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Si parla tanto di numero o di volume delle cellule, quanto del fatto che le cellule che compongono un

determinato tessuto possono differenziare in un altro tipo cellulare e quindi dare origine a quel processo
che si chiama di adattamento, che si chiama Metaplasia, quindi un tipo cellulare che si differenziano, un
altro che non è tipico di quel tessuto di cui le cellule fanno parte. Quindi andiamo a vedere questi quattro
eventi che sono l’ipertrofia lipoatrofia l’Iperplasia a metaplasia facendo delle associazioni con proprie del
degli organi e dei tessuti che possono essere soggetti in condizioni fisiologiche o patologiche a questo tipo
di adattamenti. Cioè ricordatevi che ognuno di questi tipi di. Adattamenti può essere sia fisiologico, quindi
un evento che avviene normalmente per rispondere ad una nuova richiesta di cui il nostro organismo ha
bisogno, ma in alcuni casi possono diventare patologici e quindi sono processi che avvengono normalmente
o processi che possono essere attivati in condizioni patologiche. Allora iniziamo ad blasia sostanzialmente
l’iperplasia abbiamo detto che un aumento del volume di un organo, in seguito all’aumento del numero
delle cellule che lo compongono, quindi aumenta il volume perché ci sono più cellule, questo
sostanzialmente da un punto di vista molecolare, che cosa implica? Che in risposta ad un determinato ad
una determinata esigenza o richiesta? Le cellule, sostanzialmente che erano quiescenti in un determinato
organo, rientrano nel ciclo cellulare, quindi sostanzialmente cellule che non erano in attiva proliferazione
rientrano nel ciclo cellulare. Incominciano a dividersi di nuovo e quindi a proliferare, quindi questo dà
origine ad altre cellule e quindi il numero. Aumenta determinando un aumento generale dell’intero organo.
Allora quello che abbiamo detto è che le forme di adattamento possono essere fisiologiche e patologiche,
quindi per ognuna di queste condizioni riportate dai casi in cui sono fisiologiche dei casi in cui sono
patologiche, nel caso il caso più lampante, insomma, di iperplasia. Fisiologica in quella della iperplasia della
mammella in gravidanza, cioè, ovviamente si tratta di una condizione che è assolutamente fisiologica,
normale e che si scatena in risposta ad una richiesta, cioè quello dell’allattamento, quindi la il tessuto della
mammella ovviamente si ingrandisce perché c’è una richiesta. Fisiologico, quindi non è una condizione
patologica, quindi fate sempre differenza tra una variazione. È un appuntamento che normale e fisiologico
e quello che invece patologie che porta ad una malattia e quindi in questo caso noi abbiamo l’esigenza.
Quindi una risposta ad un’esigenza fisiologica che quindi cambia il volume del tessuto, perché le cellule
stanno. Operando in più, però, esistono delle condizioni patologiche di iperplasia, come ad esempio quelle
che servono l’iperplasia della prostata oppure, nel caso di papilloma virus, quando c’è uno squilibrio
ormonale o da eccesso di fattori di crescita. Quindi quando io ho una condizione dovuta ad un agente
estraneo che può essere un virus oppure. Una risposta di un eccesso di ormoni che attivano quindi una
risposta endocrina che non ci dovrebbe essere. Questo, ovviamente, può generare una condizione
patologica di iperplasia. Ovviamente, che cosa succede? Che l’iperplasia può essere un terreno fertile per lo
sviluppo di tumori, perché noi sappiamo che i tumori originano da una incontrollata proliferazione delle
cellule. Quindi ovviamente, se le cellule sono sottoposte ad un agente eziologico. Come può essere sempre
nel caso del papilloma virus che porta le cellule a proliferare per adattarsi allo stimolo, cioè quindi per
adattarsi all’agente patogeno, in questo caso il papilloma virus. Faccio l’esempio perché forse è quello,
insomma, per cui si fa più prevenzione, che magari è più vicino a tutte noi, soprattutto nelle donne. Eh?
Sostanzialmente, le cellule che rientrano che erano crescenti e ritornano nel ciclo cellulare, possono
ovviamente proliferare in maniera incontrollata, portando ad una condizione che è insomma è molto
favorevole allo sviluppo di tumori e quindi quando l’iperplasia è patologica, crea quella condizione adatta,
perché le cellule continuano a proliferare in mano? Incontrollate possono dare origine a delle formazioni
neoplastiche. OK, quindi può essere una condizione che può diventare molto grave. L’ipertrofia, invece
abbiamo detto che e un aumento del volume dei di un organo dovute al all’aumento del volume delle
singole cellule, quindi, a differenza della condizione precedente dell’IPERPLASIA, noi non abbiamo un
aumento del numero delle cellule, cioè le cellule proliferano normalmente, quindi non abbiamo cellule che
rientrano nel ciclo cellulare. Preferiamo di più, ma abbiamo sostanzialmente delle cellule che hanno un
maggiore metabolismo, quindi producono più proteine perché sono sottoposti ad una diversa necessità,
soprattutto metabolica. Questo avviene quando, ad esempio, le cellule sono sottoposte agli stress
meccanici oppure sono sottoposti all’azione di ormoni. O fattori di crescita? E quindi questo cosa fa qua?
Che le cellule che sono sottoposte a questo stimolo devono ovviamente rispondere con una attività
metabolica e una produzione di proteine superiori a quelle della norma. E questo fa sì che quindi la cellula
aumenti il proprio volume. Un esempio classico di ipertrofia fisiologica e quella che si ha quando
sostanzialmente si fa dell’esercizio fisico e. Vogliamo quindi aumentare la nostra massa muscolare e quindi
quell’incremento sostanzialmente delle seguito all’incremento fisico della massa muscolare. Non è altro che
una condizione di ipertrofia, quindi un ipertrofia fisiologica che non procura assolutamente alcun danno.
Però esistono anche delle ipertrofie patologiche che sono dovute ad esempio. A Simone ormonali, come nel
caso del testosterone per l’ipo del Trofia Prostatica. Un altro esempio di ipertrofia fisiologica è sempre
legata alla gravidanza, quindi è quella dell’utero, quindi abbiamo una dimensione, un aumento della
dimensione dell’utero che è semplicemente funzionale a creare quell’ambiente adatto per poter portare
avanti la gravidanza. Quindi è una condizione di adattamento che però non è. Patologico, ma è
assolutamente normale, quindi il tessuto deve aumenta le proprie dimensioni perché le cellule stanno
aumentando il proprio volume. Per rispondere ad una maggiore necessità di nutrienti. Ma poi, dopo il
parto, ovviamente il l’utero e ripristinare le proprie condizioni normali di volume, quindi le cellule
ritornano. Una condizione. Eh omeostatica precedente a quella della gravidanza. Quindi un altro esempio
che abbiamo fatto è quella del muscolo striato scheletrico, quanti di voi vanno in palestra e cercano di farsi
i muscoli? Sostanzialmente, quello che sanno è che il e. Il indecente che sono sottoposte ad un carico di
lavoro, quindi non esercizio fisico. Aumentano la produzione in proteine, quindi questa aumento
metabolico son dovuto ad un stress di carico di fatica, proprio fisica, porta da un momento della volume del
muscolo. Striato scheletrico, quindi, sostanzialmente è il Bicipite Muscoloso, non è altro che è un fenomeno
di ipertrofia, quindi il muscolo si sta aumentando per rispondere al maggiore carico di esercizio fisico a cui è
sottoposto. Ovviamente è un evento reversibile. Quindi, se noi smettiamo di andare in palestra?
