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Coordinate: 45.867906°N 11.

634844°E

Calà del Sasso


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La Calà del Sasso è il percorso, formato da 4 444 gradini, Calà del Sasso
che collega la frazione Valstagna del comune di Valbrenta,
nel Canale di Brenta, alla frazione Sasso di Asiago,
nell'Altopiano dei Sette Comuni, in provincia di Vicenza,
ed è la scalinata più lunga d'Italia[2] oltre che una delle
scalinate più lunghe al mondo aperta al pubblico (Adam's
Peak, nello Sri Lanka, conta 5 500 gradini)[3][4].

La Calà del Sasso copre un dislivello di 744 metri.[1] Il


percorso è ancora in gran parte affiancato da una cunetta,
realizzata, come i gradini stessi, in pietra calcarea: questa
cunetta veniva un tempo utilizzata per trasportare a valle il
legname dell'Altopiano. Giunti a Valstagna infatti, la Calà
termina nei pressi del fiume Brenta, in cui i tronchi erano Un tratto che evidenzia la struttura della
fluitati fino a Venezia dove venivano usati nell'Arsenale per Calà del Sasso: sulla sinistra è visibile la
la costruzione di imbarcazioni. canaletta utilizzata per lo scivolamento
dei tronchi
Tipo percorso sentiero
Indice Localizzazione
La storia Stato Italia
La leggenda
Regione Veneto
Aspetti escursionistici
Provincia Vicenza
Curiosità
Note Catena Altopiano dei Sette
Voci correlate montuosa Comuni
Altri progetti Percorso
Collegamenti esterni Inizio Lebo di Valstagna
Fine Sasso di Asiago
La storia Lunghezza 7 km
Altitudine max. 965 m s.l.m.
«È lunga come il purgatorio, scura come il temporale, Altitudine min. 221 m s.l.m.
la scala che ti porta lassù, sull'Altopiano di Asiago.
Quattromilaquattrocentoquarantaquattro gradini, Dislivello 744[1] m
ripidi da bestie, faticosi già a nominarli. Partono dalla
Tipo superficie pietra
Val Brenta, sotto picchi arcigni, nel punto dove la
valle - per chi viene da Bassano - sembra spaccarsi in Data apertura XIV secolo
due, all'altezza di un paese chiamato Valstagna, con
Dettagli
la sua muraglia di vecchie case a filo d'argine. L'erta Tempo totale 3 ore (2 salire, 1
prende la spaccatura di sinistra e brucia in un lampo scendere)
810 metri di dislivello. Si chiama «Calà del Sasso»,
ed è una delle opere più fantastiche delle Alpi.[5]» www.asiago.it/calà del sasso (http://www.a
siago.it/it/itinerari_escursioni_passeggiat
(Paolo Rumiz) e/art_itinerario_per_la_cala_del_sasso-alt
opiano_di_asiago/)
La Calà del Sasso deve il suo nome Calà (calata, discesa)
al fatto che veniva sfruttata per far scendere i tronchi
d'albero dalla frazione Sasso, sull'Altopiano di Asiago, al Canale di Brenta. Realizzata nel XIV secolo sotto
il dominio di Gian Galeazzo Visconti, venne ampiamente sfruttata dai Veneziani dal XV al XVIII secolo
per rifornire di legname l'Arsenale per la costruzione di navi.

I boscaioli, dopo aver portato a valle i tronchi facendoli scorrere sulla canaletta che costeggia il sentiero a
gradoni, potevano acquistare nel paese di Valstagna alimenti come sale o farina, oltre ad altri oggetti, e
facevano quindi il percorso di ritorno in salita con un nuovo carico di peso sulle spalle.

La struttura a gradoni, con canaletta sul fianco, fu ideata per


permettere un percorso più agevole durante il trasporto dei pesanti
tronchi d'albero: i gradoni evitano infatti il pericolo di scivolamento
in caso di maltempo o con la neve e il ghiaccio, non infrequente
d'inverno soprattutto sulla parte alta del percorso. La canaletta sul
fianco non solo permetteva di far scivolare il tronco ma consentiva
anche la svolta nelle strette curve o tornanti che caratterizzano la
Calà.

Perse la sua importanza come principale via di collegamento fra Altro tratto della Calà del Sasso
pianura e Altipiano negli anni fra il XIX e il XX secolo, quando
venne realizzata la rotabile del Costo (1850) e la vicina ferrovia
Rocchette-Asiago (1909).

