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Il dimensionamento di una fondazione diretta

Alessandro Mandolini, Dipartimento di Ingegneria Civile, Seconda Università di Napoli


Giulia Viggiani, Dipartimento di Ingegneria Civile, Università Di Roma Tor Vergata

Sommario
La nota illustra i risultati di uno studio parametrico del dimensionamento di una fondazione diretta secondo gli approcci
suggeriti nel nuovo EC7. In particolare, si è esaminato il caso di una fondazione quadrata su terreno a grana fina, saturo
e di ridotta permeabilità (limo, argilla) e su terreno a grana grossa di elevata permeabilità (sabbia, ghiaia), valutando
l'effetto di variazioni delle caratteristiche meccaniche del terreno (cu o ϕ'), della posizione del piano di posa della
fondazione e, per i soli terreni a grana grossa, del pelo libero della falda, e del rapporto tra i carichi permanenti ed i
carichi accidentali, sulle dimensioni da attribuire alla fondazione per soddisfare i requisiti dell'EC7. Il confronto con la
normativa attualmente vigente in Italia (DM 11.03.88) è stato operato calcolando il coefficiente di sicurezza globale
della fondazione dimensionata seguendo le indicazioni dell'EC7 e confrontandolo con quello minimo richiesto dalla
normativa italiana. Il principale risultato dello studio è che, in genere, qualunque sia l'approccio di progetto adottato tra
i tre suggeriti dall'EC7, le dimensioni di una fondazione dimensionata a carico limite secondo le indicazioni dell'EC7
sono minori di quelle richieste dalla normativa italiana, o, ciò che è lo stesso, il coefficiente di sicurezza globale di una
fondazione dimensionata secondo l'EC7 non soddisfa i requisiti della normativa attualmente vigente in Italia. Per i
terreni a grana fina, in condizioni non drenate, il coefficiente di sicurezza assume infatti valori sempre molto minori di 3
(FS = 1.2÷2.0); in condizioni drenate, FS è ancora in genere minore di 3, con l'unica eccezione dell'approccio DA3 per
valori abbastanza elevati dell'angolo di attrito (>30°). Ne deriva che una fondazione dimensionata secondo l'EC7
manifesta cedimenti maggiori di una fondazione dimensionata nel rispetto della normativa corrente, e, pertanto, è
prevedibile che il progetto sarà fortemente condizionato dai cedimenti più che dal rispetto della condizione di stabilità.

1. Premessa necessario tenere conto degli effetti che essa ha


sulla distribuzione dei carichi attraverso un'analisi
Il Capitolo 6 dell'Eurocodice 7 (prEN 1997-1, di interazione terreno-struttura.
per brevità, nel seguito EC7) è dedicato alle Per il progetto della fondazione si può ricorrere
fondazioni dirette, e contiene le regole generali che ad un metodo denominato "diretto" in cui ciascuno
devono essere applicate al progetto di plinti, travi stato limite, sia esso ultimo o di servizio, viene
rovesce e platee. Alcune indicazioni per il esaminato con un opportuno insieme di calcoli, o
dimensionamento possono essere adattate anche ad un metodo denominato "indiretto" in cui la
alle fondazioni profonde del tipo a cassone. fondazione viene dimensionata in modo da
Gli stati limite da considerare nel progetto sono soddisfare i requisiti di tutti gli stati limite
relativi sia alle condizioni di stabilità della rilevanti, utilizzando le indicazioni sperimentali
fondazione (stabilità globale, raggiungimento delle ottenute in situazioni confrontabili e i risultati di
condizioni di carico limite per rottura generale o osservazioni e misure in sito ed in laboratorio.
punzonamento e scorrimento) sia ai cedimenti o, Infine, in alcune situazioni chiaramente identificate
più in generale, agli spostamenti della fondazione nel Capitolo 2 dell'EC7 (di nuovo, vedi Scarpelli,
che potrebbero risultare eccessivi in relazione alla 2004), le norme prevedono che sia possibile
stabilità della struttura in elevazione e/o alla sua adottare un metodo cosiddetto "prescrittivo" in cui
funzionalità. si adotta un valore presunto della capacità portante,
Le azioni sulla fondazione e le situazioni di ottenuto con regole di progetto convenzionali e
progetto devono essere scelte in conformità ai generalmente cautelative.
principi generali dettagliati nel Capitolo 2 dello Le considerazioni sviluppate in questa nota si
stesso EC7 (vedi Scarpelli, 2004); in particolare si riferiscono esclusivamente al dimensionamento di
dovranno esaminare entrambe le condizioni di una fondazione sollecitata da azioni verticali e
breve termine, non drenata, e di lungo termine, centrate, utilizzando il metodo diretto.
drenata. Se la rigidezza della struttura in In questo caso, la verifica allo stato limite
elevazione gioca un ruolo significativo, sarà ultimo corrispondente al collasso per carico limite
della fondazione, consiste nel controllare che
risulti: DA1.1 A1+R1+M1

