4/2/2015 Cosa sono i cookies e come cambiano i siti con la “nuova” normativa?

Cosa sono i cookies e come

cambiano i siti con la “nuova”
normativa?

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Nel 2012 il Parlamento italiano, con il decreto legislativo 69/2012 ha recepito una direttiva europea de
conosciuta come “Cookie Law”: il decreto è stato recentemente completato da parte del Garante, che h
criteri specifici per l'attuazione delle norme, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.126 del 3 gi
del provvedimento "Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consen
dei cookie".

In parole semplici ☺ questo significa che il 3 giugno 2014 l’Italia si è finalmente allineata con una d
europea di cinque anni fa, dedicata alla gestione dei cookies: i cookies sono delle piccole stringhe
inviate da un sito all'utente che lo sta visitando per ricordare preferenze, dati e informazioni come log
grandezza e tipo di testo, località, informazioni di sessione, etc..., per fini operativi e/o statistici. Sono q
strumenti che nella maggior parte dei casi sono necessari per il corretto funzionamento di un sito. L'ut
comunque in qualsiasi motivo decidere di disabilitare o cancellare i cookie (tramite le apposite opzioni
ogni browser), ma ciò potrebbe impedire determinate funzioni (come ad esempio l'acquisto online, l'a

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un'area riservata, l’invio di un form, etc...).

Con l'entrata in vigore della normativa, è necessario informare l'utente della presenza di cookies a
del sito: il visitatore così informato può scegliere liberamente e consapevolmente se continuare o me
navigazione (o se disabilitare i cookies). Il Garante ha previsto un anno di tempo per recepire le novità
giugno 2015 occorrerà quindi applicare il provvedimento, inserendo l’adeguata informativa nei siti che
cookies.
Usiamo i cookies per offrirti la migliore esperienza possibile su questo sito. Per saperne di più,
clicca qui. OK

Per questo motivo capita sempre più frequentemente di imbattersi in siti che presentano (solitamente
una piccola finestrella con un breve testo che avvisa il visitatore che quel sito contiene cookies, e che s
saperne di più può approfondire andando in un’apposita pagina. Ma perché l’Unione Europea ha riten
necessario emanare una direttiva dedicata ai cookies? Sicuramente ci sono motivazioni specifiche che
possono sfuggire, tuttavia la più probabile è quella di proteggere la privacy degli utenti e tutelare l
libertà di navigazione: sebbene la quasi totalità dei cookies presenti in un sito siano di tipo “tecnico”,
indispensabili per un corretto funzionamento del sito stesso, ne esistono alcuni che hanno lo scopo di
memorizzare i dati degli utenti a scopi pubblicitari. Questi cookies di profilazione vengono utilizzati mo
nei siti (in particolar modo negli e-commerce) per raccogliere informazioni sulle modalità di navigazion
abitudini, scelte personali che consentono la ricostruzione di dettagliati profili dei consumatori: divent
possibile ricordare -ad esempio- i prodotti che sono stati visualizzati in un sito e poi mostrare gli stessi
altri pertinenti, in appositi banner pubblicitari presenti in altri siti che utilizzano lo stesso circuito pubb

Attenzione: i siti che contengono questi cookies di profilazione non sanno (per ora…) che Mario Rossi a
scarpe da running, ma potranno mostrare pubblicità di scarpe da running a chiunque usi il terminale e
che è stato usato da Mario Rossi… e che quindi probabilmente è Mario Rossi, specie se ha navigato co
smartphone o un altro dispositivo molto “personale”.

L’obiettivo della “Cookie law” è quindi proprio quello di informare gli utenti, in modo che ciascuno sia li
fruire del web nella modalità che preferisce: semplificando, più “guidata” (pubblicità dedicata) o più “n
(pubblicità generalista). Alcuni grandi player online, come www.ryanair.com, si sono già adeguati inser
dedicato ai cookies, tuttavia per ora l’approccio è stato “soft”: secondo il Garante, infatti, in presenza d
profilazione è necessario che il box informativo determini “una discontinuità, seppur minima, dell'esperi
navigazione: il superamento della presenza del banner al video deve essere possibile solo mediante un inter
dell'utente (appunto attraverso la selezione di un elemento contenuto nella pagina sottostante il banner stes

Al momento, non siamo riusciti a trovare alcun sito italiano che abbia inserito il banner in maniera “blo
la navigazione, probabilmente temendo un crollo delle visite e delle relative vendite. Occorrerà quindi
fino al 3 giugno 2015 per capire se l’opzione “soft” è ritenuta sufficiente per il Garante, oppure se sarà
un ulteriore adeguamento… pena multe salate! Staremo a vedere…. ☺

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