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La Bibbia può aiutarvi

a provare gioia
“Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso
ti sosterrà”. (Salmo 55:22)

Pubblicato nella Torre di Guardia del 1° agosto 2005 Photo Credit: by Masood
BENCHÉ non sia un testo di medicina, la Bibbia parla dell’effetto che le emozioni,
positive o negative, possono avere sulla salute mentale e fisica. “Il cuore che è gioioso
fa bene come un rimedio”, dice la Bibbia, “ma lo spirito che è abbattuto secca le ossa”.
Inoltre leggiamo: “Ti sei mostrato scoraggiato nel giorno dell’angustia? La tua potenza
sarà scarsa”. (Proverbi 17:22; 24:10) Lo scoraggiamento può toglierci le forze, facendoci
sentire deboli e vulnerabili, senza alcun desiderio di cambiare o di chiedere aiuto.
LA Bibbia dice che “Geova è vicino a quelli
che hanno il cuore rotto; e salva quelli che
sono di spirito affranto”.
Dio non disprezza “un cuore rotto e affranto”,
ma promette di “ravvivare lo spirito dei
modesti e . . . il cuore di quelli che sono
affranti”. — Salmo 34:18; 51:17; Isaia 57:15.
IN un’occasione il Figlio di Dio,
Gesù, ritenne necessario
richiamare l’attenzione dei
discepoli sul fatto che Dio vede il
bene in chi lo serve. Facendo
un’illustrazione disse che Dio nota
quando un passero cade a terra,
cosa che la maggior parte degli
uomini considererebbe di scarsa
importanza.

Mise pure in risalto che Dio conosce gli esseri umani nei minimi particolari e sa perfino
quanti capelli hanno in testa. Gesù terminò l’illustrazione dicendo: “Perciò non abbiate
timore: voi valete più di molti passeri”. (Matteo 10:29-31) Gesù indicò che coloro che
hanno fede sono preziosi agli occhi di Dio, qualsiasi cosa pensino di se stessi.
L’apostolo Pietro, infatti, ci ricorda che “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo
che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. — Atti 10:34, 35.
CERTO non vogliamo avere
un’opinione così alta di noi stessi da
diventare presuntuosi né andare
all’altro estremo e considerarci delle
nullità.
Dovremmo invece sforzarci di avere
un concetto equilibrato di noi stessi,
che tenga conto non solo dei nostri
limiti ma anche dei nostri lati buoni.
Una cristiana ha posto la cosa in
questi termini:
“Non sono né un mostro di cattiveria
né la bontà in persona.
Ho sia dei lati buoni che dei lati
cattivi, come tutti”.
LA preghiera, più di ogni altra cosa, può
aiutarci a provare vera gioia. Simona
dice: “Quando sono scoraggiata mi
rivolgo a Geova e gli chiedo aiuto. In
qualsiasi situazione mi sia trovata, ho
sempre sentito la sua forza e la sua
guida”.
Esortandoci a gettare il nostro peso su
Geova, in effetti il salmista ci ricorda che
Geova non solo ci vuole bene ma ci
considera anche persone degne del suo
aiuto e del suo sostegno.
Speriamo sinceramente che con la guida
della Parola di Dio potrete provare vera La notte di Pasqua del 33 E.V. i discepoli
erano addolorati perché Gesù aveva
gioia in tutto quello che fate.
detto che stava per andarsene.
Gesù li esortò a pregare il Padre e poi
aggiunse: “Chiedete e riceverete, affinché
la vostra gioia sia resa piena”.
— Giovanni 16:23, 24.

Photo Credit: http://flickr.com

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