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Gruppo termico e termorefrigeratore modulare
L’uso del simbolo RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) indica l’impossibilita di smaltire questo prodotto come
rifiuto domestico. Lo smaltimento corretto di questo prodotto aiuta a prevenire potenziali conseguenze negative per l’ambiente e la
salute della persona.
Revisione: K
Codice: D-LBR562
Il presente Manuale di installazione, uso e manutenzione è stato redatto da Robur S.p.A.; la riproduzione anche parziale
di questo Manuale di installazione, uso e manutenzione è vietata.
L'originale è archiviato presso Robur S.p.A.
Qualsiasi uso del Manuale di installazione, uso e manutenzione diverso dalla consultazione personale deve essere
preventivamente autorizzato da Robur S.p.A.
Sono fatti salvi i diritti dei legittimi proprietari dei marchi registrati riportati in questa pubblicazione.
Con l'obiettivo di migliorare la qualità dei suoi prodotti, Robur S.p.A. si riserva il diritto di modificare, senza preavviso, i
dati ed i contenuti del presente Manuale di installazione, uso e manutenzione.
I INTRODUZIONE
III AVVERTENZE
4
III Avvertenze
Dichiarazione di conformità alla regola d'arte Disinserire l'alimentazione elettrica prima di ogni la-
voro/intervento sui componenti dell'apparecchio.
Ad installazione ultimata, l'impresa installatrice dovrà Per i collegamenti elettrici utilizzare esclusivamente
rilasciare al proprietario/committente la dichiarazio- componenti a norma e secondo le specifiche fornite
ne di conformità dell'impianto alla regola d'arte, se- dal costruttore.
condo le norme nazionali/locali vigenti e le istruzioni/ Assicurarsi che l'apparecchio non possa essere riatti-
prescrizioni del costruttore. vato inavvertitamente.
L'apparecchio deve essere destinato solo allo scopo Per le operazioni di connessione e disconnessione
per il quale è concepito. Ogni altro uso è da conside- elettrica del link seguire tassativamente la procedura
rarsi pericoloso. Un utilizzo scorretto può pregiudica- descritta al Paragrafo 7.1 p. 47.
re il funzionamento, la durata e la sicurezza dell'appa-
recchio. Attenersi alle istruzioni del costruttore. Messa a terra
istruzioni del costruttore (vedi Capitolo 7 p. 47) e in III.2.2 Altre disposizioni e norme applicabili
conformità alle norme vigenti. La progettazione, l'installazione, la conduzione e la manuten-
La manutenzione e riparazione dell'apparecchio pos- zione degli impianti devono essere eseguite in ottemperanza
sono essere affidate solo a ditte che abbiano i requisiti alle norme vigenti applicabili, in base al Paese e alla località di
di legge per operare sugli impianti a gas. installazione, e in conformità alle istruzioni del costruttore. In
Stipulare un contratto di manutenzione con una ditta particolare dovranno essere rispettate le norme in materia di:
specializzata autorizzata per la manutenzione ordina- ▶ Impianti e apparecchiature a gas.
ria e per interventi in caso di necessità. ▶ Impianti e apparecchiature elettrici.
Utilizzare solo ricambi originali. ▶ Impianti di riscaldamento e climatizzazione, pompe di
calore e refrigeratori.
Manutenzione dei moduli GAHP/GA/AY ▶ Salvaguardia ambiente e scarico prodotti combustione.
▶ Sicurezza e prevenzione incendi.
Per la manutenzione dei singoli moduli GAHP/GA/AY ▶ Ogni altra legge, norma e regolamento applicabili.
facenti parte del link, consultare i rispettivi manuali.
6
1 Caratteristiche e dati tecnici
▶ Pressostato di minima 0,5 bar omologato INAIL, agente 1.2.2 Link con pompe di circolazione acqua
sulla pressione del relativo circuito, corredato di docu- Nei link già provvisti di circolatori, ogni singolo modulo
mento comprendente dichiarazione di conformità, copia GAHP/GA/AY che fa parte del link ha (almeno) un circolatore
della certificazione di omologazione INAIL e istruzioni. singolo indipendente.
▶ Valvola di intercettazione del combustibile ad azione
positiva, con riarmo manuale, omologata e tarata INAIL I circolatori sono installati esternamente alle unità
e conforme alla Direttiva PED 2014/68/UE e alla Direttiva GAHP/GA, provvisti di un apposito carter di prote-
ATEX 2014/34/UE. zione (Figura 1.28 p. 24), mentre per le unità AY i cir-
La caldaia è fornita di un vaso di espansione interno da 10 l colatori sono installati internamente all'unità stessa.
con pressione di precarica 1 bar.
È disponibile come accessorio OCLL006 il kit sicurezze INAIL La prevalenza utile agli attacchi idraulici del link è considera-
per la caldaia AY 35, qualora se ne renda necessaria l'instal- ta al netto delle perdite di carico interne degli apparecchi e
lazione anche in presenza di un singolo modulo sul link, ad dei collettori idraulici.
esempio per effetto dell'installazione di più link con una sin- La tabella 1.1 p. 8 fornisce la prevalenza residua minima
gola AY 35 ciascuno a servizio del medesimo impianto (che alla portata nominale nella configurazione massima.
