro normativo sviz- no. Ma molto prima che l’ossigeno in un
zero. Inoltre, hanno validità in Svizzera locale finisca, l’odore diventa insoppor-
tutte le norme che iniziano con l’abbre- tabile. Inoltre, anche la concentrazione
viazione «SN». Queste norme sono state di contaminanti può raggiungere livelli
elaborate dal Comitato europeo di nor- che rappresentano un rischio per la sa-
mazione CEN (Comité Européen de Nor- lute. I locali non vengono quindi ventilati
malisation) e adottate dalle organizzazio- in primo luogo per fornire ossigeno, ma
ni svizzere di normazione (Schweizeri- per rimuovere agenti inquinanti.
sche Normen-Vereinigung, SNV e la
SIA). Le seguenti norme sono centrali Contaminazione causata da persone
per quanto riguarda la ventilazione resi- L’anidride carbonica (CO2) è un buon in-
denziale: dicatore della qualità dell’aria interna
percepita quando il carico di odori pro-
SIA 180:2014 Isolamento termico, pro- viene principalmente dal metabolismo
tezione contro l’umidità e clima interno umano. Il CO2 è inodore e la sua concen-
degli edifici trazione negli edifici ventilati non rag-
La SIA 180 è la norma svizzera di base giunge livelli critici per la salute. Le emis-
per la fisica della costruzione, la prote- sioni di CO2 di una persona dipendono
zione termica estiva e invernale così dalla sua attività e dalle sue dimensioni
come il comfort termico. Essa stabilisce corporee. Per adulti in abitazioni, le se-
inoltre dei requisiti riguardo al concetto guenti emissioni di CO2 sono tipiche:
di ventilazione. – Attività giornaliera media: per persona
18 – 20 l/h (valore di calcolo 20 l/h)
SIA 382/1:2014 Impianti di ventilazione – Dormire: per persona 12 – 14 l/h (valore
e climatizzazione – Basi generali e di calcolo 13,6 l/h)
requisiti
Questa norma copre tutti gli impianti di Studi empirici hanno dimostrato che una
ventilazione meccanica per locali che persona che entra in un locale giudica la
sono utilizzati principalmente per la per- qualità dell’aria interna come buona se il
manenza di persone. Essa ha carattere contenuto di CO2 non supera 800 –
molto generale e non tratta specifica- 1000 ppm1. Tuttavia, se una persona ri-
mente la ventilazione residenziale. Le re- mane in un locale per un periodo di tem-
stanti norme e direttive svizzere sulla po più lungo, si abitua agli odori, in parti-
ventilazione sono subordinate alla colare ai propri. In questo caso la qualità
SIA 382/1 (2022: in fase di revisione).
1 Sulla base di un contenuto di CO2 dell’aria es-
terna di 400 ppm
7
Ventilazione residenziale

dell’aria interna è giudicata ancora ac- Materiali da costruzione


cettabile se il contenuto di CO2 si situa Secondo la SIA 180:2014, cifra 3.3, si
tra 1200 e 1400 ppm. Di conseguenza, applica il principio secondo il quale i ma-
questo valore è appropriato ad esempio teriali da costruzione devono essere
per le camere da letto. Esso vale anche scelti in modo tale da rilasciare il minor
per locali in cui, durante la giornata, di- numero possibile di sostanze contami-
verse persone passano più ore insieme. nanti nell’aria interna. Nell’allegato B, la
La SIA 382/1:2014 utilizza le cosiddette SIA 382/5:2021 fornisce riferimenti a ul-
classi AMB, che sono descritte nella ta- teriori pubblicazioni.
bella 1.1. Nell’attuale revisione della nor- Costruire secondo Minergie-Eco offre
ma, le classi sono adattate alle nuove buone premesse per una sostanza im-
norme europee. mobiliare che contamini il meno possibi-
Dalle emissioni di CO2 e dalla concentra- le l’aria interna. Tale standard richiede e
zione di CO2 di riferimento, si può calco- verifica l’utilizzo di materiali a basse
lare il flusso d’aria esterna necessario da emissioni.
fornire a un locale o a un appartamento.
Questi valori sono riportati nel capitolo 3. 1.4 Contaminazione dell’aria
esterna
Contaminazione dell’aria interna
dovuta all’utilizzo In Svizzera, da alcuni anni l’inquinamen-
Gran parte della contaminazione da pol- to dell’aria esterna con polveri fini e ossi-
veri fini nell’aria interna è letteralmente di di azoto tende a diminuire. Tuttavia, a
fatta in casa. Informazioni utili in merito livello regionale e locale, soprattutto lun-
sono contenute nel foglio d’informazio- go le strade trafficate, i valori indicativi e
ne «Polveri fini nell’aria di ambienti in- limite possono ancora essere superati. I
terni» dell’Ufficio federale della sanità seguenti siti web forniscono informazio-
pubblica [1]. Candele, bastoncini d’in- ni sulla qualità dell’aria esterna:
censo, fuochi aperti (per esempio for- – www.ostluft.ch elenca i valori misurati
nelli a gas, caminetti, fuochi a etanolo) e le previsioni dei Cantoni della Svizzera
emettono quantità considerevoli di pol- orientale.
veri fini e altre sostanze indesiderate. – L’Ufficio federale dell’ambiente offre
Anche la cottura, come il soffritto o la mappe panoramiche con valori annuali
frittura, produce polveri fini. per tutta la Svizzera al sito www.bafu.
Il fumo causa una massiccia contamina- admin.ch.
zione dell’aria interna. Nei locali in cui si – Per il Ticino: Osservatorio Ambientale
fuma, è impossibile raggiungere una Svizzera Italiana al sito www.oasi.ti.ch.
buona qualità dell’aria interna. Inoltre,
mobili e altri arredi possono rilasciare Se l’esposizione alle polveri fini è supe-
sostanze indesiderate nell’aria interna. riore ai livelli raccomandati dall’Organiz-
È responsabilità degli abitanti minimiz- zazione Mondiale della Sanità (OMS), è
zare tale contaminazione. consigliato scegliere un sistema di venti-
lazione che permetta di utilizzare filtri

Categoria Esempi di utilizzo Contenuto di CO2


AMB 1 Locali speciali come laboratori e camere bianche non definito
AMB 2 Locali con esigenze di qualità dell’aria interna più < 1000 ppm
Tabella 1.1:
elevate, ad esempio locali in cui entrano frequen-
Classificazione
temente nuove persone
dell’aria interna
AMB 3 Locali con esigenze di qualità dell’aria interna da 1000 a
secondo la
medie, tipici locali residenziali e uffici 1400 ppm
SIA 382/1:2014,
AMB 4 Locali in cui la permanenza di persone è rara o > 1400 ppm con esempi di
nulla, ad esempio locali subordinati e secondari utilizzo.
8
Nozioni di base

per polveri fini di classe ISO ePM1 50 % otermiche, ecc.) attraversi la platea in
(equivalente alla vecchia classe F7) o calcestruzzo. Nelle regioni critiche e so-
superiori. prattutto nelle case monofamiliari di una
certa età, il problema non deve essere in
Radon nessun caso trascurato. Per quanto ri-
Il radon è un gas radioattivo naturale che guarda la ventilazione, in relazione al ra-
può penetrare negli edifici dal sottosuolo. don occorre osservare i seguenti punti:
Il rischio dipende dall’ubicazione dell’edi- – L’aria esterna deve essere captata ad
ficio e dalla sua costruzione. In Svizzera, almeno 0,8 m sopra il livello del terreno.
il radon è considerato la più importante – Negli edifici esistenti senza o con pla-
causa naturale di cancro ai polmoni. tee in calcestruzzo fessurate, una sotto-
L’Ufficio federale della sanità pubblica pressione è critica. In questo caso gli im-
(UFSP) stima che tra 200 e 300 morti pianti d’aspirazione sono quindi rischiosi.
all’anno sono causate dal radon. – L’attraversamento di condotte d’aria
Il sito web del Servizio radon dell’UFSP attraverso il pavimento e le pareti del
contiene ampio materiale informativo e piano interrato deve essere ermetico al
una mappa con le zone a rischio (www. gas.
ch-radon.ch). – Gli scambiatori di calore terreno-aria
L’Ordinanza federale sulla radioprotezio- devono essere ermetici al gas.
ne (ORaP) del 26 aprile 2017 fissa
300 Bq/m3 come valore di soglia per il In uno studio della Scuola universitaria
radon. Esso rappresenta l’esposizione professionale di Lucerna [2] nel 2012, le
alle radiazioni cumulativa totale annuale concentrazioni di radon sono state misu-
di una persona e non dovrebbe essere rate in 15 edifici con ventilazione mecca-
superata. Il valore di riferimento vale per i nica controllata e scambiatori di calore
locali in cui le persone trascorrono rego- terreno-aria. In tutti gli edifici studiati, la
larmente diverse ore, quindi anche per gli concentrazione media di radon nei locali
edifici abitativi. La responsabilità riguar- abitati era di molto inferiore a 100 Bq/m3,
do al radon è dei proprietari dell’edificio o il che significa che le raccomandazioni
della committenza. Essi devono adottare dell’OMS erano rispettate. La concentra-
misure costruttive preventive secondo lo zione di radon era anche inferiore a quella
stato della tecnica per mantenere le con- degli edifici di riferimento con ventilazio-
centrazioni di radon al di sotto del valore ne naturale nello stesso Comune. Nono-
di soglia. Lo stato della tecnica è rappre- stante il numero statisticamente ridotto
sentato dalla SIA 180:2014. Se il valore di di misurazioni, è possibile sostenere che
soglia viene superato in un locale, i pro- la ventilazione meccanica controllata ten-
prietari devono provvedere a proprie denzialmente porta a una concentrazione
spese alle misure necessarie. di radon più bassa rispetto alla ventilazio-
Gli edifici nuovi con pavimenti del piano ne tramite le finestre.
interrato in calcestruzzo senza interru-
zioni e solette in calcestruzzo sopra il 1.5 Umidità dell’aria interna
piano interrato sono generalmente con- L’umidità dell’aria interna dipende dalla
siderati non critici, a condizione che produzione di umidità nell’abitazione
nessuna condotta di approvvigionamen- (presenza di persone, comportamento
to o di scarico (canalizzazioni, sonde ge- nel ventilare, cucinare, fare la doccia,
ecc.), dalla ventilazione e dal clima ester-
Valore Tipo di polveri fini no.
PM2,5 PM10
Tabella 1.2: Racco-
mandazioni dell’OMS Valore medio 10 μg/m3 20 μg/m3 Produzione di umidità
per le immissioni annuale Se non vi è una convenzione d’utilizzazio-
massime di polveri Valore medio 25 μg/m3 50 μg/m3 ne particolare, si presume che l’apparta-
fini. max. su 24 ore mento sia utilizzato secondo la SIA 2024.
9
Ventilazione residenziale

La tabella 1.3 mostra la produzione di Le norme SIA non definiscono con chia-
umidità in una casa plurifamiliare basata rezza come va dimostrato che questi re-
sulla SIA 2024:2015 e sulla SIA 180:2014. quisiti sono soddisfatti. Qualora venga
I valori della tabella 1.3 sono piuttosto effettuata una verifica, per il calcolo oc-
conservativi per le abitazioni occupate corre definire quanto segue:
permanentemente. La produzione di – Calcolo statico o dinamico? Tra le al-
umidità delle persone a 21 °C è inferiore tre cose, occorre chiarire come gestire
di circa il 20 % rispetto a 24 °C. D’altra lo stoccaggio di umidità dei materiali da
parte, a dipendenza delle abitudini culi- costruzione e dei dispositivi. Nel quadro
narie, delle piante da interno, ecc., si può dello studio «Feuchte in Niedrigenergie-
ipotizzare una produzione di umidità da bauten» (Umidità negli edifici a basso
due a quattro volte superiore per le «ulte- consumo energetico) dell’Ufficio fede-
riori fonti di umidità». Un totale di 1 a rale dell’energia [3], sono stati confron-
1,5 kg di vapore acqueo è tipicamente tati calcoli statici e dinamici. Per le tipi-
prodotto giornalmente per persona nelle che giornate invernali non sono state ri-
abitazioni. scontrate differenze significative. In
condizioni estreme, cioè con un’umidità
Requisiti nella stagione invernale esterna molto bassa, il calcolo dinamico
Secondo la SIA 180:2014 e la SIA ha portato a un’umidità interna legger-
382/1:2014, l’umidità relativa interna mente più elevata.
(u.rel.) minima consentita è del 30 %. – Produzione di umidità: le norme SIA
Tale requisito è legato alle seguenti con- non definiscono un valore chiaro e tanto
dizioni: meno un andamento giornaliero relativo
– L’umidità dell’aria interna minima con- alla produzione di umidità. Inoltre, non è
sentita può non essere rispettata per il chiaro quale frazione della produzione
10 % del tempo di utilizzo. di umidità venga espulsa direttamente
– L’umidità relativa dell’aria interna per (ad esempio, attraverso l’aria aspirata
un normale utilizzo abitativo si riferisce a del bagno) e quale frazione raggiunga le
una temperatura dell’aria interna di 21 °C. camere. È inoltre rilevante se viene im-
Qualora siano previste altre temperature piegata una cappa d’aspirazione ad aria
dell’aria interna, l’umidità viene ricalco- espulsa o ad aria di ricircolo.
lata in relazione ai 21 °C. – Concetto di ventilazione: è necessario
– Ad altitudini superiori a 800 m sopra il definire l’ordine di grandezza del flusso
livello del mare, il limite consentito di d’aria esterna e il modo in cui viene con-
umidità è ridotto di 1 % u. rel. per ogni trollato o regolato. Occorre inoltre de-
100 m di dislivello. terminare quale infiltrazione aggiuntiva
sia presente. Nel caso di un recupero
dell’umidità, è necessario definire il
grado di recupero di quest’ultima.

Descrizione Unità Attività Giorno


Veglia Sonno intero
Durata dell’attività (presenza secondo la [h] 6 8 14
SIA 2024:2015)
Produzione di umidità per persona e ora [g/h] 70 45 –
(secondo la SIA 180:2014, a 24 °C)
Produzione di umidità sommata per per- [g/d] 420 360 780
sona per tutta la durata dell’attività
Tabella 1.3: Produ-
Altre fonti di umidità (in conformità alla [g/d] – – 220
zione di umidità per
SIA 2024:2015: per persona 15 g/h in caso
persona e giorno in
di presenza)
una casa plurifami-
Produzione di umidità per persona e giorno [g/d] – – 1000 liare.
10
Nozioni di base

– Differenziazione tra i locali: la SIA Per quanto riguarda l’umidità, oltre alle
2024 considera l’intero appartamento misure tecniche sono possibili le se-
come una zona contigua avente le guenti misure operative:
stesse condizioni. Le norme sulla venti- – Regolazione del livello di ventilazione
lazione, tuttavia, presuppongono locali in funzione del fabbisogno.
con le porte chiuse. Per la distribuzione – Non riscaldare eccessivamente: se per
di umidità ai singoli locali, ciò costitui- esempio la temperatura dell’aria interna
sce una differenza. viene aumentata da 21 °C a 24 °C, l’umi-
dità relativa dell’aria interna scende da
Raccomandazioni per la stagione 35 % a 29 %.
invernale – Lasciare aperte le porte nell’apparta-
Per le persone sane non vi sono problemi mento: Se è tollerabile in termini di pro-
se l’umidità dell’aria interna scende al di tezione contro il rumore e diffusione de-
sotto del 30 % per alcuni giorni all’anno. gli odori, le porte all’interno dell’apparta-
Tuttavia, le persone con particolari esi- mento dovrebbero essere lasciate
genze in termini di salute (pelle, vie respi- aperte. In questo modo il vapore acqueo
ratorie) possono reagire negativamente a si distribuisce in tutto l’appartamento.
un’umidità relativa bassa.
In linea di principio, in una ventilazione Le piante rilasciano vapore acqueo. Tut-
meccanica residenziale non dovrebbe tavia, il loro effetto non deve essere so-
essere installata alcuna umidificazione pravalutato. Per esempio, una yucca alta
attiva dell’aria immessa. Sfavorevoli all’u- circa 80 cm produce solo 2 g/h di umidi-
midificazione sono i rischi igienici che tà. Si tenga presente inoltre che le piante
possono manife- da vaso possono rilasciare spore di muf-
Nelle abitazioni vengono starsi se la manu- fa nell’aria interna.
prodotti in genere da 1 a 1,5 kg tenzione non viene Se per motivi di salute è necessaria un’u-
effettuata in modo midificazione attiva, questa deve avveni-
di vapore acqueo al giorno corretto. re tramite umidificatori puntuali. Tuttavia,
per persona. L’umidità dell’aria a causa del consumo energetico genera-
interna può essere to dall’umidificazione, tali dispositivi de-
incrementata tramite le seguenti misure vono essere impiegati con moderazione
tecniche: e solo temporaneamente. Per motivi igie-
– I flussi d’aria esterna non devono es- nici, è necessario procedere a una pulizia
sere sovradimensionati. Ciò significa regolare degli umidificatori puntuali.
che devono essere dimensionati in base Asciugare il bucato in casa per aumenta-
ai valori minimi della SIA 382/5. re l’umidità dell’aria interna è rischioso.
– La ventilazione residenziale deve es- Le notevoli quantità di vapore acqueo ri-
sere regolata in base al fabbisogno. lasciate nel processo sono auspicabili a
– Un recupero combinato di calore e basse temperature esterne. A tempera-
umidità (scambiatore entalpico) può au- ture esterne più elevate, l’umidità dell’a-
mentare l’umidità relativa dell’aria in- ria interna può raggiungere livelli troppo
terna in inverno del 5 fino al 10 % se alti e causare danni alla costruzione o
viene soddisfatto almeno uno dei due problemi di salute dovuti alla muffa. Se il
punti precedenti. bucato viene asciugato in casa, l’umidità
– Per abitazioni con scarsa occupa- dell’aria interna deve essere monitorata
zione, i flussi d’aria devono essere rego- con un igrometro. Ulteriori informazioni
lati in base all’utilizzo effettivo e all’oc- riguardo all’umidità e all’umidificazione
cupazione. Questa misura è particolar- sono disponibili in [4].
mente consigliata per le case monofa-
miliari e gli appartamenti in proprietà
per piani.
11
Ventilazione residenziale

Parquet e materiali da costruzione livello del mare dovrebbe essere com-


sensibili all’umidità preso tra il 30 % e il 70 %. Al di sopra de-
Dal rapporto finale dello studio «Raum- gli 800 m sul livello del mare, il limite in-
luftfeuchte in Wohnneubauten» (Umidità feriore e il limite superiore sono ridotti
dell’aria interna in nuovi edifici residen- dell’1 % di umidità relativa per ogni 100 m
ziali) del 2007 [5] è possibile riassumere di dislivello. I limiti possono essere oltre-
le seguenti affermazioni sul parquet: Il le- passati per non più di cinque giorni con-
gno è un materiale igroscopico. A causa secutivi al mese.
delle proprietà del legno un parquet sen- La SIA 180 menziona che l’intervallo di
za fughe non è realizzabile. La larghezza umidità consentito deve essere mante-
della fuga dipende dal tipo di legno; un nuto senza umidificazione e deumidifica-
parametro importante è l’entità del ritiro. zione attiva. Tuttavia, non fornisce alcu-
Il mantenimento della forma (in caso di na indicazione concreta su come ciò
ritiro e dilatazione) dipende dalla qualità debba essere garantito o su come debba
del legno, tra l’altro anche dalla quota essere effettuata la verifica. Le misure
parte di legno giovane. elencate al paragrafo «Raccomandazioni
Un parquet di buona qualità può tollerare per la stagione invernale» sono certa-
un’umidità relativa interna fino al 30 %; mente utili, ma non garantiscono la con-
per brevi periodi sono ammessi anche formità a tale requisito. A seconda delle
valori inferiori. La formazione di fughe di- situazioni, l’impiego di umidificatori mo-
pende anche dalla temperatura (riscal- bili per l’aria interna deve essere preso in
damento a pavimento) e dalla dilatazione considerazione.
nella prima estate. Se si desidera un par-
quet possibilmente privo di fughe, occor- Umidità dell’aria interna elevata
re considerare i seguenti aspetti: Un’elevata umidità dell’aria interna è mol-
– Scegliere un legno e qualità che in ge- to più critica dal punto di vista igienico ri-
nere sono meno soggetti a fughe. A tale spetto a una bassa umidità. Soprattutto
proposito, la quercia, ad esempio, si durante il semestre estivo, nelle abitazio-
comporta in modo favorevole, mentre il ni vi è un eccesso di umidità che deve es-
faggio in modo sfavorevole. sere rimosso tramite ventilazione. Con
– Scegliere segmenti di parquet di di- un’umidità dell’aria interna superiore al
mensioni ridotte. 70 %, il rischio di formazione di muffa au-
– Evitare lacche e sigillanti che incollano menta notevolmente. Nella SIA 180:2014,
i bordi. l’argomento è trattato nel capitolo 6.
– Eventualmente utilizzare un parquet Un’aria interna molto umida non viene
multistrato. percepita come fresca e a causa della
– Per il riscaldamento a pavimento, pun- crescita di microrganismi si formano odo-
tare a una temperatura di mandata non ri. Per gli allergici agli acari della polvere
superiore a 30 °C. Il valore massimo è di domestica, occorre creare condizioni che
35 °C, conforme anche alle prescrizioni ne inibiscano la crescita almeno durante
energetiche dei Cantoni. il semestre invernale. Secondo il Centro
Allergie Svizzera, ciò è il caso quando l’u-
Secondo la SIA 180, cifra 3.2.8, vale midità dell’aria interna è inferiore al 50 %
quanto segue: «I materiali da costruzio- – a 19 – 21 °C nel soggiorno e a un massi-
ne devono essere scelti in modo tale da mo di 19 °C nella camera da letto.
non subire danni anche senza umidifica- Con una ventilazione residenziale realiz-
zione dell’aria». La cifra 4.4 della stessa zata e gestita a regola d’arte, non insor-
norma riguarda la prevenzione di cam- gono problemi di eccessiva umidità
biamenti eccessivi nella forma di mate- dell’aria all’interno dell’abitazione in caso
riali organici. Stando a ciò, il valore me- di normale comportamento dell’utente,
dio giornaliero dell’umidità relativa dell’a- ovvero di normale produzione di umidità.
ria interna ad altitudini fino a 800 m sul Tuttavia, i locali al di fuori della zona ri-
12
Nozioni di base

scaldata, come le cantine e i locali di devono essere presenti su due pareti


stenditura, possono risultare critici (vedi esterne (opposte o ad angolo). Le fine-
capitolo 10.3). stre basculanti generalmente non offro-
no la superficie libera necessaria.
1.6 Protezione termica estiva
Una buona protezione termica estiva co- Raffrescamento notturno con ventila-
struttiva è un prerequisito fondamentale zione meccanica
per il comfort termico. Indipendente- La ventilazione residenziale permette di
mente dal fatto che sia previsto o meno il ottenere un ricambio d’aria orario com-
raffreddamento, essa si basa su due pre- preso tra 0,5 e 1,0. Pertanto, può essere
messe centrali: utilizzata per il raffrescamento solo in mi-
– Una protezione solare esterna mobile, sura limitata. In combinazione con ottime
che riduce al minimo l’apporto termico misure costruttive, può ridurre la tempe-
attraverso le superfici vetrate dell’edificio ratura interna massima solo lievemente,
durante il giorno. da 1 a 3 K circa.
– Una capacità termica attiva sufficien- Se la ventilazione meccanica viene utiliz-
temente elevata, in grado di fungere da zata per il raffrescamento notturno, deve
tampone per l’apporto di calore. essere gestita come segue:
– Il recupero di calore viene disattivato.
Questi due punti non sono tema di que- – Una regolazione del fabbisogno tra-
sto libro e non verranno discussi ulterior- mite la qualità o l’umidità dell’aria interna
mente. La rimozione del calore attraver- viene anch’essa disattivata.
so la ventilazione, invece, è il tema dei – L’apparecchio di ventilazione viene im-
capitoli che seguono. piegato al livello più alto possibile, an-
Il carico termico della radiazione solare e cora accettabile di notte da un punto di
il calore prodotto internamente vengono vista del rumore.
immagazzinati nella capacità termica at-
tiva durante il giorno. Tale accumulo può Nella ventilazione meccanica controllata,
essere nuovamente scaricato con una se possibile, dovrebbe essere realizzato
ventilazione intensiva durante le ore fre- un preraffrescamento dell’aria esterna
sche della notte e del mattino. A condi- mediante uno scambiatore di calore
zione che siano soddisfatti i requisiti co- terreno-aria. Nel complesso, tuttavia, è
struttivi di protezione solare e di capacità possibile affermare che la ventilazione
termica attiva, la ventilazione libera o na- meccanica controllata dovrebbe essere
turale è sufficiente per raggiungere un utilizzata per il raffrescamento notturno
buon comfort termico negli edifici abita- solo in casi eccezionali. La sua efficacia
tivi. rispetto ad altre soluzioni è piuttosto
bassa e il dispendio energetico piuttosto
Raffrescamento notturno con ventila- elevato.
zione libera
Un raffrescamento notturno efficace ri- 1.7 Controllo/regolazione e
chiede generalmente un ricambio d’aria gestione
di due o tre volte all’ora. In conformità
alla SIA 180:2014, cifra 5.2.3, si racco- Definizioni e requisiti della SIA 382/5
manda quanto segue: La SIA 382/5 distingue le modalità di
La superficie delle aperture deve essere esercizio in base alla tabella 1.4. Per una
pari ad almeno il 5 % della superficie net- migliore leggibilità, in questo libro vengo-
ta di un locale. Per i locali con una pro- no utilizzate denominazioni abbreviate.
fondità fino a 2,5 volte l’altezza del locale, Nel caso di impianti di ventilazione con
sono sufficienti finestre su una parete più livelli, gli utenti devono avere la possi-
esterna. Per profondità dei locali da 2,5 a bilità di impostare almeno l’esercizio nor-
5,0 volte l’altezza del locale, le finestre male e l’esercizio di base. Gli apparecchi
13
Ventilazione residenziale

di comando devono essere collocati gior parte dei documenti dell’AICAA


aperti in posizioni facilmente accessibili sono liberamente disponibili sul sito
all’interno dell’abitazione. Gli impianti di www.praever.ch.
ventilazione devono essere dotati di un
interruttore principale o di una spina di AICAA 25-15 Prescrizioni della prote-
rete facilmente accessibili, che possano zione antincendio – Impianti tecnici
essere utilizzati per spegnerli o scolle- d’aerazione
garli dalla rete in caso di incendio o mal- La AICAA 21-15 descrive i requisiti e le
funzionamento. Ciò non si applica ai ven- misure generali per gli impianti di ventila-
tilatori per singolo locale, che non sono zione. Per quanto concerne la ventilazio-
destinati all’esercizio continuo, come ad ne meccanica residenziale, il documento
esempio i ventilatori d’aspirazione del fornisce vari dettagli ed esempi. Vanno
bagno o WC. citate in particolare le seguenti regole:
Gli utenti o abitanti devono avere la pos- – Un appartamento forma un comparti-
sibilità di spegnere gli impianti per singo- mento tagliafuoco. Nelle case plurifami-
lo appartamento e gli apparecchi di ven- liari, diversi appartamenti possono es-
tilazione per singolo locale. Gli impianti sere riuniti in un unico compartimento di
per più appartamenti devono poter esse- ventilazione senza la necessità di instal-
re spenti da una persona formata. Nelle lare serrande tagliafuoco. Premessa: la
zone di pubblico accesso, l’interruttore superficie totale del compartimento di
principale deve essere protetto contro ventilazione non supera i 600 m2.
l’utilizzo improprio (ad esempio, dietro un – Nel caso di apparecchi di ventilazione
vetro). Valgono inoltre i requisiti della di- che alimentano diversi compartimenti di
rettiva antincendio DA-AICAA 25-15 (ca- ventilazione, è necessario installare un
pitolo 4.12). dispositivo di rilevamento dei fumi all’in-
gresso dell’aria aspirata. In caso di rileva-
1.8 Protezione antincendio mento esso spegne gli impianti di venti-
In linea di principio, le basi legali per la lazione e chiude le eventuali serrande ta-
protezione antincendio sono stabilite dai gliafuoco.
Cantoni. Per quanto concerne l’imple- – Nel caso di condotte di ventilazione po-
mentazione, la maggioranza dei Cantoni sate in getto e di scambiatori di calore
adotta le norme e le direttive dell’Asso- terreno-aria (geotermici), all’interno del
ciazione degli istituti cantonali di assicu- compartimento tagliafuoco sono am-
razione antincendio (AICAA). La mag- messe condotte in plastica di classe RF3.

Modalità di eserci- Definizione secondo la SIA 382/5 e nota


zio (forma abbre-
viata in questo libro)
Esercizio di ventila- Esercizio dell’impianto di ventilazione secondo il dimensio-
zione normale namento.
(esercizio normale) Nota: il dimensionamento degli impianti di ventilazione resi-
denziale è lo stesso per l’esercizio diurno e notturno.
Esercizio di ventila- Esercizio di ventilazione ridotto in caso di assenza di persone.
zione di base Nota: questa modalità di esercizio può essere attivata anche
(esercizio di base) in caso di basso tasso di occupazione, ad esempio se in un
appartamento di 4 locali vi è una sola persona durante il
giorno.
Esercizio di ventila- Modalità di ventilazione utilizzata solo eccezionalmente in
zione intensivo caso di carico elevato o al di fuori dell’orario di utilizzo effet- Tabella 1.4: Modalità
(esercizio intensivo) tivo (ad esempio, raffrescamento notturno). di esercizio degli
Nota: questa modalità di esercizio può essere ottenuta sia impianti di ventila-
con un impianto di ventilazione meccanica che con la venti- zione secondo la
lazione manuale tramite le finestre. SIA 382/5.
– A determinate condizioni, l’aria 1.9 Letteratura
espulsa della cucina, quindi le cappe d’a- [1] Ufficio federale della sanità pub-
spirazione, possono essere collegate alla blica UFSP: Polveri fini nell’aria di
ventilazione meccanica residenziale. ambienti interni (Foglio d’informa-
zione), Berna, 2008. Download via
In aggiunta alle norme e alle direttive, o www.bag.admin.ch  Vivere in sa-
in parte come corrigenda ad esse, esi- lute  Ambiente & salute 
stono diversi documenti FAQ sulla prote- Prodotti chimici  Prodotti chimici
zione antincendio. Importante per la da A–Z  Polveri fini nell’aria di
ventilazione meccanica controllata è il ambienti interni
documento «Stand der Technik – Papier [2] Bionda, Davide et al.; Radonbelas-
Brandschutz in Lüftungen in Wohnbau- tung in Innenräumen von Niedrig-
ten» (Stato della tecnica – Documento energiebauten mit Luft-Erdwärme-
protezione antincendio per ventilazioni tauschern, Hochschule Luzern,
in edifici residenziali) dell’associazione Horw 2012. Download via
ImmoClima Svizzera. Si tratta di un ausi- www.uwe.lu.ch  Publikationen
lio per l’applicazione e la progettazione, [3] Frei, Beat: Feuchte in Niedrigener-
in particolare per la ventilazione mecca- giebauten. Schlussbericht des
nica controllata. Riassume i requisiti dei BFE-Projekts 101843. Hochschule
vari documenti AICAA e documenta le Luzern, Horw, 2007.
soluzioni tipiche mediante numerosi [4] Ufficio federale della sanità pub-
esempi. blica UFSP; Umidificatori dell’aria
(Foglio d’informazione), Berna,
2007. Download via www.bag.
admin.ch  Vivere in salute 
Ambiente & salute  Veleni do-
mestici  Abitare sano  Umidifi-
catori dell’aria
[5] Ganz, Roland: Schlussbericht
Raumluftfeuchte in Wohnneubau-
ten. Ganz Klima GmbH, Rüti, 2007.
Download via www.bag.admin.ch
 Vivere in salute  Ambiente &
salute  Veleni domestici 
Abitare sano  Umidificatori
dell’aria
Capitolo 2

Concetto di ventilazione, requisiti

2.1 Sviluppo del concetto di locale è oggetto del capitolo 3. Per la


ventilazione scelta del sistema giusto non esiste una
ricetta, in quanto le preferenze personali
La norma SIA 180 prevede lo sviluppo di giocano un ruolo decisivo. Tuttavia, oltre
un concetto di ventilazione nel progetto a una panoramica generale, il capitolo 4
di massima. In linea di principio, il con- fornisce anche informazioni per un con-
cetto può essere basato sia sulla ventila- fronto tra i sistemi e per la selezione di
zione naturale che su quella meccanica. uno di essi. L’estrazione dell’aria della
È possibile anche una combinazione dei zona di cottura è trattata nel capitolo 10.1.
due concetti, detta anche ventilazione
ibrida. Secondo la SIA 382/5, un concet- 2.2 Occupazione e utilizzo
to di ventilazione comprende tutti gli ac- Anche se nel presente documento ven-
corgimenti progettuali volti a ottenere un gono trattati solo gli spazi abitativi di
determinato ricambio d’aria. case monofamiliari e plurifamiliari, lo
La possibile implementazione tecnica spettro dei possibili utilizzi è enorme. Si
comprende una varietà di sistemi, par- va dalle economie domestiche composte
tendo dalle finestre apribili manualmen- da una sola persona agli appartamenti
te fino ad arrivare agli impianti di clima- condivisi, alle famiglie patchwork, ai ge-
tizzazione. Questo libro si limita alle so- nitori single, al home office e allo stereo-
luzioni in cui l’aria viene rinnovata in gran tipo della piccola famiglia con due geni-
parte meccanicamente. Inoltre, vale il tori e due figli. Una qualità essenziale di
principio che l’impianto di ventilazione è un’abitazione è quella di essere adatta a
in primo luogo responsabile del ricambio diverse forme di vivere e di abitare, che
d’aria necessario dal punto di vista igie- per loro stessa natura sono in continua
nico e di fisica della costruzione. Le fun- evoluzione. Anche questo aspetto deve
zioni di riscaldamento e raffreddamento essere preso in considerazione nel con-
dovrebbero essere separate dal rinnovo cetto di ventilazione.
dell’aria. Le eccezioni a questa regola Ciononostante, è opportuno mantenere
sono trattate nei capitoli 1.6 Protezione le specifiche di progettazione entro un
termica estiva, 10.4 Riscaldamento ad intervallo praticabile. A questo proposito,
aria e 9.10 Apparecchi multifunzionali. la tabella 2.1 può essere d’aiuto. Essa
Per lo sviluppo di un concetto di ventila- mostra, da un lato, l’occupazione media
zione si raccomanda di procedere come delle abitazioni in Svizzera nel 2019. For-
segue: nisce inoltre suggerimenti per l’occupa-
1. Chiarire le condizioni quadro e i requi- zione, che dovrebbe essere ipotizzata al
siti momento del dimensionamento di un im-
2. Determinare la circolazione dell’aria pianto di ventilazione. Il valore più alto è
nell’abitazione determinante per la progettazione del
3. Determinare la circolazione dell’aria flusso d’aria. Il valore più basso serve
nel locale come base per un esercizio ridotto, che
4. Selezionare il sistema di ventilazione può essere utilizzato per evitare un’umi-
5. Definire il tipo di estrazione dell’aria dità dell’aria interna eccessivamente
del piano cottura bassa durante la stagione fredda. Natu-
ralmente, ogni committente è libero di
Le condizioni generali e i requisiti sono specificare utilizzi divergenti per la pro-
trattati nei capitoli da 2.2 a 2.13. Per i re- gettazione.
quisiti acustici, si veda il capitolo 11.2. La Il messaggio principale della tabella 2.1 è
circolazione dell’aria nell’abitazione e nel il seguente: quanto più grande è l’abita-
16
Concetto di ventilazione, requisiti

zione e quanto più bassa è l’occupazione, Nel caso di case monofamiliari e di edifici
tanto più flessibile deve poter essere abitativi di standard elevato, possono ag-
adattato l’esercizio dell’impianto di venti- giungersi utilizzi speciali come camere
lazione al fabbisogno. In questo modo: a) per la terapia o la musica. Tali camere
è possibile ottenere una buona qualità potrebbero dover essere trattate in
dell’aria interna con un’occupazione ele- modo particolare per quanto riguarda il
vata e b) il valore limite per l’umidità mini- comfort.
ma dell’aria interna in inverno può essere
rispettato con un’occupazione ridotta. 2.3 Qualità dell’aria interna
Oltre all’occupazione dell’intera abitazio- percepita
ne, si pone la questione dell’utilizzo e
dell’occupazione dei singoli locali. Nelle In generale, si raccomanda di definire la
abitazioni classiche, ad esempio, una ca- qualità dell’aria interna in base ai requisiti
mera può essere utilizzata per dormire, minimi previsti dalla SIA 382/5. Essi pre-
giocare, sbrigare le faccende domesti- vedono un contenuto di CO2 compreso
che, come home office, quale locale hob- tra 1000 e 1400 ppm. Nel caso standard,
by o per riposare. Tuttavia, l’utilizzo esat- questo valore dovrebbe poter essere
to di una camera è difficilmente prevedi- mantenuto nelle camere a porte interne
bile a lungo termine. Anche in una fami- chiuse. In base a
Valore standard per il flusso
glia stereotipata, non sempre i genitori ciò, è possibile de-
dormono nella camera da letto grande e i durre un flusso d’a- d’aria immessa per camera:
figli in ciascuna delle camere piccole. A ria standard mini- 30 m3/h
volte i genitori si accontentano della ca- mo di 30 m3/h per
mera più piccola o due bambini condivi- camera. Questo valore verrà utilizzato a
dono una camera seguire in maniera ripetuta.
Non è compito della progetta- piccola. Pertanto, Negli edifici esistenti, in caso di soluzioni
zione della ventilazione deter- in generale e negli minime economicamente vantaggiose o
alloggi a pigione di ventilazione con compensatori attivi, è
minare o limitare l’utilizzo. moderata, ogni ca- possibile definire un contenuto di CO2
mera dovrebbe po- più elevato tramite una convenzione d’u-
ter essere utilizzata come camera da let- tilizzazione. È pure possibile stabilire che
to per due persone e come camera per le le 1400 ppm devono essere rispettate
attività diurne di una persona. Se i pro- solo in caso di camere a porte interne
gettisti della ventilazione definiscono a aperte. Tuttavia, non è consigliabile sta-
loro discrezione le camere per due geni- bilire valori superiori a 1800 ppm. Da un
tori e per un bambino ciascuno, si tratta lato, la qualità dell’aria diminuirebbe in
in primo luogo di un assunto e in secon- modo significativo, dall’altro, la protezio-
do luogo di una riduzione del valore, in ne contro l’umidità dovrebbe essere con-
quanto limita l’utilizzo dei locali. trollata in modo particolare.

Standard Dimensione dell’appartamento


[numero di locali]
1 – 1,5 2 – 2,5 3 – 3,5 4 – 4,5 5 – 5,5 6 – 6,5
Tabella 2.1: Occu- Media svizzera 2019 [n. di persone] 1,2 1,4 1,9 2,5 2,8 3,0
pazione media delle
Occupazione elevata (p. es. abita- 1–2 1–2 2–3 3–4 4–5 4–6
abitazioni in Svizzera
zioni sociali) [n. di persone]
e suggerimenti per il
Occupazione media (appartamento 1 1–2 1–2 2–3 2–4 3–5
tasso di occupazione
in affitto tipico) [n. di persone]
di persone ipotizzato
per il dimensiona- Occupazione bassa (p. es. seg- 1 1 1–2 1–3 2–4 2–5
mento degli impianti mento di prezzo elevato, case mo-
di ventilazione. nofamiliari) [n. di persone]
17
Ventilazione residenziale

In caso di esigenze particolari, è possibi- 2.4 Protezione contro l’umidità


le concordare un contenuto di CO2 infe- e umidità dell’aria interna
riore o un flusso d’aria superiore. In que-
sto caso, tuttavia, è importante conside- La protezione contro l’umidità consiste
rare che l’umidità dell’aria interna diminu- nell’evitare la formazione di condensa su-
isce durante il periodo di riscaldamento, perficiale e di muffa. A tale proposito, le
il che può rendere necessario l’utilizzo di superfici fredde degli elementi costruttivi
umidificatori. dell’edificio e l’eccessiva umidità interna
Nelle abitazioni pianificate per un’occu- rappresentano un rischio. La figura 2.1
pazione ridotta, le emissioni di sostanze mostra l’umidità massima ammissibile
nocive provenienti dai materiali da co- dell’aria interna in condizioni standard e
struzione o dall’arredamento possono secondo le ipotesi della SIA 180:2014, ci-
rappresentare un significativo carico fra 6.2. In questo caso si ipotizza che la
dell’aria interna. Ciò avviene, ad esempio, temperatura dell’aria interna sia di 21 °C
se la superficie netta per persona è su- fino a una temperatura esterna di 14 °C.
periore a circa 50 m2 e/o se sono previsti A temperature esterne più elevate, essa
brevi periodi di occupazione. Questo aumenta costantemente fino a 24 °C. Per
vale, ad esempio, per le case di vacanza quanto concerne gli elementi costruttivi
o per le abitazioni che sono occupate re- nelle nuove costruzioni, i requisiti stan-
golarmente per meno di 10 ore al giorno. dard secondo la SIA 180 sono general-
Per tali utilizzi, occorre concordare se è mente soddisfatti. Tuttavia, negli edifici
necessaria una ventilazione minima al di esistenti possono presentarsi punti de-
fuori del tempo di utilizzo o se il dimen- boli, come i ponti termici, che richiedono
sionamento deve tener conto di un sup- un’umidità interna più bassa. Ciò deve
plemento per le emissioni di sostanze essere verificato con il fisico della co-
nocive. In questo caso, tuttavia, è neces- struzione.
sario tenere conto del fatto che un flusso Più bassa è la temperatura esterna, più
d’aria più elevato comporta un’umidità bassa deve essere l’umidità relativa in-
dell’aria interna ridotta. terna per evitare il rischio di formazione
di muffe. Allo stesso tempo, tuttavia,
deve essere mantenuta l’umidità minima
dell’aria interna (fino a 800 m s.l.m. 30 %,
vedi capitolo 1.5). In base a questi due re-
quisiti opposti, viene definito l’intervallo
Umidità relativa interna massima consentita in %

100 30

90 29
Temperatura dell’aria interna in °C

80 28

70 27

60 Umidità relativa interna massima consentita 26


Figura 2.1: Umidità
50 25
massima consentita
40 24 dell’aria interna per
30 23 quanto riguarda la
protezione contro l’u-
20 Temperatura dell’aria interna 22 midità in condizioni
10 21 standard secondo la
SIA 180:2014 in fun-
0 20
zione della tempera-
−20 −15 −10 −5 0 5 10 15 20
tura dell’aria esterna
Temperatura esterna media giornaliera in °C
e interna.
18
Concetto di ventilazione, requisiti

Esempio di lettura 1 per la figura 2.2


Un impianto di ventilazione è in eserci- Questo valore non è più rispettato al di
zio continuo e fornisce 30 m3/h per sotto di –8 °C. La durata massima con-
persona. La protezione contro l’umidità sentita di non raggiungimento pari al
è rispettata in tutti i casi indicati. Con il 10 %, indicata nel capitolo 1.5, sarà pro-
recupero dell’umidità, a Zurigo non si babilmente rispettata. Senza il recupe-
raggiunge più il 30 % di umidità dell’a- ro di umidità, è probabile che i periodi
ria interna richiesto a partire da –1 °C di con umidità dell’aria interna eccessiva-
temperatura esterna. A Davos, l’umidi- mente bassa aumentino in entrambe le
tà minima relativa, secondo il capitolo località.
1.5, è del 22 %.

Esempio di lettura 2 per la figura 2.2


L’impianto di ventilazione è dimensiona- In questo caso sarebbero necessari ul-
to a 30 m3/h per persona, ma fornisce teriori chiarimenti o misure.
l’aria in base al fabbisogno. Senza recu- Quando si utilizza la figura 2.2, occorre
pero di umidità, la protezione contro l’u- sempre verificare se le ipotesi fatte
midità è quindi garantita tutto l’anno. rappresentano una buona approssima-
Con il recupero di umidità, è necessario zione. A seconda dell’utilizzo, ad esem-
adottare misure nel caso di temperatu- pio, la produzione di umidità per perso-
re esterne superiori a + 5 °C per evitare na e giorno può essere superiore a
danni da umidità. Possibili misure sono 1,2 kg. Nel caso di impianti di ventilazio-
l’aumento del tempo di esercizio e/o la ne senza recupero di umidità, solita-
disattivazione del recupero di umidità, mente ciò non comporta problemi. Nel
ad esempio tramite il bypass o la veloci- caso di impianti con recupero di umidi-
tà di rotazione del rotore. tà, tuttavia, è necessario prevedere mi-
Figura 2.2: Flusso
L’umidità minima dell’aria interna con il sure di protezione contro l’umidità. Dal-
d’aria minimo neces-
recupero di umidità può essere man- la figura 2.1 si può dedurre che il valore
sario e massimo
consentito per per-
tenuta senza problemi. In assenza di nominale per l’attivazione di queste mi-
sona in base all’umi- recupero di umidità, tuttavia, il «crite- sure deve dipendere dalla temperatura
dità dell’aria interna rio del 10 %» viene a malapena soddi- esterna.
(ipotesi e condizioni sfatto.
quadro vedi testo).

Zurigo MeteoSvizzera Davos


Flusso d’aria in esercizio continuo

Flusso d’aria in esercizio continuo


Flusso d’aria regolato in funzione

Flusso d’aria regolato in funzione

50 50
45 80 45 80
del fabbisogno in m3/h

del fabbisogno in m3/h

40 70 40 70
35 60 35 60
30 50 30 50
in m3/h

in m3/h

25 25
40 40
20 20
30 30
15 15
10 20 10 20
5 10 5 10
0 0 0 0
−10 −5 0 5 10 15 20 −20 −15 −10 −5 0 5 10
Temperatura esterna media giornaliera in °C Temperatura esterna media giornaliera in °C

Min. senza recupero di umidità Min. con recupero di umidità


Max. senza recupero di umidità Max. con recupero di umidità
19
Ventilazione residenziale

ammissibile del flusso d’aria. In questo 2.5 Finestre


contesto vengono presi in considerazio- Finestre apribili ed elementi come ante e
ne anche il controllo, la regolazione e il clappe di ventilazione sono un’aggiunta
recupero dell’umidità. essenziale a tutti i sistemi trattati in que-
La protezione contro l’umidità interna sto libro. Possono essere impiegati in
all’abitazione deve essere garantita nel particolare per la ventilazione intensiva,
settore più elevato di produzione di umi- il raffrescamento notturno e la protezio-
dità. A tale proposito, si consiglia di assu- ne contro l’umidità. Inoltre, non va tra-
mere 1,2 kg per persona al giorno. L’umi- scurato un importante fattore psicologi-
dità minima dell’aria interna, invece, deve co: la ventilazione meccanica viene ac-
essere garantita nel settore più basso di cettata decisamente meglio se gli utenti
produzione di umidità interna. Secondo il hanno la possibilità di aprire una finestra
capitolo 1.5, in questo caso si dovrebbe in qualsiasi momento. Poco importa se
ipotizzare 1,0 kg per persona al giorno. l’opzione viene utilizzata o meno.
La figura 2.2 mostra, sulla base dei dati Di conseguenza, la SIA 382/5, alla cifra
climatici di Zurigo e Davos, il flusso d’aria 4.1.7, richiede che nei locali con finestre o
minimo necessario per persona per la ante di ventilazione almeno uno di questi
protezione contro l’umidità e il flusso d’a- elementi possa essere aperto in qualsia-
ria massimo ammissibile per persona si momento. Ciò vale anche se, ad esem-
con il quale è possibile mantenere l’umi- pio, la pura ventilazione tramite le fine-
dità relativa interna minima. La produzio- stre o il raffrescamento notturno tramite
ne di umidità corrisponde ai valori sugge- le finestre sono fuori questione a causa
riti qui sopra. La temperatura dell’aria in- del rumore esterno.
terna e l’umidità interna massima con- La probabilità che le finestre a ribalta si-
sentita corrispondono a quelle indicate ano permanentemente aperte è maggio-
nella figura 2.1. re rispetto alle finestre senza questa fun-
La scala di sinistra rappresenta il flusso zione. Per questo motivo, talvolta si rac-
d’aria ad esercizio costante durante tutta comanda di non installare dispositivi che
la giornata (esercizio continuo). La scala permettono la posizione a ribalta. Questa
di destra rappresenta il flusso d’aria di un tesi viene qui chiaramente respinta. In
impianto regolato in funzione del fabbi- primo luogo, equivarrebbe a un «proces-
sogno. Si presume che so alle intenzioni» nei confronti degli
– la ventilazione è in funzione solo utenti e, in secondo luogo, non vi è alcu-
quando vi è presenza di persone e na ragione per cui le finestre a ribalta
– vi è presenza di persone per 14 ore al non debbano essere lasciate aperte per
giorno (ore a pieno carico, cfr. cap. 1.5). periodi più lunghi al di fuori della stagio-
ne di riscaldamento. Inoltre, le finestre a
La figura 2.2 mostra anche i flussi d’aria ribalta offrono una protezione nettamen-
consentiti o necessari con e senza recu- te migliore contro le intemperie e l’effra-
pero di umidità. Con il recupero di umidi- zione rispetto alle finestre a bilico.
tà, si presume che il 60 % dell’umidità A seconda delle esigenze o del livello di
presente nell’aria aspirata venga trasferi- comfort, le finestre o le ante di ventilazio-
ta all’aria immessa. In particolare, nel ne possono essere dotate di azionamenti
caso del recupero di umidità, è necessa- automatici. In combinazione con un si-
rio valutare quale frazione del flusso d’a- stema di controllo/regolazione adeguato,
ria entra ed esce dall’abitazione per infil- è possibile migliorare notevolmente il raf-
trazione (perdite nell’involucro dell’edifi- frescamento notturno e la protezione
cio). Si ipotizza che sia il 15 % del flusso contro l’umidità e le intemperie.
d’aria trasportato meccanicamente.
Questa infiltrazione si aggiunge ai flussi
d’aria indicati nella figura 2.2 e di conse-
guenza rimuove ulteriore umidità.
20
Concetto di ventilazione, requisiti

2.6 Zona di permanenza partamenti in affitto, si raccomanda che


Nella zona di permanenza devono esse- tutti i lavori di manutenzione siano orga-
re soddisfatti tutti i requisiti di comfort. nizzati dal locatore o dalla società di ge-
La SIA 180 definisce la zona di perma- stione incaricata.
nenza attraverso distanze dagli elementi Indipendentemente dalla situazione di
costruttivi e dagli elementi di passaggio proprietà, occorre chiarire i seguenti
d’aria. Si raccomanda di trattare esplici- aspetti:
tamente la zona di permanenza nel con- – È permesso accedere agli apparta-
cetto di ventilazione. La figura 2.3 mo- menti per la sostituzione dei filtri e per
stra un esempio di un locale di 12 m2 in piccoli interventi di ispezione e pulizia
cui, secondo la SIA 180, solo il 37 % della degli apparecchi di ventilazione? Se sì:
superficie netta rimane come zona di con quale frequenza? A seconda del
permanenza. Per i committenti e gli tipo di apparecchio e della qualità del
utenti, questo spazio molto limitato, in filtro, si devono prevedere da due a tre
cui sono soddisfatti i requisiti di comfort, interventi di manutenzione all’anno.
è probabilmente insoddisfacente. Negli – È permesso l’accesso alle singole ca-
edifici conformi agli standard di costru- mere, alla cucina e ai locali sanitari per
zione odierni, tali requisiti sono soddi- la sostituzione dei filtri e per piccoli la-
sfatti senza problemi anche a distanze vori di ispezione e pulizia? Se sì: con
inferiori dalle pareti interne, dalle pareti quale frequenza? Nel caso di apparec-
esterne ben isolate e dalle finestre. In chi di ventilazione per singolo locale ed
caso di distanze inferiori o di una zona di elementi dell’involucro di passaggio d’a-
permanenza più ampia, tuttavia, è im- ria, ad esempio, si devono prevedere da
portante la posizione dell’elemento di due a quattro interventi di manuten-
passaggio dell’aria immessa. A seconda zione all’anno.
della temperatura e della velocità dell’a-
ria immessa, esso deve essere posizio- Le indicazioni e le preferenze possono
nato a una distanza compresa tra 0,5 e influenzare la scelta del sistema.
1,0 m dalla zona di permanenza (cfr. an-
che il capitolo 3.7). 2.8 Rapporti di pressione
Gli impianti di ventilazione influenzano i
2.7 Manutenzione rapporti di pressione nell’abitazione. Ciò
Nel caso di abitazioni di proprietà priva- può a sua volta influenzare il funziona-
ta, deve essere chiarito chi è responsa- mento di dispositivi come stufe o cami-
Figura 2.3: Esempio bile dei lavori di mantenimento (manu- netti (vedi anche capitolo 10.2). Indica-
di zona di perma- tenzione, ispezione, riparazione) della zioni sui rapporti di pressione per l’eser-
nenza secondo la ventilazione. Un elenco di compiti tipici è cizio di tali dispositivi possono influenza-
SIA 180 in un locale
riportato al capitolo 13.6. Nel caso di ap- re la scelta del sistema o richiedere mi-
(pianta).
sure particolari.
4,0 m Interno Per quanto concerne i rapporti di pres-
sione, la SIA 382/5 stabilisce i seguenti
0,5 m requisiti che devono essere presi in con-
Porta del
locale siderazione nel concetto di ventilazione:
1,0 m 1,0 m
3,0 m

4.4.5.2 In assenza di un accordo specifico,


Finestra Zona di permanenza
secondo la SIA 180: le installazioni di ventilazione in un’unità
Esterno 4,4 m2
0,5
abitativa non devono causare né una so-
m vrappressione né una sottopressione.
0,5 m 4.4.5.4 Un eventuale sottopressione o so-
vrappressione non deve superare un livel-
lo tale da permettere agli utenti/abitanti
Esterno fisicamente deboli di aprire porte e fine-
21
Ventilazione residenziale

stre in qualsiasi momento. Una sottopres- 2.10 Ermeticità all’aria della


sione o sovrappressione non deve portare superficie dell’involucro
al ferimento di una persona al momento
dell’apertura di una finestra o una porta Non solo gli involucri esterni degli edifici
(p. es. durante l’accensione di cappe d’a- devono essere ermetici, ma anche le su-
spirazione ad aria espulsa). perfici di separazione tra gli apparta-
4.4.5.5 Nel caso di impianti che possono menti. Eventuali perdite possono avere
generare una sottopressione o una so- le seguenti conseguenze indesiderate:
vrappressione, occorre chiarire i rischi le- – Rischio di danni costruttivi: se in in-
gati alla fisica della costruzione. verno l’aria interna fluisce verso l’esterno
attraverso le perdite, l’umidità può con-
Nelle abitazioni sono talvolta presenti di- densare sugli elementi costruttivi freddi
spositivi che provocano una sottopres- o all’interno di essi. Questa condensa,
sione o una sovrappressione, come ad dovuta a perdite d’aria, può causare in-
esempio gli impianti d’aspirapolvere cen- genti danni costruttivi.
tralizzati. In questo caso è necessario – Trasmissione del suono: dove passa
chiarire come tali dispositivi possano ve- l’aria, passa anche il suono. Pertanto, le
nire integrati nel concetto di ventilazione. perdite indeboliscono la protezione dal
L’aria aspirata della zona di cottura viene rumore verso l’esterno ed eventualmente
trattata separatamente nel capitolo 10.1. anche tra gli appartamenti.
Informazioni relative alle infiltrazioni inde- – Correnti d’aria: l’aria fredda in entrata
siderate si trovano nel capitolo 2.10. può provocare correnti d’aria.
– Trasmissione di odori: in caso di per-
2.9 Influenze esterne dite tra gli appartamenti, gli odori pos-
Le influenze esterne comprendono la sono essere trasmessi.
qualità dell’aria esterna, il rumore ester- – Qualità dell’aria igienicamente pro-
no e il clima. Nel concetto di ventilazio- blematica: le fessure e le fughe dell’in-
ne, occorre valutare se, a causa delle im- volucro dell’edificio e delle zone desti-
missioni dall’esterno, siano necessarie li- nate alle installazioni sono spesso spor-
mitazioni per la ventilazione tramite le fi- che e difficilmente soddisfano i requisiti
nestre. Ciò può avere un impatto sul igienici previsti per gli impianti di ventila-
concetto della protezione termica estiva zione. Queste potenziali vie di circola-
(vedi capitolo 1.6). zione parassitaria dell’aria di solito non
Condizioni climatiche particolari, ad possono essere né controllate né pulite.
esempio una forte esposizione al vento Oltre alle particelle (ad es. polvere di
o basse temperature esterne, possono cantiere, prodotti della decomposizione
limitare l’utilizzo di alcuni sistemi di ven- di insetti morti), anche le emissioni di
tilazione o richiedere misure supple- materiali da costruzione possono entrare
mentari. Ciò può essere il caso, ad nell’abitazione attraverso queste vie.
esempio, per gli impianti d’aspirazione o – Ingresso del radon: il radon può en-
per gli apparecchi di ventilazione per trare nell’abitazione attraverso le perdite
singolo locale. In particolare, nelle zone tra una cantina contaminata dal radon e i
ad alto rischio di radon (vedi capitolo 1.4) locali abitati. Esempi al riguardo sono le
o nelle case monofamiliari esistenti con porte non ermetiche delle cantine e le
elevate concentrazioni di radon misura- zone non ermetiche destinate alle instal-
te, gli impianti d’aspirazione sono critici. lazioni.
– Ricambio d’aria maggiorato: quando
le temperature esterne sono basse o vi è
un forte vento, il ricambio d’aria attra-
verso le perdite aumenta. Ne consegue
un aumentato fabbisogno energetico e
una bassa umidità dell’aria interna.
22
Concetto di ventilazione, requisiti

La figura 2.4 mostra un esempio di zona nell’ambito della selezione del sistema.
destinata alle installazioni con perdite in Negli edifici esistenti, la disponibilità di
una casa plurifamiliare. Attraverso que- spazio può limitare la scelta del sistema.
sta via contaminata entra nell’apparta- Oltre allo spazio disponibile per l’installa-
mento una quantità considerevole di aria zione, deve essere garantita anche l’ac-
parassitaria, soprattutto quando la cap- cessibilità per la manutenzione.
pa d’aspirazione è in funzione. Nel caso degli edifici plurifamiliari, esiste
Nel caso di impianti d’aspirazione e di anche una relazione causale tra la prote-
impianti con recupero di umidità (scam- zione antincendio e il concetto di ventila-
biatori entalpici), per quanto riguarda zione. Pertanto, nell’ambito del concetto
l’ermeticità dell’involucro dell’edificio do- di ventilazione, deve aver luogo uno
vrebbero essere richiesti i valori mirati scambio con l’esperto in materia di pro-
della SIA 180. tezione antincendio.
I requisiti per l’ermeticità della superficie
dell’involucro si trovano nella 2.12 Locali secondari e locali
SIA 180:2014, cifra 3.6. Ciò ha conse- di minor importanza
guenze soprattutto per gli edifici esi-
stenti: se l’involucro dell’edificio non è er- In linea di principio i locali esterni all’in-
metico, l’utilizzo di impianti d’aspirazione volucro termico dell’edificio non possono
è escluso e i vantaggi del recupero di venire connessi a una ventilazione mec-
umidità sono notevolmente ridotti. canica residenziale. Indicazioni sulla cli-
Poiché i requisiti della norma non sono matizzazione di tali locali sono riportate
molto esigenti, si consiglia di puntare ai nel capitolo 10.3.
valori mirati della SIA 180 anche nel caso Le specifiche per la ventilazione dei lo-
di altri impianti di ventilazione. In ogni cali secondari e dei locali di minor impor-
caso vale: le installazioni di ventilazione tanza all’interno dell’involucro termico
non devono indebolire l’ermeticità all’a- dell’edificio nella SIA 382/5 sono mante-
ria. I vani verticali negli edifici plurifami- nute relativamente aperte. Per i locali
liari sono spesso un punto debole. senza finestre con produzione di umidi-
Figura 2.4: Esempio
tà, è indispensabile un’aria aspirata mec-
di zona d’installa- 2.11 Zone di installazione e canicamente. I corrispondenti dispositivi
zione sporca, attra- protezione antincendio possono essere impiegati a esercizio
verso la quale l'aria continuo o intermittente (eventualmente
dovuta a perdite Nell’ambito del concetto di ventilazione, con un proprio flusso d’aria di compen-
viene trasferita da un è necessario chiarire quali sono le possi- sazione).
appartamento all'al- bili zone di installazione (vani verticali, di- Nel caso di locali deposito e ripostigli, i
tro. (Fonte: Scuola stribuzione orizzontale, ubicazione degli requisiti di comfort determinano se e
Universitaria Profes- apparecchi) per i dispositivi di ventilazio- come vengono ventilati. Per mantenere
sionale di Lucerna –
ne. Il fabbisogno di spazio viene definito alta la qualità dell’aria, può essere appro-
Hochschule Luzern)
priato un piccolo flusso d’aria aspirata,
da 10 a 20 m3/h. In questo modo, ad
esempio, si eliminano gli odori emanati
dai vestiti o dalle scarpe.
Quando si tratta di rimuovere carichi ter-
mici, ad esempio di frigoriferi e congela-
tori o di lavatrici e asciugatrici, la situa-
zione è molto meno chiara. Con i 10 a
20 m3/h suggeriti, è possibile asportare
carichi termici fino a un massimo di circa
50 W di potenza continua. Un’asciugatri-
ce emette un carico termico significati-
vamente maggiore, anche se non in
23
Ventilazione residenziale

esercizio continuo. Da un punto di vista


energetico ed economico, in ogni caso
non ha senso aumentare il flusso d’aria
totale di un’abitazione solo per la presen-
za di una lavanderia senza finestre. In
questi casi è necessario trovare altre so-
luzioni. Si potrebbe per esempio trovare
un’altra collocazione per gli apparecchi o
installare un ventilatore d’aspirazione se-
parato con un proprio flusso d’aria di
compensazione.

2.13 Energia, ecologia e


standard di costruzione
Nel contesto del concetto di ventilazione
deve essere chiarito se vi sono requisiti
particolari relativi al fabbisogno energe-
tico o all’ecologia. Gli standard di costru-
zione come Minergie, SNBS, Passivhaus
o LEED prevedono requisiti propri per la
ventilazione. Inoltre, la ventilazione rien-
tra nei criteri di valutazione.
Capitolo 3

Distribuzione dell’aria

3.1 Circolazione generale interna [1]. In questo esempio, i passaggi


dell’aria nelle abitazioni d’aria immessa sono collocati solo nelle
camere da letto, ma non nel soggiorno e
La circolazione dell’aria nei locali abitativi nella sala da pranzo. Per le indagini si è
è dovuta principalmente alla convezione ipotizzato che due persone siano sedute
termica. Oltre ai movimenti dell’aria cau- nel soggiorno. La concentrazione di CO2
sati dalle persone e dal riscaldamento, rappresentata mostra che l’aria nella
come indicato nella figura 3.1, anche gli zona di permanenza si mescola quasi
apparecchi, le finestre e altre fonti o dis- perfettamente ovunque. I risultati di que-
sipatori di calore provocano circolazioni sta simulazione sono stati confermati
dell’aria. Nei locali abitati, questo movi- dalle misurazioni. È importante conside-
mento dell’aria indotto termicamente è rare che il flusso d’aria che circola nel
sempre di molte volte superiore al flusso corridoio è circa 10 volte superiore al
d’aria immesso meccanicamente, che ti- flusso d’aria immessa dell’intero apparta-
picamente è di 30 m³/h. Pertanto, l’aria mento.
nel locale è solitamente molto miscelata Si noti inoltre che il soggiorno dell’esem-
ed è di secondaria importanza la posizio- pio è insolitamente lungo. Poiché l’aria è
ne dei passaggi d’aria immessa. I limiti di ben miscelata anche in questa particola-
questo principio sono discussi nel capi- re geometria, si può supporre che ciò av-
tolo 3.9. venga praticamente in tutti gli apparta-
A porte aperte, l’aria si mescola in tutta menti.
l’abitazione per effetto della convezione. Dall’esempio si può concludere che, a
La figura 3.2 mostra un appartamento di porte aperte, in tutto l’appartamento vige
4½ locali in cui sono stati studiati in det- una qualità dell’aria all’incirca uguale. Ciò
taglio il movimento e la qualità dell’aria corrisponde anche a quanto si osserva
quotidianamente: se nei locali a porte
aperte vengono generati forti odori,
Figura 3.1: Movi- come ad esempio durante la preparazio-
mento dell’aria nei
ne della fondue, questi si diffondono in
locali – la convezione ca. 100 – 500 m3/h
ca. 100 m3/h pochi minuti in tutto l’appartamento. A
in corrispondenza di
porte aperte, sarebbe quindi sufficiente
fonti di calore e di
freddo crea flussi introdurre l’aria immessa in un unico pun-
d’aria significativa- to dell’appartamento. Da lì verrebbe di-
mente più grandi del stribuita automaticamente, soprattutto
flusso d’aria im- grazie ai movimenti termici dell’aria.
messa.

ppm CO2
1200
1100
1000
900
800
700
600
500
Figura 3.2: Concen- 400

trazione di CO2 con


circolazione libera in
un soggiorno. (Fonte:
AFC AG, [1])
25
Ventilazione residenziale

Le osservazioni tratte dall’esempio pos- 3.2 Volume del locale e profilo


sono essere generalizzate: temporale del flusso d’aria
– Attraverso grandi aperture (porte
aperte, finestre) avviene un forte scam- Al momento dell’ingresso in un locale
bio d’aria tra locali adiacenti. La forza non occupato o dopo una ventilazione in-
motrice di questa circolazione dell’aria tensiva tramite le finestre, la qualità
bidirezionale deriva dalla differenza di dell’aria è solitamente buona. Tuttavia,
temperatura tra i locali. essa diminuisce con il passare del tem-
– Attraverso piccole aperture (passaggi po. Quanto più piccolo è il locale e quan-
d’aria, perdite) l’aria passa in quantità li- te più persone sono presenti, tanto più
mitata e in una sola direzione. La forza rapidamente si deteriora la qualità dell’a-
motrice di questa circolazione dell’aria ria interna. Questa correlazione può es-
proviene da ventilatori o, nel caso della sere descritta con la seguente formula,
ventilazione naturale, dal vento. che si trova anche nella SIA 382/1:

CAMB,t =CAMB,0 – CIMM –
La figura 3.3 illustra tutte le possibili di- 0,001·G –q v,IMM
·t
·e VL

sposizioni delle aperture in un’abitazione.  qv,IMM


Ogni freccia diritta rappresenta una pos- 0,001·G
sibile piccola apertura. Le coppie di frec- + CIMM +
qv,IMM
ce possono essere costituite da un’unica
apertura grande o da due piccole. Con Dove vale
questo approccio generale, è possibile CAMB,t Concentrazione di agenti inqui-
descrivere le ventilazioni meccaniche, nanti nel locale al tempo t, in ppm
naturali e ibride. CAMB,0 Concentrazione di agenti inqui-
Il concetto di ventilazione definisce le nanti nel locale al tempo t = 0,
aperture necessarie per il ricambio d’aria in ppm
previsto e le direzioni della circolazione CIMM Concentrazione di agenti inqui-
dell’aria. Tuttavia, può essere definito an- nanti nell’aria immessa, in ppm
che dove volutamente non è prevista al- G Emissione di agenti inquinanti nel
cuna circolazione dell’aria. A tale propo- locale, in l/h
sito, valgono i seguenti principi: qv,IMM Flusso d’aria immessa, in m3/h
– Nelle camere e nel soggiorno viene im- VL Volume del locale, in m3
messa aria dall’esterno non contaminata t Tempo, in h
o da altri locali con una buona qualità
dell’aria, almeno durante l’utilizzo. Con questa correlazione si può dimo-
– L’aria che defluisce dalle camere e dal strare, tra l’altro, come le porte aperte dei
soggiorno viene convogliata in altri locali locali influiscano sulla qualità dell’aria in-
o verso l’esterno. terna.
– Nel bagno, nella doccia, nel WC e nella
cucina, l’aria viziata viene convogliata
verso l’esterno, almeno durante l’utilizzo. Camera Bagno/
L’aria di compensazione proviene da altri WC
locali o dall’esterno.
Camera Doccia/
WC Figura 3.3: Possibili
Queste considerazioni offrono un ampio
posizioni di aperture
margine di manovra nella determinazio-
piccole e grandi.
ne della distribuzione dell’aria. Nei capi-
 Aria immessa/aria
toli da 3.3 a 3.6 vengono discussi i princi- esterna  Aria aspi-
pi più comuni. rata  Aria interna/
Soggiorno Cucina Aria di transito
 Aria aspirata del
piano cottura
26
Distribuzione dell’aria

A tale scopo, la figura 3.4 illustra quat- – Con la ventilazione tramite le finestre:
tro casi: 3 volte al giorno una ventilazione inten-
a) Ventilazione intensiva tramite le fine- siva.
stre e camere a porte chiuse durante – Il ricambio d’aria totale nell’apparta-
la notte mento è lo stesso per tutte le varianti.
b) Ventilazione intensiva tramite le fine- – Nel caso della ventilazione tramite le
stre e camere a porte aperte durante finestre, si calcola un’infiltrazione ag-
la notte giuntiva di 5 m3/h nella camera da letto e
c) Ventilazione meccanica e camere a di 7 m3/h nel resto dell’appartamento.
porte chiuse durante la notte Nel caso della ventilazione meccanica, a
d) Ventilazione meccanica e camere a ventilazione spenta, sono 3 m3/h nella
porte aperte durante la notte camera da letto e 5 m3/h nel resto
dell’appartamento.
Le ulteriori ipotesi per l’esempio della fi-
gura 3.4: La porta aperta della camera da letto
– Appartamento di 3½ locali e 70 m2. migliora significativamente la qualità
– Occupazione da parte di due adulti con dell’aria interna durante la notte, sia con
orari di permanenza secondo la SIA 2024 la ventilazione meccanica che con quella
(al giorno 6 ore di veglia, 8 ore di sonno). naturale. Il motivo è che il volume dell’in-
Entrambe le persone utilizzano la stessa tero appartamento funge da contenitore
Figura 3.4: Concen-
camera da letto di 12 m2. di aria fresca. Con la ventilazione mec-
trazione di CO2
– Durante il giorno, tutte le porte delle canica, d’altra parte, si ottiene una quali-
dell’aria interna nella
camera da letto di un camere sono aperte, il che significa che tà dell’aria interna accettabile anche con
appartamento di 3½ in tutto l’appartamento è presente la la porta della camera da letto chiusa,
locali con ventila- stessa concentrazione di CO2. grazie all’apporto costante di aria fresca
zione tramite le fine- – Con la ventilazione meccanica, ven- (classe AMB 3, vedi capitolo 1.3). Duran-
stre e con ventila- gono forniti 30 m3/h d’aria immessa nella te il giorno, con tutte le porte delle ca-
zione meccanica, camera da letto e un totale di 60 m3/h mere aperte, si raggiunge un’elevata
con la porta della ca- nell’intero appartamento. In presenza di qualità dell’aria interna per tutte le va-
mera da letto aperta, almeno una persona, la ventilazione rianti (classe AMB 2).
rispettivamente viene attivata, altrimenti è spenta.
chiusa; per i dettagli
si veda il testo.

