Sei sulla pagina 1di 12

Teoria delle stringhe

In fisica, la teoria delle stringhe (string theory, lett. "teoria delle corde") è un quadro teorico nel quale le
particelle puntiformi sono sostituite da oggetti uno-dimensionali chiamati stringhe. Questa teoria descrive
come le stringhe si propagano nello spazio e nel tempo e come interagiscono tra loro.[1] A scale di distanza
maggiori della lunghezza della stringa, una stringa assomiglierà a una particella ordinaria, con massa, carica
e le altre proprietà determinate dal modo di vibrazione della stringa. Poiché uno di questi modi di vibrazione
corrisponde al gravitone, l'ipotetica particella mediatrice della gravità, la teoria delle stringhe è una teoria di
gravità quantistica.

È stata studiata per la prima volta sul finire degli anni 1960 come una teoria dell'interazione forte, prima di
venir abbandonata in favore della cromodinamica quantistica. Successivamente, ci si accorse che le
caratteristiche che la rendevano inadatta in fisica nucleare ne facevano un'ottima candidata per una teoria
quantistica della gravità. La prima versione, la teoria di stringa bosonica, incorporava solo i bosoni;
successivamente furono descritti anche i fermioni tramite la teoria delle superstringhe, che postula una
simmetria tra le due classi di particelle, la supersimmetria. Sono state formulate cinque teorie di
superstringhe coerenti, prima che negli anni 1990 venisse ipotizzato che tutte fossero casi particolari di
un'unica teoria 11-dimensionale nota come teoria M. Alla fine del 1997, si scoprì la corrispondenza
AdS/CFT, una relazione tra la teoria delle stringhe con una particolare teoria quantistica dei campi.

La teoria delle stringhe è una branca della fisica teorica vasta e sfaccettata che aspira a rispondere a varie
domande profonde sui fondamenti della fisica. Ha contribuito a vari progressi in fisica matematica, dove è
stata applicata a diversi problemi legati ai buchi neri, alla cosmologia dell'universo primordiale, alla fisica
nucleare e alla fisica della materia condensata; inoltre, ha stimolato una serie di sviluppi di alcune questioni
di matematica pura. Poiché potenzialmente offre una descrizione della gravità unificata con la fisica delle
particelle, è una candidata per la teoria del tutto, un modello matematico che possa descrivere tutte le
interazioni fondamentali in un unico quadro teorico. Tuttavia, nonostante molta ricerca sia dedicata a questo
aspetto, non è ancora chiaro fino a che punto la teoria delle stringhe possa descrivere la realtà nella sua
interezza.

Uno dei problemi della teoria è che la formulazione completa non è sempre definita in modo soddisfacente
in tutti gli scenari teorici possibili. Un altro è che si ritiene che descriva un enorme "paesaggio" (landscape)
[2]
di possibili universi ( universi), il che rende complicati i tentativi di identificare la fisica delle
particelle all'interno della teoria. Queste difficoltà hanno portato alcuni membri della comunità scientifica a
criticare questo approccio e ad avere dubbi sull'utilità di proseguire la ricerca in questo ambito.

Indice
Storia
Principi di base
Panoramica
Stringhe
Dimensioni extra
Dualità
Brane
Tipi di teorie
Teoria delle stringhe bosoniche
Teoria delle superstringhe
Teoria M
Possibili prove
Anisotropie nel fondo cosmico e stringhe cosmiche
Particelle a carica elettrica frazionaria
Critiche
Numero di soluzioni possibili
Verificabilità
Falsificabilità
Note
Annotazioni

Storia

La teoria delle stringhe nacque come teoria per spiegare il


comportamento degli adroni. Durante gli esperimenti condotti con
I diversi ordini di grandezza della
gli acceleratori di particelle, i fisici avevano osservato che lo spin di
materia, dalla materia macroscopica
un adrone non è mai maggiore di un certo multiplo della radice
agli atomi ai quark fino alle stringhe
della sua energia. Nessun semplice modello adronico, ad esempio
quello che li considera composti da una serie di particelle più
piccole legate da un qualche tipo di forza, spiega tali relazioni. Nel 1968 Veneziano, allora ricercatore
presso il CERN di Ginevra, intuì che una vecchia formula matematica denominata funzione beta di Eulero,
ideata 200 anni prima dal matematico svizzero Leonhard Euler, forniva informazioni importanti
sull'interazione forte, senza però spiegare la correlazione.[3] Nel 1970 Nambu, Nielsen e Susskind tentarono
una spiegazione, rappresentando la forza nucleare attraverso stringhe vibranti ad una sola dimensione; era
però un'ipotesi che contraddiceva le esperienze. La comunità scientifica perse quindi interesse per la teoria e
il Modello standard, con le sue particelle e i suoi campi, rimase dominante.

