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MEDIAZIONE

ISSN 2282-1945

UN VANTAGGIO SOCIALE E COMPETITIVO

la
Periodico di cultura della prevenzione e risoluzione dei conflitti
RIVISTA FONDATA E DIRETTA DA MARCO CEINO

I NUMERI della MEDIAZIONE


I mediatori CIVILE E COMMERCIALE
Organismi di mediazione 578 *
una risorsa per il Paese Numero mediatori
Enti formazione
23.852 *
253 *
e la mediazione Numero formatori 1.233 *
Costo mediazione 3,4% **
Costo giudizio 29,9% **
una scelta responsabile Numero mediazioni iscritte 1.285.707 ***
Numero mediazioni definite 1.173.385 ***
per ripartire Accordi/procedimenti 11,77% ***
Successo al tavolo 28,60% ****
Mancata partecipazione 50,80% ****
(*) Ministero della giustizia al 23.03.2020
al netto degli organismi e enti cancellati
(https://mediazione.giustizia.it/)
(**) Unioncamere dati al 30.09.2012 in relazione
al valore della controversia
(***) Nostra elaborazione su dati Ministero della giustizia
dal 23.03.2011 al 31.12.2019
(****) Dati Ministero della giustizia
dal 01.01.2019 al 31.12.2019

I NUMERI degli O.C.C.*


Organismi della Composizione
della Crisi 263
Gestori delle crisi
da sovra indebitamento 9.155
Istanze presentate nel 2018 agli OCC 4.919
(*) Dati Ministero della giustizia al 23 marzo 2020

In questo numero anche


La negoziazione
la MEDIAZIONE nella mediazione
& Normativa di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino
& Deontologia di Diana Tramma di Sabrina Contino
& Comunicazione di Massimo Antonazzi
& Tecnica di Diana Tramma Liti in condominio:
mediazione e procedura
& Penale di Emanuele Fierimonte e Massimo Magliocchetti
& Impresa di Gian Luca Bucciarelli 
& Giurisprudenza a cura dell’UNAM di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino

ANNO VII - N. 23 - Gennaio-Giugno 2020


Mediazione civile e commerciale
Concormedia gestisce ogni forma di mediazione in materia di diritti disponibili nel
rispetto del D.Lgs 28/2010 e successive modifiche:
• Mediazione obbligatoria;
• Mediazione volontaria e facoltativa;
• Mediazione per contratto o statuto.

Mediazione delle controversie di lavoro


Il tentativo di conciliazione in sede sindacale si svolge presso la nostra sede di Roma
in presenza dei rappresentanti sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Mediazione familiare
Il nostro organismo gestisce in maniera professionale la Mediazione Familiare di cui
cura anche i lsettore della formazione in collaborazione con l'Associazione Europea
Mediatori Familiari (A.E.Me.F.) in possesso del prestigioso “Attestato di Qualificazione
dei servizi di mediazione familiare” del Ministero dello Sviluppo.

Mediazione libera ed internazionale


La nuova procedura di Mediazione Libera è alternativa e totalmente svincolata dagli
schemi previsti dal Decreto legislativo 28/2010 e successive modifiche.
Tale procedura viene disciplinata dal Regolamento di Mediazione Libera ed Internazionale
predisposto da Concormedia che garantisce flessibilità e riservatezza secondo le migliori
prassi internazionali.

CONCORMEDIA è un organismo privato di mediazione civile e commerciale, iscritto


presso il registro tenuto presso il Ministero della giustizia al n. 137 ai sensi del d.lgs.
28/2010 e s.m.i., e un ente di formazione dei mediatori in materia civile e commerciale
iscritto presso l’Elenco degli Enti di Formazione tenuto ai sensi del d.m. 180/2010 e
s.m.i. presso il Ministero della giustizia al n. 158.

CONCORMEDIA S.R.L. VIA ALBERICO II, 4 – 00193 ROMA – TEL. 39 06 36002519


www.concormedia.it • info@concormedia.it
la MEDIAZIONE

EDITORIALE di Marco Ceino 3

la MEDIAZIONE & News


CNF - Riconoscimento all’UNAM 4
C.P.R.C. - 10 anni del centro mediation dell’ODCEC di Roma 4
Ministero Giustizia/1 - I dati della mediazione del 2019 5
Ministero Giustizia/2 - Il Registro degli O.C.C. e elenco dei gestori 7

la MEDIAZIONE & Normativa


Foto di copertina: elaborazione fotografica
sulla base di immagini Adobe Stock ®
Il procedimento di mediazione e opposizione a decreto ingiuntivo:
l’onere di attivare il procedimento di mediazione incombe sul debitore DIRETTORE RESPONSABILE E FONDATORE
parte opponente o sul creditore parte opposta? 8 Dott. Marco Ceino
di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino direttore@rivistalamediazione.it
COMITATO SCIENTIFICO
la MEDIAZIONE & Deontologia Claudio Berliri, Avvocato
Gian Luca Bucciarelli, Dottore Commercialista
Giuseppe Buffone, Magistrato
Monica De Rita, Avvocato
Le diverse sfaccettature della deontologia del mediatore 10

Alberto Mazzamauro, Dottore Commercialista


di Diana Tramma

Massimo Moriconi, Magistrato


la MEDIAZIONE & Comunicazione Paolo Pelino, Dottore Commercialista
Giuseppe Ruffini, Avvocato,
La comunicazione interculturale organizzativa come uno dei pilastri Ordinario di Diritto Processuale Civile
della negoziazione postmoderna 13 nell’Università degli Studi Roma Tre
di Massimo Antonazzi
Piero Sandulli, Avvocato, Docente di Diritto
di Procedura Civile nell’Università
la MEDIAZIONE & Negoziazione degli Studi di Teramo
Giuseppe Tinelli, Avvocato, Ordinario
di Diritto Tributario nell’Università
degli Studi di Roma Tre
La negoziazione nella mediazione 16

Giancarlo Triscari, Magistrato


di Sabrina Contino

la MEDIAZIONE & Tecnica


HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
Massimo Antonazzi, Sabrina Contino,
Gian Luca Bucciarelli, Emanuele Fierimonte,
La gestione del tavolo della mediazione 18 Massimo Magliocchetti,
Sara Sorrentino, Mauro Stucchi,
di Diana Tramma

Diana Tramma
la MEDIAZIONE & Condominio REDAZIONE
Via Giulio Cesare, 94
Liti in condominio: mediazione e procedura 21 00192 Roma
Copyright © 2018
di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino

Centro Studi ADR S.r.l.


la MEDIAZIONE & Penale Via Giulio Cesare, 94
00192 Roma

www.rivistalamediazione.it
La mediazione penale come strumento riparativo nel processo minorile 29
di Emanuele Fierimonte e Massimo Magliocchetti

PROPRIETÀ DELLA TESTATA


la MEDIAZIONE & Impresa Marco Ceino
RISERVATI TUTTI I DIRITTI
Autoriciclaggio: il modello 231 diventa conveniente, anzi indispensabile 32 Testi e immagini: vietata la riproduzione,
di Gian Luca Bucciarelli anche parziale.
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA
la MEDIAZIONE & Giurisprudenza n. 319/2012, 7.12.2012
STAMPA
a cura dell’UNAM 34 Pixartprinting S.p.A. (VE) Italia

1
la MEDIAZIONE

la MEDIAZIONE
UN VANTAGGIO SOCIALE E COMPETITIVO

ringrazia:
- i gentili ABBONATI;
- i componenti del Comitato Scientifico Claudio Berliri, Giuseppe
Buffone, Monica De Rita, Massimo Moriconi, Giuseppe Ruffini, Piero Sandulli,
Giuseppe Tinelli e Giancarlo Triscari;
- i 126 Autori della rivista Roberto Raffaele Addamo, Giorgio Altieri, Marco
Amore, Massimo Antonazzi, Domenico Arena, Pier Giorgio Avvisati, Andrea
Bandini, Gianmario Battaglia, Maria Teresa Battista, Alessio Bellanza,
Massimiliano Bellini, Ileana Bertasini, Tania Borrelli, Franco Bufalieri, Luigi
Butti, Maria Cristina Biolchini, Patrizia Bonaca, Alessandro Bruni, Gian Luca
Bucciarelli, Giuseppe Buffone, Alessandra Cagnazzo,Giovanna Capilli, Guido
Cardelli, Carlo Carrese, Anna Rita Cattò, Cristina Ceci, Maria Luisa Cenni,
Alessandra Cioccetti, Elisabetta Ciuffa, Gabriele Colla, Raffaele Condemi,
Sabrina Contino, Bernardino Cordeschi, Rossella Cosentino, Maria Coviello,
Elena Cuppini, Roberto D’Andrea, Giuseppina de Aloe, Monica De Rita, Roberto
De Rossi, Giuliano Di Stefano, Alberto Donnini, Tiziana Ducci, Emanuela Eboli,
Francesca Falvo, Alessandro Ferraro, Gaetano Iorio Fiorelli, Ombretta Fuligiani,
Gabriele Felici, Fabio Felicini, Elisa Fichera, Emanuele Fierimonte, Giulio Renato
Fiorimanti, Andrea Giordano, Ivan Giordano, Andrea Giorgi, Nina Kecojević,
Mario Lalicata, Giusy A.M. La Marca, Federica Laurora, Vincenzo Lazzaro,
Beatrice Lomaglio, Marino Maglietta, Massimo Magliocchetti, Caterina
Marchetto, Marco Marianello, Giuseppe Marsoner, Maria Martello, Paola
Martinelli, Edoardo Merlino, Laura Merlino, Marco Migliaccio, Barbara Morici,
Roberto Nicodemi, Salvatore Paolo Nicosia, Anna Nicola, Laura Nicolamaria,
Filippo Pagliarulo, Michela Paglione, Emanuela Palamà, Gianmarco Palmieri,
Salvatore Pappalardo, Alessandra Panduri, Alessandra Passerini, Ilaria Patta,
Paolo Pelino, Arianna Perez, Marco Perrini, Fabio Piccilini, Stefania Pieroni,
Donatella Pizzi, Mario Quinto, Martina Rea, Tiziana Restifo, Tiziana Rosania,
Giuseppe Ruotolo, Stefano Sablone, Pietro Sandulli, Elisabetta Sanesi, Giorgio
Santacroce, Angelo Santi, Luca Santi, Massimo Saraceno, Fabrizio Scarinci,
Massimo Scuffi, Michela Sitzia, Sara Sorrentino, Luciano Sparatore, Mario
Antonio Stoppa, Mauro Stucchi, Luca Tantalo, Giuseppe Tiracorrendo, Antonio
Tomai, Francesca Tempesta, Mario Tocci, Diana Tramma, Giancarlo Triscari,
Gian Piero Turchi, Cesare Vaccà, Juan Carlos Verzulla, Carlo Vettore, Gabriella
Vigliar, Francesca Villani, Marica Villanova, Paola Vitali e Eleonora Ziccheddu;

che hanno permesso di realizzare una rivista unica nel suo


genere per autorevolezza, contenuti e approccio scientifico.

2
la MEDIAZIONE

EDITORIALE

I mediatori una risorsa per il Paese e la mediazione


una scelta responsabile per ripartire

L’emergenza: agli scienziati stabilire quando cesserà, ad ognuno di noi assumere la propria
parte di responsabilità per ripartire e essere pronti possibilmente con una strategia.
La mediazione può contribuire efficacemente a superare lo stato di emergenza e la preparazione
del mediatore civile e commerciale, formato nelle tecniche NEG-MED1, costituisce una professionalità
necessaria per ripartire.
L’intervento di un terzo neutrale permette di facilitare la comunicazione e la negoziazione tra
imprese in difficoltà e tra relazioni personali ed economiche in crisi, ma anche di creare valore
aggiunto in scarsità di liquidità (allargare la torta).
I mediatori sono formati e pronti a dare un notevole contributo per ripartire e l’analisi dei
risultati suggerisce di allargare la sfera di applicazione della mediazione, come condizione di
procedibilità, a tutte le materie del contenzioso civile.
Una scelta coraggiosa ma non al buio. I risultati sinora raggiunti sono sotto gli occhi di tutti:
gli accordi rappresentano oltre il 15 per cento dei procedimenti e la chiamata in mediazione
comporta anche che le parti, dopo un primo incontro, riacquistano la relazione e spesso superano
diversamente il conflitto o quanto meno abbandonano prima la mediazione e poi la causa. L’effetto
deflattivo dell’applicazione della mediazione, come condizione di procedibilità, determina
complessivamente una riduzione diretta e indiretta del contenzioso di circa il 30 per cento.
Dopo l’emergenza il mondo sarà cambiato e non si avrà tempo di attendere i tempi di
un’auspicabile riforma complessiva del sistema ADR che trae spunto dai progetti ministeriali, vedi
libro verde e commissione Alpa prima e adesso dal Tavolo Tecnico sulle procedure stragiudiziali
in ambito civile e commerciale.
Meno fumo e più sostanza in una società che seppur sempre litigiosa sarà più concreta. È
necessario dare risposte adeguate alle liti con soluzioni utili e immediate per le parti e in questo
senso la mediazione civile e commerciale rappresenta lo strumento più adeguato per una
sostenibilità della giustizia2. La mediazione non è più una scelta, ma una responsabilità, siamo
responsabili del funzionamento della giustizia nei confronti di tutti i livelli professionali3.
Al Governo si chiede una scelta coraggiosa per ripartire: estendere la mediazione come
condizione di procedibilità a tutte le materie del contenzioso civile.
MArCO CeINO

1
Secondo la Scuola di Harward, a cui facciamo riferimento, Thompson, The Mind and Heart of the Negotiator, Prentice
“….il 68% delle negoziazioni si conclude con un accordo Hall, 1998).
meno soddisfacente di quello che si sarebbe potuto rag- 2
Professor Marco Marinaro dell'Università di Firenze.
giungere. Ciò è determinato da una preparazione insuffi- 3
Professoressa Paola Lucarelli, docente presso l'Università
ciente e dagli errori commessi dai negoziatori” (Leigh di Firenze.

3
la MEDIAZIONE & News

CNF
Riconoscimento all’UNAM
Il Consiglio Nazionale Forense ciazione che dalla sua costituzione figura professionale nell’ambito

La rivista la MEDIAZIONE
nella seduta del 20 settembre 2019 ad oggi ha svolto una significativa dell’Avvocatura.
ha deliberato il riconoscimento di attività formativa nel settore d'in-
U.N.A.M. (Unione Nazionale Avvo- teresse organizzando numerosi e esprime un sentito ringraziamento
cati per la Mediazione) quale Asso- qualificati eventi sia a livello nazio- al Presidente, Avv. Angelo Santi, e
ciazione Specialistica maggiormen- nale che locale. ai Soci U.N.A.M. per l’attività finora
te rappresentativa ai sensi dell’art. L’accreditamento di U.N.A.M. svolta per la diffusione della cultura
3 del Regolamento dell’11 aprile presso il Consiglio Nazionale Fo- della mediazione.
2013 n.1. rense quale Associazione Specia-
Il prestigioso riconoscimento di listica maggiormente rappresen-
U.N.A.M. tra le Associazioni Forensi tativa è un incoraggiamento a pro-
Specialistiche nel peculiare settore seguire nel percorso di diffusione
della “risoluzione alternativa delle dei metodi di risoluzione consen-
controversie” segna un momento suale del contenzioso per favorire
importante per la crescita e lo svi- l’evoluzione verso la pacificazione
luppo della cultura della mediazio- sociale attraverso l’affermazione
ne, obiettivo per cui è nata l’Asso- e il potenziamento di una nuova

C.P.R.C.
10 anni del centro mediation dell’ODCEC di Roma
Il 10 dicembre 2019 presso la gestione e la composizione dei
sede dell’Ordine dei Dottori Com- conflitti rappresentano fattori di
mercialisti e degli Esperti Contabili crescita sociale e costituiscono or-
di Roma si è svolto il convegno mai esigenze profonde di una so-
“Le nuove frontiere dell’utilizzo cietà moderna che accetta le sfide
dello strumento negoziale” in oc- della globalizzazione concorrendo
casione dei festeggiamenti per i ad incrementare la competitività
dieci anni del C.P.R.C. (Centro per e la capacità di crescita del nostro
la Prevenzione e Risoluzione dei paese al servizio dell’impresa.
Conflitti). La negoziazione: il ruolo del-
Il C.P.R.C., costituito da un l’università nella formazione dei
centro mediation e da una camera professionisti è stato il tema del-
arbitrale, è iscritto presso il Mini- l’intervento trattato dall’onorevole
stero della giustizia sia come Ente Vincenzo Scotti. Il Presidente della
di formazione per mediatori che Link University ha tracciato l’espe-
nel registro degli organismi di me- rienza dell’università che presiede
diazione. anche attraverso l’esperienza ven-
I lavori del convegno si sono tennale del primo master ideato
aperti con un saluto del Presiden- in materia di negoziazione. memoria ai figli del Professore
te dell’ODCEC di Roma, Mario Ci- Successivamente si sono svolti Matteo e Vanessa Quinto.
vetta, che ha ricordato il contri- gli interventi del professor Fede- I lavori del Convegno sono
buto dato per la costituzione e rico Reggio sulla trasformazione continuati con gli interventi del
l’avvio dell’attività del centro dai dei conflitti e quello dell’avvocato professor Piero Sandulli La logica
colleghi Gerardo Longobardi e Massimo Antonazzi, docente alla negoziale e le ADR: Testo Unico,
Edoardo Merlino e un ringrazia- Link University, sulla negoziazione un sogno nel cassetto e del pro-
mento a Roberto De Rossi e Marco e crisi d’azienda. fessor Giuseppe Tinelli La media-
Ceino per averne reso possibile Il convegno è stata l’occasione zione nella prevenzione del con-
l’implementazione successiva. per ricordare Mario Quinto attra- tenzioso tributario. Marco Ceino,
Il convegno ha inteso offrire un verso la testimonianza del già Segretario Generale del C.P.R.C.,
momento di riflessione sulle nuove prefetto di Roma e Consigliere di ha concluso i lavori sottolineando
frontiere dello strumento negoziale Stato Carlo Mosca il quale ha con- l’importanza della negoziazione al-
nell’attività professionale nella segnato la prima targa di nego- la base del ruolo del commercia-
convinzione che la prevenzione, la ziatore dell’anno del C.P.R.C. alla lista come advisor del conflitto.

4
la MEDIAZIONE & News

Ministero Giustizia/1
Resi noti i dati al 31 dicembre 2019: gli accordi al 15,8% a fine anno
L’andamento dei risultati dei pro- Tabella 1
cedimenti di mediazione rappresenta
Procedure definite Accordi raggiunti %
ormai un trend positivo in termini di
accordi raggiunti. I dati al 31 dicem- Da marzo 2011
a dicembre 2012
bre 2019, pubblicati dal Ministero (d.lgs. 28/2010) 192.793 22.846 11,85
della giustizia, rafforza infatti la con-
vinzione, già espressa dalla nostra 2013 (Effetti della sentenza
n. 272/2012 della Corte Costituzionale)
rivista, che la stabilità normativa,
* TOTALE ANNO 24.019* 3.300* 13,74*
permette agli operatori del settore,
14.401** 2.247** 15,16**
mediatori e organismi, di ottenere ** DA 1.1.2013 A 30.9.2013

risultati al tavolo sempre migliori. TOTALE PERIODO DEL DECRETO DEL FARE
Negli ultimi anni l’assestamento della (dal 1.10.2013 al 30.09.2017) 643.780 69.544 10,80
norma ha permesso di attenuare le TOTALE PERIODO SUCCESSIVO
difficoltà negoziali dovute al primo AL DEL DECRETO DEL FARE
incontro, in un mercato, quello della (dal 1.10.2017 al 31.12.2019) 322.411 44.197 13,71

mediazione, ormai maturo. Le istan-


TOTALe 1.173.385 138.834 11,83
ze di mediazione presentate da mar-
zo 2011 a dicembre 2019 sono state
1.285.707, mentre le procedure de- Tabella 2
finite (concluse) 1.173.385 (Tabella Procedure definite Accordi raggiunti %
5, pag. 7).
Dalla tabella 1, sulla destra della 1° anno DECRETO DEL FARE
(Dal 1.10.2013 sino al 30.09.2014) 147.216 14.778 10,04
pagina, i risultati sono stati suddivisi
in quattro fasi: la prima dall’entrata 2° anno DECRETO DEL FARE
156.551 15.420 9,85
in vigore della condizione di proce- (Dal 1.10.2014 sino al 30.09.2015)

dibilità alla sentenza della Corte Co- 3° anno DECRETO DEL FARE
stituzionale con cui veniva abrogata (Dal 1.10.2015 sino al 30.09.2016) 177.761 19.665 11,06
(2011-2012), la seconda fase dove
4° anno DECRETO DEL FARE
la condizione di procedibilità non era (Dal 1.10.2016 sino al 30.09.2017) 162.252 19.681 12,20
prevista normativamente (2013),
la terza fase relativa ai quattro anni 1° anno dopo DECRETO DEL FARE
(Dal 1.10.2017 sino al 30.09.2018) 144.882 18.940 13,08
del decreto del fare, con la condi-
zione di procedibilità a termine, e 2° anno dopo DECRETO DEL FARE
da ultima la quarta fase in cui il d.l. (Dal 1.10.2018 sino al 30.09.2019) 139.132 19.180 13,79

50/2017, convertito nella legge 3° anno dopo DECRETO DEL FARE


96/2017, ha previsto la così detta (Dal 1.10.2019 sino al 31.12.2019) 38.457 6.077 15,80
mediazione obbligatoria strutturale
TOTALe
(1.10.2013-31.12.2019). (Dal 1.10.2013 sino al 31.12.2019) 966.191 113.741 11,77
Dalla tabella 2 possiamo rilevare
che la percentuale più elevata degli
accordi raggiunti sulle procedure di te calo del numero dei procedimenti. di successo al tavolo. Ciò a dimo-
mediazione definite è rappresentato Confrontando invece i periodi suc- strare che nel tempo la stabilità nor-
dal periodo nel quale era sta abro- cessivi nei quali è presente la con- mativa ha permesso di adattarsi alle
gata la condizione di procedibilità dizione di procedibilità noteremo un difficoltà inizialmente incontrare
(15,16%) dove si nota anche un for- graduale miglioramento in termini dall’introduzione del primo incontro
Tabella 3