Ovviamente il muscolo, il Bicipite Muscoloso Pian piano lo perdiamo perché non è più sottoposto a uno
sforzo e quindi pian piano le cellule recuperano il loro volume standard, OK? Esistono però delle condizioni
di ipertrofia del muscolo striato scheletrico, come quelle del miocardio, che possono essere sia fisiologiche,
che sono quelle che osserviamo quando siamo sottoposti ad esercizio fisico, ad esempio, ovviamente il
nostro anche il il nostro cuore tende a rafforzarsi verso le birre per. Sostenere sostanzialmente il lo sforzo a
cui lo stiamo sottoponendo con l’esercizio così lo stesso, quindi non evento che reversibile, però esistono
anche delle forme di ipertrofia della parete vascolare del del ventricolo, che sono patologiche, ad esempio
nel caso del vitello sclerosi oppure del infarto del miocardio. Dei pazienti obesi, cioè siamo una condizione
che è patologico, quindi associata ad una patologia di una malattia che porta a una aumento della della
parete ventricolare. Quindi anche in questo caso abbiamo visto come un adattamento cellulare possa
essere sia fisiologico. Quindi è un adattamento ad uno stimolo esterno a cui la cellula risponde
normalmente perché semplicemente per potersi adattare alla nuova condizione, ma nei casi gravi questo
esattamento può diventare anche patologico, quindi e guardatevi nell’ipertensione arteriosa nelle malattie
del sistema cardiovascolare. Aumento della parete del ventricolare porta ad una condizione di iper
ipertrofia patologica del miocardio. Allora lipoatrofia, invece abbiamo detto che la condizione contraria
all’ipertrofia, cioè di petroia, consiste sostanzialmente nella riduzione del volume dell’organo, perché sta
riducendo il volume delle singole cellule. Ovviamente il processo è reversibile ed è dovuta al fatto che
sostanzialmente, quando le cellule si trovano in una condizione in cui hanno. Uno stimolo metabolico
hanno un delle sostanze nutrienti che sono carenti, che cosa fanno, riducono il loro metabolismo, quindi
riducono la loro dimensione loro massa, citoplasmatica e quindi molte di queste, nel momento in cui
avvertono che questa riduzione del volume del della singola cellula. E critica per la vita della cellula stessa,
queste cellule possono anche andare incontro a fenomeni di morte cellulare, quindi questo e diminuisce il
volume delle delle cellule, può diminuirne quindi attraverso morte, anche il numero e quindi di
conseguenza, l’associazione di riduzione del numero delle cellule e riduzione del loro volume porta ad una
riduzione. Generale del dell’organo. Al contrario, quindi dell’ipertrofia ho portato le stesse esempio, quello
che dicevamo prima, se io non vado in palestra, se io non faccio dell’esercizio fisico i miei muscoli non
saranno sottoposti ad uno stress non carico e quindi per disuso andranno incontro ad un processo di
ipotrofia. OK, questa cosa accade anche a dicevamo prima, dell’ipertrofia del dell’utero in gravidanza dopo
la gravidanza, sia il ripristino di una condizione normale attraverso un processo di ipotrofia che quindi
fisiologico, quindi anche in questo caso abbiamo un ipotrofia che può essere fisiologica. Ma che può essere
anche patologica, quindi, ad esempio a carico della Muscolatura striata scheletrica, si hanno delle forme, ad
esempio di patologie genetiche che sono come ad esempio l’atrofia, l’atrofia muscolare spinale, l’asma è
una patologia genetica in cui sostanzialmente sia. Una degenerazione dei motoneuroni che sono i neuroni
che vanno ad innervare il muscolo scheletrico, quindi sostanzialmente questi bambini. Poi lo vedremo
quando faremo le patole. Le malattie genetiche non hanno muscoli innervati muscoli anche vitali, quindi il
cuore. Polmoni, eccetera eccetera, quindi tutta la Muscolatura che è legata alla disperazione, ma anche il
sistema cardiovascolare è alterata e questo fa sì che nelle forme più gravi i bambini muoiono nel giro del
primo anno di vita. Quindi delle condizioni di ipotrofia, cioè quindi mancanza del normale funzionalità,
appunto, della muscolatura scheletrica striata per una riduzione del suo volume possono essere anche letali
in alcune situazioni molto gravi. Una forma poi di ipotrofia è quella che abbiamo nel corso
dell’invecchiamento. Poi vedete 2 2 cervelli, vedete quello molto più grande, diciamo della 36 anni e poi
pian piano va sostanzialmente a raggrinzirsi e a perdere di volume, quindi la fase di invecchiamento e di
tutte quelle che sono anche la. Difficoltà cognitive che poi si hanno e forse l’invecchiamento è dovuto
anche una condizione di ipotrofia, quindi riduzione proprio della massa del del cervello nel corso
dell’invecchiamento. Allora quali sono i due processi che sostanzialmente che. A regola non li petrol
ipotrofia alta nel senso, noi li ipotrofia. Abbiamo detto che quel fenomeno attraverso cui sia la riduzione
della componente principalmente proteica del della cellula, questo perché tutte le nostre cellule mettono
in atto dei meccanismi molecolari. Che sono indirizzati a mantenere un equilibrio di che? Qual è il
contenuto proteico di una cellula in funzione di quelle che è la sua vita e l’esigenza in funzione degli stimoli
esterni che riceve? Quindi se la cellula è sottoposto ad uno ad uno, stimolo per cui deve proliferare? Deve
crescere perché ci sono dei fattori di di crescita che gli danno quell’input. Ovviamente la cellula aumenta
anche la produzione di proteine nel momento in cui non ci sono questi stimoli, sia la la situazione contraria
e quindi la riduzione della sintesi proteica, ma soprattutto l’eliminazione e la degradazione di. Bene il
cellulari, cioè voi. Tenete presente sempre che lei no? Le proteine all’interno delle nostre cellule sono
costantemente in turnover, cioè ogni proteina del nostro corpo ha una sua vita ben specifica, ci sono quelle
strutturali che hanno una vita di giorni, ci sono quelle che hanno una vita che sono magari più di tipo
funzionale. Enzimi, ad esempio, che hanno una vita di poche ore, quindi sostanzialmente esistono due
meccanismi molecolari che sono coinvolti nel regolare questi meccanismi. Questo processo di degradazione
proteica che sono il processo proteoma dipendente e il processo dell’autofagia. Questi due meccanismi
sostanzialmente sono messi in atto da tutte le cellule per poter garantire il mantenimento dell’omeostasi
proteica che può sembrare banale ma in alcune patologie vedremo che è un sovraccarico di alcune proteine
o una riduzione di alcune proteine. Crea dei dei, delle condizioni patologiche. Anche gravi che possono
essere ad esempio anche alcune forme tumorali sono associate a questo, a questo tipo di alterazioni e
quindi mantenere una costante, costante equilibrio tra il processo di sintesi e di degradazione proteica è
fondamentale per il mantenimento dell’omeostasi cellulare. Questo è quello che abbiamo già detto e vado
avanti fino ad ora. Ci siete ragazzi e tutti i concetti sono bene o male chi Un cenno di di vita Allora quindi
molto rapidamente allora il meccanismo di degradazione ubiquitina dipendente è sostanzialmente un
meccanismo di degradazione molto selettivo di tipo enzimatico a tipi dipendente, quindi un sistema che
richiede energia per la cellula affinché si possa mettere in atto. È un processo a cascata che vede il
coinvolgimento di presenzini che sono queste, uno in due e del tre per semplificare il meccanismo e farvi
capire il concetto fondamentale, qual è, che sostanzialmente ogni cellula nel nostro organismo. Abbiamo
detto a una determinata vita, quindi, che può essere di poche ore. Giorni e eccetera eccetera. Quindi, nel
momento in cui una determinata proteina non serve perché non ci serve proprio fisiologicamente in quel
momento, oppure perché è invecchiata, quindi anche le proteine invecchiano come noi, quindi è necessario
eliminarla perché può fare più danni che altro. Oppure nel momento in cui questa proteina ha un folding,
sapete che le proteine si arrangiano in delle strutture quaternarie, quindi hanno un folding alterato, per cui
la sua stessa funzione alterata la cellula. Che cosa fa la porta a degradazione, quindi la marca in un
determinato modo. Attraverso questo sistema enzimatico che ha come ultimo fine. Quello di depositare
delle molecole piccoline di che si chiamano di ubiquitina, creando queste catene di molecole di ubiquitina.
Queste che vedete qui sulla proteina che deve essere degradata, che si chiama substrato, che viene definita
sul strato, quindi sostanzialmente in questo processo molto selettivo. Le cellule vengono marcate in questo
modo. E in tal modo riconosciuto da un sistema enzimatico che si chiama proprio somma. Ne esistono
centinaia e migliaia nel nelle nostre cellule che vanno a degradare la proteina sostanzialmente in tanti
amminoacidi, quindi la spezzettiamo proprio sono nelle proprie asi, la spezzetta in aminoacidi, gli
aminoacidi escono da questo. Struttura ciclica, è quella del pronto sono e vengono riciclati in un turnover
costante per la sintesi di nuove proteine. Quindi in questo modo la nostra cellula è in grado di garantire che
non ci sia l’accumulo di proteine che non ci servono, che sono invecchiate, che sono, non sono funzionali
perché non folding sbagliato e garantisce che ci sia il rifornimento di amminoacidi. Per la sintesi di nuove
proteine, quindi, questo è il ciclo vitale sostanzialmente delle proteine, che garantisce poi il corretto
funzionamento cellulare. Non ha classe, infatti qui vi ho riportato che alterazione del sistema Ops, cioè un
PS, sta per Ubiquitin Protection System, il sistema più vicino al proprio. Insomma dipendente sono
associate a diverse malattie neurodegenerative del cancro, quindi questo è per farvi capire come
meccanismi molecolari coinvolti nella regolazione del. È meglio omeostasi della delle proteine, sono
fondamentali poi per il corretto funzionamento cellulare. È una loro alterazione, porta a diverse forme
patologiche. OK. Allora un altro sistema. Che abbiamo detto è coinvolto nel regolare la. Porzione, insomma,
la componente proteica all’interno delle cellule, ma non soltanto, protegga anche dei singoli organelli
all’interno della cellula e quello dell’Autofagia. Sostanzialmente l’autofagia. Vi metto qui un’immagine, no,
questo non c’è. Cioè, dopo l’autofagia non è altro che un processo sempre a tipi dipendente, quindi che
richiede energia, che ha il compito sostanzialmente di andare a degradare o proteine oppure componenti
cellulari. Si intendono anche interi organelli, ad esempio, ad esempio i mitocondri o parti del reticolo
endoplasmatico, che sono danneggiati, oppure in questo caso invecchiati, quindi sostanzialmente
l’autofagia, come il sistema di ubiquitina Proteoma dipendente garantisce che ci sia questo costante
turnover per il mantenimento della sintesi dell’omeostasi. Tra sintesi e degradazione di proteine e gli
organelli cellulari all’interno della cellula. Allora l’autofagia, un meccanismo che può essere sia fisiologico,
quindi è un processo che avviene normalmente nelle nostre cellule proprio per garantire questo turnover,
ma può essere anche indotto, ad esempio, da una carenza di nutrienti. Quindi cosa fa? La cellula degrada
delle organelli che ha già all’interno, che magari sono vecchi e quel sistema e serve per generare
dell’energia per poi. Realizzare una nuova sintesi, quindi la cellula cerca sempre di fare economia per poter
sopravvivere, quindi USA quello che ha per poi rigenerare quei costituenti che gli servono per risentiti
izzare, nuove proteine, non garganelli eccetera eccetera. Ma può essere anche attivata da delle condizioni
patologiche, come ad esempio infezioni da virus e batteri. Possono possono attivare il sistema
dell’autofagia che viene proprio attivato per andare ad eliminare proprio a fagocitare agenti patogeni,
quindi non ha puliti i tipi di infezioni. Già viene supporto proprio per andare a fagocitare il la gente strana.