Poi, nel 1974, Schwarz e Scherk, e indipendentemente Yoneya, studiarono alcuni modelli della vibrazione
di stringa e trovarono che le loro proprietà combaciavano esattamente con le ipotetiche particelle mediatrici
della forza gravitazionale, i gravitoni. Schwarz e Scherk argomentarono che la teoria delle stringhe non
aveva avuto successo perché i fisici ne avevano frainteso gli scopi. Questo condusse allo sviluppo della
teoria di stringa bosonica. D'altra parte, con lo sviluppo della cromodinamica quantistica, il bisogno
originario di una teoria degli adroni fu diretto verso il modello dei quark.

Si osservò che in seguito alla quantizzazione della teoria di stringa bosonica, basata sull'azione di Nambu-
Goto e su quella di Poljakov, ogni diverso stato di vibrazione della stringa dava luogo a una diversa
particella. Le stringhe considerate sono sia aperte, con due punti terminali definiti, che chiuse, con gli
estremi congiunti a formare un anello. Tuttavia, la stringa bosonica ha vari problemi: tra gli altri, prevede
l'esistenza del tachione. Questi problemi di coerenza portarono alla teoria delle superstringhe, che introduce
i fermioni tramite la supersimmetria, una relazione matematica tra bosoni e fermioni.

Gli anni ottanta e i novanta sono stati protagonisti di due periodi prolifici per la teoria delle stringhe, noti
come "rivoluzioni delle superstringhe". La prima avvenne tra il 1984 e il 1986 e cominciò con la scoperta
dell'annullamento dell'anomalia nella teoria di stringa tipo I con il meccanismo introdotto da Green e
Schwarz. Nello stesso periodo sono state presentate altre teorie di stringa, come la stringa eterotica. La
seconda rivoluzione cominciò nel 1994 quando Witten e altri trovarono forti prove a dimostrazione che le
differenti teorie delle superstringhe non sono che i diversi limiti di una sconosciuta teoria a undici
dimensioni, chiamata teoria M.

Principi di base

Panoramica

Nel XX secolo, emersero due quadri teorici per la formulazione


delle leggi della fisica. Una è la teoria della relatività generale di
Albert Einstein, la teoria che spiega la forza di gravità e la struttura
dello spaziotempo a livello macroscopico. L'altra è la meccanica
quantistica, una formulazione completamente diversa che usa i Gli oggetti fondamentali della teoria
principi della probabilità per descrivere fenomeni fisici a livello delle stringhe sono le stringhe, che
microscopico. Verso la fine degli anni 1970, questi due quadri si possono essere aperte o chiuse
sono rivelati sufficienti a spiegare gran parte delle caratteristiche
osservate nell'universo, dalle particelle elementari agli atomi
all'evoluzione delle stelle e all'universo nel suo insieme.[4]

Nonostante i successi suddetti, ci sono ancora molti problemi che vanno risolti. Uno dei problemi più
profondi della fisica moderna è la gravità quantistica.[4] La teoria della relatività generale è formulata
secondo la struttura della fisica classica mentre le altre forze fondamentali sono descritte nel quadro della
meccanica quantistica. Una teoria quantistica della gravità è necessaria al fine di riconciliare la relatività
generale con i principi della meccanica quantistica, ma nascono difficoltà quando si tenta di applicare i
metodi della teoria quantistica alla forza di gravità.[5] Oltre al problema della gravità quantistica, ci sono
molti altri problemi fondamentali nella fisica dei nuclei atomici, buchi neri e l'universo primordiale.[N 1]

La teoria delle stringhe è un quadro teorico che mira a rispondere a queste domande e a molte altre. Il punto
di partenza della teoria è l'idea che le particelle puntiformi della fisica delle particelle possono essere
modellizzate come oggetti uno-dimensionali chiamati stringhe. La teoria delle stringhe descrive come le
stringhe si propagano nello spazio e interagiscono tra di loro. In una determinata versione della teoria delle
stringhe, c'è un solo tipo di stringa, che potrebbe sembrare come un piccolo anello o segmento e può
vibrare in diversi modi. A scale di distanza maggiori della scala della stringa, una stringa assomiglierà a una
particella ordinaria, con massa, carica e le altre proprietà determinate dal modo di vibrazione della stringa.
In questo modo, tutte le diverse particelle elementari possono essere viste come stringhe vibranti. In questa
teoria, uno degli stati di vibrazione dà origine al gravitone, l'ipotetica particella che media l'interazione
gravitazionale: perciò la teoria delle stringhe è una teoria di gravità quantistica.[6]

Uno dei principali sviluppi degli ultimi decenni nella teoria delle stringhe è stata la scoperta di alcune
"dualità", trasformazioni matematiche che identificano una teoria fisica con un'altra. Studiosi della teoria
delle stringhe hanno scoperto un certo numero di queste dualità tra diverse versioni della teoria delle
stringhe, e questo ha portato alla congettura che tutte le versioni coerenti della teoria delle stringhe siano
sussunte in un unico quadro teorico noto come teoria M o M-teoria.[7]

