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ROBERTO MARTUCCI

La <<classe
idiota>>e i Plebisciti del 1860

ARTE TIPOGRAFICAEDITRICE
NAPOLI MMXII
Puisquele suffrageuniverselest ia panacéepolitique
de tousles maux et l'organisationdesgouvernemenrs,
usons-en,quoiquece soicla plus colossaledes mysti-
fications...
[EmanueieMariiani, ) marzo 18601

Dante il sommoquel .Sìvagheggiava


Sull'Italia cosparsad'esifio!
Oggl il .îì si concretae la prava
Tirannia dall'Italia fuggì
.Sr'cantiamo risorti al periglio,
.lì gridiamo, il tiranno sparì.
prancescoVigneril

* Riprendo le pagine "plebiscitarie" del mio libro


L'inuenzione dellltalia unita 1855-1864,
Milano,, Sansoni,1999, tenendo conto di quanto è stato scritto in questi rredici anni e, soprat-
rutto, fornendo in nota rutti i riferimenti (e i debiti) bibliografici, all'epocaridotti all'essenziale
per esplicito e cogentevincolo dei curatori della collana; nel citare documenri ottocenteschi,
mantengo l'ortogra-fia e la punteggiatura originali senza modernizzarle o appesantireIa lettura
con una sventagliata di sic.
I Emanuele Marliani a Cavour, Londres
3 mars 1860, in Camillo Cavour, Epistokio.
xwl: (1860 - gennaio-marzo),Firenze, Leo S. olschki, MMV (200i), p.372. Per una quindi-
cina d'anni ho srudiato i Carteggi Cavour utilizzando I'edizione temarica Zanichelli del 1961,
che presental'inconveniente di spezzarearbitrariamente l'unità della fonte; da essaho tratto
migliaia di schedee citazioni per il mio archivio risorgimentale. Nell'ultimo triennio ho iniziato a
utilizzare la ben più rigorosasrlizlens Olschki, in particoiare,per il presenresaggio;la collazione
delle mie schededalla prima alla secondaedizione citata richiede un tempo-lungo,per ranro
capiterà di vederle cirare enrrambe,per blocchi di argomenri.
2 Uf i-a strofa dell'inno IlVota, composto
dai ventiduenne FrancescoVigneri e canrato
per le vie di Lecce con accompagnamento musicale,alle ore ventidue di sabato20 ottobre 1860,
cfr. Eugenio De Carlo, Albon e fiamme di libertà nel Leccese.Note ed episodidi stoia localc (dat
RisorgimentoalFascismo),Tip. Consorzio Nazionale, 19j5-Xlii, pp. iZZ-Zl+.

9L
Ma se tale abbiamola soddisfazionedi annuncrare
alle SS. LL. ill,me I'esito del Plebiscito ciò si deve
in ispecialmodo al buon sensodella Popolazionenon
avendo i retrivi omessoarte alcuna ad infondere lo
scoraggiamento e dissuaderedal voto la classeidiota,
sì dei Coloni che dei braccianti.
fCrespellano,15 marzo 1860]

1. A proposito di votazioni <<talvoltacoatte, sempre fortemente preparate>

Clima di grande fervore patriottico: entusiasmo gener altzzato,cortei per le


strade e musicaovunque. Massiccia affluenzaai seggie file di elettori in
da <bande
ordinata attesao putt".ipanti a cortei patriottici che accompagnati
musicali,bandiereal ventor>,procedonoversoie urne: sonole immaginiconse-
gnatecidalla stampaillustrata dell'epocache, nella Patria del melodramma,
nobilita e politicizza<<un'atmosferadi messinscena carnevalescar>1.
A1 puti dei giovani borghesidi Leccea intenti a celebrarDante nel <<bel
paese1àdove il sz'sòna>5, anchei notabili di Crespellano,piccolocomunedel
Bolognese,sembranopartecipi di quel clima, essiche sonoriusciti a condurre
idiota>, come "lombrosianamente"defini-
alle urne gran parte della <<classe
sconoi loro concittadini braccianti e coloni anaUabeti,mentre il fiorentino
LeopoldoGaleotti, più pudicamente,si era già servito dell'espressione ((masse
ignoranti>6.Tornando a Crespellano,si iasciaperò trapelareche non tutto è
andatoper il versogiusto, comeammettequel Comitato localenella comuni-
cazioneufficiale che ne fa ali'àWocatòCasarini,segretariodella SocietàNa-
zionaledi Bologna.Yada sé che l'ammissionevadascovatatra le righe:voti
contrari non se ne registrano,ma a fronte dt L772elettori, i favorevoliall'an-
nessionesono stati 9547.VaIe a dire che 2L8 rurali - grossomodo uno su

r Christopher Duggan, La
foaa del destino, Stoia d'Italia dal 1796 a ogi, Roma-Bari,
Editori Laterza,2008, p. 237 , tr. it. di Giovanni Ferrara degli Uberti , ediz. originale: The Force
of Destiny. A Hktory of Iuly since 7796, London, Allen Lane - Penguin Boolrs Ltd, 2007.
4 Cfu. Eugenio De Carlo, Alboi efiamme di libertànelLeccese, pP.272-274.
t Inferno, )OffiIII. "it.,
6 Cft. Nidia Danelon Vasoli, II plcbiscito in Toscananel 7860, Firenze, Leo S. Olschki
Editore, MCMLXVIII (1968), p. 18; usava, invece, termini "crespellanesi" iI Delegato di
Pietrasanta quando espelleva dalla sua giuris.lizione tal Giovambattista Cecconi, che <istigava
i campagnuoli a dare le loro schede per la formazione di un Regno separato, abusando della
buona fede degii idiotir>,ibidem, p. 96.
7 Alfonso Borgognoni, Lodovico D.r Magnoni, Carlo CIò Segretario[aI Comitato bolo-
gnese della Società Nazionalel, Crespellano, 15 marzo 1860, in Giovanni Maioli, il Plebiscito
dell'Emilia e dellc Romagne(12-12îtatzo L860),in Deputazione di storia patria per I'Emilia e la
Romagna, Atti e Memorie, vol. VIII, A.nno Accademico L942-43-XXI, Bologna, presso la

92
cinque - si sono astenuti non ostante le immancabili lusinghe (cdrépresentabile
delle minacce).
Non semprela storiografia sembra accorgersidelle peculiarità dei contesti
indagati, malgrado di situazioni analoghea quella di Crespellanole stessefonti
a stampa - per tacer di quelie archivistiche - ci rendano edotti. Per esempio,
nel comune salentino di Presicce,il 21"ottobre giorno dei voto, un reparto de[a
Guardia Nazionale al rientro da1leurne (dove avevavotato per il sì inquadrato
militarmente) viene fischiato nei pressi della Chiesa Madre da un consistente
assembramento di popolani inermi, <<uomini,donne, ragazzi [che] gridavano
viva FrancescoII>>;secondouna successivanarrazione desunta da fonti archi-
vistiche, <<avanzandosi coi fucili spianati e intimando alla foila di desistere>>,
la
Guardia Nazionale apre il fuoco uccidendo il paesano Girolamo Sisto. Un
successivorappotto inviato all'autorità giudiziaria, denuncerà la presenza di
<<parecchi contadini minacciosi, armati di pugnali e di falci>8: il conflitto di
classe ffa "coppole" e "cappelli" è già tutto in quelie simboliche fucilate,
connotando con diversi iivelli di intensità I'intero territorio del cessatoRegno
delle Due Siciiie. Rimanendo nel Salento, si registano inolffe tafferugli a
Cavallino, dove diversi contadini depositano i. no e un plotone garibaldino
rischia di esserefatto a pezzi dai paesani; analoghemanifestazioni d'insoffe-
reÍLzacontadina con violente coiluttazioni e intervento della Guardia Nazio-
nale, sono segnalatea Castrignanodel Capo e Andrano (128)e.
Tali spigolature provenienti da una provincia * Terra d'Otranto - dove
non vi sono operaziortt militari in corso, vanno arricchite e integrate con
in{ormazioni piovenienti da quei comuni in cui i paesani avevano ben poca
voglia (o possibiiirà) di votare, dato che vi si combatteva una regolare guerra
no1 di.hi^t ^t^ o vi gravavala cappadi una misconosciutarivolta contadina,
per tacer delf incipiente brigantaggio. Eppure, di votazioni <talvolta coatte,
i.*pr. fortemente preparate, organizzate e conftollate dai moderati>, aveva
già icritto Ernesto Ragionieri, all'interno di un paragrafo particolarmente po-
ú.semico,per non dire ambiguol0,Mentre nessunaambiguità troviamo nella

- Documenti,
di sroriapatria,i94l (XXiI),Appendice
Depurazione p. 119:.q9.li9di Maiolièun
l"uàro compilativo ,rJ., da particólari sforzi interpretativi, schiacciatosulle fonti
in Appendice. "orrrrotato
riprodotte
8 Cft. Laura Alvato, Il Plebiscito del 1'860nella Prouincia di Lecce coi faxi politici che Io
precedetteroe seguironoattinti dai documenti che si coflseruanonell'Archiuio di Suto Prouincialedi
Lecce,Lecce, Stabilimento tipogra{ico Giuseppe Guido, L921,pp. 117-118,che descriveI'ac-
caduto senzarendersiconto della sua gravità, né di rutte le implicazioni del conffasto galanruo-
mini/paesani.
e lbidem, pp. 88-90, 113 n. 1',128-
to Ernestó-Ragionieri,La storiapolitica e sociale,in Ruggiero Romano e Corrado Vivanti
(coordinatorl), Sto;a d'Italia.IV. l. Dalti[lnità a oggi,Torino, Einaudi, I976, p- 1677; comeci
ricorda una nota redazionale,Ragionieri morì lasciando un manoscritto quasi completo, ma
lacunosoin alcune sue parti, completato dai collaboratori dello srorico prematuramentescom-

93
Gaetano cingari' sulla base di un'accurata
valutazione espressadal1o storico
indagine archivistica:
conseguirelo scopodesiderato,non esclusela
Tutti i mgzzifurono ut'iltzz'atiper legittimamente che I'esito
sicchépuò sostenersi
minaccia,l,intimidazi#;;;J.ya. di u.ta vera. e propria imposizionelr'
il ffutto
del plebiscito fu, per buona parte,

Valutazioniaccantonate'Pur d i e n f a t i z z a r e i l t o p o s d e l l a . . f e svengono
tadellaNa.
plebíscitidi annessione (1860, 1866 e 1870)
zione,,.In tal *"ali immettendo in un
;;;*;i a"n" ,rrr r..olo e mezzo,appiattendodifferenze,
unico.,calderone ;;;;;i ;.1]ficatisi in luoghi tra loro lontani, con protagonisti
all*ostessomodo'Cercarenuovi
che non r...rrrriu*.rrte all'epocalapensà,tul?
può suggerirecomode
linguaggi,proporrial i11rrr,r*.la "reigione dellaPattia", "revisioni-
[[;il?i#iú; uq"i["ao :îl 1,anbiguae fuorvianteetichertadi
e approcciinterpre-
;rà,'t" l;ot.-irtu r.uzionrrio" chi abbia suggeritoscenari
modo, con la coscienza
,rri"i, dà cui si vuol legittimamentedissentire'In tal
in esamela produzione
;t";i"gr4icamente ,r*f,oil1", si può evitaredi prendere
ffi;;;il.^ Ao"i, r.-pli....ni. d1 ttt ipoteticoalb3 di addetti
"rpongendoia.
o negareottà put.ttte di affidabilità scientifica'
^i U'Jti a cui
"tttiUoit.

2. Storia e giulebber quadretti di maniera

Ma le cose sono andate effettivamente così? Possiamo tranquillamente


- più che di
attribuire l" put..rte rli stori ografia "nostalgicamente passatista"

Darso.Tra i capitoli che <<hanno richiesto maggioreinterventor>vi è il primo {cfr' l'awertenza di


primo -
;%ó. È p"iU"Uil. .h" elt appunri relativi JS z ol,u monarchiasabauda>del capitolo
dove troviaroo l" osr.*"iio"iiul voto plebiscltario - fossero contraddittori e,.quindi, tali da
nel testo
condizionare chi si è assunto I'impegnà di scrivere "à Ia naniète de Ragionieri":
definitivo risultano variamente declinati temi quali il <<consenso passivo[...] rappresentatodai
pi.Uir.irio (p. 1676),le votazioni <(spesso coatte, semPrefortemente prep$ate>, la <funzionedi
iorii*.rrr"o che <i'plebisciti non affatto>, l'-asserita<.loropiculiarità-anche rispetto al
"Lb"ro
stessapercenrualedei vo-tantieffettivi [...] una cifra di gran
modello bonapartistio 1p. feZZ), <<1a
affe*
lunga superioie a quella raggiunta in tutte'le successiveelezioni politiche>. Quest'ultima
qo.iTuin cui 1o srudioso accenna a votazioni (spesso coatte lsi era, cioè
."iion., s" .orr.lit^
" fortemente preparate> tyrl: dire: ad esito predispostol, vede
oUbUg"* a votarel, ,..pr.
"
pesanremenremessain diicussionela valeiza-positivadell'assunto:cioè che 1'altapartecipazione
elettorale fosseun valore in sé. L'argomento f,lebiscitario era già stato sfiorato dallo srudioso nel
,rlgio Politica e amministrazionenJIo Statu;nitaio (Relazione tenuta al II Convegno di Studi
gràtsciani, Roma, Lg-2I mano tg6t), riedito in Ernesto Ragionieri, Politica e amministrazione
I iella storiadeltltztia unita,F;oma, Editori Riuniti, 1979, sopratrutto pp. 88-90'

II
1r Cft. GaetanoCitrg"ti, La Cakbia neilz iooluzione del 1860,'nArchiyio storico per l.e
Province Napoletane, Nuova Serie, anno XL - L)CilX dell'intera collezione, Napoli, Societàdi
Storia Patria, L96L,p.283.

L 94
"vero revisionismo," - a chi ia pensa diversamente?E poi, a distanza d^iun
secoloe mezzodagli eventi, è credibile un affresco giulebbosoche non faccia i
conti con alcuni elementi di riflessione?
Per prima cosa, la differenza dei tre contesti evocati e appiattiti mono-
cromaticamentenella "festa della Nazione": gli anni 1860, 18ZZ e 1g70 (con
'48)
frequenti intrusioni retrospettive nel non sono solo tre date inscritte nel
decennio conclusivo dei Risorgimento. E,saminatea ritroso, ci ricordano che il
Settanta romano presenta tratti moito meno epici delle altre due ricorrenze:
vogliamo ricordare f indifferenza della popolazione capitolina sia durante la
micro-crisi del 1867 (Garibaldi a Mentana), sia a ridosso della celebratissima
Presa di Porta Pia?
Un testimone oculare - Alfredo Oriani, allora quindicenne - avrebbe
ricordato come <dacittà si conservassenella solita inerzia>>12. Come non re-
nerne conto? Dovrebbe, quanto meno, conseguirneuna doverosacautelaprima
di lasciarsi "catrurare" dall'entusiastica corrispondenzar] inviata da1 sottote-
nente Edmondo De Amicis il21 settembre 1870, tenuto conto del fatto che lo
scrivente non è un giornalista qualunque mà un ufficiale di carriera in servizio,
nonché direttore del trisettimanale ufficioso del Ministero della Guerra: <(L'I-
talia militarer>14.Come dire che iI cronista - pur trattandosi di "quel" cronista
- non è affatto un osservatoreneutrale lt chiamato a interpretare umori, apatie
(e sospette tardive simpatie) di patrizi e plebei della Città Eterna, bensì la
generaleministro Ercole
penna "ufficiosa" e gerarchicamentesubordinata del generaleministro Ercole
Ricotti Magnani e, quindi, sarebbe stato inimmaginabile vedergii rappresen-
tare in termini poco meno che lirici 1'entrata delle truppe italiane nell'antica

12Alfredo Oriani, La lottapolitica in ltalia. Origini delk lotu attuale(476/1887),Firenze,


Càppelli Editore, 1956, p. 680; la prima edizione dell'opera,piena di inesattezzeriscontrateda
Alberto M. Ghisalberti, venne pubblicata a Torino da L. Roux e C. nei 1892.
l1 Brillantemente"bantiano", ma senzachiaroscuri,nell'evocarele descrizionidel cronista
De Amicis, Gian Luca Fruci, Il sacramentodell'unitì nazionale.Linguagi, iconogrufiae pratiche
dei plebisciti risorginentali (1848-70),in AJberto Mario Banti e Paul Ginsborg (a cura di), Annali
della Stoia d'Italia. 22. Il Risorghnento,Torino, Einaudi, 2007, pp. 579-580.
ra Edmondo De Amicis diresse <L'Italia militare - Giornale delle armi di terra e di maret>
dai 1866 al i870. Il periodico era stato fondato il 2 agosto1862, su impulso del ministro della
G'uerra,generaleAgostino Petitti Bagiiani conte di Roreto (Torino, 1l XII 1814lRoma,28 VIII
1890); avrebbe affiancato in tono meno paludato la ufficiale <<Rivistarnìlitare italiana>> che gli
ufficiali napoletani Cario e Luigi Mezzacapo(inquadrati nell'esercito sardo nel 1859) avevano
fondato a Torino nel 1856 sulla falsarìga deil'<<,Antologiamilitare>>èdita a Napoli negl-ianni
1836-1846dai fratelli Girolamo e Antonio Calà Ulloa, all'epocaufficiali dell'esercitodelle Due
Sicilie. La cessazione della pubblicazionede <L'ltalia miiitarer>fu dispostanel 1886 dai ministro
della Guerra generaleCesareFrancescoRicotti-Magnani @orgolavezzaro,l0 I 1822/Novaxa4
VIII 19i7).
rr Come non era neutrale un altro brillante corrispondente del <Fanfullar>,già ufficiale
dell'esercitoitaliano, Ugo Pesci,Comesiamoentratiin Roma, Ricordi... con prefazionedi Giosuè
Carducci, Milano, Fratelli Treves Editori, 1911 (1895), pp. XXiII-348.

95

lI
*ascinare dal clima di
sededei papi16,Ma per renderseneconto, senzala,sciarsi
fesratrasm.rroaiii;;. ilú volutaIa pennadi."T Peucezio'
Àrse ci sarebbe
unitari delia venti-
evocativa di <<unavia di Damasco troppo affollata>17dagli
cinquesimaora. - ? ir-
- . e questa conside-
e la terraferma veneta fanno storia a sé;
Anche Venezia - induce
razione - se si fr" q""J.ft. di-.tti.h ezz^ con l'epopea risorgime-nl"lt
a guardar ril;;i; rappresen tazioni iconogtaf t:h:- *1^ t::,T::::
"qrr.rrdoe con "ile - rtcordo deu erolca
.- si celebrà il Plebiscito vivissimo è ancóra il
sotto la direzione
difesa del 1848-+i-.."rt" lll $r.aianti austriaci:una difesa
da una scelta
politica del Ditta,"t" br,""iele Manin, guld-at? militarmente
schieradi ufficiali"*tf.o"i: il generaleÓuglielmo Pepe' valida{ne.ntecoadiu-
vatodaGiroramJùjffi;H il;ilt e dalfior fioredel
Luigie ci'io Mezzacapo
p"tii"ttitÀ" *U,-. it*liurro. Ma, con l'eccezione della parentesi quarantotte-
- è sotto
sca, f intero territorio veneto - dalla Dominante alla terraferma
;.;;p";i.". -iUr*.-àor*ir.^ dal 1815; come ci ricorda la struggenterivisita-
per la grazía
zione fattane da Ippolito Nievo - <nacqui veneziano t"'l e morrò
della Sere-
di Dio italiano...;i*-- nessunoha mai dimenticato I'annichilimento
di campo-
nissima per mano francese nel 1796 e il mercimonio napoleonico
formio, nel Novantasettele.
da Vittorio
11Sessantut.i* lon I'agivo delle truppe itaiiane seguite-poi
futto questo,
Emanuele II in persona- malgrado qualchè ambiguità2o,cancella

ró Le vivaci, enfusiastiche,corrispondenzeromane* del sottotenente $onista sono state


Rona' La breccia
meriroriamenteripubblicarein volume, v. Edmondo De Amicis,Inpressioni.di
Venezia' Marsilio Editori'
di Porta Pia. 2A sefienzbre1870, con una nota di Gabriella Romani,
2 0 1 0 ,p p . 1 7 4 .
* Gabriella Romani, nella sua Notu, pp. 169-170, scrive: <I120 settembreDe Amicis entrò
giornalisticasebbene,
a Roma con l,esercitoe da 1ì continuò ,d^an ror*e la sua corrispondenza
tliolo d.il'opera, molti degli articoli indusi nel
conrrariamenr. u qu*.rro porr" ,ugg.rir. I
volume furono r.tirii pti"i" di ,trili*.-u Ro-u e dopo i ritorno a Firenze' L"l' De Amicis
gli aspetti più saiienti, per
non era venuro R;;; per riferire i semplici fatti ma per coglierne
" che storico e politico' Lo
narrare la trama di un evenro investiro di significato-mordé oltre
giornalista e fu, infatti, sul piano dell'arti
spirito dello scrirtore pertanto prevalse ,o qo.[o d"l
decise di costruire narrativamentela
ficio letterar io, arf^ itior si direbb. oggi,'.h. De Alicis
sra Romar>.
17Michele Viterbo (Peucezio),It Sud e l'lJnità, Roma-Btiri, Editori Laterza,1987 (1966)'
p
'' . --ró
388.
d.'unltaliano, Prefazione di Et;li6 cecchi, Torino, Ei-
Ippolito Nievo, Le confess.iani
Fusinato,Firenze, Le
naudi, \964' , p.I llr-ioifrrr;oh d; un ottuageraio, a cvradi Erminia Fuà
Monnier, 18671.
re 11t7 oitobr e L797 il generaleBonaparte cede la Serenissimaall'Austria'
20 Duranre la Guerra d.i Lombardiu dÉla primavera-estate]"859 Cavour aveva fatto affi-
inquadrati nel-
damento sulla diserzione dei circa cinqua"tu-it" soldati di nazionalità italiana
a informazioni confi-
l'esercifo austriaco.Non solo l'evento non si era reahzzatoma, in base i
a Giuseppe Massar.
denziali, sir JamesHudson (ministro britannico a Torino) poté comunicare
reggimento di fanteria
che il 24 giugno 1859, nei corso della battaglia di Solfirino, il 16'

96

ai
giustificando ampiamentela riproposizione celebrativa di quel Plebiscito
con la
potenza evocativa d.{.- immagini riprese dai periodici dell'epocazr.
Ma il 1860 è tutt'altra storia. Bisogna opér*. e saper op.r.r. dei ,.distin_
gu9", considerato che,spariscono
_da[à ."tà geografila .*op.^ (e non solo
della Penisola)Stati italiani neutrali di diversa éstensioneterriioriie, esistenti
da secoli e con i cui Regnanti erano variamente imparentate le principali
dinastie europee,a cominciareda Casa Savoia22.

J. II Sessantadi Farini e'Ricasoli

11Sessanta,dunque, merita di essererivisitato con attenziòn" particolare


onde evitare di esserefuorviati da un entusiasmoermeneuticoleggermente
naif, prendendo per oro colato i tronfi proclami di Farini o r.u*bi^ndo la
Sangiovanntrau - una camorrista di rango e dai pochi scrupoli, nonché cu-

austriaco - che inqladrava soldati veneti - si era batruto all'ultimo sangue;cfr. Giuseppe
Massari, Diario dalle cento uoci 1858-1860,pubblicato postums nsll'sdíziene critica .urutu à"
Emilia Morelli, Bologna, Cappelli, L959, p. 262. Va, inoltre, renuro presente che la Marina
militare austriaca utìliz.zavamarinai e ufficiali veneti e che a loro si doverte la vittoria navale di
Lissa-del 20 luglio 1866 che distrusse la squadra italiana comandata dali'inetto ammiraglio
Persano.
2r Per evocare il contesto veneto
Gian Luca Fruci, Il sacranento dell'unità nazionale.
Linguagi, iconografiae pratichedei plebisciti isorgitnentali (1848-70),cit., pp. j78-580, ripubblica
tre immagini efficaci: una manifestazionepatriottica svoltasi a Padova il 13 settembre 1866 e
resa graficamenteda Luigi Borgomainerio(<<L'Illustlationr>, 29 setrembre 1866, p. 197), citta-
dini veneziani diretti ai seggi e raffigurati da Martino del Don (<<L'Illusrrationr>,10 novembre
1866, p. 296), veneziani altolocati (a giudicare dalle tube maschili e dalle zzisesfemminili)
presenti in massasotto i portici deile Procuratie all'annuncio deila pace (<<L'Illustrazione Uni-
versale,>,14 ottobre 1866, p. 1169).
2 Vittorio Emanuele II era cugino in primo grado
di Leopoldo II, dato che sua madre
Maria Teresa d'Asburgo-Lorena era sorella del Granduca di Toscana; inolffe, era nipote di
Maria Teresa di Savoia(1803-1874),duchessavedova di Parma, figtia di Vittorio Emanuele I
re di Sardegna:altre due figlie di questo re sabaudo,le principesseMaria Beauice (sposadi
FrancescoIV d'Este, duca di Modena) e Maria Cristina (sposadi Ferdinando II, re delle Due
Sicfie) furono madri, rispettivamente, di FrancescoV d'Este e di FrancescoII di Borbone,
entrambi spodestatidal Re Galanfuomo.
a Cfr. Marc Monnier, La Camora. Notizie stoiche
ruccaltee documeúzle fFirenze, G.
Barbera, L862),Napoli, Arruro Berisio Editore, 1965,la menzionaincidentrlmente. Il giornali-
sta Michele Topa accennaalle <<donne della plebe, mogli, figlie, ,malti dei "camorristi" e esse
stesse"camortiste" [che] non si tenevano appartate, anzi. Non erano molte, ma si agitavano
assai,perchépagate>,v. Michele Topa, Cosìfinirono i Borbonedi Napoli. Sp/endoie decadenza di
un'anticadinastia,Napoli, Fratelli Fiorentino, 1990, p. 485:la Sangiovannaraè la <<prediletta di
Liborio Romano>.Eccepisceche la Sangiovannaranon poresseconsiderarsicamorristadato che
la Co-orra all'epoca non accettava donne, il giornalista AIdo Cazzullo scrivendone su <<Io
donna>>,11-17 giugno 2011, supplemento de <<IlCorriere della Sera>di sabato 1.L giugno,
omettendo di aggiungereche Marianna De Crescenzoera cugina del camorrista<<Tore'e Cre-

97

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ravorodi srorica,'medesimogiornalistascrive:
divulgazione
-N"rione capeggiato uno
suo ha
pantheoi
-"-t:"'U:
a"U" MariannaDe crescenzo'che a Napoli AIdo
nel
accogliere it ;"u' h t'l pugnA" il1'T*tr>'
.ìi Cry1gi*t lp'fl' dellanosna
orsogliosi
essere
souadrone "'-"t', nriiii"i""'"'fr1t7 iàubiamo
cirzulo, viua ,Iatii! Risisinatt"
j',tf,,T'X*{:{i:':*'ffi
:;;í;,:'^,nr;i:,ifl{*tj:#',
ffanchantse avessel€
:::"r,:'nu:nLru;*::
"

m.rrogiornoo, 16 aprile2005,
p' 17, venne
naleder suo sresso#;:i;:'ff"p .c"1r[*-a.i capochn'dettak
ta- storiadi Ul'lo''11De Crescenzo' uat-
inseritaun'interessa;,i.iliria"iJtitolo ;;;;;t" del quartiereMontecalvarioè
<Satpiouannoror, doi'"'f^ì.r*"J,ia"Ufr"i; (possa essere stata
^il;;;il; ; la.Sangiova'nara
teggiatadrtla storicì'ú:;ilffi;"' aa **Lr", Marceúa Marmo reprica:
.,ieiiprieem"nr"on"irilità",o;;.{iier#r**rffi"lt dt
..r?r'io;;" olue chedi cospirazione'
<Nondirei. La suaravernaeranoran., fà?ò, ;i;;" att F;"uúu]"ao,
*tt' 'igtUicatiuamente'al iianco
del
gior'l'à.ipl.bir.ito ;fa
Marianna,n"l
cugino, da Poco scarceratoD'
2{C[r.GianLucaFruci,Ilsacranentodeltunitànazionale.Linguagi,iconografiaepratiche
d'tek!,;f]:.;:i';ru*lg::','**f:]-H,T:,?:,HTi.lff#l'l-?
So!
;,p;:;lf r'ii'
u,'ita
m;; Marrucci,'Liiiii,i,,''iarwti.d
h*.grxiÍ#;lî,x"J"iil*l:rn
-iilriíi a,i"a;;;'d;;;G;;;ùi*. s 10 <Le quattromord del
colonnello
7864;cit.,cap.rr
Anviti>>,PP.tt5-124' dellunità nazionale'
26Vedilo illustratosenzachiaroscurida Gian Lucal*9i, Il sacramento
,",r,'s,i[];_X,liffi;-il*X::":x=:t{qti.í,kfi1;"d;Íl; in <oAnnali
nelfEuropamodemae contefipolanea'
una storia dellc teoie e pratiche,plrbirr;ii, i'AiJt"t' aeutschenhistorisc'en
Insti-
- dellllstituto italo-germanicoin Tr.r,to,,fj;iilth lJ si rivelerebbe
Io srudiosoo""iui-tt'" oas'"i utile
tuts in Trientr>,>O(I, 1995, p. 311,,ioí, astensioniìt;(ih. in voti di stampo si
plebi-
anarizzare re causedei ripici fenomenidi'di;;;" forri essi
scitariosi rivelano,p.rro uno degti.l"-;;;;;;ilaipiitigt*i*:iut],do"19iù
d"it"otio-'od ["']o;-v' anchela sintetica
.o-é in zoneinterne,;;;;;;*"[
manifesrarorro, di noooo"oPaoloCoppini' I/ Piemonte
ma efficacepr.r..rorio,te del conteJ;;ir"tduio'io Vitiotio Vidotto (acuradi)' Stona
(7849'1861), Sabbarucci-e
sabaudo e l'unificazione YG;;;""t at lset, Roma-Bari' Laterza' Lee4'p'
d,ratia.t. t, prrr,í,,rírlrtiia ;t;mìri'i'îi;tt';;;;"
98

j
(pari a 147.555 votanti), L8,9Vo nelle Reglq Provincie dell'Emilia28 (pari
a
98.746 votanti), 36,3vo _nelleprovince marchigiane (pari a 77.02j
20,6Vonelle provìnce umbre (p*i ? 25.303 votanti). Quasi certament.""i^irii.l.ttoii
rurali, visto che il capiliare controllo urbano esercitato tramite polizia e Guar-
dia Nazionale2eha garantito l'affluenza cíttadina a liveili ritenuii accettabili da
Cavour, Farini, Ricasoli, Valerio e Pepoli.
Dunque, 348.627 capifamiglia contadini astenuri a fronre dr L.046.642
partecipanti, segno quanto meno di una incredulità o non completa accetta-
zione del nuovo ordine di cose, anche se non traducentesi immediatamentein
opposizione aperta e militante. Tanto da indurre alcuni storici - e non certo
d'importanza secondaria- a sottolineare,se mai, la relàtiva debolezzadel voto
espresso:
i

Le caractère apparemment populairedesconsultations qui sceilentIe sort de I'ItaIie


centrale[...] ne doit pasfaire i.llusion.[...] la participationau voteestfaibleet le résultat
acquispar I'action des notablesentraînantaveceux leur cl-ientèleet une partie de la dasse
moyenne.Ce sont ies dirigeantsfavorablesau Piémont et les hommesde la Sociéténatio-
nale italienne qui noyautaient depuis longtempsles municipalités qui ont fait les élections
en Emilie et en Toscaneà la faveur du vide politique qui régnait [...]io.