Ventilazione intensiva tramite le finestre Ventilazione meccanica


3900 3900

3400 Porta della camera chiusa di notte 3400 Porta della camera chiusa di notte
Concentrazione di CO2 in ppm

Concentrazione di CO2 in ppm

Porta della camera aperta di notte Porta della camera aperta di notte
2900 2900
Dormire Assente Assente Dormire Dormire Assente Assente Dormire
2400 2400

1900 Ventilazione 1900


intensiva
1400 1400
AMB 3
900 900
AMB 2

400 400
0 3 6 9 12 15 18 21 24 0 3 6 9 12 15 18 21 24
Ora del giorno Ora del giorno
27
Ventilazione residenziale

Dall’esempio della figura 3.4 si possono rata. Essa comprende il corridoio e la


trarre le seguenti conclusioni generali: zona aperta del soggiorno. In questa
– Nel caso di un volume ridotto (ad zona non vi sono passaggi d’aria immes-
esempio una camera da letto con porta sa o aspirata, in quanto è sufficiente-
chiusa), una buona qualità dell’aria in- mente ventilata dalla circolazione natu-
terna si ottiene solo con un costante ri- rale dell’aria. Anche se la cucina si trova
cambio d’aria. nella zona di transito, la SIA 382/5 non ri-
– Nel caso di un grande volume (ad chiede alcun punto dell’aria aspirata oltre
esempio il volume di un intero apparta- alla cappa d’aspirazione. L’aria passa at-
mento), è sufficiente un esercizio inter- traverso i passaggi d’aria di transito dalla
mittente, ad esempio con ventilazione in- zona dell’aria immessa a quella di transi-
tensiva tre volte al giorno, per ottenere to e dalla zona di transito a quella dell’a-
una buona qualità dell’aria interna. ria aspirata. La figura 3.5 illustra il princi-
– Nel caso di un volume ridotto, con una pio a cascata.
ventilazione inter-
Il flusso d’aria immessa mittente non è Rapporti di pressione
minimo per locale (con porta) possibile ottenere Nel caso di impianti con ventilatori dell’a-
una qualità dell’aria ria immessa e dell’aria aspirata (ventila-
è di 30 m3/h. interna accettabile. zione meccanica controllata), si ipotizza
Nell’esempio con la che la pressione dell’aria nella zona di
camera da letto di 12 m2 e le due per- transito corrisponda alla pressione
sone, sarebbe necessario alzarsi di notte esterna. Nei locali con aria immessa do-
ogni due ore e ventilare intensivamente vrebbe esserci una sovrapressione mas-
per evitare che la concentrazione di CO2 sima di 3 Pa a porte chiuse e una sotto-
superi i 2000 ppm. pressione massima di 3 Pa nei locali con
– Se il volume è grande e il ricambio aria aspirata. Nel caso di impianti d’aspi-
dell’aria è costante, si ottiene una qualità razione valgono requisiti speciali, che
dell’aria interna uniforme e solitamente sono trattati nel capitolo 7.2.
molto buona durante tutto il giorno. Que-
sta combinazione può eventualmente Flusso d’aria immessa minimo
consentire un dimensionamento ridotto Per la determinazione del flusso d’aria im-
dell’impianto (si veda il capitolo 3.5). messa minimo, si ipotizza che in ogni ca- Figura 3.5:
mera possano dormire due persone e che Principio di ventila-
Queste correlazioni dovrebbero essere le porte siano chiuse. Ciò corrisponde al zione a cascata.
prese in considerazione al momento di caso C dell’esempio del capitolo 3.2.  Aria immessa/aria
determinare la distribuzione dell’aria e il Per un appartamento di 3 o 3½ locali, esterna  Aria aspi-
controllo/regolazione. Si noti che, in as- come indicato nella figura 3.5, il flusso rata  Aria interna/
senza di una convenzione d’utilizzazione d’aria immessa minimo è quindi di Aria di transito
 Aria aspirata del
contraria, l’impianto di ventilazione è di- 60 m3/h. Per l’appartamento di 4 locali
piano cottura
mensionato per il caso di porte e finestre
chiuse.
Camera Bagno/
3.3 Principio a cascata WC
Zona Zona
dell’aria dell’aria
immessa Camera Doccia/ aspirata
Funzione
WC
Nel caso del principio a cascata, l’aria
viene introdotta nella zona dell’aria im-
messa, vale a dire nelle camere. Nella Aria aspirata
zona dell’aria aspirata, cioè nel bagno, Soggiorno del piano cottura
Zona di Cucina (esercizio in base
nella doccia e nel WC, l’aria viene estrat- transito
al fabbisogno)
ta. La zona di transito si trova tra la zona
dell’aria immessa e quella dell’aria aspi-
28
Distribuzione dell’aria

della figura 3.2 è di 90 m3/h. Il flusso d’a- 3.4 Principio di collegamento


ria immessa e d’aria aspirata determi- con distribuzione attiva
nante (vedi rispettivamente i capitoli 6.1,
7.3 e 8.1) di un appartamento può essere Funzione
definito solo a seguito della scelta del si- Nel principio di collegamento, la zona
stema di ventilazione. aperta dell’appartamento a cui le camere
sono adiacenti funge da zona dell’aria
Note relative al controllo/regolazione immessa. Solitamente essa comprende il
Solitamente viene controllato/regolato corridoio e il soggiorno. In questa zona
solo il flusso d’aria totale di un apparta- viene introdotto l’intero flusso d’aria im-
mento o di una casa monofamiliare. A messa dell’appartamento. Ciò può avve-
porte chiuse, la qualità dell’aria aspirata nire mediante un unico passaggio d’aria
non consente di immessa. Nella zona dell’aria aspirata,
Locali nella zona di trarre conclusioni cioè nel bagno, nella doccia e nel WC, l’a-
transito non necessitano in merito alla quali- ria viene estratta. Nella zona di collega-
tà dell’aria interna mento si trovano le camere. A porte
d’aria immessa. nella camera più aperte, il movimento naturale dell’aria
sfavorevole (came- garantisce una circolazione sufficiente.
ra da letto con due persone). Pertanto, di A porte chiuse, i cosiddetti ventilatori di
notte l’impianto di ventilazione dovrebbe collegamento assicurano il ricambio d’a-
essere in modalità normale. ria tra la zona dell’aria immessa e i locali
Durante il giorno, si può ipotizzare che le nella zona di collegamento (figura 3.6).
persone si trovino nella zona di transito o Le ventilazioni di collegamento sono ca-
che le porte delle camere siano aperte. ratterizzate da condotte dell’aria immes-
Figura 3.6: Principio
Ciò significa che l’impianto di ventilazio- sa brevi, il che è particolarmente interes-
della ventilazione di
ne può essere regolato, ad esempio me- sante dal punto di vista finanziario e ar-
collegamento con
distribuzione attiva
diante un sensore di qualità dell’aria. Con chitettonico nel caso di rinnovo di edifici
per l’esempio di un una routine quotidiana regolare (nei gior- esistenti.
appartamento di ni feriali), è anche possibile operare l’im-
4 locali; dimensiona- pianto a un livello ridotto durante il gior- Rapporti di pressione in caso di venti-
mento secondo la no utilizzando un programma orario. Tut- latori di collegamento
SIA 382/5. tavia, gli utenti dovrebbero avere la pos- Fondamentalmente, dovrebbero essere
 Aria immessa sibilità di disattivare temporaneamente il mantenute le stesse sotto- e sovrapres-
 Aria aspirata programma orario. A tale scopo si può sioni massime come nel caso del princi-
 Aria interna/Aria di impiegare un commutatore che passa pio a cascata. Nel caso di ventilatori di
transito  Aria di
all’esercizio normale per circa tre ore. collegamento, si pone la questione se
collegamento
debbano essere dotati di uno o due ven-
Per ogni ventilatore di tilatori: uno che immette aria nel locale e
collegamento 60 m3/h uno che aspira la stessa fuori dal locale.
Se viene impiegato un solo ventilatore, è
Bagno/ Zona dell’aria necessario un passaggio d’aria di transi-
1300 ppm
WC aspirata to passivo per il flusso di ritorno dal loca-
Zona di le, come nel caso della ventilazione a ca-
collegamento 1180 ppm Doccia/ Aria aspirata
WC 90 m3/h scata. Poiché i flussi d’aria sono compre-
850 ppm si tra 45 e 60 m3/h, nel soggiorno è diffi-
850 ppm cile trovare un passaggio d’aria di transi-
850 ppm to che provochi una caduta di pressione
non superiore a 3 Pa. Di conseguenza, si
Soggiorno Cucina
Zona dell’aria raccomanda di utilizzare ventilatori di
immessa
collegamento con due ventilatori.
Aria immessa 90 m3/h 400 ppm
29
Ventilazione residenziale

Flusso d’aria immessa e di transito Per dimensionare il flusso d’aria immes-


minimi sa minimo per l’intero appartamento e
Nel caso della ventilazione di collega- per i ventilatori di collegamento, si può
mento, l’aria nella zona dell’aria immessa utilizzare il diagramma della figura 3.7. Il
non ha la qualità di quella esterna, in diagramma si basa su una concentrazio-
quanto si tratta di aria miscelata. Per evi- ne massima di CO2 dell’aria interna di
tare che la concentrazione di CO2 nelle 1400 ppm, ovvero il limite superiore della
camere superi i 1400 ppm, il flusso d’aria classe dell’aria interna AMB 3.
di un ventilatore di collegamento deve Il dimensionamento è basato sull’occu-
quindi essere maggiore del flusso d’aria pazione prevista per l’appartamento. Nel
immessa (di una camera) per il principio caso di un numero di persone compreso
a cascata. tra tre e cinque, si presume che le came-
L’occupazione massima dell’abitazione è re possano essere utilizzate come ca-
determinata secondo il capitolo 2.2. mere da letto per due persone. Nel caso
Come per il principio a cascata, si ipo- di occupazione con due persone, si pre-
tizza che in ogni camera possano dor- sume che una sola persona dorma in
mire due persone. A scopo illustrativo, una camera. In alternativa, entrambe le
la figura 3.6 mostra un esempio per un persone possono utilizzare la stessa ca-
appartamento di 4 locali. Si ipotizza mera da letto, lasciando però la porta
un’occupazione di tre persone. I flussi aperta di notte per rispettare i 1400 ppm
d’aria corrispondono alle prescrizioni di CO2. Il flusso d’aria immessa e aspira-
della norma SIA 382/5. ta determinante di un’abitazione può es-

Esempio di lettura per la figura 3.7


Un appartamento di 5 locali è previsto Il grande vantaggio del principio di col-
per l’occupazione di quattro persone. legamento rispetto a quello a cascata
Viene selezionato un ventilatore di col- è che il flusso d’aria immessa dell’ap-
legamento con un flusso d’aria di partamento può essere regolato sem-
60 m3/h. Pertanto, il flusso d’aria im- plicemente in modo proporzionale al
messa dell’appartamento può essere numero di persone al variare dell’occu-
dimensionato a 100 m3/h. Se nell’ap- pazione. Quale sia la camera occupata
partamento vivessero solo tre persone da due persone non ha importanza.
anziché quattro, il flusso d’aria immes-
sa potrebbe essere ridotto a 75 m3/h.

Flusso d’aria per ogni ventilatore di collegamento in m3/h


80
2 pers. 3 pers. 4 pers. 5 pers.

70

60

Figura 3.7: Dimen-


50 sionamento del
flusso d’aria im-
40 messa minimo di un
appartamento e del
flusso d’aria di venti-
30
latori di collega-
mento per una con-
20 centrazione di CO2
20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 massima di
Flusso d’aria immessa dell’appartamento in m3/h
1400 ppm.
30
Distribuzione dell’aria

Esempio d’impianto 3.1: Rinnovo di un complesso residenziale – ventilazione meccanica control-


lata e ventilazione di collegamento combinate

Il complesso residenziale Glatt 1 della


Ubicazione Zurigo
città di Zurigo è stato rinnovato per ga-
Costruzione/rinnovo 1970/2013
rantire l’efficienza energetica secondo
SRE 4488 m2
i principi della società a 2000 watt. Nel
Tipo di ventilazione Ventilazione meccanica controllata,
corso della ristrutturazione sono stati
distribuzione dell’aria con ventila-
possibili interventi negli appartamenti. zione a cascata e di collegamento
Tuttavia, negli edifici a due piani, l’in- Controllo/ Regolazione in funzione del fabbi-
stallazione di impianti di ventilazione regolazione sogno per appartamento
per più appartamenti sarebbe stata re- WRG 85 %
lativamente complessa. Perciò ogni Componenti attivi Ventilatore di collegamento per una
appartamento è stato dotato di un ap- camera
parecchio di ventilazione con recupero Trattamento dell’aria Filtro dell’aria esterna F7, filtro
di calore, installato in un armadio a (filtro) dell’aria aspirata G4
muro nel corridoio. Due camere da let-
to e il soggiorno vengono collegati da
un classico sistema di distribuzione
dell’aria installato in un controsoffitto.
Poiché la terza camera da letto è ac-
cessibile dal soggiorno, il condotto
dell’aria immessa avrebbe dovuto pas-
sare separatamente attraverso
quest’ultimo.
Per evitare ciò, è stato installato un
ventilatore di collegamento a soffitto,
che convoglia l’aria dalla camera da
letto al soggiorno. L’aria di compensa-
zione entra attraverso la fessura sotto
la porta della camera da letto. Figura 3.8: Il ventilatore di collegamento a sinistra, sopra la porta,
Nota: il ventilatore di collegamento si convoglia aria dalla camera da letto al soggiorno.
accende e si spegne solo manualmen-
te. Ciò è importante, ad esempio, per
evitare che gli odori della cucina si pro- Bagno
paghino nella camera da letto. In que- ventila-
Cucina zione
Soggiorno
sti casi, può essere utile la combina-
zione con un contatto della porta che
spegne il ventilatore di collegamento
Controsoffitto
quando la stessa è aperta.

Passaggio
Camera d’aria di Camera Camera
transito
attivo

Figura 3.9: Tre locali ricevono l’aria immessa attraverso un classico


sistema di distribuzione dell’aria. Una camera è dotata di un si-
stema di ventilazione di collegamento con il soggiorno.
31
Ventilazione residenziale

sere determinato solo dopo la definizio- – Il livello di pressione sonora nel locale
ne del sistema di ventilazione. deve essere conforme ai requisiti della
norma SIA 382/5. Per camere da letto ti-
Note relative al controllo/regolazione piche, il livello di potenza sonora ponde-
Il principio di collegamento è ideale per rato A non deve superare i 25 dB. Se il
una regolazione del fabbisogno in base valore è indicato dal produttore con la
alla qualità dell’aria interna. La concen- nota «a 1 m di distanza», può essere al
trazione di CO2 può essere regolata al massimo di 17 dBA, vedi tabella 8.3.
valore nominale di 900 ppm tramite un – L’indice di fonoisolamento dei ventila-
sensore nell’aria aspirata o nella zona tori di collegamento deve essere uguale
dell’aria immessa. a quello della porta della camera. Se non
sono stati definiti requisiti relativi alla
Ventilatori di collegamento porta, il valore Dn,e,w deve essere di al-
Nel 2020 sul mercato svizzero erano di- meno 33 dB.
sponibili circa 10 diversi ventilatori di col- – La potenza elettrica assorbita dai ven-
legamento, alcuni dei quali convogliava- tilatori di collegamento non deve supe-
no l’aria in una sola direzione. Al momen- rare i 3 W. Il consumo energetico di im-
to della scelta, è importante considerare pianti con ventilatori di collegamento non
quanto segue: è superiore a quello dei sistemi con il
– I ventilatori di collegamento dovreb- principio a cascata, nonostante i piccoli
bero attivarsi solo a porta della camera ventilatori supplementari. Il motivo è che
chiusa. Ciò può essere garantito da un la perdita di pressione della distribuzione
interruttore di contatto. Alcuni fornitori dell’aria immessa è minore e i ventilatori
offrono anche la corrispondente regola- di collegamento funzionano solitamente
zione di CO2. solo per circa 10 ore al giorno.
– Con il principio di collegamento, gli – Come qualsiasi altro dispositivo di ven-
odori provenienti dalla cucina, ad esem- tilazione, un ventilatore di collegamento
pio, possono diffondersi nelle camere se deve essere facile da ispezionare e pu-
non vengono prese le dovute precau- lire. Si raccomanda di effettuare un con-
zioni. Per evitare ciò, se necessario deve trollo ogni due anni.
essere possibile spegnere i ventilatori di
collegamento. A tale scopo sono adatti i
commutatori che disattivano il ventila-
tore per circa due ore.

Figura 3.10: Ventila-


tori di collegamento
integrati nelle porte.
(Fonte: Erich Keller
AG)
32
Distribuzione dell’aria

3.5 Principio di collegamento mento diventano un «collegamento a di-


con distribuzione libera stribuzione libera».
Una differenza di temperatura di soli
Funzione 0,5 K genera a porta aperta un ricambio
Nel caso di distribuzione libera, si utiliz- d’aria di 200 – 300 m3/h. Per ottenere un
zano elementi passivi (senza ventilatori) sufficiente ricambio d’aria nella camera,
al posto di ventilatori di collegamento per non è quindi necessario che la porta sia
il ricambio d’aria tra la zona dell’aria im- completamente aperta. Sulla base di
messa e la zona di collegamento. La for- semplici esperimenti, si può stimare che
za motrice per la circolazione dell’aria de- una fessura di 5 cm genera circa il 40 %
riva in questo caso dalle differenze di della circolazione d’aria di una porta com-
temperatura tra i locali. In quasi tutte le pletamente aperta. Ciò corrisponde a cir-
abitazioni, queste ca 80 – 120 m3/h. Per il dimensionamento
La distribuzione libera dell’aria
differenze di tem- si raccomanda di utilizzare tale flusso d’a-
nell’abitazione è economica e peratura sono ria. Con una fessura di 5 cm, inoltre, è ga-
praticamente priva di manu- comprese tra 0,5 e rantita una certa protezione contro la
1,0 K durante tutto luce.
tenzione, ma comporta svan- l’anno. Minergie consente di realizzare porte
taggi in termini di comfort. Affinché il ricam- aperte come elemento di collegamento
bio d’aria sia effi- nei rinnovamenti. Tuttavia, se si verifica-
cace, la superficie libera per tale ricam- no problemi come la formazione di muffa,
bio deve essere relativamente grande. le camere interessate devono essere do-
Da ciò deriva anche lo svantaggio più im- tate di ventilatori di collegamento o di al-
portante di questa soluzione: il fonoisola- tri dispositivi di ventilazione a funziona-
mento tra la zona dell’aria immessa e la mento automatico.
zona di collegamento è indebolito alme- Nella pratica, vi è da attendersi che una
no quando gli elementi di collegamento parte considerevole delle camere venga
sono aperti. A seconda del tipo di costru- chiusa di notte e ventilata tramite le fine-
zione, viene inoltre anche compromessa stre. Ciò deve essere tenuto in considera-
la protezione contro la luce tra i locali. zione al momento del calcolo del fabbiso-
Il principio di collegamento con distribu- gno energetico.
zione libera non è regolato da norme. La
sua applicazione e interpretazione deve Elementi di collegamento speciali
quindi essere esplicitamente definita in In un progetto della Scuola universitaria
una convenzione d’utilizzazione. professionale di Lucerna sono state stu-
diate alternative alle porte aperte [2].
Porta aperta come elemento di colle- A tale proposito, è stato dimostrato che
gamento una soluzione praticabile consiste nel
Il tipo più semplice di elemento di colle- creare una superficie libera di 0,08 m2
gamento è rappresentato dalle porte (B x H = 0,8 m x 0,1 m) nella parte inferio-
aperte. Ciò significa che non appena le re e superiore della porta. In condizioni
porte dei locali sono aperte, anche le ven- tipiche, il flusso d’aria raggiunto è di circa
tilazioni basate sui principi a cascata, a 50 m3/h.
singolo locale o con ventilatori di collega-

Tabella 3.1: Proposta


Principio della distribuzione libera Flusso d’aria immessa minimo per
per il flusso d’aria
un’occupazione dell’appartamento con
immessa minimo
2 pers. 3 pers. 4 pers. 5 pers.
dell’intero apparta-
Porta della camera aperta min. 5 cm 35 m3/h 60 m3/h 80 m3/h 100 m3/h
mento nel caso del
principio di collega- Superficie di apertura libera nella 40 m3/h 90 m3/h 120 m3/h 150 m3/h
mento con distribu- parte inferiore e superiore della
zione libera. porta di 0,08 m2 ciascuna
33
Ventilazione residenziale

Esempio d’impianto 3.2: Rinnovo di un complesso residenziale – ventilazione di base sul principio
della circolazione naturale dell’aria nei locali
Al momento del rinnovo del complesso
Ubicazione Zurigo
residenziale Paradies, risalente all’ini-
Costr./rinnovo 1993/2017
zio degli anni ’90, lo spazio a disposi-
SRE 20 971 m2
zione per l’installazione di una classica
Tipo di Ventilazione di base con recupero di
ventilazione meccanica controllata era
ventilazione calore
insufficiente. Soprattutto la distribuzio-
Controllo/ Esercizio continuo monostadio
ne dell’aria immessa avrebbe richiesto regolazione
interventi costruttivi di dimensioni
Recupero Scambiatore di calore a piastre con ele-
sproporzionate. Per garantire comun- di calore vato grado di variazione di temperatura
que una ventilazione di base negli ap- Componenti Apparecchi di ventilazione nel piano in-
partamenti densamente occupati, l’aria attivi terrato o sul tetto, regolatori del flusso
immessa viene introdotta centralmente d’aria costante negli appartamenti
nel corridoio. A tale scopo, una griglia Trattamento Filtro dell’aria esterna F7, filtro dell’aria
accuratamente concepita dall’architet- dell’aria aspirata G4
to è stata installata come passaggio
d’aria immessa sopra la porta del loca-
le ad uso servizi.
L’aria immessa raggiunge i locali attra-
verso le porte aperte. La circolazione
naturale dell’aria nei locali garantisce
che la qualità dell’aria in tutto l’apparta-
mento sia buona in maniera uniforme.
Pertanto, con questo concetto di venti-
lazione, è importante che durante l’e-
sercizio le porte siano per la maggior Figura 3.11: L’aria immessa entra nel corridoio attraverso il passag-
parte aperte. L’aria aspirata viene gio d’aria sopra la porta del bagno (a sinistra). Nel caso di una distri-
estratta attraverso la cucina e i locali buzione dell’aria convenzionale, sarebbe stato necessario un con-
ad uso servizi, come nel caso della ven- trosoffitto che avrebbe nascosto il lucernario. (Fonte: Ralph Feiner)
tilazione meccanica controllata. Le fi-
nestre aperte non compromettono il
Cucina
funzionamento della ventilazione. In
cucina è stata installata una cappa d’a- Soggiorno/Sala da pranzo
spirazione ad aria di ricircolo di dimen-
sioni ridotte.
L’aria esterna viene filtrata e riscaldata Bagno
in apparecchi di ventilazione centrali WC
con recupero di calore. In questo modo
comfort e igiene sono garantiti. Inoltre,
le condizioni di pressione nell’edificio
sono equilibrate e il rischio di trasferi-
mento di odori tra gli appartamenti è Camera Camera Camera
basso.

Figura 3.12: L’aria immessa viene erogata centralmente nel corri-


doio. Con le porte aperte, la circolazione naturale dell’aria garanti-
sce il ricambio d’aria necessario nelle camere. L’aria aspirata viene
estratta in cucina e nei locali ad uso servizi.
34
Distribuzione dell’aria

Flusso d’aria immessa minimo essere controllata o regolata in funzione


dell’abitazione del fabbisogno, locale per locale, con un
Secondo la tabella 3.1, per il dimensio- onere minimo.
namento del principio di collegamento
con distribuzione libera, vengono sug- Forme miste di distribuzione dell’aria
geriti flussi d’aria immessa minimi per I principi di distribuzione dell’aria nelle
l’intera abitazione. La tabella si basa abitazioni possono essere diversificati.
sulla figura 3.7, il che significa che val- Ciò non solo funziona in teoria, ma viene
gono le stesse premesse. implementato sorprendentemente spes-
so nella pratica. Un esempio: in molti ap-
3.6 Principio per singolo partamenti nuovi, i bagni e i WC senza fi-
locale nestre sono dotati di ventilatori d’aspira-
zione. Le camere, a loro volta, sono ven-
Funzione tilate da finestre su un lato. Si tratta
Nel caso del principio per singolo locale, quindi di una combinazione dei principi
l’aria immessa viene convogliata in ogni per singolo locale e a cascata.
locale direttamente dall’esterno e l’aria Un altro esempio è il complesso residen-
aspirata viene espulsa direttamente ver- ziale Glatt 1 della città di Zurigo, in cui
so l’esterno. In questo caso, il corridoio sono stati combinati i principi a cascata
non viene ventilato. Si presume invece e di collegamento; per i dettagli, si veda
che vi sia una circolazione d’aria suffi- l’esempio d’impianto 3.1 a pagina 30.
ciente attraverso le porte aperte e il mo-
vimento delle persone. 3.7 Distribuzione dell’aria nel
Il principio per singolo locale è illustrato locale
schematicamente nella figura 3.13. Que-
sta illustrazione permette di capire facil- Dal punto di vista della ventilazione, non
mente che questo principio è realizzabile importa se l’aria viene convogliata attra-
sia con la ventilazione meccanica che verso un passaggio d’aria a soffitto o a
con quella naturale. pavimento. Per motivi pratici, tuttavia, i
passaggi d’aria dovrebbero essere collo-
Flusso d’aria immessa minimo cati di preferenza nella parte superiore
Nel soggiorno, nelle camere da letto e del locale, cioè a soffitto o a parete, ap-
nei locali di lavoro viene immesso e aspi- pena sotto il soffitto. Le ragioni di ciò
rato un flusso d’aria minimo di 30 m3/h. sono:
– I tubi non devono attraversare gli strati
Note relative al controllo/regolazione di fonoisolamento anticalpestio (impor-
Il grande vantaggio di questo principio tante per le case plurifamiliari).
consiste nel fatto che la ventilazione può – Connessioni costruttive su pareti e
soffitti sono più economiche da realiz-
zare rispetto a quelle a pavimento.
Bagno/ – Nel caso di passaggi d’aria a pavi-
Camera
WC mento, l’acqua può penetrare nella rete
di distribuzione o lo sporco può cadervi
dentro.
Doccia/
Camera – Passaggi d’aria a parete e a soffitto
WC
sono generalmente più economici di
quelli a pavimento.
Figura 3.13: Principio
per singolo locale.
Soggiorno Cucina Passaggi d’aria immessa a induzione
 Aria immessa
 Aria aspirata normale
 Aria interna/Aria di La maggior parte dei passaggi d’aria im-
transito messa opera con velocità in uscita com-
35
Ventilazione residenziale

prese tra 1 e 2 m/s. La pratica dimostra Passaggi d’aria aspirata


che con ciò è possibile ottenere velocità I passaggi d’aria aspirata dovrebbero es-
dell’aria interna inferiori a 0,07 m/s nella sere collocati a soffitto o a parete, appe-
zona di permanenza. Il valore limite se- na sotto il soffitto. La ragione di ciò è che
condo la SIA 382/1 è di 0,12 m/s. I pas- le fonti di odore e di umidità sono quasi
saggi d’aria a induzione normale offrono sempre legate a fonti di calore. L’aria cal-
un ampio margine di manovra per quan- da contaminata sale e viene estratta in
to riguarda il loro collocamento. Tuttavia, modo leggermente più efficiente dai
la direzione di uscita dell’aria non deve passaggi d’aria collocati in alto rispetto a
essere rivolta verso la zona di permanen- quelli collocati in basso. Tuttavia, tale ef-
za. La figura 3.14 mostra le disposizioni fetto non deve essere sopravvalutato.
più ricorrenti. L’efficienza di ventilazione di un passag-
Particolarmente interessante è il collo- gio d’aria è migliore solo se si trova vicino
camento sopra la porta della camera, in alla fonte di calore. In locali di piccole di-
quanto non interferisce con l’arredamen- mensioni, come bagni e WC, ciò è spes-
to. È stato dimostrato, sia con test in ca- so il caso.
mere climatiche sia nella pratica, che
questa disposizione non provoca alcun 3.8 Passaggio d’aria di transito
cortocircuito, anche se la porta sotto-
Nel principio a cascata, i passaggi d’aria
stante è completamente aperta.
di transito hanno il compito di convoglia-
re l’aria dal locale dell’aria immessa alla
Passaggi d’aria immessa a induzione
zona di transito o dalla zona di transito al
debole
locale dell’aria aspirata, a porta del locale
In alcuni casi, vengono impiegati passag-
chiusa. La figura 3.15 mostra diverse so-
gi d’aria immessa a induzione debole con
luzioni. Al momento della selezione, è ne-
velocità massima in uscita di 0,2 m/s.
cessario tenere conto dei seguenti punti:
Tuttavia, non si tratta di ventilazione a di-
– Il fonoisolamento tra i locali non deve
slocamento, perché con un flusso d’aria
essere indebolito in modo eccessivo.
di circa 30 m³/h per camera, non è possi-
bile una diffusione a dislocamento nel
soggiorno. Nel caso di passaggi d’aria a
induzione debole, l’aria immessa fredda
Elemento posato
può diffondersi lungo il pavimento per il Elemento in getto nella soletta
primo mezzo minuto. Tuttavia, durante nell’architrave
della porta Elemento nel telaio
l’ora rimanente in cui l’aria resta nel loca-
della porta
le, si mescola con l’aria vecchia e con
quella di nuova entrata. Alle altezze in
cui normalmente si respira (da 0,5 a 1,8
m dal pavimento), la qualità dell’aria è so-
litamente uguale a quella della ventila-
zione miscelata. Un’eccezione è docu- Battente
della porta
mentata nel capitolo 3.9.

Elemento
nella porta
Figura 3.14: Collo-
cazione dei passaggi
d’aria immessa – il
getto d’aria immessa Fessura sotto
la porta
non deve essere Figura 3.15: Varianti
diretto nella zona di di passaggi d’aria di
permanenza. transito.
36
Distribuzione dell’aria

Esempio d’impianto 3.3: Rinnovo di una casa plurifamiliare – ventilazione per singolo locale

L’involucro dell’edificio della casa pluri- Ubicazione Pregassona


familiare risalente agli anni ‘70 è stato Costr./rinnovo 1968 – 1975/2017
completamente rinnovato in modo da SRE 567 m2
soddisfare quasi i requisiti per le nuove Tipo di ventila- Apparecchi di ventilazione per singolo
costruzioni. Inoltre, il vecchio impianto zione locale con recupero di calore e ventila-
di riscaldamento e la produzione di ac- tori d’aspirazione nel bagno/WC
qua calda sono stati sostituiti da una Controllo/ Regolazione per locale in funzione del
pompa di calore aria-acqua. regolazione fabbisogno
Negli appartamenti non erano previsti Recupero di Nel caso di solo esercizio degli appa-
interventi costruttivi. Con le piante dei calore recchi di ventilazione per singolo locale
bilocali e dei trilocali, l’installazione di circa 80 %, con esercizio supplementare
un impianto di ventilazione centrale sa- dei ventilatori d’aspirazione circa 50 %
rebbe stata relativamente complessa. (media annua circa 70 %)
Pertanto, nei soggiorni e nelle camere Componenti Ventilatore di collegamento per una
da letto, è stata scelta l’installazione di attivi camera
apparecchi di ventilazione per singolo Trattamento Filtro dell’aria esterna F7, filtro dell’aria
locale con recupero di calore. La sosti- dell’aria (filtri) aspirata G4
tuzione contemporanea delle finestre
ha semplificato notevolmente l’installa-
zione. Gli apparecchi sono stati inte-
grati nei telai allargati delle nuove fine-
stre. I bagni sono stati dotati di ventila-
tori d’aspirazione con regolazione in
funzione del fabbisogno.
Nota: quando i ventilatori d’aspirazione
sono in funzione, gran parte dell’aria di
compensazione entra attraverso gli ap-
parecchi di ventilazione per singolo lo-
cale. Ciò riduce il beneficio del recupe-
Figura 3.16: Gli apparecchi di ventilazione per singolo locale sono
ro di calore e deve essere preso in con-
stati collocati negli allargamenti del telaio delle finestre senza par-
siderazione nel calcolo del fabbisogno
ticolari problemi. (Fonte: Ventoswiss AG)
energetico (vedi 9.4).

Bagno Bagno
Camera Camera
Balcone

Cucina Cucina

Soggiorno Camera Soggiorno

Figura 3.17: Gli apparecchi di ventilazione per singolo locale prov-


vedono al ricambio d’aria nelle camere. Nei bagni, ventilatori rego-
lati in funzione del fabbisogno estraggono l’aria aspirata.
37
Ventilazione residenziale

– La perdita di pressione di un passag- giore di quella attraverso i passaggi d’a-


gio d’aria di transito non deve superare i ria di transito. Tuttavia, nel caso di requi-
3 Pa nel caso di impianti con aria im- siti elevati e di locali speciali, come le ca-
messa e aspirata. Nel caso di impianti mere per la musica o i locali per la tera-
d’aspirazione con passaggio d’aria pia, l’indebolimento è difficilmente ac-
esterna, l’obiettivo è 1 Pa. cettabile. In questi casi, sono necessari
– L’aria che fuoriesce non deve provo- passaggi d’aria di transito isolati acusti-
care correnti d’aria (ciò non vale per il camente. La figura 3.19 mostra la perdita
corridoio, che non è considerato parte di pressione attraverso una fessura libe-
della zona di permanenza). ra sotto una porta di 0,9 m di larghezza.
– Come qualsiasi altro componente della Per altre larghezze di porte, il flusso d’a-
ventilazione, i passaggi d’aria di transito ria viene convertito a un metro di lun-
devono poter essere controllati e se ne- ghezza della fessura. A questo scopo si
cessario puliti. utilizza la scala superiore.

Fessura libera sotto la porta Guarnizione a ghigliottina con pas-


La soluzione più economica per i pas- saggio d’aria
saggi d’aria di transito è quella di creare Sul mercato sono disponibili guarnizioni
una fessura libera sotto la porta. A tale a ghigliottina appositamente concepite
proposito, tuttavia, è necessario osser- che consentono il passaggio di un flusso
vare i seguenti punti: d’aria di circa 30 m3/h con una perdita di
– Gli abitanti devono essere istruiti sul pressione di 3 Pa. Con porte ad alta effi-
fatto che non è possibile collocare tap- cienza acustica (Rw > 30 dB), l’indice di
peti in corrispondenza della porta. fonoisolamento, a seconda del tipo, può
– La riduzione del fonoisolamento deve essere incrementato fino a 4 dB rispetto
essere accettata. a una fessura. Con porte acusticamente
– La riduzione della protezione dalla luce mediocri (Rw > 20 dB), tuttavia, il miglio-
deve essere accettata. ramento non è percepibile.
La SIA 382/5 raccomanda di scegliere
altri passaggi d’aria di transito se l’altez- Prodotti standard
za della fessura deve essere superiore a Diversi fornitori offrono passaggi d’aria
10 mm, a causa della perdita di carico. di transito che possono essere installati
Per porte comuni, l’altezza della fessura nella porta, sopra la porta o in una pare-
(detta anche sottosquadro) è di 7 mm. te. Quando si valutano tali prodotti, è ne-
Utilizzando questa dimensione, non sono cessario verificare come il fornitore spe-
necessarie porte speciali. Tuttavia, è ne- cifichi l’indice di fonoisolamento. La defi-
cessario determinare le tolleranze con il nizione di Rw si riferisce alla superficie
fornitore delle porte. I valori devono es- frontale. In alcuni casi, si utilizza anche la
sere compresi nell’intervallo di ±1 mm. differenza di fonoisolamento ponderato
Con la figura 3.18 è possibile stimare l’in- normalizzato di piccoli elementi costrut-
debolimento dell’indice di fonoisolamen- tivi, il cosiddetto valore Dn,e,w. Occorre
to delle porte dovuto a una fessura. Per confrontare se il passaggio d’aria di tran-
le porte comuni con un indice di fonoiso- sito trasmette un suono sensibilmente
lamento fino a circa 20 dB e un’altezza inferiore rispetto a una fessura sotto la
della fessura fino a 7 mm, l’indebolimen- porta. Ciò non è il caso con valori di Dn,e,w
to è appena percettibile. Inoltre, di notte inferiori a 33 dB o valori di Rw inferiori a
le porte delle camere da letto sono soli- circa 10 dB. Per garantire che il fonoiso-
tamente chiuse, il che significa che il lamento non sia indebolito di oltre 1 dB a
suono tra le camere viene isolato da due causa del passaggio d’aria di transito, il
passaggi d’aria di transito in serie. In ge- suo valore Dn,e,w deve essere superiore di
nere la trasmissione del suono attraver- circa 15 dB al valore Rw della porta della
so le pareti divisorie delle camere è mag- camera.
38
Distribuzione dell’aria

Indice di fonoisolamento in opera della porta con fessura R’w,res in dB

28
0 mm

26
Altezza della
fessura
24
5 mm

22 7 mm

10 mm
20

15 mm
18
20 mm

16
Figura 3.18: Indice
di fonoisolamento
di una porta con 14
fessura in funzione 15 20 25 30 35
dell’indice di fonoi-
Indice di fonoisolamento in opera della porta senza fessura R’w,1 in dB
solamento senza
fessura.

Flusso d’aria per metro di lunghezza della fessura in m3/h

0 10 20 30 40 50 60
5
Altezza della 5 mm 7 mm
fessura

10 mm
4
Perdita di carico in Pa

2 15 mm
Figura 3.19: Per-
dita di carico per
20 mm
diverse altezze di
1
fessura con una lar-
ghezza della porta di
0,90 m (scala inferio-
re) rispettivamente 0
flusso d’aria per 0 10 20 30 40 50 60
metro di lunghezza
Flusso d’aria in m3/h, per una larghezza della porta di 0,90 m
della fessura (scala
superiore).
39
Ventilazione residenziale

3.9 Limiti della ventilazione del letto. Inoltre, l’indagine è stata con-
miscelata dotta nella mezza stagione con il riscal-
damento a pavimento spento. Se il ri-
Circolazione dell’aria interna scaldamento fosse stato acceso, ci si sa-
Il seguente esempio di una camera da rebbe aspettati una buona miscelazione
letto illustra che, in condizioni particolari, dell’aria già dalla prima misurazione.
la ventilazione miscelata funziona solo in Con questa semplice misura è stato pos-
misura limitata. In questo caso, l’aria im- sibile ottenere la qualità dell’aria interna
messa viene somministrata a livello del richiesta. Tuttavia, per una soluzione otti-
pavimento. L’aria aspirata passa attra- male, la velocità di ingresso dovrebbe
verso una fessura sotto la porta nel corri- essere aumentata a circa 1,5 m/s. In al-
doio. ternativa, il passaggio d’aria di transito
Con questa configurazione (figura 3.20 a potrebbe essere collocato al di sopra
sinistra), è stata misurata una concentra- della porta della camera. Da questo
zione di CO2 significativamente più alta esempio si possono quindi trarre i se-
sopra il letto rispetto a quella misurata guenti insegnamenti:
con il passaggio d’aria di transito. L’aria – Per i passaggi d’aria immessa a pavi-
immessa fluisce nel locale a una velocità mento e i passaggi d’aria di transito in
di circa 0,5 m/s. Dai valori misurati si può prossimità del pavimento, la velocità di
concludere che circa il 30 % del volume ingresso deve essere di almeno 1,5 m/s.
d’aria somministrato è fluito verso il pas- – Se fosse desiderata una bassa velo-
saggio d’aria di transito in cortocircuito. cità di ingresso (un cosiddetto passag-
In un semplice esperimento, la situazione gio d’aria a dislocamento), il passaggio
è stata notevolmente migliorata aumen- d’aria di transito nelle camere da letto
tando la velocità di ingresso a circa 1 m/s dovrebbe essere collocato a un’altezza
coprendo parzialmente il passaggio d’a- dal pavimento di almeno 2 m.
ria immessa. La quantità d’aria immessa – Il passaggio d’aria immessa è preferi-
è rimasta invariata, ma il suo getto è sta- bilmente collocato nella parte alta del
to soffiato più in alto nel locale. Come ri- locale, ad esempio sopra la porta. In
sultato, la concentrazione di CO2 nella questo modo si ottiene una buona venti-
zona di permanenza è scesa da circa lazione miscelata, indipendentemente
1500 ppm a 1300 ppm. Il flusso d’aria in dalla posizione del passaggio d’aria di
cortocircuito è stato pertanto dimezzato. transito.
Il problema principale era quindi la bassa
velocità di ingresso. Anche il fatto che le Posizionamento dei passaggi d’aria di
persone fossero sdraiate a un’altezza di transito
circa 0,6 m giocava un ruolo importante. Indagini in laboratorio e simulazioni [3]
La circolazione dell’aria per mezzo del hanno dimostrato che può insorgere un
calore corporeo avveniva solo dall’altezza certo cortocircuito se il passaggio d’aria

Figura 3.20: Circola-


zione dell’aria interna
e concentrazione di
CO2 in una camera da
letto con passaggio
d’aria immessa a
70 % 1500 ppm 85 % 1300 ppm
pavimento: a sinistra
con bassa velocità
1170 ppm 1170 ppm dell’aria immessa di
30% 15%
circa 0,5 m/s, a de-
0,5 m/s 1,0 m/s stra con una velocità
media dell’aria im-
messa di circa 1 m/s.
40
Distribuzione dell’aria

di transito di un locale con aria immessa di una camera. Se le condizioni geome-


e di uno con aria aspirata si trovano l’uno triche sfavorevoli richiedono la chiusura
di fronte all’altro a breve distanza. L’aria di tutte le porte delle camere durante il
nella zona di transito può in questo caso giorno, il problema può essere risolto po-
presentare una concentrazione di CO2 sizionando il passaggio d’aria di transito
leggermente superiore a quella del locale nella zona superiore per alcune porte (ad
con aria aspirata. La figura 3.21 mostra esempio dei locali con aria immessa) e
una geometria di questo tipo con poten- nella zona inferiore per le altre.
ziale di cortocircuito.
Tuttavia, tale situazione non è critica se è 3.10 Flussi d’aria aspirata
soddisfatta almeno una delle seguenti minimi
condizioni:
– La porta di almeno un locale con aria I flussi d’aria minimi che devono essere
immessa è aperta. Ciò corrisponde a una prelevati dai locali con aria aspirata di-
tipica situazione diurna. pendono dalla modalità di esercizio. Nel
– Tutte le persone si trovano nei locali caso di impianti a esercizio continuo, vie-
con aria immessa. Ciò corrisponde a una ne ipotizzato che l’impianto di ventilazio-
tipica situazione notturna. ne sia acceso tutto il giorno o almeno
– Per almeno una coppia di porte, la di- quando sono presenti persone. In questo
stanza a secondo la figura 3.21 è di al- modo si garantisce una buona qualità
meno 1,5 m. dell’aria interna nei locali con aria immes-
– Per almeno una coppia di porte, la di- sa e nelle zone di transito o di collega-
stanza b secondo la figura 3.21 è supe- mento.
riore a 3 m. Nel caso di esercizio on/off regolato se-
condo il fabbisogno, l’impianto d’aspira-
Se il problema dovesse presentarsi, po- zione viene attivato solo quando viene
trebbe essere risolto con una semplice utilizzato un locale con aria aspirata o
misura operativa, ossia aprendo la porta quando si manifesta una contaminazione
dell’aria nel locale stesso. Ciò è il caso
Locale di transito per i classici ventilatori d’aspirazione nel
(p.es. soggiorno) bagno o nel WC. La SIA 382/5 specifica i
flussi d’aria aspirata minimi secondo la
Corridoio tabella 3.2.
Locale
con aria Distanza
immessa Nota relativa al flusso d’aria aspirata
laterale Passaggio
a
regolato secondo il fabbisogno
d’aria di
Figura 3.21: Dis- transito Oltre a un impianto d’aspirazione mecca-
posizione a prova di nico, anche una ventilazione tramite le fi-
Passaggio Distanza Locale con
cortocircuito per i nestre è un’opzione per il ricambio d’aria
d’aria di b aria aspirata
passaggi d’aria di transito
regolato secondo il fabbisogno. Tuttavia,
transito. occorre considerare quanto segue: so-

Locale Flusso d’aria aspirata minimo


Esercizio Esercizio on/off
continuo regolato secon-
do il fabbisogno
Cucina, non nella zona di transito o dell’aria 20 m3/h 30 m3/h
immessa
Bagno o doccia, con o senza WC 30 m3/h 50 m3/h
Tabella 3.2:
WC separato 15 m3/h 25 m3/h
Flussi d’aria aspirata
minimi secondo la
Locali con utilizzo di breve durata (ca. 2 h/giorno) 10 m3/h 15 m3/h
SIA 382/5. Intera unità abitativa 50 m3/h –
41
Ventilazione residenziale

prattutto nei bagni e nei WC, vi è il ri- 3.11 Letteratura


schio che in mancanza di un impianto [1] Barp, Stefan; Fraefel, Rudolf;
d’aspirazione meccanico le finestre ri- Huber, Heinrich: Luftbewegungen
mangano aperte tutto il giorno in posizio- in frei durchströmten Wohnräu-
ne di ribalta. men. Zürich: R. Fraefel, dipl. Arch.
Lo standard Minergie richiede una venti- ETH SIA/AFC Air Flow Consulting
lazione automatica in tutti i locali con aria AG, 2009
aspirata. Di solito, ciò viene risolto con [2] Primas, Alex; Moser, Marie-Teres;
un impianto d’aspirazione meccanico, Zakovorotnyi, Andrii: Analyse
ma anche una ventilazione automatica vereinfachter Lüftungskonzepte.
tramite le finestre è un’opzione. Hochschule Luzern, Horw, 2020
[3] Rojas, Gabriel; Pfluger, Rainer;
Note relative alle cucine Feist, Wolfgang: Cascade ventila-
Per le cucine nella zona di transito (con il tion – Air exchange efficiency in
principio a cascata) o nella zona dell’aria living rooms without separate sup-
immessa (con il principio di collegamen- ply air. In: Energy and Buildings
to), la SIA 382/5 non richiede un’aspira- (2015), Vol. 100, S. 27–33
zione d’aria. I valori riportati nella tabella
3.2 non si riferiscono alla ventilazione del
piano cottura (cappa d’aspirazione), ma
alla ventilazione del locale. Essa può es-
sere risolta tramite la ventilazione del
piano cottura, ma anche indipendente-
mente da essa.
Nelle cucine chiuse con cappe d’aspira-
zione a ricircolo, deve quindi essere pre-
sente un’aspirazione d’aria. Oltre ad un
impianto d’aspirazione meccanico, an-
che in questo caso è possibile utilizzare
una finestra. Ulteriori informazioni relati-
ve all’aria aspirata del piano cottura se-
guono nel capitolo 10.1.

Note relative ai locali con utilizzo di


breve durata
La SIA 382/5 non definisce cosa esatta-
mente sia inteso per locali con utilizzo di
breve durata. Può trattarsi di locali se-
condari e di locali di minor importanza, a
condizione che siano effettivamente uti-
lizzati per circa 2 ore al giorno. Tuttavia,
può trattarsi anche di altri locali, come i
guardaroba. Vi è quindi spazio per l’inter-
pretazione.
Capitolo 4

Sistemi di ventilazione

4.1 Ventilazione naturale – Se l’aria esterna è fortemente contami-


La ventilazione naturale funziona per nata da ossidi di azoto (NOx) e polveri fini
mezzo di differenze di pressione che de- (PM2.5 e PM10). Ciò è il caso quando
rivano dalle differenze di temperatura e uno dei valori limite di immissione dell’or-
dal vento. Nell’Altopiano svizzero, le dif- dinanza federale contro l’inquinamento
ferenze di pressione naturali sono picco- atmosferico (OIAt) per la NO2 o le PM10
le (per lo più inferiori a 10 Pa) e molto va- viene superato di oltre il 50 % (vedi capi-
riabili nel tempo. Non esistono ricette tolo 1.4).
semplici per ottenere un apporto d’aria – Se bagni, docce e WC interni nonché
sufficiente con la ventilazione naturale. altri locali con utilizzo regolare o accu-
In luoghi esposti al vento, invece, è pos- mulo di umidità devono essere ventilati
sibile progettare concetti con ventilazio- meccanicamente.
ne naturale.
La ventilazione naturale offre minori van- Ventilazione manuale tramite le
taggi rispetto alla ventilazione meccani- finestre
ca: Nella ventilazione manuale tramite le fi-
– Quando gli elementi di ventilazione nestre si distingue tra ventilazione su un
sono aperti, l’indice di isolamento dal ru- singolo lato e ventilazione trasversale.
more esterno è inferiore. Nel caso della ventilazione trasversale, il
– La temperatura dell’aria immessa cor- vento è solitamente la forza motrice de-
risponde in inverno alla temperatura cisiva. La ventilazione su un singolo lato
dell’aria esterna e può influire negativa- funziona per effetto della differenza di
mente sul comfort termico. temperatura tra l’interno e l’esterno.
– Sulle facciate soleggiate, la tempera-
tura dell’aria immessa in estate può es- Vantaggi
sere significativamente più alta della – Bassi costi d’investimento
temperatura dell’aria esterna e causare – Bassi costi di manutenzione
ulteriori carichi termici. – Grazie alle grandi superfici apribili, il ri-
– L’aria di ricambio non può essere fil- cambio d’aria è elevato anche con mi-
trata, quindi i contaminanti e le polveri nime differenze di pressione.
fini entrano direttamente nei locali. – Il rischio di contaminazione delle parti
– Il rinnovo dell’aria dipende fortemente a contatto con l’aria è basso.
dal vento e dalla temperatura esterna.
– Un recupero di calore non è possibile. Svantaggi
– Un dispositivo di ventilazione che deve Stessi svantaggi della ventilazione natu-
funzionare correttamente necessita di rale in generale, con l’aggiunta di:
manutenzione. Ciò vale anche per i si- – La protezione contro lo scasso è ri-
stemi con ventilazione naturale. dotta a finestre aperte.
– La protezione contro le intemperie è
Limiti di applicazione indebolita a finestre aperte.
Secondo la SIA 382/1:2014, la ventilazio- – Il comportamento degli utenti è deci-
ne naturale è considerata inadeguata sivo per la qualità dell’aria e l’umidità in-
nelle seguenti condizioni: terna, per la protezione contro l’umidità e
– In caso di eccessivo inquinamento per le perdite di calore dovute alla venti-
acustico esterno. Ciò vale se il livello di lazione.
valutazione secondo l’ordinanza contro – L’usuale esercizio a intervalli porta a
l’inquinamento fonico (OIF) è superiore a una qualità dell’aria interna non uniforme
55 dB(A) di giorno e a 45 dB(A) di notte. nel tempo.
43
Ventilazione residenziale

Ventilazione automatica tramite le zione, una ventilazione sufficiente dal


finestre punto di vista della protezione contro l’u-
Le ante delle finestre, soprattutto quelle midità è possibile. I dispositivi di ventila-
a battente, possono essere dotate di mo- zione a finestra assumono la funzione di
torizzazioni elettriche. Possono essere passaggi d’aria esterna per i ventilatori
regolate in funzione del tempo, della tem- d’aspirazione.
peratura e della qualità dell’aria. In eserci- Per la progettazione e il dimensionamen-
zio automatico con monitoraggio delle to dei dispositivi di ventilazione a finestra
condizioni meteorologiche, le motorizza- è necessario rivolgersi a persone specia-
zioni per finestre sono particolarmente lizzate. I seguenti punti sono da intender-
adatte per il raffrescamento notturno. si come indicazioni concettuali, ma non
La ventilazione automatica tramite le fi- sostituiscono una progettazione profes-
nestre richiede imperativamente scenari sionale.
per l’interruzione dell’alimentazione elet- – La ventilazione trasversale deve es-
trica: cosa succede, ad esempio, durante sere possibile.
un temporale? A seconda del principio di – Tra le camere e il corridoio devono es-
motorizzazione e di bloccaggio, può ri- sere presenti passaggi d’aria di transito
sultare inoltre un’elevata forza di chiusu- (vedi capitolo 3.8). Durante il giorno, le
ra. È necessario assicurare che ciò non porte delle camere devono rimanere
comporti un rischio di lesioni. aperte.
La ventilazione automatica tramite le fi- – È necessario almeno un dispositivo di
nestre è raramente utilizzata in soggiorni ventilazione a finestra per ogni locale.
e camere da letto. Uno dei motivi è il ru- – I dispositivi di ventilazione a finestra in-
more udibile anche con motorizzazioni deboliscono il fonoisolamento verso l’e-
ad azionamento lento e a bassa emissio- sterno.
ne di rumore. Inoltre, durante l’apertura
possono manifestarsi rumori di scric-
chiolio. Per di più, il fonoisolamento ver-
so l’esterno cambia immediatamente al
momento dell’apertura e della chiusura.

Dispositivi di ventilazione a finestra


Dispositivi di ventilazione a finestra sono
elementi di ventilazione separati, dispo-
sti in modo costruttivo in corrispondenza
delle finestre. La loro funzione di ventila-
zione non dipende quindi dalla posizione
della finestra.
Uno studio della FHNW [1] conclude che
i dispositivi di ventilazione a finestra non
sono in grado di garantire il ricambio d’a-
ria necessario dal punto di vista igienico
in regioni poco ventose come l’Altopiano
svizzero. Anche il ricambio d’aria minimo
richiesto per la protezione contro l’umidi-
Figura 4.1: Esempio
tà spesso non può essere raggiunto con i
di ventilazione auto-
soli dispositivi di ventilazione a finestra in
matica tramite le fi-
zone fortemente edificate e/o in apparta- nestre. Le ante ven-
menti vicini al livello suolo (dal piano ter- gono aperte e chiuse
ra fino a circa il 2° piano). Tuttavia, se con l’ausilio di azio-
contemporaneamente nel bagno e nella namenti elettrici.
cucina sono presenti ventilatori d’aspira- (Fonte: Geze GmbH)
44
Sistemi di ventilazione

– I dispositivi di ventilazione a finestra acqua calda e, in alcuni casi, anche l’ap-


sono esposti alla polvere proveniente poggio al riscaldamento. L’aiuto all’esecu-
dall’aria esterna e interna. Pertanto, de- zione del formulario EN 105 [3] del Mo-
vono essere ispezionati una o due volte PEC 2014 richiede il recupero del calore
all’anno e se necessario puliti. Tuttavia, la residuo se il flusso d’aria aspirata è supe-
maggior parte dei prodotti non è adatta riore a 1000 m3/h e il tempo di esercizio
alla pulizia da parte di persone non supera le 500 h/a. In tale contesto, più
esperte. Pertanto, già nella fase di pro- impianti d’aspirazione separati nello stes-
gettazione deve essere definito come or- so edificio vengono considerati come un
ganizzare la manutenzione. unico impianto. Se un impianto d’aspira-
– Per motivi igienici, non si dovrebbero zione è dotato di una regolazione secon-
impiegare prodotti con rivestimenti a do il fabbisogno per appartamento o per
pori aperti (per il fonoisolamento). locale, in funzione della concentrazione di
CO2 o dell’umidità, è possibile rinunciare
4.2 Impianto d’aspirazione al recupero del calore residuo. Per case
plurifamiliari di grandi dimensioni (a parti-
Funzione dell’impianto d’aspirazione re da circa 10 appartamenti) con impianti
Negli impianti d’aspirazione, solo l’aria d’aspirazione a esercizio continuo, è soli-
aspirata viene convogliata meccanica- tamente necessaria una pompa di calore
mente. L’aria esterna affluisce per effetto sull’aria aspirata. Il dimensionamento de-
della sottopressione che ne deriva. Affin- gli impianti d’aspirazione è trattato nel
ché tali impianti funzionino correttamen- capitolo 7. La figura 4.2 mostra il principio
te, sono necessari dispositivi per l’aria di degli impianti d’aspirazione. Il significato
compensazione definiti. Nel caso di im- dei simboli è riportato nell’allegato 13.2.
pianti d’aspirazione concepiti per l’eserci-
zio continuo, si utilizzano elementi dell’in- Principi di distribuzione dell’aria
volucro di passaggio d’aria. Per tempi di Negli impianti d’aspirazione, il principio a
esercizio brevi e per l’esercizio on/off (ad cascata riveste un posto di primo piano.
esempio per l’impianto d’aspirazione del Siccome gli elementi dell’involucro di
WC), sono possibili anche altre soluzioni passaggio d’aria sono collocati nelle ca-
come aperture di ventilazione automatiz- mere, l’aria può circolare in tutta l’abita-
zate o monitorate, ad esempio un aziona- zione.
Figura 4.2: Impianto mento automatico delle finestre. Il principio di collegamento è teorica-
d’aspirazione con Con le pompe di calore sull’aria aspirata, mente possibile. Tuttavia, se in un’abita-
elementi dell’involu- il calore contenuto nell’aria aspirata (ASP) zione si utilizzasse un solo elemento
cro di passaggio
può essere utilizzato per la produzione di dell’involucro di passaggio d’aria di gran-
d’aria.
di dimensioni (ad esempio per 100 m3/h),
Trattamento dell’aria Rete dell’aria difficilmente i requisiti di comfort termi-
(aria aspirata) aspirata
co potrebbero essere soddisfatti nel lo-
Passaggio
d’aria cale in cui è collocato tale elemento.
espulsa Anche il principio a singolo locale è teori-
camente possibile. Tuttavia, negli appar-
tamenti ha poco senso dal punto di vista
Opzione pompa di calore economico, poiché ogni camera dovreb-
Esterno
sull’aria aspirata
be essere dotata sia di un elemento
dell’involucro di passaggio d’aria che di
Elementi
un ventilatore d’aspirazione.
dell’involucro
di passaggio
d’aria Vantaggi
Infiltrazione – Lo spazio necessario per le installa-
Involucro termico dell’edificio zioni di ventilazione è limitato. Ciò rende
il sistema interessante per i rinnovi.
45
Ventilazione residenziale

– Gli investimenti sono inferiori rispetto zione, soprattutto nel caso di apparta-
ad altri tipi di ventilazione meccanica, i menti in affitto (accesso, costi). In ogni
costi di esercizio invece no. caso, non è possibile presupporre che
– Il consumo energetico per il convoglia- questi lavori di manutenzione vengano
mento dell’aria è inferiore a quello degli eseguiti dagli inquilini.
impianti di ventilazione semplici. – Un recupero di calore non è possibile.
– L’umidità e gli odori vengono eliminati – Il recupero del calore residuo tramite
efficacemente nei locali con aria aspirata. una pompa di calore sull’aria aspirata ha
– Rispetto alla ventilazione naturale, la un rapporto peggiore tra il calore recupe-
qualità dell’aria interna è più uniforme e rato e il consumo di elettricità rispetto al
solitamente migliore. Nelle indagini con- classico recuperatore di calore.
dotte nell’ambito di progetti di ricerca e – Un recupero dell’umidità non è possi-
sviluppo, la soddisfazione per la qualità bile.
dell’aria interna è risultata in prevalenza – La posizione dell’elemento dell’involu-
buona. cro di passaggio d’aria è difficilmente se-
lezionabile. Ciò significa che l’aria
Svantaggi esterna può eventualmente essere cap-
– Anche in edifici molto ermetici, la sot- tata sul lato della strada. Nel caso di ele-
topressione porta l’aria ad entrare menti dell’involucro di passaggio d’aria
nell’appartamento non solo attraverso su facciate soleggiate, in estate può en-
l’elemento dell’involucro di passaggio trare nell’appartamento aria molto calda.
d’aria, ma anche attraverso le fessure e
le fughe verso l’esterno, attraverso le Limiti d’impiego
zone di installazione che presentano per- – Non deve sussistere il rischio di un au-
dite o attraverso il vano scala. Questi mento della concentrazione di radon se
flussi d’aria aumentano il consumo ener- nell’edificio viene generata una sotto-
getico senza migliorare la qualità dell’aria pressione (cfr. capitolo 1.4).
interna. Inoltre, possono diffondere gli – L’indice di fonoisolamento richiesto
odori tra gli appartamenti. verso l’esterno non deve essere indebo-
– Gli abitanti devono essere informati e lito dall’elemento dell’involucro di pas-
istruiti sul fatto che il sistema non fun- saggio d’aria.
ziona più quando le finestre sono aperte. – Se l’aria esterna è altamente contami-
In questo caso l’aria esterna entra preva- nata da polveri, è necessario un filtro di
lentemente attraverso la finestra aperta, classe ISO ePM1 50 % (cfr. capitolo 9.1).
secondo il principio della minima resi- La SIA 382/5 richiede anche in altri casi
stenza. Ciò non è problematico in caso di almeno ISO ePM10 50 %. Molti elementi
tempi di apertura brevi. Tuttavia, se si dell’involucro di passaggio d’aria disponi-
dorme in una camera con finestra aperta, bili sul mercato non hanno filtri o hanno
tutte le camere in cui le finestre riman- solo semplici filtri grezzi (classe Coarse).
gono chiuse non ricevono aria fresca. – L’edificio deve disporre di un elevato li-
– È necessario garantire il controllo e la vello di ermeticità all’aria. Se il valore mi-
manutenzione dell’elemento dell’involu- rato della SIA 180 non viene raggiunto,
cro di passaggio d’aria. Lo studio [2] ha un impianto d’aspirazione è discutibile
dimostrato che in ogni camera i filtri de- sia in termini di funzionalità che di con-
vono essere sostituiti da due a quattro sumo energetico (cfr. capitolo 2.10).
volte all’anno per garantire l’apporto d’a- – Non dovrebbero essere collegati più di
ria progettato. Inoltre, le parti sensibili due piani tra loro a livello di ventilazione.
alla contaminazione, come le griglie per In caso di più piani, sono necessarie
l’aria esterna e anti-insetti, devono es- porte divisorie ermetiche tra i piani.
sere pulite almeno una volta all’anno. – Le combinazioni con i focolari nell’abi-
Questo aspetto deve essere preso in tazione (ad esempio la stufa) sono deli-
considerazione sin dalla fase di progetta- cate (vedi capitolo 10.2).
46
Sistemi di ventilazione

– Forte vento può interferire con il fun- to a pavimento deve fornire 5 W/m2 in più
zionamento dell’impianto. Per questo di potenza specifica rispetto alla ventila-
motivo, gli impianti d’aspirazione non do- zione meccanica controllata. Se la tem-
vrebbero essere impiegati in luoghi peratura di mandata deve rimanere inva-
molto esposti al vento. riata, la distanza tra i tubi deve essere ri-
– I passaggi d’aria di transito (vedi capi- dotta. Se la distanza tra i tubi deve inve-
tolo 3.8) non devono causare una perdita ce rimanere invariata, la temperatura di
di pressione superiore a 1 Pa. Ciò rende mandata deve essere aumentata di circa
difficile il raggiungimento di un elevato in- 5 K. Ciò comporta un coefficiente di pre-
dice di fonoisolamento tra i locali. Di con- stazione inferiore di circa il 15 % nei ri-
seguenza: elevate esigenze di fonoisola- scaldamenti a pompa di calore. Nei locali
mento all’interno dell’abitazione possono ad angolo e/o con un’elevata percentuale
essere soddisfatte solo con difficoltà. di superfici finestrate, la temperatura di
mandata del riscaldamento a pavimento
Il benessere termico dipende in larga mi- richiesta per legge, pari a max. 35 °C,
sura dalla costruzione e dalla posizione eventualmente non può più essere sod-
dell’elemento dell’involucro di passaggio disfatta con un impianto d’aspirazione.
d’aria. Tuttavia, se si utilizzano prodotti di Nella progettazione e durante l’esercizio
alta qualità e si rispettano le indicazioni gli impianti d’aspirazione sono spesso
del fornitore, è possibile soddisfare i re- più impegnativi rispetto alle ventilazioni
quisiti di benessere previsti dalle norme. meccaniche controllate. Per questo mo-
Ciononostante, le lamentele per le cor- tivo per la progettazione andrebbe asse-
renti d’aria tendono a essere più numero- gnato un mandato a pagamento. I pro-
se con impianti d’aspirazione ed elementi gettisti vanno coinvolti nella scelta dei
dell’involucro di passaggio d’aria che con componenti. Come per altri impianti di
la ventilazione meccanica controllata. ventilazione, anche in questo caso i flus-
La bassa temperatura d’ingresso dell’aria si d’aria vanno impostati e controllati.
negli impianti d’aspirazione influisce sul
dimensionamento del riscaldamento del 4.3 Impianto di ventilazione
locale. Se ad esempio un locale viene ali- semplice (ventilazione
mentato con 30 m3/h di aria dall’esterno,
meccanica controllata)
sono necessari 290 W di potenza solo
per riscaldare l’aria immessa a –10 °C di Funzione
temperatura esterna. Con una ventila- Nel caso di impianti di ventilazione sem-
zione meccanica controllata, nelle stes- plice o di ventilazione meccanica con-
Figura 4.3: Impianto se condizioni, sono necessari solo circa trollata, l’aria immessa e l’aria aspirata
di ventilazione sem- 70 W grazie al recupero di calore. sono convogliate meccanicamente da
plice o ventilazione Per una camera di 15 m2 ciò significa: con ventilatori. Un recuperatore di calore
meccanica control-
un impianto d’aspirazione, il riscaldamen- (RC) trasferisce il calore dall’aria aspirata
lata.
all’aria immessa. All’ingresso nell’appa-
Esterno Trattamento dell’aria, Rete dell’aria recchio di ventilazione, l’aria viene filtrata
apparecchio di ventilazione aspirata sia sul lato dell’aria esterna che sul lato
dell’aria aspirata. In questo modo si pro-
Passaggio teggono dallo sporco l’apparecchio di
d’aria esterna ventilazione e le parti dell’impianto situa-
te nella direzione del flusso. Sul lato
Passaggio dell’aria immessa, viene ridotto anche
d’aria espulsa Distribuzione l’ingresso di polvere nell’abitazione.
dell’aria La figura 4.3 mostra il principio della
immessa
ventilazione meccanica controllata. Il di-
mensionamento di tali impianti è trattato
Involucro termico dell’edificio
nel capitolo 6.
47
Ventilazione residenziale

Ventilazione meccanica controllata e – Il fabbisogno di spazio per le installa-


distribuzione dell’aria zioni di ventilazione e gli investimenti
La ventilazione meccanica controllata è sono maggiori rispetto a quelli della ven-
particolarmente adatta sia al principio a tilazione tramite le finestre e degli im-
cascata che a quello di collegamento. In pianti d’aspirazione. Nel contesto dei rin-
teoria, è possibile anche il principio a lo- novi, possono anche essere maggiori ri-
cale singolo. Dal punto di vista economi- spetto a quelli degli apparecchi di venti-
co, tuttavia, questa soluzione non è inte- lazione per singolo locale.
ressante, in quanto sarebbe necessario – La distribuzione dell’aria, in particolare
installare in ogni locale sia passaggi d’a- quella dell’aria immessa, deve essere
ria immessa che passaggi d’aria aspirata. considerata fin dalle prime fasi di proget-
tazione.
Vantaggi
– Il rinnovo dell’aria è affidabile e indipen- Ventilazione con funzione di riscalda-
dente dalle condizioni meteorologiche. mento
– La distribuzione dell’aria nell’abitazione In molte case monofamiliari conformi allo
non viene pressoché influenzata da standard della casa passiva, l’impianto di
eventuali perdite nell’involucro dell’edifi- ventilazione ha anche una funzione di ri-
cio e dal comportamento degli utenti scaldamento (riscaldamento ad aria). La
(apertura delle finestre). ventilazione, il riscaldamento e la produ-
– Filtri efficaci assicurano una buona zione di acqua calda sono spesso assi-
qualità dell’aria immessa anche in pre- curati da un apparecchio multifunzionale
senza di un elevata contaminazione (vedi capitolo 9.10). La progettazione e la
dell’aria esterna con polveri fini o pollini. realizzazione di tali sistemi sono molto
– I passaggi d’aria immessa possono es- impegnative. Si raccomanda vivamente
sere collocati in qualunque punto del lo- di rivolgersi a specialisti con una forma-
cale. zione e un’esperienza adeguata.
– Il fonoisolamento verso l’esterno è mi- Secondo la SIA 382/5, gli impianti di ven-
gliore rispetto a tutti gli altri sistemi. tilazione devono essere utilizzati per il ri-
– Con un buon recupero di calore e un scaldamento dei locali solo se non au-
involucro dell’edificio ermetico, le perdite menta il flusso di aria esterna oltre il va-
termiche per ventilazione sono minori ri- lore igienicamente necessario in modali-
spetto a tutti gli altri sistemi. Inoltre, gra- tà di ventilazione normale. Ciò consente
zie alla solo lievemente più bassa tempe- di coprire un massimo di circa 10 W per
ratura dell’aria immessa, il comfort ter- m2 di superficie di riferimento energetico
mico è migliore rispetto agli altri sistemi. in termini di potenza termica.
– Con un recupero di umidità, in inverno Nel caso del principio a cascata, a causa
è possibile aumentare l’umidità dell’aria del riscaldamento dei locali, nella zona di
interna. transito deve pure venire immessa aria
– La manutenzione dei filtri è centraliz- calda. Il principio di collegamento non è
zata (e non avviene in ogni locale). un’opzione in questo caso.
– La posizione della presa dell’aria Durante l’esercizio di riscaldamento, il
esterna può essere scelta – a differenza controllo/regolazione del fabbisogno in
della ventilazione tramite le finestre, de- funzione della qualità dell’aria interna è
gli impianti d’aspirazione e degli appa- possibile solo in misura molto limitata.
recchi di ventilazione per singolo locale. Soprattutto in presenza di basse tempe-
rature esterne, è necessario un esercizio
Svantaggi continuo. A causa della tendenza a flussi
– Il fabbisogno energetico per il convo- d’aria più elevati e dell’esercizio in funzio-
gliamento dell’aria è superiore a quello ne del carico termico, occorre verificare
degli altri sistemi. se sono necessarie misure speciali per
raggiungere l’umidità interna minima ri-
chiesta (vedi anche capitolo 10.4).
48
Sistemi di ventilazione

Funzioni speciali La figura 4.4 mostra un sistema in cui gli


Nell’ambito del concetto di ventilazione, apparecchi di ventilazione per singolo lo-
occorre chiarire se la ventilazione mec- cale sono combinati con un impianto d’a-
canica controllata debba essere dotata spirazione regolato in funzione del fabbi-
di funzioni speciali. Ciò riguarda in parti- sogno.
colare:
– Il raffreddamento o preraffreddamento Apparecchi di ventilazione per singolo
dell’aria immessa locale e distribuzione dell’aria
– Le misure speciali per la protezione del È logico che gli apparecchi di ventilazio-
RC dalla formazione di ghiaccio (vedi ca- ne per singolo locale siano utilizzati in
pitolo 9.5) primo luogo per il principio a singolo lo-
cale. Tuttavia, sono ipotizzabili anche so-
Ciò può comportare la necessità di im- luzioni in cui vengono combinati con il
piego di uno scambiatore di calore dal principio di collegamento, ad esempio
terreno o un apparecchio multifunzionale. per un appartamento di 2 locali.
Alcuni apparecchi dispongono di cosid-
4.4 Ventilazione per singolo detti allacciamenti a locali secondari. In
locale, combinata con questo caso, i locali adiacenti possono
essere ventilati tramite una condotta
impianti d’aspirazione
dell’aria aggiuntiva. In questo modo si
Funzione crea una piccola ventilazione a cascata.
Gli apparecchi di ventilazione per singolo In linea di principio, questa soluzione è
locale sono dotati di ventilatori per l’aria efficiente e sensata, ma rientra nel prin-
immessa e l’ASP, filtri e RC. Il trattamen- cipio a cascata.
to dell’aria è quindi lo stesso come per la
ventilazione meccanica controllata. Vantaggi
Nella pratica, gli apparecchi di ventilazio- – Gli apparecchi di ventilazione per sin-
ne per singolo locale sono solitamente golo locale sono adatti per l’installazione
combinati con impianti d’aspirazione. Ba- a posteriori in edifici esistenti. Possono
gni, docce e WC non sono dotati di ap- ad esempio essere installati specifica-
parecchi di ventilazione per singolo loca- mente nelle camere da letto di persone
le. Per contro, l’aria aspirata (senza RC) allergiche ai pollini o in luoghi esposti al
Figura 4.4: Appa- viene convogliata verso l’esterno e l’aria rumore.
recchi di ventilazione di compensazione fluisce per effetto del- – La ventilazione per singolo locale è l’u-
per singolo locale la sottopressione. Il dimensionamento è nico sistema di ventilazione residenziale
combinati con un im-
descritto nel capitolo 8.1. in cui la regolazione locale per locale è
pianto d’aspirazione.
realizzabile di serie e senza costi aggiun-
Impianto d’aspirazione tivi.
(bagno/WC) Rete dell’aria
aspirata – Il fabbisogno energetico per il convo-
Passaggio
d’aria gliamento dell’aria con apparecchi effi-
espulsa cienti è inferiore rispetto alla ventilazione
meccanica controllata.
Esterno – Con apparecchi di alta qualità, il RC ri-
duce le perdite di calore per ventilazione
di circa il 60 %.
Apparecchi di ventilazione – Alcuni apparecchi sono dotati di scam-
per singolo locale biatori entalpici. Ciò consente di aumen-
tare l’umidità relativa interna in inverno di
circa il 5 %.