Gli studi sulla teoria delle stringhe hanno anche prodotto una serie di risultati sulla natura dei buchi neri e
sull'interazione gravitazionale. Ci sono alcuni paradossi che sorgono quando si cerca di capire gli aspetti
quantistici dei buchi neri, e il lavoro sulla teoria delle stringhe ha cercato di chiarire questi problemi. Alla
fine del 1997 questa linea di lavoro è culminata nella scoperta della corrispondenza anti-de Sitter / teoria dei
campi conforme o AdS/CFT.[8] Questo è un risultato teorico che mette in relazione la teoria delle stringhe
con altre teorie fisiche che sono meglio comprese a livello teorico. La corrispondenza AdS/CFT ha
implicazioni per lo studio dei buchi neri e della gravità quantistica, ed è stata applicata ad altre materie,
compresa la fisica nucleare[9] e della materia condensata.[10][11]

Poiché la teoria delle stringhe incorpora tutte le interazioni fondamentali, compresa la gravità, molti fisici
sperano che alla fine sarà sviluppata fino al punto in cui descriverà completamente l'universo, rendendola
una teoria del tutto. Uno degli obiettivi della ricerca attuale nella teoria delle stringhe è quello di trovare una
soluzione della teoria che riproduca lo spettro osservato di particelle elementari, con una piccola costante
cosmologica, contenente materia oscura e un meccanismo plausibile per l'inflazione cosmica. Sebbene ci
siano stati progressi verso questi obiettivi, non si sa fino a che punto la teoria delle stringhe descriva il
mondo reale o quanta libertà la teoria permetta nella scelta dei dettagli.[12]

Uno dei problemi della teoria delle stringhe è che la teoria completa non contiene una definizione
soddisfacente per tutte le circostanze. Lo scattering di stringhe è più facilmente definita con le tecniche della
teoria perturbativa, ma non è noto in generale come definire la teoria delle stringhe in maniera non
perturbativa.[13] Non è chiaro neanche se ci sia un qualche principio secondo il quale la teoria scelga il suo
stato di vuoto, lo stato fisico che determina le proprietà dell'universo.[14] Questi problemi hanno convinto
alcuni della comunità scientifica a criticare questi approcci all'unificazione e a dubitare sul valore del
proseguimento della ricerca su questo ambito di problemi.[15]

Stringhe

L'applicazione della meccanica quantistica agli oggetti fisici, come il campo elettromagnetico, che sono
estesi nello spazio e nel tempo, è nota come teoria quantistica dei campi. In fisica delle particelle, le teorie
dei campi formano la base per la comprensione delle particelle elementari modellizzate come eccitazioni nei
campi fondamentali.[16]

In teoria quantistica dei campi, tipicamente si calcolano le probabilità dei vari eventi fisici usando le
tecniche della teoria perturbativa. Sviluppata da Richard Feynman e altri nella prima metà del XX secolo, la
teoria quantistica dei campi perturbativa usa particolari diagrammi noti come diagrammi di Feynman per
organizzare i calcoli. Si immagina che questi diagrammi rappresentano i percorsi delle particelle puntiformi
e le loro interazioni.[16]
Il punto di partenza della teoria delle stringhe è l'idea che le
particelle puntiformi possono essere modellizzate come oggetti uno-
dimensionali chiamati stringhe.[17] L'interazione delle stringhe è più
facilmente definita con le tecniche della teoria delle perturbazioni
usate nell'ordinaria teoria quantistica dei campi. Al livello dei
diagrammi di Feynman, questo significa sostituire il diagramma
uno-dimensionale con una superficie due-dimensionale (2D) che
rappresenta il moto di una stringa.[18] A differenza della teoria dei
Interazioni nel modo subatomico: campi, la teoria delle stringhe non ha una definizione completa non
una wordline (linea di universo) di perturbativa, per cui le risposte a molte domande teoriche
una particella puntiformi nel modello rimangono fuori portata.[19]
standard (a sinistra) e una
worldsheet (foglio d'universo) Nelle teorie della fisica delle particelle basate sulla teoria delle
composta da stringhe chiuse nella stringhe, la scala di lunghezza caratteristica delle stringhe è assunta
teoria delle stringhe (a destra) essere dell'ordine della lunghezza di Planck, pari a 10−35 metri, la
scala alla quale gli effetti della gravità quantistica sono ritenuti
significativi.[18] Su scale di lunghezza molto maggiori, come le scale
osservabili nei laboratori di fisica, tali oggetti sarebbero indistinguibili dalle particelle puntiformi, e lo stato
vibrazionale della stringa determinerebbe il tipo della particella. Uno degli stati vibrazionali di una stringa
corrisponde al gravitone, l'ipotetica particella che media l'interazione gravitazionale: perciò la teoria delle
stringhe è una teoria di gravità quantistica.[6]