Vd ≤ Rd (1) DA1.2 A2+R2+M1

in cui Vd è il valore di progetto della componente Nel secondo approccio di progetto vengono
verticale della forza applicata alla fondazione che ancora amplificate tutte le azioni sulla fondazione,
deriva da tutte le azioni ed Rd è il valore di mentre si riduce attraverso un unico coefficiente il
progetto della resistenza corrispondente. Tra le carico limite della fondazione calcolato con i
azioni devono essere considerati il peso proprio parametri di resistenza del terreno non ridotti:
della fondazione, il peso di eventuali riporti e tutte
le spinte di eventuali terrapieni, siano esse DA2 A1+R1+M2
favorevoli o sfavorevoli; anche le pressioni
dell'acqua, non dovute direttamente alla Infine, nel terzo approccio, si amplificano tutte
applicazione dei carichi, come la sottospinta le azioni sulla fondazione, permanenti e variabili, e
idraulica, vanno considerate tra le azioni applicate si riducono i parametri di resistenza del terreno:
alla fondazione. Il calcolo di Vd ed Rd dipende
dall’approccio di progetto prescelto, in base al DA3 A1+R2+M3
quale vengono selezionati i valori dei coefficienti
Tabella I – Coefficienti parziali di amplificazione delle azioni
parziali di sicurezza ed il modo in cui si
Table I – Partial factors on actions
combinano i vari termini.
La verifica allo stato limite di servizio si AZIONI SIMBOLO A1 A2
traduce nel calcolo dei cedimenti della fondazione
e nel confronto dei valori calcolati con i valori sfavorevoli 1.35 1.00
PERMANENTI γG
ammissibili suggeriti nell'Annex H dell'EC7. Per favorevoli 1.00 1.00
strutture ordinarie con fondazioni isolate, il valore sfavorevoli 1.50 1.30
VARIABILI γQ
limite suggerito del cedimento totale è pari a favorevoli 0.00 0.00
50 mm; cedimenti maggiori di questo valore
possono essere considerati ammissibili purché le Tabella II – Coefficienti parziali di riduzione dei parametri di
rotazioni relative rimangano al di sotto di valori resistenza del terreno
Table II – Partial factors for soil parameters
suggeriti variabili a seconda del tipo strutturale e
dell'ordine di 1/500. Si ricorda, tuttavia, che PARAMETRI DI RESISTENZA SIMBOLO R1 R2
l'Annex H ha valore informativo e non cogente.
angolo di attrito γϕ 1.00 1.25
coesione efficace γc 1.00 1.25
2. Gli approcci di progetto resistenza non drenata γcu 1.00 1.40
resistenza non confinata γqu 1.00 1.40
Per facilitare la lettura di quanto segue, nelle densità del terreno γγ 1.00 1.00
Tabelle I, II e III sono riportati i coefficienti di
amplificazione delle azioni e riduzione delle Tabella III – Coefficienti parziali di riduzione della resistenza
caratteristiche meccaniche dei terreni o delle Table I – Partial resistance factors
resistenze che devono essere adoperati nei calcoli a
seconda dell'approccio di progetto che si intende RESISTENZA SIMBOLO M1 M2 M3
seguire (vedi Scarpelli, 2004).
capacità portante γRV 1.00 1.40 1.00
Nell'approccio di progetto 1 (DA1) si deve
eseguire la verifica allo stato limite ultimo con una
di due combinazioni possibili dei coefficienti di
3. Lo studio parametrico
sicurezza parziali. Nella prima combinazione
(DA1.1) vengono amplificate tutte le azioni sulla
Lo studio parametrico ha riguardato il caso di