di conseguenza rientrano nel campo di applicazione delle
prescrizioni INAIL). Tabella 1.1 Prevalenza residua minima
prevalenza residua [bar]
Figura 1.1 Kit sicurezze INAIL di serie su AY 50 e AY 100 Circolatori standard 0,20
A Circolatori maggiorati 0,34
8
1 Caratteristiche e dati tecnici
10
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.3 P osizione degli attacchi per link RTY 2 tubi - Vista late- Figura 1.4 P osizione degli attacchi per link RTY 4 tubi - Vista late-
rale destra rale destra
1803
1803
1392
E F
1392
B C B C
A A
92 92
184 D 184
D
321 321
428 428
530 530
Figura 1.5 P osizione degli attacchi per link 2 tubi - Vista laterale Figura 1.6 P osizione degli attacchi per link 4 tubi con una sola cal-
destra daia AY sul circuito separato - Vista laterale destra
1803
1803
1626 (*)
1626 (*)
1658
1658
1392
1392
E F
A B C D A B
132 132
255 255 C D
378 378
623 623
1245 1245
A Attacco scarico condensa [1" F] (solo per link con più di una unità a A Attacco scarico condensa [1" F] (solo per link con più di una unità a
condensazione) condensazione)
B Attacco gas [1 1/2" F] B Attacco gas [1 1/2" F]
C Mandata caldo [2" M] C Mandata freddo/caldo [2" M]
D Ritorno caldo [2" M] D Ritorno freddo/caldo [2" M]
* L'altezza dei modelli non silenziati è di 1562 mm E Mandata caldo della caldaia separata [1 1/4" M per AY 35 e AY 50, 1
1/2" M per AY 100]
F Ritorno caldo della caldaia separata [1 1/4" M per AY 35 e AY 50, 1 1/2"
M per AY 100]
* L'altezza dei modelli non silenziati è di 1562 mm
12
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.7 P osizione degli attacchi per link 4 tubi con più caldaie AY Figura 1.8 P osizione degli attacchi per link RTGS/WS - Vista laterale
sul circuito separato - Vista laterale destra destra
C D
1576
1803
1626 (*)
1400
1658
1392
A B C D E F
520
132
A B
132 F
255
255 E
634
378 245
623 245 961
868 245 1106
1113 132
1245
1245
A Attacco scarico condensa [1" F] (solo per link con più di una unità a A Attacco scarico condensa D Ritorno freddo [2" M]
condensazione) [1" F] E Mandata caldo [2" M]
B Attacco gas [1 1/2" F] B Attacco gas [1 1/2" F] F Mandata freddo [2" M]
C Mandata freddo/caldo [2" M] C Ritorno caldo [2" M]
D Ritorno freddo/caldo [2" M]
E Ritorno caldo delle caldaie separate [2" M]
F Mandata caldo delle caldaie separate [2" M]
* L'altezza dei modelli non silenziati è di 1562 mm
Figura 1.9 Posizione degli attacchi per link 6 tubi con una sola caldaia AY sul circuito separato - Vista superiore
G H
F
245
E
245
1245
245
245
132 AB C D
255
B B 378 245
378
378
255
255
A A
132
132
A Attacco scarico condensa [1" F] (solo per link con più di una unità a E Ritorno caldo recupero ACF HR (solo attacco a sinistra) [2" M]
condensazione). Collettore in pendenza collegare tassativamente sul F Mandata caldo recupero ACF HR (solo attacco a sinistra) [2" M]
lato destro G Ritorno caldo della caldaia separata [1 1/4" M per AY 35 e AY 50, 1
B Attacco gas [1 1/2" F] 1/2" M per AY 100]
C Mandata freddo/caldo [2" M] H Mandata caldo della caldaia separata [1 1/4" M per AY 35 e AY 50, 1
D Ritorno freddo/caldo [2" M] 1/2" M per AY 100]
Figura 1.10 Posizione degli attacchi per link 6 tubi - Vista superiore
245 132
F H
245
E G
245
245
1245
D
245
245
C
B B
378
378
255
255
A
132
132
A Attacco scarico condensa [1" F] (solo per link con più di una unità a D Ritorno freddo/caldo [2" M]
condensazione). Collettore in pendenza collegare tassativamente sul E Ritorno caldo recupero ACF HR (solo attacco a sinistra) [2" M]
lato destro F Mandata caldo recupero ACF HR (solo attacco a sinistra) [2" M]
B Attacco gas [1 1/2" F] G Ritorno caldo delle caldaie separate (solo attacco a destra) [2" M]
C Mandata freddo/caldo [2" M] H Mandata caldo delle caldaie separate (solo attacco a destra) [2" M]
14
1 Caratteristiche e dati tecnici
Le dimensioni sono date per la configurazione di in- I pesi sono dati per la configurazione di peso mas-
gombro massimo. simo.
Figura 1.11 Dimensioni e pesi link di ACF/A/AR (con 2, 3, 4 e 5 unità) - vista frontale
A 980 kg C 1920 kg
B 1440 kg D 2410 kg
A B
A 335 C 470
B 420
16
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.13 D
imensioni e pesi link di 1 ACF/A/AR + 1 o 2 AY 35/50 - Figura 1.14 D
imensioni e pesi link di 1 ACF/A/AR + 1 AY 100 + 1 AY
vista frontale e superiore 35/50 - vista frontale e superiore
780 kg 830 kg
Figura 1.15 Dimensioni e pesi link di 1 ACF/A/AR + 1 AY 100 + 2 o 3 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1090 kg
Figura 1.16 Dimensioni e pesi link di 2 ACF/A/AR + 1 o 2 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1240 kg
Figura 1.17 Dimensioni e pesi link di 2 ACF/A/AR + 1 AY 100 - vista frontale e superiore
1190 kg
18
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.18 Dimensioni e pesi link di 2 ACF/A/AR + 1 AY 35/50 + 1 AY 100 - vista frontale e superiore
1290 kg
Figura 1.19 Dimensioni e pesi link di 2 ACF/A/AR + 3 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1420 kg
Figura 1.20 Dimensioni e pesi link di 2 ACF/A/AR + 1 AY 100 + 2 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1470 kg
Figura 1.21 Dimensioni e pesi link di 3 ACF/A/AR + 1 o 2 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1720 kg
20
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.22 Dimensioni e pesi link di 3 ACF/A/AR + 1 AY 100 - vista frontale e superiore
1670 kg
Figura 1.23 Dimensioni e pesi link di 3 ACF/A/AR + 1 AY 35/50 + 1 AY 100 - vista frontale e superiore
1770 kg
Figura 1.24 Dimensioni e pesi link di 3 ACF/A/AR + 3 o 4 AY 35/50 - vista frontale e superiore
2010 kg
Figura 1.25 Dimensioni e pesi link di 3 ACF/A/AR + 1 AY 100 + 2 AY 35/50 - vista frontale e superiore
1960 kg
22
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.26 Dimensioni e pesi link di 4 ACF/A/AR + 1 AY 35/50 - vista frontale e superiore
2110 kg
Figura 1.27 Dimensioni e pesi link di 4 ACF/A/AR + 1 AY 100 + 1 AY 35/50 - vista frontale e superiore
2260 kg
24
1 Caratteristiche e dati tecnici
Figura 1.29 Gruppo circolatore/valvola Roma unità AY 1.6.2 Valvola di non ritorno "Oventrop"
B Sui link di unità GAHP GS/WS e sui link omogenei con fino a
C 4 unità ACF 60-00 HR viene montata la valvola di non ritor-
A no "Oventrop" con protezione della pompa in metallo, come
D G dettagliato nella Figura 1.30 p. 25 seguente.
