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Legge Regionale 84/09 sui soggiorni

didattico-educativi

Tutto quello che c’è da


sapere
sulla Legge Regionale

AVVERTENZE

I testi normativi citati sono aggiornati a Luglio 2016, senza


quindi considerare le successive modifiche e integrazioni.
Il presente testo ha carattere meramente esemplificativo.
Vi invitiamo pertanto a verificare di volta in volta il dettato
normativo di riferimento che rimane l’unico elemento
vincolante.

Si declina ogni responsabilità per eventuali indicazioni


incomplete o errate.

A cura della Pattuglia


Regionale Settore
Protezione Civile
AGESCI Toscana - Protezione
Civile
La Legge Analisi comparativa del testo
Articolo 2 Definizioni
1. La presente legge disciplina le seguenti tipologie di
soggiorni didattico educativi:
a) i campeggi temporanei di cui all’articolo 38 della ARTICOLO 38 LRT 42/00
legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle Autorizzazione per campeggi temporanei
leggi regionali in materia di turismo), che abbiano una 1. Il Comune può consentire, in aree pubbliche o private
durata massima di venti giorni come indicato nell’atto di ove siano assicurati i servizi generali indispensabili per
autorizzazione rilasciato dal comune territorialmente garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la
competente; salvaguardia della pubblica salute e dell’ambiente,
campeggi della durata massima di sessanta giorni:
a) per rispondere ad avvenimenti di carattere
straordinario;
b) per le finalita’ educative, ricreative, sportive, culturali,
sociali, religiose delle associazioni ed organismi senza
scopo di lucro.
2. Il Comune determina i criteri per il rilascio delle
autorizzazioni di cui al presente articolo.
b) i soggiorni in accantonamento, che abbiano durata
massima di venti giorni e siano realizzati in immobili
dotati della abitabilità, aventi le caratteristiche della
civile abitazione e con servizi igienici, bagni o docce
nella misura di cui alla lettera c) del comma 2 DPGR 23.04.01 n. 18 r, art. 35, c. 2, lett. C
dell’articolo 35 del decreto del Presidente della Giunta un wc ogni dieci posti letto effettivi, un bagno o doccia
regionale 23 aprile 2001, n. 18/R (Regolamento di ogni dodici posti letto effettivi, un lavabo ogni quattro
attuazione del Testo unico delle leggi regionali in posti letto effettivi; detti rapporti sono calcolati non
materia di turismo). computando le camere dotate di servizi igienici privati;

Articolo 3 Autorizzazione allo svolgimento dei


soggiorni didattico educativi
1. I soggiorni didattico educativi possono svolgersi Autorizzazione del Comune, o Unione dei Comuni, su
nell’ambito del territorio regionale a seguito di richiesta Allegato C, almeno 40 gg prima dell’inizio
autorizzazione concessa dall’amministrazione comunale
territorialmente competente, sulla base di una richiesta
presentata sulla base del modello di cui all’allegato C,
dal legale rappresentante dell’ente o associazione
interessata, o suo delegato, almeno quaranta giorni
prima del loro inizio.
2. Nella richiesta di autorizzazione il richiedente è Corredata dalle autocertificazioni del possesso dei requisiti
obbligato a fornire o autocertificare il possesso dei Allegati A o B
requisiti e l’esistenza delle condizioni di cui agli allegati
A e B.
3. Trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della Se entro 30 gg dalla richiesta non si riceve diniego
richiesta di cui al comma 2 ed in assenza di una sua motivato scritto, SILENZIO-ASSENSO
accettazione o di un suo diniego scritto e motivato,
l’autorizzazione allo svolgimento del campeggio o del
soggiorno in accantonamento si intende concessa.
4. …
5. Per lo svolgimento di soggiorni di durata inferiore ai Inferiore a 4 gg non serve l’autorizzazione ma permangono
quattro giorni l’autorizzazione non è richiesta, fermo tutti gli obblighi (Campi mobili con permanenze in posti
restando l’obbligo del possesso dei requisiti e l’esistenza diversi, Campetti e Uscite).
delle condizioni di cui agli allegati A e B.

