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regola dei segni

A + + + – – – 0 0 0
B + – 0 + – 0 + – 0
AB + – 0 – + 0 0 0 0
A/B + – non esiste – + non esiste 0 0 non esiste

Intervalli numerici e relativa simbologia

Valori esterni ad un intervallo (a, b) a b


I valori esterni ad un intervallo sono situati a sinistra dell’estremo inferiore e a destra dell’estremo superiore
dell’intervallo. Esistono più rappresentazioni dei valori esterni
1) x < a  x > b xa x>b x<a xb xa  xb
2) (–  , a)  (b, + ) (– , a]  (b, + ) (– , a)  [b, + ) (– , a]  [b, + )
3) ]–  , a[  ]b, + [ ]– , a]  ]b, + [ ]– , a[  [b, + [ ]– , a]  [b, + [

Valori interni ad un intervallo (a, b) a b


I valori contenuti nell’intervallo (a, b) possono essere espressi in diverse forma. In ogni caso l’estremo
inferiore dell’intervallo è minore dei valori contenuti nell’intervallo che a loro volta sono minori
dell’estremo superiore dell’intervallo.
1) a < x < b ax<b a<xb ax b
2) (a, b) [a, b) (a, b] [a, b]
3) ]a, b[ [a, b[ ]a, b] [a, b]

Segno di un binomio di primo grado


Un binomio (polinomio di 2 monomi) può essere espresso nella forma ax +b
a, b sono valori numerici a,b  
x è la variabile del binomio
studiare il segno di un binomio significa risolvere le tre seguenti disequazioni – equazioni

1) Binomio > 0. In questo, risolvendo la disequazione caso si determinano i valori di x per cui il binomio è
positivo.

2) Binomio < 0. In questo, risolvendo la disequazione caso si determinano i valori di x per cui il binomio è
negativo.

3) Binomio = 0. In questo, risolvendo la disequazione caso si determina il valori di x per cui il binomio è
nullo.
Il segno del binomio può essere rappresentato su di una retta ponendo il segno + in corrispondenza delle
soluzioni del punto 1 (binomio positivo); il segno – in corrispondenza delle soluzioni del punto 2 (binomio
negativo) e un puntino in corrispondenza della soluzione del punto 3 (binomio nullo)

Esempio n° 1. Studiare il segno del binomio 3x – 6.


1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica

3x – 6 > 0 3x – 6 < 0 3x – 6 = 0 – – – – – – – – – –+++++++++++++


2
3x > 6 3x < 6 3x = 6

3x > 6 3x < 6 3x = 6
3 3 3 3 3 3

x>2 x<2 x=2


Esempio n° 2. Studiare il segno del binomio 5 – 20x .
1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica

5 – 20x > 0 5 – 20x < 0 5 – 20x = 0 +++++++++++++– – – – – – – – – –


¼
– 20x > –5 – 20x < – 5 – 20x = – 5

–20x < – 5 –20x > – 5 –20x = – 5


–20 –20 –20 –20 –20 –20

x<¼ x>¼ x=¼

Osservazioni:
1) quando il segno del coefficiente della x è positivo il segno + è situato a destra e di conseguenza il segno –
è situato a sinistra (esempio n° 1).
2) quando il segno del coefficiente della x è negativo il segno + è situato a sinistra e di conseguenza il segno
– è situato a destra (esempio n° 2)
3) nello studio del segno del binomio il procedimento eseguito nelle tre colonne è molto simile e ripetitivo.
E’ possibile risolvere solo una delle tre colonne (per convenzione la prima) determinando così solamente il
segno + sulla retta e ponendo di conseguenza il segno – e il puntino per esclusione senza rifare alcun calcolo.

Casi particolari
I casi particolari del segno del binomio ax + b si ottengono attribuendo ad a e b valori uguali o diversi da 0.
Parlare di binomio in questi casi è improprio poiché si ottiene un solo monomio. (il caso in cui sia a che b
sono entrambi 0 risulta poco significativo).

Caso 1) a=0eb0

Quando il binomio è costituito da un solo numero il segno del binomio è sempre positivo se B è positivo o
sempre negativo se b è negativo.

