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Edmund Husserl e la

fenomenologia pura
«Veniva così messo in
questione tutto il mio metodo,
basato sulle convinzioni della
logica dominante, secondo cui
ogni scienza data avrebbe
dovuto essere portata a
chiarezza logica mediante
analisi psicologiche; e mi vidi
spinto in misura crescente
verso riflessioni critiche di
ordine generale sull’essenza
logica ed in particolare sul
rapporto tra soggettività del
conoscere e oggettività del
contenuto della conoscenza»
[-Ricerche logiche, prefazione
alla prima edizione]
Husserl e Brentano

• Che cosa vediamo effettivamente quando gettiamo il nostro sguardo sulla


realtà?
- La fenomenologia coglie la realtà seguendo il darsi stesso delle cose (modo di
essere originario, in cui l’io è uno spazio aperto
• Le categorie come concetti che esprimono gli oggetti (ideali)
- Husserl critica lo psicologismo, teoria filosofica che individua nella psicologia i
fondamenti teoretici essenziali.
• Esiste una logica pura come scienza indipendente dall’empiria. È il caso dello
studio dei numeri: la sua genesi risale ad una particolare operazione del legame
collettivo (per questo vicino alla psicologia).
Il metodo fenomenologico
• La logica pura è sviluppata in una fenomenologia dei vissuti, cioè in una descrizione di
quelle esperienze specifiche in cui si intuiscono le essenza logiche tramite l’intuizione
categoriale o visione d’essenza.
• Le cose stesse sono i vissuti intuitivi intesi sia come le fonti dalle quali scaturiscono
i concetti e le leggi ideali della logica pura, sia come quegli atti gnoseologici con cui essi sono conosciuti. Da
qui il passaggio dalla logica pura alla fenomenologia.
• La coscienza è il vissuto intenzionale, cioè il riferimento ad uno oggetto secondo una qualche modalità.
La fenomenologia diventa pura perché diventa una scienza di essenze o eidetica, scienza di fenomeni
ideali.
Il vedere eidetico però è reso possibile dall’epochè, cioè la fuoriuscita dall’atteggiamento naturale. Essa è la
porta di ingresso per la fenomenologia trascendentale, dove il mondo assume lo statuto di fenomeno per la
coscienza pura.
Dopo si applica la riduzione trascendentale, dove la coscienza non è più una realtà empirica ma appunto
trascendentale.
A proposito di visione d’essenza e di
trascendentale…

«La visione d’essenza non «Se io, per esempio, assumo Vorrei osservare subito che il termine –filosofia
offre difficoltà o segreti la percezione di questo cubo trascendentale- è divento d’uso corrente da
mistici. Se portiamo a piena come tema della mia Kant in poi […] Io personalmente uso il termine
chiarezza, a piena datità, il descrizione, vedo nella trascendentale in un senso più ampio, per
indicare quel motivo originale […] il quale dopo
colore, ciò che è dato è allora riflessione pura che questo Descartes, conferisce un senso alle filosofie
un’essenza» cubo qui è dato in modo moderne. Se dunque la filosofia di Kant è una
-Filosofia come scienza continuo come unità filosofia trascendentale in quanto –ritorno alla
rigorosa oggettiva in una soggettività conoscitiva quale sede originaria di
molteplicità di modi ogni formazione obiettiva di senso e di validità
fenomenici che gli d’essere- essa non svolge correttamente questo
appartengono in modo ritorno perché, piuttosto che interrogare come
determinato.» le oggettività si costituiscono nelle trame dei
-Meditazioni cartesiane vissuti di coscienza, assume come scontate le
oggettività della scienza e si chiede quali siano le
loro condizioni di possibilità a priori.
-La crisi delle scienze europee e la fenomenologia
trascendentale
Husserl e la psicologia

Se fino ad ora la Psychè è stata identificata da Cartesio e poi ancor di più dal
positivismo come una realtà unicamente psicofisica, con Brentano e poi Husserl la
psiche assume una peculiare evidenza nella sua funzione qualitativa, più che
quantitativa. L’indagine gnoseologica non può prescindere dalla soggettività
umana. Il rapporto tra fenomenologia e psicologia rimane strettissimo.