Articolo 6 Attività di campeggio nelle aree protette


1. L‘attività di campeggio di cui all’articolo 2 comma 1 In caso di campeggi in PARCHI, RISERVE E AREE
lettera a) è ammessa all‘interno delle aree protette di cui NATURALI obbligo di informarsi sui regolamenti
alla legge 6 dicembre 1992 n. 394 (Legge quadro sulle dell’Ente Gestore dell’area.
aree protette) in osservanza delle disposizioni della
stessa e dei regolamenti adottati dagli enti gestori per

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garantire la coesistenza fra la conservazione e la
protezione della flora, della fauna e dell’ambiente in
generale tutelati e la presenza dell’attività
campeggistica.
2. Ai fini dell’attività di regolamentazione di cui al *Adozione normativa specifica per le aree protette: ad oggi
comma 1, la Giunta regionale, con il concorso della ancora non adottata
Consulta Tecnica per le Aree Protette e la Biodiversità di Parere interpretativo della Giunta Regionale Toscana del
cui all’articolo 3 della legge regionale 11 aprile 1995, n. 11/07/2011
49 (Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree
naturali protette di interesse locale), delibera entro
centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente
legge specifici indirizzi finalizzati a rendere per quanto
possibile omogenea in tutto il territorio regionale la
disciplina dell’attività di campeggio*, particolarmente in
ordine:
a) all’attività di preparazione degli alimenti;
b) al reperimento e utilizzo delle risorsa idrica e allo
smaltimento delle acque reflue;
c) all’utilizzo dei presidi per l’espletamento delle
funzioni fisiologiche (WC chimici), ivi compresa
l’attività di conferimento delle deiezioni non
direttamente nell’ambiente;
d) al ripristino dei luoghi nelle condizioni antecedenti
l’inizio dell’attività di campeggio,
3. Ulteriori indirizzi possono essere assunti dal
Consiglio regionale mediante il programma triennale
delle aree protette di cui all’articolo 4 della l.r. 49/1995.

Articolo 7 Promozione della fruizione del patrimonio Ovvero nelle aree demaniali occorre l’Autorizzazione
agricolo forestale per l’attività di campeggio dell’ente che gestisce il patrimonio agricolo-forestale
… (normalmente la Provincia o, dove esiste, la Comunità
3. Nell’ambito dei beni appartenenti al patrimonio Montana).
agricolo forestale regionale, di cui all’articolo 28 della
legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 (Legge forestale
della Toscana), l’autorizzazione di cui all’articolo 3
comma 1, concessa dall’amministrazione comunale
competente per territorio, deve essere integrata Art. 50 DPRG 23-11-05 n. 61/R- Autorizzazioni e
dall’autorizzazione, rilasciata ai sensi dell’articolo 50 concessioni amministrative all'uso dei beni appartenenti
del decreto del Presidente della Giunta regionale 23 al patrimonio agricolo- forestale regionale
novembre 2005, n. 61/R (Regolamento di attuazione 1. L'uso eccezionale e temporaneo di un bene
della legge regionale 27 dicembre 2004, n. 77 “Demanio appartenente al patrimonio agricolo forestale
e patrimonio della Regione Toscana. Modifiche alla regionale può essere autorizzato ai sensi
legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 (Legge forestale dell'articolo 39.
della Toscana)”).
Art. 39 - Autorizzazioni all'uso dei beni
1. Il dirigente competente in materia di patrimonio può
autorizzare, su richiesta motivata del soggetto interessato,
l'uso eccezionale e temporaneo di un bene appartenente al
demanio o al patrimonio indisponibile regionale per un
periodo non superiore ad un anno.
2. L'autorizzazione contiene, in particolare:
a) l'esatta indicazione del bene o della porzione oggetto di
uso;
b) il periodo temporale di validità;
c) l'uso per il quale è rilasciata l'autorizzazione;
d) l'indicazione del soggetto responsabile per eventuali
danni a terzi durante l'uso o a causa di esso.
3. …
4. …

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5. L'autorizzazione all'uso di durata inferiore a trenta
giorni e non finalizzata a scopo di lucro può essere
rilasciata anche a titolo gratuito.
6. …

Questa autorizzazione è in aggiunta a quella comunale e


va fatta all’ente che gestisce il patrimonio agricolo-
forestale

Articolo 8 Vigilanza
1. Ferme restando le competenze dell’autorità di
pubblica sicurezza e quelle dell’autorità sanitaria, la
vigilanza sull’osservanza della presente legge è
esercitata dai comuni.

