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turista ed in linea alla qualità offerta dalla guida, scrivi a: inguide@weagoo.com.

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Ristorazione: ristoranti,
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gelaterie ecc. Eventi: sponsorizza un
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tua città.

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lezionare la presenza nelle proprie Guide.
PALERMO

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LALACITTà
CITTà

LA SOLARE PALERMO
La città di Palermo, capoluogo della Sicilia, i Fenici. Essi la fondarono come città-porto
quinto comune italiano per popolazione dopo intorno al 734 a.C., dopo i Fenici passò nelle
Roma, Milano, Napoli e Torino e il trentunesi- mani prima dei Cartaginesi e poi dei Romani
mo a livello europeo, conta quasi 700.000 ab- (254 a.C.). Nel corso della sua storia ha su-
itanti. Da antiche leggende sembra emergere bito diverse invasioni: le peggiori furono quelle
che l’originario nome di questo luogo fosse barbariche che devastarono la città più e più
Tsits (o Ziz), che significa “splendida”, “fiore”: volte. Il tutto finì prima con l’arrivo dei Bizan-
a sostegno di questa tesi va detto che Palermo tini nel 535 e poi 300 anni dopo con la venuta
si mostra a tutti coloro che la vivono come un degli Arabi. Essi la fecero diventare una delle
fiore profumato, situato in una ridente spiaggia più belle città del tempo. Nel XI secolo furono
davanti al mare azzurro. La metropoli si svilup- prima i Normanni e poi gli Svevi a conquistarla
pa lungo l’omonimo golfo, adagiata sulla pia- e a svilupparne le attività commerciali. Palermo
nura della Conca d’Oro e attraversata dal fiume divenne un importante nodo di collegamento
Oreto. La pianura è chiamata in questo modo fra Asia ed Europa. Per diversi anni (dal 1130
per via delle colorazioni tipiche degli agrumi, al 1816) fu capitale del Regno di Sicilia. La
la zona è infine circondata completamente da sorte di Palermo cambiò, in peggio, nel XIII se-
una cinta muraria naturale: i monti di Palermo. colo con l’arrivo degli Angioini. Declino e mal-
La storia di questo borgo ha origini molto an- governo fortunatamente durarono poco. Agli
tiche, immenso è il suo patrimonio artistico ed Angioini seguirono infatti gli Aragonesi: questi
architettonico. Trovare in città punti d’interesse conquistarono l’isola nel 1282 grazie alla rivolta
risulta assolutamente semplice. Palermo è dei “Vespri Siciliani”. Con loro Palermo conob-
caratterizzata da diversi e variegati luoghi che be un nuovo periodo di crescita. L’inizio del
meritano la nostra attenzione, si passa infatti: diciottesimo secolo (1711) coincise con la fine
dai resti delle mura puniche alle ville in stile lib- del dominio spagnolo, a cui seguì prima il gov-
erty, dalle residenze in stile arabo-normanno, erno sabaudo e poi quello dei Borboni. Questi
alle chiese barocche ed ai teatri neoclassici. In governarono fino all’unità d’Italia. Data asso-
passato è risultata essere tra le maggiori città lutamente da ricordare è il 27 maggio 1860:
del Mediterraneo. quel giorno infatti Garibaldi entrò in città dalla
porta Termini. Fino al 1861 Palermo è stata la
I primi a giungere in loco e a governare furono seconda città più importante del Regno delle

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PALERMO
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LA CITTà
Due Sicilie. L’Unità d’Italia portò il comune a in-
traprendere la costruzione di alcune importanti
opere architettoniche. L’inizio del secolo XX fu
un periodo molto florido. Palermo uscì quasi in-
denne dalla prima guerra mondiale, ingenti fu-
rono invece i danni causati dai bombardamenti
durante il secondo conflitto mondiale. Il ven-
tesimo secolo è stato però purtroppo caratteriz-
zato anche dallo sviluppo del triste fenomeno
della mafia. Oggi questa metropoli rappresenta
uno dei più importanti centri d’affari e commer-
ciali del bacino del Mediterraneo; spesso qui
si svolgono manifestazioni culturali di grande
interesse ed è infine fra le più rinomate mete
turistiche del mezzogiorno italiano e tra le mag-
giori mete crocieristiche.

Per capire meglio l’importanza di questa splen-


dida città bisogna citare Goethe, che scrisse:
“Italien ohne Sizilien macht gar kein Bild in
der Seele: hier ist erst der Schlüssel zu allem”
(L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nell’animo: qui,
solo qui, è la chiave di tutto).

Palermo è caratterizzata da una grande ric-


chezza d’arte prodotta in quattro differenti mo-
menti storici: l’architettura arabo-normanna,
l’arte del basso medioevo e del Rinascimento,
l’arte barocca del secolo XVII, l’arte decorativa
del secolo XVIII. Situata al centro del Mediter-
raneo, è qui che hanno origine gli esordi delle
più antiche civiltà. Palermo nel corso della sua
storia è sempre stata crocevia di culture fra
l’Occidente e l’Oriente. Fu anche scalo privi-
legiato di traffici mercantili. Luogo strategico di
transito, qui hanno approdato popoli con razze,
lingue e religioni diverse. La felice posizione e
la bellezza dei luoghi hanno senza dubbio con-
tribuito in larga parte a tutto ciò. Si spiegano
anche in questo modo le innumerevoli domina-
zioni che la città ha dovuto subire nel corso del-
la sua millenaria storia. Ma nonostante questo
Palermo è comunque riuscita a mantenere una
propria identità. Girovagare per le vie cittadine
è come presenziare ad una grandiosa parata
di testimonianze appartenenti a civiltà diverse,
ma intimamente fuse. Apprezzare un numero
così grande di capolavori equivale a perdersi
in qualcosa di immortale e inalterabile, proprio
come vi si perdono tutti quelli che intorno ad
essi vivono, si muovono e ne tramandano ricor-
di, leggende e tradizioni.
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TRASPORTI

COME MUOVERSI A PALERMO


BUS BICI
Il mezzo pubblico più utilizzato è sicuramente La città, a partire dal 2009, è stata dotata di
l’autobus. Le linee degli autobus a Palermo due piste ciclabili, che collegano la zona pede-
sono consultabili sul sito dell’azienda AMAT, montana con le zone marittime. Entrambe sono
che le gestisce (www.amat.pa.it). Accanto a lunghe 7 km ciascuna.
quelle tradizionali sono presenti tre linee di
tipo turistico, a costo ridotto, che attraversano DALL’AEROPORTO
il centro storico (linea rossa, gialla e verde); L’aeroporto di Palermo “Falcone Borsellino” è
la linea 101, che attraversa tutta la città dalla collegato al centro cittadino attraverso il treno
Stazione Centrale allo stadio Renzo Barbera; e Trinacria Express. La durata del tragitto è di
la 806 che collega il centro con la località bal- 45 minuti circa, con fermate a Stazione Cen-
neare di Mondello. Il costo del biglietto è di € trale, Vespri, Orleans, Notarbartolo, Francia
1,30, valido 90 minuti dalla convalida. Esiste un e Piraineto; mentre il costo del biglietto è di €
biglietto valido 24 ore dalla prima obliterazione, 5,50. E’ possibile raggiungere il centro anche
acquistabile al prezzo di € 10, vivamente con- con il bus Autolinea Prestia & Comandè, at-
sigliato ai turisti. Sono presenti anche due linee tivo dalle 6.30 alle 24.00, con partenze ogni 30
notturne, N1 e N2. minuti. Durata del tragitto 50 minuti circa, con
fermate Stazione Centrale, Piazza Giulio Ce-
TAXI sare, Politeama, Via Lazio (angolo via Libertà)
Radio Taxi Trinacria : (24 ore su 24) e via Belgio.
tel. +39 091/225455

METROPOLITANA
La metropolitana di Palermo è composta di due
linee, la linea A che collega la stazione cen-
trale e la stazione Notarbartolo all’Aeroporto
di Punta Raisi, e la linea B che va dalla stazi-
one Notarbartolo a Giachery. Tuttavia, sono
in corso imponenti lavori di potenziamento ed
ampliamento delle linee, volti ad incrementare
il numero di fermate e di collegamenti offerti. Il
servizio è attivo dalle 6.10 alle 20.35.

TRAGHETTI
Il porto di Palermo è collegato tramite le linee
di traghetti ai principali porti italiani e del
Mediterraneo. Si consiglia di visitare il sito
www.portpalermo.it per tutte le informazioni
riguardo orari, traghetti e crociere.

CARROZZE
Chi vuole fare un giro della città per le vie del
centro storico con un mezzo insolito e tradizion-
ale potrà optare per la carrozza.
Le carrozze possono essere prese da Piazza
Pretoria, Piazza Vittoria, Piazza Bellini, Piazza
Verdi e dalla Stazione Centrale.