Quindi, senza fare il controcanto al <(sacramento dell'unità nazionale>>rl


spendendole cartedella "popolarità" del GranducaLeopoldoo della Reggente
Luisa Maria di Parma,del duca FrancescoV d'Este o di PapaPio IX - si
eccepirebbe,ragionevolmente,che la "popoiarità" non è un indicatoreaffida-
bile... "il popolo soventesbaglia..." ecc. - varrebbe Ia pena di interrogarsisul

42L: <<'\votare furono chiamati rutti i cittadini maschi, titolari dei diritti civili, che avevano
compiuto i 21 anni, sui quali si esercitòuna straordinaria pressioneda parte delle forze mode-
rate, la cui principale preoccupazionenon era costituita dall'esito finale, quanto dalla misura
delle astensionir>.
28 Luigi Carlo Farini, nel corso della crisi del 1859 (coincidentecon la Guerra di Lombar-
dia) aveva assuntola Dittarura degii Stati Parmensi,di quelli Estensi e delle Legazioni Ponti-
ficie: rutti territori retti da differenti codici civili e penali sostanzialie processuali.A scopo
semplificativoavevapensatobene di unificare gli Stati sottoposti alla sua autorirà rlbattezzan-
doli Regie Provincie dell'Emilia e introducendovi dalla sera alla mattina la legislazionesarda,
pxahzzando a tempo indeterminato I'amministrazione della giustizia civile (successionieredi-
tarie, compravendite,aÍfittanze, ecc.);cfr. Roberto Marrucci, L'inuenzionedel/Ittlia unita 7855-
L864, cit., cap. II <<Lacrisi d'Indipendenzar>,in particolare S 8 <Farini dittatore a Modena>,pp.
107-11.
2? CÍî. Martin Clark, Il Risorgìmefito italiano. Una staria ancora controuersa,a cura di
CesareSalmaggi,Milano, Rizzoli, 200L, p. 1.28,edtz.originale: The ltalian Risoryimento,Addi-
son rù[esleyLongman Lrd, 1998.
r0 Serge Berstein et Pierre Milza, L'Iulie conte,nporainedu Risorgimentoà h chute du
fascisme,Paris, Armand Colin, 1995, pp.38-39.
11 Cfr. Gian Luca Fruci, Ilsacramento dell'unità naziona/c.Linguaggi,iconografiae pratiche
dei plebiscitirisorgimenttli(1845-70),cit., pp. 567-605.

99

;!
::'
' :-L'\ preferiscarestare tte a casa cederealle
senzac(
casasenza
,o
beichéun riiaschioadulto .qu1r-To ;dt['"gitutore dellasocietàNazio-
iusinghe dellocalìffi.r-.i_Î:dfi; alla scompars.ldel proprio Stato (ordina-
nale. per: racered.i tr"um alegato A tot""ndo' sostituzionedei
l*"t'^'i" 'ito"oitfr;';;;;" problema
mento politico, del complesso
capodèllo Stato) e della.orrr.rr..i.l.tt""autazione regnanti a un
rì"""ri;b;."di ,"*""i';t dalleantichedinastie
aéUadifficilissi-n d' oltr econf ine'
nuovo sconosciu;: ;; ;;;;t"ittt"

netleDue Sicilie
'4..I1.sessants
l M ^ i l s e ssa n ta n o n è so l o i a p l acidaltaliacentr aledovechidissenter estaa
la
* nitu'oli' I1Sessantaè' soprattutto'
casa,sfidando l'irl; il;;;i"drl;i"i
ruru".i-.Jr.g"..iri;n";; deneDue sicirieper motivi già da
spedizionedei riproporrein-questaseder2'Orbene'quando
i
me inddg^ti. .nilI" i**ío (Na-
Pallavicino-Trivulzio
pro-Dittatori ArrioJ" rtn"tAttr Paleimo)e Gíorgio sonoancórain corso
le operaziotti.-ilit"ti
poli) attiv"rro t.pro..d*. eiettorali,
per ii pii: un'imprevista agitazioneconta-
nella parre .orrrr*rrrJ. del Regno; divisione delle terre
d;i raicolti à Atu *""'t"
dina gegata aJfadi;'.|j,il
interessa le .o"iiot"tali nel loro insiemerl;sono' inoltre'
campag.r.
demaniali) Molise, Gargano,Murge' Luca-
presentiin tutú ii.rritori *ó.rr"J iÀfrorri,
di soldati napoletanisbandati
nia. pollino, Aspromonte).orrrir*rrti-Ut"ppi
;;;oltu .i"tt""t* iài,utt"u;!,:::*::::
datisiallamaccff';' liil t5nf
legitti-
ffi#J.rr..i.ii". a degiiawenimenti
ridosso
itl#1,.?'*ti;t
*iti" Giacintode Sivo:
s'accostava
si fece: il popolo dava addossoa chi
Nell'Aquilano la votazionequasinon
all'urne[...1.
tutto il
cominciavain ogni parte- Quasi in
1,"]r.u"rorre,dove aperta, dove.rarvata, in S' Giovanni
S. ùarco in Lamis; poJfti iÎ vo[tto
Garganoracqueit pLbir.iro; ,u.q.r. in
Rotóndo; il PoPologuardòtorvo'
la reazione,e il brigantaggio
ha""*. iI giorno del plebiscito iniziò in rutto ir reame

rz V. RobertoMarrucci, L'inuenzione delflulia unitt 1855-L864, c\t.,inparticolare' cap'


inoltre'
III <Cronacadi un'annessione ;có:'IV <Vincitori e vinti'r>'pp' t38'241;
"""t"'"i*tuo
potu,io líerti.co*.goiu-are k'piónisorietà salemi
da
Idem, La Dittaturaa'Cir;iiui o " GaibaldL Il
Giut"pp" Zi;,,i: Giuseppe
all,aniuodi Vittoio Emanuelell, in Annal*i ùi.ad" "
Eai"i"*i,,iótt, pp. ]28-401'
mito, l,[Jnitì d,Itat;a1'l^a"i:;;i;';",c"sli"ti, AMe*l in Teodoro
rj cfr. Enzopanareo,LaprrpororroîìtTilnwlù.aet.íg6o;n'Ttna d'a.tr1nto.,
della rivista <Infor-
pellegrino(a cura dt),Il S/ytó ,-1ty"l"i3i irírelirrrol", N"*tto speciale
giugno7961,p' t41'
mazioniarchivistich;; bibli;gtafichesul Salenào,26

100
delle due parti; guerra civi-le, nazionale, e sociale. E plebiscito sì insanguinato è oggi
-ov il"
dritto di Vittorio Emmanueler{.

Si tratta di una fonte dichiaratamente S prtr. - <<fremente d"i sdegnoe di


awersione>>15, come ha scritto con bonomìa don Benedetto - ma è del pari
innegabile che le armi in quei giorni non tacessero.Ne consegueche valga la
pena di awiare indagini archivistiche <<sullezone che videro vere e prJprie
rivolte anti-unitarie, come quelle "legittimiste" in Basiiicata o Abruzzóoià.
Va tenuto presente che, quanto meno relativamente alle province ciàz
Pharum, il controllo del territorio da parte dei nuovi governatori pro-dittato-
riali sia pamiale e limitato ai centri urbani più grossi dove era stato possibile
istituire, fin dalla fine d.i giugno L860, consistenti reparti di Guardia Nazionale
- una niJtzia <<attentissimaa reprimere i moti contadini>i1 - agli ordini dei
proprietari terrieri, reparti utú:z,zati dal settembre 1860 come supporto mili-
tare per l'Esercito Meridionale di Garibald.i, ffia, molto presto, in funzione
anti-contadina,come attestano numerosi studi sul Sessantaneile Due Sicilie
circa la diffusione di moti rurali con i caratteri dt iacquetie eLaloro successiva
repressionead opera dei governatori pro-dittatoriali.
Nelle Puglie i nuovi capi unitari governano con <<iacostante preoccupa-
zione di paralizzarcIa pressionecontadina)>18 di tipo insurrezionale che nasce
in Capitanatate e si sviluppa a macchia d'olio dai Gargano al Brindisinoao,
spingendo i dirigenti unitari, sia liberali che mazzineggianti, ad esorcízzare
la <<questione agraria)>perseguendo<<1'obiettivo di soffocare1'agitazioneconta-
dina servendosi dei reparti della Guardia Nazionale>>ar, considerati <<parte

r{ Giacinto de'Sivo, Stoia dellcDue Siciliedal1847 al1861, fRoma 7863 - Viterbo i867]
Napoli,Arruro BerisioEditore, 1964,1I, pp. )13, )74,376. Giacinto de' Sivo(Maddaloni,29 XÍ
18l4/Roma, 19 XI 1867), consigliered'Intendenza in Terra di Lavoro dal 1849, destiru-itonel
1860 e arrestatodue volte nel 1861, poi auto-esiliatosia Roma su consigliodi Luigi Settembrini
che gli era amico,cfr. BenedettoCroce, [.Jnostoico reaziottario:Giacintade Siuo[1917], in ldem,
Unafamiglia dipatrioti ed ahri sagi stoici e crttici, Bari, Gius. Lar.erza& Figli, 1919, p. 150.
rr CosìBenedemoCroce, lJno stoico rcazionaio, cit., p- 160, che concludesullaSronadi
de' Sivo: <<nondimeno appare affatto scevradi livore e di altro qualsiasimotivo personale,>.
16 Lo suggerisceEnzo Fimiani, Per una stoia delb teoie e praticheplebiscitaie nell'Europa
uoderna e contenporanea, .cit., pp. 3t2-313.
17 Giovanni Masi, La partecipazionedellz Puglia alla iuoluzione liberale unitaia, in Archi-
vio storico per le Province Napoletane,Nuova Serie, anno XL - LXXiX dell'intera collezione,
Napoli, Societàdi Storia Patria, 1961, p. 155.
ts lbidem,pp. 140-141.
re Cfr. la pur prudente Maria Montesano, Partiti politici e plebiscito a Napoli e nelle
ptouince meridionali nel 1.860,in fuchivio stodco per le Province Napoletane, Terza Serie,
anno fV - LXXXH de['intera collezione,Napoli, Societàdi Storia Patria, 1966, pp.99-100.
a0 Giovanni Masi, la partecipaz,ione della Puglia alLa riuoluzione liberale unitatia, cit., pp.
r53-L54.
ar Ibidem,
p. L43.

101

li'
la'. --".-
pari vivace appareIa
integrante del locale conservatorismoaqrario>>az..Del assunta
nttziativademagogica
situazione.rl"br.ir?, t.t" i*^"aescente éu ott^ 1860'
da Garibaldiin;;*;;;ii C.rr.t4., giunto.a Roglianoil 31 agosto
pièdi un decreto di natura
inebriato da *na folla enturiurtu,-.*u,i, tn due 1

lt settemDredal govefnatore
eversiva (poi "interpretato" restrltrrva
restrittivamente
garibaldinl Moreilia3), disponendo che:

IN tqoMEoEI-L'IrAuA
pascoloe
e.Jei casali esercitinogratuitamentegl"iusi di
Gli abitanti poveri di coser_ya disposi-
semina neue rerre i.;'^iiff;u" sira. E ciò prowisoriamente sino a definitiva
zione{4.

applic azioneal proprietario Donato


fondiario
Salvo rimetterne la
ùarvu rrlr'rsLLsr'L ro concreta
uv^'và -
cite-
I I | | I l a L \ J . " . , contesftalmente
v I o I c | | | ' l l Unominato
lMorelli,
Governatore ge nerale della calabria
.,'Ì'i;::^.l-j^^-:^..oio-. i Tìanrari
sia gut pt:wtigil'-1-r^ ^-r:
'i:,il (iosenza).Lungi dal dareapplicazione,
riore
-;; uigo'o'u
bfi:"itri;ffi":;bfr;;;;'il uiionJ a po.\'l'L ^ l l : ordi-
r . r . ! : : r ' ^ - :lP'l'
ffi i "";fu*"JL";"i* nylì * "dr"tih",ierano {td_"
^,1-l
^t -9::?11 :-*:i
suo d;J; ; ;;;.- ^".ut. i atto an9h9
LL|IIIL
1l'3ti"
avrevvv ----_ --P|9tin3t 9 :l.'T:1: f''::: 1 .

(ReggioCalabria)'Morelli e Plutino' entrambl pa-


JgLttrLU, _ rr.

rale d.tl^ CalabriaUltra I --L:


entrambi
dopoun'anticamilitanzarivoiuzionaria,
ffi:rfiilr;î.,ju,ibaldini,
spietatamenteanti-contadinias'
e agitazioni contadine
Fretta organuzzativa;oper aziont militari in corso
un autorevole studioso:
rendono rurbolento il contesto, tanto da far scrivere a
fornire su questostoricoawe-
Non sono molte, pwtroppo, le notizie che si possono
notevolmeniesia a causadella
nimento lil Plebiscito],la cui ,irorrurrr"i.uJ.u" p.r^ltto
votazione,sia per i tumuiti che
frertolosità della preparazione,sia per i. -"a"Uti della
quarto della provincia di Aquila si
spesso1o funestar."il^ p*,. il f"tto che un buon
tiou"u^ sotto il controllo deila reazione)ot'
con I'entusia-
Comeè possibileconciliareun contesto ricco di chiaroscuri
dell'unità nazionale)>,senza esseresfiorati
stica celebrazionedel <sacramento

a2 lbidem,
P. t43 n. 19.
{r II GovernatoregeneraleDonato Morelli, <<in{orzade'poteri illimitati a lui conferiti dal
t860, fa salve le situazioni dei
Dittatore>, .o1 Ordirruiza emanat. u Cot**^ il 5 settembre
possessorilcioè dei latifondisti] in attesa .t .o""nzioso sui demani venga risolto dal futuro
frutt-empo, "i rr."olt" de'prodotti
-cesare,silaninelcoffenteannoè
ffiffiililT;"]ilune1 "ri..ol.l" {Jnafamigliadi patrioxi'
finita, resravierar";;; r;;irà di irrroo,.it. R"ffoeleDe
Tipografia del Senato, L889' pp'
Ricordi di due iuoluzioni in Calabria, Roma, Forzani e C.,
CCXXW-CC}CTV.
aaIbidem,p. CXCil.
.t5Cft. c".r*o-òin g,ui, Lo Calabianellaiaoluzionedel 7860,cit', pp' 274-280'
a6Raffaelecor"pi.-tr?l/'Abntzzo oit tsào,in Archivio storicoper le Provincenapoletane'
cit., pp. t26-t27.

t02
dal dubbioaTche i risultati trasmessicida1le{onti ufficiali (e cioè dai documenti
scritti prodotti dagli apparatidelle Prodittatr.,re)possanopeccareper eccessoo,
addirittura, esserecompletamente lontani dal uÀto; che, in subord,ine,i risul-
tati attesta.îti alt^ partecipazionepossanoritenersi congrui solo per i principali
centri urbani; e che aif interno di questi centri urbani coinvolgano èssenzial-
mente i ceti civili (avvocati, medici, commercianti, proprietari, ècc.), lasciando
ai margini i ceti popolari, soprattutto i contadini scotrati e deiusi dalia piega
presa dalla irrisolta questione demaniale. Con la significativa eccezionerao-
presentata da Napoli, dove anche i lazzari hanno adottato Garibaldi suben-
done il fascino: probabilmente, unico esempioal mondo in cui il declassamento
di una capitale a semplice capoluogo di provincia (con successivosmantella-
mento dell'fusenaie e degli appa-ratiministeriali) awiene nell'entusiasmoge-
nerabzzato. E, tuttavia, anche nella metropoli entusiasta non tutto fila per il
verso giusto e tîacce di astensionismogiungono fino a noia8.
Tener conto di tutto questo, prendere in considerazioneil fatto che I'insi-
cuîezza nelie campagne e 1o scarso controllo garibaldino dei piccoli centri
abitati (in cui, pur tuttavia, si concentrava la maggioranza dell,apopolazione
del Regno)rendevaimpossibileun ordinato e generaleafflussoalle urne, equi-
vale a riproporre <<acriticamenteil discorso polemico reazionarior>4e,owero
segnaconfini che relativizzano facfi entusiasmi, contestualnzando dati e con-
dotte politiche?

5. Antefatti

I Plebisciti del 1860 rappresentano(un capolavoro di "creatività" nel


campo della tecnica elettoraler>'0,ascrivibile in parte alla Società Nazionale

{7 Al contrario, c'è chi, pur consapevoledella gravità della situazionemilitare in quell'ot-


tobre 1860, ne trae invece linfa per enÍ.atizzatevieppiù l'alta partecipazioneelettorale nelle
province napoletane,scrivendo:<<ilrisultato della parte continentale del Regnodelle Due Sicilie
è tanto più significativo se si tiene conto che in alcune province il voto è ostacolato dalla
presenzadelle truppe borboniche e dalle insorgenzelegittimisrer>,Gian Luca Fruci, Il sacrumento
dell'unità nazionale.Linguaggi,iconografiae pratiche dei plebisciti isorgimentali (1848-70), cit., p.
570n. 16.
{8 In quel momentola cessanda capitaledel Regno aveva4L7.460 abitanti, 12l-.005elet-
tori registrati, 110.824 votanti, 10.181 astenuti: va detto che una parte significativa dei non
partecipanti al voto avrebbepotuto essererappresentatada quei militari napoletani di guarni-
gione nelle f.ofi.ezze
di Capuae Gaeta,fino a quel momento controliate dall'esercitodi Francesco
II di Borbone.
{e Così Gian Luca Fruci, Il sacramento del/'unitì nazionale.Linguaggi,iconografiae pratiche
dei plebiscitirisorgimeatali(1548-70),cir., p. 575.
t0 Il giudizio tranchantè stato formulato da Martin Clark, Il Risorgimentoitaliano. Una
stoia ancoracoîttrouersa, cit., p. 128.

101
madowto,sopratnttto'al:-?1':,*tc;'rffi
tYf iffi iJftT#,i1'L:"Jfi:Ti
3ì,"J,'#fryi;:';#,fi
*1j.,:J1"ff íil;à.r1.s"8'ai"a.gnabenaldirL859'
d.i
d"11.-.1urrol. iruti^'o diZ*ino del 10 novembre
quanto
di stubilito i domini sabaudi
iu g,r.rrr. dellapri*^u.r" t859, esténdendo
che-aveva chiuso
., P*;gi e vienna a restauÎaresui
alla sola Lo*burii"-austriaca I*.*"rrdo tf s{;g;ca di Toscana'garantendo
toro troni i ao.#ii il;;. L^.i""";^;
d.[. il;;il.]Di f"rro, cavoursarebbe riuscito
aluesì al p apa\ail,;;;; i governi prowisori
ad aggirar"1" .lri*î. a z*ieg g^"r.nendo in esercizio sottola
3i r^'u transitareper via plebiscitaria
dell,Italia a cdntroll^r. l" p*rtt più signifi-
".rrrrri?ì-;;;
coro' di vittoii il;;;;t Ll, p"lr^"Joro
;J;.11' It"li^ settentrioqulg.tt' avrebbero
sono noti i i;;;ru; a n u qo.Lri*::l nel corsodel 1860,
portaro, rr* roo* scardinam.rr,o à.Àii tqt'itiU'i geopoliticieuropei'azzerando
iovranitàpr*ir..i;;;;iri di il^?".="""ri .É. ,iit.n.vanoIe ioro frontiere
alsicuro,inquantoprotetteaa.ai'ittointernazionaleedallePotenzegarant
n"Tiu)t. Gnzie 1:1,.to*plesso
(Francia,Gran il;H;;;, n"r"iipt"rri"' La Farina,segretario dellaSo-
giocoapparenre;;,J;;;rdinato i" ói"r.pp_.
coi filu .r^.ro rette dà Cu,,o* in ptttott" - nel volgeredi
cieràNazionale:;1. pontificie' Granducato
pochi mesiDucati-Padanitp**",-rur"dtll), Legazioni
stati annessial Regnodi Sarde-
ài Tor."rra e RegnodelleDue Siciliesarebbero

'lCavouravevaaccettatoilricorsoalsuffragiouniversalemaschile,dopoaversuperatole anti-censi-
che p*.* ,ìí"rarsi un significativo preiedente-
iniziali perplessità,irp.rro-^-q"ello Lucio yi]lari' Belk e
rriun'oper-" divulgativa d'un certo 'ott"t'oJo storicó
tario; stranam.n.., ignorare che
L'IUIia del Risorgimezlo, Roma-g"'i, fdito tiLaterza'T0g' p' 274 ' sembra
oerduta. ttil;-^"; dell'età da 25 a 2t
forr. voraro a suffffi universale *"t.tt;l;[;; "bb^'ùmtnto alla
,i .oo- lu-io,-ula: <aelativamente
."r,tr*l.
anni), ranto a" i".rili*l"T;t"túru['I,dì; A voto di tipo censitario'Si
risrre*ezza a"t .orpo*.ìlir"rA"t, .f,. t*.Ul'Jp"",-"
".*9a*ita della vo edizione del Premio
ricordi che il iibro di Villari è, .o,oorrq,if-ri.utr*o. vincitore
l'BenedertoCloce"' sezionesaggistica'
di cultura Emanuele
""ri".d.
,z Al Tra*ato fu data esecuzione .;;i. b. i-o-Àtt'ob" 1859'cfr' Vittorio
Diiuo pabblico generalc'Scritti
Orlando,Sulk formaii"ii'a"ll, Stan d'tn"l;'aftlli-n1,i" L954' I{:J'
p' 312; i'annessione dellaLom-
aaii coordinatiin sistema(188L-1940), Mit;;;diUtti, ma-
í ioto a suffragio universale
bardia non fu precedurada plebiscit.-,,1i""J"a",-"ptt*lttt
l'8,iú;" 1d48,
,.hil..rpr.sso ma, t ffiff::i":? 't:;:\Y,
la consultazioner>'come ricord
prima, avevano Edi-
"aaodp'gn^to """rt^'ììiÉa:,'ti:l:tir':
Nazione".Iplebkcitinàtti7or*orioned.ellffi
iflata (L848'60)'Torino' é' Giappichelli
plebiscitarie
normarivodelleconsultazioni
tore, 2003,p. 1.87,,trdio'.h. ,i.ostruis-ce-iiqoud,o sul punto cfr' ancheMaria Serena
S;t-tF
dalla primavera dei Popoli fino all'epilil +ii pp'
pirerti, Le elczionie;ti'Ét;t';-rut;i'nilalt o og;, Roma-B'ari'Editori Lat'erza'1995'
a suffragio
2i-z4,saggio .l;;.fi.;;rff;;;i Pl.bisciti' senzaprecisareche si svolsero
"h.
di mesi,portò ad unifi-
"ttt::t^T3[$.ì;, strategiacavourianache, ner gog di una ventina dell'IUlia
,i.ostruiia nel libro L'inuenzione
carel,inreraPenisolasotto 1òscettro,"n"iio É'a" m? pp' 247-263'
unita tBii-78G4,gtàrichiamato i,, p....Jàl"t n* i Plebiscitirinvio "lle

104
gna, senza che la Francia, iniziahnente interessataa un ben diverso riassetto
deila Penisolaia,potesse far nulla per impedirlo, inchiodata da Cavour in un
de]icatissimoe duro negoziato per la cessionedella Savoia e di Nizza55.

