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Corso di Laurea in Ingegneria Energetica

Disattivazione delle
installazioni nucleari

CARLO VICINI ROMA, 26 Novembre 2018


NPP – Situazione attuale nel mondo
NUCLEAR POWER REACTORS NUMBER MWe TOTAL NET INSTALLED CAPACITY
SHARE OF GLOBAL
IN OPERATIONAL 454 400.303 ELECTRICITY
UNDER CONSTRUCTION 54 55.013 GENERATION: 10%
PLANNED 82 74.425
IN PERMANENT SHUT DOWN 169 68.290 REACTOR-YEARS OF
OPERATION: 17.798
IN DECOMMISSIONING 144 53.828

Total NPP: 759

22,3% Operational

Under Construction
10,8% 59,8%
Planned
7,1% Riferimento IAEA-PRIS
Permanent Shutdown Novembre 2018

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NPP – Situazione attuale nel mondo

3
NPP – Situazione attuale nel mondo

169 NPP in Permanent Shutdown

4
NPP – Situazione attuale nel mondo
OPERATIONAL REACTORS BY AGE

Total Number of Nuclear Reactors: 454

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Decommissioning in Italia

Sogin è la società pubblica responsabile del


decommissioning degli impianti nucleari
italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.
Sogin è interamente partecipata dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze e
opera in base agli indirizzi strategici del
Governo italiano.

Sogin ha inoltre il compito di localizzare,


realizzare e gestire il Deposito Nazionale e
Parco Tecnologico dei rifiuti radioattivi.

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Siti Sogin in decommissioning

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Decommissioning & Waste Management
Da IAEA Glossary

Decommissioning:
“Azioni tecniche ed amministrative per permettere il rilascio di tutti gli elementi di un impianto (con
l’eccezione degli impianti di smaltimento) o di parti di esso dal controllo regolamentare; tali attività includono
processi di decontaminazione e smantellamento”.
Radioactive Waste Management:
“Azioni amministrative ed operative comprendenti la movimentazione, pretrattamento, trattamento,
condizionamento, trasporto, stoccaggio e smaltimento di un rifiuto radioattivo.”

Da quanto definito si può evidenziare che:


• Nel decommissioning si opera con sistemi/attrezzature su un impianto, mentre nel waste management è
un rifiuto che viene inserito in sistemi che lo movimentano, trattano, condizionano ecc.;
• Non tutto ciò che viene prodotto dallo smantellamento di un impianto è rifiuto e una frazione ancora
minore è rifiuto radioattivo;
• Il Waste Management inizia prima del Decommissioning già durante l’esercizio degli impianti legato alla
produzione di potenza, al ciclo combustibile e alla ricerca.

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Contestualizzazione – Sistema Energetico
Impianto
Impianto di produzione cementi
Fabbricazione
Combustibile

Cava

NPP
Produzione Metalli e
Componenti metallici
Riciclo

Miniera Riciclo
di Uranio Decommissioning
Esercizio Miniera
ILW
Exempt Waste
Impianto di VLLW
Riprocessamento ILW LLW VSLW
HLW
Deposito Deposito di Storage for
Geologico Superficie Decay

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Il quadro di riferimento nazionale ed internazionale
Le istituzioni nazionali coinvolte

Rifiuti Convenzionali Ministero Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare


Studio di Impatto Ambientale (D.Lgs. 152/06 ss.mm.ii., Norme in materia
ambientale)

Ministero del Lavoro


Ministero della Salute
Sicurezza sul lavoro ASL
AMBITO (D.Lgs. 81/08 ss.mm.ii., Tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro)

Ministero dello Sviluppo Economico


ISIN
Sicurezza Nucleare
(D.Lgs. 230/95 ss.mm.ii., radiazioni ionizzanti, sicurezza nucleare
Protezione Radiologica degli impianti nucleari e gestione sicura del combustibile esaurito e
Gestione Rifiuti Radioattivi dei rifiuti radioattivi derivanti da attività civili)
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La "pratica" del decommissioning D. Lgs. 230/95
LICENCEE
Decommissioning licence request (*)

Ministry of the Ministry of Labour, District or


Ministry of the
Environment, Health and Social independent
Interior
Land and Sea Affairs Province