Tipologia Organismi al Definiti Definiti per Accordo raggiunto Accordi raggiunti


Organismo 31.12.2019 organismo (*) sul numero totale delle sul numero totale delle
volte che l’aderente volte che si supera
è comparso (%) il primo incontro (%)

DELLE CAMERE DI COMMERCIO 76 12.672 168 27,7 49,5

ORGANISMI PRIVATI 367 75.514 206 31,4 51,4

ORDINE DEGLI AVVOCATI 105 51.028 486 25,2 40,3

ALTRI ORDINI PROFESSIONALI 40 923 23 38,0 61,4

TOTALE COMPLESSIVO 588 140.137 238 28,6 46,3

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la MEDIAZIONE & News

informativo. Nella tabella a destra bella si rileva anche che gli organi- La rivista la MEDIAZIONE ha
sono riportati i risultati, per anno, smi forensi hanno gestito media- voluto approfondire l’argomento
dall’entrata in vigore del decreto del mente 486 procedimenti, mentre gli cercando di non perdere di vista
fare ad oggi. organismi privati 206 e quelli came- l’approccio tecnico-giuridico e scien-
Nell’ultimo periodo esaminato rali 168. Senz’altro la possibilità data tifico che ha sempre contraddistinto
(IV° del 2019) la percentuale tra gli solo agli ordini forensi di poter isti- la pubblicazione. La ricerca di un
accordi raggiunti e le procedure de- tuire sedi dell’organismo di media- criterio significativo su il monito-
finite raggiunge il 15,80%. zione presso i tribunali (art. 18 d.lgs. raggio degli esiti dei procedimenti
Particolarmente interessante è il 28/2010) rappresenta un rilevante di mediazione (già previsto dal De-
dato che emerge dalla tabella 3 della vantaggio competitivo rispetto agli creto del Fare di fatto e che mai vi-
pagina precedente in merito alle pro- altri organismi di mediazione. sto la luce) è alla base del lavoro
cedure definite suddivise per tipolo- Pubblichiamo i dati elaborati dal che segue che vuole essere un pun-
gia di organismo. I risultati degli or- Ministero della giustizia rielaborati to di partenza di un confronto tra
ganismi privati sono migliori rispetto dalla nostra rivista suddivisi per gli operatori del settore (mediatori,
a quelli degli avvocati e del sistema materia. Lo studio intende favorire organismi di mediazione, giudici,
camerale. Nel 31,4% delle volte che il dibattito in corso tra gli operatori, professionisti, ministero della giu-
l’aderente compare nei procedimenti mediatori e organismi di mediazio- stizia e legislatore).
di mediazione svolti presso gli orga- ne, ma anche il lavoro del Ministero Nella tabella 4, sulla base dei dati
nismi privati si perviene all’accordo della giustizia e del legislatore, di e degli indicatori pubblicati dal Mi-
contro il 28,7% degli organismi ca- procedibilità, non interesserà più nistero, abbiamo calcolato i risultati
merali e il 25,2% degli avvocati. Nel le materie della responsabilità me- dei procedimenti in relazione alla
51,4% delle volte che si supera il pri- dica e sanitaria, dei contratti assi- partecipazione delle parti al primo
mo incontro negli organismi privati curativi, dei contratti bancari e dei incontro, al superamento dello stes-
si raggiunge l’accordo, nel 49,5% del contratti finanziari. so primo incontro e agli accordi rag-
sistema camerale e il 40,3% negli L’ipotesi tracciata è allarmante giunti.
organismi forensi. soprattutto in relazione ai risultati Nell’anno 2019 su 140.138 pro-
Nel 2019 il numero medio di pro- registrati nelle materie indicate co- cedure definite 122.064 sono state
cedimenti di mediazione per orga- me soppresse ai fini della condizio- le mediazioni definite nelle materie
nismo è pari a 238, mentre dalla ta- ne di procedibilità. per le quali è prevista la condizione

Tabella 4

6
la MEDIAZIONE & News

Tabella 5

Procedimenti di mediazione iscritti per trimestre


(1.285.707 iscritti da marzo 2011 a dicembre 2019)

di procedibilità e 22.565 nelle altre – non si raggiunge l’accordo in avrebbe avuto maggiore efficacia
materie. Dalla tabella emergono ri- mediazione e/o si abbandona il se la previsione dell’art. 8, c. 4-bis,
sultati diversi nelle varie fasi dei pro- giudizio: il dato non è rilevato d.lgs. 28/2010 a riguardo della
cedimenti a seconda della materia ed dal Ministero della giustizia an- mancata partecipazione senza giu-
in particolare riportiamo ad esempio: che se rilevante per valutare l’ef- stificato motivo prevedesse che la
– la partecipazione delle parti al fettiva riuscita della mediazione condanna al pagamento di una
primo incontro: nelle succes- civile e commerciale. somma di importo corrispondente
sioni ereditarie rappresenta il La differenza dei risultati è ca- al contributo unificato dovuto per
64,60%, nelle divisioni 61,70% ratterizzata dalla diversa filiera del il giudizio dovesse avvenire per un
sino ad arrivare ai contratti as- consenso. In una mediazione in importo maggiore e soprattutto da
sicurativi al 12,30%; materia di successione ereditaria effettuarsi prima dell’udienza suc-
– le parti decidono di iniziare il le parti sono naturalmente e diret- cessiva.
procedimento di mediazione an- tamente coinvolte, mentre in ma- Prima di intraprendere nuove
dando oltre il primo incontro: teria, ad esempio, di contratti ban- strade per la mediazione si ritiene
divisioni 43,70%, successioni cari è più difficile comunicare con utile un’analisi approfondita dei da-
ereditarie 43,53%, diritti reali le parti. Attivare la comunicazione ti. Un’attività di monitoraggio ba-
41,50%; è necessario per il mediatore per sata sia sui dati che sull’esperienza
– si raggiunge l’accordo: diritti far consapevolizzare alle parti i ri- dei protagonisti dei procedimenti
reali 24,49%, patti di famiglia spettivi interessi. Il legislatore e di mediazione. In particolare i ri-
23,07%, successioni ereditarie anche la giurisprudenza sono in- sultati numerici devono essere letti
20,03% sino ai contratti assicu- tervenuti sull’argomento, ma non congiuntamente con i risultati qua-
rativi 1,97%; in maniera incisiva. A tale riguardo litativi.

Ministero Giustizia/2
74 gli OCC del segretariato sociale costituiti ex legge 328/2000
Alla data del 23 marzo 2020 gli segretariato sociale ex L. 328/2000 Comune di Marcaria MN, Comune
organismi di composizione della crisi e 2 non identificati dal sito del Mini- d’Avola, Provincia di Novara, Villa Li-
da sovra indebitamento iscritti nel stero) e 30 nella sezione B (Comune terno CE, Casarano LE, Scaletta Zin-
Registro tenuto presso il Ministero di Acireale, Comune di Vairano Pa- clea ME, Nichelino BR, Rende CS,
della giustizia risultano quindi essere tenora, Comune di Villastellone, Co- Campobello di Mazara TP, Campofio-
263 di cui 233 nella sezione A (76 mune di Carmignano, Comune di Le- rito PA, Comune di Modica RG, Co-
degli Ordini dei Dottori Commercia- nola, Comune di Caselle (TO), Co- mune di Maglie LE, Comune di Mon-
listi e degli Esperti Contabili, 50 degli mune di Castronovo, Comune di teroni LE, Comune di Tremestieri
Ordini degli Avvocati, 2 ODCEC con Tollo, Pianezza Città, Sesto San Gio- (CT), Provincia di Parma e Comune
Ordine Avvocati, 28 del sistema ca- vanni, Comune di Villorba, Comune di Calvi BN). 9.155 risultano essere
merale, associazioni territoriali di or- di Roccaforte del Greco RC, Comune i gestori da crisi da sovra indebita-
dini professionale 2, 1 dei notai, 74 di Cerro al Volturno, Massa Carrara, mento iscritti nell’elenco ministeriale.

7
la MEDIAZIONE & Normativa di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino

Procedimento di mediazione e opposizione a


decreto ingiuntivo: l’onere di attivare
il procedimento di mediazione
incombe sul debitore parte opponente
o sul creditore parte opposta?

In attesa della pronuncia delle Sezioni Unite, Corte di Cassazione, con la quale la Suprema Corte
la questione dell'attivazione del procedimen- ha posto in risalto due caratteristiche necessarie
to di mediazione in relazione alla fase di op- affinchè il procedimento di mediazione obbligatoria
posizione a decreto ingiuntivo continua ad superi la condizione di procedibilità:
occupare i giudici. – la necessaria partecipazione personale delle
parti. (sent. n. 8473/2019).
Il Tribunale di Castrovillari con la sentenza n. – l’onere di esperire il tentativo di mediazione ai
142 del 07.02.2020 è tornato a pronunciarsi sul sensi all’ art. 5 d. lg. n.28 del 2010 grava sulla
tema della mediazione nel giudizio di opposizione parte che ha interesse al processo, che nel giu-
a decreto ingiuntivo, relativamente a chi tra il de- dizio di opposizione a decreto ingiuntivo è l’op-
bitore – opponente ed il creditore - opposto abbia ponente. (sent. n. 24629/2015; ordinanza n.
l’onere di proporre l’istanza di mediazione nel ter- 23003/ 2019).
mine assegnato dal giudice di merito.
ricorso per decreto ingiuntivo, opposizione
Supercondominio, decreto ingiuntivo oppo- e mediazione, la problematica
sizione e mediazione, il caso
L'art. 5, c. 4, d. lgs. n. 28/2010 prevede che il
Il Supercondominio “Alfa” proponeva opposi- procedimento di mediazione non è obbligatorio
zione avverso un decreto ingiuntivo per € 36.847,90 (quindi non costituisce condizione di procedibilità
emesso dal Tribunale di Castrovillari su istanza del della domanda giudiziale), tra gli altri, nei proce-
precedente amministratore per asseriti mancati dimenti per ingiunzione, inclusa l'opposizione, fino
pagamenti di compensi professionali, eccependo alla pronuncia sulle istanze di concessione e so-
l’infondatezza della pretesa avversaria poiché pre- spensione della provvisoria esecuzione.
suntivamente sfornita di riscontro probatorio. La questione in merito a chi tra il debitore-op-
Il precedente amministratore si costituiva in ponente ed il creditore-opposto spetti l’onere di at-
giudizio, ribadendo la fondatezza della propria pre- tivare un procedimento di mediazione nel giudizio
tesa creditoria, contestando le argomentazioni di di opposizione a decreto ingiuntivo riveste partico-
parte opponente ed, infine, chiedendo la conferma lare importanza perché, stante la vastità del con-
del decreto ingiuntivo. tenzioso interessato dalla mediazione ed il diffuso
All’esito del giudizio, il Tribunale rigettava la ricorso al procedimento monitorio, verte su un tema
domanda del Supercondominio “Alfa”, poiché non sul quale si registra non solo un ampio dibattito in
aveva partecipato alla procedura di mediazione di- dottrina, ma anche un perdurante contrasto nella
sposta dal Giudice, sebbene l’opponente avesse giurisprudenza di merito.
richiesto un differimento del primo incontro. Il legislatore, infatti, tace sul punto, poiché il
L’ Organo giudicante rilevava che la predetta sopracitato articolo 5 non chiarisce a chi spetti
assenza determinava il fallimento della mediazione l'onere di esperire il tentativo di mediazione nel-
che non poteva procedere senza una delle parti l'ipotesi in cui, instaurato dall'ingiunto il giudizio
coinvolte nella causa. di opposizione a decreto ingiuntivo, siano stati
La sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari emessi dal giudice i provvedimenti sulle istanze
trova il suo fondamento in alcune pronunce della ex artt. 648 e 649 c.p.c.

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la MEDIAZIONE & Normativa

Il quadro normativo interessata all’instaurazione e alla prosecuzione


del processo ordinario di cognizione.
La mediazione civile è l’attività professionale Il Tribunale di Castrovillari segue l’ indirizzo giuri-
svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad as- sprudenziale dominante anche se ad oggi esiste anche
sistere due o più soggetti sia nella ricerca di un un orientamento opposto per cui l’onere di attivare la
accordo amichevole per la composizione di una mediazione ricade sulla parte opposto – creditore.
controversia, sia nella formulazione di una propo-
sta per la risoluzione della stessa. ricorso per decreto ingiuntivo, opposizione
La mediazione prevede la partecipazione di due e mediazione, le due tesi contrapposte
o più parti che si incontrano presso un Organismo
di Mediazione accreditato dal Ministero della Giu- Occorre quindi accertare su quale soggetto ri-
stizia per cercare un accordo attraverso il fonda- cadano le conseguenze negative dell’improcedibi-
mentale intervento del Mediatore Professionista, lità: debitore opponente o creditore opposto.
che si è accuratamente formato e preparato per Il primo orientamento, attualmente maggiori-
aiutare le parti a incontrarsi e a trovare una solu- tario, sostiene che nell’ambito del giudizio di op-
zione conveniente per entrambe. posizione al decreto ingiuntivo, l’onere processuale
Le parti che partecipano ad un procedimento ricada in capo al debitore opponente, in quanto
di mediazione devono essere assistite dai rispettivi parte interessata all’instaurazione e alla prosecu-
avvocati nelle ipotesi in cui la mediazione è obbli- zione del processo ordinario di cognizione, posto
gatoria, laddove, cioè, la materia oggetto della che, in mancanza di opposizione o in caso di estin-
controversia è elencata dall’art. 5, comma 1 d.lgs. zione del processo, il decreto acquista esecutorietà
n. 28 del 2010, ed oggi, in seguito alla riforma del e passa in cosa giudicata.
2013 (d.l. n. 69 del 2010, conv., con mod., in l. n. Su di lui dovrebbero quindi ricadere le conse-
98 del 2013), elencate dal comma 1-bis del me- guenze negative nel caso di mancato esperimento
desimo art. 5, di seguito indicate: del tentativo obbligatorio di mediazione, posto che,
– diritti reali (proprietà, usufrutto, usucapione, in assenza di opposizione o in caso di estinzione
compravendite immobiliari ecc.); del processo, il decreto acquista esecutorietà e
– divisione e successioni ereditarie, mediazione passa in giudicato (Cass. 3 dicembre 2015, n.
civile; 24629):
– patti di famiglia, mediazione civile; Pertanto, in caso di opposizione a decreto in-
– locazione e comodato, mediazione civile; giuntivo, dopo l'udienza di comparizione delle parti
– affitto di aziende (sentenza del Tribunale di Tre- nella quale il giudice si pronuncia sulle istanze di
viso affitto di aziende), mediazione civile; concessione o sospensione della provvisoria ese-
– risarcimento danni da responsabilità medica e cuzione, lo stesso assegna alle parti il termine di
sanitaria; quindici giorni per la presentazione della domanda
– diffamazione con il mezzo della stampa o con di mediazione (art. 5, c. 1-bis, d. lgs. n. 28/2010),
altro mezzo di pubblicità; ma per "parti" si intende in realtà solo il debitore
– contratti assicurativi, bancari e finanziari, me- opponente, il quale avrà l'onere di avviare il pro-
diazione civile; cedimento di mediazione a pena dell'improcedibi-
– condominio (leggi come evitare le liti condo- lità dell'opposizione e consolidamento degli effetti
miniali). del decreto ingiuntivo ex art. 653 c.p.c.
In tali ipotesi, prima di poter ricorrere ad un Giu- Il secondo orientamento, invece, ritiene che
dice occorre obbligatoriamente presentare domanda l’onere processuale ben potrebbe ricadere in capo
di mediazione tentare di risolvere la controversia al creditore ingiungente poichè nel caso dell’op-
mediante il raggiungimento di un accordo. posizione a decreto ingiuntivo attore in senso so-
Il comma 4 dell’ art. 5 statuisce che la pre- stanziale è colui che ha proposto la domanda di
detta disciplina non si applica ai procedimenti ingiunzione e il d.lgs. n. 28 del 2010, art. 5 onera
per ingiunzione, inclusa l’opposizione, fino alla dell’attivazione della condizione di procedibilità
pronuncia sulle istanze di concessione e sospen- “chi intende esercitare in giudizio un’azione”; (Tri-
sione della provvisoria esecuzione (comma 4, bunale di Firenze, Ordinanza del 17-01-2016; Tri-
art. 5 cit.). bunale di Busto Arsizio, sent. 199/2016 n.199).

ricorso per decreto ingiuntivo, opposizione Tanto premesso, a causa del predetto contrasto
e mediazione, la sentenza 142/2020 del tri- giurisprudenziale, la Terza Sezione della Corte di
bunale di Castrovillari Cassazione ha pronunciato l’ordinanza n.
18741/2019, con la quale ha rimesso la questione
Il principio giuridico sotteso alla sentenza alle Sezioni Unite.
142/2020 emessa dal Tribunale di Castrovillari è
quello per cui l’onere di attivare la mediazione è AVV. MAURO STUCCHI E DOTT.SSA SARA SORRENTINO
a carico del debitore opponente, in quanto parte ® RIPRODUZIONE RISERVATA

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la MEDIAZIONE & Deontologia di Diana Tramma

Le diverse sfaccettaure
della Deontologia del mediatore

Il caso di non gradire la presenza dei suoi genitori, in qualità


di nonni, nel percorso educativo del figlio poiché non
Recentemente ho assistito ad una udienza te- ne condivideva princìpi e comportamenti.
nuta nella VII Sezione del Tribunale di Torino. Du- Torna alla memoria una sentenza della Supre-
rante la trattazione, parte attrice e convenuta ma Corte (Cass., I Civ., Sent. n. 28257/2019) ove
esprimevano la loro difficoltà ad addivenire ad una viene disposto che, nel valutare l'adeguatezza dei
separazione consensuale: si trattava di una coppia familiari quale affidatari in via temporanea1 del
con un figlio minorenne, entrambi di estrazione minore, il giudice debba valorizzare le figure vi-
sociale elevata, buona cultura e dirigenti d’azienda. carianti inter-familiari, quali i nonni. Ciò per sal-
È parso subito evidente come il loro conflitto vaguardare il sano ed equilibrato sviluppo psico-
li stesse del tutto privando delle loro risorse per- fisico del minore.
ché i toni e le parole utilizzate con il giudice de- In questo ultimo diverso caso, la vicenda si ri-
notavano il ricorso ad un registro linguistico piut- ferisce ad un ricorso avverso decreto del Tribunale
tosto greve. dei minori che disponeva l’affido temporaneo ete-
Sostanzialmente ciò che appariva non consen- ro-familiare di tre minori, per ritenuta inadegua-
tire loro una composizione bonaria della contro- tezza della capacità genitoriale e il non sufficiente
versia era una cifra sull’assegno di mantenimento apprezzamento della funzione vicariale dei nonni.
da corrispondere alla signora L. (che avevano con- Il provvedimento impugnato è stato cassato con
venuto fosse la collocataria prevalente, per ragioni rinvio alla Corte di Appello.
anche dovute ai frequenti trasferimenti per lavoro La Corte precisa come nello svolgimento del
del padre) pari a euro 150,00. giudizio sull'adeguatezza, o meno, del familiare
Apparve anche ben presto evidente lo scora- prescelto quale affidatario in via temporanea del
mento del giudice di fronte a questo “nodo” che minore, ai sensi dell’art. 333 c.c., il giudice di me-
aveva tutte le caratteristiche per essere paragonato rito debba valorizzare le figure vicarianti inter-fa-
ad un trinceramento su di un elemento pretestuoso; miliari, ad esempio i nonni. In particolare, debba
una presa di posizione che nascondeva ben altri in- soffermarsi sul loro contributo al mantenimento
teressi e bisogni insoddisfatti e mai gestiti. del rapporto con la famiglia di origine, elemento
Il legale della moglie, assecondando gli intenti che funge da criterio guida di ogni scelta in materia
bellicosi dell’assistita, puntava la sua strategia pro- di affido, anche temporaneo, dei minori.
cessuale sulla dimostrazione di quanta maggiore Nel nostro caso, la capacità genitoriale dei ge-
capacità economica potesse disporre il marito, ri- nitori non era in discussione ma indubbio è che la
spetto a quello che rappresentava. L’avvocato vo- separazione (connotata in questo caso da toni al-
leva esercitare il diritto di accesso alle informazioni tamente conflittuali) non sarebbe stata per il figlio
e ai documenti detenuti dall’Agenzia delle Entrate del tutto “indolore”. Si può pensare, anche alla
riferendosi alla sentenza del Tar delle Marche n. luce di quanto suesposto, che la presenza dei non-
658/2019 la quale chiarisce che, in presenza di un ni potesse costituire un aiuto in questa fase ma
interesse giuridico attuale e concreto, è possibile su questo specifico ma circa questo elemento di
esercitare il diritto di accesso amministrativo pre- riflessione si rimanda al punto 5) La distanza dalle
visto dalla legge n. 241/1990 in alternativa al po- altre professioni (vedi pagina seguente).
tere istruttorio dell'art. 492 bis c.p.c. La guerra Questa stessa coppia ha richiesto volontaria-
era dunque solo all’inizio. mente l’intervento di un mediatore familiare, qual-
che settimana dopo l’udienza, consigliati da loro
La struttura familiare come rete di supporto comune amico.

Il padre, che chiameremo G., aveva accettato la La responsabilizzazione genitoriale


collocazione del figlio presso la madre ma, informal- Ho partecipato al primo incontro di mediazione
mente, aveva comunicato più volte alla signora L. della coppia genitoriale, in qualità di co-mediatrice.