fondazione, permanenti e variabili, mentre si
una fondazione superficiale di forma quadrata
lasciano inalterate le resistenze del terreno; nella
seconda (DA1.2) vengono amplificate le sole (B/L = 1) realizzata in calcestruzzo (γcls = 25
azioni variabili, e ridotti i parametri di resistenza kN/m3) ed avente uno spessore s = 0,7 m. Sono
del terreno: stati considerati due differenti tipi di terreno:
A - terreno a grana fina saturo di ridotta c u γ sat
permeabilità (limi, argille), caratterizzato da un sc × Nc × + ×D
γ cu γγ
peso dell’unità di volume saturo γsat = 18 kN/m3 e Rd = × A EC7 (4)
da una resistenza al taglio non drenata cu variabile γ RV
tra 20 kPa e 200 kPa deve essere uguagliato al valore di progetto della
S – terreno granulare di elevata permeabilità componente verticale della forza applicata alla
(sabbie, ghiaie), caratterizzato da un peso fondazione:
dell’unità di volume γ = 18 kN/m3 e da un angolo
di attrito ϕ’ variabile tra 20° e 40°. Vd = γ G × G + γ Q × Q (5)
Con riferimento ai terreni S, è stato considerato
sia il caso di falda assente sia quello di falda In definitiva, l'area della fondazione che
presente con pelo libero alla profondità del piano soddisfa la verifica allo stato limite ultimo secondo
di posa della fondazione (Zw = D) o al piano l'EC7 vale:
campagna (Zw = 0). In questi ultimi casi si è
assunto un peso dell’unità di volume del terreno γG × G + γQ × Q
immerso γ′ = γsat - γw = 8 kN/m3. In tutti i casi la A EC7 = γ RV (6)
c γ
profondità D del piano di posa della fondazione è s c × N c × u + sat × D
stata fatta variare tra 0 e 4 m. γ cu γγ
Per quel che riguarda i carichi esterni agenti, si
sono considerati carichi esclusivamente verticali e Nel caso in cui il piano di posa della fondazione
centrati, quelli permanenti di intensità G e quelli coincida con il piano campagna (D = 0) il rapporto
accidentali di intensità 0 < Q < G. tra le aree minime richieste dall'EC7 e dal D.M. 11
Tutti i calcoli sono stati eseguiti utilizzando le marzo 1988 dipende solo dai coefficienti parziali:
formule suggerite dall’EC7 – Annex D.
A EC7 γ G × γ cu × γ RV
3.1 Terreno A = (7)
A DM 3
Nello spirito della normativa attualmente in
vigore, il valore limite Vlim del carico verticale che
per Q/G = 0, o:
determina il collasso della fondazione in
condizioni non drenate può essere determinato
attraverso l’espressione: A EC7 ( γ G + γ Q ) × γ cu × γ RV
= (8)
A DM 6
Vlim = (s c × N c × c u + γ sat × D ) × A DM (2)
per Q/G = 1.
in cui sc è il coefficiente correttivo di forma I risultati ottenuti utilizzando i diversi approcci
(sc = 1.2 per B/L = 1), Nc = 2 + π è il coefficiente di progetto dell'EC7, nel caso semplice in cui sia
di carico limite, e ADM è l’area della fondazione in D = 0, riassunti nella Tabella IV, mettono
grado di garantire un coefficiente di sicurezza chiaramente in evidenza che il dimensionamento
globale, FS, pari a quello minimo richiesto dal della fondazione allo stato limite ultimo secondo
D.M. 11 marzo 1988 (FS = 3) in corrispondenza di l'EC7 determina dimensioni della fondazione che
un carico di esercizio Ves = G + Q. risultano sempre minori di quelle che si ottengono
Ne deriva che: utilizzando il DM 11 marzo 1988.