Allora perché li può farlo citare, perché? L’autofagia, come dice il nome stesso, praticamente in che cosa
consiste? In alcuni step fondamentali, cioè sostanzialmente nella formazione di alcune vescicole che si
chiamano autosomi. Che racchiudono il materiale cellulare che la cellula vuole eliminare, che sia o proteine
che siano organelli è sostanzialmente quello che fa e inglobarlo in queste vescicole e andare a fondere
queste vescicole in cui è presente il materiale che vuole eliminare con un altro organello cellulare, che è
quello degli. Insomma, dalla fusione dell’auto famoso home e dell’ISO somma si forma l’auto soma, cioè le.
Contenuto del lato fago. Some a contatto con le proteasi che sono all’interno dell’isola. Somma fa sì che
tutto quello che è stato inglobato in queste vescicole viene poi degradato e quindi è un meccanismo meno
specializzato del dell UPS del sistema Ubiquitina proteasoma dipendente che va a traghettare proprio. Una
singola proteina, attraversiamo la cura dell’ubiquità, ma è comunque un processo fondamentale per il
riciclo costante di organelli, soprattutto, che sono degradati oppure malfunzionanti, oppure invecchiati
nella cellula. Beh, queste sono le tre forme autofagia e ve le risparmio. E tutto questo per dire che
sostanzialmente, quando noi prima parlavamo di ipertrofia o di ipotrofia che sono associate ad un aumento
riduzione del volume della cellula, perché la cellula è più attiva oppure meno attiva nella produzione a
livello. Nella produzione di proteine perché ci sono delle regolazioni a livello molecolare attraverso questi
due processi che regolano nella degradazione una sintesi proteica che sono la PS l’autofagia, quindi
un’alterazione di questi due meccanismi sono stati riscontrati in diverse forme patologiche. Abbiamo visto il
cancro, le malattie neurodegenerative nel caso del. Del sistema ubiquitina proprio insomma dipendente o
comunque in altre patologie, sempre patologie neurodegenerative, oppure nelle infezioni virali o nel
diabete. Nel caso dell’autofagia, quindi, sono due meccanismi relativamente nuovi nello studio della
biologia molecolare, ma che comunque si sta capendo come alterazione di questi processi. Molecolari siano
poi alla base di numerose forme patologiche. Allora un altro tipo dell’ultimo forma di adattamento, cioè
lunare, quindi fino ad ora abbiamo visto degli adattamenti cellulari che sono legati al volume aumento,
riduzione delle cellule oppure ad un alterato numero delle di un altro reato? Numero delle. Cellule OK,
quindi alterato volume e volume o numero, è alterata proliferazione cellulare. Noi la metaplasia invece
abbiamo detto che non c’entra né il volume né il numero, ma quello che varia è che alcuni tipi cellulari
differenziano in un tipo cellulare. Che non è proprio del tessuto a cui esse appartengono e questo tipo di
risposta adattativa di solito si attiva nel momento in cui un tessuto viene sottoposto ad un agente dal moto
cronico e serve sostanzialmente al tessuto per poter migliorare la propria prestazione in funzione
dell’insulto. Che sta stupendo quindi, per poter rispondere in maniera efficiente al al cambiamento che sta
subendo. Sostanzialmente. Le cellule dicono che le mie caratteristiche non vanno più bene, mi differenzio
in un altro tipo cellulare che è in grado di reagire meglio di quello che posso fare io all’insulto che sto
subendo. OK. Esistono diverse forme di metaplasia a seconda della diciamo, tessuto quelle che vanno a
colpire, che si differenziano in squamose ghiandolari e connettivali. Allora la Metaplasia squamosa è quella
tipica sostanzialmente dei fumatori, cioè l’epitelio del. Le delle vie respiratorie dei fumatori sono sottoposti
ad un agente chimico, quindi dannoso, che fa sì che le cellule sostanzialmente del delle vie respiratorie
passino da cellule epiteliali semplici, ha delle cellule stratificate. Cioè sostanzialmente da un epitelio
semplice si passa da un epitelio che pluristratificato, lo vedete qui, qui come immaginetta semplificata qui è
un epitelio a singolo strade qua comincia a molti, a pluri stratificarsi. E questo è proprio da una
immunoistochimica di un soggetto che è fumatore. Ha detto che pian piano si crea questa situazione in cui
l’epitelio non è più formato da una sola. Da un solo strato di cellule italiani, ma sono cellule epiteliali che si
vanno a stratificare l’una sull’altra, quindi questo tipo di metaplasia colpiscono soprattutto gli epiteli le. Hai
le mucose e ovviamente alterano la funzionalità del dell’apparato che vanno a colpire. Nel caso dei
fumatori, ad esempio, la minore capacità di produrre muco ma soprattutto il cambiamento di una cellula in
un altro tipo cellulare fa sì che la cellula sia sottoposta. Maggiormente delle mutazioni delle alterazioni che
la fanno diventare precancerosa, quindi sostanzialmente la cellula nel differenziale in un altro tipo cellulare,
ad esempio le cellule appunto del dei polmoni dei soggetti fumatori acquisiscono delle caratteristiche che
non sono più proprie del tessuto di cui fanno parte e quindi. Accumulano una serie di mutazioni che le
predispongono ad una alterazione neoplastica. La formazione di tumori. Ecco perché nei pazienti, nei
pazienti, nei soggetti che sono che sono accaniti fumatori è molto più facile che ci siano delle trasforma.
Neoplastica a livello del tessuto epiteliale polmonare. Allora un altro tipo di metaplasia è quella che ha
angolare un esempio di Metaplasia ghiandolare e quella, per esempio, che si osserva nel l’epitelio
dell’esofago in soggetti che sono in pazienti che sono soggetti frequentemente a esofagite da reflusso.
Quindi il flusso. Cronico gastroesofageo e quindi l’eccessiva produzione di succhi gastrici sostanzialmente
vanno sono le sivan, le delle proprie, il l’epitelio dell’esofago, che per rispondere sostanzialmente a questo
agente lesivo, cioè corrosivo, perché ovviamente il di succhi gastrici sono corrosivi. Che cosa fanno?
Differenze, no. È un altro tipo cellulare, quindi in un epitelio intestinale che più resistente ai succhi gastrici.
Quindi questo è un modo che la cellula ha per rispondere all’insulto, però il problema è che poi l’insulto
protratta nel tempo diventa patologico. Perché si hanno appunto queste metaplasia in cui come vedete,
questo è un esofago. Normale? OK, questa è una sua foto di Barrett, cioè della della Metaplasia di Barrett,
quindi completamente ostruito da tessuto e di natura intestinale ed epitelio intestinale che si va a formare
piuttosto che epitelio dell’esofago, quindi sostanzialmente anche in questo caso il differenziamento di una
cellula epiteliale dell’esofago in una cellula. Italiane intestinale fa sì che la cellula sia più predisposta ad una
neoplasia, quindi nel 5% dei casi questi pazienti sostanzialmente sviluppano delle adenocarcinoma
dell’esofago, quindi la di solito la terapia per questi soggetti. Sono terapie del del reflusso oppure
addirittura l’asportazione dell’esofago e della parte dell’esofago. Che è compromessa, quindi, cioè, capite
come queste forme di adattamento patologiche, cioè possono diventare molto gravi nel tempo. Quindi ho
nel caso delle metaplasia il generale addirittura delle predisporre a tumori, quindi sì, le forme di
adattamento fisiologiche, ma quando diventano patologiche sono molto gravi. Un’altra forma di metaplasia
è quella connettivale, cioè sostanzialmente si forma del tessuto di tipo mesenchimale, quindi cartilagineo,
osseo, adiposo in tessuti, organi che di solito non hanno tessuti e non presentano tessuti di questa
tipologia. Ad esempio, nel caso in cui. Eh? In subisca un trauma a livello muscolare, ossia si ha la formazione
di tessuto osseo nel tessuto muscolare a livello di una frattura, quindi in seguito a una frattura si ha la
formazione di tessuto rosso in un tessuto muscolare, quindi un tessuto che non ci deve stare in un tessuto.