Involucro termico dell’edificio


49
Ventilazione residenziale

Svantaggi facciata che dà sulla strada. In estate,


– I ventilatori si trovano nelle camere! Di aria esterna fortemente riscaldata può
conseguenza, gli apparecchi di ventila- venire prelevata sulle facciate soleggiate.
zione per singolo locale sono solitamente – L’integrazione architettonica degli ap-
più rumorosi degli altri sistemi. Alcuni parecchi di ventilazione per singolo lo-
degli apparecchi disponibili sul mercato cale è difficoltosa, soprattutto perché
non soddisfano i requisiti acustici previ- deve essere garantito un buon accesso
sti dalle norme. per la manutenzione.
– L’indice di fonoisolamento verso l’e-
sterno è inferiore a quello delle ventila- Limiti d’impiego
zioni meccaniche controllate. – A causa della protezione dalla forma-
– La manutenzione è elevata poiché in zione di ghiaccio del RC, l’impiego di ap-
ogni camera è installato un apparecchio. parecchi di ventilazione per singolo lo-
I filtri devono essere sostituiti da due a cale in climi esterni freddi deve essere
quattro volte all’anno. Inoltre, è necessa- valutato con attenzione. Se la protezione
rio pulire una o due volte all’anno anche dalla formazione di ghiaccio viene atti-
le parti soggette a sporcizia, come le gri- vata a –3 °C, il RC a Davos, ad esempio,
glie per l’aria esterna e anti-insetti. Uno sarebbe disattivato per circa 1800 ore,
studio pratico [2] ha dimostrato che que- ovvero 2,5 mesi all’anno.
sti intervalli di manutenzione sono ne- – In molti apparecchi, il flusso d’aria è
cessari per garantire l’apporto d’aria pro- molto sensibile alle fluttuazioni di pres-
gettato. Questo aspetto deve essere sione. Il vento, un forte effetto camino
preso in considerazione sin dalla fase di (effetto ascensionale dovuto a differenze
progettazione, soprattutto nel caso di di temperatura) e la sporcizia causano un
appartamenti in affitto (accesso a ogni forte squilibrio tra i flussi d’aria immessa
singola camera da letto, costi). In ogni e aspirata (disbalance). Ciò compromette
caso, non è possibile presupporre che la funzione di ventilazione e indebolisce i
questi lavori di manutenzione vengano vantaggi del RC. In luoghi con forte in-
eseguiti dagli inquilini. fluenza del vento, quindi anche in edifici
– A causa della protezione dalla forma- di altezza elevata o in zone di ventila-
zione di ghiaccio del RC, la maggior parte zione su più piani (ad esempio in case
degli apparecchi si spegne completa- monofamiliari), vanno presi in considera-
mente a temperature esterne inferiori a zione solo prodotti selezionati con un’ele-
circa –3 °C o disattiva il RC, ad esempio vata stabilità del flusso d’aria.
spegnendo il ventilatore dell’aria im-
messa. Ciò significa che quando le tem- L’economicità non può essere valutata in
perature esterne sono basse, bisogna modo chiaro. Tuttavia, a parità di qualità
passare alla ventilazione tramite le fine- (rumore, filtro, durabilità, stabilità di
stre o accettare che l’aria fredda esterna pressione), occorre aspettarsi costi più
entri nell’abitazione attraverso fessure e elevati nelle nuove costruzioni rispetto a
fughe. Pertanto, il vantaggio del RC non quelli di una ventilazione meccanica con-
può essere preso in considerazione nel trollata progettata consapevolmente in
dimensionamento del riscaldamento (cfr. termini di costi. Anche i costi di manu-
svantaggi degli impianti d’aspirazione). tenzione ed energia sono in genere più
– In diversi apparecchi, i flussi d’aria im- elevati.
messa e aspirata sono fortemente in-
fluenzati dal vento e dalla sporcizia. Ciò
riduce il beneficio energetico.
– La posizione della presa d’aria esterna
non può essere selezionata liberamente.
Ciò significa che potrebbe rendersi ne-
cessario prelevare l’aria esterna su una
50
Sistemi di ventilazione

4.5 Impianti per singoli versus Per contro, con unità di ventilazione per
impianti per più appartamenti appartamenti di alta qualità, negli im-
pianti per più appartamenti si può ten-
Un impianto per singolo appartamento denzialmente ottenere un livello sonoro
alimenta un unico appartamento. Un im- più basso nelle camere. Tuttavia, se
pianto per più appartamenti alimenta di- nell’impianto per più appartamenti ven-
versi appartamenti. Entrambe le tipolo- gono installati regolatori di flusso d’aria
gie sono possibili sia per impianti d’aspi- costante a basso costo, l’impianto per
razione che per ventilazioni meccaniche singolo appartamento risulta migliore.
controllate. La figura 4.5 mostra questo Nel caso degli impianti per singolo ap-
aspetto con l’esempio di una ventilazione partamento, gli apparecchi di ventilazio-
meccanica controllata. ne si trovano in parte all’interno dell’ap-
Il seguente confronto si riferisce princi- partamento, il che può essere uno svan-
palmente alla ventilazione meccanica taggio dal punto di vista acustico. A se-
controllata. Tuttavia, diversi punti valgo- conda della situazione, tuttavia, gli appa-
no anche per gli impianti d’aspirazione. recchi possono essere installati anche
all’esterno dell’appartamento.
Comfort termico
Con un impianto per più appartamenti, il Controllo/regolazione
riscaldamento dell’aria immessa può es- Gli impianti per singolo appartamento
sere facilmente implementato se neces- possono essere dotati di regolazione in
sario. Ciò è particolarmente vantaggioso
in luoghi con basse temperature esterne, Centralizzato o decentralizzato?
ad esempio nelle regioni alpine. In Germania, per «impianti decentra-
lizzati» si intendono gli apparecchi di
Rumore ventilazione per singolo locale. Il ter-
Il rischio di trasmissione del suono da un mine «ventilazione per singolo appar-
tamento» utilizzato in Svizzera, in
appartamento all’altro è minore con un
Germania è inteso come un «impianto
impianto per singolo appartamento. Con
centralizzato». Per evitare fraintendi-
una realizzazione professionale, tuttavia,
menti, si raccomanda quindi di utiliz-
anche con gli impianti per più apparta- zare i termini della SIA 382/5.
menti il rischio è minimo.

RC

RC

Appartamento Appartamento

RC
Figura 4.5: Ventila-
zione meccanica
controllata come im-
pianto per singolo
appartamento (a si-
nistra) e come im-
RC
pianto per più appar-
tamenti.
51
Ventilazione residenziale

funzione del fabbisogno per apparta- cupero di umidità è più facile da imple-
mento. Per gli impianti per più apparta- mentare nel caso degli impianti per sin-
menti è necessaria inoltre un’unità di golo appartamento. Attualmente, il recu-
ventilazione per appartamento. Nelle pero di calore con i rotori non è racco-
nuove costruzioni lo standard Minergie mandato per gli impianti per più appar-
richiede un controllo o una regolazione tamenti perché vi è il rischio di trasmis-
individuale per entrambe le tipologie. sione di odori di cottura. Questo proble-
ma potrebbe essere risolto in futuro con
Manutenzione rivestimenti speciali per il rotore.
Negli impianti per più appartamenti è ne- Il recupero di umidità con uno scambia-
cessaria unicamente la manutenzione tore di calore a piastre (scambiatore en-
dell’apparecchio di ventilazione. In parti- talpico, solitamente basato su membra-
colare, per la sostituzione dei filtri si trat- ne permeabili all’acqua) è realizzabile con
ta di un vantaggio non indifferente. un impianto per singolo appartamento e
Nel caso degli impianti per singolo ap- per più appartamenti. Nel caso di un im-
partamento, la sostituzione del filtro è pianto per più appartamenti, il rischio di
particolarmente dispendiosa se a tale trasmissione di odori deve essere valuta-
scopo è necessario accedere a ogni ap- to con il fornitore dell’apparecchio. Inol-
partamento. Tuttavia, esistono anche so- tre, occorre verificare come garantire la
luzioni in cui l’accesso agli apparecchi è protezione contro l’umidità con un’aria
possibile dall’esterno dell’appartamento, immessa comune per i diversi apparta-
in alcuni casi con un locale tecnico in co- menti (vedi capitolo 2.4).
mune. Il beneficio del RC può ridursi a causa di
flussi termici indesiderati, soprattutto
Consumo elettrico nelle zone d’installazione (vedi capitolo
Gli impianti per singolo appartamento 9.7). Sotto questo aspetto, gli impianti
hanno solitamente una rete di distribu- per più appartamenti solitamente non
zione più corta, per contro l’efficienza del sono problematici. Nel caso degli impian-
ventilatore è inferiore. Nella pratica, gli ti per singolo appartamento, si tratta es-
impianti per singolo appartamento pre- senzialmente di una questione di ubica-
sentano di regola prestazioni migliori in zione dell’apparecchio (vedi capitolo 6.4).
termini di consumo elettrico. Il motivo del Con uno scambiatore entalpico, la prote-
maggiore consumo di elettricità degli im- zione dalla formazione di ghiaccio per il
pianti per più appartamenti risiede nel RC può essere risolta in modo elegante
fatto che spesso presentano perdite di per gli impianti per singolo appartamento
carico più elevate rispetto a quanto spe- nell’Altopiano svizzero. Se non è previsto
cificato nella SIA 382/1. Di solito ciò è uno scambiatore entalpico, la protezione
dovuto ai regolatori di flusso (prodotti di dalla formazione di ghiaccio per gli im-
bassa qualità) e alla calibrazione. Tutta- pianti per più appartamenti può essere
via, un impianto per più appartamenti risolta in modo più semplice ed energeti-
progettato professionalmente e calibrato camente efficiente rispetto a quelli per
con cura non deve necessariamente pre- singolo appartamento (vedi capitolo 9.5).
sentare un consumo energetico superio- Per gli impianti d’aspirazione con pompe
re a quello dei rispettivi impianti per sin- di calore sull’aria aspirata, la soluzione
golo appartamento. più adatta è essenzialmente una questio-
ne di tipologia di approvvigionamento di
Recupero di calore e umidità, utilizzo acqua calda. Per una produzione di ac-
del calore residuo qua calda decentralizzata un impianto
Gli apparecchi di ventilazione degli im- per singolo appartamento è più vantag-
pianti per singolo appartamento tendo- gioso. Nel caso di una produzione di ac-
no a recuperare più calore rispetto a qua calda centralizzata, è appropriato un
quelli per più appartamenti. Inoltre, il re- impianto per più appartamenti.
52
Sistemi di ventilazione

Protezione antincendio spegne l’impianto di ventilazione e chiu-


Gli impianti che alimentano diversi com- de le serrande tagliafuoco al momento di
parti di ventilazione richiedono speciali una rilevazione.
misure di protezione antincendio, ad
esempio diverse condotte verticali o ser- Costi
rande tagliafuoco (vedi anche capitolo Nelle piccole case plurifamiliari con un
1.8). Questo vale soprattutto per gli im- massimo di circa 8 appartamenti, gli in-
pianti per più appartamenti. Tuttavia, vestimenti per gli impianti per singolo
possono riguardare anche gli impianti appartamento sono spesso inferiori a
per singolo appartamento con condotte quelli per più appartamenti. Nei costi oc-
dell’aria esterna o dell’aria espulsa comu- corre tenere conto anche delle zone di
ni. Gli apparecchi di ventilazione che ali- installazione. Nel caso degli impianti per
mentano diversi comparti di ventilazione più appartamenti, esse dipendono in lar-
devono essere dotati di un rilevatore di ga misura dall’ubicazione dell’apparec-
fumo all’ingresso dell’aria aspirata, che chio. Va notato che lo spazio richiesto

Criterio Indicatori
Energia di – Fabbisogno di elettricità per il convogliamento dell’aria
esercizio – Fabbisogno di elettricità per l’energia ausiliaria e la protezione dalla formazione di
ghiaccio del RC
– Perdite termiche per ventilazione tenendo conto dell’effettivo rendimento del RC
(disequilibrio, protezione dalla formazione di ghiaccio) e di perdite di calore indesi-
derate (perdite di distribuzione)
Energia grigia Come indicatore delle emissioni grigie di gas a effetto serra, dei punti di impatto am-
bientale, nonché della demolizione e dello smaltimento
Costi di investi- – Costi per la costruzione e il rinnovo dei dispositivi di ventilazione
mento – Costi per il locale dei dispositivi di ventilazione
Manutenzione – Costi di manodopera per la manutenzione
– Costi del materiale durante l’esercizio (filtri di ricambio)
– Facilità di manutenzione
– Sostituzione di componenti
Fonoisolamento Fonoisolamento per fonti esterne secondo la SIA 181:
esterno – Indebolimento del livello di fonoisolamento in opera a causa dei dispositivi di venti-
lazione
Fonoisolamento Fonoisolamento per fonti interne secondo la SIA 181:
interno – Indebolimento del livello di fonoisolamento in opera tra appartamenti
– Indebolimento del livello di fonoisolamento in opera internamente all’appartamento
– Rumore dei dispositivi di ventilazione
Qualità dell’aria – Contenuto di CO2 dell’aria interna
interna – Immissione o rimozione di contaminanti dell’aria esterna (polveri fini, pollini)
– Rimozione di contaminazione interna da materiali di costruzione e dispositivi
Umidità dell’aria – Rischio di bassa umidità dell’aria interna in inverno
interna – Protezione contro l’umidità secondo la SIA 180
Comfort termico – Rischio di corrente d’aria
– Contributo alla protezione termica estiva (indebolimento o supporto)
Versatilità Capacità del sistema di ventilazione di resistere a cambiamenti esterni e di soddisfare
i requisiti (qualità dell’aria, comfort, consumo energetico, ecc.) anche in condizioni
mutevoli; tra questi:
– Occupazione degli appartamenti
– Comportamento dell’utente, in particolare finestre aperte
Tabella 4.1: Criteri e – Posizione di apertura delle porte interne dell’appartamento
indicatori per il con- – Vento
fronto di sistemi di – Sporcizia/manutenzione
ventilazione. – Possibilità di adeguamento del sistema
53
Ventilazione residenziale

per l’apparecchio in appartamento è più 4.6 Confronto tra sistemi


costoso rispetto a quello nel piano inter- Nel progetto [4] sono stati confrontati in
rato. Tendenzialmente gli impianti per più modo esaustivo concetti di ventilazione
appartamenti necessitano di vani verti- per edifici abitativi. Il fulcro di questo la-
cali più piccoli. voro risiede nel fatto che un confronto
Per quanto riguarda i costi d’esercizio, i non dovrebbe essere ridotto ai soli inve-
prezzi dei filtri di ricambio e la manodo- stimenti o al consumo energetico. Anche
pera necessaria per la loro sostituzione, criteri che non sono quantificabili o lo
questi sono spesso rilevanti nel caso de- sono solo difficilmente, come la salute e
gli impianti per singolo appartamento. Di il comfort, dovrebbero essere inclusi nel
norma, gli impianti per più appartamenti processo di scelta del sistema. Per il
Figura 4.6 (sinistra):
sono più vantaggiosi da questo punto di confronto, in questo libro vengono consi-
Confronto qualita-
Tabella 4.2: Breve vista. derati dieci criteri, secondo la tabella 4.1.
tivo della ventila-
descrizione dei Si noti, tuttavia, che la rilevanza e la pon- zione meccanica
sistemi di ventila- derazione dei criteri dipendono forte- controllata sotto
zione, messi a con- mente dal singolo progetto e dalle rispet- forma di un impianto
fronto nelle figure
tive condizioni quadro. Esse devono es- per più apparta-
da 4.6 a 4.9.
sere determinate individualmente da chi menti (VMC IPA) ri-
Abbrevia- Descrizione è incaricato di prendere le decisioni. spetto a una ventila-
zione Le figure da 4.6 a 4.9 mostrano un con- zione tramite le fine-
VMC IPA Ventilazione meccanica controllata, impianto fronto qualitativo tra cinque sistemi di stre, combinata con
per più appartamenti: regolato in funzione del ventilazione secondo la tabella 4.2. Il ventilatori dell’aria
fabbisogno, scambiatore entalpico aspirata (VFi + ASP).
confronto riguarda un nuovo edificio plu-
VMC ISA Ventilazione meccanica controllata, impianto rifamiliare con cinque appartamenti da
Figura 4.7 (destra):
per singolo appartamento: regolato in funzione 4½ e cinque da 5½ locali nell’Altopiano
Confronto qualita-
del fabbisogno, scambiatore entalpico svizzero. Si presume che tutti gli impianti tivo della ventila-
ASP + PdC Impianto d’aspirazione con elementi dell’involu- siano conformi alle norme. Inoltre, si pre- zione meccanica
cro di passaggio d’aria, pompa di calore sull’aria sume che siano state rispettate le racco- controllata sotto
aspirata per il riscaldamento dell’acqua mandazioni contenute in questo libro forma di un impianto
VSL + ASP Ventilazione per singolo locale, combinata con (assenza di aria immessa nella zona di per singolo apparta-
aria aspirata nel bagno/WC regolata in funzione transito, condotte brevi, poche pose di mento (VMC ISA) ri-
del fabbisogno (on/off) condotte in getto, ecc.). spetto a una ventila-
VFi + ASP Ventilazione tramite le finestre, combinata con La valutazione si basa sul metodo della zione tramite le fine-
aria aspirata nel bagno/WC regolata in funzione ricerca [4] e sui vantaggi e gli svantaggi stre, combinata con
del fabbisogno (on/off) dei rispettivi sistemi di ventilazione elen- ventilatori dell’aria
aspirata (VFi + ASP).

VMC IPA Comfort termico VMC ISA


Comfort termico
5 VFi + ASP 5 VFi + ASP
Umidità Umidità
dell’aria Robustezza dell’aria 4 Robustezza
4
interna interna
3 3

2 2
Qualità Energia Qualità Energia
dell’aria 1 d’esercizio dell’aria 1 d’esercizio
interna interna
0 0

Fonoiso- Energia Fonoiso- Energia


lamento grigia lamento grigia
esterno esterno

Fonoisolamento Investimento Fonoisolamento Investimento


interno interno Manutenzione
Manutenzione
54
Sistemi di ventilazione

cati nei capitoli da 4.1 a 4.5. La valutazio- non produce alcun suono, ma isola meno
ne viene effettuata con un punteggio da bene dal rumore esterno.
1 a 5, dove 1 rappresenta il valore peggio- In termini di manutenzione, esiste una
re e 5 quello migliore. Per l’orientamento, certa analogia con il fonoisolamento in-
in ogni diagramma è riportata anche la terno: la ventilazione tramite le finestre,
valutazione della ventilazione tramite le che è tecnicamente semplice, non richie-
finestre con ventilatori d’aspirazione re- de praticamente alcuna manutenzione.
golati in funzione del fabbisogno (VFi + Nel caso della ventilazione meccanica
ASP). controllata, la manutenzione dei compo-
Per tutti i sistemi vale quanto segue: va- nenti che si sporcano maggiormente (fil-
lori migliori in termini di qualità dell’aria tro, passaggio d’aria esterna e anti-inset-
interna, umidità dell’aria interna, comfort ti) è ridotta al minimo grazie alla centra-
termico, robustezza, energia di esercizio lizzazione. In questo contesto, i sistemi
e fonoisolamento verso l’esterno devono con molti elementi in facciata sono deci-
sempre essere compensati da investi- samente svantaggiati. Altri elementi che
menti più elevati e da un incremento di tendono a sporcarsi sono i passaggi d’a-
energia grigia. ria aspirata e le condotte dell’aria aspira-
Il fonoisolamento interno è più comples- ta. In questo caso, tuttavia, non vi è alcu-
so: La soluzione minima «ventilazione na differenza rilevante tra i sistemi.
tramite le finestre» non provoca presso- Va notato che la manutenzione sull’intera
ché alcun rumore di ventilazione e non durata di vita ha lo stesso valore finan-
indebolisce il fonoisolamento interno. ziario dell’investimento. Ad esempio, i fil-
Con la ventilazione meccanica controlla- tri di ricambio conformi alle norme per un
ta, le carenze acustiche del sistema sono apparecchio di ventilazione per singolo
Figura 4.8: Con-
fronto qualitativo: ampiamente compensate da misure tec- locale costano tra i 30 e i 50 Fr. Con un Figura 4.9: Con-
ventilazione per sin- niche quali silenziatori o un adeguato prezzo medio e una sostituzione di tre fronto qualitativo:
golo locale, combi- passaggio d’aria di transito. volte all’anno, i filtri per un appartamento impianto d’aspira-
nata con un impianto Nei sistemi con elementi di ventilazione di 4 locali costano circa 500 Fr. all’anno – zione con pompa di
d’aspirazione (VSL + in facciata (elementi dell’involucro di in 20 anni sono quindi 10 000 Fr. Per il la- calore sull’aria aspi-
ASP) rispetto a una passaggio d’aria e apparecchi di ventila- voro necessario, compresa la pulizia rata (ASP + PdC) ri-
ventilazione tramite zione per singolo locale), sussiste il se- dell’apparecchio, si aggiunge almeno an- spetto a una ventila-
le finestre, combi- guente conflitto: o l’elemento isola il ru- cora metà di tale cifra. Per fare un para- zione tramite le fine-
nata con ventilatori more esterno e diventa esso stesso una stre, combinata con
gone: Il prezzo nuovo di un apparecchio
dell’aria aspirata (VFi ventilatori dell’aria
sorgente sonora (ventilatore), oppure di ventilazione per singolo locale confor-
+ ASP). aspirata (VFi + ASP).

Comfort termico VSL + ASP Comfort termico ASP + PdC


5 VFi + ASP 5 VFi + ASP
Umidità Umidità
dell’aria 4 Robustezza dell’aria 4 Robustezza
interna interna
3 3
2 2
Qualità Energia Qualità Energia
dell’aria 1 d’esercizio dell’aria 1 d’esercizio
interna interna
0 0

Fonoiso- Energia Fonoiso- Energia


lamento grigia lamento grigia
esterno esterno

Fonoisolamento Investimento Fonoisolamento Investimento


interno Manutenzione interno Manutenzione
55
Ventilazione residenziale

me alle norme e di qualità mediocre si


aggira intorno ai 1500 Fr. La situazione è
nello stesso ordine di grandezza per gli
impianti d’aspirazione. Nel caso della
ventilazione meccanica controllata, in-
vece, l’investimento è di circa il doppio
rispetto ai costi di manutenzione, che
vanno a sommarsi sull’intera durata di
utilizzo.

4.7 Letteratura
[1] Hoffmann, Caroline: Fensterlüfter,
Literaturstudie, Marktstudie und
Thermische Simulationen.
Fachhochschule Nordwest-
schweiz, Institut Energie am Bau,
Muttenz, 2014
[2] Primas, Alex; Huber, Heinrich;
Hauri, Claudia; Näf, Michel: Abluft-
anlagen und Einzelraumlüftungen
im Vollzug Energie. Hochschule
Luzern, Horw, 2018. Download via
www.endk.ch  Dokumentation/
Archiv  Studien
[3] Conferenza die servizi cantonali
dell’energia (EnFK): Aiuti all’esecu-
zione EN-105 Impianti di ventila-
zione, Edizione dicembre 2018.
Download via www.endk.ch 
Esperti  Aiuti all’esecuzione
[4] Primas, Alex; Gianrico Settem-
brini; Zuber, Stephan; Huber,
Heinrich: Vergleich von Lüftungs-
konzepten für Wohnbauten.
Hochschule Luzern, Horw, 2021
Capitolo 5

Indicazioni per la progettazione

5.1 Svolgimento del progetto Coordinamento


La base per la progettazione degli im- La corretta esecuzione e il funzionamen-
pianti di ventilazione è un concetto di to di una ventilazione residenziale dipen-
ventilazione secondo il capitolo 2.1. Con dono in modo decisivo da un buon coor-
esso, la distribuzione dell’aria nell’abita- dinamento. La tabella 5.1 mostra le disci-
zione e nei locali viene determinata alme- pline e settori professionali con cui l’im-
no a livello concettuale. Il sistema di ven- pianto di ventilazione deve essere coor-
tilazione è stato scelto, il che significa dinato.
anche che è stata presa una decisione in
merito a un impianto per singolo o per Requisiti ed errori da evitare
più appartamenti. Nell’ambito del proget- La lista di controllo secondo la tabella 5.2
to vengono sviluppati i seguenti argo- aiuta nella pratica a evitare errori. È con-
menti: sigliabile utilizzarla dopo ogni fase di pro-
– Calcolo dei flussi d’aria gettazione per verificare se i criteri sono
– Collocazione dell’apparecchio di venti- soddisfatti, nella misura in cui valgono
lazione e posizione delle zone d’installa- per il rispettivo impianto. Se dei requisiti
zione essenziali della lista di controllo non sono
– Posizione del passaggio d’aria esterna soddisfatti, ciò deve essere considerato
e d’aria espulsa un difetto.
– Tipo di distribuzione di dettaglio nell’a-
bitazione KWL-Tool
– Dimensionamento della distribuzione Il programma online «KWL-Tool» (tool
dell’aria e del suo isolamento termico VMC – ventilazione meccanica con-
– Scelta dall’apparecchio di ventilazione trollata) (https://www.enerweb.ch/
– Controllo/regolazione kwl.html) assiste nella progettazione
– Attuazione delle misure di protezione di ventilazioni meccaniche controllate
con le seguenti funzioni:
antincendio
– Dimensionamento dei flussi d’aria
– Concetto di pulizia
– Calcolo della perdita di carico
– Funzioni speciali come l’integrazione – Calcolo acustico per tutti i locali
dell’aria aspirata della cucina e le precau- – Calcolo della potenza elettrica as-
zioni di sicurezza per i focolari nell’abita- sorbita e del rapporto di tempera-
zione tura risultante dall’esercizio dell’ap-
– Coordinamento dei dettagli costruttivi, parecchio
come lo scarico della condensa e le con- – Dimensionamento dell’isolamento
nessioni elettriche termico di condotte e canali se-
condo il MoPEC 2014
Vengono inoltre elaborati i seguenti do-
cumenti: Il «KWL-Tool» è uno strumento acces-
sibile al pubblico e disponibile gratui-
– Schema di principio
tamente per i professionisti. Contiene
– Piani in scala 1:50
un’ampia libreria di prodotti. Inoltre, è
– Se necessario, piani di dettaglio, ad possibile inserire manualmente i dati
esempio del locale tecnico degli apparecchi non elencati. Poiché
– Descrizione dell’impianto è un’applicazione web, non è neces-
saria alcuna installazione. I dati dei
La progettazione esecutiva con l’estra- prodotti sono sempre aggiornati. Una
zione del materiale non è trattata in que- pagina di aiuto e un breve video facili-
sto libro. tano le prime fasi di utilizzo.
57
Ventilazione residenziale

realizzazione
ventilazione
Concetto di

Progetto e
Capitolo
nel pre- Cifra nella
Parti interessate/tema sente libro SIA 382/5
Committente, o la sua rappresentanza
Utilizzo (occupazione, requisiti e attività speciali) 2 2.2, 3.4 x
Distribuzione dell’aria nell’appartamento e nei locali 3 4.4 x
Scelta del sistema di ventilazione (vantaggi e svantaggi, limiti di impiego, criteri) 4 4.1, 4.2 x
Tipo di esercizio e controllo/regolazione 6.2, 7.4 5.3.8 x
Ventilazione del piano cottura 10.1 4.4.4 x
Focolare nell’appartamento 2.8, 10.2 2.4.2 x
Passaggi d’aria immessa, d’aria aspirata e d’aria di transito 3.7, 3.8 2.2.2, 5.3.5 x x
Istruzioni per l’uso, brevi istruzioni per gli abitanti 12 6.4 x
Istruzione 12 6.4 x
Manutenzione e pulizia, ad esempio sostituzione dei filtri 12 7.2 x
Architettura
Programma dei locali, ermeticità all’aria, radon 2 2.1 x
Distribuzione dell’aria nell’appartamento e nei locali 3 4.4 x
Collocazione degli apparecchi e della distribuzione principale 6.4, 6.5, 7.5 x x
Disposizione delle condotte dell’aria (ad esempio posate in getto nelle solette), tipo e 6.3 x x
posizione dei passaggi d’aria immessa e d’aria aspirata
Passaggio d’aria esterna e d’aria espulsa 6.6 5.3.2 x x
Passaggio d’aria immessa, d’aria aspirata e d’aria di transito 3.7, 3.8 2.2.2, 5.3.5 x
Tutti gli altri punti che seguono in basso x x
Progettazione energetica
Standard energetico (ad esempio Minergie) 2.13 2.3 x
Protezione termica estiva 1.6, 4.1, 9.5 2.1.3 x
Ventilazione con funzione di riscaldamento e/o pompa di calore sull’aria aspirata 4.2, 9.10 5.4.5, 5.4.2.3.3 x
Trattamento dell’aria, in particolare recupero di calore, protezione formazione ghiaccio 9.1– 9.5 4.3, 5.4.4.2 x x
Fabbisogno energetico 9.8 5.5 x x
Statica/ingegneria civile
Disposizione delle condotte, in particolare per le condotte posate in getto nelle solette 6.3 x
Attraversamento dell’involucro dell’edificio di AE e ESP 6.4, 6.5 5.3.2 x
Misure costruttive nel caso di scambiatori di calore dal terreno 6.7 5.3.3 x
Acustica
Protezione dal rumore standard e requisiti, rumore esterno 11.1 2.2.7 x
Protezione dal rumore costruttivo nell’appartamento (passaggi d’aria di transito) 3.8 5.3.5 x x
Livello sonoro dell’impianto di ventilazione e misure contro la telefonia 11.5 2.2.7 x
Protezione dal rumore da fonti esterne 11.6 x x
Protezione antincendio
Compartimento tagliafuoco e compartimento di ventilazione 1.8 2.4.3 x
Impianto per più appartamenti 4.5, 6.5 x x
Installazioni sanitarie
Scarico della condensa per l’apparecchio di ventilazione 6.4, 5.1 x
Nel caso di apparecchi multifunzionali: acqua fredda e calda 9.10 x x
Installazioni elettriche
Schema elettrico e regolazione 6.2, 7.4 x
Connessione unità di comando e sensori x x
Connessione degli apparecchi (tramite contatore nell’appartamento?) x x
Ev. connessione protezione formazione ghiaccio, post-riscaldatore e PdC 9.5, 9.10 x x
Tabella 5.1: Coordinamento nella progettazione di impianti di ventilazione residenziale.
58
Indicazioni per la progettazione

realizzazione
ventilazione
Concetto di

Progetto e
Capitolo
nel pre- Cifra nella
Parti interessate/tema sente libro SIA 382/5
Installazioni di riscaldamento
Tipo e posizione dell’emissione di calore (dovuto ai passaggi d’aria immessa) 3.1, 7.6 x x
Dimensionamento del riscaldamento (perdite termiche per ventilazione) 4.2 Allegato D x x
Nel caso di scambiatori di calore terreno-salamoia: dimensionamento e allacciamento 6.7 5.3.4
Ev. allacciamento batteria di riscaldamento dell’aria 4.5, 6.5, 9.5 x x
Cucina
Eventuale integrazione della ventilazione della zona di cottura 10.1 4.4.4 x x
Caminetti/focolari
Misure nel caso di un focolare nell’abitazione: mantenimento della pressione e 2.8, 10.2 2.4.2 x x
precauzioni di sicurezza
Alimentazione dell’aria comburente 10.2 2.4.2 x x
Continuazione tabella 5.1.

Sezione in Cifra nella


Criteri questo libro SIA 382/5
L’aria esterna non deve venire captata a livello del terreno o in un pozzo luce. 6.6 5.3.2
Nel caso di impianti di ventilazione meccanica, per l’aria esterna è richiesto un filtro per le polveri 9.1 5.3.6
fini di classe ISO ePM1 50 %.
Nel caso di elementi dell’involucro di passaggio d’aria, la classe ISO ePM10 50 % è talvolta 7.6
consentita.
I filtri dell’aria sono prodotti monouso. Di regola, non possono venire puliti o lavati perché in 9.1, 12.4, 12.5 5.3.6
questo modo perdono quasi tutta la loro efficacia. Inoltre, le persone che maneggiano i filtri
sporchi possono venire contaminate.
Tutte le parti dell’impianto devono poter essere pulite o sostituite. 5.5, 6.8, 7.6, 2.4.4
8.6, 9.1, 12
In nessuna parte dell’impianto deve essere possibile l’accumulo di acqua stagnante. Le parti 6.6, 6.7 2.4.4
dell’impianto in cui può accumularsi acqua (ad esempio gli scambiatori di calore dal terreno)
devono venire costantemente drenate.
Gli impianti e i componenti di ventilazione non devono indebolire il fonoisolamento dal rumore 7.6, 8.2, 11.7 2.2.7
esterno in misura tale da violare i requisiti della SIA 181. Particolare attenzione deve essere pre-
stata agli apparecchi di ventilazione per singolo locale e ai passaggi d’aria esterna degli impianti
d’aspirazione.
In un soggiorno o in una camera da letto un impianto o un apparecchio di ventilazione non deve 11.1 – 11.6 2.2.7
generare un livello di pressione sonora normalizzato superiore a 25 dB(A). Ciò corrisponde ai
requisiti maggiorati della SIA 181. Tale requisito deve essere soddisfatto in esercizio normale.
Nessun dispositivo di ventilazione deve causare una sottopressione che interferisca con un 2.8, 7.2, 8.5, 2.4.2, 4.3.4,
focolare (ad esempio, una stufa a legna) nell’abitazione. 9.5, 10.1 4.4.4, 4.4.5
Nessun dispositivo di ventilazione deve causare trasferimenti d’aria tra gli appartamenti. 2.8, 2.10 2.2.5, 5.5.6
I flussi d’aria devono venire impostati, misurati e protocollati per ogni locale. 5.4, 12.2 6.2
Gli utenti devono venire istruiti. Una documentazione di esercizio dettagliata deve essere fornita. 7.6, 12.4 6.4
L’isolamento termico delle condotte che passano nelle solette o in zone di installazione strette 6.3, 6.4, 9.7 5.5.4
non può venire ridotto.
Tabella 5.2: Lista di controllo con i requisiti elementari e gli errori da evitare.
59
Ventilazione residenziale

5.2 Dimensionamento delle 5.3 Tipi di condotte e materiali


condotte dell’aria
Energia grigia
Velocità dell’aria Nella ventilazione meccanica controllata,
Le velocità dell’aria ammesse nelle con- la distribuzione dell’aria contiene dal 40
dotte sono definite nella SIA 382/1 e nel al 60 % dell’energia grigia dell’intero im-
MoPEC. Le condotte dell’aria vengono pianto. Le differenze sono notevoli, da un
sempre dimensionate per l’esercizio nor- lato a causa delle diverse lunghezze delle
male. Si raccomanda di considerare una condotte a seconda dei diversi concetti
perdita di carico delle condotte dell’aria, d’installazione, dall’altro a causa della
compreso il supplemento per i raccordi scelta dei materiali.
(valori zeta), pari a circa 1 Pa per metro di
lunghezza della rete di distribuzione. Nel Ermeticità
caso di condotte dell’aria di piccole di- Indipendentemente dal materiale e dalla
mensioni, come quelle dell’aria immessa costruzione, per l’impianto di ventilazio-
verso singoli locali, a volte sono necessa- ne deve essere richiesta la classe di er-
ri fino a 2 Pa/m per evitare diametri trop- meticità C. I dettagli sono riportati nella
po grandi. SIA 382/1. Va notato che per l’ermeticità
La tabella 5.3 elenca i flussi d’aria massi- all’aria degli impianti di ventilazione, la
mi per diametri standard di tubi rotondi classe A è la peggiore e la D la migliore
in metallo. In essa sono indicati i valori (quindi diversa da altri sistemi di classifi-
raccomandati e i valori massimi ammis- cazione).
sibili secondo la SIA 382/1. La tabella 5.4
vale analogamente per i tubi rotondi in Tubi a spirale aggraffati
plastica. I diametri interni sono sempre I cosiddetti tubi spiro sono economici e
Tabella 5.3: Flussi
determinanti. facili da installare. L’ermeticità dei tubi di-
d’aria massimi
Per altre sezioni trasversali e flussi d’aria pende dalla tecnica di aggraffatura. I tubi
per tubi rotondi in
metallo.
maggiori, vale la tabella 5.5. Oltre ai valo- rotondi di produttori rinomati sono solita-
ri massimi della SIA 382/1, sono elencate mente molto ermetici. Tuttavia, occorre
Tabella 5.4: Flussi le raccomandazioni di TopMotors.ch [1] prestare attenzione nel caso di prodotti a
d’aria massimi per impianti con un tempo d’esercizio di basso costo. I potenziali punti deboli
per tubi rotondi in 8000 h/a. sono le giunture: se non si utilizza un si-
plastica. stema con guarnizioni a labbro, i giunti
Diametro nominale Flusso d’aria massimo in m3/h devono essere sigillati con nastri adesivi
in mm Raccomandazione SIA 382/1 o termorestringenti. Per le installazioni a
DN 63 24 28 vista sono disponibili anche tubi a spirale
verniciati.
DN 80 43 54
I tubi ovali sono fabbricati con la stessa
DN 100 75 85
tecnica; pertanto, per quanto riguarda
DN 125 127 132 Tabella 5.5:
l’ermeticità, vale lo stesso discorso fatto
DN 160 225 217 per i tubi rotondi. Tuttavia, le giunture Velocità dell’aria
DN 200 375 339 massima nelle con-
tendono a essere meno ermetiche. Il van-
dotte dell’aria
Diametro Diametro Flusso d’aria massimo in m3/h Flusso d’aria in Velocità dell’aria massimo in m/s
nominale in interno in mm Raccomanda- SIA 382/1 m3/h Raccomandazione SIA 382/1
mm zione TopMotors
DN 75 61 22 26 a 40 2,5 2,5
DN 90 74 35 38 41 a 1000 3,0 3,0
DN 110 93 62 73 1001 a 2000 3,5 4,0
DN 125 110 94 102 2001 a 4000 4,0 5,0
DN 140 122 120 126 4001 a 10000 4,5 6,0
DN 160 142 170 171 > 10000 5,0 7,0
60
Indicazioni per la progettazione

Fabbisogno di materiale e di spazio delle


condotte
Per illustrare i diversi fabbisogni di materiale, spa- Il fabbisogno di superficie dei vani verticali viene
zio ed energia grigia, vengono qui confrontate calcolato per le condotte non isolate. Per le con-
quattro diverse geometrie di condotte. Per tutte le dotte rettangolari, viene ipotizzato un supplemen-
varianti, il flusso d’aria è lo stesso e la perdita di to di 22 mm per le flange, mentre per le condotte
pressione specifica per lunghezza è pari a rotonde vengono aggiunti 5 mm per il fissaggio
1,0 Pa/m. Nel calcolo è incluso un coefficiente di con bride. La superficie di base dei vani verticali è
resistenza (valore zeta) di 0,04 per metro di lun- definita come un rettangolo con lati di 10 mm più
ghezza della rete di distribuzione. lunghi delle dimensioni esterne dei condotti più le
Nel caso di partenza (variante 1) si tratta di una flange o le bride.
condotta a sezione rotonda con un diametro ester- La figura 5.1 e la tabella 5.6 mostrano i risultati del
no di 315 mm e un flusso d’aria pari a 1109 m3/h. confronto. A parità di flusso d’aria e di perdita di
Nella variante 2, viene scelta una condotta in me- carico, la condotta quadrata richiede ben l’80 % in
tallo quadrata. Nella variante 3, il flusso d’aria vie- più di metallo zincato rispetto a quella rotonda.
ne suddiviso in due condotte rotonde parallele. Pertanto, anche l’energia grigia è superiore di circa
Nella variante 4 si tratta di una condotta in metallo l’80 %. Nel caso di condotte non isolate, la sezione
rettangolare con rapporto lato per altezza di 1:2. trasversale rettangolare non offre alcun vantaggio
Le condotte nelle varianti da 2 a 4 non corrispon- nemmeno in termini di fabbisogno di spazio. Con
dono a dimensioni standard, ma sono state deter- l’isolamento, la condotta rotonda occuperebbe
minate in modo da ottenere la stessa perdita di ca- uno spazio leggermente superiore a quello della
rico della variante 1. In termini di peso, per le con- condotta quadrata.
dotte rotonde è stato calcolato un supplemento di Anche con rapporti lato per altezza di 1:2, l’energia
15 % per le giunture e i fissaggi. Per la sezione ret- grigia delle varianti rotonde è inferiore a quella del-
tangolare, il supplemento è del 30 %, poiché le la condotta rettangolare. Tuttavia, il fabbisogno di
flange in particolare aumentano notevolmente il spazio aumenta maggiormente per la variante ro-
peso. L’energia grigia delle condotte d’aria è pro- tonda rispetto a quella rettangolare.
porzionale al loro peso.

Variante 1 Variante 2 Variante 3 Variante 4

Figura 5.1: Varianti di


condotte in metallo Energia grigia 151 % Energia grigia 195 %
rotonde e rettango- Fabbisogno di Fabbisogno di
lari per 1109 m3/h di superficie 126 % superficie 107 %
flusso d’aria e 1,0 Energia grigia 100 % Energia grigia 182 %
Pa/m di perdita di Fabbisogno di Fabbisogno di
superficie 100 % superficie 103 %
carico.

Dimensione Unità Variante


1 2 3 4
Dimensioni esterne mm Ø 315 286 x 286 2 x Ø 237 204 x 408
Spessore della lamiera mm 0,6 1,0 0,6 1,0
Velocità dell’aria m/s 4,0 3,8 3,5 3,7
Tabella 5.6: Dettagli
Peso per metro di lunghezza kg 6,4 11,7 9,7 12,5
delle varianti della Fabbisogno di spazio per m2 0,141 0,144 0,170 0,150
figura 5.1. vano verticale
61
Ventilazione residenziale

taggio dei tubi ovali è la loro altezza ri- I raccordi di calibrazione e gli elementi
dotta (da 80 mm). I raccordi per tubi di taratura generano rumore di circola-
ovali sono costosi. zione. Se si prevede una riduzione del
flusso con l’ausilio di passaggi d’aria im-
Condotte in metallo rettangolari messa e d’aria aspirata regolabili, è ne-
Le condotte in metallo rettangolari con- cessario valutare se il rumore del flusso
tengono una quantità di energia grigia soddisfa i requisiti normativi con le im-
significativamente maggiore per metro postazioni previste. A questo proposito,
di lunghezza rispetto ai tubi a spirale la regolazione dei flussi d’aria diretta-
(vedi riquadro). Le classiche condotte in mente all’uscita o all’ingresso dei collet-
metallo non dovrebbero essere utilizza- tori è spesso più vantaggiosa dal punto
te per gli impianti di piccole dimensioni. di vista acustico.
Si sconsiglia l’impiego di regolatori di
Isolamento termico flusso costante per singoli locali. Essi
Le condotte fredde nei locali caldi e le causano perdite di carico elevate e
condotte calde nei locali freddi devono ostacolano l’esercizio a più livelli.
essere isolate termicamente. Per «locali
freddi» si intendono quelli che si trovano 5.5 Igiene e pulizia
al di fuori dell’involucro termico dell’edifi- Per quanto riguarda l’igiene, devono es-
cio (cantina, garage, soffitta fredda, sere soddisfatti i requisiti della direttiva
ecc.). Per «condotte fredde» si intendono SITC VA 104-01 [2]. Informazioni sui
le condotte dell’AE e dell’ESP. dettagli rilevanti dal punto di vista igie-
Le «condotte calde» sono quelle dell’a- nico si trovano anche nelle sezioni sui
ria immessa e dell’aria aspirata. Inoltre, filtri (capitolo 9.1), sui sistemi di distribu-
le condotte devono essere isolate se vi zione (capitolo 6.8) e sulla consegna e
è il rischio che l’umidità dell’aria con- l’esercizio (capitolo 12). In generale vale
densi sulle superfici di quest’ultime. quanto segue: le superfici lisce sono più
L’isolamento termico delle condotte facili da pulire rispetto a quelle corruga-
dell’aria deve essere realizzato secondo te o porose.
l’aiuto all’esecuzione EN-105 del MoPEC
2014. I rispettivi requisiti e l’influenza 5.6 Letteratura
delle perdite termiche nelle condotte [1] Scheda tematica 24 Trasporto
dell’aria in relazione all’efficacia di un dell’aria. Download via www.
RC vengono trattati nel capitolo 9.7. topmotors.ch  Conoscenze 
Schede tematiche
5.4 Calibrazione e [2] SITC VA104-01 Raumlufttechnik –
misurazione Luftqualität – Teil 1: Hygieneanfor-
derungen an raumlufttechnische
I flussi d’aria immessa e d’aria aspirata Anlagen und Geräte
devono essere calibrati, misurati e anno-
tati per ogni locale. Negli impianti per
singolo appartamento, i flussi d’aria im-
messa e d’aria aspirata totali di un appar-
tamento vengono impostati sull’apparec-
chio di ventilazione. Negli impianti per
più appartamenti, ciò avviene solitamen-
te con regolatori di flusso (unità di venti-
lazione). Sia la calibrazione che la misu-
razione devono poter essere effettuate in
qualsiasi momento con un onere ragio-
nevole. Nel progetto occorre tenere con-
to di questo aspetto.
Capitolo 6

Progettazione della ventilazione


meccanica controllata
Punti di leva nella ventilazione meccanica controllata
Durante la progettazione, i seguenti punti contribuiscono in modo significativo alla
qualità di un impianto di ventilazione.

Impianto di ventilazione per singolo appartamento


– Collocazione dell’apparecchio vicino all’involucro termico dell’edificio.
– Ridurre al minimo le condotte dell’aria esterna e dell’aria espulsa all’interno
dell’involucro termico dell’edificio; in nessun caso devono essere collocate in so-
lette in calcestruzzo nella parte calda dell’edificio.
– Ridurre al minimo le condotte dell’aria immessa e dell’aria aspirata all’esterno
dell’involucro termico dell’edificio; in nessun caso devono essere collocate in so-
lette in calcestruzzo nella parte fredda dell’edificio.
– Impiegare apparecchi di ventilazione con classe energetica A o superiore.
– Impiegare un recuperatore di calore preferibilmente con scambiatore entalpico.
– Non impiegare batterie di riscaldamento elettrico, né come protezione dalla for-
mazione di ghiaccio nel RC, né per il post-riscaldamento.

Impianto di ventilazione per più appartamenti


– I vani verticali dovrebbero in pianta situarsi in prossimità dei collettori di distribu-
zione nell’appartamento.
– Mantenere breve la distribuzione orizzontale (tra l’appar. di vent. e i vani verticali).
– Distribuzione principale a sezione circolare (tubi a spirale).
– Potenza specifica interna del ventilatore dell’apparecchio di ventilazione SPFint ≤
0,22 W/(m3/h) risp. 800 W/(m3/s)1
– Pressione preliminare dell’unità di regolazione dell’aria per abitazioni o del regola-
tore di flusso a volume variabile max. 20 Pa.

Distribuzione dell’aria con principio «a cascata»


– Niente aria immessa nel soggiorno.
– Condotte dell’aria immessa brevi, ad esempio con passaggi d’aria immessa sopra
le porte delle camere.
– Verificare una distribuzione senza condotte posate in getto nelle solette.
– Nel caso di condotte dell’aria posate in getto nelle solette: evitare gli incroci.
– Per i locali che richiedono lunghe condotte dell’aria immessa, eventualmente con
incroci: verificare una soluzione combinata con il principio «di collegamento» (vedi
esempio d’impianto 3.1).
– Nel caso di regolazione in funzione della qualità dell’aria: in esercizio notturno,
operare l’impianto con il flusso d’aria di dimensionamento.

Distribuzione dell’aria con principio «di collegamento»


– Il flusso d’aria immessa dell’appartamento non deve essere superiore a quello
previsto per il principio «a cascata»
– Regolazione in funzione della qualità dell’aria durante tutto il giorno

Controllo/regolazione
Nel caso di impianti per singolo appartamento, in alternativa alla regolazione in fun-
zione del fabbisogno, si possono prendere in considerazione interruttori manuali a
tre livelli, facilmente visibili e accessibili. Nel caso di impianti per più appartamenti,
gli interruttori dovrebbero essere almeno a due livelli. Eventualmente, è opportuno
combinare gli interruttori manuali con un programma orario per ogni appartamento.

1 Secondo l’OEEne, questo valore deve essere dichiarato dal fornitore dell’apparecchio di vent.
63
Ventilazione residenziale

6.1 Flusso d’aria determinante 6. Il flusso d’aria determinante vale sia


per l’aria immessa che per l’aria aspirata
Procedura e viene in seguito suddiviso tra i locali.
Il flusso d’aria determinante di un’abita-
zione viene stabilito in sei passi: Poiché è necessario tenere conto del
1. Il flusso d’aria immessa minimo viene concetto dell’impianto, la procedura è
determinato in base al principio della di- iterativa. Ciò significa che se il concetto
stribuzione dell’aria. A ciò si aggiunge il dell’impianto precedentemente definito
fabbisogno di eventuali locali subordinati non è compatibile con il flusso d’aria de-
alimentati dallo stesso impianto. terminante o con le misure qui stabilite,
2. Il flusso d’aria aspirata minimo consi- occorre valutare la possibilità di un adat-
ste nella somma dei flussi d’aria aspirata tamento della distribuzione dell’aria o
minimi di tutti i locali con aria aspirata. A dell’intero concetto.
ciò va aggiunto il fabbisogno di eventuali Il controllo della protezione contro l’umi-
locali secondari e subordinati alimentati dità e dell’umidità minima dell’aria inter-
dallo stesso impianto. na sono da intendersi solo come stime.
3. Il flusso d’aria determinante per il di- Uno dei motivi è che non è mai possibile
mensionamento corrisponde al valore prevedere con esattezza la produzione di
più alto ottenuto nei primi due passi. In umidità in un’abitazione. Inoltre, non è al-
ogni caso, deve essere rispettato il trettanto possibile prevedere il compor-
flusso d’aria minimo richiesto secondo tamento di ventilazione degli abitanti
la SIA 382/5. (impianto meccanico e ventilazione tra-
4. Viene valutato ora se la protezione mite le finestre) e l’infiltrazione.
contro l’umidità è mantenuta in condi-
zioni invernali. Se necessario, il flusso
d’aria viene aumentato. Per garantire la
protezione contro l’umidità durante tutto
l’anno vengono definite misure d’eserci-
zio.
5. Viene in seguito stimato in quali con-
dizioni l’umidità minima dell’aria interna
è soddisfatta. Per soddisfare i requisiti di
umidità minima dell’aria interna durante
tutto l’anno, vengono definite misure d’e-
sercizio. Se fosse necessario ridurre il
flusso d’aria, si ritorna al passo 1.

Esempio di calcolo 6.1: Appartamento di 4½ locali «Glatt 1»

L’impianto dell’esempio 3.1, «Glatt 1», viene dimen- – La stima relativa al mantenimento dell’umidità
sionato esclusivamente come «a cascata» anziché dell’aria interna minima si basa su un’occupazione
come combinazione tra «a cascata» e «di collega- con due persone.
mento». – Una convenzione d’utilizzazione non esiste. Si
ipotizza un utilizzo standard secondo la SIA 2024 e
Condizioni quadro: condizioni standard per la protezione contro l’umi-
– Appartamento di 4½ locali con soggiorno nella dità secondo la SIA 180.
zona di transito. – La cucina è un locale chiuso.
– Il dimensionamento dell’impianto e la stima rela- – In un primo momento si ipotizza un impianto con
tiva alla protezione contro l’umidità si basano su recupero dell’umidità e regolazione in funzione del
un’occupazione con tre persone. fabbisogno.
64
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

Descrizione/osservazione Flusso d’aria in

Passo
m3/h
IMM ASP
1 Flusso d’aria immessa minimo
3 locali con aria immessa da 30 m3/h 90 –
2 Flusso d’aria aspirata minimo
Secondo la tabella 3.2: bagno 30 m3/h, cucina 20 m3/h – 50
3 Flussi d’aria minimi dell’appartamento
Valore più alto tra il passo 1 e il passo 2 (il valore minimo secondo la SIA 382/5 90 90
sarebbe di 50 m3/h – non rilevante in questo caso)
4 Valutazione della protezione contro l’umidità e misure
Secondo il passo 3, il flusso d’aria per persona è di 30 m3/h.
Dalla figura 2.2 si deduce che per la stazione di «Zurigo MeteoSvizzera»1) la
protezione contro l’umidità è rispettata fino a circa + 5 °C.
Misura in caso di temperature esterne più elevate o di una maggiore insorgenza
di umidità: il monitoraggio dell’umidità ha la priorità sulla riduzione del flusso
d’aria (esercizio continuo anziché regolazione in funzione del fabbisogno). Se la
temperatura esterna media giornaliera supera i 15 °C, il recupero dell’umidità
viene disattivato (esercizio estivo).
Non è necessario aumentare il flusso d’aria. 90 90
5 Stima dell’umidità interna minima e misure
Con l’occupazione di due persone ipotizzata in questo esempio, dal passo 4
risulta un flusso d’aria di 45 m3/h per persona.
La figura 2.2 mostra per la stazione di «Zurigo MeteoSvizzera» che l’umidità
dell’aria interna minima, pari al 30 %, non viene più raggiunta solo quando la
temperatura esterna scende al di sotto di –2 °C circa. È quindi ipotizzabile che il
requisito del periodo di non raggiungimento consentito, pari a un massimo del
10 %, sia ben rispettato. Pertanto, il flusso d’aria determinato al passo 4 è da
questo punto di vista soddisfacente.
Misure in caso di produzione di umidità inferiore alla media: manuale d’uso e 90 90
istruzioni per l’esercizio dell’impianto in funzione del fabbisogno ed eventuale
produzione di umidità aggiuntiva (ad esempio, umidificatore)
6 Ripartizione sui locali
Flusso d’aria immessa per camera 30 m3/h
Tabella 6.1: Esempio Flusso d’aria aspirata nel bagno 40 m3/h, in cucina 50 m3/h 90 90
per la determina- Nota: i passaggi d’aria di transito per il bagno e la cucina devono essere adattati
zione del flusso d’aria ai flussi d’aria – una fessura di 7 mm sotto la porta è insufficiente.
determinante con il 1) Nella SIA 2028 la stazione si chiama «Zurigo MeteoSvizzera», sul sito web di MeteoSvizzera invece si chiama «Zurigo/
principio a cascata. Fluntern».

Discussione sulle varianti


Il flusso d’aria per un impianto basato sul principio La differenza è che tutta l’IMM verrebbe introdot-
«a cascata» rimane di 90 m3/h, uguale a quello del ta nel soggiorno o nel corridoio.
sistema combinato effettivamente realizzato. L’u- Se la ventilazione di collegamento viene realizzata
nica differenza è che nel caso della ventilazione a con distribuzione libera attraverso le porte aperte
cascata l’aria immessa (IMM) di 30 m3/h viene for- delle camere, si può selezionare un flusso d’aria
nita direttamente a tutti i locali. Pertanto, rispetto determinante pari a 60 m3/h. Tuttavia, in questo
al sistema realizzato, mancano il ventilatore di col- caso, a causa della protezione contro l’umidità si
legamento per la camera 3 e l’IMM nel soggiorno o dovrebbe rinunciare al recupero di umidità o alla
nel corridoio. Se l’appartamento fosse concepito regolazione in funzione del fabbisogno. Ad ogni
secondo il principio «di collegamento con distribu- modo, per rispettare l’umidità del locale minima,
zione attiva» con un flusso d’aria di 50 m3/h per una delle due misure dovrebbe assolutamente ve-
ogni ventilatore di collegamento, si otterrebbe lo nire implementata.
stesso flusso d’aria determinante di 90 m3/h.
65
Ventilazione residenziale

6.2 Controllo/regolazione e gia rispetto alla distribuzione a stella (con


utilizzo lo stesso materiale delle condotte)
– Nessun collettore di distribuzione
Come deducibile dall’esempio della con- – Minore fabbisogno di spazio, poiché il
cezione del flusso d’aria determinante, la collettore di distribuzione non è necessa-
questione del corretto controllo/regola- rio
zione è legata al principio di distribuzio-
ne dell’aria e all’eventualmente presente Uno dei principali svantaggi della struttu-
recupero di umidità. Sia con il recupero ra ad albero è la trasmissione del suono
di umidità che con la regolazione in fun- tra i locali. Per questo motivo, spesso ri-
zione del fabbisogno, l’umidità dell’aria chiede l’installazione di silenziatori con-
aspirata deve essere monitorata. tro la telefonia. Il vantaggio della struttu-
Nel caso di una regolazione in funzione ra a stella consiste nel notevole effetto di
della qualità dell’aria interna, non è ga- fonoisolamento che i collettori di distri-
rantito che la protezione contro l’umidità buzione garantiscono. Sono disponibili
sia mantenuta in caso di basso contenu- prodotti con rivestimenti fonoassorbenti
to di CO2 nell’aria interna. Per il principio che attutiscono sia l’effetto telefonia che
«a cascata», occorre osservare anche le il rumore dei ventilatori. I collettori di di-
note del capitolo 3.3. Per quanto riguar- stribuzione devono essere accessibili per
da la protezione antincendio, vale gene- l’ispezione e la pulizia, di solito tramite un
ralmente il capitolo 1.8. coperchio d’ispezione.

6.3 Distribuzione dell’aria Collocazione delle condotte a soffitto


nell’abitazione L’installazione delle condotte a soffitto è
particolarmente adatta per i passaggi
Le note relative ai ventilatori di collega- d’aria immessa e d’aria aspirata sopra la
mento sono riportate nel capitolo 3.4. porta. Un grande vantaggio è la separa-
Figura 6.2: Condotta
Qui viene trattata solo la distribuzione zione tra la struttura portante e le instal-
dell’aria nel contro-
dell’aria per il principio «a cascata». lazioni tecniche.
soffitto.

Struttura a stella e ad albero


Le condotte dell’aria immessa e dell’aria
aspirata verso/dai locali possono essere
disposte a stella o ad albero, come illu-
strato nella figura 6.1.
I vantaggi della struttura ad albero sono:
– Condotte con una lunghezza comples- Locale
Corridoio
siva più breve e quindi meno energia gri-

WC Bagno Cucina WC Bagno Cucina

Figura 6.1: Distribu-


zione dell’aria in un
Camera Camera Soggiorno Camera Camera Soggiorno
appartamento con
struttura ad albero
(sinistra) e struttura
a stella.
66
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

Per motivi estetici, le condotte sono soli- cordo del passaggio d’aria attraversa il
tamente nascoste da un controsoffitto. In fonoisolamento anti calpestio. Per evi-
questo modo si riduce l’altezza in luce del tare ponti acustici, sono necessari un di-
locale di circa 12 – 15 cm, che nel corridoio saccoppiamento acustico e un lavoro ac-
è architettonicamente accettabile nella curato.
maggior parte dei casi. Se necessario, – Il lavoro di posa in getto nelle solette si
nello spazio tecnico del controsoffitto svolge in una fase grezza della costru-
possono essere installati anche i colletto- zione. Durante questa fase, il cantiere è
ri di distribuzione e i silenziatori, a condi- umido e, dal punto di vista della ventila-
zione che siano accessibili attraverso zione, sporco. Soprattutto nei passaggi
aperture d’ispezione. La figura 6.2 mostra d’aria a pavimento, vi è il rischio di spor-
una condotta dell’aria in un controsoffitto. cizia e di infiltrazioni d’acqua.
Tuttavia, in linea di principio, le condotte
possono essere installate anche a vista. Le condotte dell’aria immessa e dell’aria
aspirata possono essere posate in solet-
Collocazione delle condotte in soletta te «calde». Soprattutto per le solette si-
Per la facilità di progettazione e installa- tuate al di sopra di locali non riscaldati, è
zione, i tubi della ventilazione sono spes- quindi importante considerare la posi-
so posati in getto nella soletta. Presup- zione dell’isolamento termico. Le con-
posto è che la soletta abbia uno spesso- dotte nelle solette fredde difficilmente
re di almeno 25 cm. Inoltre, l’ingegnere possono essere isolate termicamente in
civile deve chiarire se l’armatura si presta modo da mantenere la temperatura
all’inserimento di condotte di ventilazio- dell’aria immessa richiesta o da evitare il
ne. A seconda della situazione statica e rischio di condensa nell’aria aspirata. Lo
della disposizione delle condotte, l’arma- spessore dell’isolamento delle condotte
tura potrebbe necessitare di rinforzi. dovrebbe essere di 50 – 100 mm, il che
Uno svantaggio di questa variante è che porta a diametri esterni delle condotte
le condotte non possono essere sostitui- isolate di circa 20 – 30 cm. Ciò sarebbe
te. L’integrazione delle condotte nel cal- insensato sia dal punto di vista ecologi-
cestruzzo contraddice il principio di se- co che economico. La figura 6.3 mostra
parazione dei sistemi richiesto dall’edili- una condotta dell’aria posata in una so-
zia sostenibile. Per questo tipo di instal- letta in calcestruzzo.
lazione è necessario tenere conto di
quanto segue: Installazione delle condotte in facciata
– Gli incroci di condotte devono essere Nel caso di ristrutturazioni con isolamen-
evitati. Nel caso di incroci di condotte ro- to termico della facciata, vi è la possibili-
tonde, sarebbero necessarie solette in tà di far passare le condotte dell’aria im-
calcestruzzo di 30 cm o più. Gli incroci messa e dell’aria aspirata lungo la faccia-
realizzati con condotte di tipo piatto ta. In un progetto di ricerca della Scuola
ostacolano la pulizia. Universitaria Professionale della Svizzera
Figura 6.3: Condotta – Nel caso di passaggi d’aria a pavi- nordoccidentale (Fachhochschule Nord- Figura 6.4: Distribu-
posata in getto nella zione condotta in
mento, la condotta o la scatola di rac- westschweiz) del 2010 [1], sono stati svi-
soletta. facciata.

