Sei sulla pagina 1di 30

Statistica: principi e metodi

Capitolo 3
Rappresentazioni grafiche

Cap. 3-1
Rappresentazioni grafiche

Le rappresentazioni grafiche hanno lo scopo di


illustrare le distribuzioni di frequenze o di quantità.
Presentano diversi vantaggi:
Consentono di visualizzare immediatamente le
caratteristiche delle distribuzioni
Rendono possibile il confronto tra più distribuzioni
in spazi ristretti
Agevolano l’investigazione dei fenomeni, mettendo
in rilievo dati anomali, andamenti, relazioni
Sono un efficace strumento per la divulgazione
dei dati.

Cap. 3-2
Rappresentazioni grafiche

IMPORTANTE

Per ogni distribuzione statistica, è


possibile individuare la rappresentazione
grafica più adatta, la soluzione, cioè, che
concilia correttezza metodologica ed
efficacia informativa

Cap. 3-3
Serie sconnesse

Le serie sconnesse vengono generalmente rappresentate


con grafici di tipo areale, in cui alle modalità del
carattere si fanno corrispondere figure geometriche
(rettangoli, quadrati, settori circolari ecc.) con aree
proporzionali alle grandezze da rappresentare (possono
essere frequenze o quantità). Le figure geometriche più
spesso utilizzate sono i rettangoli (nastri).

Cap. 3-4
Esempio Grafico a nastri
verticali
Livello di soddisfazione
sul corso di laurea
xi ni
Per nulla 2
Poco 4
Abbastanza 8
Molto 6
Totale 20

Naturalmente, il grafico a nastri può essere realizzato in modi diversi.


Ad esempio, disponendo i nastri in orizzontale
L’aspetto visivo del grafico rimane immutato se si utilizzano le
frequenze relative o percentuali Cap. 3-5
Grafico a nastri per la serie sconnessa
dei laureati per scuola superiore
150 144

116

100
Frequenza

50
30
25

0
Istituto tecnico
Liceo classico Liceo scientifico commerciale Altra scuola

Scuola frequentata
Cap. 3-6
Tassi di attività per ripartizione
territoriale e sesso - Anno 2010
Maschi
Femmine
Totale
80 77,9 76,5
73,3
69,2
70 66,6 65,6
60,4 62,2
60 56,9
Tasso di attività

50,8 51,1
50
40 36,3

30
20
10
0
Nord Centro Mezzogiorno Italia

Ripartizione territoriale

Cap. 3-7
Occupati per grado di istruzione e
settore di attività
3,1%
100
6,9%
22,8%
21,9%
Composizione percentuale

80
34,0%
7,3%

60 41,4%
10,4%
67,7%
40
Laurea 6,7%
Diploma 4-5 anni 48,7%
20
Diploma 2-3 anni 29,1%
Licenza media o titolo inferiore
0

Agricoltura Industria Servizi

Settore di attività economica

Il grafico a nastri si presta a essere utilizzato anche per i rapporti diCap. 3-8
composizione.
Settori circolari

Una rappresentazione grafica alternativa,


utilizzabile quando il numero delle modalità non
è elevato, è il grafico a settori circolari, in cui
le frequenze o le quantità associate alle varie
modalità del carattere vengono rappresentate
con le aree dei settori circolari in cui è
suddiviso un cerchio

Cap. 3-9
Esempio Settori circolari
frequenza frequenza : : 360°
Sesso angolo
assoluta relativa
xi ni fi αi
Femmine 8 0.4 144
Maschi 12 0.6 216 ∙ 360°
Totale 20 1 360
∙ 360°

Cap. 3-10
Settori circolari
distribuzione dei laureati per scuola frequentata
(a)

Liceo scientifico: 36,9%

Liceo classico: 9,5%

grafico a settori circolari


Altra scuola: 7,9%
versione bidimensionale

Istituto tecnico
commerciale: 45,7%

(b)
Liceo scientifico: 36,9%

grafico a settori circolari


Liceo classico: 9,5%
versione tridimensionale
Altra scuola: 7,9%

Istituto tecnico
Cap. 3-11
commerciale: 45,7%
Caratteri quantitativi discreti

La rappresentazione grafica più idonea per una


distribuzione di frequenze secondo un carattere
discreto è quella cartesiana

Sull’asse delle ascisse vengono poste le modalità x1,


x2, …, xk, sull’asse delle ordinate le frequenze
corrispondenti n1, n2, …, nk

La rappresentazione grafica va sotto il nome di


diagramma ad aste

Cap. 3-12
Esempio: laureati per numero di esami
sostenuti nel primo anno di corso
120

N. esami Frequenza 100

0 14 80

Frequenza
1 41 60
2 83
40
3 116
20
4 56
0
5 5
0 1 2 3 4 5
Totale 315
Numero di esami

L’uso delle frequenze relative (o percentuali) non altera


l’immagine della distribuzione fornita dal grafico. Cap. 3-13
Caratteri quantitativi continui
divisi in intervalli
La rappresentazione grafica più appropriata è
l’istogramma in cui l’area del rettangolo
rappresenta la frequenza assoluta o relativa
della corrispondente classe.