Tipo muscolare, quindi questo è quello che si forma, cioè abbiamo un tessuto osseo all’interno del muscolo
e quindi sostanzialmente il trattamento. Quale farmacologico con l’aspirina, ad esempio, ma almeno i casi
più gravi si deve intervenire proprio chirurgicamente, andando a rimuovere la componente, ossia dal dal
muscolo, perché ovviamente abbiamo una formazione. Ossia, laddove invece dovremmo avere soltanto
muscolo. Quindi anche in questo caso si deve agire prima che, insomma da il tip, questo tipo di
adattamento poi possa diventare patologico in forme gravi. Poi, ultimo adattamento e quella all’ipossia,
cioè una delle condizioni che vedremo possono generare 1 1, elevata alterazione del metabolismo generale
cellulare e quella dell’ipossia ipossia. Che cosa vuol dire? È una mancanza sostanzialmente di possibili
mancanze del sigillo che può essere dovuta a diversi fattori. O per una ridotta percentuale di ossigeno, ad
esempio quando ci troviamo alle alte in elevate altitudini, si creano le situazioni in cui abbiamo una carenza
di ossigeno, quindi è una condizione ipossica. Abbiamo una condizione, ad esempio ischemica, nel caso in
cui abbiamo delle alterazioni del normale flusso che abbia circolatorio e quindi si possono creare delle
ipotesi legate ad eventi ischemici. Oppure, nel caso dei soggetti anemici, soggetti anemici, hanno
alterazioni dei dei dell’emoglobina, della quantità dell’emoglobina contenuta all’interno dei Globuli Rossi e
quindi un minore apporto di ossigeno nei vari organi e tessuti. E poi abbiamo anche altre forme, quella
stagnante, per esempio, con un ridotto afflusso di sangue. Quindi, quando si ha una ostruzione vaso? Male
oppure il suo tossica per effetto di danni a livello degli enzimi mitocondriali, però, le condizioni di poesia
che più ricordiamo sono ovviamente quelle associate ad una ridotta quantità di ossigeno nel respirata negli
soggetti anemici oppure nelle condizioni ischemiche. Quindi quando abbiamo dei problemi al sistema
cardiocircolatorio? Come può essere ad esempio, la formazione di una placca aterosclerotica? Allora qual è
la risposta adattativa all’ipossia? Cioè che cosa fa la cellula in questo caso quando la cellula percepisce che
c’è una ridotta quantità di ossigeno, cerca di modulare il proprio metabolismo in modo tale da far sì di
poter sopravvivere nonostante i livelli bassi di ossigeno? Qui è sottoposto. Quindi fa uno shift, un
cambiamento proprio metabolico, da un tipo di metabolismo di natura ossidativa ad una di tipo clima
politico, quindi, che richiede meno ossigeno per la produzione di energia. Quindi in questo caso, però, il
limite qual è? Che la cellula produce tanto lattato e lattato? Abbassa il piatta intracellulare, quindi la cellula
che cosa ha bisogno di fare, ovviamente abbassandosi il piatto Intracellulare c’è un PH acido della cellula.
Ovviamente la porta poi a morte, quindi per poter evitare di morire in seguito all’aumento del lattato, la
cellula aumenta l’espressione di. Trasportatori di sodio idrogeno in modo tale da buttare fuori il lattato e
mantenere l’ambiente extracellulare e quindi mantenere il ph intracellulare, insomma a livelli fisiologici ed
evitare che ci sia una condizione di acidosi della intracellulare. Altra risposta alla all’ipossia e l’aumento del
flusso di sangue, cioè sostanzialmente quando io sono venuta ambizione di poesia, quindi ho poco
ossigeno, cerco di pompare più sangue per garantire che. Quindi più ossigeno possa arrivare nei diversi
organi e tessuti e quindi in alcuni casi la condizione di possia genera un evento di neoangiogenesi, cioè
formazione di nuovi vasi che possano garantire. Il rifornimento di ossigeno e in condizioni di carenza,
appunto, ambientale oppure intracellulare. Allora questa è una breve breve, cioè nel senso non dovete
conoscere tutti questi meccanismi nel dettaglio, ma per capire che alla base dell’ipossia, cioè la cellula,
perché risponde all’ipossia, ma ricordatevi sempre che dietro una risposta cellulare che si manifesta con dei
macro eventi, c’è sempre una risposta molecolare. Quindi ci sono dei eventi molecolari, dei regolatori
molecolari che sono coinvolti nella risposta all’ipossia e tra questi c’è sempre l’autofagia. Quindi l’autofagia
viene attivata in risposta a delle condizioni di ipossia, delle alterazioni dello stress del reticolo
endoplasmatico. E poi abbiamo proprio dei fattori. Che si chiamano fattori indicibili, da ipossia che vengono
proprio attivati nel momento in cui c’è una condizione di carenza di ossigeno, quindi sostanzialmente la
cellula risponde alla carenza di ossigeno, attraverso modificazioni, del proprio metabolismo attraverso la
produzione di nuovi vasi. Per garantire l’afflusso di di sangue e quindi rifornimento. Maggiore di ossigeno,
però si possono avere anche delle condizioni che poi diventano patologiche, quindi che si manifestano
sotto forma di infiammazione o funzione cardiaca che è ovviamente alterata. Perché se io cerco di pompare
più ossigeno ad una certa il cuore ne risentirà per questo stress e sovraccarico a cui viene sottoposto. Nel
caso del di questo fattore, il fattore inducibile dai possia, sostanzialmente si tratta di un di un fattore che in
condizioni normali viene sottoposto ad una continua ricerca attraverso il processo di degradazione
ubiquitina proteasoma dipendente. Che cosa succede invece, nel caso in cui io sono una condizione di
possibile, quindi di carenza di ossigeno? Che questo fattore non viene più idrossi lato sostanzialmente e
quindi non è più riconosciuto per essere degradato come avviene normalmente. E quindi che cosa fa questa
proteina, che è un fattore trascrizionale, va a legarsi al promotore dei geni che regola che sono geni
coinvolti nel processo di vascolarizzazione. Cioè sostanzialmente l’ipossia attiva questo fattore
trascrizionale che fa esprimere tutti quei geni che sono coinvolti nei processi di neo angiogenesi. Quindi
sostanzialmente aumenta la vascolarizzazione. Però cosa succede che questo processo alla lunga di
neanche genesi, è stato associato a delle formazioni neoplastiche, cioè sostanzialmente le cellule
neoplastiche sfruttano questa condizione di ipossia per generare più vasi e in questo modo? Potersi
disseminare dando origine fenomeni di metastatizzazione. Concludendo, per la vostra gioia, quindi fino a
oggi, che cosa abbiamo visto? Abbiamo visto il concetto sostanziale di che cos’è una patologia? Quali sono
gli obiettivi, insomma, dello studio della patologia generale e di come una cellula può rispondere ad uno
stress. Quindi fino ad ora ci siamo concentrati sulla risposta da adattamento. Cioè la cellula che subisce uno
stress per turba le sue condizioni o un statiche e per ripristinare queste condizioni cerca di adattarsi e un
adattamento che può essere fisiologico oppure patologico nel cassetto i grandi quindi quello che non vede
nelle elezioni successive quelle di

Mulo gli viene in mente qualcosa. Vi dico dottor House, vi aiuta un sacco con questa cosa, perché le dosi,
cioè nel senso che ogni volta che c’è qualcosa che non sanno che cos’è un amiloidosi, vi può aiutare ad
associare no il? Le malattie di accumulo ha avuto ad una ad una patologia? Allora parleremo anche di
amiloidosi, però prima di parlare di quelle che sono delle patologie di accumulo, dobbiamo cercare prima di
capire. Quand’è che si verifica un accumulo intracellulare? E quand’è che diventa patologico un accumulo?
Però l’altra volta ci eravamo lasciati così, avevamo visto no. Quando la cellula viene sottoposta a uno stress,
che cosa fa? Può rispondere allo stress adattandosi quindi cercando di modificare le proprie condizioni
statiche per. Diciamo entrare in una condizione nuova di omeostatica in modo tale da poter rispondere allo
stress stesso, quindi in quelle forme di adattamento abbiamo visto l’ipertrofia, l’iperplasia, la metaplasia
eccetera eccetera. Allora, in questo punto vediamo come invece uno stimolo dannoso può provocare un
danno cellulare che a volte abbiamo detto che può essere reversibile se la cellula è in grado di riparare il
danno, o reversibile nel caso in cui non è in grado e quindi si. No, non mi serve una data. Mi pare
abbastanza. Cosa? Segno uno dei primi segni di danno cellulare, e cioè una cura che cosa vuol dire?
Sostanzialmente? Vuol dire che all’interno della cellula, per un qualche motivo che sia per motivi di natura
fisiologica o nel caso di una patologia, per l’interazione del metabolismo oppure per introduzione di un.
