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Cisco CCNA - Modulo 2 - Capitolo 7

Protocolli di Routing
Distance Vector
Di
Francesco Immè

Copyright 2002 Cisco Press: CCNA Instructor’s Manual www.ciscopress.com


Distance Vector Routing update
Gli update delle routing table accadono
periodicamente o quando la topologia
di rete cambia. E’ fondamentale
l’efficienza in questo tipo di
operazione. Gli update per la
topologia procedono
sistematicamente da router a router e
sappiamo che negli algoritmi distance
vector ogni router deve mandare la
sua intera tavola di routing ai vicini.
La routing table include le info relative
al costo totale del path (a seconda
della metrica) e l’indirizzo logico del
primo router sul cammino.

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Routing loop dei distance vector

I routing loop si hanno quando le routing


table inconsistenti non si updatano a
causa di una bassa convergenza.
1. Prima che la rete 1 fallisca tutti i
router hanno una conoscenza
consistente e delle routing table
corrette. La rete si dice che ha
raggiunto la convergenza. Nella
figura il router C preferisce il percorso
verso la rete 1 attraverso il B, e la
distanza da C alla rete 1 è 3.
2. Quando la rete 1 fallisce l’E manda un update ad A. Il router A ferma i routing
packet verso la rete 1, ma il B, C e D continuano a mandarne perché ancora
non sono aggiornati sul fallimento della rete 1. Appena A manda gli update a B
e D anche loro fermano le spedizioni verso la rete 1, ma C ancora la vede come
raggiungibile attraverso B.
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Routing loop dei distance vector
(2)
Adesso il router C manda un update periodico a D, dicendogli che il path
verso la rete 1 è attraverso B. Ecco che D quindi aggiorna la sua
routing table e propaga la info al router A, che a sua volta la manderà
al B ed all’E. A questo punto ogni pacchetto destinato alla rete 1 farà
un loop da C a B ad A a D e di nuovo a C.

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Definire un Max Count

Gli update invalidi relativi alla rete 1 continueranno fino a che un altro
processo non fermerà il loop. Questa situazione, detta count to infinity,
collega a circuito i pacchetti in continuazione per il fatto che la rete 1 è
down; sono le informazioni non valide a creare questa situazione.
Senza contromisure per fermare il processo count to infinity la metrica
distance vector degli hop count aumenta ogni volta che il pacchetto
passa attraverso un router. Gli algoritmi di routing distance vector sono
self-correcting e, per evitare il count to infinity, i distance vector
definiscono infinity con uno specifico numero massimo. Esso si riferisce
alla routing metric che può essere semplicemente un hop count.
Con tale approccio il routing protocol permette al loop di continuare sino a
che la metrica non eccede il massimo valore permesso.
Quando il valore della metrica eccede il massimo valore la rete è
considerata non raggiungibile.
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Esempio della funzione del Max
Count

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Lo Split Horizon
Un’altra possibile sorgente di routing loop si ha quando le informazioni incorrette di
update contraddicono quelle corrette che il router originariamente ha
distribuito. Ecco come avviene tale problema:
1. A passa a B e D un update indicando che la rete 1 è down. C però manda
update a B dicendo che la rete 1 è disponibile con distanza 4 attraverso D.
Questa situazione non viola la regola dello split horizon.
2. B conclude, non correttamente, che C ha un path valido verso la rete 1,
anche se ad una metrica meno favorevole. B allora avvisa anche A di questa
strada verso la rete 1.
3. A stabilisce dunque di poter spedire alla rete 1 tramite B; B sa che può
mandare i pacchetti per la rete 1 attraverso C e quest’ultimo pensa di poter
spedire attraverso D. Qualsiasi pacchetto immesso in tale situazione non farà
altro che girare tra i router.
4. Lo Split-Horizon cerca di evitare tale situazione. Se un routing update relativo
alla rete 1 arriva dal router A, il B ed il D non possono mandare info su tale
rete indietro ad A. Split Horizon così riduce le info di routing errate e riduce il
routing overhead.