Comments
ISPRA Environmental
Report with limits and technical specifications Impact
Assessment (EIA)
Ministry of the Ministry of Labour, District or
Ministry of the
Environment, Health and Social independent
Interior
Land and Sea Affairs Province Ministry of
ISPRA Economic
Comments Advice
Development
Documentation report on Authorization of
the performed operations, decommissioning
Site & Plant state activities
(*) Information to be enclosed to the request
(art. 55 of the Legislative Decree N° 230/95: Ministry of the ISPRA LICENCEE
Operations
Interior surveyed
 Overall decommissioning plan (enclosed to the request for first by ISPRA
stage) Ministry of the Evaluation
 Operations plan to be done for the specific stage Environment, Land
Report
 Plant state description at the beginning (comprehensive of the
and Sea Ministry of
radioactive materials inventory)
 Information about the plant at the end of the stage Ministry of Labour, Economic
 Operations and final state safety analysis Health and Social Development
 Information about the location of the produced radioactive Affairs Advice
materials
 Outside environment effects assessment District or
 Radioprotection programme also related to potential emergency independent
Province LICENCEE 11
Requisiti, politica e strategia di Decomm e WM
Principi generali
I principali passaggi per lo sviluppo e l’implementazione di una Politica e Strategia di
Decommissioning e di Gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito.

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Strategia di decommissioning

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NPP's - Strategia di decommissioning
First stage
Attività finalizzate a migliorare le condizioni di sicurezza:
• Rimozione del combustibile esaurito dalle piscine;
• Trattamento e condizionamento dei rifiuti radioattivi
prodotti durante l'esercizio per il loro smaltimento o
stoccaggio a lungo termine;
• Rimozione di strutture e materiali "convenzionali" che
comportano rischi di natura non radioattiva (ad esempio
amianto);
• Costruzione dei depositi per lo stoccaggio temporaneo
dei rifiuti prodotti durante le fasi operative di
decommissioning
• Attività preliminari di decontaminazione.

Attività preparatorie alle successive operazioni di disattivazione:


• Smantellamento delle parti d'impianto non contaminate o a livelli molto bassi di contaminazione;
• Installazione/ristrutturazione di sistemi d'impianto rilevanti alle operazioni di decommissioning;
• costruzione di strutture per la gestione dei rifiuti radioattivi
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NPP's - Strategia di decommissioning

Second stage
• Decontaminazione/demolizione degli
edifici,
• Smantellamento dell'isola nucleare,
• Completamento del trattamento e
condizionamento dei rifiuti
• Clearance dei materiali/strutture

Third stage
• Trasferimento dei rifiuti al Deposito
Nazionale
• Completamento dello smantellamento (ad
esempio depositi di rifiuti radioattivi)
• Final radiological survey and site release.

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Decommissioning di un impianto nucleare
L’organizzazione di una installazione nucleare
Una installazione nucleare è generalmente organizzata, dal punto di vista radioprotezionistico,
nelle seguenti aree.

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Decommissioning di un impianto nucleare
L’organizzazione di una installazione nucleare

 Area dell’installazione:
è il complesso dell’area su cui insiste l’installazione nucleare, tipicamente è recintata e comprende al suo
interno tutte le strutture tecniche e amministrative dell’installazione.

 Uffici fuori zona sorvegliata:


all’interno dell’area dell’installazione ma al di fuori della zona sorvegliata possono essere installati degli
uffici che tipicamente si riferiscono ad attività amministrative, gestionali o di supporto alle attività che si
svolgono nell’installazione.

 La zona sorvegliata:
è una zona classificata interna all’istallazione, chiaramente identificata, sottoposta a regolamentazione per
motivi di protezione contro le radiazioni ionizzanti. E' un ambiente di lavoro in cui può essere superato in
un anno solare uno dei pertinenti limiti fissati per le persone del pubblico e che non è zona controllata.
All’interno di tale Zona sono presenti tipicamente gli uffici direttamente coinvolti nelle attività tecniche
dell’installazione oppure facility che non hanno partecipato direttamente al ciclo di produzione/esercizio
(ad esempio officine "fredde").

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Decommissioning di un impianto nucleare
L’organizzazione di una installazione nucleare
 La zona controllata:
È anch’essa una zona classificata per motivi di protezione dalle radiazioni ionizzanti. E' un ambiente di
lavoro, sottoposto a regolamentazione per motivi di protezione dalle radiazioni ionizzanti, in cui si
verifichino le condizioni stabilite con un decreto dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della
sanità, sentita l‘ISIN, ed in cui l'accesso è segnalato e regolamentato.

