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s1 • Sentiero della Val Volpera s2 • Sentiero della Valle di Faidolo s3 • Sentiero della Valle Gandine s4 • Sentiero Barche - Dosso

s3 • Sentiero della Valle Gandine s4 • Sentiero Barche - Dosso di Mezzane s5 • Le due Tese - Batoccolo

Segnavia: s1 Segnavia: s2 Segnavia: s3 Segnavia: s4 Segnavia: s5


Tempo di percorrenza: h 2.00 Tempo di percorrenza: h 2.25 Tempo di percorrenza: h 2.20 Tempo di percorrenza: h 2.10 Tempo di percorrenza: h 2.10
Lunghezza: 3.360 m Lunghezza: 4.200 m Lunghezza: 4.210 m Lunghezza: 3.100 m Lunghezza: 3.400 m Comune Gruppo Sentieri
Dislivello: 237 m (da quota 193 m a quota 430 m) Dislivello: 397 m (da quota 228 m a quota 625 m) Dislivello: 340 m (da quota 287 m a quota 627 m) Dislivello: 306 m (da quota 287 m a quota 593 m) Dislivello: 256 m (da quota 200 m a quota 456 m)
di Gussago Gussago

I sentieri
Località d’interesse: Pieve S. Maria Vecchia, borgo me- Località d’interesse: Dosso dei Roccoli, Cascina Roc- Località d’interesse: Sorgente Corno, Pian San Martino, Località d’interesse: Dosso di Mezzane, località Barche. Località d’interesse: Tesa di Sotto, Tesa di Sopra, sor-
dievale di via Sovernighe, ex miniera di val Volpera, colo Chinelli, Pian San Martino, vedute sulle colline che sorgente di Valle Gandine. gente del Batoccolo.
vedute Arco Alpino e Appennino, le Müràche, sorgente cingono la città di Brescia e sulla pianura Padana. Il sentiero ha inizio dal piazzale antistante la trattoria Carica- Il sentiero ha inizio dal ramo ovest di via Rocca nei pressi
della valle di Cascina Rocca. Il sentiero ha inizio dal piazzale antistante la trattoria Carica- tore, si percorre la strada in direzione Navezze – Gussago della rotatoria posta all’incrocio con via Navezze e via Fos-
oltrepassando la trattoria Canalino sino al ponte tra il civico

