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ET saggi
ISBN 978-88-06-17344-9
€ 12,00
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9 788806 173449
ET Saggi
9
Il tono di scandalizzata segretezza con cui Vance Pac
kard apre la denuncia della grande congiura tra scienza e
pubblicità, nelle prime righe de I persuasori occulti, fa anco
ra oggi colpo, sebbene molte delle sue allarmistiche previ
sioni non si siano realizzate e, anzi, in piu d'un caso si sia
verificato esattamente il contrario. I persuasori occulti resta
ancora un punto di riferimento per qualsiasi ricerca sul
complesso fenomeno della pubblicità, poiché a contare non
sono solo i fatti, ma anche, e a volte soprattutto, le idee che
dei fatti mettiamo insieme a nostro uso e consumo.
Vance Packard dice (come possiamo leggere in un'inter
vista fattagli da Romano Giachetti e uscita quest'anno su
«la Repubblica»): «Per parlare di cultura alta o medio-bas
sa, oggi, dobbiamo considerare l'humus in cui si qmove chi
si avvale delle conoscenze messe a disposizione. E un con
testo di cui negli anni Cinquanta e meno ancora negli anni
Quaranta, non avevamo la piu pallida idea».
L'uomo che gridò con tutta la sua forza «al lupo» nel
1 9 57 e che ha continuato a rivolgersi all'opinione pubblica
con le inchieste I cacciatori di prestigio, Gli arrampicatori
aziendali, La società nuda, Il sesso selvaggio. I rapporti sessuali
oggi, Una nazione di estranei, Gli ultraricchi, sostiene che l'e
quazione dell'industria culturale si è arricchita di nuovi ter
mini che condizionano il rapporto tra i produttori e i con
sumatori di cultura, ma che anche I' azione della scienza
che modifica il cervello, programma il comportamento, ma
nipola i dati genetici - trasforma in misura impressionante
la vita.
Bisognerebbe appurare sino a che punto questi elementi
agiscano sullo sviluppo culturale dell'individuo contempo
raneo. «Se, però, vogliamo metterli da parte, lasciare cioè
che·lievitino (come, del resto fanno) al livello inconscio del
la psiche collettiva- confessa il nuovo, vecchio Vance Pac
kard - se vogliamo !imitarci a vedere le conseguenze "visi
bili" della diffusione della cultura di massa dal dopoguerra
a oggi, io direi che le dobbiamo uno sviluppo decisamente
positivo: l'aver messo a disposizione di tutti un bene cultu
ra!� che prima era privilegio di pochi ». . .
I cacciatori di prestigio
Gli arrampicatori aziendali
La società nuda
Il sesso selvaggio
Una nazione di estranei
I padri fondatori
Vance Packard
I persuasori occulti
con «I persuasori occulti rivisitati negli anni ottanta»
Einaudi
Titolo originale The Hidden Persuaders
ISBN 978-o6-17344-9
Indice
I persuasori occulti
Conclusioni
p. 229 XXII. La questione della validità
240 XXIII. La questione morale
Epilogo
I persuasori occulti rivisitati
negli anni ottanta
253 Il nuovo tipo di mondo da affrontare
257 Intanto sono nate nuove e ingegnose
tecniche di persuasione
272 Uno sguardo nuovo a strategie vecchie
Un 'introduzione per gli anni ottanta
Attacco all'inconscio
1 [Si tratta di quei cereali (cereals) che nei paesi anglosassoni vengono
consumati durante la colazione del mattino, come corn-{lakes, rice-crisps
ecc.].
8 LA PER S U A S IONE DEI CON S UMATORI
bilmente una camicia rosa, perché « con una camicia rosa ri
velo qualcosa di me stesso » . A sostegno delle sue teorie sul
comportamento delle masse egli cita, parlando, vari testi
classici come Korzybski per la semantica, Whitehead per
la logica simbolica, Durkheim per la sociologia . Quando mi
ricevette vidi sulla sua scrivania, tra gli altri libri, una co
pia dei Basic Principles of Psychoanalysis. I n seguito mi
scrisse di aver avviato diversi studi sociologici, aggiungen
do : « Frattanto ho cercato di definire con una formulazio
ne sistematica quelli che sono gli obbiettivi della pubblici
tà moderna, intesa come fusione di vari modi di comunica
zione simbolica . Ciò coinvolge la semantica, l 'epistemolo
gia delle forme simboliche di Cassirer e Langer, tutta la psi
cologia dell 'estetica , e il comportamento simbolico quale
viene interpretato dagli antropologi » .