Esempio. Binomio 17

1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica


++++++++++++++++++++++++++
17 > 0 17 < 0 17 = 0

ogni valore di x impossibile impossibile

x x x

la retta di riferimento risulta tutta positiva e priva di numeri

Esempio. Binomio – 8

1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica


––––––––––––––––––––
–8 >0 –8 <0 –8 =0

impossibile ogni valore di x impossibile

x x x

la retta di riferimento risulta tutta negativa e priva di numeri


Caso 2) a0eb=0

Esempio. Binomio 17x


1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica
– – – – – – – – – –+++++++++++++
17x > 0 17x < 0 17x = 0 0

17x > 0 17 x < 0 17 x = 0


17 17 17 17 17 17

x> 0 x<0 x= 0

Esempio. Binomio – 7x
1° caso ( + ) 2° caso ( – ) 3° caso ( ) rappresentazione grafica
+++++++++++++– – – – – – – – – –
– 7x > 0 – 7x < 0 – 7x = 0 0

–7x< 0 –7x>0 –7x= 0


–7 –7 –7 –7 –7 –7

x< 0 x>0 x= 0

Disequazioni fratte con fattori di primo grado


Una disequazione si dice fratta quando l’incognita compare come denominatore di una o più frazioni. Il
procedimento risolutivo delle disequazioni è molto diverso da quello delle equazioni. Nelle equazioni è
possibile eliminare il denominatore (dopo le condizioni) nelle disequazioni fratte non è possibile eliminare il
denominatore poiché non si sarebbe in grado di stabilire se il verso cambia oppure no. Se si moltiplica
entrambi i membri per x si cambia verso se x è negativo mentre non si cambia verso se è positivo poiché x
non si conosce non è possibile proseguire.
Il procedimento risolutivo si applica dopo aver ricondotto la disequazioni alla forma

N1(x) N2(x) N3(x) ………. > <   0


D1(x) D2(x) D3(x) ............

La forma tipo prevede che si trasporta tutto al primo membro lasciando quindi 0 al secondo membro
Il primo membro è costituito da una sola frazione contenente il prodotto di uno o più fattori di primo grado
( ( binomi di primo grado ). Nel caso si presentano più frazioni si effettua la somma facendo il m.c.m. Nel
caso si presentano polinomi di grado superiore al primo si effettuano le scomposizioni in modo da ricondurre
alla forma indicata sopra. Il procedimento si può schematizzare nel seguente modo:

1) si studiano i segni di tutti i binomi presenti N1(x), N2(x), D1(x), D2(x) … evitando di trattare tutti i tre casi
(*).
2) si rappresentano una retta di riferimento (orientata a destra) tutti i valori numerici ottenuti in precedenza

3) si tracciano tante rette parallele alla retta di riferimento quanti sono i binomi di primo grado N 1(x), N2(x),
D1(x), D2(x) …e su ciascuna di questa retta si riporta il segno + e – in base allo studio del segno del punti 1.

4) si tracciano delle rette verticali in corrispondenza dei valori numerici posti sulla retta di riferimento
creando così delle fasce di segno.
5) si traccia una ulteriore retta parallela alla retta di riferimento associata al segno della frazione. Si
moltiplicano o si dividono i segni dei vari fattori nelle diverse fasce di segno determinando così il segno
della frazione.
6) Si determinano ora le soluzioni In base al verso della disequazione e al segno della frazione. Se il verso
della disequazione è maggiore (>) allora si prendono come soluzioni i valori positivi (+) se il verso della
disequazione è minore (<) si prende il segno – .

Segno di un trinomio di secondo grado.

Un trinomio di secondo grado può essere espresso nella forma


ax2 + bx + c
a, b, c sono valori numerici a, b, c  
x è la varabile del polinomio. Studiare il segno del trinomio T = ax2 + bx + c significa risolvere le tre
disequazioni – equazioni
1) trinomio > 0
2) trinomio < 0
3) trinomio = 0

Il segno del trinomio T = ax2 + bx + c che può essere studiato utilizzando la parabola dipende da due
elementi: il coefficiente a (positivo o negativo) e il valore  = b2 – 4ac che (positivo negativo o nullo).
Nel caso in cui  non è negativo si calcola x1 e x2 dell’equazione associata al trinomio.
I casi possibili sono quindi 23 = 6
+++++++– – – – – – – – – –+++++++++
1) a>0e>0  x1 x2

 ++++++++++++++++ ++++++++++++++
2) a>0e=0 x1 = x2

 ++++++++++++++++++++++++++++++
3) a>0e<0

– – – – – – – ++++++++++– – – – – – – –
4) a<0e>0  x1 x2

– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –
5) a<0e=0 x1 = x2

–––––––––––––––––––––––
6) a<0e<0

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