di Gussago
Il sentiero ha inizio in vicolo San Vincenzo nella frazione di tore imboccando la strada per la frazione di Civine dalla quale sa, ci si dirige a ovest in direzione del torrente “La Canale”
Il sentiero ha inizio dalla Pieve di S. Maria (sec. VII – XV), Navezze. Si tratta di un percorso ad anello discretamente dopo un centinaio di metri, si diparte sulla destra una strada n. 49 e 51 di via Carrebbio, alla ns destra troviamo lo stretto dove troviamo la prima tabella segnavia che ci indica il per-
imbocco del sentiero vero e proprio indicato da una tabella corso da seguire in senso orario. Il tracciato è caratteriz-
attraversa il caratteristico borgo medievale di via Soverni- impegnativo per i dislivelli da superare. Il verso di percor- sterrata che immette in Valle Gandine. Si tratta di un percorso segnavia. Il percorso si sviluppa risalendo per i primi tre- zato per la prima metà dalla salita che si sviluppa lungo il
ghe e prosegue sviluppandosi sul soleggiato versante del renza consigliato è quello antiorario. Dal fondo della Valle ad anello discretamente impegnativo che si sviluppa quasi cento metri la stretta e angusta valle Gavezzana e poi il so-
monte Roccoli compreso tra la val Volpera e la valle di Ca- Faidola o Faido (toponimo che deriva da Fai=Faeto=Faggio totalmente all’ombra di boschi formati da variegate specie ar- versante nord/nord-est del Monte Breda giungendo da pri-
leggiato e panoramico Dosso di Mezzane fino ai prati della ma ai ruderi della Cascina Tesa di Sotto e poi alla Cascina
scina Rocca, incrocia in due punti sentieri che permettono dal nome della specie arborea in passato sicuramente più boree, quindi in ambienti freschi ideali per trovare ristoro dalla frazione di Barche nel Comune di Brione, aggira la piccola Tesa di Sopra; la seconda metà del percorso scende lungo
di effettuare un giro più ampio o, in caso di necessità, di frequente nel fresco fondo della valle) ne risale la sinistra calura estiva. Il toponimo Gandine deriva probabilmente da colma di confine per scendere poi parallelamente alla salita il dosso posto sulla destra orografica della Valle Morta fino
raggiungere strade carrabili. Visto le quote relativamente orografica, compie un ampio giro in quota raggiungendo il ganda=ammasso ghiaioso o forse da ghagi=bosco. Il verso di sbucando sulla strada nei pressi del punto di partenza. Con alla valletta del Batoccolo dove nei pressi della caratteristi-
basse e l’esposizione a sud di buona parte del tracciato, il versante opposto e scende lungo la sinistra orografica chiu- percorrenza consigliato è quello antiorario. Il complesso idro- l’aiuto della cartina e osservando alcuni punti di riferimento ca vasca di raccolta della sorgente Batoccolo si imbocca il
percorso non si presta particolarmente ad essere effettuato dendosi al punto di partenza. Il percorso è compreso tra gli geografico della valle Gandine, caratterizzato da impervi ver- è curioso notare come i tracciati di salita e discesa, in alcu- comodo sterrato che porta fino alla chiesa di Navezze da
nei caldi mesi estivi. Tra quelli proposti è sicuramente l’itine- itinerari s1 della Val Volpera e s3 della Valle Gandine. Iti- santi solcati dalle profonde vallette e canaloni che vi conflui- ni punti, distino meno di 250 metri. Il verso di percorrenza dove in pochi minuti si ritorna al punto di partenza. Si tratta
rario più interessante e ricco dal punto di vista storico, sia nerario che in gran parte si snoda tra alberi ad alto fusto, scono, è la vasta area dove si sviluppa questo itinerario, che consigliato è quello orario. Difficoltà di percorrenza difficili di un percorso da considerarsi nel complesso facile e poco
da valutare: se da una parte il tempo richiesto, sviluppo e di- impegnativo, anche se in alcuni tratti le pendenze sono rag-
per i luoghi che percorre sia per i toponimi che li identifica- tuttavia non mancano scorci panoramici che, data la quota, sicuramente è il più variegato e suggestivo tra quelli proposti. slivello da coprire non sono dei più elevati, dall’altra pesano guardevoli e rese poco agevoli dal dilavamento del terre-
no. Il sentiero offre dei begli scorci panoramici e pur avendo valgono la pena di essere visti, in particolare in direzione Il sentiero offre la possibilità, in caso di bisogno, di accorciare la prima parte costituita da una lunga e impegnativa salita e
dei brevi tratti ripidi è da considerarsi di facile percorrenza, sud-est sui monti Peso, Ratto, Picastello e Maddalena. le distanze tramite percorsi alternativi e in tre punti di raggiun- no da parte delle acque meteoriche. Il tracciato incrocia in
i ripidi tratti di discesa che coprono buona parte della secon- più punti sentieri che collegano il territorio di Gussago con i
da effettuare preferibilmente in senso antiorario. Due brevi È un percorso che si presta ad essere effettuato in tutte le gere strade carrabili. Vista la conformazione del territorio e la da metà dell’itinerario. Il percorso non incrocia altri sentieri, comuni di Brione, Ome e Rodengo Saiano. Itinerario molto
deviazioni consentono: la prima di osservare il caratteristico stagioni. Con una deviazione di circa ½ ora è possibile rag- fitta vegetazione i punti panoramici non sono tantissimi ma è però compreso tra due vie di comunicazione carrabili: la buono dal punto di vista panoramico, si segnala la località
vecchio lavatoio in via Sovernighe; la seconda di giungere giungere la sorgente del Faido con l’area attrezzata ben cu- sicuramente inediti. Interessanti le curiosità naturalistiche che via Carrebbio a valle e lo sterrato che porta in frazione Bar- Tesa di Sopra. Interessante dal punto di vista naturalistico la
all’imbocco della ex miniera di val Volpera. rata dalla sezione A.N.A. di Gussago. si incontrano. che di Brione a monte. possibilità di osservare le “Ammoniti”.

