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Giacomo da Lentini (ed. Antonelli) Folchetto da Marsiglia (ed.

Squillacioti 1999)

Madonna, dir vo voglio A voi, signora, voglio esporre cantando


A vos, midontç, voill retrair’en cantan
como l’amor m’à priso, in che modo Amore mi stringe e mi tiene a freno
cosi·m destreign Amors e men’a fre (domina), e non mi aiuta affatto nei confronti del
inver’ lo grande orgoglio vas l’arguogll gran, e no·m aguda re, grande orgoglio
che voi bella mostrate, e no m’aita. qe·m mostras on plu merce vos deman; che mi ostentate quanto più vi chiedo misericordia;
Oi lasso, lo meo core, 5 mas tan mi son li consir e l’afan 5 eppure tanti sono i miei tormenti e gli affanni
che ’n tante pene è miso que viu qant muer per amar finamen. che, per amare perfettamente, vivo quando muoio.
che vive quando more Donc mor e viu? non, mas mos cors cocios Dunque io muoio e vivo? No, ma il mio cuore bramoso
per bene amare, e teneselo a vita. mor e reviu de cosir amoros muore e rivive di pensieri amorosi
Dunque mor’e viv’eo? a vos, dompna, ce am tan coralmen; rivolti a voi, signora, che amo così intensamente;
No, ma lo core meo 10 sufretç ab gioi sa vid’al mort cuisen, 10 consentite che viva con gioia chi è morto straziato
more più spesso e forte per qe mal vi la gran beutat de vos. giacchè per sua disgrazia vide la vostra bellezza.
che no faria di morte – naturale,
per voi, donna, cui ama,
più che se stesso brama,
e voi pur lo sdegnate: 15
amor, vostra ’mistate – vidi male.

Lo meo ’namoramento Parer non pot per dic ni per senblan Non è esprimibile nè con parole nè con atti esteriori
non pò parire in detto, lo bens ce vos vogll ab <………> fe il bene che vi voglio con <……>;
ma sì com’eo lo sento mas niens es so ce vos dic: si·m te anzi quello che vi dico è nulla: tanto mi prende
cor no lo penseria né diria lingua; 20 al cor us fiocs que no·s <………>an. al cuore un fuoco che non <……>.
e zo ch’eo dico è nente 15 Perchè mai non mi uccide distruggendomi?
inver’ ch’eo son distretto Per cals raisons no·m ausi consuman? I saggi dell’antichità hanno detto, ed è cosa vera,
tanto coralemente: Savi dion e·l autor veramen che una lunga consuetudine, secondo logica e ragione,
qe longincs us, segon dreic e raisos, si trasforma in natura, ragion per cui voi
foc’aio al cor non credo mai si stingua;
si convertis e natura, don vos dovete sapere che a me succede lo stesso
anzi si pur alluma: 25
per lunga consuetudine nel dolce fuoco d’amore…
perché non mi consuma? deves saber car eu n’ai eissamen 20
La salamandra audivi per longinc us fioc d’amor plaisen…
che ’nfra lo foco vivi – stando sana;
eo sì fo per long’uso,
vivo ’n foc’amoroso 30
e non saccio ch’eo dica:
lo meo lavoro spica – e non ingrana. lavoro: frumento; ingrana: ingranisce, dà frutto

Madonna, sì m’avene
ch’eo non posso avenire avenire: riuscire
com’eo dicesse bene 35 com’eo: in modo che (cons.-fin.) io possa esprimere
la propia cosa ch’eo sento d’amore; la p. c.: l’effettivo sentimento
sì com’omo in prudito in prudito: colto da prurito
lo cor mi fa sentire,
che già mai no ’nd’è quito che non si dà pace
mentre non pò toccar lo suo sentore. 40 mentre: finchè
Lo non-poter mi turba, non-poter: incapacità (prov. da Marcabru)
com’on che pinge e sturba, sturba: cancella (o ‘si turba’)
e pure li dispiace pure: sempre
lo pingere che face, – e sé riprende, e si rimprovera
che non fa per natura 45 per natura: per il modello
la propïa pintura; propia: appropriata
e non è da blasmare blasmare: gall.
omo che cade in mare – a che s’aprende. a che s’a.: ciò a cui si aggrappa

Lo vostr’amor che m’ave vostro: per voi; m’ave: mi tiene (sic.)


in mare tempestoso, 50
è sì como la nave
c’a la fortuna getta ogni pesanti, fortuna: fortunale; pesanti: carico (neutro sost.)
e campan per lo getto (i naviganti) si salvano per aver gettato
di loco periglioso; loco: frangente
similemente eo getto 55
a voi, bella, li mei sospiri e pianti.
Che s’eo no li gittasse
parria che soffondasse, che s.: di sprofondare
e bene soffondara, (sic., < piucherperf. ind. lat.)
lo cor tanto gravara – in suo disio; 60 gravara: peserebbe
che tanto frange a terra
tempesta, che s’aterra, s’aterra: si indebolisce
ed eo così rinfrango,
quando sospiro e piango – posar crio. posar: trovar pace

Assai mi son mostrato 65


a voi, donna spietata,
com’eo so’ innamorato,
ma creio ch’e’ dispiaceria voi pinto. pinto: anche solo dipinto
Poi c’a me solo, lasso,
cotal ventura è data, 70
perché no mi ’nde lasso? mi ’nde lasso: rinuncio
Non posso, di tal guisa Amor m’à vinto.
Vorria c’or avenisse
che lo meo core ’scisse ’scisse: uscisse
come ’ncarnato tutto, 75 ’ncarnato: fatto persona
e non facesse motto – a vo’, isdegnosa;
c’Amore a tal l’adusse
ca, se vipera i fusse, ca: che (merid.)
natura perderia: perderebbe la sua natura (violenta: divora il ventre materno e uccide il maschio)
a tal lo vederia, – fora pietosa. 80 lo vedrebbe ridotto in tal modo che ne proverebbe pietà

Canzone di settenari e endecasillabi in 5 stanze di piedi e volte con schema: abaC, dbdC; eef(f)G hhi(i)G.

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