Elementi extracellulare di macro molecole extracellulari si ha un accumulo appunto di macromolecole che
possono essere acqua, elettroliti, lipidi, proteine, pigmenti, quindi uno dei primi segnali spiega allarme che
la cellula da quando subisce un danno, è quella di presentare delle goccioline sostanzialmente dei. Proprio
interno, che hanno un aspetto anomalo rispetto a quella che è la struttura generale della cellula. Quindi
questi accumuli che possono essere a volte fisiologici e dipendono normale metabolismo cellulare, a volte
possono diventare patologici, quando c’è la cellula non è in grado o produce più di queste macromolecole
che non riesce. A immettere nell’ambiente extracellulare oppure, quando le introduce nell’ambiente
extracellulare, quindi sostanzialmente quello che andremo a vedere. Quali sono queste patologie in cui si
hanno accumuli di i piedi piuttosto che di proteine o di pigmenti? E per quale motivo la cellula accumula
questa e macromolecole? Ragazzi quelle slide cioè nel senso le disponibili quindi se non riuscite se io vado
avanti nelle slide non

Allora, quali sono gli organi che sono più colpiti dalle malattie di accumulo? In particolare il fegato? Se poi
ci pensate, quando io vi ho chiesto, conoscete una malattia di accumulo? Al di là della migliosi che la
conosciamo tutti, per dottor House la steatosi epatica no, quindi condizioni che sono legate soprattutto ad
un non solo, ma soprattutto. Ad un eccesso di abuso di alcol, quindi il fegato è uno degli organi che più
colpito dalle malattie di accumulo, ma non solo. Ci sono anch’io bene, il muscolo striato oppure il mio
cardio? Sono organi, quindi che frequentemente possono, in determinate condizioni patologiche, di danno.
Essere soggetti a accumuli intracellulari sostanzialmente uno dei primi meccanismi che viene alterato nella
cellula quando c’è un difetto di accumulo Essere soggetti a accumuli intracellulari, sostanzialmente uno dei
primi meccanismi che viene alterato nella cellula quando c’è un difetto di accumulo e la capacità.
L’ambiente L’ambiente extracellulare sa quindi sostanzialmente alterazione della membrana plasmatica.
Sono uno dei primi elementi che sono associate le patologie di accumulo. Ovviamente la causa, quindi
l’eziologia che provoca questi fenomeni può essere di diversa origine, quindi vedremo che può essere
associata dei difetti di natura genetica che alterano ad esempio la struttura. Il folding delle proteine,
oppure può essere associata ad esempio, a fenomeni quali le esposizioni a sostanze tossiche. La buona
nutrizione. O la mancanza di ossigeno? Quindi la fonte di danno che può generare un accumulo che poi
diventa patologico? Sono diverse, OK? Come appaiono? Sostanzialmente? Poi abbiamo messo questa
immagine, quella di vedremo anche in altre situazioni, no, questo è il tessuto, ad esempio è una sex. Ciao
istologica di un fegato e un paziente che ha un danno epatico da accumulo. Come lo riconoscete?
Sostanzialmente perché le altre cellule vedete quello colorazione ematossilina cosina hanno questo sono
sul rosa violetto, mentre quelle che mostrano degli accumuli appaiono bianche perché si sono creati dei
vacuoli di dimensioni. Più o meno grandi da far si a seconda ovviamente della gravità della malattia da far.
Si quindi che la cellula sia come un grosso unico vacuolo che ha accumulato macromolecole che possono
andare dai lipidi delle proteine a seconda della patologia di alcuno di cui stiamo parlando. Allora quali sono
i difetti a livello intracellulare che possono determinare un accumulo patologico o alterazioni del
metabolismo, cioè la cellula produce più macromolecole di cui effettivamente ha bisogno e non riesce a
esserlo. Metterle e a, metterle nel nell’ambiente extracellulare, quindi rimangono accumulate nella nella
cellula stessa, quindi in questa è una condizione da alterato metabolismo che crea una patologia da
accumulo e questo colpisce soprattutto e interessa soprattutto i piedi. Un’altra condizione è quella che
interessa le proteine, vedremo che esistono alcune patologie di accumulo. In cui sostanzialmente le
proteine subiscono delle mutazioni, quindi si tratta soprattutto di patologie di natura genetica, per cui il
loro folding, quindi la loro struttura quaternaria, è alterata e quindi la cellula non riesce a trasportarla
sostanzialmente nell’ambiente extracellulare, dove questa proteina dovrebbe avere la sua funzione. Ma
rimangono intrappolate nella cellula e questo quindi crea una patologia di accumulo di proteine alterate o
male aggregate. Allora un’altra condizione è quella che interessa invece la mancanza di enzimi, quindi
anche in questo caso ci sono delle patologie, soprattutto di natura genetica, che sono associate ad
alterazioni di carico di alcuni enzimi che perdono la loro funzione e quindi sostanzialmente questi enzimi
che sarebbero coinvolti. Nella taglio proteolitico soprattutto di di problemi, quindi stiamo parlando di
strutture complesse in strutture solubili, che quindi la cellula è in grado di trasportare nell’ambiente
extracellulare, quando questi ennesimi mancano della loro funzione. Sostanzialmente avremo la la
formazione di complessi. Insolubili che non sono in grado di essere portati veramente extracellulari e quindi
faccina nella cellula. Un altro fenomeno invece che associato al cumulo intracellulare. Quando la cellula
ingerisce sostanzialmente del materiale extracellulare che poi non riesce a estromettere, che quindi diventa
sostanzialmente nel nostro. Quindi ricordatevi che le patologie da. Accumulo sono associate ad alterazioni
sia del metabolismo, quindi produco più di quello di cui ho bisogno, quindi lo accumula all’interno della
cellula oppure ad alterazioni, ad esempio nella struttura della proteina, quindi questa non riesce più ad
essere portata all’esterno e si accumula nella cellula oppure per difficoltà di creare dei componenti solubili
che siano. Trasportabile nella membrana plasmatica nell’ambiente extracellulare, oppure perché la cellula
ingloba del materiale in extracellulare che poi diventa dannoso? Allora qual è l’aspetto tipico di una cellula
che accumula liquidi? Allora adesso prenderemo in considerazione tutte le varie condizioni che possono
essere fisiologiche. Ricordatevi sempre che un accumulo può essere, come abbiamo visto anche per gli
adattamenti cellulari, può essere sia fisiologico che diventare patologico. Allora vedremo per ogni.
Molecola di cui abbiamo parlato dei liquidi di piedi, proteine e pigmenti. E quali sono le condizioni
fisiologiche o patologiche che sono legate? Allora simulo la. Nel caso dei liquidi liquidi si intende
principalmente APP. Quando parliamo di di cellule. Che cosa danno? Sanità non sostanzialmente, quando la
cellula accumula liquidi o non riesce a avere un giusto scambio Ionico con l’ambiente extracellulare, quindi
si perde una la condizione omeostatica no di trasporto ionico da la cellula, l’ambiente extracellulare e
viceversa. E la cellula comincia a inglobare acqua senza poterla eliminare. Si crea quello che è un
rigonfiamento di dropico, cioè un rigonfiamento legato all’accumulo dell’APP. Quindi, sostanzialmente, che
cosa succede? La cellula si carica di l’acqua e quindi perde la sua struttura. Questo tipo di alcuno va a
colpire soprattutto alcuni tipi di organelli, in particolare mitocondri, e qui vedete la il mitocondrio. Voi
sapete che sono associate alla biologia cellulare, lo sapete che funzionano? Non sono associati
principalmente AI processi di. Respirazione, quindi la produzione di energia. Quindi sostanzialmente qui
vedete una struttura classica di mitocondrio che è avviata e qui vedete invece una condizione patologica di
mitocondrio che si è rigonfiato per accumulo di liquidi. Quindi uno degli aspetti sostanziali delle delle cellule
che hanno mollato liquidi e quello di perdere la loro struttura e quindi diventano soprattutto organelli
come mitocondri di suoni. E perché dico perdono? La loro struttura standard e fisiologica e quindi si
rigonfiano e diventano dei questi. Questi palloni mi chiamavano così, quindi sostanzialmente questo tipo di
danno può essere reversibile, cioè se la cellula come al solito è in grado di riparare il danno, di ripristinare le
condizioni fisiologiche, può eliminare. Il liquido in eccesso e quindi ritornare nella sua condizione standard
quando questo però non è possibile, facendo che cosa fa voi immaginate un palloncino, lo riempite di
acqua, di acqua, di acqua. Poi quello alla fine scoppia, quindi la stessa cosa che sostanzialmente succede
alla cellula cellula, poi perdendo quella che è la sua ossa, si, per l’accumulo di liquido che incontro a morte,
solitamente per. Necrosi. Un altro problema che si può creare con l’accumulo di liquido è che la cellula che
sia rigonfiata, aumenta il proprio volume, quindi sta in una condizione di ipertrofia di cui abbiamo parlato
l’altra volta, cioè aumento del volume della cellula unito dell’organo di cui la cellula fa parte. E quindi
questo cosa fare? Questo ingrossamento cellulare e quindi di conseguenza dell’organo. Gli appartenenti
alla cellula fa sì che ci sia un blocco, in alcuni casi, del flusso sanguigno, proprio per effetto di questo
ingrossamento, quindi si hanno una serie di complicanze, dal dall’accumulo di liquidi quando non c’è
necrosi. Comunque una serie di alterazioni, come ad esempio nel flusso sanguigno. Solitamente, come
abbiamo detto questi tipi di accumuli sono associate delle alterazioni della membrana. Plasmatica, quindi la
membrana subisce delle alterazioni, per cui non è in grado più di trasporto, soprattutto pompe di
membrana che sono associate proprio allo scambio Ionico tra l’ambiente intracellulare quell’extra cellulare,
quindi un’alterazione di questi scambi e ovviamente fanno perdere l’equilibrio di jonin tra l’ambiente
extracellulare. Cellulare, quindi questo può creare quella condizione per richiamare più acqua all’interno
delle cellule, creare quindi un accumulo di liquido diventa patologico. Allora diverse, invece, forse anche più
meno immediata, più interessante da comprendere quella che l’accumulo delle proteine allora, in questo
caso quando noi abbiamo da alcuni intracellulare di proteine, si possono assistere due fenomeni, cioè?