NORME DI COMPORTAMENTO
s6 • Ronco – Tesa di Sotto - Valle Bianca s7 • Periplo della Santissima s8 • Via Crucis - S. Rocco - Stella s9 • Giro delle colline s10 • Sentiero Battista - Nicolina NELLE ESCURSIONI IN MONTAGNA

Non accendiamo fuochi nei boschi


Segnavia: s5 Segnavia: s7 Segnavia: s8 Segnavia: s9 Segnavia: s10 Il fuoco può covare per ore nella cenere, apparentemente spento, e
Tempo di percorrenza: h 1.50 Tempo di percorrenza: h 1.15 Tempo di percorrenza: h 2.20 Tempo di percorrenza: h 6.00 Tempo di percorrenza: h 0,50 basta un filo di vento per farlo divampare e propagarlo; in pochi mi-
nuti l’incendio assume proporzioni incontrollabili, distruggendo alberi e
Lunghezza: 2.500 m Lunghezza: 3.000 m Lunghezza: 4.200 m Lunghezza: 16.700 m Lunghezza: 1.600 m mettendo in pericolo la vita di chi abita vicino e di chi va a spegnerlo.
Dislivello: 224 m (da quota 178 m a quota 402 m) Dislivello: 31 m (da quota 155 m a quota 186 m) Dislivello: da quota 172 m a quota 384 m Dislivello: 1.250 m (da quota 160 m a quota 185 m) Dislivello: 220 m (da quota 287 m a quota 455 m) Attenzione alle sigarette: ricordiamoci che un mozzicone mal spento è
spesso un innesco per gli incendi. Chiamata per incendio nei boschi
1515 (gratuito).
Località d’interesse: Tesa di Sotto, Valle Bianca, Sor- Località d’interesse: Capel del Pret, strada del Malan- Località d’interesse: chiesa San Rocco, Santuario della L’itinerario è un interessante semicerchio appoggiato sulle Località d’interesse: valle del Cristò – Base Scout di Non abbandoniamo i rifiuti
gente del Còp, Sorgente dei Muntì. drino, chiesetta del Santolino, Torre Idraulica, via del Stella, loc. Cùdula. colline gussaghesi i cui estremi (partenza ed arrivo) sono: Piazzole. I rifiuti costituiscono una grave fonte di inquinamento. Oltre a possibile
Lavatoio. via Gramsci e presso il parcheggio della chiesa di San Ze- Si tratta di un sentiero realizzato nel 2014 con l’obbiettivo di veicolo di infezioni, sono un vero attentato all’incolumità delle persone
Il sentiero ha inizio dal parcheggio posto nei pressi della Il percorso ha inizio dall’incrocio di via Casaglio con via San none di Ronco dove si trovano le quote più basse. Il per- garantire ai numerosi frequentatori un accesso diretto alla ed in particolar modo dei bambini. Una lattina, una bottiglia, piatti di
Il Periplo della Santissima è un percorso vita ciclopedonale plastica, se ce li siamo trasportati pieni, possiamo riportarli vuoti.
Parrocchiale di Ronco dedicata a San Zenone, si suggeri- Rocco, si sviluppa in senso orario e si snoda totalmente lun- corso non presenta difficoltà e pericoli oggettivi particolari, Base Scout di Piazzole, evitando di percorrere la strada
che si snoda lungo il perimetro pianeggiante del colle Bar-
sce di percorrerlo in senso antiorario, pertanto si imbocca bisone (antico nome del colle della Santissima) sul tracciato go i terrazzi coltivati a vite che coprono i versanti dell’ampio tuttavia la distanza da coprire e i dislivelli che lo caratteriz- provinciale Gussago - Brione. Intitolato a Drera Battista ed Non danneggiamo gli alberi e i fiori
la via Antica Strada Romana e dopo pochi metri si svolta a Incidere i tronchi, strappare piante, rami, foglie e fiori non è solo inutile
del sentiero s7 e rappresenta una particolare opportunità anfiteatro compreso tra la collina di San Rocco e la strada zano richiedono un discreto allenamento e doti di resisten- alla moglie Codenotti Nicolina che per molti anni sono sta- ed insensato, ma dannoso per l’ambiente. Aiutiamo la natura a ricon-
sinistra salendo la stradina che, superate due case, porta per immergersi nel verde, a pochi passi dal centro abitato della Cùdula. Tranne un breve tratto il tracciato corre su co- za, inoltre dato il tempo di percorrenza previsto, per godere ti custodi e gestori di “Piazzole”, questo percorso parte dal quistarsi lo spazio che le è stato incautamente sottratto: non ostacolia-