Fonoisolamento anticalpestio Passaggio d’aria a pavimento

Passaggio d’aria a parete

Passaggio d’aria a soffitto


67
Ventilazione residenziale

luppati elementi di facciata prefabbricati essere circa quattro volte superiore al


per l’ammodernamento con condotte di valore R della condotta dell’aria verso i
ventilazione integrate. Il relativo rapporto locali interni.
fornisce molti consigli utili per la posa – Gli edifici con più di tre piani compor-
delle condotte in facciata. La figura 6.4 tano condotte molto lunghe. Ciò rende
mostra il tracciato delle condotte. più difficile la pulizia.
Per questo tipo di installazione occorre
osservare quanto segue: 6.4 Disposizione di impianti
– Requisiti di protezione antincendio per per singolo appartamento
le case plurifamiliari: le condotte sono
collocate all’esterno del compartimento Collocazione dell’apparecchio
tagliafuoco dell’appartamento. A questo Se l’apparecchio di ventilazione è collo-
proposito, si raccomanda di contattare cato all’interno dell’involucro termico
tempestivamente gli enti locali preposti dell’edificio, è necessario assicurarsi che
alla protezione antincendio. le condotte dell’aria esterna e dell’aria
– La resistenza termica (valore R) della espulsa nella zona riscaldata siano più
condotta dell’aria verso l’esterno deve corte possibili (figura 6.5). A seconda

Appartamento Appartamento

Appartamento Appartamento

Cantina non
riscaldata

Cantina non riscaldata


Perdita di calore

Appartamento Appartamento
Perdita di calore

Appartamento Appartamento

Perdita di calore

Figura 6.5: Disposi-


Cantina non riscaldata Cantina non riscaldata zione sfavorevole e
favorevole di appa-
recchi in relazione
alle condotte princi-
Sfavorevole: grandi perdite di calore Favorevole: perdite di calore ridotte
pali.
Condotte fredde lunghe in locali riscaldati Condotte fredde corte in locali riscaldati
nel caso di apparecchio nell’appartamento nel caso di apparecchio nell’appartamento  Aria esterna
Condotte calde lunghe in locali non riscal- Condotte calde corte in locali non riscal-  Aria immessa
dati nel caso di apparecchio in cantina dati nel caso di apparecchio in cantina  Aria aspirata
 Aria espulsa
68
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

Schizzo Variante Vantaggi Svantaggi


A) Apparecchi ai piani – Nessuna perdita termica nelle – L’ESP in facciata non è sem-
Apparecchio
abitativi, passaggi d’aria condotte dell’IMM e dell’ASP pre consentita
esterna e d’aria espulsa – Possibili perdite termiche molto – L’apparecchio deve essere
in facciata ridotte nelle condotte dell’AE e collocato il più vicino possi-
Apparecchio
Avviso: non posare in dell’ESP bile a una parete esterna
getto in soletta le con- – Assenza di condotte dell’aria – La distanza minima tra i
Apparecchio
dotte dell’aria esterna e nel vano verticale passaggi d’AE e d’ESP di di-
dell’aria espulsa. – Non problematico per la prote- versi appartamenti deve es-
zione antincendio sere garantita
B) Apparecchi ai piani – Nessuna perdita termica nelle – Perdite termiche nelle con-
Apparecchio abitativi, passaggi d’aria condotte dell’IMM e dell’ASP dotte dell’ESP
esterna in facciata, aria – Possibili perdite termiche – Grande fabbisogno di spa-
espulsa via tetto molto ridotte nelle condotte zio nel vano verticale per le
Apparecchio
Avviso: non posare in dell’aria esterna condotte dell’ESP isolate
getto in soletta le con- – Assenza di condotte dell’AE termicamente
dotte dell’aria esterna. nel vano verticale – Rispettare le prescrizioni di
Apparecchio
protezione antincendio

C) Apparecchi ai piani – Nessuna perdita termica nelle – Perdite termiche nelle con-
Apparecchio abitativi, aria esterna via condotte dell’IMM e dell’aria dotte dell’AE e dell’ESP
vano verticale, aria aspirata – Grande fabbisogno di spa-
espulsa via tetto – Assenza di passaggi d’aria in zio nel vano verticale per le
Apparecchio
facciata condotte dell’aria isolate
– Possibilità di protezione dalla termicamente
formazione di ghiaccio con – Rispettare le prescrizioni di
Apparecchio
scambiatore di calore dal ter- protezione antincendio
reno o preriscaldamento cen-
trale
D) Apparecchi nel piano – Possibili perdite termiche – Fabbisogno di spazio nel
interrato, aria immessa e molto ridotte in tutte le con- vano verticale (per contro
aria aspirata via vano dotte dell’aria condotte non isolate)
verticale – Assenza di passaggi d’aria in – Gli apparecchi devono es-
facciata sere collocati il più vicino
– Possibilità di protezione dalla possibile al vano verticale
formazione di ghiaccio con – Rispettare le prescrizioni di
scambiatore di calore dal ter- protezione antincendio
reno o preriscaldamento cen-
trale
Appa-
chio
rec-

– Accesso centralizzato agli ap-


parecchi
E) Apparecchi sul tetto, – Possibili perdite termiche – Fabbisogno di spazio nel
Appa-

chio
rec-

aria immessa e aria aspi- molto ridotte in tutte le con- vano verticale (per contro
rata via vano verticale dotte dell’aria condotte non isolate)
– Assenza di passaggi d’aria in – Sono necessari apparecchi
facciata speciali
– L’accesso agli apparecchi di
ventilazione deve essere ri-
solto
– Rispettare le prescrizioni di
protezione antincendio

Tabella 6.2: Varianti per la collocazione degli apparecchi e la distribuzione principale per la ventilazione meccanica controllata (impianti per sin-
golo appartamento) in case plurifamiliari.
69
Ventilazione residenziale

della situazione, queste condotte devo- schio di trasmissione di odori nel caso di
no essere dotate di un isolamento termi- diversi regimi di esercizio dei singoli ap-
co da 30 a 100 mm (vedi capitolo 9.7). Il parecchi. Le clappe di ritegno per evitare
diametro esterno (compreso l’isolamen- il riflusso sono sconsigliate perché cau-
to) è quindi compreso tra 200 e 400 mm. sano elevate perdite di carico e rumore.
Se l’apparecchio è destinato a essere Inoltre, spesso non si chiudono in manie-
collocato nell’appartamento, non deve ra ermetica. Le serrande motorizzate
essere posizionato al centro dell’appar- sono costose e necessitano di una ma-
tamento, ma vicino alla parete esterna. nutenzione aggiuntiva.
Se l’apparecchio è situato all’esterno Un’ulteriore soluzione per le condotte co-
dell’involucro termico dell’edificio, le muni consiste nel far funzionare gli appa-
condotte dell’aria immessa e dell’aria recchi anche in modalità off con una ve-
aspirata richiedono un isolamento termi- locità minima del ventilatore. In questo
co da 30 a 100 mm fino all’ingresso nella caso, però, occorre chiarire, soprattutto
zona riscaldata. È importante notare che per gli appartamenti di proprietà, se que-
gli apparecchi con scarico per la con- sta modalità di funzionamento è accetta-
densa, collegamenti per il riscaldamento ta e come si risolve il controllo antincen-
o per l’acqua devono essere collocati in dio. Se diversi impianti per singolo ap-
locali protetti dal gelo. partamento sono dotati di condotte co-
Il luogo di installazione deve essere scel- muni, diventano un unico impianto dal
to in modo che l’apparecchio di ventila- punto di vista della protezione antincen-
zione non diffonda rumore nell’apparta- dio; vedi le note al capitolo 1.8.
mento. Inoltre, nel locale di installazione In uno studio condotto dalla Scuola
non deve essere troppo rumoroso, per- Universitaria Professionale di Lucerna
ché altrimenti il rumore può raggiungere (Hochschule Luzern) nel 2021 [2], le cin-
l’appartamento attraverso l’involucro que varianti sono state confrontate utiliz-
dell’apparecchio o le condotte dell’aria. zando l’esempio di una nuova casa pluri-
La tabella 6.2 mostra possibili varianti familiare con cinque appartamenti da
per la collocazione degli apparecchi e la 4½ locali e cinque da 5½ locali. La tabel- Tabella 6.3: Influenza
distribuzione principale, con i relativi la 6.3 mostra il confronto per il consumo della disposizione
vantaggi e svantaggi. Le varianti da B a E elettrico, le perdite termiche per ventila- di ventilazioni mec-
sono volutamente rappresentate in zione e l’energia grigia. Poiché gli indica- caniche controllate
modo che gli impianti non abbiano con- tori variano a seconda della situazione, (impianti per singolo
dotte comuni. In alcune situazioni, le viene riportato l’intervallo usuale. Oltre appartamento) sul
condotte dell’aria esterna o dell’aria all’analisi [2], è stato stimato il fabbiso- fabbisogno energe-
espulsa vengono unite per ottenere vani gno annuale di energia primaria non rin- tico. Le varianti si
riferiscono alla tabel-
verticali più piccoli. Ciò comporta il ri- novabile. A tale proposito, si è ipotizzato
la 6.2.
Fattore d’influenza Valore di Variante
base1) A B C D E
Consumo elettrico 2 kWh/m 2
el Valore medio 60 % 80 % 100 % 120 % 100 %
Intervallo 50 – 70 % 70 – 100 % 90 – 120 % 100 – 140 % 90 – 120 %
Perdite termiche per 10 kWh/m2th Valore medio 90 % 100 % 105 % 95 % 95 %
ventilazione Intervallo 80 – 100 % 90 – 110 % 95 – 115 % 85 – 105 % 85 – 105 %
Energia grigia 120 kWh/m2eq Valore medio 60 % 75 % 110 % 140 % 100 %
Intervallo 50 % – 90 % 60 – 90 % 80 – 140 % 100 – 170 % 80 – 120 %
Energia primaria, riscalda- 13 kWh/m2P Valore medio 80 % 90 % 110 % 120 % 100 %
mento con pompa di calore Intervallo 65 – 85 % 80 – 100 % 105 – 115 % 100 – 140 % 90 – 115 %
Costi d’investimento, escl. 140 Fr./m2 Valore medio 80 % 90 % 105 % 120 % 100 %
il fabbisogno di spazio Intervallo 60 – 100 % 70 – 110 % 80 – 120 % 100 – 140 % 80 – 120 %
1) riferito alla superficie di riferimento energetico
70
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

un riscaldamento a pompa di calore con che la distribuzione dell’aria nell’apparta-


un coefficiente di lavoro annuo di 3,5. Il mento è facile da realizzare.
fattore di ponderazione dell’energia pri- – Per la collocazione 2 in zona cucina
maria per l’elettricità è pari a 2,0, confor- (adatta alle varianti A e B), l’apparecchio
memente al valore attuale dell’UE. L’e- viene installato verticalmente o orizzon-
nergia grigia viene ammortizzata su una talmente nell’armadio sopra la combi-
durata di utilizzo di 30 anni. nata della cucina. Per motivi acustici,
La variante A ottiene i migliori risultati questa collocazione dovrebbe essere
per tutti i fattori di influenza elencati. Le scelta solo per le cucine con porte verso
varianti D ed E sono state valutate in il resto dell’appartamento.
modo piuttosto conservativo in [2]. In – Per la collocazione 3 nel corridoio
condizioni favorevoli, è possibile una va- (adatta alle varianti B e C), l’apparecchio
lutazione altrettanto buona come per il viene installato in un armadio. Per motivi
sistema B. Il confronto non tiene conto acustici, questa collocazione dovrebbe
della manutenzione. Nel caso in cui la essere scelta, se possibile, solo per i cor-
manutenzione sia affidata a un’azienda ridoi con porte verso il resto dell’apparta-
esterna, il sistema D otterrebbe chiara- mento.
mente i migliori risultati. – Con la collocazione 4 nel ripostiglio
La figura 6.6 mostra un esempio di collo- (adatta alla variante C), nell’esempio, è
cazione degli apparecchi di ventilazione possibile accedere dal vano scala o
su un piano di un edificio abitativo: dall’appartamento. Dal punto di vista
– Collocazione 1 nel bagno (adatta alle acustico, la collocazione 4 è un’ottima
varianti A e B della tabella 6.2) è facil- soluzione. In caso di accesso dal vano
mente risolvibile dal punto di vista acu- scala, devono essere rispettati i requisiti
stico. Nell’esempio della figura 6.6, an- di protezione antincendio.

Bagno Camera

4 Camera
Ripo- Corridoio
stiglio

WC/
Doccia 3 2

Cucina

Soggiorno/Sala da pranzo
Camera
5
Figura 6.6: Esempi
di collocazione di
apparecchi di venti-
lazione su un piano
residenziale.
71
Ventilazione residenziale

– Una collocazione 5 sul balcone o in una porta con una guarnizione su tutto il
una zona di accesso al di fuori dell’invo- perimetro e una cerniera con una forza
lucro termico dell’edificio (adatta alla di chiusura sufficiente. Per queste solu-
variante A) comporta condotte dell’aria zioni occorre sempre consultare un
immessa e aspirata molto brevi, a se- esperto di acustica.
conda delle condizioni quadro. Soprat-
tutto se l’apparecchio è collocato sul bal- Perdita di carico
cone, le emissioni di odori provenienti dai La perdita di carico del lato aria esterna/
balconi sottostanti (fumo, grigliate) rap- aria immessa corrisponde alla perdita di
presentano un rischio. Inoltre, si deve te- carico dal passaggio d’aria esterna fino
nere conto anche del rumore prove- all’ingresso dell’apparecchio, più la perdi-
niente dai passaggi d’aria esterna e d’aria ta di carico dall’uscita dell’apparecchio
espulsa. Gli apparecchi devono essere fino al locale con aria immessa. Lo stesso
adatti all’installazione in luoghi freddi. vale per il lato aria aspirata/aria espulsa.
Poiché è anche difficile realizzare uno Poiché queste perdite di carico hanno
scarico della condensa, sono pratica- luogo all’esterno dell’apparecchio di ven-
mente solo possibili apparecchi con tilazione, vengono considerate come per-
scambiatori entalpici. dite di carico esterne.
La tabella 6.4 mostra i valori mirati e limi-
A causa del rumore che producono, gli te per le perdite di carico esterne secon-
apparecchi di ventilazione non dovreb- do la SIA 382/5. Si noti che nella norma
bero essere collocati in soggiorni o ca- le perdite di carico esterne del lato aria
mere da letto o in zone soggiorno/sala esterna/aria immessa e del lato aria aspi-
da pranzo/cucina aperte. Tuttavia, se rata/aria espulsa vengono sommate. Per-
non sono possibili altre collocazioni, è tanto, sono elencati valori alti il doppio.
possibile ricorrere a misure acustiche
speciali e ad apparecchi silenziosi. L’ap- Apparecchi di ventilazione per impianti
parecchio deve quindi essere installato per singolo appartamento
in un armadio appositamente costruito Secondo l’Ordinanza svizzera sull’effi-
per l’acustica. L’armadio deve essere er- cienza energetica (OEEne), gli apparec-
metico all’aria. Ciò richiede, tra l’altro, chi di ventilazione devono essere dichia-

Requisito Perdita di carico esterna Descrizione


massima1)
Valore 50 Pa Reti di distribuzione con piccola estensione,
mirato ad esempio principio «di collegamento»
Valore 75 Pa Reti di distribuzione con estensione media e
limite grande, oltre che componenti speciali come Tabella 6.4: Perdite
la protezione dalla formazione di ghiaccio di carico di impianti
esterna, la cassetta filtro aggiuntiva, ecc. per singolo apparta-
1) Vale sia per il lato aria esterna/aria immessa che per il lato aria aspirata/aria espulsa mento.

Denominazione secondo il Valore racco- Classe raccomand.


Regolamento UE 1253/2014 mandato dalla SN EN 13142
Classe di consumo energetico specifico A Tabella 6.5: Caratte-
Efficienza termica del RC ≥ 73 % TRS 3 ristiche di presta-
Potenza in ingresso specifica ≤ 0,25 W/(m3/h) SPI 1 zione di apparecchi
(in inglese SPI) o ≤ 720 W/(m3/s) di ventilazione re-
Tasso di perdita d’aria esterno ≤ 1,0 % A1 o B1 o C1 sidenziale secondo
Tasso di perdita d’aria interno il Regolamento
UE 1253/2014 e la
(per scambiatori di calore a piastre) ≤ 1,0 % A1
classe raccomandata
Trasmissione (per rotori) ≤ 3,0 % B2 o C2 dalla SN EN 13142.
72
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

rati in conformità al Regolamento Le differenze principali risiedono nel fab-


UE 1254/2014. In esso viene richiesto bisogno di spazio (locali tecnici, vani ver-
che il fornitore dell’apparecchio metta a ticali) all’interno dell’edificio. Le varianti A
disposizione, tra l’altro, i dati relativi alle e B richiedono solo il 10 % circa del volu-
prestazioni secondo la tabella 6.5. Si rac- me delle varianti C e D. La variante E si
comanda di esigere i valori della colonna colloca nel mezzo. Tuttavia, occorre te-
centrale, ovvero la classe elencata della nere presente che, per quanto riguarda
norma SN EN 13142:2021. Inoltre, occor- gli apparecchi sul tetto, vi è un forte con-
re esigere che sia presente un filtro flitto con gli appartamenti di attici, i giar-
dell’aria immessa di almeno la classe ISO dini pensili, ecc.
ePM1 50 % e che l’apparecchio sia stato
testato con tale filtro. Unità di regolazione dell’aria residen-
Si consiglia inoltre di utilizzare apparec- ziale e controllo/regolazione
chi con scambiatori entalpici. Ulteriori in- Negli impianti per più appartamenti, oc-
formazioni sugli apparecchi e sulla prote- corre decidere se il livello di ventilazione
zione dalla formazione di ghiaccio sono negli appartamenti debba essere sele-
riportate nel capitolo 9. zionabile o meno. La questione si pone
già al momento della definizione del flus-
6.5 Disposizione di impianti so d’aria determinante (vedi capitolo 6.1).
per più appartamenti Inoltre, per i nuovi edifici, Minergie richie-
de una regolazione secondo il fabbiso-
Collocazione dell’apparecchio gno e/o la regolazione per appartamento.
La tabella 6.6 mostra le possibili varianti La figura 6.7 mostra una variante con
per la collocazione degli apparecchi e la esercizio a un solo livello e una variante
distribuzione principale, con i relativi con controllo/regolazione secondo il fab-
vantaggi e svantaggi. Secondo il con- bisogno.
fronto in [2], le differenze in termini di È consigliato un controllo/regolazione
energia di esercizio, energia grigia e costi secondo il fabbisogno per appartamento
di investimento sono dell’ordine di ±5 %, per i principi «a cascata» e «di collega-
di cui i costi delle varianti da A a D sono mento» con distribuzione attiva. Per il
molto simili e la variante F si colloca nella principio «di collegamento» con distribu-
fascia superiore. zione libera, dipende dal flusso d’aria se-
lezionato (vedi capitolo 3.5): se vengono

Appartamento Appartamento

Figura 6.7: Principio Appartamento Appartamento


di impianti per più
appartamenti con
esercizio a un solo
livello (sinistra) e con
regolazione in fun-
zione del fabbiso-
gno.
73
Ventilazione residenziale

Schizzo Variante Vantaggi Svantaggi


Appa-
A) Un apparecchio – Condotte brevi dell’aria esterna – Perdite termiche delle condotte
VAV VAV VAV
recchio
VAV
sul tetto e dell’aria espulsa dell’aria immessa e dell’aria aspi-
– Nessun fabbisogno di spazio rata sul tetto
VAV VAV VAV VAV nel piano interrato – È necessario un apparecchio per
la posa all’esterno (costi più ele-
VAV VAV VAV VAV vati ed energia grigia)
– Manutenzione sul tetto
VAV VAV VAV VAV
– Occupazione di spazio di alta
qualità sul tetto

Appa- Appa- B) Un apparecchio – Condotte brevi dell’aria esterna – Sono necessari più apparecchi
recchio recchio
VAV VAV VAV VAV
per vano verticale e dell’aria espulsa per la posa all’esterno
sul tetto – Condotte brevi dell’aria im- – Manutenzione sul tetto
VAV VAV VAV VAV messa e dell’aria aspirata – Occupazione di spazio di alta
– Nessun fabbisogno di spazio qualità sul tetto
VAV VAV VAV VAV
nel piano interrato
VAV VAV VAV VAV

VAV VAV VAV VAV


C) Un apparecchio – Facilmente accessibile per la – Fabbisogno di spazio nel piano in-
nel piano interrato manutenzione terrato
VAV VAV VAV VAV – Scambiatore di calore dal ter- – Distribuzione orizzontale delle
reno possibile condotte nel piano interrato (ev.
VAV VAV VAV VAV
– Condotte brevi per il collega- altezza del piano maggiore)
mento di batterie di riscalda- – Sovente condotte lunghe e isolate
VAV VAV VAV VAV
mento/raffreddamento per l’aria esterna e l’aria espulsa
– Grande vano verticale quando l’a-
Appa-
recchio ria espulsa viene convogliata a
tetto
VAV VAV VAV VAV D) Un apparecchio – Facilmente accessibile per la – Fabbisogno di spazio nel piano in-
per vano verticale manutenzione terrato
VAV VAV VAV VAV nel piano interrato – Scambiatore di calore dal ter- – Sovente condotte lunghe e isolate
reno possibile per l’aria esterna e l’aria espulsa
VAV VAV VAV VAV
– Condotte brevi per il collega- – Grande vano verticale quando
VAV VAV VAV VAV
mento di batterie di riscalda- l’aria espulsa viene convogliata a
mento/raffreddamento tetto
– Nel piano interrato condotte – Sono necessari più apparecchi
Appa- Appa-
recchio recchio brevi dell’aria immessa e dell’a- (costi, energia grigia, manuten-
ria aspirata zione)
Appa- E) Un apparecchio – Vani verticali ridotti al minimo – Poiché gli apparecchi sono collo-
recchio
VAV VAV VAV VAV nel piano interrato, – Minore fabbisogno di spazio cati nel piano interrato e sul tetto,
un apparecchio sul nel piano interrato valgono gli svantaggi di entrambe
VAV VAV VAV VAV tetto – Adatta per edifici alti e snelli le varianti di installazione
(grattacieli)
VAV VAV VAV VAV

VAV VAV VAV VAV

Appa-
recchio

Tabella 6.6: Varianti per la collocazione degli apparecchi e la distribuzione principale di ventilazioni meccaniche controllate (impianti per più
appartamenti).
74
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

forniti solo i 20 m3/h minimi necessari Le misurazioni acustiche in laboratorio


per persona, occorre chiedersi se il co- vengono solitamente eseguite con un af-
sto per l’esercizio a più livelli sia giustifi- flusso indisturbato. Se le unità di regola-
cato. Come emerge dall’esempio di cal- zione dell’aria residenziale vengono im-
colo 6.1, tuttavia, per l’esercizio a un solo piegate in prossimità di gomiti, raccordi
livello è necessario l’impiego di uno a T o altri punti di disturbo del flusso, oc-
scambiatore entalpico. corre chiarire con il fornitore se sono ne-
Con il controllo/regolazione secondo il cessarie misure acustiche speciali.
fabbisogno, viene impiegata una cosid- È consigliabile utilizzare prodotti in cui il
detta unità di regolazione dell’aria resi- regolatore di flusso, l’unità di controllo e
denziale. In questo apparecchio, il rego- il silenziatore sono assemblati in modo
latore di flusso d’aria variabile, il silenzia- permanente in un involucro. Conviene
tore e la regolazione sono assemblati in inoltre scegliere soluzioni di sistema che
un unico involucro. includono l’apparecchio di ventilazione e
Uno studio condotto dalla Scuola Univer- la sua unità di controllo, oltre all’unità di
sitaria Professionale della Svizzera regolazione dell’aria residenziale.
Nord-occidentale (Fachhochschule Come mostrato nella figura 6.7, il con-
Nordwestschweiz) nel 2012 [3] ha messo trollo/regolazione secondo il fabbisogno
a confronto diversi prodotti e ne ha trat- richiede anche ventilatori a numero di
to le seguenti raccomandazioni relative giri variabile. Idealmente, i sensori di
alla progettazione e alla selezione delle pressione vengono installati direttamen-
unità di regolazione dell’aria residenziale: te a monte della prima diramazione della
– La pressione preliminare necessaria distribuzione dell’aria immessa e dell’aria
durante l’esercizio normale dovrebbe aspirata.
raggiungere un massimo di 20 Pa.
– La distribuzione dell’aria e la regola- Perdite di carico e fabbisogno ener-
zione del ventilatore dovrebbero essere getico per il trasporto dell’aria
dimensionate in modo tale che la pres- Un impianto per più appartamenti, atten-
sione preliminare non superi i 50 Pa in tamente progettato e regolato, richiede
nessun regime di esercizio. Per garantire da 2 a 3 kWh di energia elettrica per il
ciò, è necessaria anche un’accurata trasporto dell’aria per m2 di superficie di
messa in funzione. riferimento energetico. Ciò vale se sono
– Alla massima pressione preliminare, il stati selezionati i flussi d’aria minimi se-
livello di potenza sonora erogato all’aria condo il capitolo 3 e 6.1 e se è presente
immessa e all’aria aspirata non dovrebbe un controllo/regolazione secondo il fab-
superare i 30 dB (A). Ciò significa che bisogno. Inoltre, devono essere soddi-
solitamente non sono necessari silenzia- sfatti i seguenti requisiti:
tori supplementari. – La perdita di carico della distribuzione
– Alla massima pressione preliminare, dell’aria immessa nell’abitazione non su-
l’emissione sonora dell’involucro deve pera i 40 Pa. Lo stesso vale per la distri-
raggiungere un massimo di 25 dB (A). Se buzione dell’aria aspirata.
ciò non è possibile, occorre valutare mi- – La pressione preliminare dell’unità di
sure costruttive, come l’installazione in regolazione dell’aria residenziale o del
un locale tecnico. regolatore di flusso non supera i 20 Pa.
– La potenza elettrica media assorbita – La perdita di carico della distribuzione
dalla regolazione non deve superare i principale, compresi i raccordi, non su-
2 W. In alcuni prodotti, il sensore di pera 1 Pa/m (cfr. capitolo 5.2).
flusso è il principale consumatore. – La perdita di carico dal passaggio d’a-
– Ad una pressione di prova di 100 Pa la ria esterna fino all’ingresso dell’apparec-
quota parte di perdita non deve superare chio di ventilazione non supera i 40 Pa.
il 2 %. Lo stesso vale per il lato dell’aria espulsa.
75
Ventilazione residenziale

Apparecchi di ventilazione per im- Tuttavia, per ridurre il rischio di trasmis-


pianti per più appartamenti sione di odori, i rivestimenti dei rotori e
Secondo l’Ordinanza svizzera sull’effi- delle membrane degli scambiatori a pia-
cienza energetica (OEEne), gli apparec- stre vengono continuamente migliorati.
chi di ventilazione devono essere dichia- Si può quindi ipotizzare che in futuro gli
rati in conformità al Regolamento UE scambiatori entalpici diventeranno lo
1254/2014. Quest’ultimo richiede che il standard anche per gli impianti per più
fornitore dell’apparecchio fornisca, tra appartamenti.
l’altro, le caratteristiche di prestazione Gli scambiatori entalpici, peraltro, non
secondo la tabella 6.7. Per il dimensiona- solo aumentano l’umidità dell’aria inter-
mento, è opportuno esigere i valori della na, ma sono anche molto efficaci per la
colonna «Valore consigliato» o la classe protezione dalla formazione di ghiaccio.
secondo la norma specificata. Inoltre, la Per collocazioni degli apparecchi secon-
SIA 382/5 richiede che il filtro dell’aria do le varianti C e D della tabella 6.6, an-
immessa abbia almeno la classe ISO che uno scambiatore di calore terreno-a-
ePM1 50 % e che le caratteristiche di ria può essere considerato un dispositivo
prestazione siano state determinate con per la protezione dalla formazione di
la classe di filtro dichiarata o con una ghiaccio. Il suo vantaggio è quello di pre-
classe migliore. raffreddare l’aria esterna in estate. Infine,
Negli impianti per più appartamenti ven- anche un bypass sul RC è adatto per la
gono impiegati sempre più spesso scam- protezione dalla formazione di ghiaccio.
biatori entalpici. Sia con gli scambiatori A causa della bassa temperatura in usci-
rotativi che con quelli a piastre, tuttavia, ta dal RC, di solito è necessario riscalda-
è necessario tenere presente la questio- re l’aria immessa.
ne della trasmissione di odori tra le unità
abitative. In particolare, gli odori di cottu-
ra sono percepiti già in minime dosi e
sono oggetto giustificato di reclamo da
parte degli utenti. Pertanto, al momento
della selezione dell’apparecchio, è ne-
cessario verificare che il RC previsto non
trasmetta odori.

Denominazione secondo il Valore raccomandato Classe minima


Regolamento (UE) 1253/2014 raccomandata
secondo la norma
Grado di trasferimento termico del ≥ 73 % SN EN 13053:
recuperatore di calore classe H2
Potenza interna specifica del ventila- ≤ 0,22 W/(m3/h)
tore dei componenti di ventilazione risp. ≤ 800 W/(m3/s)
(tedesco SVLint, inglese SFPint)
Velocità dell’aria in ingresso al flusso ≤ 2 m/s SN EN 13053:
d’aria di dimensionamento classe V3
Tasso di perdita d’aria esterno ≤ 0,5 % SN EN 16798-3:
classe ATC3
Tasso di perdita d’aria interno (per ≤ 1%
Tabella 6.7: Caratte-
scambiatori di calore a piastre)
ristiche di presta-
Trasmissione (solo per i rotori)1) ≤ 3% SN EN 16798-3: zione di unità di ven-
(denominaz. secondo EN 308: EATR) classe 1 tilazione non reside-
Proprietà energetiche dei filtri, prefe- Differenza di pressione Eurovent classe ziali (UVNR) secondo
ribilmente la classificazione energe- finale del filtro dell’aria energetica A il regolamento
tica immessa ≤ 200 Pa UE 1253/2014 e re-
1) Descrive il trasferimento di aria aspirata nell’aria immessa quisiti raccomandati.
76
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

6.6 Passaggi d’aria esterna e glia da un minimo di 5 mm a un massimo


d’aria espulsa di 10 mm). La velocità effettiva dell’aria,
relativa alla superficie netta del passag-
Passaggio d’aria esterna gio, deve raggiungere al massimo i
Le prese d’aria esterna non devono esse- 2 m/s. Nelle regioni con forte nebbia, si
re collocate direttamente sopra il terreno consiglia di prevedere 1,5 m/s per evita-
o in un pozzo luce. Nel caso di prese su re l’infiltrazione di umidità o per preveni-
suolo accessibile al pubblico o su aree re la formazione di ghiaccio. Nel caso di
private di uso collettivo (ad esempio par- sezioni circolari, per raggiungere queste
co giochi), l’altezza minima dal suolo velocità di flusso, il passaggio d’aria
deve essere di 3 m. Negli altri casi, per esterna deve avere almeno una, o me-
impianti per più appartamenti l’altezza glio due dimensioni in più rispetto alla
minima dovrebbe essere di 1,5 m. condotta dell’aria esterna.
La distanza orizzontale dalle fonti di con-
taminanti e odori rilevanti dovrebbe es- Aria espulsa
sere di almeno 8 metri. Tra le fonti rile- Per quanto riguarda l’ubicazione dei pas-
vanti vi sono: saggi d’aria espulsa, valgono in parte
– Strade con traffico intenso prescrizioni comunali. L’aria espulsa può
– Punti di raccolta dei rifiuti e impianti di essere emessa in facciata se vengono ri-
compostaggio spettati tutti i seguenti punti:
– Parcheggi per più di tre veicoli – Niente aria aspirata da zone di cottura
– Fermate per autobus con motore a o aria proveniente da abitazioni conte-
combustione nente anche aria espulsa da zone di cot-
– Camini tura (cappa d’aspirazione)
– Aria espulsa da cucine commerciali, – Flusso d’aria massimo di 1800 m3/h
fast food, ecc. – Distanza dall’edificio adiacente di al-
meno 8 m
Il bordo inferiore della presa d’aria ester-
na deve trovarsi a un’altezza pari ad al- In caso contrario, l’aria espulsa deve es-
meno 1,5 volte l’altezza massima locale sere emessa via tetto. In nessun caso l’a-
della neve. In estate, occorre evitare che ria espulsa deve essere immessa in vani
venga aspirata l’aria fortemente riscalda- freddi (tetto freddo, cavedi di ventilazio-
ta di piazze, tetti e pareti. ne). Motivo: in presenza di un’elevata
Se il passaggio d’aria esterna può venire umidità relativa dell’aria espulsa, l’acqua
posizionato liberamente, valgono le se- può condensare sulle superfici fredde.
guenti priorità:
1. Per ubicazioni su strade trafficate: su Distanza tra il passaggio d’aria
un lato opposto alla strada. esterna e quello d’aria espulsa
2. Sul lato esposto al vento I passaggi d’aria esterna e d’aria espulsa
3. In una posizione con facile accesso dovrebbero essere disposti in modo tale
per l’ispezione e la pulizia da non creare cortocircuiti. Ciò vale sia
4. Il più in alto possibile, ma al di sotto per il proprio impianto che rispetto ad al-
delle uscite dei comignoli e dei passaggi tri impianti.
d’aria espulsa La figura 6.8 serve a determinare le di-
stanze minime tra un passaggio d’aria
Nelle case plurifamiliari, le prese d’aria esterna e un passaggio d’aria espulsa di
esterna sopra i balconi, zone con panchi- impianti per singolo appartamento e per
ne e le entrate non sono adatte, poiché in più appartamenti fino a un flusso d’aria
questi luoghi spesso si fuma e talvolta si di 1800 m3/h. Tuttavia, non deve trattar-
griglia. si di aria aspirata da zone di cottura o
I passaggi d’aria esterna devono essere aria proveniente da abitazioni contenen-
protetti con una griglia anti-insetti (ma- te anche aria espulsa da zone di cottura
77
Ventilazione residenziale

(cappa d’aspirazione). Il diagramma vale sono necessarie distanze maggiori –


per l’aria espulsa e per l’aria esterna sul- esse vengono definite secondo la
la stessa facciata o se l’aria espulsa vie- SIA 382/1.
ne emessa verso l’alto.
La figura 6.9 vale per un flusso d’aria di
1800 m3/h o più, quando l’aria espulsa
viene emessa verso l’alto. Oltre che la
normale aria aspirata di abitazioni, il dia-
gramma contiene una curva per l’aria
espulsa da zone di cottura di apparta-
menti. Nel caso sia presente dell’aria
espulsa di cucine commerciali o aria
fortemente contaminata a pari livello,

Distanza verticale in m
4,0

ESP sopra AE
ESP
3,0

l
+h
AE
2,0

1,0

0,0
/h
/h

/h
/h

/h

/h
/h
/h

/h

m3

/h

3
m3

m3
m3

3
m3

m3

3
m3

m m m
0 00
00

0
0

00
0
50

10 80
00
20

40

18
60

12
10

15

–1,0

–2,0

ESP sotto AE
–3,0

l AE
–h
–4,0
ESP

–5,0

–6,0 Figura 6.8: Distanza


tra passaggio d’aria
esterna e passaggio
–7,0 d’aria espulsa sulla
0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 stessa facciata, fino
Distanza orizzontale in m a 1800 m3/h, senza
aria aspirata della
zona di cottura.
78
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

6.7 Scambiatore di calore dal – Protezione dalla formazione di ghiac-


terreno cio di tipo semplice
– Meno condensa nell’apparecchio di
L’aria immessa può essere riscaldata e ventilazione e quindi maggiore durata di
raffreddata facendola passare attraverso vita
il terreno in uno scambiatore di calore. – Temperatura dell’aria immessa più alta
Oltre agli scambiatori di calore aria-ter- e quindi, a seconda dei passaggi d’aria
reno, è possibile impiegare anche scam- immessa, migliore comfort termico
biatori di calore salamoia-terreno. Nel – Piccolo guadagno termico
caso degli scambiatori di calore aria-ter- – Leggero effetto raffrescante in estate
reno, vengono posati dei tubi di ventila-
zione nel terreno. Nei sistemi a salamoia, Per garantire la massima potenza di raf-
il calore del terreno viene trasferito a un frescamento in estate, dovrebbero esse-
circuito di salamoia e poi rilasciato all’aria re impiegati apparecchi con bypass esti-
immessa attraverso un classico scam- vo. Gli scambiatori di calore aria-terreno
biatore di calore a lamelle. Gli scambia- sono più delicati dal punto di vista igieni-
tori di calore dal terreno presentano i se- co rispetto agli scambiatori di calore sa-
guenti vantaggi: lamoia-terreno. Ciò riguarda in particola-

Esempio di lettura per la figura 6.9


In una casa plurifamiliare, sia il passag- Secondo la curva rossa superiore della
gio d’aria espulsa delle zone di cottura figura 6.9, il passaggio d’aria espulsa
(cappe d’aspirazione) sia la presa d’aria della zona di cottura deve essere posi-
esterna della ventilazione meccanica zionato 1,5 m sopra il passaggio d’aria
controllata si trovano sul tetto piano. esterna.
La distanza orizzontale è di 4,5 m.

Distanza verticale h in m
4

3
+h
Zone di cottura di appartamenti
2

1 l
Aria aspirata di appartamenti
ESP sopra AE
0
ESP sotto AE

Figura 6.9: Distanza –1


tra passaggio d’aria –h
esterna e passaggio
–2
d’aria espulsa con
direzioni di emis-
sione verso l’alto, –3
per aria aspirata da l
appartamenti supe-
–4
riore a 1800 m3/h e 0 1 2 3 4 5 6 7 8
aria aspirata da zone Distanza orizzontale in m
di cottura.
79
Ventilazione residenziale

re il rischio di acqua stagnante nelle con- sul dimensionamento neutrali rispetto al


dotte dell’aria e il conseguente pericolo prodotto. Pertanto, i seguenti valori di ri-
di formazione di muffa. ferimento sono stati ricavati dalla docu-
mentazione dei fornitori di sistemi. Il for-
Scambiatore di calore aria-terreno nitore del sistema è responsabile dell’e-
L’esperienza mostra che gli scambiatori satto dimensionamento.
di calore aria-terreno sono piuttosto sog- – La profondità di posa è compresa tra
getti a danni. Da un lato, soprattutto nel 1,2 e 2 m.
caso di tubi flessibili, l’acqua può accu- – La distanza tra i tubi è compresa tra
mularsi all’interno del tubo a causa di as- 0,6 e 1,0 m.
sestamenti del sottosuolo. Un altro pro- – La distanza dall’edificio e dalle con-
blema comune è lo schiacciamento, che dotte dell’acqua è di almeno 1 m.
si verifica quando macchinari edili pas- – La zona del collettore non può venire
sano sopra i tubi posati prima che questi coperta da costruzioni o sigillata.
ultimi siano completamente ricoperti.
Gli scambiatori di calore aria-terreno Come valore di riferimento si può ipotiz-
sono utilizzati di preferenza negli impian- zare una lunghezza del tubo di 0,2 – 0,5 m
ti per case monofamiliari. Per il preriscal- per un flusso d’aria di 1 m3/h. Il valore più
damento del filtro (circa 3 K) sono suffi- basso vale per terreni umidi e quello più
cienti pochi metri di tubo. Per la protezio- alto per terreni asciutti e sabbiosi.
ne dalla formazione di ghiaccio, nell’alto- Se un edificio viene riscaldato con una
piano svizzero, per un flusso d’aria di pompa di calore con sonde geotermiche,
150 m3/h e un terreno umido, sono ne- quest’ultima può essere utilizzata al con-
cessari due tubi paralleli (diametro inter- tempo per preriscaldare o raffrescare l’a-
no di circa 150 mm), ciascuno lungo circa ria esterna. Tuttavia, per soddisfare il
8 metri. Nel caso di terreno asciutto, fabbisogno di potenza supplementare, la
sono necessari tubi di circa 15 m di lun- sonda geotermica deve essere di dimen-
ghezza. La perdita di carico in entrambi i sioni maggiori. Il dimensionamento esat-
casi è di circa 10 Pa. Informazioni sulla to è di competenza del fornitore delle
realizzazione e sul dimensionamento de- sonde geotermiche. Sulla base di valori
gli scambiatori di calore aria-terreno empirici, si può stimare nell’Altopiano
sono contenute in libri specialistici come svizzero un incremento di lunghezza del-
[4] e [5]. le sonde geotermiche di 0,07 – 0,1 m per
un flusso d’aria di 1 m3/h.
Scambiatore di calore salamoia-ter-
reno 6.8 Pulizia e igiene
Sul lato aria, gli scambiatori di calore La distribuzione dell’aria deve essere
(SC) devono essere protetti dalla conta- progettata in modo da poter essere ispe-
minazione mediante un filtro sull’aria zionata e pulita in qualsiasi momento.
esterna. La perdita di carico dello SC e Durante la progettazione, si definiscono
del filtro è compresa tra 10 e 20 Pa. le tratte di pulizia accessibili da almeno
Il circuito della salamoia necessita di una un lato. I possibili accessi sono:
pompa di circolazione, di un gruppo di si- – Allacciamenti all’apparecchio di venti-
curezza (valvola di sicurezza e manome- lazione
tro) e di un vaso d’espansione. La pompa – Collettori di distribuzione e raccolta
è in funzione per circa 500 – 1000 ore – Passaggi d’aria
all’anno, a seconda della temperatura di – Condotte accessibili liberamente
consegna e del clima esterno.
Nel caso di registri orizzontali, vengono I punti di accesso devono essere realiz-
posati nel terreno tubi di plastica con un zati in modo da consentire l’inserimento
diametro esterno compreso tra 20 e degli strumenti di pulizia. I passaggi d’a-
40 mm. È difficile trovare informazioni ria a feritoia o gli allacciamenti a soffitto
80
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

a gomito a volte non sono accessibili, o in modo da evitare che l’attrito al passag-
lo sono solo con difficoltà per gli stru- gio dell’asta di pulizia diventi troppo ele-
menti di pulizia. vato.
I collettori di distribuzione o di raccolta Le superfici interne devono essere il più
non possono essere attraversati dagli possibile lisce e sopportare la sollecita-
strumenti di pulizia. Questi componenti zione meccanica dello strumento di puli-
richiedono quindi sempre un pannello zia (incluso l’albero o il tubo). Gli elementi
d’ispezione. costruttivi con superfici porose, fibrose,
All’interno di una sezione di pulizia non è facilmente deformabili o instabili devono
consentito installare in modo permanen- poter essere smontati per la pulizia. Tra
te serrande, regolatori di flusso, silenzia- questi, ad esempio, vi sono i rivestimenti
tori o altri componenti. Se tali compo- fonoisolanti, i corrugati di ventilazione e i
nenti sono presenti, devono poter essere tubi flessibili. Informazioni relative alla
smontati per la pulizia. pulizia iniziale e agli intervalli di ispezione
Una sezione di pulizia accessibile solo sono riportate al capitolo 12.
da un lato non deve superare i 12 m di
lunghezza. In caso di accesso da en- 6.9 Documentazione
trambi i lati, tale lunghezza si raddoppia. Il progetto è documentato da uno sche-
Oggi, tuttavia, diverse imprese di pulizia ma di principio, da piante in scala 1:50 e
sono in grado di pulire condotte lunghe da una descrizione dell’impianto. Even-
fino a 30 metri. Il dispendio e i costi au- tualmente sono necessari piani di detta-
mentano con il crescere della lunghez- glio supplementari, ad esempio per il lo-
za. Inoltre, tubi molto lunghi possono cale di collocazione dell’apparecchio di
eventualmente venire puliti solo parzial- ventilazione e per l’installazione dei pas-
mente in caso di elevato grado di sporci- saggi d’aria esterna e d’aria espulsa.
zia. Nello schema di principio, tutti i compo-
Le curve devono presentare un raggio di nenti necessari per la funzione sono rap-
curvatura di almeno 100 mm. Un attrez- presentati graficamente. La descrizione
zo di pulizia non dovrebbe superare più e le specifiche possono essere riportate
di tre curve a 90° o quattro curve a 45°, nello schema stesso o in una legenda.

Max. tre curve a 90°

Lunghezza della condotta 10 m

Collettore di distribuzione Passaggio


con coperchio d’ispezione d’aria lineare
Lunghezza della condotta 20 m

Il silenziatore viene
smontato per la pulizia

Legenda
Punto di accesso
Figura 6.10: Esempio Apparecchio
di ventilazione Sezione di pulizia
per la determina- Punto finale
zione delle sezioni di
pulizia.
81
Ventilazione residenziale

13
IMM

15 ASP
11
14

AE 15
6 12
8 ESP
9

2
10 7 7
4 5 Figura 6.11: Schema di
principio per una casa
3 monofamiliare (esem-
1
pio).

Breve descrizione e legenda Pos.


Tipo di impianto Ventilazione meccanica controllata, impianto per singolo appartamento –
Apparecchio di Classe energetica A; flusso d’IMM e d’ASP in esercizio normale 150 m /h ciascuno; colloca- 1
3

ventilazione zione nel locale tecnico al piano interrato, all’interno dell’involucro termico dell’edificio
Recuperatore di calore Scambiatore di calore a piastre, con recupero dell’umidità (scambiatore di calore entalpico), 2
Rapporto di temperatura ηt = 80 %, rapporto di umidità ηx = 65 %
Scarico per la condensa Non necessario –
Prot. formazione ghiaccio Scambiatore di calore entalpico, limite di impiego –10 °C –
Bypass estivo Sì, con clappe per il bypass e RC 3
Filtro dell’aria immessa ISO ePM1 50 % (F7), nell’apparecchio 4
Filtro dell’aria aspirata ISO Coarse 80 (G4), nell’apparecchio 5
Comando/regolazione Esercizio a tre livelli con interruttore manuale e prog. orario, unità di comando in corridoio 6
Protezione dal rumore Silenziatore nell’IMM e nell’ASP oltre che nell’AE e nell’ESP 7
Passaggio d’aria esterna Sul lato nord, a 1,5 m di altezza dal suolo 8
Passaggio d’aria espulsa Sul lato est, a 1,5 m di altezza dal suolo 9
Isolamento termico Isolamento impermeabile alla diffusione; sviluppo all’interno dell’involucro termico 10
dell’edificio, spessori di isolamento:
– AE: lunghezza 4 m, spessore dell’isolamento 60 mm
– ESP: lunghezza 2 m, spessore dell’isolamento 30 mm
Passaggio d’aria immessa 5 passaggi d’aria a soffitto nelle camere da letto e nel locale di lavoro; flussi d’aria e colloca- 11
zione vedi piani in pianta
Passaggio d’aria aspirata 4 passaggi d’aria a soffitto in cucina, bagno, doccia, WC ospiti; flussi d’aria e collocazione 12
vedi piani in pianta
Zona di transito Soggiorno (nessun passaggio d’aria immessa) –
Passaggi d’aria di transito Fessura (7 mm) sotto le porte –
Distribuzione dell’aria Distribuzione a stella, tubi in plastica posati in getto nelle solette; collettore di distr. in so- 13
immessa letta sopra il piano terra e il primo piano; calibrazione con elementi di taratura nel collettore
Distribuzione dell’aria Distribuzione a stella, tubi in plastica posati in getto nelle solette; collettore di distribuzione 14
aspirata in soletta sopra il piano terra e il primo piano; calibrazione tramite i passaggi d’aria aspirata
Concetto di pulizia Le condotte dell’aria immessa e dell’aria aspirata sono accessibili attraverso i collettori di 15
distribuzione (coperchio d’ispezione) e i passaggi d’aria; le condotte dell’aria esterna e
dell’aria espulsa sono accessibili dall’esterno e dal locale tecnico
Aria aspirata della cucina Cappa d’aspirazione ad aria espulsa separata –
Protezione termica estiva Ventilazione notturna tramite le finestre, azionamento manuale –
Focolare nell’appartamento Nessuno –
Protezione antincendio Nessuna misura particolare, in quanto casa monofamiliare –
82
Progettazione della ventilazione meccanica controllata

Lo schema della figura 6.11 mostra un 6.10 Letteratura


esempio di ventilazione in una casa mo- [1] Kobler, René L.; Binz, Armin;
nofamiliare. Steinke, Gregor: Nachhaltige
La distribuzione dell’aria viene inserita Wohnbauerneuerung, Schlussbe-
nello schema di principio per quanto ri- richt der Module A3, A4 im CCEM
sulti opportuno. Per gli impianti di picco- Forschungsprojekt, Vorfabrizierte
le dimensioni, eventualmente è possibile Fassaden- und Dachmodule.
riportare tutti i passaggi d’aria immessa Muttenz: Fachhochschule
e d’aria aspirata. Per gli impianti di medie Nordwestschweiz FHNW, Institut
e grandi dimensioni, spesso è più chiaro Energie am Bau (IEBau), 2010
solo accennare alla distribuzione. È pos- [2] Primas, Alex; Settembrini,
sibile disegnare uno schema separato Gianrico; Zuber, Stephan; Huber,
con la distribuzione oppure compilare Heinrich: Vergleich von Lüftungs-
una tabella con i passaggi d’aria immes- konzepten für Wohnbauten.
sa e d’aria aspirata. Hochschule Luzern, Horw, 2021
[3] Huber, Heinrich; Helfenfinger,
Dominique: Individuelle Luftmen-
genregulierung bei Mehrwoh-
nungsanlagen. Zürich: Stadt
Zürich, Amt für Hochbauten,
Fachstelle Energie- und Gebäude-
technik, 2013 [online].
[4] Huber, Heinrich: Komfortlüftung in
Wohngebäuden. Köln, Verlagsge-
sellschaft Rudolf Müller, 2016.
ISBN 978-3-481-03405-4
(Buch-Ausgabe), ISBN 978-3-481-
03406-1 , (E-Book-Ausgabe als
PDF)
[5] Huber, Heinrich; Mosbacher,
René: Wohnungslüftung.
Grundlagen, Planung, Ausführung
und Praxis von Komfortlüftungen.
Zürich: Faktor Verlag 2006.
ISBN-13: 978-3-905711-01-1
Capitolo 7

Progettazione di impianti
d’aspirazione
Punti di leva nell’impianto d’aspirazione
I seguenti requisiti contribuiscono in modo determinante alla qualità di impianti
progettati per l’esercizio continuo. Informazioni sugli impianti per l’esercizio di
breve durata sono riportate nei capitoli 7.1 e 7.3.

Involucro dell’edificio ermetico all’aria


– Un involucro dell’edificio ermetico è un prerequisito elementare per il funziona-
mento di un impianto d’aspirazione con elementi dell’involucro di passaggio d’aria.
– Per verificare l’ermeticità dell’involucro dell’edificio e come base per il dimensio-
namento e la regolazione dell’impianto, è consigliabile effettuare una misurazione
blower-door.
– La tenuta all’aria dovrebbe almeno soddisfare il valore mirato per i nuovi edifici
secondo la SIA 180 – anche per gli edifici esistenti.
– Per ridurre al minimo gli scambi d’aria (odori, contaminanti) all’interno dell’edifi-
cio, anche l’ermeticità tra gli appartamenti deve essere molto elevata.

Dimensionamento di pressione e flusso d’aria


Negli impianti d’aspirazione, il flusso d’aria esterna necessario deve affluire tramite
gli elementi dell’involucro di passaggio d’aria (nel caso del principio «a cascata» in
genere 30 m3/h), solitamente a una sottopressione di 4 Pa. Per la maggior parte
dei prodotti disponibili sul mercato, sono necessari due elementi dell’involucro di
passaggio d’aria per una camera. A causa delle infiltrazioni, il flusso d’aria aspirata
di un’abitazione è superiore di circa il 30 % rispetto al flusso d’aria esterna che af-
fluisce attraverso gli elementi dell’involucro di passaggio d’aria. Informazioni relati-
ve a calcoli più precisi sono riportate nei capitoli 7.2 e 7.3.

Benessere termico
– Il getto d’aria di un elemento dell’involucro di passaggio d’aria deve essere
diretto possibilmente in direzione tangenziale rispetto alla parete esterna.
– L’esperienza mostra che nel caso di riscaldamenti con radiatori vi sono meno
lamentele relative a correnti d’aria rispetto ai riscaldamenti a pavimento.
– Il posizionamento dell’elemento dell’involucro di passaggio d’aria deve essere
conforme alle indicazioni del fornitore.

Protezione dal rumore


Un elemento dell’involucro di passaggio d’aria indebolisce sempre la protezione
dal rumore esterno. Per garantire il rispetto della protezione dal rumore secondo
la SIA 181 e per assicurare che l’indebolimento rimanga a un livello accettabile, la
valutazione da parte di uno specialista in acustica edilizia è fortemente racco-
mandata.
Anche solo la corretta interpretazione delle specifiche dei produttori o una valuta-
zione approssimativa della protezione dal rumore richiedono una notevole cono-
scenza in materia di acustica. Ad esempio, chi non è in grado di distinguere un va-
lore Rw da un valore Dn,e,w dovrebbe assolutamente consultare uno specialista.
Come indicazione di riferimento vale: il valore (Dn,e,w + Ctr) di un elemento dell’invo-
lucro di passaggio d’aria dovrebbe essere superiore di almeno 9 dB al valore (R’w +
Ctr) di una tipica finestra di una camera (di circa 2 m2). Indicazioni per un calcolo
corretto sono riportate nel capitolo 7.6.
84
Progettazione di impiantid’aspirazione

Igiene e manutenzione
Secondo le norme svizzere, gli elementi dell’involucro di passaggio d’aria devono
sempre essere dotati di filtri. In luoghi con un elevato inquinamento da polveri fini,
come strade trafficate e linee ferroviarie, sono addirittura necessari filtri per polve-
ri fini di classe ISO ePM1 50 % (F7).
Nel caso di elementi dell’involucro di passaggio d’aria, non solo devono essere
cambiati regolarmente i filtri, ma è necessario pulire anche le griglie dell’aria ester-
na o le griglie anti-insetti. Ciò richiede solitamente l’impiego di personale specia-
lizzato. L’esperienza mostra che gli inquilini non sono in grado di gestire gli ele-
menti dell’involucro di passaggio d’aria in modo adeguato. Si consiglia vivamente
di stipulare contratti di manutenzione con almeno un intervento di servizio all’an-
no. A tal fine, gli utenti devono permettere l’accesso a ogni camera da letto.

7.1 Tipi di impianti ventilazione. Il capitolo 8 tratta la combi-


d’aspirazione nazione con apparecchi di ventilazione
per singoli locali. Il capitolo 4.2 illustra la
Gli impianti d’aspirazione possono essere possibilità e l’obbligo del recupero del
suddivisi in tre tipi secondo la tabella 7.1, calore residuo con pompe di calore
per ognuno dei quali vale quanto segue: sull’aria aspirata.
– L’aria esterna (aria di ricambio) entra
nell’appartamento attraverso elementi 7.2 Rapporti di pressione e
dell’involucro di passaggio d’aria. flussi d’aria
– Per la distribuzione dell’aria all’interno
dell’appartamento sono necessari pas- A causa della sottopressione nell’appar-
saggi d’aria di transito. tamento, l’aria entra in esso attraverso
– Possono essere tecnicamente imple- due modalità:
mentati sulla base degli apparecchi per – Alimentazione definita dell’aria esterna
singolo locale, impianti per singolo appar- tramite gli elementi dell’involucro di pas-
tamento o impianti per più appartamenti. saggio d’aria
– Su richiesta è possibile implementare – Infiltrazioni attraverso perdite nell’invo-
un controllo/regolazione del fabbisogno lucro dell’edificio e tra gli appartamenti
a più livelli o a variazione continua.
Poiché la collocazione delle perdite è
Nel caso dei tipi destinati alla ventilazio- sconosciuta, non si può presumere che
ne di singoli locali, la ventilazione dei re- l’aria di infiltrazione sia distribuita unifor-
Tabella 7.1: Tipi di
stanti locali dell’appartamento deve es- memente tra i locali. L’aria di infiltrazione
impianti d’aspira-
sere risolta con un ulteriore dispositivo di può entrare attraverso vie critiche o per-
zione.
Tipo Descrizione
Aria d’aspirazione L’impianto d’aspirazione ventila un locale con aria aspirata in esercizio on/off.
di un locale con Il flusso d’aria aspirata è dimensionato per la contaminazione dell’aria nel locale con
esercizio on/off aria aspirata.
Aria d’aspirazione L’impianto d’aspirazione ventila un locale con aria aspirata in esercizio continuo.
di un locale con Il flusso d’aria aspirata è dimensionato per la contaminazione dell’aria nel locale con
esercizio continuo aria aspirata.
Aria d’aspirazione L’impianto d’aspirazione ventila tutti i locali con aria aspirata di un appartamento in
di un apparta- esercizio continuo.
mento (esercizio Il flusso d’aria aspirata è dimensionato in modo tale da eliminare la contaminazione
continuo) dell’aria dai locali con aria aspirata e da fornire all’intero appartamento un flusso
d’aria adeguato dal punto di vista igienico. Ciò include un dimensionamento e una
disposizione appropriati degli elementi dell’involucro di passaggio d’aria (EIPA) e dei
passaggi d’aria di transito (PAT).
85
Ventilazione residenziale

lomeno sconosciute dal punto di vista te tutto l’anno. Le pressioni di dimensio-


igienico (vani scala, vani verticali, tubi namento menzionate valgono in partico-
vuoti per cavi, appartamento adiacente). lare per il tipo «locale con aria aspirata a
esercizio continuo». La norma non ripor-
La figura 7.1 mostra in modo schematico i ta indicazioni espli-
flussi d’aria. Nella parte inferiore della fi- cite in merito al Nel caso di impianti
gura sono state inserite anche le sotto- tipo «locale con
d’aspirazione, un unico
pressioni che si formano nel caso della aria aspirata a
ventilazione di un appartamento a un esercizio on/off». ambiente non deve superare i
piano (tipo «appartamento con aria aspi- In questo caso si due piani. Se il numero di piani
rata») con porte chiuse e dimensiona- raccomanda di
mento secondo la SIA 382/5. Ciò signifi- raddoppiare le sot-
è maggiore, sono necessarie
ca che gli elementi dell’involucro di pas- topressioni rispetto porte ermetiche tra i piani.
saggio d’aria sono dimensionati per una ai valori riportati
sottopressione di 4 Pa e i passaggi d’aria nella SIA 382/5. Il flusso d’aria aspirato
di transito (PAT) per una perdita di carico convogliato meccanicamente qv,ASP corri-
di 1 Pa. Negli appartamenti a due piani, in sponde alla somma dei flussi d’aria
condizioni invernali medie, la sottopres- esterna che attraversano tutti gli ele-
sione al piano superiore è inferiore di cir- menti dell’involucro di passaggio d’aria
ca 2 Pa rispetto al piano inferiore. (EIPA) ∑qv,EIPA più l’infiltrazione qv,inf :
Gli elementi dell’involucro di passaggio
d’aria al piano superiore dovrebbero qv,EIPA = ∑qv,EIPA + qv,inf(7.1)
quindi essere dimensionati per una sot-
topressione di 3 Pa e al piano inferiore Se la permeabilità all’aria dell’involucro
per 5 Pa. Al piano superiore, a basse dell’edificio è nota, l’infiltrazione può es-
temperature esterne, il flusso d’aria sere calcolata con:
esterna diminuisce di circa il 20 % e ad
( Dp )
0,6
alte temperature esterne aumenta di cir- qv,inf = qa,50 ∙ Ainf (7.2)
50
ca il 20 %. Al piano inferiore, l’influenza
della temperatura è esattamente oppo- dove qa,50 è il flusso d’aria di perdita a una
sta. Per appartamenti o case monofami- differenza di pressione di 50 Pa, Ainf è la
liari che presentano ambienti aperti su superficie dell’involucro dell’abitazione in
tre o più piani, gli elementi dell’involucro m2 e Dp è la sottopressione media nell’a-
di passaggio d’aria non possono essere bitazione in Pa.
dimensionati in modo tale da poter ga- La figura 7.2 mostra i valori di riferimento
rantire l’apporto di aria progettato duran- per l’infiltrazione in appartamenti a uno o

Aria aspirata
qv,EIPA
EIPA Camera qv,ASP
PAT Zona di PAT
transito Cucina
Sottopressione Sovrapressione

Bagno/WC
Figura 7.1: Flussi
d’aria e rapporti di
Infiltrazione q
v,inf pressione nel caso
di un impianto d’a-
Pressione spirazione per l’eser-
ambientale
(all’esterno) cizio continuo.
Max. 4 Pa
Max. 5 Pa Max. 6 Pa  Aria esterna
 Aria aspirata
 Aria interna/Aria
di transito
86
Progettazione di impiantid’aspirazione

due piani o in case monofamiliari con una dimensionamento degli elementi dell’in-
sottopressione media di 4 Pa e diverse volucro di passaggio d’aria e del ventila-
permeabilità all’aria nella superficie tore d’aspirazione.
dell’involucro. A tale scopo sono stati Nota relative alla SIA 382/5: nella nor-
ipotizzati blocchi di edificio con un rap- ma, al posto dell’infiltrazione qv,inf , viene
porto tra larghezza e lunghezza compre- utilizzato un fattore f, che rappresenta il
so tra 1 e 3. L’altezza in luce dei locali è di rapporto tra il flusso d’aria aspirata e la
2,8 metri. somma di tutti i flussi d’aria esterna che
Da un lato, è rappresentata l’infiltrazione attraversano tutti gli elementi dell’involu-
per nuovi edifici e ammodernamenti sulla cro di passaggio d’aria. Tuttavia, tale fat-
base dei valori mirati della SIA 180. tore è valido solo per il dimensionamento
Dall’altro lato, il grafico contiene anche le di impianti del tipo «appartamento con
curve di tipici edifici Minergie-P. Di fatto, aria aspirata»; inoltre, esso si basa su
Minergie-P richiede solo il rispetto del va- ipotesi relative ad appartamenti tipici. A
lore mirato SIA. Poiché gli edifici con causa della sua validità limitata, il fattore
questo label sono notoriamente molto più f non viene utilizzato in questo libro.
ermetici nella realtà, per il dimensiona-
mento degli impianti d’aspirazione è con- 7.3 Dimensionamento dei
sentito ipotizzare un valore migliore di cir- flussi d’aria
ca un terzo rispetto al valore mirato SIA.
In generale, tuttavia, per il dimensiona- Locale con aria aspirata a esercizio
mento degli impianti d’aspirazione, si do- on/off
vrebbe presumere un’infiltrazione non I flussi d’aria aspirata minimi vengono se-
superiore al valore mirato della SIA 180. lezionati in base alla tabella 3.2, colonna
Le formule 7.1 e 7.2 e i valori indicati nella «in funzione del fabbisogno on/off». Il di-
figura 7.2 costituiscono ora la base per il mensionamento della sottopressione di-

Infiltrazione in m3/h
140
Valore mirato rinnovi,
1 piano
120 Valore mirato rinnovi,
2 piani
100 Valore mirato nuove
costruzioni, 1 piano
Figura 7.2: Valori di
80 Valore mirato nuove
riferimento per l’infil- costruzioni, 2 piani
trazione in funzione
60 Minergie-P,
della superficie netta 1 piano
di appartamenti o Minergie-P,
case monofamiliari a 40 2 piani
uno e due piani a una
sottopressione di 20
4 Pa e diverse per-
meabilità all’aria 0
della superficie 0 50 100 150 200 250 300
Superficie netta appartamento risp. casa monofamiliare in m2
dell’involucro.

Tabella 7.2: Sot- Collocazione degli elementi dell’involucro di passaggio Dimensionamento


topressione per il d’aria (EIPA) degli EIPA per una
dimensionamento di sottopressione di
elementi dell’invo- EIPA direttamente nel locale con aria aspirata 12 Pa
lucro di passaggio
Una porta o un PAT tra l’EIPA e il locale con aria aspirata 10 Pa
d’aria per aspirazione
d’aria con esercizio Due porte (in serie) o due PAT (in serie) tra l’EIPA e il locale 8 Pa
on/off. con aria aspirata
87
Ventilazione residenziale

pende dalla collocazione degli elementi scantinato, ecc. Un altro motivo è che ra-
dell’involucro di passaggio d’aria (vedi fi- ramente si conosce il valore esatto della
gura 7.1). La tabella 7.2 mostra i relativi perdita. Se gli elementi dell’involucro di
valori. passaggio d’aria non sono collocati diret-
L’infiltrazione può essere calcolata con la tamente nei locali con aria aspirata, i
formula 7.2. In alternativa, il valore può passaggi d’aria di transito dei locali con
essere letto dalla figura 7.2 e moltiplicato aria aspirata devono essere dimensionati
per il fattore 1,5. al flusso d’aria aspirata totale.
Soprattutto per gli ammodernamenti, ma Per quanto riguarda il tempo di esercizio
anche per i nuovi edifici con un solo ser- dopo l’utilizzo del locale, la SIA 382/5
vizio igienico, l’inversione della formu- specifica che i ventilatori devono conti-
la 7.2 spesso porta al risultato che non è nuare a funzionare dopo il segnale di
necessario alcun elemento dell’involucro spegnimento fino a quando non aspirano
di passaggio d’aria. Tuttavia, è fortemen- almeno un volume d’aria del locale (ri-
te consigliato dimensionare gli elementi cambio d’aria di 1 volta). Tuttavia, occorre
dell’involucro di passaggio d’aria ad al- sottolineare che la protezione contro l’u-
meno il 50 % del flusso d’aria aspirato. midità non è garantita da questo volume
Uno dei motivi è che in caso contrario, se d’aria aspirata. Ciò deve essere verificato
le perdite sono distribuite in modo infeli- in combinazione con i dispositivi e le mi-
ce, quasi l’intero flusso d’aria di compen- sure di ventilazione dell’intero apparta-
sazione potrebbe affluire dagli apparta- mento.
menti adiacenti, dal vano scale, dallo

Esempio di calcolo 7.1: Dimensionamento di EIPA nel caso di esercizio on/off


Un nuovo appartamento di 4 locali con una superficie netta di 110 m2 dispone di
due bagni dotati di ventilatori d’aspirazione regolati secondo il fabbisogno. La ta-
bella 3.2 indica un flusso d’aria aspirata minimo per bagno di 50 m3/h. Per motivi di
comfort, tuttavia, la committenza opta per 60 m3/h per bagno o 120 m3/h quando
entrambi i ventilatori sono in funzione. Come devono essere dimensionati gli EIPA?
Secondo la figura 7.2, l’infiltrazione raggiunge i 46 m3/h nel caso del valore mirato
per i nuovi edifici (sottopressione di 4 Pa). Moltiplicato per un fattore di 1,5 (dato
che gli EIPA sono dimensionati per una sottopressione di circa 10 Pa), si ottiene un
valore di 69 m3/h, che viene arrotondato a 70 m3/h. La trasformazione della formu-
la 7.1 dà come risultato:

∑qv,EIPA = qv,EIPA – qv,inf = 120 m3⁄ h – 70 m3⁄ h = 50 m3⁄ h

In questo caso, il criterio secondo cui almeno il 50 % dell’aria esterna affluisce at-
traverso gli EIPA non sarebbe soddisfatto. Pertanto, gli EIPA vengono dimensiona-
ti per 60 m3/h. Per ridurre il rischio di correnti, questo flusso d’aria esterna viene
suddiviso tra due EIPA, attraverso ciascuno dei quali affluiscono 30 m3/h. Posizio-
nandoli nella zona di transito, la sottopressione di dimensionamento è di 10 Pa.
I passaggi d’aria di transito dalla zona di circolazione ai bagni sono dimensionati
per 60 m3/h. Se i passaggi d’aria di transito sono implementati come fessura sotto
la porta, l’altezza di quest’ultima deve essere di 15 mm (figura 3.19).
Ogni bagno ha un volume di 25 m3. Ciò significa che i ventilatori devono avere un
tempo di esercizio dopo l’utilizzo del bagno di almeno 25 minuti. Con questi tempi
di esercizio dopo l’utilizzo del locale, si può ipotizzare che ogni ventilatore d’aspira-
zione sia in esercizio per due ore al giorno. Ciò si traduce in una media giornaliera
di 5 m3/h di flusso d’aria aspirata. Ovviamente, ciò non basta ancora a garantire la
protezione contro umidità.
88
Progettazione di impiantid’aspirazione

Locale con aria aspirata a esercizio Analogamente al dimensionamento degli


continuo impianti d’aspirazione di appartamenti,
I flussi d’aria aspirata minimi per gli im- occorre chiarire se, da un lato, è garantita
pianti d’aspirazione con esercizio conti- la protezione contro l’umidità e, dall’altro,
nuo vengono selezionati in base alla ta- se è soddisfatto il requisito dell’umidità
bella 3.2, colonna «esercizio continuo». dell’aria interna minima (vedi sotto).
Gli elementi dell’involucro di passaggio Gli impianti d’aspirazione di locali in eser-
d’aria sono dimensionati per una sotto- cizio continuo sono stati studiati nell’am-
pressione di 4 Pa. L’infiltrazione risulta bito del progetto FENLEG delle Scuole
dalla formula 7.2 o dalla figura 7.2. universitarie professionali FHNW e HSLU
Come per gli impianti d’aspirazione con a partire dal 2020 [1]. Come risulta anche
esercizio on/off, almeno il 50 % dell’aria dall’esempio seguente, essi possono es-
di compensazione deve affluire attraver- sere impiegati per realizzare una ventila-
so gli elementi dell’involucro di passag- zione di base per l’intero appartamento.
gio d’aria. Se gli elementi dell’involucro di Tuttavia, la qualità dell’aria interna richie-
passaggio d’aria non sono situati nei lo- sta dalla SIA 382/5 non può essere ga-
cali con aria aspirata, i passaggi d’aria di rantita da tali impianti.
transito devono essere dimensionati per
il flusso d’aria aspirata totale.

