ACCESSI Guadagnando mano a mano quota …scendendo dal Passo dei Pozzi verso il Rif. Denza; in alto da destra la Presanella con la
parete nord e la Vedretta Presanella, Bocca d’Àmola, C. d’Àmola, C. Denza e C. Scarpacò
Da Stavèl (km 2 strada da Ver- il panorama si allarga sulle dorsali
miglio) si sale al parcheggio dell’ex montuose del Cevedale e la traccia visa e spettacolare sulla parete nord i pendii basali, dai pressi del lago è
Forte Pozzi Alti lungo una stretta stra- rimonta i primi macereti entrando della Presanella e sulla parte orien- possibile seguire il "Sentiero dei To-
dina sterrata (km 5), punto di parten- nella conca sottostante il Passo dei tale della Vedretta Presanella, sovra- deschi" (it. 220) che risale la valletta.
za anche del sentiero 233, usuale via Pozzi, caratterizzata da un vasto am- stata dalla Cima d'Amola. Dal passo Guadagnata la dorsale rocciosa che
di accesso al rifugio Denza. masso di sfasciumi e macigni grani- si cala lungo il versante meridiona- delimita il ghiacciaio, si incrocia la
tici. Aggirato sulla sx l’avvallamento le per ripida traccia che, raggiunti i traccia dell’it. 206 (m 2676) che si ab-
ITINERARIO pietroso, si risale faticosamente il ri- pendii erbosi, si fa via via più sicu- bassa lungo la costa morenica e con-
Dal parcheggio si raggiunge il pido pendio che conduce alla fascia ra e piacevole e conduce, prima al duce al Rif. Denza.
vicino Forte Pozzi Alti, che offre un di rocce sottostante il passo e, aiutati bivio col sentiero 220 che proviene Dopo la sosta al rifugio, si conti-
interessante punto di osservazione da alcune funi, si arriva sulla stretta dal Passo Cércen (vedi escursio- nua lungo il sentiero 206 che discen-
sull’alta Valle di Sole e il Passo del forcella rocciosa (m 2604, ore 2.40). ne a pag. 368-369), quindi al Lago de per la Val di Stavèl, traversando
Tonale. Nei pressi del forte, si im- Dal valico la vista si allarga improv- Presanella, incastonato in una pro- lungamente sulla fiancata est del
bocca il sentiero fonda conca rocciosa. Attraversata Croz di Stavèl. Giunti al bivio con
234 che, alzando- la soglia e l'emissario del limpido l’it. 233 (m 2000), si volge a sx sul
si gradatamente, laghetto, chiamato anche Denza, si comodo e panoramico sentiero che
taglia il fianco del prosegue con lievi ondulazioni rag- taglia in quota il dirupato versante;
monte fino ad en- giungendo infine il Rif. Stavèl dedi- intersecati alcuni profondi canalo-
trare nella conca cato a Francesco Denza (m 2300, ore ni rocciosi (funi corrimano nei tratti
glaciale dell'Alpe 3.30). più esposti), supera una buia galle-
Pozzi Alti (m 2048). Volendo avvicinarsi ancora di più ria che perfora un poderoso pilastro
Tra brevi radure, alla spettacolare muraglia che uni- granitico e riporta infine sulla stra-
macchie di ontani e sce le Cime Vermiglio e Presanella e dina di accesso ai parcheggi attigui
radi larici. la traccia ammirare la vedretta che ne ricopre l’ex Forte Pozzi Alti (ore 5).
attraversa il catino
e si alza, con stret-
te svolte, su un erto Francesco Denza (1834-1894)
pendio dove il bo- Padre barnabita, fisico e matematico, studioso di scienze naturali, astro-
sco di ontani lascia nomo e insigne meteorologo che contribuì in modo determinante alla na-
progressivamente scita della meteorologia in Italia e alla realizzazione di importanti strumenti
spazio ai cespugli per il rilievo dei dati. Fu vicino alla SAT quando venne intrapresa la realiz-
di rododendro e zazione in Trentino di una rete di stazioni meteorologiche.
a chiazze erbose. L’Alpe Pozzi Alti dove transita il sentiero 234
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Nella natura selvaggia Ai piedi della Presanella
della Val di Bon Gruppo montuoso: Presanella
Gruppo montuoso: Presanella Luogo di partenza/arrivo: Mandra Larici - Bivio strada per Cornisèllo m 1911
Luogo di partenza/arrivo: Valpiana m 1211 Quota massima raggiunta: Pian del Sass m 2429
Quota massima raggiunta: Lago Venezia m 2046 Dislivello in salita/discesa: m 600
Dislivello in salita/discesa: m 850
Tempo di percorrenza: Ore 4 effettive
Tempo di percorrenza: Ore 5.30
Difficoltà: E
Difficoltà: E
Segnavia SAT: 211, 211B, 216, 238 Altri segnavia: -
Segnavia SAT: 216 Altri segnavia: -
Facile e panoramica escursione circolare, che si sviluppa ai piedi del versante orientale
L'escursionista non chieda alla Val di Bon quello che la Val di Bon, fortunatamente, non della Presanella, in un ambiente modellato dai ghiacciai e impreziosito da numerosi laghi
può offrire. Nessuna strada e nessun impianto di risalita, ovviamente, ma nemmeno e dall’apertissima vista a mattina sulle Dolomiti di Brenta. Un paesaggio degno del famoso
accessi agevoli e sentieri comodi. La presenza umana si limita ad una malga e due pittore arcense Giovanni Segantini cui è dedicato il rifugio della SAT in Val d’Àmola.
bivacchi; incontrare anima viva lungo il percorso non è affatto scontato; più facile
osservare camosci o marmotte. Per la descrizione tecnica si veda l'it. 216 a pag.102. ACCESSO Presanella, si prosegue sull’it. 216
Dal Rifugio Nambróne si segue per che attraversa il ponte sospeso sul-
ACCESSI genziana punteggiata, oltre a specie 6,5 km la strada diretta a Cornisèllo, fi- la Sarca d’Àmola, passa dai pianori
Da Ossana, in Val di Sole, si imboc- velenose quali il veratro comune e no al bivio di Mandra Larici (parcheg- morenici del Pian del Sass (splen-
ca la stradina asfaltata che conduce l'aconito di Lamarck. Sui massi ci- gio) dove inizia l’escursione. dida veduta sulla parete Est della
con alcuni tornanti nella suggestiva clopici di tonalite crescono la Silene Presanella) e compie un largo giro
Valpiana, arrivando fin nei pressi del rupestris, la Saxifraga bryoides, il Se- ITINERARIO a mezzacosta fino al Bochet de l’Om.