La versione originale della teoria delle stringhe era la teoria delle stringhe bosoniche, ma questa versione
descriveva solo i bosoni, una classe di particelle che trasmettono forze tra le particelle di materia, o
fermioni. La teoria delle stringhe bosoniche è stata infine sostituita da teorie chiamate teorie delle
superstringhe. Queste teorie descrivono sia bosoni che fermioni, e incorporano un'idea teorica chiamata
supersimmetria. Nelle teorie con supersimmetria, ogni bosone ha una controparte che è un fermione, e
viceversa.[20]

Ci sono diverse versioni della teoria delle superstringhe: tipo I, tipo IIA, tipo IIB, e due sapori della teoria di
stringa eterotica (SO(32) e E8 × E8). Le diverse teorie permettono diversi tipi di stringhe e le particelle che
emergono a basse energie mostrano diverse simmetrie. Per esempio, la teoria di tipo I comprende sia
stringhe aperte (segmenti con punti estremi) e stringhe chiuse (che formano anelli), mentre le teorie di tipo
IIA, IIB e eterotiche comprendono solo stringhe chiuse.[21]

Dimensioni extra

Nella vita quotidiana, ci sono tre dimensioni familiari (3D) dello


spazio: altezza, larghezza e lunghezza. La teoria della relatività
ristretta tratta il tempo come una dimensione alla pari con le tre
dimensioni spaziali, per cui lo spazio e il tempo non sono
modellizzati come entità separate, ma sono unificati in uno
spaziotempo quadridimensionale (4D). Va considerato inoltre che
nella relatività generale la gravità è vista come una conseguenza
della geometria dello spaziotempo.[22]
Un esempio di compattificazione. A
A dispetto del fatto che l'universo è ben descritto da uno distanze grandi, una superficie
spaziotempo 4D, ci sono molte motivazioni per cui i fisici bidimensionale con una dimension
considerano teorie con ulteriori dimensioni. In alcuni casi, circolare sembra mono-
modellizzando lo spaziotempo in un numero superiore di dimensionale.
dimensioni una teoria diventa matematicamente più trattabile[N 2]; ci
sono poi situazioni dove le teorie con due o tre dimensioni spaziotemporali aggiuntive sono utili per
descrivere fenomeni in fisica della materia condensata.[16] In questi scenari le dimensioni aggiuntive dello
spaziotempo che potrebbero esistere oltre alle 4 canoniche in qualche modo non hanno potuto ancora essere
osservate negli esperimenti.[23]

Le varie teorie di stringa richiedono dimensioni extra dello spaziotempo per essere coerenti dal punto di
vista matematico. Nel caso delle stringhe bosoniche, lo spaziotempo ha 26 dimensioni, mentre per le
superstringhe è 10-dimensionale e in teoria M le dimensioni sono 11.

La compattificazione è un modo di modificare il numero di


dimensioni in una teoria fisica: si suppone che alcune delle
dimensioni extra si "chiudano" su sé stesse a formare dei cerchi.[24]
Nel limite in cui queste dimensioni arrotolate diventano molto
piccole, si ottiene una teoria in cui lo spaziotempo ha effettivamente
un numero inferiore di dimensioni rilevabili. Un'analogia diffusa per
questo procedimento è considerare un oggetto multidimensionale
come un tubo da giardino. Se il tubo è visto da una distanza
sufficiente, sembra avere solo una dimensione, la sua lunghezza,
tuttavia, quando ci si avvicina, si scopre che esso contiene una
seconda dimensione, la sua circonferenza. Così, una formica che
striscia sulla superficie del tubo si muove in due dimensioni.
Una sezione di una varietà di Calabi- La compattificazione può essere usata per costruire modelli in cui lo
Yau quintica spaziotempo è effettivamente quadridimensionale. Tuttavia, non
tutti i modi di compattare le dimensioni producono un modello con
le proprietà giuste per descrivere la natura. In un modello in grado
di descrivere correttamente la fisica delle particelle, le dimensioni extra compattate devono assumere la
forma di varietà di Calabi-Yau,[24] un particolare spazio topologico dotato tipicamente di sei dimensioni.
Prende il nome dai matematici Eugenio Calabi e Yau Shing-Tung.[25]

Un altro approccio per ridurre il numero di dimensioni è il cosiddetto scenario "mondo-brana", in cui si
assume che l'universo osservabile sia un sottospazio quadridimensionale di uno spazio di dimensioni
superiori. In tali modelli, i bosoni della fisica delle particelle nascono da stringhe aperte con gli estremi
attaccati al sottospazio quadridimensionale, mentre la gravità nasce da stringhe chiuse che si propagano
attraverso lo spazio più grande. Questa idea gioca un importante ruolo nei tentativi di sviluppare modelli
basati sulla teoria delle stringhe in grado di descrivere la fisica del mondo reale, e fornisce una spiegazione
naturale per la debolezza della gravità rispetto alle altre forze fondamentali.[26]