D D
E
Valvola Oventrop
Tubo di ritorno
B
C
A E
Per i circolatori Wilo Yonos Para (standard sui link già provvisti
di circolatori e sulle caldaie AY) il selettore è impostato come
in Figura 1.32 p. 26 per le unità GAHP/GA e come in Figura
QEG
A Pannello cieco (Figura 4.1 p. 38 per dettaglio morsettiere interne) TR Trasformatore 230/24 Vac
I1 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID00" M1 Fusibile primario trasformatore
I2 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID01" M2 Fusibile protezione resistenza scaldante condensa
I3 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID02" M9 Fusibile secondario trasformatore
I4 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID03" QEG Quadro elettrico del link
I5 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID04" Nota: i componenti all'interno del quadro elettrico possono avere un ordine
I6 Interruttore magnetotermico dell'unità "ID05" e/o una posizione diversa da quella rappresentata
IG Sezionatore quadro elettrico generale
26
2 Trasporto e posizionamento
I moduli AY possono funzionare solo in modalità 2 e possono unità omogenee GAHP A/GAHP GS/WS per solo riscalda-
modulare con rapporto 1:9 (AY 35), 1:10 (AY 50), 1:20 (AY 100). mento.
I moduli GAHP-AR e GA ACF possono funzionare solo in mo- ▶ Visualizzazione dei valori e impostazione dei parametri.
2 TRASPORTO E POSIZIONAMENTO
28
3 Installatore idraulico
dell'edificio.
▶ Se necessario, prevedere intorno all'apparecchio una pas-
serella per la manutenzione.
2.5.4 Supporti e giunti antivibranti
Sebbene le vibrazioni dell'apparecchio siano esigue, nelle in-
stallazioni a tetto o terrazzo si possono verificare fenomeni
di risonanza.
800
3 INSTALLATORE IDRAULICO
3.2.4 Contenuto d'acqua minimo termiche, con barriera al vapore per prevenire la formazione
Un'elevata inerzia termica dell'impianto favorisce un funzio- di condensa.
namento efficiente dell'apparecchio. Vanno evitati cicli ON/
OFF di brevissima durata. Pulizia tubazioni
▶ Se necessario, prevedere un volume inerziale, da dimen-
sionare appositamente (vedere manuale di progettazio- Prima di collegare l'apparecchio, pulire accuratamen-
ne). te le tubazioni acqua e gas e ogni altro componente
dell'impianto, rimuovendo ogni residuo.
3.2.5 Collegamenti idraulici 3.2.5.3 Componenti minimi circuito idraulico primario
3.2.5.1 Attacchi idraulici Prevedere sempre, in prossimità dell'apparecchio:
La configurazione degli attacchi idraulici dipende dalla ▶ sulle tubazioni acqua, in uscita e in ingresso
composizione del link. Si faccia riferimento al Paragrafo 2 giunti antivibranti sugli attacchi acqua
1.4 p. 11. 2 manometri
La Tabella 3.1 p. 30 seguente riporta le dimensioni degli 2 valvole a sfera di intercettazione
attacchi idraulici e per lo scarico della condensa. ▶ sulla tubazione acqua in ingresso
1 filtro defangatore
Tabella 3.1 Diametri attacchi 1 valvola di regolazione portata, se la pompa di cir-
Attacco gas 1 1/2” F colazione è a portata costante (solo per i link senza
Attacchi acqua freddo/caldo 2” M circolatori)
Attacco scarico condensa 1” F 1 pompa di circolazione acqua, in spinta verso l'appa-
Attacco singola AY su circuito 1 1/4” M per AY 35 e AY 50 recchio (solo per i link senza circolatori)
separato 1 1/2” M per AY 100 ▶ sulla tubazione acqua in uscita (in assenza di caldaie AY
Attacco più AY su circuito separato 2” M che insistano sulla stessa coppia di tubi)
Attacco circuito recupero 2” M
1 valvola di sicurezza (3 bar)
Ø esterno 20 mm, Ø interno 14 mm
Scarico valvola di sicurezza AY 1 vaso di espansione
Ø 3/4” F (INAIL)
3.2.6 Schemi idraulici di principio
Gli attacchi idraulici sono predisposti solo sul lato destro del
Di seguito sono riportati a titolo di esempio alcuni schemi
link, così come l'eventuale scarico condensa.
idraulici di principio.
La connessione gas è sempre possibile su entrambi i lati del
link. Per ulteriori schemi idraulici esemplificativi delle
molteplici possibilità impiantistiche in cui il link può
Collegare lo scarico della valvola di sicurezza di ogni essere utilizzato, fare riferimento al manuale di pro-
caldaia del link ad uno scarico adeguato. Il costruttore gettazione.
non è responsabile per eventuali danni dovuti alla
apertura della valvola di sicurezza nel caso di sovra- 3.2.6.1 Schemi idraulici link con circolatori
pressione dell'impianto. Preferibili in molte applicazioni. Alcuni esempi sono riportati
nelle Figure 3.1 p. 31 e 3.2 p. 31.
3.2.5.2 Tubazioni idrauliche, materiali e caratteristiche Per la prevalenza massima disponibile vedi Tabella 1.1 p. 8.
Utilizzare tubazioni per impianti termici/frigoriferi, pro-
tette dagli agenti atmosferici, isolate per le dispersioni In presenza di almeno una caldaia AY è obbligatorio
prevedere link con circolatori maggiorati.
30
3 Installatore idraulico
Figura 3.1 Schema di impianto idraulico tipo per il collegamento di 1 RTCR versione con circolatori
9
10
T
5 6
7 8
P
1 2 3 4
A
Figura 3.2 Schema di impianto idraulico tipo per il collegamento di 2 RTCR versione con circolatori
9
10
T
5 6
1 2 3 4
A
7 8
P
Figura 3.3 Schema di impianto idraulico tipo per il collegamento di 1 RTCR versione senza circolatori
10
11
T
6 7
8 9
P
1 2 3 4 5
A
1 Giunti antivibranti 5 Pompa acqua (circuito primario) 9 Pompa acqua circuito climatizzazione
2 Manometro 6 Valvola di sicurezza 10 Pannello DDC
3 Filtro defangatore 7 Vaso di espansione 11 Sonda di temperatura esterna
4 Valvola intercettazione 8 Accumulo inerziale (e separatore idraulico) A Attacco gas
Figura 3.4 Schema di impianto idraulico tipo per il collegamento di 2 RTCR versione senza circolatori
10
11
T
6 7
1 2 3 4 5
A
8 9
P
1 Giunti antivibranti 5 Pompa acqua (circuito primario) 9 Pompa acqua circuito climatizzazione
2 Manometro 6 Valvola di sicurezza 10 Pannello DDC
3 Filtro defangatore 7 Vaso di espansione 11 Sonda di temperatura esterna
4 Valvola intercettazione 8 Accumulo inerziale (e separatore idraulico) A Attacco gas
32
3 Installatore idraulico
periodicamente lo stato di conservazione del prodot- Se la percentuale di glicole è ≥30% (per il glicole eti-
to. lenico) o ≥20% (per il glicole propilenico) è necessario
Non adoperare liquido antigelo per auto (privo di ini- avvisare il CAT prima della prima accensione.
bitori), né tubazioni e raccordi zincati (incompatibili
con il glicole). In caso di produzione di ACS ad accumulo utilizzare
Il glicole modifica le proprietà fisiche dell'acqua (den- esclusivamente glicole propilenico.
sità, viscosità, calore specifico, ...). Dimensionare le
tubazioni, la pompa di circolazione e i generatori ter- 3.2.8.1 Tipo di glicole antigelo
mici di conseguenza. Si raccomanda glicole di tipo inibito per prevenire fenome-
Con il caricamento automatico dell'acqua impianto, ni di ossidazione.