L’istogramma si ottiene ponendo sull’asse delle


ascisse gli estremi di classe c0, c1, …, ck e
disegnando per ogni classe (ci – 1, ci), i = 1, 2, …, k,
un rettangolo avente per base il segmento
dell’asse delle ascisse di estremi ci – 1 e ci e per
altezza la densità di frequenza ni /di, dove di è
l’ampiezza di classe Cap. 3-14
Istogramma

di ci ci 1
Densità di frequenza

Area
ni di . ni ni
di
di

ci 1 ci
Classi

Cap. 3-15
Istogramma: esempio
Classi di peso Frequenza Ampiezza Densità di d i = c i −1 − c i
(in Kg) assoluta di classe frequenza
ni
xcii −|--
1 −xi+1
ci ni di hi hi =
10 |-- 15 5 5 1 di
15 |-- 20 15 5 3
20 |-- 30 20 10 2
30 |-- 50 30 20 1,5
50 |-- 75 15 25 0,6
75 |-- 100 15 25 0,6
Totale 100

Nell’istogramma si costruiscono dei


rettangoli la cui area è
proporzionale alla frequenza della
classe.
La base è data dall’ampiezza di
classe, l’altezza dalla densità di
frequenza Cap. 3-16
Istogramma: esempio
Distribuzione di frequenze della lunghezza dell’avambraccio

Lunghezza
avambraccio Ampiezza Densità di
(cm) Frequenza della classe frequenza
40.5-42.5 5 2 2.5
42.5-44.5 17 2 8.5
44.5-46.5 25 2 12.5
46.5-48.5 35 2 17.5
48.5-50.5 32 2 16.0
50.5-52.5 20 2 10.0
52.5-54.5 6 2 3.0
Totale 140 Cap. 3-17
Istogramma per la distribuzione
delle lunghezze dell’avambraccio
20
Densità di frequenza

15

10

40,5 42,5 44,5 46,5 48,5 50,5 52,5 54,5

Lunghezza avambraccio

Cap. 3-18
Serie storiche

Per la rappresentazione grafica delle serie


storiche riferite a fenomeni di stato, si
ricorre, generalmente, ai diagrammi cartesiani.
Si pongono sull’asse delle ascisse i tempi e su
quello delle ordinate le intensità associate: i
conseguenti punti del piano cartesiano vengono
poi uniti con segmenti di retta per facilitare la
percezione visiva dell’andamento del fenomeno.

Cap. 3-19
Serie storiche

Quando la serie storica riguarda un fenomeno


di movimento, la rappresentazione grafica più
appropriata è quella a nastri. I periodi vengono
indicati lungo una linea orizzontale, mentre su
un asse verticale viene riportata l’appropriata
scala; sulla base di questa, si tracciano dei
rettangoli, con la stessa base e altezze pari
alle intensità da rappresentare.

Cap. 3-20
Serie storiche
(a )
1.600
1.500 Benzina
Gasolio
1.400
1.300
1.200
1.100
Iscrizioni

1.000
900
800
700
600 Grafico più appropriato
fenomeno movimento
500
400
300
200
100
0
2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009
(b )
1.600
1.500
1.400
1.300 Grafico più efficace mostra
1.200
l’andamento del fenomeno
Iscrizioni

1.100
1.000
900
800
700
Benzina
600 Gasolio

500
2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

Cap. 3-21

Prime iscrizioni di vetture nuove di fabbrica per tipo di alimentazione (dati in migliaia)
Serie territoriali
cartogramma relativo all’indice di
vecchiaia per regione
si rappresentano spesso
mediante i cartogrammi: le
Indice di
ripartizioni territoriali sono vecchiaia
individuate sull’appropriata
176,5-234,6
cartina geografica; le intensità
152,4-176,5
corrispondenti (frequenze o 135,1-152,4
quantità) vengono rappresentate <135,1
tramite colori o tratteggi
diversi, il cui significato è
specificato in apposite legende
una variante è il
cartodiagramma: a ogni
ripartizione territoriale viene
associato un grafico relativo a
una distribuzione o ai livelli di
uno o più fenomeni

Cap. 3-22
Funzione di ripartizione per caratteri
quantitativi discreti

Consideriamo il sottoinsieme così definito


C x = {u : X (u ) ≤x },
costituito dalle unità del collettivo in cui il carattere
assume un valore minore o uguale a un livello assegnato x.