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Route Poisoning
La route poisoning è usata da vari
protocolli di routing distance vector al
fine di superare loop di routing molto
larghi ed offrire info esplicite quando
una rete o una sottorete non è
accessibile.
Un modo per evitare update inconsistenti
è il route poisoning. Quando la rete 5
va giù il router E inizia il route poisoning mettendo nella routing table una entry per
la rete 5 a 16 (o irraggiungibile). Con questo avvelenamento della route verso la
rete 5 C non è suscettibile ad update non corretti riguardo alla route verso la rete 5.
Quando C riceve un route poisoning da E manda un update, chiamato poison
reverse, verso il router E. Ciò ci rende sicuri che tutte le route sul segmento hanno
ricevuto le info di route avvelenata. Quando il route poisoning è usato con trigger
update aumenta la velocità della convergenza, perché i router vicini non devono
aspettare 30 secondi prima di avvisare della route avvelenata.
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Evitare i loop di routing grazie ai
triggered update
Le tavole di routing nuove sono spedite ai router vicini su basi regolari. RIP
sappiamo che fa update ogni 30 secondi. Gli update triggered sono mandati
immediatamente in risposta ai cambi nella routing table. Il router che detetta il
cambio nella topologia manda subito un messaggio di update ai router vicini
che, a loro volta, generano dei triggered update notificando i cambi ai router a
loro vicini.
Quando una route fallisce si manda immediatamente un update piuttosto che
aspettare che il timer di update termini. I triggered update usati in
congiunzione con il route poisoning assicurano che tutti i router sappiano delle
route “fallite” prima che qualsiasi timer scada.

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Prevenire i routing loop con gli
holddown timer
Un problema di count to infinity si può evitare usando gli holddown timer:
• Quando un router riceve un update da un vicino che gli indica che una
rete prima accessibile adesso non lo è più, il router marca la rete come
tale e fa partire un holddown timer. Se prima che tale timer termini
arriva un update dallo stesso vicino indicando che la rete in questione è
di nuovo accessibile allora il timer è rimosso e la rete marcata come
accessibile.
• Se un update arriva da un router vicino diverso con una metrica
migliore di quella originale allora il router marca la rete come
accessibile e rimuove il timer di holddown.
• Se in qualsiasi momento prima che il timer di holddown termina si
riceve un update da un router (diverso) nelle vicinanze con una metrica
più povera, l’update è ignorato. Ignorare un update di tale tipo serve
per dare più tempo alla conoscenza di un cambio disruptivo di
propagarsi attraverso la rete.

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Il processo di routing RIP
RIP si è evoluto nel tempo dal Classful Routing Protocol (il RIP v1) al
Classes Routing Protocol (il RIP v2). I miglioramenti del RIP v2
includono:
• Capacità di portare pacchetti di info di routing addizionali
• Meccanismi di autenticazione per rendere sicuri gli update
• Supportare lunghezza variabile di maschere per il subnetting (VLSM)
RIP previene i routing loop dal continuare in maniera indefinita
implementando un limite nel numero massimo di hop permessi su un
path (15). Quando un router riceve un update di routing che contiene
una entry nuova o variata, il valore della metrica viene aumentato di
uno per contare sé stesso come hop nel path. Se ciò fa aumentare la
metrica oltre il 15 si considera come infinito e la destinazione di rete
viene bollata come non raggiungibile.
RIP implementa anche lo Split Horizon e i meccanismi di holddown timer al
fine di non far propagare info di routing errate.

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Configurazione del RIP

Il comando router rip abilita RIP come protocollo di routing. Il comando network è
usato quindi per dire al router su quali interfacce RIP deve essere usato. Il
processo di routing allora associa interfacce specifiche con gli indirizzi di rete e
inizia a mandare e ricevere update RIP su queste interfacce. Quando arriva un
update si ha una modifica nelle entry (se necessario), si aumenta di uno l’hop
count per giungere a destinazione (si tiene conto di sé stessi) e si mette la porta
da cui è arrivato l’update come next hop per giungere alla rete in questione. RIP
mantiene solo il best path ma è vero anche che può mantenere equal-cost path.
Un router che usa RIP può essere configurato per mandare un triggered update
quando la topologia di rete cambia usando il comando ip rip triggered; tale
comando viene usato solamente sulle interfacce seriali al prompt appropriato.
Dopo aver fatto l’update della routing table a causa di un cambio di
configuarzione inizia immediatamente a informare altri router a riguardo. Questi
update, detti triggered, sono mandati indipendentemente da quelli regolari.