Può sembrare u n po' troppo, m a l e ricerche che egli ha
condotto, appoggiandosi all 'istituto di Burleigh Gardner
per individuare la dinamica che sta dietro l ' acquisto di au
tomobili , sigarette e birra , costituiscono modelli di rigore e
pene trazione.
Un 'altra figura di primo piano della RM è Louis Cheskin,
direttore del Color Research Institute e della scuola di stu
di pubblicitari di Chicago . Pieno di vita, cordiale, corpulen
to, Cheskin è il primo a riconoscere che il nome della sua
ditta, Color Research Institute, nasconde una realtà ben di
versa. In origine aveva effettivamente cominciato con lo
studio dei colori, ma ben presto si trovò in acque assai piu
profonde. Decise tuttavia di mantenere i l nome originale e
me ne spiega il motivo : « Grazie al nome e alle nostre ri
cerche sui colori siamo in grado di condurre i nostri test al
livello del subconscio » . ( Facendo circolare, ad esempio,
opuscoli sulla Scelta della tonalità per la vostra casa egli rie
sce, con opportuni stratagem mi, a far parlare l a gente sugli
argomenti che intende sondare ) . La maggior parte del la
voro svolto dal suo istituto consiste nel determinare il po
tere di suggestione che hanno sul pubblico vari tipi di con
fezione. « Ricorriamo ai metodi della psicanalisi » , afferma
Cheskin, e aggiunge che tutti i cinquanta studiosi che col
laborano con lui sono psicologi provetti. Egli stesso è lau
reato in psicologia e ha seguito, all'università, un corso di
psicanalisi. Tra le ditte che hanno fatto ricorso ai suoi test
sui colori vi sono la Philip Morris, la Procter e Gamble, la
Generai Foods e la Generai Milis.
L'AGENTE PUBBLICITARIO 33
Cheskin racconta con una certa fierezza che la s tessa dit
ta ( la Quality Bakers of America ) chiese contemporanea
mente una consulenza a lui e al dottor Dichter . È facile im
maginare quale dei due responsi prevalse. Si trattava di sta
bilire il grado di efficacia di un prodotto che aveva, come
marchio distintivo, l 'immagine di una bambina, e I 'oppor
tunità di lanciare una campagna pubblicitaria in cui la bam
bina sarebbe apparsa in compagnia di famose stelle cinema
tografiche. Cheskin precisa :
« Per quanto riguarda le attrici, le conclusioni del dottor
Dichter coincidevano quasi esattamente con le mie. Ma cir
ca l'immagine della bambina Dichter diede un responso dia
metralmente opposto al mio. I suoi investigatori avevano
accertato, a quanto mi è stato detto, che il pubblico non era
ancora sufficientemente familiarizzato con la bambina per
potervi scorgere il simbolo della ditta, e che inoltre non la
riteneva una creatura reale . Egli consigliava quindi di non
servirsene come marchio di vendita. Viceversa i nostri son
daggi , condotti al livello dell'inconscio, mostrarono che la
bambina destava, nella stragrande maggioranza dei casi ,
reazioni favorevoli, mentre le reazioni sfavorevoli non rag
giungevano il 2 per cento » .
Venne adottato il suo punto di vista e da allora la bam
bina è comparsa su tutte le confezioni della ditta.