 Area border-line:
è costituita da più locali che permettono il passaggio ed il relativo controllo, tra zona sorvegliata e zona
controllata. In tale area sono generalmente ubicati:
• Gli spogliatoi per il cambio del personale tecnico;
• Il punto di transito ed attraversamento della barriera tra zona sorvegliata e zona controllata,
comprensivo di un punto di controllo un fase di uscita da zona controllata;
• L’area di fisica sanitaria da cui gli operatori monitorano lo stato dell’installazione, verificano che il
personale che opera in zona controllata sia correttamente attrazzato al momento dell’ingresso ed in
relazione alle operazioni che dovrà svolgere e sorvegliano la corretta esecuzione delle operazioni di
ingresso, uscita e monitoraggio radiologico personale.

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Decommissioning di un impianto nucleare
L’organizzazione di una installazione nucleare
Una installazione nucleare è generalmente organizzata, dal punto di vista radiologico, nelle
seguenti aree.

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Decommissioning di un impianto nucleare
L’organizzazione di una installazione nucleare
Il sito di una Installazione nucleare è suddiviso in “Aree convenzionali”, “Aree esenti” e “Aree con impatto
radiologico”. Queste “Aree” si intendono comprensive degli edifici e delle strutture presenti.

 Le “Aree convenzionali” sono quelle aree del sito che sono state impiegate esclusivamente per lo
svolgimento di attività senza rischio di contaminazione e/o attivazione. Le informazioni deducibili dalla
documentazione relativa alla storia operativa della Installazione dimostrano che queste aree non sono
distinguibili da aree industriali simili esistenti all’esterno del sito.
 Le “Aree esenti” sono quelle aree del sito in cui si sono svolte attività con rischio radiologico e per le quali si
può escludere la presenza di radioattività derivante dalla Installazione nucleare, avendo verificato, sulla base
delle informazioni deducibili dalla documentazione relativa alla storia operativa della Installazione stessa,
che:
 non hanno contenuto materiali radioattivi “sfusi” prodotti durante l’esercizio della Installazione;
 non sono state sottoposte a flussi neutronici “artificiali” tali da indurre attivazione apprezzabile;
 non sono state accidentalmente contaminate da sostanze radioattive (escludendo la radioattività
naturale, i “cosmogenici” - ad esempio: 3H e 14C - e il “fall-out”).
 Le “Aree con impatto radiologico” sono quelle aree del sito in cui si svolgono e si sono svolte attività con
rischio radiologico.
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Decommissioning di un impianto nucleare
Prodotti attesi nello smantellamento delle Aree di Impianto
Le attività di decommissioning delle aree di una installazione si completano nel momento in cui vengono
raggiunti i criteri finali decisi con l’ente regolatorio.
Tale condizione non implica lo smantellamento completo di tutte le strutture civili di una installazione. Alla
fase dell’attività potrebbero pertanto essere ancora presenti strutture ed impianti di cui è possibile un
riutilizzo. Per tutti gli altri prodotti del decommissioning si possono fare le seguenti considerazioni in relazione
alle aree di provenienza:
 Zona controllata: da tale zona sono attesi provenire solo rifiuti radioattivi una quota parte dei quali, dopo
specifica procedura che comprovi la presenza di radioattività al di sotto dei limiti di rilascio autorizzati
dall’ente regolatorio, può essere dichiarato materiale rilasciabile e quindi smaltito in modo convenzionale o
riutilizzato;
 Zona sorvegliata: da tale zona sono attesi rifiuti convenzionali o materiale che può essere riutilizzato;
 Area Border-line: da tale area in relazione alla storia di impianto è possibile attendersi una minima quantità
di rifiuti non rilasciabili;
 Rimanenti aree dell’installazione: dalle rimanenti aree sono attesi esclusivamente rifiuti convenzionali o
materiale che può essere riutilizzato.