è necessaria una verifica periodica del contenuto di 3.2.8.2 Effetti del glicole
glicole.
Nelle Tabelle 3.2 p. 33 (GAHP/GA) e 3.3 p. 33 (AY) sono ri-
portati, a titolo indicativo, gli effetti dell'impiego di un glicole
Con percentuale di glicole elevata (> 20…30%)
in funzione della sua %.
Tabella 3.2 Effetti del glicole (GAHP/GA)
Temperatura di congelamento della Percentuale di incremento delle
% di glicole Perdita di efficienza dell’apparecchio
miscela acqua/glicole perdite di carico
10 -3 °C - -
15 -5 °C 6,0% 0,5%
20 -8 °C 8,0% 1,0%
25 -12 °C 10,0% 2,0%
30 -15 °C 12,0% 2,5%
35 -20 °C 14,0% 3,0%
40 -25 °C 16,0% 4,0%
3.2.9 Qualità dell'acqua impianto compreso lo scambiatore, creando così perdite di carico e
isolamento termico sulle parti attive. Questo fenomeno può
Responsabilità dell'utente/gestore/installatore portare a dei danneggiamenti.
L'acqua di riempimento e reintegro dell'impianto se è al di
L'installatore, il gestore e l'utente sono tenuti a ga- fuori dei valori indicati di seguito deve essere addolcita e/o
rantire la qualità dell'acqua di impianto (Tabella trattata chimicamente. Possono inoltre essere aggiunti ad-
3.4 p. 34). Il mancato rispetto delle indicazioni del ditivi per mantenere il calcio in soluzione. La durezza deve
costruttore può compromettere il funzionamento, essere controllata regolarmente e registrata sul libretto di
l'integrità e la durata dell'apparecchio, invalidandone impianto.
la garanzia. La scelta del tipo di trattamento va fatta in base alle caratte-
3.2.9.1 Caratteristiche acqua impianto ristiche dell'acqua da trattare, al tipo di impianto e ai limiti di
purezza richiesti.
Al fine di evitare incrostazione o depositi sullo scam- Il cloro libero o la durezza dell'acqua possono danneggiare
biatore primario, l'acqua dell'impianto deve essere l'apparecchio.
trattata secondo quanto disposto dalle norme appli- Attenersi ai parametri chimico-fisici in Tabella 3.4 p. 34 e
cabili. Tale trattamento è assolutamente indispensa- alle norme sul trattamento dell'acqua per gli impianti termici
bile nei casi in cui vi siano episodi frequenti di immis- civili e industriali.
sione di acqua di reintegro o svuotamento parziale o
totale dell'impianto.
Tabella 3.4 Parametri chimico-fisici dell'acqua 1. Spegnere l'apparecchio tramite i dispositivi di control-
Parametri chimico-fisici dell'acqua degli impianti termotecnici lo appositamente predisposti e attendere l'arresto dei
Parametro Unità di misura Valore richiesto circolatori.
pH / > 7 (1) 2. Smontare i cover di protezione del gruppo pompa (Figura
Cloruri mg/l < 125 (2) 1.28 p. 24, particolari A e B).
°f < 15 3. Aprire l'isolamento (Figura 1.28 p. 24, particolare C).
Durezza totale (CaCO3)
°d < 8,4 4. Chiudere la valvola di sezionamento sulla mandata del
Ferro mg/kg < 0,5 (3) link e aprire la prima valvola di sfiato (Figura 1.28 p. 24,
Rame mg/kg < 0,1 (3) particolare E).
Alluminio mg/l <1 5. Quando l'aria sarà completamente fuoriuscita, sostituita
Indice di Langelier / 0-0,4 da un flusso costante di acqua, chiudere la prima valvola
Sostanze dannose di sfiato e aprire la valvola di sezionamento sulla mandata
Cloro libero mg/l < 0,2 (3)
del link.
Fluoruri mg/l <1
6. Chiudere la valvola di sezionamento sul ritorno del link
Solfuri ASSENTI
e aprire la seconda valvola di sfiato (Figura 1.28 p. 24,
1 Con radiatori a elementi di alluminio o leghe leggere il pH deve essere anche
minore di 8 (in accordo con le norme vigenti applicabili) particolare F).
2 Valore riferito alla temperatura massima dell'acqua di 80 °C 7. Quando l'aria sarà completamente fuoriuscita, sostituita
3 In accordo con le norme vigenti applicabili
da un flusso costante di acqua, chiudere la seconda val-
vola di sfiato e aprire la valvola di sezionamento sul ritor-
3.2.9.2 Reintegri acqua no del link.
Le proprietà chimico-fisiche dell'acqua di impianto possono 8. Riattivare l'impianto e far circolare l'acqua (a bruciatori
alterarsi con il tempo, con una cattiva conduzione o con rein- spenti). Per la procedura fare riferimento al manuale delle
tegri eccessivi. singole unità che compongono il link.
▶ Controllare l'assenza di perdite nell'impianto idraulico. 9. Se lo sfiato aria è stato completato correttamente, richiu-
▶ Controllare periodicamente i parametri chimico-fisici dere l'isolamento e rimontare i cover di protezione. In ca-
dell'acqua, in particolare in caso di reintegro automatico. so contrario, ripetere la procedura dal punto 4.
Condizionamento chimico e lavaggio Come sfiatare i circolatori delle unità AY (per link
con circolatori indipendenti)
Un trattamento/condizionamento acqua o un lavag-
gio impianto non eseguiti con cura possono causare 1. Spegnere l'apparecchio tramite i dispositivi di control-
rischi per l'apparecchio, l'impianto, l'ambiente e la lo appositamente predisposti e attendere l'arresto dei
salute. circolatori.
Per il trattamento dell'acqua o il lavaggio degli im- 2. Smontare il pannello frontale dell'unità.
pianti, rivolgersi a ditte o professionisti specializzati. 3. Chiudere la valvola di sezionamento sulla mandata del
Verificare la compatibilità dei prodotti per il tratta- link e aprire la prima valvola di sfiato (Figura 1.29 p. 25,
mento o il lavaggio con le condizioni di esercizio. particolare B).