Tabella IV – Rapporto tra l'area della fondazione dimensionata


3 × (G + Q )
A DM = (3) secondo l'EC7 e secondo il D.M. 11.03.88 (D = 0)
s c × N c × c u + γ sat × D Table IV – Ratio between areas of the foundation according to
EC7 and to D.M. 11.03.88 (D = 0)
Nello spirito dell'EC7, per determinare l'area AEC7/ADM DA1.1 DA1.2 DA2 DA3
minima da assegnare alla fondazione perché essa
Q/G=0 0.45 0.47 0.63 0.63
soddisfi la verifica allo stato limite ultimo
Q/G=1 0.48 0.54 0.67 0.67
corrispondente al raggiungimento del collasso per
carico limite, AEC7, il valore di progetto della
resistenza: È anche interessante notare che gli approcci di
progetto DA2 e DA3 forniscono i medesimi
risultati, perché il valore del carico limite risulta o anche:
una funzione lineare della coesione non drenata e
quindi il ruolo giocato dal coefficiente parziale di A EC7 A
riduzione della resistenza non drenata è FSEC7 = FSDM = 3 × EC7 (13)
A DM A DM
equivalente a quello giocato dal coefficiente per la
riduzione della capacità portante della fondazione.
con i risultati riassunti nella Tabella V, per i diversi
Nel caso in cui il piano di posa della fondazione
approcci e nel caso più generale di D ≠ 0 e a = 0.0
non coincida con il piano campagna (D ≠ 0) il
rapporto AEC7/ADM dipende ovviamente anche dal ÷ 0.6.
peso relativo dei due termini che contribuiscono a
Tabella V – Coefficienti di sicurezza globali della fondazione
formare la capacità portante della fondazione, dimensionata secondo l'EC7 (D ≠ 0; a = 0.0÷0.6)
sc×Nc×cu e γsat×D. Ponendo: Table V – Global safety factor of the foundation designed
according to EC7 (D ≠ 0; a = 0.0÷0.6)
γ sat × D
a= (9) FSEC7 DA1.1 DA1.2 DA2 DA3
sc × Nc × cu
Q/G=0 1.35 1.23÷1.41 1.89 1.64÷1.89
Q/G=1 1.44 1.41÷1.62 2.01 1.75÷2.01
se Q/G = 0 risulta:
È evidente che, a parità di azioni permanenti e/o
A EC7 γ G × γ cu × γ RV 1 + a variabili, il coefficiente di sicurezza globale
= (10)
A DM 3 1 + aγ cu derivante dall'applicazione dell'EC7 assume valori
molto minori di 3 (compresi tra 1.23 e 2).
mentre, se Q/G = 1:
3.2 Terreno S
A EC7 ( γ G + γ Q ) × γ cu × γ RV 1 + a In modo del tutto analogo a quanto visto per il
= (11) terreno A, secondo il DM 11 marzo 1988, il valore
A DM 6 1 + aγ cu
limite Vlim del carico verticale che determina il
collasso della fondazione in condizioni drenate può
Dal confronto tra queste espressioni e le essere determinato attraverso l’espressione:
precedenti, è immediatamente evidente che il
parametro a gioca un ruolo nel dimensionamento Vlim = q lim × A D M (14)
della fondazione solo nei casi in cui γcu ≠ 1, cioè
negli approcci DA1.2 e DA3, in cui γcu = 1.4. Per
con:
D = 4 m e cu = 20 ÷ 200 kPa, il parametro a
assume valori compresi tra 0.6 e 0.06, e quindi:
γB
q lim = s q N q × γD + s c N c × c + s γ N γ × (15)
1+ a 2
= 0.87 ÷ 0.98
1 + aγ cu
dove sq, sc ed sγ sono coefficienti di forma (per
B/L = 1, sq = (1+tgϕ), sc = (1+Nq/Nc) ed sγ = 0.6),
Ne deriva che i valori dei rapporti AEC7/ADM
riportati nella Tabella IV sono solo leggermente Nq, Nc ed Nγ sono coefficienti di carico limite, il
diversi da (e comunque maggiori di) quelli relativi cui valore è funzione dell’angolo di attrito del
al caso D ≠ 0. terreno, ϕ, e ADM è l’area della fondazione in grado
Un altro modo per confrontare i risultati del di garantire un coefficiente di sicurezza globale,
dimensionamento della fondazione secondo le FS = 3, in corrispondenza del carico di esercizio
regole dell'EC7 con quelli che si ottengono Ves = G + Q –U, con U sottospinta idraulica.
adoperando la normativa vigente, consiste nel Ne deriva che:
calcolare i valori assunti dal coefficiente di
sicurezza globale per una fondazione dimensionata 3 × (G + Q − U )
A DM = (16)
rispettando l'EC7: γB
s q N q × γD + s c N c × c + s γ N γ ×
2
FSEC7 =
(s c × N c × c u + γ sat × D ) × A EC7 (12)
G+Q
Evidentemente, dato che sia il carico limite regole dell'EC7 sono confrontati con quelli che si
unitario sia la sottospinta idraulica dipendono dalla ottengono adoperando la normativa vigente in
dimensione della fondazione, B (= ADM1/2, per termini del coefficiente di sicurezza globale:
fondazione quadrata) il valore di ADM va ricercato
con procedura iterativa. γB
s q N q × γD + s c N c × c + s γ N γ ×
Nella logica dell'EC7, il valore di progetto della FSEC7 = 2 A (19)
EC7
resistenza si calcola come: G+Q−U