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Decommissioning di un impianto nucleare
Le fasi e le attività di Decommissioning e Waste Management

New Technology development and implementation


Project Management, Engineering and Support,
Pre-
Facilty Approccio progressivo generale
decommissioning
Shutdown
Activities

Immediate Defferred
Dismantling Dismantling Entombment
(DECON) (SAFESTOR)

Waste
Management

Site Restoration
and Release
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Strategie di decommissioning:
smantellamento immediato

Nel caso dello smantellamento immediato, le attrezzature, gli edifici e le parti dell’impianto e del
sito che contengono i contaminanti radioattivi sono decontaminati ad un livello tale da permettere
la rimozione dei controlli normativi e sono smantellati nelle proporzioni necessarie
immediatamente dopo la cessazione delle operazioni

• Strutture, sistemi e componenti (SSC) d’impianto rimossi o decontaminati per il rilascio


dell’impianto.
• Esecuzione subito dopo la sospensione delle attività operative (entro pochi anni)

• Veloce completamento dei progetti di decommissioning, caratterizzazione e rimozione dei


materiali radioattivi verso altri impianti per il loro stoccaggio o smaltimento
• Lo smantellamento immediato offre il vantaggio di disporre rapidamente dell’impianto e del
sito per altri fini e consente di incaricare delle attività di decommissioning operatori dotati di
una notevole conoscenza dell’impianto

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Strategie di decommissioning:
smantellamento immediato

 Vantaggi
• Disponibilità immediata del sito per altri utilizzi
• Disponibilità del personale di esercizio e delle sue competenze
• Minori costi fissi per la minore durata delle attività
• Minori incertezze nella pianificazione e nella gestione tecnica ed autorizzativa

 Svantaggi
• Maggiori dosi al personale
• Maggiori spese a breve termine
• Maggiori quantità di rifiuti radioattivi prodotti
• Necessità di creazione di depositi di stoccaggio di rifiuti sul sito nel caso di indisponibilità
di un sito di raccolta nazionale
• Necessità di utilizzare tecniche remotizzate più complicate e costose

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Strategie di decommissioning:
smantellamento differito
La strategia di smantellamento differito, o "custodia protettiva passiva" (o "safe storage") , si sviluppa mettendo
l’impianto in condizioni di sicurezza mantenendolo in questo stato fino a quando sarà possibile la rimozione dei
controlli normativi in seguito alla decontaminazione e allo smantellamento
 Nel corso del periodo di custodia, l’impianto rimane nelle condizioni di esercizio e, prima dello
smantellamento, saranno eseguite le seguenti operazioni:
• Rimozione del combustibile irraggiato;
• rimozione dei liquidi e drenaggio degli impianti;
• disattivazione degli impianti elettrici non necessari;
• rimozione, condizionamento e smaltimento dei rifiuti prodotti durante la fase di esercizio;
• modifica dei sistemi di sicurezza;
• messa a punto dei sistemi ambientali;
 Lo smantellamento inizierà dopo alcune decine di anni dopo la sospenzione delle attività operative.
 ll decadimento naturale riduce i livelli di radioattività nei materiali contaminati/attivati favorendone il loro
maneggiamento durante le successive fasi di waste management, e quindi il complessivo impegno di dose
per i lavoratori
 l’indisponibilità del sito e degli edifici per un periodo di tempo prolungato comporta notevoli incertezze
sui costi futuri dello smaltimento dei rifiuti, la manutenzione, la sicurezza e la sorveglianza del sito 25
Strategie di decommissioning:
smantellamento differito
Vantaggi
• Significativa riduzione della radioattività per decadimento naturale, con conseguente minore impegno
di dose per I lavoratori
• Differimento delle spese con valori attualizzati minori rispetto allo "smantellamento immediate"
• Migliore accuratezza durante la fase di caratterizzazione dell’impianto
• Miglioramento delle conoscenze e delle tecniche