bivio che sale a Malga Valpiana. dum alpestre, l'endemica e bellissi- Si seguono le indicazioni per il Discesi in direzione del Lago Cor-
ma primula di Val di Daone e la sas- Rif. Segantini (it. 211) che portano nisèllo sup. si incontra in breve il bi-
ITINERARIO sifraga dei graniti, specie della Lista nella conca della Valina d’Àmola e vo col sent. 238, che seguiamo fino al
La Val di Bon è una delle due bi- Rossa del Trentino con un elevato ri- alla malga omonima. Al ponticello Rif. Cornisèllo, passando per il pitto-
forcazioni alla testata della Valpiana schio di estinzione, essendo stata fi- sulla Sarca d’Àmola, anziché salire resco Lago Nero e a monte del Lago
(l'altra è la Val Caldura). Per accedere nora segnalata in due sole zone: nella direttamente per la via più breve al di Cornisèllo inf. Raggiunta la strada
alla Val di Bon bisogna attraversare il bassa Val di San Valentino e, appunto, rifugio, si propone di percorrere il proveniente dalla Val Nambróne, la
Torrente Foce e superare una ripida in Val di Bon. Fischi di invisibili mar- Sentiero M. Mattasoglio (211B). L’it. si discende per circa 3 km ritornan-
soglia rocciosa ricoperta di bassi ce- motte e pazze corse di camosci non si abbassa fra i sassi contornando il do al punto di partenza.
spugli di ontano verde, ginepro e ro- tarderanno a manifestarsi. pascolo del ver-
dodendro ferrugineo e da un rado la- de catino e risa-
riceto. Poco oltre i 2000 si raggiunge le gradatamente
la conca centrale della valle, occupa- in dx or. della
ta dal lago Venezia, che si presenta in valle; supera un
un'avanzata fase di interramento. Im- breve ripiano
mensi sfasciumi di tonalite fanno da e rimonta, con
contorno al lago e guidano lo sguar- strette curve, un
do verso l'impressionante cornice di tratto più ripido,
cime tutt'attorno, in questo incantevo- traversando poi
le angolo del versante solandro della verso dx (N) fra
Presanella. Meravigliosi spaccati di numerosi minu-
flora e fauna alpina si accompagnano scoli laghetti, sul
al silenzio assoluto. I candidi fiocchi bel terrazzo gla-
dell'Eriophorum scheuchzeri e dell'E- ciale, adiacente
riophorum angustifolium punteggia- il Rif. Segantini.
no lo specchio d'acqua. Nelle radure, Dal rifugio, ba-
tra cespugli di rododendro, si incon- se di partenza La Cima Presanella (m 3558), il Monte Nero e la Bocchetta del Monte
trano il giglio martagone, l'arnica, la La conca del Lago Venezia per la salita alla Nero dal sentiero 211 poco a valle del Rifugio Segantini
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Traversata sugli alti sentieri attorno
alla Busazza e al Monte Cércen
Gruppo montuoso: Presanella
Luogo di partenza/arrivo: Passo del Tonale m 1882
Quota massima raggiunta: Passo Cércen m 3003
Dislivello in salita/discesa: 1° g: -550; 2° g: +1030, -1180; 3° g: -800, +400
Tempo di percorrenza: 1° g: ore 1.20; 2° g: ore 7/8; 3° g: ore 4
Difficoltà: EE
Segnavia SAT: 209, 212, 220, 206, 233, 268 Altri segnavia: -
Grandioso itinerario sugli alti sentieri dell’Adamello e della Presanella che, partendo
dal Passo del Tonale, in un’alternanza di ambienti d’alta montagna, selvaggi e di
grande suggestione, al cospetto di vari ghiacciai, compie il giro completo del settore più
occidentale della Presanella, attorno alla Busazza e il Monte Cércen. Eccezionalmente Il Passo Cércen con la Vedretta Presanella dalla morena percorsa dall’it. 206. Il sentiero 220
panoramico. Lo si propone in tre giorni, partendo dal Passo del Tonale, utilizzando gli dopo aver scavalcato il passo, ora libero dal ghiacciaio sul lato occidentale, si sviluppa sulle
impianti di risalita fino al Passo Preséna e con pernottamento nei rifugi Mandron e rocce in alto a destra, in fianco al Monte Cércen
Stavèl /Denza. Richiede allenamento ed esperienza escursionistica d’alta montagna. del Lago Scuro (belvedere) quindi L’it. continua sul lato occidentale del
Lo scavalcamento del Passo Cércen, attraverso l’impegnativo sentiero alpinistico
attrezzato Migotti, può essere completamento innevato per gran parte della stagione
a margine della grande conca gla- ghiacciaio prima in piano e poi ca-
estiva e richiedere pertanto l’attrezzatura alpinistica. ciale dove si trova il Rif. Mandron lando fra distese di massi di tonalite
"Citta di Trento" (m 2442; ore 1.20), e pietraie, lungo la morena laterale
ACCESSO cone sui ghiacciai dell’Adamello in posizione spettacolare di fronte al della Vedretta Presanella (spettaco-
Dal Passo del Tonale salire con la trentino, si discende per l’it 209 fra ghiacciaio dell’Adamello (Vedretta lare veduta sul ghiacciaio e sulle pa-
telecabina al Passo Paradiso e al Pas- le pietraie del versante meridiona- del Mandron). Visita al vicino Centro reti nord di C. Vermiglio e Presanel-
so Preséna. le di Punta Maroccaro, traversando studi Adamello Julius Payer che illu- la), fino ad una selletta dove incontra
al bivio (m 2870) sottostante il Pas- stra l'affascinante mondo dei ghiac- il bivio col sent. 206 (m 2676). L’ul-
ITINERARIO so Maroccaro. Lungo la mulattiera ciai; nei pressi si trovano anche un tima parte della discesa fino al Rif.
1a tappa - Raggiunto il Passo militare (Sentiero della Pace) si cala cimitero militare e i ruderi dell'ex Stavèl F. Denza si può effettuare sia
Preséna (m 2990), eccezionale bal- nelle sottostanti pozze glaciali a est Rifugio Lipsia, distrutto nel corso per l’it. 206 (continuare lungo la mo-
della Prima guerra mondiale. rena a fianco del ghiacciaio) oppu-
2a tappa - Dopo la sosta al rifu- re per il segnavia 220 (Sentiero dei
gio, partendo di buon mattino, si Todeschi) che si abbassa nella sot-
percorre il sentiero 212, scenden- tostante valletta e porta al Laghetto
do verso il Rifugio Bédole fino ai Presanella, quindi al rifugio (m 2300;
Crozzetti (m 2253; ore 0.30), dove ore 7).
inizia il Sentiero alpinistico attrez- 3a tappa - All’inizio si discende
zato Adolfo Migotti (it. 220), che at- lungo il sentiero 206 fino al ripiano
traversa lungamente in quota con erboso dove si trova l’incrocio (m
varie contropendenze e tratti espo- 2000) con l’it. 233, dove volgeremo a
sti ed in parte attrezzati, il versante sx traversando a mezzacosta il diru-
meridionale della C. Busazza e del pato versante NE del Croz di Stavèl
M. Cércen in un ambiente severo e fino all’ex Forte dei Pozzi Alti (m
di grande pregio naturalistico (vedi 1859; ore 1.30). Qui si imbocca l’it.