Articolo 9 Sanzioni
1. L’attività di soggiorno didattico educativo non Senza autorizzazione €. 200/500
autorizzata comporta la sanzione amministrativa
pecuniaria da € 200,00 a € 500,00 e la chiusura del
soggiorno.
2. Nel caso in cui un ente o associazione reiteri la Recidiva nei due anni 2000 €. + inibizione dal fare campi
violazione di cui al comma 1 nell’arco di due anni, la per 3 anni
sanzione amministrativa pecuniaria è applicata nella
misura di € 2.000,00. Al soggetto trasgressore è inibita
l’autorizzazione all’organizzazione e allo svolgimento di
soggiorni didattico educativi per almeno tre anni.
3. Il sindaco può procedere alla revoca Revoca del Sindaco per mancanza requisiti Allegati A e B
dell’autorizzazione di cui all’articolo 3 comma 1 qualora non ottemperati entro 48 ore dalla notifica
accerti la violazione delle prescrizioni relative agli
allegati A e B e non sia stato ottemperato alla loro
attuazione entro 48 ore dalla notifica inoltrata al
responsabile del soggiorno.
4. Nel caso in cui un ente o associazione risulti, nell’arco Recidiva nei due anni comporta l’inibizione per un anno
di due anni, oggetto di una seconda revoca
dell’autorizzazione ai sensi del comma 3, alla stessa è
inibita l’autorizzazione all’organizzazione svolgimento
di soggiorni didattico educativi per un anno.

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Gli ALLEGATI

ALLEGATO A e B Requisiti e condizioni per lo


svolgimento dei soggiorni didattico educativi in
campeggio
Gli organizzatori dei campeggi in sede di istanza di
autorizzazione allo svolgimento devono, pena il non
accoglimento della richiesta, presentare, in allegato alla
domanda:
• Il numero dei partecipanti nonché degli adulti Con la richiesta di autorizzazione
accompagnatori, in numero minimo di uno ogni comunicare il numero degli
dieci dei quali almeno uno titolare di un accompagnatori che non deve essere
attestato di frequenza di un corso di primo inferiore a 10/1 e dichiarare che almeno
soccorso sanitario conforme nei contenuti alle 1 sempre presente deve avere
disposizioni di cui al DM 15 luglio 2003 n. 388 l’attestato al corso BLS. E’
(Regolamento recante disposizioni sul pronto consigliabile che copia dell’attestato sia
soccorso aziendale, in attuazione dell’articolo 15 disponibile tra i documenti
comma 3 del D.Lgs. 19 settembre 1994 n. 626 e al campo.
successive modificazioni).
Corso Primo Soccorso
1) Numero minimo di ore richiesto: 12 ore;
2) Materie del corso: indicate nel DM 388/2003;
3) Validità: 3 anni, poi RINNOVO di ore 4.

Parere interpretativo della Giunta Regionale Toscana del


11/07/2011

Entro le 48 ore successive all’inizio del soggiorno, gli


organizzatori sono tenuti a produrre al comune Comunicare entro 48 ore dall’inizio l’elenco effettivo
autorizzante l’elenco dei partecipanti effettivi.

Gli organizzatori nell’istanza di autorizzazione allo


svolgimento devono dichiarare:
• la piena disponibilità delle autorizzazioni alla • Preparare e far firmare le autorizzazioni scritte
partecipazione dei minori da parte dei genitori o dei genitori dei minorenni
di chi ne esercita le funzioni;
• la piena disponibilità dei fondi da occupare per • Preparare foglio per l’autorizzazione all’uso del
il campeggio per il periodo interessato; fondo ed al passaggio da far firmare al
• la piena disponibilità dell’autorizzazione al titolare/proprietario del campo/struttura
transito nei fondi interessati al passaggio delle
comitive per il raggiungimento dell’area di • Avere sempre con se la lista dei codici
campeggio; censimento, compresi quelli temporanei
• il rispetto delle disposizioni vigenti in materia (cambusieri)
assicurativa per i partecipanti;
• “Lasciano il posto meglio di come lo hanno
• l’impegno al ripristino dello stato dei luoghi al trovato” ora è sancito dalla Legge e va dichiarato
termine dell’attività; prima

• la disponibilità di una cassetta di pronto • Dichiarare il possesso della


soccorso; Cassetta di PS
• l’impegno ad effettuare la raccolta dei rifiuti
prodotti secondo i principi della raccolta • Dichiarare l’impegno ad
differenziata e il loro conferimento presso l’area effettuare la raccolta
di raccolta in maggiore prossimità all’area di differenziata,
campeggio.