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Configurazione del RIP (2)

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Configurazione del RIP (3)
Riferendoci alla figura della slide precedente i comandi usati sono:
• BHM(config)#router rip – seleziona rip come protocollo di routing
• BHM(config-router)#network 10.0.0.0 – specifica una rete direttamente
connessa
• BHM(config-router)#network 192.168.13.0 – specifica una rete direttamente
connessa
Le interfacce del router collegate alle reti 10.0.0.0 e 192.168.13.0 mandano e
ricevono routing update. RIP deve essere abilitato sulle reti specificate. Gli
altri task sono opzionali, come:
• Applicare gli offset alla routing metric
• Calibrare i timer
• Specificare la versione del RIP
• Abilitare l’autenticazione RIP
• Configurare il riassunto delle route su una interfaccia
• Far correre RIP e IGRP insieme
• Abilitare lo slip horizing
• Collegare il RIP alle WAN

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Configurazione del RIP (4)

Per abilitare il RIP usare i seguenti comandi nella modalità di


configurazione globale:
• Router(config)#router rip – Abilita il processo di routing RIP
• Router(config-router)#network network-number – associa una rete
al processo di routing

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Usare il comando ip classless

Alcune volte il router riceve pacchetti destinati ad una subnet sconosciuta


di una rete che ha subnet collegate. Al fine di forwardare questi
pacchetti sulla route supernet migliore possibile si usa il comando ip
classless. Una route supernet è una route che copre un range di
subnet molto più grande con una sola entry. Per esempio una azienda
usa l’intera subnet 10.10.0.0/16, quindi una supernet route per
10.10.10.0/24 sarebbe 10.10.0.0/16. Il comando ip classless è
abilitato di default sugli IOS di release dalla 11.3 in poi. Per disabilitarlo
basta usare la forma no di tale comando.
Quando tale caratteristica è disabilitata qualsiasi pacchetto ricevuto e
destinato ad una subnet che ricade numericamente all’interno dello
schema di indirizzamento della supernetwork di un router sarà scartata.
IP classless incide solo sulle operazioni del processo di forwarding
dell’IOS, ma non come si costruisce la routing table.

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Usare il comando IP classless (2)

Se una parte di una rete più importante è conosciuta, ma le subnet verso


cui i pacchetti sono destinati all’interno della major network non è
conosciuta, il pacchetto è scartato (routing classful).
L’aspetto che confonde di più di tale regola è che il router usa solamente la
default route se il major network di destinazione non è nella routing
table. Un router di default assume che tutte le subnet di una rete
direttamente connessa dovrebbero essere presenti nella routing table
Se si riceve un pacchetto con un destination address all’interno di una
subnet non nota di una rete direttamente connessa, il router assume
che tale subnet non esiste, per cui lascia cadere il pacchetto senza
instradarlo neanche verso la default route. Configurare l’ip classless sul
router risolve questo problema permettendo al router di ignorare i limiti
del classful.

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Termini comuni per la
configurazione del RIP
I router RIP devono fidarsi dei vicini per le informazioni sulle reti non
conosciute di “persona”. Tutti i protocolli di routing distance vector
hanno delle dispute che si creano primariamente a causa della lenta
convergenza. Fra le varie controversie ci sono i routing loop e il count
to infinity. Ciò porta ad inconsistenza dovuta a messaggi di update con
route scadute che vengono comunque propagate. RIP usa per
eliminare i routing loop e il count to infinity:
• Count-to-infinity
• Split horizon
• Poison reverse
• Holddown counters
• Triggered updates
Alcuni di questi metodi possono richiedere una qualche configurazione,
mentre altri nessuna.