scheda descrittiva), aperto sull’alta 268 che cala in loc. Carbonere e ta-
Val di Genova. glia lungamente in quota verso l’al-
Giunti alla Mandra Cércen Al- veo del Torrente Preséna (m 1537;
ta (m. 2267; ore 2.30), inizia il tratto ore 2.30), quindi riprende a salire
più faticoso che dopo una lunga sa- verso Malga Pecé e il Passo del To-
Il sent. 212 nei pressi dei Crozzetti; a sx la Lobbia bassa (m 2966); in alto a dx il M. Mandron
lita porta sull’ampia sella glaciale nale dove termina la lunga escursio-
(m 3281); nel mezzo, sopra la Vedretta del Mandron si intravvede il Corno Bianco (m 3434) del Passo Cércen (m. 3003; ore 5). ne (m 1882; ore 4).
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L’anello di Ritòrt e la magica
Valchèstria
Gruppo montuoso: Presanella
Luogo di partenza/arrivo: Rif. 5 Laghi m 2064 (o Malga Ritòrt m 1753)
Quota massima raggiunta: Monte Ritòrt m 2410
Dislivello in salita/discesa: m 500 /-1000 (m 800 da Malga Ritòrt)
Tempo di percorrenza: Ore 5.30-6
Difficoltà: E
Segnavia SAT: 232, 278, 278B, 277 Altri segnavia: -
Piacevole escursione, facile e di grande soddisfazione per lo scenario che offre, vario e
straordinariamente panoramico. Nonostante la facilità di accesso e la vicinanza della nota
stazione turistica, è itinerario poco frequentato. La si propone con partenza da Madonna
di Campiglio utilizzando la cabinovia “5 Laghi” e rientrando a piedi passando per Malga
Ritòrt; in alternativa con partenza da Malga Ritòrt.
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Ai Laghi di San Giuliano:
benvenuti in Paradiso
Gruppo montuoso: Adamello
Luogo di partenza/arrivo: Poc dali Fafc (parcheggio per Malga Campo) m 1660
Quota massima raggiunta: Bocchetta dell’Acqua Fredda m 2184
Dislivello in salita/discesa: m 550 (800 con deviazione Val Germénega)
Tempo di percorrenza: Ore 5 (7 con deviazione)
Difficoltà: E
Segnavia SAT: 230, 221 Altri segnavia: B12
Costituisce senz’altro una delle più piacevoli escursioni della Val Rendena, alla portata di
tutti. Oltre a svolgersi in un ambiente naturale pressoché integro e di grande suggestione, Dalla Bocchetta dell’Acqua Fredda si gode una splendida panoramica sul lato occidentale delle
Dolomiti di Brenta (it. 221)
per la sua posizione intermedia, offre la possibilità di godere splendide vedute sia sulla
Presanella, sia verso l’Adamello col Carè Alto, sia sulle Dolomiti di Brenta. cuni saliscendi entro un bel lariceto, zona (m 1879, ore 1). Il rientro al Rif.
si sbuca nella pittoresca conca del San Giuliano è per lo stesso it.
ACCESSO sta entro un fitto bosco, tenendosi alti Lago di S. Giuliano, sulla cui sponda Dal rifugio si continua sul sentie-
Da Caderzone per stradina car- sul profondo solco della Val di Geno- orientale si trova la chiesetta omoni- ro 221 che costeggia sulla sponda
rozzabile fino al parcheggio sotto- va. Il sentiero risale poi una valletta ma e poco oltre il rinnovato Rifugio orientale il Lago Garzoné e risale
stante Malga Campo (km 7) superando il cancello che delimita San Giuliano (m 1960, ore 2). poi fra pascolo, radi larici e cespu-
il pascolo della Malga di San Giu- Disponendo di un paio d’ore, dal gli di rododendri alla Bocchetta
ITINERARIO liano (m 1960), accolti dal cartello rifugio c’è la possibilità di effettuare dell’Acqua Fredda (m 2184, ore 3).
Dal parcheggio (m 1660) si sale “Benvenuti in paradiso”. La malga una interessante deviazione per visi- Dal passo si gode un’eccezionale
lungo la strada forestale che condu- col suo ampio pascolo, posta su un tare la parte mediana della parallela veduta che abbraccia contempora-
ce a Malga Campo (m 1729), mera- arrotondato dosso attorniato da radi e solitaria Val Germénega. Vi si arriva neamente l’intero Gruppo di Brenta,
vigliosamente aperta sul versante lariceti, l’orizzonte che si distende percorrendo il sentiero 221 che attra- la Presanella fino all’alta Val di Ge-
sud della Presanella. Oltrepassata la in lontananza fino ai profili innevati versa la striscia di terra fra il Lago di nova e la dorsale che congiunge il
malga si imbocca il sentiero che po- della Presanella, il Crozzon di Làres San Giuliano e il soprastante Lago di Crozzon di Làres al Carè Alto!
co avanti confluisce sul segnavia 230 e il Carè Alto, offrono uno scenario Garzoné. Su tracciato meno eviden- Con tortuoso percorso il sen-
e si continua lungamente a mezzaco- armonioso ed emozionante. Dopo al- te si sale a scavalcare la dorsale (m tiero si abbassa fino sulla sponda
2033) che divide la conca dei laghi di dell’angusto Lago di Vacarsa (m
San Giuliano dalla Val Germénega e 1912) e alla sottostante Malga Cam-
si traversa, abbassandosi nel lariceto, postril (m 1831, ore 3.40) dove si
fino poco oltre Malga Germénega di devia per l’it. B12 che con un lungo
Mezzo a immettersi sul sent. 244 che diagonale nel bosco riporta al par-
in breve conduce al Lago Germénega cheggio di Poc dali Fafc da dove sia-
di mezzo, uno dei più suggestivi della mo partiti (ore 5).
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A Cima Pozzoni Giro del Forcel Rosso
sul fronte della Grande guerra Gruppo montuoso: Adamello
Luogo di partenza/arrivo: Pian della Sega m 1250; Rif. Carè Alto m 2450 Quota massima raggiunta: Passo Forcel Rosso m 2601
Dislivello in salita/discesa: 1° giorno: m 1200; 2° g: +500, -1700 Tempo di percorrenza: Ore 7-8
Segnavia SAT: 213, 215, 218A, 218, 215B Altri segnavia: - Il Passo del Forcel Rosso è uno dei luoghi più interessanti dell’Alta Val di Daone sia per
gli aspetti geologici, in quanto zona di contatto fra granito e calcare, sia per le particolari
L’area dei Pozzoni a NE del Carè Alto, durante la Prima guerra mondiale, rivestiva e numerosissime testimonianze della Prima guerra mondiale. L’escursione proposta, che
particolare importanza quale cerniera della prima linea austriaca, tra il tratto più esposto nel suo tragitto attraversa ambienti di grande pregio naturalistico, concatena i sentieri 245
che risaliva ad ovest per la Vedretta di Làres e quello di Niscli e Seniciaga, fino al fondo e 240 formando un anello percorribile da buoni camminatori anche in giornata; presenta
della Val di Genova, dove si allacciava alle difese della seconda linea della Presanella. qualche tratto leggermente esposto o dal fondo scomodo. Assai panoramica.