Svantaggi
• Perdita delle conoscenze
• Mancata riutilizzazione del sito per lungo tempo
• Aumento dei costi per:
 Necessità di creare e mantenere depositi di rifiuti sul sito per lungo periodo
 Mantenimento in sicurezza gli impianti e edifici con conseguenti controlli sia di sicurezza che di
protezione fisica
 Necessità di realizzare nuovi sistemi per garantire la sicurezza (sistemi di ventilazione, sistemi
elettrici etc.)
 Evoluzione probabile in senso restrittivo dei regolamenti 26
Strategie di decommissioning:
Entombment
La strategia di "Entombment" (o "safe enclosure"), l’impianto è posto in condizioni di sicurezza e
"sigillato". Rimane in questo stato fino a quando si riterrà di effettuare le operazioni di decontaminazione
e di smantellamento.
Ciò implica:
• la rimozione dei liquidi e drenaggio degli impianti;
• la disattivazione degli impianti elettrici non necessari;
• la rimozione, il condizionamento e lo smaltimento dei rifiuti già prodotti;
• la modifica dei sistemi di sicurezza;
• la messa a punto dei sistemi ambientali;
• che tutti i sistemi e le strutture contaminate devono essere preservate in un confinamento e
sigillate per evitare accessi accidentali.
 Per un reattore nucleare è una strategia di decommissioning in cui le SSC radioattive sono racchiuse per
un lungo periodo in un materiale strutturalmente adeguato, quale ad esempio il calcestruzzo.
 La struttura di "intombamento", opportunamente mantenuta a continua sorveglianza, è progettata e
realizzata in modo da consentire la riduzione drastica della radioattività, e una più agevole fase
successiva di disattivazione.
 Dopo aver aspettato un certo numero di anni, la quantità di radioisotopi a vita breve è notevolmente
ridotta, rendendo il processo di disattivazione anche più economico.
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Strategie di decommissioning:
Entombment
Vantaggi
• Riduzione drastica della radioattività e conseguenti attività di disattivazione più agevoli rispetto alle
altre strategie di decommissioning (accelerata e differita).
• Riduzione dei costi di disattivazione (ad esempio minor uso di attrezzature robotizzate azionate a
distanza) e minore impegno di dose per il personale.
• I fondi di disattivazione nucleari, che sono spesso raccolti durante il funzionamento di una centrale
nucleare, sono incrementati grazie all'accumulo di interessi (globalmente si disporranno di maggiori
risorse economiche per la fase di disattivazione).
• Miglioramento delle conoscenze e delle tecniche correlate con lo sviluppo tecnologico.

Svantaggi
• Lasciare in eredità alle future generazioni, attività per le quali si sono ottenuti benefici economici
diverse decine di anni prima con l'esercizio della centrale.
• Spesso non è possibile fare una stima esatta dei costi totali di disattivazione, rischiando di lasciare
una passività finanziaria per le future generazioni.
• E' difficile garantire che le competenze necessarie per la disattivazione saranno disponibili in futuro.
• tutti i sistemi e le strutture contaminate devono essere preservate in un confinamento e sigillate per
28
evitare accessi accidentali.
Decommissioning di un impianto nucleare
Le fasi e le attività di Decommissioning e Waste Management
La IAEA, la NEA/OECD e la Commissione Europea hanno sistematicizzato la struttura delle fasi di attività
e la corrispondente struttura dei costi in modo da poter consentire un approccio uniforme in ambito
internazionale su tutti i piani di decommissioning.

Attività Principale 01: Attività di Pre-decommissioning


Attività Principale 02: Attività di shutdown dell’impianto
Attività Principale 03: Attività addizionali per la messa in sicurezza passive o per una strategia di
smantellamento a lungo termine ("entombment")
Attività Principale 04: Attività di smantellamento in Zona Controllata
Attività Principale 05: Trattamento, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti
Attività Principale 06: Infrastrutture di sito ed esercizio
Attività Principale 07: Smantellamenti convenzionali, demolizioni e ripristino del sito

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Principali elementi di un progetto di
decommissioning

• Project Management • Decontaminazione

• Valutazione dei costi • Smantellamento e demolizione

• Processo autorizzativo • Smantellamento remotizzato

• Caratterizzazione dell’impianto e del sito • Supporto ingegneristico

• Analisi di sicurezza • Garanzia e controllo di qualità

• Protezione e controllo radiologico • Protezione fisica

• Valutazione di impatto ambientale • Adattamento e sviluppo del sito

• Gestione dei rifiuti radioattivi • Relazioni pubbliche

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La sicurezza durante il decommissioning
• Una volta che il combustibile è rimosso dall’impianto la radioattività residua si riduce all’1%.
• Non esistono più sistemi che operano ad alta temperatura e pressione e, quindi, sia la probabilità di un
incidente che le sue potenziali conseguenze sono molto ridotti.
• Tuttavia:
 I rischi collegati alla sicurezza "convenzionale" aumentano considerevolmente ed alcuni aspetti di
prevenzione potrebbero andare in conflitto con quelli della sicurezza nucleare
 L’impianto diventa un cantiere e la configurazione di impianto cambia continuamente. Le attività
risultano abbastanza ripetitive e quindi i rischi per mancanza di attenzione possono diventare una
premessa pericolosa
 I sistemi di sicurezza non sempre forniscono lo stesso livello di protezione rispetto al periodo di esercizio
(modifiche in corso, riduzione delle ridondanze etc.)
 I contaminanti radioattivi possono essere diversi da quelli con cui si viene a contatto durante l’esercizio
 La presenza massiccia di personale di appaltatori, se non opportunamente addestrato e sensibilizzato,
può creare condizioni di maggiore pericolo