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Termini comuni per la
configurazione del RIP (2)
RIP sappiamo che usa il maximum hop count per salvaguardarsi dai
problemi di conto all’infito o di loop; ciò però limita molto il suo possibile
uso nelle internet larghe.
La regola dello split horizon è basato sulla teoria che non è utile mandare
delle info relative ad una route dietro nella direzione laddove l’info è
giunta. In alcuni casi può essere necessario disabilitare lo split horizon.
I comandi per disabilitare lo split horizon:
GAD(config-if)#no ip split-horizon
Anche il meccanismo degli holddown timer potrebbe richiedere dei ritocchi;
sappiamo che servono a prevenire il conteggio all’infinito ma
aumentano anche il tempo di convergenza. Per il RIP l’holddown timer
è di 180 secondi. Questo farà in modo di prevenire qualsiasi route
inferiore dall’essere updatata ma anche che venga istallata una route
alternativa. I timer possono essere limitati in basso, ma con cautela.
Il settaggio ideale per il timer è porlo ad un valore poco maggiore del
tempo massimo possibile per l’update dell’internet.
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Termini comuni per la
configurazione del RIP (3)

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Termini comuni per la
configurazione del RIP (4)
Per cambiare il timer di holddown:
Router(config-router)#timers basic update invalid holddown flush [sleeptime]
Un’altra cosa che affligge il tempo di convergenza, ed è configurabile, è l’intervallo
di update (di default il RIP nell’IOS Cisco è 30 secondi). Per conservare banda
può settarsi più lungo o più piccolo per migliorare la convergenza. Per
cambiare il tempo periodico di update
GAD(config-router)#update-timer seconds
Una altra cosa che si può fare è evitare degli update su una interfaccia in
particolare. Quando si usa il comando network per una data rete, RIP inizierà
subito a mandare annunci su tutte le interfacce relativamente al range di
indirizzi di rete specificato. Per controllare il set di interfacce che scambierà
routing update l’amministratore può disabilitare la spedizione di routing update
e settare l’interfaccia come passiva col comando passive-interface.

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Termini comuni per la
configurazione del RIP (5)
Dato che RIP è un protocollo che funziona con dei broadcast, l’amministratore di
rete potrebbe trovarsi a dover configurare il RIP per scambiare routing
information in una rete non broadcast come una rete Frame Relay. In tali reti
RIP deve essere messo al corrente di quali siano i router vicini. Si deve
usare il comando riportato in figura:

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Termini comuni per la
configurazione del RIP (6)
Di default l’IOS Cisco riceve pacchetti RIP di versione 1 e 2, ma manda solo
pacchetti di versione 1. L’amministratore di rete può configurare il router per
ricevere e mandare solo pacchetti di versione 1 o solo di versione 2. Per
configurare i router a mandare e ricevere pacchetti solo di una versione del
RIP usare i comandi in figura:

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Termini comuni per la
configurazione del RIP (7)
Per controllare come i pacchetti ricevuti da un’interfaccia sono processati, si
devono usare i comandi in figura:

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Verificare la configurazione del
RIP
Ci sono molti comandi che possono essere usati per verificare che il RIP sia
configurata appropriatamente. I due più comuni sono show ip route e show
ip protocols.
Il comando show ip protocols mostra quali protocolli di routing stanno portando
del traffico IP sul router.
Questo output può essere
usato per verificare la maggior
parte delle configurazioni:
•RIP è configurato
•Le interfacce giuste ricevono
e mandano update
•Il router avverte delle reti
giuste

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Verificare la configurazione del
RIP (2)
Il comando show ip route si può
usare per verificare che le route
ricevute dai vicini RIP sono installati
nella routing table.
Altri comandi che possono essere utili
per verificare la configurazione di RIP
sono:
•show interface interface
•show ip interface interface
•show running-config

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.

Troubleshooting sugli update del


RIP
La maggior parte degli errori di
configurazione coinvolgono degli
statement non corretti sulle network,
subnet non contigue o split horizon.
Un comando molto efficace per vedere
gli update del RIP è il comando
debug ip rip. Tale comando
visualizza gli update RIP per come
sono spediti e ricevuti. La figura
indica l’output di un router che usa
tale comando.