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TRASPORTI
PALERMO

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INFO UTILI

INFORMAZIONI UTILI
Siti Internet Ufficiali Della Città
Per informazioni generali visitate il sito:
www.comune.palermo.it
oppure il sito:
www.palermotourism.com

Ufficio Informazioni Turistiche


Azienda di promozione turistica (APT)
Piazza Castelnuovo, 35
Tel. +39 091/6058351
Palermo presenta diversi Centri d’Informa-
zione Turistica (C.I.T), dislocati in punti stra-
tegici della città, dove è possibile ricevere in-
formazioni e trovare tutto il materiale cartaceo
che riguarda la città e i dintorni: brochure, depli-
ant, mappe, cartine.
I C.I.T. sono aperti dalle 9.00 alle 13.00 e dalle
15.00 alle 19.00.
Stazione centrale
Porto
Piazza Bellini
Piazza Marina (di prossima apertura)
Cattedrale
Via Cavour
Politeama

Numeri Utili
Carabinieri 112
Polizia di Stato 113
Vigili del Fuoco 115
Emergenza sanitaria 118
Viaggiare informati (CCISS) 1518

Clima
Palermo gode di un clima temperato, con es-
tati asciutte e calde, ed inverni freschi e pio-
vosi (clima mediterraneo). Le stagioni invernali
e primaverili hanno invece temperature miti e
gradevoli. L’estate è arida e calda, ventilata
grazie alla presenza delle brezze marine; non
è raro sentire lo scirocco, il vento africano
che, seppure in rari casi, fa impennare le tem-
perature massime oltre i 42 °C (record storico
di 45,5 °C). Il periodo più piovoso è quello
compreso fra settembre e febbraio. Raro è il
fenomeno della nebbia e della neve. La zona
più calda è il centro storico.

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PALERMO
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DA VISITARE

TiP (tourist informations in pills)


chiese.............................................pag 10
palazzi - varie.................................pag 14
musei..............................................pag 18
strutture - teatri...............................pag 22
piazze/vie - parchi..........................pag 26
parco della favorita.........................pag 30

chiese...................................................pag 1
palazzi..................................................pag 5
musei....................................................pag 9
monumenti e strutture..........................pag 13
teatri.....................................................pag 21
varie......................................................pag 23

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CHIESE

1
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa
Piazzetta Santa Teresa, 4-5 - Palermo
La chiesa di Santa Teresa alla Kalsa è un edificio barocco che
si affaccia sulla Piazza Kalsa dell’omonimo quartiere di Palermo.
La costruzione della chiesa venne iniziata nel 1686 su progetto
dell’architetto palermitano Giacomo Amato. All’interno sono di
particolare pregio gli stucchi di opera di Giuseppe e Procopio
Serpotta, rispettivamente fratello e figlio di Giacomo Serpotta
realizzati nei primi anni del 1700. L’interno è ad una navata con
cappelle laterali comunicanti.

2
Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
Via dello Spasimo, 43 - Palermo
Si trova nel quartiere dalla Kalsa, una delle parti più antiche della
città di Palermo. I lavori iniziarono nel 1509, ma non furono mai
conclusi. Nel 1520 l’edificio, di grande importanza a quel tempo
per l’intera comunità palermitana, si era arricchito di un capola-
voro d’inestimabile valore, lo Spasimo di Sicilia dipinto da Raf-
faello Sanzio, che raffigura appunto lo sgomento di Maria dinanzi
al Cristo crollato sotto il peso della croce.

3
Basilica la Magione
Via Magione, 44 - Palermo
Detta anche Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere,
è una delle più antiche della città, nei pressi di piazza Kalsa.
Fondata nel 1191 dalla dinastia normanna. Nel 1197 venne con-
cessa all’ordine dei Cavalieri Teutonici.Nel corso dei secoli subì
varie manomissioni, come l’edificazione di un portale barocco,
ancora presente. Oggi la chiesa si presenta come un particolare
esempio di arte arabo normanna. L’interno conserva un trittico
marmoreo del XVI secolo e una “Crocifissione”.

4
Chiesa di San Francesco d’Assisi
Via Immacolatella, 8-20 - Palermo
E’ situata in un antico quartiere mercantile. Ricopre un ruolo
di elevata importanza nella cultura religiosa palermitana. Qui
risiede il simulacro dell’Immacolata Concezione. La chiesa è
segnata da continue trasformazioni e rifacimenti che giustificano
la complessità e la varietà dei linguaggi artistici in essa presenti.
Le fasi costruttive piu’ antiche risalgono al XIII secolo. L’interno
è impreziosito da sedici cappelle che custodiscono opere d’arte
d’inestimabile valore.

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PALERMO
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CHIESE
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Chiesa di San Domenico
Piazza San Domenico, 9 - Palermo
E’ la seconda chiesa di Palermo per importanza dopo la Cat-
tedrale. Venne edificata tra il 1458 ed il 1480 in stile rinascimen-
tale. Nel 1640 ci fu una ricostruzione totale. La facciata venne
costruita nel 1726. Nel 1853 la chiesa divenne il pantheon dei
siciliani illustri che iniziarono a farsi seppellire al suo interno. Lo
stile è tipicamente barocco, il frontone è costellato da due alti
campanili, sulla facciata sono inoltre presenti molte statue che
raffigurano santi e papi.

6
Chiesa di San Giuseppe dei Teatini
Via Vittorio Emanuele, 310 - Palermo
La chiesa venne costruita nel XVII secolo su progetto
dell’architetto genovese Giacomo Besio seguendo uno stile
barocco che si riscontra soprattutto negli affreschi che la dec-
orano, nelle decorazioni scultoree e negli stucchi. All’esterno
dell’edificio la grande cupola spicca ed è facilmente visibile da
molte zone della città. All’interno è presente una cripta con una
falda acquifera, la cripta non è accessibile, ma è diffusa la cre-
denza che la sua acqua sia miracolosa.

7
Chiesa della Martorana
Piazza Bellini, 1 - Palermo
E’ d’origine Greco-ortodossa. Durante il periodo Normanno, fu
convertita in chiesa Cattolica. E’ ora chiamata “la Martorana”
perché - nel 1435 - fu ceduta da Alfonso V d’Aragona al vicino
convento della Martorana, fondato da Goffredo Martorana. Nel
1143 iniziò la costruzione. Prima era chiamata con il nome di
Santa Maria dell’Ammiraglio. L’edificio subì modifiche, anche
sostanziali, soprattutto per le diverse esigenze liturgiche legate
al passaggio dal rito greco al latino.

8
Chiesa di San Cataldo
Via Maqueda, 185 - Palermo
E’ un tempio eretto nell’XII secolo e situato nei pressi di piazza
Bellini. Fondata tra il 1154 e il 1160. La chiesa fu anche trasfor-
mata in ufficio postale. In alto s’impongono i profili solenni di tre
cupole rosse poste in felice contrasto cromatico con la severa
monocromia delle pareti. L’interno presenta tre corte navate, di
cui quella centrale è scandita dalla sequenza ritmica delle tre
cupolette, separate da colonne.

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CHIESE

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Chiesa del Gesù
Via Casa Professa, 21 - Palermo
Nota anche come Casa Professa. E’ in stile barocco. La costruzi-
one inizio’ nel tardo cinquecento. All’ inizio presentava una nava-
ta, ora ne ha tre. La consacrazione avvenne nel 1636. Durante la
seconda guerra mondiale una bomba abbattè la cupola e molte
pitture andarono perdute. Quando si volle restaurare l’edificio si
procedette alla riesecuzione degli affreschi perduti con aggiunte
arbitrarie e gusto poco felice. Di particolare rilievo è l’organo, con
oltre 4000 canne.

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Chiesa del Santissimo Salvatore
Via Vittorio Emanuele, 398 - Palermo
E’ di origine normanna, essendo sorta nell’XI secolo. La sua
fama è legata alla leggenda, secondo cui Costanza d’Altavilla,
madre dell’imperatore Federico II, ne sarebbe stata per qualche
tempo la badessa. L’aspetto attuale è assai diverso da quello
della costruzione originaria. Già rimaneggiato nel XVI secolo,
l’edificio divenne poi completamente barocco. La planimetria è
particolare: si presenta come un ottagono irregolare inscritto in
un’ellisse. C’è una grande cupola.

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Cattedrale di Palermo
Via Matteo Bonello, 2 - Palermo
E’ dedicata alla Vergine Maria Santissima Assunta, è un gran-
dioso complesso architettonico composto in diversi stili. Eretta
nel 1185. La cattedrale è fiancheggiata da quattro torri d’epoca
normanna ed è sovrastata da una cupola. E’ collegata al Palaz-
zo Arcivescovile con due grandi arcate da cui s’innalza la torre
campanaria con l’orologio. L’interno è a croce latina con tre nav-
ate divise da pilastri con statue di santi. All’ interno è possibile
trovare due sarcofagi.

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Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
Via dei Benedettini, 12-16 - Palermo
E’ un monumento nazionale situato nel centro storico di Palermo.
Questa chiesa rimanda alla concezione spaziale delle moschee
islamiche. Le origini risalgono al VI secolo. Prima era una mos-
chea. E’ nota per le sue caratteristiche cupole di colore rosso. Il
presbiterio, terminante in nicchia, è sormontato da una cupola. Il
chiostro, abbellito da un lussureggiante giardino, è la parte meg-
lio conservata del convento antico. Oggi l’edificio presenta una
nuda cortina muraria.

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CHIESE
PALERMO

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PALAZZI

1
Castello Della Zisa
Piazza Zisa - Palermo
Sorgeva fuori le mura della città, all’interno del parco reale nor-
manno. L’ edificio, concepito come dimora estiva dei re, nasce
da un progetto unitario, realizzato da un architetto di matrice cul-
turale islamica ben consapevole di tutta una serie di espedienti
per rendere più confortevole questa struttura durante i mesi più
caldi dell’anno. Facevano parte del complesso anche un edificio
termale ed una cappella palatina.

