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L’INFORMATICA (sia teorica che pratica) → è la scienza che studia l’elaborazione (processare, creare) delle
informazioni e le sue applicazioni→ deriva dal francese informazione automatica si tratta della
rappresentazione, organizzazione, trattamento automatico delle informazioni o dell’elaborazione di dati per
mezzo di calcolatori elettronici.--> L’informatica si occupa anche di comunicazione ed entra in contatto con
la rappresentazione e la gestione dei contenuti
CAMPI DI APPLICAZIONE→ Nelle imprese e realtà aziendali -> contatti con estero, HR, attività di ufficio
La gestione e fruizione di immagini, dati, e materiale audio-video, per i musei, le rappresentazioni virtuali, i
cataloghi delle opere d’arte
Gli strumenti di ausilio allo studio dei testi e della lingua, i linguaggi di marcatura, l’analisi delle occorrenze
terminologiche • L’informatica giuridica
Campi di applicazione tradizionali delle conoscenze umanistiche: Il settore editoriale, per l’edizione e la
revisione dei testi, Le biblioteche, tradizionali e digitali, per l’archiviazione, la catalogazione e la fruizione di
materiale bibliografico
Dati di ingresso che vengono processati da dispositivi INPUT es. tastiera → elaborati e inviati a dispositivi →
OUTPUT (schermo no touch) MA dovremo anche salvarli UNA VOLTA PROCESSATI → esistono dispositivi sia
di input che di output (ES.schermo touch e stampante)→ nasce dalla matematica, dalla fisica, linguistica,
filosofia del linguaggio ingegneria elettronica→ si basa sull’informazione MA al centro c’è sempre la figura
umana
ELETTRONICA→è la scienza che si occupa del componente fisico dal semplice filo della corrente all’ hard-
disk del computer, alla chiavetta USB o al nostro smartphone.
-NETWORKING→ collegamento e trasmissione di dati fra altri dispositivi sia fisica che elettromagnetica
QUANTUM→ sfruttare le leggi della meccanica quantistica per risolvere problemi troppo complessi per
computer classici
Software analisi→ si capiscono i sentimenti che ci sono dietro le parole grazie ad alcuni algoritmi ad
esempio attraverso ! es. netflix e le serie tv -> quando c’è un problema tecnico l’allarme arriva subito dai
social →Per tradurre i documenti vengono forniti in input
DIGITAL DIVIDE→ È il divario che si crea fra le società̀ avanzate, che hanno accesso a molti strumenti di
informazione e a complessi strumenti tecnologici, e le società̀ in cui tali strumenti non sono disponibili + È
divario culturale, fra chi conosce e usa gli strumenti informatici e chi non può non sa utilizzarli→ distinzione
anche fra chi utilizza il CALCOLATORE in modo passivo e chi in modo attivo
MITTENTE/ SORGENTE= trasforma il messaggio dalla forma con cui è generato dalla sorgente a forme
adatte ad essere trasferite sul canale → generando segnali
TRASMETTITORE o EMITTENTE→ trasforma il messaggio dalla forma con cui è generato dalla sorgente a
forme adatte ad essere trasferite sul canale, ovvero generando segnali, variazioni di grandezze fisiche. ES., il
trasmettitore può trasformare il messaggio in vibrazione sonora che si propaga nell’aria, come nel caso della
comunicazione orale, oppure in un’onda elettromagnetica che si propaga nell’etere (aria) o per mezzo di un
canale dedicato, per esempio i cavi di fibra ottica, come nel caso delle telecomunicazioni.
MESSAGGIO= quanto viene trasferito nel processo di comunicazione→ è quanto viene trasferito nel
processo di comunicazione. → Spesso un messaggio non si ottiene da un singolo segnale ma dalla
composizione, o articolazione, di più̀ segnali, è richiesto che i segnali possano essere trasmessi attraverso il
canale e possano essere interpretati correttamente dal destinatario.
CANALE= interagisce con i segnali che vi si propagano, conservandone di norma la forma ma introducendovi
delle modifiche (attenuazione 1, distorsione 2, interferenza, rumore) che possono in alcuni casi
compromettere l’individuazione del messaggio. → Rappresenta l’elemento materiale della comunicazione
perché è lo strumento che fisicamente propaga il messaggio.
IL RICEVITORE/ RICEVENTE →trasforma il messaggio dalla forma con cui è trasmesso sul canale a una forma
interpretabile dal destinatario. ES→può trasformare le vibrazioni sonore in fonemi, come nel caso della
comunicazione orale. Oppure un’onda elettromagnetica in segnali elettrici, come nel caso delle
telecomunicazioni.
(immagine 1) 7 livelli con funzioni diverse ognuno di questi ha delle regole da rispettare che servono
per portare il dato allo step successivo fino alla trasmissione
(immagine 2) ogni livello aggiunge al pacchetto dati in ingresso, un’intestazione contenente altre
informazioni secondo i protocolli utilizzati. Al termine della catena, troveremo un insieme di bit che
transiteranno sul canale fisico di comunicazione.
Un CODICE CON POCHI SEGNALI →comporta sequenze di composizione più lunghe e quindi maggiore
sforzo di decodifica, come nel caso del codice Morse.
ESEMPIO→ I sistemi di scrittura fonografica (come gli alfabeti latini) definiscono un numero ristretto di
simboli grafici (segnali) per i fonemi che poi sono composti in sequenze non troppo lunghe, per formare le
parole. →Possiamo quindi dire che un codice è dato da un insieme di simboli, detto anche alfabeto, e un
insieme di regole di composizione da seguire per creare messaggi, che infatti possono essere anche riferiti
come sequenze. →Per essere trasmessa e trattata, l’informazione necessita di essere codificata, ovvero
espressa attraverso un sistema simbolico e trasformata in messaggio tramite la codifica
Un messaggio è una successione ordinata di segni →l’ordine è importante. Il messaggio IRTO è diverso dal
messaggio TRIO, pur essendo composto dagli stessi segni
Un codice è→ un insieme di segni (detto anche alfabeto) un insieme di regole con cui combinare i segni in
messaggi validi→Esempio: inventiamo il codice GINO→ La quantità̀ di informazione dipende dal numero di
segni dell’alfabeto e dalla lunghezza dei messaggi→ Quindi se abbiamo 4 segni, a partire da ogni messaggio
possiamo generare altri 4 messaggi aggiungendo al messaggio di partenza uno dei segni a disposizione
CODIFICARE DATI NUMERICI→ tradurre delle quantità̀ in successioni ordinate di simboli. si basa su un
alfabeto di 10 simboli 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 organizzati secondo una notazione posizionale. • Questo
significa che il significato delle cifre è modificato dalla posizione che assumono nel messaggio.