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La sicurezza durante il decommissioning

• Inoltre:

 Il decommissioning per sua natura implica rischi meno rilevanti rispetto all’esercizio degli impianti e, quindi,
una progressiva perdita di coscienza dei rischi residui

 Il programma di decommissioning ha una durata molto lunga con pause di attività rilevanti, ma anche con una
continua modifica della configurazione d’impianto nelle fasi più operative, che potrebbero generare perdita di
memoria o mancanza di conoscenza aggiornata

 Le vecchie generazioni potrebbero sviluppare una falsa sensazione di confidenza, mentre le nuove potrebbero
non maturare in tempo sul campo la sensibilità necessaria in operazioni che quasi mai sono di routine, in
quanto l’impianto è in continua evoluzione

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Decommissioning di un impianto nucleare
Su un Impianto Nucleare di Potenza sono coinvolti i sistemi del
• Primary Sytems o Nuclear Steam Supply System
Comprendenti: contenitore in pressione, strutture interne, sistemi di controllo reattività, sistemi refrigeranti,
generatori di vapore, tubazioni e pompe del primario, pressurizzatori e altri sistemi associati.
• Balance-of-Plant (BoP) systems
Comprendenti: turbine, generatori, condensatori, sistemi di alimentazione acqua normali e di emergenza, sistemi di
alimentazione elettrica di emergenza, ecc.

Su tali sistemi vanno fatte le seguenti considerazioni principali:


 I componenti i Primary Systems sono in genere altamente attivati e presentano invece una modesta
contaminazione in generale da prodotti gamma emettitori;
 I componenti dei BoP Systems hanno attività modeste e una buona parte dei materiali sono rilasciabili
senza vincoli radiologici con o anche senza decontaminazione;
 Dal contenitore in pressione ci si aspetta la produzione di una notevole quantità di rifiuti di media
attività mentre il resto dei rifiuti che saranno prodotti dallo smantellamento degli altri Primary Systems
e dei BoP Systems sono da considerarsi prevalentemente a bassa attività;
 Vista la natura ed il livello della contaminazione nel recipiente in pressione le relative attività di
decommissioning vanno eseguite in remoto e/o sotto battente per il resto dei sistemi vanno fatte
considerazioni specifiche sulla base della specifica caratterizzazione.
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Tecnologie applicate al decommissioning
Tecniche di Segmentazione e Taglio
L'esperienza indica che non esiste un metodo di segmentazione / taglio che può essere raccomandato per
tutte le attività di segmentazione.
Da un analisi delle tecniche di taglio si può evidenziare che:
 Tecniche termiche, realizzabili generalmente in piccole apparecchiature, di solito richiedono un
notevole sforzo per il filtraggio dell'aria e per il controllo della contaminazione dovuta ad aerosol. Tali
aspetti le rendono spesso inadatte per certe necessità di segmentazione in aree contaminate.
 Tagli meccanici a sega sono facili da realizzare, generano particelle di scarto di dimensioni facili da
poter essere gestite, ma è difficile realizzarli di piccole dimensioni e pertanto sono difficilmente
applicabili in spazi ristretti. Tra le tecniche di taglio meccanico, il taglio a filo diamantato può ora essere
applicato in modo efficiente per una vasta gamma di materiali, inclusi i materiali compositi.
 Tagli che utilizzano tecnologie idrauliche (idrolaser) sono di facile utilizzo e realizzazione ma richiedono
la gestione di una notevole quantità di acqua contaminata.
Nel caso di tagli da eseguirsi sotto battente di acqua le su indicate considerazioni devono tenere in conto
della necessità di depurazione dell’acqua in cui avviene il taglio.
L’evoluzione delle tecniche di taglio e segmentazione è tale che sono necessarie solo piccole
personalizzazioni per soddisfare le specifiche esigenze di decommissioning. Rilevante è invece la necessità
di ridurre le emissioni di aerosol radioattivi.
34
Tecnologie applicate al decommissioning
Tecniche di Segmentazione e Taglio – Esempi di sistemi di taglio