L’accumulo della proteina può interessare o delle proteine normali, quindi che non sono alterate nella loro
struttura, nella loro funzione, oppure altre accumulo di proteine che invece sono fondate male. Quello che
dicevamo prima sono fondate male, quindi la cellula è in grado più di portarlo in un ambiente, questa
cellulare e quindi rimangono inglobate. Nel caso delle proteine normali normali, intendo che non sono
normali tra virgolette, OK nelle proteine che hanno una struttura quindi fisiologica e non presentano delle
alterazioni, questo tipo di accumuli si verifica soprattutto in condizioni di. Patologie renali che causano
sostanzialmente da perdite di proteine nelle urine. Quindi abbiamo proteinuria e sostanzialmente questo fa
sì che ci sia un riassorbimento delle proteine plasmatiche, in particolare l’albumina, quindi sostanzialmente
noi abbiamo una condizione in cui le proteine sono al Type. No, non sono non sono alterate. Nella loro
struttura, nella loro sequenza, nella loro aggregazione. Però per altri tipi di patologie, con il caso del rene
c’è una perdita di proteine questo e richiama riassorbe proteine plasmatiche e quindi fa sì che ci sia un
accumulo di proteine a livello renale, che ovviamente può diventare reversibile. Può essere reversibile, ma
può diventare anche dannoso. Delle accumuli intracellulari di proteine che sono normali si osservano
invece frequentemente nelle malattie neurodegenerative. OK, per esempio nella malattia di Alzheimer, nel
morbo di Alzheimer la caratteristica e l’accumulo di proteine amiloidi, cioè di queste placche amiloidi. Che
si formano appunto tra a livello neuronale. Allora il motivo per cui queste placche si formano, in realtà non
è chiaro e questo è il problema delle malattie neurodegenerative, cioè non si sa quale sia l'origine per cui
questa sostanza amorfa si va a ad accumulare a livello dei neuroni. E il problema, però qual è? Che la
formazione di questi aggregati proteici, che sono delle proteine normali? Che si vanno ad accumulare
laddove non dovrebbero, sostanzialmente nel proprio delle malattie neurodegenerative, bloccano la
trasmissione neurale e quindi creano tutte quelle condizioni di neurodegenerazione o di demenza, nel caso
appunto del morbo di Alzheimer. E altri tipi di. Accumulo le patologie da accumulo intracellulare di proteine
che sono strutturali, quindi normali. Sono nel caso del l’epatopatia alcoliche in questo tipo di patologie si si
osservano per esempio, come vedete qui nella nell’immagine istologica, questi accumuli di proteine cito
scheletriche. Che vengono detti i corti di mallory, che sono sostanzialmente un segno di un accumulo
proteico. Nel caso delle malattie neurodegenerative. Qua avete vediamo ad esempio il cervello di un
paziente con Alzheimer che progressivamente degenera, quindi si rimpicciolisce. Non mantiene più la
forma del cervello sano e poi e. Dovuto anche alla degenerazione dei neuroni per appunto di queste
placche amiloidi tra 1 € nell’altro. Quindi uso il proprio nella Stiramento Neuronale. Una delle ipotesi che è
stata portata avanti rispetto alle malattie neurodegenerative. Perché si formano queste questi accumuli di
di proteine? Perché ad un certo.in alcuni soggetti si all’accumulo di queste proteine, in altri no, allora in
alcuni casi sono state osservate delle alterazioni proprio delle mutazioni a carico di alcune proteine. Adesso
non è lì. Dove posso interesse sapere quali siano, però siccome l’altra volta abbiamo parlato di autofagia, se
vi ricordate cioè quel meccanismo attraverso cui la cellula, sostanzialmente le cicla il materiale che è
invecchiato, gli organelli che sono inneggiati o invecchiati e li fagocita per poi riutilizzare sostanzialmente
sintetizzare nuovi. Sintetizzare nuovi organelli, quindi un’idea sostanzialmente che sta prendendo piede
attivamente. Le malattie neurodegenerative come siano associate a questi aggregati di proteine, che
sostanzialmente nei soggetti con designer, ma anche con la SLA, ad esempio e altre malattie
neurodegenerative, ci sia un’alterazione del processo dell’autofagia. Quindi, sostanzialmente in questi
pazienti si sono riscontrate di mutazioni a carico Reggiani che controllano il processo automatico e l’idea
che è sostanzialmente mancando il processo dell’autofagia le proteine, o comunque organelli intracellulari,
non riescono ad essere degradati della cellula e quindi si accumulano. Formando questi corpi di inclusione
che sono sostanzialmente questi aggregati di proteine che sono tipici delle cellule delle delle malattie
neurodegenerative. Quindi è un’ipotesi quindi questo per farvi capire perché vi ho riportato questa cosa
sulle autofagia, per farvi capire come poi un meccanismo che noi abbiamo visto essere fisiologico e
coinvolto nella regolazione del livello proteico. Nemmeno a quello del sito bigodino proprio, insomma
dipendente. Poi una sua alterazione è associata delle forme patologiche, quindi dei processi molecolari, che
sono tendenzialmente nuovi. Perché questo processo non si conosce da così tanto tempo, si sta capendo
che in realtà coinvolto in tantissime patologie, come in questo caso, nelle malattie neuro degenerative.
Allora fino ad ora, quindi noi abbiamo visto delle condizioni in cui ci sono delle malattie da accumulo che
sono associate a proteine che sono normali, quindi non hanno alterazione nella forma o nella struttura o
nella funzione. Esistono però alcune patologie di accumulo che invece sono legate a proteine che sono
alterate. Malcolm date quindi mal pregate allora. Solitamente questo tipo di patologie sono di natura
genetica, cioè sono associate ad alterazioni che avvengono durante la sintesi sostanzialmente della durante
il processo di sintesi proteico e quindi ovviamente una mutazione genetica altera la sequenza della proteina
e di conseguenza. Il suo folding e esistono però dei meccanismi fisiologici intracellulari che e garantiscono
che nel momento in cui una proteina venga sintetizzata, se ne controlli. Qual è il suo folding? Qual è il suo
stato di aggregazione e, nel caso in cui questo sia alterato, vengano eliminate. Quindi la cellula. Voi
immaginate che ha sempre dei meccanismi di controllo che le consentono di verificare che effettivamente
tutto stia funzionando per bene? Ovviamente in alcuni tipi di malattie questi meccanismi vengono meno e
quindi ci sono delle modalità, altrimenti non ci sarebbero nessuna forma di patologie e. Per cui il.