Esempio di calcolo 7.2: Dimensionamento di EIPA nel caso di esercizio continuo


L’appartamento di 4 locali dell’esempio 7.1 per locali con aria aspirata a esercizio
on/off viene ora dimensionato per l’esercizio continuo. La tabella 3.2 indica un
flusso d’aria aspirata minimo per bagno di 30 m3/h, che viene adottato dalla com-
mittenza. La trasformazione della formula 7.1 dà come risultato:

∑qv,EIPA = qv,EIPA – qv,inf = 60 m3⁄ h – 46 m3⁄ h = 14 m3⁄ h

Anche in questo caso, il criterio secondo cui almeno il 50 % dell’aria esterna afflui-
sce attraverso gli EIPA non sarebbe soddisfatto. Pertanto, gli EIPA vengono di-
mensionati per un totale di 30 m3/h.
Per ottenere una ventilazione di base per l’intero appartamento, in ognuna delle
tre camere da letto viene collocato un EIPA, dimensionato per 10 m3/h a 4 Pa di
sottopressione. Tuttavia, poiché l’infiltrazione è stimata nell’ordine di 46 m3/h a
una sottopressione di 4 Pa, non è possibile garantire che 10 m3/h affluiscano ef-
fettivamente attraverso ogni EIPA. Se ciò è l’obiettivo, occorrerebbe dimensionare
secondo il tipo appartamento con aria aspirata (vedi esempio di calcolo 7.3).
I PAT dalla zona di circolazione ai bagni vengono dimensionati per 30 m3/h cia-
scuno, il che è facilmente realizzabile con una fessura di 7 mm di altezza sotto la
porta.
Nel caso di un’occupazione di tre persone, ciò si traduce in un flusso d’aria aspira-
ta di 20 m3/h per persona. Pertanto, secondo la figura 2.2, la protezione contro l’u-
midità è soddisfatta. A tale occupazione, è da considerare che nell’Altopiano sviz-
zero a una temperatura esterna di circa + 2 °C l’umidità dell’aria interna scende al
di sotto del 30 %. Poiché nelle camere da letto, per motivi di qualità dell’aria inter-
na, è necessaria una ventilazione supplementare (ad esempio attraverso le fine-
stre), il requisito dell’umidità minima dell’aria interna probabilmente non può esse-
re raggiunto senza misure supplementari. Nelle istruzioni per l’uso e nelle informa-
zioni agli utenti, il monitoraggio dell’umidità dell’aria interna e l’impiego di umidifi-
catori in caso di necessità devono essere menzionati, qualora il locale sia occupa-
to da un numero di persone pari o inferiore a tre.
89
Ventilazione residenziale

Esempio di calcolo 7.3: Dimensionamento degli EIPA per impianto d’aspirazione per appartamento

Per l’appartamento dell’esempio d’impianto 3.1, «Glatt 1», vie- è che in un impianto d’aspirazione il recupero di umidità non è
ne dimensionato un impianto d’aspirazione per appartamento. possibile. L’appartamento ha una superficie netta di 80 m2.
Per contro valgono gli stessi presupposti come per l’esempio La tenuta all’aria dell’involucro dell’edificio corrisponde al
6.1 per il dimensionamento quale ventilazione meccanica con- valore mirato per i nuovi edifici.
trollata. Una differenza essenziale, tuttavia,

Descrizione/osservazione Flusso d’aria in m3/h


Passo

EIPA Infiltr. ASP


1 Flusso d’aria immessa minimo
3 locali dell’aria immessa da 30 m3/h 90 – –
2 Infiltrazione
Valore di riferimento secondo la figura 7.2: 35 m3/h – 35 –
3 Flusso d’aria aspirata minimo
Secondo la tabella 3.2: bagno 30 m3/h, cucina 20 m3/h – 50
4 Flusso d’aria aspirata determinante dell’appartamento
– Flusso d’aria immessa minimo più infiltrazione: 125 m3/h
– Flusso d’aria aspirata minimo: 50 m3/h
– Valore minimo secondo la SIA 382/5: 50 m3/h – 125
5 Flusso d’aria esterna determinante attraverso gli EIPA
Valore del passo 4 meno valore del passo 2 90
6 Valutazione della protezione contro l’umidità e misure
Nel caso di un’occupazione di 3 pers., il flusso d’aria secondo il passo 4 risulta in 42 m3/h per pers.
La figura 2.2 mostra che per Zurigo MeteoSvizzera la protezione contro l’umidità è rispettata
durante tutto l’anno.
Non sono necessarie misure. Il flusso d’aria non deve essere aumentato. 90 35 125
7 Stima dell’umidità dell’aria interna minima e misure
Nel caso di un’occupazione di 2 pers., il flusso d’aria secondo il passo 4 risulta in 63 m3/h per pers.
La figura 2.2 mostra che per Zurigo MeteoSvizzera l’umidità dell’aria interna minima, pari al 30 %,
non viene più raggiunta al di sotto di una temperatura esterna di circa + 4 °C. Il requisito del pe-
riodo consentito di non raggiungimento del limite inferiore, pari al massimo al 10 %, probabil-
mente non verrà rispettato.
Misure: nel manuale d’uso e nelle istruzioni indicare che l’esercizio dell’impianto deve avvenire in 90 35 125
funzione del fabbisogno e/o che, se necessario, occorre introdurre ulteriore umidità, ad esempio
con umidificatori puntuali
8 Distribuzione ai locali
Flusso d’aria attraverso gli elementi dell’EIPA per camera 30 m3/h
Flusso d’aria aspirata bagno 60 m3/h, cucina 65 m3/h 90 35 125
Nota: I PAT vanno considerati (fessure di 7 mm sotto la porta sono insufficienti)

Discussione delle varianti


In caso di bassi requisiti di comfort, si potrebbe optare per il Per ogni camera viene selezionato un elemento dell’involucro
principio «di collegamento con distribuzione libera attraverso di passaggio d’aria da 20 m3/h. La protezione contro l’umidità
le porte aperte delle camere». In questo caso, il flusso d’aria è garantita fino a una temperatura esterna di + 10 °C. A tem-
minimo attraverso gli elementi dell’involucro di passaggio d’a- perature esterne più elevate, si raccomanda l’esercizio conti-
ria è di 60 m3/h e il flusso d’aria aspirata determinante è di nuo. Il problema dell’umidità interna troppo bassa viene leg-
95 m3/h. Anche in questo caso gli elementi dell’involucro di germente attenuato, ma il manuale d’uso dovrebbe comunque
passaggio d’aria possono essere collocati nelle camere. menzionare l’impiego di umidificatori puntuali, in caso di ne-
cessità.

Tabella 7.3: Esempio per la determinazione del flusso d’aria determinante di un impianto d’aspirazione con il principio a cascata.
90
Progettazione di impiantid’aspirazione

Appartamento con aria aspirata Per quanto riguarda il concetto d’impian-


Se un impianto d’aspirazione deve rimuo- to, la protezione contro l’umidità e l’umi-
vere i contaminanti dai locali con aria dità minima dell’aria interna, valgono le
aspirata e allo stesso tempo fornire all’in- stesse condizioni della ventilazione mec-
tero appartamento il flusso d’aria igieni- canica controllata (vedi capitolo 6.1).
camente appropriato, i flussi d’aria dei lo-
cali vengono determinati in otto passi: 7.4 Controllo/regolazione e
1. I flussi d’aria esterna minimi attraverso utilizzo
gli EIPA vengono determinati in base al
principio della distribuzione dell’aria. In Nel caso di un locale con aria aspirata
genere, entra in gioco il principio a ca- con esercizio on/off, occorre considerare
scata, ma è ipotizzabile ad esempio an- il tempo di esercizio dopo l’utilizzo del lo-
che il principio «di collegamento con di- cale (vedi capitolo 7.3). Per il resto, valgo-
stribuzione libera». no gli stessi requisiti e raccomandazioni
2. L’infiltrazione viene stimata in base della ventilazione meccanica controllata
alla formula 7.2 o alla figura 7.2. e le regole di protezione antincendio del
3. Il flusso d’aria aspirata minimo corri- capitolo 1.8. In generale, per gli impianti
sponde alla somma dei flussi d’aria aspi- d’aspirazione è consigliabile prevedere
rata minimi di ogni locale con aria aspi- un controllo o una regolazione in funzio-
rata. A ciò vanno aggiunti i fabbisogni di ne del fabbisogno.
eventuali locali secondari e subordinati
alimentati dallo stesso impianto. 7.5 Layout degli impianti
4. Il flusso d’aria aspirata determinante d’aspirazione
dell’appartamento corrisponde al più alto
dei tre valori seguenti: Impianto d’aspirazione per locale sin-
– somma dei flussi d’aria esterna minimi golo con aria espulsa separata
attraverso gli EIPA più l’infiltrazione op- Il concetto dell’impianto d’aspirazione
pure per singolo locale con aria espulsa sepa-
– flusso d’aria aspirata minimo rata è adatto a locali con esercizio on/off
– valore minimo per l’intero appartamento in cui è possibile realizzare una condotta
secondo la SIA 382/5. dell’aria aspirata corta, ad esempio sotto
5. Il flusso d’aria esterna determinante forma di un passaggio d’aria espulsa sul-
attraverso gli EIPA corrisponde al flusso la facciata. In questo caso spesso ven-
d’aria aspirata determinante meno l’infil- gono impiegati ventilatori assiali compat-
trazione. ti ed economici. Un vantaggio di questi
6. Viene valutato se la protezione contro impianti è che praticamente eliminano la
l’umidità è mantenuta in condizioni inver- trasmissione di rumori e odori tra i locali
nali. Se necessario, il flusso d’aria viene con aria aspirata e gli appartamenti. Uno
aumentato. Vengono definite misure per svantaggio può essere il livello sonoro
il mantenimento della protezione contro dei ventilatori d’aspirazione, soprattutto
l’umidità durante tutto l’anno. nel caso di prolungati tempi di esercizio
7. Vengono valutate le condizioni in cui dopo l’utilizzo del locale. Inoltre, ogni
viene soddisfatta l’umidità interna mi- passaggio d’aria espulsa costituisce un
nima. Vengono definite misure per soddi- ponte termico.
sfare il requisito. Se è necessario ridurre
il flusso d’aria, si ritorna al punto 1. Impianto d’aspirazione monotubo
8. Il flusso d’aria esterna determinante Nel caso di impianti d’aspirazione mono-
attraverso gli EIPA e il flusso d’aria aspi- tubo, tutti i locali con aria aspirata sono
rata determinante vengono suddivisi tra i dotati di ventilatori propri, collegati a una
locali. condotta dell’aria aspirata comune. A
causa della pressione di convogliamento
richiesta, vengono utilizzati ventilatori ra-
91
Ventilazione residenziale

diali. Gli apparecchi sono dotati di filtri e Impianto d’aspirazione per singolo
di clappe di ritegno ermetiche. I ventila- appartamento
tori dispongono di un esercizio a uno o Negli impianti d’aspirazione per singolo
più livelli. appartamento, un unico ventilatore
A seconda del livello sonoro e della du- estrae l’aria aspirata di un intero appar-
rabilità del ventilatore, può essere consi- tamento. Ciò è sensato se per ventilare
derato un esercizio continuo. Vi è inoltre l’intero appartamento è previsto un eser-
la possibilità di impiegare una pompa di cizio continuo.
calore sull’aria aspirata. Tuttavia, l’ido- In alternativa, è possibile impiegare una
neità all’esercizio continuo deve essere pompa di calore sull’aria aspirata per ri-
espressamente confermata dal fornitore scaldare l’acqua. Sul mercato esistono i
del ventilatore. cosiddetti apparecchi multifunzionali in
Al momento del dimensionamento della cui il ventilatore d’aspirazione, il filtro, la
condotta dell’aria aspirata, si può tenere pompa di calore, il bollitore dell’acqua
conto della simultaneità di utilizzo dei lo- calda e la regolazione sono riuniti in un’u-
cali con aria aspirata. Poiché in Svizzera nica unità compatta. Esse rappresenta-
questo aspetto non è regolato da norme, no una possibile soluzione nel caso in
occorre tenere conto delle specifiche del cui, in una casa monofamiliare esistente,
fornitore. La figura 7.3 mostra a sinistra si debba sostituire uno scaldaacqua
lo schema di un impianto d’aspirazione elettrico (boiler elettrico) e, allo stesso
monotubo senza pompa di calore sull’a- tempo, si voglia implementare una venti-
ria aspirata. lazione residenziale.

Figura 7.3: Impianto


d’aspirazione mono-
tubo (sinistra) e im-
pianto d’aspirazione
EIPA Ventilatore EIPA Impianto per più appartamenti
monotubo d’aspiraz.
con pompa di calore
Infiltra- Infiltra- automatico
PAT PAT sull’aria aspirata (de-
zione zione
stra).
 Aria esterna
 Aria aspirata
 Aria espulsa
 Aria di transito

Accumulatore
di acqua calda

Pompa di calore Tabella 7.4: Carat-


teristiche di presta-
zione raccomandate
Denominazione secondo il Regola- Valore raccoman- Classe racco- di apparecchi di
mento (UE) 1254/2014 dato mandata dalla ventilazione (UVR)
SN EN 13142 per impianti d’aspi-
Classe di consumo energetico specifico C razione secondo il
Regolamento (UE)
Potenza d’ingresso specifica (tedesco ≤ 0,10 W/(m3/h) risp. ≤ SPI 1
1254/2014 e classi
SEL, inglese SPI) ≤ 360 W/(m3/s)
raccomandate
Tasso di perdita d’aria esterno (a 250 Pa) ≤ 7% ≤ A2
secondo SN EN
Sensibilità del flusso d’aria a +/– 20 Pa ≤ 20 % ≤ S2 13142:2021.
92
Progettazione di impiantid’aspirazione

Impianto d’aspirazione per più chi di ventilazione devono essere dichia-


appartamenti rati in conformità al Regolamento dele-
Negli impianti d’aspirazione per più ap- gato (UE) 1254/2014. Esso a sua volta, ri-
partamenti, un ventilatore d’aspirazione chiede che il fornitore dell’apparecchio
preleva l’aria aspirata da diversi apparta- indichi, tra l’altro, le caratteristiche di
menti. A seconda delle dimensioni prestazione secondo la tabella 7.4.
dell’impianto e del controllo/regolazione, Nel caso di impianti destinati all’esercizio
il Modello di prescrizioni energetiche dei continuo, si raccomanda di utilizzare i va-
Cantoni (MoPEC) prescrive una pompa lori della colonna «Valore consigliato» o
di calore sull’aria aspirata (vedi cap. 4.2). le classi della colonna «Classe consiglia-
Analogamente all’impianto d’aspirazione ta secondo SN EN 13142» della tab. 7.3.
per singolo appartamento, la pompa di Per gli impianti a esercizio on/off, a cau-
calore riscalda l’acqua calda sanitaria sa dei tempi di esercizio ridotti, può es-
con il calore dell’aria aspirata. In alcuni sere accettata una classe superiore (ad
casi, essa è anche di appoggio al riscal- es. SPI 2 invece di SPI 1). Ciò corrisponde
damento. La figura 7.3 mostra sulla de- a valori superiori di circa il 50 %.
stra un esempio di soluzione di questo La sensibilità del flusso viene descritta
tipo. nella sezione per gli apparecchi di venti-
Nel caso di esigenze di comfort mode- lazione per singolo locale. Le raccoman-
ste, un esercizio continuo a singolo livello dazioni per gli apparecchi con pompa di
rappresenta un’opzione possibile. Per calore sull’aria aspirata sono riportate nel
uno standard medio o elevato, i locali con capitolo 9.10.
aria aspirata sono dotati di regolatori di
flusso semplici. Questi cosiddetti aspira- 7.6 Elementi dell’involucro di
tori automatici consentono solitamente passaggio d’aria (EIPA)
un esercizio a due livelli, con una ventila-
zione di base e una ventilazione in fun- Il comfort e i vantaggi offerti da un im-
zione del fabbisogno. Oltre alle regola- pianto d’aspirazione dipendono in larga
zioni manuali e temporizzate (con tempo misura dalla qualità, dal dimensionamen-
di esercizio dopo l’utilizzo del locale), to e dalla collocazione degli elementi
sono disponibili anche regolazioni in fun- dell’involucro di passaggio d’aria.
zione dell’umidità. Con tali sistemi, è es-
senziale considerare la trasmissione del Dimensionamento della circolazione
suono tra i locali con aria aspirata di di- I rapporti di pressione e i flussi d’aria
versi appartamenti. dell’intero impianto d’aspirazione sono
trattati nel capitolo 7.3. Qui si tratta di
Apparecchi di ventilazione per determinare il tipo e il numero di elemen-
impianti d’aspirazione ti dell’involucro di passaggio d’aria in
Secondo l’Ordinanza svizzera sull’effi- modo da non superare la perdita di cari-
cienza energetica (OEEne), gli apparec- co consentita per il flusso d’aria richie-

Esempio di calcolo 7.4: Dimensionamento di EIPA in base alla perdita di carico


In una camera, in esercizio normale ad una sottopressione di 4 Pa, un flusso d’aria
esterna di 30 m3/h dovrebbe circolare attraverso l’EIPA. Secondo il produttore,
con un flusso d’aria di 25 m3/h, l’EIPA selezionato provoca una perdita di carico di
10 Pa. Secondo la formula 7.3, in esercizio normale si ottiene un flusso d’aria ester-
na attraverso l’EIPA pari a:

qv,EIPA,N = 25 m3/h · (4 Pa/10 Pa)0,55 = 15 m3/h

Per ogni camera devono quindi essere impiegati due EIPA del tipo selezionato.
93
Ventilazione residenziale

sto. A tale scopo si presuppone che i filtri – La contaminazione dell’elemento


siano puliti. dell’involucro di passaggio d’aria è facil-
Alcuni fornitori mettono a disposizione mente riconoscibile da persone non
diagrammi con i quali è possibile deter- esperte.
minare il punto di dimensionamento. Altri – L’accesso alle parti sporche è garantito
specificano solo un flusso d’aria a una senza attrezzi e senza scala.
determinata perdita di carico. Nel secon- – Le parti sporche possono essere pulite
do caso, è necessaria una conversione. dagli utenti/inquilini con mezzi semplici
La formula 7.3 mostra come calcolare il (panno e acqua) e senza attrezzi.
flusso d’aria di un elemento dell’involucro – Gli utenti ricevono un’istruzione e indi-
di passaggio d’aria nell’esercizio normale cazioni scritte per la pulizia.
previsto:
Se tutto ciò è soddisfatto, la SIA 382/5
( )
DpN n
qv,EIPA,N = qv,EIPA,m ∙ Dp (7.3)
m
richiede comunque un filtro di classe ISO
ePM10 50 % (M5). Rispetto ai precedenti
Dove qv,EIPA,m è il flusso d’aria esterna nel requisiti della SIA 2023 o di altre norme
punto di misurazione secondo le specifi- internazionali, ciò rappresenta una sfida.
che del produttore, DpN è la perdita di Solo pochi tipi di elementi dell’involucro
carico dell’elemento dell’involucro di pas- di passaggio d’aria soddisfano questo
saggio d’aria durante l’esercizio normale requisito.
e Dpm è la perdita di carico dell’elemento
dell’involucro di passaggio d’aria nel pun- Comfort termico
to di misurazione secondo le specifiche Il progetto ENABL [1] ha studiato a fondo
del produttore. Se non sono disponibili la circolazione dell’aria interna e il
dati del produttore, per il calcolo si utiliz- comfort termico nel caso d’impiego di
za n = 0,55. elementi dell’involucro di passaggio d’a-
ria. I risultati del progetto possono esse-
Filtro re riassunti come segue:
Per l’aria immessa, la SIA 382/5 richiede – Con l’introduzione del getto d’aria pa-
un filtro di classe ISO ePM1 50 % (F7). rallelo alla parete e la disposizione dell’e-
Nel caso di elementi dell’involucro di lemento dell’involucro di passaggio d’a-
passaggio d’aria, è possibile rinunciare a ria nella zona superiore del locale, si ot-
tale requisito se l’aria esterna è pulita, tiene di regola il minor rischio di correnti
ovvero se sono rispettati i valori limite d’aria. Ciò vale soprattutto se sotto l’ele-
d’immissione previsti dall’Ordinanza con- mento dell’involucro di passaggio d’aria
tro l’inquinamento atmosferico (OIAt). vi è inoltre un radiatore.
Inoltre, devono essere soddisfatte le se- – Le superfici sporgenti sopra l’elemento
guenti condizioni: dell’involucro di passaggio d’aria, come

Buon comfort termico Medio Sfavorevole Pessimo

Figura 7.4: Disposi-


zione comprovata e
Tangenziale Dietro Tangenziale Getto ad anello Orizzontale Orizzontale critica di elementi
verso l’alto la tenda sopra il radiatore tangenziale sopra il radiatore dell’involucro di pas-
saggio d’aria.
94
Progettazione di impiantid’aspirazione

le guide delle tende, possono aumentare La figura 7.4 mostra disposizioni com-
il rischio di correnti d’aria se deviano il provate e critiche di elementi dell’involu-
flusso d’aria fredda verso l’interno del lo- cro di passaggio d’aria. Le indagini con-
cale. dotte tra gli abitanti nell’ambito del pro-
– L’introduzione orizzontale dell’aria è getto FENLEG [2] hanno dimostrato che,
sfavorevole in termini di comfort. L’aria in termini percentuali, sono state segna-
immessa fredda raggiunge così la zona late meno correnti d’aria nel caso di im-
di permanenza. In questo caso, un radia- pianti d’aspirazione in appartamenti con
tore può aumentare l’effetto di corrente radiatori rispetto a quelli con riscalda-
d’aria, poiché il ricircolo dell’aria calda mento a pavimento. Produttori rinomati
trasporta l’aria esterna fredda in profon- hanno analizzato il rischio di correnti d’a-
dità nel locale. ria dei loro prodotti e sono in grado di
– Gli elementi dell’involucro di passaggio fornire precise specifiche di progettazio-
d’aria posizionati dietro le tende compor- ne e installazione.
tano un rischio di correnti d’aria molto più
basso. Tuttavia,
D45°,nT,w + Ctr = è già stato
(R’ {
osservato T0 Dimensionamento
w,S + Ctr,S) – 10· lg V·0,163 ·[S + A0 ·10
0,1· [(R’w,S + Cacustico
nella pratica che le tende chiare possono Gli EIPA indeboliscono il fonoisolamento
tr,S) – (Dn,e,w + C tr,EIPA)] ] }
(7.6)
sporcarsi, soprattutto se non viene im- dal rumore esterno. Tuttavia, i requisiti
piegato un filtro adeguato. della SIA 181, cifra 3.1, devono essere
soddisfatti.

D45°,nT,w + Ctr = (R’w,S + Ctr,S) – 10· lg { T0


V·0,163
}
·[S + A0 ·10 0,1· [(R’w,S + C tr,S) – (Dn,e,w + C tr,EIPA)] ]
(7.6)

= (R’w,S + Ctr,S) – 10 · lg 1+
(R’45°,w + Ctr) res { A0
S
· 10 }
0,1· [(R’w,S + Ctr,S )– (Dn,e,w + C tr,EIPA)]

(7.7)
Dove:
R’w,S Indice di fonoisolamento in opera ponderato per gli elementi
costruttivi esterni, in dB
Ctr,S Termine di adattamento allo spettro dell'involucro dell’edificio senza
(R’45°,w +EIPA,
T0
Ctr) res w,S tr,S
Tempo di riverbero di riferimento,
{
dB + C ) – 10 · lg 1+ A0 · 100,1· [(R’w,S + Ctr,S)– (Dn,e,w + C tr,EIPA)]
=in(R’ S T = 0,5 s
}
0
(7.7)
V Volume netto del locale in m3
S
Dove: Superficie dell’involucro dell’edificio inclusi gli EIPA in m
2

A
R’0w,S Superficie di assorbimento
Indice di fonoisolamento in acustico di riferimento,
opera ponderato per gliAelementi
0 = 10 m
2

Dn,e,w Fonoisolamento
costruttivi esterni, relativo
in dB alla superficie assorbente dall’EIPA
Ctr,S ponderato
Termine diin dB
adattamento allo spettro dell'involucro dell’edificio senza
Ctr,EIPA Termine
EIPA, in dBdi adattamento allo spettro dall’EIPA in dB
T0 Tempo di riverbero di riferimento, T0 = 0,5 s
V Volume netto del locale in m3
S Superficie dell’involucro dell’edificio inclusi gli EIPA in m2
A0 Superficie di assorbimento acustico di riferimento, A0 = 10 m2
EIPA: Dn,e,W + Ctr,EIPA
Dn,e,w Fonoisolamento relativo alla superficie assorbente dall’EIPA
ponderato in dB
Ctr,EIPA Termine di adattamento allo spettro dall’EIPA in dB
Superficie Finestra: R‘w,F + Ctr,F Volume del
Figura 7.5: Indeboli- totale S locale V
mento del fonoisola-
mento di un involu-
cro dell’edificio a Parete: R‘w,W + Ctr,W
causa di elementi
dell’involucro di pas-
saggio d’aria.
95
Ventilazione residenziale

Esempio di calcolo 7.5: Verifica della protezione dal rumore con due EIPA
Una camera da letto ha una superficie di 12 m2 ed L’indebolimento del fonoisolamento dell’involucro
è alta 2,5 m (volume netto 30 m3). La superficie dell’edificio dovuto a un EIPA è notevole: in un’ubi-
dell’intera parete esterna è di 8 m2, di cui la fine- cazione tranquilla, il fonoisolamento diminuisce di
stra occupa 1,9 m2. La parete in mattoni presenta 7 dB a causa dell’installazione degli EIPA, mentre
un valore (R’w,W + Ctr) di 55 dB. L’EIPA selezionato in un’ubicazione rumorosa di ben 14 dB. Se gli
presenta i seguenti dati acustici: EIPA vengono installati dopo la sostituzione di una
– Fonoisolamento ponderato relativo alla superfi- finestra, è probabile che ciò porti a dei reclami.
cie assorbente Dn,e,w = 36 dB Da questo esempio si può concludere che gli im-
– Termine di adattam. allo spettro Ctr,EIPA = –1 dB pianti d’aspirazione in ubicazioni rumorose posso-
no essere problematici. I valori di Dn,e,w qui selezio-
Per far affluire i 30 m3/h richiesti, occorre installa- nati corrispondono a prodotti acusticamente medi.
re due EIPA. Ciò riduce il valore Dn,e,w di 3 dB. Nell’ubicazione rumorosa, i requisiti minimi della
La tabella 7.5 mostra la verifica secondo le formule SIA 181 potrebbero essere soddisfatti se si impie-
da 7.4 a 7.7. Si distinguono due casi: gassero EIPA con un valore (Dn,e,w + Ctr) di 42 dB.
a) Ubicazione tranquilla, finestra vecchia Con un EIPA di così alta qualità acustica, il fonoi-
b) Ubicazione rumorosa, fin. nuova fonoassorbente solamento nell’ubicazione tranquilla peggiora an-
cora di 3 dB, il che è accettabile. Nell’ubicazione
Inoltre, si valuta se viene raggiunta solo quella mi- rumorosa, tuttavia, il peggioramento è ancora con-
nima della SIA 181 o anche l’esigenza maggiorata. siderevole, ossia di 8 dB. Sebbene il requisito mini-
Risultato: in ubicazioni tranquille, è possibile sod- mo sia soddisfatto, questo risultato dovrebbe an-
disfare l’esigenza minima di fonoisolamento dal ru- cora risultare insoddisfacente per gli abitanti.
more esterno. In tutti gli altri casi, i requisiti della
SIA 181 non sono soddisfatti con l’EIPA selezionato.
Descrizione Simbolo della formula Unità Ubicazione Ubicazione
Termine tranquilla rumorosa
Esigenza Esigenza
Mi- Mag- Mi- Mag-
nima giorata nima giorata
Basi
Carico fonico notturno Lr dB 52 60
Valore richiesto De dB 27 30 35 38
Supplemento di progetto KP dB 2 2
Involucro dell’ed. senza EIPA
Indice di fonoisolamento pon- R’w,F + Ctr,F dB 31,0 40,0
derato della finestra
Indice di fonoisolamento pon- R’w,S + Ctr,S dB 37,0 45,6
derato dell’involucro dell’edifi-
cio senza EIPA
EIPA
Superficie assorbente ponde- De,n,w + Ctr,EIPA dB 32,0 32,0
rata o fonoisolamento ponde-
rato di due EIPA
Esigenza 1 (eq. 7.4)
Fonoisolamento ponderato D45°,T,w + Ctr dB 30,9 31,8
normalizzato con due EIPA
Valore di progetto De,d = D45°,nT,w + Ctr – KP dB 28,9 29,8
Esigenza 1 soddisfatta? De,d ≥ De si no no no
Tabella 7.5: Verifica
Esigenza 2 (eq. 7.5) del fonoisolamento
Indice di fonoisolamento in (R'45°,w + Ctr)res dB 30,0 30,9 di un locale con due
opera ponderato dell’involucro elementi dell’involu-
dell’edificio con due EIPA cro di passaggio
Esigenza 2 soddisfatta? (R'45°,w + Ctr)res ≥ De – 5 dB si si si no d’aria.
96
Progettazione di impiantid’aspirazione

Per un inquinamento acustico da basso a R‘45°,w Indice di fonoisolamento in ope-


moderato (valore notturno Lr = 52 dB, va- ra ponderato per gli elementi co-
lore diurno Lr = 60 dB) il requisito minimo struttivi esterni in dB
equivale a De = 27 dB. Nel caso di requi- KP Supplemento di progetto in dB
siti maggiorati, valgono i medesimi valori De Valore di requisito in dB
aumentati di 3 dB. Nel caso di inquina-
mento acustico notevole o pesante, i re- La figura 7.5 illustra le grandezze consi-
quisiti minimi equivalgono a De = Lr – derate nel calcolo del fonoisolamento
25 dB di notte e a De = Lr – 33 dB di gior- ponderato normalizzato D45°,nT,w. Il fonoi-
no. I valori di De citati valgono per una solamento ponderato normalizzato com-
sensibilità al rumore media, cioè, ad preso il termine di adattamento allo spet-
esempio, per soggiorni e camere da letto. tro viene calcolato secondo la formula
Per la progettazione, devono essere sod- 7.6. L’indice di fonoisolamento in opera
disfatti due requisiti allo stesso tempo: ponderato per gli elementi costruttivi
Requisito 1: il valore di progetto (per il fo- esterni, compreso l’elemento dell’involu-
noisolamento per via aerea da fonti di ru- cro di passaggio d’aria, si ottiene dalla
more esterne) De,d non deve scendere al formula 7.7.
di sotto del valore di requisito De :
Raccomandazioni e regola del pollice
De,d = D45°,nT,w + Ctr – KP ≥ De (7.4) Per garantire che il fonoisolamento nor-
malizzato dell’involucro dell’edificio non
Requisito 2: l’indice di fonoisolamento in sia indebolito di più di 1 o 2 dB dagli ele-
opera ponderato risultante per gli ele- menti dell’involucro di passaggio d’aria, il
menti costruttivi esterni, compreso il ter- fonoisolamento relativo alla superficie
mine di adattamento allo spettro, deve assorbente dagli elementi dell’involucro
essere superiore di 5 dB rispetto al valo- di passaggio d’aria deve soddisfare il re-
re di requisito De: quisito della formula 7.8:

(R‘45°,w + Ctr)res ≥ De – 5 dB (7.5) Dn,e,w + Ctr,EIPA ≥ (R’w,F + Ctr,F) –10 ∙ lg(Sf)
+12 dB (7.8)
Dove:
D45°,nT,w Fonoisolamento ponderato nor- Dove:
malizzato dell’involucro dell’edifi- Dn,e,w Fonoisolamento relativo alla su-
cio in dB perficie assorbente dagli EIPA
Ctr Termine di adattamento allo ponderato in dB
spettro in dB Ctr,EIPA Termine di adattamento allo
spettro dall’EIPA in dB

Esempio di calcolo 7.6: Stima dell’attenuazione acustica con la regola del pollice
In una camera viene impiegata una finestra di 2 m2 con un indice di fonoisolamento
in opera (R’w,F + Ctr) = 32 dB. Sono previsti due EIPA. Secondo la formula 7.8 vale:

Dn,e,w + Ctr,EIPA ≥ 32 dB –10 ∙ lg (2) + 12 dB = 41 dB

Poiché sono previsti due EIPA, ogni EIPAdeve presentare un valore (Dn,e,w + Ctr) di
almeno 44 dB.
Con l’EIPA ipotizzato, il produttore indica un valore Dn,e,w di 45 dB, ma senza speci-
ficare il Ctr,EIPA. Assumendo Ctr,EIPA = –3 dB si
ottiene un valore stimato di Dn,e,w + Ctr,EIPA = 42 dB. La raccomandazione non è quin-
di soddisfatta. Se l’EIPA selezionato viene comunque impiegato, occorre ottenere
informazioni più dettagliate dal produttore e rivolgersi a un esperto in acustica.
97
Ventilazione residenziale

R’w,F Indice di fonoisolamento in ope- La formula precedente vale se in un loca-


ra ponderato della finestra in dB le è installato un solo elemento dell’invo-
Ctr,F Termine di adattamento allo lucro di passaggio d’aria. Nel caso di due
spettro della finestra in dB elementi dell’involucro di passaggio d’a-
SF Superficie della finestra, in m2 ria, il valore (Dn,e,w + Ctr,EIPA) del singolo
elemento dell’involucro di passaggio d’a-
Indipendentemente dai risultati della for- ria deve essere superiore di 3 dB. Questa
mula 7.8, il valore (Dn,e,w + Ctr,EIPA) dall’ele- regola del pollice presuppone inoltre che
mento dell’involucro di passaggio d’aria i valori R’w delle pareti e del tetto siano
deve essere di almeno 38 dB. Se il forni- superiori di almeno 15 dB a quelli delle fi-
tore non specifica un valore Ctr si dovreb- nestre. Questa regola del pollice non so-
be utilizzare un valore di default di Ctr,EIPA stituisce una verifica del fonoisolamento.
= –3 dB.

Flusso d’aria misurato/Flusso d’aria di dimensionamento in %

100

Soglia inferiore di tolleranza della norma >100 %


80

60

Figura 7.6: Flusso


40 d’aria esterna attra-
verso gli elementi
dell’involucro di pas-
20 saggio d’aria in uno
studio pratico [3];
Locale con 1 EIPA Locale con 2 EIPA
viene illustrato il rap-
0
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 porto tra i valori mi-
Numero della camera surati e i requisiti
1 EIPA per locale, condizioni effettive 1 EIPA per locale, dopo pulizia della norma nelle
condizioni effettive e
2 EIPA per locale, condizioni effettive 2 EIPA per locale, dopo pulizia
dopo la pulizia.

Flusso d’aria attraverso gli EIPA/Flusso d’aria aspirata in %


100
90 In condizioni Dopo pulizia
effettive e con filtri
80 nuovi
70
60
50 Figura 7.7: Rapporto
40 tra il flusso d’aria at-
traverso gli elementi
30
dell’involucro di pas-
20 saggio d’aria e il
flusso d’aria aspirata
10
in uno studio pratico
0 [3], in condizioni ef-
A B C D E F G H J K L M N O
fettive e dopo la puli-
Appartamento zia.
98
Progettazione di impiantid’aspirazione

7.7 La pratica Nelle camere in cui la norma non è stata


In uno studio pratico commissionato dal- soddisfatta, la sporcizia ha ridotto di un
la Conferenza dei servizi cantonali dell’e- terzo il flusso d’aria esterna. Tuttavia, il
nergia della Svizzera orientale [3], sono motivo non era sempre dovuto solo all’in-
stati esaminati gli impianti d’aspirazione tasamento dei filtri: anche lo sporco delle
in 13 appartamenti di 5 diversi complessi griglie di protezione dagli agenti atmo-
residenziali. Nel processo sono stati so- sferici e dagli insetti ha contribuito in
stituiti i filtri e sono stati puliti in totale 59 modo significativo.
elementi dell’involucro di passaggio d’a- Queste e altre osservazioni dimostrano
ria e 34 passaggi d’aria aspirata. Prima e che la manutenzione degli elementi
dopo sono stati misurati i flussi d’aria. dell’involucro di passaggio d’aria e dei
Nel 30 % degli elementi dell’involucro di passaggi d’aria aspirata richiede l’acces-
passaggio d’aria, i filtri sono stati sostitu- so a tutti i soggiorni e alle camere da let-
iti almeno una volta all’anno. Nella metà to. Soprattutto negli appartamenti in af-
degli elementi dell’involucro di passaggio fitto, questo lavoro non può essere dele-
d’aria, l’ultima sostituzione del filtro risale gato agli inquilini. Anche negli apparta-
a circa due o tre anni prima e nel 20 % menti in proprietà per piani, solo una par-
degli elementi dell’involucro di passaggio te del lavoro può essere delegata ai pro-
d’aria a quattro anni o più. Nell’ultimo prietari. Ad esempio, non è realistico per
gruppo vi erano anche elementi dell’invo- una gran parte degli utenti rimuovere e
lucro di passaggio d’aria in cui i filtri non installare professionalmente una griglia
erano mai stati sostituiti dopo la messa anti-insetti per la pulizia regolare.
in funzione. A seconda della qualità dell’aria esterna,
La figura 7.6 mostra in quale percentuale sono necessarie da uno a tre interventi di
il flusso d’aria richiesto dalla norma è sta- manutenzione all’anno, affinché gli ele-
to raggiunto dall’elemento dell’involucro menti funzionino correttamente. Non è
di passaggio d’aria. Ciò significa che un chiaro quanto gli inquilini si sentano di-
valore pari o superiore al 100 % soddisfa sturbati dal frequente accesso alle ca-
la norma. La norma prevede una tolleran- mere da letto da parte di terzi.
za del 15 %, di cui si è tenuto conto nel La figura 7.7 mostra il rapporto tra il flus-
calcolo del grado di conformità. so d’aria attraverso l’elemento dell’involu-
In 26 camere era presente un solo ele- cro di passaggio d’aria e il flusso d’aria
mento dell’involucro di passaggio d’aria. aspirata negli appartamenti esaminati.
In questo caso, salvo un’eccezione, il re- Anche in questo caso, le misurazioni
quisito normativo non è stato soddisfat- sono state effettuate in condizioni effet-
to. Prima della pulizia (condizioni effetti- tive e pulite. Dopo la pulizia, il valore me-
ve), il flusso d’aria esterna medio misura- dio del rapporto è salito da 0,59 a 0,73.
to era pari solo al 27 % del valore norma- Se non si prende in considerazione l’ap-
tivo. In condizioni pulite, la media era an- partamento «N», particolarmente poco
cora chiaramente troppo bassa, situan- ermetico, il fattore tra aria aspirata e aria
dosi intorno al 41 %. esterna (attraverso l’elemento dell’involu-
La situazione è migliore per camere con cro di passaggio d’aria) in condizioni puli-
due elementi dell’involucro di passaggio te è in media di 1,3. Ciò corrisponde al va-
d’aria: In condizioni effettive, solo 4 ca- lore standard della SIA 382/5. In condi-
mere su 15 non soddisfano il requisito. In zioni non pulite, il valore medio del fattore
condizioni pulite, solo due non soddisfa- era di 1,6. Nei quattro appartamenti parti-
no ancora. Ciò conferma che, con i pro- colarmente ermetici, almeno l’85 % dell’a-
dotti oggi comunemente impiegati, sono ria esterna fluiva attraverso l’elemento
solitamente necessari due elementi dell’involucro di passaggio d’aria (fattore
dell’involucro di passaggio d’aria per ca- < 1,2), in condizioni pulite che in quelle ef-
mera. fettive. Valori di riferimento comparabili
sono stati determinati anche in [2].
99
Ventilazione residenziale

7.8 Letteratura
[1] Dorer, Viktor; Pfeiffer, Andreas:
ENABL, Energieeffiziente Abluft-
systeme. Schlussbericht des
gleichnamigen Forschungs-
projekts. Empa, Dübendorf 2002
[2] Hoffmann, Caroline; et al.: FEN-
LEG: Fensterlüfter in der etappier-
ten Gebäudesanierung – ist der
Einsatz erfolgreich? Schlussbe-
richt des BFE-Projekts.
Fachhochschule Nordwestschweiz
FHNW, Muttenz/Hochschule
Luzern, Horw, 2020
[3] Primas, Alex; Huber, Heinrich;
Hauri, Claudia; Näf, Michel: Abluft-
anlagen und Einzelraumlüftungen
im Vollzug Energie. Hochschule
Luzern, Horw, 2018. Download via
www.endk.ch  Dokumentation/
Archiv  Studien
Capitolo 8

Progettazione della ventilazione


per singolo locale
Punti di leva negli impianti con ventilazione per singolo locale
I seguenti requisiti contribuiscono in modo significativo alla realizzazione di im-
pianti di alta qualità.

Caratteristiche di prestazione di apparecchi di ventilazione per singolo locale


– La sensibilità del flusso d’aria (o sensibilità alle variazioni di pressione) è una ca-
ratteristica qualitativa decisiva per l’efficienza energetica e il funzionamento di tali
apparecchi. Tale valore deve ammontare al massimo al 20 % (classe S2).
– Classe energetica A o superiore1
– Recupero di calore preferibilmente con uno scambiatore entalpico
– Nessuna batteria elettrica di riscaldamento, né come protezione dalla forma-
zione di ghiaccio nel RC, né per il post-riscaldamento

Note relative ai ventilatori push-pull


– Nel caso dei ventilatori push-pull, la direzione del flusso cambia ogni uno o due
minuti. In linea di principio, valgono gli stessi requisiti previsti per gli altri apparec-
chi di ventilazione per singolo locale.
– I ventilatori push-pull devono sempre essere utilizzati in coppia con una regola-
zione in comune.
– Poiché l’aria viene convogliata in una sola direzione per metà del tempo, il flusso
d’aria deve essere doppio rispetto agli apparecchi per l’esercizio continuo.
– La norma di test europea EN 13141-8:2015 valuta questi apparecchi in modo in-
sufficiente. Pertanto, devono essere utilizzati i risultati dei test secondo il DIBT
(Deutsches Institut für Bautechnik).
– Secondo la norma svizzera, ogni ventilatore deve essere dotato di due filtri, uno
sul lato esterno e uno sul lato locale. Solo pochi ventilatori push-pull soddisfano
questo requisito.

Protezione dal rumore


– Per una corretta valutazione, è necessario specificare il livello di potenza sonora.
Nelle camere da letto, il valore deve essere di circa 25 dB(A) per 30 m3/h di flusso
d’aria. Gran parte degli apparecchi di ventilazione per singolo locale disponibili sul
mercato attualmente non soddisfano tale requisito.
– Alcuni fornitori indicano il livello di pressione sonora a 1 o 3 metri di distanza. Ciò
si riferisce a una misurazione all’aperto. In una camera, il livello di pressione sonora
è superiore di 8 dB rispetto a una distanza di 1 metro, o di 17 dB rispetto a una di-
stanza di 3 metri.
– Gli apparecchi di ventilazione per singolo localo possono indebolire il fonoisola-
mento dal rumore esterno. Per una valutazione qualificata è necessario uno spe-
cialista in acustica (cfr. capitolo 7.6).

Combinazione con impianti d’aspirazione


– Gli apparecchi di ventilazione per singolo locale possono essere combinati con
ventilatori dell’aria aspirata nel bagno e nel WC. Insieme alla normale infiltrazione,
essi assicurano l’afflusso dell’aria di compensazione. In edifici particolarmente er-
metici (come Minergie-P) e con elevati flussi d’aria aspirata (a partire da due ba-
gni), possono essere necessarie misure per evitare una sottopressione eccessiva.
– I ventilatori dell’aria aspirata dovrebbero presentare un esercizio on/off regolato
in funzione del fabbisogno.

1 Nell’ambito delle prescrizioni energetiche, tale valore deve essere dichiarato dal fornitore.
101
Ventilazione residenziale

Igiene e manutenzione
Non solo la sostituzione dei filtri, ma anche la pulizia delle griglie dell’aria esterna,
delle griglie anti-insetti, ecc. richiede una manutenzione regolare da parte di per-
sonale qualificato. L’esperienza dimostra che gli inquilini non sono in grado di ef-
fettuare una manutenzione professionale degli apparecchi di ventilazione per sin-
golo locale. Si consiglia di stipulare contratti di manutenzione con almeno una visi-
ta di servizio all’anno. A tal fine, gli abitanti devono permettere l’accesso a ogni ca-
mera da letto.

8.1 Flussi d’aria e umidità umidità. Tuttavia, ciò richiede che gli abi-
dell’aria interna tanti comprendano a sufficienza i mec-
canismi alla base dell’umidità dell’aria in-
Il flusso d’aria immessa e d’aria aspirata terna e siano ben istruiti. In caso di scar-
per locale è solitamente di 30 m3/h, sa comprensione e comportamento
come indicato nel capitolo 3.6. L’aria scorretto, l’elevata flessibilità può essere
aspirata nel bagno, nella doccia e nel WC controproducente. Un rischio significati-
viene solitamente evacuata con classici vo è che gli abitanti spengano perma-
ventilatori dell’aria aspirata. Per il dimen- nentemente gli apparecchi perché li per-
sionamento dei flussi d’aria aspirata mi- cepiscono come troppo rumorosi. Le mi-
nimi, si rimanda al capitolo 7. Spesso, sure più efficaci per la protezione contro
tuttavia, non sono necessari elementi l’umidità sono quindi apparecchi silen-
dell’involucro di passaggio d’aria – que- ziosi e una buona istruzione.
sto aspetto è trattato nel capitolo 8.5.
Analogamente ad altri sistemi, è neces- 8.2 Tipologie di apparecchio,
sario valutare in linea di principio se la indicatori, requisiti
protezione contro l’umidità in inverno e i
requisiti per l’umidità dell’aria interna mi- Gli apparecchi a esercizio continuo
nima sono soddisfatti. Tuttavia, grazie (fig. 8.1) operano con flussi d’aria immes-
alla flessibilità d’esercizio degli apparec- sa e d’aria aspirata che rimangono co-
chi di ventilazione per singolo locale, l’u- stanti a un livello di esercizio selezionato.
midità dell’aria può essere influenzata in Il lato dell’aria immessa e quello dell’aria
modo quasi illimitato, con o senza recu- aspirata sono dotati di un proprio ventila-
pero di umidità. In questo modo, i limiti di tore e di un proprio filtro. Il calore viene Figura 8.2: Per venti-
Figura 8.1: Apparec- umidità superiore e inferiore possono es- recuperato tramite scambiatori di calore lare un locale i venti-
chio di ventilazione sere rispettati per un ampio spettro di si- latori push-pull ven-
a piastre.
per singolo locale a gono sempre impie-
tuazioni di occupazione e produzione di
esercizio continuo. gati in coppia.

Ventilatore push-
pull in modalità
aria aspirata

Ventilatore pull
in modalità aria
aspirata
102
Progettazione della ventilazione per singolo locale

Nel caso di ventilatori push-pull, noti Sensibilità del flusso d’aria


anche come «ventilatori a pendolo», la Poiché gli apparecchi di ventilazione per
direzione dell’aria cambia ciclicamente in singolo locale di solito non vengono im-
un lasso di tempo compreso tra uno e piegati in una rete di condotte, i loro ven-
due minuti. Il recupero di calore consiste tilatori hanno solo una bassa prevalenza.
in una massa di accumulo che viene cari- Da un lato, questo ha il vantaggio di una
cata nella direzione del flusso dal locale bassa potenza elettrica assorbita. D’altra
verso l’esterno e scaricata nella direzione parte, ciò significa che le variazioni di
opposta. Per un corretto esercizio, i ven- pressione esterne, come il vento e le for-
tilatori push-pull devono sempre essere ze ascensionali, ma anche la sporcizia,
impiegati in coppia, con un apparecchio possono portare a notevoli variazioni nel
operante in modalità di aria immessa e flusso d’aria. Nelle norme si parla di
l’altro in modalità di aria aspirata. La figu- «sensibilità del flusso d’aria» e nelle pre-
ra 8.2 mostra schematicamente un loca- scrizioni EcoDesign di «sensibilità alle
le ventilato con una coppia di ventilatori variazioni di pressione». Secondo la nor-
di questo tipo. Nella maggior parte dei ma di test EN 13141-8:2015 [1], la sensi-
prodotti, ventilatori assiali che possono bilità del flusso d’aria viene determinata
operare in entrambe le direzioni consen- misurando la variazione del flusso d’aria
tono di invertire la direzione del flusso. a –20 Pa di sottopressione e a + 20 Pa di
Sia gli apparecchi operanti in modalità sovrapressione (tra il lato interno e quello
continua che quelli operanti in modalità esterno).
push-pull sono disponibili con e senza La norma EN 13142:2021 [2] classifica la
recupero dell’umidità. sensibilità del flusso d’aria secondo la ta-
bella 8.1. Tuttavia, quando la norma di test

Classe di sensi- Ammontare della differenza massima del flusso d’aria,


bilità del flusso rispetto al flusso d’aria massimo
d’aria a + 20 Pa a –20 Pa
Tabella 8.1: Clas- S1 ≤ 10 % ≤ 10 %
sificazione della
S2 ≤ 20 % ≤ 20 %
sensibilità del flusso
d’aria secondo la
S3 ≤ 30 % ≤ 30 %
EN 13142:2021 [2]. Non classificata > 30 % > 30 %

Differenza di pressione in Pa
25

20
Apparecchio A,
15 flusso d’aria massimo
Apparecchio A,
10
flusso d’aria medio
5 Apparecchio B,
flusso d’aria massimo
0
Apparecchio B,
–5 flusso d’aria medio
Apparecchio C,
–10 flusso d’aria massimo
Figura 8.3:
Sensibilità del –15 Apparecchio C,
flusso d’aria ottenuta flusso d’aria medio
dalle misurazioni ef- –20
fetuate su tre appa- –25
recchi push-pull –100 –80 –60 –40 –20 0 20 40 60
nell’ambito del pro-
Variazione del flusso d’aria in %
getto EwWalt [3].
103
Ventilazione residenziale

EN 13141-8 sarà rivista, è possibile che la sibilità del flusso d’aria. Il motivo risiede
classificazione si riferirà ad altre condi- nei ventilatori assiali. Gli apparecchi di
zioni (eventualmente 10 Pa, misurati al ventilazione per singolo locale con eser-
flusso d’aria di riferimento). La figura 8.3 cizio continuo, invece, sono solitamente
mostra i risultati delle misurazioni di tre dotati di ventilatori centrifughi, che pre-
ventilatori push-pull effettuate nell’ambi- sentano una minore sensibilità del flusso
to del progetto tedesco EwWalt [3]. d’aria. In tal caso solitamente si raggiun-
Il ventilatore C, più stabile, raggiunge a gono le classi S2 e S3, ma vi sono anche
malapena la classe S3. Il ventilatore B, apparecchi non classificati e alcuni di
che è quello più sensibile, raggiunge ad- classe S1. In pratica, la sensibilità del
dirittura uno scarto dell’80 %. Ciò signifi- flusso d’aria porta a un disequilibrio che
ca che il flusso d’aria erogato scende a un indebolisce notevolmente i vantaggi del
quinto del valore originale con una so- RC, si vedano anche i capitoli 8.6 e 9.4.
vrappressione di 20 Pa nell’edificio. La SIA 382/5 differenzia il requisito della
Il ventilatore A non può essere classifica- sensibilità del flusso d’aria a seconda del
to secondo la norma EN 13142. Tuttavia, campo di applicazione secondo la tabel-
al livello di esercizio medio solitamente la 8.2.
impostato, il flusso d’aria cambia di un
considerevole 40 – 50 % con una diffe- Stima della variazione del flusso d’aria
renza di pressione di 10 Pa. durante l’esercizio normale
Questi dati mostrano che i ventilatori Solitamente, gli apparecchi di ventilazio-
push-pull possono avere un’elevata sen- ne per singolo locale operano a circa il

Campo di applicazione Classe


richiesta
– Regione con forte vento o S1
– collocazione dell’impianto a più di 20 m di altezza dal suolo (ad
esempio in grattacieli) o
– zona di ventilazione con altezza superiore a 6 m (ad esempio casa
monofamiliare a tre piani)
– Tutti gli altri casi con appartamenti con più di una facciata1) o ≤ S2
– un’altezza della zona di ventilazione compresa tra 3 e 6 m
– Abitazioni con una sola facciata e al contempo un’altezza mas- ≤ S3 Tabella 8.2: Requisiti
sima della zona di ventilazione di 3 m per la sensibilità del
1) Il termine «facciata» è utilizzato nella SIA 382/5 per pareti esterne con diverse direzioni rispetti- flusso d’aria secondo
vamente orientamenti. la SIA 382/5.

Esempio di calcolo 8.1: Sensibilità del flusso d’aria nel caso di apparecchi di
ventilazione per singolo locale
Un apparecchio di ventilazione per singolo locale a esercizio continuo ventila un lo-
cale in cui vige una sottopressione di 5 Pa. Il fornitore indica una sensibilità del flus-
so d’aria per il lato dell’aria immessa e dell’aria aspirata pari al 20 %. A una differen-
za di pressione di 0 Pa, il flusso d’aria immessa e d’aria aspirata sarebbe di 30 m3/h
ciascuno. A quanto ammontano i flussi d’aria a una sottopressione di 5 Pa?

Secondo la formula 8.1, la differenza a 5 Pa è pari a:

5 Pa
qv = 0,20 ∙ ∙ 30 m3/h = 3,0 m3/h
10 Pa

Il flusso d’aria immessa aumenta così di 3 m3/h, passando a 33 m3/h. Il flusso


d’aria aspirata si riduce di 3 m3/h, passando a 27 m3/h. La differenza tra il flusso
d’aria immessa e d’aria aspirata è quindi di 6 m3/h.
104
Progettazione della ventilazione per singolo locale

70 % del flusso d’aria massimo in eserci- gata nel test tedesco secondo il DIBT.
zio normale. A questa potenza di eroga- Questa procedura sarà probabilmente
zione, la sensibilità del flusso d’aria a inclusa nella revisione della norma di test
10 Pa è circa la stessa di quella alla mas- europea. Fino ad allora, si dovrebbero
sima potenza di erogazione e a 20 Pa. quindi utilizzare i dati di test secondo il
Semplificando, si può ipotizzare che il DIBT.
flusso d’aria vari linearmente con la diffe-
renza di pressione. La variazione del flus- Protezione dalla formazione di
so d’aria (in una direzione di flusso) in ghiaccio del RC
esercizio normale può quindi essere sti- Una soluzione elegante per la protezione
mata come segue: dalla formazione di ghiaccio del RC è il
recupero di umidità. In alcuni apparecchi
∆pn
qv = v ∙ ∙q (8.1) senza recupero di umidità, la regolazione
10 Pa v,n
spegne il ventilatore dell’aria immessa o
Dove v è la sensibilità del flusso d’aria, al entrambi i ventilatori quando la tempera-
flusso d’aria massimo e a 20 Pa. ∆pn è la tura esterna scende al di sotto di un cer-
differenza di pressione in esercizio nor- to livello, ad esempio –3 °C. Ciò elimina il
male tra interno ed esterno e qv,n è il flus- benficio del RC a basse temperature
so d’aria in esercizio normale. esterne.

Flusso d’aria effettivo Filtro


I ventilatori push-pull convogliano aria Le norme svizzere prevedono gli stessi
esterna nel locale solo per metà del loro requisiti per i filtri di tutti gli apparecchi
tempo di esercizio. Inoltre, occorre tene- di ventilazione. Pertanto, gli apparecchi
re conto della fase di commutazione tra di ventilazione per singolo locale devono
l’esercizio di aria immessa e di aria aspi- essere dotati di un filtro per l’aria immes-
rata. A seconda della regolazione del sa di classe ISO ePM1 50 % (F7).
ventilatore, il flusso d’aria è tipicamente Nel caso dei ventilatori push-pull, l’aria
ridotto del 5 – 10 %, in casi particolari fino passa in modo alternato attraverso i filtri.
al 20 %, rispetto all’esercizio continuo. Vi è quindi naturalmente da chiedersi se
Inoltre, la regolazione del ventilatore può le particelle accumulate nel filtro venga-
causare uno disequilibrio – oltre alla sen- no reimmesse nel locale. Sebbene non
sibilità del flusso d’aria. Nella procedura sono noti studi fondati in merito, si può
di test della EN 13141-8:2015, l’influenza ipotizzare che le particelle rimangano im-
della commutazione del ventilatore non è pigliate nel tessuto filtrante di classe ISO
rappresentata correttamente. Nel pro- ePM1 50 % e non si stacchino più alle
getto EwWalt [3] è stata sviluppata una normali velocità di flusso.
procedura migliore, la quale viene impie-

Figura 8.4: I ventila-


tori push-pull immet-
tono ed aspirano l’a-
ria in modo alternato.
Al contempo filtrano
la polvere e, a se-
conda del modello,
possono anche recu-
perare calore e umi-
dità. (Fonte: Stiebel
Eltron)
105
Ventilazione residenziale

Un altro aspetto è se un filtro sia suffi- sonora consentito per varie dimensioni di
ciente per i ventilatori push-pull e, in locale. Diversi fornitori, tuttavia non indi-
caso affermativo, dove debba essere cano il livello di potenza sonora, ma il li-
collocato. La SIA 382/5 fornisce al para- vello di pressione sonora a 1 m o 3 m di
grafo 5.3.6.4 la seguente risposta: distanza. Tuttavia, queste informazioni
«Poiché il recuperatore di calore e altre non valgono per una camera, ma per il
parti dell’apparecchio (per esempio il ven- cosiddetto campo libero (camera infini-
tilatore) sono attraversati sia dall’aria aspi- tamente grande). Il livello di pressione
rata che dall’aria immessa, bisogna assi- sonora risultante in una camera è signifi-
curarsi che l’aria in entrambe le direzioni di cativamente più alto. Le due colonne sul
flusso sia filtrata con almeno un filtro di lato destro della tabella 8.3 forniscono
classe ISO ePM10 50 % (M5). L’aria im- valori di riferimento di quanto possano
messa deve passare attraverso un filtro di essere alti i livelli di pressione sonora a
classe almeno ISO ePM1 50 % (F7) dopo una distanza di 1 m o 3 m (nel caso di una
l’ultima parte dell’impianto (in direzione del misurazione in campo libero) in modo da
locale) che viene a contatto con l’aria aspi- non superare i 25 dB(A) nel locale reale.
rata» A causa dell’installazione nella facciata,
gli apparecchi di ventilazione per singolo
La disposizione con due filtri per ventila- locale indeboliscono il fonoisolamento
tore illustrata nella figura 8.2 è quindi dal rumore esterno. L’indebolimento vie-
conforme alla norma svizzera. Tuttavia, la ne valutato in modo analogo a quello
maggior parte dei prodotti disponibili sul dell’elemento dell’involucro di passaggio
mercato non soddisfa tale requisito. d’aria nel capitolo 7.6. Anche il fonoisola-
mento ponderato relativo alla superficie
Rumore assorbente (Dn,e,w + Ctr) deve soddisfare
Come valore di riferimento, il livello di gli stessi requisiti. Se in un locale sono
pressione sonora in una camera non installati due ventilatori push-pull, il valo-
deve superare i 25 dB(A). Le note sulla re (Dn,e,w + Ctr) si riduce di 3 dB rispetto al
verifica conforme alla norma sono ripor- singolo apparecchio.
tate nel capitolo 11. La tabella 8.3 mostra
i valori di riferimento del livello di potenza

Esempio di calcolo 8.2: Livello di pressione sonora di apparecchi di ventilazi-


one per singolo locale
In una camera da letto di 12 m2 viene impiegato un apparecchio di ventilazione per
singolo locale. Il fornitore specifica un livello di pressione sonora di 17 dB (A) a 3 m
di distanza. Secondo la tabella 8.3, tuttavia, il livello di pressione sonora a una di-
stanza di 3 m (per una misurazione in campo libero) può raggiungere un massimo
di 8 dB (A). L’apparecchio è quindi troppo rumoroso di circa 9 dB. Oppure espres-
so diversamente: nelle camere da letto causerebbe un livello di pressione sonora
di 34 dB (A).

Superficie del pavi- Livello di po- Livello di pressione sonora massimo


mento del locale 1) tenza sonora LpA a una distanza 2), 3)
massimo LW,A2 di 1 m di 3 m
fino a 10 m2 25 dB(A) 17 dB(A) 7 dB(A) Tabella 8.3: Valori
da >10 m2 a 20 m2 26 dB(A) 18 dB(A) 8 dB(A) di riferimento per il
> 20 m2 28 dB(A) 20 dB(A) 10 dB(A) livello sonoro massi-
1) Con altezza del locale e arredamento tipici mo ammissibile di
2) Nel caso di due apparecchi in un locale, il livello di ciascun apparecchio deve essere di 3 dB in- apparecchi di venti-
feriore lazione per singolo
3) Nel caso di misurazione in campo libero o in un locale semi-riflettente locale.
106
Progettazione della ventilazione per singolo locale

Caratteristiche prestazionali Il principio a «singolo locale» si presta


raccomandate e richieste bene a forme miste con altri tipi di distri-
La tabella 8.4 mostra le caratteristiche buzione dell’aria. In particolare, sono
prestazionali raccomandate per gli appa- possibili:
recchi di ventilazione per singolo locale. – Negli appartamenti che sono principal-
Le prescrizioni EcoDesign (stato a inizio mente ventilati secondo il principio a
del 2021) di regola non richiedono un’eti- «cascata», il principio a «singolo locale»
chetta energetica per apparecchi di ven- viene utilizzato solo per singole camere
tilazione per singolo locale. Il fornitore con tempi o requisiti di utilizzo partico-
deve comunque dichiarare le caratteri- lari. Queste possono essere, ad esempio,
stiche elencate. camere di lavoro, locali hobby o camere
per gli ospiti.
8.3 Impianti per l’esercizio – Ovvia è la combinazione con il princi-
continuo pio di «collegamento con porte aperte».
In questo caso, le camere da letto sono
Varianti e forme miste dotate di apparecchi di ventilazione per
Se un intero appartamento viene ventila- singolo locale. Se durante il giorno le
to esclusivamente secondo il principio a porte delle camere sono per la maggior
«singolo locale», anche il soggiorno ne- parte aperte, si ottiene una buona qualità
cessita di un proprio apparecchio. Nella dell’aria interna in tutto l’appartamento.
forma pura, anche i locali con aria aspira- Se durante la notte le porte delle camere
ta, come bagno/WC, dovrebbero essere sono chiuse, la qualità dell’aria interna
ventilati secondo il principio a singolo lo- nelle camere da letto rimane buona. Nel
cale. Ciò potrebbe essere realizzato con soggiorno e nella sala da pranzo durante
l’installazione di un apparecchio di venti- la notte è possibile rinunciare alla venti-
lazione o con una ventilazione tramite le lazione meccanica senza rilevanti perdite
finestre. Molto più tipica, tuttavia, è la di comfort.
combinazione con impianti d’aspirazione – In genere, è possibile anche una com-
(vedi sotto). binazione con il principio di «collega-

Denominazione secondo il Regolamento Valore raccoman- Classe raccom.


(UE) 1254/2014 risp. EN 13142:2021 dato dalla EN 13142
Consumo energetico specifico (tedesco ≤ –38 kW/(m2 a)
SEV, inglese SEC), classe di consumo A o A+
energetico per clima europeo medio
Rapporto di temperatura ≥ 70 % ≤ TRS 3
Potenza d’ingresso specifica (tedesco ≤ 0,19 W/(m3/h) ≤ SPI 2
SEL, inglese SPI) risp. ≤ 684 W/(m3/s)
Tasso di perdita a 20 Pa ≤ 3,0 % ≤ U23)
d’aria interno1) a 100 Pa ≤ 8,5 %
con gas tracciante ≤ 2,0 %
Tasso di perdita a 50 Pa ≤ 3,0 %
d’aria esterno1) a 250 Pa ≤ 8,5 %
Tabella 8.4: Carat-
Tasso di miscelazione2) all’esterno/ ≤ 5,0 %
teristiche di presta-
miscelazione dell’aria esterna
zione di apparecchi Tasso di miscelazione all’interno/ ≤ 5,0 %
di ventilazione per miscelazione dell’aria interna
singolo locale secon- 1) I metodi di verifica sono alternativi secondo la EN 13142:2021, vale a dire che viene dichiarato un
solo valore. Il Regolamento (UE) 1254/2014 definisce il tasso di perdita d’aria interno a 100 Pa e
do il Regolamento quello esterno a 250 Pa.
(UE) 1253/2014 e 2) Il tasso di miscelazione indica il cortocircuito tra l’aria espulsa e l’aria esterna o l’aria immessa e
EN 13142:2021, non- l’aria aspirata
ché valori e classi 3) Nella classificazione, tutti e quattro i tassi di perdita o di miscelazione vengono presi in conside-
raccomandate. razione e insieme attribuiti a una classe
107
Ventilazione residenziale

mento con distribuzione attiva». Sono del fabbisogno. Note sull’esercizio com-
ipotizzabili casi in cui un apparecchio di binato, in particolare sull’afflusso dell’aria
ventilazione per singolo locale non può di compensazione, sono riportate nel ca-
essere installato in una camera da letto, pitolo 8.5.
ma può essere installato nel soggiorno,
nella sala da pranzo o nel corridoio. Ciò 8.4 Impianti con ventilatori
può essere il caso, ad esempio, se la ca- push-pull
mera da letto confina con un ambiente
molto rumoroso, se l’aria esterna è forte- Singolo locale di collegamento
mente contaminata o se l’installazione La figura 8.2 mostra come due ventilatori
dell’apparecchio non è possibile per mo- push-pull vengono combinati per forma-
tivi costruttivi. re quasi un unico apparecchio di ventila-
zione per singolo locale. Ciascun ventila-
Combinazione con impianti d’aspira- tore deve convogliare nell’abituale di-
zione mensionamento un flusso d’aria medio di
La forma mista molto comune di appa- 30 m3/h in entrambe le direzioni di flus-
recchi di ventilazione per singolo locale e so. La potenza elettrica assorbita per
impianti d’aspirazione combina i principi questo flusso d’aria è quindi pari alla po-
a «singolo locale» e a «cascata», spesso tenza totale di entrambi i ventilatori. Inol-
con l’aggiunta del «collegamento con tre, il livello sonoro nel locale è superiore
porte aperte». La figura 8.5 illustra que- di 3 dB rispetto al livello sonoro di un sin-
sto aspetto con l’esempio di un apparta- golo ventilatore. Il fonoisolamento dal
mento di 4½ locali in cui nelle camere suono esterno (Dn,e,w + Ctr) diminuisce di
sono installati apparecchi di ventilazione 3 dB rispetto a un singolo ventilatore.
per singolo locale e nel bagno/WC o
doccia/WC è installato un ventilatore per Più locali di collegamento
l’aria aspirata regolato in funzione del I ventilatori push-pull possono essere
fabbisogno. collegati per formare un gruppo di più lo-
Lo schema a sinistra mostra un caso cali. La figura 8.6 mostra un esempio di
notturno con le porte delle camere chiu- una possibile disposizione di due coppie
se e i ventilatori dell’aria aspirata spenti. di apparecchi in un appartamento di 4½
Nella camera non occupata, l’apparec- locali. Nell’intervallo A, i ventilatori delle
chio di ventilazione per singolo locale è camere 1 e 3 forniscono aria immessa.
spento. L’aria aspirata viene evacuata dalla ca-
Lo schema centrale mostra il caso diurno mera 2 e dal soggiorno. Nell’intervallo B
in cui una persona lavora nella camera avviene il contrario. Nel caso di esercizio
con la porta chiusa e due persone si tro- illustrato, i ventilatori dell’aria aspirata nel
vano nel soggiorno. Tutti e tre gli appa- bagno/WC e nella doccia/WC sono
recchi di ventilazione per singolo locale spenti. Analogamente all’esempio della
sono accesi. Le porte delle due camere figura 8.5, sono possibili altri casi di eser-
non occupate sono aperte. I ventilatori cizio con porte aperte, coppie di appa-
dell’aria aspirata sono spenti. recchi spenti e ventilatori dell’aria aspira-
Lo schema di destra presenta una situa- ta accesi. Il caso illustrato corrisponde al
zione simile a quella centrale, con la dif- dimensionamento per la notte con le
ferenza che ora un ventilatore dell’aria porte della camera chiuse. Come per il
aspirata è acceso perché una persona dimensionamento di tutti i sistemi di ven-
sta utilizzando il bagno. tilazione residenziale, è noto solo il nu-
Questi tre casi sono esemplari e non de- mero di occupanti dell’appartamento, ma
scrivono affatto tutte le combinazioni non in quali camere dormono una o due
possibili. Nell’esempio, l’aria aspirata nel persone.
bagno/WC e nella doccia/WC viene ge-
stita con un esercizio on/off in funzione
108
Progettazione della ventilazione per singolo locale

Nell’esempio si ipotizza quanto segue: Ciò significa che il livello sonoro e la po-
– Nelle camere da letto con due per- tenza elettrica assorbita devono essere
sone, il livello di CO2 secondo la determinati rispettivamente a 41 e
SIA 382/5 è al massimo di 1350 ppm. 44 m3/h. Il flusso d’aria effettivamente
– La perdita di carico dei passaggi d’aria erogato dai ventilatori push-pull nelle ca-
di transito è di 3 Pa. mere 1, 2 e 3 è inferiore di circa il 10 % a
– I ventilatori presentano una sensibilità causa della sensibilità del flusso d’aria.
del flusso d’aria pari al 30 % (classe S3). I passaggi d’aria di transito sono dimen-
Vengono operati al 70 % della velocità sionati per una perdita di carico di 3 Pa a
massima. 37 e rispettivamente 40 m3/h. A tal fine,
– Tutti i ventilatori operano allo stesso li- sotto la porta deve essere presente una
vello di esercizio. fessura di almeno 8 – 9 mm. Poiché il get-
– Nel soggiorno/sala da pranzo vige la to d’aria soffia verso l’interno della came-
pressione esterna (adattamento dovuto ra per metà del tempo, è necessario va-
alla permeabilità all’aria dell’involucro lutare se ciò può provocare correnti d’a-
dell’edificio). ria nella zona di permanenza.
– Nelle camere, la permeabilità all’aria Per ottenere la stessa qualità dell’aria in-
dell’involucro dell’edificio è trascurabile a terna, il collegamento di più locali con
causa della piccola frazione di superficie porte chiuse richiede flussi d’aria più ele-
esterna. In esercizio con aria immessa, la vati durante la notte rispetto agli appa-
pressione nella camera è quindi più alta recchi di ventilazione per singolo locale
di 3 Pa rispetto all’esterno o al soggior- con esercizio continuo (figura 8.5). Con
no/sala da pranzo. In esercizio con aria un’occupazione di 3 persone è di circa il
aspirata è inferiore di 3 Pa. 50 %, con un’occupazione di 4 persone di
circa il 20 % in più. Nell’esercizio diurno,
Sulla base di questi requisiti e ipotesi, a con la maggior parte delle porte aperte e
una differenza di pressione pari a 0 Pa, i una regolazione in funzione del fabbiso-
ventilatori push-pull devono erogare i se- gno, risulta un flusso d’aria approssimati-
guenti flussi d’aria: vamente uguale. I passaggi d’aria di tran-
– Occupazione dell’appartamento con sito devono avere dimensioni maggiori
3 persone: 41 m3/h nel caso del collegamento di più locali.
– Occupazione dell’appartamento con La misura in cui il collegamento di più lo-
4 persone: 44 m3/h cali mostrato nell’esempio può essere re-
alizzato con i ventilatori push-pull oggi
disponibili sul mercato, rispettando le
norme svizzere, è una questione aperta,

Notte Giorno senza aria aspirata Giorno con aria aspirata


nel Bagno/WC nel Bagno/WC

Figura 8.5: Esempi di Bagno/ Bagno/


Camera Camera Camera Bagno/
modalità di esercizio WC WC
WC
in caso di combina-
zione di apparecchi Doccia/ Doccia/ Doccia/
Camera Camera Camera
di ventilazione per WC WC WC
singolo locale a eser-
cizio continuo e di
Camera
ventilatori dell’aria Camera Camera
Cucina
aspirata nel bagno/
doccia/WC.
Soggiorno Soggiorno Soggiorno
 Aria immessa
 Aria aspirata
 Aria di transito
109
Ventilazione residenziale

in quanto devono al contempo essere renza principale, tuttavia, è che l’aria


soddisfatti i seguenti requisiti: aspirata è in funzione per un periodo di
– Nel dimensionamento dei ventilatori tempo significativamente più breve.
push-pull da 40 a 44 m3/h, si deve ri- Un altro aspetto è il rendimento ridotto
spettare il livello di pressione sonora di del RC quando l’aria aspirata è in funzio-
25 dB(A). ne. A livello indicativo, si possono assu-
– La sensibilità del flusso d’aria può rag- mere i seguenti valori medi annui:
giungere un massimo del 30 % (classe – Nel caso di esercizio on/off regolato in
S3). Nella maggior parte dei casi è ri- funzione del fabbisogno, il rendimento
chiesta persino la classe S2. del RC si riduce di circa il 10 %.
– Ogni ventilatore push-pull deve es- – In esercizio continuo, il rendimento del
sere dotato di due filtri. RC si riduce di circa il 50 %.
– Gli apparecchi operano in coppia in
tutti i casi di esercizio. Dettagli in merito si trovano al cap. 9.4.