Dualità

Un fatto degno di nota della teoria delle stringhe è che le diverse versioni della teoria risultano essere tutte
correlate in modi altamente non banali. Una delle relazioni che possono esistere tra diverse teorie delle
stringhe è chiamata S-dualità. Si tratta di una relazione che dice che un insieme di particelle fortemente
interagenti in una teoria può, in alcuni casi, essere vista come un insieme di particelle debolmente
interagenti in una teoria completamente diversa. In parole povere, si dice che un insieme di particelle è
fortemente interagente se si combina e decade spesso e debolmente interagente se lo fa raramente. La teoria
di stringa di tipo I risulta essere equivalente secondo la S-dualità alla teoria delle stringhe eterotica SO(32).
Allo stesso modo, la teoria delle stringhe di tipo IIB è legata a se stessa in modo non banale dalla S-
dualità.[27]
Un'altra relazione tra diverse
teorie delle stringhe è la T-
dualità, in cui si considerano le
stringhe che si propagano
intorno ad una dimensione
circolare extra. La T-dualità
afferma che una stringa che si
propaga intorno ad un cerchio di
raggio R è equivalente ad una
stringa che si propaga intorno ad
un cerchio di raggio 1/R nel
senso che tutte le quantità Un diagramma delle dualità della teoria delle stringhe. Le linee blu indicano
osservabili in una descrizione la S-dualità mentre le linee rosse indicano la T-dualità.
sono identificate con le quantità
nella descrizione duale. Per
esempio, una stringa ha una quantità di moto mentre si propaga intorno a un cerchio, e può anche
avvolgersi intorno al cerchio una o più volte. Il numero di volte che la stringa si avvolge intorno a un
cerchio è chiamato numero di avvolgimenti. Se una stringa ha quantità di moto p e numero di avvolgimenti
n in una descrizione, avrà quantità di moto n e numero di avvolgimenti p nella descrizione duale. Per
esempio, la teoria delle stringhe di tipo IIA è equivalente alla teoria delle stringhe di tipo IIB attraverso la T-
dualità, e anche le due versioni della teoria delle stringhe eterotiche sono correlate dalla T-dualità.[27]

In generale, il termine dualità si riferisce a una situazione in cui due sistemi fisici apparentemente diversi
risultano essere equivalenti in modo non banale. Due teorie legate da una dualità non devono
necessariamente essere teorie delle stringhe. Per esempio, la dualità di Montonen-Olive è un esempio di
relazione di dualità S tra teorie quantistiche di campo. La corrispondenza AdS/CFT è un esempio di dualità
che mette in relazione la teoria delle stringhe con una teoria quantistica di campo. Se due teorie sono
collegate da una dualità, significa che una teoria può essere trasformata in qualche modo in modo da finire
per assomigliare all'altra teoria. Si dice allora che le due teorie sono duali l'una all'altra sotto la
trasformazione. Detto altrimenti, le due teorie sono descrizioni matematicamente diverse degli stessi
fenomeni.[28]

Brane

In teoria delle stringhe e altre teorie correlate, una brana è un


oggetto fisico che generalizza la nozione di una particella
puntiforme a dimensioni superiori. Per esempio, una particella
puntiforme può essere vista come una brana di dimensione zero,
mentre una stringa può essere vista come una brana di dimensione
uno, ed è anche possibile considerare brane a dimensioni superiori.
Nella dimensione p, sono chiamate p-brane. La parola "brana"
deriva dalla parola "membrana" che si riferisce a una brana
bidimensionale.[29] Stringhe aperte attaccate a due D-
brane
Le brane sono oggetti dinamici che possono propagarsi nello
spazio-tempo secondo le regole della meccanica quantistica. Hanno
massa e possono avere altri attributi come la carica. Una p-brana spazia su un volume (p+1)-dimensionale
nello spaziotempo chiamato il suo volume di mondo (worldvolume). I fisici studiano spesso campi analoghi
al campo elettromagnetico che vivono sul volume di mondo di una brana.[29]
Nella teoria delle stringhe, le D-brane sono una classe importante di brane che sorgono quando si
considerano le stringhe aperte. Quando una stringa aperta si propaga attraverso lo spaziotempo, i suoi punti
finali devono trovarsi su una D-brana. La lettera "D" in D-brana si riferisce a una certa condizione
matematica sul sistema nota come condizione al contorno di Dirichlet. Lo studio delle D-brane nella teoria
delle stringhe ha portato a risultati importanti come la corrispondenza AdS/CFT, che ha fatto luce su molti
problemi della teoria quantistica dei campi.[29]

Tipi di teorie
Tipi di teorie delle superstringhe
Tipo Dimensioni Dettagli

Solo bosoni, nessun fermione, quindi solo forze, niente materia, sia stringhe chiuse
Bosonica 26 che aperte; incongruenza maggiore: una particella con massa immaginaria, chiamata
tachione