Husserl stesso sottolinea che la vita psichica individuale, nel suo nucleo, il quale si
mostra intuitivamente con la sua originalità, si presenta come identica alla
coscienza trascendentale.

La psicologia è una via, il medium, per raggiungere l’obiettivo della ricerca


fenomenologica
Husserl e l’ontologia

L’uomo possiede dei vissuti psichici e da questi è possibile passare ai vissuti puri.
L’uomo, dapprima, vive la sua vita a pieno. In secondo luogo si crea i suoi vissuti
psichici coscienziali, legati alla sfera freudiana. La terza via è quella che permette,
attraverso la riduzione, di andare oltre alle ontologie. L’ontologia della natura (il
mondo) comprende sia la natura che lo spirito. Il superamento di essa comporta il
superamento della scienza della natura e dello spirito. Da qui una dottrina
essenziale della coscienza pura.

Platonism DANGER
Husserl e la storia della filosofia:
Gnoseologia a confronto

Razionalisti Empiristi Kant

IO MONDO IO MONDO IO MONDO

Husserl
Specificità della psicologia

• Husserl riconosce che il Geist (spirito) ha un carattere autonomo e per tale


ragione le scienze dello spirito (successivamente dette scienze umane) devono
essere distinte delle scienze fisico-matematiche.
• L’analisi husserliana, di tipo antropologico, dei vissuti (Erlebnisse) ha una
specificità che si riconduce unicamente allo spirito, ma non alla corporeità o
all’attività psichica.
• L’indagine che porta allo svelarsi dello spirito è possibile solo attraverso
l’approccio fenomenologico.
• Nasce lo statuto epistemologico che pone la psicologia al pari delle scienze
naturali, di modo tale da costituire l’a-priori (assiomi o paradigmi totalmente
validi) di questa nuova scienza.
• Il metodo si pone attraverso
1) Epochè ( sospensione atteggiamento naturale)
2) Riduzione eidetica (scavare fino all’essenza)
A proposito di vissuti

Il vissuto come approccio funzionale e metodologico della fenomenologia, quindi


intenzionale o inteso (teso a) alla risoluzione dell’oggetto designato (ricerca del
noma o correlato noematico.
I vissuti possono essere distinti in:
-vissuti psichici (stati psichici legati alla sfera emozionale)
-vissuti puri (che appartengono sempre alla sfera psichica, ma sono purificati nella
loro essenza e quindi alla coscienza pura).
La coscienza pura come uno spazio univoco dove l’atto noematico (o noesi) e
noema (correlato noematico) si incontrano, luogo della conoscenza eidetica.
La riduzione trascendentale è il mezzo attraverso il quale si giunge all’eidos
dell’oggetto designato, eliminando il superfluo.
Psicologie a confronto

1917 Husserl ipotizza una psicologia razionale a-priori, ovvero pura, ed


equivalente alla geometria per la scienza della natura.

Antropologia di stampo metafisico Indagine fenomenologica che


basata su speculazioni deduttive attraverso la descrizione dei vissuti
riguardanti l’anima vuole risalire alla dimensione dell’umano
Psicologia descrittiva husserliana

La mia è una 1. Indicare specie e genere di vissuti animali e umani


psicologia
2. Descriverne le tipologie
descrittiva,
con un triplice
3. Descrivere i metodi tipici dell’aspetto corporeo e spirituale:
compito: mettendo in evidenza, quindi, il corpo come portatore dello
spirito
Che cosa significa psiche

