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Cisco CCNA - Semestre 1 - Capitolo 7

Tecnologie
Ethernet
Di
Francesco Immè

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10 Mbps Ethernet
• 10BASE5, 10BASE2 e
10BASE-T sono considerate
Legacy Ethernet, ed hanno 4
caratteristiche in comune:
– Parametri di timing
– Formato del frame
– Processo di trasmissione
– Regole base nel disegno di
un rete

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10 Mbps Ethernet (2)
Le trasmissioni delle Legacy Ethernet hanno un processo identico sino alla
parte più bassa del layer fisico. Il frame di dati del Layer 2 è convertito
da esadecimali in binario e, prima che il frame passi dal sotto strato
MAC allo strato fisico, devono avvenire ulteriori processi prima che i bit
siano posti sul mezzo trasmissivo vero e proprio. Uno dei processi più
importanti è l’SQE (Signal Quality Error), sempre usato in situazioni di
half-duplex, usato (ma non richiesto) nel full-duplex.
SQE è attivo:
• Da 4 a 8 microsecondi dopo una trasmissione normale per indicare
outbound che il frame è stato correttamente trasmesso
• Ogni volta ce c’è una collisione sul mezzo
• Ogni volta che c’è un segnale improprio sul mezzo (tipo jabber o
riflessioni dovute a cavi corti)
• Ogni volta che la trasmissione è interrotta

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Manchester Encoding
Tutte le forme di Ethernet a 10 Mbps prendono gli ottetti
ricevuti dal sotto strato MAC e compiono un processo
detto line encoding.
La codificazione usata si definisce Manchester e si basa
sulla direzione della transizione nel mezzo della
finestra temporale per determinare il valore binario in
quel bit period.
La prima onda ha un falling edge, per cui è interpretata
come uno zero; contrariamente per la seconda onda.
Se i dati binari si alternano (terzo caso) non c’è necessità
di tornare al livello di voltaggio precedente. Come si
vede nella terza e quarta onda nel grafico il valore
binario è indicato dal cambio di direzione in un dato
periodo di bit.
Il voltaggio a inizio o fine dell’onda non sono fattori da
considerare nella valutazione del valore binario.

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Ancora sulle Legacy Ethernet

Le Legacy Ethernet hanno molte caratteristiche architetturali in comune.


Usualmente le reti contengono molti tipi di mezzi ma gli standard
garantiscono la interoperabilità; purtroppo però in tali situazioni è più
facile violare i limiti di delay massimo mano a mano che la rete cresce
in una struttura a mixed-media. I limiti di tempo sono dettati da:
• Lunghezza del cavo e delay di propagazione
• Delay dei repeater
• Delay dei transceiver
• Contrazione dell’interframe gap
• Delay all’interno delle “stazioni”
Il limite nel timing delle 10 Mbps Ethernet è noto come la regola del 5-4-3.

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La regola dei 4 ripetitori
A

Non più di 4 ripetitori possono essere posti tra due computer


sulla stessa rete (questa regola è anche nota come la regola del
5-4-3).

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Esempio
A

• Questa struttura esemplifica una violazione


della regola dei 4 ripetitori, tant’è che gli host
A e B sono a distanza di 5 repeaters.
• Usare degli hub? Causerebbe la stessa
situazione.
• Anche se tutti i server fossero al terzo piano
A e B non riuscirebbero comunque a
comunicare direttamente – sono troppo
lontani per percepire le trasmissioni dell’altro,
e potrebbero solo ingenerarsi in tale
situazione delle collisioni.
B • Come risolvere il problema per edifici così o
anche più alti?