fino all’imbocco del sentiero. Itinerario molto logico che ri- del paese. Il punto di partenza è in prossimità della bache- mode stradine per lunghi tratti anche cementate. al meglio questa escursione si suggerisce di programmarla piazzale antistante la trattoria Caricatore, segue la strada
mo ì processi di ricostituzione del manto vegetale e di riqualificazione
dell’ambiente naturale.
sale il versante sud/sud-ovest del Monte Breda giungendo ca posta in piazza V. Veneto all’imbocco di via Santissima, La prima parte sino al Santuario Madonna della Stella segue per una giornata intera. Alcuni tratti sono necessariamente per Brione fino al primo tornante dove sulla destra è posta
ai ruderi della Cascina Tesa di Sotto (seguendo un breve si percorre in senso antiorario seguendo le n. 16 tappe at- “il Cammino delle Croci”, una moderna e originale via Crucis Rispettiamo gli animali
in comune con altri sentieri proposti o esistenti. la targa segnavia e si imbocca il sentiero vero e proprio che Tutti gli animali hanno un loro ruolo preciso nell’equilibrio della natura;
tratto in comune con il percorso s5); compie un lungo tra- trezzate del percorso vita. Lungo il percorso sono segnalati realizzata ripercorrendo un antico tracciato. Si prosegue poi
alcuni sentieri che permettono di raggiungere in pochi minu- Ogni periodo dell’anno può essere scelto per intraprende- immette nella valle del Cristò. La prima parte del tracciato è non alteriamo quindi l’ambiente naturale in cui gli animali vivono, non
verso che in saliscendi conduce ad una casetta da dove ha in discesa lungo il crinale della collina che fa da spartiacque re questa lunga passeggiata, anche in situazione di avver- in comune con il sentiero s9 “Giro delle Colline”, dopo alcuni facciamo loro del male, non disturbiamo la loro vita, teniamo sempre
inizio la ripida discesa lungo il dosso compreso tra la Valle ti la sommità della collina sino al “Parco della Santissima”, sotto controllo il nostro cane. Non preleviamo nidi o uova dai nidi, non
un’oasi naturale ricca di arte e di storia. Il sentiero è di facile tra i comuni di Cellatica e Gussago, giunti in località Cùdula se condizioni meteorologiche si è sempre nella possibilità brevi sali scendi ed attraversamenti sul fondo della valle si tocchiamo i cuccìoli: alcuni animali, se sentono l’odore dell’uomo, non
Bianca e la Valle della Volpe sbucando tra i terrazzamenti (forse dal latino Codolus = piccolo sasso) in prossimità della di raggiungere in tempi relativamente brevi punti di riparo, guadagna la sx orografica della stessa e si comincia a salire sono più capaci di riconoscere i loro piccoli e li abbandonano. Se riu-
percorrenza, si snoda prevalentemente lungo comode car-
dei vigneti fino alla sorgente del Còp; prosegue poi lungo rarecce sterrate, dove si può passeggiare, correre o peda- cappella dedicata a san Giorgio si devia a dx raggiungendo nonché le numerose strade o carrarecce che permettono costantemente sempre immersi nel bosco. Circa a metà del sciamo ad avvistare animali selvatici, non schiamazziamo e non inse-
dolci saliscendi in mezzo ai vigneti, passando per la sorgen- guiamoli, ma osserviamo con discrezione.
lare in una vera e propria palestra all’aperto. Si percorrono rapidamente il fondo valle per poi ritornare al punto di par- di avere un appoggio di automezzi. I numerosi crinali che si percorso si trova
te dei Muntì o sbucando nuovamente nei pressi della Chiesa luoghi carichi di storia della nostra tradizione contadina, dai tenza attraversando tutta l’antica contrada di Casaglio rac- percorrono, soprattutto nella parte iniziale e finale del trac- il bivio dove il s9 Seguiamo sempre i sentieri
Parrocchiale. È un sentiero di facile percorrenza, pressoché Se non vogliamo che un’occasione di svago e di distensione si trasfor-