Ovviamente il meccanismo patologico riesce a sviare quello che è il sistema di controllo intracellulare e
quindi creare un danno. Allora, sostanzialmente questo sistema di PR, cioè non fotte protein response, sia
nel momento in cui una proteina sintetizzata viene riconosciuta se aggregata o fondata in maniera scorretta
da delle proteine che si chiamano bip. Sostanzialmente queste proteine. Legano le legano, questi complessi
legano le proteine che sono state appena sintetizzate che escono dal reticolo endoplasmatico e che se non
sono aggregate correttamente e assemblate correttamente, vengono riconosciute come fallate e quindi si
all’attivazione di una serie di cascate di segnale. Non è importante che ricordiate che siano irwan Alfa
perché eccetera eccetera, l’importante è che voi sappiate che esiste questo meccanismo di controllo del
folding delle proteine che nel momento in cui una proteina ascoltata male viene riconosciuta, è attiva una
serie di segnalazioni molecolari che sostanzialmente fanno sì che la proteina. Quindi eliminata dalla cellula
attraverso l’esempio autofagia, come abbiamo visto prima, oppure il la secrezione della proteina quindi
viene eliminata la proteina che è fondata male, degradata, oppure, nel caso in cui il non si riesca ad
eliminare la proteina fondata male, la cellula va incontro ad accortosi. Cioè sostanzialmente quello che
vedremo nella lezione del prossimo è che una cellula, nel momento in cui evidenzia che c’è un danno che
può diventare letale per la sua sopravvivenza e per quello delle cellule figlie che originano della cellula che
ha subito il danno, preferisce andare incontro ad una morte programmata, una sorta di suicidio vero e
proprio piuttosto che propagare quell’errore alle cellule figlie. Allora, quindi, ovviamente questi meccanismi
possono risultare alterati a volte quindi si va incontro a delle situazioni patologiche quando ad esempio
nelle patologie di accumulo di proteine, appunto aggregate, aggregate male. Un altro dato, un esempio è
quella delle due Sicilie dell’alfa uno antitripsina. Sostanzialmente questo è un. Inibitore del delle Serino
Proteasi, che viene rilasciato soprattutto dai granulociti nella nelle fasi di infiammazione nella sede di
infiammazione. E, sostanzialmente, questo inibitore fa sì che sostanzialmente difende soprattutto i polmoni
e al livello epatico dal prodotti dannosi agli effetti del nostri prodotti. Dalle proteasi, quindi sostanzialmente
un’alterazione di questo enzima può generare due condizioni. Patologiche abbastanza gravi nel caso del
polmone degli enfisemi qua vedete una condizione di enfisema polmonare. Sono queste strutture no? E
quindi i pazienti sono costretti ad assumere dei farmaci per migliorare la respirazione oppure ad avere delle
infusioni di doverose di Alfa uno antitripsina, cioè sostanzialmente ricevono questa quest. Inibitori di
Serino, proteasi in maniera farmacologica dell’esterno per poter sopperire al deficit. Solitamente in questi
tipi di pazienti si hanno delle alterazioni delle mutazioni, quindi si tratta di una patologia di tipo genetica,
perché questo gene è particolarmente soggetto a deboli, moltissimi, cioè esistono diverse varianti di questa
proteina, ed alcune di queste varianti, come nel caso della variante Z, si possono ripiegare. Male in maniera
anomala e dare origine a degli aggregati. E questo avviene soprattutto a livello degli epatociti, dove poi si
verificano dei fenomeni di degenerazione epatica che possono terminare con la cifosi e quindi con il rischio
di sviluppare del carcinoma pratico. Allora una delle malattie di accumulo è purtroppo una delle malattie
genetiche mortali più comuni e la fibrosi cistica. Allora la fibrosi cistica, una malattia ritaglia a trasmissione
autosomica recessiva che avendo fatto genetica sapere che cosa vuol dire no abbiamo non avete fatto
genetica. Ramente. Ma perché non è previsto nel corso di studi? No, quindi fate soltanto biologia
molecolare che mi sembrate opzionale. Giusto no? Vabbè giusto per capire perché magari io l’ho comprato,
cioè per me questo è un concetto abbastanza semplice, allora poi magari l’ha approfondiremo nella lezione
sulle malattie genetiche alla sostanzialmente trasmissione NATO suoni, che recessiva. Cosa vuol dire che io
devo avere ogni gene? Sostanzialmente ha due coppie alleliche OK, quando io ricevo un allele mutato sia
dal padre che dalla madre e quindi ho le due coppie alleliche mutate per quel gene. Vuol dire che sono in
una condizione autosomica, perché il sono delle mutazioni che interessano le cellule autosomiche, che
sono recessiva perché ho bisogno che la mutazione si presente su entrambi gli alleli, perché io possa
manifestare il fenotipo patologico. OK, quindi c’è bisogno di questa doppia mutazione su entrambi gli alleli,
invece, si parla di una. Patologia a trasmissione dominante quando è sufficiente uno solo dei due alleli
mutati, perché la patologia poi possa manifestarsi. OK, quindi la condizione, di solito le patologie genetiche,
trasmissione autosomica recessiva, di solito infatti sono letali. Motivo per il quale è necessario avere due
gemme, perché ovviamente la probabilità di avere due coppie alleliche mutate e superiore a quella di
averne soltanto una, quindi solitamente queste patologie sono letali, perché ovviamente se anche un
autosomica dominante fosse letale, ogni volta che io ho un allele. La mutato, cioè sarei? Tendenzialmente
potrei andare incontro a morte. Invece questo è il genere di patologie che sono molto gravi e come una
forma di selezione nel corso dell’evoluzione no, si fa si che entrambi le coppie alleliche debbano essere
mutate, perché io manifesti la patologia e possa andare incontro a morte, perché solitamente le malattie
aveva trasmis. Autosomica recessiva, sono hanno delle. Conseguenze abbastanza gravi e possono essere
letali. Prendete il caso della fibrosi cistica, poi, nella lezione sulla patologia genetica vedremo tutte queste
cose, cioè? Riprenderemo allora il concetto di cromosoma gene allele, perché mi sa che quindi questa cosa,
in neanche nell’esame di biologia l’avete mai mai fatta. Qualcosina sì, ma così, cioè che basi sì, anche
perché poi seguire anche la professoressa petroni sui tumori, che sono tutte, cioè diventa difficile. Infatti
noi non capivamo perché. Insomma, gli studenti di farmacia avessero un po di difficoltà a seguire quella
parte sulle neoplasie, forse perché magari la. Quante genetica di vi manca un po però magari quando
faremo quella lezione facciamo un po di. È un riassunto veloce su te concetti base così che voi possiate
capire perche se poi io parlo di malattia mica dominante oppure della linea germinale cioè nel senso buono

Al molto grave sicuramente ne avete già sentito parlare di dare l’esame della gente di genetica o meno e
che è associata appunto ad una mutazione a carico di un gene che si chiama il CFDR, che è un canale del
trasporto ionico sodio cloro. E sostanzialmente, che cosa succede che questo questo canale si trova
principalmente sulle cellule epiteliali e quindi gli organi che sono più interessati a questo tipo di patologia
sono principalmente i polmoni, quindi una delle manifestazioni classiche che penso tutti conosciamo della
fibrosi cistica e la difficoltà proprio di. EE spendere in buchi, cioè un gesto che per noi il tossire o espellere i
muchi e una cosa normale per il paziente affetto da fibrosi cistica può diventare un grosso problema
proprio perché si hanno questi accumuli proprio perché le cellule epiteliali perdono la funzionalità di questi
trasportatori. Non hanno la capacità di formare degli esperti espettorare sostanzialmente i muri, che quindi
rimangono in maniera discorso a livello del del polmone e quindi possono provocare la morte del paziente.
Nei casi più gravi, proprio per per difficoltà respiratorie, quindi in genere in questo tipo di patologia si
osserva un accumulo della. Della proteina anomala nel reticolo endoplasmatico oppure nel golgi che è
seguito poi ad una degradazione, quindi a conseguentemente da una mancanza della della proteina.
Solitamente, quindi abbiamo detto che la alterata secrezione di fluidi interessa principalmente le ghiandole
esocrine, le mucose aeree e poi l’apparato gastrointestinale e sostanzialmente questo tipo di alterazione e
mutazione colpisce una regione specifica, cioè una delezione di tre basi che codificano per. Un
amminoacido fenilalanina che localizzata appunto nel nella tipi banning domain e che quindi altera
sostanzialmente la funzionalità di questo trasportatore. Quindi sostanzialmente la capacità di trasportare
cloro e sodio danni della cellula. Personalmente, esserne viceversa, ovviamente, viene alterato. Quindi,
ovviamente gli organi più colpiti della dalla fibrosi cistica sono le vie aeree, polmoni. Abbiamo detto però
anche altre ghiandole endocrine, quindi abbiamo il pancreas, il tratto digestivo. Abbiamo detto che
riguarda le mie cose epiteliale, quindi anche quelle dell’apparato gastro intestinale, il fegato, le gonadi,
quindi cioè è una. Patologia multisistemica, cioè, nel senso che noi lo associamo principalmente nella
nostra conoscenza. Insomma, base la l’associato a delle alterazioni a livello del delle vie respiratorie, hanno
in realtà l’interesse diversi organi tessuti. E questo è un aspetto, ad esempio dei polmoni nella fibrosi
cistica, quindi per farvi capire, nei casi più gravi quale tipo di degenerazione provoca nel nel polmone di un
paziente affetto da da fibrosi cistica. Qui abbiamo una sezione istologica di un polmone di un soggetto
sano, quindi vedete, questa struttura alveolare che è molto. Lassa al contrario, invece, nella fibrosi cistica
abbiamo queste strutture che sono più a grappolo perché c’è proprio il muco, cioè tutto il muco, anche che
non viene espettorato rimane all’interno del polmone, quindi questo è l’aspetto del del del polmone sano
con assenza di collasso. Nel momento in cui quindi viene espiantato, quindi post mortem, invece questo è
l’aspetto di un polmone, di un di un paziente con fibrosi cistica. Vedete che è piena di muco, di
degenerazioni, quindi la struttura sostanzialmente del polmone e completamente persa, perché
ovviamente queste critter lo sono del polmonari sono di là. State piene di comunque di batteri, quindi
sostanzialmente l’accumulo di muco fa si è l’incapacità anche di espellere il muco, fa sì che il soggetto sia
più il paziente si è più soggetto anche delle infezioni di tipo batterico e quindi questo riduce l’aspettativa di
vita, perché comunque per noi espettorare il muco o comunque il muco stessa rappresenta. Una forma di
difesa no, cioè nel senso, quindi se noi non riusciamo ad aspettarlo, quello diventa una sostanza appiccicosa
in cui i batteri e altre sostanze, altri patogeni, possono rimanere intrappolati e quindi il soggetto nemmeno
in grado di più e più affetto ad infezioni che possono portare anche alla morte nei soggetti con con fibra.
Felicissima? Che vogliono fare ragazzi prima di passare non è molto lunga la lezione. Volete fare una pausa?
Preferite fare una pausa o continuare liscia e magari finire prima? Che dite? Finiamo prima.

