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Artwork from the Sunday page of January 24, 1926 (Courtesy of Bernard Mahé/Galerie du 9ème Art)

L’INIZIO
Elzie Segar entra nei
comics grazie a un corso,
per corrispondenza, di
fumetto. Viene poi no-
tato da William Hearst,
il magnate della stampa
quotidiana, che lo assu-
me. Segar realizza così, nel
1916, la sua prima striscia:
una rivisitazione delle
comiche di Charlot. Nel
1919 crea THE THIMBLE
THEATRE: un fumetto
che presenta personaggi
e storie in stile teatrale.
I protagonisti della serie
erano lo smilzo fannullone
Harold Hamgravy e la sua
magra fidanzata Olive Oyl.
Questa caratterizzazione
portò la striscia verso uno
stile commedia-avventura
con i medesimi protagoni-
sti con l’aggiunta di brevi
comparsate di mamma
Nana e papà Cole.
POPEYE
Il primo incontro tra Braccio da il fumetto prenderà il suo
di Ferro e Olivia avviene il 17 nome. Il successo è notevole:
gennaio 1929 nella cambusa basti dire che prima del suo
della barca del fratello di lei arrivo il fumetto era pubbli-
dove Popeye lavora come cato da una dozzina di quo-
marinaio. Tra i due non tidiani. Con la comparsa
fu subito amore, anzi di Popeye, verso la
furono litigi e brut- fine degli anni ‘30, i
te parole. D’altra quotidiani diven-
parte Popeye è teranno quasi 500
solo un marinaio e Segar incasserà
attaccabrighe sem- oltre 100 mila dol-
pre pronto a fare a lari all’anno. Popeye,
pugni. Tuttavia, quello nato nel momento
che doveva essere solo un peggiore degli Stati Uniti,
comprimario ben presto di- il ‘29 è l’anno della crisi di
venta la star della serie tanto Wall Street, piace agli adulti
e presto sbar-
cherà nel cinema
raggiungendo un
successo straor-
dinario: diven-
terà il secondo
personaggio dei
fumetti più amato
dagli americani.
OLIVE
Olive Oyl, questo è il nome
originale, fa la sua comparsa
nel 1919 nella prima storia
(qui accanto) di “The THim-
ble Theater”. Il tratto è ancora
acerbo ma da subito si intu-
isce la potenzialità di questa
donna magra ma determinata.
In Olive, Segar, ha miscelato
le figure femminili tipiche del
suo tempo: da una parte l’eroi-
na sempre in pericolo che
ha bisogno di essere salvata
dall’altra la flaffer americana.

Apparse all’inizio degli anni facevano le stesse cose degli


‘20 del Novecento erano don- uomini: guidavano le auto,
ne emancipate che amavano fumavano, bevevano e recla-
vestirsi con gonnelline corte, mavano il diritto di scegliersi
come Minnie, la compagna di i propri compagni. Proprio
Topolino, ma al tempo stesso come farà Olive.
LA STORIA
Tutto inizia con un bacio da Olive,
dato, dice lei, per errore a Popeye:
aveva creduto di baciare il proprio
fidanzato. Per il marinaio è un “colpo di
fulmine”. I due presto diventano inse-
parabili e la storia d’amore che li lega da
ormai 93 anni è sempre vissuta all’inse-
gna della lealtà.