Tra le principali figure che si trovano alla testa di agen
zie indipendenti di ricerche motivazionali, la piu affascinan
te è forse James Vicary , della James M . Vicary Company
di New York. La sua specialità è la ricerca dei significati
reconditi delle parole u sate nei testi pubblicitari , negli slo
gan e nei marchi di vendi t a. Studioso di psicologia sociale ,
Vicary hJ lavorato per moltissime ditte. È un bell'uomo che
pare ritagliato da una rivista di moda maschile . È membro
della American Psychological Association , della Society for
Applied Anthropology e della American Marketing Asso
ciation . È solito misurare con freddo realismo la percen
tuale di ricerca in profondità necessaria per accontentare
la sua clientela. A suo parere « il cliente ha bisogno di una
documentazione sufficiente a dargli un punto di vantaggio
sui suoi concorrenti e un senso di fiducia in se stesso all 'at
to di prendere una decisione » .
Qr.anto alle agenzie pubblicitarie vere e proprie , la
Yo·J r.g e Rubicam, il cui volume di attività è da tempo uno
dei p�u considerevoli d'America, si serve correntemente del-
34 LA PER S UA S IONE DEI CON S UMATORI
Narcisismo di massa
La vendita dell'indulgenza
La sicurezza emotiva.
Stima e considerazione.
Le esigenze dell'ego.
Speculazione sull'affetto.
Senso di potenza.
I legami familiari.
Il bisogno di immortalità.
Pubblicità e sesso
questione.
Da « Fortune ».
PUBBLICITA E S E S S O
il sigaro sta ormai per essere svirilizzato per amor delle ven
dite.
Gli analisti motivazionali si avvidero che uno stesso pro
dotto poteva avere un significato completamente diverso
per l'uomo e per la donna. Questa scoperta permise ben
presto alle ditte per le quali lavoravano una maggior preci
sione nella elaborazione e nell'orientamento dei loro mes
saggi pubblicitari. L'atteggiamento del marito e della mo
glie nei confronti della loro automobile nuova, ad esempio,
è determinato da moventi del tutto dissimili. La donna non
vede il momento di guidarla mentre l 'uomo non aspetta al
tro che cominciare a lustrarla e averne cura . Negli ultimi an
ni l'influenza delle donne nella scelta definitiva della vettu
ra di famiglia è andata aumentando sensibilmente, soprat
tutto per quanto riguarda colore e linea . L'industria auto
mobilistica tiene ora conto anche di questo nuovo elemen
to. Uno degli slogan del 1 95 6 era, ad esempio : « Piu sicu
rezza e piu classe che mai ! »
A proposito del mercato automobilistico il dottor Dich
ter, intorno al 1 95 0 , fece osservare alle industrie collaterali
che tutta la loro pubblicità era rivolta al sesso sbagliato. Fi
no ad allora i prodotti delle stazioni di servizio si contende
vano esclusivamente i favori del capofamiglia, ritenuto da
tutti la persona « pratica » per eccellenza. Tuttavia Dichter
dichiarò ( e , riflettendo per un istante, ogni americano con
corderà con lui ) : « Nel corso della nostra indagine scoprim
mo che qualcosa era cambiato - specie nelle zone suburba
ne. La donna è entrata in campo ed è lei, ora, a dominarlo
completamente. È lei che fa riparare la macchina ; è la don
na a scoprire per prima un nuovo " rumore " sospetto ; ed è
lei che tratta con Charley, il meccanico, in luogo di suo ma
rito . . . »
Nell'acquisto di una casa i nostri moventi variano gran
demente a seconda del nostro :;esso. Alcuni anni fa un va
sto quartiere residenziale nei dintorni di Chicago si trovò
a dover vendere rapidamente mille case d'abitazione. Per
risolvere questo problema apparentemente disperato, si ri
volse a un'agenzia di Chicago specializzata nella ricerca in
profondità. L'agenzia, a sua volta, chiese consiglio a diver
si psicologi, i quali condussero uno studio per scoprire il
meccanismo che avrebbe indotto i clienti potenziali a una
decisione positiva. Il problema, riferirono gli investigatori,
era complicato dal fatto che gli uomini vedono la casa sot-
PUBBLICIT À E SES SO 89
Quell'uomo.
La massaia pigra.
Nauseante brodaglia.
sumo di caffè.