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Soluzione a livello di layer 1
A

• L’hub aggiunto , che può porsi in


qualsiasi piano, ci permette di adattarci
alla regola dei 4 ripetitori.
• Adesso nessun host sta lontano da un
altro più di 3 repeater.
• E se l’edificio fosse più alto? Nessun
problema: ogni piano si connette
all’hub.
• Quanti domini di collisione sono
Hub presenti? Purtroppo ancora uno solo, e
che cresce con ogni piano.
B

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10BASE5
• Faceva parte dell’802.3 originale
• Usava il thicknet (bus su cavo
coassiale thick), max 10 Mbps
• Non costoso e non richiede
configurazioni, ma ormai vecchio
e sconsigliabile se da
implementare ex novo
• Pro: lunghezza (segmenti da 500
metri)
• Contro: sensibile alle riflessioni in
cavo
• Presenta un single point of failure
• Usa il Manchester Encoding
• Half duplex (essendoci un solo
cavo==collisioni possibili)

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10BASE2

• Installazione più facile


(dimensioni piccole, peso
minore, flessibilità maggiore)
• Usa il Machester Encoding
• Lunghezza minore (185 metri e
attacchi tipici BNC a T)
• Half duplex e massima
“velocità” 10 Mbps
• Possono stare al massimo 30
stazioni per segmento

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10BASE-T
• Più facile ed economico (UTP
anziché coassiale)
• Star topology, partente da un hub
centrale; in seguito si giunse alla
extended-star come topologia
• Half-duplex in origine, ma anche
qui nel seguito si giunse a migliorie
con il full- duplex. • Usa connettori RJ-45 e come sono
• Manchester Encoding usate le 4 paia di fili è descritto in
• Horizontal cabling di 90 metri (cavi tabella.
CAT3 adeguati ed usabili, ma si
suggerisce attualmente di usare i
CAT5e)
• 10 Mbps in modalità half-duplex ed
il doppio in full-duplex

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10BASE-T: architettura e
cablaggio
• I link generalmente sono tra host e
hub (o switch).
• Anche se gli hub si possono
collegare tra loro è meglio costruire
una struttura gerarchica, ad albero,
cosicchè ci siano meno hub
possibili tra 2 host, per cui il delay
sia accettabile. Più è piccolo il delay
tra le 2 stazioni più lontane migliori
sono le performance dell’intera rete.
• 100 metri di max lunghezza di cavo
sono pochi e l’uso di hub non aiuta
molto, dato che allarga il dominio di
collisione. Fortunatamente ormai si
usano gli switch, per cui ho altri 100
metri dallo switch ed ho il dominio
di collisioni differente.
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Fast Ethernet
• Detta anche
Ethernet 100 Mbps
• Tecnologie più
• Il Frame è identico a quello della Ethernet a 10 importanti
Mbps. 100BASE-TX (UTP)
• Più velocità=più suscettibilità al rumore! doppia e 100BASE-FX
codifica, la prima si chiama 4B/5B (fibra ottica) ed
hanno 3
caratteristiche in
comune: frame
format, timing
parameters e
trasmission
processes.

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100BASE-TX
Usa la codifica 4B/5B, il cui risultato è
poi mischiato e convertito in multi-
level transmit-3 levels. Nella figura la
parte evidenziata mostra 4 tipi di
forma d’onda. La prima onda non ha
transizioni al centro della finestra
temporale evidenziata, ergo indica
che è presente uno zero. Quindi la
seconda forma d’onda invece ci dice
che c’è un uno presente. I bordi, sia
ascendenti che discendenti indicano
la presenza di un uno.
Segnali molto ripidi indicano gli uni, linee
orizzontali indicano uno zero.

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100BASE-TX (2)
• In half-duplex raggiunge una “velocità” di 100 Mbps, in full-
duplex di 200 Mbps. Il concetto di full-duplex sarà sempre più
apprezzato man mano che le velocità delle Ethernet vanno
crescendo.
• Il pin-out qui riportato ci fa notare che è identico a quello delle
Ethernet a 10 Mbps.

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100BASE-FX
• Versione della Fast Ethernet in fibra, usata per i vertical cabling e le
backbone.
• In realtà poco usata per la tempestiva proposta della Gigabit Ethernet, sia in
rame che in fibra, molto più apprezzabile per le backbone.
• Timing, frame e trasmission tutto identico alla 100BASE-TX.
• Usa la codifica 4B/5B.
• Arriva a trasmissioni sino a 200 Mbps grazie alla separazione tra i path di
trasmissione e ricezione della fibra ottica.