Supersimmetria tra forze e materia, con stringhe sia aperte che chiuse, nessun
I 10
tachione, gruppo simmetrico SO(32)

Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, nessun tachione, fermioni
IIA 10
privi di massa con spin in entrambe le direzioni (non-chirali)

Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, nessun tachione, fermioni
IIB 10
privi di massa con spin in un'unica direzione (chirali)

Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, eterotiche, cioè le stringhe
HO 10 che si muovono verso destra differiscono da quelle che si muovono a sinistra,
nessun tachione, gruppo simmetrico SO(32)

Supersimmetria tra forze e materia, solo stringhe chiuse, eterotiche, cioè le stringhe
HE 10 che si muovono verso destra differiscono da quelle che si muovono a sinistra,
nessun tachione, gruppo simmetrico E8×E8

Teoria delle stringhe bosoniche

La teoria di stringa bosonica è la teoria delle stringhe originale e la più semplice. Il nome deriva dal fatto
che descrive solo particelle bosoniche. Questa teoria implica che le dimensioni dello spaziotempo siano 26
e prevede l'esistenza dei tachioni, che sono un tipo di particella ipotetica di massa immaginaria; questo è un
segno di instabilità della teoria che rende quest'ultima incapace di descrivere la realtà. Tuttavia, la struttura
matematica è abbastanza simile alle teorie più sofisticate, e predice l'esistenza di una particella identificabile
con il gravitone, facendo di lei un esempio di teoria di gravità quantistica.

Teoria delle superstringhe

La teoria delle superstringhe è una particolare teoria che incorpora i fermioni, supponendo la presenza di
una supersimmetria tra i due tipi di particelle sul foglio delle stringhe. Di fatto esistono cinque teorie delle
superstringhe. Tutte e cinque prevedono un universo con 10 dimensioni (nove spaziali e una temporale) e
non possiedono tachioni.

Altri oggetti sono presenti nelle teorie delle stringhe, ad esempio le Dp-brane, dove p è il numero di
dimensioni spaziali dell'oggetto. Sono delle ipersuperfici definite come gli spazi sui quali sono fissati gli
estremi delle stringhe aperte. Lo studio dello spettro mostra che le brane D1, D3, D5 e D7 possono essere
incorporate in uno spazio descritto dalla teoria IIB, mentre in uno spazio dove vivono le stringhe IIA si
possono introdurre le brane D0, D2, D4, D6 e D8. Le D1 hanno lo stesso numero di dimensioni di una
stringa fondamentale, e di solito sono indicate con F1). Pur essendo due oggetti distinti, la simmetria
chiamata S-dualità, che ha subito un gran numero di verifiche indirette, ha la proprietà di scambiare D1-
brane con F1-brane.

Teoria M

Nel 1995, al congresso Strings '95, Edward Witten, mettendo assieme una serie di indizi, affermò l'esistenza
di una teoria 11-dimensionale che soggiace tutte e cinque le teorie delle superstringhe e la supergravità a 11
dimensioni e che queste ultime sono casi limite di questa nuova teoria.[30] La chiamò teoria M, dove «la M
significa "magia", "mistero" o "matrice", a seconda dei gusti».

Possibili prove

L'uomo non possiede la tecnologia per osservare le stringhe, in quanto dai modelli matematici dovrebbero
avere dimensioni intorno alla lunghezza di Planck, circa 10−35 metri. Le concentrazioni di energia richieste
a tali dimensioni sembrano definitivamente fuori dalla portata di qualsiasi strumento attuale o futuro.

Anisotropie nel fondo cosmico e stringhe cosmiche

Potremmo alla fine essere in grado di osservare le stringhe in maniera significativa, o almeno ottenere
informazioni sostanziali osservando fenomeni cosmologici che possano chiarire gli aspetti della fisica delle
stringhe. In particolare, visti i dati dell'esperimento WMAP, si suppone che gli esperimenti del satellite
Planck dovrebbero far luce sulle condizioni iniziali dell'Universo, misurando con estrema precisione le
anisotropie del fondo a microonde.