L’escursione qui proposta, da effettuarsi in due o tre giornate facendo base al Rif. Carè
Alto, invita a far conoscere questo sito della PGM di alta quota sulla via del Corno di ACCESSO (m 2601, ore 3). La discesa verso
Cavento dove si trova l’ormai famosa galleria recuperata e resa visitabile ad opera della Da Daone si segue la strada che la Val di Fumo si sviluppa preva-
SAT e della Provincia (vedasi anche la scheda sulla guerra in Adamello a pag. 69-79). porta fino al Lago di Malga Bissina lentemente fra rocce montonate,
(km 20). pietraie e magri pascoli, passa dal
ACCESSO truppe, di una teleferica, cammi- caratteristico Sasson, traversa in
Strada da Borzago per la Val di Bor- namenti, ecc.; una sorta di museo a ITINERARIO leggera contropendenza in quota
zago fino al Pian della Sega (km 5) cielo aperto della PGM. Raggiunto Dal grande parcheggio a mon- tornando poi a calare su un ripido
il Passo dei Pozzoni (m 2820) si di- te della diga (m 1847) si percorre costone erboso cui segue un lun-
ITINERARIO scende per l’it. 218 a ricollegarsi al la mulattiera (it. 245) che sale al- go e a tratti scomodo sentiero che
Dal Pian della Sega si raggiunge sent. 215 (m. 2480, ore 3.30) lungo la Malga Ervina (m 2053), posta a porta fino al ponte sul Fiume Chie-
il Rif. Carè Alto per il sent. 213 (m il quale si ritorna al rifugio (in ore margine dell’Alpe Casinelle. At- se (m 1891, ore 5.30) a pochi minu-
2450, ore 3.30); eventuale deviazio- 1.30) o si raggiunge il Passo Altar (m traversata la conca, il sentiero si al- ti dal Rif. Val di Fumo. Il ritorno al
ne di circa 1 ora alla soprastante 2385, ore 4.30) da cui si cala per lo za lungo vasti e articolati pascoli e punto di partenza si effettua per l’it.
Bocchetta del cannone (m 2827, ve- scomodo sent. 215B al Ponte Zucal arriva alla base di una costola cal- 240 che percorre il fondo della Val
di it. 213A). (m 1638) e infine per il sent. 213 al carea, che rimonta a lato per un ri- di Fumo, quindi la stradina che co-
Dal rifugio si continua sul sent. Pian della Sega (ore 8). pido pendio, fino a giungere su un steggia il lago (ore 7).
215 fino poco ol- aperto crinale;
tre il ponte in funi prosegue su un
sul Rio Niscli do- traverso legger-
ve si imbocca l’it, mente esposto,
218A (m 2550) sfiora una forcel-
che conduce alla la, e, oltrepassa-
Sella di Niscli (m ta una panorami-
2870, ore 1.45); i ca spalla, arriva
segnavia guida- al Passo Forcel
no nel deserto Rosso dove, i re-
roccioso fin qua- sti di quello che
si nei pressi del- fu uno dei pun-
la C. Pozzoni (m ti strategici del
2915) sul cui lato fronte dell’A-
sud si trovano i damello, sono
Dal costone che precede il Forcel Rosso verso il Passo Ignaga (a dx)
resti degli inse- impressiona nti dove arriva l’it 245A; a seguire il M. Campellio, il Passo d’Avolo e la
diamenti delle Il basamento della teleferica a Cima Pozzoni (vedi pag 141) C. d’Avolo. Più lontani i profili del M. Frisozzo e del M. Re di Castello
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Al Passo Ignaga
in vista della Val Camonica
Gruppo montuoso: Adamello
Luogo di partenza/arrivo: Parcheggio ex cava diga Malga Bissina m 1847
Quota massima raggiunta: Passo d’Avolo m 2554
Dislivello in salita/discesa: m 750
Tempo di percorrenza: Ore 5.30
Difficoltà: EE
Segnavia SAT: 242, 245A, 245 Altri segnavia: AV n. 1 Adamello
L’escursione propone un panoramico itinerario ad anello che dall’alta Val di Daone,
toccando il Passo di Campo e il Passo Ignaga (o di Casinelle) porta ad affacciarsi sul
versante camuno dell’Adamello. Un percorso di grande interesse naturalistico ma anche
storico per l’importanza che rivestì la zona nel corso della Prima guerra mondiale e
Veduta dal Passo Ignaga verso la Val di Saviore, laterale sinistra della Val Camonica
soprattutto nei secoli scorsi quando il Passo di Campo fu abituale luogo di transito, per
l’utilizzo dei pascoli dell’alto versante daonese. Costituisce anche un assaggio dell’Alta sigliabile una breve deviazione per sata conca del Lago Mare da quel-
Via dell’Adamello n. 1 (vedi scheda a pag. 315) che, nel corso dell’escursione, viene l’Alta Via (che prosegue sul dosso a la più aperta del Laghetto di Monte
percorsa fra il Passo di Campo e il Passo Ignaga e che presenta alcuni tratti esposti ed N del valico in direzione del rifugio Ignaga; si abbassa ulteriormente e
attrezzati, adatti agli escursionisti esperti.
Lissone) per visitare un pregevole spiana sui dolci pascoli dell’Alpe Ca-
tratto di camminamento ed osserva- sinelle dove si innesta sul sent. 245,
ACCESSO numerose testimonianze della Prima re meglio il versante lombardo ed in a breve d istanza da Malga Ervina
Da Daone si segue la strada che guerra mondiale. Qui transitarono il particolare la Val di Saviore, laterale (m 2056, ore 5), struttura curata co-
porta fino al Lago di Malga Bissina 18 luglio 1866 le truppe italiane che della Val Camonica, coi suoi paesi e me proprio rifugio sociale dalle sez.
(km 20). si accamparono al Lago di Campo i monti circostanti. Seguendo le indi- CAI di Cassano d’Adda. Sulla como-
e che avrebbero dovuto ricongiun- cazioni per la diga di Malga Bissina, da mulattiera di accesso alla malga,
ITINERARIO gersi ai Reggimenti Garibaldini, poi si imbocca la traccia dell’it. 245A che si cala piacevolmente al bivio con l’it.