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Architettura delle Fast Ethernet
• I link solitamente sono tra
host e switch o hub
•Repeater di classe I introduce
140 bit-time latency
•Uno di classe II latency di solo
92 bit-time: grazie a questa
latency minore è possibile
averne due di fila, ma solo se il
cavo in mezzo è breve (non
oltre i 5 metri).
•Ogni cambio nelle regole di
architetture è decisamente scoraggiato (altro delay che si introdurrebbe
comporterebbe grosse perdite in performance).
•Lo schema di segnalazione è del tutto full-duplex, quindi la possibilità di usare un
half-duplex è sa scartare.

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1000 Mbps Ethernet
• Trasmette sia su fibra che su rame
• Nell’IEEE 802.3z si specifica una
struttura ad 1Gbps in full-duplex su
fibra
• 1000BASE-T, 1000BASE-SX, e
1000BASE-LX usano gli stessi timing
parameters
• Usa lo stesso frame delle 10 e 100 Mbps Ethernet
• Può usare diversi processi per convertire i frame in bit da porre sul cavo.
• Come per le Fast Ethernet anche qui, a causa dei nuovi standard, la minor
durata dei bit times richiede delle considerazioni. Dato che i bit sono messi sul
mezzo per una durata inferiore e più spesso il timing è un fattore critico. Queste
trasmissioni molto veloci richiedono frequenze vicine ai limiti fisici del mezzo in
rame, e ciò causa una maggiore suscettibilità verso il rumore.

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1000 Mbps Ethernet (2)
•A causa del problema della
maggiore sensibilità al rumore
si usano codifiche a due step.
La trasmissione di dati è resa
più efficiente usando dei codici
per rappresentare il flusso di
bit. I dati sincronizzati danno
sincronizzazione, un uso •La codifica usata si indica 8B/10B, simile alla
efficiente della banda ed anche 4B/5B usata nelle 100 Mbps.
un SNR migliorato. •Se l’implementazione è su fibra vi è
l’applicazione dell’NRZ, che è uno schema di
encoding/decoding basato sui livelli e non sui
bordi.

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1000BASE-T
• 1000BASE-T (IEEE 802.3ab) è stato
sviluppato per fornire banda addizionale per
aiutare ad alleviare i colli di bottiglia che si
creano a causa delle Fast Ethernet ormai
poco adeguate alle backbone o ai vertical
cabling
• Offre velocità adeguate per backbone tra
edifici, link fra switch, wiring closet di vari tipi
o connessioni a workstation con esigenze
elevate
• Interopera con le 10BASE-T e le 100BASE-
TX
• Si usa cablaggio Cat5e; tale cavo supporta
trasmissioni a 125 Mbps, come arrivare a
1000? Si usa non un solo paio di fili ma tutte •Dato che l’informazione viaggia
e 4 le paia, usando un full-duplex su ogni simultanea su 4 path il circuito
coppia che porta a 250 Mbps per paio, ovvero deve dividere i frame al
i 1000Mbps desiderati. trasmettitore e riassemblarli al
ricevitore.
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1000BASE-T (2)
• La codifica usata nel 1000BASE-T è il 4D-PAM5, tanto nel CAT5E o
(meglio) nell’UTP.
• Dato che per raggiungere 1Gbps come rate si devono usare le 4 paia
di fili in full-duplex simultaneamente ciò ci porta a pensare che
trasmissione e ricezione di dati avviene in ambedue le direzioni allo
stesso tempo. Come si può intuire ciò porta a collisioni permanenti su
le paia di fili. Con tecniche come la cancellazione dell’eco ed il FEC
(Forward Error Correction di Layer 1), nonché una selezione accurata
dei livelli di voltaggio, si raggiunge la portata di 1 gigabit.
• In periodi inattivi si hanno 9 livelli di voltaggio nel cavo, in altri 17, per
cui questo alto numero di stati lo fa apparire come un segnale
“analogico”, suscettibile dunque ai rumori e problemi di terminazione.
• I dati si spediscono e ricevono in flussi paralleli (4 ovviamente).

