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Paradoja Manta Manaos

Video 1.35
MINI DV
2008

E un video girato nell’Amazzonia Ecuadoriana, vuole mettere luce sul


megaprogetto la cui missione e quella di collegare gli oceani Pacifico e Atlantico,
attraverso la costruzione di un asse Manta (Ecuador) Manaos (Brasile). La colonna
sonora del video e tratta da una cerimonia sciamanica realizzata nel Rio Napo, il
fiume ecuadoriano che fa parte di questo asse.

L’Amazzonia è una regione vitale, giacché possiede un’enorme quantità di risorse


naturali e ospita circa il 40% della biodiversità del pianeta. Inoltre possiede tra il
15 e il 20% di tutta la riserva mondiale di acqua dolce non congelata.

Per questo scopo i progetti di tale Asse prevedono la connessione dei porti di
Tumaco (Colombia), San Lorenzo, Esmeraldas, Manta (Ecuador) e Paita (Perú ) con
i porti brasiliani di Manaos e Belém. Il potenziamento dei porti, delle vie terrestri e
l’adeguamento delle vie marittime sono già previsti o in attuazione. I fiumi, che
quasi sempre attraversano le comunità tradizionali e i parchi naturali, sono
elementi chiave: i fiumi Huallaga, Marañ ó n, Ucayali, Amazonas (Perú ), Napo
(Ecuador), Putumayo (Colombia), saranno i punti di congiunzione con il Rio delle
Amazzoni brasiliano.

Dichiarazione della Confederazione dei Popoli Indigeni del Bacino


Amazzonico sull’IIRSA, Marzo 2009

Considerando che l’IIRSA è un processo che persegue l’obiettivo di colonizzare ed


alienare territori per l’estrazione on sostenibile delle risorse naturali I cui benefici
andranno alle oligarchie ed ai consumi delle elite

Denunciamo all’opinione pubblica che i megaprogetti, come l’IIRSA ( gestiti dagli


stati), sono responsabili del genocidio dei popoli indigeni, del saccheggio delle
foreste, e per questo sarà necessario che si applichi il diritto al consenso libero,
previo ed informato così come previsto dalla Convenzione 169 dell’OIL e dalla
Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni a fronte
dell’applicazione di alcuni progetti o megaprogetti in territorio indigeni.

Maria Rosa Jijon


Roma

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