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ala MEDIAZIONE & Deontologia

Come è opportuno sia svolto negli incontri infor- sformazione) dell’interazione, ciò lasciando ai me-
mativi e propedeutici al percorso di mediazione diandi la responsabilità sia dei contenuti da trattare
familiare (si precisa che non vi è ancora una nor- che dei possibili esiti di un accordo.
mativa specifica a disciplina come nella mediazione L’approccio negoziale, che si applica anche nel
Civile e Commerciale, procedura qui non attivabile contesto familiare oltre che nel civile e commer-
poiché i diritti trattati erano indisponibili) abbiamo ciale, permette di arrivare, tramite l’emersione dei
chiarito che sia il signor G. che la signora L. avreb- reali interessi e bisogni, ad una negoziazione che
bero proseguito il percorso solo se realmente vo- parta dal vagliare tutte le alternative possibili. Si
luto poiché la delega decisionale antecedentemen- tratta quindi di un approccio che punta ad intese
te corrisposta al giudice non era in questo contesto che soddisfino tutte le parti in gioco.
riproponibile nei confronti del mediatore (richia- Alcuni colleghi con la prima fase di ascolto e
mando implicitamente una assunzione completa gestione del conflitto spesso concludono il loro in-
di responsabilità genitoriale). tervento ed è indubbio che questo sia il lavoro più
Quanto sopra ai sensi dell’art. 2 del Codice De- delicato, importante e affatto scontato. Infatti,
ontologico approvato dalla Federazione Italiana solo se il terreno su cui si è seminato è fertile, si
delle Associazioni di Mediatori Familiari, riunitosi può passare ad una fase negoziale. Per quanto mi
in data 22 maggio 2018, ove si evince che: “il me- riguarda (assecondando la personale esperienza,
diatore si adopera affinché, in fasi critiche conno- formazione ed inclinazione) ho scelto di seguire i
tate da conflitto, i mediandi raggiungano, in prima mediandi in entrambe le fasi perché lo ho ritenuto
persona, accordi direttamente negoziati, rispetto più utile (ma questo è solo il mio punto di vista).
ai bisogni ed interessi da loro stessi definiti, con Obiettivamente, però, mi troverei in difficoltà con
particolare attenzione ai figli, al fine del manteni- chi mi dovesse chiedere di esaurire direttamente
mento ed esercizio della comune responsabilità ed esclusivamente la seconda fase negoziale:
genitoriale.” quantomeno cercherei di capire se effettivamente
il conflitto sia stato gestito, onde evitare che i me-
La deontologia del mediatore diandi arrivino ad intese poco durature.
Anche in questo caso, tuttavia, la scelta è per-
1) Fornire adeguate informazioni sonale ed opportuno sarebbe solo esplicitarlo agli
utenti.
In fase di colloquio congiunto, abbiamo chiarito
altresì che l’occasione di quel primo incontro era 2) L’imparzialità
quella ottimale per rispondere a qualunque dubbio,
e che noi mediatori eravamo lì per offrire loro uno Volendo attingere dall’esperienza del caso con-
spazio di ascolto (ascolto di quanto non era stato creto spunti di riflessione, nel contesto suesposto
fino a quel momento espresso del loro conflitto) ho ritenuto di dover ricordare ai coniugi di aver
ed eventualmente un aiuto nella gestione della fa- presenziato all’udienza precedentemente esposta
se negoziale relativa agli accordi che avrebbero e di dover comunicare loro che non sentivo questo
potuto prendere. elemento inficiare la mia imparzialità. Ad ogni mo-
È importante evidenziare infatti come le diverse do ho considerato necessario capire se ciò anche
scuole di pensiero di mediazione familiare ed i di- per loro non costituisse un elemento di difficoltà,
versi approcci dei mediatori possano portare anche altrimenti avrei rimesso l’incarico.
le persone a percorrere sentieri diversi a seconda È innegabile, al di là del caso trattato, che in
dei colleghi a cui si affidano. tema di imparzialità la mediazione familiare ne-
Come avviene anche in altre professioni, quindi, cessiti la presenza di una norma di rango primario
si può ritenere sia una buona prassi quella di a disciplina. Il mio richiamo, forse involontario, è
esporre la specificità del proprio intervento agli relativo al D.Lgs. 28/2010 che disciplina la Media-
utenti o mediandi. zione Civile e Commerciale, il quale in tema di de-
Nel mio caso, evidenzio quindi l’approccio che ontologia (e ben poco altro a mio modesto parere)
utilizzo durante il percorso di mediazione (che cre- ben si potrebbe prestare a declinare il comporta-
do non aderisca pedissequamente ai diversi mo- mento dei mediatori familiari. Tale decreto, a sua
delli di mediazione familiare) attinge sia alla ma- volta, su questa specifica tematica ripropone i prin-
trice umanistico-trasformativo che negoziale, a cipi del Codice Europeo di Condotta dei Mediatori,
seconda della fase in cui ci si cala. Nella fattispecie, pubblicato dalla Commissione Europea.
l’approccio umanistico richiede di saper accogliere,
attraverso un ascolto attivo, le dimensioni emotive 3) La condivisione delle “regole” della mediazione
e i valori vissuti dalle persone coinvolte diretta-
mente o indirettamente. È allo stesso tempo esso Chiuso questo aspetto, si è proceduto, nel corso
anche trasformativo perché l’obiettivo che ci si po- dell’esposizione, a condividere le “regole” del per-
ne è quello di individuare e supportare ogni occa- corso. Poche ma chiare: rispetto fra le parti; affi-
sione che porti a un possibile miglioramento (tra- damento della gestione delle tempistiche al me-

11
la MEDIAZIONE & Deontologia

diatore (di elaborazione, di esposizione); traspa- debba porsi di fronte all’eventuale interrogativo
renza (come segue); equilibrio fra le parti. postogli sulla condivisione o meno del percorso
Circa quest’ultimo punto, considerando il caso, educativo del minore coi nonni.
il riferimento desumibile non è certamente quello Ogni mediatore sa che deve esplicitare alle parti
relativo ad un disequilibrio derivante da violenza la propria differenza e distanza rispetto ad altre
economica, nÈ tantomeno fisica o psicologica, di- professioni quali quella di avvocato, psicoterapeu-
sequlibrio che ho trattato in una precedente pub- ta, pedagogista o altro; o meglio, nella veste in
blicazione (uscita n. 22, Rivista “La Mediazione”). cui opera (il mediatore appunto) egli sa che non
Ci si riferisce qui ad una condizione di non traspa- può dare spazio a consulenze che esulano dal pro-
rente condizione economica che, se accertata, prio ruolo, seppur sia eventualmente abilitato a
avrebbe contribuito a configurare una distrazione farlo.
di risorse utili al mantenimento del figlio. Nello specifico contesto pare evidente, sulla
In udienza la signora L. infatti lamentava di- scorta di quanto appena esposto, come l’aiuto del
sponibilità economiche nascoste da parte del ma- mediatore potesse essere quello di far ragionare
rito e rivendicava un maggior importo (di modesto i genitori sul “meglio“ per il proprio figlio. Al di là
valore, a dire il vero, per le loro possibilità) voluto del convincimento personale o professionale.
per chiudere bonariamente la separazione. In sede
di primo incontro, la moglie quindi ribadiva questa Conclusione
circostanza. In conclusione, sarebbe opportuno che il legi-
A ben vedere, il succitato Codice Europeo di slatore considerasse tutte le forme di mediazioni
Condotta dei Mediatori all’art. 3 cita “Il Mediatore come utili e propedeutiche ad un maggior benes-
condurrà le operazioni in maniera appropriata, te- sere collettivo; per fare ciò, però, si dovrebbe im-
nendo conto delle circostanze del caso, includendo pegnare a disciplinare adeguatamente i vari istituti
possibili disequilibri di potere ed il ruolo della leg- riconoscendo le specificità professionali e con ciò
ge…”. Più che a disequilibrio di potere, per poter diritti e doveri che ne conseguono. Gli sforzi fatti
proseguire la mediazione forse era utile rimarcare finora sono insufficienti o inadeguati perché riflet-
la condizione di trasparenza in cui era opportuno tono una poca conoscenza della stessa materia.
operare.
Vale la pena ricordare come solo il giudice, nel DIANA TRAMMA
caso di separazione giudiziale, possa disporre l’esi- MEDIATRICE CIVILE E COMMERCIALE
bizione di atti e documenti. Si può pensare però MEDIATRICE FAMILIARE
che il mediatore, dal momento che il percorso è MEDIATRICE PENALE
volontario, qualora lo ritenga possa avvalersi della ® RIPRODUZIONE RISERVATA
facoltà di avanzare tale richiesta, che i mediandi
possono assecondare o meno, in ossequio all’an-
zidetto principio di trasparenza. Si può pensare,
altresì, che egli rimetta l’incarico qualora questa
richiesta non venga accettata…

4) La riservatezza

… D’altra parte egli è soggetto all’ obbligo di ri-


servatezza ed è tenuto al segreto professionale.
Il mediatore precisa alle parti, dunque, che ispi-
randosi sia all’art. 4 del Codice europeo di Con-
dotta sopracitato sia all’art. 4 del Codice Deonto-
logico della F.I.A.ME.F. “manterrà riservate tutte
le informazioni, derivate o connesse con la me-
diazione, compreso il fatto che la mediazione è ef-
fettuata o ha avuto luogo senza obblighi di legge
o motivi di ordine pubblico. Tutte le informazioni
comunicate in fiducia ai mediatori da una delle
parti non devono essere riferite alle altre parti sen-
za permesso o se non obbligati dalla legge.”

5) La distanza dalle altre professioni

Per inciso ed a chiusura di quanto esposto nella 1


Si precisa che l'affido temporaneo etero-familiare definito intervento
"ponte" è destinato a rimuovere situazioni di difficoltà e di disagio fa-
sezione relativa a “La struttura familiare come rete miliare all'esercizio della responsabilità genitoriale, senza pertanto ad-
di supporto”, ci si può chiedere come il mediatore divenire alla decadenza dalla responsabilità genitoriale.

12
la MEDIAZIONE & Comunicazione di Massimo Antonazzi

La Comunicazione Interculturale
organizzativa come uno dei pilastri della
negoziazione postmoderna

Gli elementi intangibili del negoziato sono quegli sciplina fu il 1946 quando il Congresso degli USA
aspetti nascosti, non visibili e spesso inconsci che emanò il “Foreign Service Act”, una legge che sta-
determinano comportamenti ostruzionistici e posi- biliva la costituzione del FSI (Foreign Service Insti-
zionali al di là del contenuto oggettivo di una trattiva. tute), un istituto governativo appunto finalizzato al-
Tra questi il sistema di “credenze” (beliefs) dell’in- l’educazione interculturale dei propri diplomatici. Il
dividuo rappresenta uno dei più complessi da affron- Foreign Service Institute comincia, nel 1950, a for-
tare. Le “credenze” consistono nelle convinzioni ra- nire corsi di formazione per migliorare l’adattamento
dicate in ognuno di noi ed hanno origine nei modelli degli americani in servizio all’estero: tra i formatori
socioculturali di riferimento e condizionano la visione troviamo Edward T. Hall, Edward Kennard, Henry Lee
sociale del gruppo di appartenenza. In modo più o Smith, Gordon MacGregor e Glen Fisher, che redi-
meno sotterraneo tali convinzioni influenzano la no- gono i materiali e sviluppano i primi metodi di inse-
stra evoluzione personale, la nostra crescita profes- gnamento della comunicazione interculturale, basata
sionale e la realizzazione dei nostri desideri, con- sull’intersezione di cultura e comunicazione, esplo-
trollano le nostre azioni quotidiane e determinano rando gli effetti di spazio, tempo e della comunica-
le nostre abitudini.1 zione non verbale sulla comunicazione.7
I beliefs di un individuo, diventano quindi dei filtri La caratteristica fondamentale della comunica-
per le informazioni, che ci suggeriscono i significati zione interculturale è il riconoscimento dell’esistenza
e i valori da attribuire agli eventi. Il sistema delle della differenza e l’abbandono delle inferenze nega-
credenze non interviene solo durante la fase dell’in- tive legate alla diversità, implicitamente suggerite
terpretazione degli inputs, ma anche nello stesso dalle proprie categorie culturali. L’esistenza della di-
processo percettivo, contribuendo in misura deter- versità è dunque il fattore principale per approdare
minante a selezionare gli aspetti dell’esperienza su ad una relazione interculturale vantaggiosa.8 Il set-
cui porre l’attenzione.2 tore di questa disciplina di maggior interesse per la
La cultura è sicuramente uno degli elementi che scienza negoziale è la comunicazione interculturale
contribuisce a formare il sistema di credenze di ogni organizzativa cioè quella relativa al mondo aziendale
individuo, non è l’unico elemento che lo compone, del business e più in generale delle strutture com-
ma senza dubbio ne rappresenta una parte fonda- plesse.
mentale.3 Le differenze culturali tra negoziatori sono Nei negoziati internazionali l’eventualità di un
una costante nelle relazioni economiche e politiche conflitto interculturale è tanto frequente quanto am-
tra paesi differenti e possono creare forti incompren- pia, infatti sono potenzialmente infiniti in numero e
sioni nella comunicazione e nell’interpretazione delle dimensione, e possono spaziare dal rispetto di norme
azioni, nonché influenzare sia la forma e la sostanza culturali elementari all’armonizzazione di diversi stili
dell’obiettivo da raggiungere, che lo stile dei nego- organizzativi o comunicativi.9 La trattazione degli
ziatori.4 In generale, le differenze culturali amplifi- studi interculturali nel business ha fornito dei modelli
cano la complessità delle relazioni, favorendo i pos- e degli strumenti interpretativi di eccellente qualità
sibili scontri che possono mettere a rischio la futura utili per orientare in modo efficace la gestione dei
relazione5. La scienza della negoziazione, a partire conflitti interculturali che possono nascere al tavolo
dalla fine degli anni 80, nel tentativo di dare risposte delle trattative e non solo. In ambito organizzativo
efficaci alle criticità presenti nei negoziati interna- i cinque studi principali (E. T. Hall, F. R. Kluckhohn
zionali si è avvalsa degli studi in materia di comu- e F. L. Strodtbeck, G. Hofstede, F. Trompenaars, pro-
nicazione interculturale che insieme alla psicologia getto GLOBE) presentano una peculiare architettura
cognitiva e le neuroscienze ha contribuito a codificare d’indagine, e forniscono altrettanti schemi di com-
le più moderne strategie negoziali.6 La comunicazione parazione interculturale, che presentano importanti
interculturale è la disciplina che si occupa dell’analisi differenze tra loro: la loro analisi consente di osser-
dell’interazione comunicativa tra rappresentanti di vare come la ricerca interculturale si sia modificata
culture diverse, al fine di migliorarne la qualità e l’ef- nel tempo, passando da uno stadio qualitativo (E.
ficienza. L’ anno decisivo nello sviluppo di questa di- T. Hall) a forme di analisi quantitativa (F. R. Kluc-

13
la MEDIAZIONE & Comunicazione

khohn e F. Strodtbeck, G. Hofstede, F. Trompenaars, livello organizzativo per quanto riguarda i processi
progetto GLOBE), ovvero dalla semplice osservazio- decisionali e cooperativi. Ciò è particolarmente evi-
ne delle differenze culturali, all’elaborazione di si- dente nelle joint ventures, nelle quali diverse culture
stemi di rilevazione statistica e misurazione delle nazionali ed aziendali sono chiamate a cooperare, a
variabili culturali.10 causa della diversa attitudine a seguire le indicazioni
Edward T. Hall, ad esempio, antropologo e ricer- di regolamenti e procedure, e viceversa di emanare
catore statunitense sviluppò una prospettiva di ana- direttive sui singoli aspetti lavorativi.14
lisi diversa da quella dell’antropologia culturale, tra- Attraverso l’analisi di questi studi e di molti altri
dizionalmente incentrato sulla descrizione delle isti- la ricerca negoziale ha identificato alcuni aspetti sui
tuzioni e delle caratteristiche tipiche delle singole quali la cultura può svolgere un’influenza diretta, tra
culture. Hall considerava la comunicazione quale questi troviamo la definizione del concetto di nego-
processo su un doppio binario: il livello esplicito degli ziazione, la selezione dei negoziatori, il protocollo,
elementi verbali e quello implicito della comunica- la comunicazione e la propensione al rischio.15
zione non-verbale, che comprende i tratti paralin- La definizione del concetto di negoziazione, di
guistici come il ritmo, il tono di voce, l’uso delle pau- che cosa sia negoziabile e di che cosa avvenga quan-
se, la mimica e la gestualità del soggetto (cinesica) do negoziamo può variare significativamente tra le
e l’organizzazione delle distanze (prossemica, ter- diverse culture. Per esempio, nelle culture occidentali
ritorialità).11 si tende a vedere la negoziazione come un processo
Ad esempio, l’autore sosteneva che l’individuo è competitivo di offerte e controfferte, mentre nelle
abituato a mantenere una certa distanza dall’inter- culture orientali si tende a vederla come un‘oppor-
locutore a seconda del tipo di interazione, creando tunità di condividere informazioni. I negoziatori che
così dei “confini immaginari” intorno a sé, che indi- appartengono a una cultura dominante di tipo indi-
cano la giusta distanza da mantenere per i vari tipi vidualista tendono ad avere la percezione che la ne-
di interazione: “Ogni individuo ha un confine fisico goziazione sia fondamentalmente distributiva. Le
visibile – la propria pelle – che lo separa dal mondo negoziazioni interculturali sono influenzate dal grado
esterno. Questo confine visibile è circondato da una di accordo o disaccordo tra i negoziatori rispetto alla
serie di altri confini invisibili, altrettanto reali. L’or- natura distributiva o integrativa della situazione.16
ganizzazione culturale dello spazio comprende oltre Allo stesso tempo i criteri seguiti per selezionare
alla distanza tra gli individui durante una comunica- le persone che parteciperanno a una negoziazione
zione: la territorialità che consente ad un individuo sono diversi a seconda della cultura. Possono com-
di distinguere uno spazio “proprio” da uno spazio prendere la conoscenza dell’argomento su cui si ne-
“altrui” non ovunque, infatti, esiste la stessa possi- gozierà, l’anzianità, i rapporti di parentela, il genere,
bilità di entrare in un certo spazio o condividere gli l’età, l’esperienza e lo status sociale. Le diverse cul-
oggetti, in quanto può essere che tali azioni violino ture attribuiscono un peso diverso a questi criteri,
un sentimento di proprietà, espresso appunto dalla il che dà luogo ad aspettative diverse rispetto alle
territorialità. Hall considera infine gli spazi multisen- scelte strategiche nelle diverse situazioni negoziali.
soriali, ovvero quegli spazi determinati da altri sensi Per esempio, come già accennato in precedenza,
oltre alla vista. Esiste infatti una distanza osservabile per i negoziatori appartenenti alla cultura colletti-
attraverso la vista, ma anche uno spazio percepito vista è importante instaurare una relazione nelle
dall’udito, uno spazio relativo al calore (termico), prime fasi del processo negoziale, e la selezione dei
uno spazio relativo al movimento (kinestetico) ed negoziatori appropriati può essere valido strumento
uno spazio olfattivo. I conflitti culturali prossemici in tal senso.
sono in genere acuti, in quanto coinvolgenti l’intimità Le culture differiscono, anche, rispetto al grado
individuale: le reazioni relative allo spazio di uno di importanza attribuito al protocollo, ovvero al livello
straniero vengono puntualmente fraintese. di formalità che caratterizza la relazione tra le parti
Secondo il modello proposto da Hofstede, invece, negoziali. In alcuni casi, la relazione può essere ti-
per descrivere le differenze rilevanti a livello culturale picamente informale, in questo caso i negoziatori si
possiamo utilizzare cinque dimensioni valoriali: l’av- chiamano con il nome proprio e utilizzano uno stile
versione all’incertezza; la distanza di potere; indi- che, in altri momenti, può essere colloquiale, mentre
vidualismo e collettivismo; mascolinità e femminilità, in altri può essere maggiormente formale quindi,
schemi mentali orientati al lungo o breve periodo.12 per esempio, si fa spesso ricorso ai titoli, lo stile co-
Hofstede parla, ad esempio, di avversione all’in- municativo è meno colloquiale e così via. Un altro
certezza sviluppando la trattazione di questa dimen- esempio di formalità è rappresentato dai biglietti da
sione intorno al concetto di “rifiuto del pericolo”, ov- visita, in alcuni paesi, come la Cina e il Giappone, i
vero la tendenza culturale, assimilabile all’ansia, a biglietti da visita hanno un elevato valore quando le
produrre norme e regolamenti che consentano di parti si presentano reciprocamente. I negoziatori
rendere più prevedibile, e quindi meno incerta, la che dimenticano di portare con sé i loro biglietti da
convivenza umana ed il futuro.13 visita, o che scrivono messaggi su quei biglietti, stan-
La differente densità e rigidità procedurale legate no in qualche modo rompendo il protocollo atteso
al rifiuto dell’incertezza può creare dei problemi a secondo quella cultura. Perfino il modo in cui l’inter-