8.5 Note sull’abbinamento Afflusso dell’aria di compensazione e


con impianti d’aspirazione passaggi d’aria di transito
L’aria di compensazione per l’aria aspira-
Modalità di esercizio dell’aria aspirata ta di bagno, doccia, WC ed eventual-
Nel caso dell’aria aspirata, si pone la mente altri locali deve essere immessa in
questione se il suo esercizio debba esse- modo che non si crei una sottopressione
re continuo o regolato on/off in funzione non consentita, anche in combinazione
del fabbisogno. L’esercizio continuo ha il con apparecchi dell’aria aspirata. L’aria di
vantaggio di necessitare di flussi d’aria compensazione per la cappa d’aspirazio-
aspirata inferiori. Nell’esempio della figu- ne non viene trattata in questa sezione;
ra 8.5, tuttavia, si verificherebbe comun- note in merito si trovano al capitolo 10.1.
que un forte disequilibrio nel caso di ap- Il calcolo esatto delle condizioni di pres-
parecchi di ventilazione per singolo loca- sione e di flusso nell’esercizio combinato
le. In questo modo risulta una tempera- di apparecchi di ventilazione per singolo
tura dell’aria immessa costantemente più locale e ventilatori dell’aria aspirata, te-
bassa. Anche la formazione di ghiaccio nendo conto dell’infiltrazione, sarebbe
sul RC inizia già a temperature esterne complesso e dovrebbe essere eseguito
più elevate rispetto all’esercizio bilancia- in modo iterativo. Pertanto, si raccoman-
to. In linea di principio, le restrizioni val- da la seguente procedura. Si tratta di ve-
gono anche per l’esercizio on/off regola- rificare se a una determinata sottopres-
to in funzione del fabbisogno. La diffe- sione risulta il flusso d’aria di compensa-

Intervallo A, senza aria aspirata Intervallo B, senza aria aspirata


Figura 8.6: Collega-
Camera 1 Camera 1
Bagno/ Bagno/ mento di più locali
+ 3 Pa − 3 Pa
40 m3/h WC 40 m3/h WC con ventilatori
Coppia di Coppia di
apparecchi 1 apparecchi 1 push-pull – di se-
Camera 2 Camera 2
Doccia/ Doccia/ guito un esempio di
−3 Pa + 3 Pa
WC WC due coppie di appa-
40 m3/h 40 m3/h
0 Pa 0 Pa
recchi in un apparta-
Camera 3 Camera 3
mento di 4½-locali,
+ 3 Pa − 3 Pa
Coppia di 40 m3/h Coppia di 40 m3/h Cucina dimensionamento
Cucina
apparecchi 2 apparecchi 2 per l’occupazione
44 m3/h Soggiorno 0 Pa 44 m3/h Soggiorno 0 Pa con quattro persone.
 Aria immessa
 Aria aspirata
 Aria di transito
110
Progettazione della ventilazione per singolo locale

Esempio di calcolo 8.3: Verifica di un flusso d’aria di compensazione suffici-


ente per l’abbinamento di apparecchi di ventilazione per singolo locale con im-
pianti d’aspirazione
L’appartamento della figura 8.5 è dotato di tre apparecchi di ventilazione per sin-
golo locale, che in esercizio normale convogliano 30 m3/h di aria immessa e di aria
aspirata. La sensibilità del flusso d’aria è pari al 15 %. I ventilatori dell’aria aspirata
del bagno/WC e della doccia/WC, regolati in funzione del fabbisogno, operano a
singolo livello con un flusso d’aria di 50 m3/h ciascuno.
L’appartamento ha una superficie netta di 80 m2 e la tenuta all’aria dell’involucro
dell’edificio corrisponde al valore mirato per i nuovi edifici. I passaggi d’aria di tran-
sito vengono realizzati con fessure sotto le porte. La verifica si basa sulle sotto-
pressioni raccomandate di 8 Pa e 15 Pa. È possibile garantire il flusso d’aria di
compensazione richiesto? La tabella 8.5 mostra la verifica passo per passo. Le
ipotesi dell’esempio sono conservative: appartamento relativamente piccolo; bas-
sa tenuta all’aria dell’involucro dell’edificio; solo tre apparecchi di ventilazione per
singolo locale per due ventilatori dell’aria aspirata; sensibilità del flusso d’aria rela-
tivamente buona. Ciononostante, le sottopressioni raccomandate possono essere
rispettate. Nel caso standard vi è addirittura una riserva; la sottopressione effetti-
va dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 Pa.
Tuttavia, dall’esempio si può anche concludere che sarebbero necessarie misure
nel caso di una sensibilità del flusso d’aria molto bassa (classe S1). Ciò non signifi-
ca però che si debba scegliere la classe S3 o addirittura una classe peggiore. Ciò,
infatti, peggiorerebbe inutilmente l’efficienza energetica dell’intero impianto (vedi
capitolo 9.4). Sarebbero necessarie misure anche nel caso in cui la tenuta all’aria
dell’involucro dell’edificio sia molto bassa, come è tipico per gli edifici Minergie-P.

Passo Nota, descrizione Caso Caso


standard peggiore
1 Flusso d’aria di compensazione necessario 50 m3/h 100 m3/h
2 Sottopressione massima consentita 8 Pa 15 Pa
3 Infiltrazione attraverso l’involucro dell’edificio 46 m3/h 68 m3/h
Dalla figura 7.2 risultano 35 m3/h a 4 Pa.
4 Disequilibrio degli apparecchi di ventilazione 22 m3/h 41 m3/h
per singolo locale
La differenza tra il flusso d’aria immessa e il
flusso d’aria aspirata viene calcolata secondo la
formula 8.1.
Ipotesi: la perdita di carico dei passaggi d’aria di
transito è trascurabile. La sottopressione nei lo-
cali di installazione corrisponde quindi alla sotto-
pressione del passo 2.
5 Controllo dei passaggi d’aria di transito
L’aria di transito viene distribuita su tre porte.
Flusso d’aria attraverso i passaggi d’aria di tran-
sito: 7 m3/h 14 m3/h
Tabella 8.5: Verifica Perdita di carico con una fessura alta 7 mm ca. 0,15 Pa ca. 0,5 Pa
di un flusso d’aria di (figura 3.19):
compensazione L’ipotesi del passo 4 è quindi consentita.
sufficientemente 6 Controllo
elevato nel caso di Somma dell’aria di compensazione 68 m3/h 109 m3/h
combinazione di Somma dell’aria di compensazione ≥ flusso sì sì
apparecchi di venti- d’aria di compensazione necessario
lazione per singolo 7 Misure
locale con impianti Non sono necessarie misure per aumentare il
d’aspirazione.
flusso d’aria di compensazione.
111
Ventilazione residenziale

zione minimo necessario. Ciò avviene in pressione nei locali d’installazione degli
sette passi: apparecchi di ventilazione per singolo lo-
1. Il flusso d’aria di compensazione ne- cale, si tiene conto delle perdite di carico
cessario viene determinato. dei passaggi d’aria di transito. Ciò ri-
– Caso standard: esercizio del ventila- chiede ipotesi realistiche.
tore dell’aria aspirata più grande in eser- 5. I passaggi d’aria di transito vengono
cizio normale controllati o dimensionati. Se le ipotesi
– Caso più sfavorevole: esercizio di tutti i del passo 4 differiscono dal controllo o
ventilatori dell’aria aspirata al livello mas- dal dimensionamento di oltre 1 Pa, oc-
simo corre ritornare al passo 4.
2. La sottopressione massima consen- 6. Segue il controllo se la somma dei
tita nell’appartamento viene determinata. flussi d’aria di compensazione dei passi 3
I seguenti valori sono raccomandati: e 4 è almeno pari al flusso d’aria di com-
– Caso standard: 8 Pa pensazione del passo 1.
– Caso peggiore: 15 Pa1 7. Se il controllo al passo 6 è negativo,
3. L’infiltrazione attraverso l’involucro occorre definire misure per aumentare il
dell’edificio viene determinata in base al flusso d’aria di compensazione. Ciò può
capitolo 7.2. A una sottopressione di essere raggiunto, ad esempio, modifi-
8 Pa, l’infiltrazione è superiore di un fat- cando la regolazione del ventilatore degli
tore 1,3 rispetto alla figura 7.2. A una sot- apparecchi di ventilazione per singolo lo-
topressione di 15 Pa, il fattore è pari a 1,9. cale. Quando i ventilatori dell’aria aspi-
4. L’aria di compensazione che affluisce rata nel bagno/WC sono in esercizio, i
attraverso gli apparecchi di ventilazione ventilatori dell’aria aspirata degli appa-
per singolo locale a causa del disequili- recchi di ventilazione per singolo locale
brio viene stimata. In tal caso viene possono venire spenti e/o i ventilatori
presa in considerazione la sensibilità del dell’aria immessa possono venire impo-
flusso d’aria in condizioni di esercizio stati al livello più alto. È importante no-
normale (vedi capitolo 8.2). Per la sotto- tare che il livello sonoro varia, il che può
essere fastidioso, in particolare di notte.
Inoltre, possono venire impiegati EIPA
1 A causa della forza di apertura di porte o fine-
stre, la sottopressione deve essere al massimo che si aprono solo quando viene acceso
di 20 Pa un ventilatore dell’aria aspirata.

Flusso d’aria misurato/Flusso d’aria di dimensionamento in %

Figura 8.7: Flusso


100 d’aria immessa di
Dopo pulizia
>100 % apparecchi di venti-
lazione per singolo
80 locale in condizioni
In condizioni effettive e dopo la
effettive
pulizia; viene illu-
60 strato il rapporto
con i valori nominali
della norma svizzera.
40
I dati sono tratti da
un test pratico [4].
I numeri degli appa-
20
recchi sono ordinati
in funzione del
flusso d’aria misu-
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 rato. L’ordine non è
lo stesso della fi-
Numero dell’apparecchio
gura 8.8.
112
Progettazione della ventilazione per singolo locale

Focolari nell’abitazione 8.6 La pratica


Le sottopressioni consigliate sono troppo Per conto della Conferenza dei servizi
elevate per consentire l’esercizio di un fo- cantonali dell’energia della Svizzera
colare nell’abitazione quando gli impianti orientale, in un test pratico [4], sono sta-
d’aspirazione sono in funzione. Nel caso ti esaminati 16 apparecchi di ventilazio-
di un focolare nell’abitazione, è necessa- ne per singolo locale in 9 appartamenti
rio adottare misure per evitare che l’eser- di 5 case plurifamiliari. Tutti gli apparta-
cizio del focolare e del ventilatore dell’aria menti erano dotati di impianti d’aspira-
aspirata avvengano simultaneamente. zione nel bagno/WC. Non sono stati rile-
vati ventilatori push-pull.
I flussi d’aria immessa e d’aria aspirata
sono stati misurati nelle condizioni effet-

Disequilibrio degli apparecchi di ventilazione per singolo locale in %


100
Dopo pulizia e
80 con filtri nuovi
In condizioni effettive
60
40
20
0
Figura 8.8: Con-
–20
fronto tra il disequili-
brio misurato degli – 40
apparecchi di venti- – 60
lazione per singolo
locale in condizioni – 80
effettive e dopo la –100
pulizia; dati prove- 111 112 113 121 122 123 211 221 311 321 611* 612* 613* 621* 622* 1011
nienti dal test pra- Numero del locale
tico. Definizione del * I ventilatori dell’aria aspirata in bagno/WC non hanno potuto essere spenti durante
disequilibrio se- la misurazione
condo il capitolo 9.4.

Fattore d’incidenza Condizioni degli apparecchi analizzati


Condizioni Dopo la pulizia e la
effettive sostituzione del filtro
Disequilibrio medio 40 % 20 %
Rapporto di temperatura secondo le indi- 70 … 80 % 70 … 80 %
cazioni del produttore (valori su banco
prova in condizioni a nuovo)
Riduzione del rapporto di temperatura a 17 … 23 % 6 … 10 %
causa del disequilibrio dovuto alla sporcizia
Tabella 8.6: Ordine
Riduzione del rapporto di temperatura do- ca. 5 % ca. 5 %
di grandezza dei
vuta alla combinazione con impianti d’a-
rapporti di tempera-
spirazione
tura e del rendimento Riduzione del rapporto di temperatura do- 0 … 5% 0 … 5%
netto annuo del RC vuta alla protezione dalla formazione di
degli apparecchi di ghiaccio del RC (per la stazione climatica
ventilazione per sin- di Zurigo MeteoSvizzera)1)
golo appartamento Rendimento netto annuo del RC ca. 40 … 50 % ca. 55 … 65 %
analizzati nelle misu- 1) In località alpine come Davos, la protezione dalla formazione di ghiaccio può ridurre il rendi-
razioni sul campo. mento del RC di ben il 35 %.
113
Ventilazione residenziale

tive. In seguito, gli apparecchi sono stati immessa e d’aria aspirata disuguali, per
puliti e i filtri sono stati sostituiti da filtri ridurre il livello sonoro.
nuovi e puliti. In tali condizioni, i flussi Nei n. da 611 a 622, gli impianti d’aspira-
d’aria sono stati nuovamente misurati. zione del bagno/WC (esercizio continuo
Nell’ambito dello studio sono state valu- non disattivabile) hanno influenzato il di-
tate visivamente le condizioni igieniche sequilibrio. Nel n. 612, il ventilatore
degli apparecchi. Inoltre, è stato chiesto dell’aria aspirata ha causato una sotto-
agli abitanti quando è stato effettuato pressione così forte che, dopo la pulizia,
l’ultimo cambio del filtro. aria esterna affluiva attraverso il lato
Tutti gli apparecchi di ventilazione per dell’aria aspirata dell’apparecchio di ven-
singolo locale erano dotati di filtri per l’a- tilazione per singolo locale.
ria esterna di classe ISO ePM1 50 % (F7). I disequilibri riscontrati non hanno nulla
I filtri dell’aria aspirata erano di classe a che vedere con un’eventuale pressione
Coarse (G2 o G3). Nel caso di 15 appa- del vento. La causa principale era la
recchi, i filtri sono stati sostituiti da 0,5 a sporcizia e i filtri intasati, nonostante le
1 anno prima dello studio. In un apparec- buone condizioni igieniche degli appa-
chio, i filtri erano stati sostituiti 1,5 anni recchi. Poiché la manutenzione è spesso
prima. Secondo l’ispezione visiva, le meno rigorosa che negli apparecchi di
condizioni igieniche di tutti gli apparec- questo studio, nella pratica occorre
chi erano buone. È presumibile che in aspettarsi disequilibri maggiori. Si pre-
termini di filtri e igiene gli apparecchi sume inoltre che la messa in funzione
esaminati risultino migliori rispetto alla non sia stata ideale e che gli effetti
media svizzera. La spiegazione di ciò ri- dell’invecchiamento abbiano inciso. Inol-
siede nel fatto che, ad eccezione di un tre, il disequilibrio è influenzato dalle ca-
appartamento, ovunque era presente un ratteristiche del sistema e, in alcuni casi,
contratto di manutenzione. è stato anche intenzionalmente previsto.
La figura 8.7 mostra il rapporto tra i flus- Con il disequilibrio riscontrato nello stu-
si d’aria immessa misurati in relazione ai dio sul campo, il rendimento netto annuo
requisiti della SIA 2023, allora in vigore. del RC è quello indicato nella tabella 8.6.
Inoltre, è indicata la tolleranza secondo Le basi di ciò sono riportate nel capito-
la SIA 2023 (deviazione ammessa dal lo 9.4.
valore nominale: 15 %). Sulla base di questo studio, si stima che
Nelle condizioni effettive, il 70 % degli il rendimento netto del RC per gli appa-
apparecchi presentava flussi d’aria infe- recchi di ventilazione per singolo locale
riori di oltre il 15 % rispetto ai requisiti. nell’Altopiano svizzero sia di circa il
Dopo la pulizia, erano il 40 %. Prima del- 50 %. In ubicazioni alpine, il rendimento
la pulizia, il flusso d’aria era in media in- può scendere al 30 %, con una protezio-
feriore del 50 % o di 9 m3/h rispetto a ne dalla formazione di ghiaccio sfavore-
dopo la pulizia. Ciò vale per gli apparec- vole. Nonostante la discrepanza con i
chi con un flusso d’aria prima della puli- valori di test, va comunque detto che gli
zia inferiore all’85 % del valore nominale. apparecchi di ventilazione per singolo
La figura 8.8 mostra il disequilibrio prima locale dimezzano le perdite di calore per
e dopo la pulizia. Il valore medio nella si- ventilazione.
tuazione esistente era del 42 % (tra lo
0 % e il 79 %) e del 21 % dopo la pulizia
(tra il 2 % e il 55 %, escluso il n. 612). Nel-
la metà dei casi, la pulizia ha ridotto si-
gnificativamente il disequilibrio. Tutta-
via, in cinque casi la pulizia ha aumenta-
to il disequilibrio. In quattro casi (n. 123,
612, 613 e 622) gli apparecchi erano in
esercizio volutamente con flussi d’aria
114
Progettazione della ventilazione per singolo locale

8.7 Letteratura
[1] EN 13142:2021 Lüftung von
Gebäuden – Bauteile/Produkte für
die Lüftung von Wohnungen –
Geforderte und frei wählbare
Leistungskenngrössen
[2] EN 13141-8:2015 Lüftung von
Gebäuden – Leistungsprüfung von
Bauteilen/Produkten für die Lüf-
tung von Wohnungen – Teil 8:
Leistungsprüfung von mechani-
schen Zuluft und Ablufteinheiten
ohne Kanal­anschluss (einschliess-
lich Wärmerückgewinnung)
[3] Röder, Tim; Mathis, Paul; Müller,
Dirk: EwWalt – Energetische
Bewertung der dezentralen
kontrollierten Wohnraumlüftung in
alternierender Betriebsweise.
Fraunhofer IRB Verlag, Stuttgart
2019 ISBN 978-3-7388-0333-4
[4] Primas, Alex; Huber, Heinrich;
Hauri, Claudia; Näf, Michel: Abluft-
anlagen und Einzelraumlüftungen
im Vollzug Energie. Hochschule
Luzern, Horw, 2018. Download via
www.endk.ch  Dokumentation/
Archiv  Studien
Capitolo 9

Componenti, apparecchi,
fabbisogno energetico
9.1 Igiene e filtrazione In conformità alla EN 13142:2021 [3],
Appendice D, il fattore di contaminazio-
Pulizia ne del filtro è definito come segue:
Impianti e apparecchi di ventilazione de-
qv,ref
vono essere facili da controllare e pulire. ffc = q  (9.1)
v,fc
Gli apparecchi devono essere puliti rego-
larmente all’interno e all’esterno con un Dove
panno asciutto o umido. Il RC dovrebbe qv,ref Flusso d’aria di riferimento in m3/h
poter essere estratto da personale quali- qv,fc Flusso d’aria convogliato in m3/h, a
ficato, in caso di necessità. Tutti gli altri una perdita di carico del filtro cor-
componenti dovrebbero essere facil- rispondente a 1,5 volte la perdita di
mente accessibili. carico quando il filtro è nuovo

Classi di filtro La tabella 9.2 fornisce valori indicativi


Dal 2016, i filtri dell’aria sono classificati per il fattore di contaminazione del filtro
secondo la norma ISO 16890 [1]. In prati- di vari tipi di apparecchi e impianti. I fat-
ca, spesso si trovano ancora le vecchie tori qui indicati devono essere presi in
denominazioni secondo la EN 779 [2]. La considerazione nel dimensionamento
tabella 9.1 mostra quali nuove classi sono dell’apparecchio di ventilazione, perché i
correlate alle vecchie; essa indica inoltre flussi d’aria e gli indici energetici dichia-
i requisiti della SIA 382/5. rati dai fornitori si riferiscono sempre
all’apparecchio nuovo con filtri puliti. In
Fattore di contaminazione del filtro realtà, però, un apparecchio lavora con
I filtri sporchi ostacolano il flusso d’aria. filtri «mediamente sporchi» nel corso di
Per mantenere il flusso d’aria richiesto, un anno.
Tabella 9.1: Classi di occorre quindi aumentare la velocità del
filtro e loro applica-
ventilatore.
zione.
Tipo di Classe di filtro secondo Osservazione e requisiti secondo la SIA 382/5
polvere ISO 16890 EN 779
ISO Coarse > 30 % G2 Non adatto per gli apparecchi di ventilazione (trattiene solo polvere molto grossolana)
Polvere
ISO Coarse > 45 % G3 Non adatto per gli apparecchi di ventilazione (trattiene solo polvere molto grossolana)
grosso-
lana ISO Coarse > 60 % G4 Raccomandazione come classe di filtro minima per l’aria aspirata in apparecchi con
scambiatori di calore a piastre
ISO ePM10 ≥ 50 % M5 Secondo la SIA 382/5:
– Livello minimo per l’aria aspirata in apparecchi con scambiatore di calore a rotore
Polvere
– Livello minimo per gli elementi dell’involucro di passaggio d’aria con aria esterna
medio-
pulita e buona accessibilità (vedi capitolo 7.6)
fine
– Filtro esterno per ventilatori push-pull (vedi capitolo 8.2)
ISO ePM2,5 ≥ 50 % M6
ISO ePM1 ≥ 50 % F7 Secondo la SIA 382/5:
– Livello minimo per l’aria immessa di tutti gli apparecchi con convogliamento mecca-
nico dell’aria
Polvere – Filtro standard per gli elementi dell’involucro di passaggio d’aria
fine – Filtro lato locale per ventilatori push-pull (vedi capitolo 8.2)
ISO ePM1 ≥ 70 % F8
ISO ePM1 ≥ 80 % F9 Raccomandato in caso di elevato inquinamento dell’aria esterna con polveri fini o per
requisiti molto elevati di qualità dell’aria interna
116
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

Filtri sui passaggi d’aria aspirata In molti apparecchi, i filtri sono dimensio-
Alcuni fornitori offrono passaggi d’aria nati (troppo) piccoli, tanto da richiedere
aspirata con filtri. Il loro scopo è quello di un cambio del filtro da 3 a 4 volte l’anno.
evitare che le condotte dell’aria aspirata Ciò vale soprattutto per gli apparecchi di
si sporchino rapidamente. Se tali filtri ventilazione per singolo locale e per i
sono dimensionati correttamente e so- passaggi d’aria di transito.
stituiti regolarmente, possono essere uti-
li. Tuttavia, poiché l’impegno di manuten- 9.2 Convogliamento dell’aria
zione aumenta notevolmente (ad esem- La potenza specifica del ventilatore
pio, quattro filtri sui passaggi d’ASP, oltre SFP (Specific Fan Power) indica il rap-
al filtro nell’apparecchio), vi è il rischio porto tra la potenza elettrica assorbita
che la manutenzione venga trascurata. da un ventilatore e il flusso d’aria convo-
Inoltre, questi filtri hanno talvolta una su- gliato. Il valore SFP vale per singoli venti-
perficie troppo piccola e quindi una vita latori e viene utilizzato per gli apparecchi
utile breve. Pertanto, i filtri nei passaggi di ventilazione per più appartamenti. I re-
d’ASP devono essere utilizzati solo se quisiti sono riportati nella SIA 382/1.
espressamente richiesti dagli utenti. La potenza specifica dell’apparecchio
SPI (Specific Power Input) indica il rap-
Sostituzione del filtro porto tra la potenza elettrica totale as-
I filtri dovrebbero essere sostituiti al più sorbita di un apparecchio di ventilazione
tardi dopo un anno. Se l’aria esterna a (ventilatori, azionamenti ausiliari e rego-
monte del filtro non può essere riscalda- lazione) e il flusso d’aria medio dell’aria
ta di almeno 2 – 3 K (umidità relativa al fil- immessa e dell’aria aspirata. Esso non
tro sempre inferiore all’80 %), il filtro comprende il consumo energetico della
dell’aria esterna deve essere sostituito protezione dalla formazione di ghiaccio
almeno due volte all’anno. così come l’eventuale post-riscaldamen-
I filtri di ricambio devono essere conser- to. Per gli apparecchi con pompa di calo-
vati nella confezione originale e protetti re integrata, il valore SPI viene determi-
da polvere e umidità. Durante la sostitu- nato a pompa di calore spenta.
zione dei filtri è necessario indossare
PE
guanti monouso e una mascherina anti- SPI = 2 ∙ (9.2)
qv11 + qv22
polvere. I filtri rimossi devono essere im-
mediatamente imballati in sacchetti di Dove
plastica ermetici e smaltiti secondo le in- SPI Potenza specifica dell’apparecchio
dicazioni del fornitore. in W/(m3/h)
PE Potenza elettrica assorbita in W
qv11 Flusso d’aria aspirata in m3/h
I filtri sono prodotti monouso
qv22 Flusso d’aria immessa in m3/h
Succede spesso che i filtri vengano la-
Tabella 9.2: Valori di
riferimento per il
vati o «puliti» con l’aspirapolvere. Un
Nel caso di apparecchi per la sola aria
fattore di contami- simile trattamento distrugge il mezzo
aspirata o per la sola aria immessa vale
nazione del filtro di filtrante. Pertanto: smaltire i filtri dopo
qv11 = qv22. SFP e SPI sono talvolta indicati
vari tipi di impianti e un solo utilizzo.
nell’unità W/(m3/s). In questo caso, i va-
apparecchi.
Tipo di impianto o tipo di apparecchio Valore di riferimento per il fattore di contaminazione
del filtro ffc per impianti/apparecchi con
IMM e ASP Solo ASP
Impianto per più appartamenti 1,05 1,10
Impianto per singolo appartamento 1,10 1,20
Apparecchio di ventilazione per singolo locale 1,20 Ventilatore assiale 1,30
Ventilatore radiale 1,10
Ventilatori push-pull 1,30 –
117
Ventilazione residenziale

lori sono 3600 volte più grandi rispetto il valore SPI vengono moltiplicati per il
all’unità qui utilizzata W/(m3/h). fattore di contaminazione del filtro.
Il valore SPI dipende dalla qualità degli
apparecchi di ventilazione (efficienza dei 9.3 Recupero di calore e di
ventilatori, perdite di carico interne, filtri) umidità
e dal sistema di distribuzione. La tabel-
la 9.3 fornisce valori di riferimento per le Tipi di costruzione
perdite di carico della distribuzione Nel caso di scambiatori di calore a pia- Tabella 9.3: Valori
dell’aria. Nel caso di ventilazioni mecca- stre lo scambio di calore avviene tramite di riferimento per
niche controllate, le perdite di carico si ri- superfici di separazione tra l’aria immes- la perdita di carico
feriscono al lato dell’aria esterna/immes- sa e l’aria aspirata, costituite da piastre di ventilazioni mec-
sa e, nel caso di impianti d’aspirazione, al parallele di metallo o di plastica. Nel caso caniche control-
late e impianti d’aspi-
lato dell’aria aspirata/espulsa. dei rotori, l’aria aspirata passa attraverso
razione.
La tabella 9.4 mostra i valori di riferi- gli strati di un disco rotante. Nel flusso
mento per il valore SPI di vari apparecchi dell’aria aspirata, la massa di accumulo Tabella 9.4: Valori
di ventilazione e tipi di impianto. Ciò pre- del rotore si riscalda. Grazie alla rotazio- di riferimento per la
suppone filtri puliti secondo la tabella 9.1 ne continua, la massa calda di accumulo potenza specifica
e una corretta impostazione dell’impian- raggiunge il lato dell’aria esterna, dove ri- dell’apparecchio SPI
di diversi apparecchi
to. Per stimare lo stato operativo tipico scalda l’aria immessa.
di ventilazione e tipi
di un impianto, i valori di riferimento per
di impianto.
Categoria Descrizione Perdita di carico della distribuzione
dell’aria in Pa
Ventilazione mec- Impianto
canica controllata d’aspirazione
Perdite di Perdita di carico di base per impianto per singolo appartamento con 50 30
carico ridotte condotte corte, ad esempio una distribuzione dell’aria nell’apparta-
mento secondo il principio «di collegamento» con condotte principali
corte
Perdite di Perdite di carico di base di impianti per singolo appartamento «medi», 70 50
carico medie ad esempio una distribuzione dell’aria nell’appartamento secondo il
principio «a cascata» con condotte principali di media lunghezza
Perdite di Perdita di carico di base per impianti per più appartamenti e impianti 100 70
carico per singolo appartamento con condotte lunghe, ad esempio a causa
elevate di un posizionamento sfavorevole degli apparecchi di ventilazione
Supplemento Supplementi per ogni componente opzionale1) 30 30
1) Tra i componenti opzionali vi sono:
– Preriscaldamento dell’aria esterna con scambiatore di calore aria-terreno o batteria di riscaldamento
– Post-riscaldatore
– Regolatore del flusso d’aria
– Unità di ventilazione
– Cassetta filtro supplementare all’esterno dell’apparecchio di ventilazione
– Filtri sui passaggi d’aria aspirata o d’aria immessa
– Pompa di calore sull’aria aspirata

Categoria secondo la tabella 9.3 SPI in W/(m3/h)


Ventilazione meccanica Impianto d’aspirazione Apparecchio di vent.
controllata per singolo locale
Impianto con
– Perdite di carico ridotte 0,22 0,10 0,20
– Perdite di carico medie 0,25 0,12
– Perdite di carico elevate 0,30 0,15
Supplemento per ogni componente opzionale 0,03 0,03 –
118
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

Lo stesso principio fisico come nel caso condizioni si applica il valore o come è
del rotore viene utilizzato anche per i ri- stato misurato. Determinanti sono le
generatori statici, con la differenza che masse dei flussi d’aria e un’eventuale
la massa di accumulo non si muove. A condensazione.
cambiare è invece la direzione del flusso Di solito, il rapporto di temperatura è in-
d’aria. In grandi apparecchi, ciò si ottiene dicato a un rapporto di masse di flusso
commutando per mezzo di clappe dell’a- pari a 1, cioè a parità di massa di flusso
ria. Nel caso di apparecchi molto piccoli, d’aria immessa e d’aria aspirata. Va nota-
i cosiddetti ventilatori push-pull, vengo- to che per la caratterizzazione di un RC
no impiegati ventilatori commutabili. sono determinanti le masse di flusso e
Gli scambiatori entalpici trasferiscono non i flussi d’aria volumetrici. Se come
sia il calore sensibile che l’umidità. Nel base si utilizzano i flussi d’aria volumetri-
processo non avviene alcuna condensa- ci, per la conversione è necessario cono-
zione, ma un trasporto per assorbimento scere la densità dell’aria. Il trasferimento
o diffusione. A tale scopo, le superfici dei d’umidità è definito in modo analogo al
rotori sono rivestite in modo speciale. trasferimento di calore sensibile. Il rap-
Nel caso degli scambiatori di calore a porto di umidità viene calcolato con
piastre si utilizzano membrane che con-
x22 – x21
sentono il solo passaggio di molecole hx,su = (9.4)
x 11 – x21
d’acqua, ma non di grandi molecole
come gli idrocarburi volatili (VOC). Dove
x11 Umidità assoluta dell’aria aspirata
Grandezze di riferimento all’ingresso dell’apparecchio g/kg
Il rapporto di temperatura descrive il x21 Umidità assoluta dell’aria esterna
rapporto tra l’aumento della temperatura all’ingresso dell’apparecchio in g/kg
sul lato dell’aria immessa e la differenza x22 Umidità assoluta dell'aria immessa
di temperatura tra l’aria aspirata e l’aria all'uscita dell'apparecchio in g/kg
esterna, secondo la formula:
La tabella 9.5 mostra i valori di riferimen-
q22 –q21
hq,su = (9.3) to per i componenti del RC in apparecchi
q11–q21
di ventilazione di piccole e medie dimen-
Dove sioni.
11 Temperatura dell’aria aspirata all’in-
gresso dell’apparecchio in °C Prevenzione dalla formazione di
21 Temperatura dell’aria esterna all’in- ghiaccio negli scambiatori entalpici
gresso dell’apparecchio in °C In uno scambiatore entalpico, la forma-
22 Temperatura dell’aria immessa zione di ghiaccio deve essere assoluta-
all’uscita dell’apparecchio in °C mente evitata, poiché essa può causare
malfunzionamenti o addirittura danni. La
Le correzioni dovute a perdite e flussi di formula 9.5 può venire utilizzata per sti-
calore indesiderati sono trattate nei ca- mare il rapporto di umidità minimo richie-
pitoli 9.6 e 9.7. sto per evitare la formazione di ghiaccio
Quando viene specificato il rapporto di negli scambiatori entalpici. Tale funzione
temperatura, occorre dichiarare in quali empirica si basa sulle seguenti ipotesi:
Tabella 9.5: Valori
di riferimento per i
Tipo di costruzione Rapporto di Rapporto di
rapporti di tempera-
temperatura umidità
tura e umidità degli
Scambiatore di calore a piastre, senza 0,75 … 0,90 –
scambiatori di calore
recupero di umidità
ed entalpia negli im-
Scambiatore entalpico a piastre 0,70 … 0,80 0,60 … 0,70
pianti di ventilazione
di piccole e medie Rotore, senza recupero di umidità 0,75 … 0,85 –
dimensioni. Scambiatore entalpico a rotore 0,75 … 0,85 0,70 … 0,90
119
Ventilazione residenziale

– L’umidità dell’aria aspirata corrisponde qEST,min Temperatura minima dell’aria es-


all’umidità interna massima consentita terna come valore medio giorna-
secondo la SIA 180:2014 (vedi anche il liero in °C
capitolo 2.4, in particolare la figura 2.1).
– Temperatura dell’aria aspirata pari a Conversione per masse di flusso
20 °C diverse
– Umidità relativa dell’aria esterna pari al In condizioni di esercizio reali, le masse
90 % di flusso d’aria spesso differiscono note-
Con queste ipotesi, il risultato del calcolo volmente dalle indicazioni dei fornitori.
è conservativo. La tabella 9.6 mostra l’apparato di for-
mule per la conversione da una condizio-
hx,min = ne A (con un rapporto di temperatura
2,25 ∙ hq,su – 1,25 – 0,067 ∙ (1 – hq,su) ∙ qEST,min noto) a una condizione B con altre masse
(9.5) di flusso. Le formule presentano il se-
guente intervallo di validità:
Dove: – Componenti tipici del RC in apparecchi
hx,min Rapporto di umidità minimo di ventilazione odierni di piccole e medie
necessario dimensioni
hq,su Rapporto di temperatura

Esempio di calcolo 9.1: Temperatura di congelamento scambiatore entalpico a


piastre
Per uno scambiatore entalpico a piastre, il rapporto di temperatura è pari al 75 % e
il rapporto di umidità è pari al 65 %. Se si trasforma la formula 9.5, è possibile de-
terminare la temperatura dell’aria esterna minima consentita:

1,25 – 2,25 ∙ 0,75 + 0,65


qEST,min = –15 ∙ ≈ –13 °C
(1 – 0,75) qm,ASP
qm,ASP qm,ASP 2
qm,ASP 2
fdisf= 1–= 0,78·
1– 0,78·
q + 0,3·
+ 0,3·
q
dis qm,RC,ref
m,RC,ref q
m,RC,ref
Per l'impiego nell’Altopiano svizzero il rischio di formazione di ghiacciom,RC,ref
è minimo.
qm,ASP qm,ASP 2
fdis = 1– 0,78· q + 0,3· qm,RC,ref
m,RC,ref

Passo e osservazione Formule


hq,Ah
Rapporto di massa di flusso allo stato A NTU
R AA=
NTU =Aq1–=m2,A
h1–
⁄qper
q,A
per
m1,A RAR=A 1= 1
q,Ah
hq,su,A secondo
q,A
Rapporto di temperatura allo stato A la
ht,A·formula
RAR≠9.3
1 1 1– R1–A ·R
A ht,A
NTU
NTUA =A = hln ln per
per 1
A≠1
1– R1– q,A 1– h1–
NTU allo stato A AR
NTUA = 1– hA pert,ARA = 1 t,Ah

q,A

1 1– R · h
NTUA = ln A t,A per RA ≠ 1
1– RA 1–ht,A
n n n–1n–1
NTU allo stato B qm1,B
m1,B
q qm2,B q
NTUB =B NTU
NTU A· A·
= NTU · · m2,B
q qqm1,A
m1,A qm2,A
m2,A
n n–1
Rapporto di massa di flusso allo stato B RB = q= ⁄qm1,B qm1,B q
NTU B NTU
m2,B
A· · m2,B
Rapporto di temperatura allo stato B q
NTUB B m1,A q
hq,su,B = = NTU
hq,su,B 1+ NTU
per RBR=B 1= 1 m2,A
per
1+ NTU
B B
B · (RB·–(R
NTUNTU 1) – 1)
1– e1– e
hq,su,B
B B

hq,su,B
= NTUB · (R – 1) per RBR≠B 1≠ 1
per
hq,su,B 1–=
=R1–B R· eB NTU per
· e NTU
B · (R R
B
B– 1) = 1
B B
1+ NTUB
Legenda dei simboli della formula Legenda degli NTUindici
· (R – 1) Tabella 9.6: Formule
hq,su,B = 1– e NTU · (R – 1) per RB ≠ 1
B B

n Esponente per la variazione della 1 Lato aria aspirata per la conversione


1– RB · e B B

trasmissione termica 2 Lato aria immessa del rapporto di tem-


NTU Number of transfer units A Stato A (con rapporto di temperatura peratura di scambia-
qm Massa di flusso conosciuto) tori di calore aria-
R Rapporto di massa di flusso B Stato B (con rapporto di temperatura aria ad altre masse di
hq,su Rapporto di temperatura voluto) flusso (per il campo
di validità, vedi testo).
120
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

– La capacità termica specifica delle 9.4 Incidenza del disequilibrio


masse di flusso d’aria immessa e d’aria Un rapporto della massa di flusso diver-
aspirata è identica, quindi non vi è con- so da 1 viene denominato disequilibrio. Il
densazione. disequilibrio peggiora il bilancio energeti-
– Il RC si comporta in buona approssi- co di un sistema di ventilazione. Le pos-
mazione come un puro scambiatore di sibili ragioni di un disequilibrio sono:
calore in controcorrente. – Differenze di pressione tra l’interno e
– A un rapporto della massa di flusso l’esterno dovute al vento o alle forze
pari a 1 il rapporto di temperatura è com- ascensionali
preso tra 0,65 e 0,85. – Riduzione del flusso d’aria immessa
– Il rapporto della massa di flusso è com- come protezione dalla formazione di
preso tra 0,65 e 1,50. ghiaccio per il RC
– Filtro sporco
L’indice NTU (Number of Transfer Units) – Sporcizia nell’apparecchio o nella di-
è una cifra senza dimensioni nel campo stribuzione dell’aria (ad esempio la griglia
del trasferimento di calore. La definizio- anti-insetti)
ne e le applicazioni sono descritte, ad – Strategia operativa voluta, ad esempio
esempio, nell’Atlante termico VDI [10], per ridurre il livello di potenza sonora
capitolo C1. Più alto è l’indice NTU, più – Combinazione con impianti d’aspira-
l’indice di recupero di calore è vicino a 1. zione, in particolare con ventilatori per
L’esponente n nella formula per l’indice l’aria aspirata nel bagno, nella doccia
NTU allo stato B è tipicamente pari a e nel WC
0,35 per gli scambiatori di calore a pia-
stre e pari a 0,18 per i rotori.

Esempio di calcolo 9.2: Rapporto di temperatura in condizioni di esercizio reali


Durante il collaudo di un impianto, viene Il fornitore dichiara un rapporto di temp.
verificato se uno scambiatore di calore dell’80 % alle seguenti condizioni:
a piastre soddisfa i dati di prestazione – Aria aspirata 20 °C
secondo le indicazioni del produttore. In – Aria esterna + 7 °C
questo caso vengono misurati i se- – Flusso d’aria immessa 1500 m3/h, a
guenti valori: una densità di 1,20 kg/m3
– Aria aspirata 21,7 °C, 30 % di umidità – Rapporto di massa di flusso pari a 1
relativa, flusso d’aria 1200 m3/h
– Aria esterna + 2,5 °C, 80 % di umidità La tabella riassume la conversione del-
relativa la misurazione (stato A) alle condizioni
– Aria immessa 18,0 °C, 27 % di umidità specificate dal fornitore (stato B). Per
relativa, flusso d’aria 1050 m3/h l’esponente n è stato scelto 0,35.
– Pressione dell’aria pari a 960 mbar Secondo la conversione, il rapporto di
temperatura effettivo è di circa 6 punti
Per l’aria aspirata viene calcolata una percentuali inferiore al valore dichiara-
densità di 1,13 kg/m3 e per l’aria esterna to dal fornitore. Pertanto, il collaudo del
di 1,21 kg/m3. RC dipende dalle tolleranze concorda-
te e dall’incertezza di misurazione.
Descrizione Sim- Unità Misurazione Condizioni
bolo di collaudo (A) dichiarate (B)
Massa di flusso d’aria immessa qm2 kg/s 0,334 0,500
Massa di flusso d’aria aspirata qm1 kg/s 0,376 0,500
Rapporto massa di flusso R – 0,887 1,000
Indice NTU NTU – 3,43 2,92
Rapporto di temperatura hq,A – 80,7 % 74,5 %
121
Ventilazione residenziale

L’indice di disequilibrio kdis viene definito ci, tuttavia, si aggiunge l’influenza dell’in-
come: filtrazione e dell’esfiltrazione. Un calcolo
esatto, ad esempio con cadenza oraria, è
kdis = (qm,2 – qm,1)/max(qm,2;qm,1)  (9.6) difficilmente realizzabile perché influen-
ze come la pressione del vento e le con-
dove qm,2 è la massa di flusso d’aria im- dizioni di contaminazione non possono
messa e qm,1 è la massa di flusso d’aria essere determinate con esattezza. Poi-
aspirata. ché il disequilibrio dipende fortemente
Valori positivi indicano un’eccedenza d’a- dalla sensibilità del flusso d’aria, la nor-
ria immessa o una sovrapressione nel lo- ma EN 13142:2021 suggerisce la se-
cale, mentre valori negativi indicano guente stima per il valore medio annuo
un’eccedenza d’aria aspirata o una sotto- del fattore di disequilibrio:
pressione. Il disequilibrio che riduce il
rendimento del RC di un certo fattore fdis = 1 per v ≤ 0,02  (9.7)
viene chiamato fattore di disequilibri fdis.
fdis = [1 – (v – 0,02)]0,4 per v > 0,02
Nota: se tutti i flussi d’aria sono specifi-
cati per le stesse condizioni dell’aria in- Dove v è la sensibilità del flusso d’aria
terna, i rapporti di flusso volumetrico secondo 8.2.
corrispondono anche ai rapporti della
massa di flusso. Apparecchi con RC, combinati con
impianto d’aspirazione
Stima del valore medio annuale Un disequilibrio sistematico si verifica
Nel caso di condizioni note, il rapporto di nel caso di apparecchi di ventilazione
temperatura può essere convertito per singolo locale che sono in esercizio
come nell’esempio di calcolo 9.2. Quan- contemporaneamente a ventilatori
do si considerano interi impianti ed edifi- dell’aria aspirata nel bagno o nel WC.

Esempio di calcolo 9.3: Fattore di disequilibrio


In un appartamento di 3½ locali ci sono tre apparecchi di ventilazione per singolo
locale con una sensibilità del flusso d’aria di classe S2. Ciascuna di queste unità
opera con un flusso d’aria costante di 30 m3/h. Nel bagno è installato un ventilato-
re dell’aria aspirata con un flusso d’aria di 50 m3/h. La permeabilità all’aria dell’in-
volucro dell’edificio raggiunge il valore mirato della SIA 180. A quanto ammonta il
fattore di disequilibrio?
A ventilatore dell’aria aspirata acceso, il rapporto tra la massa di flusso del ventila-
tore dell’aria aspirata e la massa di flusso di riferimento degli apparecchi di ventila-
zione per singolo locale è il seguente 50 (m3/h)/90 (m3/h) = 0,56.
Con la formula 9.8 viene calcolato il fattore di disequilibrio fdis = 1 – 0,78 ∙ 0,56 +
0,3 ∙ (0,56)2 = 0,66

Sottopressione ∆p

Apparecchio con RC infiltrazione

qm,RC,ext
qm,ASP Figura 9.1: Disequili-
qm,RC,sup Ventilatore brio nel caso della
dell’aria combinazione di un
aspirata apparecchio con RC
con un ventilatore
dell’aria aspirata.
122
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

La sottopressione creata dai ventilatori 9.5 Protezione dalla


dell’aria aspirata provoca infiltrazioni. Sia formazione di ghiaccio e
l’infiltrazione che il flusso d’aria convo-
disattivazione del RC
gliato al ventilatore dell’aria aspirata non
possono venire utilizzati dal RC. La figura Protezione dalla formazione di ghiaccio
9.1 illustra questa situazione. Per il calco- La figura 9.2 mostra schematicamente le
lo del fabbisogno energetico annuo, oc- misure comuni per la protezione dalla
corre distinguere tra le fasi di esercizio formazione di ghiaccio di un RC e ne for-
con il ventilatore dell’aria aspirata acceso nisce una valutazione.
e quelle con il ventilatore spento. In base A seconda dell’efficienza relativa all’umi-
alle formule della tabella 9.6 e alla per- dità, uno scambiatore entalpico offre
meabilità all’aria tipica degli edifici odier- una buona protezione dalla formazione di
ni, il fattore di disequilibrio può essere ghiaccio (cfr. capitolo 9.3) e allo stesso
stimato con la formula 9.8. In tal caso tempo aumenta l’umidità interna.
valgono le seguenti condizioni quadro: Il preriscaldamento esterno con uno
– Il rapporto di temperatura a un rap- scambiatore di calore dal terreno (vedi
porto della massa di flusso pari a 1 è capitolo 6.7) riduce leggermente il fabbi-
compreso fra 0,50 e 0,90. sogno energetico dell’impianto. Un ulte-
– Il rapporto tra la massa di flusso del riore vantaggio è il pre-raffrescamento in
ventilatore dell’aria aspirata e la massa di estate. Tra gli svantaggi vi sono l’onere
flusso di riferimento dell’apparecchio con costruttivo e l’investimento elevato.
RC è compreso tra 0 e 1. Con un bypass del RC, la temperatura
dell’aria immessa diminuisce durante
2
qm,ASP qm,ASP l’attivazione della protezione dalla forma-
fdis = 1– 0,78· q + 0,3· qm,RC,ref
m,RC,ref zione di ghiaccio, il che può causare pro-
(9.8) blemi di comfort. Pertanto, di solito è ne-
cessario un post-riscaldamento. Poiché
Dove qm,ASP è la massa di flusso del venti- le batterie di riscaldamento elettriche
Figura 9.2: Varianti latore dell’aria
hq,A aspirata e q è la spesso non sono consentite e nemmeno
NTUA = 1– h per RA = 1 m,RC,ref
comuni per la prote- massa di flusso
q,A dell’apparecchio con RC consigliate, il post-riscaldatore deve es-
1 1–RA · ht,A
zione dalla forma- NTU
in A=
esercizio ln
bilanciato. per RA ≠ 1 sere alimentato dall’impianto di riscalda-
1–RA 1–ht,A
zione di ghiaccio del Le note sulla valutazione della sottopres- mento. Per motivi di costo, questa va-
RC, con valutazione sione sono riportate nel capitolo 8.5. riante viene presa in considerazione so-
(segno di spunta prattutto negli impianti per più apparta-
n n–1
verde per idoneo, x qm1,B qm2,B menti. Molti apparecchi di ventilazione
NTUB = NTUA · ·
rossa per non racco- qm1,A qm2,A residenziale offrono una riduzione del
mandato o non con-
flusso d’aria immessa come misura
sentito).
NTUB standard per la protezione dalla forma-
hq,su,B = per RB = 1 zione di ghiaccio. Quando essa viene at-
1+ NTUB
Preriscaldamento esterno Preriscaldamento elettrico
con scambiatore di 1– e
NTU · (R – 1)
(nell’apparecchio) B
X
B
tivata, nell’appartamento si crea una sot-
calore dal terreno
hq,su,B = per RB ≠ 1
1– RB · e NTU · (R – 1)
Scambiatore entalpico 
B B
topressione. In questo caso l’aria afflui-
sce per infiltrazione, il che può compro-
mettere il comfort e, in casi estremi, può
provocare rumore (aria che «fischia»).
La disattivazione completa del ventilato-
re dell’aria immessa non è consentita se-
condo le norme svizzere. Tuttavia, se la
Riduzione del sottopressione non supera i 5 Pa, la
flusso d’aria SIA 382/5 consente una riduzione del
immessa X flusso d’aria immessa. In genere, tale re-
Bypass del RC e della batteria di post-riscaldamento  quisito può venire soddisfatto se il flusso
d’aria immessa viene ridotto di non più
123
Ventilazione residenziale

del 30 %. Nel caso di un focolare in ap- che se non consigliato, un preriscalda-


partamento, invece, non è consentito al- mento elettrico a potenza modulabile, re-
cun disequilibrio. golato in funzione del fabbisogno.
La EN 13142:2021, allegato F, contiene
Nel caso di un rapporto di temperatura valori di riferimento e modelli di calcolo
dell’80 % (rapporto della massa di flusso per determinare il fabbisogno energeti-
= 1), la riduzione del 30 % del flusso d’a- co della protezione dalla formazione di
ria immessa è adatta per la protezione ghiaccio. Presso la Scuola Universitaria
dalla formazione di ghiaccio solo fino a Professionale di Lucerna (HSLU) è stato
una temperatura esterna di circa –5 °C. sviluppato un modello generale che può
A temperature di dimensionamento infe- essere applicato a tutte le stazioni cli-
riori, questa misura deve quindi essere matiche [4]. La tabella 9.7 fornisce valori
combinata con un’ulteriore variante. Ad di riferimento per il fabbisogno aggiunti-
esempio, può venire preso in considera- vo e ridotto di energia o potenza termica
zione uno scambiatore entalpico il cui ed elettrica per le stazioni climatiche di
rapporto di umidità (ad un rapporto della Zurigo MeteoSvizzera e Davos. I valori
Tabella 9.7:
massa di flusso = 1) non è sufficiente a positivi indicano che, rispetto a un RC
Fabbisogno annuo
garantire da solo la protezione dalla for- ideale (che non necessita di una prote-
di energia e potenza
mazione di ghiaccio. zione dalla formazione di ghiaccio), il alla temperatura di
Diversi fornitori offrono un preriscalda- fabbisogno è maggiore. A tale proposito, dimensionamento
mento elettrico integrato direttamente valgono le seguenti ipotesi: per diverse varianti
nell’apparecchio. Esso può causare un – Attivazione della protezione dalla for- di protezione con-
elevato consumo energetico e porta a mazione di ghiaccio al di sotto di –2 °C tro la formazione di
picchi di potenza elettrica elevati a basse – Rapporto di temperatura di circa 85 % ghiaccio del RC con
temperature esterne (vedi capitolo 9.8). un flusso d’aria pari a
Secondo la SIA 382/5, non sono ammes- 1 m3/h per le stazioni
climatiche di Zurigo
si preriscaldamenti elettrici con solo uno
MeteoSvizzera e
o due livelli di esercizio. È possibile, an-
Davos.
Variante della protezione dalla formazione di Tipo di Fabbisogno di energia e potenza per un flusso d’aria
ghiaccio fabbisogno di 1 m3/h per la stazione climatica
Zurigo SMA (–10 °C) Davos (–20 °C)
Termico Elettrico Termico Elettrico
Preriscaldatore elettrico monostadio1) Energia in kWh/a – 0,51 2,1 – 3,0 ca. 16
Potenza in W – 0,6 3,7 – 1,1 7,2
Preriscaldatore elettrico a variazione continua Energia in kWh/a – 0,11 0,56 – 0,43 3,5
Potenza in W – 0,4 2,6 – 0,8 5,2
Riduzione (max. 30 %) del flusso d’aria immessa, a Energia in kWh/a 0,50 – 0,05 3,0 – 0,19
variazione continua, combinata con il recupero di Potenza in W 3,6 – 0,1 4,2 – 0,1
umidità2) hx ≥ 0,503) hx ≥ 0,803)
Bypass, a variazione continua Energia in kWh/a 0,89 0,19 6,1 0,19
Potenza in W 6,5 0,02 11,4 0,02
Preriscaldamento tramite scambiatore di calore Energia in kWh/a – 0,24 0,38 – 0,90 0,38
terreno-salamoia Potenza in W – 0,4 0,2 – 0,8 0,2
Preriscaldamento tramite scambiatore di calore Energia in kWh/a – 0,58 0,19 – 1,68 0,19
terreno-aria Potenza in W – 0,4 0,02 – 0,8 0,02
Scambiatore entalpico con limite di congela- Energia in kWh/a 0 0 0 0
mento inferiore alla temperatura di dimensiona- Potenza in W 0 0 0 0
mento2) hx ≥ 0,653) hx ≥ 0,853)
1) Solo a scopo di confronto, non consentito secondo la SIA 382/5
2) Nei confronti, va notato che il rapporto di temperatura degli scambiatori entalpici in caso di dimensionamento identico, è tipicamente inferiore di
circa 5 punti percentuali rispetto a quello degli scambiatori di calore senza recupero di umidità
3) Nel caso di umidità dell’aria interna massima consentita secondo il cap. 2.4, è necessario il rapporto di umidità specificato.
124
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

Disattivazione del recupero di calore sa, a volte vengono utilizzate le cosiddet-


in estate te zone di spurgo, soprattutto in grandi
Il regolamento (UE) 1253/2014 [5] richie- apparecchi di ventilazione. Al momento
de un «bypass del RC» in estate, affinché della verifica dell’apparecchio, la co-rota-
la ventilazione possa essere utilizzata per zione è inclusa nelle perdite interne.
il raffrescamento notturno. Le soluzioni
più comuni sono: Le perdite esterne si riferiscono alla
– Bypass (in apparecchi con scambiatori quantità di aria che passa attraverso l’in-
di calore a piastre) volucro dell’apparecchio verso l’ambiente
– Disattivazione del rotore o dall’ambiente verso l’interno dell’appa-
– Riduzione del flusso d’aria immessa, o recchio.
spegnimento del ventilatore dell’aria im- Nel caso di apparecchi di ventilazione
messa per singolo locale, a causa della ridotta
distanza tra il passaggio d’aria esterna e
Anche in questo caso sussistono gli il passaggio d’aria espulsa, può generarsi
stessi vantaggi e svantaggi come per la un cortocircuito del flusso, che nella nor-
protezione dalla formazione di ghiaccio. ma viene chiamato miscelazione ester-
Le prime due varianti non presentano na. Analogamente, è possibile una mi-
problemi e sono quindi consigliate. L’ulti- scelazione interna tra l’aria immessa e
ma soluzione può causare problemi an- l’aria aspirata.
che in estate. Quando si valutano e classificano gli ap-
parecchi secondo la EN 13142, si consi-
9.6 Perdite e tassi di derano tutte le perdite e le trasmissioni
trasmissione elencate. A seconda del tipo di apparec-
chio, vengono applicate le procedure di
Per motivi igienici ed energetici, le perdi- prova A, B e C (tabella 9.8), i quali tutta-
te sono indesiderate. via non possono essere confrontati tra
Le perdite interne descrivono il trasferi- loro direttamente. Per tutte le procedure,
mento di aria aspirata all’aria immessa e la classe 1 corrisponde alla valutazione
il trasferimento di aria esterna all’aria migliore e la classe 3 alla valutazione
espulsa. Oltre all’ermeticità della costru- peggiore. Per gli apparecchi che presen-
zione, la disposizione dei ventilatori gioca tano perdite particolarmente elevate,
un ruolo determinante. Il trasferimento di esiste anche la categoria «non classifica-
aria aspirata è problematico dal punto di to». I regolamenti di Eco-Design richie-
vista igienico e inganna per un rapporto dono che le perdite siano elencate nella
di temperatura troppo favorevole. Ciò dichiarazione del prodotto. La tabella 9.8
viene corretto nel calcolo del fabbisogno mostra i valori di riferimento per i tassi di
energetico (vedi capitolo 9.8). Un certo perdita degli apparecchi di ventilazione
trasferimento di aria esterna è consape- che corrispondono alle due classi miglio-
volmente preso in considerazione, so- ri della EN 13142. Si raccomanda di sce-
prattutto nel caso dei rotori. L’influenza gliere apparecchi in cui i valori dichiarati
energetica è in tal caso già inclusa nel non superano quelli della tabella.
rapporto di temperatura, per cui non è
necessaria alcuna correzione. Riduzione del rendimento di un RC
Nel caso dei rotori, esiste anche la cosid- In conformità alla EN 13142:2021, la ta-
detta «co-rotazione». Essa si riferisce al bella 9.9 definisce i fattori di perdita uti-
flusso d’aria che viene trasferito dal volu- lizzati per il calcolo energetico.
me d’aria racchiuso nel rotore quando
passa attraverso il piano di separazione Nota: a differenza della EN 13142, l’in-
tra l’aria aspirata e l’aria immessa. Per fluenza del disequilibrio nel modello di
garantire che questo trasferimento av- calcolo è trattata separatamente in que-
venga solo dall’aria esterna all’aria espul- sto libro (vedi capitolo 9.4).
125
Ventilazione residenziale

Aumento del flusso d’aria L’isolamento termico delle condotte


Le perdite riportano parte dell’aria aspi- dell’aria deve essere realizzato in confor-
rata all’interno dell’edificio. Per ottenere mità con l’aiuto all’esecuzione EN-105 del
la stessa qualità dell’aria immessa di un MoPEC 2014 «Impianti di ventilazione»
apparecchio senza perdite, il flusso d’aria [6]. Ciò corrisponde al diagramma nella
deve quindi essere aumentato di un fat- figura 9.3 se contemporaneamente sono
tore flk,v. Esso viene stimato con: soddisfatte le seguenti condizioni:
– Condotte dell’aria rotonde con un dia-
flk,v = 1 + o + w + y + 0,5 ∙ z(9.9) metro massimo di 160 mm
– Flusso d’aria in esercizio normale mas-
I simboli delle formule sono definiti nella simo di 220 m3/h
legenda della tabella 9.9. – Apparecchio di ventilazione con RC
(scambiatore di calore a piastre o rotore)
ma senza PdC sull’aria aspirata.
9.7 Isolamento termico della In tutti gli altri casi, gli spessori d’isola-
distribuzione dell’aria mento valgono per una lunghezza delle
condotte di 8 m.
La figura 6.5 mostra esempi di colloca- Gli spessori dell’isolamento valgono per
zione energeticamente favorevole e sfa- una conducibilità termica l compresa tra
vorevole di apparecchi di ventilazione e 0,03 e 0,05 W/(m·K). Per valori l inferiori
di condotte principali. Sia flussi di calore a 0,03 W/(m·K), lo spessore dell’isola-
da locali riscaldati a flussi d’aria fredda, mento può essere adeguato in modo che
che quelli da flussi d’aria calda a locali la perdita di calore corrisponda alla si-
freddi causano perdite energetiche. tuazione per gli spessori d’isolamento
con l = 0,04 W/(m·K).
Tabella 9.8: Valori
Tipo di perdita e procedura Ammontare
di riferimento per le
della perdita
perdite di apparecchi
Perdita esterna 2–7%
di ventilazione resi-
Perdita interna
denziale.
– Procedura A: test statico 2–7%
– Procedura B: test con gas tracciante, metodo a camera 1–3%
– Procedura C: test con gas tracciante, metodo a canale 0,5 – 2 %
Miscelazione esterna (solo per apparecchi senza colleg. al canale) 2–5%
Miscelazione interna (solo per apparecchi senza colleg. al canale) 2–5% Tabella 9.9: Determi-
nazione dei fattori di
perdita in conformità
Motivo della correzione Formule per gli apparecchi
alla EN 13142.
Perdita interna Tutti gli apparecchi flk,1 =1 per w ≤ 0,02 o Miscelazione
flk,1 =1 – 0,7 ∙ (w – 0,02) per w > 0,02 esterna, valore relativo
Miscelazione esterna senza collega- flk,2 =1 per o ≤ 0,02 riferito al flusso d’aria
mento al canale flk,2 =1 – (o – 0,02) per o > 0,02 di riferimento
con collegamento flk,2 =1 w Perdita interna,
al canale1) valore relativo riferito
Miscelazione interna senza collega- flk,3 =1 per y ≤ 0,02 al flusso d’aria di rife-
mento al canale rimento
flk,3 =1 – (y – 0,02) per y > 0,02
y Miscelazione interna,
con collegamento flk,3 =1
valore relativo riferito
al canale1)
al flusso d’aria di riferi-
Perdita esterna tutti gli apparec- flk,4 =1 per z ≤ 0,03 mentom
chi2) flk,4 =1 – 0,5∙(z – 0,03) per z > 0,03 z Perdita esterna,
Fattore di perdita termica tutti gli apparecchi flk,th = flk,1 ∙ flk,2 ∙ flk,3 ∙ flk,4 valore relativo riferito
1) Dipende dal posizionamento dei passaggi d’aria. In impianti tipici non vi è alcuna miscelazione. al flusso d’aria di riferi-
2) Valore stimato, che differisce dalla EN 13142 mentom
126
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

Analogamente, per valori l superiori a sopra), così come alle condotte dell’aria
0,05 W/(m·K), lo spessore dell’isolamen- esterna e dell’aria espulsa all’interno
to deve essere aumentato in modo che la dell’involucro termico dell’edificio per gli
perdita di calore corrisponda alla situa- impianti senza preriscaldamento perma-
zione per gli spessori d’isolamento con l nente dell’aria prima del RC.
= 0,04 W/(m·K).
Il rischio di condensa deve essere valuta- La riduzione del rendimento del RC do-
to indipendentemente da questi requisiti. vuta alle perdite di calore della distribu-
Eventualmente, sono necessari spessori zione dell’aria viene qui definita come
d’isolamento maggiori e un materiale iso- fattore di perdita di calore fls. Esso viene
lante impermeabile alla diffusione del va- calcolato come segue
pore. Ulin ∙ Ltot ∙ 3600
– r ∙ cp ∙ qv
Le curve nella figura 9.3 vengono appli- fls = e (9.10)
cate come segue:
– La curva «5 K» è consigliata per con- Dove
dotte dell’aria esterna e dell’aria e numero di Eulero (2,71828)
espulsa in locali chiusi al di fuori dell’in- Ulin coefficiente di trasmissione termica
volucro dell’edificio isolato (ad esempio, lineare della condotta isolata in
locali tecnici o scantinati). W/(m·K)
– La curva «10 K» vale per condotte Ltot somma delle lunghezze di condotta
dell’aria immessa e dell’aria aspirata al isolata in m
di fuori dell’involucro termico dell’edificio r densità dell’aria in kg/m3
in locali chiusi di piani interrati (ad esem- cp capacità termica specifica dell’aria
Figura 9.3: Spessore pio locali tecnici, cantine) e per condotte in J/(kg·K)
minimo dell’isola- dell’aria immessa e dell’aria aspirata qv flusso d’aria in m3/h
mento di condotte all’interno dell’involucro termico dell’edi-
dell’aria per diverse ficio con preriscaldamento permanente
differenze di tempe- dell’aria (ad esempio scambiatore di ca-
ratura in funzione lore dal terreno) a monte del RC.
della lunghezza della – La curva «15 K» vale per le condotte
condotta secondo dell’aria immessa e dell’aria aspirata al
EN-105 [6], validità di fuori dell’involucro termico dell’edificio
delle curve vedi te-
(eccezione: locali al piano interrato, vedi
sto.
Casi di impiego tipici per le curve
Spessore dell’isolamento in mm Diff. temp. Caso
110 5K (Raccomandazione) Condotte dell’aria esterna e dell’a-
100 ria espulsa in locali chiusi non riscaldati al piano inter-
15 K rato (ad esempio locali tecnici, cantine)
90
10 K Condotte dell’aria immessa e dell’aria aspirata esterne
80
all’involucro termico dell’edificio in locali chiusi al piano
70
10 K interrato (ad esempio locali tecnici, cantine).
60 Impianti con scambiatore di calore dal terreno o altro
50 preriscaldamento dell’aria a monte del RC: condotte
40 dell’aria esterna e dell’aria espulsa all’interno dell’invo-
5K
30 lucro termico dell’edificio.
20 15 K Condotte dell’aria immessa e dell’aria aspirata al di
fuori dell’involucro termico dell’edificio (eccezioni per i
10
locali interrati, vedi sopra).
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8
Impianti senza scambiatore di calore dal terreno e
senza altro preriscaldamento dell’aria a monte del RC:
Lunghezza della condotta in m
condotte dell’aria esterna e dell’aria espulsa all’interno
dell’involucro termico dell’edificio.
127
Ventilazione residenziale

La figura 9.4 mostra il fattore fls quale 9.8 Fabbisogno energetico


funzione della somma delle lunghezze annuo di impianti di
delle condotte isolate per diversi diame-
ventilazione
tri di condotta e flussi d’aria. Gli spesso-
ri d’isolamento corrispondono ai requisi- Il fabbisogno energetico annuo di un im-
ti del formulario EN-105 secondo la figu- pianto di ventilazione è composto
ra 9.3, curva «15 K». La conducibilità – dal fabbisogno di energia elettrica per
termica considerata equivale a l = il trasporto d’aria,
0,04 W/(m·K). – dalle perdite di calore per ventilazione
che devono essere coperte dal riscalda-
mento dei locali, e
– dal fabbisogno energetico per la pro-
tezione dalla formazione di ghiaccio.