Olivia è una donna indipen- pronto a correre in aiuto della


dente e caparbia. Lui invece è sua diletta, che spesso si met-
molto geloso tuttavia sempre te nei guai.
IL BACIO
Le due tavole a colori, realizzate
tra il 1929 e il 1930 mostrano
l’aggressività di Popeye verso le
donne e la voglia di scandalizzare
i comprimari. Segar ha inserito
nel suo fumetto molti temi “caldi”
della sua epoca e la scoperta della
sessualità, anche solo con un
bacio, è spesso presente. Tuttavia
con il passare del tempo “The
Sailorman” perde la sua aggres-
sività: dice meno parolacce ed è
meno aggressivo verso le donne e
diventa sempre più un bonario e
fedele amante della sua Olive Oyl.
GELOSIA
Il rapporto tra Popeye
e Olive è un rapporto
controverso: sicuramente
entrambi si amano ma
entrambi hanno il loro bel
caratterino e spesso en-
trano in conflitto. E allora
sono guai. Spesso Olive
gioca con la gelosia di Po-
peye e per farlo flerta per-
sino con Bluto: l’acerrimo
nemico del suo fidanzato
ufficiale. E in questo caso i
guai sono... atomici
THE JEEP
Eugene The Jeep è un animale
misterioso regalato da Olive a
Popeye. Può rispondere a do-
mande sul passato il presente
e il futuro con la sua mimica
misteriosa. Secondo alcuni
il fuoristrada utilizzato dagli
americani venne battezzato
The Jeep in onore di Eugene
perché era “piccolo, capace di
muoversi in mondi diversi e
in grado di risolvere problemi
apparentemente impossibili”.
SPINACI
Questa verdura ha la ca-
pacità di rendere Popeye
fortissimo, invulnerabile
e persino di trasformarlo
in razzo. Popeye comin-
cia a mangiare spinaci
per aumentare la sua
forza nei cartoni animati
dai Fleischer Studios tra il
1933 e il 1942. Ancora oggi
sono in vendita spinaci a
marchio Braccio di Ferro.
SWEE’PEA
Battezzato in italiano Pisel-
lino, è il figlio adottivo di
Popeye. Fa la sua comparsa
nel fumetto il 24 luglio 1933,
quando viene consegnato,
all’interno di un pacco, alla
redazione del quotidiano
“The Daily Blast” di cui The
Sailorman” è comproprietario
e capocronista. Popeye si affe-
ziona al piccolo e lo adotta.
PISELLINO
Battezzato, in un mastello di
spinaci, con il nome, poco
fumettistico, di “Scooner
Seawell Georgia Washenting
Christiffer Columbia Daniel
Boom” subito accorciato in
Swee’Pea”. Anche Olive lo
accoglio a braccia aperte nella
loro strana coppia: Olivia e
Popeye: non si sono mai spo-
sati e sono quindi una coppia
di fatto mentre Popeye è il
primo padre single della storia
del fumetto.
BRACCIO
di FERRO
Le avventure made in Italy .
A partire dagli anni Sessanta
del secolo scorso, Braccio di
Ferro viene reinventato da un
pugno di autori italiani: l’idea
è di un coraggioso editore
milanese, Renato Bianconi,
che immagina di dar vita a
un nuovo Braccio di Ferro.
Queste nuove storie, oltre 800,
realizzate, dagli anni Sessanta
agli anni Ottanta, apposita-
mente per i lettori italiani,
da autori eclettici come per
esempio Sandro Dossi, spesso
stravolgono le caratteristiche
originarie del personaggio
per adattarlo a un pubblico di
giovani, dando vita a storie
ingenue ma dolcemente diver-
tenti.
DOSSI
Sandro Dossi, monzese,
classe 1944, è uno dei
principali autori dei fu-
metti comici dagli anni
‘60. Sin dagli esordi,
nel 1964, a collaborato
con la Casa editrice
Bianconi che ha legato
il suo nome a personag-
gi come Felix il Gatto,
Braccio di Ferro e Gep-
po, il diavolo buono.
Dossi inizia a disegnare
e scrivere le storie made
in Italy di Braccio di
Ferro nel 1966 e conti-
nuerà fino al 1980. Tra
i suoi lavori da vanno
ricordate le avventure,
made in Italy di Tom &
Jerry. Sandro Dossi ha
anche disegnato un gran
numero di storie dei
personaggi della Warner
e oltre 200 storie per la
Disney. Suo è il disegno
della locandina di “Vige-
vano in Love 2022”.
AMBU
Fabiano Ambu (Cagliari
1972), consegue il diplo-
ma di architetto d’inter-
ni allo IED di Cagliari.
Si laurea in scenografia
all’Accademia di Belle
Arti di Sassari e lavora
ai musical della Com-
pagnia Della Rancia.
Inizia la sua esperienza
fumettistica nel 2006
disegnando il nume-
ro 7 de “L’Insonne” di
Giuseppe di Bernardo.
In seguito entra nello
staff di “Nemrod” di
Aromatico-Celoni e
realizza, con Leonardo
Valenti, il graphic novel
“Il Massacro del Circeo”
per Becco Giallo. Nel
2009 approda in Bonelli
e disegna diversi epi-
sodi di Dampyr. Crea
l’etichetta indipendente
di fumetti It Comics e
realizza la “Pop. Storia
di un marinaio”
POP
“Pop. Storia di un ma-
rinaio” è la rivisitazione
del mito di Popeye,
personaggio creato da
E.C. Segar.
Pop, come ora si fa chia-
mare, vive su una barca
ormeggiata nel porto di
Venezia, per sopravvive-
re fa l’artista di strada re-
citando sé stesso. All’in-
terno di questo universo
narrativo, rincontriamo
tutti i personaggi legati
a Popeye di Segar: il suo
rivale, Bluto e Poldo,
l’amico goloso. Proprio
come Pop, tutti i prota-
gonisti del fumetto di
Segar sono invecchiati,
evoluti; le loro caratteri-
stiche rimangono identi-
che, è difficile assegnare
loro un ruolo preciso
in questa storia, poiché
la realtà li ha segnati,
offuscando il confine tra
i “buoni” e i “cattivi”.

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