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1000BASE-SX ed LX
• Quello che esce fuori dalla NRZ è posto
come impulsi nella fibra usando sorgenti
di luce a corta o lunga lunghezza d’onda.
• Lunghezza d’onda breve: usa un laser da
850 nm o un LED in una fibra ottica
multimodale (1000BASE-SX, soluzione
economica ma con corte distanze).
• Lunghezza d’onda lunga: usa un laser da
1310 nm sia in fibra mono che multi modo
(1000BASE-LX) e raggiunge sino a 5000
metri.

•Dato che intercorre molto tempo tra una accensione ed uno spegnimento totale di un
laser o LED si usa la luce mandata ad impulsi a bassa od alta energia (uni e zeri
logici).
•Il Media Access Control tratta il link come un point-to-point.
•La connessione è interamente full-duplex (fibre separate per trasmettere e ricevere).
•Le Gigabit Ethernet permettono un solo repeater tra 2 stazioni.
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Architettura delle Gigabit
Ethernet
• Le limitazioni dei link full-duplex
sono solo dovute al mezzo, e non
al round-trip delay. Dato che la
maggior parte delle Gigabit
Ethernet sono switchate i valori in
figura sono limiti pratici tra vari
devices.
• Si raccomanda la auto-
configurazione per permettere
sempre l’utilizzo alla massima
possibile configurazione comune.

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10 Gbps Ethernet (standard dal
Giugno 2002)
• IEEE 802.3ae fu adottato per includere trasmissioni full-duplex a 10
Gbps su un cavo di fibra ottica.
• L’802.3ae è molto simile all’802.3.
• La 10 Gbps si sviluppa non solo per le LAN, ma anche per le WAN.
• Formato del frame e specificazioni di Layer 2 compatibili con le altre
Ethernet.
• Permette estensioni in distanza di 40 km (!) su fibra mono-modo.
• Compatibile con le reti SONET (Synchronous Optical Network) ed SDH
(Synchromous Digital Hierarchy). Ecco il perché si può e deve pensare
come una tecnologia per MAN e WAN.
• Può competere, per certe applicazioni, con ATM.
• Varietà di implementazioni (10GBASE-SR, LX4, LR ed ER, EW con
SW ed LW; quasi tutte da standardizzare).

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10 Gbps Ethernet: differenze con
le altre Ethernet
•Il formato del frame è lo stesso,
cosa che garantisce interoperabilità,
senza usare conversioni di
protocollo o del reframing.
•Il bit time è 0.1 nanosecondi; tutte
le altre variabili scalano di
conseguenza.
•Essendoci il full-duplex la
CSMA/CD non è necessaria.
•I sublayer dell’IEEE 802.3
all’interno dei layer OSI 1 e 2 sono
in gran parte preservati, con alcune
aggiunte per la compatibilità con le tecnologie SONET/SDH e per accomodare i link da 40 Km.
•Diventa possibile una rete end-to-end Ethernet flessibile, efficiente, affidabile e abbastanza
poco costosa.
•TCP/IP può funzionare su LAN,MAN e WAN con un metodo di trasporto del Layer 2.

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Architetture per le 10 Gbps
Ethetnet
• Necessariamente sincrone (per
estrapolare bene il segnale dal molto
rumore che l’alta velocità porta con sé)
• Doppia sincronizzazione per i motivi già
indicati: sincronizzazione, banda, SNR.
• Sono usati dei complessi flussi di bit
tranne che per la 10GBASE-LX4, che
usa la WWDM (il segnale ricevuto si
demultiplexa in 4 flussi ottici)
• I prodotti 10GbE sono moduli o schede
che si possono aggiungere ai router o al
più agli switch di alto livello.
• Non è definito l’uso di ripetitori dato che la possibilità di half-duplex non è presente.
• Nonostante l’uso di fibra alcune tecnologie offrono max lunghezza dei cavi breve.

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