Fattore per le perdite delle condotte fls


1,00

0,99
d = 400 mm, 1000 m3/h
0,98
d = 315 mm, 630 m3/h
0,97

0,96 d = 250 mm, 400 m3/h

0,95 d = 200 mm, 250 m3/h

0,94 d = 160 mm, 150 m3/h


0,93 d = 125 mm, 100 m3/h
0,92
d = 100 mm, 63 m3/h Figura 9.4: Fattore fls
0,91
d = 80 mm, 40 m /h
3 per le perdite di ca-
0,90 lore delle condotte
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 dell’aria per spessori
Somma delle lunghezze delle condotte isolate Ltot in m di isolamento se-
condo EN-105 [6].

qv,n
Eth,v = th ∙ ∆Th ∙ r ∙ cp ∙ ∙f ∙ f ∙ (1 + 0,5 ∙ v) ∙ (1 – fdis ∙ fls ∙ flk,th ∙ hq,su)(9.13)
3600 CTRL lk,v
Dove
th Durata del periodo di riscaldamento secondo la tabella 9.10 in h/a
∆Th Differenza media di temperatura tra l’interno e l’esterno durante il periodo di
riscaldamento, meno il guadagno di temperatura dovuto ai guadagni termici
secondo la tabella 9.10 in K
r Densità dell’aria in kg/m3
cp Capacità termica specifica dell’aria in kJ/(kg·K)
qv,n Flusso d’aria in esercizio normale in m3/h
fCTRL Fattore per il controllo/regolazione secondo la tabella 9.11
fdis Fattore di disequilibrio secondo la formula 9.7
fls Fattore per le perdite termiche secondo la formula 9.7
flk,v Fattore per l’aumento del flusso d’aria dovuto alle perdite secondo il capitolo 9.6
flk,th Fattore di perdita termica secondo la tabella 9.9
v Sensibilità del flusso d’aria secondo il capitolo 8.3
hq,su Rapporto di temperatura secondo la formula 9.3
128
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

I seguenti modelli si basano sul metodo – Due velocità fisse: x = 1,2


di calcolo del Regolamento (UE) 1253/ – Tre o più velocità fisse: x = 1,5
2014 e EN 13142:2021. – A velocità variabile: x =2

Trasporto d’aria Perdite termiche per ventilazione


Nel caso di impianti per più appartamen- Per il calcolo del fabbisogno termico per
ti, il fabbisogno di energia elettrica può il riscaldamento secondo la SIA 380/1, si
essere calcolato secondo la SIA 382/1. utilizza il rendimento termico risultante
Nel caso di impianti per singolo apparta- dell’impianto secondo la formula 9.12
mento e di impianti di ventilazione per (per la legenda vedi formula 9.13).
singolo locale, può venire utilizzata l’e-
quazione 9.11. hq,su,res = fdis ∙ fls ∙ flk,th ∙ hq,su(9.12)

Eel,v = Se non viene effettuato il calcolo secon-


SPI
ta ∙ qv,n ∙ fCTRL(x) ∙ ffc ∙ flk,v ∙ (1 + 0,5 ∙ v) ∙ 1000 do la SIA 380/1, le perdite di calore per
(9.11) ventilazione possono venire stimate con
la formula 9.13.
Dove Nella EN 13142 e nella bozza di revisione
Eel,v Fabbisogno di energia elettrica an- del Regolamento (UE) 1253/2014 (stato
nuo per il trasporto d’aria in kWh/a 1.3.2021), viene calcolato un rapporto di
ta Ore di esercizio annue dell’impianto temperatura h5. Se si utilizza questo va-
di ventilazione in h/a lore al posto di hq,su, valgono le equazioni
qv,n Flusso d’aria in eserc. norm. in m3/h 9.14 e 9.15 al posto delle equazioni 9.12 e
x Esponente per la curva di rendi- 9.13.
mento del trasporto d’aria
fCTRL Fattore per il controllo/regolazione, Controllo/regolazione
vedi tabella 9.11 La tabella 9.11 mostra i fattori di control-
ffc Fattore di contaminazione del filtro lo/regolazione. I valori per gli impianti per
secondo la tabella 9.2 singolo appartamento si basano sulla
flk,v Fattore per l’aumento del flusso bozza di revisione del Regolamento (UE)
d’aria dovuto alle perdite, secondo il 1253/2014, stato 1.3.2021. I valori relativi
capitolo 9.6 agli apparecchi di ventilazione per singo-
v Sensibilità al flusso d’aria secondo il lo locale e ai ventilatori per l’aria aspirata
capitolo 8.2 sono stime proprie.
SPI Potenza elettrica assorbita speci-
fica dell’impianto di ventilazione in Ventilazione libera
W/(m3·h), secondo il capitolo 9.2 Oltre alla ventilazione meccanica, negli
L’esponente x descrive la caratteristica appartamenti ha luogo sempre anche
della curva di rendimento di un trasporto una ventilazione libera. Essa comprende
d’aria a carico parziale. Secondo la EN l’apertura di porte e finestre e le infiltra-
13142:2021, valgono i seguenti valori: zioni non legate al sistema di ventilazio-
– On/Off a velocità costante: x =1

hq,su,res = fls ∙ flk,4 ∙ h5  (9.14)


qv,n
Eth,v = th ∙ ∆Th ∙ r ∙ cp ∙ ∙f ∙ f ∙ (1 + 0,5 ∙ v) ∙ (1 –  fls ∙ flk,4 ∙ h5)
3600 CTRL lk,v
(9.15)
Dove
h5 Rapporto di temperatura corretto secondo la EN 13142:2019, tabella 2
flk,4 Fattore per le perdite esterne secondo la tabella 9.9
129
Ventilazione residenziale

ne. Valori di riferimento approssimativi Il fabbisogno di energia elettrica per la


per la stagione di riscaldamento sono: protezione dalla formazione di ghiaccio
– Impianti con aria immessa e aria aspi- di un RC viene calcolato come segue:
rata: 0,10 m3/h per m2 di superficie di ri-
ferimento energetico Edefr,el = qv,n ∙ fCTRL ∙ flk,v ∙ (1 + 0,5 ∙ v) ∙ fdefr,el
– Impianto d’aspirazione con elementi (9.17)
dell’involucro di passaggio d’aria: 0,05 Dove
m3/h per m2 di superficie di riferimento qv,n Flusso d’aria in esercizio normale
energetico in m3/h
fCTRL Fattore per il controllo/regolazione
Fabbisogno di energia per la prote- secondo la tabella 9.11
zione dalla formazione di ghiaccio flk,v Fattore per l'aumento del flusso
Il fabbisogno di energia termica per la d'aria dovuto alle perdite secondo
protezione dalla formazione di ghiaccio il cap. 9.6
di un RC viene calcolato come segue: fdefr,el Fabbisogno di energia elettrica
specifico per la protezione dalla
Edefr,th = qv,n ∙ fCTRL ∙ flk,v ∙ (1 + 0,5 ∙ v) ∙ fdefr,th formazione di ghiaccio secondo la
(9.16) tabella 9.7 in W/(m3/h)

Denominazione Simbolo Unità Clima


Freddo1) Medio2) Caldo3)
Durata del periodo di riscaldamento th h/a 6552 5112 4392
Differenza di temperatura media tra ∆Th K 14,5 9,5 5,0
interno ed esterno, meno aumento di Tabella 9.10: Valori
temperatura per i guadagni termici standard per th e
1) Clima europeo freddo, corrispondente al clima alpino a circa 1500 m s.l.m. DTh secondo il Rego-
2) Clima europeo medio, corrispondente all’incirca all’Altopiano svizzero lamento (UE) 1253/
3) Clima europeo caldo, corrisponde all’incirca al Ticino meridionale
2014 [5].

Tipo di controllo/ Valori fCTRL per il controllo/regolazione di


regolazione Impianto per Apparecchio Aria aspirata
singolo ap- per singolo di bagno/
partamento1) locale2) WC3)
Nessuno (esercizio continuo) 1,00 1,00 1,00
Manuale 0,75 0,75 0,20
Regolazione in funzione del tempo 0,70 0,70 0,15
Regolazione in funzione del fabbi- 0,70 – –
sogno con sensore nell’aria aspirata
Regolazione in funzione del fabbi- 0,65 – –
sogno con sensore nella zona di
transito
Regolazione in funzione del fabbi- 0,60 – 0,10
sogno con sensore in tutti i locali
dell’aria aspirata
Regolazione in funzione del fabbi- 0,50 0,50 –
sogno con sensore in tutti i locali
dell’aria immessa
1) Ventilazione meccanica controllata o impianto d’aspirazione con elementi dell’involucro di pas- Tabella 9.11: Valori
saggio d’aria fCTRL per diversi
2) Apparecchio con aria immessa e aria aspirata, collocato in un locale dell’aria immessa impianti di ventila-
3) Ventilatore singolo per un locale dell’ASP, calcolato come esercizio a 1 stadio (esponente x = 1)
zione.
130
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

– Bagno/WC senza finestra più doccia/


Confronto tra i sistemi di ventilazione WC senza finestra
residenziale – Riscaldamento con pompa di calore,
Il confronto che segue comprende le ti- coefficiente di lavoro annuo pari a 4,0
pologie fondamentali di sistemi di venti-
lazione residenziale trattate nei capitoli Il confronto mostra che una ventilazione
da 6 a 8. Oltre a un impianto ottimale, meccanica controllata ottimale presenta
viene definito un impianto sfavorevole il fabbisogno energetico annuo più bas-
per ogni caso. Una descrizione approssi- so. È inoltre evidente che per tutti i siste-
mativa è riportata nella tabella 9.12. Ulte- mi il fabbisogno energetico varia di un
riori ipotesi e definizioni, nonché i risulta- fattore da 2 a 3 tra un impianto ottimale
ti intermedi e finali del calcolo, sono rias- e uno sfavorevole. Nel caso di un impian-
sunti nella tabella 9.13. A tale proposito to sfavorevole, tutti i sistemi meccanici
vengono utilizzati valori di riferimento ti- ottengono risultati significativamente
pici degli apparecchi. Il confronto si basa
sulle seguenti ipotesi:
– Clima medio secondo la tabella 9.10
– Appartamento di 4½ locali con 140 m2
di superficie di riferimento energetico

Var. Descrizione
A Ventilazione tramite le finestre più ventilatori per l’aria aspirata
Ventilazione manuale tramite le finestre nelle camere e nel soggiorno. Il ricambio d’aria di 0,7 m3/h
per m2 di superficie di riferimento energetico corrisponde al valore standard della SIA 380/1. Ven-
tilatori per l’aria aspirata in bagno/WC e doccia/WC, regolati in funzione del fabbisogno on/off.
B Ventilazione meccanica controllata, impianto per singolo appartamento
B1 Impianto ottimale
Distribuzione dell’aria secondo il principio «a cascata» (niente aria immessa nel soggiorno); RC
con scambiatore entalpico; regolazione in funzione del fabbisogno con sensore nella zona di tran-
sito; collocazione dell’apparecchio secondo la tabella 6.2, variante A; perdita di carico media.
B2 Impianto sfavorevole
Aria immessa in tutte le camere e nel soggiorno, RC senza recupero di umidità; protezione dalla
formazione di ghiaccio del RC mediante preriscaldamento elettrico a regolazione continua; co-
mando con interruttore manuale; collocazione dell’apparecchio secondo la tabella 6.2, variante C;
elevata perdita di carico e filtri supplementari sui passaggi d’aria aspirata.
C Impianto d’aspirazione con elementi dell’involucro di passaggio d’aria
C1 Impianto ottimale
Elementi dell’involucro di passaggio d’aria in ogni camera (escluso il soggiorno); regolazione in fun-
zione del fabbisogno con sensori di umidità in tutti i locali dell’aria aspirata; perdita di carico media.
C2 Impianto sfavorevole
Elementi dell’involucro di passaggio d’aria in ogni camera e nel soggiorno; esercizio continuo mo-
nostadio; perdita di carico elevata.
D Apparecchi di ventilazione per singolo locale più ventilatori per l’aria aspirata
D1 Impianto ottimale
Apparecchio di ventilazione per singolo locale in ogni camera, incluso il soggiorno; RC con recu-
pero di umidità, regolazione in funzione del fabbisogno per ogni locale; ventilatori per l’aria aspi-
rata in bagno/WC e doccia/WC, regolati in funzione del fabbisogno on/off.
Tabella 9.12: Breve D2 Impianto sfavorevole
descrizione dei si- Apparecchio di ventilazione per singolo locale in ogni camera, incluso il soggiorno; RC senza re-
stemi di ventilazione cupero di umidità, protezione dalla formazione di ghiaccio del RC tramite spegnimento degli ap-
per il confronto parecchi a –5 °C; accensione e spegnimento manuale di tutti gli apparecchi e dei ventilatori per
dei sistemi. l’aria aspirata nel bagno/WC e nella doccia/WC.
131
Ventilazione residenziale

Tabella 9.13: Con-


fronto tra sistemi di
ventilazione residen-
ziale per un apparta-
mento di 4½ locali.
Per la descrizione
dei sistemi vedi
tabella 9.12.
Denominazione Fonte Sim- Unità Variante
Capi- bolo Vent. Ventilazione Imp. d’asp. Sing. loc. +
tolo fine- meccanica con EIPA vent. dell’aria
stra controllata aspirata
A B1 B2 C1 C2 D1 D2
Dimensionamento dei flussi d’aria
Impianto principale: esercizio normale 6, 7, 8 qv,n m3/h 98 90 120 120 150 120 120
per ogni vent. dell’aria aspirata aggiuntivo 7 qv,ASP m3/h 50 50 30
Apparecchio di ventilazione
Rapporto di temperatura 9.3 hq,su 0,80 0,85 0,80 0,70
Perdite interne 9.6 w 0,01 0,04 0,05 0,08
Perdite esterne 9.6 z 0,02 0,05 0,03 0,03 0,05 0,08
Miscelazione interna 9.6 y 0,02 0,05
Miscelazione esterna 9.6 o 0,05 0,05
Fattore di perdita risultante 9.6 flk,res 1,00 0,98 1,00 1,00 0,95 0,89
Fattore di contaminazione del filtro 9.1 ffc 1,1 1,1 1,2 1,2 1,2 1,2
Sensibilità del flusso d’aria 9.4 v 0,05 0,05 0,10 0,20 0,20 0,35
Fattore di disequilibrio 9.4 fdis 0,99 0,99 0,92 0,85
Potenza specifica del ventilatore 9.2 SPI W/(m3/h) 0,25 0,33 0,12 0,15 0,20 0,20
Ventilatori dell’aria aspirata
Tempo di esercizio per ventilatore 7 td h/d 2 2 12
Potenza specifica del ventilatore 9.2 SPI W/(m3/h) 0,12 0,12 0,12
Energia elettrica per il convogliamento dell’aria
Impianto principale 9.8 Eel,v,1 kWh/a 0 96 234 58 264 79 203
Ventilatore dell’aria aspirata 9.8 Eel,v,2 kWh/a 11 0 0 0 0 10 51
Energia termica per l’impianto principale
Tempo di esercizio in inverno 9.8 th h/a 5112 5112 5112 5112 5112 4260 0
Lunghezza delle condotte isolate 9.7 L m 1,5 13,5
Diametro interno 9.7 di mm 125 160
Fattore per le perdite di distribuzione 9.7 fls 0,98 0,91
Energia termica per l’impianto principale 9.8 Eth,v,1 kWh/a 1552 222 387 1215 2653 300 0
Esercizio misto con il ventilatore dell’aria aspirata
Fattore di disequilibrio 9.4 fdis,2 0,62 0,70
Energia termica per l’esercizio misto 9.8 Eth,v,2 kWh/a 177 2994
Ventilazione libera, in funzione della SRE qnat (m3/h)/m2 0,10 0,10 0,05 0,05 0,09 0,03
Energia termica per la ventilazione libera 9.8 Eth,v,nat kWh/a 222 222 111 111 203 55
Protezione dalla formazione di ghiaccio del RC
Energia elettrica 9.8 Ederf,el kWh/a 0 55 0 0
Energia termica 9.8 Ederf,th kWh/a 0 –11 0 115
Fabbisogno energetico totale
Energia elettrica per la vent. in estate Eel,v,So kWh/a 5 40 98 24 110 37 106
Energia elettrica per la vent. in inverno Eel,v,Wi kWh/a 7 56 192 34 154 52 149
Energia termica per la ventilazione Eth,v,tot kWh/a 1552 444 598 1326 2764 680 3164
Fabbisogno di energia elettrica per la Eel,PdC kWh/a 388 111 150 332 6691 170 791
pompa di calore
Energia elettrica per la vent. e la PdC Eel,tot kWh/a 399 207 439 390 955 259 1046
132
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

peggiori rispetto a una ventilazione tra- La figura 9.6 mostra il fabbisogno di po-
mite le finestre. tenza specifico degli stessi sistemi di
La figura 9.5 mostra lo stesso confronto ventilazione in condizioni di dimensiona-
tra i sistemi, dove però non viene con- mento. In tal caso valgono le seguenti
frontato il consumo assoluto di energia, ipotesi:
ma il consumo specifico per m2 di super- – Temperatura esterna pari a –10 °C
ficie di riferimento energetico. Questi va- – Temperatura interna pari a + 20 °C
lori possono approssimativamente veni- – Coefficiente di prestazione della
re applicati anche ad altre dimensioni di pompa di calore: 3,0
appartamento e a case monofamiliari.

Figura 9.5: Fabbiso- Fabbisogno di energia elettrica in kWh/a per m2 di SRE


gno annuo specifico
8
di energia elettrica
(relativo alla SRE) 7
per vari sistemi di
ventilazione nell’Al- 6
topiano svizzero,
riscaldamento con 5
pompa di calore
(CLA 4.0); per le
4
condizioni quadro
3
vedi testo.  Venti-
lazione libera  Ri- 2
scaldamento dell’a-
ria immessa  Pro- 1
tezione dalla forma-
zione di ghiaccio 0
 Convogliamento A B1 B2 C1 C2 D1 D2
dell’aria in inverno Ventilazione Ventilazione Impianto d’aspirazione Ventilazione per
tramite le meccanica con EIPA singolo locale più ASP
 Convogliamento
finestre più ASP controllata
dell’aria in estate

Fabbisogno di potenza elettrica in W per m2 di SRE


5,0
Figura 9.6:
Fabbisogno speci- 4,5
fico di potenza elet- 4,0
trica (relativa alla
SRE) per diversi si- 3,5
stemi di ventilazione 3,0
a –10 °C di tempera-
2,5
tura esterna, riscal-
damento con pompa 2,0
di calore (coeffi-
1,5
ciente di presta-
zione, COP, 3,0). 1,0
 Ventilazione libera 0,5
 Riscaldamento
dell’aria immessa 0,0
 Protezione dalla A B1 B2 C1 C2 D1 D2
formazione di ghiac- Ventilazione Ventilazione Impianto d’aspirazione Ventilazione per
cio  Convoglia- tramite le meccanica con EIPA singolo locale più ASP
finestre più ASP controllata
mento dell’aria
133
Ventilazione residenziale

Poiché la potenza elettrica di picco assu- Interessanti dal punto di vista energetico
me un’importanza sempre maggiore in sono anche apparecchi di ventilazione
termini di politica energetica, questo per singolo locale ottimali dotati di scam-
confronto è interessante almeno quanto biatori entalpici. Impianti sfavorevoli con
quello del fabbisogno energetico annua- tali apparecchi, invece, ottengono risulta-
le. In questo caso, la differenza tra una ti scarsi. Nel bilancio energetico annuale,
ventilazione meccanica controllata otti- l’esercizio continuo dei ventilatori dell’aria
male e una sfavorevole diventa ancora aspirata ha un peso preponderante. A
più marcata. In particolare, la protezione basse temperature esterne, ciò è dovuto
dalla formazione di ghiaccio per il RC con alla protezione dalla formazione di ghiac-
il preriscaldamento elettrico ha un forte cio. In questo confronto tra i sistemi, tut-
impatto. tavia, è importante tenere presente che
I risultati del confronto dipendono in tutti i sistemi meccanici migliorano il
modo significativo dal coefficiente di la- comfort rispetto alla ventilazione manua-
voro ipotizzato per la pompa di calore. La le tramite le finestre, anche al di fuori del-
tabella 9.14 mostra quanto dovrebbe es- la stagione di riscaldamento.
sere alto il coefficiente di lavoro della
pompa di calore affinché un sistema di 9.9 Eco-Design e
ventilazione meccanica residenziale ab- classificazione energetica
bia le stesse prestazioni della variante A
con ventilazione tramite le finestre in ter- I regolamenti europei in materia di
mini di fabbisogno di energia e di poten- Eco-Design [5] [7] richiedono che gli ap-
za durante la stagione di riscaldamento. parecchi di ventilazione residenziale sia-
Ciò è il caso se l’impianto viene gestito in no dotati di un’etichetta energetica (figu-
modo energeticamente efficiente, cioè ra 9.7). Tale requisito è stato adottato
se viene spento in estate o acceso solo nell’Ordinanza svizzera sull’efficienza
per un breve periodo (indipendentemen- energetica (OEEne) [8]. Inoltre, sia le di-
te dalle problematiche legate al comfort sposizioni svizzere che quelle europee
e all’umidità). richiedono un’adeguata informazione sul
La tabella 9.14 mostra i punti di forza di prodotto. Tabella 9.14: Coeffi-
una ventilazione meccanica controllata Il fornitore deve rendere accessibili al ciente di lavoro di
concepita in modo ottimale: in termini pubblico l’etichetta energetica e le infor- una pompa di calore
energetici ottiene risultati migliori rispet- mazioni sul prodotto su internet. Tutta- necessario nella
to alle migliori pompe di calore disponibi- via, ciò vale solo per apparecchi con un stagione di riscalda-
li. Quanto più basse sono le temperature flusso d’aria nominale massimo di mento per ottenere
esterne, tanto più alto è il vantaggio. Tut- 250 m3/h. Nella lingua ufficiale, e quindi lo stesso fabbisogno
tavia, si può anche notare che una venti- anche nella dichiarazione obbligatoria, di energia e potenza
lazione meccanica controllata sfavorevo- questi apparecchi vengono definiti «uni- con sistemi di ventila-
zione come con una
le risulta già modesta rispetto all’attuale tà di ventilazione residenziale».
ventilazione tramite
tecnologia delle pompe di calore.
le finestre.
Caso Coefficiente di lavoro di una pompa di calore necessario per un fabbisogno di
energia o potenza pari a quello della variante A di ventilazione tramite le finestre
Ventilazione meccanica Impianto d’aspirazione Apparecchio di ventilazione
controllata con elementi dell’involu- per singolo locale più venti-
cro di passaggio d’aria latori dell’aria aspirata
B1 B2 C1 C2 D1 D2
Valore medio du- 22 5,2 8,3 <0 11 <0
rante la stagione di
riscaldamento
A –10 °C di tempe- 65 2,2 23 <0 72 <0
ratura esterna
134
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

Per gli apparecchi con un flusso d’aria fabbisogno raggiungono di solito la clas-
compreso tra 250 e 1000 m3/h, i fornitori se B o C.
sono liberi di dichiarare l’apparecchio
come unità di ventilazione residenziale o
non residenziale. Gli apparecchi con un
flusso d’aria superiore a 1000 m3/h de-
vono sempre essere dichiarati come uni-
tà di ventilazione non residenziale.
La designazione ufficiale di un prodotto
come «unità di ventilazione residenziale»
o «unità di ventilazione non residenziale»
non dipende quindi dal luogo d’impiego.
Ciò che è decisivo è il flusso d’aria, e per
la classe da 250 a 1000 m3/h la designa-
zione è semplicemente a discrezione dei
fornitori. Ciò significa, ad esempio, che:
Nel caso di impianti per più appartamen-
ti, è possibile impiegare anche unità di
ventilazione non residenziale, oppure, in
piccoli uffici, unità di ventilazione resi-
denziale.
L’efficienza energetica, il cosiddetto
SEC (Seasonal Energy Consumption), è
intesa come il consumo aggiuntivo ri-
spetto alla ventilazione tramite le fine-
stre. Per gli apparecchi con RC, il SEC è
quindi negativo. Apparecchi moderni
con RC raggiungono solitamente la clas-
se A o A+. Apparecchi per la sola aria
aspirata con regolazione in funzione del

Nome del fornitore I II Nome del modello


A++
AA++ Efficienza energetica
(SEC) per un clima
«medio»

Figura 9.7: Etichetta Livello di potenza sonora LW,A 38 200 m3/h Flusso d’aria massimo
(emissione dell’involucro) dB
energetica per gli Due frecce: apparecchio
apparecchi di venti- con aria immessa e
lazione residenziale, aria aspirata
Solo una freccia:
stato 2021. (Fonte:
ENERGIA · ЕНЕРГИЯ · ΕΝΕΡΓΕΙΑ · ENERGIJA · ENERGY · ENERGIE ENERGI apparecchio per sola aria
Regolamento dele- 2016 1254/2014 aspirata o per sola aria
gato (UE) 1254/2104 immessa
[7])
135
Ventilazione residenziale

Il modello di calcolo per la valutazione con un coefficiente di lavoro di appena 3


dell’efficienza energetica è paragonabile ha poco senso se l’edificio dispone di una
alla procedura del capitolo 9.8. Tuttavia, pompa di calore con sonde geotermiche
vi sono delle differenze, in particolare per in grado di fornire lo stesso calore con un
quanto riguarda il dispendio energetico coefficiente di lavoro pari a 4. Se si pre-
per la protezione dalla formazione di vede un leggero raffreddamento, una
ghiaccio del RC. Questo è stato eccessi- pompa di calore reversibile sull’aria aspi-
vamente semplificato nell’etichetta ener- rata può eventualmente rappresentare
getica. Ciò può portare un apparecchio un’alternativa economica ed efficiente
con una protezione dalla formazione di dal punto di vista energetico rispetto a
ghiaccio energeticamente discutibile a un climatizzatore split. Nel caso d’impie-
raggiungere comunque la classe A+. go di apparecchi multifunzionali in edifici
Al momento della stampa, i requisiti di residenziali, occorre considerare i se-
Eco-Design per le unità di ventilazione guenti punti:
residenziale erano in fase di revisione. A – Sbrinamento: una pompa di calore
tale proposito, erano previste le seguen- sull’aria aspirata può ghiacciarsi e deve
ti modifiche principali: quindi essere dotata di una funzione di
– Nel calcolo dell’efficienza energetica sbrinamento. Durante la fase di sbrina-
dovranno essere prese in considera- mento, il rapporto della massa di flusso
zione le perdite e la sensibilità del flusso tra aria immessa e aria aspirata non
d’aria. deve essere modificato. Lo spegni-
– È previsto un bonus per il recupero di mento del ventilatore dell’aria immessa
umidità. creerebbe una sottopressione inaccet-
– La protezione dalla formazione di tabile in edifici ermetici.
ghiaccio del RC dovrà essere conside- – Definizione dei dati di prestazione: La
rata in modo differenziato. potenza termica e il coefficiente di la-
– Il controllo/regolazione dovrà essere voro degli apparecchi multifunzionali
considerato in modo differenziato. possono essere definiti in diversi modi.
– In futuro, la migliore classe energetica Alcuni fornitori considerano gli apparec-
sarà A (invece di A+). chi come una scatola nera e includono
anche la potenza termica del RC nel co-
9.10 Note sugli apparecchi efficiente di lavoro. Tuttavia, esistono
multifunzionali anche definizioni in cui i dati di presta-
zione del RC e della pompa di calore
Gli apparecchi multifunzionali sono dota- sono indicati separatamente. Per i cal-
ti di una pompa di calore che sfrutta il coli del fabbisogno energetico e le veri-
calore dell’aria aspirata. Ciò può avvenire fiche secondo gli standard e le prescri-
al posto di un RC o in aggiunta ad esso. zioni svizzere, è necessaria la seconda
A seconda del tipo di costruzione, il calo- variante. Le varie definizioni e le relative
re generato dalla pompa di calore viene procedure di prova sono contenute nella
utilizzato per produrre acqua calda, ri- norma EN 16573 [9].
scaldare l’aria immessa e/o di appoggio
al riscaldamento. In alcuni apparecchi, la 9.11 Letteratura
pompa di calore può operare in modo re- [1] ISO 16890-1:2016 Luftfilter für die
versibile, consentendo di raffreddare l’a- allgemeine Raumlufttechnik –
ria immessa o un sistema con distribu- Teil 1: Technische Bestimmungen,
zione ad acqua. Anforderungen und Effizienzklas-
Se un dispositivo multifunzionale abbia o sifizierungssystem basierend auf
meno senso dal punto di vista energeti- Feinstaub
co, la risposta deve essere data nell’am- [2] EN 779:2012 Partikel-Luftfilter für
bito del concetto energetico. Ad esem- die allgemeine Raumlufttechnik –
pio, una pompa di calore sull’aria aspirata Bestimmung der Filterleistung
136
Componenti, apparecchi,fabbisogno energetico

[3] EN 13142:2021 Lüftung von Ge-


einheiten für Einzelwohnungen,
bäuden – Bauteile/Produkte für die
einschliesslich Wärmepumpen
Lüftung von Wohnungen – Gefor-
[10] Verein Deutscher Ingenieure, VDI-
derte und frei wählbare Leistungs-
Gesellschaft Verfahrenstechnik
kenngrössen
und Chemieingenieurwesen (GVC)
[4] Huber, Heinrich; Liniger, Michael:
(Hrsg.): VDI-Wärmeatlas. 12., bear-
Standardlüftungssysteme,
beitete und erweiterte Auflage.
Berechnungs- und Nachweisver-
Springer, Berlin u. a., 2019
fahren für Standardlüftungs-
systeme in Wohnbauten.
Hochschule Luzern, Horw, 2018.
(sviluppato su mandato di
SvizzeraEnergia, UFE, Berna)
[5] Regolamento (UE) N. 1253/2014
della commissione del 7 luglio
2014, recante attuazione della di-
rettiva 2009/125/CE del Parla-
mento europeo e del Consiglio per
quanto riguarda le specifiche per
la progettazione ecocompatibile
delle unità di ventilazione
[6] Aiuto all’esecuzione EN-105
Impianti di ventilazione, Edizione
dicembre 2018. Download via
www.endk.ch  Esperti  Aiuti
all’esecuzione
[7] Regolamento delegato (UE) N.
1254/2014 della commissione
dell’11 luglio 2014 che integra la di-
rettiva 2010/30/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto
riguarda l’etichettatura indicante il
consumo di energia delle unità di
ventilazione residenziali
[8] Ordinanza svizzera concernente le
esigenze per l’efficienza energe-
tica di impianti, veicoli e apparec-
chi prodotti in serie (Ordinanza
sull’efficienza energetica, OEEne)
del 1° novembre 2017 (Stato 1°
gennaio 2022). RS 730.02.
Download via https://www.fedlex.
admin.ch/eli/cc/2017/765/it
[9] EN 16573:2017 Lüftung von Ge-
bäuden – Leistungsprüfung von
Bauteilen für Wohnbauten – Multi-
funktionale Zu-/Abluft-Lüftungs-
Capitolo 10

Utilizzi e impianti speciali

10.1 Ventilazione della zona di tre-sei mesi. Nel caso dei filtri rigenerabi-
cottura li, l’effetto diminuisce nel tempo, cosic-
ché devono essere sostituiti ogni tre anni
La ventilazione della zona di cottura è un circa. Inoltre, sono disponibili cappe con
elemento del concetto di ventilazione. filtri al plasma e filtri a ionizzazione, di so-
L’obiettivo è quello di raccogliere e neu- lito combinati con un filtro a carbone atti-
tralizzare i vapori di cottura nel modo più vo. Anche i filtri al plasma e a ionizzazio-
diretto e completo possibile. ne richiedono manutenzione e devono
La SIA 382/5 richiede una ventilazione essere sostituiti dopo tre-cinque anni.
intensiva che può essere attivata e di- Poiché gli odori non possono essere
sattivata dall’utente. La scheda tecnica completamente filtrati, le cappe ad aria
«Ventilazione del piano di cottura» di di ricircolo impediscono la diffusione de-
SvizzeraEnergia [1] fornisce una panora- gli odori in misura minore rispetto alle
mica sulle forme di costruzione di cappe cappe ad aria espulsa (vedi sotto). Per-
d’aspirazione, sulle tecniche di filtrazio- tanto, in caso di esigenze elevate, è ne-
ne, sui dispositivi per l’aria di compensa- cessario chiarire se gli utenti accettano
zione, sulle etichette energetiche e sulla una cappa ad aria di ricircolo.
letteratura di approfondimento.
Cappa d’aspirazione ad aria espulsa
Cappa d’aspirazione ad aria di La cappa d’aspirazione ad aria espulsa
ricircolo (in breve cappa ad espulsione) cattura i
Come illustrato nella figura 10.1, le cappe vapori di cottura e li conduce diretta-
d’aspirazione ad aria di ricircolo (in breve mente verso l’esterno. In linea di princi-
cappe a ricircolo) aspirano i vapori di cot-
tura, separano le particelle di grasso nel Attenzione umidità!
filtro antigrasso e trattengono gli odori Le cappe d’aspirazione ad aria di ricir-
nel filtro antiodore. In seguito, reimmet- colo non rimuovono l’umidità. Per-
tono l’aria purificata nella cucina. tanto, esse devono essere impiegate
Come filtri antiodore, vengono utilizzati solo in combinazione con una ventila-
filtri a carbone attivo, concepiti come zione residenziale meccanica che ri-
muove l’umidità durante tutto l’anno.
prodotti monouso o come elementi rige-
Le cappe d’aspirazione a ricircolo non
nerabili. A seconda del prodotto, l’inter-
sono consigliate nel caso di fornelli a
vallo di manutenzione varia da pochi mesi gas.
a diversi anni, con una frequenza tipica di

Ventilazione di base

Figura 10.2: Cappa


Figura 10.1: Cappa d’aspirazione ad aria
d’aspirazione ad aria espulsa-con varianti
di ricircolo combi- per l’afflusso d’aria di
nata con una ventila- compensazione
zione di base. (schema).
138
Utilizzi e impianti speciali

pio, l’aria espulsa dovrebbe essere con- possibile utilizzare speciali cassette a
vogliata a tetto. Eccezioni, ad esempio muro, oltre ai classici componenti di ven-
con aria espulsa in facciata, possono es- tilazione. Il dimensionamento avviene
sere tollerate solo se nessuno viene di- fondamentalmente allo stesso modo
sturbato dagli odori. Nella condotta come per gli elementi dell’involucro di
dell’aria espulsa viene sempre installata passaggio d’aria, secondo il capitolo 7.2.
una clappa di ritegno. Tuttavia, un pas- L’esempio di calcolo 10.1 mostra che
saggio d’aria espulsa può indebolire l’er- classici elementi dell’involucro di pas-
meticità dell’involucro dell’edificio e inol- saggio d’aria e componenti di ventilazio-
tre formare un ponte termico. Per risol- ne sono adatti al massimo per l’alimenta-
vere questo problema, sono disponibili zione dell’aria di compensazione di pic-
passaggi d’aria espulsa ermetici all’aria e cole cappe ad aria espulsa (fino a circa
isolati termicamente. 300 m3/h), se si vuole evitare di eccede-
L’aria di compensazione deve essere for- re la sottopressione consentita di 12 Pa.
nita in modo da non creare una sotto- Nel caso di cappe d’aspirazione di di-
pressione inammissibile nell’apparta- mensioni maggiori, gli elementi dell’invo-
mento. Indicazioni sulle abitazioni con fo- lucro di passaggio d’aria richiesti indebo-
colare sono riportate nel capitolo 10.2. liscono eccessivamente il fonoisolamen-
Per le abitazioni senza focolare, si racco- to e creano ponti termici indesiderati.
manda di dimensionare il flusso d’aria di Eventualmente, si possono prendere in
compensazione a una sottopressione considerazione componenti speciali dei
massima di 12 Pa. Negli edifici a elevato fornitori di cappe ad aria espulsa. Quan-
rischio di radon, tuttavia, occorre evitare do la cappa d’aspirazione è spenta, gli
la sottopressione. La figura 10.2 indica elementi di compensazione devono esse-
diverse varianti, che vengono trattate nei re chiusi con clappe automatiche, le qua-
seguenti capitoli. li, secondo la SIA 382/5, punto 5.3.2.13,
devono soddisfare i seguenti requisiti:
Afflusso dell’aria di compensazione
attraverso elementi dell’involucro di qv,l ≤10,46 ∙ Af ∙ ∆p0,57(10.1)
passaggio d’aria o cassette a muro
Nel caso di cappe ad aria espulsa, per le Dove
aperture dell’aria di compensazione è qv,l Flusso d’aria di perdita a clappa
chiusa in m3/h
Esempio di calcolo 10.1: Aria aspirata dalla cucina, prote- Af Superficie di flusso incidente dell’e-
zione dal rumore e fisica della costruzione lemento di compensazione in m2
In una cucina è prevista l’installazione di una cappa ad ∆p pressione differenziale sull’ele-
espulsione con un flusso d’aria di 600 m3/h – come influisce mento di compensazione in Pa
un EIPA sulla protezione dal rumore e sulla fisica della co-
struzione? Compensazione attraverso finestre
Per garantire che la perdita di carico della griglia di protezio- aperte
ne dalle intemperie non superi i circa 12 Pa richiesti con un Il dispositivo di compensazione più sem-
tale flusso d’aria (senza ulteriori componenti dell’afflusso plice ed economico è la finestra della cu-
d’aria di compensazione), secondo il capitolo 7.2 occorre im- cina. È tuttavia necessario disporre di
piegare in parallelo due griglie di protezione dalle intemperie una finestra che possa essere aperta an-
rotonde con un diametro nominale di 250 mm ciascuna (se- che in caso di vento e pioggia, ad esem-
zione libera del 70 %, valore Zeta 4,0 riferito alla sezione li- pio sotto un balcone.
bera). Tuttavia, sezioni trasversali così grandi indebolirebbe- L’ampiezza di apertura minima necessa-
ro in modo inammissibile la protezione dal rumore dell’invo- ria di una finestra a battente o a bilico
lucro dell’edificio e sarebbero problematiche anche dal pun- può essere stimata con:
to di vista della fisica della costruzione (ponti termici, erme-
qv
ticità all’aria). s ≥ 0,03 ∙ ∙ ∆plim–0,5(10.2)
b +h
139
Ventilazione residenziale

Dove soluzione è consentita. A tal fine, una


s Ampiezza di apertura minima ne- serranda di chiusura collaudata deve
cessaria dell’anta della finestra in spegnere la cappa d’aspirazione se la
cm temperatura dell’aria aspirata della cuci-
qv flusso d’aria della cappa ad espul- na sale oltre gli 85 °C. La regolazione del-
sione in m3/h la cappa ad aria aspirata, dell’apparec-
b larghezza dell’anta della finestra in chio di ventilazione e delle serrande deve
m venire necessariamente coordinata. Af-
h altezza dell’anta della finestra in m finché la ventilazione meccanica control-
∆plim sottopressione consentita nell’abi- lata non debba venire assurdamente so-
tazione in Pa vradimensionata, il flusso d’aria della
cappa d’aspirazione non deve superare i
Dall’esempio di calcolo 10.3 si può con- 300 m3/h.
cludere che l’anta di una finestra a ribalta Durante l’esercizio di cottura, l’apparec-
è adatta come apertura di compensazio- chio di ventilazione opera con un flusso
ne anche per le cappe ad espulsione di d’aria da 300 a 400 m3/h. Nei locali con
grandi dimensioni. La questione è se la aria aspirata, il flusso d’aria aspirata può
compensazione influisce sul comfort ter- venire ridotto di un massimo del 70 %.
mico. In corrispondenza dei passaggi d’aria di
Quando la cappa ad espulsione è in fun- transito potrebbero manifestarsi perdite
zione, in cucina vi è tipicamente un ec- di pressione e velocità elevate e l’impian-
cesso di calore. Inoltre, le persone sono to potrebbe provocare un forte rumore,
spesso attive e distratte e la situazione particolarmente fastidioso nelle camere.
dura solo per un breve periodo. In gene- Per ovviare a questi problemi, è possibile
rale, si può ipotizzare che, fino a un flus- impiegare una clappa di commutazione
so d’aria di 500 m3/h, non dovrebbero sul lato dell’aria immessa, la quale, du-
esserci problemi di correnti d’aria. Tutta- rante l’esercizio di cottura fornisce gran
via, vale: quanto minore è il flusso d’aria parte dell’aria immessa direttamente alla
di una cappa, tanto minore è il rischio cucina o alla zona di transito.
che si generi un problema di comfort.
Nella vita quotidiana, occorre ipotizzare Esempio di calcolo 10.2: Flusso d’aria di perdita di un ele-
che gli utenti dimentichino occasional- mento di compensazione per cappe ad espulsione
mente di aprire la finestra quando cuci- Un elemento di compensazione ha una superficie di flusso
nano. Per questo motivo, la cappa ad incidente di 0,2 m x 0,2 m (0,04 m2). Cercato è il flusso d’a-
espulsione viene spesso monitorata con ria di perdita massimo ammissibile a una pressione diffe-
un interruttore di contatto sulla finestra. renziale di 5 Pa. Secondo la formula 10.1 esso ammonta a:
Un’altra variante, sebbene più costosa, è
quella di dotare un’anta della finestra di qv,l ≤ 10,46 ∙ 0,04 m2 ∙ (5 Pa)0,57 = 1,0 m2/h
un azionamento automatico.

Esempio di calcolo 10.3: Ampiezza di apertura necessa-


Collegamento della cappa d’aspira-
ria di una finestra per cappe ad espulsione
zione alla ventilazione meccanica
Una cappa ad espulsione convoglia 600 m3/h. Come aper-
controllata
tura dell’aria di compensazione, un’anta a ribalta di 1,2 m di
Da decenni in Scandinavia, le cappe d’a-
altezza e 0,6 m di larghezza viene aperta. Poiché è presente
spirazione vengono collegate alla ventila-
un focolare dipendente dall’aria interna, la sottopressione
zione meccanica controllata. Tuttavia,
non deve superare i 4 Pa. Quanto deve essere ampia l’aper-
vengono impiegate solo piccole cappe
tura dell’anta della finestra? Secondo la formula 10.2, l’am-
d’aspirazione con un flusso d’aria da 100
piezza di apertura necessaria ammonta a:
a 200 m3/h al massimo, che vantano
un’ottima efficienza di aspirazione. 600
s ≥ 0,03 ∙ ∙ 4–0,5 = 5,0 cm
Secondo la direttiva antincendio AICAA 1,2 + 0,6
25-15 [3], cifra 4.2.2, in Svizzera, questa
140
Utilizzi e impianti speciali

Se con questo concetto l’apparecchio di Cappa combinata ad aria di ricircolo/


ventilazione si sporchi notevolmente è ad aria espulsa
oggetto di discussioni controverse. Se- Esistono sul mercato cappe d’aspirazio-
condo le fonti scandinave non sono noti ne che in esercizio alternano tra la moda-
problemi particolari. Anche la maggior lità ad aria di ricircolo e quella ad aria
parte dei costruttori e gestori di impianti espulsa. In questo modo vengono com-
svizzeri non è a conoscenza di un imbrat- binati i vantaggi di entrambe le varianti.
tamento fuori dalla norma. Tuttavia, vi
sono singoli casi in cui sono stati segna- Ventilazione intensiva tramite le fine-
lati depositi di grasso. Per prevenire que- stre
sto rischio, la SIA 382/5 richiede un’effi- Secondo la SIA 382/5, è possibile rinun-
cienza di separazione del grasso della ciare alla cappa d’aspirazione solo se la
cappa GFEhood di almeno classe B se- cucina può essere separata da una porta
condo il Regolamento delegato (UE) dal resto dell’appartamento, compreso il
n. 65/2014 [5]. corridoio, e le emissioni della zona di cot-
tura possono essere efficacemente ri-
mosse da una ventilazione tramite le fi-
Cosa succede se la compensazione
nestre. Inoltre, alcuni regolamenti edilizi
viene dimenticata?
cantonali e comunali stabiliscono l’impie-
Se le finestre rimangono chiuse e non
ci sono altri dispositivi di compensa- go o l’eventuale rinuncia a una cappa d’a-
zione, negli appartamenti con cappe spirazione.
ad espulsione si sviluppano sottopres-
sioni da pochi a qualche decina di Pa- Confronto tra varianti di ventilazioni
Tabella 10.1: scal. I valori di picco osservati si aggi- della zona di cottura
Confronto qualitativo rano intorno ai 200 Pa. Sottopressioni La tabella 10.1 mette a confronto quattro
tra le varianti di ven- di 50 Pa o più possono causare elevate varianti di ventilazione della zona di cot-
tilazione del piano forze di apertura su porte e finestre tura. I criteri di energia e umidità interna
cottura. (eventualmente un rischio per la sicu- vengono discussi nella seguente sezione.
+ Comparativamente rezza) e influire negativamente sugli
buono; impianti di ventilazione meccanica. A
ø Nessun vantaggio Energia e umidità
seconda dell’ermeticità interna, a par-
o Svantaggio partico- Nel caso di cappe a ricircolo, il calore e
tire da una sottopressione di circa
lare; 10 Pa è possibile inoltre la trasmis- l’umidità del processo di cottura riman-
– Comparativamente sione degli odori tra gli appartamenti. gono nell’appartamento, mentre nel caso
sfavorevole di cappe ad espulsione, entrambi vengo-

Criterio Cappa d’aspi- Cappa d’aspi- Connessione alla Ventilazione


razione ad aria razione ad aria ventilazione mec- intensiva tra-
di ricircolo espulsa canica controllata mite le finestre
Rimozione degli odori di cottura ø + + –
Mantenimento dell’ermeticità dell’involucro dell’edificio + – + +
Rischio di sottopressione + – ø +
Rischio di corrente d’aria ø fino a + 1) – fino a ø 2) + –
Semplicità di implementazione + ø - +
Aria di compensazione filtrata (ad esempio per le ø fino a + 3) – + –
persone allergiche ai pollini)
Fonoisolamento ø + – fino a + 4) – fino a + 5)
Sostituzione dei filtri – ø ø +
Investimento ø – – +
1) Dipende da come è ricondotta l’aria di ricircolo
2) Dipende dal flusso d’aria di compensazione
3) Dipende dal sistema di ventilazione residenziale
4) Livello sonoro basso in cucina, ma livello sonoro elevato nelle camere quando si cucina
5) A seconda del rumore esterno
141
Ventilazione residenziale

no in gran parte rimossi. Per questo mo- sico monossido di carbonio (CO). Le po-
tivo, le due varianti principali, cappa a ri- tenziali perdite avvengono attraverso lo
circolo e cappa ad espulsione, devono sportello della camera di combustione, lo
venire considerate per quanto concerne sportello del contenitore della cenere, le
la protezione termica estiva, la protezio- aperture di pulizia e la canna fumaria. La
ne contro l’umidità e la valutazione dell’u- sola alimentazione separata dell’aria di
midità dell’aria interna minima. Tuttavia, combustione non rende queste stufe in-
poiché le norme non forniscono valori dipendenti dall’aria interna. Cionono-
standard per questo aspetto, è possibile stante, condotte per l’aria di combustio-
solo una valutazione qualitativa. ne sono sempre utili, a condizione che si-
Spesso si sostiene che con le cappe ad ano dimensionate correttamente dai co-
espulsione viene disperso molto calore. struttori e dai fornitori di stufe.
Tuttavia, una cappa con una buona effi- Installazioni di ventilazione di qualsiasi
cienza d’estrazione richiede una portata tipo (cappe d’aspirazione della cucina,
d’aria massima di 400 m3/h. Con 20 mi- impianti d’aspirazione semplice, aspira-
nuti di esercizio a pieno carico al giorno, polveri centralizzati, ecc.) non devono
ciò comporta perdite termiche per venti- provocare una sottopressione che inter-
lazione nell’Altopiano svizzero comprese ferisca con il funzionamento del focolare.
tra 150 e 200 kWh. Ciò corrisponde al La tabella 10.2 indica le sottopressioni
2 – 3 % del fabbisogno termico per il ri- ammesse per i focolari dipendenti e per
scaldamento di un nuovo edificio resi- quelli indipendenti dall’aria interna.
denziale. Per una casa con riscaldamen- Una sottopressione inammissibile deve
to a pompa di calore, si tratta di circa essere evitata mediante regolazione e/o
50 kWh di elettricità all’anno. monitoraggio. Le misure possibili sono:
Il consumo annuo di elettricità per il ven- – Blocco delle installazioni d’aspirazione
tilatore e l’illuminazione può essere sti- tramite interruttori di contatto a finestra
mato approssimativamente in base all’e- – Interruttori di questo tipo si trovano
tichetta energetica. Per la classe energe- spesso sotto la denominazione di «con-
tica A+ è di circa 20 kWh, per la classe tatto reed»
energetica D è di circa 100 kWh. Un’ulte- – Installazioni di compensazione che si
riore indicazione utile sull’etichetta ener- aprono e si chiudono con azionamenti
getica è la classificazione del grado di elettrici (ad es. azionamenti per finestre)
separazione dei grassi. – Cappa d’aspirazione con monitoraggio
integrato della pressione
10.2 Focolari nelle abitazioni – Monitoraggio della sottopressione sul
Un focolare è indipendente dall’aria inter- focolare
na solo se: – Nel caso di ventilazioni meccaniche
– l’aria di combustione viene alimentata controllate: apparecchi con regolazione
esclusivamente tramite una condotta del flusso d’aria costante e monitoraggio
proveniente direttamente dall’esterno e integrato dei malfunzionamenti Tabella 10.2: Sotto-
– nel locale di installazione non possono pressione consentita
fuoriuscire quantitativi pericolosi di gas nel caso di focolari.
di scarico. Tipo di focolare Sottopressione
massima consentita
I focolari indipendenti dall’aria interna nel locale
devono disporre di un certificato di test Dipendente dall’aria interna (tutti i 4 Pa
rilasciato da un centro di test riconosciu- caminetti, le stufe a legna e a pellet
to. In assenza di tale certificato, sono senza certificato di test, anche con
considerati dipendenti dall’aria interna. condotta dell’aria di combustione)
Da stufe a legna e a pellet, nel caso di Indipendente dall’aria interna (solo circa 10 Pa1)
sottopressione, possono fluire nel locale unità con certificato di test)
gas di combustione, in particolare il tos- 1) Il valore esatto è riportato nel certificato di test.
142
Utilizzi e impianti speciali

Se nell’abitazione è presente un focolare, scantinati la temperatura interna non


non è consentito impiegare un apparec- scende quasi mai al di sotto dei 20 °C,
chio di ventilazione che, per la protezione anche in inverno.
dalla formazione di ghiaccio del RC, ridu- Tuttavia, a causa degli odori emessi dai
ce il flusso d’aria immessa o addirittura materiali e del carico di umidità (lavande-
spegne il ventilatore dell’aria immessa ria), questi locali dovrebbero essere ven-
(vedi anche il capitolo 9.5). tilati attivamente. Poiché i tempi di utiliz-
zo sono brevi e diversi da quelli degli ap-
10.3 Condizionamento degli partamenti, è sensato ventilare i locali
scantinati dello scantinato
separatamente e A causa della problematica
La scheda tecnica «Condizionamento non collegarli
dell’umidità, gli scantinati di
degli scantinati in edifici residenziali» di all’impianto di ven-
SvizzeraEnergia [3] presenta con chia- tilazione residen- edifici nuovi dovrebbero es-
rezza il problema e le possibili soluzioni. ziale. Nello scanti- sere collocati interamente
Fornisce inoltre riferimenti a ulteriore nato di grandi case
letteratura. Nel presente capitolo, ven- plurifamiliari, tutta-
all’interno dell’involucro ter-
gono ripresi le basi e i dati dalla scheda via, può essere op- mico dell’edificio.
tecnica. portuno installare
Oggigiorno gli scantinati vengono utiliz- una ventilazione semplice con RC. Poi-
zati come ripostiglio, ad esempio per ché il livello sonoro è meno importante ri-
mobili, libri, ecc. e come locali hobby. Oc- spetto alla zona abitativa, per piccoli im-
corre quindi evitare un’elevata umidità mobili o singoli locali (ad esempio locali
dell’aria interna e la formazione di muffe. hobby) possono essere presi in conside-
Negli scantinati il problema si manifesta razione anche apparecchi di ventilazione
soprattutto in estate. L’elevata umidità per singolo locale, ventilatori dell’aria
assoluta dell’aria esterna porta a un’umi- aspirata con elementi dell’involucro di
dità relativa molto elevata sulle pareti de- passaggio d’aria o ventilazione automati-
gli scantinati, aumentando il rischio di ca tramite le finestre a basso costo. Ciò
formazione di muffe. presuppone, tuttavia, che sia possibile
implementare un’adeguata presa d’aria
Scantinato completamente isolato esterna.
termicamente
In edifici nuovi con pareti e pavimenti Scantinati non isolati termicamente o
dello scantinato completamente isolati solo in parte
termicamente, non vi è un rischio signifi- Secondo le prescrizioni energetiche, i lo-
cativo di formazione di muffe. Dal punto cali non isolati o solo parzialmente non
di vista delle norme e delle prescrizioni possono venire riscaldati né collegati a
energetiche, questi locali sono conside- una ventilazione residenziale con RC. Ciò
rati riscaldati, anche se non viene instal- vale anche per gli scantinati. La scheda
lata alcuna emissione di calore. In tali tecnica «Condizionamento degli scanti-

θ,φ
Figura 10.3: Ventila- ∆x
zione di una cantina θ,φ
non isolata termica- Cantina
mente, regolata in
funzione dell’umidità.
143
Ventilazione residenziale

nati in edifici residenziali» mette a con- formazione di muffe e di basso consumo


fronto quattro diverse varianti per quanto energetico. Il fattore decisivo è la strate-
riguarda il rischio di formazione di muffe gia di regolazione: se l’umidità assoluta
e il consumo energetico. dell’aria esterna è inferiore a quella dell’a-
La prima variante è una ventilazione na- ria dello scantinato, il ventilatore viene
turale. L’affermazione non sorprendente acceso. In caso contrario, il ventilatore
è che in questo modo il rischio di muffa viene spento. Tale esercizio richiede la
non è scongiurato. Ciò corrisponde an- misurazione della temperatura e dell’u-
che alle esperienze in scantinati con midità relativa dell’aria esterna e dell’aria
muffe, ventilati via pozzo luce. dello scantinato. Inoltre, la regolazione
Come seconda variante, viene studiato il deve essere in grado di determinare l’u-
riscaldamento dello scantinato con un midità assoluta. Ciò vale soprattutto per
radiatore elettrico mobile. L’idea di fondo l’esercizio da aprile a ottobre. Nella sta-
è la seguente: una temperatura dell’aria gione fredda, l’esercizio del ventilatore
interna più alta abbassa l’umidità relativa può essere limitato da un’umidità relativa
dell’aria interna e quindi il rischio di for- minima dell’aria dello scantinato (ad
mazione di muffe. Sebbene un riscalda- esempio 30 % di umidità relativa).
mento installato in modo permanente in La figura 10.3 mostra questa soluzione in
uno scantinato di questo tipo non sia modo schematico. Oltre a ventilatori
consentito dalle prescrizioni energeti- dell’aria aspirata, è possibile impiegare
che, una stufa elettrica mobile si colloca anche ventilatori dell’aria immessa o ap-
in una zona grigia. Il risultato: nonostante parecchi di ventilazione con aria immes-
l’elevato consumo di elettricità, sussiste sa e aria aspirata; vedi anche le note sul
comunque un rischio di formazione di radon al capitolo 10.5.
muffe. La figura 10.4 mostra il fabbisogno elet-
Nella terza variante, viene utilizzato un trico specifico (riferito a 1 m2 di superfi-
deumidificatore. In questo modo si elimi- cie dello scantinato) delle quattro varianti
na il rischio di formazione di muffe. elencate e indica se la variante presenta
Come quarta variante viene studiata la un rischio di formazione di muffe. La bar-
ventilazione meccanica regolata in fun- ra di intervallo per il fabbisogno elettrico
zione dell’umidità. Essa rappresenta la si riferisce a diversi livelli di isolamento e
soluzione migliore in termini di rischio di al clima locale. Le affermazioni valgono

Fabbisogno di energia elettrica in kWh pro m2

350

300

250 Figura 10.4: Fabbi-


sogno specifico di
200 energia elettrica (re-
lativo ad 1 m2 di su-
150
perficie del pavi-
mento) per il condi-
100
zionamento di scan-
50 tinati non, o solo
parzialmente isolati
0 termicamente, com-
Ventilazione libera Riscaldamento Deumidificatore Ventilazione regolata presa la valutazione
elettrico in funzione dell’umidità del rischio di forma-
Rischio di zione di muffe. Per la
sì sì no no descrizione delle va-
muffa
rianti vedi testo.
144
Utilizzi e impianti speciali

per le ipotesi definite nella scheda tecni- calore terra-aria dimensionato generosa-
ca «Condizionamento degli scantinati in mente. E nel caso in cui il riscaldamento
edifici residenziali». Sarebbe eccessivo debba operare in condizioni di dimensio-
elencare i dettagli in questo contesto, namento, molti apparecchi multifunzio-
ma le ipotesi possono essere considera- nali dispongono di un inserto elettrico
te tipiche per gran parte degli scantinati per la produzione di acqua calda.
di case plurifamiliari esistenti. Nei singoli I punti critici dei riscaldamenti ad aria
casi, tuttavia, è consigliato un accerta- sono le perdite termiche delle condotte
mento con un fisico della costruzione. dell’aria immessa e le perdite d’aria. Essi
possono compromettere in modo signifi-
10.4 Riscaldamento ad aria cativo il funzionamento e, in casi estremi,
I riscaldamenti ad aria sono impianti in portare alla non idoneità di un impianto.
cui la temperatura dell’aria immessa in La figura 10.5 illustra dove il calore può
inverno è volutamente più alta della tem- fuoriuscire. Nel caso di una distribuzione
peratura interna, in modo da coprire tut- dell’aria nel piano interrato non riscalda-
to o parte del carico di riscaldamento dei to, perdite del 10 % e oltre sono realisti-
locali approvvigionati. In questo modo si che. Anche all’interno della zona riscal-
abbinano le funzioni di rinnovo dell’aria e data, l’emissione di calore di una condot-
di riscaldamento dei locali. I vantaggi, gli ta dell’aria spesso non è sensata. Ad
svantaggi e i limiti d’impiego di questi esempio, può accadere che una condot-
impianti sono descritti nel capitolo 4.3. ta dell’aria in un vano verticale riscaldi in-
I riscaldamenti ad aria sono comuni nelle volontariamente la casa vicina o che il
case passive di piccole dimensioni, dove calore disperso venga distribuito in
viene rispettata la condizione di fornire al modo indefinito nella propria abitazione.
massimo 10 W/m2 tramite l’aria. L’aria A tale proposito, le condotte dell’aria cal-
immessa viene spesso riscaldata in co- da in soletta sono molto delicate. Nel
siddetti apparecchi multifunzionali, che caso di condotte non isolate in solette in
riscaldano anche l’acqua calda sanitaria. calcestruzzo, l’aria immessa può raffred-
Affinché il bilancio energetico a basse darsi di 5 – 10 K entro pochi metri. In casi
temperature esterne possa funzionare, è estremi, ciò significa che un locale adia-
solitamente necessario preriscaldare l’a- cente al vano verticale si surriscalda e il
ria esterna tramite uno scambiatore di locale più distante non raggiunge la tem-

ad es. 35 °C

45 °C

Figura 10.5: Possibili


+
cessioni di calore e
perdite indesiderate
nei riscaldamenti ad
aria.
145
Ventilazione residenziale

peratura nominale. Gli spessori necessa- in condizioni usuali non dovrebbe verifi-
ri per l’isolamento delle condotte dell’aria carsi alcun apporto di radon rilevante.
calda devono essere calcolati tenendo Nel caso di risanamenti contro il radon,
conto del raffreddamento. tuttavia, il concetto dovrebbe venire esa-
Anche le perdite d’aria nelle condotte minato attentamente e, se necessario,
sono spesso sinonimo di perdite termi- accompagnato da misure aggiuntive.
che nel caso di un riscaldamento ad aria.
Ciò significa che i riscaldamenti ad aria Ventilazione della zona di cottura
devono essere più ermetici della media. Per quanto riguarda la prevenzione di
sottopressioni, la cappa d’aspirazione ad
10.5 Risanamenti contro il aria di ricircolo è vantaggiosa. Se nel
radon caso di un risanamento contro il radon è
presente una cappa d’aspirazione ad aria
Le basi e i concetti per la ventilazione nel espulsa, l’afflusso dell’aria di compensa-
caso di risanamenti contro il radon si tro- zione dovrebbe venire realizzato tramite
vano in «Radon – Manuale operativo» [4] una finestra. A tal fine occorre impiegare
e sul sito web dell’Ufficio federale della un interruttore di contatto sulla finestra o
sanità pubblica www.ch-radon.ch. Per un monitoraggio della sottopressione. La
l’implementazione dei concetti di ventila- compensazione tramite passaggi d’aria
zione in caso di risanamento contro il ra- esterna crea una forte sottopressione e
don si dovrebbe consultare un esperto in pertanto non dovrebbe venire impiegata.
materia. Per quanto riguarda la ventila-
zione meccanica controllata, si veda il Dispositivi di ventilazione speciali per
capitolo 1.4. il mantenimento della pressione
Nel caso di risanamenti contro il radon,
Impianto d’aspirazione con elemento spesso vengono impiegati dispositivi di
dell’involucro di passaggio d’aria (EIPA) ventilazione che servono esclusivamente
Un impianto d’aspirazione con EIPA è il a mantenere una certa pressione nell’e-
sistema meno favorevole per quanto ri- dificio o in parti di esso (ad esempio nello
guarda l’esposizione al radon. Impianti scantinato). Nell’ambito del concetto glo-
d’aspirazione dovrebbero quindi venire bale di risanamento contro il radon, lo
impiegati solo in edifici in cui a priori il ra- specialista determina se nel caso speci-
don non costituisce un problema. In case fico si tratta di una sottopressione o di
plurifamiliari con pavimenti dello scanti- una sovrapressione. Una sovrapressione
nato in calcestruzzo, una soletta sopra lo impedisce al radon di penetrare. Una
scantinato in calcestruzzo e porte erme- sottopressione nello scantinato impedi-
tiche tra lo scantinato e il piano terra, il ri- sce all’aria della cantina di entrare nell’a-
schio è generalmente basso. Inoltre, è bitazione. In entrambi i casi si tratta di
necessario evitare possibili vie d’aria dal- una differenza di pressione di pochi Pa-
lo scantinato agli appartamenti (attraver- scal.
so vani verticali o tubi per i cavi elettrici).
Ventilazione dello scantinato
Apparecchi di ventilazione per singolo Nel caso di scantinati non isolati termi-
locale combinati con impianti d’aspi- camente o isolati solo in parte, nel conte-
razione sto del risanamento contro il radon, può
Gli apparecchi di ventilazione per singolo nascere un conflitto tra la protezione
locale non sono di per sé critici per quan- contro l’umidità (vedi capitolo 10.3) e la
to riguarda il radon. Tuttavia, spesso ven- protezione dal radon. La ventilazione per
gono combinati con ventilatori dell’aria la protezione dal radon richiede un eser-
aspirata nel bagno/WC, i quali generano cizio possibilmente continuo per il man-
una sottopressione. Con un esercizio on/ tenimento della pressione. Tuttavia, una
off regolato in funzione del fabbisogno, ventilazione regolata in funzione dell’u-
midità è spesso disattivata in estate e in 10.6 Letteratura
caso di basse temperature esterne. [1] Scheda tecnica, Ventilazione del
In determinate circostanze, entrambe le piano di cottura per costruzioni
funzioni possono essere coperte da un nuove e risanate energeticamente,
unico impianto. In tal caso, la ventilazio- SvizzeraEnergia, Ufficio federale
ne viene dotata di un EIPA a chiusura er- dell’energia UFE, Berna, 2019
metica che si chiude quando l’esercizio [2] Direttiva antincendio 25-15 Im-
di protezione contro l’umidità è disattiva- pianti tecnici d’aerazione, stato
to. Tuttavia, il ventilatore rimane in fun- 1.1.2017; Associazione degli istituti
zione, eventualmente a velocità ridotta, cantonali di assicurazione an-
per mantenere la pressione. Per quanto tincendio, Berna; download via
riguarda la sottopressione o la sovra- www.bsvonline.ch/it/prescrizioni
pressione, la ventilazione per la protezio- [3] Scheda tecnica, Condizionamento
ne contro l’umidità deve essere coordi- degli scantinati in edifici residen-
nata con la protezione dal radon. Ciò si- ziali, SvizzeraEnergia, Ufficio fede-
gnifica che al posto del ventilatore dell’a- rale dell’energia UFE, Berna, 2019
ria aspirata mostrato nella figura 10.3, [4] Breunig, Morris; et. al.: Radon –
può eventualmente venire impiegato un Manuale operativo. Faktor Verlag,
ventilatore dell’aria immessa. Zurigo, 2018
[5] Commissione europea: Regola-
mento delegato (UE) n. 65/2014
della commissione del 1° ottobre
2013 che integra la direttiva
2010/30/UE del Parlamento eu-
ropeo e del Consiglio per quanto
riguarda l’etichettatura energetica
dei forni e delle cappe da cucina
per uso domestico; Commissione
europea. Download via
https://eur-lex.europa.eu
Capitolo 11

Protezione dal rumore

Il tema dell’acustica viene trattato qui sempre specificare la potenza sonora.


solo in modo selettivo. Per le basi e un Indicazioni come «rumore a 1 m di distan-
approfondimento si consiglia la scheda 1 za» sono imprecise o addirittura inutili.
della VDI 2081 [1]. I libri di testo «Wohn-
ungslüftung», 2005 [2], e «Komfort- Ponderazione A
lüftung in Wohngebäuden», 2016 [3], La cosiddetta ponderazione A adatta il li-
contengono descrizioni con esempi di vello sonoro fisico alla percezione uditiva
ventilazione meccanica controllata. Tut- umana. Nelle norme precedenti e nella
tavia, i requisiti normativi della SIA 181 letteratura tecnica, i livelli sonori ponde-
[4] e della SIA 382/5 [5] sono cambiati rati A erano indicati con l’unità dB(A).
dall’anno di pubblicazione dei due libri di Nelle norme nuove, ciò è stato omesso,
testo. Pertanto, è essenziale osservare i cosicché i livelli ponderati A vengono
capitoli 11.2 e 11.3 di questo libro in caso ugualmente indicati nell’unità di misura
di ricorso a basi più vecchie. Per il di- dB. L’informazione se un livello sonoro è
mensionamento acustico degli elementi ponderato A si trova nel simbolo della
dell’involucro di passaggio d’aria si veda formula con l’indice A (ad esempio LAeq)
il capitolo 7.6, mentre per i passaggi d’a- o nella descrizione testuale del rispettivo
ria di transito si veda il capitolo 3.8. valore.

11.1 Termini, requisiti Regola di arrotondamento


I risultati finali delle misurazioni e dei cal-
Pressione sonora e potenza sonora coli sono sempre arrotondati a 1 dB.
L’orecchio umano e gli strumenti di misu-
razione rilevano la pressione sonora. Le Requisiti della SIA 382/5
sorgenti sonore, tuttavia, emettono una La SIA 181 indica solo i requisiti per gli im-
potenza sonora. Poiché i calcoli con la pianti per più appartamenti. La SIA 382/5
pressione (in Pa) e la potenza (in W) risul- dichiara questi requisiti validi per tutti i
terebbero poco pratici, si utilizza l’unità di tipi di impianti di ventilazione residenzia-
misura decibel (dB). Essa viene utilizzata le. Sono escluse le cappe d’aspirazione.
sia per il livello di pressione sonora che Per bagni, docce e WC di dimensioni ri-
per il livello di potenza sonora. Per sem- dotte, i requisiti sono stati attenuati.
plicità, occasionalmente si utilizza anche I requisiti valgono per l’esercizio di venti-
il termine «livello sonoro», intendendo so- lazione normale, vale a dire per le condi-
litamente il livello di pressione sonora. zioni di dimensionamento dell’impianto.
L’entità del livello di pressione sonora Come spiegato nei capitoli 3 e da 6 a 8, il
percepito o misurato dipende dalla po- dimensionamento per l’esercizio diurno e
tenza della sorgente, dalla distanza, dagli notturno è lo stesso.
ostacoli e dalla riflessione e dall’assorbi- La SIA 382/5 stabilisce valori di requisi-
mento delle superfici. Nel caso degli ap- to per vari tipi di locale, secondo la ta-
parecchi di ventilazione, si dovrebbe bella 11.1. Ciò corrisponde al valore misu-

Tipo di locale Valore di requisito LH


Tabella 11.1:
Soggiorno, camera da letto, cucina aperta sul soggiorno 25 dB
Valore di requisito LH
Bagno/doccia/WC con un volume ≥ 25 m3, cucina senza 29 dB
per la protezione
parte del soggiorno
dal rumore delle in-
stallazioni di ventila- Bagno/doccia/WC con un volume < 25 m3
zione secondo la con esercizio continuo dell’impianto di ventilazione 38 dB
SIA 382/5. nel caso di esercizio on/off in funzione del fabbisogno 43 dB
148
Protezione dal rumore

rato più le correzioni di livello. Nei locali Nel caso del metodo di misurazione
ammobiliati, il livello sonoro effettivo è semplice, la verifica viene effettuata con
solitamente inferiore, o deve essere infe- la formula 11.2.
riore, al valore di requisito LH.
LH,tot = LAeq + K1 + K2 + K3(11.2)
11.2 Verifica secondo la SIA 181
Nel caso del metodo di misurazione
Verifica con misurazione esatto, la verifica viene effettuata con la
Misurazioni sonore vengono effettuate, formula 11.3.
ad esempio, nell’ambito del collaudo di LH,tot = LnT,A,50–5000 + K2 + K3(11.3)
un impianto. Tuttavia, possono anche es-
sere necessarie per il controllo in caso di Verifica durante la progettazione
reclami o dopo modifiche all’impianto. Il Oltre al dimensionamento acustico a re-
requisito è soddisfatto se il valore totale gola d’arte, i compiti di progettazione
del rumore dell’impianto di ventilazione comprendono anche la verifica dell’a-
LH,tot non supera il valore di requisito LH dempimento dei requisiti. Ciò è il caso se
(tabella 11.1). Espresso come formula: il valore di progetto per il rumore dell’im-
pianto di ventilazione LH,d non supera il
LH,tot ≤ LH(11.1) valore di requisito LH (tabella 11.1).