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Troubleshooting sugli update del
RIP (2)
Dopo aver ricevuto e processato l’update il router manda le nuove info
fuori sulle sue due interfacce RIP. L’output mostra che il router usa RIP
v1 e update broadcast. Il numero tra parentesi rappresenta l’indirizzo
sorgente incapsulato nell’header IP del RIP update. Ci sono diversi
indicatori chiave a cui guardare durante il debug ip rip. Con tale
comando si possono diagnosticare problemi eventuali di subnet non
contigue o reti duplicate. Un sintomo di problemi di tale tipo potrebbe
essere un annuncio di una route con metrica minore di quella relativa a
tale rete. Altri comandi per fare troubleshoot del RIP:
• show ip rip database
• show ip protocols {summary}
• show ip route
• debug ip rip {events}
• show ip interface brief

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Sottoreti non contigue

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Sottoreti duplicate

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Prevenire routing update su una
interfaccia
Il lavoro di filtraggio delle rotte fatto attraverso la regolazione delle route
viene fatto con le route scritte nella o annunciate dalla tavola di routing.
Esse hanno effetti differenti sui protocolli di routing link-state di quanti
non ne abbiano i protocolli distance vector. Un router che usa un
distance vector annuncia route basandosi su quanto è nella routing
table; come risultato un filtro sulle route influenza quali strade un router
annuncia ai suoi vicini.
Dall’altro lato i router che usano i link-state determinano le route basandosi
su informazioni nel database piuttosto che basandosi su quanto
suggerito dai vicini.
I filtri sulle route non hanno effetto sugli annunci link-state o sui database
link state.

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Prevenire routing update su una
interfaccia (2)
Usando il comando passive interface può
far in modo che i router non mandino
update attraverso una interfaccia del
router. Applicare tale tipo di politica non
permette che si apprendano route
dinamicamente. Il router E usa il
comando per far in modo che vengano
mandati update.
Per il RIP e l’IGRP il comando passive
interface ferma il router dal mandare
update ad un vicino in particolare, ma il
router continua comunque ad ascoltare
ed usare i routing update da questo
vicino. Mantenere messaggi di update
dall’essere spediti attraverso una
interfaccia non permette ad altri sistemi
di imparare route dinamicamente.

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Load balancing con il RIP
Load balancing è un concetto che permette ai router di prendere vantaggio di una
molteplicità di best path per una certa destinazione. Questi path sono sia
statici che dinamici.
RIP è capace di fare load balancing in una situazione con al massimo sei path di
costo uguale, con 4 di questi presi per default. RIP compie il load balancing
detto round robin. Questo significa che il RIP in pratica forwarda pacchetti su
path paralleli.
La figura mostra un esempio con 4
path dal costo uguale. Il router
inizierà con l’interfaccia verso il
router 1. Da ora in poi si ciclerà tra
le interfacce del router in maniera
deterministica. Dato che la metrica
del RIP è l’hop count non si dà
perso alla velocità del link.

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Load balancing con il RIP (2)
Route dal costo uguale possono essere individuate usando il comando show ip
route. Notare che in figura ci sono 2 blocchi di descrittori del routing. Ogni
blocco è una route. C’è anche un asterisco vicino ad una delle entries del
blocco. Esso indica la route attiva usata per il traffico.

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Load Balancing su multiple path

I load balancing descrive l’abilità del


router di trasmettere pacchetti ad
una destinazione attraverso più di
un path. Load balancing è un
concetto che permette al router di
avvantaggiarsi di più best path per
una destinazione data. I path sono
derivate sia statisticamente o
dinamicamente (con protocolli RIP,
EIGRP, OSPF ed IGRP). Quando
un router impara più route verso una
rete la route con la distanza
amministrativa minore è scritta nella
routing table.

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Load Balancing su multiple path
(2)
Alcune volte un router deve selezionare una route tra molte, selezionando
quella col costo o metrica minore. Ogni routing process calcola il costo
differentemente ed i costi potrebbe essere necessario configurarli
manualmente al fine di conseguire load balancing.
Se il router riceve e installa più path con la distanza amministrativa ed il
costo per la destinazione allora si può avere del load-balancing.
Ci possono essere fino a sei route dal costo uguale, ma alcuni IGP hanno
la loro limitazione. EIGRP permette sino a 4 route di costo uguale.
Per default la maggior parte dei routing protocol installano un massimo di 4
route parallele nella tabella di routing. Le route statiche installano
sempre 6 route (con eccezione il BGP che ne istalla solo una per ogni
destinazione). Per modificare il massimo numero di path paralleli
permessi si usa il comando
Router(config-router)#maximum-paths [number]