L’itinerario inizia dal’ex cava a bloccati dall’armistizio del 25 luglio. discende fra l’erba e i sassi, passa sul 242 completando l’anello dell’escur-
monte della diga di Malga Bissina, Si prosegue verso nord lungo dosso morenico, che separa l’incas- sione (ore 5.30).
dove è stato realizzato un grande par- l’Alta Via dell’Adamello n. 1 che co-
cheggio (m 1847). Una stradina por- steggia il fianco E del Corno della
ta in breve ad un bivio; tralasciato a Vecchia e si alza, a margine di una val-
dx l’it. 245 diretto a Malga Ervina e letta, superando alcune balze roccio-
al Forcel Rosso, si imbocca il sentiero se attrezzate con catene e staffe. Sbu-
242, che cala leggermente sotto una cati sul dosso a margine del limpido
fascia rocciosa, e riprende poi quota Lago d’Avolo (m 2393) si continua
alzandosi fra i radi larici sul costone con tortuoso percorso, a monte della
che delimita ad est la conca del Lago suggestiva conca glaciale chiusa fra i
di Campo. La Sega d'Arno, frastaglia- monti Campellio, Marosso e d’Avolo;
ta cresta che dal Passo di Campo sa- accompagnati dalle tracce della Pri-
le al Monte Re di Castello, fa da sfon- ma guerra mondiale, si raggiungere
do all’incantevole specchio d’acqua. il Passo d’Avolo (m 2554, ore 3) da cui
Il sentiero, transita dai ruderi della si gode un’ampia vista verso l’Ada-
Malga di Campo (m 1950) e rimonta mello e il Carè Alto. Su mulattiera, in
sul dosso ad ovest del lago, per con- parte franata, si traversa fino al Passo
tinuare fra i pascoli fino al Passo di Ignaga, dove, disseminati ovunque,
Campo (m 2296, ore 2). Nei pressi del si trovano i ruderi di baraccamenti,
valico, in direzione della Sega d'Arno trincee, camminamenti, postazioni
e del Monte Re di Castello, si notano della PGM (m 2524, ore 3.40). Con- Il Lago d’Avolo dal Passo di Cima d’Avolo; sullo sfondo il Monte Re di Castello
376 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 377
Ai Laghi di Valbona e sulle
ariose creste di Campantich
Gruppo montuoso: Adamello
Luogo di partenza/arrivo: Blano m 1452
Quota massima raggiunta: Bochet de Laghisol m 2410
Dislivello in salita/discesa: m 1100
Tempo di percorrenza: Ore 7.30-8
Difficoltà: EE
Segnavia SAT: 264, 260, 225, 235, 235A, 225B Altri segnavia: -
Escursione fra le più panoramiche sui monti circostanti la Busa di Tione; al versante meno
noto della Val di Breguzzo, alterna la frequentata conca dei Laghi di Valbona e le ampie
vedute verso il Brenta e le Alpi Ledrensi che caratterizzano la cresta del Campantich.
380 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 381
Al Passo di Brealone
alla scoperta dell’Adamello meridionale
Gruppo montuoso: Adamello
Luogo di partenza/arrivo: Val Averta m 1465
Quota massima raggiunta: Passo Bruffione m 2145
Dislivello in salita/discesa: m 700
Tempo di percorrenza: Ore 5.30
Difficoltà: E
Segnavia SAT: 258B - 258 - 257 Altri segnavia: 410
La parte meridionale trentina dell'Adamello è caratterizzata da lunghe costiere erbose
che, dalla dorsale principale, calano gradualmente verso la Valle del Chiese, delimitando
altrettanti lunghi e profondi solchi vallivi. L'itinerario proposto percorre il crinale a meridione
della Val Averta sfruttando la viabilità militare costruita dai fanti italiani durante la Prima Dalla conca di Bondolo dove transita il sentiero 257; sulla destra si nota la mulattiera (it. 258)
guerra mondiale. Ampi panorami verso l'Adamello meridionale e vasti pendii prativi che scende dal Passo Bruffione; sullo sfondo da sinistra la sella di Malga Serollo, il Doss di
Davèrt e la piramide della Cima Grotta Rossa nei cui pressi passa l’escursione
caratterizzano questa escursione in un settore del Trentino ancora poco conosciuto e
frequentato. Caffaro col Passo Croce Domini e il to alla Val di Daone, dal bivio continui
Cornone di Blumone. sull’it. 258 per circa 20 minuti, tornan-
ACCESSO correndo l’ex strada militare della Mantenendosi ora sul versante do poi dallo stesso percorso.
Da Condino, in Valle del Chiese, Prima guerra mondiale, opera in lombardo, si continua in direzione Seguendo lo sterrato (it. 257), si
si sale al paesino di Brione (km 6) e buona parte ancora perfettamente N lungo la mulattiera (segnavia 410) cala con alcuni tornanti prima in sx
a monte dell'abitato, si prosegue per conservata. La via attraversa in quo- che percorre in quota, poco sotto il poi in dx or del Torrente Giulis rag-
la stretta strada asfaltata fino al bivio ta il versante meridionale del Doss crinale, il lato occidentale del Mon- giungendo l'ampia radura di Malga
presso il Doss Le Rocche, a circa q. di Davèrt e, dopo aver sfiorato la sel- te Brealone (breve deviazione per la Valle Aperta. Tralasciate le indica-
1250, dove si volge a dx traversando la della Porta del Davèrt (m 1950), in cima) e della Pietra di Rasoio. Con zioni del sentiero 257, che da qui
in quota sul fianco del monte. Entrati leggera salita taglia l’assolato fianco vista aperta sulla Valle di Bruffione, percorre il fianco sx or. della valle
nella selvaggia Val Averta la si risale erboso della C. Grotta Rossa e giun- tributaria della più profonda Val- in direzione di Condino, si prosegue
fino al quarto tornante (circa 1 km ge al bivio con l’it. 259 (m 2087, ore le del Caffaro, si raggiunge l'ampio per la strada asfaltata, che passa
prima di Malga Valle Aperta) a quo- 2.30) che arriva (sx) da Malga Vacil. Passo Bruffione, dove si trova il Bi- dalla vicina malga (m 1538) e scen-
ta 1465 dove inizia l’escursione (km Da qui si sale al vicino caratteristico vacco Pescosta-Fusi (m 2145, ore de gradatamente per la valle, ripor-
9 da Brione). intaglio del Passo di Brealone affac- 3.30). tando dopo circa 1 km al punto di
ciandosi sulla conca del Lago Bruf- Dal valico si cala fra gli ampi partenza dell’escursione (m 1470,
ITINERARIO fione e sul versante della Valle del pascoli dell’alta Valle Averta lungo ore 5.30).
Seguendo le in- una tortuosa strada mi-
dicazioni per Malga litare che conduce nel-
Serollo si imbocca la suggestiva conca di
la comoda mulattie- Malga Bondolo ai piedi
ra che si alza diago- del M. Bruffione e del
nalmente nel bosco Monte Remà (m 1830;
e, passando per la ore 4.30.). Superato un
radura dell'ex Mal- ponticello, si incontra
ga Ciocchi, condu- la strada di servizio al-
ce al vasto altopia- la malga che arriva dal
no prativo di Malga fondovalle.