2
Castello Della Cuba
Corso Calatafimi, 110 - Palermo
La Cuba Sottana o più semplicemente Cuba, è un padiglione
di delizie, in origine all’interno di uno dei Sollazzi Regi dei re
normanni di Sicilia, e si trova all’interno dell’omonimo quartiere.
Si chiama “sottana” per distinguerla dalla Cuba Soprana, oggi
inglobata nella settecentesca Villa Napoli. Fu costruito nel 1180
per il re Guglielmo II. Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi
che la circondavano, Boccaccio ambientò una delle novelle del
suo Decameron.

3
Palazzo dei Normanni
Piazza del Parlamento - Palermo
E’ il palazzo reale, sorge nella posizione piu’ elevata della citta’.
Oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana. Al primo piano
sorge la Cappella Palatina. La costruzione risale al IX secolo. Il
palazzo è la sede dell’Osservatorio astronomico di Palermo. Le
parti di costruzione attribuite ai normanni sono la Torre Pisana,
sede della stanza del Tesoro, e la Torre della Gioaria. All’ interno
troviamo anche la stanza di re Ruggero con decorazioni a mo-
saico del XII secolo.

4
Palazzo Sclafani
Piazza Vittoria, 15 - Palermo
Sorge in prossimità del Palazzo dei Normanni e quindi in una
posizione privilegiata, fu costruito nel 1330 dal feudatario Matteo
Sclafani, conte di Adernò, in competizione con il contempora-
neo Palazzo Chiaramonte fatto innalzare dal cognato. L’aspetto
originario fu stravolto nel 1435 quando vi trovò posto l’Ospedale
Civico e nel 1832 con la trasformazione in caserma. La facciata
presenta alte arcature intrecciate che includono eleganti bifore.

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PALERMO
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PALAZZI
5
Palazzo Arcivescovile
Via Matteo Bonello, 2 - Palermo
Il Palazzo Arcivescovile di Palermo è la sede dell’Arcivescovado
e si trova in pieno centro cittadino a pochi metri dalla cattedrale e
dal Palazzo dei Normanni. L’edificio venne costruito nel 1460 in
sostituzione del precedente situato dietro la cattedrale. Dal 1927
il settore antistante la cattedrale ospita il museo diocesano della
città, durante l’ultimo secolo all’interno del palazzo sono stati al-
locati gli uffici della curia e del vescovo cittadino.

6
Palazzo Pretorio - Comune di Palermo
Piazza Pretoria - Palermo
E’ noto anche come Palazzo delle Aquile. È la sede di rappre-
sentanza del Comune. L’edificio ha forma trapezoidale, con cor-
tile centrale. Sul portale campeggia l’aquila, simbolo della città.
Ai grandi saloni del piano nobile, in cui si trovano gli uffici del Co-
mune, s’accede tramite un maestoso scalone, su cui si trova la
statua del Genio di Palermo, nume tutelare della città. Il palazzo
accoglie anche una raffigurazione di Santa Rosalia, protettrice
della città.

7
Palazzo Abatellis
Via Alloro, 4 - Palermo
E’ anche detto Palazzo Patella, situato in via Alloro, arteria prin-
cipale del quartiere della Kalsa. Ospita all’interno la Galleria Re-
gionale. E’ uno splendido esempio d’architettura gotico-catalana,
era la residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro Por-
tulano del Regno. Senza eredi, l’Abatellis dispose che il palazzo
rimanesse alla moglie, e che alla morte di essa nell’ edificio fosse
fondato un monastero di donne sotto il titolo di Santa Maria della
Pietà.

8
Palazzo Chiaramonte - Steri
Piazza Marina, 60 - Palermo
Iniziato nei primi anni del XIV secolo, fu la grande dimora di
Manfredi Chiaramonte. E’ oggi sede del Rettorato dell’Università
degli studi di Palermo. Il restauro novecentesco fu assai contes-
tato. Di pianta quadrata e massiccia volumetria, l’edificio segna
il passaggio fra il castello medievale e il palazzo patrizio. La rig-
orosa cortina muraria esterna è impreziosita da bifore e trifore
con tarsie in pietra lavica. Vi è anche un passaggio segreto che
partiva dalle celle.

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varie

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La Cala
Via Cala, 116 - Palermo
La cala, l’antico porto di città, era un tempo difeso dal Castello a
Mare. E’ un arco di mare compreso fra la via Francesco Crispi e il
Foro Italico e corrisponde al porto più antico della città, ed attual-
mente vi si accede attraverso l’imboccatura del Porto di Palermo.
Al giorno d’oggi la Cala si presenta come un porticciolo turistico
a forma di “U” all’interno del centro storico.

10
Oratorio del Rosario di Santa Cita
Via Squarcialupo, 19-45 - Palermo
L’oratorio è il capolavoro del grandissimo scultore barocco Giac-
omo Serpotta che vi lavorò dal 1686 al 1718. Accesso all’oratorio
attraverso la chiesa di Santa Cita. L’Oratorio, realizzato con
l’obiettivo di esaltare l’intervento della Madonna nella lotta fra
cristiani ed infedeli, affida alla decorazione il compito di rappre-
sentare e propagandare in maniera evidente e persuasiva i fini
istituzionali a cui, come organismo religioso, è preposto.

11
Cantieri Culturali della Zisa
Via Paolo Gili, 4 - Palermo
Contengono una quarantina di capannoni, alcuni di grande
bellezza, tutti, comunque, esempi interessantissimi di archeo-
logia industriale, con una naturale vocazione a diventare una
straordinaria cittadella della cultura. Qui furono realizzati i mobili
liberty tra i piu’ belli d’Europa. Oggi, sono stati recuperati 12 ca-
pannoni: spazi adibiti a teatro, danza, mostre, concerti, convegni.
L’area attualmente ospita la sede del “Centre Culturel Francais
de Palerme et de Sicile”.

12
Convento e Catacombe dei Cappuccini
Piazza Cappuccini - Palermo
Il convento è annesso alla Chiesa di Santa Maria della Pace. Le
catacombe risalgono al XVI secolo, benché edificate su strut-
ture precedenti. Il Convento è conosciuto in tutto il mondo per la
presenza nei suoi sotterranei di un vasto cimitero. Lo spettacolo
macabro degli innumerevoli cadaveri esposti è spunto di rifles-
sione. Le gallerie furono scavate alla fine del ‘500 e formano un
ampio cimitero di forma rettangolare.

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PALAZZI / varie
PALERMO

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MUSEI

1
Museo d’Arte Islamica
Piazza Zisa - Palermo
Si trova nel Castello arabo-normanno della Zisa. Raccoglie og-
getti d’Arte islamica della Sicilia e dell’area mediterranea, pro-
dotti tra il IX e il XII secolo. Il museo è stato aperto nel 1991 ed
espone oggetti prodotti nel periodo della dominazione araba in
Sicilia (IX secolo - XI secolo), ma la raccolta è formata preva-
lentemente da oggetti d’Arte islamica del successivo periodo di
dominazione Normanna quando l’influenza della cultura islamica
in Sicilia era ancora forte. Aperto da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 19.00;
domenica e festivi fino alle 13.30. Ingresso € 4,50, ridotto € 2.

2
Tesoro della Cappella Palatina
Piazza Indipendenza, 21 - Palermo
Si trova all’interno della cripta del Palazzo dei Normanni. Al suo
interno custodisce dei Tabulari in pergamena che vanno dal XI
secolo al XVIII secolo. Altri elementi presenti all’interno del mu-
seo sono vasellame in argento sbalzato, alcuni paramenti sacri,
degli oggetti liturgici, delle urne in argento e cofanetti preziosi.
Altri pezzi di notevole interesse storico sono stati tolti da questa
sede e esposti all’interno della “Galleria delle Belle Arti”.
Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00; domenica fino alle 10.00.

3
Museo Diocesano
Via Matteo Bonello, 2 - Palermo
Venne fondato nel 1927 seguendo l’orientamento di Papa Pio
XI, che promosse l’istituzione di tali Musei d’arte legati al culto,
in modo da raccogliere le opere d’arte provenienti dalle chiese in
disuso, che rischiavano la dispersione o la distruzione. Il nucleo
iniziale della collezione era costituito soprattutto dalle numerose
sculture che decoravano la Cattedrale di Palermo prima della
ristrutturazione del 1781. Si aggiunsero poi anche diverse opere
d’arte e d’arredo sacro.
Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.30; il sabato dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso € 4,5.

4
Tesoro della Cattedrale
Via dell’Incoronazione, 5-13 - Palermo
In alcuni ambienti è esposto il Tesoro della Cattedrale: paramenti
sacri dal XVI al XVIII secolo, paliotti, ostensori, calici, un breviario
miniato del Quattrocento, la tiara d’oro di Costanza d’Aragona
(prelevata dal suo sepolcro), splendido esempio di gioielleria
medievale con smalti, ricami, gemme e perle. Altri oggetti prezi-
osi, smalti, ricami e gioielli, sono esposti nelle bacheche centrali.
Aperto da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 17.30.

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PALERMO
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musei
5
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Vittorio Emanuele, 365 - Palermo
Dal 2008 Palazzo Riso è la sede del Museo d’Arte Contempora-
nea della Sicilia e uno degli spazi espositivi più importanti della
regione. Alla sua apertura il museo si è dotato di una struttura
per la promozione dell’arte contemporanea siciliana: il SACS
(Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia) è costituito da
un archivio i cui materiali sono disponibili on-line e consultabili in
forma cartacea presso la sede del museo.
Aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00; il giovedì e il venerdì fino alle
22.00. Ingresso € 6.