Invitato a studiare il caso, il dottor Dichter e i suoi
collaboratori scoprirono che i produttori di tè non soltanto
erano cascati in una buca, ma, con la pubblicità che anda
vano conducendo, facevano di tutto per seppellircisi defi
nitivamente . I loro slogan affermavano che il tè è la be
vanda ideale per i momenti in cui il consumatore si sen
te infelice, o stanco, o snervato, o ha un raffreddore inci
piente. Le cose erano giunte a un punto tale che ormai la
gente pensava al tè soltanto quand'era sul punto di met
tersi a letto con un malanno . Secondo gli accertamenti del
l 'istituto, il pubblico, leggendo la pubblicità del tè, pen
sava inconsciamente : « Mi sento benissimo. Perciò pren
derò un caffè ».
Si aggiunga che il tè soffriva di gravi limitazioni psicolo
giche, in quanto il pubblico s 'era abituato a collegarlo au
tomaticamente con gli asiatici ( i « gialli » ) , gli omosessuali
e le dame di carità, categorie ritenute particolarmente go
lose di tale bevanda .
Queste già considerevoli difficoltà erano poi aggravate,
osservò il dottor Dichter, dai colori insipidi di cartelloni e
manifesti pubblicitari - in cui prevalevano dei gialli e de
gli azzurri slavati.
E in ultimo Dichter si avvide che occorreva rimontare
un altro e curioso handicap, e cioè un cruciale evento s to
rico, il Boston Tea Party. Egli dichiarò di poter affermare
con certezza, stando ai risultati del sondaggio, che gli ame
ricani nutrivano una segreta avversione per il tè fin dalla
notte in cui , circa due secoli or sono, una folla di coloni in
dipendentisti, in una esplosione di esuberanza, aveva rove
sciato nella baia di Boston un carico di tè proveniente dal
l'Inghilterra. L'esaltazione di cui da secoli questo gesto di
ribellione è oggetto nelle aule scolastiche americane, avreb
be instillato nell'animo delle giovani generazioni una in
conscia ostilità nei confronti della bevanda. Dichter disse
agli interessati che la campagna per riabilitare il tè doveva
cominciare, almeno in parte, proprio dalle aule scolastiche,
facendo leva proprio sugli autori dei manuali di storia. Era
infatti necessario, spiegò , insegnare agli americani che il
Boston Tea Party non era s tata una protesta contro il tè,
LA C U R A DELLE AVVER S IONI S EGRETE 137
L'ignobile margarina.
Surrogato economico.
L 'orecchio interno
genitore, che tiene conto della necessi tà, del prezzo, della
qualità del prodotto ». E citava il caso della Generai Elec
tric, la quale offriva un circo in miniatura, un fucile a rag
gio magico e un elmetto spaziale ai bambini che avessero
condotto i loro genitori nei negozi in cui i nuovi frigorife
ri GE erano esposti . La Sylvania dava in omaggio un com
pleto equipaggiamento spaziale, compreso non solo l'elmet
to ma il disintegra tore, il piatto voi an te e il telefono spa
ziale ai bambini che fossero riusciti a condurre i genitori
nei negozi della ditta . E la Nash offriva una stazione di ser
vizio in miniatura . L'articolista, Joseph Seldin, conclude
v a : « La manipolazione dei bambini nel campo della religio
ne o della politica solleverebbe una tempesta di proteste da
parte dei genitori e una serie di inchieste parlamentari . Ma
nel mondo del commercio i bambini sono selvaggina lecita
e p reda legi ttima » .
Herb Sheldon, un attore della televisione che ha u n va
sto e affezionato pubblico di bambini , cosi si espresse nel
1 9 5 6 : « lo non dico che sia giusto indurre i bambini a tem
pestare i genitori per costringerli a comprare i prodotti di
cui hanno visto l a pubblicità alla televisione, ma d 'altra par
te non posso negare che ciò avviene ogni giorno » . E aggiun
geva, nell'intervista pubblicata da « Advertising Age » : « l
bambini sono magnetofoni viventi di ciò che noi gli dicia
mo ogm gtorno » .
