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Intro Decameron

Lettura verticale: una visione religiosa, dall’alto verso il basso.

Lettura orizzontale: diagramma più mosso degli eventi. Quella che implica l’opera Boccaccesca.

Boccaccio ha una descrizione più espansiva del mondo il quale è designato dalla fortuna, ingegno
e amore.

Nuova cultura, movimento intellettuale storico che smuove il contesto trecentesco: ma da che
punto di vista? Se partiamo dalle novelle e dalla voce di B. non sempre esprimono un discorso
omogeneo. Si ha una visione della realtà contrastante.

** Tre livelli narrativi:

1) Super-cornice di Boccaccio
2) Cornice dei 10 novellatori
3) Le novelle

Questi ** compongono un dialogo che rappresentano una visione multipla della realtà concreta. Si
ha Dialogismo antidantesco. Il Decameron non arriva sempre ad una verità “condivisa”. Modernità
e innovazione della cultura del ‘300. Il dialogo che da spazio a conflitti. Il relativismo (dal punto di
vista filosofico) è limitato poiché non si mette ovviamente in discussione l’esistenza di Dio e il
disegno provvidenziale. Il punto di vista non è sempre detentore di superiorità. L’opinione degli
uomini non è mai riuscita a scavare a fondo. La realtà si costruisce dunque attraverso il
dialogismo.

Boccaccio nel Proemio (super-cornice) introduce:

 Si rivolge a lettrici che hanno necessità di consolazione (grandissima e importante e


rinnovatissima novità). Il pubblico non è specialistico.

 Diletto e dimensione erotica/piacevole rigoroso e significativa.

 Materia amorosa decisiva per comprendere la realtà umana. Comprensione dell’approccio


maschile in natura.

INTRODUZIONE PRIMA GIORNATA

Peste. Lascia una traccia profonda. Descrizione infernale della Firenze impestata: non esistono più
regole rispettate. Regno del Caos e immoralità: luogo in cui la disgregazione dei legami umani
(familiari) travolti dall’orrore di sopravvivenza. Orrido incominciamento.

Villa del Decameron (in campagna che colpiva tanto quanto in città). I novellatori scappano per
darsi una pausa da quelle immagini di quella che era divenuta Firenze. Nella villa si ha una
ricostruzione di una “società” onesta dal punto di vista morale: regnata da regole razionali che
impedisce di far regnare l’irrazionalità provocata dalla peste. Desiderio di ricreare un clima
“libero”.

Si parla di materie sensibili i quali il sesso e erotismo. In città non sarebbe stato possibile. In villa
ci si lascia andare un pochino però sempre mantenendo un certo rigore.

Boccaccio decide di porsi il problema della maggiore e/o minore inadeguatezza dell’opera. Cita
nella sua opera delle critiche e le dà una risposta:

1
 B. pensa troppo alle donne → risposta di B: la donna è una pulsione naturale (viene spiegato
nella novella delle papere);

 Argomenti troppi “frivoli”, B. è troppo maturo per trattare della dimensione amorosa

 B. si occupa poco di trasmettere messaggi poco inerenti ad intellettuali → risposta di B: quella


che sta trattando, la sua materia, in realtà è importante. Il pubblico interessato sono le donne
quindi le muse.

Conclusione: B. le donne non sono necessariamente elevate a livello stilistico. Le battutine e i


doppi sensi introducono una nuova modalità di produzione: l’autonomia letteraria!

Petrarca è più rigido ovvero mono-stilistico: trattava ancora i livelli della produzione letteraria
antica ovvero applicava registri:

 Alto
 Medio
 Basso

Come faceva anche Dante. Quest’ultimo applicava registri disorganici, ogni canto aveva un suo
registro linguistico. Petrarca (organico) invece ne sceglie uno e lo protrae fino al termine. È ancora
legato al richiamo dell’espressione della dignità divina. Boccaccio si occupa di uno stile più fiorito
e mosso. Distacco tra narratore e personaggi che narrano a sua volta. Livello mediano stilistico di
Boccaccio. Riprende concetti che stanno in basso e in alto. Crea una sorta di diagramma mosso.

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