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IL

SISTEMA DELLA MODA


(Roland Barthes 1957-1963)

Barthes identifica tre insiemi e dei “commutatori” per il passaggio
dall’uno all’altro:

1. VESTITO REALE
(struttura tecnologica)

>Commutatori ( da 1 a 2) > il modello (cfr. il cartamodello…)

2. VESTITO IMMAGINE
(struttura iconica = alla Moda, parole saussuriana, Messaggio)

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> Commutatori (da 2 a 3) > la ricetta o programma di cucitura

3. VESTITO SCRITTO
(struttura verbale = La Moda, Langue saussuriana, Codice)

> Commutatori > gli anaforici (elementi di rinvio interni al messaggio)
che permettono di passare deal vestito scritto al vestito immagine (da
2 a 3)

Prendiamo un tailleur in tweed: In quanto indossato, costituisce un
vestito reale.
Il “modello” permetterà di passare al disegno di moda o alla foto.
Ma sarà una “ricetta” a condurci al vestito scritto: “Tailleur in tweed
sopra il ginocchio per il week-end”.

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QUALE CORPUS? Bisogna scegliere. Per ragioni di “purezza
strutturale”, sceglie il TERZO INSIEME (sincronia pura: stagioni,
giugno 1958/1959 Elle e Jardin des modes + occasionalmente Vogue,
Echo de la mode ecc.).
Non si tratta di trovare nell’indumento scritto un sottosistema della
lingua (cfr. Greimas 1830) ma di trovarvi un sistema significante preso
in consegna dalla lingua ma anteriore ad essa. Domanda: cosa accade
quando un oggetto è convertito in linguaggio?

QUALI FUNZIONI? Pratiche, estetiche, di informazione (cfr. Floch)
DESCRIZIONE (=MODA):
-Guida di lettura dell’immagine, di per sé polisemica
(immobilizzazione dei livelli di percezione)

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- completamento dell’immagine, capacità di dettaglio (conoscenza)
- ridondanza rispetto all’immagine, che rilancia (enfasi)

LE CLASSI COMMUTATIVE
La commutazione (cfr. in fonologia, Trubeckoj, poi Hjelmslev consiste
nel variare all’interno di coppie E/C una delle due componenti, per
vedere cosa accade – cogliere cioè, attraverso la segmentazione coppie
di unità minime e studiarne le correlazioni significative attraverso il
procedimento della variazione )

Barthes isola due classi di coppie commutative. La prima coppia
mette in rapporto l’indumento col mondo: nella prima classe ci sono
certi tratti vestimentari (lungo, corto, foderato, reversibile…)

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Nella seconda certi tratti caratteriali (assennato, malizioso,
divertente…) o circostanziali (sera, week-end, shopping…Mondo)


Es:
Gli stampati trionfano alle corse
Per il pranzo di festa a Deauville, il soffice canezou

Questo cardigan lungo è assennato quando non è foderato e divertente
quando è reversibile

INSIEME A: CLASSE “INDUMENTO” // CLASSE “MONDO”

Non foderato // assennato

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Reversibile // divertente


PARADIGMA (in cui opera la commutazione)(vert.) // SINTAGMA (orizz.)




2° CLASSE (INSIEME B):

“INDUMENTO” // ”MODA”
……. (tratti espliciti nella frase) // alla moda/fuori moda


OBIETTIVO: compilare l’elenco di tutti gli enunciati appartenenti a ognuno di
questi due insiemi > alla ricerca di un codice vestimentario nel quale l’indumento
sarebbe dal lato del significante e il mondo o la Moda sarebbero dal lato del
significato.

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I LIVELLI DI SIGNIFICAZIONE

I due insiemi A e B sono attraversati da due sistemi, uno linguistico
(italiano) e l’altro vestimentario.
Seguendo HJELMSLEV, un sistema semiologico è costituito da una
relazione fra un piano di espressione e un piano di contenuto:

E R C = denotazione

Questo sistema può a sua volta diventare il piano di espressione di
un nuovo sistema:

(ERC)RC = connotazione, oppure
(ERC) R E = metalinguaggio




Nel nostro caso la cosa si complica:

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Un esempio: il codice stradale:

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Applichiamo ora questo schema alla Moda: Gli imprimés trionfano alle Corse


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La differenza essenziale fra l’insieme A (fig. 6) e l’insieme B (fig. 7)


è che nel primo caso (Insieme A) la Moda è connotata dal sistema di
terzo livello, mentre nel secondo caso (insieme B), essa è denotata.

Questi differenti sistemi sono relativamente autonomi: il sistema
retorico, il codice vestimentario scritto e il codice vestimentario
reale sono degli oggetti di studio indipendenti, che possono essere
analizzati tramite indagini isolate.

Soltanto la connotazione di moda è totalmente parassitaria e non
esiste senza il notato , cioè senza il codice scritto, ragione per cui
l’analista non potrà studiarla come un oggetto isolato.


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LA MATRICE SIGNIFICANTE

Rimane da fare l’inventario delle unità sintagmatiche dell’indumento scritto: si
tratta cioè di ritagliare il significante in unità minimali, la cui concatenazione
rappresenti poi l’enunciato.

Es: Cardigan sportivo o elegante secondo che il collo sia aperto o chiuso

Rappresenta in realtà due enunciati, collegati da una commutazione:

Cardigan sportivo quando il collo è aperto
Cardigan elegante quando il collo è chiuso

3 componenti dell’enunciato:
un elemento che riceve la significazione (il cardigan)
un elemento che sostiene questa significazione (il collo)
un terzo che la costituisce (l’atto di chiudere o aprire il collo)

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Si può anche dire che nell’enunciato c’è:

- un oggetto preso di mira dalla significazione (O)
- un supporto della significazione (S)
- un elemento variante (V)

Tre elementi sintagmaticamente inseparabili che formano una unità di
significazione che Barthes chiama matrice:

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L’Oggetto e il suo supporto sono sempre costituiti da elementi materiali:
indumento o parte dell’indumento.
Per l’elemento variante, è costituito da opposizioni pertinenti (vestema?)

Bisogna poi studiare le possibili trasformazioni di questa matrice, che vanno in
due direzioni:

- trasformazioni tendenti a ridurre:
Quest’anno i colli saranno aperti (O e S risultano fusi)

- trasformazioni tendenti ad estendere, quando alcuni elementi sono
moltiplicati:
chemisier con foulard nella scollatura
0 S1 V S2

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Il Sistema della moda, al di là della descrizione che propone, è prima di tutto
un saggio di metodo, e come tale va considerato e valutato nella storia della
semiotica della moda.



Corso di SEMIOTICA della MODA, prof. Isabella Pezzini, AA 2015-2016
Lezione del 28-10-2015

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