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Italiano

Bello o buono?
Prof. Anna
La lingua italiana , Lessico

2 Maggio 2019
Care lettrici e cari lettori di Intercultura blog, gli aggettivi bello e buono hanno significati simili, ma non uguali, per
questo è così facile confondersi. Facciamo un po’ di chiarezza.

Buona lettura!

Prof. Anna

Ci sono due difficoltà principali nell’uso di questi due aggettivi: il loro significato e il fatto che la loro forma cambia a
seconda del nome che li segue, si comportano cioè come gli articoli.

BELLO

⇒ Significato

Bello è un aggettivo che:

• descrive qualcosa o qualcuno che per le sue qualità estetiche provoca impressioni gradevoli:un bel ragazzo (un
ragazzo dall’aspetto gradevole);

• può significare vistoso, cospicuo, grande: una bella spesa (una spesa cospicua);

• viene usato per intensificare un concetto: è un bel problema (è un problema grande).

⇒ Uso

L’aggettivo bello al maschile singolare:

• si tronca in bel davanti a consonante: bel problema, bel tempo;

• rimane bello davanti a nomi che iniziano con s + consonante, z, x, gn, ps e (ma non sempre) pn:bello strumento,
bello zaino, bello gnomo;

• si elide in bell’ davanti a vocale: bell’amico, bell’uomo.

Al maschile purale:

• belli diventa bei davanti a consonante: bei problemi, bei tempi;

• diventa begli davanti a vocale o a s + consonante, z, x, gn, ps e (ma non sempre) pn:begli uomini, begli strumenti,
begli gnomi.
Al femminile:

• la forma singolare bella si può elidere davanti a vocale: bell’attrice;

• il plurale belle si elide raramente: belle immagini (meglio di: bell’immagini).

BUONO

⇒ Significato

L’aggettivo buono significa:

• che si considera conforme ai principi morali, indica in generale la tendenza al bene:una buona azione, buona
volontà;

• cortese, affabile, benevolo: è sempre stato buono con me;

• ubbidiente, tranquillo: è un bambino buono;

• abile e idoneo a compiere la propria funzione: è un buon medico; è un buon ristorante;

• utile, vantaggioso: questo sciroppo è buono per la tosse;

• gradevole ai sensi: un buon odore, questo risotto è buono;

• buono può essere usato anche per intensificare (di solito con i numerali):ci sono voluti minuti buoni (abbondanti).

⇒ Uso

L’aggettivo buono al maschile singolare:

• si tronca in buon davanti a vocale o a consonante seguita da vocale o da “l” o da “r”:buon affare, buon carattere,
buon profumo;

• rimane buono davanti a s + consonante, z, x, gn. ps e pn: buono scultore (nell’uso tuttavia è frequente il
mantenimento della forma tronca: un buon pneumatico, un buon stipendio).

Al femminile singolare:

• buona non muta davanti a consonante: buona madre;

• si elide davanti a vocale e richiede perciò l’apostrofo, l’elisione non è obbligatoria:buon’amica, buona idea.

Al plurale buoni e buone normalmente non si elidono: buoni amici, buone amiche.

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correttamente.

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