Nei primi anni 2000 i teorici delle stringhe hanno riportato in auge un vecchio concetto: la stringa cosmica.
Le stringhe cosmiche, originariamente introdotte negli anni ottanta, sono oggetti differenti da quelli delle
teorie delle superstringhe. Per alcuni anni le stringhe cosmiche sono state un modello molto in voga per
spiegare vari fenomeni cosmici, come ad esempio la formazione delle galassie nelle prime epoche
dell'universo. Ma esperimenti successivi — ed in particolare più precise misurazioni della radiazione
cosmica di fondo — non sono stati in grado di confermare le ipotesi del modello delle stringhe cosmiche
che per questo motivo fu abbandonato. Alcuni anni più tardi è stato osservato che l'universo in espansione
può aver "stirato" una stringa "fondamentale" (del tipo che viene ipotizzato nella teoria delle superstringhe)
fino ad allungarla a dimensioni macroscopiche. Una stringa così allungata può assumere molte delle
proprietà della stringa del "vecchio" tipo, rendendo attuali ed utili i precedenti calcoli. Inoltre le moderne
teorie delle superstringhe ipotizzano altri oggetti che potrebbero facilmente essere interpretati come stringhe
cosmiche, ad esempio le D1-brane (dette anche D-stringhe) monodimensionali fortemente allungate. Come
fa notare il fisico teorico Tom Kibble "i cosmologi delle teorie delle stringhe hanno scoperto stringhe
cosmiche rovistando in ogni dove nel sottobosco". Le precedenti proposte metodologiche per ricercare le
stringhe cosmiche possono essere ora utilizzate per investigare la teoria delle superstringhe. Ad esempio gli
astronomi hanno anche riscontri numerosi di cosa potrebbe essere la lente gravitazionale indotta da stringhe.

Superstringhe, D-brane ed altri tipi di stringhe stirate fino alla scala intergalattica emettono onde
gravitazionali che potrebbero essere rilevate utilizzando esperimenti del tipo LIGO. Esse possono anche
provocare lievi irregolarità nella radiazione cosmica di fondo ancora impossibili da rilevare ma
probabilmente osservabili in un prossimo futuro.
Sebbene accattivanti, queste prospettive cosmologiche sono carenti sotto un punto di vista: come
precedentemente detto, la verifica sperimentale di una teoria richiede che i test siano in grado, in via di
principio, di "rendere falsa" la teoria stessa. Per esempio, se si osservasse che il Sole durante un'eclissi
solare non deflette la luce a causa della sua interazione gravitazionale, la teoria della relatività generale di
Einstein sarebbe dimostrata erronea (naturalmente escludendo la possibilità di un errore nell'esperimento). Il
fatto di non trovare stringhe cosmiche non dimostrerebbe che la teoria delle stringhe è fondamentalmente
sbagliata ma solo che è sbagliata l'idea specifica di una stringa fortemente allungata a livello cosmico.
Sebbene si possano fare, in via teorica, numerose misurazioni che dimostrino che la teoria delle stringhe è
valida, fino ad ora gli scienziati non hanno escogitato dei "test" rigorosi.

Particelle a carica elettrica frazionaria

Alcuni dei modelli di spazi di Calabi-Yau prevedono la possibile esistenza di particelle dotate di carica
elettrica frazionaria, secondo rapporti diversi da quelli finora attribuiti alle cariche quark e antiquark.
L'osservazione futura di tali particelle potrebbe essere una traccia della validità della teoria, sebbene non
decisiva, visto che la sua eventuale fondatezza rimane compatibile anche con l'inesistenza di tali cariche
frazionarie.

Critiche

Numero di soluzioni possibili

Per costruire i modelli di fisica delle particelle basati sulla teoria delle stringhe, i fisici cominciano
tipicamente a specificare una forma per le dimensioni extra dello spaziotempo. Ognuna di queste forme
corrisponde a un differente universo o "stato di vuoto", con una diversa collezione di particelle e forze. La
teoria delle stringhe come è attualmente compresa ha un enorme numero di stati di vuoto, stimato intorno ai
10500, che potrebbe essere sufficientemente alto per dare spazio a quasi ogni fenomeno che potrebbe venire
osservato a basse energie.[31]

Molti critici della teoria delle stringhe hanno espresso preoccupazioni circa il grande numero di universi
possibili descritti dalla teoria delle stringhe. Nel suo libro Not Even Wrong, Peter Woit, docente presso il
dipartimento di matematica della Columbia University, ha arguito che il gran numero dei diversi scenari
possibili rende impossibile che la teoria delle stringhe possa essere un paradigma per costruire modelli della
fisica delle particelle. Secondo Woit,

(EN) (IT)

«The possible existence of, say, 10500 «L'esistenza possibile di, diciamo, 10500
consistent different vacuum states for stati di vuoto diversi consistenti per la
superstring theory probably destroys the teoria delle superstringhe probabilmente
hope of using the theory to predict distrugge la speranza di usare la teoria
anything. If one picks among this large set per predire qualcosa. Se si scelgono in
just those states whose properties agree questo insieme solo quegli stati le cui
with present experimental observations, it proprietà concordano con le osservazioni
is likely there still will be such a large sperimentali, è probabile ci sarà ancora
un numero talmente grande di questi che
number of these that one can get just si può ottenere il valore che si vuole per i
about whatever value one wants for the risultati di qualsivoglia nuova
results of any new observation.[32]» osservazione»