c γB con B = AEC71/2.
s *q N *q × γD + s *c N *c × + s*γ N *γ ×
γc 2
Rd = × A EC7 (17)
γ RV La Figura 1 mostra i valori assunti dal
coefficiente di sicurezza globale di una fondazione,
dimensionata secondo i diversi approcci dell'EC7,
in cui sq*, sc* ed sγ* sono i coefficienti di forma ed
al variare dell'angolo di attrito. I calcoli si
Nq*, Nc* ed Nγ* i coefficienti di carico limite riferiscono al caso D = zw = 2 m e sono stati
calcolati in corrispondenza di valori ridotti ripetuti per Q/G =0 e Q/G = 1.
dell'angolo di attrito, ϕ/γϕ. Dall'esame della Figura 1 emerge con chiarezza
Rd deve essere uguagliato al valore di progetto che, anche in condizioni drenate, i coefficienti di
della componente verticale della forza applicata sicurezza globali della fondazione dimensionata
alla fondazione: secondo l'EC7 sono in genere minori di 3. L'unica
eccezione è rappresentata dall'approccio DA3 per
Vd = γ G × G + γ Q × Q − U (18) valori abbastanza elevati dell'angolo di attrito
(ϕ'>30°). L'influenza del rapporto tra carichi
Si noti che la sottospinta idraulica deve essere accidentali e permanenti, Q/G, sembra inoltre
considerata come un'azione permanente sulla limitata. È anche interessante notare che, per gli
fondazione a cui va attribuito un coefficiente di approcci di progetto DA1.1 e DA2, che non
amplificazione γG sempre pari ad 1, perché intervengono sulle caratteristiche di resistenza al
favorevole. Naturalmente, anche nel caso in cui si taglio del terreno, il coefficiente di sicurezza
adotti l'EC7, sia la resistenza di progetto unitaria globale è indipendente dal valore dell'angolo di
sia la sottospinta idraulica dipendono dalla attrito.
dimensione della fondazione ed il valore di AEC7 va La Figura 2 mostra i risultati ottenuti per
ricercato con procedura iterativa. Q/G = 0 e piano di posa della fondazione D = 2 m
al variare della posizione della falda. In particolare
5 si è ammesso che il piano di falda fosse
coefficiente di sicurezza, FS [-]

simboli vuoti Q/G = 0


coincidente con il piano campagna o con il piano
simboli pieni Q/G = 1 DA3 di posa della fondazione, o che la falda fosse
4
assente. Ancora una volta i coefficienti di
sicurezza globali risultano minori di tre, ad
DA1.2
3 eccezione di quelli ottenuti con l'approccio DA3 in
corrispondenza di valori elevati dell'angolo di
attrito (ϕ'>30°); anche l'influenza della profondità
2 DA2 della falda sembra limitata.
DA1.1 Infine, i risultati riportati in Figura 3, ottenuti
1 per Q/G = 0, ϕ' = 30° e falda assente, al variare
20 25 30 35 40 della profondità del piano di posa della fondazione
angolo di attrito, ϕ' [°] tra 0 e 4 m, permettono di stabilire che la
Figura 1 – Coefficienti di sicurezza globali della fondazione profondità del piano di posa della fondazione ha un
dimensionata secondo l'EC7 - effetto del rapporto Q/G effetto sul valore assunto dal coefficiente di
(D = zw = 2 m)
sicurezza globale solo per fondazioni superficiali
Figure 1 – Global safety factor of the foundation designed
according to EC7- effects of ratio Q/G (D = zW = 2 m) (D<1÷2 m) e, comunque, solo utilizzando gli
approcci di progetto DA3 e DA1.2.
Nel seguito i risultati del dimensionamento
della fondazione in condizioni drenate secondo le
5 in cui E e ν sono il modulo di elasticità ed il
coefficiente di sicurezza, FS [-]

assenza di simboli: falda assente coefficiente di Poisson del terreno, qes è il carico di
DA3
4
simboli vuoti: zw = 0 m esercizio (= qlim/FS) agente sulla fondazione di
simboli pieni: zw = 2 m larghezza B, ed I è un coefficiente che dipende
DA1.2 dalla forma della fondazione.
3 Nel caso di fondazione quadrata (B/L = 1) posta
al piano campagna, il coefficiente I è pari a 0.946
2
(Poulos & Davis, 1974); il carico limite, nel caso
DA2
di terreni a grana fina saturi (A, condizioni non
DA1.1
drenate) e terreni granulari (S, condizioni drenate),
1 è rispettivamente pari a:
20 25 30 35 40
angolo di attrito, ϕ' [°]
q lim = s c × N c × c u ≈ 6 × c u (21a)
Figura 2 – Coefficienti di sicurezza globali della fondazione
dimensionata secondo l'EC7- effetto della posizione della
falda (D = 2 m; Q/G = 0) 1
Figure 2 – Global safety factor of the foundation designed
q lim = ×sγ × Nγ × γ×B (21b)
2
according to EC7- effects of water table depth (D = 2 m;
Q/G = 0)
Mandolini (2003) ha mostrato che, con
riferimento a valori tipici per i terreni in esame
4 (Eu/cu = 250; γ = 15÷18 kN/m3; ϕ = 30÷40°;
coefficiente di sicurezza, FS [-]