5{ Si ricordi che negli accordi di Plombièresdel21 iuglio L858, stipu-latidirettamente da


NapoleoneIII e Cavour senzache intervenissealcun intermediario, si era convenuto di provo-
,rn^ guerra all'Austria al fine di procedere a una riaggregazionedei sette principali Stati
"rri
italiani esistenti, non contandovi la Repubblica di San Marino; ne sarebberosoprawissuti solo
qua6ro: 1) Regno dell'Alta Italia sotto Casa Savoia,aggîeganteal Regnodi Sardegnai Ducati
Padani con le Legazionipontificie (Ferrarae la Romagna),costiruendouno Stato di circa dodici
milioni di abitanti, con sboccosuli'Adriatico; 2) Regno dell'Italia cenrale, attribuito al cugino
ddl'imperatore, Jéròme-Napoléon,risultante dali'aggregazionealla .Toscana$ quasi tutte le
provinie ponrifiaie umbro-marchigiane e laziali; l) Stato Pontificio limitato alla sola provincia
di Roma; 4) Regno delle Due Sicilie, attribuito a Lucien Murat (fielio di Gioacchino),nel caso
Ferdinando II di Borbone fosseuscito di scena.In una lettera a Vittorio EmanueleII, Cavour
chiosa:<<Les quatre États itaiiens formeraient une confédérationà I'instar de la Confédération
Germanique,iont on donnerait la présidenceau Papepour le consolerde la p,9r1ede la meilleure
partie de ies États>, Cavour a Vittorio Emanuele,Baden,24 luglio 1858,in // Cartegio Cayaur'
Nigra dal 1858 al 1861. I, Plombières,Bologna, Zanichelli, 1961, p. 1!7, v-..L"îh" Roberto
Mlrucci, L'inuenzionedellltnlia uniu lg55-1864, cit., pp. 50-54. In cambio dell'aiuto militare
francese,iI Regnodi Sardegnasi sarebbeaccollatorumele spesedi guerrae avrebbe ceduto alla
Francia il ducato di Savoiae la contea di Nizza.
r Cfr. Camillo Cavour, Epistolaio. XVII*' (1860 - gennaio-marzo),cit.: v. Gioachino
Napoleone Pepoli a Cavour, Parigi 31 gennaio 1860, p. I20; v. Cavour a FtancescoArese,
Toiino S febbraio 1860, istruzioni confidenziah, pp. 172-774; v. Costantino Nigra a Cavour,
P a r i g i 1 0 f e b b r a i o 1 8 6 0 , p . 7 9 3v . F r a n c e s c o A r e s e a C a v o ul *t ,i g 1 6 f e b b r a i o 1 8 6 A , p . 2 3 2 ;
v. Cóstantino Nigra a Cavour, Parigi 24 febbraio L860, Particulièren.7, p. )07 v. Costantino
Nigra a Cavour, Parigi, dispaccioconfidenzialen" 4 de|26 febbraio 1860,p. 320l'v. Costantino
Ni$a a Cavour, Parigi 7 marzo L860, Particulière s. n. et secrète,pp. -402,-40]; v. Cavour a
Co-stantinoNigra, Torino 8 marzo 1860, pp. 4t0-4t2; v. EmanueleMarliani a Cavour, Londra
8marzo1860,pp.4t3-4I5;v.tel.cifr.CavouraLuigiCorti,Torinogma1 r z8o6 0 , p . 4 1 7 ; v -
tel. cifr. Cavour à CosrantinoNigra, Torino 9 marzo1860, p. 417; v. tel. cifr. Costantino Nigra
a Cavour, Parigi 9 mal:;o 1860, p. 4I9; v. Cosrantino Nigra a Cavour, Parigi 9 marzo 1860,
Particulièren. 16, pp. 42A-422;v. tel. cifr. Cavour a CosrandnoNigra, Torino 10 marzo 1860, p.
423; v. td. cifr. Òostantino Nigra a Cavout, Parigi 10 marzo 1860, p. 425; v. Cavour a
Cosiantino Nigra, Torino 10 marzo 1860, pp. 426-428;v. Cavour a Costantino Nigra, Tg1-o
11 marzo 186ù pp. 432-4J6; v. Cavour a Costantino Nigra, Torino 11 marzo 1860, Confiden'
tiellc et úsenét,' pp. 436-438;v. Costantino Nigra a Cavour, Parigi 11 marzo 1860, Confidentiellc
sansnuméro et icrète, pp. $8-439; v. Costanrino Nigra a Cavour, Parigi 12 marzo 18ó0,
Particulièrcn. 18, pp. 419-441; v. tcl. cifr. Cavour a Costantino Nigra, Torino 12 matzo
1860, p. 443;v. Càvour a Costantino Nigra, Torino !2 marzo 1860, pp. 445-446; v. Cavour
a Costàntino Nigra, Torino !2 marzo 7560, Confidentiellcet résentée,pp.447-448; v. Emanuele
Marliani a Cavour, Londra 12 marzo 1860, pp. 449-451;v. Costantino Nigra a Cavour, Parigi
12 marzo]86A, Particulièrcn.19, p. 451; v. tel. cifr. AlessandroJocteaua Cavour, Berna lJ
marzo 1860, p. 454 v. tel. cifr. Cosiantino Nigra a Cavour, Parigi 13 marzo1860, p. 455; v. tel.
cifr. Luigi Càrti a Cavour, Londra 14 mano 1860, p. 459; v. tel. cifr. Costantino Nigra a
Cavour, Farigi 14 mal::o 1860, p. 460; v. Costantino Nigra a Cavour, Parigi 14 marzo 1860,
Confidentiellcet résentée,pp. 462-463;v. Costantino Nigra a Cavour, Parigi 14 marzo 1860,
Particulièreet résentée,pp. 463-465.

105
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popoftt. di rati-fica'visto di
fi-pt*.a*e legittimanti
I
ir5i}.,ff H:'qJ'#?;;;0.,s egioóaretacarta
t_ i:;ffix'ffiffi
plebiscitari^profiio contro f'rU.uiJ X^pofto"e,IIItT'che in Franciaaveva
chia-
pea,ple)'
legirtimazionJri'uoio popotu, vAppelau
lostruito ra propria (i" ovviamente' a{fermativo)
a pronunciarsi
mando i cittadini maJchi ""-'o'
d"11u'Presidenzadecennale'poi
sulle grandi scetàiriir*i""àU,.;;;;;irr.
il'-oltrorra., .t. qotuo fossel'archetipo'
è 1o
trasformatain di;nità imperial.'*.
,r.rro Cavour a dirlo: du
principares
cettecirconstanceles dispositions
à d,adopter-pouî
Ricasoli
J'ai écrit t" 1*1à''Èttia r" mèmerecommanda-
plébisciteqoi o ,.*ii-r^ proJ",outio";.i,;;i"
à Cremona'["']5u
iion à Farini"utt nijl ilffi;emain

a di Stati neuEali' magisualmente


t6 Nella disinvofta polidca di espansionesarda {a1no la matrice dell'an-
tempesri". potitico-milit"i'
cavour con "ouo
messaa punto da "i.r"ri"ni É"rrrein nel 1866;successivamente'
a.u"-iiù**"i*".iiu"
o.iil."iia"r.ri nel 1918
nessione prussiana
ir"..*f f g'';-infint] d"U'"n"tttio"t *aescadei Sudeti
dèli,Alsàzia e della,-.rl* "tt gJei";lu"ttou*go e deilaNorvegia'
aggressione, nel 1940, d;'Pililti
e della successiva
e
----- Stati neutrali'
iutti praticbeplebisciuienell'Et,opamodena
s7 Cfr. EnzoFimiani,Perunastonadetteteoie e
contettPoratet, cit', P' 305'
58ComeènotoaunvotodinaturaplebiscitariasifecericorsoinFrancia.t'20-2ldicembre in
í;il;;Jnt. pr.rid"'i'" a"UuSecondaRepubblica
1851per legittimarei";;rf*;i;". dalpresidente
sr"o?lJl ai*-ur. la5L otsaruzzato
oresidinza a...nnr.,?il^r;6"_ai
B;;#;;;:.0:-;.:i p,l-, dellascade"T.di* mandato
àera Repubuu." r,ieiil'.i;;;; '21 e zz ""-i-úri B;zavrebbe reinffodotto
nonrinnovabo., III' imperatoredei Fran-
,f nrl.'in**n,".-,iJ;;" i" N"poitone
""'jiiJíili.b,,.i*'ina"rio
la dienitàimperiale,-tìl-si.r*r,ia"
uà, urÍ"r,í'ià)i,n";i'ntií-i'-to F'aiceúlaz-tgsg'Patis'
cesi;c[r., perru*i, nr*..i^r"r.r^u ú"tó'trsta (e' più in generale'
Montchrestien, 20048Jp.244-258's.d;;;;-;"ifit""at"ti plebiscitario' si veda
gr,ià^i" e, poi, .9*rig**.I;itiiit"
da'a Rivoruzione a "tnJploi".f ne,'Europa modcrna e conteîilpo-
EnzoFimiati, per;;-;;" ala, irrr;i?íi"ilit-inu;ttírrie italianiè respinra
f'rr..íú.";;1;"ó*,itt" àti Plebittiti
pp.
ranett,.cit., ZtL-271, 284.-297.. Roma-Bari, Editori
nerramenre da carro Ghisarberti , sror;i'"ìii;*;olitr'a,r*tiorilg-tgg+,

t dirid*ot;,oii)'î'{;;;;;;;;;it" 'i"' n''tale'Bofosna'Il Mulino'


Laterza,20107,pp-97-98;èinvece;*;';pacificamentt'?tiiÀltito'Alltgt"trî'Prdilodi
stortacostituzionateiuliori.
1989,p.403,ea"efrr"-iir";fi;;,tt"u.io"iu"in'fiì';o""'tpt"l;ittanellafonnazionedelResno
;;i"ìií dfu, cavour,Epistor^aio. xvIln (1860-
rll;i,'r1f;, 25 février1860,in camlro
cit', P' i13'
gennaio-marzo),

106
una scelta priva di rischi, queiia del governo di rorino, dato che <il
plebiscito basato sul suffragio univeru*.
_t...]pot.va esserefacilrnent. *.*pàì
lato per ottenere iI risultato voluto>>60. Inoltre, tale opzione con sottiglirt u
squisitamente cavoutiana, avrebbe.consentito di giocare la Sinistra ..iuUUfi-
cana sul suo stessoterreno, creando inconsapevolmenteun precedente che si
sarebberiveiato utilissimo nelle partite d"i Napoli e Palermo del2I-22 ottobre
1860, anche se nel gennaio I'imminente sboccomeridionale della crisi italiana
non era del tutto immaginabiie né ipotizzabúe. Come già nei 1857, patroci-
nanoo Ia
nando la Società Nazionale di
)ocleta l\azlonale cu Daniele lvlarun e GiuseppeLa
uaruele Manin bruseppe La .barlna
Farina (a cui,
ufficialmente, egli era estraneo)Cavour ^veva duplicato in termini di maggiore
efficienza operativa l'orgatizzazione cospirativa mazzintana, {.a\ciandolel'erba
sotto i piedi, ora - sempre contro Mazzint e i suoi - si serviva del suffragio
universale maschile, mostrando di saperlo piegare ai propri disegni.
Tale premessa potrebbe comportare I'immediato esautimento delf inte-
resse per la celebrazione dei Plebisciti d.i annessione.Vale invece la pena di
soffermarcisi brevemente, anche per sfatare l'immagine dolciastra - impron-
tata a formalismoó1* di una consultazione democratica ispirata al <<principio
deli'autodeterminazione>>e deii'<*adesione"popolare" aTlacreazione> dello
Stato nazionale auspicato daile <<élitesculturali della nostra penisola>62;

ó0 ChristopherDuggan,Lafonadeldcstino.Storiad'Italiad"al 1796aoggi,cit.,p.237.
6r Sui profili giuridici dell'istituto e sulle difficoità di connotarlo, v. Achille Chiappetti,
Plcbiscito,ín Enciclopediadel Diitto, Milano, Giufftè, 1981, XXXIII, pp. 945-956.Oltre settan-
t'anni prima, la dottrina giuridica giuspubblicisticasi era già interrogatasul riiievo da attribuire ai
Plebisciri del 1.860,tripartendosi. Dionisio Anzilotri, La fonnazione del Regnod'Italia nei iguardi
del diùtto intanazionale. Prolusionetenntanell'Uniuasità di Rorta il 4 dicenbre 1.91.1, in <Rivista di
diritto internazionaler>, 6, II serie, L9L2, 1, pp. L-31, passint,sostenne Ia tesi della rilevanza
internazionaledei Plebiscitie dellaconseguentenascita per fusionedel Regno d'Italia come nuovo
Stato risultante dall'unionedi Stati indipendenti e sovrani (Ducati Padani,Toscana,Due Sicilie),
considerandoinvecemera arinessionel'incorporazionedi province scorporate(Lombardia,Lega-
zioni, province umbre e marchigiane).Altalenante nella sua interpretazioneVittorio Emanuele
Orlando, Sulk forrnazione dello Stato d'Ialia, cit., pur dichiarandosi alieno <dalla venerazione
feticista verso il così detto diritto plebiscitario>(p. 315), propendeper la tesi della <formazione
diunnuouo Srato:quello d'Italia> (p. 3i6); circa mezzosecoloprima il giuristapalermitanoaveva
sosrenutouna tesi diversa,e cioè che <d'anticoRegnodi Sardegnavenne a poco a poco estenden-
dosi sull'Italia tutta)), Vittorio Emanuele Orlando, Principii di diino costituzionale,Firenze, G.
BarbèraEditore, 1894, p. 39. AccreditaÌonola tesi del Regnod'Italia qualeprodorto dell'espan-
sione territoriale del Regno di Sardegnanegandola narura pattizia della consultazioneplebiscita-
ria, tra i principali: Santi Romano, CoBo di diitto costituzionale,Terza edizione riveduta e aggior-
nata, Padova,Cedam, L932-X, pp. 164-L67(tesi già illustrata in Idem, I caratterigiuúdici delk
formazionedel Regnod'Italia, in <Rivista di diritto internazionaler>, 6, II serie, 1972, 7, pp.345-
367), Oreste Ranelletti,Istituzioni di dirino pubblico, Settima edizione rinnovata e aggiornata,
Padova, Cedam, 1940-XVIII, pp. 2A9-2L2, Costantino Morrati, Istituzioni di diitto pubblico,
Nona edizionerielaborataed aggiornata,Padova,Cedam,I975,I, pp. 81-84.
ó2 Gian SavinoPeneVidari, Inquadramento,p.19, in Gian SavinoPeneVidari (a cura di),
Veno l'Unità italiana. Contributi stotico-giuridici,Torino, G. Giappicheili Edirore, 20L0.

L07
di
^ nnnctrlr^ziorre concepita quale forma

:ffi*,?,?li,T;li,:'#ff
ma di O a"UeLlezionilegislativedel27
"{i1ttu:'!ili::q"Try;;nilaasurrrag rim-
universale-""hitt' ed elitista,prontaa disfarsisenza
l,!1ffitt'tm
gennaio186i) d;;-;4,....,,,itu,]ia
inpassaro,
trattati parte dauna
%sJ3H;H*::ltp';"tr?ilt
de11':::d
*^.
iultogli" q"tUio'(qog4o avatzatoóa
sinteticapr.r.no"ione plebiscitoe le sue
"1 ii
ti'iíi"l"r,'ù.)J.fi"ir.e
"donciccio Tumeonel roman"" evitati
tni"tott*i abitualmente
modalitàdi svolgimento.compr.";;;;;ffi;i
- chiude' infine'ìule Due Sici]ie'
- si oensi ullt
"tt"sioni

6. T Íatti

N e l l ,a rco d i a p p e n a o tto .mesi' r acchiusotr .""r.g"iri


adom enical].m titol0 dalle
a varioaÍzoelun edì5
novembre1g60,^?ilil;;irir"ii^rit.rritorioli dell'Italiacentro-meridionaie
e
armatesard.e ,.g;r*i-;volontarie,"i;';;;;il.e - sono
_ .ff;;; ulinqo" .ii;;i'ii;i -(concollassati
italiani appena
de'a siciria trascurabili ecce-
inreressat. a, ,r.".i;il dt .""r"rr"liJ.il;i";orgo*o
àtU^ p1'polazione maschile'
zioni)la parte"ú,-ui;',["t*tuo ratitti fa votarea suffragio
giorni rîl ll-;*ro tùlìr'oirru,or.
Nei pro.ri.i.-a.u;g*fi ^ @egrreuzione artificialedei
universale maschile re Regie stessadatail
parma e Modena con i.l.e"io"i po"ti?i*"i;
Ducati di "9q1
*" modatitàanaloghe gli
sovernotoscanoguidato du ni.^roiil""pt""l"ti^"
Granducato. b;;;tti più tarài 'iI2! e22 ottobre1860'i
àbit*r,tidelvecclio

nel l'86A'
Vasoli' Ilple-biscitoi!:]^t*o
6r Così icasdcamentedefiniti da.Nidia Danelon positivo su questo' pur
all,intelîo-'ii;;il;g" rr"r. i" cui esprime un giudizio
cir., p. 102,
;p"JT;;ffJ:'Íi""Sf"iJif::,Tio*obre - ogei
laderiniremmo derega
regge - dette
1860 il successivo
î"gi Decretl' il "*ttiu elettoiale; marzo1848
<faco*à al Go.rernodel Re di regolare-i"" sardo17
qiwi".c1,.^:Î*tt i;ÉA"o
RegioDecrero1O-di...bre 186O.rr"r.-uu. Zt*d"ui z+ t*.,outt 18s21999) per applicarlo
in vigore firro uilri.gg.
(destinato ,rro*.r. t;J;hi"ati alle urne gli elettori
" aJ,zl t"io'i,d6-rl?*t[U*" ammon-
alle elezioni l"girl^tiue -g.n nei ruoli delleimposteper un
in grado t t"t;;;;t;ltttitti
ultraventicinquenni S Feg." r'll-Àu'o 186-1'aveva21'777'000
Regno-;'i;ri;;;;il
tare annuodi quarantalire. 11 U"".A tttiflit*t 4'5: due coniugie due/tre
#;;;.83g.000 f"Jd;iit ad appena
abitantiaggregati iairi"i p"riti.i venneroatuibuiti
fieli): in baseai rigidissimicrireri.censitilTioil, t-uggioi"t*i)' lasciando privi di rappresen-
qlg.gqocittadini-maschi(pari famiglie'con buonapace
"U'g'eEiàJi'"Il
tanzapoliticaalmeno 4'4Lg'É4 "i""úii'p*;;''t:F "tuttiuntt
n*t-;'o* elettoiale
rinvio a Roberto
degli zelatorid.l "rtu*"oio-a.U',r*tlii"'ittAt;'lt'" forti istiruzioni
delflulia *rii lsil-i864, ,ir.,.4;:"\iiii "L*gh" .e
Marrucci, L,inuenzione
parricolar", ;;;1A;:;gilt;, iL.,-s';a"costttuzionale italiana'
in nn. camera'
rappresenrarive?>>,
rrpprolrriuiru politl.^ t;;;;ú" lo staruto: senato'
Roma, carocci, 2002,iap.3-.1^
;il;;tt (1s48-1g22)'in particolile' PP' 84'94'
I

108 i
l

'
I
due governi pro-dittatoriali garibaldini di Palermo e Napoli guidati da Antonio
Mordini e Giorgio Pallavicino-Trivulzio, avendo ormai,mesio da parre k
t;:
sibilità di far deliberare un'annessione"condizionara" da due AsJemble; i.*i-
slative appositamente convocate, indicono un Plebiscito a suffragio universile
maschile.Finalmente, sedici giorni dopo, arriva il turno d911e pto.ritr.. papaline
marchigiane e umbre (da poco sottratte mfitarmente allo Stato Pontifìcio e
sotto governo commissariale),chiamate alle urne il 4 e 5 novembre 1860 dai
Regi Commissari sardi Lorenzo Valerio e Gioacchino Napoleone Pepoli.
A differenza del quesito proposto in occasionedei Plebisciti orgarúzzati
dai governi prowisori dell'Italia centrale, emfiano e toscano, quando agli
elettori era stata prospettatal'alternativa di un <Regnoseparato>(senzaperò
chiarire sotto quaie Dinastia), i popoli de1leDue Sicilie sono chiamati a pro-
nunciarsi con un .v'o con ln no a favore deila sola possibilità di una <<Italiauna
e indivisibile con Vittorio Emanuele II re costiruzionale>.
I risultati
risultati sembrano
sembranocoronare
coronare le oiù rosee aspettative:
Ie più sì all'Italia
aspettative:il si all'Italia unita è
espressoin modo travolgente, relegando neila marginalità i voti contrari e
ignorando il peso della massicciaastensione,tanto da far scorrere fiumi d'in-
chiostro celebrativo, declinando i temi dell'autodeterminazionenazionale e del
consensodei popoli.
Ora, il fatto che da Torino non ci si sia accontentati di una semplice
occupazionemilitare delle nuove province e che per attribuire complrtezza
alf ineluttabile annessionesia stata escogitatauna solennecerimoniasuffragi-
sta, coinvolgente milioni d-i maschi adulti, attesterebbe che, in qualche modo,
ci si era posti il probiema di creare consensoal nuovo assettounitario. A questa
scelta non era forse estraneoun duplice ordine di motivi. Innanzi tutto, lo si è
detto, la Francia bonapartista adottava 1o strumento piebiscitario come perio-
dica forma di verifica del consensodi rnassaai regime imperiale e, di conse-
gúenza,Napoleone III non avrebbe potuto misconoscerneil ricorso da parte
del suo principale alleato, anchese fino alla vigilia del voto il ministro degli
Esteri Thouvenel continua a combattere <.la théorie du suffrage universel,
exercé hors des Iimites de la France>>65. In secondo iuogo, si ffattava di far
accettare daile dubbiose Cancelierie europee una devoluzione di sovranità
statale a beneficio della Corona sabauda, mediante annientamento di un
gruppo di Stati indiFendenti.
Tuttavia, un'altra questionesovrastavale altre, quellarelativa all'esecuzione
di una clausolaterritoriale "segreta" prevista dal Trattato franco sardo 26-29
gennaio 1859, "in sonno" da un anno: la cessionealla Francia dei ducato di
Savoia e della contea di Nizza. Imbatazzato dalla repentina conclusionedelia
guerra del 1859 che aveva lasciato all'Austria la sovranità sul Veneto, trasfe-

6t Nigra a Cavour,Paris le 10 mars 1860,Particulièreno


17, in Camillo Cavour, Epktokrio.
XVII* (i860 - gennaio-marzo), cir., p. 429.

109
Lombardia,NapoleoneIII avevasoprasse-
rendo al Règnoai Sardegnalasola Ma ora che,in violazione
duto allaesecuzione dellaprevistarettifica territoriale.
degli accordidi p;";;;;Jt . a.f Trattato úZuúgo, Torino stavaincamerando
d'Oltralpe andavainterrogandosisui
l,intera ltalia..";;.,1'opinione-pubbiica
che, in cambiode[e migliaiadi
risurtati turrgibilil?ùl-c-u.rru di Lombardia
.morti
francesia solferino,stava_ agevolando la nascitadi un ingombrantevicino'
territorialeper la Francia.A
il Regnoderl,artairJ; ;;" ru aJrJn conrropartita
P"tigi, il dossierNizza e Savoia
meno che non venisseriaperto,-a favore di
malgiadogli nella d"iplomazia europea- si pensialla Confede-
prorr ia e allartlrM Gran Bretagna- Per questoulteriore
"llur*i-rur.itàti
razioneElvetica,uit"
nel 1815'
,oitrt it'rfttuoagli equilibri sancitidal Trattato di Vien-na

7. Torino, Londra, Parigi: partita diplomatica a tre


- Italia centrale in
su questa duplice e complessavicenda internazionale
1860 una delicata
cambio di Nizza e savoia - si snoda nel gennaio-marzo
tramite
ilil diplomatica di cui il conte di Cavour îegge abilmente le fila,
A Lon-
irl.nioor.iziarí, ufficiali e ufficiosi,di indubbiae comprovatlfiUl1
i;;, ;;;;í minisrroplenipotenziario d'Azeglio,affian-
vittorio Emanuele
nominato chargé
cato da Ernanuele Marliani; a Parigi, Costantino Nigra--
i a '
des -f\morol . s d e N é -
d.'ffiires per surogare66I'inconcludentee smarrito Lurgt

... 66per silurareil pomposodiplomaticosalvatorePesdi villamarina- trasferitoa Napoli,


- .Ée ,,.llo gestionedell'alleanza franco-sarda del 1858-59non si
doveavrebbeagitod; il; del Consi-
iil,"lt""za dellasituazione, tavour avevainviato aParigi il presidente
;;, di;;;rto brace' DaI
Névache, cadendo dalla padella nella
;-ú dt i;;", ."r"fi"r"-iulgi dgs.fgbroS ie
'nior;i che travalicano il grottesco'
di GiuseppeM;;; e daII'Epistolarioemergono siruazioni
sussiegoso:
Sembracheil Cavali.t" oUliu problemirelazionaf,1ace quasisemPre-, i inutilnyte
des Deux Mondesr>, Frangois- Buloz,
ilfd;; du. or. di anticameru,1 dir"ttore della ,,R.rto. un
che nella strategia cavouriana
s"luJ"liquidarlo senzadirgli nulla e ignorandopalesemente
inpporroempaticoconla iiù i-port"nte rivista .*op." ha un'importeirlz t9111!9i [Giuseppe
cir.,notazione.2.febbtaio, pp' 478-791.Ma il cava-
irffr*t, n;i,;o dallecentà,oci-1858-1860, ;'agganciare" I'ambasciatore brirannico a Parigi:
liere desAmbroisfa d.ipeggio,non ri.sce ad
iiZZ"e"nnaio1860(que[olesso-a1 giorno,vicevetsa, Emanuele Marliani lo
i"ra Co*f"y gli si per
""g" ufficiale
vede tre volte, p. 78j; il 3g"gennaioCnuoo,telegrafa proprio raPpresentante
ou.*. notizie'sillaporirion.iritannica, ricevendóne la deiolanterisposta<LordCorvleyne se
- ci,t.,9' ?9]: I
i"irr" prr voir> lcatilio cavour, Epistolaúo.xvII* (1860 ge."n1:;:arzo),
se ne lamànt" con Cavouril31 gennaio1860,domandandosi <<sile
pri".ip.Jéròme-Napoiéon
part, le fait est
silencevient-il de son caractèreindécisou du manqued'instructionsde votre
qu'il ne veut ou ne sait répondreà aucunequestion.iérieuser>. Peril cuginodelfimperatorenon
)'
esistonoalternative,*ol. Parigiil più espertocollaboratore diplomaticodel conte:<rEnvoyez
I " uois iours
; doncde suiteMrNigiu,;l a touiíun réuts;it il réussira eflcore.t...1.il en fera ph1s,9n
mois.r> Cavour, Epistokrio. XVII* (1860 -
lr'
ir. ou" l.s intermédiairesactuelsen trois lCamillo
II gennaio-marzo), cit., p. 991.
lr
II ri .
lI .:l ---- 110
ir
vacheó7- affiancato dal senatore FrancescoArese. Questi "quattro moschet-
tieri" avrebbero aiutato lo statista nel tentativo, più che riuscito, di <<débrouil-
ler le neud gordien de l'Italie cenffale>>68. Vediamo, più da vicino, lo sviluppo
deil'ordito.
Tutto ruota intorno al complessoproblema deila "sanaloria" che in reaità
- come in un gioco di scatolecinesi - ne cela ben due: i'annessionedegli Stati
dell,Italia ..rrirale, a beneficio di Torino, e il perfezionamento del <<projetde
traité secretreiatif à la réunion de la Savoieet du comté de Nice à la France>6e,
che rrova fredda la Gran Bretagna.Lord Palmerstone NapoleoneIII diffidano
reciprocamente;essi temono che gli effetti a-cascataprodotti daila.Guerradi
Lo*U^raia del Lslg possano aver alterato gli equfibri europei a-detrimento
quella francesee
e.[;1oro dupli.. . .rrìugonista supremaziamiiitare, tetrestre
*rrit,i*" qù.[" britannica. Entrambi hanno un elemento in comune che si
considerazione
,iu.l.rà, u Ér.u., di reciproco svantaggio: mi riferisco ail'alta
personali
che i due statisti ,rottono per Cavour. Cor'obo mta da lunghi colloqui
pleni-
qu.llu delf imperatore fraicese; mediata da sir James Hudson, ministro
i"i."ri*io aiorino, quelll de| prenier britannico. Cavour saprà trarne van-
Parigi e
i*t" secondoi d.ttúmi della ragion di Stato, giocando Londra contro
che la mossa
viceversa, precostituendo ,rrro ,i.nrrio in cui sembrerà sempre
finale sia determinata da una richiesta delle Grandi Potenze'
1osvolgono
Come ho utttiAp"ro, ,rn ruolo centrale nella strategia di Cavour
quarrro personaggi di caratura europea: iI vecchio cospiratore cosmopolita
Ér^rr.r.È M"r[íii, tJ,dand,yVittorio Èmanuele d'Azeglio e l'avvocato Costan-
-
tino Nigr^ - .n**bi d.ipiómatici d"i carrieta, raffinaiissimi e tasés infine, il
e sodàle
conte FrancescoArese, senatoredei Regno, già cospiratole-carbonaro
-
delf imperatole fr"rr..r. da oltre trant'anni. Due di essi il sessantacinquenne
da decenni'
Marliani e il cinquantacinquenneArese - sono sulia scenaeulopea
a beneficio
coitivando ,"ppérri trasvJrsali d'ogni natura che ora utrhzzano
i due messi
a.U" politica .rprnrio"ista d; Cavoìir. Nel gennaio-febbraio1860
cavouriani sono da considerare a tutti gli effetti come inviati straordinari
conto del
"uf{iciosi" (anche se Emanuele Marliani agiscenominalmente per
Parigi,
gou.rrro .*firrroto) che affiancano i diplomatici accreditatr a Londra e