Taglio a lama Taglio a sega circolare Torcia al plasma

Taglio meccanico sega a portale Taglio termico Idrolaser


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Tecnologie applicate al decommissioning
Tecniche di Decontaminazione
Non esiste una tecnica di decontaminazione universale perché le prestazioni di una data soluzione dipendono
da un certo numero di parametri e requisiti specifici dell'impianto.
Sebbene le tecniche di decontaminazione sono generalmente disponibili a catalogo, particolare attenzione deve
essere data al momento di pianificare il loro utilizzo in casi specifici.
I costi ed i tempi necessari per l'installazione e la messa in servizio di adatte tecniche di decontaminazione
variano in maniera rilevante a seconda delle dimensioni della struttura in questione.
Aspetti da considerare sono relative ai costi:
 per la gestione dei rifiuti secondari;
 per la preparazione dei materiali da sottoporre a decontaminazione (ad esempio la segmentazione di
tubazioni per rendere accessibili le superfici interne; ciò spesso si rivela come una notevole criticità
anche economica)
 risparmiati dal "declassamento" radiologico dopo la decontaminazione (in termini di impegno di dose al
personale o al fine della potenziale rilasciabilità da vincoli radiologici dei materiali decontaminati
economicamente valorizzabili).

Nelle tecniche di decontaminazione vi è ancora un ampio margine di miglioramento.


36
Tecnologie applicate al decommissioning
Tecniche di Decontaminazione

In generale si utilizzano:
 tecniche chimiche, basate su soluzioni in genere acide;
 tecniche meccaniche, basate sull’uso di un abrasivo solido per rimuovere la contaminazione.

Per le tecniche di decontaminazione valgono le seguenti considerazioni:


• Ad oggi, il processo fisico-chimico di decontaminazione non è del tutto controllabile nelle
performace e la sua applicazione è ancora in parte basata su tentativi ed errori.
• Tecniche chimiche sono più facili da usare rispetto alle tecniche meccaniche nelle piccole
applicazioni ma continuano ancora a produrre una notevole quantità di rifiuti secondari.
• La riduzione di rifiuti secondaria può essere ottenuto mediante una migliore rigenerazione delle
sostanze chimiche utilizzate per la decontaminazione.
• I rifiuti secondari provenienti dalla decontaminazione possono essere indirizzati all’impianto
gestione rifiuti radioattivi.

37
Tecnologie applicate al decommissioning
Tecniche di Decontaminazione – Esempi di sistemi

Decontaminazione con acqua in pressione


Abrasive Balsting Unit Belgoprocess

Testa di Impianto Phadec


decontaminazione BABCOCK NOELL
per sabbiatura
della Blastman
Robotics
38
Caratterizzazione radiologica

39
Caratterizzazione radiologica Decommissioning

Dopo l’effettuazione dalla caratterizzazione dell’impianto, si possono progettare meglio le principali fasi
connesse con le attività di “decommissioning” ed in particolare:
• Selezionare e ottimizzare i processi di decontaminazione, le attività di smantellamento (manuali, semi-
automatiche o completamente remotizzate) e gli strumenti necessari;
• Stabilire una stima più affidabile dell’impegno di dose per i lavoratori, l’opinione pubblica e l'ambiente
a seguito delle operazioni di smantellamento dell’impianto;
• Effettuare una stima della quantità di materiale che potrà essere rilasciato dall’impianto (per materiali
valorizzabili, ciò una riduzione dei costi per la Società);
• Effettuare una stima delle quantità, con relativa classificazione, dei rifiuti radioattivi prodotti;
• Stabilire in modo più affidabile i costi derivanti dalle operazioni di decommissioning
Ciò si traduce nella definizione più accurata di una strategia di disattivazione e un’ottimizzazione del
programma temporale globale di disattivazione, in termini di gestione dei materiali e dei rifiuti che saranno
prodotti.

40
Decommissionig & Waste Management

Responsabilità Rimozione della


Nucleare responsabilità

Trattamento e Stoccaggio rifiuti e


Decommissioning Produzione rifiuti Segregazione rifiuti
condizionamento smaltimento

Caratteristiche sito di smaltimento


guidano il processo di waste
management e decommissioning

PROCESSO DI GESTIONE RIFIUTI FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI MANUFATTI

APPLICAZIONE DEI REQUISITI DI CONFORMITÀ AI MANUFATTI

41
La nostra esperienza
La tua formazione

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