E = 10÷100 MPa), è possibile derivare le seguenti


semplici relazioni:
3
DA3 λ0 λ
w 0,el = × B ; w el = × B2 (22)
FS 0 FS
2 DA1 .2
DA2 in cui FS0 e FS sono i coefficienti globali di
DA1 .1
sicurezza relativi alle due situazioni esaminate, λ0
e λ due coefficienti ricavati in ipotesi di
1
0 1 2 3 4
comportamento elastico lineare dei terreni di
profondità del piano di posa, D [m] fondazione e che esprimono la proporzionalità tra
Figura 3 – Coefficienti di sicurezza globali della fondazione
il cedimento della fondazione e la sua dimensione
dimensionata secondo l'EC7- effetto della profondità del piano caratteristica per un assegnato valore del livello di
di posa (falda assente; ϕ' = 30°; Q/G = 0) carico, ψ = 1/FS (λ0 = 1.70 % per terreni A,
Figure 3 – Global safety factor of the foundation designed λ = 0.51 % m-1 per terreni S densi, λ = 0.87 % m-1
according to EC7- effects of foundation depth (no water
per terreni S sciolti). Le Equazioni (22) sono
table; ϕ' = 30°; Q/G = 0)
rappresentate, in forma adimensionale, in Figura 4.
Come si può osservare, ad un coefficiente
globale di sicurezza FSDM = 3 corrispondono valori
4. Cedimenti dei rapporti w0/B e w/B2 rispettivamente pari a
0.57% per terreni A e 0.17÷0.29% per terreni S.
Il cedimento medio di una fondazione Ciò equivale a dire che, assegnando come valore
superficiale posta alla superficie (D = 0) di un ammissibile del cedimento medio di una struttura
banco di terreni che esibiscono un comportamento di normale importanza su fondazioni isolate il
elastico lineare fino al raggiungimento del carico valore wamm = 50 mm indicato nell’EC7 (Annex H),
limite qlim può essere espresso attraverso una le massime dimensioni Bmax che contempo-
relazione del tipo: raneamente rispettano anche le indicazioni del
D.M. 11 marzo 1988 sono le seguenti:
q ×B
w = I × 1 − ν 2 × es
E
( ) (20)
terreni A: Bmax ≈ 8.8 m
terreni S: Bmax ≈ 4.2÷5.4 m
10 tenderà a crescere nel tempo, ma il valore assunto
dal rapporto FS∞/FS0 dipenderà dal particolare set
w0 /B [%] o w/B 2 [%m-1 ]

A, grana fina di parametri di resistanza al taglio del terreno (c′,


1 ϕ′, cu). Per semplicità, in seguito si è assunto
λ0/FS0=λ∞/FS∞, il che è tra l’altro in accordo con i
dati sperimentali riportati da Cooke (1986) sulla
0.1
base dell’osservazione del comportamento di
numerose strutture fondate sulle argille di Londra.
S, granulari
In Figura 5 sono sintetizzati i risultati relativi al
caso di terreni del tipo S. Come era lecito
0.01 attendersi sulla base di quanto riportato nelle
4 1 52 3
6 7 Figure 2 e 3, i rapporti w/B2 risultano sempre
FS [-]
Figura 4 – Cedimenti relativi della fondazione in funzione del superiori a quelli prevedibili a partire
coefficiente di sicurezza (D = 0) dall’approccio DM con FSDM=3 (linea spessa in
Figure 4 – Relative settlements vs. safety factor (D = 0) figura) con la sola eccezione dell’approccio DA.3 e
ϕ≥30°.
Tali valori si incrementano rispettivamente a
14.1 m e 5.3÷6.9 m se si assume a riferimento il 0.8
valore ammissibile wamm = 80 mm proposto da (a)
Ricceri & Soranzo (1985) sulla base di casi 0.6
sperimentali relativi a svariate combinazioni di
w/B 2 [%m-1]

fondazioni (superficiali e profonde), strutture (in


c.a., in acciaio, in muratura), rigidezze strutturali 0.4 DA1.1

(da molto basse - per i serbatoi in acciaio, ad DA2


intermedie – edifici, fino a molto elevate - strutture 0.2 DA1.2
cellulari in c.a.) e terreni (argille, sabbie, depositi DA3
stratificati). 0
Per quanto mostrato al paragrafo 3.1 con 0.8
riferimento ai terreni tipo A, i valori di progetto (b)
dell’area della fondazione AEC7 ottenuti con gli DA1.1
0.6
approcci dell’EC7 risultano compresi tra il 45% ed
w/B 2 [%m-1]