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Load Balancing su multiple path
(3)
Ci sono 3 vie per arrivare alla
rete X:
•E to B to A with a metric of 30
•E to C to A with a metric of 20
•E to D to A with a metric of 45
Il router E sceglie il secondo
path (E-C-A) con metrica di
valore più basso delle altre
strade.
Quando si usa routing IP,
Cisco offre 2 metodi di load
balancing, sia per packet che
per destination. Se il processo
di switching è abilitato il router
alternerà path su base per
pacchetto.
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Load Balancing su multiple path


(4)
Se è abilitato il fast switching solo una delle route sarà scelto per l’indirizzo
di destinazione, per cui tutti i pacchetti nel flusso dei pacchetti per un
host specifico prenderanno lo stesso path.
Pacchetti legati ad un host differente sulla stessa rete può usare una route
alternativa, per cui il carico è bilanciato su base per destinazione.

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Integrare le static route col RIP
Le route statiche sono definite dall’utente che forza i pacchetti a prendere un path
ben preciso. Sono importanti se l’IOS usato non impara una route per una
destinazione in particolare.
Sono anche utenti per specificare un gateway “ultima risorsa”, ovvero la default
route.
Se il apcchetto è destinato ad una subnet che non è listata esplicitamente nella
routing table esso è instradato nella default route.
Un router che usa RIP può ricevere una default route tramite update da un altro
router che usa RIP. Un’altra opzione è che il router auto generi la sua default
route.
La route statica può essere rimossa usando il comando no ip route; un
amministratore può superare una static route con informazioni di routing
dinamico aggiustando la AD.
Una route statica può essere definita come meno desiderabile che una dinamica,
se la distanza amministrativa è maggiore di quella dinamica.

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Integrare le static route col RIP
(2)
Le route statiche che puntano ad una interfaccia saranno annunciate tramite il
router RIP che ha questa route statica e propagatecosì per tutto l’internet.
Questo perché le route statiche che puntano ad una interfaccia sono
considerate nella routing table come presenti e così perdono la loro natura
statica negli update. Se una route statica è assegnata ad una interfaccia che
non è definita nel processo RIP, attraverso il comando network, RIP non
annuncerà la route a mento che un comando redistribute static non venga
specificato.
Quando un’interfaccia va giù tutte le route statiche che puntano ad essa sono
rimosse dalla routing table. Similmente, quando il software non può più trovare
un next hop valido per l’indirizzo specificato nella static route, allora la route
statica è eliminata dalla tavola. Per configurare una rotta statica

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Integrare le static route col RIP
(3)

E’ stat configurata una route statica sul


router GAD per prendere il posto della
route RIP nell’evento che il processo di
RIP fallisca. E’ detta come route statica
floating. La floating static route è stata
configurata definendo l’AD della static
route (130) più grande del default AD del
RIP (120). Il BHM router necessita di
essere configurato con una default route.

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Caratteristica dell’IGRP

IGRP è un distance vector della famiglia IGP. Come le informazioni di


routing si allargano per tutta la rete, i router compiono le funzioni:
• Identificare nuove destinazioni
• Venire a conoscenza dei fallimenti
IGRP è della Cisco, che ha particolari caratteristiche:
• La versatilità per maneggiare automaticamente topologie complesse ed
indefinite
• La flessibilità di cui si ha bisogno per segmentare con caratteristiche
differenti di banda e ritardo
• Scalabilità per funzionare in reti molto larghe
Di default IGRP usa delay e banda come metrica, ma può usare anche un
mix con affidabilità e carico.

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Caratteristica dell’IGRP (2)

Il comando show ip protocol visualizza info sui parametri, i filtri e le reti


che hanno a che fare con i protocolli di routing in uso sul router. Nella
metrica si hanno i valori di K1-K5, con K1 che rappresenta la banda, K3
il delay e gli altri valori di default sono messi a zero.
Questa metrica composita è molto più accurata che non l’hop count,
metrica del RIP. La metrica che l’IGRP usa è:
• Bandwidth – The lowest bandwidth value in the path
• Delay – The cumulative interface delay along the path
• Reliability – The reliability on the link towards the destination as
determined by the exchange of keepalives
• Load – The load on a link towards the destination based on bits
per second
• MTU – The Maximum Transmission Unit value of the path.

