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Fondamentali di routing
e di subnetting
Di
Francesco Immè
Un protocollo è un insieme di
regole che determina come i
computer comunichino tra
loro attraverso le reti;
comunicano scambiandosi
data messages. Per
accettare i messaggi però
devono sapere come
interpretarli. Un protocollo
descrive:
•Il formato del messaggio
•Come devono scambiare
tali messaggi durante una
determinata attività
IP è il protocollo maggiormente
usato per implementare un
addressing-scheme gerarchico.
IP è un protocollo connectionless,
unreliable (non verifica se i dati
siano giunti a destinazione; è
compito altrui), best-effort.
Nell’incapsulamento al layer
network si creano i pacchetti,
conosciuti anche come
datagrammi.
L’header IP ha gli indirizzi e
informazioni di controllo (non
concernenti i dati). IP inoltre
accetta tutto ciò che gli upper
layer gli mandano.
Copyright 2002 Cisco Press: CCNA Instructor’s Manual www.ciscopress.com
Differenza tra indirizzi di livello 2
e di livello 3
Mentre il pacchetto viaggia in
un’internet verso la
destinazione finale, il frame
header ed il trailer di livello 2
sono rimossi e rimpiazzati ad
ogni device di layer 3.
Questo perché i layer 2 data
units (i frame) sono buoni per
local addressing. Le data unit
di layer 3 (i pacchetti) sono per
indirizzamento end-to-end.
RIP è un routing protocol distance vector che usa l’hop count come
metrica per determinare la direzione e la distanza al link in questione.
Se ci sono più opzioni il RIP selezionerà il path col minor numero di hop.
Questo non vuol necessariamente dire che sia il percorso più rapido.
Inoltre RIP non può “routare” un pacchetto per più di 15 hop.
RIP version 1 (RIPv1) richiede che tutti i device nella rete usino la stessa
subnet mask, perché non mantiene negli update informazioni su essa.
Questo è detto classful routing.
RIPv2 manda informazioni sulla subnet mask negli update ed è detto
classless routing. Con protocolli di tale tipo subnet nella stessa rete
possono avere diverse subnet mask; l’uso di maschere diverse nella
stessa rete è detto VLSM (variable lenght subnet mask).
Le classi di indirizzamento IP
offrono un range di host da 256
a 16.8 milioni. Per gestire
accuratamente un risorsa
carente come gli indirizzi IP
tutte le classi possono essere
suddivise in sotto reti più
piccole.
Si dice che dia “sicurezza” poiché per accedere alle altre subnet si ha
bisogno di un router, che può implementare delle Access List. Tali liste
possono permettere o negare l’accesso alla subnet basandosi su
diversi criteri. Alcuni proprietari di reti di classe A o B hanno scoperto
che il subnetting crea una entrata per l’organizzazione, poiché possono
vendere parte dello spazio di indirizzi o affittarlo.
Una LAN è considerata come una singola rete con nessuna conoscenza
della struttura di rete interna. Questa visione delle reti mantiene le
routing table piccole ed efficienti. Dato l’indirizzo locale 192.168.10.14 il
mondo fuori dalla LAN vede solo il numero della rete 192.168.10.0. La
ragione sta nel fatto che il local address è valido solo dentro la LAN e
non può funzionare altrove.