6
Museo Del Costume Raffaele Piraino
Via dell’Università, 54 - Palermo
La collezione Piraino è il risultato di un impegno pluriennale per
ricercare il passato anche attraverso i reperti abbigliamentari.
La raccolta (oltre tremila oggetti), comprende abiti di gala, da
passeggio, da visita (sia maschili che femminili), abbigliamento
infantile, ecclesiastico, militare, accessori e curiosità della moda.
Di essa fanno parte inoltre interi corredi nuziali e costumi popo-
lari dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Visitabile su richiesta, previo accordo telefonico. Tel. +39 091/329335

7
Galleria Regionale della Sicilia
Via Alloro, 2 - Palermo
Nelle splendide sale della galleria hanno trovato posto le opere
provenienti da acquisizioni, donazioni ed incameramenti dei beni
degli enti religiosi soppressi. Al piano terra si trovano, fra i tanti
manufatti tutti d’altissimo livello qualitativo: le opere lignee ad
intaglio del XII secolo e le sculture del Trecento e del Quattro-
cento. Nella sala II, si trova lo straordinario grande affresco del
Trionfo della Morte proveniente da Palazzo Sclafani.
Aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 13.00. Ingresso € 8.

8
Museo delle Marionette
Via Butera, 1 - Palermo
E’ intitolato ad Antonio Pasqualino, un vero e proprio arche-
ologo nel campo delle tradizioni popolari. L’edificio, nel quale
si concentrano collezioni di pupi siciliani, burattini e marionette
provenienti da tutto il mondo, si trova alla “Kalsa”. La biblioteca
contiene circa tremila volumi sulla storia dei pupi e delle mari-
onette, sullo studio delle tradizioni popolari e molti copioni mano-
scritti ottocenteschi. La videoteca è fornitissima.
Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30; la domenica dalle
10.00 alle 14.00. Ingresso € 5.

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musei

9
Museo del Risorgimento V. E. Orlando
Piazza San Domenico, 1 - Palermo
La sede del museo è presso un settore dell’ex convento di San
Domenico, edificio del XIV secolo in pieno centro storico della
città. L’esposizione tratta temi relativi all’Unità d’Italia ed alla
spedizione di Garibaldi in Sicilia.
Aperto da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Ingresso gratuito.

10
Museo Archeologico Regionale A. Salinas
Piazza Olivella, 24 - Palermo
Possiede una delle più ricche collezioni d’arte punica e greca
d’Italia, nonché testimonianze di gran parte della storia siciliana.
Il museo, già Casa dei Padri della Congregazione di San Filippo
Neri, è stato dedicato ad Antonio Salinas, celebre archeologo e
numismatico palermitano. Fa parte del complesso monumentale
dell’Olivella, che comprende anche la chiesa di San Ignazio e
l’attiguo Oratorio. E’ composto in parte da collezioni private ac-
quistate o donate al museo.
Da martedì a venerdì 8.30-13.30 e 15.00-18.30; sabato-domenica fino alle 13.30. € 4.

11
Museo d’Arte e Archeologia I. Mormino
Via della Libertà, 52 - Palermo
La sede del museo è “Villa Zito”, costruita all’inizio del XVIII se-
colo. Il museo comprende un’ampia collezione di ceramiche dei
secoli XVI, XVII e XVIII, una collezione numismatica, con an-
nessa biblioteca e un’area dedicata alla Filatelia, dove sono pre-
senti antiche stampe risalenti al Regno delle Due Sicilie, carte
geografiche, antichi francobolli e piante di città siciliane dal Sei-
cento all’Ottocento. Presente anche una quadreria con centinaia
di dipinti dell’Ottocento.
Da lunedì a venerdì 9.00-13.00 e 15.00-17.00; sabato fino alle 13.00. Ingresso € 4.

12
Museo Del Mare, Arsenale Di Palermo
Via Cristoforo Colombo, 142 - Palermo
Aperto nel 1997, ha sede nell’antico arsenale borbonico della
città. All’interno si possono ammirare due cannoni di epoca bor-
bonica, fusi tra il 1781 e il 1785. Inoltre vi sono dei portolani, libri
originali che contenevano le indicazioni tecniche per il sicuro ap-
prodo nei vari porti. Si possono ammirare riproduzioni in scala di
scialbecchi, galere e navi cannoniere, frutto della passione dei
soci fondatori. L’Arsenale, di forma rettangolare, fu costruito tra
il 1621 e il 30.
Aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30. Ingresso € 2.

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MUSEI
PALERMO

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strutture

1
Ponte dell’Ammiraglio
Corso dei Mille, 227-233 - Palermo
Il Ponte dell’Ammiraglio è un ponte a dodici arcate di epoca nor-
manna visibile dall’attuale Corso dei Mille. Nel 1860, nel corso
della Spedizione dei mille, Garibaldi proprio su questo ponte e
nella vicina via di porta Termini si scontrò con le truppe dei Bor-
boni. Oggi sotto gli archi del ponte normanno non scorre più il
fiume ma si trova un curato giardino, con attorno viali alberati,
agave e altre varietà di piante grasse.

2
Fontana del Genio a Villa Giulia
Via Lincoln, 19 - Palermo
Si trova nel parco di Villa Giulia. La statua marmorea che la sor-
monta è una delle otto rappresentazioni monumentali del Genio
di Palermo. Tra le diverse sculture che arredano Villa Giulia è
considerata, insieme all’Orologio del Dodecaedro, la più impor-
tante e significativa. La scultura fu realizzata nel 1778 e rappre-
senta la magnificenza e le virtù della città. E’ affine alla Fontana
del Genio di Piazza Rivoluzione, anche se questa è più elegante
e grande.

3
Porta Felice
Porta Felice - Palermo
E’ l’ingresso dal lato mare al Cassaro, uno degli assi principali
della città. Prende il nome da Donna Felice Orsini, moglie del
viceré spagnolo Marcantonio Colonna, che, nel 1582, decise di
dare un ingresso monumentale all’attuale Corso Vittorio Ema-
nuele. La Porta è costituita da due imponenti piloni. I lavori si
protrassero fino al 1637. L’intervallo di tempo trascorso permise
la differenziazione delle facciate dei piloni.

4
Fontana Pretoria
Piazza Pretoria - Palermo
Fu realizzata nel 1554 a Firenze, ma nel 1581 venne trasferita in
città. Ruota attorno ad un bacino centrale circondato da quattro
ponti di scalinate e da un recinto di balaustre ed è costituita da
tre vasche concentriche da cui prende l’avvio il gioco d’acqua.
Distribuite all’interno di questa costruzione architettonica si tro-
vano le statue che raffigurano gli dei dell’Olimpo. La parte cen-
trale è circondata dalle raffigurazioni scultoree di varie divinità
mitologiche.

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PALERMO
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strutture
5
Porta Nuova
Via Vittorio Emanuele, 475 - Palermo
E’ stata per secoli il più importante accesso via terra. Da essa
partono il Corso Vittorio Emanuele, la principale arteria cittadina
e la strada verso Monreale. Originariamente voluta nel 1583 dal
viceré Marcantonio Colonna per ricordare la vittoria di Carlo V
sulle armate turche, subì la totale distruzione nel 1667. Nel 1669
fu ricostruita integralmente e a coronamento dell’edificio fu posta
una copertura piramidale con l’immagine di un’aquila ad ali spie-
gate.

6
Fontana dei Due Draghi
Corso Calatafimi, 217 - Palermo
E’ una fontana storica di Palermo. Venne costruita nel 1630 su
progetto dell’artista Mariano Smiriglio; è composta da una vasca
marmorea di forma vagamente circolare e sono presenti sul bor-
do della vasca due draghi, sempre marmorei, posti in posizione
opposta uno dall’altro. Le due figure mitologiche versano l’acqua
nella fontana attraverso la bocca. L’intera opera è situata pres-
so uno slargo stradale protetto da una cancellata in ferro dello
stesso periodo.

7
Porta Carini
Piazza Porta Carini, 63-73 - Palermo
È una delle porte più antiche della città, non si conosce la data
di prima edificazione, la prima data certa è il 1310 quando venne
riedificata. Nella prima metà del XVIII secolo la proprietà passò
ad un monastero e le monache la utilizzarono come luogo di
svago. Infine nel 1782 la porta venne distrutta per essere nuova-
mente riedificata. E’ costruita in pietra calcarea, lo stile è tipica-
mente neoclassico, abbastanza austero senza troppe conces-
sioni alle decorazioni.

8
Palchetto della Musica
Politeama, 47 - Palermo
E’ un monumento ottocentesco situato in Piazza Castelnuovo.
L’edificio venne edificato nel 1875 da parte della famiglia Florio
per evitare che la piazza venisse usata per edilizia abitativa visto
che la famiglia possedeva una villa sulla stessa piazza. L’edificio
è costruito completamente in marmo bianco e richiama i motivi
neoclassici e rinascimentali in voga nel periodo. Sulla base tro-
viamo delle colonne corinzie che sorreggono una trabeazione
decorata a palmette.

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teatri

9
Teatro Politeama Garibaldi
Piazza Ruggero Settimo, 18 - Palermo
L’opera propone simmetrie con sinteticità espositive in sinergia
ad equilibri neoclassici caratteristici degli Archi di Trionfo napo-
leonici, con gruppi bronzei di cavalli rampanti posti all’ingresso
dell’edificio. Il valore di questa costruzione sta nell’esaltazione
della funzione sociale del teatro come “teatro del popolo” con
l’enorme sala a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere
cinquemila spettatori) con due file di palchi, dominata da una
grande galleria.