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Caratteristica dell’IGRP (3)

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Tipi di route dell’IGRP

IGRP avvisa di tre tipi di route:


• Interior
• System
• Exterior
Interior route sono route tra le subnet di una rete attaccate all’interfaccia
del router. Se la rete attaccata al router non è subnetted, IGRP non dà
nozione delle route interiori.
System route sono strade verso reti allinterno dell’AS. Il Cisco IOS
software deriva route di sistema da interfacce di rete direttamente
connesse e informazioni su system route fornite da altri router IGRP o
access server. Route system non includono informazioni sulla subnet.
Exterior route sono route a reti fuori dall’AS; è da una lista di tali route che
l’IOS Cisco “pesca” la default route

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Tipi di route dell’IGRP

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Stability feature dell’IGRP

IGRP ha molte caratteristiche progettate per avere stabilità, come:


• Holddowns
• Split horizons
• Poison reverse updates
Gli holddown sono usati per far in modo che gli update regolari non
immettano route non buone nella tavola. Quando un router va giù i
vicini lo capiscono dalla mancanza di arrivo di update.
Lo split horizon deriva dalla considerazione che non è utile solitamente
mandare info su una route indietro da dove sono arrivate.
I poison reverse update sono necessari per sconfiggere I routing loop
molto ampi. Tali update sono mandati per rimuovere una route e
piazzarla in holddown. In IGRP tali update sono mandati solo se una
metrica di una route è cresciuta di un fattore pari ad 1.1 o più.

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Stability feature dell’IGRP (2)

IGRP mantiene anche un numero di timer e variabili che contengono


intervalli di tempo; includiamo update timer, invalid timer, holddown
timer e flush timer.
L’update timer specifica la frequenza con cui mandare gli update (90 sec).
L’invalid timer specifica quanto un router debba aspettare in assenza di
update prima di depennare una route dalla tavola (3 volte l’update
period).
L’holddown timer specifica la quantità di tempo per cui una info relativa a
route più povere è ignorata (3 x update timer+10).
Il flush timer indica il tempo che deve passare prima che una route sia
scartata dalla tavola (7 x update timer).
IGRP oggi mostra l’età ed i limiti, come il supporto alle VLSM; Cisco più
che farne una nuova versione lo rimpiazza con l’EIGRP.

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Configurare l’IGRP
Per configurare l’IGRP come processo di routing si usa il comando router igrp,
per chiudere il processo usa la forma no del comando.
RouterA(config)#router igrp as-number
RouterA(config)#no router igrp as-number
L’AS number è ciò che identifica il processo IGRP; è anche usato per etichettare
le info di routing. Per specificare la lista delle reti per il processo IGRP si usa
il comando network, per rimuoverlo il comando no.

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Convertire il RIP in IGRP

IGRP converge più rapidamente del RIP, evitando i loop dovuti a


disaccordo sul next hop da prendere; inoltre non ha limitazioni come il
RIP sul numero di hop.
Per convertire il RIP ad IGRP si devono seguire tali step:
• Verify existing routing protocol (RIP) on the routers to be
converted.
• Configure IGRP on RouterA and RouterB
• Enter show ip protocols on RouterA and RouterB
• Enter show ip route on RouterA and RouterB

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Verifica della configurazione
IGRP
Per verificare che l’IGRP sia stato configurato in maniera adeguata usare il
comando show ip route.
Comandi addizionali per controllare la configurazione IGRP sono:
• show interface interface
• show running-config
• show running-config interface interface
• show running-config | begin interface interface
• show running-config | begin igrp
• show ip protocols
Per verificare che l’interfaccia Ethernet è configurata bene si scriva il
comando show interface fa0/0. Per vedere se il protocollo IGRP è
abilitato sul router si deve usare il comando show ip protocol.

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Troubleshooting IGRP

La maggior parte degli errori di configurazione coinvolgono network scritte


male, subnet non contigue o AS number non corretti. Si usano i
seguenti comandi per fare troubleshooting di IGRP:
• show ip protocols
• show ip route
• debug ip igrp events
• debug ip igrp transactions
• ping
• Traceroute

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