14
la MEDIAZIONE & Comunicazione

locutore porge il suo biglietto da visita, stringe la lungo; in Europa la stretta formale e veloce mentre
mano e osserva il dress code è soggetto a interpre- in Asia spesso è piuttosto debole. Le risate e i sog-
tazione da parte dei negoziatori e può fungere da ghigni sono il segno di umorismo nelle Indie Occi-
base per attribuzioni relative al background e alla dentali; in Asia indicano più spesso imbarazzo e umil-
personalità di quel negoziatore. tà. Nel Nord America le persone tendenzialmente ri-
Ovviamente la cultura influenza anche il modo di spettano gli orari presentandosi agli incontri all'ora
comunicare degli individui verbalmente e non. Ed stabilita, facendo attenzione a non far perdere tempo
invero, esistono differenze in termini del linguaggio agli altri e in generale pensando che fare le cose con
del corpo: un comportamento che risulta offensivo puntualità e velocità sia il segnale di un'elevata pro-
in una cultura può essere completamente innocuo duttività.18 Altre culture hanno una visione molto di-
in un’altra. Per evitare di offendere la controparte versa del tempo. Nelle società più tradizionali, so-
in una negoziazione, quindi, il negoziatore deve os- prattutto nei climi caldi, i ritmi sono più lenti che nel
servare attentamente le regole comunicative previste nord America e questo tende a ridurre l'attenzione
da quella cultura. Il professionista impegnato in una per il tempo almeno a breve termine.19 L’analisi con-
trattativa internazionale dovrà tenere a mente una creta di numerose negoziazioni internazionali ha
grande quantità di informazioni su come comunicare messo in luce la possibilità che le diverse percezioni
in modo tale da non offendere, irritare o mettere in del tempo possano rappresentare una significativa
imbarazzo l’altra parte durante la negoziazione. La criticità durante le negoziazioni interculturali per il
ricerca di simili indicazioni è un aspetto essenziale raggiungimento dell’accordo.
della preparazione della fase operativa delle nego- È di tutta evidenza che l’acquisizione di queste
ziazioni in ambiti multiculturali.17 informazioni nella fase strategica di un negoziato
Ad esempio, è buona consuetudine non mostrare internazionale diventa di primaria importanza per
mai la suola delle scarpe a un interlocutore arabo, non commettere errori banali e scelte strategiche
poiché è sporco e rappresenta la parte inferiore del controproducenti che di per sé condurrebbero a
corpo e non usare mai la mano sinistra nella cultura comportamenti posizionali e ostruzionistici.20 La de-
musulmana, poiché è riservato all'igiene fisica. Sem- clinazione dei risultati scientifici della comunicazione
pre meglio guardare dritto negli occhi, con uno interculturale organizzativa all’interno del contesto
sguardo determinato, un interlocutore francese negoziale è, quindi, parte integrante e distintiva
quando si sta esponendo un punto importante. Men- dell’approccio professionistico alla negoziazione.
tre il contatto visivo diretto dovrebbe essere evitato Qualunque sia la concezione del tempo, del ritmo
nel Sud-est asiatico almeno fin a quando non si sta- negoziale e della sindrome culturale per negoziare
bilisce una relazione affidabile. Se l’interlocutore è in contesti internazionali è indispensabile non attin-
messicano probabilmente vorrà chiuderei una lunga gere dalle nostre percezioni iniziali ma dedicare mag-
trattativa con un abbraccio; lo stesso vale per gli in- gior tempo alla fase strategica mediante un’accurata
terlocutori dell'Europa orientale, che potrebbero ab- analisi del nostro interlocutore e costruendo le stra-
bracciare i propri partner negoziali con forza e ba- tegie della fase operativa sulla base delle informa-
ciarli tre volte alternando fra le guance. I nordame- zioni raccolte.
ricani spesso rimangono a una distanza maggiore
dei sudamericani ma minore degli asiatici. Negli Stati MASSIMO ANTONAZZI
Uniti le persone si stringono la mano con forza e a ® RIPRODUZIONE RISERVATA

1
Bob Burg, Winning Without Intimidation, How to Master The Art of Po- Indagini statistiche e dimensioni valoriali, Università degli Studi di Trieste
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2
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3
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E.T. Hall, (1976), Beyond Culture, Garden City: Anchor/Doubleday.
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2002. 16
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8
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Roy J. Lewicki, Bruce Barry, David M. Saunders, Leonardo Caporarello.
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10
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Roy J. Lewicki, Bruce Barry, David M. Saunders, Leonardo Caporarello.
Around the World, 3rd Edition, Amacom-American Management Asso- Negoziazione: Strategie, strumenti, best practice"2015.
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11
Carlo Consolaro, La ricerca interculturale nelle organizzazioni aziendali. You Get What You Negotiate, Stanford Street Press; 2nd edizione, 2013.

15
la MEDIAZIONE & Negoziazione di Sabrina Contino

La negoziazione nella mediazione

ripetere una volta di più che l’accordo di me- L’idea della giustizia sussidiaria, un sistema per
diazione produce, nel nostro sistema giuri- così dire “laico” per definire conflitti e capace di
dico, gli stessi effetti di una sentenza civile, produrre gli stessi effetti di una sentenza inappel-
non è fuori luogo. labile, si confronta con la formula tradizionale del
processo, e nell’opinione comune, a distanza di dieci
L’introduzione dell’istituto della mediazione civile anni dalla sua introduzione, ad esso si contrappone.
con il D.Lgs. 28/2010, in attuazione della Direttiva Ciò non sorprende. I tempi di sensibilizzazione
UE n. 2008/52, pur mirando principalmente a fa- della società sono inevitabilmente più lunghi nei si-
vorire la realizzazione del mercato comune dotando stemi come il nostro, di diritto continentale, fondati
i Paesi membri di uno strumento per la soluzione su testi normativi scritti e rigidi, rispetto a quelli di
stragiudiziaria delle controversie transfrontaliere, diritto anglosassone dotati di maggiore flessibilità
alla luce del principio della libera circolazione di be- nelle procedure, ragione che spiega anche il perché
ni, dei capitali e dei servizi all’interno del mercato la teorizzazione dei sistemi di ADR, e la loro elabo-
comune, ha permesso a ciascun Paese di trovarne razione pratica, sia nata proprio in quella cultura
un’ applicazione anche interna per scopi diversi, giuridica.
principalmente deflattivi, dell’arretrato giudiziario. A partire dall’ introduzione nel nostro ordina-
L’intuizione non è nuova, al contrario ha una mento della mediazione civile, lo sforzo dottrinale
lunga tradizione alle spalle. A partire dagli inizi del e l’elaborazione giurisprudenziale sono stati diretti
secolo scorso il prof. Nathan Rescoe Pound, giurista da una parte a promuovere l’istituto in termini di
di Harvard, teorizzava che sensibilizzare la società utilità per il cittadino (mi riferisco alla velocità di
nei confronti di metodi alternativi di soluzione dei definizione del conflitto, alla convenienza economica
conflitti, corrisponde ad adottare un metodo de- e fiscale delle parti, alla potenzialità creativa delle
flattivo dei contenziosi. soluzioni individuabili, al principio della riservatezza,
In via generale quindi, la mediazione è uno stru- al rapporto tra conciliazione mancata e del com-
mento di autoregolamento tra privati, svolto da un portamento delle parti ai fini della valutazione ad
terzo imparziale che assiste le parti nella ricerca di opera del giudice), dall’altra la giurisprudenza ha
un accordo capace di produrre gli stessi effetti giu- armonizzato l’istituto con i principi generali del pro-
ridici della sentenza passata in giudicato. cesso civile, chiarendone l’interconnessione.
Nelle materie in cui il legislatore ha reso nel no- A parere di chi scrive, due sono le condizioni che
stro ordinamento la mediazione obbligatoria essa rallentano la diffusione della mediazione civile man-
è, altresì, condizione di procedibilità ex art. 5, com- cando l’obiettivo di deflazionare in misura decisa-
ma 1-bis, D. Lgs.28/2010 rilevabile a pena di de- mente maggiore il sistema giudiziario.
cadenza, non oltre la prima udienza, dal convenuto La prima attiene la ragionevole durata del pro-
oppure dal giudice. cesso. “Se il processo funziona, anche la mediazione
funziona”. In altri termini se il processo rende la
Giustizia che gli viene domandata in tempi certi, i
criteri predittivi che possono essere simulati nel-
l’ambito della mediazione civile divengono deter-
minanti a valutare la convenienza di una composi-
zione amichevole del conflitto in via anticipata, e
favoriscono le parti al raggiungere un accordo che,
diversamente, li può sanzionare più pesantemente
nel processo.
La seconda condizione è di tipo culturale ed at-
tiene una differenza di presupposto che sottende
il processo e la mediazione. In altri termini, senza
un’individuazione corretta si produce un apparente

16
la MEDIAZIONE & Negoziazione

“salto logico” che confonde l’ambito applicativo delle vendica, che sente fondata e sua. Nel processo la
due scienze con le loro tecniche, riducendo la se- propria ragione è veicolata dalla procedura giudi-
conda in funzione della prima. ziaria, che la pone su binari prestabiliti diretti al-
l’accertamento del diritto, e ne riproduce gli effetti
della norma applicabile, affidata alla tecnica giuri-
La negoziazione, al pari del diritto
dica attraverso l’intermediazione professionale del-
processuale civile,
l’avvocato, mentre l’applicazione della legge al caso
è una scienza complessa.
concreto è assegnata alla valutazione del giudice.
Tutto ciò non vuol dire che la fase negoziale non ci
Per entrambi l’implicito è un conflitto
sia, ma l’applicazione ne resta fortemente com-
che origina da interessi contrapposti.
pressa dal prevalente controllo esercitato dallo
schema giudiziario.
Mentre il diritto oggettiva gli interessi per fornire Nella nostra esperienza nazionale se da un lato
certezze e li risolve nelle regole da applicare, la ne- la negoziazione è una scienza ancora poco esplorata
goziazione tende ad individuare gli interessi, i diritti ed il negoziato assume connotati complessi e nuovi
e la forza negoziale delle parti, per creare nell’ac- che meritano di essere teorizzati, dall’altra essa
cordo il valore della dinamica dominante, vale a porta in sé un’enorme potenzialità ancora inespres-
dire il meglio per sé e per il gruppo. sa che, nel rispetto dei principi inderogabili del no-
A ben pensare, la negoziazione è presente tanto stro ordinamento, è in grado di fornire con creatività
nel processo quanto nella mediazione civile, perché e pragmatismo delle soluzioni significative in altri
negoziare è una funzione che partecipa allo schema contesti della giustizia, a cominciare dall’ambito
di funzionamento delle relazioni umane, tanto più penale in materia di giustizia riparativa.
nella fase del conflitto.
Colui che cerca tutela, in altri termini, la invoca AVV. SABRINA CONTINO
sul presupposto, anche culturale, di poter/voler ri- RESPONSABILE SCIENTIFICO PER LA FORMAZIONE
cevere soddisfazione, in virtù della ragione che ri- ® RIPRODUZIONE RISERVATA

la MEDIAZIONE nasce con l’intento di assolvere


un duplice compito di ricerca e di incontro,
dove liberi professionisti, accademici,
ed addetti ai lavori propongono pubblicamente
le proprie opinioni, esperienze ed elaborazioni.

17
la MEDIAZIONE & Tecnica di Diana Tramma

La gestione del tavolo della mediazione

Fra i vari compiti del mediatore vi è quello di fasi della mediazione ed all’interno dello step di
gestire il tavolo della mediazione. Ma questo cosa Branstorming, il trasferimento delle parti in ap-
comporta? posita stanza ad esso dedicata ed attrezzata (con
Si può pensare di affrontare l’argomento su lavagna ad es.) affinché le parti possano “pren-
due livelli diversi: un primo livello è quello “este- dere fiato” dopo la prima fase critica di gestione
tico”1; per poi passare a ragionare su di un livello del conflitto latente ed affrontare quindi con più
“contenutistico”2. lucidità la fase di problem solving.
Da un punto di vista estetico, pensiamo al luo- L’argomento è suscettibile di essere ulterior-
go della mediazione (o “tavolo” della mediazione) mente approfondito con nuovo apporti scientifici
come uno spazio fisico preposto ad accogliere le e sociologici e sarebbe interessante prenderne
parti, con le loro istanze ed i loro vissuti. Pensiamo parte.
pertanto al “setting” della Mediazione. Per quanto attiene al “contenuto” dell’attività
Lo studio della prossemica3 porta ad osservare di gestione del tavolo di mediazione, vale eviden-
come determinate caratteristiche del setting pos- ziare subito che il ruolo del mediatore è quello an-
sano aiutare le parti a sentirsi più accolte ed a che di fornire una GUIDA alle parti che si accin-
loro agio, in una fase in cui la relazione di fiducia gono ad affrontare i PERCORSO di mediazione.
con il mediatore si deve ancora instaurare ed il La procedura di mediazione deve essere per
“ghiaccio” non si è ancora rotto. Pensiamo, quindi, sua stessa natura informale, il mediatore con il
ad un primo incontro tra le parti ed il mediatore, consenso delle parti può decidere autonomamente
ove questi non si siano mai conosciuti e l’ambiente lo sviluppo dell’iter ed anche il luogo più confa-
non sia già stato esplorato. Ciò vale per la me- cente alle necessità dei “mediandi”. Ciò comporta
diazione familiare in primis ma anche per la me- che, anche in un contesto più istituzionalizzato
diazione civile e commerciale. come quello della Mediazione Civile e Commer-
In formazione, ai mediatori viene consigliato ciale, qui Italia posta sotto il controllo degli Or-
di far in modo che le parti si siedano attorno ad ganismi di Mediazione, il mediatore possa anche
un tavolo rotondo, preferibilmente trasparente (di variare la sede dell’incontro rispetto quella del-
vetro) e che tale tavolo abbia una dimensione utile l’Organismo, se concordato tra le parti, mediatore
a rispettare i confini della “zona di protezione” di e Responsabile dell’Organismo5; magari conside-
ciascuno. Il tavolo, però, non dovrebbe neanche rando più adeguato un setting diverso. A chi vi
essere eccessivamente grande nelle dimensioni; scrive, a titolo esemplificativo, è capitato in due
la qual cosa distanzierebbe troppo le parti con casi di mediazione civile e commerciale di decidere
conseguenze sul loro comportamento in media- (constatata la disponibilità e l’inclinazione delle
zione. Alcune altre scuole di pensiero prediligono parti) di gestire un specifica fase negoziale in un
l’assenza di ostacoli tra le parti che, beneficiando contesto conviviale.
di semplice sedie, non vedranno frapporsi fra loro Ciò che interessa è che il mediatore dovrà
alcun tavolo divisorio. mantenere il polso della situazione, porre confini
L‘esperienza, al di là della teoria, porta a rite- e chiarire sin da subito alcune regole da rispet-
nere che il giusto spazio prossemico vari a secon- tare. Figurativamente, poiché di tavolo di media-
da degli individui, della loro cultura, provenienza zione qui si sta trattando, si può azzardare la si-
e sostrato sociale. Il mediatore potrà dunque ca- militudine fra il più benevolo dei croupier di una
pire nel corso dell’incontro se vi siano diverse esi- sala da gioco ed il mediatore: il mediatore può
genze a cui sarebbe bene a accondiscendere. essere visto come colui che fornisce gli strumenti
Altro interessante spunto lo forniscono Fisher alle parti per gestire ed eventualmente risolvere
e Ury, celeberrimi esponenti della Mediazione Ne- il loro conflitto. Il banco salta quando lo richie-
goziale della Harvard School (Fisher, Ury). Nel loro dono le parti, essendo opportuno sia del tutto vo-
libro manifesto “L’Arte del Negoziato”4 consigliano, lontaria la loro permanenza e la loro disponibilità
nella sezione dedicata alla conduzione delle varie a mettersi in gioco, ma salta anche quando il me-

18
la MEDIAZIONE & Tecnica

diatore si rende conto che le regole non sono sta- quanto portano sul tavolo della mediazione e sce-
te rispettate. vro da digressioni (magari tecniche) che allonta-
nino dalla ricerca delle reali esigenze. Equivalente
Tali regole, dunque, sono: affinché non si insinui il dubbio, nella parte che
dovesse mai aver beneficiato di un consistente
1. Rispetto fra le parti minor tempo a disposizione (in fase di sessione
Pensiamo al luogo della mediazione come quel- congiunta così come in colloquio separato), di una
lo deputato in primis all’ascolto delle persone che non neutralità del mediatore.
si rivolgono al mediatore. Ciò comporta che esse I tempi, però, non devono rispettare solo limiti
possano portare anche emozioni e colorire la di- di durata che convenzionalmente o normativa-
scussione con toni accesi ma pur sempre rispettosi mente vengono posti. Perché la mediazione sia
del luogo e dei soggetti che si siedono attorno al davvero efficace è bene rispettare anche i tempi
tavolo della mediazione. Questo equilibrio non è di elaborazione delle parti fra un incontro e l’altro.
scontato nÈ spontaneo. Nella mediazione familiare Questo comporta che, ad esempio, a seguito di
così come in quella civile e commerciale (in questo un incontro carico di significati e denso di emo-
ultimo caso, pensiamo alle materie obbligatorie zioni, possa essere utile concedere alle persone
in cui la relazione dei confliggenti ha un certo un lasso di tempo più lungo sino all’incontro suc-
spessore quali le successioni e le divisioni, ad cessivo, anche per lasciare decantare consapevo-
esempio) spesso i mediandi, nel corso degli in- lezze o obiettivi raggiunti.
contri, arrivano a toccare nervi scoperti che indu- Idealmente, infine, sarebbe opportuno la me-
cono a reazioni difensive come quella di una ener- diazione intervenisse in un momento in cui il con-
gica irascibilità. Eppure non si può pensare di non flitto si sta effettivamente scalando7 e non si sia
dare spazio anche a questo, dobbiamo considerare già “incancrenito” negli anni (ma questo non è un
che in mediazione le parti spesso hanno l’ultima elemento controllabile dal mediatore). I mediandi,
occasione di potersi parlare liberamente (la rela- con l’aiuto del mediatore, hanno infatti l’opportu-
zione è ad un punto di rottura e fra le alternative nità di “modellare l’argilla fresca del conflitto” con
possibili vi è quello di avviare una causa) e per molta più semplicità rispetto a quella già seccata
facilitare la re-instaurazione del canale comuni- per il protrarsi del tempo di esposizione. Per la
cativo spesso è necessario consentire alle persone scrivente, infatti, la mediazione è proprio questo:
di togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa (nel un percorso in cui le persone sono protagoniste
migliore dei casi). Starà al mediatore contenere e il mediatore usa tutti gli strumenti a disposizione
il flusso emotivo, senza ostruirlo, di modo tale che per portarle verso la realizzazione dell’opera che
segua il suo naturale corso è la trasformazione della relazione se non addi-
rittura la composizione di una soluzione.
2. Tempi
Nella mediazione familiare, indicativamente, 3. Trasparenza
ci si dà comunemente un arco di incontri massimi Il principio della trasparenza è passibile di es-
nel numero di dodici. Questo anche per evitare di sere declinato sotto diversi punti di vista. Si può
generare confusione sulle finalità del percorso sinteticamente ed esemplificatamente riassumere
(che talvolta viene inteso originariamente dagli il concetto comunicando che gli attori coinvolti in
utenti come una sorta di terapia di coppia, errore mediazione devono operare ed agire in modo leale
che va corretto sin dal primo incontro informativo e collaborativo affinché sia tutelati gli interessi ed
col mediatore). Nella mediazione Civile e Com- i bisogni di tutti.
merciale è la normativa (D.Lgs. 28/2019) a di- Mi riferisco, a titolo esemplificativo, anche alla
sporre che la durata massima del procedimento gestione degli accordi economici e patrimoniali in
sia di tre mesi, fatta salva deroga di comune ac- fase di negoziazione.
cordo disposta dalle parti. Cito solo queste due Vale la pena ricordare come solo il giudice, nel
mediazioni, trattazione a parte sarebbe opportuno caso di separazione giudiziale, possa disporre l’esi-
svolgere per altre species di mediazioni sotto l’uni- bizione di atti e documenti. Si può pensare però
co genus: la mediazione penale, che aderisce al che il mediatore, dal momento che il percorso è
sistema di Giustizia Riparativa, ad esempio. volontario, qualora lo ritenga possa avvalersi della
Vale solo la pena di accennare che la combi- facoltà di avanzare tale richiesta, che i mediandi
nazione tra la regola del tempo e quella del ri- possono assecondare o meno, in ossequio all’an-
spetto tra le parti, presenta il tema la questione zidetto principio di trasparenza. Si può pensare,
dei tempi di esposizione: in fase di sessione con- altresì, che egli rimetta l’incarico qualora questa
giunta (colloquio con tutte le parti presenti) sa- richiesta non venga accettata.
rebbe opportuno offrire ai mediandi un tempo ra-
gionevole ed equivalente dedicato al racconto del 4. Equilibrio
proprio punto di vista6. Ragionevole vuol dire utile Il Codice Europeo di Condotta dei Mediatori
a che le parti, con le loro parole, rappresentino all’art. 3 cita “Il Mediatore condurrà le operazioni