-Antica grecia: psiche da «-apsu», ciò che si origina dall’acqua primordiale (anelito
cosmico). Essa è l’identificatrice dell’ «umano» nell’uomo, oltre l’animalità.
Platone: psiche come divina e immortale
Aristotele: psiche come principio vitale, nel caso dell’uomo, razionale, (oltre che
vegetativo e animale)
-Presso i latini: psiche come anima, da «–an», respiro come strumento dell’energia
vitale (Talete di Mileto, archè).
-Patristica: psiche polisemica, ovvero aspetto carnale e pneumatico (soffio vitale)
-Cartesio: psiche come res cogitans (differente dalla res extensa)
-Weber, Müller, Wundt: psiche come naturalizzazione dell’anima (psicofisica)
-Brentano: psiche come territorio degli stati psichici
-Husserl: psiche non è la totalità dell’anima (psiche e sfera dello spirito) da San Paolo
il quale divide la psiche in: corpo, psiche e spirito.
Uomo e Psiche

Uomo

Sfera
psiche
Uomo spirituale

Anima
corpo
Psicologia e fenomenologia

- Husserl padre della nuova psicologia che ha per parole (fenomenologiche)chiave:


A-priorità
Eidetica
Intuizione
Descrizione pura
Intenzionalità
- Il punto di partenza è naturalistico, per arrivare poi al trascendentale.
- Fenomenologia (Enciclopedia britannica): riduzione fenomenologica come mezzo
essenziale per il campo fenomenologico-psicologico (psicologia pura)
Fenomenologia e psicologia pura si incontrano in quanto discipline eidetiche
Atteggiamento naturalistico
Ancora su «psicologia pura e
fenomenologia»

• Psicologia pura per esseri umani e animali nel mondo (penetrare nel substratum, per raggiungere la
giustificazione profonda, ovvero la chiarezza ontologica ed epistemologica).
• Si torna all’essere reale del mondo, ovvero il suo noema.
• La psicologia pura è paradossale, poiché il punto di arrivo delle psicologie moderne presuppongono le
stratificazioni socio-storiche, incompatibili con la purezza ed unicità della trascendentalità.
• Un atto psichico, in quanto atto, è vissuto in modo concreto, limitato ed esperienziale.
• La riduzione all’interiorità psichica non è ancora trascendentalità, in quanto il soggetto riduce
«passivamente» l’oggetto e solo quando prende coscienza (pura), il vissuto diventa universale.
• Il valore intersoggettivo, vale a dire il valore che si estende tra soggetto e soggetto, è carpito unicamente
nell’universalità della riduzione eidetica, vale a dire che tra diversi soggetti pensanti (diverse noesi) si arriva
allo stesso noema, ovvero allo stessa essenza dell’oggetto.
• Questa nuova dimensione è detta trascendentale e si identifica come terza dimensione, strumento che
coglie la complessità della natura e dell’uomo.
• Fenomenologia e psicologia si legano inevitabilmente.
• Evadere dalla psichicità moderna o dalla fisicità moderna non significa estrarsi in astratto, bensì porre delle
basi concrete per descrivere come si presenta l’essere umano.
Fenomenologia dopo Husserl

• Scuola berlinese: la percezione come una sintesi di più parti, ovvero il tutto appare prima
delle diverse singolarità
• Scuola austriaca: si rifà a Brentano il quale coglie la capacità intellettiva dell’uomo di
potersi aprire al mondo dell’intenzionalità
• Scuola di Wurzburg, psicologi di Gottinga
• Amedeo Giorgi: non segue alcuna scuola, ma segue le indicazioni di Merleau-Ponty. Egli
intende porre la psicologia fuori dalla scienze della natura, attraverso 4 passi
fondamentali:
- Descrittivo
- Riduzione
- Ricerca delle essenze (di ciò che è vissuto)
- Intenzionalità (che è anche pre-predicativa, ovvero prima della vera e propria
intenzionalità).
GRAZIE!!

Laura Campo,
Dana Palumbo,
Cosimo Bianco

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