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Il popolo cattolico fedele

alla tradizione della


Santa Romana Chiesa

fedelicattolici@virgilio.it
Alla c.a. di Sua Eccellenza Rev.ma
Monsignor
Diocesi di

e p.c. - ai Rev.mi Parroci di tutte le


DIOCESI CATTOLICHE
- a Sua Santità Benedetto XVI

Vostra Eccellenza,

chi Le scrive è un umile gruppo di operai della vigna del Signore che cerca di svolgere al
meglio possibile il suo compito, onde evitare il rischio di assistere al naufragio della grande
imbarcazione che è la nostra Santa Madre Chiesa.

Si premette, innanzitutto, che la lettera che S.E. Rev.ma si appresta a leggere, è stata inviata
a tutte le diocesi d'Italia e, per opportuna conoscenza, ai Parroci di tutte le parrocchie italiane.

Questa missiva non vuole essere contestatoria, (infatti, come prescrive il canone 212, § 3
del codice di diritto canonico, i fedeli possono manifestare con il dovuto rispetto ai loro pastori il
loro pensiero, su ciò che riguarda il bene della Chiesa), ma desidera unicamente esprimere il
disorientamento e la preoccupazione di gran parte di noi, fedeli cattolici, sulla grande confusione
dottrinale che impera ormai nella Santa Madre Chiesa, non riuscendo più a distinguere quale sia
l’attuale linea intrapresa da Essa, anche alla luce dei recenti fatti, quali “la correzione filiale”, a firma
di autorevoli esponenti del cattolicesimo, in concordanza ai cinque ''dubia'' esposti da quattro note
tonache cardinalizie.

Si ha come l'impressione che l’attuale Chiesa non abbia più la forza di opporsi, in modo
risoluto, alle leggi inique che vengono promulgate dai nostri governanti al potere; ne deriva che il
peccato viene presentato come un diritto umano inalienabile, con la conseguente tolleranza verso
tutto il male che scaturisce da esso.

Il moderno paganesimo sta prosperando, dunque, attraverso una nuova forma di


“umanesimo ateo”, travestito da cristianesimo e la Chiesa Cattolica, più che opporsi a questa
ideologia anticristica, pare la stia pienamente assimilando, accettando ogni sorta di ''compromesso
esistenziale'', pur di convivere in armonia con quello spirito di ribellione a Dio, che domina nel
mondo, seduce le anime e, di riflesso, rende i figli di Dio schiavi del maligno.

Ecco quindi che oggi, a causa di questa contaminazione, iniziamo ad assistere ad una
progressiva desacralizzazione delle chiese, avviate, in un processo irreversibile di trasformazione,
in luoghi di aggregazione sociale o mense per poveri.

Concludendo, il timore è che la Chiesa Cattolica stia perdendo la consapevolezza della Sua
sacralità abbracciando la mentalità mondana che pone al centro di tutto l'uomo e le sue necessità.

La nostra amata Chiesa, fin da quando è stata fondata da nostro Signore Gesù Cristo, non
è mai stata la Chiesa delle mezze verità! Eppure, oggi, il relativismo etico e il relativismo dottrinale
stanno acquistando sempre più forza nel pensiero dei servitori consacrati, con conseguente
coinvolgimento di buona parte del popolo cattolico.

La rivalutazione dell'eresiarca Lutero e l'attuale tentativo di formulare una nuova dottrina


(risultato di una fusione tra la dottrina cattolica e quella luterana), ci portano a ritenere che sia in
atto, in modo subdolo, una forma di “protestantizzazione” del cattolicesimo.

A causa di ciò tra il popolo cattolico si sta diffondendo, man mano, una falsa concezione
della Misericordia di Dio che, unitamente alla rispolverata dottrina luterana, insinua nel fedele la
presunzione di salvarsi senza merito; un ingannevole e alternativo modo per presentare l'inferno
come un luogo vuoto e immaginario!

Tutti noi fedeli siamo consapevoli che, Nostro Signore Gesù Cristo, ci chiama ad essere
colonne viventi e luminose del Santuario di Dio, affinché si compia quel processo di
''transustanziazione del mondo'', che troverà il suo compimento finale quando il Cavaliere ''Fedele
e Verace'' e la “Sua Sposa Fedele”, trionferanno sulle potenze mondane ostili a Dio, nel Gran Giorno
della Seconda Venuta; solamente dopo il Gran Giorno del Signore si realizzerà la piena unità
universale tra tutti i figli di Dio e gli eletti, con il loro corpo glorioso di risurrezione, vivranno in
unione mistica con nostro Signore Gesù Cristo, nel glorioso Regno promesso da Dio.

In questo tentativo di modernizzare la Chiesa Cattolica, abbiamo l'impressione che si voglia


raggiungere quanto prima e rapidamente questa unità universale e che, al fine di agevolare tale
unificazione, sia in atto una sorta di decentramento liturgico, che va a tradursi in un vero e proprio
attacco alla fede, in quanto verrà a mancare l’unità liturgica, che è la salvaguardia della purezza
della dottrina della Chiesa.

Ciò a cui stiamo assistendo, dunque, da spettatori disorientati, ci invita a un’attenta


riflessione e a porci i suddetti quesiti:

- Si stanno compiendo le profezie annunciate dalla Vergine Santissima, Nostra Signora di


Fatima?