19
la MEDIAZIONE & Tecnica

in maniera appropriata, tenendo conto delle cir- mestica (nota come Convenzione di Istanbul), al-
costanze del caso, includendo possibili disequilibri l’art. 48 prevede l’adozione delle necessarie mi-
di potere ed il ruolo della legge…”. sure legislative, o di altro tipo, per «vietare il ri-
Gli esempi possono essere innumerevoli. Pen- corso obbligatorio a procedimenti di soluzione al-
siamo, nel caso della Mediazione Civile e Com- ternativa delle controversie, incluse la mediazione
merciale ad istanza volontaria, a due parti cui una e la conciliazione, in relazione a tutte le forme di
rappresentata da una affermata grande azienda violenza che rientrano nel campo di applicazione
e l’altra dal piccolo fornitore il cui fatturato è de- della presente Convenzione».
rivato per la gran parte dall’indotto con la prima:
questo potrebbe essere un caso di disequilibrio di 5. Riservatezza
potere. Questo tema meriterebbe una trattazione ap-
Pensiamo anche alla Mediazione Familiare. Co- profondita per gli argomenti trasversali che si po-
me ho avuto modo concentrare qui sulla media- trebbero toccare come, ad esempio, la gestione
zione familiare, qui il ruolo del mediatore non può della notizia di reato oppure l’intreccio con la nuo-
essere solo quello di facilitatore, talvolta deve for- va normativa sulla Privacy. Qui rileva solo sotto-
nire sostegno alla parte più debole, se esiste, for- lineare come sia il mediatore (soggetto anche al
nendo degli strumenti di supporto ed affidando la segreto professionale) sia le parti, ma anche tutte
persona ad una rete che possa proteggerla. Parlo le persone che vengono coinvolte nella procedura
dei casi di violenza in famiglia. Violenza non solo (si pensi al personale in servizio presso le segre-
fisica ma anche psicologica ed economica. Parlo terie degli Organismo di Mediazione ad esempio)
di quelle situazioni in cui uno dei componenti della siano tenute alla riservatezza circa quanto ven-
coppia in fase di separazione vive una situazione gano a conoscenza durante il percorso ai sensi
non solo di conflittualità con il partner ma anche dell’art 9 e 10 del D.Lgs. 28/2010 -per la media-
uno stato di difficoltà dovuto ad un potere eser- zione Civile e Commerciale- ed in ottemperanza
citato dal partner stesso al fine del controllo e de- a quanto disposto dall’art. 4 del Codice Deonto-
molizione sistematica della propria persona. Ciò logico della F.I.A.ME.F. -per i mediatori familiari-
che, infatti, differenzia il conflitto dalla violenza . Il mediatore pertanto deve esplicitare questo
è il degenerare di una situazione fisiologica (con- dovere ed opportuno anche sarebbe far firmare
flitto) in patologica e disfunzionale. I confini sono apposita dichiarazione.
labili, il mediatore non ha la funzione di psichiatra
o psicoterapeuta ma è sua precisa responsabilità, In conclusione, si può ritenere che la gestione
si può pensare, rendersi competente almeno per del tavolo della mediazione coinvolga diversi in-
riconoscere i segnali di un abuso (anche inconsa- teressanti aspetti e che sarebbe stimolante con-
pevole, per la vittima) ed a quel punto interessare frontarsi tra mediatori e non.
la rete di sostegno che si sarà creato con la sua
professione (con il consenso della “vittima”): cen- DIANA TRAMMA
tri antiviolenza, psicoterapeuti/psichiatri, legali, MEDIATRICE CIVILE E COMMERCIALE
assistenti sociali. MEDIATRICE FAMILIARE
Va ricordato che la Convenzione del Consiglio MEDIATRICE PENALE
d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la vio- ® RIPRODUZIONE RISERVATA
lenza nei confronti delle donne e la violenza do-

1
Senza un diretto riferimento all’esperienza artistica, la parola è passata una società, infatti, può essere limitata, senza che perda tuttavia rile-
anche nel linguaggio comune per indicare l’aspetto e i caratteri soprat- vanza sociologica, allo studio della distribuzione della popolazione sullo
tutto esterni di oggetti, prodotti, operazioni suscettibili di essere con- spazio fisico, alle trasformazioni impresse al territorio, alle forme di in-
siderati esteticamente; sediamento e così via.
2
Che si riferisce al contenuto, al valore dell’oggetto. 4
“Getting to yes” (1981)
3
(Cit, Treccani): parte della semiologia che studia il significato assunto, 5
Vedi Regolamento di Mediazione in vigore presso la Camera Arbitrale
nel comportamento sociale dell’uomo, dalla distanza che l’individuo di Milano. Prendo questo ultimo a riferimento poiché lo considero tra i
frappone tra sé e gli altri e tra sé e gli oggetti, e quindi, più in generale, più autorevoli e meglio rispecchianti le disposizioni contenute nel D.M.
il valore attribuito da gruppi sociali, diversi culturalmente o storicamente, n. 180/2010 Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle
al modo di porsi nello spazio e al modo di organizzarlo. Uno spazio (fi- modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione
sico, o sociale) può essere vissuto in modi differenti sia che si tratti, e dell’elenco dei formatori per la mediazione, nonché l’approvazione
per es., di uno spazio (fisico) angusto e accidentato, oppure esteso e delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell’articolo 16 del de-
facilmente occupabile, sia che si tratti di uno ‘spazio’ all’interno di un creto legislativo 4 marzo 2010, n. 28.
partito politico, di una entità di lavoro, della famiglia, del gruppo di vi- 6
Cfr. dottrina di José Ortega y Gasset. “Ei fu” un noto intellettuale, scrit-
cinato, e così via. Nell’ambito della famiglia, per es., fenomeni quali tore e filosofo legato al Noucentisme (movimento di rinnovamento cul-
l’espansione affettiva, l’isolamento, la promiscuità dei sessi e delle ge- turale che cercava di rompere con le forme del passato), prospettivismo
nerazioni sono strettamente dipendenti dall’organizzazione e dall’oc- (non esiste una sola verità ma ognuno di noi ha la propria visione della
cupazione degli spazi interni. Lo stesso vale per la formazione di gruppi vita) e il raciovitalismo in un momento tra gli attimi prima istituzione
di vicinato negli agglomerati urbani, dove, per quanto gli spazi siano della Seconda Repubblica e la dittatura di Franco. In mediazione non
notoriamente piccoli, si assiste a una scarsa formazione di interazione, si ricerca la Verità ma si fornisce lo spazio alle parti per raccontare la
in quanto vengono a mancare le occasioni di incontro tra gli inquilini. Loro verità.
La sociologia stessa può essere definita una p. generale. L'analisi di 7
Friedrich Glasl, 1982.

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la MEDIAZIONE & Condominio di Mauro Stucchi e Sara Sorrentino

Liti in condominio:
mediazione e procedura

La mediazione è obbligatoria in caso di liti condo- zione è quello relativo all’impugnazione delle delibere
miniali che derivano dal mancato rispetto o dall’errata assembleari, ossia l’atto con l'atto con il quale il con-
applicazione delle norme del Codice civile relative al domino dissenziente rispetto ad una decisione dell'as-
condominio. semblea (o comunque astenutosi o assente alla riu-
La legge 220/2012 di riforma del Condominio, tra nione) chiede al Giudice di stabilire se essa è illegittima
le varie novità, ha chiarito, modificando l’art. 71 quater perché in contrasto con la legge o con il regolamento
disp. att. c.c., quali siano le controversie in materia condominiale. In assenza di impugnazione la delibera
di condominio che, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, si presume valida ed è, pertanto, vincolante per tutti
ora, 1bis, D. Lgs. 28/2010, cosi come modificato dalla i condomini, anche se assenti o dissenzienti.
L. 09.08.2013, n. 98, entrata in vigore sul punto dal
21.09.2013, sono soggette al preventivo tentativo ob- L’impugnativa delle delibere assembleari
bligatorio di mediazione, quale condizione di proce- L’art. 1137, primo comma, c.c. stabilisce che "Le
dibilità della domanda giudiziale. deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli ar-
La legge n. 98/2013, nel parlare di materia con- ticoli precedenti sono obbligatorie per tutti i condomini.
dominiale si riferisce a tutte quelle liti derivanti dal Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al rego-
mancato rispetto o dall’errata applicazione delle di- lamento di condominio ogni condomino assente, dis-
sposizioni relative al condominio contenute nel codice senziente o astenuto può adire l'autorità giudiziaria
civile (in particolare agli artt. 1117-1139 e artt. 62- chiedendone l'annullamento nel termine perentorio di
69 disp. att. c.c. richiamati dall’art. 71 quater disp. trenta giorni, che decorre dalla data della deliberazione
att. c.c.). Tale norma specifica che “per controversie per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunica-
in materia di condominio, ai sensi dell’articolo 5, com- zione della deliberazione per gli assenti.
ma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, si L'azione di annullamento non sospende l'esecu-
intendono quelle derivanti dalla violazione o dall’errata zione della deliberazione, salvo che la sospensione sia
applicazione delle disposizioni del libro III, titolo VII, ordinata dall'autorità giudiziaria.
capo II, del codice e degli articoli da 61 a 72 delle pre- L'istanza per ottenere la sospensione proposta pri-
senti disposizioni per l’attuazione del codice “. ma dell'inizio della causa di merito non sospende né
Il nuovo articolo 71 quater disp. att. c.c., 1° com- interrompe il termine per la proposizione dell'impu-
ma, recita “Per controversie in materia di condominio, gnazione della deliberazione. Per quanto non espres-
ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo samente previsto, la sospensione è disciplinata dalle
4 marzo 2010, n. 28, si intendono quelle derivanti norme di cui al libro IV, titolo I, capo III, sezione I,
dalla violazione o dall’errata applicazione delle dispo- con esclusione dell'articolo 669-octies, sesto comma,
sizioni del libro III, titolo VII, capo II, del codice e del codice di procedura civile.”
degli articoli da 61 a 72 delle presenti disposizioni per Tale norma vincola, dunque, tutti condomini, com-
l’attuazione del codice”. presi assenti e dissenzienti, al rispetto di quanto deciso
In conclusione, tutte le volte in cui sorge una con- dalla maggioranza in assemblea.
troversia relativa al rispetto di una delle regole poste La delibera è annullabile se impedisce la parteci-
dalla legge in materia di condominio (oltre che dal re- pazione, alla discussione e alla votazione di un punto
golamento di condominio, in quanto a sua volta pre- all'ordine del giorno o se tenuta su un argomento che
visto dalle regole del codice civile richiamate), il legi- non era all'ordine del giorno; per il mancato rispetto
slatore impone che prima di iniziare un giudizio si deb- delle norme per la convocazione dei condomini o la
ba tentare la strada della mediazione. mancata distinzione fra spese ordinarie e straordina-
rie; per il mancato rispetto o la modifica dei criteri le-
Mediazione e impugnazione gali di ripartizione delle spese se non è stata presa
delibera assembleare all'unanimità; se modifica i criteri di ripartizione delle
Una controversia compresa tra quelle in preceden- spese per la manutenzione e la riparazione dei lastrici
za citate per le quali il Legislatore ha previsto come solari come da art. 1126 cod. civ.
obbligatorio lo strumento della procedura di media- Il vizio che determina annullabilità è senza dubbio

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la MEDIAZIONE & Condominio

meno grave di quello che affligge le delibere nulle. La L’azione di annullamento non sospende
sentenza di annullamento sarà costitutiva: la delibera l’esecuzione della delibera
sarà annullata solo con pronuncia del giudice, prima Il terzo comma dell’articolo 1137 chiarisce però
di questa sarà infatti efficace benché viziata. che l’azione di annullamento “non sospende l’esecu-
Si evidenzia che l'art. 1137 del cod. civ. riguarda zione della deliberazione”. Il giudice tuttavia può di-
solo le delibere annullabili, mentre le delibere nulle sporre diversamente ove ravvisi subito come fondati
non rientrano nella fattispecie. Anche per questo il i presupposti dell’azione di annullamento.
termine per l'impugnativa di 30 giorni vale solo per Il provvedimento di sospensione dell’esecuzione
le delibere annullabili, mentre per le delibere nulle di delibera di assemblea condominiale ex art. 1137,
vale come già detto, l'imprescrittibilità. secondo comma, c.c. ha natura di misura cautelare,
L’iniziativa può essere assunta esclusivamente da per la cui adozione – pur nel silenzio del testo nor-
chi abbia votato contro la deliberazione impugnata, mativo – appare necessario l’accertamento dei pre-
da chi si sia astenuto dal votare (secondo giurispru- supposti del fumus boni iuris e del periculum in mora.
denza ormai costante) o da chi sia stato assente. La Esso configura un’ipotesi di provvedimento d’urgenza
deliberazione deve avvenire sempre con l'indicazione «speciale», per tale motivo, ai fini della concessione
nominativa dei voti espressi e gli astenuti sono da della misura che ci occupa occorrerà pertanto com-
contare fra i voti contrari. Legittimati a proporre im- parare, da una parte, il danno che subirebbe il con-
pugnazione, sia pure limitatamente alle delibere nulle domino per effetto dell’esecuzione della delibera im-
(Cass. civ., 16 novembre 1992, n. 12281), sono pure pugnata, e, dall’altra, il danno che subirebbe il con-
i condomini che hanno votato a favore, tranne che dominio in connessione alla sospensiva della stessa,
con il proprio voto non abbiano assunto o riconosciuto sicché la sospensiva potrà essere concessa solo quan-
una loro personale obbligazione (Cass. civ., 19 febbraio do il pregiudizio derivante al primo sia più grave di
1997, n. 1511). Altri soggetti legittimati a proporre quello derivante al secondo.
impugnazione sono l'amministratore (ma soltanto se
ha anche la qualifica di condomino) e il conduttore li- Omessa convocazione come ipotesi
mitatamente alle delibere in ordine alle quali abbia di annullabilità
diritto di voto. Non può invece proporre impugnazione Fra le ipotesi di annullabilità non disciplinate dal
il condomino che abbia alienato l'appartamento riser- codice è importante citare l’omessa convocazione di
vandosi la proprietà del posto auto; ciò in quanto, es- un condomino. La Corte di Cassazione a Sezioni Unite,
sendo tale riserva inopponibile al condominio, il ven- risolvendo un precedente contrasto di giudicati, ha
ditore dev'essere ormai considerarsi terzo rispetto al sancito con sentenza 4806 del 2005 l’annullabilità
condominio e quindi impossibilitato a partecipare alle delle delibere non precedute da convocazione per uno
assemblee e ad impugnare le relative delibere (Cass. o più condomini.
civ., 10 gennaio 1990, n. 9).
La nullità delle delibere
Termini per proporre opposizione ell’assemblea condominiale
L’ azione deve essere proposta, sotto pena di de- L’azione di nullità delle delibere condominiali, più
cadenza, entro trenta giorni, i quali decorrono, per i che trovare una compiuta disciplina nel codice civile,
dissenzienti (e gli astenuti), dal giorno in cui si è svolta è stata frutto di un’attenta analisi giurisprudenziale.
l’assemblea, mentre per gli assenti, dalla data in cui La nullità è quel vizio che non consente alla delibera
hanno avuto comunicazione della deliberazione stessa di spiegare i propri effetti giuridici. Si tratta di un vizio
da parte dell’amministratore. Ai fini della decorrenza, più grave delle ipotesi di annullabilità. Nel caso di im-
non è necessario (ci riferiamo agli assenti) che il ver- pugnazione delle delibere condominiali nulle, il giudice
bale sia stato comunicato al destinatario seguendo emetterà una sentenza di accertamento e non costi-
particolari formalità, essendo sufficiente che il con- tutiva. La delibera è già nulla, il giudice non fa altro
domino ne abbia comunque acquisito compiuta cono- che accertare tale circostanza.
scenza (Cass. civ., 5 maggio 1975, n. 1716). Se il ter- In assenza di una specifica previsione legislativa
mine per proporre opposizione cade di giorno festivo, al riguardo, pertanto, la Cassazione nella sua costante
per alcuni giudici è automaticamente prorogato al pri- giurisprudenza ha delineato i casi di nullità delle de-
mo giorno successivo non festivo, mentre per altri libere assembleari.
(Trib. Napoli, 31 gennaio 1980) la proroga è esclusa. Secondo la Suprema Corte una decisione adottata
Può accadere che, in seguito alle rimostranze mosse dall’assemblea è nulla:
da un condomino all'operato dell'amministratore, l'as- a) se manca degli elementi essenziali;
semblea ne ratifichi il comportamento; in tale ipotesi b) quando l’oggetto è illecito (contrario alle norme di
il termine per proporre l'impugnazione non decorre buon costume);
dal giorno il cui l'amministratore ha posto in essere il c) se incide su diritti individuali;
comportamento contestato dal condomino, ma da d) se incide sulla proprietà esclusiva di un condomino.
quello in cui l'assemblea ne ratifica l'operato o (per L’ incertezza del confine tra nullità e annullabilità
gli assenti) il verbale viene comunicato all'interessato delle delibere assembleari è stata superata dalle Se-
(Cass. civ., 9 giugno 1990, n. 6620). zioni Unite della Suprema Corte di Cassazione nel

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la MEDIAZIONE & Condominio

2005. Con la sentenza n. 4806, infatti, si è affermato dal deposito del verbale presso la segreteria dell’or-
che sono da "qualificarsi nulle le delibere prive degli ganismo di mediazione.
elementi essenziali, le delibere con oggetto impossibile Ne consegue che l’atto di citazione avente ad oggetto
o illecito (contrario all'ordine pubblico, alla morale o l’anzidetta impugnativa deve essere portato a notifica
al buon costume), le delibere con oggetto che non entro il termine di trenta giorni che deve decorrere nuo-
rientra nella competenza dell'assemblea, le delibere vamente per una sola volta dal deposito del verbale
che incidono sui diritti individuali sulle cose o servizi conclusivo del procedimento di mediazione.
comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei con- Di tale avviso è anche la Corte d’Appello di Palermo
domini, le delibere comunque invalide in relazione al- che con sentenza n. 1245/2017 stabilisce che: in tema
l'oggetto". Di contro, sono da "qualificarsi annullabili di impugnazione di delibera assembleare, il termine
le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione decadenziale di trenta giorni interrotto a seguito della
dell'assemblea, quelle adottate con maggioranza in- comunicazione di convocazione innanzi all’organismo
feriore a quella prescritta dalla legge o dal regolamen- di mediazione, riprende nuovamente a decorrere, per
to condominiale, quelle affette da vizi formali, in vio- un ulteriore termine di trenta giorni, a far data dal de-
lazione di prescrizioni legali, convenzionali, regola- posito del verbale presso la segreteria dell’organismo
mentari, attinenti al procedimento di convocazione o di mediazione.
di informazione dell'assemblea, quelle genericamente In conclusione, quindi, trattandosi di interruzione
affette da irregolarità' nel procedimento di convoca- del termine di 30 giorni, si hanno da capo tutti i 30
zione, quelle che violano norme che richiedono qua- giorni per depositare la domanda presso la sede giu-
lificate maggioranze in relazione all'oggetto" (così diziaria competente.
Cass. SS.UU. n. 4806 del 2005). L’art. 71 quater disp. att. c.c., 2° comma, prevede
che “la domanda di mediazione deve essere presen-
Chi può impugnare la delibera nulla tata, a pena di inammissibilità, presso un organismo
L’azione di nullità prescinde dai requisiti soggettivi di mediazione ubicato nella circoscrizione del tribunale
dell’articolo 1137 del codice civile. La legittimazione nella quale il condominio è situato”.
non sarà dunque limitata, come nelle ipotesi di an- Al procedimento di mediazione il condominio è le-
nullabilità, ai condomini assenti, dissenzienti o aste- gittimato a partecipare nella persona dell’amministra-
nuti, ma estesa a qualunque condomino vi abbia in- tore, assistito necessariamente da un avvocato, pur-
teresse. In questo senso si è pronunciata recente- chè egli sia provvisto di autorizzazione riportata in se-
mente la Cassazione Civile con sentenza 15402 del no a una delibera assembleare.
2013 e, allo stesso modo con numero 1510 del 1999. L’ articolo 8 del D. Lgs. 28/2010 prevede che “…al
A differenza delle delibere annullabili, quelle nulle primo incontro e agli incontri successivi, fino al termine
possono impugnarsi senza limiti di tempo. Non vi sono della procedura, le parti devono partecipare con l’as-
dunque termini da rispettare né decorrenze. sistenza dell’avvocato”. Da queste norme traiamo due
importanti principi giuridici, ossia che per le mediazioni
Mediazione obbligatoria obbligatorie la parte deve essere assistita da un av-
In tema di impugnazione occorre tuttavia precisare vocato e che la partecipazione del legale deve esserci
che il giudizio di merito è solo eventuale perché la per tutta la durata del procedimento, sin dal primo
materia condominiale rientra nell’alveo di applicazione incontro.
della mediazione civile e commerciale obbligatoria, la Rispetto alla procedura della mediazione, l'ammi-
quale assurge a condizione di procedibilità della do- nistratore ha il mero potere di rappresentante della
manda giudiziale (art. 5 del D.Lgs. 28/2010). volontà assembleare; in poche parole egli non ha alcun
Il procedimento deve essere avviato da chi «inizia margine di scelta e deve limitarsi ad eseguire quanto
le ostilità» entro il suddetto termine di 30 giorni. stabilito dall'assemblea.
Con riferimento a tale questione la problematica In buona sostanza, ricevuta la comunicazione di
principale è capire il temine entro il quale il condomino convocazione davanti ad un organismo di mediazione
possa agire in giudizio a seguito del fallimento della in relazione alla contestazione di una delibera assem-
mediazione ed è fondamentale comprendere se con bleare, l'amministratore dovrà convocare l'assemblea
il deposito dell’istanza di mediazione abbia inizio l’in- per farsi dare istruzioni in merito al da farsi.
terruzione o sospensione dei termini per l’impugna- In tale contesto dev' essere interpretato l'articolo
zione in sede giudiziaria. 71 quater terzo comma, delle disposizioni di attuazione
Tale situazione viene chiarita dalla recente senten- del Codice civile, dove si prevede che per la parteci-
za del Tribunale di Milano n. 13360/2016 la quale sta- pazione alla mediazione sia necessaria una preventiva
bilisce che il termine decadenziale di trenta giorni pre- delibera assembleare.
visto dalla legge ai fini della tempestività dell’azione L’art. 71 quater disp. att. c.c. dispone, al terzo
ex art.1137 c.c., relativa all’impugnazione della deli- comma, che l’amministratore, in rappresentanza del
bera dell’assemblea condominiale, subisce un’ inter- condominio, “al procedimento è legittimato a parteci-
ruzione a seguito della proposizione dell’istanza di me- pare, sia come istante sia come convenuto, previa de-
diazione e riprende nuovamente a decorrere, ai sensi libera assembleare da assumere con la maggioranza di
dell’art.5, comma 6, D.Lgs. n. 28 del 2010, a far data cui all’art. 1136, secondo comma, del codice civile”.