il 67% dei valori di progetto ADM ottenuti con il DA2


DM (cfr. Tabella IV); pertanto, assumendo 0.4
wamm = 80 mm in modo tale da estendere le DA1.2
considerazioni che seguiranno anche a fondazioni 0.2 DA3
diverse da quelle isolate, ne derivano valori di Bmax
in funzione dell’approccio di progetto comprese tra
0
circa 6.4 m (DA1.1 per Q/G=0) e 9.5 m (DA2 e 20 25 30 35 40
DA3 per Q/G=1). angolo di attrito, ϕ' [°]
Ovviamente tali valori consentono il rispetto Figura 5 – Cedimenti relativi della fondazione in funzione
della condizione w0,el ≤ wamm = 80 mm all’atto dell'angolo di attrito: (a) terreni S densi; (b) terreni S sciolti.
dell’applicazione del carico di esercizio qes Figure 5 – Relative settlements vs. friction angle: (a) soil S
(condizioni non drenate). Per effetto della loose; (b) soil S dense.
dissipazione delle sovrappressioni neutre, il
cedimento medio tenderà a crescere nel tempo, In particolare, così come per FSEC7 (cfr. Figure
giungendo a valori finali w∞ da 2 a 10 volte quello 2 e 3) negli approcci DA1.1 e DA2 anche w/B2
istantaneo w0, con valori attesi più bassi per terreni risulta indipendente dalle caratteristiche di
a grana fina consistenti fortemente resistenza al taglio del terreno (ϕ'), fornendo valori
sovraconsolidati e valori attesi più elevati per pari a 0.38% e 0.27% m-1 corrispondenti a valori di
terreni a grana fina poco consistenti normalmente Bmax compresi tra 4.6 m e 5.4 m per il caso
consolidati (Simons & Soms, 1970; Morton & Au, λ=0.51% m-1, pari a 0.64% e 0.46% m-1
1974; Padfield & Sharrock, 1983). corrispondenti a valori di Bmax compresi tra 3.5 m e
Contestualmente, anche il coefficiente di sicurezza 4.2 m per il caso λ =0.87% m-1.
Ovviamente i valori forniti per Bmax sono da Assumendo ancora per maggiore generalità
intendersi come puramente orientativi in quanto wamm=80 mm, si ottiene:
fortemente dipendenti dalle assunzioni fatte circa il
legame costitutivo per i terreni (elastico lineare) ed B max ≈ 4.3 ÷ 5.6m per FS=3
i valori numerici prescelti dei parametri di B max ≈ 1.8 ÷ 2.3m per FS=1.35
rigidezza.
Poiché è evidente che il cedimento medio
cresce più che proporzionalmente con l’aumentare
5. Conclusioni
del livello di carico della fondazione, se si ipotizza,
a puro titolo di esempio, una riduzione dei
Al di là delle semplici valutazioni quantitative
parametri di rigidezza del terreno con una legge del
svolte, emerge in maniera evidente che gli approcci
tipo:
previsti dall’EC7 consentono una progettazione più
“spinta”, nel senso che a parità di ogni altra
 1 
E = E i × 1 −  = Ei × (1 − ψ ) (23) condizione permettono l’utilizzo di fondazioni
 FS  dirette con dimensioni minori di quelle che
derivano dall’attuale normativa vigente in Italia.
in cui Ei è il modulo di elasticità del terreno a bassi Tali dimensioni, però, danno luogo a cedimenti
livelli deformativi, ne deriva che le equazioni (22) della generica fondazione sicuramente maggiori di
si modificano nelle seguenti: quelli che la stessa avrebbe se progettata nel
rispetto del DM 11 marzo 1988. E’ prevedibile,
λ0 λ pertanto, che il progetto sarà fortemente
w 0,nl = × B ; w nl = × B2 (24) condizionato dai cedimenti più che dal rispetto
FS 0 − 1 FS − 1
della condizione Vd≤Rd posta a base dell’EC7.
In semplici ipotesi sul comportamento dei
Esse sono rappresentate con linea continua in
terreni di fondazione ed assumendo un coefficiente
Figura 6, insieme a quelle già riportate in Figura 4.
globale di sicurezza pari al valore minimo imposto
dal DM 11 marzo 1988 (FSDM=3), le indicazioni
100 riportate nello stesso EC7 (Annex H) con
riferimento a fondazioni isolate di normale
w0 /B [%] o w/B 2 [%m-1 ]

