opera lirica di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, composta nel 1895. L’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera, ambientata nella Parigi del 1830.
Inserisci le parole al posto giusto:
“tu” – chiave – giornale – casa – soldo – fanciulla – fiamma – affitto – amici – porta – porta
Quadro I. In soffitta.
La vigilia di Natale. Il pittore Marcello, che sta dipingendo un Mar Rosso, e il
poeta Rodolfo tentano di scaldarsi con la _________________ di un caminetto che alimentano di volta in volta con il legno di una sedia e la carta di un poema scritto da quest’ultimo. Giunge il filosofo Colline, che si unisce agli _______________. Infine il musicista Schaunard entra trionfante con un cesto pieno di cibo e la notizia di aver finalmente guadagnato qualche ______________. I festeggiamenti sono interrotti dall’inaspettata visita di Benoît, il padrone di casa venuto a reclamare l’_________________, che però viene liquidato con uno stratagemma. È quasi sera e i quattro bohémiens decidono di andare al caffè di Momus. Rodolfo si attarda un po’ in casa, promettendo di raggiungerli appena finito l’articolo di fondo per il _________________ “Il Castoro”. Rimasto solo, Rodolfo sente bussare alla ____________. Una voce femminile chiede di poter entrare. È Mimì, giovine vicina di casa: le si è spento il lume e cerca una porta _________________ per poterlo riaccendere. Una volta riacceso il lume, la ragazza si sente male: è il primo sintomo della tisi. Quando gira per andarsene, si accorge di aver perso la ________________ della stanza: inginocchiati sul pavimento, al buio (entrambi i lumi si sono spenti), i due iniziano a cercarla. Rodolfo la trova per primo ma la nasconde in una tasca, desideroso di passare ancora un po’ di tempo con Mimì e di conoscerla meglio. Quando la sua mano incontra quella di Mimì (“Che gelida manina”), il poeta chiede alla ________________ di parlargli di lei. Mimì gli confida d’essere una giovane ricamatrice e di vivere sola, ricamando fiori finti (“Sì, mi chiamano Mimì”). L’idillio dei due giovani, ormai ad un passo dal dichiararsi reciproco amore, viene interrotto dagli amici che, dalla strada, reclamano Rodolfo. Il poeta vorrebbe restare in __________ con la giovane, ma Mimì propone di accompagnarlo e i due, che dal “voi” formale del dialogo precedente, sono passati al __________ degli innamorati, inneggiando all’amore (“Amor, amor”) lasciano insieme la soffitta alla volta del caffè Momus.
Rimetti al presente i verbi in grassetto e risolvi l’anagramma delle parole in
maiuscolo.
Quadro II. Al caffè.
Il caffè Momus. Rodolfo e Mimì raggiunsero gli altri bohèmien. Il poeta
presentò la nuova arrivata agli amici e le regalò una cuffietta rosa. Al caffè si presentò anche Musetta, una vecchia MAFIAM __________ di Marcello, che lei aveva lasciato per tentare nuove avventure, accompagnata dal vecchio e ricco Alcindoro. Riconosciuto Marcello, Musetta fece di tutto per attirare la sua ANETZITENO ___________ esibendosi (“Quando men vo’ “), facendo scenate ed infine cogliendo al volo un pretesto, il dolore al piede per una scarpetta troppo stretta, per scoprirsi la caviglia. Marcello non poté resisterle e i due amanti, riconciliatisi, fuggirono insieme agli altri amici, lasciando il ricco amante di Musetta con la scarpa in mano e il TOCON ___________ da pagare.
Inserisci i verbi al posto giusto al presente indicativo:
Febbraio. Neve dappertutto. La vita in comune ______________ ben presto
impossibile: le scene di gelosia fra Marcello e Musetta sono ormai continue, come pure i litigi e le incomprensioni fra Rodolfo e Mimì, accusata di leggerezza e di infedeltà . Per di più Rodolfo ______________ che Mimì è gravemente malata e che la vita nella soffitta _____________ gravemente alla sua salute; i due ________________ separarsi, ma lo struggente rimpianto delle ore felici trascorse insieme li ________________ a rinviare l’addio alla primavera. Frattanto Marcello e Musetta _________________ dopo una furiosa litigata.
Scegli il verbo giusto fra i tre proposti.
Quadro IV. In soffitta.
Ormai separati da Musetta e Mimì, Marcello e Rodolfo a)si raccontano b)si
confidano c)si danno le pene d’amore. Quando Colline e Schaunard li a)raggiungono b)intravedono c)levitano, le battute e i giochi dei quattro bohémiens servono solo a mascherare la loro disillusione. All’improvviso sopraggiunge Musetta, che ha a)cacciato b)capito c)incontrato Mimì sofferente sulle scale, ormai prossima alla fine, in quella soffitta che vide il suo primo incontro con Rodolfo. Musetta a)manda b)ordina c)vuole Marcello a vendere i suoi orecchini per comperare medicine, ed esce lei stessa per cercare un manicotto che scaldi le mani gelide di Mimì. Anche Colline a) vuole b)decide c)desidera di vendere il suo vecchio cappotto (“Vecchia zimarra, senti”), al quale è molto affezionato, per contribuire alle spese. Qui, ricordando con infinita tenerezza i giorni del loro amore, Mimì si a)spegne b)accende c)muore dolcemente circondata dal calore degli amici e dell’amato Rodolfo. Mimì è apparentemente assopita, inizialmente nessuno a)capisce b)realizza c)si accorge della sua morte. Il primo ad accorgersene è Schaunard, che lo confida a Marcello. Nell’osservare gli sguardi e i movimenti degli amici, Rodolfo a)nota b)annota c)si rende conto che è finita e, ripetendo straziato il nome dell’amata, l’abbraccia piangendo.
Nell’aria “Vecchia Zimarra” (vecchio cappotto) il filosofo bohemien Colline
decide di impegnare la sua zimarra al monte di pietà per raggranellare qualche soldo e procurare un minimo di conforto a Mimì morente.
Ascolta la versione cantata da Nicolai Ghiaurov e poi completa il testo.
Vecchia zimarra, senti,
io ______________ al pian, tu ascendere il sacro monte or devi. Le mie ______________ ricevi. Mai non curvasti il logoro dorso a ricchi, ai potenti, Passâ r nelle tue ________________ come in antri tranquilli filosofi e poeti. Ora che i giorni lieti fuggir, ti dico: addio fedele ______________ mio.