10
Teatro Massimo Vittorio Emanuele
Piazza Giuseppe Verdi, 13 - Palermo
E’ il maggiore edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi
d’Europa (terzo in ordine di grandezza architettonica). Ambienti
di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circonda-
no il teatro vero e proprio, che può ospitare circa 1.400 spettatori,
formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.
La tradizione narra che una suora detta “la monachella” si ag-
giri ancora per le sale del teatro e chi non crede alla leggenda
inciampa in un gradino.

11
Teatro Biondo
Via Roma, 258 - Palermo
Costruito nel 1903 è il più recente dei teatri storici della città. La
facciata del teatro ha uno schema classico ottocentesco simmet-
rico secondo l’asse principale, il prospetto principale è mosso dal
primo ordine che ha spicco sugli altri, il piano terra è ripartito dai
vari accessi alle attività commerciali. La tipologia del complesso
è quella tipica dei teatri di prosa. L’arredamento degli interni ri-
sulta un bell’esempio di arte decorativa dell’epoca.

12
Teatro Santa Cecilia
Piazza Teatro Santa Cecilia, 1-19 - Palermo
Fu fondato dall’Unione dei Musici nel 1692. Nel 1726 venne chiu-
so a causa dei danni subiti dal terremoto e riaperto solo nel 1787.
Nel 1816 fu oggetto di lavori da parte dell’architetto Giuseppe
Ponti ed attrezzato con un moderno sistema di palcoscenico mo-
bile. Nel 1853 fu ristrutturato integralmente. Si tratta del primo af-
fidamento in Italia di un teatro storico ad una istituzione di musica
moderna e contemporanea.

24
strutture / teatri
PALERMO

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piazze / vie

1
Piazza Caracciolo
Piazza Caracciolo - Palermo
La piazza è situata nel quartiere La Loggia o Mandamento Cas-
tello a Mare nel centro storico di Palermo, ed è il cuore del mer-
cato della Vucciria. Venne sistemata dal viceré Caracciolo nel
1783 anche se non conserva più l’immagine del tempo. Attual-
mente di giorno conserva l’aspetto storico del mercato essendo
completamente riempita dai venditori, specialmente venditori di
carne. Di notte muta aspetto e diviene luogo di ritrovo per amanti
della musica Reggae e Rap.

2
Corso Vittorio Emanuele
Via Vittorio Emanuele - Palermo
Il Càssaro o Corso Vittorio Emanuele è la strada più antica della
città. La strada si presenta perfettamente dritta da Porta Nuova
a monte, a Porta Felice quasi sul mare, presenta una leggera
discesa degradante verso il mare. Durante tutto il suo percorso
troviamo molte strade che confluiscono in essa ma solo due la
attraversano, via Maqueda, con la quale forma il famoso incrocio
di epoca barocca, e via Roma.

3
Piazza Vigliena
Piazza Villena - Palermo
I Quattro Canti o Ottagono del Sole o Teatro del Sole, sono i
nomi di una piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi
viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Corso Vittorio
Emanuele. I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro pros-
petti architettonici che delimitano lo spazio dell’incrocio. Il nome
esatto è Piazza Vigliena, in omaggio al Viceré. L’architettura è
molto semplice, rappresenta un perfetto ottagono formato da
quattro edifici.

4
Via Maqueda
Via Maqueda - Palermo
E’ una strada storica della città, che prende il nome da colui che
la tracciò: Bernardino di Cardines, duca di Maqueda viceré dal
1598 al 1601. Tale strada venne progettata nel 1577 ed il com-
pletamento arriverà nel 1599. All’incrocio con il Cassaro trovi-
amo Piazza Vigliena, meglio nota come i Quattro Canti, di forma
ottagonale. Nei secoli successivi al taglio fu avviata un’intensa
attività edilizia con la creazione di palazzi nobiliari, chiese e con-
venti.

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PALERMO
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piazze / vie
5
Piazza Indipendenza
Piazza Indipendenza - Palermo
È una delle piazze centrali più importanti della città per la presen-
za, a poca distanza, di molti uffici, quali la sede dell’Assemblea
Regionale Siciliana e la sede della presidenza della Regione Si-
ciliana, dell’ Università di Palermo, della Caserma Tukory e di
parecchi edifici di carattere turistico. Si trova subito oltre le vec-
chie mura cittadine in direzione Monreale. All’interno troviamo
anche un vasto giardino centrale abbastanza recente e uno dei
bastioni murari.

6
Via Ruggero Settimo
Via Ruggero Settimo - Palermo
La via insieme alle perpendicolari vie Principe di Belmonte e
Generale Magliocco viene considerata come il salotto di Paler-
mo. Si estende per circa 350 m da via Libertà a via Maqueda e
l’unica grossa arteria che la taglia è via Mariano Stabile dove le
due strade creano i cosiddetti Quattro Canti di Campagna con-
trapposti ai Quattro Canti di città posti più avanti sulla stessa
direttrice. La strada è resa famosa dai negozi che la popolano
che sono tra i più cari della città.

7
Piazza Castelnuovo
Piazza Castelnuovo - Palermo
Insieme all’adiacente piazza Ruggero Settimo forma un unico
ampio spazio, comunemente chiamato “Piazza Politeama”,
dall’omonimo teatro che domina la piazza. Si trova alla fine di Via
Libertà ed all’inizio di via Ruggero Settimo, lungo l’asse princi-
pale della città. Da quando lo sviluppo della città si è concentrato
nell’area a Nord questa piazza è diventata il centro nevralgico
cittadino, luogo di incontro e vetrina della città, grazie alla sua
grande estensione.

8
Piazza Ruggero Settimo
Piazza Ruggero Settimo - Palermo
Insieme a Piazza Castelnuovo è la più importante della città,
le due piazze insieme vengono volgarmente chiamate Piazza
Politeama. Da quando lo sviluppo della città si è concentrato
nell’area a Nord questa piazza è diventata il centro nevralgico
cittadino, luogo di incontro principale anche grazie alla sua
grande estensione. Si affaccia il Teatro Politeama ed al centro
della piazza è presente la statua di Ruggero Settimo. Alcuni anni
fa ha subito un notevole stravolgimento.

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parchi

9
Foro Italico
Foro Umberto I - Palermo
Detto anche Passeggiata della Marina è una grande area verde
che forma uno dei lungomare di Palermo. Si estende dalla Cala
a Villa Giulia, nel quartiere Kalsa. Il giardino, interamente pedon-
ale, occupa circa 40.000 m² a manto erboso, con piante medi-
terranee di vario genere, viali alberati, panchine, sculture in ce-
ramica, un percorso ciclabile, l’illuminazione notturna e un’ampia
passeggiata panoramica lungo la costa.

10
Giardino Villa Giulia
Via Lincoln, 19 - Palermo
E’ un giardino pubblico di Palermo. Il progetto della villa fu re-
alizzato dall’architetto Nicolò Palma che disegnò un verde pub-
blico con un perimetro perfettamente quadrato, suddiviso a sua
volta in quattro quadrati suddivisi dalle loro diagonali; lo spazio
centrale, di forma circolare è abbellito da quattro esedre in stile
pompeiano. Le colonne doriche testimoniano bene il gusto già
romantico della fine del XVIII secolo.

11
Orto Botanico
Via Lincoln, 2b - Palermo
L’Orto botanico di Palermo è una istituzione museale e didattico-
scientifica del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università
di Palermo, che vi ha sede. Adiacente a Villa Giulia, vi si accede
da via Lincoln, al confine del quartiere Kalsa di Palermo. Il Gi-
ardino accoglie oltre 12.000 specie differenti di piante. La sua
origine risale al 1779.

12
Parco d’Orleans
Corso Re Ruggero - Palermo
Il parco venne edificato a inizio Ottocento come riserva di palaz-
zo d’Orleans, che attualmente è sede della presidenza della Re-
gione siciliana. Aveva originariamente una superficie comples-
siva di 46 ettari. Oggi il parco, gestito dalla Regione siciliana, è
di circa tre ettari, Nella restante parte sono oggi costruite diverse
facoltà dell’Università di Palermo. Venne trasformato in parco
ornitologico ed ancora adesso conserva molte specie animali
provenienti da tutto il mondo.

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piazze / parchi
PALERMO

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parco della favorita

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1
Parco della Favorita
Case Rocca 3-7 - Palermo
E’ l’area verde più estesa del comune. Situato ai piedi del monte
Pellegrino, è il grande parco creato nel 1799 da Ferdinando III
di Borbone. Due lunghi viali, intitolati ad Ercole e Diana, attra-
versano parallelamente il parco. Ferdinando fece costruire, su
progetto del Marvuglia, anche una residenza: la curiosa Palazzi-
na Cinese, di stile orientaleggiante. Ospita inoltre Villa Nisce-
mi, stupenda residenza ricca di antichi arredi ed opere d’arte,
l’ippodromo e lo stadio.

2
Teatro di Verdura
Viale del Fante, 66 - Palermo
Il Teatro di Verdura è un teatro estivo della città. Viene utilizzato
durante l’estate per le rappresentazioni del Teatro Massimo. Si
trova all’interno del giardino di una villa ottocentesca presso il
Parco della Favorita di Palermo. La tipologia è a ferro di cavallo.