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la MEDIAZIONE & Condominio

Il quorum deliberativo deve essere costituito, sia zione non abbia, altresì, stabilito i relativi poteri ne-
in prima che in seconda convocazione, da un numero goziali di sorta, pur esplicando le singole ipotesi di
di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti esercizio.
in assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio, Ad ogni modo, l'art. 71-quater delle disposizioni
ferma restando ovviamente la validità del quorum co- di attuazione al codice civile stabilisce il valore dei
stitutivo di cui al primo e al secondo comma dell’art. quorum deliberativi e costitutivi necessari per l' ap-
1136 c.c., formato dai condomini che rappresentino: provazione di una proposta di mediazione.
in prima convocazione, la maggioranza dei partecipanti L'articolo in commento non declina la maggioranza
al condominio e di due terzi del valore dell’intero edi- assembleare in funzione del contenuto dell'accordo,
ficio; in seconda convocazione, un terzo dei parteci- ovvero delle singole materie trattate; ma si limita a
panti al condominio e almeno un terzo del valore del- richiamare il contenuto del secondo comma dell’art.
l’edificio. 1136 c.c.
Quando, per qualunque motivo, non c’è un am- In conclusione, è importante conferire all'Ammi-
ministratore in carica, il condominio è rappresentato nistratore il potere di partecipare e di gestire tutte
in mediazione dal curatore speciale nominato dal giu- le fasi della procedura, ferma restando, ovviamente,
dice ai sensi dell’art. 65 disp. att. c.c., su istanza di la convalida assembleare dell'eventuale accordo con-
un condomino o di un terzo di coloro che vogliano in- clusivo.
staurare una controversia contro il condominio. In In tal modo, si terranno due assemblee condo-
questo caso il curatore speciale deve presentare al- miniali. La prima per conferire all'Amministratore
l’organismo di mediazione copia del provvedimento l'autorizzazione a partecipare all'intera procedura
giudiziario di nomina. mediazione. La seconda per convalidare l'eventuale
Poiché il primo incontro in mediazione dovrebbe accordo.
svolgersi entro quindici giorni dalla presentazione del- La partecipazione effettiva a tutta la procedura di
l'istanza, l'art. 71 quater disp. att. c.c., quarto comma, mediazione è vivamente consigliata, poichè la norma-
compensa l'art. 66 disp. Att. C.c. con l'art. 8 del D. tiva vigente punisce la mancata partecipazione alle
Lgs. 28/2010, prevedendo che "Se i termini di com- predetta procedura.
parizione davanti al mediatore non consentono di as- In particolare, l’art. 8 del D.Lgs. 28/2010, comma
sumere la delibera di cui al terzo comma (cioè di te- 4 - bis prevede le seguenti possibilità, in caso di man-
nere l'assemblea chiamata a decidere se partecipare cata partecipazione della parte al procedimento di me-
al procedimento di mediazione), il mediatore dispone, diazione:
su istanza del condominio, idonea proroga della prima a) in caso di mancata partecipazione senza giustificato
comparizione". motivo al procedimento di mediazione il Giudice
Naturalmente questa fattispecie si ha quando può trarne argomenti di prova nel successivo giu-
l'edificio si pone come soggetto chiamato a parteci- dizio ai sensi dell'art. 116, comma 2, c.p.c. (il quale
pare alla mediazione e non come colui che adisce l'or- prevede che: "il giudice può desumere argomenti
ganismo. di prova dalle risposte che le parti gli danno a nor-
In ogni caso, la delibera assembleare è condizione ma dell'articolo seguente, dal loro rifiuto ingiusti-
necessaria della legittima presenza del rappresentante ficato a consentire le ispezioni che egli ha ordinate
dell'edificio. e, in generale, dal contegno delle parti stesse nel
Lo stesso dicasi per l'eventuale proposta formulata processo");
dalla controparte o dal mediatore, di cui all'art. 11, b) il Giudice condanna la parte costituita che, nei casi
comma 2, del D. Lgs. 28/2010, in quanto il mediatore previsti dall'art. 5, non ha partecipato al procedi-
fissa il termine per l'accettazione della proposta di mento senza giustificato motivo, al versamento al-
conciliazione, tenendo conto della necessità per l'am- l'entrata del bilancio dello Stato di una somma di
ministratore di munirsi della delibera assembleare. importo corrispondente al contributo unificato do-
In questo senso, dunque, dev'essere letto il citato vuto per il giudizio.
articolo 71, comma 5, delle disposizioni di attuazione
del Codice civile, per il quale «la proposta di media- I possibili esiti della mediazione. dall’accordo
zione deve essere approvata dall'assemblea con la amichevole alla formulazione della proposta.
maggioranza di cui all'articolo 1136, secondo comma, L’esito positivo della mediazione è ben rappresen-
del Codice. Se non si raggiunge la predetta maggio- tato nell’art. 11 d.lgs. n. 28/2010, che, da un lato, in-
ranza, la proposta si deve intendere non accettata». dividua diverse modalità di conciliazione della lite, da
Quindi l'amministratore è tenuto a partecipare al pro- un altro, offre una chiara differenziazione tra due atti
cedimento di conciliazione in veste di rappresentante tipici della fase conclusiva (l’uno parte integrante del-
autorizzato (necessariamente) da parte dell'assemblea l’altro) che consentono di delineare compiutamente
dei condomini. ruoli e funzioni del mediatore. “Se è raggiunto un ac-
Al pari il mandatario dei condomini non detiene al- cordo amichevole, il mediatore forma processo verbale
cun potere decisionale rispetto la ipotesi di concilia- al quale è allegato il testo dell'accordo medesimo.
zione che potrebbe discendere dal "tavolo", a meno Quando l'accordo non è raggiunto, il mediatore può
che la delibera che ne abbia autorizzato la partecipa- formulare una proposta di conciliazione. In ogni caso,

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la MEDIAZIONE & Condominio

il mediatore formula una proposta di conciliazione se È opportuno ribadire che in termine di impugnativa
le parti gliene fanno concorde richiesta in qualunque delle delibere assembleari, la legge impone di agire
momento del procedimento” (art. 11 comma 1 d.lgs.). entro trenta giorni dalla riunione, per i presenti dis-
La disposizione distingue due modalità di concilia- senzienti, ed entro trenta giorni dalla comunicazione,
zione, da collocare l’una in successione rispetto all’altra. per gli assenti. Ebbene, nel predetto termine si deve
La prima (più lineare) ipotesi è che tra le parti si depositare l’istanza di mediazione e comunicarla alla
raggiunga un “accordo amichevole”. controparte/condominio, per rispettare il termine di
L’altra presuppone che l’accordo amichevole non decadenza ed impedirne ed interromperne il decorso.
sia raggiunto e che il mediatore formuli una proposta A questo punto, conclusasi la mediazione e depositato
(su richiesta congiunta delle parti, vincolativamente, il verbale negativo, nei trenta giorni successivi, pena
ovvero di sua iniziativa, discrezionalmente, in assenza la decadenza, l’istante potrà e dovrà far partire la fa-
di richiesta congiunta). mosa e ormai benedetta impugnazione del verbale di
Entrambe le modalità conciliative sono dominate dal assemblea condominiale.
consenso, solo con esso raggiungendosi l’accordo.
Conseguenze per il condominio
effetti dell’accordo di mediazione n caso di mancata partecipazione
L’accordo raggiunto in mediazione è un contratto al procedimento di mediazione
tra le parti, espressione della volontà contrattuale In caso di delibera di diniego alla partecipazione o
delle stesse. Di conseguenza non deve essere sotto- nel caso in cui non venga raggiunta la maggioranza
scritto anche dal mediatore. necessaria, il condominio non parteciperà al procedi-
La sottoscrizione da parte dei legali delle parti, in- mento di mediazione, però la mancata partecipazione
vece, è necessaria per attribuire all’accordo l’efficacia potrà comportare l'applicazione di una sanzione pe-
di titolo esecutivo. cuniaria per il condominio ovvero costituire argomento
Se infatti manca la firma di uno o di entrambi gli di prova, ex art. 116 c.p.c. Tali conseguenze sfavore-
avvocati, l’accordo ha il medesimo valore di una qual- voli sono espressamente previste dall'art. 8, IV comma
siasi scrittura privata fra le parti, per cui, in caso di bis, del D.Lgs. n. 28/2010, il quale, infatti, dispone
inadempimento di una delle parti, l’altra dovrà formu- che «alla mancata partecipazione senza giustificato
lare un’apposita istanza al Presidente del Tribunale motivo al procedimento di mediazione, il giudice può
competente al fine di richiedere l’omologa, così come desumere argomenti di prova nel successivo giudizio
previsto dall’art 12 del Dlgs 28/10. Solo dopo aver ot- ai sensi dell'articolo 116, secondo comma, del codice
tenuto l’omologa, potrà agire per chiedere l’esecuzione di procedura civile. Il giudice condanna la parte co-
forzata dell’obbligazione contenuta nell’accordo, previa stituita che, nei casi previsti dall'articolo 5, non ha
notifica del precetto ai sensi dell’art 480 c.p.c. partecipato al procedimento senza giustificato motivo,
Se invece entrambi gli avvocati hanno sottoscritto al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di
l’accordo, in caso di inadempimento di una parte, l’al- una somma di importo corrispondente al contributo
tra non dovrà rivolgersi al Presidente del Tribunale per unificato dovuto per il giudizio» salvo che riesca a di-
ottenere l’omologa, ma potrà procedere direttamente mostrare che è stato deliberato di non partecipare alla
con l’esecuzione, sempre previa notifica dell’atto di mediazione per un “giustificato motivo”.
precetto. Ciò perché non è più necessario alcun con- Nell’ipotesi in cui nessuna delibera sia stata as-
trollo da parte di un terzo, quale quello che verrebbe sunta, non avendo l'amministratore convocato assem-
esercitato dal Presidente del Tribunale in fase di omo- blea dei condomini con all' o.d.g. il conferimento al-
logazione, dal momento che la firma dei legali attesta l'amministratore stesso della legittimazione a parte-
già la conformità dell’accordo sottoscritto alle norme cipare alla procedura de qua (indicando anche, se del
imperative di legge, all’ordine pubblico ed al buon co- caso, la posizione da assumere in sede di mediazione),
stume. emergono profili di eventuale responsabilità profes-
sionale in capo all'amministratore, ma non si applicano
Conseguenze della chiusura negativa la "sanzione" pecuniaria, né si "desumono argomenti
del procedimento di mediazione di prova" ex art. 116, comma 2, c.p.c. e ciò perché
Non appena si è in possesso del verbale negativo tali conseguenze sfavorevoli presuppongono che la
di mediazione (cosa che di regola avviene poco dopo "mancata partecipazione senza giustificato motivo"
la conclusione dell’incontro, se non contestualmente possa essere imputata al soggetto che le subisce, pre-
allo stesso) è possibile citare in giudizio la controparte supposto che fa difetto, visto che il comportamento
ed avviare il contenzioso dinanzi all’autorità giudiziaria omissivo è tenuto dall’amministratore e non dal con-
ordinaria. dominio.
La mediazione interrompe il decorso della prescri-
zione del termine di 30 giorni previsto dalla legge per Mediazione e procedimento di revoca
impugnare le delibere assembleari, pertanto, al de- ell’amministratore di condominio
posito del verbale negativo decorrerà nuovamente il L’art. 5 comma 4 lett. f) Dlgs 28/2010 esclude dalla
termine prescrizionale, entro il quale, quindi si potrà mediazione obbligatoria i procedimenti in camera di
far partire la causa. consiglio.

25
la MEDIAZIONE & Condominio

Tra questa tipologia di procedimenti rientrerebbe obbligatoria della mediazione nel caso di specie a nulla
anche l’azione per la revoca dell’amministratore di rilevando la previsione contenuta dal dlgs 28/2010
condominio, come espressamente previsto dall’art. che in via generale esclude l’applicabilità dell’obbliga-
64 disp. att. C.C.. torietà della mediazione per i procedimenti in camera
Con una pronuncia che era apparsa inizialmente di consiglio di cui agli art.li 737 e ss. c.p.c essendo
una presa di posizione isolata, il Tribunale di Padova evidente che gli art.li 64 e 71 quater disp. att. C.C.
(sentenza resa in data 24.02.2015), ha affermato l’ob- rappresentino norme speciali.
bligatorietà della procedura di mediazione anche per Ritenendo il contrario, le norme speciali risultereb-
il procedimento di revoca dell’amministratore di con- bero sostanzialmente ed implicitamente abrogate.
dominio.
Invece questo orientamento si è consolidato nella Mediazione e azione del terzo nei confronti
giurisprudenza di merito. del condominio
Infatti, il Tribunale di Macerata (decreto Un terzo può far valere un diritto di credito (o di
10.01.2018) ha confermato che, preliminarmente al altra natura) nei confronti del condominio come accade
deposito del ricorso per la revoca dell’amministratore nella fattispecie in cui una impresa edile richieda il
condominiale ai sensi degli articoli 1129 c. 11 c.c. e pagamento dei lavori di manutenzione ordinaria e stra-
64 disp. att. C.C., occorre – a pena d’improcedibilità ordinaria eseguiti al fabbricato.
della domanda – esperire il tentativo obbligatorio di Nella fattispecie in esame, l’impresa edile propone
mediazione di cui all’art. 71 quater disp. att. introdotto ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti del con-
dall’art. 5 c. 1 d.lgs. 28/2010 (in tal senso si era dominio per il pagamento del saldo del corrispettivo
espresso anche il Tribunale di Vasto 4.5.2017). e nella spiegata opposizione, il condominio eccepisce
Era sembrato che la medesima soluzione fosse sta- il mancato esperimento del tentativo di mediazione,
ta adottata anche da una recentissima ordinanza della quale condizione di procedibilità della domanda pro-
Suprema Corte (Cass. Civ. Sez.VI ordinanza 18 gen- posta in sede monitoria.
naio 2018 n. 1237). Premesso che in ogni caso non è previsto l’espe-
Ma la ratio dell’ordinanza della Cassazione ha ri- rimento della mediazione quando si intraprenda il pro-
guardato il presupposto processuale dell’impugnazione cedimento monitorio, la fattispecie è comunque inte-
ex art.111 Cost. avverso il decreto della Corte di Ap- ressante per il principio seguito dal Tribunale di Taranto
pello piuttosto che il merito della questione. con sentenza 22 agosto 2017.
La Cassazione ha dichiarato inammissibile un ri- Il Tribunale ha affermato che la materia del con-
corso ex art. 111 Cost. avverso un decreto con cui tendere non rientra tra quelle per le quali l’art. 5 d.lgs.
la Corte di Appello aveva provveduto su un reclamo n. 28 del 2010 prevede il preventivo e obbligatorio
che, non rivestendo alcuna efficacia decisoria, la- esperimento della procedura di mediazione.
sciava salva la facoltà del revocato di chiedere una Ai sensi della menzionata norma per controversie
tutela giurisdizionale attraverso un processo a co- in materia di condominio si intendono quelle derivanti
gnizione piena. dalla violazione delle disposizioni del libro III, titolo
Nel decreto della Corte di Appello era stato affer- VII, capo II del codice civile e degli artt. 61-72 delle
mato che la condizione di procedibilità non era appli- disposizioni attuative del codice civile.
cabile ai procedimenti in camera di consiglio qual è la Come noto, la legge prevede l’obbligo di esperire
revoca giudiziale. il procedimento di mediazione obbligatorio in materia
La Cassazione sembrava aver posto nel nulla il de- di condominio, procedimento che deve avvenire con
creto della Corte di Appello e, quindi, aver affermato l’assistenza di un avvocato.
la possibilità di esperire l’azione di revoca dell’ammi- Secondo però la sentenza in commento, per con-
nistratore senza passare dalla mediazione obbligatoria troversie in “materia di condominio” debbano inten-
ma, in effetti, si è pronunciata solo sulla questione dersi solo quelle contenute nelle disposizioni del codice
processuale senza entrare nel merito della questione. civile dedicate proprio al condominio degli edifici.
Il decreto collegiale del Tribunale di Macerata del Conseguentemente, restano escluse dall’ambito di
10.1.2018, invece, svolge un ragionamento sulla let- obbligatorietà della mediazione le controversie del
tura combinata della normativa e sulla specialità delle condominio con i soggetti che non sono condomini,
norme in materia di condominio premettendo a) che anche se una delle parti è lo stesso condominio.
il novellato art. 5 c. 1 bis del Dlgs 28/2010 ha disposto Ne resterebbero, pertanto, escluse le controversie
il procedimento di mediazione quale condizione di pro- in cui il condominio venga a contrapporsi a un soggetto
cedibilità della domanda giudiziale per le azioni relative terzo, come l’appaltatore nell’ambito di lite insorta a
a controversie in materie di condominio; b) che l’art. seguito di stipula di un contratto di appalto di lavori
71 quater disp. att. C.C. elenca espressamente – tra condominiali. La norma sulla mediazione obbligatoria,
le controversie condominiali – quella relativa alla re- quindi, non si applicherebbe alle controversie in cui il
voca giudiziale dell’amministratore ex art. 64 disp. Condominio si contrappone a soggetti terzi.
att. C.C.. La sentenza, come già detto, precisa in ogni caso
In ragione di quanto sopra, per il Tribunale mar- che la mediazione non è pregiudiziale ai procedimenti
chigiano non vi possono essere dubbi sull’applicabilità per ingiunzione, inclusa l’opposizione, fino alla pro-

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la MEDIAZIONE & Condominio

nuncia sulle istanze di concessione e sospensione della emessa dal Tribunale di Castrovillari è quello per
provvisoria esecuzione. cui l’onere di attivare la mediazione è a carico del
La questione in merito a chi tra il debitore-oppo- debitore opponente, in quanto parte interessata
nente ed il creditore-opposto spetti l’onere di attivare all’instaurazione e alla prosecuzione del processo
un procedimento di mediazione nel giudizio di oppo- ordinario di cognizione.
sizione a decreto ingiuntivo riveste particolare impor- Il Tribunale di Castrovillari segue l’ indirizzo giu-
tanza perché, stante la vastità del contenzioso inte- risprudenziale dominante anche se ad oggi esiste
ressato dalla mediazione ed il diffuso ricorso al pro- anche un orientamento opposto per cui l’onere di
cedimento monitorio, verte su un tema sul quale si attivare la mediazione ricade sulla parte opposto –
registra non solo un ampio dibattito in dottrina, ma creditore.
anche un perdurante contrasto nella giurisprudenza Occorre quindi accertare su quale soggetto rica-
di merito. dano le conseguenze negative dell’improcedibilità: de-
Il legislatore, infatti, tace sul punto, poiché il so- bitore opponente o creditore opposto.
pracitato articolo 5 non chiarisce a chi spetti l'onere Il primo orientamento, attualmente maggioritario,
di esperire il tentativo di mediazione nell'ipotesi in cui, sostiene che nell’ambito del giudizio di opposizione al
instaurato dall'ingiunto il giudizio di opposizione a de- decreto ingiuntivo, l’onere processuale ricada in capo
creto ingiuntivo, siano stati emessi dal giudice i prov- al debitore opponente, in quanto parte interessata al-
vedimenti sulle istanze ex artt. 648 e 649 c.p.c. l’instaurazione e alla prosecuzione del processo ordi-
Il Tribunale di Castrovillari con la sentenza n. 142 nario di cognizione, posto che, in mancanza di oppo-
del 07.02.2020 è tornato a pronunciarsi sul tema della sizione o in caso di estinzione del processo, il decreto
mediazione nel giudizio di opposizione a decreto in- acquista esecutorietà e passa in cosa giudicata.
giuntivo, relativamente a chi tra il debitore – oppo- Su di lui dovrebbero quindi ricadere le conseguenze
nente ed il creditore - opposto abbia l’onere di pro- negative nel caso di mancato esperimento del tenta-
porre l’ istanza di mediazione nel termine assegnato tivo obbligatorio di mediazione, posto che, in assenza
dal giudice di merito. di opposizione o in caso di estinzione del processo, il
Il Supercondominio “Alfa” proponeva opposizione decreto acquista esecutorietà e passa in giudicato
avverso un decreto ingiuntivo per € 36.847,90 emesso (Cass. 3 dicembre 2015, n. 24629):
dal Tribunale di Castrovillari su istanza del precedente Pertanto, in caso di opposizione a decreto ingiun-
amministratore per asseriti mancati pagamenti di com- tivo, dopo l'udienza di comparizione delle parti nella
pensi professionali, eccependo l’infondatezza della quale il giudice si pronuncia sulle istanze di conces-
pretesa avversaria poiché presuntivamente sfornita sione o sospensione della provvisoria esecuzione, lo
di riscontro probatorio. stesso assegna alle parti il termine di quindici giorni
Il precedente amministratore si costituiva in giu- per la presentazione della domanda di mediazione
dizio, ribadendo la fondatezza della propria pretesa (art. 5, c. 1-bis, d. lgs. n. 28/2010), ma per "parti"
creditoria, contestando le argomentazioni di parte op- si intende in realtà solo il debitore opponente, il quale
ponente ed, infine, chiedendo la conferma del decreto avrà l'onere di avviare il procedimento di mediazione
ingiuntivo. a pena dell'improcedibilità dell'opposizione e conso-
All’esito del giudizio, il Tribunale rigettava la do- lidamento degli effetti del decreto ingiuntivo ex art.
manda del Supercondominio “Alfa”, poiché non aveva 653 c.p.c.
partecipato alla procedura di mediazione disposta dal Il secondo orientamento, invece, ritiene che l’one-
Giudice, sebbene l’opponente avesse richiesto un dif- re processuale ben potrebbe ricadere in capo al cre-
ferimento del primo incontro. ditore ingiungente poichè nel caso dell’opposizione
L’ Organo giudicante rilevava che la predetta as- a decreto ingiuntivo attore in senso sostanziale è
senza determinava il fallimento della mediazione che colui che ha proposto la domanda di ingiunzione e il
non poteva procedere senza una delle parti coinvolte d.lgs. n. 28 del 2010, art. 5 onera dell’attivazione
nella causa. della condizione di procedibilità “chi intende esercitare
La sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari in giudizio un’azione”; (Tribunale di Firenze, Ordi-
trova il suo fondamento in alcune pronunce della Corte nanza del 17-01-2016; Tribunale di Busto Arsizio,
di Cassazione, con la quale la Suprema Corte ha posto sent. 199/2016 n.199).
in risalto due caratteristiche necessarie affinchè il pro- Tanto premesso, a causa del predetto contrasto giu-
cedimento di mediazione obbligatoria superi la con- risprudenziale, la Terza Sezione della Corte di Cassa-
dizione di procedibilità: zione ha pronunciato l’ordinanza n. 18741/2019, con
- la necessaria partecipazione personale delle parti. la quale ha rimesso la questione alle Sezioni Unite.
(sent. n. 8473/2019).
- l’onere di esperire il tentativo di mediazione ai sensi L’utilizzo dello strumento della mediazione
all’ art. 5 d. lg. n.28 del 2010 grava sulla parte che nel recupero crediti condominiali
ha interesse al processo, che nel giudizio di oppo- L’amministratore può procedere a recuperare i cre-
sizione a decreto ingiuntivo è l’opponente (sent. diti dai condomini morosi anche attraverso l’uso della
n. 24629/2015; ordinanza n. 23003/ 2019). mediazione, anziché presentare un ricorso per decreto
Il principio giuridico sotteso alla sentenza 142/2020 ingiuntivo. La mediazione, infatti, risulta uno stru-