Alcuni fisici ritengono che questo grande numero di soluzioni sia in realtà un vantaggio perché può
permettere una spiegazione antropica naturale dei valori osservati delle costanti fisiche, in particolare il
piccolo valore della costante cosmologica.[32] Il principio antropico è l'idea che alcuni dei numeri che
appaiono nelle leggi della fisica non sono fissati da nessun principio fondamentale ma devono essere
compatibili con l'evoluzione della vita intelligente. Nel 1987, Steven Weinberg pubblicò un articolo in cui
sosteneva che la costante cosmologica non poteva essere troppo grande, altrimenti le galassie e la vita
intelligente non avrebbero potuto svilupparsi.[33] Weinberg suggerì inoltre che ci potrebbe essere un enorme
numero di possibili universi coerenti, ognuno con un diverso valore della costante cosmologica, e le
osservazioni indicano un piccolo valore della costante cosmologica solo perché agli esseri umani capita di
vivere in un universo che ha permesso l'esistenza di vita intelligente, e quindi di osservatori.[34]

Anche il fisico teorico Leonard Susskind afferma che la teoria delle stringhe fornisce una spiegazione
antropica naturale per il piccolo valore della costante cosmologica.[35] Secondo Susskind, i diversi stati di
vuoto previsti dalla teoria potrebbero essere considerati come universi all'interno di un multiverso. Il fatto
che l'universo osservato abbia una piccola costante cosmologica è semplicemente una conseguenza
tautologica del fatto che un piccolo valore è necessario per l'esistenza della vita.[36] Molti importanti teorici
non concordano con l'affermazione di Susskind.[37] Secondo Woit, "in questo caso [il ragionamento
antropico] non è altro che una giustificazione per il fallimento. Le idee scientifiche speculative falliscono
non solo quando fanno predizioni errate, ma anche quando si rivelano insulse e incapaci di predire
alcunché".[38]

Verificabilità

A tutt'oggi, la teoria delle stringhe non è verificabile, anche se ci sono aspettative che nuove e più precise
misurazioni delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo, possano dare le prime conferme indirette.
Indubbiamente non è l'unica teoria in sviluppo a soffrire di questa difficoltà; qualunque nuovo sviluppo può
passare attraverso una fase di non verificabilità prima di essere definitivamente accettato o respinto.

Come Richard Feynman scrive ne Il carattere della Legge Fisica, il test chiave di una teoria scientifica è
verificare se le sue conseguenze sono in accordo con le misurazioni ottenute sperimentalmente. Non
importa chi abbia inventato la teoria, "quale sia il suo nome", e neanche quanto la teoria possa essere
esteticamente attraente: "se essa non è in accordo con la realtà sperimentale, essa è sbagliata" (ovviamente,
ci possono essere fattori collaterali: qualcosa può essere andato male nell'esperimento, o forse chi stava
valutando le conseguenze della teoria ha commesso un errore: tutte queste possibilità devono essere
verificate, il che comporta un tempo non trascurabile). Nessuna versione della teoria delle stringhe ha
avanzato una previsione che differisca da quelle di altre teorie - almeno, non in una maniera che si possa
verificare sperimentalmente. In questo senso, la teoria delle stringhe è ancora in uno "stato larvale": essa
possiede molte caratteristiche di interesse matematico, e può davvero diventare estremamente importante
per la comprensione dell'Universo, ma richiede ulteriori sviluppi prima di poter diventare verificabile.
Questi sviluppi possono essere nella teoria stessa, come nuovi metodi per eseguire i calcoli e derivare le
predizioni, o possono consistere in progressi nelle scienze sperimentali, che possono rendere misurabili
quantità che al momento non lo sono.
Si potrebbe tuttavia verificare la veridicità della teoria indirettamente analizzando i gravitoni. Gli attuali
acceleratori di particelle non sono in grado di tracciare il momento in cui un gravitone sfugge per passare a
una brana vicina.

Falsificabilità

Considerare la teoria sotto il solo profilo della sua verificabilità è comunque estremamente riduttivo ed apre
il campo ad una serie di problemi. Non è infatti sufficiente l'accordo con i dati sperimentali per conferire lo
status di teoria scientifica. Tutte le mere descrizioni di un fenomeno (sofisticatissime o banalissime come: "il
sole sorge ogni mattina") sono in accordo con i dati sperimentali, e forniscono anche previsioni verificabili,
ma senza essere per questo considerate teorie scientifiche.

La teoria delle stringhe ha dato delle predizioni ben precise tramite la corrispondenza AdS/CFT sulla
viscosità dei fluidi fortemente accoppiati che sono in accordo[39] con i dati sperimentali osservati al RHIC.

Note

Annotazioni
1. ^ Ad esempio, non sono ancora compresi il fenomeno del confinamento di colore, i
paradossi dei buchi neri e l'origine dell'energia oscura.
2. ^ Ad esempio, nel contesto della corrispondenza AdS/CFT, i teorici spesso formulano o
studiano teorie di gravità in un numero non fisico di dimensioni spaziotemporali.

Potrebbero piacerti anche