67 Il cavaliere Luigi des Ambrois de Névache (OuIx, l0 X 1807/Roma,4 XII 1874),


(con Giacinto Borrelli e
magistrato, già ministro"di Carlo Alberto ed estensoredello Statuto
novembre 1859' poi ministro di
Cesare Alfieri di Sort"gno), plenipotenziario a Zurigo-nel
genn?:ro 1860, del Contenzioso
Sardegnaa Parigi, pr..íd"ni" del Consielio di Stato*dal 1"
aA ídOi e, successivamente, del Senatopoco prima della morte.
Of"Érri..
68 Cavour a Willi". D. La Rive, Turin, 1i janvier 18ó0, in Camillo Cavour'
"ogi"o
Epistolaio. XVII" (1860 - gennaio-marzo),cit', p' 40'
6? Cavour u Cori"ntin"o Nigra, Turin'le 12 mars 1860, Confidentielleet réseruée, in Camillo
Cavour, Epistokrio. XVII*, cit., p. 447.
zo'glale .,i"uirto tttaordinario dei governo deli'Emi1ia,>,v. EmanueleMariiani a Cavour'

111
alrinediutlizzarld,T.qrll.,f
f :,ffi;*f ;fr:n:itJ,.,.5ffi:::1*,til,*
Marliani con-il lr
Stati: Emanuele lwifliamGradstone - Francesco Arese
Russe[. it c"rr..'lifii. J.u.-s.u..hi.r.
gio"tntù fin dai tempi delle comuni cospira-
con Napoleoneliil;;;o di

unarealtàriccadi sfac-
di cavouremerge
denzaufficiale
""%tfflXlfrirn",, ci risparmia
certature,pienadil;;il^ zigntpersonalie colpi di scena,che non
che elimina dalla scenalondinesevittorio
neppue lo stru"iurr'tJ"r;;p de tbéatre dellamadremori-
I
t,...
a'ar.eii", .hilil
Emanuele 23 febbraioaJ.capezzale
I ! ioigi Corti72,ma in realtà
bondaTr npp*"rrtementesostituiro dall'anod.itto
l
I
I

,urrogrro" dàJi'onnipresente Marliani'


i

viene gíocatafino all'ul-


Le fonti ci dicono che la partita "annessionista"
I
i

può esserdato per certo' Per


timo minuro oril" e che ,rulù, al momento,
giócheràanchela cattadel riarmo
{oruarcla ,it,rrriorr. Cu,ro*, dí'i*proouiso,
Bolognain una munita
sardoTr- in ro*llr, ,onFarini .h.'t.rrt, di trasformare
- previsionedi una probabile
piazza{.o*, unal'gu; ;*111 di Alessandria in
guerraall,AustrilfiG* in solitudine:ma A ai ia di questob6,la partita è
compromessa dalla più
essenzialm.rrr.aiftoil atica.E, come tale, può ,essere
Emanueled'Azeglio' sotto
banale delle disaitenzioni: come accadeqo"ttdo circa la
per ia madre in {in di vita, invia il !:"ea un telegramma
shess
che attestaun alli-
prospettataConferenzainterrrurioo^lesull'Italia cenffale'
Il telegrammaè "in
neamentodi LorJ Palmerstonsul1eposizionicavourianeTa.

XVII'I (1S60- gennaio-marzo)'cit'' p'


I-ondra 30 gennaio1860, in Camillo Cavour, Epistokrio'
t0t'
,, Telegrammadi Cavour a V. E. d'Azeglio, Milan 21.f.évrier1860: <Votre mère uès mal'
Corti en lui recommandant de me tenir
p^rtez tout de suite. Donnez instruction ",i.o-re (1860 - gennaio-
cavoul, Epistokio' xvll"
toujours au couranr de la situation>, in c"toitto
marzo), cir., p. zsz; frt;"i;entq la;*.rt;, Costanza d'Azeglio si riprese.rapidamente'
conrinuando ad aggiornare quel ,,ro pr.J[i;;i-. epEtolario lCoitanza d;Azeglio' Lettete al
Storia del Risorgi-
figlio (1829-i.g;2)," ;; di óaniela úAai.ti òf.i^ri,o, Ro*", Isrituto per la
a Milano, avendovi accomPagnato
mento, t996, 2 voll.]. In quel rnomento cavotu si trovava
Vittorio EmanueleII.
?2 Luigi Corri (Gambarana,24 X 78231koma,.18 II.1888), segtetariodi Legazionea Londra
f,r'miltisuo degli Affad Esteri nel
dal 1850, percorsi rutti i gradi della.;L;;eÉomuti.a
del Regno)' dimissionario ii 16
Gabinemo Cairoli dal 31 úarza 1878 (in pari data senatore
Congressodi Beriino'
offobre 1878 per le polemiche legate "[" iid,,* eqt.ciglzi-one italiana aI
zi Cavour al minisuo della Guerr^ È;;i Mil^no ì8 febbraio 1860: gli riassumela sirua-
pr.prrrrione militare in caso di emergenza; inoltre' Cavour
zione dell'Itrtiu..nt ul" . ,pi"g. février 1860'
"ll" Cavour' Paús 25
a Costanrino Nigra, Mlan"l9-féuri.i tg60, -ort"l.ti:|q \igt1a - cit'' pp' 243'
(1É60 gennaio-marzo)'
particulièren. 8,1nC^*itto Cavour, npisiikrlo. XVII*
255,316 ePassin-
74 Il20 febbraio 1860 Cavour aveva inviato da Milano a V' E' d'Azeglio un telegramma'
(sull'Italia cenuaie); piuttosto, egli avrebbe
dicendosi conrrario alia Confere*" int.À^rion"le
se ne dessecomunicazionea ,l
addiritfura preferito esserlasciato solo n dir.ur.,t con I'Austria:
ll
ì
r1,2 j
rl
:t )l
:t
ìl
it ll
il
ìl
il
.rl
i'i ,-l
;l
i'l
chiaro", cioè non cifrato, quindi intercettabile, come poí difatti avviene. Que-
sta <<fameuse bouletter>75 non è altro che la formidabile cantonata che sembra
accreditare agli occhi di Napoieone III, un doppiogiochismo anglofilo da parte
di Cavour; ne nasceuna inutile quanto fastidiosa crisi diplomatica abilrnente
ricomposta dallo statista.
Nel frattempo, a metà febbraio, Nigra si sente ostaggio dell'entourage
napoleonico che ne ha sponsorizzatotf rientro a Parigi:

En tourcas,si on m'afait venirici dansle but deseservilde moicommed'un moyen


surTurin,on vertaqu'ons'esttrompéi6.
d'action,docileet maniable,

Dal canto suo, il gove.rnodi Londra avrebbepreferito che la sanatoriadelle


annessionisardevenissedeliberatada Assembieerappresentativeelette su base
censitaria,non da Plebisciti di stampo bonapartista.La realtà, come attestato
dal,Cattegio Cavour, è più sfumata come cercherò di dimostrare.
Di fronte alle perplessità di Napoleone III riguardo all'espansionesarda
nell'Italia centrale in assenzadi contropartite territoriali - si ricordi che a
Plombières si era deciso ben altro - Farini e, soprattutto, Ricasoli avrebbero
desiderato convocareiI ristretto corpo elettorale che aveva già eletto le Assem-
blee chiamate ^ legittimare la transizione dei governi prowisori di Modena e
Firenze da poteri di fatto (di tipo para-rivoluzionario) a governi legali. Ricasoli,
in subordine, sembra disposto ad accettare il voto diretto dei cittadini che
hanno eletto i deputati all'Assemblea toscana, visti i larghi criteri di ammis-
sione che si ponevano a metà strada tra suffragio censitario e suffragio univer-
salemaschileTT.
Ma Cavour si rende conto che il ricorso al suffragio censitario di poche
migliaia di votanti non avrebbe modi{icato I'atteggiamento dell'Eliseo; come
risulta da questacomunicazionea Costantino Nigra, 1o statistaopta inveceper
il suffragio universale (maschi.le):

Lord Russell.In risposta,era giunto un teiegrammadi V. E. d'Azeglio spedito da Londra il21


febbraio, non ci{rato: PaLnerstonsi sarebbedichiarato d'accordo con Cavour (di qui, i sospetti
di NapoleoneIII), cf.r.Epistokio. )fVII'* , cit., pp. 258, 269.
7' Così FrancescoAt.r. o Cavour, Paris 24 février 1860, in Camillo Cavour, Epistokrio'
XVII*, cit., p. 305.
76 Costantino Nigra a Cavour, Paris le 16 février 1860, ibident, p- 23).
?7 La legge roscanaattribuiva i diritti politici ai maschi maggiorenni che pagassero8
franchi (o lire) di conuibuzione diretta; si ricordi che la legge sarda fissava alla soglia di 40
lirefranchi (parità di cambio) il diritto di voto: cfr. Benino Ricasoli a Cavour, Firenze 20
febbraio 1860; inoltre, Cavour a V. E. d'Azeglio, Milan le 21 février 1860; Luigi Carlo Farini
a Cavour, Ravenna,21 febbraio 18ó0; Bettino Ricasoii a Cavour, FlorenceIe 22 f.évrter1860;
Bettino Ricasoli a Cavour, Firenze 24 febbraio 1860, in Camille Cavour, Epistokrio' XVII*,
cit., pp. 260,268, 277,282, 309.

tL3
aux
au suffrageuniversel'Il s'agit d'òter tout pÎétexte
t...1il faur.faire appelfranchement ptt vote direct, il vaut mieux que ia
résisrancesd. r, rrur.J';;'ili*"'on,pto.ía. l" en doute
éilatante qut l" France ne puissemettre
nouvelle manifesrationsoit tellement
sa significationT*.

p..di11,questavoita sullo scacchiere di Londra',indi-


. Poi, sposraun'altra 1.0diDowningStreet,e; ma
rizzandosiu n,,,"rr]" i''a*guo affinchésondiil n' il Gabinetto
il diplomaricosi 6 sià mosso.perconto proprio. se.ufficialrnente
ad incameraregli Stati
britannico restaJ.fr;ruuiro .h. non si po*à procedere
suggeriscedi
dell'Italia ..rrrrul.1à l'irrr' de la Frirr..o, ii Primo Ministro
;t".1.,'!*.;' Prrigi, ricorrendoal suf{ragiouniversaie):

quoiquene-puissedonnerconseil,est d'avis que


[...] mais Lord Palmelstonplus explicite,
s,anscesselà dessusnous ferons
dans le but de O,.t f. pJà*t. ;, iu FrunJ., qui reviint
mieux d'adopterl" r;;d;;;;;rersel pour ..ti. o..rrion; il recommandede procéderdans
pas laissertems à corruption et
i. ;1* Uref deUi quand?é.irio' serà prise, afin de ne
intrigueso'

la richiesta di
Girata immediatamente a Nigra, tramite Isacco Artom8l,
come di matrice
Plebiscito a suffragio universal. m"s.hile è ormai accreditata
britannica:
de Palmerstonet de
Cette nuit mème une dépèched'Azeglio nous engageau nom
universel, comme le seul moyen de
Russellà adopter franchemenlet sans délai le vote
à Farini de prente--en
désarmerla France.Nous écrivonsdonc aujourd'hui à Ricasoliet
pour se tlouver prèts au moment convenables2'
secrettoutesles dispositionsnécessaires

Anche Ricasolisembrafinalmentecomprenderele ragioni cavotuiane:se


predi-
ha propostoun altro tipo di suffragio dipende s9]o dalla difficoltà di
gli va
,poir. rapidamentelistà degli ^rr.rrii dhiito, ma il suffragiouniversale
bene83.
Dal canto suo, i1 governo franceseappafe tetragono: accetta.l'annessione
(cioè ammi-
dei Ducati padani, prJpo*. il Vicariato iabuudo per 1eLegazioni

78Cavoura Nigta, Milan 2l' février 1860,ibidem;p' ?72'


7ecavour a V.-E. d'Azeglio,Milan 21 février 186a,ibidem,p.268. _
soTel. cifr. d^iV, E. d'rú"giio Cavour,Londres21 février!860, ibidem,,p.270'
sr Isaccofutom (Asti,31.iII. "fgZg/noma,24.I. 1900),segretario di Cavour
particolare
generaleagliAfÎari Esteridal 1870,senatore del Regno dal2)
dal 1858,diplomarico,'S.g.Lirtio
marzo7876.
82Arroma Nigra,Milano,22 febbraio1860,in II CartegioCattoar'Nigradal-1858 al 7861'
di Nizía Sauoiae Ie annessioni dell'Iulia centraln,Bologna,Zanichelli, 1961,p'
fII. La cessione
"
97.
8r Tel. cifr. d,i Bertino Ricasolia Cavour,Florence23 f.évrier1860,in CamilloCavour,
Epistolario.XVII* (1860- gennaio-marzo), cit., p' 291-.

L74

JJ
nistrazione piemontese sotto sovranità nominale del Papa), non cede sulla
Toscana: essadeve restare indipendente con un sovrano sabaudo (il duca di
Genova o il principe Eugenio di Carignano). La risposta di Cavour è secca:il
governo sardo prende atto delle posizioni del vecchio alleato, ma i governi
dell'Italia centrale <dessoumettront à l'épreuve du suffrage universel>>84.
Quindi, decide di forzare ia situazione, comunicandolo a Nigra con una
Nota ufficiale in cui il Conte riassumele condizioni poste da Parigi: parte dalle
perplessità transalpine circa un eccessivoe repentino ingrandimento territo-
riale sardo, tanto vasto da non riuscire ad assimilarele nuove popoiazioni nei
vecchio Regno; sottolinea i motivi di gratitudine del governo saldo nei con-
fronti della Francia; esamina,infine, ia posizione dell'Italia centrale, che negli
uitimi otto mesi è stata retta da governi provvisori d'emanazionepopolares5.
Saivo aggiungereche

En présence d'un tel érat de choses,le ròle de la Sardaignedoit sebornerà trans-


mettreaux Gouvernements de I'Itdie centraleles propositionsde la France,sansleur
laisserignoreraucundes motifs qui ont amenéle Gouvernement de I'Empereur,après
les plus mùresréflexions,à les considérer commela solutionla pluspropreà assurerle
maintiende la paix,en concfiantlesintérètsde I'Iralieaveclesexigences de I'Europe.ll
n'estguèreprobablequecesGouvernements, issusdu suffragepopulaire, prennentsureux
la responsabilité
d'unedécisiondont doit dépendre le sortde cespaysà la tètedesquels ils
setrouventmomentanément placés.Ils croirontnaturellemenr devoir,ainsiqu'ils ont été
excitéà le faire par la quatrièmepropositionanglaise, consulterla nationde gnanièreà
obtenir une manifestation'de sesvceux aussicomplète et éclatante que possible. A cet effer
ils adopteront, peut-ètre, le moyen du suffrage universel et direct, comme celui dont le
résultat peut ètre le moins contesté86.

Si tenga presenteche Cavour conclude insinuando che la proposta francese


di un Vicariato nelle Romagne in nome del Papa, sottoposta a voto popolare,
non sarebbe stata approvata e che, d'altra parte, in caso di esito favorevoie
all'annessione,il governo sardo ne avrebbe tratto le opportune conseguenze:in
caso contrario, <(nonseulement le Cabinet, mais le roi Victor-Emmanuel lui-
mème perdrait tout prestige, toute autorité moralen87.
Nella prima decade del marzo 1860 f intricata situazione diplomatica si
sblocca pian piano. Prosegue tra Torino e Parigi la schermagliasul peso da
attribuire al voto dell'Italia centrale e, contemporaneamente,si awia a solu-
zione la decisiva contropartita territoriale che avrebbe trasferito la Savoia e
Nizza dalia sovranità sarda a quella francese.Non ripercorrerò gli infiniti colpi
di scenaregistrati dú, CarteggioCauour,la sospettosasuscettibilità del ministro

8{ Tel. ci-fr. di Cavour a FrancescoArese, Turin 28 février 1860, ibident,p. 327.


E' Cavour a Costantino Nigra, Turin 29 février 7860, ibidem, pp. 3)8-34I.
86lbidem, p.
34L.
87Ibidem, pp.341-343.

LI5
di Nigra, il ping-pong-telegrafico
d.el, Esteri de Thouvenel,le.mediazioni di un nuovo
parigi/Torirroip"rilT.lr"^.5i""aa singole clausoleo semplicibrani
quellodel gennaioCinquantanove'Basti
Trattato segretocffe dovrà sur-rogare" prebisciti
pensare.h*-Qo"rri;ri;;" ^r,Jst"rrriareconsensoa['indizione dei
si può
,riit., vi sonoancóradettaglìda sistemare'mentre
^ii"Àpt
nell,ultimo,,'orn.i-ro
dare per utti*rt" t"riorre del Regno,atdo--sulversantealpino e della
il voto dei Popoli dell'Itaiia
Comiche,ttzr^rdair, ,i-rrttunea conne"lo"t con
centrale.
---- occorre
d'annessione,
rurr-ora,prima di esaminarenel merito i Plebisciti
evocato'
roff.À*ri r"Uu narLradello strumentoconsultivo

8. Natura dei Plebisciti

Malgradol'apparenza, tJ.Plebiscito somigliaben poco agli odiernt referen-


governo-odai Piteri
d.umv'.Si tratta,'i-if"tti, di o.ru consultazioneindetta dal
prowedimenti decisi
;;;.t"i di fatto, al fine di ottenereun esplicitoassensoa
Stato (territorio,
dall,alto .t. *odlfi.*o in modo irreveisibile la vita dello
forma di govern.i. t"f. assenso vieneesplicitatocon un sì o con ItrLno' espressi
a schedepre-
dai cittadi* .lr. ufiiau"" qo.sta loro tùttif.tt"zione di volontà
a una firma da
,**p"r. da inserirepubblicamentein appositeurne; oppue
,pporr. su pubbiici règistri predispostidalle autorità.
Essendo^ttiv;;í.t itÀformare un consensopres*ntoin consensoespli-
chegli sforzi
.iro, 1, proceduraplebiscitarianon può avereesitonegativo,tanto
garantiscono
gouúrrrutivisi concentrano.rr.rr"ìalnente sui meccanismiche
''auspicata<<minima
l,assenso della "quasi" totalità degli aventidirirto al voto. I
p.r.."*4" di ;;-;.p*"iirtio8e" o negalivi sar.irutile solo per attestarealle
r:ri'accettabile gradJdi [bertà dellaconsultazione popo-iar-e-'
Cancelleri..*op*
--
t; poi dettà cheun Plebiscito-non può esserevinto con un semplice 51?
che
dei voti espressi,ma per esserepoliticamentesignificativodevedimostrare
<(una
la totalità à.[^ popolàziorr..o*rrltata è d'accordocon il governo-:.infatti,
comericordaGiuseppe Mas-
debole*uggior^.ri".qoi r*rebbe ad un fiasco>>e.,

88Sottolinead"ifferenzee analogierispetto al referendum ['ps pimist:j.,Perunastoia dellc


teoriee jmticheplebis;cinienellEurlpa *àdr*o e ìontumporaner, cit', pp' ?7.5.e280-282;v''
inoltre, AchilleCti"pf"iti, Plebiscito', cit., pp. 947-952,cÈe,ruttavia'non richiamal'elemento
essenziale, datodaila'iostanziale pr.i.t.rÀinazione dei risultati de1voto, secondola tradizione
b;;;;ri;,a; assirnilano referend)ne plebiscito,senzasotti-Iizzare, Derek Beaiesed Eugenio
Biagini, It Risorgime;;;;f;;fiiiu;onà atA;ttot;i, Bologna,Il Mulino, 2005, p' 169, tr' it' di
Maria Luisa Bassi, otigi""l e: The4isorgimentoand the \Jnificationof IUly, London' Long-
"ai".
man,PearsonEducationT.imigsd,2002'.
8ecfr. Nidia Danel0nvasoi, Il plebiscitoin Toscana nel 1860,cir., p- 1-11.-
e0GiuseppeItfrttrti L.opoido Galeotti, Torino 9 marzo l-860,in RaffaeleCiampini' /
"
I
116
sari rendendosi interprete di Cavour. Mentre i pochi oppositori registrati dalle
urne, pur legittimando con la loro sola presenza la regolarità delle consulta-
ziottt, saranno invece presentati come fautori di soluzioni antinazionali. A tal
fine, se ottenere i 95Vo di voti favorevoii al governo è considerato un risultato
apprezzabile, certificare un consenso pari al 98 o, addiritrura, aJ,99Vodei voti
espressi, riempie di giusta soddisfazione gli orgarúzzatori della consultazione.
Questa consapevolezza rispetto alla ineluttabfità del risultato plebiscita-
rio, dove i cittadini non sono chiamati genericamente a pronunciarsi, bensì a
pronunciarsi per il sz',ci viene comunicata con straordinaria potenza evocativa
d",tn brano di uno dei maggiori romanzi dei Novecento italiano, Il Ganopardo,
in una pag$a che ci riporta alla Sicilia del 1860. Ne sono protagonisti il
principe Fabrizio di Salina e l'umile organista Ciccio Tumeo che dialogano,
senza intendersi, in un contesto surreale:

Comeconseguenza di alcuneassociazioni d'idee che non sarebbeopportunoprecisare,


I'affaccendarsidelleformicheimpe& il sonnoa Don Fabrizioe gli fecericordarei giorni del
plebiscitoquali egli li avevavissuti poco tempo prima a Donnafugatastessa;oltre ad un
ienso di sorpresaquellegiornategli avevanolasciatoparecchienigmi da sciogliere[...]'
"E voi, don Ciccio, come avetevotato il giorno Ventuno?"
Il pover'uomosussultò.Presoalla sprowista, in un momentonel qualesi trovavafuori
del recinto di siepiprecauzionalinel qualesi chiudevadi solito comeogni suocompaesano,
esitava,non sapendocomerispondere.
Ii Principàscambiòp.r timore quel che era soltantosorpresae si irritò. "Insomma,di
chi avetepaura?Qui non ci siamoche noi, il vento e i cani."
La liita dei testimoni rassicurantinon era, a dir vero, felice; il vento è chiacchierone
per definizione,il Principeera per metàsiciliano.Di assolutafiducia non c'eranoche i cani
e soltantoin quanto sprowisti di linguaggioarticolato.Don Ciccio però si era ripreso e la
astuziapaesanagli avevasuggeritola rispostagiusta, cioè nulla. "Scusate,Eccellenza,la
'sì'-"
vostraè una domandainutile. Sapetegià che a Donnafugatafutti hannovotato per il
Questo Don Fabrizio 1o sapeva,infatti; e appunto per ciò la rispostanon fece c.he
trasformareun enigmapiccolino in un enigmastoricoel.

Non sempre, però, sudditi e cittadini hanno tempo e voglia di farsi coin-
volgere in operazioni dall'esito scontato. Vista allora l'inutilità o la pericolosità
di un esplicito voto negativo, potrebbe esserepercorsa la via dell'astensione,
una sceltapotenzialmente percorribile dai domicfiati in contesti extra-urbani:
contadini, montanari, valligiani difficilrnente mobilitabili dagii awocati delle
città. Come pare sia accaduto nel comune rurale bolognese di Crespellano,

Toscanidel'59. Cartegi inediti di CosimoRidolfi - T.lbaldinoPeruzzi- Leopoldo Galeotti - Vincenzo


Saluagnoli--GiaseppeMassai - Canillo Cauour, Roma, Edizioni di Storia e Letterarura, L959,
p. 140.
er Giuseppe Tomasi di Lampedusa,II Gattapardo,Mjlano, Feltrineili, 1990 [1958], pp'
103-104.

TI7

----....
favorevoliall'annessione,
dovesi registrano218 astenutia fronte ú954 Ty::. i
vietò a tutti
igrouil", al éio.B^rt" Garagnani,che espressamente
Riferen-
il loro voto>>ez.
suoi coloni ed inquilini di deporrenellìarnaNazionale
"u,..p*"
e;;t ;;1, sr"ti a"ít rrJ*..r,ir*l., scriveio storico gramscianoGiorgio cande-
loro:
non era dunque tanto
Il problemache si presentavaai.-governidell'Italia centrale
quanto di ridurre al minimo le
quello di ottenere ,rrr, -oggio r^rl.zadi voti affermafivi'
astensioni.Ci ,i pr.o..upiloi"ai soprattutto di rrascinareal voto le massecontadine,
urbano t...1.t...1 si
;;;; .;; narur"l. daro cÀeil movimenronazionaleera essenzialmente
per un'azioneastensionista' I
temettechei contad.inipotesserooffrire la massadi manovra
stessi
;;;; J..ir"ro perciòdi f"t. leva sui proprietari e sui {anori per portarei contadini
a votarein massael.

marginali,
Al più, si sarebbero potuti tollerare fenomeni astensionisti
predisposizione
danni maggiori sarebbero itati evitati grazie a una adeguata
i muri di
del conteró. p.r cominciare, dei sì a éxatteri cubitali copriranno
del pari, esibirannoil sì cucito sui cappellii
pubblici, privati e chieseea;
"aUi.i
;;bili, l.ontudioi precettatidai propiietari terrieri unitarie5e, persino,i kepì
J.U. guardienazionàt, mentre s:l. É^ionettedei fucili garib4dini a spalkrn
,rr.bÈ"ro state inalberatele schedefavorevoli all'annessionee6- Poi, ci si ap-
pellerà al patriottismo della stampaper -non turbare I'unanimità di un voto
'nazionale;
nel casovi siano .o*onq,,e dei giornali decisi a giocareun ruolo
d,opposiziorr.,<il largo uso di decreti di sequestro,delle sospensioni,dslle
impeairàla loro diffusione, sàcondouna prassiab_ituale nella
"**ooirioni>e7
Toscana d; Ricasolie nelleProvinceNapoletanedel Pro-DittatorePallavicino.
Passisuccessivisarannola soppreisionedelle testate riottose, multe a
carico dei gerenti, I'arresto o I'espulsionedei giornalisti awersari. Come è
stato scrittJ, alternando(propagandapolitica e propagandaelettorale,corru-

e2 Alfonso Borgognoni, Lodovico D.r Magnoni, Carlo Clò Segretariot-"1Comitato bolo-


gnesedella Societàtir"rioni.l, Crespellano,limar"o 1860.,in Giovanni Maioli, il Plebiscito
-defi'Emilia
e delle Ronagne (12-12mazo 1860),cit., Appendice - Documenti, p' 119'
er Giorgio Candelàro, Storia delt'Iulia modenla. W. Ootto Riuoluzione nazionaleall'Uniù
1849-1.860, Milano, Feltrinelli, 1980 (1964), p. 404.
ei Scrive Laura Alvaro, it Ptrbitrito aulliseO nella Prouincia di Leccecoi fatti politici che lo
nell'Archittio di Stato Prouincialedi
'Lecce,cit., e seguironoattinti dai docutnenti che si conse,vaflo
precedettero
p, 5b, n. 1, che da città di Lecce era piena di enormi "Si" dipinti sui muri, uno dei
quali,
' accantola Chiesa dei Teatini rimase per lungo tempo>..
st Cfr. Nidia Danelon Vasoli, Ilplebiscito it Toscanane|1860, cit., pp. 81-82, L01 n- 1.
e6 Cfr. Enzo Fimiani , Per una stoia delle teoie e praticheplebiscitaie nell'Europa nodema e
contetnpo,anea, cir.,p. 311, che cita il diario inedito del garibaldinoFrancescoParodi, messoa
sua disposizionedal dott. Manlio Bonati di Parma.
oi Cfr. Nidia Danelon Vasoli, II plebiscitoin Toscananel 1860,cit', p' 71'
I
1-18

,i
zione e minaccentt, si raggiunse 1o scopo di indirizzare u seggi il maggior
numero di votanti.
Inoltre, sull'esempiodella Francia dei 1851-52,1eautorità pubbliche pos-
sono decidere di far presidiare le tipografie daila polizia o dalla Guardia Na-
zionale, al fine di evitare la propaganda antagonista o per neatrahzzare pre-
ventivamente presunti scontri fisici tra schieramenti awersi. Nei giorni che
precedono il voto, i Comandi militari dispongono un ininterrotto patruglia-
mento militare nelle strade delle città, esteso ai luoghi abfitati alla socialvza-
zione: osterie, taverne e caffè. Nelle condizioni appena evocate, si può avere
solo una propagandaa sensounico.

