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fenomenologia pura
«Veniva così messo in
questione tutto il mio metodo,
basato sulle convinzioni della
logica dominante, secondo cui
ogni scienza data avrebbe
dovuto essere portata a
chiarezza logica mediante
analisi psicologiche; e mi vidi
spinto in misura crescente
verso riflessioni critiche di
ordine generale sull’essenza
logica ed in particolare sul
rapporto tra soggettività del
conoscere e oggettività del
contenuto della conoscenza»
[-Ricerche logiche, prefazione
alla prima edizione]
Husserl e Brentano
«La visione d’essenza non «Se io, per esempio, assumo Vorrei osservare subito che il termine –filosofia
offre difficoltà o segreti la percezione di questo cubo trascendentale- è divento d’uso corrente da
mistici. Se portiamo a piena come tema della mia Kant in poi […] Io personalmente uso il termine
chiarezza, a piena datità, il descrizione, vedo nella trascendentale in un senso più ampio, per
indicare quel motivo originale […] il quale dopo
colore, ciò che è dato è allora riflessione pura che questo Descartes, conferisce un senso alle filosofie
un’essenza» cubo qui è dato in modo moderne. Se dunque la filosofia di Kant è una
-Filosofia come scienza continuo come unità filosofia trascendentale in quanto –ritorno alla
rigorosa oggettiva in una soggettività conoscitiva quale sede originaria di
molteplicità di modi ogni formazione obiettiva di senso e di validità
fenomenici che gli d’essere- essa non svolge correttamente questo
appartengono in modo ritorno perché, piuttosto che interrogare come
determinato.» le oggettività si costituiscono nelle trame dei
-Meditazioni cartesiane vissuti di coscienza, assume come scontate le
oggettività della scienza e si chiede quali siano le
loro condizioni di possibilità a priori.
-La crisi delle scienze europee e la fenomenologia
trascendentale
Husserl e la psicologia
Se fino ad ora la Psychè è stata identificata da Cartesio e poi ancor di più dal
positivismo come una realtà unicamente psicofisica, con Brentano e poi Husserl la
psiche assume una peculiare evidenza nella sua funzione qualitativa, più che
quantitativa. L’indagine gnoseologica non può prescindere dalla soggettività
umana. Il rapporto tra fenomenologia e psicologia rimane strettissimo.
Husserl stesso sottolinea che la vita psichica individuale, nel suo nucleo, il quale si
mostra intuitivamente con la sua originalità, si presenta come identica alla
coscienza trascendentale.
L’uomo possiede dei vissuti psichici e da questi è possibile passare ai vissuti puri.
L’uomo, dapprima, vive la sua vita a pieno. In secondo luogo si crea i suoi vissuti
psichici coscienziali, legati alla sfera freudiana. La terza via è quella che permette,
attraverso la riduzione, di andare oltre alle ontologie. L’ontologia della natura (il
mondo) comprende sia la natura che lo spirito. Il superamento di essa comporta il
superamento della scienza della natura e dello spirito. Da qui una dottrina
essenziale della coscienza pura.
Platonism DANGER
Husserl e la storia della filosofia:
Gnoseologia a confronto
Husserl
Specificità della psicologia
-Antica grecia: psiche da «-apsu», ciò che si origina dall’acqua primordiale (anelito
cosmico). Essa è l’identificatrice dell’ «umano» nell’uomo, oltre l’animalità.
Platone: psiche come divina e immortale
Aristotele: psiche come principio vitale, nel caso dell’uomo, razionale, (oltre che
vegetativo e animale)
-Presso i latini: psiche come anima, da «–an», respiro come strumento dell’energia
vitale (Talete di Mileto, archè).
-Patristica: psiche polisemica, ovvero aspetto carnale e pneumatico (soffio vitale)
-Cartesio: psiche come res cogitans (differente dalla res extensa)
-Weber, Müller, Wundt: psiche come naturalizzazione dell’anima (psicofisica)
-Brentano: psiche come territorio degli stati psichici
-Husserl: psiche non è la totalità dell’anima (psiche e sfera dello spirito) da San Paolo
il quale divide la psiche in: corpo, psiche e spirito.
Uomo e Psiche
Uomo
Sfera
psiche
Uomo spirituale
Anima
corpo
Psicologia e fenomenologia
• Psicologia pura per esseri umani e animali nel mondo (penetrare nel substratum, per raggiungere la
giustificazione profonda, ovvero la chiarezza ontologica ed epistemologica).
• Si torna all’essere reale del mondo, ovvero il suo noema.
• La psicologia pura è paradossale, poiché il punto di arrivo delle psicologie moderne presuppongono le
stratificazioni socio-storiche, incompatibili con la purezza ed unicità della trascendentalità.
• Un atto psichico, in quanto atto, è vissuto in modo concreto, limitato ed esperienziale.
• La riduzione all’interiorità psichica non è ancora trascendentalità, in quanto il soggetto riduce
«passivamente» l’oggetto e solo quando prende coscienza (pura), il vissuto diventa universale.
• Il valore intersoggettivo, vale a dire il valore che si estende tra soggetto e soggetto, è carpito unicamente
nell’universalità della riduzione eidetica, vale a dire che tra diversi soggetti pensanti (diverse noesi) si arriva
allo stesso noema, ovvero allo stessa essenza dell’oggetto.
• Questa nuova dimensione è detta trascendentale e si identifica come terza dimensione, strumento che
coglie la complessità della natura e dell’uomo.
• Fenomenologia e psicologia si legano inevitabilmente.
• Evadere dalla psichicità moderna o dalla fisicità moderna non significa estrarsi in astratto, bensì porre delle
basi concrete per descrivere come si presenta l’essere umano.
Fenomenologia dopo Husserl
• Scuola berlinese: la percezione come una sintesi di più parti, ovvero il tutto appare prima
delle diverse singolarità
• Scuola austriaca: si rifà a Brentano il quale coglie la capacità intellettiva dell’uomo di
potersi aprire al mondo dell’intenzionalità
• Scuola di Wurzburg, psicologi di Gottinga
• Amedeo Giorgi: non segue alcuna scuola, ma segue le indicazioni di Merleau-Ponty. Egli
intende porre la psicologia fuori dalla scienze della natura, attraverso 4 passi
fondamentali:
- Descrittivo
- Riduzione
- Ricerca delle essenze (di ciò che è vissuto)
- Intenzionalità (che è anche pre-predicativa, ovvero prima della vera e propria
intenzionalità).
GRAZIE!!
Laura Campo,
Dana Palumbo,
Cosimo Bianco