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Solo per Allegato A relativamente ai Campeggi

• l’impegno all’utilizzo di un wc da campeggio • 1 wc da campeggio


nella misura di uno per ogni dieci partecipanti, ogni 10 partecipanti
con l’impegno allo svuotamento giornaliero delle
deiezioni in una fossa di profondità di almeno un
metro, localizzata in area non interferente con
acquedotti o sorgenti di acqua potabile fuori dalle
rispettive aree di rispetto, disinfettata con • prodotti disinfettanti non inquinanti (ASL e
materiali non inquinanti, e completamente Arpat consigliano l’utilizzo della calce).
ricoperta con la terra dello scavo al termine del La calce, prodotto naturale, impiegata con il
suo utilizzo, o al conferimento giornaliero concorso delle migliori tecnologie oggi
secondo le norme di legge quando si sia in disponibili, è sicuramente il materiale più
presenza di sostanze chimiche per le quali non compatibile con l’ambiente sotto un profilo dei
esista autorizzazione al rilascio nell’ambiente; costi e dei benefici.
La calce si impiega come reagente naturale
per i trattamenti delle acque reflue, per
l’igienizzazione dei fanghi biologici, la
depurazione dei fumi degli inceneritori e delle
centrali termoelettriche.

• le modalità per garantire un adeguato • Relazione su modalità approvvigionamento


approvvigionamento di acqua potabile. idrico (serbatoi di accumulo in quale materiale,
tubo di gomma o PVC, lungo quanti metri,
prelievo da pozzo, sorgente, acquedotto,
garanzia di qualità dell’acqua di emungimento
non da acquedotto)
• Il rispetto delle norme di prevenzione per
l’accensione di fuochi di cui al Capo IV del
decreto del Presidente della Giunta regionale 8
agosto 2003, n. 48/R (Regolamento forestale
della Toscana)

PREVENZIONE , SALVAGUARDIA E TUTELA DEL TERRITORIO DAGLI INCENDI BOSCHIVI

Art. 58 - Azioni a rischio d'incendio


1. Costituiscono azioni che possono determinare, anche solo potenzialmente, l'innesco di incendi boschivi ai sensi
dell'articolo 76, comma 1, lettera a) della legge forestale:
a) l'accensione di fuochi e di carbonaie;
b) l' abbruciamento di residui vegetali;
c) l'uso di strumenti o attrezzature a fiamma libera o che possano produrre scintille o faville;
d) l'accumulo o lo stoccaggio all'aperto di fieno, di paglia o di altri materiali facilmente infiammabili.
2. Lo svolgimento delle azioni di cui al comma 1 è soggetto alle norme di prevenzione degli incendi boschivi dettate
dal presente capo, differenziate in relazione alle diverse aree del territorio ed ai periodi definiti o meno a rischio di
incendio.

Art. 59 - Aree soggette alle norme di prevenzione dagli incendi boschivi


1. Le seguenti aree sono soggette a tutte le norme di prevenzione relative alle azioni di cui all'articolo 58, comma 1:
a) i boschi e le aree assimilate, di cui all'articolo 3 della legge forestale;(art. 3, Legge Forestale 39/00
1. Ai fini della presente legge costituisce bosco qualsiasi area, di estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e di larghezza maggiore di 20
metri, misurata al piede delle piante di confine, coperta da vegetazione arborea forestale spontanea o d'origine artificiale, in qualsiasi stadio di
sviluppo, che abbia una densità non inferiore a cinquecento piante per ettaro oppure tale da determinare, con la proiezione delle chiome sul
piano orizzontale, una copertura del suolo pari ad almeno il 20 per cento. Costituiscono altresì bosco i castagneti da frutto e le sugherete.
4. Sono assimilati a bosco le formazioni costituite da vegetazione forestale arbustiva esercitanti una copertura del suolo pari ad almeno il
quaranta per cento.)
c) la fascia di terreno contigua alle aree di cui alle lettere a) e b), di larghezza pari a 50 metri, qualunque sia la
destinazione dei terreni della fascia stessa