Serollo (m 1710, ore Chi volesse salire al-
0.50). Dalla malga la Sella di Bondolo (m
l'escursione prose- 1944) per vedere il ver-
gue sull’it. 258 per- Il Passo Brealone all’incrocio fra i sentieri 258 e 259 sante di Malga Clef rivol- Il Passo Bruffione col Bivacco Pescosta-Fusi
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Giro d’orizzonte dal Monte Péller Brachiopodi anauni
a cura di Massimo Bernardi - (Muse - Sezione di Geologia)
e il Pian della Nana Tra il Pian della Nana e il Monte Péller affiora estesamente una sequenza
di rocce grigio-rosse di età Giurassico inferiore-medio note per la caratte-
Gruppo montuoso: Brenta meridionale ristica fauna ad invertebrati in essa preservata. Se nelle porzioni superiori
non è raro imbattersi nei familiari gusci spiraliformi delle ammoniti, molluschi
Luogo di partenza/arrivo: Parcheggio q. 1923 bivio strada Malga Clesera cefalopodi di mare aperto, negli strati dell’Encrinite del Péller è rappresen-
Quota massima raggiunta: 2320 m Monte Péller tato un evento qui particolarmente ben documentato che ha portato a una
eccezionale concentrazione di resti di organismi che vivevano sul fondale
Dislivello in salita/discesa: 700 m circa marino in accumuli spessi da qualche centimetro ad alcuni metri. Si tratta
di abbondantissimi resti di
Tempo di percorrenza: Ore 5.30/6; ore 4 per la variante crinoidi, organismi apparte-
nenti al gruppo degli echi-
Difficoltà: EE sentiero attrezzato del Monte Péller, poi E e T nodermi, ammoniti e bra-
Segnavia SAT: 313, 337, 336, 335, 308 Altri segnavia: - chiopodi. Invertebrati dotati
di due valve asimmetriche,
Escursione circolare eccezionalmente panoramica nel settore settentrionale del i brachiopodi di questa zo-
Brenta, che percorre ambienti di gran pregio da un punto di vista naturalistico. Itinerario na mostrano caratteristiche
consigliabile a inizio estate, per apprezzare le splendide fioriture, e in autunno, quando le uniche tanto da essere stati
giornate limpide consentono di godere appieno delle ampie visuali. descritti come nuove specie
per la scienza, come testi-
ACCESSO lissimo catino, delimitato dai vasti moniato dall’etimologia dei
ghiaioni sottostanti il Monte Péller loro nomi, come ad esem-
Il posteggio sotto il Rifugio Péller pio Rhynchonella pelleri o Alcuni esemplari di brachiopodi, piccoli invertebrati
si raggiunge da Cles (loc. Bersaglio) e occupato dal piccolo Lago Duri-
Rhynchonella clesiana. a due valve, rinvenuti presso il Pian della Nana
per strada in parte sterrata di circa gal, specchio dalla forma allunga-
18 km, oppure per analoga rotabile ta che occupa una dolina carsica.
di qualche km più breve, che sale da Dal rifugio, posto su un panoramico della calotta sommitale del Péller. anfiteatro naturale. Giunti al Passo
Tuenno e che si innesta sulla prima, dosso rivolto a mattino verso le Do- Raggiunta la croce di vetta (m 2320; della Nana (m 2195; ore 3.30), giro di
1,5 km più a valle, non lontano dal lomiti orientali, si segue il sentiero ore 1.15), lo sguardo può spaziare a boa dell’escursione, ci si affaccia sul
Malgaròi. Un più ampio parcheggio attrezzato del Monte Péller (it. 337) piacimento sullo sconfinato orizzon- versante solandro e si prende a dx il
si trova al sottostante Lago Dorigat. che risale il ripido versante NE con te e, con veduta aerea, sul Pian della sentiero 335 che cala diagonalmen-
frequenti strette svolte nel bosco. I Nana. Dalla cima si discende per i te costeggiando alla base i ghiaioni
ITINERARIO facili tratti attrezzati permettono di pascoli in direzione SE a riprendere che discendono dalla cresta roccio-
Il sentiero di accesso al rifu- superare agevolmente alcuni tratti l’it. 337, che si adagia in un rilassan- sa e raggiunge la conca erbosa alla
gio consente di apprezzare il bel- esposti, che precedono la prateria te avvallamento, giungendo in breve testata della Val dei Cavai (m 2058).
alla croce E del Péller, osservatorio Qui incontra il sentiero 308 che, a
sulla Val di Non e la Val di Tóvel. La mezzacosta, aggirando da N il Pa-
traccia si abbassa repentinamente lon, con percorso bucolico, conduce
sul versante meridionale, per poi al minuscolo Lago delle Salare (m
traversare a O fino a immettersi sul- 2004), allungandosi poi in una dolce
la stradina di accesso a Malga Tas- discesa, fra larici e ampie radure, fi-
sulla. Raggiunta la vicina malga (m no a Malga Clesera (m 1889; ore 5).
2090; ore 2) si continua su sentiero Dalla grande malga, che offre i tipi-
(it. 336) che si inoltra nell'incompa- ci prodotti caseari, si ritorna al pun-
rabile altopiano del Pian della Nana, to di partenza, seguendo la strada
vastissimo alpeggio modellato dai sterrata che fiancheggia lo scosceso
ghiacciai e dalla morfologia carsica, versante settentrionale del Monte
ricco di preziosità floreali (note già Péller. Chi volesse abbreviare i tem-
ai tempi di Bernardo Clesio!) e pale- pi di percorrenza di almeno un’ora
ontologiche. Con piacevole cammi- e mezzo, può evitare di compiere il
no, dopo un tratto in piano, ci si al- giro del Monte Palon, raggiungendo
za gradatamente in direzione della da Malga Tassulla il Passo della For-
L’altopiano del Pian della Nana visto dal Monte Péller; alla sua testata il Sasso Rosso (m
caratteristica formazione del Sasso cola e discendere in pochi minuti al
2645). A sinistra la Val di Tóvel e sullo sfondo, innevata, la Cima Brenta Rosso alla testata dello straordinario Laghetto delle Salare.