9. Suffragiouniversale:bisognafar dir di sì

Passiamoora ad esaminarepiù dettagliatamente la situazione deiia Peni-


sola, dove, come avrebbe scritto 1o storico inglese Denis Mack Smith, <pri-
m'ancora che ia gente si rendesseconto di quello che stava facendo, Cavour
[awebbe] unificato la maggior parte dell'Italia, sanzionandoil f.atto compiuto
con i soliti frettolosi plebisciti>ee.Basandosi sul suffragio universale, i Plebi-
sciti avrebbeib potuto entrare in contraddizione con l'ordinamento statutario,
visto che la legge elettorale sarda centellinava i diritti politici, riconoscendone
l'esercizio a pochissimi notabilit00.
Tuttavia, grazie a Cavour, il governo di Torino in quell'occasionedette
prova di pragmatismo. Pur ammettendo che il voto universale <(neserait pas
sansinconvénients>> e che esso<<établiraitun précedent fàcheux>>101, 1o statista
subalpino nelle sue istruzioni al diplomatico sardo Costantino Nigra si lasciava
aperti degli spazi di manovra. Qualora, infatti, Inghilterra e Francia avessero
fatto del Plebiscito a suffragio universale una condizione per accettare le an-
nessioni, iI governo sardo non si sarebbe tirato indietro.

e8 Sruart
John Voolf , II Risorgimentoitaliano. IL Dalla Restaurazioneall'Unità, Torino,
Einaudi, 1981, tr. it. di Elda Negri Monateri e Aldo Serafini,p.674 [nel volume non si fa
riferimento ad a.lcunaedizione inglesel.
ee Denis Mack Smith, Storiad'Iulia dÍl 1s61a|1.958,Bari, EditoriLateîaa,7959, pp. 46-
47, ts. it. di Alberto Aquarone,ed. orig.: Iuly. A ModernHistory, Ann Arbor, The Universiry of
Michigan Press, 1959.
r00Alfredo Oriani, La lotta politica in ltalia. Origini delta lotta attuale (47611.887),
cir., p.
533, osserveràche <il voto fu a suffragio universale,mentre I'elettorato politico nello Statuto
piemonteseera il piit ristretto d'Europa>>.
r0r Cavour a Nigra, Turin le 7 février 1860, in Camillo Cavour, Epistohio. XVII* (1860 -
gennaio-marzo),cit., p. 168; quelle del 7 febbraio sono le Istruzioni ufficiali consegnatea Nigra
all'atto della nomina a Chargéd'ffiires a Parigi, in luogo dell'inconcludenteLuigi des Ambrois
de Névache.

I19
i"'::i1i:P sembrarendereineludi-
Non appenail quadro d.eirappcrti
sono organizzatein modo da azzerarci
bile questa prova, l'" to"'ul'u"iof
b";; l* p'""''ltrt con <(unefaibte majorité>
rischi. Al governodi Torino non
annessionista *" o..o,", ituttt, <tlapresqu'unanimitédessuffra-
la soluzione dichiaratolo stessocavour
ges)> o <<une très #;"";; Àujoritto,.o*"
t" "*.!b-:
delreconsultazioniprebiscitarie
ar dipromaricoff^T;;iJ;"*$ r02' "igiriu
*iT*r",i Stati dell'Italia centrale <<1aquasi
maggioran z,a>>o,meglio-
ora, p., orr.io. 1, or.hiucciante T.:,ti,
'i^ii't^ piemontese'non ci si affida al
l, unanimitàdei su{fragi>auspicatedallo
procedimlnto sia sotto controllo: dalle
I
t.,. caso,ma si fu irr-Àlao .É t'i.rt.io pubblico e si awale di
I pressioni iniziali J rroro finale. I1 uóto è ovunque oppure di
(si pensi ugli
pubblici registri dove scrivereo d.rr^r.
i
"tt"lfabeti)'
,."'à'che vi sia la necessitàdi
schedepr.rr^ropuì; .h; burr^ infilare ne11'urna
veduto chi avessedato il voto
scrivereo ."t..nrre alcunche,o*iò ,i fo"t
cappellanolegittimista Giuseppe
affermativo o ,r.guii;;l't come ricorda il
Buttà riferendosial Plebiscitonapoletano'
pubblico - pel esempio1'U-
Nel localepredisposto(l'atrià di,,tn palazzo - una chiesa,talora Ia piazza,
niversità come nei casi di Napoli e Macérata
grande tavolo sul quale troneggiano
comein diverse.irt;, *.ridiorrulil vi è un
di feritoia' doveinserireIe
tre conteni,ori.At-..rriro ,ri è I'urna .hiu,à'munita trovano posto due
schedeprestampate.Alla ,inirg"-. ^Uu atttra.dell'urna
rispettivamentele schedepre-
erandi cesteprive d.i coperchiche contengono
iru.por. con il sr'e con il' no' Sir GeorgeRod-
Comescrivenel suoDiario il contrammiraglieflilunnico tra due file
<(passando
ney Mundy, osservatoreocular" ; ù;p"1t;irri".1.,rore, per trattenere la folia'
di guard"ie,rrrionulio con la bri";.;;;it";tita schierate
dovrà innanzi rutto awicinarsi ,l;;J; sotto gli occhiàei presenti'-prendere
al seggiole proprie
la schedaprescelta,firmare I'upporito registro,-dichiarare il suo
generalità,<mostrarei] certifi.ài" tl^t.iiogti dal sindaco,comprovante
Sititto a prenderparte aTfavot'azione>>104'
Turto n"J;";";;;" JIt"ti", a urla di riprovazioneo d'incoraegLa'
guidato: è il quadro de-
mento per questaprima prova .oLtii"^ d-i civisrno
scrittocl da un autàrevolesimpatizzantedell'annessione'

degli
102Conversazioneriferita dal dipiomaticoTalleyrTd i" un dispacciosl minis$o
g ciampini, Il'59 in Toscana'Letteree
Esteri Thouvenel,Turin le mars raeoli" nÀtirtí
iàrunrrt inediti,Fiienze,Sansoni,1958,p' 340' 1'860
t0) GiuseppeButtà, Í.Jnriagio at n"íiri;f"Lo a Gaeta'Memoie delk iuoluzionedal
al tafi t18821;Mil*o, Bompiani't985' p' )2r' un
ro{ GeorgeRodneyMundy, to frnr'àrít Due Sicilie e Ia Marina bitunica' Diario di
g;irio Editore, 1966'p' 2L7'Li nomidei traduttori
ammiraglialgig-61.1iàOlf,N"poíi, atffio 'iÈS
íítll;iit oi pop*o and Naplcsduing theIalian
non vengonomenzronatil,ediz. originale: 1863'
Reuolution,uitbNoticesofGaribald'i,Fronrlî,-o)dVi'to'E*manuel'London'JohnMurray'

t20
!i'

10. n voto negli Stati dell'Italia centrale

Nelle Regie Provincie dell'Emilia (Ducati Padani e Legazioni) e in To-


scana105 i governiprowisori emananoiI Lo marzo L860 decreti di convocazione
dei Plebisciti di contenuto quasi analogo: <in virrùr dei poteri conferiti dall,As-
sembleaper il compimento dei suoi voti>, quello firmato da Ricasoli; oin virtù
dei pieni poteri conferitigli dalle Assembleer>, quello firmato da Fariniloc. Nei
giorni 1.t e 12 marzo 1860 sarebbero stati chiamati alle urne tutti i maschi
maggiorenniin possessodei diritti civili; in pratica, a una frazione significativa
della popolazione maschile è riconosciuta una cittadinanza a termine, che ]e
sarà revocata quando si tratterà di eleggerei deputati.
In questa occasione, ^11.popolazioni coinvolte è offerta 1'alternativa di
voto tra l'adesione alla Monarchia dei Savoia e un <<Regno separato>>dipinto a
tinte disgustósel07;alternativa, per altro, soio apparente, visto che la censura
sulla stampa e 1o scioglimento dei circoli d'opposizione precostituivano un
clima di "consensoforzoso", ingentilito dal fatto che ai votanti viene <distri-
buito gratuitamente vino a volontà>to*;*a ancheintegrato da qualche energico
esempio a spesedi esponenti dei cessatiregimi. Circostanza negatadallo sto-
rico britannico Bolton King che, tuttavia, deve ammettere <<che senza dubbio
una certa pressionevi fu sulla classedei proprietari e degli impiegati>>10e.
Malgrado gli inviti di Cavour alla cautela (l'Europa osservae l'annessione
degli Stati dell'Italia centrale non rientra negli accordi di Zurigo) Farini e Rica-
soli procedono ad arresti a mffica di oppositori veri o presunti, in generecodini
ma anche repubblicani, testimoni semprepiù rassegnatidi una politica spregiu-
dicata che costruiva il consensosulf intimidazione. In almenoun caso- si pensi
a1l'assassiniodei colonnello parmenseLuigi Anviti - ci si era già spinti più in là.

rot La Toscanaè l'unico degli Stati italiani preunitari oggetto di un'accurata indagine,
relativa alle modalità di organizzazionee gestione deila consultazioneplebiscitaria, essendo,
praticamente, tutti gli srudi relativi agli alri Stati, di tipo compilativo anche se di qualche
utilità; la srudiosache si è occupatadeii'argomento,sulia base di uno scavoesemplare(debole
solo nelle conclusionifinali, che appaiono in controtendenzarispetto a quanto sostenuto dal-
I'autrice nella parte ricostruttiva),è stata ellisvs di Ernesto Ragionieri,I'insignesrudiosopre-
maturamente scomparso:Nidia Daneion Vasoli, II plebiscito in Toscananel 1"860,già citato
precedentemente.
106Giovanni Maioli, il Plebiscitodell'Emilia e delleRarnagne(11-12marzo1860),cit., p. 88.
r07Municipio di Ravenna,Poche
fi'anclteparolc ai contadini, (S. d. marzo 1860), in Gio-
vanni Maioh,Il Phbiscito del|&ft]ilia e delle Ronzagne,cit., p. 116.
toECosì Martin Clark, Il Risorginentoitaliano. Una stoia altcaÍacofitraoersa, cit., p. 128.
roeBohon King, Stoia deltUnitì italiana, ossiaStaia politica deltlalia d4l 1.814al 1.871.,
Milano, Fratelli TrevesEditori, 1910, II, p. 130, tr. it. di AlJredo Comandini, ediz. originale:.4
Historyof ltalian Unity beinga Political ÍIistory of ltaly fronz L814ta 7877,London, Nisber & Co.,
1899.

1,21
10.L.Le RegieProuinciedelf Emilia
per azzerareil rischio di prevedibfi astensionicontadine,I'awocato Ca-
circo-
millo casarini, ,.gr.i*io della societàNazionaledi Bologna,invia una
lare ai vari Comiiati elettorali delle RegieProvincie:
ed organizzarctl'
Il Maggior Vincenzo Caldesi farà un glro in Romagnaonde atfuare
alle votazioni quellePropor-
-.glio porrlÉit. di concerrocoi Comitati tutti i mezziondedare
zioni che merira or, 6s5i imFortante e vitale per noi. Da Bolognaabbiaqo già mandate
"rro d'altronde
;;i; no,;e in giro nelle campagnedef! provincia onde_darenuovavita ai coloni
dai proprietari ad escireda questostato plowisorio, e
sufficientem.nt.-b.o dispostió rptonati
Abbiamì fattoìtamp"r. on, quantità ingente di schede, di cui acdudo un
;;;;;f;"re.
;r;;il; ed invitiamo rutti i Comitàd a fare lo stesso,pregandogfelli dei paesiove non vi
forr.^-odo di tirare delle copie a farcelo saperein tempo col telegrafo se occorre, onde
p"rri"oro spedire.Tuni i Bolognesihanno oriato il cappellocon ferruccie a tre colori sulle
iuali è scriito <<Annessiona>. Nel giorno della votazionei studenti andrannoa votarein corp-o
tto.
;;lI^ B*di;", e cosìpuref*arrnó 1. corporazionideglioperai,Canepini,Muratori etc.[...]

A sua volta, il Comitato elettorale di Faenza mobilita maggiorenti e gerar-


chie paesane d'ogni ordine e grado per imbrigliare i votanti;-poi, si dà vita a
ou.ru'd.potazione speciale dell'aristo crazía perché vada ad officiare i maggiori
ottimati del paese ìnde {acciano venire i contadini e fattori da lots dipen-
denti>>l1l. A Ravenna, il Municipio, preoccupato di una eventuale astensione
contadinapromossaéd Cl.to, indirizza un inutile lunghissxTgmanifestodi
ortantaduerighe a stampaalla popolazionerurale; inutile perchédifficilmente
degli anaifabàti112avrebb.to pototo decorlificare(senzal'assistenzadi un no-
taÈil.) il lungopanegiricopadiottico che precedeil corto brano dedicatoall'a-
stensione,qui riProPosto:

t...1.
Abitanti della campagnanon vi lasciatesedurre,se alcunovi tenti a non deporreiI
voto cui ora sietechiamati. Si procureràforse di intorbidare le vostre coscienze,si procu-
rerìrfarvi credereche commetteîestecosariprovatadallaChiesa[...]. Ricordatevichequellí
(sepur ve ne hanno)i quali vi consiglianoal contrario, non credonoessimedesimiche voi
op.-ri"*. male,malr.ggóno di mal'occhioscemarsiil loro poteree togliersidalle campagne

uo f,amilloCasariniai ComitatilocalidellaSocietàNazionale,Bologna,4 matzo1860,in


-
Giovanni Maioli, il PtcbkcitodellEnilia e dellcRomagne(11-12îna,zo7860),cit-,.Appendice
Documenti,p. 105.
r11In GiorgioCandeloro,Dalk Riuoluzione nazionalcall'Unità,cit', p.-404'
LL2Larilevànzadel problema"analfaberismo"era tale, chein un secondoe coevomanife-
sto, dal atolo Pochefranihe paroleai contadini,il Municipio di Ravennaritiene di doverpregi-
,rr., irru.ntando e azzardandoche <<ReVittorio f,,mmanueleII ha sparso I'istruzione nelle
campagne,molti, e quasitutti in alcuniluoghi, sonoi contadiniche nel suo Stato sannoleggere
. r.iirr!r.o, in GiovanniMaioli, il PlebiscitodcllEnilia e delleRomagne (L1-12tTltttzo7860),crt-,
Appendice- Documenti,p. 1,16.

L22
l--

quella ignoranza, la quale dava loro agio di tenervi un piede sul collo e schiacciarvi a loro
tt'.
talento. [...]

Infatti, nel timore di malintesi un secondoe più corto manifesto di appena


quarantotto righe, semplifica decisamenteil linguaggío adottando un registro
di tipo colonialen4, p€r poi indicare concretamentecosa fare di quel pezzo di
caîta denominato <<schedar>:
Canpagnoli
del vostrodesiderioin
Il vostrogovernooggi vi domandadi portareI'espressione
-pezzadi cartascrittao stampata.
Se nel vostro pezzodi carta sta scritto <<Annessione alla Monarchia di Re Vittorio
EmmanueleII> ciò vuol dire che voi volete quello che vogliono futti i galanruomini,e futti
quelli che amanodawero il loro paese;ciò vuoi dire che volete per Sovranoil Re Vittorio
É--anuele, il qualesaràper gli abitanti della città e delie campagnepiù padre che re.
Senel pezzodi carta fossescritto <<Regno separato))ciò vorrebbe dire che non vi curate
del vostro benee del bened'Italia, perchèdi un Regnoseparatonon si sàchi sarebbeil Re,
perchè in un Regno separatoi Romagnoli sarebberosempre deboii e non potrebbero
difendersi dall'assaltodelie tedeschemilizie.
Popoli delle campagne,il vostro buon sensovi awerte che iI Sovranovostro è e può
essereuno solo <<VittorioEmmanueleII>. Portate dunqueil voto di Annessionealla Mo-
narchiaCostituzionaledi Vittorio Emmanuelee gridate coi vosui fratelli di città:
Viua fltnlia e la bandieradei tre coloritrs

Nelle Regie Provincie dell'Emilia restano a c^s^, astenendosi, 108.706 elet-


tori (probabilrnenterurali) pari ai 1,9,9Vodel corpoelettorale.Colpisce,inoltre,
i'irrisoria percenruale inferiore al2 per mille dei
di voti contrari all'annessione:
votanti come rileva uno storico prudente quale Ettore Passerind'Entrèves,
facendosiportavocedi rfievi formulati all'epocada <<La Civiltà Cattolica>116.

rD il Murúcipio di Ravenna agii Abitanti della campagna nelle Romagne, (S. d. marzo
1860), in Giovanni Maioli, il Plebiscito dcl|Emilia e delb Romagne (11-12 matzo 7860), ut.,
Appendice- Pssrrmssli, p. 115.
tta L'incipit immaginifico ricorda il modo in cui, nei films di John Ford, gli ufficiali
statunitensi parlano del presidente degli Stati Uniti quando interloquiscono con i peliirosse:
"il Grande Fad-rebianco di Washington". Analogamente,le Pochefranche parolc ai contadini
rivolte dal Municipio di Ravenna nel nuovo manifesto, utilizzano un regisuo epico-favolistico:
<Dalla p"tt" óu. il Sole tramonta, ai piedi di altissime montagne comincia il territorio di un
grande e no6il. Stato italiano, che porta il nome di Regno di Sardegna,Torino è la sua capitale,
Milano e Genova e molte rinomate città gli appartengono. Su quello Stato regna e comanda il Re
Vittorio Emanuele II; egti è soprannominato dai suoi soldati, dai suoi popoli, e da rutti gli
Italiani il "Re galantuomo"; ciò vuol dire, che tutto ciò ch'egli promette , mantiene e la sua
parola è sacra.t...]. Ua promessoai Romagnolidi contentareil loro desiderio,esPressodal voto
I
dei loro rappresentantie la Romagnasaràlibera, felice e rispettata dalle baionettecroate. [.'.]>,
i in Giovanni Maioli, ilPlebiscito dcl|Emilia e delle Rotnagne(11-12ffiano 1.860),cit., Appendice -
i
I
Pssrrmsnti,pp. 115-116.
rLi Poche
I francheparolc ai contadini,cit., p. L16.
l.- u6 Ettore Passerin d'Entrèves, La politica delle annessioninell'Italia cattrale nel 7860, n
i
I
I
I
I
l L23

II;u _
Plebisciti di annessionedegli Stati dell'Italia centrale
l errltono e anno formula Elettori & votanti voti validi e nrrlli schieramenti

Regie Provincie Unione fi6.2t8 Í526.258J 426.762 426.006


dell'Emilia: alla Monarchia allistati voti validi Monarchia Savoia
Ducati Padani cosdruzionale (=24,7Vo abitanti) 750 voti nulli 756
& di re Vittorio 427 .51,2 votanti [sosperta 96 Regno separato
Legaz.Pontificie EmanueleII, (87,|Vo degli allistati) irrisoriadi [sospettaVokrisoúa
11-12.III.1860 owero: 108.706astenuti schede nullett7 di voti favorevoli al
Regnoseparato (19,9Vodegli allistati) Regnoseparato]rrg

Atti del XXXIX Congresso di stoia del Risorginento italiano (Palermo-Napoli,17-23 ottobre L960,
Roma, Istiruto per la storia del Risorgimento italiano, 1961, pp. 297-298.
irr 1" queitione delle schedenulle ha ardrato 1'attenzionedi commentatorioccasionaliche
si sono pronunciati utilizzando la rete. Un ral Fabrizio Billi, ha ritenuto di dover scrivere:
osempre a proposito dei plebisciti, Marrucci, nella foga di dimostrareche I'unità della penisola
,ron r.ntit^ d.Jl" popolazionima imposta dall'alto, avarLza sospeftisu possibili manipolazioni
"iu Ma se il voio, secondoquanto descrive,era di fatto pubblico, con un'urna per il sì ed
del voto.
un'altra per il ao nella piazza del paese, com'erano possibili voti nulli?> [www.comune.bolo-
gna.it/iperbole/..
- ./sche-martucci.htmll.
Al bloggerBilli sfuggeuna dato fornito dalle fonri e richiamato dalla letterafura secondaria:
le schededi voto erano prestampatecon il sz'e i. no; pacchi di schedecon iI sr'all'annessioneerano
state distribuite ai cittadini alli51a1iin gutti i comuni coinvolti nella consultazioneplebiscitaria
(Srati dell'Italia centrale, Due Sicilie, province umbro-marchigiane):il giorno del voto ogni
singolo elettore avrebbe potuto portare da casala schedagià awta precedentemente,opplue
utilizzare una delle schedecontenute nelle ceste poste ai lati dell'urna. Qualora il cittadino al
momento del voto non avesseúovato nella cesta alcuna scheda,avrebbe potuto prowedere
manualmente,scrivendoil proprio suffragio (sìlno)su di un foglierto di carta; in basea quanto è
daro leggere,la schedaveniva annullata se non risultava chiara f intenzione di voto: a) se Ia
schedaliestampata era corretta o pasticciatamanualmentecon cancellafureo riscritrure, b) sela
i'autarcfuca" manoscrittarisultava illeggibile ovvero riportava formule estraneeal que-
scheda
sito plebiscitarioufficiale (ad es., in luogo di <RegnosepalatoD,vi era invece scritto "voglio il
Granduca" o formule analogherelative ai cessatisovrani).
La penuria di schedee la presenzadi moltissimi analfabeti, spinsei governi pro-dittatoriali
di Napoli e Palermo ad autor'nzare l'uso di registri (sulla falsarìga della prassi introdotta dal
ministro dell'Interno Luciano Bonaparteper raccoglierei voti favorevoli al colpo di Stato del 18
brumaio anno VIII). In principio, si sarebbero dowti utilizzare rre distinti registri (sì, no,
astenuti), ma è probabile che la penuria di quaderni portasse a utihzzare un solo registro le
cui paginevenivano divise in tre coionne; in questocasoiI voto nullo poteva aversi seuno stesso
cittadino risultava aver votato due o più volte.
Si tenga, infine, presente che si registrarono casi in cui il numero di schede favorevoli
all'annessionerisultava superiore al numero dei votanti: in quei casi, presidente e scrutatori
dovevano dichiarare nulle le schedeeccedenti.
1r8GiuseppeLa Farina Plebiscito,in <<Ilpiccolo Corriere italiano>>, anno VII, n" t2, 78
,Il
marzo 1860 riedito tn Scitti politici di GiuseppeLa Faina, Raccolti e pubblicati da Ausonio
Franchi, Milano, Tipografia già Domenico Salvi e C. (direttore Lodovico Bortolotti), 1870, II,
p.287, forniscecifre leggermentediverse, accreditanda 426.506 voti annessionistie appena254
voti favorevoli al Resno seDararo.

124

j
I risultati attestano I'interventismo manipolatorio di Luigi Carlo Farini
molto meglio di mille com.menti,ma, al tempo stesso,riducono drasticamente
I'efficacia del voto in ternrini di spendibfità politica. Difatti, la circostanzache
su poco più di mezzo milione di chiamati alle urne, vi siano percentuali asso-
lutamente irrisorie di voti nulli (750) e di voti d'opposizione (favorevoli a un
<<Regno separato)>:756)finisce con il rendere ininfluente politicamente questo
voto, anche come mero sondaggiodi opinione.

10.2. ll aoto in Toscana


In quello che era stato iI Granducato di Toscana,la regìa piebiscitaria vede
all'opera iI barone Ricasoli - che ha dovuto superare le sue conffarietà ini-
zíúlte - e il fornaio mazziruanoGiuseppe Dolfi120della SocietàNazionale. La
corrispondenza diplomatica della Legazione francese a Firenze e gli stessi
Cartegi del Barone ci restituiscono in tutta la sua vivacità la costruzione dei
pressioni irresistibili,
consensoricasoliano. Bettino Ricasoli mette in moto pressioni irresistibili, f.a
fa
diventare unitari antichi partigiani del Granduca, scioglie circoli, procede di
tanto in tanto a degli arresti, sostituisce gonfalonieri (sindaci)r'1.Poi, voige il
suo occhio al contado, taccomandando di inquadrare militarmente gli elettori
per far votare i campagnoli sotto il peso delle gerarchie cittadine, come recita
un celeberrimo brano di una sua circolare al governatore di Livorno:

I fattori alla testa dei contadini deila propria amministrazione,il possidentecampa-


gnuolo il più in-fluentealla testa degli uomini della sua parrocchia, i1 cittadino più auto-
revole alla testa degli uomini che abitano una strada, una contrada, ecc., con vessillo
italiano gurdi e capitaniin drappello,in schierapiù o menonumerosa,ma sempteordinata,
e dignitosamenteprocedèndo,all'urna dei destini della nazionela suacomitiva,e ciascuno
vi depongala suascheda,e quindi retrocedae ad un punto stabilito il drappellosi sciolga
conla quiete e la dignità, che deriva daila coscienzad'aver compiuto un alto doverel22.

tle Sulla perplessitàdel gruppo dirigente toscanorispetto al suffragio universalemaschile,


cfr. Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscitoin Toscananel 1860,cit., pp. L5-23.
r20 Inopinatamente úbattezzato <<Giuseppe Dolcb dall'erudito pisano Gian Luca Fruci, //
socfltfleflto deltanità nazionalc,Linguaggi,iconografiae pratiche dei plebisciti isorgimattali (1848'
70), at., p. 575; d'altra parte, Giuseppe Dolfi era stato pru sempxe<il {ornaio che portava i
pasticcini alla corte &Pùazzo Pitti ma che era fervente mazzinianor>(Mauro Bonciani, La dolce
ibellione. GiuseppeDolfi, ilfornaio amico dei nobili. Che costrinsei Lorena all'esilio, per seîÌlprc,
<<IICorriere fiorentino>>,16 febbraio 2011), risultandone, quindi, comprensibile la trasforma-
zione metonimica del suo cognome in <<Dolcb.
r2r 11diplomatico de Ferrières al ministro degli Esteri llalewski, Florence, le 26 juillet
1859, in Raffaele Ciampini, ll'59 inToscana, cit., p. 189.
E Bettino Ricasoli ai prefetú e al governatore di Livorno, Firenze, 3 m'ano 1860, in
Cartegi di Bettino Ricasoli, a cura di Mario Nobili e Sergio Camerani, Roma, Istiruto storico
itaiíano per I'età moderna e conremporanea,1960, XU (Jt gennaío ffi6A - 3! marzo L860),p.