3
Villa Niscemi
Piazza dei Quartieri - Palermo
E’ stata la residenza principale per almeno tre secoli della
famiglia Valguarnera di Niscemi. Nella villa passò la sua infanzia
Fulco di Verdura, celebre artista e gioielliere del XX secolo, figlio
di Carolina di Valguarnera. Nel 1987, le ultime discendenti della
casata hanno ceduto il complesso monumentale al Comune di
Palermo che ne ha fatto sua sede di rappresentanza. All’interno,
tutto è rimasto come era: arredi, quadri, ogni oggetto evoca il
fascino di un tempo perduto.

4
Palazzina Cinese
Viale Duca degli Abruzzi - Palermo
È un capolavoro commissionato dalla corte napoletana che ha
ispirato a vent’anni dalla sua realizzazione lo stile “Carlo X” in
Francia e il primo grande eclettismo britannico. Fu realizzata nel
1799 mantenendo lo stile orientale: il corpo centrale termina in
alto con un tetto a pagoda, sorretto da un tamburo ottagonale. La
costruzione presenta curiosi elementi: i campanelli della grata di
ingresso, le travi in legno intagliato delle terrazze e gli smerli. E’
su tre piani.

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parco della favorita
PALERMO

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colta ed elaborazione di informazioni turistiche scritte in modalità “short information” concepite
brevi ed essenziali a carattere storico, artistico, per fornire un’informazione essenziale ma utile
culturale, naturalistico ed architettonico. Wea- al turista prima e durante la visita della città.
Goo, nella sua attività di ricerca e recensione Tutte le nostre descrizioni dei punti di interesse
dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse, sono informazioni oggettive, storiche, prese da
110 province, 1.400 comuni e tutte le città fonti ufficiali, che seguono uno standard di real-
d’arte italiane, sta costantemente e progressi- izzazione preciso in cui la georeferenziazione è
vamente realizzando una mappatura capillare sicuramente una parte fondamentale.
del territorio che comprende anche località mi- L’attività primaria di WeAGoo consiste nel riv-
nori, ma non per questo prive di storia. ersare queste informazioni nel proprio portale
Il nostro obiettivo è creare il più grande data- weagoo.com.

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PALERMO
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CONSIGLI DI VIAGGIO

chiese...................................................pag 1
palazzi..................................................pag 5
musei....................................................pag 9
monumenti e strutture..........................pag 13
teatri.....................................................pag 21
varie......................................................pag 23

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FUORI PORTA

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GITA A MONDELLO
Situata ai piedi del Monte Pellegrino, Mondello,
frazione di Palermo, è un borgo marinaro che
attrae ogni anno molti turisti. La rinomata lo-
calità balneare, posta a circa 10 km dal centro
storico palermitano, è raggiungibile per mezzo
dei tanti viali reali alberati, direttamente attra-
versando il grande Parco della Favorita, o tram-
ite collegamenti secondari, direttamente da
quartieri periferici della città. Questa magnifica
area è caratterizzata da un golfo sabbioso, dai
colori tropicali del mare, dalle rinomate ville in
stile liberty, da un tipico porticciolo, da numer-
ose strutture ricettive, ristoranti, negozietti, club e bianca, l’acqua limpida e cristallina e tanto
nautici e da uno stabilimento balneare, preso altro, fanno di Mondello un importante polo tu-
d’assalto nel mese d’agosto dai molti turisti ma ristico.
anche dagli stessi palermitani.
WORLD FESTIVAL ON THE BEACH
Conosciuta come la spiaggia dei palermitani, Il World Festival on the Beach è un festi-
Mondello si presenta chiassosa e colorata, val estivo che ha sede dal 1985 a Mondello,
“nobile e popolare” al tempo stesso. Da parec- quartiere balneare di Palermo, tra la fine della
chi anni ormai, la frazione è una località fre- primavera e l’inizio dell’estate. L’evento rag-
quentatissima d’estate, con una “vocazione” gruppa annualmente varie manifestazioni spor-
sportiva, testimoniata anche dai grandi suc- tive, ma allo stesso tempo spettacoli musicali,
cessi internazionali ottenuti nel windsurf da che, per la loro connotazione internazionale,
alcuni atleti palermitani, che proprio in questa trasformano la località siciliana in un villag-
spiaggia hanno imparato a cavalcare le onde. gio di straordinario interesse. All’interno della
Nell’ultimo decennio la località ha sviluppato la manifestazione si hanno molte competizioni di
propria vocazione ed ha incrementato l’offerta sport estivi, tra i quali: windsurf, surf, kitesurf,
turistica con ottime strutture ricettive, numerosi vela, beach volley, golf e scherma. Nell’area
ristoranti tipici, negozi e divertimenti. Il clima destinata alle competizioni si svolgono, oltre ai
ventilato d’estate e mite d’inverno, i fondali concerti, anche corsi di immersione e mostre
marini ricchi di vegetazione, la spiaggia fine fotografiche.

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PALERMO

FUORI PORTA
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GITA A MONREALE
La città di Monreale è famosa in tutto il mondo fa pensare che l’esecuzione venne affidata
per il suo duomo normanno, edificato, per ad artisti di diversa provenienza. All’interno
volontà del Re di Sicilia Guglielmo II detto il del luogo sacro vi è poi l’ingresso della cripta,
Buono, verso la fine del dodicesimo secolo cripta che conserva il ricchissimo tesoro di
(1172-1186). L’edificio religioso, dedicato a Guglielmo II: a questo tesoro appartiene ad-
Santa Maria la Nuova, rappresenta senza la dirittura una preziosissima spina della corona
minima ombra di dubbio la più bella chiesa nor- di Cristo, conservata in un reliquario d’oro e
manna di tutta la regione. Questo è inoltre uno d’argento. L’alto e delizioso soffitto ha subito la-
dei più incantevoli monumenti architettonici del vori di restauro agli inizi del secolo XIX (1811),
Medioevo. L’architettura del complesso è molto tale restauro è avvenuto in seguito ad un incen-
particolare, caratterizzata da un insieme di stili dio che aveva distrutto parte del tetto. Notare
differenti: greco, arabo e normanno. E’ contrad- la travatura ricca d’oro a vari colori. Meritano
distinta da tre corpi concepiti in modo compat- poi assolutamente attenzione le cappelle ab-
to: chiesa, palazzo reale e convento. Il duomo bondantemente decorate. Questo luogo ospita
è imponente e fu costruito in pochi anni: tutto anche al proprio interno la preziosa urna in cui
questo conferma come la dinastia normanna si conservano le viscere del re di Francia Luigi
facesse ampio uso dell’arte come mezzo di af- IX, conosciuto come “il Santo”. Il suo corpo, in
fermazione e glorificazione del giovane e ambi- viaggio dall’Africa, rimase in città per diverso
zioso regno. La facciata è composta da un por- tempo. Come accennato in precedenza, ap-
tico a trifora, due possenti torri fortificate (quella partengono a questo imponente complesso
di sinistra è diventata in seguito un campanile) anche il palazzo reale e il convento. Al secondo
e notevoli porte bronzee. Una di queste è opera piano del palazzo, troviamo, assolutamente da
di Bonanno Pisano e venne realizzata verso la non perdere, la Sala di re Ruggero - ricca di
fine del secolo XII (1185-1186). L’esterno, or- mosaici. Da non perdere infine: la sala del duca
nato da diversi disegni, ancora oggi preserva di Montalto, il Salone d’Ercole e le antiche pri-
intatta l’impronta normanna. La chiesa è a gioni. Il Chiostro del Duomo è situato all’interno
croce latina e divisa in due piani. Caratter- dell’adiacente monastero. Fra le cose più im-
istico e particolare è il fatto che l’interno ris- portanti del convento è da ricordare un quadro
plenda di luce propria, tale luce viene emanata rappresentante San Benedetto. Questa tela è
dall’ampissima superficie dorata dei mosaici. I ritenuta la più pregevole del pittore e architetto
mosaici sono spesso diversificati da una qual- Pietro Novelli, detto il Monrealese, uno dei più
ità non costante, variano infatti sia per finezza importanti e influenti artisti del ‘600 in Sicilia e
di disegno che per espressività. Questo fatto uno dei maggiori del suo tempo.