2. Nelle aree diverse da a, b, c, è possibile accendere fuochi e utilizzare gli strumenti a fiamma libera.

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Art. 60 - Aree a rischio particolarmente elevato per lo sviluppo degli incendi boschivi
a) Anghiari, Arezzo, Bucine, Capolona, Castelfranco Piandiscò, Castel
San Niccolò, Castiglion Fiorentino, Chiusi della Verna, Civitella in
Val di Chiana, Cortona, Loro Ciuffenna, Lucignano Montemignaio,
Monte San Savino, Pergine Valdarno, San Giovanni Valdarno,
Subbiano, Talla, Terranuova Bracciolini (Provincia di Arezzo);
b) Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino val d’Elsa,
Calenzano, Capraia e Limite, Certaldo, Fiesole, Figline e Incisa
Valdarno, Firenze, Firenzuola, Greve in Chianti, Lastra a Signa,
Montaione, Montelupo fiorentino, Montespertoli, Pelago,
Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano in Val di
Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia, Vinci (Provincia
di Firenze);
c) Arcidosso, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Civitella
Paganico, Gavorrano, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in
Toscana, Manciano, Massa Marittima, Monte Argentario,
Monterotondo Marittimo, Montieri, Orbetello, Roccastrada, Santa
Fiora, Scansano, Scarlino, Seggiano, Sorano (Provincia di
Grosseto);
d) Campiglia Marittima, Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia Isola,
Castagneto Carducci, Cecina, Livorno, Marciana, Marciana Marina,
Piombino, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell'Elba,
Rosignano Marittimo, Suvereto (Provincia di Livorno);
e) Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, Camaiore, Capannori, Coreglia
Antelminelli, Lucca, Massarosa, Pescaglia, Piazza al Serchio,
Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Vagli Sotto, Villa Basilica
(Provincia di Lucca);
f) Aulla, Bagnone, Carrara, Casole in Lunigiana, Comano, Filattiera,
Fivizzano, Fosdinovo, Massa, Montignoso, Pontremoli, Tresana,
Villafranca in Lunigiana, Zeri (Provincia di Massa - Carrara);
g) Buti, Calci, Castelfranco di Sotto, Castelnuovo di Val di Cecina,
Crespina Lorenzana, Fauglia, Monteverdi Marittimo, Pisa,
Pomarance, Pontedera, Riparbella, San Giuliano Terme, San
Miniato, Santa Maria a Monte, Vecchiano, Vicopisano, Volterra (Provincia di Pisa);
h) Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pistoia, Quarrata, Serravalle
Pistoiese, Uzzano(Provincia di Pistoia);
i) Cantagallo, Carmignano, Prato, Vaiano, Vernio (Provincia di Prato);
j) Abbadia San Salvatore, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteriggioni, Monticiano, Piancastagnaio,
Poggibonsi, Radicofani, Radicondoli, Rapolano Terme, Sinalunga, Sovicille (Provincia di Siena).

Art. 61 - Periodi a rischio di incendio


1. Il periodo a rischio d'incendio …, determinato su base statistica meteo-climatica regionale, è quello compreso tra il
1° luglio e il 31 agosto di ogni anno.
2. Sulla base dell’indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi … possono essere modificati i periodi a
rischio di cui al comma 1, anche per singoli comuni dandone comunicazione ai comuni interessati.

Art. 62 - Divieti
1. Nelle aree di cui all'articolo 59 è vietato compiere le azioni di cui all'articolo 58 al di fuori dei casi espressamente
consentiti od autorizzati in base alle disposizioni di cui al presente capo od attuare le stesse, ove consentite, senza
adottare le precauzioni od osservare le prescrizioni di cui al presente capo, o contenute negli atti di
autorizzazione.
2. E' vietato abbandonare o gettare, anche da automezzi in transito, oggetti o materiali di qualunque tipo che
possano dare innesco al fuoco o favorirne la propagazione.

Art. 63 - Norme di prevenzione per l'accensione di fuochi


1. Nelle aree di cui all'articolo 59, comma 1 l'accensione di fuochi è consentita :
b) per la cottura di cibi nei bracieri o nei barbecue situati in giardini oppure in altre pertinenze di abitazioni.
2. Per l'accensione di cui al comma 1 devono essere rispettate le seguenti precauzioni:
a) utilizzare spazi ripuliti, isolati da materiale infiammabile e lontani da cumuli di vegetazione secca;
b) adottare le cautele per evitare la propagazione del fuoco e di faville alla vegetazione spontanea o coltivata in
relazione alla combustibilità della stessa ed alle condizioni climatiche e di ventosità;
c) costante sorveglianza del fuoco fino al suo completo spegnimento, ivi compresa la verifica, al momento
dell'abbandono del luogo, dell'avvenuto spegnimento di tizzoni e braci.
3. Nelle aree di cui all'articolo 59, comma 1 l'accensione di fuochi è inoltre consentita nei bracieri, barbecue od altre
strutture fisse esistenti nelle aree attrezzate di cui all'articolo 64 a condizione che siano rispettate le prescrizioni e le
precauzioni dettate specificamente per l'uso delle aree attrezzate stesse.