Originariamente i gradini erano 4 422 ma nel 1498, a causa dell'abbassamento del greto del torrente
Ronchi, ne furono aggiunti altri 22.

Una parte di questi gradoni sono stati nel tempo erosi dalle acque e di conseguenza andati perduti, ma la
struttura del sentiero è ancora chiaramente visibile e, in alcuni tratti, ben mantenuta.
Dopo un periodo di degrado e abbandono, negli ultimi decenni il sentiero ha subito processi di
rivalorizzazione che hanno portato alla sistemazione dei tratti più danneggiati. È così tornata ad essere un
importante itinerario storico-turistico.

La leggenda
Si narra in Valbrenta che nel 1638, Loretta e Nicolò, abitanti di Sasso di Asiago e fidanzati in odor di
matrimonio, vengono colpiti da sventura: Loretta, in attesa di un figlio, si ammala gravemente e il suo
innamorato, determinato a salvarla, parte deciso alla volta di Padova alla ricerca di un unguento miracoloso.
Scende la Calà del Sasso e giunto a Valstagna noleggia un cavallo. Pur viaggiando di gran carriera il tempo
scorre veloce e col sopraggiungere della notte Nicolò non è ancora tornato.
Gli abitanti del Sasso di Asiago decidono allora di scendere con le torce incontro al giovane. Con stupore
avvistano lungo la Calà altre luci che salgono: è Nicolò scortato dagli uomini di Valstagna. La storia è a
lieto fine con l'unguento che guarisce Loretta e i due morosi possono così sposarsi, con la partecipazione di
tutti gli abitanti del Sasso e di Valstagna. Da qui la credenza popolare che se due fidanzati percorrono la
Calà mano nella mano si ameranno per sempre.
A ravvivare questo messaggio d'amore la seconda domenica di agosto tutti gli anni si svolge una fiaccolata
commemorativa che porta diverse centinaia di persone da Valstagna verso Sasso di Asiago lungo la Calà,
dove vengono accolti da musica e banchetti.[6]

Aspetti escursionistici
Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni
hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi
le avvertenze.

La Calà del Sasso è percorribile tutto l'anno (anche se se ne sconsiglia la percorrenza nei mesi invernali per
la presenza della neve) ed il percorso è contrassegnato dal segnavia numero 778. Il percorso ha inizio dal
parcheggio di località Lebo di Valstagna (221 m) e termina a Chiesa di Sasso di Asiago (965 m). La Calà è
lunga circa 2 546,44 m, il tempo di percorrenza è di circa 2 ore ed il dislivello è di 744 m.[1] Da Fontana
Bessele (alla base 270 m ai 938 m nella parte più a nord) il dislivello è di 668 m con pendenze variabili tra
il 20 e il 40%.

Curiosità
La scalinata Calà del Sasso è stata teatro, nel 1999, di un'impresa singolare: la salita della stessa è stata
interamente compiuta da Alberto Limatore senza mai scendere dalla bicicletta né appoggiare un piede a
terra.[7]

Note
1. Calà del Sasso - CAI Marostica, su caimarostica.it, 19 maggio 2013. URL consultato il 19 maggio
2013 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2020).
2. ^ Focus: qual è la scalinata più lunga del mondo, su focus.it. URL consultato l'11 marzo 2021
(archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2015).
3. ^ Calà del sasso, su comunevalstagna.it. URL consultato il 22-07-2010 (archiviato dall'url originale il 27
aprile 2011).
4. ^ La scalinata più lunga al mondo è la scalinata di servizio della funicolare di Niesen, in
Svizzera, con 11 674 scalini
5. ^ Paolo Rumiz: La scala del grande vecchio - Tratto da la Repubblica, 10 agosto 2003, in
www.sassodiasiago.it. URL consultato il 10-08-2009.
6. ^ Calà del Sasso, Comune di Valstagna, su comunevalstagna.it. URL consultato il 10-11-2010
(archiviato dall'url originale il 27 aprile 2011).
7. ^ Coppa Europa di BikeTrial 2011, su montagna.tv. URL consultato il 19-10-2011.

Voci correlate
Alta via del tabacco

Altri progetti
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l%C3%A0_del_Sasso?uselang=it)

Collegamenti esterni
Calà del Sasso - CAI Marostica, su caimarostica.it. URL consultato il 19 maggio 2013 (archiviato
dall'url originale il 27 gennaio 2020).

Portale Montagna Portale Vicenza

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