Grandezze di misurazione e valori di calcolo


LAeq Livello medio ponderato A
Corrisponde al livello di pressione sonora causato dall’impianto di ventilazione
LnT,A,50–5000 Livello di pressione sonora normalizzato ponderato A; vengono misurati i livelli di pressione
sonora (non ponderati) L e i tempi di riverbero T nelle bande di un terzo di ottava da 50 Hz a
5000 Hz. Per ogni banda di un terzo di ottava, il livello di pressione sonora misurato viene poi
convertito al livello di pressione sonora normalizzato LnT secondo la formula 11.7, cioè norma-
lizzato al tempo di riverbero di riferimento di 0,5 s.
LnT = L – 10 ∙ lg(T⁄T0)(11.7)
dove L è il livello di pressione sonora di una banda di un terzo di ottava, T è il tempo di river-
bero di una banda di un terzo di ottava e il tempo di riverbero di riferimento T0 è pari a 0,5 s.
Infine, viene effettuata la ponderazione A e i valori delle bande di un terzo di ottava ponderati
vengono sommati energeticamente (logaritmicamente).
K1 Correzione del livello per tenere conto dell’assorbimento acustico nel locale; negli apparta-
menti essa viene utilizzata principalmente per valutare l’arredamento. La tabella 11.3 mostra
la scala di valutazione con la descrizione secondo la SIA 181 e gli esempi dell’autore. Per la
progettazione, viene consigliato un valore standard pari a –2.
K2 Correzione del livello per tenere conto della componente tonale; a seconda della compo-
nente tonale udibile, questo valore varia tra 0 (non udibile) e 6 (componente tonale altamente
udibile). Conformemente alla valutazione legale del rumore di impianti di riscaldamento, ven-
tilazione, condizionamento e refrigerazione del Cercle Bruit [6], per la ventilazione viene
consigliato un valore standard di 2. Ciò corrisponde anche agli esempi della SIA 382/5.
K3 Correzione del livello per tenere conto della componente impulsiva; a seconda della compo-
nente impulsiva udibile, questo valore varia tra 0 (non udibile) e 6 (componente impulsiva al-
tamente udibile). Gli impulsi si manifestano solo in caso di impianti di ventilazione difettosi,
ad esempio a causa di uno squilibrio del ventilatore o di rumori dovuti a vibrazioni. Nel caso di
Tabella 11.2:
impianti privi di anomalie, viene utilizzato un valore standard pari a 0.
Grandezze di misura-
zione e valori di cal- KP Supplemento di progetto; supplemento al valore di previsione per tenere conto delle incer-
colo rilevanti per la tezze, delle differenze nella qualità della realizzazione così come delle tolleranze di produ-
verifica della prote- zione di dispositivi e apparecchi. Conformemente agli esempi riportati nella SIA 382/5, viene
zione dal rumore. consigliato un valore standard pari a 2.
149
Ventilazione residenziale

Espresso come formula: posizioni microfoniche aggiuntive even-


tualmente necessarie risultano da ulte-
LH,d ≤ LH(11.4) riori passaggi d’aria e dai limiti della zona
di permanenza. Valutato viene il valore
Nel caso del metodo di misurazione energeticamente medio (logaritmico).
semplice, la verifica viene effettuata con Nei soggiorni e nelle camere da letto, la
la formula 11.5. differenza tra il rumore degli impianti e il
rumore di fondo ponderato A nella prati-
LH,d = LAeq + K1 + K2 + K3 + Kp(11.5) ca non raggiunge i 10 dB desiderati. Il ru-
more di fondo deve quindi essere sot-
Nel caso del metodo di misurazione tratto in termini di energia. Secondo la
esatto, la verifica viene effettuata con la SIA 181, tuttavia, è possibile sottrarre
formula 11.6. aritmeticamente un massimo di 2,2 dB
dal valore misurato se la differenza è in-
LH,d = LnT,A,50–5000 + K2 + K3 + KP (11.6) feriore a 4 dB.
Il metodo di misurazione semplice può
La descrizione dei simboli delle formule è venire eseguito da specialisti della venti-
riportata nella tabella 11.2. lazione con una solida conoscenza di
base dell’acustica come misurazione di
Note sulle misurazioni controllo. Il metodo di misurazione esatto
La SIA 181 richiede che le misurazioni dovrebbe venire impiegato solo da
vengano effettuate in luoghi di abituale esperti qualificati in acustica edile.
permanenza di persone. Per il metodo di
misurazione semplice si utilizzano alme- 11.3 Confronto tra i metodi di
no due posizioni microfoniche, per il me- verifica
todo di misurazione esatto almeno cin-
que. A) Verifica acustica nella progetta-
Sia questi requisiti che il tipo di metodo zione
di misurazione lasciano un margine di Per un locale, viene determinato il livello
manovra che può portare a risultati diver- sonoro equivalente ammissibile LAeq con
si. Pertanto, si raccomanda di concorda- il metodo semplice. Il valore di progetta-
re le condizioni quadro per la verifica. zione LH,d è uguale al valore di requisito
Un microfono dovrebbe venire collocato LH, vale a dire
al centro della zona di permanenza (se-
condo la SIA 180), a 1,5 m di altezza. Un LH,d ≤ LH = 25 dB (11.8)
secondo microfono dovrebbe venire col-
locato ai margini della zona di permanen- Per determinare il livello sonoro equiva-
za a un’altezza compresa tra 0,6 m (nel lente ammissibile, la formula 11.5 viene ri-
caso di passaggi d’aria a pavimento) e 1,5 solta per LAeq. Per il calcolo vengono uti-
m (nel caso di passaggi d’aria a soffitto), il lizzati i valori standard del capitolo 11.2.
più vicino possibile al passaggio d’aria. Le

Descrizione secondo la SIA 181 e esempio Correzione del


livelllo K1 in dB
Locali con arredamento ad alto assorbimento 0
Ad esempio, una camera pesantemente arredata con molti
tessuti per la casa, come rivestimenti di stoffa, tende e tappeti
Locali con arredamento a basso assorbimento –2
Tabella 11.3:
Ad esempio, una camera arredata con mobili e tessuti per la
Correzione di livello
casa tipici del giorno d’oggi
K1 per tenere conto
Locali privi di arredamento ad assorbimento –4 dell’assorbimento
Ad esempio, una camera non arredata acustico nel locale.
150
Protezione dal rumore

LAeq ≤ LH,d – K1 – K2 – K3 – Kp – Valore di misurazione del livello sonoro


= 25 dB – (–2 dB) –2 dB – 0 dB – 2 dB equivalente nella posizione M2
= 23 dB (11.9)  LAeq,Te2 = 27,7 dB

Questo esempio è generalmente valido Nel primo passo, viene sottratto il rumo-
in quanto con i valori standard il livello re di fondo. Il livello sonoro equivalente
sonoro equivalente ammissibile nel sog- dell’impianto di ventilazione LAeq viene
giorno e nelle camere da letto è general- calcolato secondo la VDI 2081 utilizzan-
mente di 23 dB. Tuttavia, il livello di po- do la formula 11.10:
tenza sonora LW,A, che il sistema può for- LAeq = 10 ∙ lg(100,1∙LAeq,Te) – 100,1∙LA,bg)  (11.10)
nire al locale dipende da altre condizioni dove LAeq,Te è il valore misurato e LA,bg è il
quadro, come la collocazione dei pas- rumore di fondo.
saggi d’aria e la geometria del locale. Il livello sonoro equivalente LAeq nella po-
sizione di misurazione M1 è dunque:
B) Verifica con misurazione, metodo
semplice LAeq,1 =10 ∙ lg(100,1∙28,4 – 100,1∙24,2) = 26,3 dB
Dopo la fine dei lavori di costruzione, vie- Nella posizione M2, la differenza rispetto
ne effettuata una misurazione di collau- al rumore di fondo è inferiore a 4 dB. Se-
do nel locale della verifica A. Poiché esso condo la SIA 181, quindi, si possono de-
ha luogo prima del trasloco nell’apparta- durre solo 2,2 dB dal valore misurato. Ciò
mento, il locale non è ammobiliato. Se- significa che:
condo la tabella 11.3, K1 = – 4.
K2 e K3 corrispondono ai valori di proget- LAeq,2 = 27,7 dB – 2,2 dB = 25,5 dB
tazione.
Il passaggio d’aria immessa si trova so- Il valore energetico medio viene calcola-
pra la porta del locale, a 2,3 m dal pavi- to secondo la VDI 2081 utilizzando la for-
mento. La figura 11.1 mostra la pianta del- mula 11.11:
la camera da letto e le due posizioni con-
1
cordate per il microfono M1 e M2, che si LAeq =10 · lg [ n ∑ni=1 10 0,1· LAeq,i ] (11.11)
trovano a 1,5 m di altezza dal pavimento. 1 n 0,1· LAeq,i
Vengono misurati i seguenti valori: LAeq i=10
Con lg [ n ∑sonori
due· livelli i=1 10 equivalenti ] LAeq,1 e
1 0,1· LAeq,1 0,1· LAeq,2
– Rumore di fondo in entrambe le posi- LLAeq,2 si ottengono
Aeq =10 · lg [ ( 10
i seguenti +10 risultati: )]
Figura 11.1: Pianta del 2
zioni LA,bg = 24,2 dB
locale della verifica B 1 0,1·26,3
LAeq,1+10 0,1·25,5
– Valore di misurazione del livello sonoro LAeq =10 lg[[12((10
=10·· lg 100,1· )] )]
+10 0,1· LAeq,2
con la collocazione 2
del passaggio d’aria equivalente nella posizione M1 = 25,9 dB 1
=10 · lg [ 2 ( 10 0,1·26,3 +10 0,1·25,5 ) ]
immessa (IMM) e le  LAeq,Te1 = 28,4 dB
posizioni dei micro- = 25,9 dB
foni (M1 e M2). DR =
Con la–10 ( Q 24,5 ·T
)
lg 11.2, 2il+valore totale per il
formula4·π ·d V
4,0 m Interno
D = –10 lg (
rumore dell’impianto
LH,totR = LAeq + K4·π
1 +
Q
K
·d2
di24,5
+
ventilazione
2+ K V
3
·T
)è di:

0,5 m M1 = 25,9 dB + (–4 dB) + 2 dB + 0 dB


Porta = 23,9, arrotondato a 24 dB
del locale
1,0 m 1,0 m IMM
3,0 m

Inserito nella formula 11.1:


Finestra M2 LH,tot = 24 dB ≤ LH = 25 dB
Zona di permanenza
Esterno 0,5
secondo la SIA 180 Il requisito è quindi soddisfatto.
m
0,5 m

Esterno
151
Ventilazione residenziale

C) Verifica acustica con misurazione, tempi di riverbero (troppo) bassi per lo-
metodo esatto cali ammobiliati.
Per lo stesso locale con lo stesso livello Per la progettazione, il metodo esatto ri-
sonoro della verifica B, la verifica viene chiede troppo tempo e, inoltre, i dati rela-
eseguita con il metodo esatto. La tabella tivi all’acustica dei locali sono ancora
11.4 riassume la misurazione e il calcolo poco conosciuti. In questo caso, il meto-
in un intervallo di banda di un terzo d’ot- do semplice è idoneo. Tuttavia, il dimen-
tava da 100 a 1000 Hz. Le frequenze in- sionamento e il calcolo devono venir af-
feriori a 100 Hz e superiori a 1000 Hz in- frontati in modo conservativo. È consi-
fluenzano solo marginalmente il risultato gliabile lavorare con un valore di proget-
e non sono quindi rappresentate. La li- tazione (= valore di requisto LH,d ) di 23 dB.
nea con il livello sonoro L corrisponde ai
valori misurati corretti. In tal caso il ru- 11.4 Propagazione del rumore
more di fondo è già stato sottratto e i va- nei locali
lori misurati delle cinque posizioni micro-
foniche vengono espressi come media L’attenuazione del locale corrisponde alla
(analogamente alla verifica B). Il tempo di conversione del livello di potenza sonora
riverbero è elevato perché, come nella (fornito al locale dall’impianto di ventila-
verifica B, si ipotizza una camera non zione) in livello di pressione sonora in una
ammobiliata con superfici che riflettono determinata posizione nel locale. Per
il suono. analogia, si può considerare una lampa-
Con la formula 11.3 il valore totale per il da collocata in un locale: la lampada
1 n 0,1· LAeq,i
rumore dell’impianto di ventilazione rag- Lemette
Aeq =10 ·una ∑i=1 10
lg [ ncerta potenza ]luminosa, ma
giunge: la sua luminosità su un tavolo dipende
dalle proprietà del locale e dalla distanza
1
LH,tot = LnT,A,50–5000 + K2 + K3 Ldalla
Aeq =10 · lg [ 2 ( 10 0,1· LAeq,1 +10 0,1· LAeq,2 ) ]
lampada.
= 23 dB + 2 dB + 0 dB Il calcolo dell’attenuazione
1
del locale DR
0,1·26,3 0,1·25,5
= 25 dB =10 · lg
secondo la [VDI
2
( 10
2081 è +10
illustrato ) ] for-
nella
mula= 11.12.
25,9 dBUn valore positivo significa
Inserito nella formula 11.1: una riduzione del livello nel locale.
LH,tot = 25 dB ≤ LH = 25 dB Tabella 11.5: Fattore

Il requisito è quindi soddisfatto.


DR = –10 lg
4·π(Q
·d 2
+
24,5 ·T
V ) (11.12) di direzione Q per
diverse collocazioni
spaziali dei passaggi
d’aria.
Conclusioni del confronto
Negli esempi, la differenza tra il metodo Collocazione del passaggio Propagazione Fattore di
semplice e quello esatto è compresa tra d’aria del rumore direzione Q
1 e 2 dB. È presumibile che la correzione Al centro del locale A sfera 1
Tabella 11.4: di livello K1 sia troppo generosa per gli Al centro di una parete A semisfera 2
Valori di misura- edifici residenziali o che si ipotizzino Al centro del lato di un locale A quarto di sfera 4
zione e di calcolo In un angolo del locale A ottavo di sfera 8
della verifica C.
Descrizione Simbolo Unità Valori alla frequenza di banda di un terzo di ottava (in Hz) di
100 125 160 200 250 315 400 500 620 800 1000
Livello sonoro L dB 36,0 33,5 31,5 29,0 25,0 22,0 17,0 13,0 9,0 7,0 6,0
Tempo di riverbero T s 1,0 1,0 1,1 1,0 0,8 0,9 0,8 0,8 0,9 0,8 0,8
Livello di pressione sonora LnT dB 33,0 30,5 28,1 26,0 23,0 19,4 15,0 11,0 6,4 5,0 4,0
normalizzato
Ponderazione A ∆LA dB –19,1 –16,1 –13,4 –10,9 –8,6 –6,6 –4,8 –3,2 –1,9 –0,8 0
Valore intermedio LnT + ∆LA dB 13,9 14,4 14,7 15,1 14,4 12,8 10,2 7,8 4,5 4,2 4,0
Livello di pressione sonora LnT,A,50–5000 dB 23,1 (arrotondato 23)
normalizzato ponderato A
152
Protezione dal rumore

Dove nelle camere da letto, l’attenuazione del


Q Fattore di direzione secondo la ta- locale è spesso compresa tra 0 e 2 dB.
bella 11.5 Nei soggiorni è in generale da 1 a 3 dB a
d Distanza tra il passaggio d’aria e la causa del volume maggiore. Soprattutto
posizione nel locale in m nelle camere da letto acusticamente
V Volume del locale in m3 sensibili, l’influenza dell’attenuazione del
T Tempo di riverbero in s locale è piccola. La collocazione dei pas-
saggi d’aria non ha molta importanza. Il
Il tempo di riverbero di locali abitati è dif- posizionamento al centro del lato del lo-
ficilmente calcolabile perché è influenza- cale è solo leggermente migliore (da 0,5
to in modo significativo dai materiali di a 1,0 dB circa) rispetto al posizionamento
costruzione, dai mobili e dai tessuti. Per nell’angolo del locale.
calcoli acustici in abitazioni nuove, si rac-
comanda il seguente tempo di riverbero: 11.5 Note relative ai
– Camera da letto 0,8 s componenti
– Soggiorni, cucine aperte sul soggiorno
1,0 s Passaggi d’aria e riflesso finale
I passaggi d’aria immessa e d’aria aspira-
Nella letteratura specialistica si trovano ta devono essere dimensionati in modo
talvolta tempi di riverbero più bassi per i generoso a causa delle emissioni sonore
soggiorni e le camere da letto, ad esem- del flusso. Per i passaggi d’aria, la mag-
pio 0,5 s. Nei locali abitativi e nelle came- gior parte dei fornitori specifica l’atte-
re di nuova costruzione sono spesso pre- nuazione sonora (la cosiddetta attenua-
senti solo superfici debolmente assor- zione d’inserzione). Se viene impiegato
benti, il che comporta tempi di riverbero un prodotto per il quale non sono dispo-
più lunghi rispetto, ad esempio, alle abi- nibili le specifiche del produttore, nel cal-
tazioni di trent’anni fa. colo non deve essere utilizzata alcuna at-
Dall’esempio di calcolo 11.1 si possono tenuazione sonora, vale a dire attenua-
trarre le seguenti conclusioni generali: zione d’inserzione 0.

Esempio di calcolo 11.1: Attenuazione del locale per emissioni sonore di ventilazione

Per il locale della verifica B in 11.3, l’attenuazione Il valore reale si situa probabilmente in mezzo, ra-
del locale per le emissioni sonore di ventilazione gion per cui vengono calcolati entrambi i casi. La
viene determinata nelle posizioni M1 e M2. L’altez- tab. 11.6 riassume i calcoli secondo la form. 11.12.
za finita del locale è di 2,6 metri. Il tempo di river- Per la posizione M1 l’attenuazione del locale è
bero è ipotizzato pari a 0,8 s. compresa tra 0 e 1 dB e per la posizione M2 tra 1 e
Per quanto riguarda il passaggio d’aria immessa, 2 dB. Per il calcolo e la verifica vengono utilizzati i
non è chiaro se si debba optare per una posizione valori medi, ovvero 0,5 dB per la posizione M1 e
al centro del lato del locale o in un angolo. 1,5 dB per la posizione M2.

Ipotesi relativa Posi- Dist. Fattore di Superfi- Altezza Volume Tempo di Attenua-
alla posizione del zione direzione Q cie del finita del del riverbero zione del
passaggio d’aria nel pavi- locale locale locale
immessa locale mento
d AR H V T DR
m m2 m m3 s dB
Centro del lato M1 1,3 4 12 2,6 31,2 0,8 0,8
Tabella 11.6: Esempio
Angolo del locale M1 1,3 8 12 2,6 31,2 0,8 –0,1
per il calcolo dell’atte-
nuazione del locale
Centro del lato M2 2,4 4 12 2,6 31,2 0,8 1,6
secondo la figura 11.1. Angolo del locale M2 2,4 8 12 2,6 31,2 0,8 1,3
153
Ventilazione residenziale

Dati precisi sul livello di potenza sonora Ventilatori


dei passaggi d’aria invece, sono pur- Nel caso di impianti di ventilazione di
troppo disponibili solo presso pochi for- piccole dimensioni, i ventilatori sono so-
nitori. A volte si trovano informazioni litamente le sorgenti sonore critiche. Il
vaghe come «livello di potenza sonora loro livello di potenza sonora dipende in
< 20 dB(A)». In questi casi si raccoman- modo significativo dalla velocità. I piccoli
da di calcolare i valori secondo la VDI ventilatori generano i livelli sonori più
2081. La tabella 11.7, posizione 14, elenca elevati tra 125 e 2000 Hz.
i valori per un passaggio d’aria con un Poiché la velocità aumenta con l’aumen-
diametro di 100 mm (o una superficie tare della pressione di erogazione per un
equivalente) e una perdita di carico di dato flusso d’aria, le basse perdite di ca-
10 Pa, il che può essere considerato tipi- rico riducono non solo il consumo ener-
co per ventilazioni meccaniche control- getico, ma anche il livello sonoro. Allo
late. stesso modo, un flusso d’aria sovradi-
All’entrata e all’uscita nel locale ha luogo mensionato non solo rende l’impianto
il cosiddetto riflesso finale, che attenua il più rumoroso, ma causa anche una bas-
livello sonoro proveniente dalla condotta sa umidità dell’aria interna in inverno.
dell’aria. Per molti passaggi d’aria, l’effet-
to è già incluso nell’attenuazione d’inser- Silenziatori
zione dichiarata dal fornitore. In caso L’attenuazione nella distribuzione dell’a-
contrario, il riflesso finale può essere cal- ria e la ponderazione A fanno sì che ri-
colato secondo la VDI 2081. manga un rumore fastidioso, soprattutto
nella fascia da 125 a 500 Hz, che deve
Condotte dell’aria e dispositivi essere assorbito da silenziatori. Essi de-
A condizione che la velocità dell’aria sia vono essere adattati in primo luogo allo
al massimo di 4 m/s, le condotte d’aria e spettro dell’apparecchio di ventilazione.
i pezzi speciali fino a circa 200 mm di È quindi consigliabile scegliere i modelli
diametro non producono alcun rumore che il fornitore offre come accessori per
percepibile se installati correttamente. l’apparecchio, come ad esempio il collet-
Tuttavia, in caso di lavorazione carente, tore silenziato.
come ad esempio in presenza di viti I silenziatori da condotta spesso non
sporgenti, è possibile che vengano ge- sono in grado di attenuare sufficiente-
nerati dei rumori. mente il rumore dei ventilatori. Tuttavia,
Nel caso di condotte a sezione circolare offrono buone prestazioni per l’attenua-
in lamiera d’acciaio, la riduzione del livel- zione del rumore da telefonia.
lo sonoro è praticamente trascurabile. I silenziatori flessibili e i tubi flessibili con
Nel caso di condotte a sezione rettango- funzione di silenziatore non hanno una
lare e ovale, nonché di tubi in plastica, è superficie liscia all’interno. Inoltre, spes-
possibile tenere conto di una riduzione di so non sono molto stabili, il che può por- Figura 11.2: Esempio
di impianto per il cal-
livello sonoro secondo le indicazioni del tare a danni e a strozzature (perdita di
colo del rumore.
fornitore.
Anche i collettori di distribuzione posso-
Condotte in
no ridurre significativamente i livelli so- plastica DN 90
nori. L’effetto è particolarmente marcato Tubo spiro 125 mm
Dispositivo
se si installano rivestimenti o elementi di regola- Locale
fonoassorbenti. Tali elementi, tuttavia, Collettore di zione
devono poter essere rimossi a scopo di distribuzione
pulizia. Per i dispositivi di regolazione, il Silenziatore
livello sonoro dipende dall’impostazione
Apparecchio
e deve essere dichiarato dal fornitore. di ventilazione
154
Protezione dal rumore

carico elevata). In termini di robustezza e Per il calcolo acustico di ventilazioni


igiene, tali prodotti dovrebbero quindi ve- meccaniche controllate esiste lo stru-
nire impiegati solo per brevi tratti di con- mento online «KWL-Tool» [7], disponibile
dotta (massimo 0,5 m) e dovrebbero es- gratuitamente. Esso è stato utilizzato per
sere facilmente sostituibili. Sono adatti, calcolare l’esempio d’impianto illustrato
ad esempio, per il disaccoppiamento del nella figura 11.2. I dati di questo impianto
rumore trasmesso per via solida. sono:
– Flusso d’aria: tre locali a 30 m3/h =
Calcolo acustico di impianti 90 m3/h
I calcoli qui presentati si applicano ai tipi- – Perdita di carico esterna: 70 Pa
ci impianti di ventilazione residenziale – Condotta prima del collettore di distri-
con un flusso d’aria fino a 1000 m3/h. Per buzione dell’aria: tubo Spiro, diametro
impianti più grandi e complessi, così nominale 125 mm, lunghezza 1 m più due
come per applicazioni al di fuori del set- curve
Tabella 11.7: Esempio tore residenziale, si rimanda alla direttiva – Distribuzione dell’aria: collettore non
per il calcolo del VDI 2081. isolato con tre uscite
livello di potenza so-
– Raccordo di regolazione per impostare
nora di un impianto
il flusso d’aria in uscita dal collettore
di ventilazione.
Pos. Componente/descrizione Fonte1) Sim- Unità Frequenza centrale della banda di ottava in Hz
bolo 63 125 250 500 1000 2000 4000
1 Livello di potenza sonora dell’aria immessa Forni- LW1 dB 60,1 60,1 59,8 53,8 47,6 44,6 36,9
dell’apparecchio di ventilazione tore (F)
2 Silenziatore F D2 dB –8,0 –12,0 –22,0 –35,0 –40,0 –42,0 –38,0
3 Attenuazione curva, d = 125 VDI D3 dB 0,0 0,0 0,0 0,0 –2,0 –4,0 –6,0
4 Attenuazione della condotta fino al collettore, VDI D4 dB –0,1 –0,1 –0,2 –0,3 –0,3 –0,3 –0,3
d = 125 mm, lunghezza 1 m
5 Attenuazione del collettore, 3 uscite VDI D5 dB –4,8 –4,8 –4,8 –4,8 –4,8 –4,8 –4,8
6 Attenuazione del raccordo di regolazione F D6 dB 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
7 Livello di potenza sonora dopo l’attenuazione LW7 dB 47,2 43,2 32,9 13,7 0,5 –6,5 –12,2
mediante raccordo di regolazione (somma di
pos. 1 fino a 6)
8 Livello di potenza sonora del raccordo di regola- F LW8 dB 18,0 24,0 20,0 17,0 13,0 7,0 2,0
zione
9 Livello di potenza sonora all’uscita del raccordo LW9 dB 47,2 43,3 33,1 18,7 13,2 7,2 2,2
di regolazione (addizione log. di pos. 7 e 8)
10 Attenuazione della condotta in plastica dopo il F D10 dB –0,8 –1,6 –2,0 –1,2 –1,2 –1,6 –2,8
collettore, DN 90, 4 m
11 Attenuazione del passaggio d’aria immessa F D11 dB –8,0 –7,0 –10,0 –9,0 –14,0 –14,0 –13,0
12 Riflesso finale (incluso nella pos. 11 secondo il F D12 dB 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
fornitore)
13 Livello di potenza sonora dopo il passaggio LW13 dB 38,4 34,7 21,1 8,5 –2,0 –8,4 –13,6
d’aria immessa (somma di pos. 9 fino a 12)
14 Livello di potenza sonora del passaggio d’aria VDI LW14 dB 22,0 22,0 22,0 17,0 9,0 0,0 0,0
immessa
15 Livello di potenza sonora all’ingresso nel locale LW15 dB 38,5 34,9 24,6 17,6 9,3 0,6 0,2
(addizione log. di pos. 13 e 14)
16 Ponderazione A VDI ∆LA dB –26,1 –16,0 –8,6 –3,2 0,0 1,2 1,0
17 Somma di pos. 15 e 16 dB 12,4 18,9 16,0 14,4 9,3 1,8 1,2
18 Livello di potenza sonora all’ingresso nel locale, LW,A dB 22,4
ponderato A2)
1) Fornitore = Specifiche del fornitore; VDI = Calcolo o stima secondo la VDI 2081, foglio 1
2) Ottenuto per addizione logaritmica dei valori della pos. 17
155
Ventilazione residenziale

– Condotte dopo il collettore: condotta dove nell’esempio LW,A è il livello di po-


in plastica flessibile diametro nominale tenza sonora ricavato dalla tabella 11.7,
90, lunghezza 4 m posizione 18, e DR,i è l’attenuazione del
– Locale secondo l’esempio del capitolo locale nella posizione i, secondo il capi-
11.5 (vedi anche figura 11.1) tolo 11.5.
Per le posizioni M1 (vedi figura 11.1) si ot-
I dati dell’apparecchio di ventilazione, del tengono i seguenti risultati
silenziatore, della valvola di regolazione,
della condotta in plastica e del passaggio LAeq,1 = 22,4 dB – 0,5 dB = 21,9 dB
d’aria immessa si basano su dati reali dei
fornitori. La tabella 11.7 riassume i dati e i e per M2
risultati. Il calcolo vale per la banda d’ot-
tava da 63 Hz a 4000 Hz. La ponderazio- LAeq,2 = 22,4 dB – 1,5 dB = 20,9 dB.
ne A viene effettuata solo alla fine.
Il rumore di flusso proveniente dal silen- Il valore medio energetico secondo la
ziatore, dal collettore e dalle condotte formula 11.11 equivale a LAeq = 21,4 dB.
dell’aria viene trascurato. Il livello sonoro Con la formula 11.5 e i valori standard del
all’uscita di questi componenti è uguale capitolo 11.2, il valore di progetto per il ru-
al livello sonoro all’ingresso meno l’atte- more dell’impianto di ventilazione diventa
nuazione sonora del componente.
La valvola di regolazione e il passaggio LH,d = 21,4 dB + (–2dB) + 2 dB + 0 dB +
d’aria immessa, invece, provocano rumo- 2 dB
ri di flusso. Essi vengono calcolati come = 23,4 dB.
segue:
– Come valore intermedio, l’attenuazione Per la verifica, si arrotonda per eccesso.
acustica del componente viene sottratta Secondo l’equazione 11.2 vale quindi:
dal livello di potenza sonora in entrata.
– Il livello di potenza sonora del valore in- LH,d = 24 dB ≤ LH = 25 dB
termedio viene aggiunto logaritmica-
mente al livello di potenza sonora del Il requisito è quindi soddisfatto. Se in un
componente. Corrisponde al livello di po- locale sono presenti più passaggi d’aria, i
tenza sonora all’uscita del componente. livelli sonori vengono sommati energeti-
camente. Nel caso di due passaggi d’aria
Utilizzando i risultati della tabella 11.7, è con livelli sonori identici, il livello sonoro
ora possibile verificare se il requisito è equivalente LAeq e quindi anche il valore
soddisfatto. Il livello sonoro equivalente di progetto LH,d aumentano di 3 dB.
in una posizione all’interno del locale
equivale a:

LAeq,i = LW,A – DR,i  (11.13)

Misure Indice di attenuazione d’inserzione necessario a 500 Hz


e 1000 Hz, se viene implementata una sola misura, per
Distribuzione a stella con Distribuzione ad albero con
condotte in plastica fles- tubi spiro fino ai locali
sibili
Passaggio d’aria 12 dB per ogni passaggio 15 dB per ogni passaggio
Tabella 11.8: Valori di
Collettore di distribu- 25 dB tra le uscite ai locali –
riferimento per
zione fonoassorbente
l’indice di attenua-
Silenziatore contro la 10 dB per ogni silenziatore 12 dB per ogni silenziatore zione d’inserzione
telefonia a monte di necessario di singole
ogni passaggio d’aria misure.
156
Protezione dal rumore

Protezione dal rumore per via aerea elencate deve essere implementata. In
tra i locali caso di trasmissione del suono tra i loca-
La SIA 181 si applica per la protezione dal li, oltre all’aria immessa occorre tenere
rumore tra appartamenti. Per quanto ri- conto anche dell’aria aspirata.
guarda la protezione dal rumore tra i sin-
goli locali di un’abitazione, la SIA 382/5 11.6 Protezione dal rumore
prevede alla cifra 2.2.7.8: verso l’esterno
La protezione dal rumore per via aerea Di
degli elementi costruttivi di separazione In generale, le emissioni acustiche di im-
tra i locali all’interno delle unità di utilizzo pianti di ventilazione residenziali non
non deve essere indebolito in modo misu- sono problematiche verso l’esterno. Tut-
rabile (arrotondato a 1 dB) dall’impianto di tavia, nel caso di impianti per più appar-
ventilazione. In assenza di requisiti per la tamenti e di facciate confinanti di case
protezione dal rumore per via aerea Di si plurifamiliari con più passaggi d’aria
raccomanda un valore minimo di 40 dB. esterna e d’aria espulsa di impianti per
Questa raccomandazione si applica ai lo- singolo appartamento, occorre consulta-
cali senza l’influenza di porte, scale aperte re specialisti in materia di protezione dal
e passaggi d’aria di transito. rumore.
Oltre all’Ordinanza contro l’inquinamento
La verifica matematica di tale requisito fonico OIF [8], occorre tenere conto an-
può essere effettuata secondo la VDI che del principio di prevenzione secondo
2081. È importante notare che i passaggi la Legge federale sulla protezione
d’aria possono presentare valori d’atte- dell’ambiente (LPAmb) [9] Art. 11 sezione
nuazione d’inserzione diversi al momento 2. Essa esige:
dell’ingresso e dell’uscita del rumore dal «Indipendentemente dal carico inquinante
locale. esistente, le emissioni, nell’ambito della
Nel caso di impianti per più appartamen- prevenzione, devono essere limitate nella
ti, si consiglia vivamente l’impiego di si- misura massima consentita dal progresso
lenziatori contro la telefonia tra gli appar- tecnico, dalle condizioni d’esercizio e dalle
tamenti. La tabella 11.8 mostra valori in- possibilità economiche.»
dicativi di misure per soddisfare i requisi-
ti della SIA 382/5. Solo una delle misure

Corretta calibrazione Nel caso di apparecchi


del silenziatore sul collocati nell’appartamento:
ventilatore evitare la propagazione del
rumore nell’appartamento

Camera Bagno

Cucina
Camera
Dimensionare i
passaggi d’aria in
Figura 11.3: Punti da Adattare i passaggi d’aria modo generoso
considerare per un di transito allo standard Soggiorno
buon isolamento Prevenire: basse acustico delle porte dei locali
acustico negli impia- perdite di carico
nel sistema di
nti di ventilazione
distribuzione
residenziale.
157
Ventilazione residenziale

Ciò può essere interpretato come segue: 11.8 Letteratura


è tecnicamente opportuno ed economi- [1] VDI 2081, Blatt 1: 2019-03 Raum-
camente ragionevole installare silenzia- lufttechnik – Geräuscherzeugung
tori nelle condotte dell’aria esterna e und Lärmminderung. VDI Verein
dell’aria espulsa se ciò riduce in modo Deutscher Ingenieure e. V.,
udibile il livello sonoro, ad esempio, alla Düsseldorf
finestra più vicina o al patio del vicino. [2] Huber, Heinrich; Mosbacher,
Oltre alle emissioni sonore dei passaggi René: Wohnungslüftung,
d’aria esterna e d’aria espulsa, anche il Faktor Verlag, Zürich, 2006
rumore dell’ambiente circostante svolge [3] Huber, Heinrich: Komfortlüftung in
un ruolo importante. Wohngebäuden. Verlagsgesell-
schaft Rudolf Müller GmbH & Co.
11.7 Punti da considerare per KG, Köln, 2016
una buona protezione dal [4] SIA 181: 2020 La protezione dal
rumore nelle costruzioni edilizie
rumore
[5] SIA 382/5: 2021 Ventilazione
Per una buona protezione dal rumore nel meccanica negli edifici abitativi
caso di impianti di ventilazione residen- [6] Cercle Bruit, Vollzugshilfe 6.20:
ziale, i seguenti punti sono essenziali Lärmrechtliche Beurteilung von
(vedi anche la figura 11.3): Heizungs-, Lüftungs-, Klima- und
– Perdite di carico contenute assicurano Kälteanlagen. Vereinigung Kanto-
non solo un basso consumo energetico naler Lärmschutzfachleute, 2020.
dei ventilatori, ma anche un basso livello Download via www.cerclebruit.ch
sonoro dell’impianto. [7] KWL-Tool: www.kwl-tool.ch,
– I silenziatori devono essere adattati Enerhaus Web Services GmbH,
all’apparecchio di ventilazione. Zuchwil, https://enerweb.ch/
– I passaggi d’aria devono essere dimen- support-kwl.html
sionati in maniera generosa, in modo da [8] Ordinanza contro l’inquinamento
ridurre al minimo il rumore di flusso. fonico del 15 dicembre 1986 (OIF;
– Gli apparecchi di ventilazione non do- SR 814.41)
vrebbero venire installati nella zona abi- [9] Legge federale sulla protezione
tativa. All’interno dell’abitazione, il ripo- dell’ambiente del 7 ottobre 1983
stiglio e il locale tecnico costituiscono gli (LPAmb; SR 814.01)
unici locali adatti. Le relative pareti e
porte devono garantire un elevato livello
di fonoisolamento.
– I passaggi d’aria di transito vengono
adattati agli standard acustici delle porte
del locale.
– Per una buona attenuazione del ru-
more da telefonia, viene selezionata una
misura dalla tabella 11.8.
Capitolo 12

Consegna ed esercizio

12.1 Consegna passaggi d’aria aspirata. Per creare con-


Con la consegna, l’impianto diventa pro- dizioni chiare, la pulizia eventualmente
prietà e responsabilità del cliente. Da necessaria e il numero di filtri di ricambio
questo momento iniziano a decorrere i dovrebbero essere regolamentati nel
termini di reclamo e garanzia. La conse- contratto d’appalto.
gna è costituita da cinque parti:
– Controllo di completezza 12.2 Verifica e misurazione
– Verifica delle funzioni delle funzioni
– Misurazione delle funzioni
– Ispezione igienica iniziale La verifica delle funzioni serve a verifica-
– Documentazione dell’impianto re se l’impianto è stato messo in servizio
correttamente. Ulteriori verifiche delle
La consegna viene protocollata. Nel caso funzioni possono venire effettuate in
di impianti per singolo appartamento, si qualsiasi momento, ad esempio dopo
può utilizzare il breve formulario del do- una revisione o in occasione di un cam-
cumento «Garanzia di prestazione» di bio di proprietà. Se non diversamente
Minergie, Suissetec e SvizzeraEnergia concordato, la verifica delle funzioni
[1]. Nel caso di impianti per più apparta- deve essere eseguita con filtri puliti.
menti si può utilizzare il formulario detta- La corretta direzione di flusso in tutti i
gliato della SITC 96-5 [2]. passaggi d’aria viene verificata con un
test di plausibilità, ad esempio con fiale
Controllo di completezza fumogene, e con la verifica del protocollo
Il controllo di completezza comprende: di messa in funzione. La misurazione e la
– La completezza e la qualità concordata regolazione di tutti i passaggi d’aria im-
del materiale ordinato messa e d’aria aspirata devono essere
– L’installazione tecnicamente corretta e documentate in forma tabellare. Il docu-
conforme alle prescrizioni mento risultante è parte integrante del
– L’accessibilità per l’esercizio e la manu- protocollo di messa in funzione. Sono
tenzione dell’impianto noti diversi casi di condotte dell’aria
– La pulizia ostruite o di condotte dell’aria immessa e
dell’aria aspirata invertite, che sono state
La completezza comprende, tra l’altro, scoperte troppo tardi a causa di verifiche
che l’impianto di ventilazione si trovi in delle funzioni poco accurate.
condizioni pulite. Un impianto sporco Durante la verifica delle funzioni, viene
non è pronto per l’esercizio. Se necessa- verificato anche il controllo/regolazione.
rio, deve essere richiesta la pulizia a spe- In tal caso viene verificato il funziona-
se dell’installatore. mento delle posizioni degli interruttori,
Se i filtri sono stati contaminati/utilizzati dei programmi orari e dei telecomandi.
durante la messa in funzione, devono ve- Inoltre, vengono controllate le funzioni di
nire sostituiti durante il controllo della sicurezza.
pulizia. Dopo questa sostituzione del fil-
tro, sull’impianto dovrebbe essere pre- Tolleranze e incertezze di misurazione
sente almeno un set di filtri di ricambio Le misurazioni delle funzioni hanno lo
per ogni apparecchio. Ciò vale per tutti i scopo di verificare che i valori concordati
tipi di filtri, quindi anche per tutti gli ele- vengano raggiunti. A tal proposito, oc-
menti dell’involucro di passaggio d’aria, corre distinguere tra l’incertezza di misu-
gli apparecchi di ventilazione per singolo razione e la tolleranza rispetto al valore
locale, i passaggi d’aria di transito e i nominale:
159
Ventilazione residenziale

– L’incertezza di misurazione indica – Un valore minimo può essere superato


l’accuratezza di un apparecchio o di un in difetto di al massimo la tolleranza spe-
metodo di misurazione utilizzato. Per- cificata. Un valore più alto è sempre con-
tanto, entrambi devono essere descritti sentito.
nel protocollo di messa in funzione. L’in- – Un valore massimo può essere supe-
certezza di misurazione è specificata in rato in eccesso di al massimo la tolle-
base agli standard internazionali con un ranza specificata. Un valore più basso è
intervallo di confidenza del 95 %. sempre consentito.
– La tolleranza del valore nominale de-
scrive quale scarto sia consentito tra il Per poter valutare una misurazione, oc-
valore misurato e il valore nominale. Il va- corre conoscere le condizioni quadro.
lore letto dal contatore o il valore calco- Esse sono definite da valori di riferimen-
lato dalla lettura deve rientrare nella tol- to. Ad esempio, se si vuole valutare l’effi-
leranza. cienza termica del RC, occorre misurare
le temperature dell’aria aspirata e dell’a-
La tabella 12.1 fornisce proposte per in- ria esterna, oltre alla temperatura dell’a-
certezze e tolleranze di misurazione con- ria immessa. Tuttavia, poiché la ventila-
sentite. Si distinguono tre tipologie di va- zione residenziale non può influenzare ad
lore di misurazione: esempio la temperatura esterna, non vi Tabella 12.1: Proposta
– Per un valore di intervallo, la tolle- sono requisiti per la tolleranza dei valori per incertezze di mi-
ranza non può essere superata né in ec- di riferimento, mentre vi sono invece re- surazione e tolleranze
consentite di valori
cesso, né in difetto. quisiti per l’incertezza di misurazione.
nominali.
Valore di misurazione Tipo di valore Incertezza di misurazione Tolleranza consentita ris-
misurato ampliata consentita1) petto al valore nominale
Flusso d’aria
– Di un locale Intervallo ± (2,5 m3/h + 5 % del ± (3,0 m3/h + 6 % del
valore di misurazione) valore di misurazione)
– Di un intero appartamento e di un intero impianto Intervallo ± 10 % ± 10 %
Temperatura dell’aria
– Impianto solo con RC: uscita dell’IMM all’app.2) Minimo ± 0,5 K –1,0 K
– Impianto con post-riscaldatore: uscita dell’aria
immessa all’apparecchio Intervallo ± 0,5 K ± 1,0 K
– Rimanenti temperature dell’aria Di riferimento ± 0,5 K –
Umidità relativa dell’aria
– Aria interna Intervallo ± 5 % r. F. 4)

– Aria immessa di impianti con recupero dell’umidità3) Minimo ± 5 % r. F. –15 %


– Rimanenti umidità dell’aria Di riferimento ± 5 % r. F. –
Velocità media dell’aria interna Massimo ± 0,05 m/s + 15 %
Differenza di pressione
– Sottopressione consentita nei locali5) Massimo ± 1 Pa + 0%
– Perdita di carico di distribuz. dell’aria e componenti Massimo ± 3 Pa + 10 %
– Press. di convogliamento esterna dell’app. di vent. Di riferimento ± 3 Pa –
Potenza elettrica assorbita dal ventilatore Massimo Classe 16) + 10 %
Livello sonoro equivalente e livello di valutazione Massimo Classe 17) + 0 dB8)
1) Con un intervallo di confidenza del 95 %
2) In condizioni invernali, senza condensa, la funzione di protezione dalla formazione di ghiaccio del RC non è attiva. Il valore nominale viene determi-
nato in base alle specifiche del fabbricante dell’apparecchio di ventilazione e ai valori di riferimento.
3) Solo per scambiatori entalpici; condizioni come al punto 2)
4) Vedi capitolo 1.5
5) La sottopressione è definita come un valore positivo. Se la pressione nel locale è, ad esempio, inferiore di 4 Pa rispetto alla pressione all’esterno,
la sottopressione è di + 4 Pa.
6) Secondo la SN EN 12599, tabella D.7
7) Secondo la SIA 181:2020, A.4.1
8) Secondo la SIA 181:2020, cifra 2.1.2
160
Consegna ed esercizio

È necessario concordare come gestire la omogeneo. Gli anemometri sono quindi


tolleranza e l’incertezza di misurazione. adatti solo per le regolazioni iniziali e i
Un requisito appropriato prevede che il controlli di plausibilità. Per le misurazioni
valore misurato rientri nella tolleranza e delle funzioni durante la consegna sono
che allo stesso tempo sia rispettata l’in- troppo imprecisi.
certezza di misurazione specificata. Se il – Cono di misurazione: secondo il pro-
valore misurato non rientrasse nella tol- duttore, l’incertezza di misurazione dei
leranza, il risultato non dovrebbe venire coni di misurazione è di circa il 10 %. Tut-
accettato. Ciò significa, in particolare, tavia, per flussi d’aria inferiori a circa
che la tolleranza e l’incertezza di misura- 50 m3/h, è probabile che l’incertezza di
zione non possono venire sommate. misurazione aumenti. Si stima che l’incer-
Le tolleranze e le incertezze di misurazio- tezza assoluta di misurazione sia di al-
ne delle grandezze di calcolo, come l’effi- meno 5 m3/h.
cienza termica di un RC o la potenza – Apparecchi con compensazione di
specifica dell’apparecchio (SPI), devono pressione: con questo metodo, la per-
essere concordate separatamente. La dita di carico dell’apparecchio di misura-
FprEN 308:2021 specifica, tra l’altro, di- zione viene compensata da un ventila-
verse classi di precisione. tore di supporto. La figura 12.1 mostra un
esempio di apparecchio che a partire da
Flussi d’aria 10 m3/h opera con un’incertezza di misu-
La misurazione più importante per gli im- razione del 3 %; al di sotto di 10 m3/h l’in-
pianti di ventilazione residenziale riguar- certezza di misurazione è pari a 3 m3/h.
da il flusso d’aria in esercizio normale. A Una misurazione richiede solo pochi se-
tal fine, i valori devono essere misurati in condi. Questi dispositivi sono notevol-
tutti i locali e su tutti i passaggi d’aria. I mente più costosi dei coni di misura-
metodi di misurazione più comuni sono: zione, ma possono venire presi in pre-
– Anemometro: nel caso di sezioni di stito presso alcuni fornitori e istituti. Nel
condotte e flussi d’aria comuni per le caso di esigenze di regolazione elevate,
Figura 12.1: ventilazioni meccaniche controllate, l’in- nonché di perizie e valutazioni, è consi-
Strumento di misura- certezza di misurazione degli anemome- gliabile utilizzare apparecchi con com-
zione del flusso d’aria tri si aggira attorno al 20 %, persino in pensazione di pressione.
con compensazione condizioni di laboratorio. Inoltre, in im-
della pressione zero. pianti reali è raro che vi siano condotte 12.3 Ispezione igienica iniziale
(Fonte: ACIN instru-
rettilinee sufficientemente lunghe in cui Tra la pulizia finale dell’edificio e la presa
menten bv,
sia presente il necessario profilo di flusso in consegna dell’appartamento, l’impian-
BG Rijswijk NL)
to di ventilazione dovrebbe venire ispe-
zionato per quanto riguarda l’igiene da
un’azienda indipendente. Nel caso di im-
pianti puliti dal punto di vista visivo, il cui
lato dell’aria immessa non entra mai in
contatto con acqua allo stato liquido, il ri-
schio di contaminazione rilevante per la
salute dell’aria immessa è molto basso.
Nel caso di una evidente presenza di
sporcizia, invece, l’impianto deve essere
in ogni caso pulito. Se vi è il sospetto di
condotte sporche, occorre effettuare
un’ispezione con una telecamera per
condotte. I costi di questa ispezione do-
vrebbero essere già regolati nel contrat-
to d’appalto.
161
Ventilazione residenziale

Durante l’installazione possono presen- – Apertura supplementare delle fine-


tarsi situazioni che causano la contami- stre, soprattutto per quanto concerne il
nazione dell’aria immessa. Per eliminare dormire con la finestra aperta
tali rischi, durante l’ispezione igienica ini- – Umidità dell’aria interna: comporta-
ziale si raccomanda la misurazione di mento e misure in caso di umidità dell’a-
agenti patogeni nei seguenti punti: ria interna troppo bassa e troppo alta
– Aria esterna (come valore di confronto) – Comportamento in caso di apparta-
– Aria immessa dopo l’app. di vent. menti non occupati, soprattutto in in-
– Aria immessa all’ingresso del locale – verno (vacanze, cambio di inquilini, ap-
nel caso di impianto per singolo apparta- partamenti di vacanza, ecc.)
mento in due locali, nel caso di impianti – Possibilità e limiti dell’impianto di ven-
per più appartamenti in un locale per tilazione: odori esterni, fumo, bastoncini
ogni appartamento d’incenso, asciugatura del bucato e al-
tre importanti fonti di contaminazione
Ispezioni igieniche e pulizia sono compiti – Esercizio estivo e protezione termica
impegnativi che richiedono una forma- estiva: spegnimento dell’impianto di
zione e un’esperienza adeguata. Di con- ventilazione, bypass estivo, raffresca-
seguenza, i tecnici addetti dovrebbero mento notturno con ventilazione tramite
essere in grado di presentare certificati le finestre, azionamento del dispositivo
di formazione in materia d’igiene. di ombreggiamento
– Passaggi d’aria di transito (PAT): non
12.4 Documentazione e collocare tappeti nelle fessure sotto le
istruzione porte che fungono da PAT
– Manutenzione: illustrare le responsa-
Al momento della consegna, la docu- bilità in base al piano di manutenzione
mentazione e le istruzioni d’uso dell’im- – Dimostrazione della sostituzione dei
pianto vengono consegnate al cliente e filtri; istruzioni sulle modalità di manipo-
al gestore. Essi devono contenere le se- lazione dei filtri (protezione dalla conta-
guenti parti: minazione, smaltimento)
– Brevi istruzioni per gli utenti, su circa – Comportamento in caso di malfunzio-
una pagina A4 namento dell’impianto di ventilazione
– Piano di manutenzione, comprensivo – Comportamento in caso di incendio e
di informazioni sui filtri, intervalli di ispe- guasti
zione e procedure di pulizia adeguate – Se l’aria aspirata della cucina è inte-
– Indirizzo dell’azienda di servizio grata nella ventilazione meccanica con-
– Indirizzo per l’acquisto di materiali di trollata: esercizio e manutenz. filtro
consumo e parti di ricambio (filtri)
– Indirizzo degli installatori, dei progetti- 12.5 Manutenzione
sti e dei fornitori coinvolti Al più tardi al momento della consegna
– Schema di principio e piano di revi- dell’impianto, devono venire definite le
sione dell’impianto responsabilità per gli interventi di manu-
– Schede tecniche di apparecchi e comp. tenzione. Ciò include anche i contratti di
– Schema elettrico manutenzione. Se il lavoro di controllo
– Protocollo di messa in funzione viene svolto da persone non esperte,
– Diario per la documentazione del servi- queste vanno istruite da specialisti.
zio, delle revisioni e delle modifiche
Filtro
Il committente e il gestore dell’edificio Il filtro dell’aria immessa è un elemento
vanno informati e istruiti in merito all’e- igienico fondamentale. A seconda della
sercizio e alla manutenzione. Ciò include: qualità dell’aria esterna e del dimensio-
– Livelli d’esercizio dell’impianto di ven- namento, i filtri dovrebbero venire sosti-
tilazione: scopo e utilizzo tuiti da una a tre volte l’anno.
162
Consegna ed esercizio

Nel caso di impianti per singolo apparta- zione meccanica controllata da un’azien-
mento in appartamenti in affitto, i filtri da specializzata ogni 3 – 5 anni. La puli-
devono essere sostituiti dal proprietario zia, tuttavia, viene effettuata solo all’oc-
o da persone incaricate, come ad esem- correnza. Misurazioni dei germi dovreb-
pio dal personale di servizio. Non è con- bero essere organizzate se si sospetta
sigliato far cambiare i filtri agli inquilini. che umidità e sporcizia siano penetrati
dal lato dell’aria esterna o immessa.
Manutenzione e pulizia tramite il Se la presa dell’aria esterna è posizionata
gestore correttamente e i filtri sono sottoposti a
I gestori degli impianti devono pulire solo una corretta manutenzione, la distribu-
le parti dell’impianto accessibili senza at- zione dell’aria immessa rimane pulita per
trezzi e che possono essere pulite senza decenni. Il lato dell’aria aspirata, invece,
rischi per la sicurezza. Ad es., non do- può sporcarsi. Pertanto, è consigliabile
vrebbe essere necessaria una scala. In pulire la distribuzione dell’aria aspirata
primo luogo, si tratta di parti facilmente dopo circa 8 – 12 anni. Tale periodo di-
accessibili, come elementi dell’involucro pende dalla quantità di polvere presente
di passaggio d’aria, passaggi d’IMM e nell’abitazione. Tessuti di arredo, animali
d’ASP, nonché PAT. Tuttavia, i passaggi domestici, lacca per capelli e fuliggine di
d’aria dovrebbero venire puliti dai gestori candela favoriscono la contaminazione.
solo se i flussi d’aria impostati non vengo- Il lavoro necessario per l’ispezione e la
no modificati durante il processo. pulizia dipende fortemente dalle dimen-
Per case monofamiliari e appartamenti in sioni, dall’accessibilità e dalle condizioni
proprietà per piani, è eventualmente dell’impianto. Per impianti semplici e non
possibile concordare che i proprietari particolarmente sporchi, dovrebbe esse-
controllino e puliscano autonomamente re sufficiente un’ispezione di mezza gior-
gli apparecchi di ventilazione. In tal caso, nata. Ciò include anche semplici lavori di
dovrebbe venire indossato lo stesso manutenzione e pulizia. Un team di due
equipaggiamento di protezione utilizzato persone dovrebbe essere in grado di pu-
per la sostituzione dei filtri. lire la ventilazione meccanica controllata
La pulizia viene effettuata all’occorrenza, di una semplice casa monofamiliare in un
cioè quando una parte dell’impianto ap- giorno di lavoro. In caso di sporco inten-
pare visivamente sporca. A tale scopo, so, tuttavia, il lavoro può risultare note-
quando possibile, si utilizzano panni volmente più oneroso. La stima del tem-
asciutti e puliti o di carta. Se necessario, po necessario si basa inoltre sul fatto
si può ricorrere alla pulizia a umido con che gli impianti siano stati progettati a
acqua. Non dovrebbero venire utilizzati regola d’arte e siano quindi facilmente
detergenti, poiché i loro residui entrano accessibili. Si presume pure che non vi
in seguito nella ventilazione e quindi sia alcuno sporco derivante dalla fase di
nell’aria del locale. costruzione. La lista di controllo conte-
nuta nell’appendice a pagina 157 fornisce
Ispezione e pulizia informazioni relative ai tipici interventi di
Una ventilazione meccanica controllata manutenzione.
deve essere regolarmente ispezionata da
personale qualificato e, se necessario, 12.6 Letteratura
pulita. L’intervallo dipende dalla sollecita- [1] Garanzia di prestazione, Aerazione
zione, cioè dalla qualità dell’aria esterna, controllata SvizzeraEnergia,
dalla posizione della presa d’aria esterna, Ufficio federale dell’energia UFE,
dalla quantità di polvere presente nell’a- Berna, 2019, Download all’indi-
bitazione. rizzo: https://pubdb.bfe.admin.ch/
Se non vi è un contratto di manutenzione it/publication/download/2610
che preveda un’ispezione più frequente, [2] SITC 96-5 Protocolli di collaudo,
si consiglia di far controllare una ventila- 1997
Capitolo 13

Allegato

13.1 Autore
Heinrich Huber è stato docente a tempo
pieno di impiantistica degli edifici presso
la Fachhochschule Nordwestschweiz e
la Hochschule Luzern dal 2011 al 2022. Il
suo campo di specializzazione è la venti-
lazione residenziale. In questo ambito è
uno dei maggiori esperti in Svizzera. A
tale proposito, ha scritto libri specialisti-
ci, guidato progetti di ricerca, tenuto
conferenze e scritto articoli specialistici.
Inoltre, è stato attivo nell’ambito delle
normative nazionali e internazionali.

13.2 Simboli
Simboli della tecnica di ventilazione in conformità con la EN 12792
Simbolo Significato Simbolo Significato
Ventilatore con motore Clappa

Batteria di riscaldamento Regolatore di flusso d’aria

= costante

Batteria di raffreddamento Regolatore di flusso d’aria

≠ variabile o a più livelli

Scambiatore di calore per il Regolatore


recupero di calore

Silenziatore Sensore di temperatura

Filtro Sensore di pressione

Griglia di protezione dalle Unità di comando


intemperie, passaggio d’aria
esterna e d’aria espulsa
164
Allegato

13.3 Abbreviazioni 13.4 Termini e definizioni


AE Aria esterna importanti
ASP Aria aspirata
AVNR Apparecchio di ventilazione – Flusso d’aria di riferimento: Flusso
non residenziale d’aria al quale si riferiscono i dati di pre-
CLA Coefficiente di lavoro annuo stazione di un apparecchio di ventilazione
CMF Casa monofamiliare (dati del produttore)
CPF Casa plurifamiliare – Coefficiente di lavoro annuo: Rap-
DN Diametro nominale porto tra l’energia fornita a una pompa di
EIPA Elemento dell’involucro di calore e il calore effettivamente generato
passaggio d’aria dal riscaldamento nel corso di un anno.
ESP Aria espulsa – Tasso di perdita d’aria: Rapporto tra il
IMM Aria immessa flusso d’aria da perdite e il flusso d’aria di
IVPA Impianto di ventilazione per riferimento dell’apparecchio di vent.,
più appartamenti chiamato anche quota d’aria da perdite.
IVR Impianto di ventilazione – Flusso d’aria determinante: Flusso
residenziale d’aria su cui è basato il dimensionamento
IVSA Impianto di ventilazione per di un impianto
singolo appartamento – Tasso di miscelazione: Cortocircuito
MoPEC Modello di prescrizioni tra aria esterna e aria espulsa, o tra aria
NTU Number of Transfer Units immessa e aria aspirata
(«Numero di unità di trasmis- – Esercizio normale: Vedi tabella 1.4
sione») – Esercizio di base: Vedi tabella 1.4
PAT Passaggio d’aria di transito – Esercizio intensivo: Vedi tabella 1.4
PdC Pompa di calore – Regolazione: Secondo la DIN, la rego-
PdC-ASP Pompa di calore sull’aria lazione è un processo in cui una variabile
aspirata da controllare viene continuamente rile-
PI Piano interrato vata, confrontata con una variabile di rife-
PM10 Polveri fini (Particulate Mat- rimento e influenzata nel senso di un av-
ter) con diametro inferiore a vicinamento alla variabile di riferimento.
10 micrometri, idem PM2,5 – Regolare, o impostare: In questo caso
con diametro inferiore a 2,5 intenso nel senso di regolazione di un im-
micrometri e PM1 con diame- pianto per un esercizio ottimale, attra-
tro inferiore a 1 micrometro verso misure di controllo o di regolazione.
RC Recupero di calore – Controllo: Secondo la DIN, il controllo
SEC Seasonal Energy Consump- è un processo in cui una o più variabili di
tion, vedi SEV ingresso influenzano una o più variabili di
SEV Consumo energetico specifi- uscita di un sistema.
co degli apparecchi di venti-
lazione secondo l’etichetta 13.5 Codici colore per i tipi di
energetica aria
SFP Potenza specifica del ventila-
tore (Specific Fan Power) AE verde
SPI Potenza specifica dell’appa- Aria da perdite (in un impianto) grigio
recchio (Specific Power Aria di transito grigio
Input) Aria interna grigio
TVOC Total Volatile Organic ASP giallo
Compounds  VOC Collegamento arancio
UCR Utilizzo del calore residuo ESP marrone
energetiche dei Cantoni IMM impian. di vent. con RC rosso
VOC Idrocarburi volatili (Volatile IMM impian. di vent. senza RC verde
Organic Compounds) Infiltrazione grigio
165
Ventilazione residenziale

13.6 Lista di controllo per gli interventi di manutenzione


Ogni anno in estate
1.1 Passaggi d’aria esterna e d’aria espulsa Verificare l’assenza di sporco, danni e corrosione. Pulire e, se necessario,
determinare la causa dello sporco
1.2 Scambiatore di calore terreno-aria Verificare la presenza di acqua stagnante e di sporco visibile; pulire e
determinare tutte le cause di sporco o di acqua stagnante; controllare lo sca-
rico della condensa; riempire il sifone
1.3 Filtro Controllare: sporco non consentito, pressione differenziale, indicatore del
filtro; se necessario, sostituire e smaltire il filtro
1.4 Bypass estivo (nell’apparecchio di vent.) In una giornata calda: verificare se il bypass si apre
1.5 Protezione dalla formazione di ghiaccio e Controllare se completamente spenta, anche l’eventuale pompa di circola-
batteria di riscaldamento zione
1.6 Passaggi d’aria immessa e d’aria aspirata Controllare la presenza di sporco, pulire; in caso di sporco intenso, determi-
narne la causa; non modificare le impostazioni
Ogni anno in inverno
1.11 Filtro dell’aria immessa Sostituire e smaltire il filtro; verificare la presenza di umidità; se necessario,
determinare la causa di tale umidità
1.12 Filtro dell’aria aspirata Sostituire e smaltire il filtro
1.13 Apparecchio di ventilazione Controllare tutti i componenti (ventilatori, recuperatore di calore, batteria di
riscaldamento dell’aria, serrande, involucro) per verificare l’assenza di sporci-
zia, corrosione, danni e formazione di acqua, quindi pulirli
1.14 Scarico della condensa Controllare lo scarico della condensa, riempire il sifone
1.15 Bypass estivo Verificare se il bypass è chiuso
1.16 Protezione dalla formazione di ghiaccio A una temperatura esterna superiore a 0 °C: verificare che sia spenta
1.17 Controllo/regolazione Verificare i livelli di esercizio: valutare il funzionamento della regolazione;
controllare l’impostazione dei programmi temporali; se necessario, effettuare
un controllo dettagliato da parte di un’azienda specializzata o del fornitore
Ogni 2 anni
2.1 Passaggi d’aria di transito Controllare il funzionamento e lo sporco; se necessario, sostituire i filtri pres-
enti, pulirli; in caso di forte sporcizia, determinarne la causa
2.2 Condotte dell’aria Verificare la presenza di sporco importante in punti facilmente accessibili
(p. es., in prossimità dei passaggi d’aria e dell’allacciamento all’apparecchio
di ventilazione) nell’ottica di un campionamento
Nel caso di appartamenti in affitto ogni 3 anni, nel caso di appartamenti in proprietà ogni 5 anni al massimo
Questi lavori devono essere eseguiti da aziende specializzate.
3.1 Passaggi d’aria esterna e d’aria espulsa1) Ispezione
3.2 Scambiatore di calore terreno-aria1) Controllare lo scambiatore di calore terreno-aria, nel caso di sospetto di
sporcizia, se necessario con una telecamera per condotte
3.3 Apparecchio di ventilazione 1)
Pulizia e controllo del funzionamento
3.4 Distribuzione dell’aria, compresi i passaggi Controllare diverse condotte nell’ottica di un campionamento – nel caso di
d’aria immessa e d’aria aspirata1) sospetto di sporcizia, se necessario con una telecamera per condotte; dopo
il controllo e la pulizia, impostare e misurare i flussi d’aria
3.5 Controllo/regolazione Verificare il funzionamento della regolazione: livelli di esercizio, bypass estivo,
protezione dalla formazione di ghiaccio, post-riscaldatori se presenti
1) La persona che esegue il lavoro deve aver completato con successo almeno un corso di formazione sull’igiene di categoria B per un’ispezione igie-
nica in conformità con la SITC VA104-01 [1].

Nel caso di appartamenti in affitto ogni 6 anni, nel caso di appartamenti in proprietà ogni 10 anni al massimo
Ispezione da parte di uno specialista che ha assolto una formazione in materia di igiene di categoria A secondo la SITC VA104-01.
[1] SITC VA104-01: Impianti di ventilazione – Qualità dell’aria – Parte 1: Requisiti igienici per impianti e apparecchi di ventilazione, edizione 2019.
Nota: A parte l’allegato nazionale, il testo tedesco della direttiva è identico a quello della direttiva VDI 6022 Blatt 1
166
Allegato

13.7 Indice dei termini

A D
Abbreviazioni 164 Disequilibrio 112, 120
Apparecchi 115 Dispositivi di ventilazione a finestra 43
Apparecchi di ventilazione Distanza tra il passaggio d’aria esterna e
Igiene 115 quello d’aria espulsa 76
Apparecchi di ventilazione per impianti Distribuzione dell’aria 24
per Nel locale 34
Più appartamenti 75 Documentazione 80
Apparecchi multifunzionali 135 Documentazione e istruzione 161
Aria interna
E
Classi secondo la SIA 7, 13
Eco-Design 133
Assorbimento acustico nel locale 149
Elementi dell’involucro di passaggio
Attenuazione del locale 152
d’aria
C Comfort termico 93
Calcolo acustico impianti 154 Dimensionamento acustico 94
Calibrazione e misurazione 61 Dimensionamento della
Cappa d’aspirazione circolazione 92
Collegamento alla ventilazione Dimensionamento esercizio
meccanica controllata 139 continuo 88
Cappa d’aspirazione ad aria espulsa 137 Dimensionamento esercizio on/off 87
Circolazione dell’aria nelle abitazioni 24 Dimensionamento impianto
Classi di filtro 115 d’aspirazione per appartamento 89
Classificazione energetica 133 Verifica protezione dal rumore 95
Codici colore per i tipi di aria 164 Ermeticità all’aria della superficie
Collegamento dell’involucro 21
Con distribuzione attiva 28
F
Con distribuzione libera, principio 32
Fabbisogno annuo specifico di energia
Componenti 115
elettrica 132
Concetto di ventilazione 15
Fabbisogno energetico 115
Condotte
Fabbisogno energetico annuo di impianti
Isolamento termico 125
di ventilazione 127
Condotte dell’aria, dimensionamen-
Fabbisogno specifico di potenza
to 59
elettrica 132
Condotte, fabbisogno di materiale e di
Fattore di contaminazione del filtro 115,
spazio 60
116
Consegna ed esercizio 158
Fattore di disequilibrio 121
Contaminazione dell’aria esterna 7
Fessura libera porta 37
Contaminazione dell’aria interna 7
Filtro 116, 161
Contenuto di CO2 6
Finestre 19
Controllo/regolazione 12
Flussi d’aria aspirata, minimi 40
Convogliamento dell’aria 116
Flusso d’aria
Coordinamento nella progettazione 57
Determinante 63
Cortocircuito del flusso 124
Profilo temporale 25
Cucine 41
Focolari 141

G
Gestione 12
167
Ventilazione residenziale

I P
Impianti di ventilazione per singolo locale Passaggi d’aria aspirata 35
Abbinamento con impianti Passaggi d’aria di transito
d’aspirazione 109 Posizionamento 39
Impianti per più appartamenti Passaggi d’aria immessa
Collocazione dell’apparecchio 72 Induzione debole 35
Impianti per singoli contro impianti per Induzione normale 34
più appartamenti 50 Passaggio d’aria di transito 35
Impianti per singolo appartamento 68 Perdite e tassi di trasmissione 124
Collocazione dell’apparecchio 67 Perdite termiche per ventilazione 128
Perdite di carico 71 Pompa di calore, coefficiente di
Impianto d’aspirazione lavoro 133
Infiltrazione 86 Porta come elemento di collegamen-
Perdita di carico 117 to 32
Impianto d’aspirazione 44 Potenza del ventilatore, specifica 116
Controllo/regolazione 90 Potenza sonora 147
Dimensionamento e flussi d’aria 86 Pressione sonora 147
Igiene e manutenzione 84 Principio a cascata 27
Layout/disposizione 90 Produzione di umidità 8
Limiti d’impiego 45 Progettazione 56
Punti di leva 83 Propagazione del suono nei locali 151
Radon 145 Protezione antincendio 13, 22
Rapporti di pressione e flussi d’aria 84 Protezione contro l’umidità e umidità
Studio pratico 98 dell’aria interna 17
Tipi 84 Protezione dalla formazione di ghiaccio
Indice di fonoisolamento 38 Fabbisogno energetico 129
Interventi di manutenzione 165 RC 122
Isolamento termico 61 Protezione dal rumore 147
Isolamento termico della distribuzione Verifica 148
dell’aria 125 Verso l’esterno 156
Ispezione 162 Protezione dal rumore per via aerea tra i
Ispezione igienica iniziale 160 locali 156
Protezione termica estiva 12
L
Pulizia 162
Livello sonoro, ponderazione A 147
Locali con utilizzo di breve durata 41 Q
Locali secondari 22 Qualità dell’aria 6
Qualità dell’aria esterna 21
M
Qualità dell’aria interna percepita 16
Manutenzione 20, 161
Materiali da costruzione sensibili R
all’umidità 11 Radon 8, 145
Raffrescamento notturno 12
N
Rapporti di pressione 20
Norme 6
Rapporti di pressione, cascata 27, 28
O Rapporto di temperatura 118
Occupazione e utilizzo 15 Recupero di calore e di umidità 117
Riflesso finale 152
Rigeneratore, statico 118
Riscaldamento ad aria 144
Rumore esterno 21
168
Allegato

S Ventilazione miscelata, limiti 39


Scambiatore di calore dal terreno 78 Ventilazione naturale 42
Scambiatori di calore a piastre 117 Ventilazione per singolo locale 34
Scambiatori entalpici Combinazione con impianti
Formazione di ghiaccio 118 d’aspirazione 48
Scantinati 142 Combinazione con impianti d’aspirazio-
SFP (Specific Fan Power), potenza ne 107
specifica del ventilatore 116 Filtro 104
Silenziatori 153 Flussi d’aria determinanti 101
Sistemi di ventilazione 42 La pratica 112
Sostituzione del filtro 116 Punti di leva 100
SPI (Specific Power Input), potenza Rumore 105
specifica dell’apparecchio 116 Sensibilità del flusso d’aria 102
Svolgimento del progetto 56 Tipi di apparecchio 101
Umidità dell’aria interna 101
T
Ventilazione residenziale
Temperatura di congelamento 119
Confronto tra i sistemi 130
Tipi di condotte e materiali 59
Confronto tra sistemi 54
Tolleranze e incertezze di misurazio-
Ventilazione tramite le finestre,
ne 158
manuale 42
Tubi a spirale aggraffati 59
Verifica e misurazione delle funzioni 158
U
Z
Umidità dell’aria interna 8
Zona di permanenza 20
Unità di regolazione dell’aria
Zone di installazione 22
residenziale 72

V
Velocità dell’aria 59
Ventilatori di collegamento 31
Ventilatori push-pull 102, 107
Flusso d’aria 104
Ventilazione con funzione di riscalda-
mento 47
Ventilazione della zona di cottura
Aria di compensazione 138
Ventilazione meccanica controllata
Collocazione dell’apparecchio 73
Controllo/regolazione 65
Distribuzione dell’aria 65
Passaggi d’aria esterna e d’aria
espulsa 76
Perdita di carico 117
Perdite di carico e fabbisogno
energetico 74
Progettazione 62
Pulizia e igiene 79
Punti di leva 62
Utilizzo 65

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