Non utilizzare sostanze aggressive per l'acciaio inox o 4. Quando l'aria sarà completamente fuoriuscita, sostituita
il rame. da un flusso costante di acqua, chiudere la prima valvola
Non lasciare residui di lavaggio. di sfiato e aprire la valvola di sezionamento sulla mandata
del link.
3.2.10 Riempimento impianto idraulico 5. Chiudere la valvola di sezionamento sul ritorno del link
e aprire la seconda valvola di sfiato (Figura 1.29 p. 25,
Come riempire l'impianto particolare C).
6. Quando l'aria sarà completamente fuoriuscita, sostituita
Completati tutti i collegamenti idraulici, elettrici e gas:
da un flusso costante di acqua, chiudere la seconda val-
1. Mettere in pressione (almeno 1,5 bar) e sfiatare il cir-
vola di sfiato e aprire la valvola di sezionamento sul ritor-
cuito idraulico.
no del link.
2. Nei link con circolatori sfiatare i circolatori mediante
7. Riattivare l'impianto e far circolare l'acqua (a bruciatori
gli sfiati presenti nel corpo delle rispettive valvole di
spenti). Per la procedura fare riferimento al manuale delle
ritegno (vedere procedura di seguito).
singole unità che compongono il link.
3. Far circolare l'acqua (a bruciatori spenti). Per la proce-
8. Se lo sfiato aria è stato completato correttamente, rimon-
dura fare riferimento al manuale delle singole unità
tare il pannello frontale dell'unità. In caso contrario, ripe-
che compongono il link.
tere la procedura dal punto 4.
4. Controllare e pulire il/i filtro/i sulla tubazione di
ritorno. Il corretto riempimento e sfiato aria dell'impianto
5. Ripetere i punti 1, 2, 3 e 4 fino alla stabilizzazione (al- idraulico sono fondamentali per assicurare l'affidabi-
meno 1,5 bar). lità nel tempo dei componenti meccanici, in partico-
Come sfiatare i circolatori delle unità GAHP/GA lare le pompe di circolazione.
(per link con circolatori indipendenti)
34
3 Installatore idraulico
3.3.2 Valvola intercettazione obbligatoria La pressione gas di alimentazione ai moduli del link, sia
statica che dinamica, deve essere conforme alla Tabella
▶ Prevedere una valvola di intercettazione gas (manuale)
3.5 p. 35 con tolleranza ± 15%.
sulla linea di adduzione gas, in prossimità del link, in po-
sizione visibile e facilmente accessibile, per escluderlo in
Una pressione gas non conforme (Tabella 3.5 p. 35)
caso di necessità.
può danneggiare l'apparecchio e costituisce pericolo.
▶ Realizzare l'allacciamento in conformità alle normative
applicabili.
Prima di procedere con la realizzazione dell'impianto, l'instal- diminuzione, è bene verificare che non siano presenti
latore deve: eccessive fluttuazioni della pressione stessa. Per limi-
▶ Verificare che il gas utilizzato corrisponda a quello per il tare l'entità di queste variazioni è necessario definire
quale l'apparecchio è stato predisposto (vedere dati di opportunamente il diametro della tubazione di addu-
targa). zione del gas da adottare in base alla lunghezza ed
▶ Verificare che la portata del contatore gas sia tale da assi- alle perdite di carico della tubazione stessa, dal conta-
curare l'utilizzo simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso tore all'apparecchio.
collegati.
Per quanto sia normale che durante il funzionamento Se sono note fluttuazioni della pressione di distri-
dell'apparecchio la pressione in ingresso subisca una buzione del gas è opportuno inserire un apposito
stabilizzatore di pressione a monte dell'ingresso gas
all'apparecchio. In caso di alimentazione a GPL oc- ▶ Se più apparecchi sono collegati ad un unico camino, è
corre adottare tutte le cautele necessarie per evitare obbligatoria una valvola a clapet sullo scarico di ciascuno,
il congelamento del gas combustibile in caso di tem- ad eccezione dei moduli GAHP-AR la cui prevalenza resi-
perature esterne molto basse. dua si esaurisce allo sbocco della caminetta in dotazione.
▶ I camini devono essere progettati, dimensionati, verifi-
cati e realizzati da una ditta qualificata, con materiali e
Nel caso in cui si renda necessario modificare la tipo- componenti rispondenti alle norme vigenti nel paese di
logia di gas di alimentazione dell'apparecchio, contat- installazione.
tare il CAT che apporterà le necessarie modifiche. ▶ Prevedere sempre le necessarie prese per l'analisi fumi, in
posizione accessibile.
In nessun caso l'installatore è autorizzato ad eseguire Nel caso le valvole a clapet siano installate all'esterno
tali operazioni. sarà necessario predisporre una opportuna prote-
zione delle valvole dai raggi UV (qualora la valvola
3.3.5 Tubazioni verticali e condensa sia realizzata in materiale plastico) e dalla potenziale
▶ Se necessario, le tubazioni gas verticali devono essere ghiacciatura invernale dei reflussi di condensa nel si-
provviste di sifone e scarico della condensa che si può fone.
formare all'interno del tubo.
▶ Se necessario, coibentare la tubazione. Per evitare fenomeni di corrosione, convogliare lo
3.3.6 Riduttori di pressione GPL scarico delle condense acide alla base del condotto
scarico fumi.
Con il GPL devono essere installati:
▶ Un riduttore di pressione di primo salto, in prossimità del
serbatoio di gas liquido.
▶ Un riduttore di pressione di secondo salto, in prossimità
3.5 SCARICO CONDENSA FUMI
dell'apparecchio. Se nel link sono compresi apparecchi a condensazione
(GAHP A, GAHP GS/WS, AY), viene prodotta acqua di conden-
3.4 EVACUAZIONE PRODOTTI sazione dai fumi di combustione, che deve essere evacuata
COMBUSTIONE nel rispetto delle norme vigenti.
L'impianto deve essere realizzato in modo da evitare il con-
gelamento della condensa. Prima della messa in funzione
Conformità norme dell'apparecchio, controllare la corretta evacuazione della
condensa.
I moduli che compongono un link sono omologati
per l'allacciamento a un condotto di scarico dei pro- Acidità condensa e norme scarichi
dotti della combustione per i tipi riportati nei rispet-
tivi manuali. L'acqua di condensazione fumi contiene sostan-
3.4.1 Attacco scarico fumi ze acide aggressive. Per lo scarico e lo smaltimento
della condensa fare riferimento alle norme vigenti
I diametri (mm) degli attacchi, la prevalenza residua (Pa), la
applicabili.
portata (kg/h), la temperatura (°C) e altre proprietà di scarico
Se richiesto, installare un neutralizzatore di acidità di
fumi dei singoli moduli GAHP/AY componenti il link sono in-
portata adeguata.
dicati nei rispettivi manuali.