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DA NON PERDERE

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DA NON PERDERE...
FESTA DI SANTA ROSALIA a riunire critici e uomini di cultura, che diedero
La festa, dedicata alla santa patrona Rosalia, impulso a questo premio. L’evento ebbe fin
dal 1624 rappresenta un evento unico a cui dall’inizio un vasto eco nel mondo della cultura
prendono parte migliaia di fedeli, curiosi e tu- anche per il livello qualitativo della sua giuria,
risti. Il principale evento cittadino si svolge nel composta da critici di tutta Europa. Fra gli autori
mese di luglio, la notte del 14, con la solenne premiati col Mondello ci sono nomi di grande
processione che partendo dal Palazzo dei rilievo, alcuni dei quali nominati Premi Nobel
Normanni, prosegue lungo l’antico asse viario per la letteratura: Josif Brodskij, Doris Lessing,
del Cassaro fino al mare, passando attraverso Günter Grass, Octavio Paz, José Saramago,
Porta Felice, secondo un itinerario ideale dalla John Maxwell Coetzee.
morte (la peste) alla vita (la luce). Durante la
processione il carro trionfale con la statua della FESTA DEI MORTI
santa, trainato da buoi, si ferma davanti alla La festa ha origini antichissime, tanto che al-
Cattedrale, ai quattro canti e alla Marina, dove cuni la ricollegano ad antichi culti pagani e al
ha luogo un grande spettacolo pirotecnico, ac- banchetto funebre, un tempo comune a tutti i
compagnato da musica sinfonica eseguita dal popoli indo-europei, di cui si ha ancora un ricor-
vivo. Durante le celebrazioni si assaggiano pi- do nel “consulu siciliano”, pranzo che i vicini of-
atti tipici della tradizione popolare palermitana: frivano, dopo l’avvenuta tumulazione, ai parenti
la Pasta con le sarde, i babbaluci (lumache del defunto. Secondo la tradizione palermitana,
bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione, il per la festa dei morti, i genitori dovevano nas-
polpo bollito, la pannocchia bollita e l’Anguria. condere, nei punti più insoliti della casa, dolci
Ogni anno viene messo in scena un tema e giocattoli, dicendo ai bambini che erano stati
differente, mantenendo però come punto di portati in dono dalle anime dei parenti defunti.
partenza la storia della vittoria sulla peste. Solitamente i maschietti ricevevano armi, men-
tre le bimbe bambole, passeggini, cucine e
PREMIO MONDELLO pentolame. I più facoltosi regalavano invece
Istituito nel 1975, il Premio Letterario Interna- tricicli e nuovissime biciclette. La sera prima
zionale “Mondello Città di Palermo” è uno dei bisognava però ricordarsi di nascondere la
premi letterari italiani più prestigiosi. Fu Franc- grattugia perché si pensava che i defunti, a chi
esco Lentini, giudice e intellettuale, (che seguì si fosse comportato male, sarebbero andati a
il premio fino al 2000, anno della sua morte), grattare i piedi.

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PALERMO

ARTIGIANATO
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ARTIGIANATO
L’artigianato palermitano, sostenuto da tec-
niche di lavorazione tramandate attraverso gli
anni, offre molteplici scelte per chi è in cerca
di souvenir tipici: pezzi unici ed originali, totale
espressione della cultura e della tradizione del
luogo. Uno dei simboli della tradizione palermi-
tana è sicuramente il teatro dei pupi. I “pupi”
sono le caratteristiche marionette siciliane
che i “pupari” usavano per mettere in scena
storie riprese dalla tradizione epica, dalle
Chansons de Geste francesi e dall’Orlando
Furioso. I famosi pupi, dichiarati dall’UNESCO
“capolavori del patrimonio orale e immateri-
ale dell’umanità“, sono realizzati interamente
a mano, nel legno intagliato e decorato. Ac-
quistarne uno può davvero essere un ottimo
investimento, visto che sempre più rari sono
coloro che fanno tesoro di quest’arte. Il luogo venditori ambulanti, questo carretto, realizzato
giusto per chi è in certa di queste vere e pro- in legno, è uno dei simboli di questa magica ter-
prie opere d’arte è Corso Vittorio Emanuele, ra. Riccamente decorati con le raffigurazioni di
sul quale si affacciano le botteghe artigiane dei vere e proprie pagine di storia siciliana, i carret-
famosi pupari Cuticchio, Mancuso e Greco e, ti siciliani sono venduti in qualsiasi dimensione,
se sarete fortunati, potrete assistere dal vivo anche se quelli grandi e d’epoca possono rag-
alla creazione di queste marionette. Ricordate, giungere cifre davvero poco abbordabili! Altra
i veri pupi di Palermo sono alti 80 cm, pesano lavorazione in cui Palermo e la sua provincia
circa 15 kg, indossano sfavillanti armature e eccelle è quella della ceramica e della terra-
hanno il volto dipinto con espressioni accentu- cotta (vasi, grandi piatti da appendere, brocche
ate, per enfatizzare il ruolo rivestito nella rap- di tutte le dimensioni) e dei recipienti in rame
presentazione. o stagno, acquistabili nell’antica Via Calderai.
Un altro prodotto tipico di Palermo e della Sicilia Ma se avete poco spazio, non lasciate questa
in generale è il carretto siciliano. Ampiamente splendida isola senza la Trinacria, una testa
utilizzato in passato sia dai viaggiatori che dai femminile con tre gambe piegate.

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shopping

MERCATI E FIERE
I mercati rionali della città sono luoghi fuori dal MERCATO DI BALLARO’
tempo. I più visitati e frequentati sono quelli del- Piazza Ballarò.
la Vucciria, situato nei pressi della Chiesa della Il mercato, di tipo alimentare e probabilmente
Martorana, e di Ballarò, adiacente alla stazione. il più antico della città, si svolge nel quartiere
Qui, sulle bancarelle, ritroviamo i colori e i pro- Albergheria, più precisamente in piazza Bal-
fumi di Palermo e della Sicilia intera. Meritano larò. Questo luogo è, come la Vucciria, molto
poi attenzione anche il mercato di Borgo Vec- vivace, colorito e caratteristico. Il nome sem-
chio, allestito vicino al porto e aperto durante la bra possa risalire da “Balhara”, antico villag-
notte, e quello del Capo, situato alle spalle del gio situato vicino a Monreale, da cui giunsero
Teatro Massimo. I mercati rionali cittadini sono in città i primi mercanti arabi. Questa è la tesi
riusciti a conservare il fascino di una cultura più probabile anche se le origini del nome non
che, soprattutto qui, ha lasciato segni incon- sono certe. Altre fonti sostengono infatti che il
fondibili. I quattro luoghi indicati rappresentano nome derivi da “Vallaraya”, re indiano della re-
punti d’interesse imperdibili per tutti coloro che gione del Deccan, da cui provenivano diverse
desiderano rivivere una Palermo antica, che spezie. Questo luogo è rinomato per la vendita
non perde mai il suo fascino. delle primizie che provengono dalle campagne
del palermitano. Ogni giorno qui si recano cen-
tinaia di persone. Caratteristica principale del
MERCATO DELLA VUCCIRIA mercato sono le cosiddette “abbanniate”, chi-
Via Roma, la Cala, il Cassaro e Piazza San Domenico. assosi richiami dei venditori che, con il loro car-
Il mercato della Vucciria, situato nel quartiere atteristico e colorito accento locale, cercano di
della Loggia, è il più famoso e frequentato attirare l’interesse dei passanti.
mercato cittadino. La Vucciria ha origini molto
antiche, risalenti infatti al X/XI secolo. E’ una
realtà a parte, caratterizzata da un concentrato
di colori, sapori, odori e voci antiche. Questo
luogo offre di tutto, ma specialmente generi ali-
mentari. Il nome sembra derivare da una storpi-
atura della parola “boucherie”, che in francese
indica il mercato della carne. Intorno al XV se-
colo questo luogo assunse la denominazione
di “bocceria della foglia”, chiaro riferimento al
tipo di commercio che vi si svolgeva, vale a
dire quello di frutta e verdura. Il nome attuale
venne utilizzato a partire dal Settecento. Nel
1783 il marchese e Viceré Domenico Carac-
ciolo, diplomatico e uomo politico del Regno di
Napoli, decise di mettere in ordine il mercato:
fece erigere una serie di portici, oggi scompar-
si, e creò una loggia quadrata con una bella
fontana di marmo. Inoltrarsi nei vicoli di questo
mercato, andare alla ricerca del “genius loci”,
gustare il richiamo dei venditori e il cicaleccio,
fingere di contrattare sul prezzo: tutto questo
rappresenta un’esperienza irripetibile. La Vuc-
ciria costituisce oggi un ultimo tuffo in un mon-
do che, dopo anni e anni di vita, va lentamente
scomparendo.

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PALERMO
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NIGHTLIFE
NIGHTLIFE
Palermo è in grado di offrire molto ai suoi nu- aumentato in maniera esponenziale i propri
merosissimi visitatori anche per quanto riguar- spazi. Uno dei centri nevralgici della movida è
da l’ambito dello “svago notturno”. Dopo aver senza dubbio il “Fuso Orario”: famoso e carat-
visitato, durante il giorno, la città in lungo e in teristico pub situato nei pressi del teatro Mas-
largo, l’obbligo è quello di fare una bella doc- simo. Questo esercizio è sempre affollato e fre-
cia, ricaricare un attimo le batterie e prepararsi quentato, così come lo è la piazzetta antistante
per stare in giro tutta la notte. Questa metropoli e lo sono i numerosi locali per studenti presenti
infatti merita particolare attenzione ed è molto in zona. Per chi volesse invece divertirsi rispar-
caratteristica anche alla luce della luna, con miando un po’, bisogna allora allontanarsi da
le stelle che indicano il cammino. Palermo di questa zona. Ottimi sono i locali: “Ai vini d’Oro”
sera è caratterizzata da un fascino particolare in Piazza F.Nascè e il mitico market-birreria
e assolutamente imperdibile. Per la cena sug- “Tantillo” che ha come caratteristica principale
geriamo uno dei tanti ristoranti situati nei pressi quella di essere praticamente sempre aperto.
del mare: il pesce è fresco e buono e la pasta
con i ricci ha un sapore a dir poco spettacolare. Questa metropoli è in grado di offrire inoltre
In città vi sono poi diversi locali in cui abbinare diverse possibilità anche a tutti coloro che de-
un’ottima cucina ad un prezzo decisamente ab- siderino divertirsi ballando. Molti sono infatti i
bordabile risulta cosa assolutamente semplice. pub con musica dal vivo. Meritano quindi atten-
zione: il “B-Side” (via Ammiraglio Gravina), il
Una volta finito di cenare, trovare un locale in pub spagnolo “La Cueva” e l’“Eden Rocks” (Via
grado di offrire un buon cocktail è facile. Noi Paruta). Un altro pub con musica dal vivo assi-
consigliamo uno dei tanti bar arabeggianti che curata (in genere dal mercoledì alla domenica)
ricordano le origini della città. Per tutti coloro è il “Birimbao”, in Via dei Leoni 85. Questo lo-
alla ricerca di una serata “un po’ più movimen- cale funge anche da ristorante, l’unico “proble-
tata” e per gli amanti della musica, vanno ricor- ma” sono i prezzi non proprio abbordabilissimi.
dati i numerosi pub del centro e le discoteche Per concludere menzioniamo: “La Cuba” di Via
palermitane: questi luoghi saranno il palcosce- Scaduto 12, luogo che da più di dieci anni ha
nico delle vostre notti nel capoluogo siciliano. preso saldamente lo scettro di locale più get-
La vita notturna locale ha infatti negli ultimi anni tonato della “Palermo da bere”.