384 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 385
Suggestioni in Val Scura
e all'Alpe Campa
Gruppo montuoso: Brenta est
Luogo di partenza/arrivo: Parcheggio nei pressi di Malga d'Arza a q. 1500 m
Quota massima raggiunta: Passo di Val Scura, 2376 m (variante 2237 m)
Dislivello in salita/discesa: 1100 m circa (variante 800 m)
Tempo di percorrenza: 7-8 ore (variante 6-7 ore)
386 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 387
Attorno al gigante della
Pietra Grande
Gruppo montuoso: Brenta nord
Luogo di partenza/arrivo: Rif. Stoppani/Passo del Grosté m 2442
Quota massima raggiunta: Bocchetta dei Tre Sassi m 2613
Dislivello in salita/discesa: m 600 / 950
Tempo di percorrenza: Ore 5
Difficoltà: E
Segnavia SAT: 306, 334, 336 Altri segnavia: -
La Pietra Grande (m. 2937) è la prima e la più alta cima della catena settentrionale
del Brenta che si protende dal Passo del Grosté fino al Monte Péller. L‘escursione
qui proposta consente di effettuare il giro completo di questo poderoso massiccio che
comprende anche la Cima Vagliana (m 2862). È un assaggio dei due lunghi e impegnativi
sentieri 306 (Palete) e 336 (Costanzi) che attraversano dal Grosté al Péller l’intera catena.
Un itinerario fra i più panoramici e di notevole interesse anche per gli appassionati di
botanica, geologia e paleontologia.
Il sentiero "Claudio Costanzi" sul versante occidentale della Cima Vagliana (it. 336)
ACCESSO importante crocevia della fitta re- ioni della Pietra Grande, affacciato sa. Inizia ora un lungo traverso oriz-
Cabinovia da Passo Campo Carlo te di itinerari che si dipartono in sull’alta Val di Tóvel (Valle S. Maria zontale sugli immensi ghiaioni, che
Magno; a piedi ore 3; discesa cabino- ogni direzione per visitare il setto- Flavóna), di fronte alla catena del si distendono sul fianco compreso
via da staz. intermedia (m 2072) re centro-settentrionale del Grup- Fibion-Cima S. Maria. Giunti nel- fra la Vagliana e la Pietra Grande,
po di Brenta. Si imbocca il Sentiero la conca del Pra Castron di Tuenno che porta nella conca dell’Orto (m.
ITINERARIO delle Palete (306) che discende per (m 2150, ore 1), dal quale si ha una 2522, ore 3.40), dove converge da sx
Dal Rif. Stoppani, dove arriva la le ondulate praterie del Pra Castron splendida veduta sul Lago di Tóvel la via ferrata G. Vidi (it. 390).
cabinovia del Grosté, si raggiunge di Flavóna, un tavolato leggermen- e verso l’Alta Val di Non, si abban- Con largo e vizioso giro, aper-
il vicino Passo del Grosté (m 2442), te inclinato posto ai piedi dei ghia- dona l’it. 306 per seguire i segnavia tissimo verso la Presanella e l’Ada-
dell’it. 334 che conducono per la Val mello ma anche a nord sul Gruppo
delle Glare (ghiaie) inerpicandosi del Cevedale, si contorna il promon-
fra l’erba, sfasciumi ed infine ghia- torio proteso sui sottostanti pasco-
ioni, fino alla Bocchetta dei Tre Sassi li del Monte Spinale e si discende,
(m. 2613, ore 2.20). Dalla sella, carat- fra i detriti e per strette cenge (trat-
terizzata dal profilo delle rocce che to leggermente esposto), nel catino
le danno il nome, la vista spazia dai degli Orti della Regina (m 2320);
gruppi di Presanella e Adamello, a qui si consiglia la breve deviazio-
ponente, al sottogruppo della Cam- ne a sx della conca sassosa ai piedi
pa con la Malga Flavóna, a mattina; della Pietra Grande, dove si incon-
sullo sfondo il Lagorai e le Dolomiti trano numerosi massi che contengo-
orientali trentine. Lasciato sulla dx no migliaia di megalodonti, grandi
(N) il "Sentiero Costanzi", via ferra- molluschi bivalvi, fossili tipici del-
ta alpinistica che prosegue verso il le Dolomiti. Giunti alla presa di un
Passo di Val Gelada e il Bivacco Bon- acquedotto, per comodo sentiero si
vecchio, si cala leggermente nella traversa al Rifugio Grosté "Giorgio
pietraia alla testata della Val Gelada Graffer" (m 2263, ore 4.30). Dal ri-
di Campiglio, per traversare poi in fugio si discende lungo la strada di
quota, seguendo l’it. 336, i ghiaioni accesso o lungo i pascoli fino alla
ai piedi della C. Vagliana e risalire stazione intermedia della cabinovia
Dal Passo Pra Castron di Tuenno verso la Bocchetta dei Tre Sassi in alto a destra (it. 334) ad aggirare il costone NO della stes- Grosté (m 2072, ore 5).
388 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 389
Ai XII Apostoli e in Val di Sacco In equilibrio fra il Croz dell’Altissimo
Gruppo montuoso: Dolomiti di Brenta sud e il Passo del Clàmer
Luogo di partenza/arrivo: Parcheggio Malga Movlina m 1780 Gruppo montuoso: Dolomiti di Brente est
Quota massima raggiunta: Passo Dodici Apostoli m 2578 Luogo di partenza/arrivo: Rif. La Montanara m 1505 (o da Valbiole m 1183)
Dislivello in salita/discesa: m 850 Quota massima raggiunta: Versante O di Cima Lasteri m 2350
Tempo di percorrenza: 6 Dislivello in salita/discesa: m 1100 (+ 320 da Valbiole)
Difficoltà: EE Tempo di percorrenza: Ore 6.30-7 (+1.30 da Valbiole)
Segnavia SAT: 354, 307, 341 Altri segnavia: - Difficoltà: EE
Il classico itinerario di accesso lungo la "Scala Santa" al Rif. XII Apostoli "Carlo e Giuseppe Segnavia SAT: 352B, 352A, 344B, 344, 340 Altri segnavia: -
Garbari", può essere abbinato, per coloro che rientrano su Malga Movlina, al sentiero
della Val di Sacco. Ne risulta un’appagante e panoramica escursione circolare che Il Croz dell’Altissimo, noto soprattutto per le sue alte pareti sulle quali sono state scritte
prevede lo scavalcamento del Passo dei Dodici Apostoli e l’impegnativa e affascinante importante pagine di storia dell’alpinismo dolomitico, costituisce mèta escursionistica di
discesa sulle pietraie del selvaggio vallone. grande interesse per l’eccezionale vista che si gode dalla cima sulla catena centrale del
Brenta … e non solo! Al Passo del Clàmer si può invece ammirare il curioso masso in
ACCESSO per la chiesetta dei Dodici Aposto- bilico fra la Vallazza e la conca della Spora. Per escursionisti esperti.