Per ulteriori informazioni consultare anche il manuale di Non utilizzare grondaie per scaricare la condensa
progettazione.
3.4.2 Kit scarico fumi Non scaricare l'acqua di condensazione fumi nelle
grondaie, per il rischio di corrosione dei materiali e di
I singoli moduli GAHP/AY componenti il link sono provvisti
formazione del ghiaccio.
di serie di kit scarico fumi, da montare a cura dell'installatore
(fare riferimento alle istruzioni nei manuali dei moduli com- 3.5.1 Attacco condensa fumi
ponenti il link). L'attacco per lo scarico condensa fumi è situato sul lato de-
3.4.3 Eventuale camino stro del link (Paragrafo 1.4 p. 11).
È opportuno che il collegamento dello scarico alla rete fo-
Se necessario, il link può essere collegato a uno o più
gnaria avvenga a pressione atmosferica, cioè per gocciola-
camino/i.
mento in un recipiente sifonato collegato alla rete fognaria.
▶ Per il dimensionamento del/dei camino/i fare riferimento
ai dati e informazioni presenti nei manuali dei singoli mo-
Il tappo dello scarico condensa non può essere spo-
duli GAHP/AY e al manuale di progettazione.
stato sul lato opposto in quanto il collettore condensa
▶ I moduli GAHP/AY con caratteristiche diverse di scarico
è in pendenza verso il lato destro.
fumi non possono essere collegati allo stesso camino, ma
devono essere collegati a dei camini distinti e separati.
36
4 Installatore elettrico
4 INSTALLATORE ELETTRICO
Nel caso di link senza circolatori: Tutti i collegamenti elettrici vanno realizzati nel qua-
La pompa comune di circolazione acqua del circuito dro elettrico del link (Figure 1.34 p. 26 e 4.1 p. 38):
idraulico/primario deve essere obbligatoriamente co- 1. Assicurarsi che il quadro elettrico non sia in tensione.
mandata dal quadro elettrico dell'apparecchio (mor- 2. Aprire il quadro elettrico con l'apposita chiave e to-
setti KK, PP, 12, Figura 4.1 p. 38). gliere il pannello cieco inferiore, per accedere alle
Non è ammesso l'avvio/arresto del circolatore senza morsettiere.
consenso dell'apparecchio. 3. Infilare i cavi attraverso gli appositi fori.
4. Effettuare i collegamenti.
4.2 IMPIANTI ELETTRICI 5. Eseguiti i collegamenti, riposizionare il pannello cieco
e richiudere il quadro elettrico.
I collegamenti elettrici devono prevedere:
Figura 4.1 Pannello cieco: dettaglio delle morsettiere interne sulla guida DIN
A
AE M CAN
R S T N K1 K2 R H 1 2 T1 T2
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) 1-2 Morsetti bobina 24 V per il consenso del circolatore (lato circuito recu-
AE Morsetti ingresso alimentazione elettrica pero HR)
K1-K2 Morsetti bobina 24 V per il consenso del circolatore (lato circuito T1-T2 Morsetti termostato serbatoio ACS (lato circuito recupero HR)
caldo/freddo) M Connettore a 2 poli 24 Vac per usi di servizio
R-H Morsetti resistenza scaldante condensa CAN Connettore a 3 poli per collegamento rete CAN bus
Deve essere predisposto, a cura dell'installatore, nel Per connettere il cavo multipolare di alimentazione
quadro elettrico esterno di alimentazione, un sezio- (Figure 4.2 p. 39 e 4.3 p. 39):
natore quadripolare (trifase) GS (Figura 4.2 p. 39) o 1. Accedere alle morsettiere nel quadro elettrico del link
bipolare (monofase) GS (Figura 4.3 p. 39), con fu- (Paragrafo 4.2 p. 38).
sibili idonei sulle fasi, apertura minima dei contatti 3 2. Individuare la morsettiera "AE" con i morsetti "R-S-T-N".
mm. Non è ammessa l'installazione di un fusibile sul 3. Collegare i conduttori (cinque/trifase o tre/monofa-
neutro. se), prevedendo quello di terra più lungo (ultimo a
Deve essere garantita la protezione contro i contatti strapparsi in caso di trazione accidentale), ai morsetti
indiretti mediante interruttore differenziale e contro il R-S-T-N per trifase 400 V 3N - 50 Hz, Figura 4.2 p. 39,
sovraccarico mediante interruttore automatico o fusi- oppure ai morsetti (RST)-N (fase L connessa ai 3 mor-
bile adeguatamente dimensionati. setti R,S,T) per monofase 230 V 1N - 50 Hz, Figura
4.3 p. 39.
Non modificare il quadro elettrico del link né aggiun- 4. Eseguiti i collegamenti, riposizionare il pannello cieco
gere componenti al suo interno (relè, ...). e richiudere il quadro elettrico.
4.3.1 Linea alimentazione (trifase o monofase) Un errore di cablaggio, oltre a pregiudicare il funzio-
Prevedere (a cura dell'installatore) una linea protetta, che namento, potrebbe anche danneggiare i componenti
può essere: elettrici del link. In particolare, in caso di alimenta-
▶ trifase 400 V 3N - 50 Hz (Figura 4.2 p. 39)
zione trifase, assicurarsi di non connettere al morsetto
38
4 Installatore elettrico
Figura 4.2 C ollegamento elettrico alimentazione trifase 400 V 3N Commutazioni per unità reversibili
- 50 Hz
Sono da evitare utilizzi che prevedano frequenti
AE
A M CAN commutazioni tra le modalità di funzionamento ri-
R S T N scaldamento/condizionamento per unità reversibili
(GAHP-AR).
4.4.1 Sistemi di controllo
Sono previsti due sistemi di regolazione distinti, ciascuno
con caratteristiche, componenti e schemi specifici:
1. Controllo DDC (con collegamento CAN bus).
2. Controllo CCI (con collegamento CAN bus).
Id Id Id Id
GS
4.4.2 Rete di comunicazione CAN bus
R S T N
La rete di comunicazione CAN bus, realizzata con il cavo di
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) segnale omonimo, permette di connettere e controllare a
AE Morsetti ingresso alimentazione elettrica
distanza uno o più apparecchi Robur con i dispositivi di con-
GS Interruttore magnetotermico trifase
RST Fasi
trollo DDC o CCI.
N Neutro Prevede un certo numero di nodi in serie, distinti in:
▶ nodi intermedi, in numero variabile
▶ nodi terminali, sempre e solo due (inizio e fine)
Figura 4.3 C ollegamento elettrico alimentazione monofase 230 V Ogni componente del sistema Robur, apparecchio (GAHP,
1N - 50 Hz GA, AY, ...) o dispositivo di controllo (DDC, RB100, RB200, ...),
corrisponde a un nodo, connesso ad altri due elementi (se è
AE
A M CAN un nodo intermedio) o a un solo altro elemento (se è un nodo
R S T N
terminale) mediante due/uno spezzoni/e di cavo CAN bus,
formando una rete di comunicazione lineare aperta (mai a
stella o ad anello).