125

iL :;- .'- _,,


i di-
euando si awicina il momentodel Plebiscito,tra Parigi e Firenze
,p"..i cifrati si susseguono-anche più volte nell'arcodi una stessagiornata.Si
tiatta, ben inteso, dioru fonte partigiana,visto che la Franciavede sfumare
l'obieitivo bonaparristadi far sedereun Napoleonidg- Jéròme-Napoléon, cu-
gino dell'i-p.rrior. - sul trono dell'Italia centrale.Ii governofrancesesembra
interessato .orror.erequali margini di libertà saranno lasciatial corpoeletto-
"
rale: risulrerannoieggermentesuperioririspetto a quelli riconosciutinell'aprile
successivoagb abítanti di Nizza e Savoia, chiamati ad esprimersisul "ricon-
giungimento" con la Francia in regime di occupazionemilitare garantitadal
transito, proprio in quei giorni, del Corpo d'armatadel MarescialloVaill6n1,
già stanzi^to a Milano.
plenipotenziario
dal plenipotenziario
Il clima fiorentino è reso da un dispaccio inviato dal
francese Mosbourg il.5 mavo; iI diplomatico rileva che <<1e popolazioni non
sarannocostrette nel vero sensodel termine, ma il solo fatto che i'opposizione
L
non abbia né organo né facoltà di discutere, inficierà sempre la sincerità fi
L, questo voto>, dicendosi convinto che <<1'opposizione si tradurrà in asten-
i

sioni>>123.
II6 marzo 1860, a circa un anno dalla cacciatadel Granduca Leopoldo II e
solo cinque giorni prima del voto, viene finalmente concessala libertà di
stampatza.11<<Baronedi ferro>>ne avrebbe addiritturaf.atto a meno, come si
evince da questo telegramma del 3 marzo:

Pendantle périodedu vote je ne publieraique ce qui rasstueet aidedansle sensla


démonstration d'union 125.

de Ricasoliqu'il proclame
Ma un allarmedi Nigra che 1oinvita a <<obtenir
liberté absoluede la pressepour tout le tempsdesvotations>>126promuoveun
energicodispacciodi Cavour127 che parerendersicontodelf inutilità propagan:

228; stranamente,Giorgio Candeloro,DallaRiuoluzianenazionaleallUnità, cit., p. 405 n.55,


sbagliando,collocala citazione ricasoliananel voi. X, p. 250.
r21Dépéchetélégr. chffiée del diplomatico Michel de Mosbourg al ministro degii Esteri
Thouvenel,Florence,Ie 5 mars 1860 10 h 20 matin, in Raffaele CiamFini, II'59 ín Toscana,cit.,
pp.27I-272.
r2aSecondoNidia Danelon Vasoli, Il plebiscitoin Toscaranel L860,cit., p. 70, fino <alla
vigilia delle elezioni, il controllo governativo sulla stampa, atruato con estremo riggre, rendeva
del tutto impossibile qualsiasi presa di posizione contraria alla politica governativa ed alle sue
direttive>.
r2r Tel. cifr. di Bettino Ricasoli a Cavour, [Florence] .J mars 1860, in Camillo Cavout,
Epistokrio.XVII* (1860 - gennaio-marzo), cit., p.369.
126Tel. cifr. di Nigra a Cavour, Paris le 4 mars 1860, ibiden,p.379.
r27Tel. cifr. di Cavour a Ricasoli, Torino 5 mamo 1860: <Thouvenel detto Nigra che
votazione toscana,se libera da pressionesarda e del Ricasoli, sarebbe'perautonomia. [...] si è
lamentato in Toscananon esserelibertà di 5fampa:prova, decretoper giornali religiosi; quindi

L26

l
II
I
;l
il
distica di una consultazioneelettorale gestita in regime di censura.Tuttavia lo
statista, pur avendo speso il nome del re, non è però sicuro che il Barone
avrebbe obbedito, dato che <il est tellement entèté, qu'on n'est sùr jamais
de lubttt; io stato d'incertezzaproduce un nuovo telegramma:

Verrillez me faire connaître ce que vous avez fait pour la presse.Je considère la mesure
que je vous ai conseillé à cet égard comme de la plus haute ímporrance 12e.

Su questatardiva concessionesi tiversava il sarcasmodell'organodei Ge-


suiti che parlò di <ipocrisia politico> perché i pochi giorni a disposizione non
consentivano di <<fondarenuovi giornali politici e di raccogliere associati>>,
segno evidente che <d'intenzione del governo toscano era di permettere la
lettura de' soli giornali che non esistevanor>r10.
Che fosse una misura priva sostanzialmentedi effetti pratici, 1o attesta
an-cheil diplomatico franceseMichei de Mosbotrg, secondocui <<questo prov-
vedimento così a ridosso della data fissata per Ia consultazioneè, per così dire,
illusorio>>,risultando <impossibile che una opposizione si organizzi in così
pochi giorni, quando per un lungo periodo. di tempo non ha awto organo né
facoltà di discussioner>r11. L'autonomista cattolico Eugenio Albèri pubblicò
una protesta in data 8 maÍzo i.860, tre giorni prima del voto, per .li"e che Ia
libertà di stampa <<veniva largita per far credere ai mondo che ia votazione aila
quale viene chiamato il popolo toscano abbia avuto il sussidio della libera
discussioneche la prepari ed awalori>>r)2.
Una forte preferenza per i chiaroscuri emerge da1 quadro delineato dallo
scienziato legittlnista Filippo Parlatore, sicfiano ma residente da tempo a
Firenze; anche se la sua appare una testimorianza in{iciata dalle dichiarate
simpatie granducali:

Correvano per le vie della città, e fin dei paesi e dei borghi frotte di gente cantando,
schiamazzando e portando pubblicamente sul cappello il voto del sì stampato e diffuso dal
governo a migliaia e migliaia di copie per ogni parte, facendo perfino che i parrochi di
campagna conducesseroaI suono di strumenti e di bande i contadini restii a compiere il

parrebbe opporruno e tugente dare qualche maggiore larghezzaper dimosuare libertà votor>,in
Camillo Cavour, Epistokio- XVII* (i860 - gennaio-marzo), cir., p. 186.
. 128Cavoul a Nigra, [Turin] Lundi 5 mars 1860, ibidem, p. 39t.
12eTel. cifr. di Cavour a Ricasoli, Torino 6 matzo 1860,
ibidem, p.393.
rr0 <<LaCiviltà cattolica>>,
Anno undecimo, VI, Serie quarra, 1860, p. i06.
D1 I1 diplomatico Michel de Mosboug al ministro degli Esteri Thouvenel,Florence, le
7
mars L860, in RaffaeleCiampini, Il'59 inToscana, cit., p.276; sulle difficoltà degli oppositori
anti-unitari a svolgere opera di propaganda in previsione del Plebiscito, cfr. Nidia Danelon
Vasoli, Il plcbiscitoin Toscananel 7860,cit., pp. 40-4!, successivamenre rorna sull'argomenro
parlando di <<assoluto divieto di qualsiasigenere di aperta propagandaseparatisto> , p. 67.
t)2 <<LaCiviltà cattolica>,cit., p. 107.

r27
Gf impiegatieranósollecitatia votare
grandeatlo, comedicevasi,dellasovranitàpopolarè,
anch'essiil voio pubblícamente,per timore di
dai loro capi e ,op..iorie votandoportavant
esserealtrimenti *.'#i1i,tt d.eli'""ri.hi governi. I signori, i patrizii, e gli al-tri partigiani
dù;;, ;;i.hé ;.;;;;;; o Àdui'ti dagh asitatori che I'insultavanoe fin gli rompevano
del popolo,vendendosiper le vie e per
i vetri dellefinestre,e eccitavanocontro ad essiI'ira
e cognome_lt:tT.T::::1"j1rt,:
le gazzetiepubbiicanúorit. airt. dei codini>.connome
si presentaVano o sl presentavanoul
si "er"r,o a|Îontanatidal paeseo, se rimasti, non
pochissimonumeror'-
per
Eppure, non futto va per il verso giusto- Anche se i mezzadri toscani,
opporsi aqa
it p"riiiolare tipo di relazioni personali non sono in grado di
qual-
coercizione unitaria dei proprietari terrierilia, proprio a Bettino Ricasoli
cuno dice no, tentando ii mettersi di traverso. Mi riferisco u <<fattídi Brolio>>
che hanno per protagonisti
-al alcuni contadini, fittavoli del Barone, che rifiu-
tano di prrt..ip"r. Plebiscito, lamentando la mancata consegna 4:4^
Vale
scheda prestampata favorevole al Regno separato (e cioè anti-unitaria).
a dire .h. , loro - come a grar- parte degli elettori convocati negli Stati
(favo-
italiani - non erano state .otr.grr"te entrambe le schedeprestampate
revole e contrari a alla Monarchia dei Savoia), ma solo quella con il sàall'an-
1.r"rriorr.' di qui, la protesta vivace, con sassaiola,<<dialcuni -contadini del
come
É-orr. Ricasoìi,'i quali non pare volesserociò che il padrone voleva>>1rt,
sortolinea sarcasd; il Guaràasigilli del governo toscano. Un segno evidente
di rapporti agrari t4mente vessatori da indurre i campagnoli protestatari a
uaJtiiarela prima occasioneutile per inscenareuna clamorosaprotesta contro
l'irascibile .iBet-Bey)>,come .r" ,t^to ribattezzato per sottolineare la sua
innata tendenzaal <<dispotismo di Bey tutco>>116.E questi, da Bey si comporta,
(com-
tanto da ord.inare che ii proceda all'arresto di una dozzina di paesani
preso don Benedetto Vestrucci, parroco di San Regolo a Brolio), -rutti succes-
livamente amnisriati il 20 marzo 1860, ma a frittata ormai Í.atta, visti i
risultati delle votazioni a Gaiole in Chianti. Infatti, su 1400 cittadini maschi
(con 34
ventunenni abiiitati al voto 869 si astengono;mentre dei 531 votanti
schede nulle), ben 187 si pronunciano per il Regno separatoe solo 310 per
1'annessione 117.

rrr Filippo Parlatore,Mie Memoie, a cura di AgneseVisconti, Palermo, Sellerio, L992, p'
307.
rr4 Cfr. Martin Clark, II Risorgimmto italiano. [.Jnastoria aflcora cotttfoueqd, cit., p. 128'
rr5 Eruico Poeg,,lvttmoie stoiche del Goueno della Toscananel 1859'60, Pisa, Tipografia
Nistri, L867,II, p.239.
D6 Emanuele Marliani ad Antonio Parizzi, Bologna 2 dicembre 1859, in Lewis Fagan (a
cura di), Letterc ad Antonio Panizzi di uomini illustri e di amici italiani (1823-1870), Firenze'
Barbèra,1880, p. 400.
rr7 Cfr. Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscitoin Toscananel 7860,cit., pp. 114-115'

iii L28

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Plebisciti fi annessione degli Stati dell'Italia centrale
Territorio e anno formula Eletrori & votanti vori validi g nulTi schieramenti
Toscana Unione alla 514.000allis12li 387.496 366.571
i1-12.IIi.1860 Monarchia (= 29,6Voabitanti) voti validi MonarchiaSavoia
costituzionaledi re )86.445 votanti 4.949voti nulli t4.925
Vittorio Emanuele (73,3Vodegli allistati) ldefiniti anc}e Regnoseparato
II, owero: 147.555 astenuti (.votes perdus>trtJ
Regnosepa-rato (26,7Vo degli aiiistati)

Se in quel microcosmo chiantigiano appenaevocato il risultato può consi-


derarsi catastrofico, più in generale anche nell'intera Toscana le preoccupa-
zioni ricasolianesul peso dell'astensionesi awerano: restano a casa I47.555
elettori, pari al 26,7Vo del corpo elettorale. Le autorità attribuirono I'asten-
sione alle <<cattivecondizioni climatiche che in molte località di montagna
avevano reso impraticabili le strade>, oppure all'assenzadei lavoratori stagio-
nali; ma è stato ricordato che sovente tali argomenti venivano uti)uzati per
celare <{unasituazionepolitica piuttosto precaria e oggettivamentesfavorevole
alla soluzioneunitaria>>lle.Resta da aggiungereche con i suoi 4.949 voti nulli e
le sue
le pîeferenzeper il <(Itegno
14.925pîelerenze
sue L+.)z) <<Regno separato)>,uil Lr"faIìQusaLU
sepalalo)>, Granducato bsluura espri-
sembra sùPrr-
mere una situazione manipolatoria leggermente meno pesante rispetto ai terri-
tori governati da Farini.

10.3. II uato in Ilrnbria e nelle Marche


Le province pontificie umbre e marchigiane non vota.rono neila stessa
tornata pred.ispostada Ricasoli e Farini, dato che nel marzo 1860 erano ancora
sorto la sovranità di Papa Pio IX. Solo nel momento in cui il Corpo d'armata
comandato dai geneîale Cialdini e da Vittorio Emanuele varcò la frontiera di
Cattolica in direzione del Tronto, al fine di raggiungereGaribaldi a Napoli, si
poté procedere all'occupazione di questi importanti territori, riducendo lo
Stato Pontificio al solo Lazío.
L'indispensabile plebiscito di annessione,tenuto due settimane dopo il
voto meridionale, fu organizzato dai Regi Commissari Lorenzo Vaierio (pro-
vince marchigiane) e Gioacchino Napoleone Pepoli (province umbre) con ca-
ratteristiche simili a quelle già registrate negli altri cessati Stati deil'Italia
centrale e nelle Due Sicilie. Dunque, un numero di votanti oscillante tra il
63,79Vomarchigiano(36,2IVo astenuti)e il 79,4Voumbro (20,6Voastenuti);
I'eccessivamodestia di schedenulle; il numero estremamentecontenuto di voti

lrs Celestino Bianchi al conte di Cavour, lFlorence] 16 mars 1860, in Camillo Cavour,
Epistolaio, XVII* (1860 gennaio-marzo),cit., p. 471.
lre Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscitoin Toscanane|1860, cit., pp- 134-136.

129

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t -_
plebisciti di annessionenelle Marche e umbria
voti validi e nulli
Territorio e anno
212.000allistati 734.977voti validi 113.78)sì
Marche Volete far Parte
(= 24,9Voabitanti) 260 voti nulli L.212no
4.XL1860 della Monardria
costituzionaledi I35.255votantir{o [sospettaVo trriso'
Vittorio EmanueleII? (63,79Vodeeliallistati)ria di schede
nullel
16.745votantil{o
(36,2tVodeeliallistati)
Volete far Parte 123.011aliistati 97.348 voti validi 97.040sì
Umbria
della Monarchia (= 26,1V0abitanti) 160 voti nulli 268no
4.XI.1860
costituzionaledi 97.708votanti [sospettaToirriso-
Vittorio EmanueleII? (79,4Vadegli aliistati) ria di schedenullel
25.303votanti
(20,ZIVodegliallistati

di inelut-
contrari registrato nelle Marchelal - si è scritto, per <dasensazione
- e quello
i*ifi.a, e dídefinltività rispetto alla caduta dello Strto pontificio>>r42
decisamente
----Éi". irrisorio avuto in Umbria.
a quando solide indagini archivistiche non arricchiranno le nostre co-
in una
noscenzein materia - e fino u quando gli storici locali si crogioleranno
document^tamainnocua ^gtogr^ii^- r*[ difficile restiruire un'identità collettiva
ai 76.745 elertori m"t.higi"^ni". ai 25 .303 elettori umbri restati a casapur di non
farsi <elettori di un giornà>>rar.Ma alcuni dati, comunque,inducono a riflettere; si
pensi ai i0.7j0 asténuti a Fermo (su 27.85ò aventi diritto), mentre a Castelfi-
dardo i 9l j astenuri sono controbilanciati da 725 votantiraa:quante altre realtà
.it adeguatamente indagate e disaggregate, riveleranno una polifonia
"ai".,
astensionista
-- Àdamente annegatain troppo ampi contesti regionali?
Mi sia consentito ipotizzare che quésta massicciaastensioneregistrata in
province 6anquil1epotJsseessereconúdina; meglio ancoîa,potrebbe attestare
un prod.nte JcettiJir-o campagnolo nei confronti di una devoluzione di so-
urarrità patrocinata da awociti e proprietari benestanti, scopertisi unitari del-
I'ultima ora: uno scetticismo che ,r.i Mu..ratese non verule attenuato dalla

r{0 paola Mag4arelli, Societàe politica dal 1860a ogi, in Sergio Anselmi (a cura dt), Storia
d'IUIia. Le regioni"a"UUríA a ogi. ie Marclte,Torino, Einaudi, 1987, p. 126, accreditatS5'0L9
votanti.
tat Ibidem, p. I27,Paola Magnarelli ded.icaun arguto cammeoal no espressoa Recanatida
<<sdegno-
Carlo Leopardi,'iratello di Giacomo e in fama di iibeiale, presentatomentre respinge
samentela schedacon il sì che gli viene porta da un solerte impiegator>.
taz Ibidem, p. L27.
lar Secondo I'incisiva formula di Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscananel 7860,
cit., p. 102.
-r4'r
Paola Magnarelli, Societàe politica dal LS60a aggi,cit., p' L26'

ú0
tardiva decisione di abolire I'imposta sul macinato, il 3- novembre 1g60,
ad
appena ventiquattr'ore di distanza daJvoto plebiscitario lat.

11. tr voto nelle Due Sicilie

Nel cessatoRegno delle Due Sicilie - divenuto territorio governato dal


Dittatore Garibaldi, presunto o probabile commissario del re Vittorio Ema-
nuele II - I'organizzazione dei Plebisciti viene curata con zelo e spregiud.ica-
tezza degni di Farini e Ricasoli dai due governi pro-dittatoriali di Palermo e
Napoli, cioè da Antonio Mordini e da Giorgio Pallavicino Trivulzio, nei limiti
di una situazione non del tutto sotto controllo, connotata da un duro conflitto
in corso. Va rilevato che, con le poche eccezioni qui richiamate, la ricerca
storica fino ad oggi non ha ancóra chiarito in quai misura i governi pro-ditta-
toriaii controllassero effettivamente il territoriora6. I1 problema riguardava
essenzielmentele province continentali del Regno delle Due Sicilie - detre
all'epoca Province Napoletane - dove il controllo garibaldino si limitava alle
città capoluogo; nelle campagne e nei paesini isolati trttziava a manifestarsi
l'ostilità contadina nei confronti delle nuove autorità pro-dittatoriali, mentre
rimanevano neile r.nanidi FrancescoII di Borbone le fortezze dt Gaeta, Capua
e Civitella dei Trorito,'con agguerrite e numerose guarnigioni la cui rilevanza
militare non era da sottovalutare. In una fase delicatissima, segnata da una
guerra in corso e da una crescenteinquietudine contadina, come organizzareun
voto a suffragio universale maschile?E, soprattutto, come accreditarela rego-
larità delle consultazioni?
II quadro generaledi grande confusione è accentuato daipasticci di Fran-
cesco Crispi, perché fino all'ultimo momento sembrava che i cittadini del
cessandoRegno borbonico dovessero essere convocati per l'elezione di due
distinte Assembleerappresentative - napoletanal'una, sicfiana I'altra * senza
doversi direttamentepronunciaresu di una fusione affrettata con il Regno
dell'Alta Italia o, per meglio dire, sullo scioglimsntodeif indipendenzadelle

rat L'awocato Luigi Tegas,nativo di Pinerolo,


deputato al PariamentoSubalpinodalla V"
legislatura (1851), viene nominato dal Regio Commi5521ioLorenzo Valerio (suo collega alla
Camera)Commissariostraordinario al comune di Macerata il 1" ottobre 1860; ed è in tale veste
che l'awocato Vegas il 3 novembre annuncia 1a tardiva abolizione delf impopolare imposta sul
macinato; cfr. Marco Severini, Dal gauetno prouuisorto al plcbíscito: notabili e patrioti nella
Maceratadel1860-6l,inMacnata e l'[Jnità d'Italia, a cura di Marco Severini,Milano, Edizioni
Culex, 2010,p.25.
r{6 Opta per il completo controllo del terrirorio
da parte delle nuove autorità di emana-
zione garibaldina (dando la quesrioneper assodata,senzacitare fonri) il pubblicisra siciliano
Salvo di Matteo, Quando il Sudfece l'Inlia. Fatti e nisfaai dcllUnità, Palermo, Edizioni Arbor,
2 0 1 1 ,p . 1 8 9 .

L37
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a beneficiodella Coronasabauda.Poi,
Due Sici]ienel crogiuolopan-i.1a$no,(sollecitatoda Cavour)avevafinito con
l,imposrazione f"r;:;;;; íi i;^Uiyicino
I,imporsi, anche:#" ;;t di opportunità politica quellache nei fatti era
deilafalsaalternativadel
un'annessione incon dizíonata- qti;; to.,''tt^ utttht <<ilPopolo
<<Regno ,.p*r^ro,l"-;;;; urrotui,^ d"llu formula mazzineggiante
,ri.ne adeguatamente inquadratoda
vuole l,Italia orr" . irriirririUii.". ii *tio 'iai gotttioi pro-dittatorialisi muo-
un'abile g.rtiorr. Ài.orrr.nro; incoraggiati
vono i Consigli.;;rli, i""i^"a" inliizz,idi f,lausoall'imminenteplebiscito'
a re VittoriJEmanuele e all'Italia unita147'
compiereallo stesso
D'altra paîte, {retta e inesperienzaavevanofatto
una setdmanaprima
Garibaldi più di un passo-faiso. Per esempio,appena
<colquale.il Dittatore
del voto viene .*uruio i1 decreto15 ottobrl IAe1iZtl dell'Italia, e che
Garibaldi dichiara .h. 1. Due Siciiie fanno parle-inte-grante
a[óra, perché chiamarei
egli deporrà la Di,rur*u nelle mani del Re>. Ma
già decisadall'alto?Anche
cittad.inial1eurne sela transizioneistituzionaleera popolareai
se nel voto prevaleva1'aspettorituale bonapartist;de1'adesione
dei nuovi sudditi?
disegni di alta politica,_percheoffendere la suscettibitità
Gaeta indstzzavale sue
Secondoil g.rr.rul. UorUorri.oPi.tto Casella,che da la libertà al
proteste t;;do non solo non veniva <dasciata
"U'n*frI,;
d;;#.rr"r. la sua opinione>>, ma non ci si preoccupavaneppuredi
ffiJ britannico
serbareIe apparenzelas. Questi eraancheI'opinionedel diplomatico
Henry Elliot, ,..orrdo cui i Nóf.r""i <avrebberopreferito,apparirloro a
invecedi dovere col voto
decidereai propri"ìniziativa d.f loro stato futuro,
del 21 ,.*pti..,f,.;;;;rili;;;l ;;*i'".nto del resno a Vittorio Emanuele
cosìdecretatoda1dittatore>>1ae' prevedonoche
sia in sicilia che nel continentedisposizioni-pro-dittatoriali
in formazione militare
la Guardia Nazionalein unifot*. ri fr.t.ttti u11.urn.
precauzionipredetermi-
dandopubblicadirrror*^rione della ,..1r^ unitaria; tali
britannico Henry
nano 1'esitod.1;;t", tanto d" i^t scrivere al diplomatico
sarebbein ogni
Elliot: <Io non .t.d; che 1a propo."ione dei voti negativi
casomolo alta, ;;;;";li.;p.ii;;;iodi.t"i la possibilitàè ancoraminote>>l5.'
ma preved:ldo
Le operazionidi rroio deuo"o t"oig.r1il 2Lottobre 1860,
Mordini e Pallavicino
una massicciaaffluenzadue decreti i.i Pto-Dittatori
fino al 22 otto"
autorizzan"I" ;;;t"gu d.[. votazioni e la chiusuradei verbali

r.r7Cft. FrancescoBrancaro,La Dittaturagaiballina nel Mezzogiorflo e in Sicilia,Trapani'


EdizioniCélèbes, t965, P.324. di
di StatodegliAffari Esteria tutti i Rappresentanti
ta8Circo'kredi S. E. il MinistroSegretario
Gaeta>n" 15, 14 novembre L860, p' 2'
S. M. @. G.) presso Ie Potenze stranieri,<<Gazzettadi
1r, 11diplomaticoHenry Elliot a Loid Rursell,ministro degli Esteri, 18^ottobre1860' in
1972(19'8), p' 41L'
Denis Mack Smith, Coiou, i Cor;bold;nil lg6O,Tórino, Einaudi, Esteri, 16 ottobre 1860'
t50I1 diplom"i.. iL*y ÈUio, LoJ Rrrrr"ll, ministro degli
"
ibidem,p. 476.

ú2

I
---r
bre151.A differenza di quanto si era fatto nelle Regie Provincie deli'Emilia e in
Toscana, dove ai votanti era stata prospettata I'alternativa tîa annessionee
Regno autonomo (salvo non distribuire la secondascheda, come era accaduto
ai fittavoli di Ricasoli), agii ex sudditi borbonici non è lasciatascelta, dovendo
essi limitarsi a dir sz'a Vittorio Emanuele: tanto da far scrivere alio storico
Martin Clark dell'Università di Edimburgo che i Plebisciti garibaldini <<furono
ancora più farseschidi quelli che si erano tenuti nell'Italia centrale>>1t2.

L1.1, il uoto in Sicilia


I documenti pubblicati dallo storico inglese Denis Mack Smith in quello
che ancora oggi resta tra i più importanti lavori di riferimento sulla crisi del
1860, attestano un elevato livello di confusione nella gestionedelle operazioru
di voto in Sicilia. Per non pariare di ben più gravi lesioni della iegalità quali la
compravendita di schede elettorali collocate sui mercato nero a 2 scudi 1'una,
secondo una comunicazione inviata ai Pro-Dittatore Antonio Mordinir5r. A
Palermo molti elettori smauiscono i certificati, votando poi aila rinfusa; a
Siracusa, visto che Ie autorità non predispongono liste eiettorali, i votanti
sono autorizzati a firmare su un registrolta. ll governatore di Caltanissetta
comunica a Mordini di aver proibito 1apropagandaautonomista;il governatore
di Girgenti <senzain nullo coartare ia libertà del voto>>raccomanda u colla-
boratori di <<elevare1o spirito pubblico a quell'altezza che reclamavano gli
interessi d'Italia e le concordi aspirazioni della Sicfia intera>>rt5.
Ad ogni buon conto, per eliminare qualsiasi ambigultà o malinteso, le
autorità dispongono che ovunque la Guardia Nazionale voti inquadrata mili-
tarmente in uniforme dietro grandi bandiere e cartelli inneggianti al sì.
In Sicilia, all'apertura delle urne iI risultato supera, apparentemente,ogni
più rosea previsione. Gli allistati risultano 575.000, gli astenuri 142.280 (paú
aJ'24,8Vodegli allistati)),i votanti 432.720, assegnando alf ipotesifusionistaun
risultato
rròLrrlaLusuperioreal
suPcrrure'àt 99Vo, soll 667
77"/Q) con soli voto aluliluato:
ool no e nessun voto annullato: assenza
altamente improbabile se commisurata all'elevatissimo tasso di analfabetismo
registrabile nell'isola e alla con-fusionepresente in quei comuni in cui si era

ltl Cft. Francesco Brancato, I-a Dittatura gaibaldina


nel Mezzagiomo e in Sicilia, cit.,
p.329.
1t2Martin Clark, Il Risorgimento
italiano. (Jna stoia ttncoruconbouena,cit., p. 134.
r'r P. Grofani al Pro-Dittatore Mordini, L1
ottobre 1860, in Denis Mack Smith, Cauoure
Garibaldi ne|7860, cir., p. 474 n. 4.
rt{ Da varie comispondenzedi giornaii
dell'epoca (<Ii Regno d'Italia>, <L'Indipendenter>,
<<L'Annessiono)riportate sinteticamenteda Denis Mack Smith, Cauoure Gaibaldi nel 1.860,
cir., p. 472 nn.7-3.
t'5 lbidem, p. 475.