Dal Ponte del Lisan (km 4 da Sténi- li e a sx la via ferrata Castiglioni, si
co per SP34) fino all’Albergo Brenta in sale (it. 341) in un deserto di rocce e ACCESSO verso la C. dei Lasteri per discende-
Val d’Algone (km 8), quindi strada re- pietraie al Passo dei XII Apostoli (m Da Molvéno telecabina fino nei re al Passo del Clàmer (m 2164, ore
golamentata km 7 fino al parcheggio 2578, ore 3.30) che deve il suo nome pressi del Rif. La Montanara (per ora- 3.40) nei cui pressi si trova il Sas del
sottostante Malga Movlina. alle curiose formazioni che si nota- ri e info: www.molveno.it); si può par- Clàmer. Per l’impegnativo sent. 344
no dal versante della Val di Sacco. La tire anche dal parcheggio di Valbiole (in parte attrezzato) si cala sul fon-
ITINERARIO discesa si svolge in un ambiente fra (strada 2,5 km da Andalo) che richie- do della Vallazza dove si incontra l’it.
Dal parcheggio Movlina (m 1780) i più selvaggi e solitari, entro il pro- de 1.30 ore in più. 322 di Val Perse, che continua la di-
si raggiunge in breve Malga Movli- fondo vallone, passa in un primo ca- scesa fino al Rif. Croz dell’Altissimo
na e, con vista apertissima sulla Pre- tino, supera un breve tratto attrezzato ITINERARIO (m 1430, ore 5.30). Il sent. 340 condu-
sanella e il Carè Alto, si percorre la e spiana nella verde conca della Bu- Dal Rif. La Montanara si segue l’it. ce infine al Pradel (ore 6.30) alla staz.
stradina (it. 354) che conduce fino nei sa di Sacco (m 2042, ore 5). Su sentie- 352B che in un’ora conduce al Palon telecabina che riporta a Molvéno
pressi del Passo Bandalors o Bregn ro si cala al Baito dei Cacciatori (m de Tovre (m 1811) dove si volta a sx oppure sulla strada che conduce a
da l'ors (m 1845, ore 0.40). Si conti- 1800) dove si volge a dx ondulando (it. 352A), lungo l’aerea cresta che Valbiole (ore 7).
nua sull’it. 307 che seguiremo fino al sul fianco meridionale della Pala dei domina il Lago di
Rif. XII Apostoli (m 2489, ore 3). Dal Mughi, traversando in quota fino al Molvéno. Poco sopra
rifugio, lasciata a dx la deviazione pascolo di Malga Movlina (ore 6). il Passo dei Camo-
sci si immette sull’it.
344B che rimonta
un più ripido tratto
su scarpate di rocce
Passo
XII Apostoli solcate dal carsismo.
Con deviazione di
Rif. XII Apostoli circa 15 minuti si rag-
giunge la cima del
307 341
Croz dell’Altissimo
(m 2338, ore 2.40),
spettacolare balcone
sulla catena centra-
le del Brenta. Un co-
modo traverso porta
al vicino Passo dei Il Sas del Clàmer, nei pressi del Passo del Clàmer, in bilico fra la
La Val di Sacco con la C. Dodici Apostoli; in alto da sx la C. Tosa (m 3173) e la C. Ambiéz (m 3103) Lasteri e poi si alza Vallazza e Campo della Spora; in alto a sx la Cima Gaiarda
390 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 391
Cima Durmont Tav. n. 31-32 All’Arca di Fraporte Tav. n. 32-33
ACCESSO plari di abeti, larici e faggi) fino sulla ACCESSO (m 1080, ore 1.10) il sentiero piega
Il Passo Daone è raggiungibile sommità del M. Cargadursi (m 1872, La partenza è dal centro del pa- deciso davanti a un'imponente pa-
per SP 53 in km 12 da Preore e km 8 ore 3). Su traccia che si abbassa per ese di Sténico, ai piedi del castello e rete rocciosa, risalendo fino ai piedi
da Spiazzo Rendena. erto pendio erboso e poi nel bosco, nei pressi della chiesa parrocchiale del gigantesco arco di roccia, porta
si giunge al giro di boa del Passo di S. Vigilio. L'imponente maniero te- di questo settore del Brenta (m 1180,
ITINERARIO delle Malghette (m 1726, ore 3.30). stimonia l'importanza che ricopriva ore 1.30). Ritornati al crocevia pre-
Dal Passo Daone (m 1290) si se- Si piega a dx sul sent. 350 che si ab- l’antico borgo nel distretto delle Giu- cedente, si prende a dx il sent. 346B,
gue l’it. 356 che risale entro una fit- bassa in loc. Magrera (m 1653) dove dicarie. la cui esile traccia si inerpica sulla
ta abetaia, passa poi per i prati e le si imbocca l’it. 356A che, compien- ripida costa fino a immettersi sul se-
baite di Dotor, Pramarciù e Stavèl e do una lunga diagonale, traversa nel ITINERARIO gnavia 346 (m 1197, ore 2).
si alza su sentiero fra faggi e coni- bosco, l’intero versante orientale del Imboccata la Strada di Tof, l'it. sa- Qui si può tornare direttamen-
fere, lungo l’erta dorsale meridio- Cargadursi e del Durmont riallac- le tra le case passando accanto a una te a Sténico seguendo il segnavia
nale del M. Durmont fino a raggiun- ciandosi a Pramarciù (m 1405; ore 5) bella fontana di granito e a un edifi- 346 oppure risalire ancora per an-
gerne la panoramica vetta (m 1805, all’it. 356 che percorreremo a ritroso cio con affresco che riporta la data tica mulattiera fino al Capitèl della
ore 1.40). Si continua per l’ondula- fino al Passo Daone (ore 5.30-6). Al del 1821. Aggira il Dos de la Cros e Spina (m 1386), quindi percorrere il
to e aperto crinale, calando poi fra Passo Campiol si ha la possibilità di proseguendo sulla strada forestale sentiero 347 che porta a Malga Plaz
i faggi, al Passo Campiol (m 1671, accorciare di quasi 2 ore l’escursio- Plaz entra in Val di Laóne. Lasciato (m 1395) e discendere per lo stesso
ore 2.10) tornando a salire a ridosso ne ripiegando sull’it. 356B che si al- il segnavia 347 sulla sx, si prosegue a ricongiungersi all’it. 346.
dello spartiacque (imponenti esem- laccia al sentiero 356A in loc. Stablèi. dapprima su sentiero, poi
nuovamente sulla viabili-
tà forestale all'interno del
bosco e con tratti a pen-
denza accentuata. Giunti
in uno slargo a quota 950,
si tira dritto sul percorso
346A che passa nei pressi
del Cóel de le Contesse,
per poi addentrarsi sempre
più nell'angusta e ombro-
sa Val di Laóne, mantenen-
dosi a stretto contatto con
l'omonimo rio. Superato il
Dalla Cima Durmont verso il il Monte Cargadursi (sx) e il Monte Toff; sullo sfondo a sx il Doss
del Sabion, a dx la Cima Valón e il Corno di Senaso; in basso i boschi dell’alta Val Manéz bivio con il segnavia 346B L'alta volta dell'Arca di Fraporte
392 - ... per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino ...per sentieri e luoghi sui Monti del Trentino - 393