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la MEDIAZIONE & Condominio

mento efficace, rapido e sicuramente meno dispen- già insorti, o in cui vi sono due o più parti in lite.
dioso del giudizio. In sede di mediazione, infatti, l’am- Quindi, nel caso “1” dell’emissione del decreto in-
ministratore può proporre al condomino moroso la giuntivo, è questo il motivo per cui il giudice non ri-
sottoscrizione di un piano di rientro e l’accordo di con- chiede l’autorizzazione assembleare preventiva in capo
ciliazione, che, se firmato da tutte le parti e dai loro all’amministratore per ricorrere all’A.G. Si tratta di un
avvocati, avrebbe valore di titolo esecutivo. In buona procedimento monitorio, inaudita altera parte che
sostanza, se ci si mette d’accordo e il condomino non vede la presenza di una sola parte, con procedimento
rispetta i patti, l’amministratore può notificare al de- sommario che termina senza contraddittorio e senza
bitore un atto di precetto in relazione alle somme og- lite. Sempre nel caso “1”, infatti, se il condomino ha
getto dell’accordo. Le spese da affrontare per attivare delle doglianze, propone opposizione con citazione,
il procedimento di mediazione sono pari € 48,80. Suc- le parti in lite divengono almeno due, vi è contraddit-
cessivamente, se il moroso decide di aderire all’incon- torio, vi è lite e controversia. Quindi all’atto della co-
tro e alla procedura stessa, scattano le cosiddette spe- stituzione il condominio dovrà dimostrare di essersi
se di mediazione, calcolate sulla base dell’importo da dotato della legittimazione a stare in giudizio per l’am-
recuperare. Altra questione riguarda poi la necessità ministratore, con una preventiva assemblea che a tan-
di acquisire o meno la delibera assembleare per av- to lo autorizza.
viare la mediazione. Nel caso “2”, invece, l’amministratore introduce un
A) C’è chi sostiene che l’autorizzazione non sia ne- provvedimento, per sua natura non contenzioso, che
cessaria, traendo fondamento dall’obbligo per l’am- non rappresenta una lite, né una controversia, nem-
ministratore di attivarsi per il recupero delle somme meno quando la diversa prospettazione delle parti in-
sospese. nesca un serrato contraddittorio.
b) Altri, invece, concludono che l’autorizzazione sia Quindi, non essendo controversia, non c’è alcuna
sempre necessaria, traendo spunto dal dato nor- ragione al mondo per cui l’amministratore debba pro-
mativo della riforma stessa, a mente del quale al- curarsi preventivamente l’autorizzazione dell’assem-
l’art. 71 quater disp att c.c., si legge: “Per contro- blea a proporre un procedimento di mediazione. Tut-
versie in materia di condominio, ai sensi dell’arti- tavia, se al momento della proposta del mediatore vi
colo 5, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo è un verbale positivo, con mediazione riuscita, da re-
2010, n. 28, si intendono quelle derivanti dalla vio- digere, allora può ben darsi che quel verbale abbia
lazione o dall’errata applicazione delle disposizioni contenuto transattivi, ed è solo adesso che l’ammi-
del libro III, titolo VII, capo II, del codice e degli nistratore necessita dell’intervento assembleare. Ma
articoli da 61 a 72 delle presenti disposizioni per questo in quanto vi è da rispettare la norma sulla pro-
l’attuazione del codice. […]” e tra gli articoli citati cedura di approvazione delle transazioni e non perché
c’è proprio quello del recupero crediti. l’amministratore abbia bisogno dell’autorizzazione
Ecco, è proprio dal confronto di questi due dati preventiva.
normativi che possiamo trarre alcune considerazioni: Ciò è ancor più vero se si considera il solo fatto
1) Il ricorso per decreto ingiuntivo è un atto di natura che l’amministratore potrebbe firmare lo stesso il ver-
giurisdizionale che tende ad ottenere un titolo con bale a contenuto transattivo e poi portare lo stesso in
valore di sentenza. Quindi, è un ricorso ad un’au- ratifica all’assemblea, con l’unico rischio che, per l’ipo-
torità giudiziaria ordinaria con contenuto formale tesi che l’autorizzazione non arrivi o non si superi il
e fortemente conflittuale. Eppure, nel rispetto dei quorum dei millesimi previsto, gli effetti della transa-
requisiti di forma, ai sensi dell’art. 63 d.a.c.c. il zione si riverbererebbero solo sulla sua sfera giuridica
giudice rilascia il decreto ingiuntivo, senza l’obbligo e non in quella del condominio.
di verificare se l’amministratore abbia ricevuto o Quindi, la mediazione per il recupero crediti sulla
meno l’autorizzazione a richiedere il decreto stesso. scorta dell’obbligo di cui all’art. 63 d.a.c.c. non ha
2) Quando l’art. 71 quater d.a.c.c. specifica quale sia bisogno di preventiva autorizzazione da parte del-
l’ambito di applicazione della mediazione in con- l’assemblea, e ragionare in maniera diversa potrebbe
dominio, dichiara che “Per controversie in materia presentare una lesione dell’art. 3 della costituzione,
di condominio si intendono quelle derivanti dalla ossia: trattare in maniera uguale principi ed istituti
violazione o dall’errata applicazione delle disposi- diversi e trattare istituti diversi in maniera ugual-
zioni del libro III, titolo VII, capo II, del codice e mente diversa.
degli articoli da 61 a 72 delle presenti disposizioni
per l’attuazione del codice. […]”. Ma, appunto, parla AVV. MAURO STUCCHI E DOTT.SSA SARA SORRENTINO
di controversie, ossia di procedimenti contenziosi ® RIPRODUZIONE RISERVATA

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la MEDIAZIONE & Penale di Emanuele Fierimonte e Massimo Magliocchetti

La mediazione penale come strumento


riparativo nel processo minorile

All’interno del sistema penale italiano parlare di me- e coordinarsi sistematicamente per migliorare e perfe-
diazione penale è ancora una prerogativa di pochi stu- zionare la competenza, i metodi, gli approcci e le atti-
diosi e pratici del diritto. Eppure l’importanza di tale isti- tudini del personale impiegato nei servizi stessi.
tuto porta con sé una non irrilevante forza social-pre- Il quadro programmatico finora delineato risulta ap-
ventiva, idonea a colorare il nostro sistema penale di plicabile, senza discriminazioni e con imparzialità, «a
strumenti di prevenzione per la commissione di reati da tutti i giovani che delinquono, senza distinzione di alcun
parte dei giovani consociati. tipo, di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione,
Nel presente articolo, senza avere la pretesa di esau- di politica o di altra opinione, nazionale o sociale, dì ric-
rire un tema così vasto e complesso, si intende offrire chezza, di nascita o di altro status» (Art.2). Nello spe-
una panoramica trasversale del sistema normativo at- cifico, nell'applicare queste regole ogni Stato membro
tualmente vigente e rappresentare alcuni spunti di ri- dovrà tener conto delle seguenti definizioni in modo che
flessione in materia. non siano compatibili con il proprio sistema e con le pro-
prie concezioni giuridiche:
1. La giustizia minorile nel panorama a) un minore è un ragazzo o una giovane persona che,
normativo internazionale. nel rispettivo sistema legale, può essere imputato
La tutela e protezione del minore durante il proce- per un reato, ma non è penalmente responsabile co-
dimento giudiziario riveste una posizione di particolare me un adulto;
importanza all’interno dell’ordinamento nazionale. b) reato è ogni comportamento (azione od omissione)
Il quadro sovranazionale all’interno del quale è pos- punito dalla legge nei rispettivi sistemi legali;
sibile descrivere la normativa in tema di giustizia minorile c) un minore autore di reato è un giovane colto nell'atto
è costituito dalle “Regole minime sull’amministrazione di commettere un reato o accusato di averlo com-
della giustizia dei minori” (c.d. “Regole di Pechino”) adot- messo.
tate dall’ONU il 29 novembre 1985. Nel documento viene Il documento prevede anche obblighi diretti per gli
stabilito il principio secondo cui gli Stati sono tenuti, se- organi rappresentativi della sovranità statale, per i quali
condo i loro interessi generali, a tutelare il benessere viene statuito l’obiettivo di compiere sforzi per creare
del minore e della sua famiglia. un corpo di leggi, regole e norme specificamente appli-
Questo obiettivo, in particolare, viene perseguito at- cabili ai giovani autori di reato e istituzioni e strutture
traverso la «creazione delle condizioni idonee ad assi- collegate con la funzione dell'amministrazione della giu-
curare al minore una vita proficua all'interno della co- stizia minorile. Tale normativa deve raggiungere due
munità, che incoraggi un processo di maturazione capace specifici obiettivi: il primo attiene alla necessità di ri-
di tenerlo lontano il più possibile dalla criminalità e dalla spondere alle varie esigenze dei minori; il secondo, in-
delinquenza, durante il periodo di vita in cui è più esposto vece, alla necessità di rendere effettivamente applicate
a un comportamento deviante» (Art.1). A tal fine, il do- le norme in materia di giustizia minorile.
cumento precisa che l’obiettivo di cui sopra deve inte- Questi obiettivi programmatici sono stati, successi-
ressare tutto il tessuto sociale, richiedendo la piena mo- vamente, accolti e recepiti all’interno della Convenzione
bilitazione di tutte le possibili risorse, incluse la famiglia, sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, stipulata a New
i volontari e altri gruppi comunitari, così come la scuola York il 20 novembre 1989.
e le altre istituzioni, al fine di promuovere la tutela del Pochi anni dopo, data l’importanza e la stringente
minore per ridurre la necessità di un intervento della leg- necessità di offrire nel quadro internazionale regole sem-
ge e di trattare efficacemente, equamente e umanamen- pre più chiare e operative, venne conclusa la Convenzione
te, il minore quando venga in conflitto con la legge. europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, stipulata a
Grazie alle “Regole” Onu viene anche sancito il prin- Strasburgo il 25 gennaio 1996, adottata dal Consiglio
cipio secondo cui la giustizia minorile diviene parte in- d'Europa ed entrata in vigore il 1 luglio 2000. In tale oc-
tegrante del processo di sviluppo nazionale di ciascun casione viene pronunciato il principio secondo cui gli Stati
Paese, in un quadro generale di giustizia sociale per tutti hanno l’obiettivo di promuovere, nell'interesse superiore
i giovani, e deve contribuire anche alla protezione e al dei minori, i loro diritti, concedere loro diritti azionabili
mantenimento della pace e dell'ordine nella società. I e facilitarne l'esercizio facendo in modo che possano,
servizi della giustizia minorile dovranno quindi svilupparsi essi stessi o tramite altre persone od organi, essere in-

29
la MEDIAZIONE & Penale

formati e autorizzati a partecipare ai procedimenti che Sul fronte della normativa ordinaria, il processo pe-
li riguardano dinanzi ad un'autorità giudiziaria. nale minorile è disciplinato in Italia dal D.P.R. 448/88,
Tra le fonti normative sovranazionali meritano altresì recante disposizioni in materia di “Approvazione delle
di essere ricordate due Raccomandazioni del Consiglio disposizioni sul processo penale minorile a carico di im-
d’Europa. In primo luogo emerge la Raccomandazione putati minorenni”. Anche nel D.P.R. 448/88, recependo
(87) 20, che all’art. 2 richiama proprio la necessità della la normativa sovranazionale sovra indicata, sono espressi
ricomposizione dei conflitti al fine di «evitare ai minori i principi generali sulla finalità educativa e responsabi-
la presa in carico da parte del sistema della giustizia pe- lizzante del processo a carico di un imputato minorenne.
nale e le conseguenze che ne derivano». La seconda è In Italia vige il principio della obbligatorietà dell'azione
la Raccomandazione (99) 19, la quale promuove il ri- penale (art. 112 Cost., art. 50 c.p.p.). Ciò significa che,
conoscimento della mediazione, sia pubblica che privata, per quanto riguarda lo sviluppo e la implementazione
da parte dei singoli Stati. delle pratiche di mediazione penale, nessuna di queste
Come noto, anche se questi ultimi documenti non può porsi come strumento deflattivo della obbligatorietà
sono vincolanti rispetto alla legislazione interna di uno dell’azione penale. Tuttavia, è del tutto evidente che lo
Stato, è innegabile la forza persuasiva e di indirizzo dei strumento della mediazione penale possa diventare un
principi e delle indicazioni che contengono, al fine di aiu- metodo per colorare diversamente lo svolgimento del-
tare i singoli paesi a creare una sensibilità giuridica rivolta l’intervento penale.
a metodi di diversion capace di favorire percorsi di me- Ne sono esempio i diversi contesti precedenti il di-
diazione e di giustizia ripartiva, come viene autorevol- battimento e il giudizio, quali: a) l'art. 9 del DPR 448/88,
mente ricordato dal Presidente del Comitato di esperti che prescrive, in fase di indagini preliminari, di acquisire
che hanno curato la stesura della suindicata Raccoman- elementi utili alla valutazione delle condizioni e delle ri-
dazione (99) 19. sorse personali, familiari, sociali e ambientali del minore;
b) l'art. 27 DPR 448/88, che contempla la pronuncia di
2. La giustizia minorile nell’ordinamento italiano non luogo a procedere e quindi di non esercitare l'azione
Una corretta impostazione del tema della giustizia penale per irrilevanza del fatto, prevedendo preliminar-
minorile nell’ordinamento italiano non può non partire mente l'audizione del minorenne, dell'esercente la po-
dall’individuazione della norma costituzionale di riferi- testà dei genitori e della persona offesa dal reato; c)
mento. l'art. 28 DPR 448/88, che prevede la sospensione del
L’art. 31 Cost. dispone che la Repubblica, nell’age- processo e messa alla prova del minorenne, attraverso
volare con misure economiche e altre provvidenze la un provvedimento del giudice che può anche contenere
formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti prescrizioni dirette alla riparazione del danno e alla pro-
relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose, mozione di iniziative di conciliazione con la vittima. Inol-
in particolare protegge la maternità, l'infanzia «e la gio- tre, è previsto che il giudice, qualora valuti che la prova
ventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo». abbia avuto esito positivo, debba dichiarare con sentenza
In tal senso, come ribadito anche dalla Corte Costi- l'estinzione del reato; d) l'art. 564 del codice di procedura
tuzionale, la tutela del minore è interesse assistito da penale, che offre un ulteriore spazio per l'attivazione
garanzia costituzionale (artt. 30 e 31 Cost.) e che, in della mediazione in quanto attribuisce al Pubblico Mini-
caso di commissione di reati, la giustizia minorile deve stero la facoltà di tentare una conciliazione fra querelante
essere improntata all'essenziale finalità di recupero del e querelato.
minore deviante mediante la sua rieducazione ed il suo
reinserimento sociale (Corte Costituzionale, Sent. nn. 3. La mediazione penale minorile.
222 del 1983 e 206 del 1987). Questa finalizzazione ca- L’istituto e le sue funzioni rieducative
ratterizza tutti i momenti e le fasi attraverso le quali la Sulla base della evoluzione normativa in materia di
giurisdizione penale si esplica nei confronti dei minori. minori fin qui passata in rassegna, emerge con chiarezza
In particolare, la giustizia minorile ha una particolare come l’aspetto “minorile” nell’ambito processuale sia
struttura in quanto è diretta in modo specifico alla ricerca aumentato gradualmente e proporzionalmente all’im-
delle forme più adatte per la rieducazione dei minorenni; portanza riconosciuta a questa tipologia di materia. Pro-
e la istruzione sommaria, per la rapidità con cui viene con- babilmente per la delicatezza (e fragilità!) dei contenuti,
dotta e per la normale facilità delle indagini rispetto a reati indubbiamente più attenti ai più sensibili legislatori e
commessi da chi, anche per ragioni di età, non è in grado magistrati.
di modificare od alterare gli elementi di prova, appare più La stessa magistratura nel corso degli anni ha saputo
aderente alle finalità che si vogliono raggiungere. dare una maggiore attenzione ai casi processuali coin-
In altre parole, la protezione della gioventù, affer- volgenti minori e ciò ben prospetterebbe una utilità nella
mata dall’art. 31, secondo comma Cost., si tradurrebbe, mediazione penal-minorile.
nel contesto processuale minorile, essenzialmente nel- L’assetto storico, politico e sociale ha imposto chiara-
l’esigenza di preservare il processo educativo in atto nel mente agli uomini di legge di osservare con sempre mag-
minore (Corte Costituzionale, Sent. 1/2015). Il giudice giore attenzione i contesti di crescita e di frequentazione
minorile, dunque, a differenza del tribunale ordinario, del minore. Ciò ai fini di una valutazione complessiva nella
si pone come uno degli istituti diretti alla protezione della disanima delle carte e del fatto contestato.
gioventù. Tanto premesso, atteso che la mediazione va inqua-

30
la MEDIAZIONE & Penale

drata non in un semplice strumento, bensì in un percorso all’USSM. Altre volte l’autore del reato, la vittima e il
vero e proprio finalizzato a risolvere un conflitto, proprio centro di mediazione sono contattati contestualmente
la natura di tale conflitto, in un contesto penale, va rav- tramite comunicazione dal Tribunale. Successivamente
visato nel reato integrato. Tale istituto permetterebbe, il Centro di mediazione verificherà la fattibilità della me-
dunque, alla persona offesa di manifestare il proprio vis- diazione e raccoglierà il consenso del minore e della per-
suto personale. sona offesa.
Esce, così, da una condizione di passività rispetto al In altri casi l’USSM propone al minore un percorso
soggetto autore del reato minore. Tutto ciò in una con- di mediazione, e in caso di assenso del minore viene
dizione protetta. contattato il Centro di mediazione che provvederà allo
Circa il minore autore del reato, la mediazione per- svolgimento della mediazione. L’esito, positivo o negativo
metterebbe allo stesso di responsabilizzarsi sulla con- che sia, viene comunicato al giudice dal mediatore.
dotta tenuta ed il danno eventualmente causato e sulle Possono ritenersi esito positivo una ricomposizione
modalità atte a porvi rimedio. Il ruolo del mediatore co- o significativa riduzione del conflitto, realizzandosi la
stituisce un vero passo avanti rispetto al procedimento possibilità di definire accordi di riparazione in favore della
penale ordinario. Chiaramente avuto riguardo alla deli- vittima (e a rieducazione del minore), compreso il risar-
catezza della materia trattata. Ciò in quanto l’organo cimento dei danni in favore di quest’ultima. In caso di
accertatore destinato alla raccolta delle informazioni non esito positivo della prova, il giudice dichiara con sentenza
è incaricato di “giudicare” e determinarsi in merito alla estinto il reato ai sensi dell’art. 29 DPR 448/1988. In
penale responsabilità del minore. caso di esito negativo, se l’esito negativo della media-
Le funzioni del mediatore in tale contesto, difatti, zione è dovuto all’opposizione, da parte della vittima,
rientrano in quelle condizioni obbligatoriamente richieste di incontrare il minore, tale esito non può essere riversato
dalla minore età dell’imputato e, pertanto, si legano a sul minore, poiché il buon esito della mediazione dipende
quella di facilitare la comunicazione, oltre che di garante dalla volontà di entrambe le parti.
delle regole di interazione verbale tra le parti. Egli può Emerge, così, icto oculi un contesto responsabiliz-
intervenire ed acquisire informazioni anche su richiesta zante per l’autore della condotta criminosa e volto ad
del pubblico ministero, al fine di permettere, così, una una profonda riflessione e comprensione del “peso” delle
valutazione dell’opportunità di effettuare una mediazione proprie azioni e delle conseguenze sulla vittima.
tra il minore autore del reato e la vittima. La stessa audizione della persona offesa dal reato
Inoltre, il secondo comma dell’art. 9 del DPR diventa, come visto, una modalità per la stessa di espri-
448/1988 prevede la possibilità per il pubblico ministero mere il disagio subito e i relativi danni.
e il giudice di assumere informazioni da persone che ab- In fase processuale è possibile fare ricorso alla me-
biano avuto rapporti con il minorenne e sentire il parere diazione penale minorile (dall’art. 28 del D.P.R.
di esperti (senza formalità procedurali). 448/1988). Tale norma prevede una sospensione del
L’indagine sulla personalità del minore può essere processo con messa alla prova allorquando il minore
eseguita in tutte le fasi del procedimento penale, qualora viene affidato ai Servizi minorili dell’amministrazione
sia ritenuto utile o necessario al fine di disporre le op- della giustizia al fine di seguire un programma di osser-
portune misure penali e civili nell’interesse del minore. vazione, trattamento e sostegno. Ciò con la finalità di
Tuttavia va chiarito che il momento più opportuno per valutare la personalità del minorenne all’esito della prova.
disporre gli accertamenti sulla personalità del minorenne
è la fase delle indagini preliminari. 4. In conclusione
Ciò permette a questo istituto di puntare non ad un Va detto che la mediazione penale minorile rappre-
provvedimento con finalità dirette alla punizione del re- senta una vera e propria evoluzione giuridica dell’istituto
sponsabile della condotta incriminata, bensì alla ripara- della mediazione, ben potendo considerarsi un valido
zione del conflitto con la persona offesa dal reato. strumento volto all’accertamento della verità processuale
Da considerare la circostanza secondo la quale la e personale del minore, evitando l’invasività tipica del-
mediazione penale minorile può essere proposta sia in l’esame dell’imputato nei processi penali.
una fase pre-processuale sia nella fase processuale vera La sua compatibilità con la delicatezza del contesto
e propria. minorile ne rafforza l’utilità anche processualmente, per-
Il tutto passa attraverso un lavoro di raccolta di in- mettendo altresì agli organi Giudiziari di approfondire,
formazioni (da entrambe le parti), un approfondimento oltre che il fatto reato, la personalità dell’imputato.
della situazione del minore ed un lavoro di analisi attivato L’utilità di tale istituto emerge con particolare riferi-
con lo stesso. Anche attraverso la comprensione di cosa mento alla audizione con la persona offesa, alla analisi
avrebbe spinto l’autore del reato alla sua integrazione. delle conseguenze dannose della condotta del minore
Tuttavia il ricorso alla mediazione penale minorile ed al tentativo di trovare un accordo tra le “parti” in me-
non libera il minore dal processo penale a suo carico, rito. Così da evitare ulteriori sviluppi dannosi per la per-
diventando uno strumento atto a valorizzare il minore. sona offesa. Così da evitare ulteriori sviluppi dannosi
La mediazione penale minorile può essere attivata per il minore.
in tre modalità: attraverso l’invio del caso da parte del-
l’Autorità giudiziaria, dopo aver acquisito il consenso del AVV. EMANUELE FIERIMONTE E DOTT. MASSIMO MAGLIOCCHETTI
minore, direttamente al Centro di mediazione locale o ® RIPRODUZIONE RISERVATA