10
importanza unitamente a quelle disponibili in
S, comportamento letteratura per fondazioni di qualsivoglia tipo di
non lineare opere reali, hanno consentito di stimare la
1 dimensione critica di una fondazione di forma
quadrata al di sopra delle quali è necessario
considerare prioritaria la necessità di contenere i
0.1
cedimenti medi entro valori accettabili (80 mm).
Essa è risultata dell’ordine di 6.4÷9.5 m per
0.01 fondazioni su terreni A, di 3.5÷5.4 m per
1 2 3 4 5 6 7 fondazioni su terreni S.
FS [-]
Attesa la notevole riduzione dei coefficienti
Figura 6 – Cedimenti relativi della fondazione in funzione del globali di sicurezza equivalenti dedotti con gli
coefficiente di sicurezza, comportamento non lineare (D = 0) approcci EC7, nel caso di terreni S si è ritenuto
Figure 6 – Relative settlements vs. safety factor, non linear
behaviour (D = 0) opportuno considerare, seppure in maniera
semplificata, il manifestarsi di forti non linearità.
Ciò comporta una riduzione di circa il 20% della
Come si può semplicemente desumere dalle eq.
dimensione critica che passa da valori di 5.3÷6.9 m
3 e 5, il rapporto wnl/wel è pari al rapporto FS/(FS-
a valori di 4.3÷5.6 m per quegli approcci (DA1.2
1); pertanto per i valori di FS compresi tra 3 e 1.35
forniti dai diversi approcci EC7 (con la già con ϕ≥40° e DA3 con ϕ≥30°) che garantiscono
evidenziata eccezione dell’approccio DA.3 per valori di FS≥3, a riduzioni ancora più significative,
ϕ≥30°), il cedimento wnl risulta rispettivamente fino al 50%, per tutti gli altri casi (FS=1.35 per
pari a circa (1.5÷4)wel. DA1.1 per ogni valore di ϕ).
Bibliografia present Italian rules (DM 11/03/1988), or,
Mandolini, A. (2003). Design of piled raft equivalently, that the safety factor of a foundation
foundations: practice and development. Proc. 4th designed according to EC7 is smaller than that
Int. Geotechnical Seminar “Deep Foundations on required by current Italian practice. For fine
Bored and Auger Piles”, Theme Lecture 4, pp. 59- grained soils, in undrained conditions, the safety
80, W.F. Van Impe Editor, Millpress Rotterdam, factor, FS, is always less than 3 (FS = 1.2 ÷ 2,
The Netherlands. depending on the design approach); for drained
Morton, K & Au E. (1974). Settlement observation conditions FS is still generally less than 3 with the
on 8 structures in London. Proc. Conf. “Settlement only exception of DA3 and relatively high values of
of structures”, pp. 183-203, Cambridge, Pentech the friction angle (ϕ' > 30°).
Press. It follows that a foundation designed according to
Padfiled, C.J. & Sharrock M.J. (1983). Settlement EC7 will experience larger settlements than the
of structures on clayey soils. CIRIA Spec. Pub. No. corresponding foundation designed according to
27, 132 pp. DM 13/03/1988. It is therefore likely that the
Poulos, H.G & Davis E.H. (1974). Elastic governing requirement for the design of shallow
solutions for soil and rock mechanics. New York: foundations according to EC7 will be one of
Wiley. settlement reduction rather than stability as
Ricceri, G. & Soranzo M. (1985). An analysis of expressed by the condition Vd≤Rd. Limiting values
allowable settlements of structures. Rivista Italiana of foundation movements are reported in Annex H
di Geotecnica, vol. 19, p. 177. of EC7 for normal structures with isolated
Scarpelli G. & Fruzzetti V.M.E. (2004). foundation and in the literature for real structures
L’Eurocodice 7, I possibili Approcci alla with different types of foundations. With simple
progettazione. Nel presente volume. assumptions on the behaviour of foundation soils
Simons, N.E. & Som N.N. (1970). Settlement of and taking a global safety factor equal to the
structures on clay, with particular emphasis on minimum required by DM 13/03/1988, (FSDM=3)
London clay. CIRIA Report No. 22, London. the critical dimension of a square shallow
foundation above which the governing design
requirement is the reduction of the settlement to
Summary conventional limiting value of 80 mm, is of the
The paper illustrates the results of a parametric order of 3.2÷4.7 m for heavily overconsolidated A
study of the design of a shallow foundation soils, of 3.5÷5.4 m for foundations on S soils.
according to prEN 1997 -1: Geotechnical Design - Because of the significant reduction of the
Part1: General Rules (in the following EC7, for equivalent global safety factor of a foundation
brevity). The case of a concrete (γcls = 25 kN/m3) designed according to EC7, in this latter case the
square pad (B/L = 1) of given thickness non linearity of the behaviour has been accounted
(s = 0.7 m) was examined. The subsoil consisted for, although in a simplified manner. With
of either saturated fine grained soils of low reference to S soils, this has further reduced the
permeability (Soil type "A": silts and clays) or critical dimension of a square shallow foundation
coarse grained soils of high permeability (Soil type approximately from 20% to 50%.
"S": sands and gravels). The effects of the
variation of the mechanical properties of the soil
(either cu or ϕ', as applicable), of the depth of
foundation, of the depth of the groundwater table
(S soils only), and of the ratio of the permanent to
variable loads on the foundation dimension were
evaluated. A comparison with the current
requirements of the Italian design rules (D.M.
11.03.8) was obtained calculating the global factor
of safety of a foundation designed according to
EC7.
The main result of the study is that a foundation
designed following any of the three design
approaches of EC7 is generally smaller than the
corresponding foundation designed adopting the

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