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Art. 64 - Aree attrezzate per l'accensione di fuochi
1. Si definiscono aree attrezzate per l'accensione di fuochi le aree, accessibili al pubblico, appositamente allestite in
zone di afflusso turistico, sportivo o ricreativo e dotate di strutture destinate all'accensione e contenimento del fuoco.
2. La realizzazione e l'uso delle suddette aree attrezzate nelle aree di cui all'articolo 59, comma 1, è soggetta ad
autorizzazione dell’ente competente ai sensi della legge Forestale. L'autorizzazione specifica altresì eventuali
limitazioni nei periodi e negli orari giornalieri in cui è consentito l'uso dell'area attrezzata.
4. Nelle aree attrezzate deve essere sempre esposta in appositi cartelli la normativa d'uso finalizzata alla prevenzione
degli incendi disposta in sede di autorizzazione.

Art. 67 - Altre azioni ed attività


1. Nelle aree di cui all'articolo 59, comma 1 l'uso di apparecchi che generino fiamma libera, (Fornellini degli RS
compresi e fornelloni di cambusa da campo, ndr) nonché di strumenti o attrezzature che possano produrre scintille o
faville, è consentito solo nei periodi non definiti a rischio di cui all'articolo 61, purché effettuato adottando le
necessarie cautele per evitare l'innesco e la propagazione incontrollata del fuoco. In particolare, tali apparecchi
devono essere utilizzati in aree prive,anche temporaneamente, di vegetazione e di altri materiali infiammabili, tenendo
sotto costante controllo l'area oggetto dei lavori ed allestendo presidi o strumenti idonei all'immediato spegnimento di
principi di incendio.
2. L'uso degli apparecchi, strumenti e attrezzature di cui al comma 1 è sempre consentito nelle aree urbane, nei
giardini nonché nelle pertinenze dei fabbricati di qualsiasi destinazione, entro 20 metri di distanza dai fabbricati
stessi, adottando comunque le necessarie cautele per evitare l'innesco e la propagazione incontrollata del fuoco.

Art. 68 - Deroghe
1. … gli enti competenti ai sensi della legge forestale possono autorizzare, per motivate esigenze deroghe ai divieti di
cui al presente capo nei seguenti casi:
a) esecuzione di lavori pubblici o privati;
b) manifestazioni che prevedano l'uso di fuochi anche pirotecnici;
c) attività in campeggi anche temporanei;

2. Nelle autorizzazioni di cui al comma 1, sono previste le necessarie prescrizioni e precauzioni al fine di evitare rischi
di incendio.

Per la violazione di queste disposizioni sono previste sanzioni


pecuniarie. L’incendio colposo prevede reclusione da 1 a 5 anni

ATTENZIONE
Questa autorizzazione va richiesta anche per le uscite ordinarie durante l’anno
se si fanno fuochi o si usano attrezzi a fiamma all’interno di aree boscate o nelle
relative fasce di rispetto di 50 tutto l’anno.

Nella richiesta di Autorizzazione specificare che si tratta di soggiorni educativi in


campeggio temporaneo come descritto nella presente Legge ma svolti per una
sola notte, richiamare l’art. 68 qui a fianco ed indicare, anche con il supporto di
cartografia, il luogo ed la data del campeggio.
Fatelo con molto anticipo ed il giorno stesso è buona prassi fare una
comunicazione, anche telefonica ai VVdF ed al Corpo Forestale per evitare inutili
allerte incendi.

Solo per Allegato B relativamente agli accantonamenti


• le caratteristiche della civile abitazione
dell’immobile sede del soggiorno, nonché la
disponibilità per gli utenti di servizi igienici,
bagni o docce nella misura indicata alla lettera c)
del comma 2 dell’articolo 35 del dpgr 23 aprile
2001 n. 18/R (Regolamento di attuazione del
Testo unico delle leggi regionali in materia di
turismo).

testi e foto di Guccini Graziano Incaricato PC Toscana 8

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