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cucina

CUCINA
La cucina palermitana è una cucina tipica- fettamente i gusti dei palermitani. Re del Fast
mente povera, ma ricchissima di calorie. Pro- food stile palermitano e uno tra i cibi preferiti
tagonisti di questa cucina sono le parti meno dai palermitani è il Panino con la Milza, consu-
pregiate degli animali, che in altre parti d’Italia mato caldo e farcito con scaglie di Caciocav-
vengono eliminate e non mangiate, e la fa- allo e fette di Milza di Vitello fritta nello Strutto.
rina di ceci, dalla quale si ottengono le famose Molto presente anche la cultura e la tradizione
Panelle, ottime da gustare calde con il limone. araba, in particolare nei dolci come la Cassata
Di particolare interesse è il “cibo da strada”, an- e la Frutta Martorana. Da non dimenticare la
cora largamente diffuso, che rappresenta per- variante palermitana della Pizza: lo Sfincione.

Arancino
Ingredienti: 400 gr di riso; 1 lt di passata di
pomodoro; brodo vegetale; 1 uovo; 1 bustina
di zafferano; parmigiano grattugiato; 100 gr di
piselli; 200 gr di formaggio tagliato a cubetti
(mozzarella o provola); carne titata q.b.; 1 lt
olio per friggere; olio e sale q.b.

Preparazione: Lessate il riso nel brodo veg-


etale, e i piselli in abbondante acqua salata.
Preparate il ragù. Una volta che il riso risulterà
cotto, scolatelo e amalgamatelo insieme alla
bustina di zafferano, all’uovo e al parmigiano.
Prendete il riso raffreddato e ricavate delle
mezze piccole arance, e nel cuore di ognuno di
essi mettete un pò di ragù, un pezzetto di moz-
zarella e un pò di piselli. Chiudete per bene.
Ora passateli prima nella farina, nell’uovo e
infine nel pangrattato, e friggetteli con olio di
semi.
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PALERMO
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cucina
Cassata Siciliana
Ingredienti: Per il pan di Spagna: 6 uova frul-
late; farina per dolci gr. 300; zucchero gr. 250;
lievito per dolci una bustina e mezza; latte
mezzo bicchiere.
Per la crema di ricotta: Ricotta fresca gr. 500;
zucchero gr. 300; zuccata gr. 50; cioccolato
fondente gr. 100; vaniglia mezza bustina.
Per la pasta reale: Farina di mandorle gr. 200;
zucchero gr. 200; acqua gr. 100; colore per
dolci verde; frutta candita gr. 400.

Preparazione: Prima di iniziare, munitevi di


uno stampo a forma di cilindro svasato, indis-
pensabile per la buona riuscita della cassata.
Per il pan di Spagna frullate a neve le uova,
incorporatevi lo zucchero poi il lievito e in ul-
timo la farina. Lavorate bene e aggiungete il
latte per ammorbidire il composto. Versate
in una teglia imburrata, al fondo della quale
avrete messo un foglio di carta oleata. Pas-
sate a forno caldissimo e appena vedrete
montare, abbassate la fiamma e lasciate
cuocere per 15 minuti circa. Preparate inta-
no una crema di ricotta e una palla di pasta
reale, colorata di verde. Spianate col matta-
rello la pasta reale a foglie dello spessore di
circa mezzo centimetro e tagliatele a rettan-
goli dell’altezza dello stampo e di larghezza di
circa 4 centimetri. Foderate a questo punto i
bordi interni dello stampo alternando i rettan-
goli di pasta reale con rettangoli della stessa
misura di pan di Spagna. Al fondo dello stam-
po sistemate parte del pan di Spagna tagliato
a foglie alte circa un dito, inzuppate con uno
sciroppo fatto con acqua, zucchero e mezzo
bicchiere di marsala. Versate nello stampo la
crema di ricotta già condita con cioccolato e
zuccata e coprite col rimanente pan di Spag-
na inzuppato di sciroppo. Lasciate asciugare
e voltate sul piatto di portata. Guarnite la cas-
sata con la frutta candita e nastri di zuccata.
Perché l’effetto estetico sia migliore potrete
versare sulla torta, prima di mettervi la frutta,
una glasse di zucchero che dará al dolce una
leggera copertura bianca.

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curiosità

CURIOSITA’
IMBARCAZIONI TIPICHE
Palermo è una città di mare, bagnata dalle
acque del Tirreno, con gran parte del suo
confine naturale costituito dalla costa. Questa
solare città, vista la posizione, ospita un impor-
tante porto, la “Cala”. Questo antico porto è
famoso per essere stato, fino a poco tempo fa,
il punto di attracco di numerose imbarcazioni,
che giornalmente uscivano, chi per pescare,
chi per trasportare merci o sabbia. Queste
imbarcazioni a remi, che avevano una loro
caratteristica specifica in base all’uso che se
ne faceva, erano opera dei “mastri d’ascia”,
chiamati dai pescatori palermitani “i mastri con-
saioli” o i “conza varchi”. Essi si avvalevano di
un’antica esperienza, tramandata da padre in
figlio per generazioni, per realizzare a mano,
con l’aiuto di un particolare strumento detto ap-
punto “ascia”, queste splendide imbarcazioni.

Le barche più costruite e diffuse erano quelle


utilizzate per la pesca sottocosta, costituite dalla
classica “lancitedda” (lancia) e “dall’uzzarieddu”
(gozzo), chiamato in dialetto palermitano “vuz-
zarieddu”, e caratterizzate da una prua molto
più alta della poppa che garantiva una mag-
giore manovrabilità e velocità. Un’altra imbar-
cazione tipica palermitana era il tradizionale
“schifazzù”, barcone utilizzato soprattutto per il
trasporto di cose e persone, in particolar modo
per il trasporto di sabbia, conci di tufo e pesce.
Ampiamente diffuse anche le “Capaciote”,
barche ampie e leggere, ma allo stesso tempo
solide, adatte soprattutto per gli spostamenti
più lunghi, e per questo così nominate dagli
isolani dal nome del borgo di Capaci, che allora
comprendeva anche l’Isola delle Femmine. La
“sardara” era invece l’imbarcazione utilizzata
per la pesca “a tratta” delle sardine e delle ac-
ciughe; mentre la “alalungara”, con caratteris-
tiche tipiche alla sardara, era la tipica barca per
la pesca dell’alalunga, un pesce non raro nelle
coste palermitane.

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PALERMO

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SCRIVI QUI I TUOI APPUNTI DI VIAGGIO
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CHIESE 28 Museo del Costume Piraino - p. 19
3 Oratorio del Rosario di S. Cita - p. 16 29 Museo Arte Moderna e Contempo-
10 Chiesa di S. Teresa Alla Kalsa - p. 10 ranea - p. 19
11 Chiesa di S. Maria dello Spasimo - p. 10 31 Tesoro della Cattedrale - p. 18
13 Basilica La Magione - p. 10 38 Tesoro Cappella Palatina - p. 18
15 Chiesa di S. Francesco d’Assisi - p. 10
16 Chiesa di S. Domenico - p. 11 STRUTTURE
22 Chiesa di S. Giuseppe dei Teatini - p. 11 4 La Cala - p. 16
24 Chiesa della Martorana - p. 11 5 Porta Felice - p. 22
25 Chiesa di San Cataldo - p. 11 21 Fontana Pretoria - p. 22
27 Chiesa del Gesu’ - p. 12 35 Porta Nuova - p. 23
30 Chiesa del Ss. Salvatore - p. 12
32 Cattedrale di Palermo - p. 12 PIAZZE / VIE
39 Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti - p. 12 19 Piazza Caracciolo - p. 26
20 Corso V. Emanuele - p. 26
PALAZZI 26 Via Maqueda - p. 26
7 Palazzo Chiaramonte-Steri - p. 15 37 Piazza Indipendenza - p. 27
9 Palazzo Abatellis - p. 15
23 Palazzo Pretorio - Comune - p. 15 PARCHI
33 Palazzo Arcivescovile - p. 15 12 Orto Botanico - p. 28
34 Palazzo Sclafani - p. 14 40 Parco D’Orleans - p. 28
36 Palazzo dei Normanni - p. 14
TEATRI
MUSEI 1 Teatro Massimo V. E. - p. 24
2 Museo Archeologico A. Salinas - p. 20 14 Teatro Santa Cecilia - p. 24
6 Museo delle Marionette - p. 19 18 Teatro Biondo - p. 24
8 Galleria Regionale della Sicilia - p. 19
17 Museo del Risorgimento Orlando - p. 20

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PALERMO

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