L33
I
iI
I
I
I
Il l
tl. ..*.--_
I

aperti' Ma torniamo all'awerbio "apparente-


optato per la firma su registrí
il giudizio successivo'
mente" con cui h;;;J"'f"*"è
Sicilie
Plebisciti di annessionedelle Due
Elettori & votanti vod validi e nr'lli
Territorio e anno
432.720voti validi 432.053 sì
Ii PoPoloSiciliano 575.000aiiistati
5rcilra
(-- 25Vaabitanti) 0 vori nulli lsosPetta 667no
2L-22.x.1860 wole I'ItaIia una e di
I'inesistenza
indivisacon Vittorio 4J2.720votanti
(75,2Vodegli allistati) schede nullett6l
EmanueleII Re
Costiruzionale e i suoi 742.280astenuti
legittimi discendenti? (24,8Vo degii al"listati)

astenuti:
riservanosempredellesorprese'Partiamodagli
I dati disaggregati
quattfo, nel complessouna massanon
in Siciliae ,.rt^to ? .ut^ "" cittadino su pesantemente I'imma-
trascurabil e dí t42,280 isolani*tggiott""i.che attenua
da baribaldi' In realtà'il
gine oleogr^fi.^di rrrl-fri"r.ti" alirutto affascinata
coupd.efoud.r,,'rl^;;; (;*.bb. ,.io.co negarlo),ma eravenutostemperandosi
che
sullaquestioned;;J", qtr.tdo a Bronteú7i contadinisi eranoresi conto
solo a Bronte, dato che la rivolta
il Dittatore non era dalla ioro purt.. fuf" non
contadinaavevaí"i.t**t" *ótri comuniisolani,rischiandodi compromettere
Regalbuto'Bronte'
ffi;;;il 'old;i; daPúzzie Resuttano (26-30giugno)a
E dunque
in agosto.
rnarrdazzo,
castigit;;Bi;;;;"ix1;wJql
jrt;àf;i"rr" i 4qt rnunicipi
mancatadivisione dei
iaotizzabreche di contadini delusidala
d;*i .l*H*"; rintracciaregii astenutie 1eloro ragioni'.-
. Un minuscolo-girod'orizzont" .i ,it .ta che n ilg distretti elettorali
voti contrari' A Palermo su
siciliani (su .o*ptJrri, i 292) non risultano appena
40.50jallistatisi astengo no 4240cittadini, votano 36.267esprimendo
24.000; Alcamo t4 no e 20
20 voti contrari e 15 nulli; Messina8 contro
nulio e 676 astenutia fronte
asrenuticontro 3.024 sì; Cefalù4 no, un voto 1646allistati'
di 1.GB2sì; a patii it ,r,rÀ.ro di u.t.rroti ,op.tu qoellodei votanti: votanti' 1a
70 su 2'500
mille astenuti, 646sì.A Girgenti-Jovei zo diventano
tanto da provocare<<cla-
cosaviene presentatacomeou.rgogto,a e irritante>' Mordini'
morosed.imostrazioni>> e una t"tt.t?ai spiegazionidel governatorea
ignoratodalla lettera-
Ii plebiscitoapparetema ,roppo ghiotú p., .rr.tà

mei'
rtó Tuttavia, Maria Montesano, Pattiti politici e p.lebiscitoa Napoli e7e.(-prouince
a Palermo t f ^ C"f^lù; va detto che
dionali nel 1810,cit., pp. 106-107, ,.girtru'r!-;;;tilt v' retro n' tt7 '
sul tema delle schedenulle
talora l'autrice fa dei pasticcini ,r.l pr.r.rrArJi dati; ciclo & Nottellc
rt7 Sui fa*i di bronte, u. l^ nou.úu ai Cio""nni Verga, Lib-ertà,del
a
Memoriístoiche di Bronte' Nino Bixio
rusticaneedite nel 1883; inoltre, Benedetto R"ditt, 2009' pp'
AssociazioneBronte'insieme'
Bronte[l910], con Introduzione di L.onrrdo S.i^r.í",
Vu,,.iti nel7972, Bronte - Ctonacadi un massacto
95; straord.inario il fifun girato da Florestano
clte i libri di storiaton hanno raccontato'

134

i.
tura. Così, ne -I Vicerè - il grande romanzo verista d'ambientazione siciliana,
pubblicato da Federico De Roberto nel 1894, quando ancora soprawivono
molti testimoni del 1860 - vediamo ricostruito ion tratti eloquenti il clima
di fittizio unanimismo che presiede aI voto. Ma a un secolo diiistanzu d"gli
awenimenti, in un romanzo "risorgimentaie" ancora una volta ambientaio
nella Sicilia della secondametà dell'Ottocento, l'autore GiuseppeTo*uri ài
Lampedusa - appaîtenente a una delle più anriche famiglie dill'aristocrazia
isolana - sente la necessitàdi mettere a fuoco la questione del Plebiscito. Il
protagonista de ll Gattopardo, che pure ha votato con disincanto per l'annes-
sione, non sa darsi pace per un .s/'genercJvzato,senza sbavature. Sarà Ciccio
Tumeo, modesto organista della Chiesa madre, rendendolo partecipe del pro-
prio stato d'animo di vinto dileggiato, a fornire al principe Don Èabrizio di
Salina una chiave di lettura della giornata del 21 ortobre:

Io, Eccellenza,avevovorato'no'. 'No', centovolte'no'.Ricordavo quellochemi avevate


detto:la necessità,I'inutilità,l'unità,l'opporrunità. Avreteragionevoi, maio di politicanon
me ne sento.Lascioguestecoseagli altri. Ma CiccioTumeoè un galanruomo, poveroe
miserabile, coi calzonisfondati[...] e queiporciin Municipios'inghioitono la miaopinione
[...].Io ho deto neroe loro mi fannodire bianco!Perunavoltachepotevodire quàlo che
pensavo quelsucchiasangue di Sedà'ra mi annulla,fa comesenonfossimaiesistito[...]trt.

Dietro le forme melliflue del "consenso forzoso" - gestito nel garropar-


diano paesedi Donnafagata dal sindaco e futuro acquirente di Beni nazionali
Caiogero Sedàra- iI nuovo regime costituzionale che dimostrava di non poter
sopportarepochi zo d'opposizione, si palesavanon dissimile dal cessatogo-
verno. Visto che <<centomila "no" in tutto il Regno non avrebbero mutato nulla
al risultato, 1o avrebbero anzi reso più significàtivo>15e.

11..2.Il uoto nelle PrcainceNapoletane


Se Ia Sicilia più o meno paaficata vota così, nei Reali Dominii al di qua del
Faro - úbattezzati Province Napoietane- si continua a combattere.Due eserciti
regolari,il sardoe il borbonico, e uno uJficialmenteirregolare,quellogaribaldino,
si contendonoil controllo dei territorio. Tre importanti fortezze- Capua,Gaeta e
Civiteila del Tronto - sono ancíra presidiate dalle truppe napoletaneche, fre-
quentemente,lancianoin ricognizione delle coionnemobili appoggiateda reparti
di cavalleria. Nelle città sembra che le nuove autorità pro-dittatoriali trovino
consenso;ma il vastissimoterritorio monruosoche si snodadagli Abru zzi aJI'ahta
Puglia, dall'Irpinia aI Vulrure, fino ai massiccicalabresidel Pollino e d'Aspro-
monte, comprendendoviil Gargano e 1aLucania, risuita sempreconteso.

rts GiuseppeTomasi di
Lampedusa,Il Gattapardo,cit., pp. 109-110.
L'e Ibidem.

135
I
I

guerradurissimaper imporre un effet-


ci sarebberovoluti cinque^t- di
vecchioRegno-Eppure, stra-
tivo controilo dei ;;;"i potàri sul territorio dei
namenre,l. op.r#;; ;'ù;;;;+ p*. non .ne.risentanoo, quanto.meno,1a
non vi ha prestatola dowta
riflessionestoriografica,con raflssimeeccezioni,
disattentanon
^".*i"". agrr""..lú di una storiografia_maggioritariamente
"voto
sembranoinfiarr".
j" r[orarità der 1. piime. insorgenzeche.a macchia
e C-aiabrie'All'e-
d,olio comincianon Lt.tlssare Capitanata, .Lltuzzi, Lucania
FrancescoCa-
poca1asiruazioneal4-."ae fluida, che i-getteralenapoletano
*1a ;r"fg."aori Cancellerieeuropeedà Gaeta,ha buon gioconello smon-
"[. quello
tare le stessepremessedella .o.tro1t^"ioneplebiscitaria,sottolineando
libera>:
che avrebbedovuto essereun assiomaowio, <la volontà popolare...
dottrina,delia Sovra-
Anche accettandoper un momentoin tutta la sua estensionela
che sialeciio ad un popolocangiarenon solofa forma del suo
nità nazionaleed.
"--.ià"a" atto di sua.volontà le
Governo ed espellereil suo Sovrano,ma alterar! u"tora plt' ot'
,l--eno per la iegalità di questo
circoscrizionit.rritoiiai ai E*opa, la pti-" condizione
atto sarebbeche la volontà popolarefosselibera160'

Giorgio Pallavicino-Trivulzio, con iI tacito


Dal canto suo, il Pro-Dittatore
energica-1trt. alla-neutraJtzzazione dei poten-
urr..ro d1 Garibidi,-f*..de
,i"li della soluzioneurrn.Jrionista.Ne fanno le-speseMazzini, Ber-
odore
Cattaneo,Cirrr.pp. Libertini, alcuni governatoridelleprovincein
tani, ",ru.rsari
gior-
dt "'^riorrtsmo';,.o*ii"ii unitari repubblicanie circoli politi:i eterodossi'
,rai. co*e dubitare delle paroledèfl'uomo dello Spielbergl6l in persona?
del Plebiscito sarà conforme a'nostri
l...l.Ho morivo di credere che il risultamento
desiderii.
qrrattro: sop-
Ella dubitava che io potessi fare un miracolo. In 6 giorni, ne.hofatti
(opera dil Bertani e Comp'); abolizione
pr.rrio.o à.ù" S.g*t.ri^ b.n.rale del Dittatore
dei pieni poteri accordati ai governarori delle provinci.; proibizione di qualsivoglia adu-
n^ni^ di iolore politico; plebiscito. ['.']ttt'

t6oCircohre di S. E. il Ministro Segrettio di Statodegli Affai Esteria tutti i Rappresentanti^di


S. M. (D. G) presso le Potenzestraniere,<<Gazzetta di Gaetao n" 15, 14 novembre 1860, p' 2'
1ó1Il marchese Giorgio Pallavicino-Trivuizio (Milano, 1796/GenesEelle di Casteggrg,
gioventir con i patrioti liberaii
1g7g) membro della sètta ?ei F.derati, uveva collab-orato.in
Federico Confaionieri e Silvio Pellico; interogato dalla polizia àustriaca, aveva parlato a lungo
processuale Di qui' la
e imprudenremente,contribuendo ud l* porLiorr* .{ qtti'
"ggr^ut" nel penitenziario boemo dello Spielberg;scaî-
condannaa venti anni di carcereduro, s]c"ontata
esulein Piemonte' vice-
cetato nel 1835, partecipò a]le Cinque Giornate di Milano nel 1848;
Parlamento Subalpino e senatoredel
presidente della SocietàNazionale n.t r3:i, aeputato al
personale di Pellico' Le mie
Regnoda11860; ,oi-pro..rri del 1821, oltre alla ùstimonianza 9ilt:t
v. Giorgio Candeloro, Stona
lri"giooi, Torino, Bocca, 1832, per un inquadr1melto.g.n.tol., (L875-1846)' Milano' Fel-
detllntia moderna.II. Dalla Restaurazione alla Riuoluziónenazianate
uinelli, L973(1958),pP' 124-129'
162G. Pallavicino a Cavoul, NaPoli l0 ottobre 1860, in La liberazionedel Mezzogiomoe ln
(ottobre - novembre 1860), Bologna,Zanichelli, t967, p' 79'
formazione del Regno d'Italia. III

136
II
I Riunioni proibite, propaganda anti-annessionista proscritta, qualche
resto strategico e poi, conrro Crispi (e Mazziru), la piazza mobilitàta a paga-
ar-
mento, grazie ai fondi segreti gestiti dalla pohzia. Stando almeno a quanto
ebbe a scrivere lo sresso Crispi all'amico Bertani sei giorni dopo gli *";;:
menti, questa sarebbestata la dinamica della grande ;'manifesiazionefusio-
yttl" napoletana del L2 ottobre 1860: Ia poizia pro-dittatoriale, grazie ai
fondi segreti, <<orgatizzavaed alimentava con ,roroir,i suoi quell. dh;;;.;
zioni>>16i.
Questa versione dei fatti è però contraddetta dal resoconto offertoci dal-
l'alessandrino Biagio Caranti, già collaboratore di Rattazzí agli Interni nel
L859, poi attivista della SocietàNazionale e ora a stretto contatto con I'Uomo
dello Spielberg,marchese Giorgio Pallavicino-Trivulzio. Per Biagio Caranti ia
spontaneità dell'entusiasmo annessionistaè fuori discussione.Cartelli di tutre
le dimensioni, con I'indicazione di votare sr'<<stavanoaffissi su tutte le porte, le
finestre, le mura delle case, sulle vetture, sui cappelli degli uomini, ìoi loro
abiti, sui vestiti delie donne, nelle vetrine dei negozii,r, aitestando una indi-
scussacoralità arinessionista164.
Di fronte a due versioni contrapposte, fornite da due esponenti del mo-
vimento patriottico, a chi credere?Crispi, passionalee fazioso, scrive una
lettera privata a.ridosso degli avvenimenti; sarà ttrata fuori dai suoi eredi
solo mezzo secolo più tardi, con un apparato di commenti che tenderà ad
annacquarne la virulenza (si insiste sulla riap paciÍicazione con Pallavicino,
avvenuta fin dal 1862). Lo scritto di Biagio Caranti è stato pubblicato nel
L864, due anni dopo I'awenuta riappacificazionePallavicino/Crispie a quar-
tro anni di distanza dagli avvenimenti. Lo scopo perseguito da Caranti è una
sostanzialeapologiadel governo pro-dittatoriale, dove <in omaggioalla verità>
narra <<queltanto solamente indispensabile per far palese che-il plebiscito di
Napoli è in massimaparre opera di Lui> 16r,cioè deil'ùomo dello Splelberg.Che
significato attribuire a questa asserzione?è opera di Pallavicino la mera con-
vocazione elettorale o anche il risultato del Piebiscito? e cioè que| ggVo dl sì.
Preso dalla foga (le apologie fanno di questi scherzi), Caranii - che, pue,
tenta di dire e non dire, costruendouno scenariodi comodo - si rende-però
conto di aver utiTtzzatouna locuzione di particolare ambiguità, tanto da do-
verla ridimensiona.recon spiegazioru che, a mio avviso, peggiorano il quadro
degli awenimenti:

rór Dalla lettera


4i Crispi a Bertani de118 ottobre 1860, pubblicata in FrancescoCrispi,I
lvtille (dt documenti delf archioio Citpù, Milano, Fratelli Tr.ve^sEditori, I9rI, p. 333.
.. .': Biagio Caranti, Alcune notiziesul Plebiscitode[/.eProuincienapilitane,'t'orino, Tipogra-
fia di Enrico Dalmazio, 1864, riedito a cura di Mario Bartaglini, Romà, A. Borzi Edirore, 1967,
p. 91.
t65Ibidem,p.7i.

137

I
I

i
I
-r-
II
I
ì

:
i
I

in massima parte è opera sua, non si pensi che io ;


[...] mentre dico che il plebiscito.
perìssicur^rè il f.uotevole concorso deire
vogria accennare uuru ed àpporruni intrighi
"a
popolazioni166.
era stato incorag-
se, infatti, .,i1favorevoleco-ncorsodelle popolazionir>
del 72 otto'
giato,; gri;; ai pt"t" generale,dS" manifestazioneanti-crispina
bre 1860,p.r.ne'rì.*í.t. in quellapfim? circostanzaavn mobilitazionedi
Biagio Caranti
,i"-po .^àorrirta e di contenutoiniimidatorio? Dove infatti
;;;;nobile popoturione[che] sanzionavail dogmadell'unità nazionale>>,
Bandi - scorge
un testimorreitsoipÉttabile - il maggioregaribaldinoGiuseppe
4idtro * di b.tt più preoccupante.Seguiamone iI racconto:
ilil;.;
città Per comprarmi
Una mattina (sarannostate le undici) ero venuto dal campoin
piazzadelMercateilo[...] me ne a piedi verso il caffè
certe robe, e scesodt t.ll2; "ndt"o
gente avevasecocerte
d;E*op",'quando vidi venire in su una gran folla di gente. Quella
più non pos.so' Sulleprime
bandiereUicolori con Io scudodi Savoiain mezzo,e gridava a
che gli urloni si
,ron-f..i casodi qu.[. bandiere né di quelie grida,_rro.r-.rt.rrdostrano
facesseroa frote p.;l; ài Napoli, i., ,r., t.-'po nel qualele grida e i suoni :lano p*: 9i
"i. ed ebbi udito dalle
r"rri i gior"i. Ma luando mi fui awicinato ea eUUiletto sulle bandiere
conobbi che si trattava
uo.i.t". si voleafuor di Napoli il Mazzini o si volevamorto,_allora
A qud.f.. cosadi piìr gravédele solite dimostrazioni["']t67'

c'è solo un equivocoda d-issipare, il maggioreBandi che fino a quel m9;


di
menroha rischiato1apelle .o-buit.nào d^ Salemia Napoli, ha I'ingenuità
sì, ma
rirenerechei dimostraiti possanoesserelegittimisti prczzolati.Ptezzolati
con-
non borbonici, come gli chiarirà di ù a pochi minuti Mazzint in persona'
-f;;;d"
in una letterascritta a ridossodegii awenimenti:
poi iA. valu"tazione
contlo di me;
La settimanascorsaè stata tempestosa.Hanno fatto dimostrazioni
le mie finestre
gruppi di uomini con bandiere e torce ii ,on divertiti a gridare rnorte\sotto
fi". eradi spaventarmiper farmi
[...]. euesti gruppi.i; composridallafecciadellacittà;l -
i*; .ìò .he..pallàrricinonon avevaporuto con alui mezzi farmi partireró8.

Nel fratteffipo, iI Pro-Dittatore Pailavicino tiene sotto pressione i gover-


natori provinciafu.on opporrud ordini - <<antesigttltidei metodi prefettizi
di
nelle eiezioni dell'Italia irnita,>t6e- chiamandoii alf impossibilecompito
libero ed
conciliareun voto libero con la necessitàdi far sì che <<tale unanime
di
suffragio>consacriVittorio Emanuelere d'Italia. Questovirtuoso esercizio

te lbidem.
167GiuseppeBandi, I Mille dt Genooaa Capua[190]1, a cura di Ennio Di Nolfo, Milano,
Rizzoli, L960, pp. )43-345.
16sGiuseppeMazzirú a Carolina Stansfeld, 17 ottobre L860, in Mazzili, Scrittiediti ed
155'
inediti,Imola, boop.r"tiu" tipografico'editrice Paolo Galeati, 1935, LXX, P-'
16eEnzo Fir"irú P;, iií ttorio delle teoie e pratiche plebisciaie nelf Europa nodema e
contel)tparanea,cit., p. 310 n. 175-

138
yffinTto equiliblisTo è perseguito con la Circolare ai governatori del L6
otto-
bre 1860, nella quaie t..tt" di-coniugare <<ildritto.he"hanno rutre
l.;6;i;-
zioni di manifestarsi liberament.,, ion Ia necessità di proclamare
Vittorio
Emanuele II <<conlibero ed unanime suffragi; R. d'Italiir>170.Nelle province
calabresi, queste disposizioni pro-ditt"totiuii u.rrrr"ro eseguirecon particolare
solerzia, come scrive 1o storico Gaetano Cingari:

fu preparatacon estremacura:I'invio di commissari nei distretti più


-.-r^l::"-'î1i:l-:
rurbolentiallatestadi compagnie di G. N. e di Carabinieriper auendere ad un minuzioso
controllodelleopinioni,i numerosiarrestipreventividi elemenriborbonici,Ia pressione
sui
vescovie suisacerdoti influentiperchési aitenesserodaognipropaganda contrlia al plebi-
scito,frenaronola grandeopposizione chepure,erpeggia,à .rr pó, ào*nqu" in Calabria.E
ciò spiega il trascurabile
numìrodi voti negativi.rptllri pubbjicamente dai borbonicirTr.
La richiamata Circolare pro-dittatoriale del 1ó ottobre ai governatori
delle
Province Napoletane suggeriscele modalità di controllo amministrativo
per la
celebrazionedel 2L ottobre, facendo sì che si possa parlare di <docqmentate
pressioni delle autorità di Governo.per la partecipaziàne al voto e per
il voro
favorevole ali'annessione>>ttz.i cosf che u**u.rlate, inquadrate, ioid"t. d,
una regra al tempo-stessapasticciona e sapiente, rurbe ai cafoni si alingono
a
partecipare a una de1lemaggiori manipolazioni del consensodell'Italia
conrem-
potanearTr.Ce 1o comunica un amico delia Penisola, 1o ,.rittor.
ginevrino Marc Monnier dimorante da anni a Napoli, in una sinteticajefficace
"liorrrrtirt" e
disincantatadescrizione_della partecipazionedi riurru alla rappresentazioneple-
biscitariadell'ottobre 1860:
Il fallait doncles voir hier, cesva-nu-piedsdevenusciroyenset tenantdansleurs
doigtscette carted'électeurqu'ils ne savaiJntpaslire. Iis se réunissaient
par gîoupes,
musiqueen tète .t b^11*:l.s_déployées, en charirantl'hymnede Garibaldi;i, criaienrà
tue-rèteen chceur: Jt/ Sì/[...]ttr.

Ma, come ho più volte ricordato, quando si è in guerra è difficile pensareal


voto, tanto che persino una studiosa più che prudànte nell'analizzare
i dati,
deve ammetterel'esistenzadi <insurrezionidurante i giorni cheprecedettero
é

r70Circolaredel Governo
pro-dirtatorialeai Governatoridelleprovinciesul plebiscito,in
Le 'Assenblee del Risorgimento. Napoli,II, Roma,TipogtJi.-à"ila C"rrr"r" J.ia"p"tati, 1911,
p.645.
t7r cfr. Gaetanocingari,
La cakbria nerlaiuoluzionedel 1,860,cít.,p.2g6.
r72AlbertoMarioBanri,
IlRisorginentoitaliano,noÀa-gui,Editori Laterza,2004,p.116.
17rTanto da far scrivere
a_quei-singolar"""rooist"-rioriÀ" che è stato Indro Montanelli,
L'Lry.lla Risorgimento,Milano, RizzoJi,iott (tglz), p. 509,che<<i
lel risultati [deiplebisciti]furono
si presagivano,
euelli.g}.re-qià anchesesui metodiu.ol'p.r t" aJizzaútsarà rneglionon indagaro>.
t7aMarc Monnier,
Gaibaldi: histoired".k ,o,rq,;;; dt; D;* Sicilcs.Notespisessurplaceau
iour-le-iour,Paris,Lévy,.1.q6i,pp.367-68;d"uo I'er"*pi*" a"r volumeallacorresiadell,amico
prof. Victor Monnier dell'Univeisitàdi Ginevra.