31
la MEDIAZIONE & Impresa di Gian Luca Bucciarelli

Autoriciclaggio:
il Modello 231 diventa conveniente,
anzi indispensabile
OCCOrre SUBITO L’ATTUAzIONe L’autoreciclaggio quale nuova fattispecie di reato
O L’AggIOrNAMeNTO, SOPrATTUTTO infatti, è stata inclusa nel cosiddetto “catalogo” dei
IN CASO DI reATI TrIBUTArI PregreSSI reati previsti dal D. Lgs. 231/2001, determinando
così una possibile responsabilità amministrativa in
L’introduzione nel nostro ordinamento giuridico, capo all’ente che lo commette. Pertanto, in caso di
del nuovo reato di autoriciclaggio (legge 186/2014) reati tributari eventualmente consumati dalla società,
impone alle società di adeguare i propri modelli or- o dall’ente in genere, è molto probabile incorrere an-
ganizzativi, ma chiede anche a chi ne è sprovvisto che nel nuovo delitto di autoriciclaggio qualora, ad
di cogliere l’occasione per adottarlo, per tutti i van- esempio, i proventi derivanti dall’evasione fiscale (o
taggi che esso comporta. Si tratta di un reato, come il risparmio di imposta generato da dichiarazioni in-
vedremo, che lo si può commettere in modo del tut- fedeli) siano impiegati in attività economiche, finan-
to involontario senza neanche saperlo, con conse- ziarie, imprenditoriali o speculative all’interno della
guenze pesanti sia dal punto di vista sanzionatorio, società medesima.
che penale.
In pratica il Legislatore ha previsto la punibilità, in
Vogliamo nuovamente ricordare, come già visto sede penale, del cosiddetto «autoimpiego». Sarà quin-
in un precedente articolo, le caratteristiche del Mod. di sufficiente impiegare in attività economiche, finan-
231, perché capirlo è fondamentale, averlo è im- ziarie ovvero imprenditoriali, i proventi da evasione
portante non averlo può essere devastante per la fiscale o i risparmi da dichiarazione infedele per in-
società, soprattutto per quelle di piccole e medie di- correre nella fattispecie dell’autoriciclo e quindi nel
mensioni. reato di autoriciclaggio. Partendo, dunque, dal pre-
supposto che l’ente sia già dotato di un proprio mo-
IL D.LGS 231/01 istituisce la responsabilità penale dello di organizzazione, lo stesso dovrà provvedere al
dell’Ente e dei suoi Amministratori per i reati, anche solo aggiornamento; invece se non si ha il modello
involontari, posti in essere nell’interesse o a vantaggio forse è giunto il momento di iniziare a pensarci, prima
dell’Ente. che sia troppo tardi.

TUTTAVIA, LA reSPONSABILITà Nel caso in cui, infatti, negli anni scorsi la società
PUò eSSere eSCLUSA QUALOrA L'eNTe: sia incorsa in uno dei reati tributari (quali, ad esempio,
• Si doti di un Modello di Controllo e Gestione Anti- il reato di dichiarazione infedele o fraudolenta), sus-
crimine secondo le prescrizioni del d.lgs 231/01. siste un elevato rischio di incorrere nella consumazione
• Lo attui efficacemente; del nuovo reato di autoriciclaggio, anche qualora il
• Nomini un Organismo di Vigilanza (“OdV”). trasferimento o l’impiego dei proventi derivanti dal-
l’evasione fiscale in attività economiche avvenga dopo
VICeVerSA, IN CASO DI MANCATA ADOzIONe il 1° gennaio 2015 (data di entrata in vigore del nuovo
O eFFICACe ATTUAzIONe: reato di autoriciclaggio).
• Iscrizione dell’Ente nel Registro degli indagati;
• Iscrizione degli Amministratori ed, eventualmente, Per facilitare la comprensione del problema:
delle Figure Apicali nel Registro degli indagati; "IN PILLOLe"
• Applicazione delle sanzioni previste per la mancata
applicazione del d.lgs. 231/01 a carico dell’Ente e • LA CONFIGURAZIONE DI RESPONSABILITÀ
degli Amministratori già in fase di avvio dell’inda- La società incorre nella responsabilità amministrativa
gine (Sanzioni pecuniarie, Sospensione o perdita laddove siano commessi, a suo vantaggio ovvero
autorizzazioni/accreditamenti, Revoca finanzia- nel suo interesse – esclusivo o concorrente – i reati
menti, Confisca patrimonio); tassativamente previsti dal Dlgs 231/2001 (quale
• Coinvolgimento del patrimonio dell’Ente e conse- per l’appunto, quello di autoriciclaggio) da parte di
guenti danni rilevanti per i soci, dipendenti, ban- persone fisiche che ricoprono determinate cariche
che, fornitori, compagnie di assicurazioni, ecc.; societarie o che, comunque, sono ad essa legate.
• Coinvolgimento del patrimonio dell’Amministratore • IL NUOVO REATO DI AUTORICICLAGGIO
e conseguenti danni rilevanti per i soci, dipendenti, Nel caso in cui la società commetta un reato tri-
banche, fornitori, compagnie di assicurazioni, ecc. butario (quali, ad esempio, quelli di dichiarazione

32
la MEDIAZIONE & Codice della Crisi

infedele o fraudolenta), sussiste un elevato rischio visione non si potrà limitare all’introduzione, nella
di incorrere nella responsabilità amministrativa per parte speciale, del suddetto reato, ma dovrà coin-
il reato di autoriciclaggio, se i proventi derivanti volgere l’identificazione delle aree a rischio per la
dall’evasione fiscale sono impiegati in attività eco- sua commissione e la ricostruzione del sistema dei
nomiche o finanziarie. processi aziendali.
• LE SANZIONI IRROGABILI • L’ESONERO DA RESPONSABILITÀ
In caso di autoriciclaggio proveniente ad esempio, Anche in caso di reati tributari, la responsabilità
dalla consumazione di reati di omessa o infedele amministrativa è evitabile solo se la società adotta
dichiarazione., oltre ad eventuali misure interdittive preventivamente dei modelli organizzativi e ge-
all’esercizio dell’attività, in capo alla società sono stionali adeguati e, dunque, idonei a prevenire i
previste sanzioni pecuniarie diverse a secondo della comportamenti e gli atti illeciti e, quindi, ad esclu-
gravità del reato. dere a priori il proprio coinvolgimento, tra l’altro,
• LA REVISIONE DEL MODELLO 231 nel reato di autoriciclaggio.
Il reato di autoriciclaggio, per chi non lo avesse
ancora fatto, impone alle società già dotate di ade- DOTT. GIAN LUCA BUCCIARELLI
guare i propri modelli organizzativi. L’attività di re- ® RIPRODUZIONE RISERVATA

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33
la MEDIAZIONE & Giurisprudenza a cura dell’UNAM

Giurisprudenza/1
LA COMUNICAZIONE DELL’ISTANZA DI MEDIAZIONE SOSPENDE IL TERMINE
PER IMPUGNARE LA DELIBERA CONDOMINIALE
(CORTE DI APPELLO DI MILANO SENTENZA N. 253/2020)
La Corte d’Appello di Milano ha mediazione con la relativa convo- comunicazione a parte invitata,
rigettato il gravame proposto per cazione. Con tale decisione la Cor- posto che l’art.8 del D. Lgs. n.
l’annullamento della delibera di as- te meneghina ha sottolineato che 28/2010 dispone che “La domanda
semblea di condominio, mancando è onere di parte istante attivarsi a e la data del primo incontro sono
la prova che parte attrice avesse tal fine, indipendentemente dal comunicate all'altra parte con ogni
comunicato a controparte nel ter- deposito dell’istanza presso l’Or- mezzo idoneo ad assicurarne la ri-
mine di impugnazione di 30 gg ganismo di Mediazione e dall’ope- cezione, anche a cura della parte
l’avvenuto deposito dell’istanza di ratività di quest’ultimo ai fini della istante”.

Giurisprudenza/2
L’ORDINANZA DI RIMESSIONE IN MEDIAZIONE NON DEVE NECESSARIAMENTE
INDICARE IL TERMINE DI 15 GIORNI PER L’AVVIO DELLA MEDIAZIONE
(CASSAZIONE SEZ. VI ORDINANZA N. 2775 DEL 06.02.2020)
La Corte di Cassazione ha riget- terato alla successiva udienza, ad cisato che tale omissione costituisce
tato il ricorso proposto avverso la attivare la procedura di mediazione mera irregolarità formale e che an-
sentenza della Corte di Appello di di cui al D.Lgs. n. 28 del 2010”. La che la mancata indicazione in ordi-
Bologna che aveva dichiarato im- Corte, ritenendo infondata la do- nanza di specifico riferimento nor-
procedibile l’impugnazione “per glianza del ricorrente che lamentava mativo non elide la “chiara intenzio-
mancata ottemperanza all’invito, ri- la mancanza di assegnazione del ne del giudice di avviare le parti alla
volto alle parti all’udienza di prima termine di 15 giorni nell’ordinanza specifica procedura di conciliazione
comparizione in seconde cure e rei- di rimessione in mediazione, ha pre- prevista dal D.Lgs. n. 28 del 2010”.

Giurisprudenza/3
LA MATERIA SUCCESSORIA BEN SI PRESTA ALLA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA
E OGNI PARTE DEVE CORRISPONDERE L’INDENNITA’ DI MEDIAZIONE
(TRIBUNALE DI LECCE DEL 04.02.2020))
Il Tribunale salentino, in funzione del fatto che ciascuno deve (o do- non si possono definire contenziosi
di giudice di appello, ha rigettato vrebbe) avere una quota pari agli puri … in cui, in linea teorica, vi è
l'opposizione a decreto col quale ve- altri e nessuno deve (o dovrebbe) una parte soccombente ed una par-
niva ingiunto il pagamento delle venire leso nel proprio diritto”, il Tri- te vittoriosa, ma che d'altro canto
spese di mediazione. Nel ritenere bunale ha condiviso la scelta legi- sottendono rivendicazioni di carat-
che “Ogni coerede rappresenta per slativa di includere tra le materie tere personale (e spesso con profili
legge un distinto ed autonomo cen- soggette a mediazione obbligatoria non prettamente giuridici), che solo
tro di interessi e si pone in "contra- quella successoria in quanto attinen- in ambito di mediazione si riesce a
sto" con gli altri eredi proprio in virtù te ad una serie di liti che, non solo scardinare, discutere e superare”.

Giurisprudenza/4
CONFERMATA LA NATURA ORDINATORIA DEI 15 GG ASSEGNATI DAL GIUDICE
PER ESPERIRE IL TENTATIVO DI MEDIAZIONE
(CORTE DI APPELLO DI FIRENZE SENTENZA N.65 DEL 13.01.2020)
Secondo la Corte d’Appello di tura ordinatoria in quanto la pe- o dalla funzione esercitata dal ter-
Firenze il termine di 15 gg asse- rentorietà di un termine può es- mine stesso “proprio perché
gnato dal giudice per instaurare sere disposta solo per legge né la quanto rileva non è la instaura-
la procedura di mediazione ha na- stessa può desumersi dallo scopo zione, ma lo svolgimento del pro-

34
la MEDIAZIONE & Giurisprudenza

cedimento di mediazione”. La Cor- mento della condizione di proce- prio per la verifica dell’effettivo
te di Appello di Firenze, al pari dibilità, che il solo primo incontro esperimento della mediazione a
della Corte territoriale di Milano, innanzi al mediatore avvenga en- cui è subordinata la procedibilità
ritiene “necessario, per l’avvera- tro l’udienza di rinvio, fissata pro- dell’azione”.

Giurisprudenza/5
LA MANCATA ECCEZIONE DI IMPROCEDIBILITA’ IN PRIMO GRADO PRECLUDE
AL GIUDICE DI APPELLO DI DICHIARARE IMPROCEDIBILE LA DOMANDA
(CASSAZIONE SEZ. III N. 32797 DEL 13.12.2019
Il Giudice di Legittimità ha cas- mento di mediazione deve essere rinviando le parti in mediazione in-
sato la decisione con cui la Corte di eccepita dal convenuto a pena di dagando sulla possibilità di consen-
Appello di Ancona dichiarava im- decadenza o rilevata d’ufficio dal tire nuovamente la mediazione te-
procedibile la domanda giudiziale giudice non oltre la prima udienza nendo conto della natura della cau-
per mancata partecipazione, senza del grado nel quale il tentativo di sa, dello stato di istruzione e del
giustificato motivo, al procedimento mediazione deve essere esperito comportamento delle parti. Quindi
di mediazione in primo grado. (ex pluris Cass. n. 29017/2018). sulla scorta di una valutazione di-
Nel rinviare alla Corte territoriale Pertanto, laddove il giudice dell’ap- screzionale il giudice del gravame
in diversa composizione, la Corte pello ravvisi un’ipotesi di improce- potrà creare la condizione di pro-
di Cassazione ha chiarito che l’im- dibilità della domanda per mancato cedibilità in virtù di quanto previsto
procedibilità della domanda per e/o errato esperimento della me- dall’art. 5 comma 2 del D.Lgs. n.
mancato esperimento del procedi- diazione, egli potrà sanare il vizio 28/2010.

Giurisprudenza/6
IMPROCEDIBILE L’OPPOSIZIONE SE L’OPPONENTE NON PARTECIPA
AL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE
(TRIBUNALE DI POTENZA N. 978 DEL 27.11.2019)
Il Tribunale monocratico di Po- mento di mediazione. Secondo il giu- comporta il rigetto dell’opposizione
tenza con sentenza del 27.11.2019 dice la mancata presenza dell’oppo- atteso che, secondo l'orientamento
ha dichiarato improcedibile l’oppo- nente al primo incontro di mediazio- della Supremo Collegio condiviso dal
sizione a decreto ingiuntivo, divenuto ne, peraltro instaurato nella specie Tribunale, l’interesse alla prosecu-
pertanto definito poiché l’opponente per iniziativa dell’opposto resosi par- zione del giudizio di opposizione gra-
non aveva partecipato al procedi- te diligente benché non onerata, va in capo all’opponente.

Giurisprudenza/7
LA PROCURA IN MEDIAZIONE (TRIBUNALE DI VERONA DEL 26.11.2019)
Secondo il Tribunale scaligero è Nel ribadire tale principio nella ri- mezzo del proprio difensore munito
legittima la procura conferita al di- chiamata sentenza il Tribunale ha di procura alle liti, come tale inido-
fensore per partecipare alla media- dichiarato improcedibile la doman- nea a conferire al procuratore i po-
zione in luogo della parte purché da giudiziale in quanto la parte ave- teri sostanziali di rappresentanza
speciale e con carattere sostanziale. va partecipato alla mediazione a della parte delegante.

Giurisprudenza/8
IDENTITA’ DEL PETITUM IN MEDIAZIONE E NEL GIUDIZIO
(CASSAZIONE N. 29333 DEL 13.11.2019)
Con il primo motivo il ricorrente zione dell’art. 4 del D.Lgs. n. dall’art. 125 c.p.c., quanto al con-
lamentava il rigetto da parte della 28/2010, norma che indica il con- tenuto degli atti processuali, sì da
Corte di Appello di Bologna dell'ec- tenuto dell’istanza di mediazione in garantire che quanto sottoposto
cezione di improcedibilità in viola- sintonia con quanto prescritto all’organismo di mediazione trovi

35
la MEDIAZIONE & Giurisprudenza

corrispondenza in quanto succes- seguenti domande risarcitorie, il motivo è infondato in quanto all’esi-
sivamente portato alla cognizione Giudice avrebbe dovuto rilevare la to di un accertamento di merito
del giudice. non coincidenza dell'oggetto della adeguatamente motivato … la de-
Pertanto, posto che, con l'istanza mediazione con il petitum e la causa cisione impugnata ha confrontato
di mediazione, la locatrice aveva pretendi della domanda giudiziale e la domanda di mediazione con quel-
domandato primo grado aveva dichiarare improcedibile l'azione la giudiziale ed ha ritenuto che non
chiesto anche la risoluzione per uso giudiziale. vi fosse una insanabile non sovrap-
sconsiderato del piazzale e le con- Secondo la Suprema Corte il ponibilità del relativo oggetto.

Giurisprudenza/9
LA PRESENZA DELLE PARTI IN MEDIAZIONE È INDISPENSABILE
(TRIBUNALE DI MODENA DEL 30.10.2019)
Con recente sentenza il Tribu- cie esperita e perciò l’improcedibi- non nell’ottica di imporre una par-
nale modenese ha dichiarato im- lità del giudizio … Nel suo signifi- tecipazione attiva da parte delle
procedibile la domanda giudiziale cato testuale, la disposizione nor- stesse parti personalmente, dal
condannando parte attrice al rim- mativa in oggetto appare sufficien- momento che, per dovere profes-
borso delle spese processuali liqui- temente trasparente nell’imporre sionale, l’avvocato non può certo
date in € 7.000 oltre accessori co- al primo incontro di mediazione ed ignorare il significato delle relativa
me per legge. a quelli successivi la qualità di parti procedura compositiva. Anche il si-
Nello specifico, all’incontro di ed avvocati, laddove dispone par- gnificato stesso dell’istituto della
mediazione partecipavano i soli av- titamente la presenza delle stesse, mediazione risulterebbe altrimenti
vocati delle parti i quali, si legge come pure del difensore tecnico. compromessa se a tale procedura
in sentenza, espressero ‘Parere ne- D’altro canto, che senso avrebbe dovessero partecipare unicamente
gativo sulla possibilità di iniziare la la lessicale previsione normativa gli avvocati e non le parti. Dal mo-
procedura di mediazione’. Secondo che impone al mediatore in sede mento che in tal modo, un po’ pa-
il Tribunale modenese Da quanto di primo incontro di chiarire alle radossalmente, potrebbero conci-
precede, emerge l’irritualità della parti la funzione e le modalità di liarsi unicamente loro, i difensori,
procedura di mediazione nella spe- svolgimento della mediazione, se non le parti.

Giurisprudenza/10
LA PROCURA SOSTANZIALE IN MEDIAZIONE
(TRIBUNALE DI AVELLINO N. 1977 DEL 29.10.2019)
Nella fattispecie in esame con- di gestione sull'immobile in que- requisiti di rappresentanza so-
cernente un giudizio di sfratto la stione. La convenuta, parte invi- stanziale in mediazione, anche al-
locatrice, parte attrice nel proces- tata in mediazione, eccepiva in la luce dei recenti approdi di le-
so, aveva partecipato al procedi- giudizio la mancata partecipazio- gittimità in materia. Di avviso
mento di mediazione a mezzo del ne di parte istante al tentativo di contrario è risultato il Tribunale
proprio germano in virtù di una mediazione, in quanto la procura campano che, rigettando l’ecce-
procura notarile conferitagli in da- notarile conferita nel 2005 non zione di improcedibilità, ha accol-
ta 30.8.2005 con tutte le facoltà poteva ritenersi satisfattiva dei to la domanda attrice.

Giurisprudenza/11
LA PARTECIPAZIONE DELLA PARTE AL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE E’ DELEGABILE
(TRIBUNALE DI SALERNO N. 2635 DEL 20.08.2019)
Con recente sentenza il Tribu- tenza di legittimità n. 8473/2019 diante una procura avente lo spe-
nale di Salerno ha ribadito l'obbligo che tale partecipazione al primo in- cifico oggetto della partecipazione
della presenza delle parti al primo contro "non comporta che si tratti alla mediazione e il conferimento
incontro, pur precisando, in osse- di attività non delegabile" anche a del potere di disporre dei diritti so-
quio ai principi elaborati nella sen- favore del proprio difensore "me- stanziali che ne sono oggetto".

36
UN VANTAGGIO SOCIALE E COMPETITIVO

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O R D I N E la MEDIAZIONE M O D U L O
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Periodico di cultura della prevenzione e risoluzione dei conflitti


       
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ricerca e di incontro, dove liberi professionisti, accademici, ed addetti
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I CONTENUTI
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dibattiti, commenti e contributi sui temi di attualità nel settore; appro-
fondite analisi sulle modalità di risoluzione dei conflitti; studi comparati
sull’evoluzione della mediazione nei diversi ordinamenti, con partico-
lare riferimento all’Unione Europea; informazioni su quanto viene pro-
dotto all’estero, in sedi accademiche e professionali, che riguardano la
pacificazione dei rapporti in ogni suo aspetto.

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cazione e di negoziazione. Un esclusivo taglio interdisciplinare che offre
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la MEDIAZIONE si rivolge a chi vede nella pacificazione dei


rapporti un vantaggio sociale e competitivo e il mondo in cui
si muove il proprio business.

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