4.4.3 Cavo di segnale CAN bus
I controlli DDC o CCI sono collegati al link mediante il ca-
GS vo di segnale CAN bus, schermato, conforme alla Tabella
4.1 p. 39 (tipi e massime distanze ammessi).
Per lunghezze ≤200 m e max 4 nodi (es. 1 DDC + 3 GAHP),
Id Id
L N
si può utilizzare anche un semplice cavo schermato 3x0,75
mm2.
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26)
AE Morsetti ingresso alimentazione elettrica
GS Sezionatore bipolare con idoneo fusibile e apertura minima dei
contatti 3 mm
L Fase
N Neutro
Come collegare il cavo CAN bus al link quindi alle schede precablate dei moduli che lo compongo-
no (Figura 4.4 p. 40):
Per collegare il cavo CAN bus al quadro elettrico del link e 1. Accedere alle morsettiere nel quadro elettrico del link
(Paragrafo 4.2 p. 38). 6. Nel caso di link RTY di sole AY posizionare i jumper J11
2. Individuare la morsettiera "CAN" con i morsetti "GND-L-H". della scheda CAN-NDG dell'ultimo modulo sulla sinistra
3. Collegare il cavo CAN bus ai morsetti GND, L e H (scher- del link chiusi se il nodo è terminale (caso di un solo link)
matura/messa a terra + due conduttori segnale). oppure aperti se il nodo è intermedio (caso di più link su
4. Bloccare il cavo con il morsetto di messa a terra posto die- uno stesso impianto), Figura 4.6 p. 41. Prestare atten-
tro alla barra DIN, assicurandosi che venga realizzato un zione nel caso di AY 100 (che ha due moduli termici all'in-
buon contatto elettrico con la calza ed il conduttore nudo terno) ad operare sempre sul modulo interno 2 (a sinistra)
(se presente) di schermatura; si veda il dettaglio in Figura in quanto la connessione CAN interna tra modulo 1 e mo-
4.4 p. 40. dulo 2 è già realizzata in fabbrica e non va modificata.
5. Posizionare i jumper J1 della scheda dell'ultimo modulo 7. Collegare il CCI o il DDC (ed eventualmente l'RB100 o
GAHP/GA sulla sinistra del link chiusi se il nodo è termi- l'RB200) mediante il cavo CAN bus secondo le istruzioni
nale (caso di un solo link) oppure aperti se il nodo è in- nei relativi manuali.
termedio (caso di più link su uno stesso impianto), Figura 8. Eseguiti i collegamenti, riposizionare il pannello cieco e
4.9 p. 43. richiudere il quadro elettrico.
Figura 4.4 Collegamento con cavo CAN bus tra 1 DDC/CCI e il quadro elettrico del link
JUMPER J21
H L GND
GND L H
M CAN
DDC
CAN Connettore a 3 poli per collegamento rete CAN bus DDC CCI/DDC (vista posteriore)
40
4 Installatore elettrico
Figura 4.5 C onnessione cavo CAN bus alla scheda elettronica (uni- Connessione CAN bus pannello di controllo
tà GAHP/GA)
Posizionare i Jumper J21 del pannello di controllo
A SCH B SCH CHIUSI (particolare A) se il nodo è terminale (un solo
GND L H GND L H spezzone di cavo CAN bus connesso), oppure APERTI
JUMPER J1
JUMPER J1
P8 P8 (particolare B) se il nodo è intermedio (due spezzoni
di cavo CAN bus connessi).
Figura 4.6 Connessione cavo CAN bus alla scheda elettronica 4.4.4 Configurazione 1 link + DDC/CCI
CAN-NDG Per lo schema di collegamento del cavo CAN bus fare riferi-
A B mento alla Figura 4.4 p. 40.
E-SLT088 CAN-NDG
E-SLT088 CAN-NDG
JUMPER J11
JUMPER J11
J11 J11
A B
SHIELD 0 L H SHIELD 0 L H
SCH SHIELD 0 L H
SCH SHIELD 0 L H
Figura 4.8 Collegamento CAN bus per impianti con una unità
SCH CAN
JUMPER J21
GND L H
H L GND
P8
JUMPER J1
P8
DDC
GND L H D
C
B
E
3 2 QEG 1
A
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) E Nodo terminale precablato sull'ultima unità del link (Figura 4.5 p. 41,
B Cavo CAN bus (non fornito, Tabella 4.1 p. 39) caso A)
C Pannello DDC/CCI QEG Quadro elettrico del link
D Collegamento nodo terminale su DDC/CCI (Figura 4.7 p. 41, caso A) 3 Ultima unità del link (con "ID00")
4.4.5 Configurazione 2 link + DDC Nell'ultima unità del primo link (che deve essere collegata
Il pannello DDC è collegato al primo link come nodo termina- al quadro elettrico del link successivo) i jumper J1 andranno
le (schema di collegamento in Figura 4.4 p. 40). posizionati aperti, come illustrato nel dettaglio B di Figura
4.5 p. 41.
42
4 Installatore elettrico
Figura 4.9 Esempio di rete CAN a 7 nodi (1 DDC + 2 apparecchi collegati sullo stesso circuito idraulico)
SCH CAN
JUMPER J21
GND L H
H L GND
P8
JUMPER J1
P8
DDC
GND L H D
C
B
3 2 QEG 1
A
SCH
GND L H
JUMPER J1
P8
B
F
3 2 QEG 1
A
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) F Nodo terminale precablato sull'ultima unità del link (Figura 4.5 p. 41,
B Cavo CAN bus (non fornito, Tabella 4.1 p. 39) caso A)
C Pannello DDC QEG Quadro elettrico del link
D Collegamento nodo terminale su DDC (Figura 4.7 p. 41, caso A) 3 Ultima unità del link (con "ID00")
E Nodo intermedio sull'ultima unità del link (Figura 4.5 p. 41, caso B)
Figura 4.10 Collegamento circolatore monofase o trifase controllato direttamente dal gruppo (configurazioni "senza circolatori")
A M CAN
A M CAN
QP L N QP R S T
IP IP
F
KQ
KP
KP
PM
PM
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) KQ Salvamotore idoneo alla protezione del circolatore impiegato
F Fusibile idoneo alla protezione del circolatore impiegato L Fase alimentazione circolatore monofase
IP Sezionatore circolatore (non fornito) N Neutro
K1-K2 Morsetti bobina 24 Vac per il consenso circolatore comune del PM Circolatore acqua di impianto primario (non fornito)
circuito caldo/freddo del link QP Quadro elettrico circolatore (esterno)
KP Relè NA per il controllo del circolatore (non fornito) RST Fasi alimentazione circolatore trifase
44
5 Prima accensione
Figura 4.11 R ecuperatore di calore: collegamento circolatore monofase o trifase controllato direttamente dal gruppo (configurazioni "senza
circolatori")
A AM
M CAN CAN
QP QP R S T
L N
IP IP
F KQ
KP
KP
PM
PM
A Pannello cieco del quadro elettrico del link (Figura 1.34 p. 26) KQ Salvamotore idoneo alla protezione del circolatore impiegato
1-2 Morsetti bobina 24 Vac per il consenso circolatore comune del circui- L Fase alimentazione circolatore monofase
to recuperatore calore del link con HR N Neutro
F Fusibile idoneo alla protezione del circolatore impiegato PM Circolatore acqua di impianto primario (non fornito)
IP Sezionatore circolatore (non fornito) QP Quadro elettrico circolatore (esterno)
KP Relè NA per il controllo del circolatore (non fornito) RST Fasi alimentazione circolatore trifase
5 PRIMA ACCENSIONE
▶ link aerotermico da esterno installato all'interno di un lo- conformità, si può procedere alla prima accensione.