139

I
I
t
-T--

Difatti, nelle province continentali


che videro l,esecuzionedel plebis.cito>>175. (CasÉrta) non si vota in 89
terra di Lavoro
indaginirigorose;fi;;ffi +::l
(citra, ulteriore I e ulteriore II) non si vota in
comunisu 2j8; 1361i6'Con{usala sirua-
ùoii*-rro., si vota in J4 comuni su
45 comuni; n.f ".i;;.";br;;zi
del governatoregeneraledi Potenza
zione in Basilic;;;?;"; l. irrfot*aziont almeno sei
non sempr. .oUilà1";;; nq:ú. fornite dui sotto-governatori:
contadinelTT'in capitanata
comuni risurtano?""ri .orrr*[o per insorgenze
sono quatrro i ..;; refrattariitt q,.ittque- qu-ellisegnalatinel Principato
pit le Calabrie, Io storico Gaetano
Citeriore da gou".t*;;. dt Salernorrr.
militare da parte dei tre
cingari sottolineache il sistematicouso della f.otza
grandeopposìzione-che pure selpeggiavaun po'
governatoririesceafrenare <<1a
dovunque,r.,roi;i;;;., t*b"ol.nr. #ti-pl.biscitariè si registranoin diversi
sottogovefnatoredi ca-
comunil80.Singolarile buone notizie prou.rri.rrti dal
nel massicciodel
strovillari(Cal"briaòit.rior.)t8t, datJla delicatasituazioné
Pollito, già interessatoa fermenti contadini'

Plebisciti fi annessionedelle Due Sicilie

Territorio e anno Elettori & votanti


1.ó50.000allistati L.312366 sì
t.102.064
Reali Dominií al Il PopolovuoleI'Itdia 10302no
una e indivisa con (=25Vo degliabitanti) voti validi
di qua del Faro (0,7Vodei
Vittorio Emanuele II 1372366 votanti 0 voti nrrlli
Province
(79,5 Vo deeii allistati) [sospetta vod validi)
Napoletane Re Costiruzionale
fi7 ,634astenuti I'inesistenza di
2L-22.x.7860 e i suoi legittimi
discendenti? (20,5Vo degli allistati) schedenulletttl

di Giustizia è
Finalmente,il 3 novembreL860, quandola corte suprema
governatoriprovin-
i" p;;;;;o a.i verbali delle operaziorri'divoto inviati dai i
solennemente
ciali, il presidentedellaCorteVincenzoNiutta può proclamale
ottobre: a fronte di
risultati del Plebiscito svoltosi nei giorni 2\ e 22

17t Maria Montesano, Partiti politici e plebiscitoa Napoli e nellc proufucemeidionali nel
1860,cit., p, 50'
176Cfr. Enzo Fimia ni, per una storia delle teoriee praticheplebkciurie nellEuropa modemae
contenPorunea,cit., P- 312 n' 184'
177Cft. Maria Monresano,partiti politici e plebiscitoa Napoli e nelleprouincemeidionali nel
7860,cit., pP.76-77.
Lamis,cagnano,castelfranco'
178 lbidem,pp. 100-101:s. Giovanni Rotondo, S. Marco in
lle Ibidetn, pp. 64-65:Montesano, Casalnuovo,Paola, Quaglietta, P-etina'.
r80Cinquefrondi, Giffone, U"roprri, S. i'i""t di Caridà, Agoun', Panettieri' S' Biasedi
Cinlari, La Cakbri.anellt riuolu'
Fiuinefreddo, Fabrizia e altri (non menzionati)' cfr. Gaetano
zionedel 7860,cit', P. 286.
r8r Cfr. Maria Montesano, Partiti politici e plebiscitoa Napoli e nelleptoaincemeridionali nel
1860, cit., p. 87.
-r82
Sul tema delle schedenulle, v' retto n' lI7 '

1Aì

J
1.650.000 cittadini allisrari, si registrano j37.6j4 asrenuti (pari aJ 20,5%o
degli allistati), L.3L2.366 votanti (tutti vori validi), favorevoli 1.302.064,
contrari 10.30218i.Malgrado l'enfasi annessionistadel Pro-Dittatore Pallavi-
cino e dei suoi quindici governatori provinciali, únÍ.orzata dalla pressione
militare gadbaldina,ha risposto all'appello sabaudo solo il 79,5Vo dei poten-
ziali <<elettoridi un giorno>>184, tendendo ridicola la pretesa certificazione di
(<unconsensodi massa al nuovo Stato>>185. All'annuncio dei risuitati dal bal-
-
cone reale di Largo Palazzo immediatamente ribattezzato Piazza del Plebi-
scito - un entusiasmoincontenibile si impadronisce della folia trasmettendosi
per ii rami, fino ai giorni nostri, a píù di un esegetanaif ú, quegli evenri.
Tuttavia, anche nelle Province Napoletane un risultato privo di schede
nulle solleva gli interrogativi di sempre. Mentre queila massadL 337.634 aste-
nuti (pari aJ,20,5Vodegli allistati), non può che ricondurci a quelle consistenti

tt) Cfr. Maria Montesano, Partiti politìci e plebiscitoa Napoli e nelleproaincemeidionali nel
1860, cít., p. 50.
r8aCome ho già ricordato, si deve a Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscitoin Toscananel L860,
cit,, p. 102, questa icastica definizione che sottolinea I'antinomia tra diritto di voto per il
Plebiscito e il diritto di voto censitario, previsto dalla legge sarda estesaalle nuove province,
che avrebbe espuntodalle liste elettorali per la Camera dei deputati circa l,90Vo degli allistati
per ii Plebiscito.
r8' Tale <(consenso di massa>> viene accreditatodal bloger sessantottino FabrizioBilli; questi,
nel commentareacidamenteirr rete i paragrafi "plebiscitari" (pp. 247-263)del mio volr''mel'ja-
aenzionedelfltalia unita, cit., riesce a cumulare una serie di inesattezzeda matita blu nei breve
volgere di poche righe, ipotizzando cervellotiche derive fiio-brigantesche da parte di elettori già
espressisiper il sì. Rileva Billi: <Marrucci, nella foga di dimostrare la sua tesi, non approfondiscela
questionedi qualepotesseeffettivamenteessereiI consensoal nuovo Stato. Perchéi plebisciti al
sud diedero un consensodi massaal nuovo Stato, che poi venne negatodal brigantaggio?Dal
momento che i plebisciti erano a suffragio universale rnaschile, inrliFendentemente dal censo,
evidentementemigliaia di persone che avevanovotato a favore divennero poi briganti nel volgere
di pochi mesi, se non di poche setrimane, dal momento che il brigantaggio scoppiò già prima dei
plebisciti. Non è infatti pensabileche i briganti fossero solo coloro che non avevanopartecipato aI
votor>[vuww.comune.bologna.it/iperbole/.../sche--marrucci.html]. Fabrizio Billi non conoscela
t)uata quastio del peso da attribuire al voto plebiscitario, non considera pet niente il peso degli
astenutie sembraignoraregenesie consistenzadel fenomenoBrigantaggio,già inquadrato magi-
sFalmente quarantasette anni or sono da Franco Molfese, Storia del brigantaggiodopo fUnità,
Milano, Feltrinelli, t98.33$964), pp. 481. Se avesseletto quel libro saprèbbeia)che prima dei
Plebisciti, dall'estate 1860 si hanno movimenti contadini per il riparto delle terre demaniali; b) che
il Brigantaggioha assuntoeassgdimgnsionisolo a partire dal 1861; c) che la consistenzacomples-
siva delle grandi bande nel quinquennio 186L-65può aver sfiorato parecchienigliaia di scorridori
(ma non centinaia di migliaia) e, dunque, con la nascita di bande di grossefimensioni (quella di
Carmine Donatelli Crocco aveva circa milieduecento uomini) non può esserestato intaccato in
modo significativo iI grossoserbatoio del sì plebiscitario; d) che un consistenteflusso di arruola-
menti nelle bande è garantito dalla imposizione governativa della leva mifitare: il che rende possi-
bile che un quaisiasigenerico votante per il sì all'annessione,una volta chiamato alle armi 9610.
coscritto, si fossedato alla macchia,senzache per questosi possapariaredi rilevanti fenomeni di
passaggiodal fronte annessionistaa quello della contrapposizione armata al Regno d'Italia.

141
frange d.i elettorato rurale gravitante sulle centtnaia-di paesi sfuggiti al con-
ttoló militare garibaldino e interessati da quei diffusi fenomeni di iaqu-erie
paesanaregistrati un po' ovunque dalia Sila agli Abruzzi, dal Vulture al Gar-
gu.o (p., tlc., d'altro), destinati a confluire in un ampio magmainsurrezionale
ihe già, nel corso del 1861, avrebbe da_tovita a qugl fenomeno conosciuto con
ii nJme di Brigantaggio meridionalels6. Come ci hanno ricordato le punrua.li
osservazioni dÀgli storici Ra{faele Colapiera, Gaetano Cingari ed Enzo Fi-
miani, in quei comuni toccati dal7'agitazionecontadina non si è votato; ed è
stato scrittà che <il totale dei mancati elettori nei municipi ove non si tenne iI
plebiscito arrivò a 170.000 individub>ls7.Integrando tale ci{ra con i 42.703
asrenuri della capitale e dei quattro distretti co11egad188 si arriva a 2L2.70)
astenuti: ne mancanoancóra 124.931-per toccarei 337.$4 astenuti registrati
nelf insieme del1eProvince Napoietane; considerato che i dati archivistici ri-
sultano incompletil8e, ipotizzo che si possa pervenire a tale cifra conteggian-
dovi gii astenuti delle quindici città sedi d'Intendenzaleo.
Infine, le poche migliaia di voti contrari all'annessione,ricondotti dagli
scritti di parte borbonica a dissensiinterni al campo liberale, sono accolti con
fastidio, tanto da strappare ingenui commenti nelle situazioni in cui non ve ne
siano. Come emerge, per esempio, dai verbali del Consiglio decurionale di
Avetrana (Terra d'Otranto), dove il sindaco Arcangelo Torriceili può scrivere
nel suo zoppicantelessicoinfarcito di maiuscoie:
Il Consesso Decurionaleintesala propostadel sindaco[...] ha dato principioalla
wotazione,la qualesecondando il comunedesiderioha vuotatocon indicibileinteresse
per la CausaItaliana,senzache nell'Urnavi fossealcunode' negativi;ed il numerode'
votanti ha eccepito contro ogni aspettativalel.

186Cft. Franco Molfese, Storiadel bigantaggiodopo l'Unità, già citato; inoltre, Tommaso
Pedio, Bigantagio neidionale (1506-156r, [Cavallino di Lecce], Capone Editore, L997, pp.
154; per i soli aspetti repressivi, quali stato d'assedioe legislazionespeciale,v. Roberto Mar-
tucci, Emergenzae tutela dell'ordine pubblico nelfltalia liberale. Regime eccezionalee legi per la
,'Eressionedei reati di brigantaggio(L861-1.861), Bologna,il Mulino, 1980, pp.319.
r87 Così Enzo Fimiani, Per una storia delle teorie e praticheplebiscitaie nellEuropa modcrna
e coflterîtpotaflea,cit,, p. 312 n. 184,
r88Cfr. Maria Montesano,Paniti politici e plebiscitoa Napoli e nelleprooincemeidionali nel
1.860,cit., p. 56.
18eCft. Enzo Fimiarú, Per una stoia delle teoriee praticheplebiscitaie nell'Europa modemae
conteînpo,'anea, cit., p- 372 n. 184.
tro 1 11.u1iDominii al di qua del Faro, comprendevanole seguentiprovince: 1) Napoli, 2)
Terra di Lavoro (Caserta), 3) Principato Citra (Salerno),4) Principato llltra (Avellino), 5)
Basilicata (Potenza),6) Capitanata (Foggia), 7) Terra di Bari, 8) Tena d'Otranto (Lecce),9)
Cdabria Citeriore (Cosenza),10) Calabria Ulteriore Prima (Reggio), 11) Calabria Ulteriore
Seconda (Catanzaro),12) Contado di Molise (Campobasso),1J) Abruzzo Citeriore (Chieri),
14) Abruzzo Ulteriore Primo (Teramo), 15) Abruzzo Ulteriore Secondo(Aquila).
rer Archivio di Stato di Lecce, Governatorato di Terra d'Ouanto, busta 1, verbale del
Consiglio decurionaledi Avetrana, 21 ottobre 1860.

t42
Esaminiamo ora più da vicino alcuni dati significativi. Napoli e i suoi
quattro distretti su un totale dI 229.780 allistati registrano 42.703 astenud
(circatJ.1,8Vo),i187.077 votantiesprimonoL85.468sìe1609no:ínparticolare,
nella città di Pozzuolisu 800 a'llistatisi hanno 500 astenuti e 300 votantile2;il
governatoredi Salernocomunica solo dati parziali sul Principato Citeriore, non
dando il numero degli allì5sa1isegnalasoio i I24.I44 sì e i 5A5 nolei; parziali
anchei dati di Terra di Lavoro, dove iI governatoredi Casertanon comunicaal
ministro gli allistati ma solo i70.296 sì e i 1328 nore4;per il Sannio il governa-
tore di Avellino dà,67.353 sì e 1269 noLe5;in Basilicata(dove sonoin corso moti
contadini) si han-no98.202 sì e appena L10 nole6;dal Molise il governatore di
Campobassocomunica 58 372 sì e 307 nole7; nell'Abru zzo Ultra I il governatore
segnalain provincia 49.AiA alli.5121i, 6527 astenuti(circaú,1,4Vo), 42.203 sì e 96
tro1e8,mentre nella città di Teramo a fronte di 4000 allistati si registrano 397
astenuti (circa I t\Vo), 3602 sr'e url solo aolee' nell'Abrazzo Ultra II la guerra
non è celabile e da Aquila (capoluogo,dove l'awocato Giuseppe Pica200vigila
sugli evenrizot;f imbatazzatissimogovernatore Federico Papa è costretto a in-
formare il governo che almeno un teÍzo d"glt aventi diritto al voto - i 24.000
allistati del distretto dí Avezz^rLo,investito dai reparti borbonici di Klitsche de
La Grange che puntano su Aquila2o2- non ha potuto farlo, dunque: 46.t02
allistati, 287t astenuti, 43.23L votanti con soli 1,43 na2ú; anche l'Abruzzo
Citeriore è investito da operazioni militari per contenere insorgenzecontadine,

re2 Cft. Maria Montesano, Partiti politici e plebiscitoa Napoli e nelleprouincemeidionali nel
L860, cít., pp. 56-57.
re) Ibiden, p. 66.
realbidem, p. 67.
tet lbid.em,p.72.
re6lbidem, p.76.
re7Ibidztn, p. 79.
LeBIbidem, p. 81.
ret Cft. Raffaele Colapierra,L'Abruzza nel 1860, cit., p. 1.27.
200GiuseppePica (Aquila, 9 IX 18i3/Napoli, 31 XIi i887), awocato e patriota, deputato
al Parlamento del Regno delle Due Sicilie nel 1848, arrestato e condannatoai ferri nel 1852,
graziatonel 1859, deputato al Parlamentoitaliano nel 1861, senatoredel Regnodal6 novembre
1873; famoso, soprattutto, per aver proposto la legge penale specialeper la repressionedel
brigantaggío15 agosto 1863 che porta il suo nome, cfr. Roberto Marrucci, Emergettza e tutela
dellordine pubblico nell'Italia liberale. Regime eccezionalee legi per la rEressione dei reati di
brigantaggio (1.86L-L865),
già citato.
20t Cfr. RaffaeleColapiera, L'Abntzzo ne|7860, cit., p. t27 e n. t25.
1o2Ibideu, p. L26; il prussianoTheodor Friedrich Klitsche de La Grange (28 III 1797126
VIII 1868), già combattentenelle guere contro Napoleone,colonnello ponrificio e poi napole-
tano, venne incaricato da re FrancescoII di riconquistare gli Abr,,:zzi con una colonna mobiie
posta ai suoi ordini.
20r Cfr. Maria Montesano, Partiti politici e pbbiscito a Napoli e rclle prouincemeidionali nel
7860,cit., p.82.

143

;
i
z

ma il governatoredi Chieti ritiene di avere sotto controllo la situazione: 80.993


6i..4is *t*ri, r5.i3i astenuti (25vo), 63.62L sì e L837 no2Ùoiin
Caiabria Ulteriore Io (Reggio) si hanno: 80.411 allistati, 67 '334 votanti,
"llist"ii,
L3.077 astenuri (circa l I6Va),66905 sì e 429 no2o5;in Calabria Ulteriore
IIo (Catanzaro):78.811 sì e 6L5 no206;in CalabriaCiteriore (Cosenza)il gover-
natore Morelli hala situazionesotto controllo dato che ai 108.877sz'contrap-
pone <<fimpercettibile ci-fra di 65 per tL no>>247 '
In Terra d'Ouanto su 111.951allistati si hanno t6.452 astenuti,mentre i
g5.4g9 cittadini recatisi alle urne esprimono 94.570 sì e solo 929 no208;nel
capoluogo,Lecce,su 5.648 elettori risultano 420 astenuti e 5 .228 votanti, nessun
.oirtr*il, <cimanendosolamenteesuberanti nell'urna del sì 420 bigliettil> dep^o-
siiati da éo.gli eiettori <<esuberanti> che vi hanno introdotto due o tre schede2oe.
Quasi ritoili i risultati in Terra di Bari, dove i sì risultano 127.007 e i no appena
63zto.nel capoiuogoBari a fronte dt 5430 s/',vota per il zo solo il proprietario-
coltivatore Vito Albergo2rl, dato che <<anche i borbonici più arrabbiati si reca-
rono a vorare con tanttdi sì sul cappello a cilindro>>,compresi <gli informatori e le
far parlareil
spie dell'Intendenza [...] tutti convertiti alla fede unitaria>>,tanto_d,a
chiosatore Peucezio di <una via di Damasco troppo affollatar>2r2. A Trani su
59.773 cittadini allistati gli astenuti sono appena un centinaio e nessun voto
negativo2li. Più confusa la situazione in Capitanata, dove in quattro grossi co-

2oaIbiden, p. 81.
205Cft. GaetanoCingari, La Calabia nella iuoluzione del 7860, cit., p.287; invece Maria
Montesano, Partiti politici e plebiscito a Napoli e nelle prouince meridionali nel 7860, cit., p- 92
non fornisce il numero degli allistari.
206Cfr. Maria Montesano,Partiti politici e plebiscitoa Napoli e nellnprcuincemeidionali nel
7860,cit., p. 94.
:oz pu1 telegrammadel governatoreDonato Morelli al ministro degli Interni, cfr. Maria
Monresano,Partiti politici e plebiscitoa Napoli e nelleproaincemeridionalinel 7860, cit., p' 88'
zosIbidem, p.99,l'aurrice fornisce I'inesatta cifra di 76,632 astenuti; cfr. anche la com-
pleta (sia pur acritica) ricognizione effetruata da Laura Alvaro, II Plebiscito del lS6O nella
Prouincia ài Luttt coi fatti politici che lo precedetteroe seguirono attinti dai documenti che si
cofttenaflo nell'Archiúa di Stato Prouincialedi Lecce, già citata.
zoeEnzoPanareo,LapreparazioneeilplebiscitodelT360inTenad'O*anto,cit., pp. 145-
146; qualche notizia anche in Pietro Palumbo, L'on. G. Brunetti ed i sttoi tenpi, Lecce, Regia
- -zr0 Editrice Salentina, 1915, p. 90.
Tipografia
Maria Montesano, Partiti potitici e plebiscitoa Napoli e nellc prouincemeidionali nel
L860, cit., 1966, p.97, non segnalail numero complessivodegli dlistati.
211Vito Albergo topr"ntto^inato <<Cacone>>, fu da quel momento ribattezzato in dialerto
<cudd du no>>:oE pèr un intero secolo i suoi discendenti sono stati chiamati quelli del no. Pare
che morissedi crepacuore,forse anche perché vide che nessuno dei borbonici più noti, comel'ex
sindacoCapriati e i suoi fedeli - quelli del sì sul cappello- si degnasse prenderemenomamentele
sue difeser>,Michele Viterbo (Peucezio), Il Sud e l'Unità, cit., pp. 389-390-
212Michele Viterbo (Peucezio),II Sud e l'Unità, cit., p. 388'
21r Maria Montesano, Partiti politici e plebiscito a Napoli e nelle prouince meridionali nel
1860, cit,, p. 97.

L44
muni2r4,contadini e pastori si sollevanoper impedire il voto (cheviene ritardato
e conteggiato nei giorni seguenti), registrando iniziaknente 58.284 votanti,
57 .288 sàe 996 ro; successivamente integrati tra il 31 ottobre e il 3 novembre
du 1,.492sì di Casteifranco(senzano), dagb.856sì di S. Giovanni Roto ndo (9 no)
e dai 428 sì di Cagnano(senzano)2r5.
Questi i risultati ufficiali sui quali si addensano i commenti di alcuni
contemporanei;mentte la storiografia - con rare eccezioni * ha inteso amman-
tare quegli eventi con un veio di patriottico oblìo, da cui è emersoin giorni a
noi vicini a guisa di paradigma ermeneutico il preteso <(sacramento dell'unità
nazionale>216, mito sostitutivo di un consensoche non ci fu.

L2, A grrira d'epilogo, qualche commento d'antan

Sono soprattutto i temi delf intimidazione, del voto palesee della molti-
plicazione di schede con voto favorevole ad attirare I'attenzione della critica
partigiana dei legittimisti. Per il più noto di essi, Giacinto De Sivo, <<quel
famosissimosuffragio universale è crudo scherno>>, visto che i camorristi <<vo-
tavan le dofici volte>>217.Impressione condivisa dal cappellanomilitare borbo-
nico GiuseppeButtà, il qualericorda come
giorni prima che si facesseil Piebiscito, furono affissi alle mura delle città principali de'
grandi cartelli, in cui si dichiarava nemica de/la patria, chi si fosse astenuto o avesse dato il
voto contrario all'annessione218.

I1 volontario garibaldino Maxime Du Camp2leesclude con eccessivasicu-


Íezza e categoricamenteil ricorso alf intimid azione:
Si è parlato d'intimidazione: io ho visto alla chiesa di San Francescodi Paola, dove si
votava, un uomo che era arrivato con un na a c rattere maiuscolo incollato al cappello;
ventimila persone 1o hanno visto come me, ne hanno riso, ma nessunadi esseha neppure
pensato a farflt togliere il suo cartelloz0.

zralbidem, p. 100: S. Giovanni Rotondo, S. Marco in Lamis, Cagnanoe CasteUranco.


2tt lbidem p. 101.
,
216Enfaticamente celebrato da Gian Luca Fruci, Il sauamentodellanità nazionale.Lin-
guagi, iconografìae pratiche dei plebisciti tisorgimertali (1.848-70),cit., pp. 567-645.
217Giacinto de' Sivo, I Napalitanial cospettodellc Nazioni ciuili, flivorno, 18611Roma, A.
Borzi Editorc, L967,p. 53.
2i8 GiuseppeButtà, (Jn uiagio da Boccadifalcoa Gaen. Memoie delk iuoluzione dal1860
a|7867, út., p. )21.
21efu[aximgDu Camp (Parigi, I TI lS22lBadenBaden,8 Ii 1894),viaggiatore,giornalistae
fotografo, amico del romanziere Gustave Flaubert; fondatore nel 1857 della <Revuede Paris>>, ma
anchecollaboratoredellasori6srrente<<Revue desDeux-Mondes,>, Accademicodi Franciadal 1885.
20 Maxime Du Camp, La spedizionedelle Due Sicilie, Introduzione di Guido Macera,

r45

I
I
I
- liberale fin dal 1848 e
viceversa, l'awocato napoletano Enrico cenni
poi rtifsnsoie di ,.ri ió"tatfnei processipolitici celebrati tra il 1849 e ú L852
- padre Buttà, scrivendo
dalla magistratura borbonica conferma il racconto di
chi osassepronunziarsi contro
.fr" ,.."i"u" qualificato <<nemico _della patria
l,annessior.o; r.g; poi valore agli stessi voti negativi, sostenerydoche furono
inseriti a bella po"rr" solo per accreditare una ipotetica libertà di scelta:
e fu mendacio;
t...1si disseroIO.3I1i dissenzienti, di voti negativinon vi fu.neppureun
solo,ché niuno avrebbeosatodi emetterlo.Quei voti negativifuron mentiti, a provae
garantia della libertà e legalità della votazione2?r'

Con fermacautelail giudiziosullainaffidabilitàdel Plebiscitoè con{ermato


da un osservatore privilegiato.Si tratta dell'awocatosalentinoGiacomoFilippo
Lacutadi Manduria,esulein Gran Bretagnadal 1851,divenutopoi segretario
parlamentare di William Giadstone,riaturalizzatoe insignitod9f !1o1odi baro-
netto. SirJames- cosìvieneindividuatonellacorrispondenzaufficiale - allafine
del dicemtre 1860è a Napoli su incaricodi Cavour,per anahzzate le causedel
fallimentodellaLuogotenénza Farini e del suoprogressivoisolamentodal Paese,
a pochesettimanedfua celebrazione del rito piebiscitario.Pur essendoda sem-
pÀ un moderato antí-mazziniano,Lacutaè pèrò tanto pragmaticoda elevarsia1
ài ,opr" dei propri pregiudizi, stilando contro il <<malgoverno di FT4t che<ha
u...rì.rorto lianarchianeile provincie e ridotto I'annessioneal ridicolo e al di-
sprezzo)>, un pesantissimo atto d'accusasotto forma di memorundum tnduyzzato
al conte di Cavour.Gli ricorda che i partigianidell'annessione <{appresentano
una piccolissimaminoranza>>, invitandolo a non lasciarsi (<trarrein ingannodT
risuliati del recenteplebiscitodovuti [...] in gran parte anchealle minaccedi
Conforti222, a)Joraal Ministero degli Interni>> del governopro-dittatoriale22r.
Anche secondoil diplomaticobritannico Henry Elliot <il voto era statola
farsapir) ridicola che si potevaimmaginaret...1poichégentedi ogni paesee di

Bologna,Cappelli editore, 1,963,p. 366, tt. it. di Lillia De Rosa;ediz. originale:L'Expéditiondes


Deux Siciles- Souueninpenonnels,Paris, A' Bourdilliat et C., 1861.
2r Enrico Cennt, Delle preseúi condizioni d'Italia e del suo tinnouamento ciuile, NrPo-li,
1862, ripubblicato in GiuseppàF. De Tiberiis, Le rugianidel Sud, Napoli, Edizioni Scientifiche
Italiane, L969, p. 1I5.
2 RaffaeleConforti (Caivanico,Salerno,4 X 1804/Caserta,3 VIII 1880),Procuratoregene-
rale della Gran Corte criminale di Napoli, ministro dell'Interno nel governo presieduto da Carlo
Troya nel 1848dopo la concessione dellacosdruzioneda parte di FerdinandoII, decretatod'arresto
e cóndannato a morre in contumacia nell'ottobre 1849; esule a Torino, deputato al Parlamento
Subalpino; rientrato dall'esilio dopo I'amnisria decisada FrancescoII, nominato ministro dell'In-
t"tttoirl Éro-Dittatore Giorgio Pallavicino-Trivulzio, è tra i principali- oryanizzatoridel Plebiscito.
Dopo l'Unità entra come Guardasigilli in due effimeri governi, quelli presiedutida Urbano Ratta:zzi
(dal 7 aprile all'8 dicembre 1862) e da Benedetto Cairoli (dd,24 marzoal 19 dicembre 1878).
ti Chatler Lacaita, (Jn italo-inglcse.Sir
famesLacaita senatoredel Regnód'Italia 18L3'1895,
Manduria (Ta), Lacaita, 1983, p. 173.

146
ii-
il
ti
rl
ilil ogni età e anche
* og"i sessonon hanno avuto difficoltà nel far contare anche
Ia loro opinioner>22a.

il Se non bastasseroIe osservazioni di testimoni di varie tendenze a fornire


quadro generale di riferimento, potremmo riferirne ancóra due. Nelle sue
un
No/es
ilil il ginevrino Marc Monnier non si limita a tramandarci la colorita descrizione
Itzzaú napoletani urlanti i loro "ewiva" unitari; da buon cronista annota
dei
le
difficoltà ad esprimere anche un solo voto negativo, attestante ia ]ibertà A uoto,

Sousle portique, cependant,le spectacleétait moins pirtoresque.La liberté du vote,


promise]a veille, érait gardée,mais le mode de votation laissaitbeaucoupà dèsirer.il
v
avait une urne entre deux paniers,I'un plein de si I'autre plein de ro; l'électeurchoisissaii
Ia -r-éponseen présencedes gardesnationauxet devant la Joule. La réponsenégativeétait
4ifficile, dangereuse mème à donner. Dans le quartier de Mont-Calvario,un irommequi
disait non et affichait son vote avec quelq,r. f".t"r,.. en fut puni d'un coup de srylet.
L'assassin et le votantsontà la préfectur..Ó., m'assurequele ,oè*" systèmea étè employé
en Toscane;il n'en est pas meilleur225.

L'altra testimonianzaè dí maggior peso, per la natura delle funzioni uffi-


ciali dell'osservatore. Come si ricórderà, roglio rnava a Napoli nei giorni del
Piebiscito il contrammiraglio britannico Sir George Rodney Mundy, iapo della
Squadra d'osservazionedistaccata dalla lv[editerraneanFleet di stanzau Mult^
che, incrociando nel Tirreno durante Ia Spedizione dei Mille, ne aveva per-
messol'esito felice. La sua curiosità Io spinge a visitare alcune sezioni elettórafi
cittadine. Nota, compiaciuto, <d'ordineperfetto>>che regna nella capitale, mal-
grado la grande massadi abitanti coinvolti nello scrutinio. Tuttaviaf sir George
non può Í.arc a meno di osservareche

chi avesse voluto dichiararsi apertamente ostile alla sacra parola d'ordine <Italia IJna>,
avrebbe avuto bisogno di molro coraggio morale226.

Ricorda che in sua presenzaben tre napoietani <dopo qualcheistante di


apparenteriflessione[...] pescaronoun NO> senzache nessunodegli scrutatori
o dei presenti si lasciasseandare ad <<appre
zzameofioffensivi p.t qu.rru aperra
manifestazione di preferenza per la dinastia borbonica>>227.
Ma, sarebbe forse stato possibile lasciarsi andare a vie di fatto in sua
presenza?e se fosse accaduto, quale sarebbe stara Ia ricaduta sull'opinione

z{ Il diplomatico Henry Eiliot


a Lord Russell,ministro degli Esteri, 30 ottobre 1860, in
Denis Mack Smith, Cauoure Gaiba[di, cit., pp. j75-5I6.
225Marc Monnier, Gaibaldi:
histoirede I^aconquétedesDeux Sici/ts. Notespisessur p/aceau
iour Ie iour, cit., p. 369.
zó George Rodney Mundy,
La fine dellc Due Sicilie e la Maina bitannica. Diaio di un
ammiraglio, cit., p. 277.
ut Ibidem.

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pubblica inglese?Il contrammi.aglio Mundy non ce lo dice- Sente però l'esi-
genzadi al suo Diario una significativa postilla:
"gliorrg.te
Secondome, un plebiscito a suffragio universaleregolato da tali formalità non può
essereritenuto veridica manifestazionedei reali sentimentid'un paese228.

In anni a noi più vicini, è stato scritto che i Plebisciti <manipolati come
son stati non sono neanchepoliticamente quelle espressionidi sovranità genui-
namente popolare>, che si è voluto accreditale per decenni22e.E questa, è
anche la mia oPinione.

uB Ibidem.
2e UmbertoAllegretri, Profilo di storia costituzionaleitaliana. Indiuidualismo e assolutismo
nellostatoliberalc,cit., p. 403.

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