Gli analisti motivazionali vennero invitati a studiare i
mezzi piu efficaci per un completo condizionamento dei
bambini . La Social Research considerò il problema in un
apposito studio, da cui risulta che i due fattori fondamenta
li da tenere presenti in un programma televisivo sono : sod
disfare i « bisogni segreti » del bambino e garantire l ' « ac
cettabilità » del programma stesso ( e cioè tranquillizzare la
mamma, che in qualsiasi momento potrebbe proibire al
bambino di assistere alla trasmissione ) . Lo studio forniva
un certo numero di suggerimenti psicologici.
Una trasmissione può « attrarre » il bambino, ad esem
pio , senza necessariamente procurargli piacere o diverti
mento : cosi, può aiutarlo a esprimere, in maniera agevole e
diretta, le sue fantasie e le sue tensioni interne. Può farlo
andare in collera, o confonderlo , o spaventarlo, per offrir
gli il modo di liberarsi dell'ira , della confusione o dello spa
vento. Dosare l 'elemento paura è oltremodo difficile, poi
ché uno stesso spettacolo può essere spaventoso quanto oc-
LA P S ICOSEDUZIONE DEI BAMBINI I 53
1 [Nei grandi allevamenti di polli la musica viene usata come << stimolan
te » per la produzione di uova. Anche in Italia tale sistema ha dato, a quan
to sembra, ottimi risultati].
LA PER SUAS IONE DEI CONSUMATORI
1 [Scatola contenente una serie completa di arnesi per coloro che si di·
Iettano, a tempo perso, di falegnameria, meccanica, elettrotecnica ecc .].
IL RECLUTAMENTO DI NUOVI CON SUMATORI
PUBBLICITA E POLITICA
I 8 o o quotidiani,
I o ooo settimanali,
76oo riviste,
2ooo giornali di categoria,
7 6 3 5 periodici di vari gruppi etnici,
I oo milioni di apparecchi radio,
I 2 milioni di televisori,
I 5 ooo sale cinematografiche,
6ooo periodici aziendali.
Il giudice Learned Hand, della Suprema Corte, espresse
la propria preoccupazione per il pullulare degli esperti di
P R nella nostra società. Egli defini l a nuova professione
un'« arte magica » ma riconobbe che il suo successo non era
passeggero. « Ogni anno - affermò - essa diventa piu po
tente e determinante » .
Entro i l I 9 5 0 alcuni di questi professionisti erano ormai
cosi sicuri di sé da non accontentarsi piu di compiti margi
nali ; curare i « contatti » col pubblico o aiutare l'azienda
che li aveva assunti ad ingraziarsi la clientela non bastava
piu ; essi aspiravano ormai ad operare direttamente sulle
masse . Come dichiarò un consulente di P R , G . Edward Pen
dray : « Agli esperti di public-relations spetta, nel campo
del social engineering, il ruolo di gran lunga piu importante
- la graduale riorganizzazione della società umana, pezzo
per pezzo, struttura per struttura » . Evidentemente, si col
tivava la vaga speranza che per mezzo di queste gesta gran
diose alle public-relations sarebbe infine stato concesso pie
no riconoscimento professionale. I piu eminenti rappresen
tanti della categoria vedevano infatti con inquietudine una
folla eterogenea di persone non qualificate alzare sfaçcia
tamente la bandiera delle public-relations. Tuttavia, uno dei
piu autorevoli specialisti, Cari Byoir, dichiarò che « le pu
blic-relations sono tutto ciò che si vuole : chiunque le pra
tichi può definirle come gli aggrada » .
Alcuni specialisti tentarono addirittura d i cambiare il
nome della nuova disciplina : a loro avviso, l ' espressione
public-relations suonava insincera. Il presidente uscente
della Public Relations Society of America riferi nel I 9 5 4
che certe industrie avevano deciso di attenuare lo « stile »
public-relations di taluni atteggiamenti e iniziative dei loro
uffici appositi, per evitare che « la loro attività possa appa-
2 06 LA P E R S U A S IONE DEI CITTADI N I
L'anima in scatola?
interviste di gruppo I2
tecniche proiettive 9
associazioni l ibere 7
appercezione tematica 4
test a t t itudinali 3
sociodramma 2
Rorschach I
La questione morale
Indizi nell'occhio.
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Pubblicità e sesso.
C . L. 1 73 44
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