Si chiama funzione di ripartizione, F(x), il rapporto tra la


numerosità di Cx e il totale delle unità N.

Si tratta della frequenza relativa delle unità del


collettivo nelle quali il carattere assume un valore non
superiore alla quantità x.
Cap. 3-23
Funzione di ripartizione
nel caso discreto

1
F (x)
Fi 1

Fi fi 1

fi
Fi 1

fi 1

0
xi 1 xi xi 1

Modalità
Cap. 3-24
Proprietà della
funzione di ripartizione per caratteri quantitativi
discreti

È definita per qualsiasi valore di x


È pari a Fi −1 quando xi −1 ≤ x < xi (Fi −1: frequenza
relativa cumulata)
Assume il valore 0 quando x è minore di x1 (perché nel
collettivo non vi sono unità con modalità più piccole di
x1 )
Assume il valore 1 quando x è maggiore o uguale a xk
(perché nel collettivo non vi sono unità con modalità
maggiori di xk)
È non decrescente

Cap. 3-25
Funzione di ripartizione per il voto in
microeconomia

Frequenza
Modalità relativa
1,0
cumulata

Funzione di ripartizione
18 0.01 0,8
19 0.05
20 0.12 0,6
21 0.18
22 0.23 0,4
23 0.33
24 0.50 0,2
25 0.63
26 0.77 0,0
27 0.90
18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
28 0.95
29 0.96 Voto in Microeconomia
30 1.00 Cap. 3-26
Funzione di ripartizione per caratteri
quantitativi continui

Consideriamo il sottoinsieme così definito

C x = {u : X (u ) ≤x },
nel caso di un carattere continuo diviso in intervalli, la
funzione di ripartizione è la frequenza relativa delle unità
del collettivo in cui il carattere X non supera un fissato
livello x.
Ipotizzando che le unità siano uniformemente distribuite
all’interno delle classi la funzione di ripartizione è espressa
da 1 ni fi
Fi (x) = Fi−1 + × (x − ci−1 ) = Fi−1 + (x − ci−1 )
N di di
Cap. 3-27
Spiegazione della formula della funzione di
ripartizione caratteri quantitativi continui

retta passante y − y1 x − x1
y=F(x) per due punti =
y2 − y1 x2 − x1
Fi X2,y2
( x1 , y1 ) = (ci −1 , Fi −1 );
( x2 , yi ) = (ci , Fi )
X1,y1
Fi-1 y − Fi −1 x − ci −1
=
Fi − Fi −1 ci − ci −1
ci-1 ci x Fi − Fi −1
y = Fi −1 + (x − ci −1 )
ci − ci −1

fi
Fi (x) = Fi−1 + (x − ci−1 )
di
Cap. 4-28
Proprietà della funzione di ripartizione per
caratteri quantitativi continui

F(x):
È definita per qualsiasi valore di x
È pari a 0 quando x è minore o uguale a c0
È pari a 1 quando x è maggiore o uguale a
ck
È crescente all’interno di ogni classe
assumendo l’andamento di una retta

Cap. 3-29
Funzione di ripartizione per la distribuzione
delle lunghezze dell’avambraccio

Lunghezza Frequenza
avambraccio Frequenza relativa
(cm) cumulata 54.5; 1
40.5-42.5 5 0.04 1.0

Funzione di ripartizione
52.5; 0.96
0.9
42.5-44.5 17 0.16
0.8 50.5; 0.81
44.5-46.5 25 0.34 0.7
46.5-48.5 35 0.59 0.6 48.5; 0.59
48.5-50.5 32 0.81 0.5
50.5-52.5 20 0.96 0.4
46.5; 0.34
52.5-54.5 6 1.00 0.3
0.2
Totale 140 44.5; 0.16
0.1 40.5; 0
0.0 42.5; 0.04

34.5 36.5 38.5 40.5 42.5 44.5 46.5 48.5 50.5 52.5 54.5 56.5 58.5
Lunghezza avambraccio

Cap. 3-30

Potrebbero piacerti anche