cale.
▶ Mancata osservanza delle distanze di rispetto. 5.2 REGOLAZIONE ELETTRONICA A BORDO
▶ Distanza insufficiente da materiali combustibili o infiam- MACCHINA - MENÙ E PARAMETRI
mabili.
▶ Condizioni tali da non consentire l'accesso e la manuten- 5.2.1 Schede elettroniche a bordo macchina
zione in sicurezza.
▶ Avviamento/spegnimento del link con l'interruttore ge- Per le istruzioni delle schede elettroniche a bordo dei
nerale, anzichè con il dispositivo di controllo predisposto. singoli moduli GAHP/GA/AY componenti il link, con-
▶ Difetti o guasti dell'apparecchio causati durante il tra- sultare i rispettivi manuali.
sporto o l'installazione.
▶ Odore di gas. 5.2.2 Dispositivi di controllo DDC o CCI
▶ Pressione gas di rete non conforme.
▶ Scarico fumi non conforme. Per le informazioni sui dispositivi di controllo DDC o
▶ Tutte le situazioni che possono comportare anomalie di CCI, consultare i rispettivi manuali.
funzionamento o potenzialmente pericolose.
5.1.3 Impianto non conforme e interventi correttivi 5.3 MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI
Se il CAT dovesse rilevare delle non conformità, l'utente/in-
stallatore è tenuto ad eseguire gli eventuali interventi corret- Per modificare le impostazioni del link utilizzare il di-
tivi richiesti dal CAT. spositivo di controllo appositamente predisposto. Per
Effettuati gli interventi risolutivi (a cura dell'installatore), se le istruzioni consultare il manuale del dispositivo.
(a parere del CAT) sussistono le condizioni di sicurezza e di
6 CONDUZIONE ORDINARIA
Avvio/arresto ordinario
L'uso dell'apparecchio da parte dell'utente finale è
consentito solo dopo che il CAT autorizzato Robur
L'apparecchio può essere acceso/spento esclusiva-
abbia effettuato la prima accensione.
mente mediante il dispositivo di controllo apposita-
mente predisposto.
6.1 AVVERTENZE Non accendere/spegnere con l'interruttore di ali-
mentazione
Avvertenze generali
Non accendere/spegnere l'apparecchio con l'interrut-
Prima di utilizzare l'apparecchio leggere attentamen- tore di alimentazione elettrica. Può essere dannoso e
te le avvertenze al Capitolo III.1 p. 4, sono con- pericoloso per l'apparecchio e per l'impianto.
tenute importanti informazioni sulle norme e sulla
sicurezza. Verifiche prima di accendere
46
7 Manutenzione
Una volta acceso con il comando, nelle normali condizioni di Non modificare impostazioni complesse
esercizio, i moduli del link si avviano/arrestano automatica-
mente secondo i fabbisogni termici e/o frigoriferi e le logiche Per impostazioni complesse sono richieste conoscen-
definite nel dispositivo di controllo, fornendo acqua calda/ ze tecniche e impiantistiche specifiche. Rivolgersi a
refrigerata alla temperatura programmata. un CAT.
Non è detto che i moduli del link si attivino immedia- 6.4 EFFICIENZA
tamente, ma si avvieranno solo quando ci saranno ef-
fettive richieste di calore o di condizionamento. Per una maggiore efficienza dell'apparecchio:
▶ Mantenere pulita la batteria alettata degli apparecchi ae-
rotermici.
▶ Regolare la temperatura acqua all'effettiva necessità
6.3 MODIFICARE LE IMPOSTAZIONI
dell'impianto.
▶ Ridurre al minimo le accensioni ripetute (bassi carichi).
Per modificare le impostazioni del link utilizzare il di-
▶ Programmare l'attivazione dell'apparecchio agli effettivi
spositivo di controllo appositamente predisposto. Per
periodi di utilizzo.
le istruzioni consultare il manuale del dispositivo.
▶ Mantenere puliti i filtri acqua e aria sull'impianto idraulico
e di ventilazione.
7 MANUTENZIONE
2. Aprire il sezionatore quadripolare posto nel quadro elet- 3. Se richiesto, aprire eventuali interruttori/sezionatori posti
trico generale del link. a monte della linea di alimentazione trifase del link.
7.3.1 GAHP/GA operazioni in Tabella 7.2 p. 48, almeno una volta ogni 2
Per la manutenzione ordinaria programmata, eseguire le anni.
Tabella 7.2
GAHP A GAHP GS/WS GA ACF GAHP-AR
Manutenzione programmata ordinaria
pulire la camera di combustione √ (1) √ (1) √ √ (1)
Controllo dell’u- pulire il bruciatore √ (1) √ (1) √ √ (1)
nità pulire gli elettrodi di accensione e rilevazione √ √ √ √
verificare la pulizia dello scarico della condensa √ √ - -
(1) Solo nel caso in cui l’analisi dei prodotti della combustione risulti non conforme.
48
8 Diagnostica
8 DIAGNOSTICA
50
19/05/2022
22MCLSDC002
Robur mission
Muoverci dinamicamente,
nella ricerca, sviluppo e diffusione
di prodotti sicuri, ecologici, a basso consumo energetico,
Codice: D-LBR562
attraverso la consapevole responsabilità
di tutti i collaboratori.
Revisione: K
Robur S.p.A.
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24040 Verdellino/Zingonia (BG) Italy
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