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- Si sta compiendo quello che la Beata Vergine ha detto in alcune apparizioni mariane,
ufficialmente riconosciute dalla Chiesa Cattolica, come quelle di Akita e del Buon Successo?
- Ci troviamo nel tempo in cui si stanno compiendo le profezie annunciate dalla Beata Anna
Katharina Emmerick?
- Siamo nel bel mezzo di una grande apostasia che sta travolgendo anche il clero ecclesiastico?
- Ci troviamo nel tempo in cui il drago rosso, con la sua coda, farà precipitare un terzo delle
stelle dal firmamento della Chiesa?
- Ci troviamo esattamente nel tempo in cui si sta svolgendo il combattimento escatologico,
annunciato nel capitolo 12 del Libro della Rivelazione, tra la Mamma Celeste e il drago rosso?

Al di là di tutte le perplessità su esposte, c'è n’è una ben più grave: la profanazione della
Santa Eucaristia! Infatti, si evince un tentativo in ombra, di ridurre la Santa Eucaristia ad una
semplice ''memoria celebrata'' della Passione di nostro Signore Gesù Cristo!

Per tale motivo, scaturisce in noi la netta sensazione, unita ad una grande preoccupazione,
che sia già in atto il preparativo per una nuova ''messa ecumenica'', in cui verrà accantonato il reale
significato del Santissimo Sacramento, a favore di un altro e più ampio significato ecumenico. Tutto
ciò si appresta nell’immediato a legittimare una “nuova interpretazione sacramentale comune della
Chiesa, della Santa Eucaristia e del ministero ecclesiale”, voluta fortemente dall'attuale pontificato
(discorso del pontefice alla delegazione ecumenica finlandese del 19 Gennaio 2017).

Il timore è che questa nuova interpretazione sacramentale comune della Santa


Eucaristia, lascerà nell'ombra la comunione eucaristica tra il fedele e nostro Signore Gesù Cristo
(che presuppone la fede nella Presenza Reale) e metterà in luce la sola comunione ecclesiale
(risultato di una interpretazione umanistica del Santissimo Sacramento), creando infine, nel
fedele, una forma di insensibilità verso la natura soprannaturale del Santissimo Sacramento.

La Santa Eucaristia ha un solo significato, non ne ha due o tre! Se si affianca un altro


significato ad Essa, si profana il Santissimo Sacramento!

Vostre Eccellenze Reverendissime,

da voi, che siete intente a leggere queste righe, c’è bisogno di più chiarezza e di un vostro
grande impegno pubblico, per confermare nella vera fede i figli di Dio, mettendoli al riparo da
questa grande confusione spirituale che, come una fitta nebbia, sta disorientando le anime e le
allontana dal sentiero della verità che conduce alla vita eterna.

A conferma di quanto da noi sopra paventato, in questi ultimi tre anni stiamo assistendo
ad una sempre più fitta attività promozionale per l'organizzazione di conferenze ecumeniche.
Queste conferenze ecumeniche hanno in comune lo stesso tema dominante: unire le varie

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denominazioni cristiane in una sorta di ''chiesa cristiana unificata'' in cui tutti, nella diversità,
possono condividere insieme la cena del Signore. In esse si evince l'impellente necessità di rivedere
in un'altra chiave il dogma della transustanziazione, che non viene per nulla accettato dai
protestanti.

Vi invitiamo dunque a prestare molta attenzione a questo progetto di unificare le chiese


cristiane, perché, “se nell'unire nella diversità, si contamina la Verità, allora c'è il rischio di edificare
qualcosa che non viene da Dio”.

Eccellenza Rev.ma, noi cattolici italiani, che vogliamo rimanere ben saldi nell'autentica e
genuina fede, ci teniamo dunque a informarLa che, in previsione di quanto su esposto, non siamo
intenzionati a partecipare ad alcuna “messa ecumenica'', che ci si appresta a mettere in atto, né a
presenziare ad alcun incontro ecumenico di preghiera, con persone di altre confessioni religiose,
fino a quando S.E. Rev.ma non vorrà darci chiarimenti su quali siano, per la salvezza delle anime, i
benefici spirituali che produrrà questo nuovo ''rito ecumenico'', ormai alle porte.

Ovviamente, pur restando vigili, continueremo a partecipare regolarmente alla Santa


Messa e, se in futuro verrà applicata una nuova liturgia eucaristica, in cui verranno perfino
cambiate le parole della Sacra formula di consacrazione, allora noi popolo cattolico insorgeremo,
facendo sentire la nostra voce a difesa della Santa Eucaristia!

Vostra Eccellenza Rev.ma, non ce ne voglia, se Lei ritenesse che quanto esposto in queste
righe fosse privo di fondamento, voglia dunque fornirci validi elementi contradditori, rispondendo
all’indirizzo mail presente in calce.

In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgiamo i nostri più distinti ossequi. Voglia inoltre
estendere la Sua benedizione su di noi, fedele popolo cattolico, firmatario di questa missiva.

NOI FEDELE POPOLO CATTOLICO

Roma, lì 23 Febbraio 2018

fedelicattolici@virgilio.it

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