toponimi che evocano suggestioni legate ad antichi fatti o chiusa tra case a corte i cui muri in pietra raccontano secoli ciato, offrono vasti e suggestivi panorami. piega a dx mentre mi in una brutta avventura, non allontaniamoci dai sentieri. I sentieri
totalmente esposto a sud con ampia vista sulla pianura e racconti: la strada del Malandrino, la strada del Dordaro o di storia. Molteplici le presenze e curiosità naturalistiche che si rin- il nostro sentiero segnati sono generalmente il percorso più agevole; fuori dai sentieri
numerosi scorci panoramici. Tuttavia richiede attenzione in “Santellino”, via Pinidolo, la leggenda del drago della San- La sicurezza del tracciato, la facilità di percorrenza e i bel- vengono lungo tutto il percorso. Il senso di percorrenza può prosegue diritto
è più facile perdersi, andare incontro a pericoli, scivolare e farsi male;
tissima, la località “Capel del Pret”, via del Lavatoio……. inoltre si danneggiano i prati ed il sottobosco.
prossimità dei numerosi bivi soprattutto in mezzo ai vigneti. lissimi scorci panoramici che offre rendono questo itinerario essere effettuato indifferentemente in senso orario o antio- lungo una como-
Si segnala dal punto di vista naturalistico la presenza di al- Numerose e variegate le specie di alberi, piante e fiori che Difesa dai fulmini
si possono osservare, non mancano interessanti presenze una gradevole passeggiata in collina da effettuarsi in tutta rario, al limite si suggerisce di valutare la direzione a secon- da carrareccia In prossimità del fulmine la temperatura può arrivare attorno ai 10.000-
cuni esemplari di “Cistus” (pianta aromatica mediterranea), tranquillità in qualsiasi periodo dell’anno. da della stagione tenendo conto dell’esposizione al sole. fino alla struttura 15.000°C. bisogna quindi prestare la massima attenzione all’attività
vera rarità nella Franciacorta. e curiosità faunistiche e geologiche. elettrica specie in montagna ove i fulmini sono più frequenti.
di Piazzole. La Riportiamo alcune importanti regole:
conformazione del • evitare dì ripararsi sotto alberi isolati standone lontani almeno 200-300 m;
territorio e la fitta • non tenere con sé, in caso di temporale, oggetti metallici specie se acu-
vegetazione non minati;
• stare debitamente lontani (almeno 50 cm) da conduttori metallici anche in
offrono punti pa- caso che il fulmine cada a 500 m dì distanza;
noramici, per con- • non ammassarsi in gruppo poiché la colonna di aria calda generata, agi-
tro sono numerose sce da conduttore per il fulmine;
• in caso dì temporale ripararsi sotto un anfratto o una grotta meglio in valle
e interessanti le che sulla cresta;
presenze e curio- • se non ci sono ripari sicuri è preferibile prendere più acqua possibile per-
ché i vestiti bagnati sono buoni conduttori rispetto al corpo umano e favo-
sità naturalistiche riscono la dissipazione della scarica;
che si possono os- • si sarà più sicuri dentro un’automobile o dentro un rifugio a rivestimento
servare. metallico.

Questa cartina è il frutto del grande impegno e passione che i volon-


tari del Gruppo Sentieri Gussago mettono a disposizione dell’intera
comunità. La realizzazione di questa cartina si deve alla collabo-
razione fra il Gruppo Sentieri Gussago e l’Amministrazione Co-
munale di Gussago.
Realizzazione cartina: Sergio Peli (xsergiopeli@gmail.com) • Grafica: Mazzini Alice www.graphicsediting.it • Stampa: Grafiche Artigianelli
Ogni riproduzione anche parziale è vietata • Testi a cura del Gruppo Sentieri Gussago Volontari Protezione Civile
© Gruppo sentieri Gussago - 2015 • Scala 1:10.000

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3297508134
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Tel. 115 (H24)
Corpo Forestale dello Stato via Donatello, 102 - Brescia Tel. 0302305813 (H24)

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