I lipidi, accumuli di proteine, accumuli scusate alcune di liquidi, alcuni proteine normali come alterate e poi
la forma piu classica di accumulo e quella dei lividi, quindi in quelle patologie che si chiamano steatosi
sicuramente ne avete sentito parlare di questa prassi e parti che cioè sostanzialmente l’accumulo di lipidi.
Nel fegato, quindi, che questo tipo di patologie interessano soprattutto per un accumulo di trigliceridi e di
colesterolo, però un alterato metabolismo, per cui questi questi lipidi vengono prodotti in una quantità
superiore rispetto a quella della necessità intracellulare, non vengono così possono. Stimolare nel
soprattutto al livello del fegato abbiamo detto non solo nel mio carro nel muscolo scheletrico, nel tessuto
muscolare sfilato scheletrico e quindi sostanzialmente si hanno delle un aumento nel quantitativo appunto
dei lipidi, che solitamente non sono riscontrabili nel tessuto. Normale dell’esame istologico? Allora quello
che avevamo visto all’inizio, vi ricordate l’immagine iniziale del del rigonfiamento delle cellule no della
formazione di cellule, che sono come dei grossi vacuoli queste palline se chiamiamole così biancastre, allora
sostanzialmente questo è un classico aspetto di steatosi epatica. Cioè queste sono cellule epatiche che
sono pieni di liquidi, quindi perdono totalmente la loro struttura e quello che vedrete ad un esame
istologico e alla cellula piena di lipidi, che quindi appare come un unico grosso vacuolo. Questi tipi di
processi sono tendenzialmente reversibili, ma nei casi più gravi possono diventare. Anche mortali, pensate
ad esempio a chi? È affetto da una cirrosi cronica. Vedremo che è una forma di deriva da una forma di
steatosi di tipo alcolica, per un eccesso appunto di di sostanze alcoliche che possono portare anche alla
completa disfunzione del fegato e quindi alla morte. Quindi abbiamo detto che la causa principale delle
steatosi è legata ad alterazioni metaboliche, cioè sostanzialmente vengono prodotti più lipidi di quelli che
effettivamente sono necessari per la cellula. OK quindi sono ci sono le cellule a disposizione, più liquidi di
quelli che effettivamente riesce a metabolizzare. Quindi tutti quelli che non vengono metabolizzati
rimangono accumulati nella cellula, creando questa situazione di steatosi. Allora la STEATOSI possono
avere, a seconda del del logia, quindi della causa scatenante. Due diverse origini possono essere sogene, ad
esempio, possono derivare da squilibri metabolici come può essere il diabete, oppure un condizioni di
obesità, oppure possono essere determinate da alterazioni genetiche. Quindi ho riportato due esempi con
delle sezioni sempre soci che una è questa della malattia da accumulo lisosomiale, cioè sostanzialmente in
queste patologie. Questa patologia, che si chiama morbo di Wolman, si ha una deficienza nella lipasi acida,
quindi sostanzialmente lipidi, non vengono più metabolizzati, non vengono più degradati e quindi si
accumulano. Un altro esempio è questo e della Abe Abe tali ipoproteinemia, ripeto, non è importante allora
per alcune cose io ve lo sottolineo, non è importante che voi vi ricordiate, poi l’esame, cioè io non vi
chiederò mai questa Beta Lipoproteine mia, che con difficoltà riesco a pronunciare pure io. Ho del morbo di
Wolman, cioè per me l’importante è che voi sappiate quali sono le cause che possono generare queste
patologie, cioè non esogeno, oppure geneticamente determinate e esempi. Cioè è importante che voi vi
ricordate la malattia nello specifico, in questo caso per altre patologie sì, poi però io man mano quando te li
spiego, vi dico questo, non vi fissate su sta cosa perché sennò poi magari mi ricordate il morbo di Wolman e
poi però. La domanda sulle infiammazione, per esempio, cioè non sapete niente, allora è meglio che
sappiate quello piuttosto che questi particolari. Quindi sostanzialmente questo per farvi capire che è
un’alterazione di quegli enzimi. Che sono coinvolti nella metabolismo dei degli acidi grassi o nel trasporto,
anche dei trigliceridi, perché in questa tipo di patologia, sostanzialmente, quello che alterato per difetto
genetico è la sintesi delle angoli proteine, cioè queste proteine sono coinvolte appunto nel trasporto dei
trigliceridi. Quindi, quando queste proteine sono alterate, il trasporto dei trigliceridi anche nell’ambiente
extracellulare, risulta essere alterato e quindi questo fa sì che ci sia un accumulo dei grassi, in particolare
trigliceridi e un male assorbimento dei grassi da parte delle cellule della mucosa intestinale.

Allora le steatosi abbiamo detto che possono colpire diversi organi e tessuti, però in particolare il fegato.
Allora uno si chiede perché soprattutto il fegato e non altri organi allora, uno perché sostanzialmente il
fegato è la sede principale, dove vengono metabolizzate, dove vengono metabolizzati i trigliceridi e
sintetizzate le. A bollire lipoproteine che sono coinvolte nel trasporto dei 13, cioè di secondo, perché il
fegato svolge numerose attività metaboliche di biotrasformazione. Noi abbiamo detto che questo tipo di
alterazioni di malattie di accumulo sono associate ad alterazioni nel metabolismo, quindi ovviamente se il
fegato è uno dei. Primi attori del nei fenomeni metabolici e di biotrasformazione di macromolecole.
Ovviamente è uno dei primi organi colpiti nel momento in cui si ha un’alterazione nel negli effetti, nei
processi metabolici. E poi secondo perché l’organo più coinvolto nei processi di vascolarizzazione e
soprattutto. Esposta ad agenti tossici perché, come vedremo, esistono alcune forme di steatosi che
possono essere associate a delle che sono dovute, cioè come cause. Per scatenante ci sono alcune forme di
veleni, ad esempio quelle nei funghi come la Manita Falloide DS. Poi vediamo questo tipo di di esempio di
steatosi. Quindi, sostanzialmente il fegato è il principale organo coinvolti in questi processi, proprio perché
di accumulo dei lipidi, proprio perché è coinvolta nel metabolismo lipidico e perché il soggetto, anche ad
agenti ad agenti tossici. Ecco per esempio, qualcuno di voi, esperto di funghi, va no, OK a posto siamo tutti
nella stessa barca, io non per questo. Sicuramente l’immagine più classica no? Del del fungo velenoso,
ovviamente la manita falloide se per vostra conoscenza lo so, l’ho scoperta l’altro giorno, cercando alcune
immagini per la lettere nella slide. Non ha solo l’aspetto di questo rosso con le palline bianche, ma anche
altri aspetti qui. Per questo dico, è andata a funghi, fate attenzione perché non è soltanto, non è soltanto
così. Se la cercate anche altri aspetti non lo sapevo, comunque quello che invece sapevo e che vi ho messo
qui, per questo motivo è che ha molto di gestione di romanità. Falloide, ovviamente può essere anche
letale. E questo perché? Perché sostanzialmente il le sostanze tossiche delle tossine, del contenuti in
questo, in questo fungo vanno a bloccare le renne a polimerasi e quindi sostanzialmente la la sintesi di
varie. Prendiamo messaggeri. Tra questi, sostanzialmente sia anche la riduzione delle lipoproteine. E quindi
se ha una difficoltà nel portare nell’ambiente extracellulare i trigliceridi che si accumulano nel fegato,
quindi dalla ingestione di questi di questo fungo deriva proprio un blocco del processo di della trascrizione
e. A livello sintomatologico, cioè si parte con i primi sintomi che sono nausea, vomito, diarrea. Poi la
situazione si aggrava con situazioni di disidratazione, emorragie interne, per poi arrivare alla necrosi del
fegato. Quindi ecco perché prima vi riportavo che il fegato è uno dei primi organi che è soggetto no alla
all’azione di agenti tossici e questo è un esempio di. La tua simpatica, in cui l’ingestione di un veleno
contenuto in un fungo può portare alla necrosi del epatica. Non soltanto alla necrosi del fegato, ma in
generale proprio del soggetto che anzi ingeriti il fungo. E questo invece è la steatosi epatica che penso che
conosciamo tutti, no, che è quello che viene data da consumo di alcolici, quindi se viene definita proprio
Stato la sfida etanolo. E questo perché? Perché anche in questo caso perché colpisce il fegato, cioè la.
Nessuno di al. Quello colpisce il fegato e non altri organi per prime perché appunto il fegato è il primo
organo in cui l’età non viene metabolizzato, quindi sostanzialmente. Altra cosa che ho scoperto pure io
facendo questa elezione. Che la steatosi ovviamente tutti sappiamo dell’effetto cronico no del dell’alcol e
quindi dell’effetto della cirrosi, però per esempio non sapevo che nella steatosi epatica acuta si riscontrano
appunto effetti di tessuto cicatriziale. Che sostanzialmente, quello che si forma quando poi si ha una cirrosi,
ovviamente nel caso dell’acido di questo tessuto cicatriziale e in quantità preponderante anche dopo, dopo
3 5 giorni dall’assunzione di forte quantità di bevande alcoliche, si può osservare già una prima forma di
danno al. Al fegato. Che determina appunto la formazione di questo tessuto cicatriziale, quindi
sostanzialmente non necessariamente un abuso cronico di alcol, ma anche un vincente ingestione di alcol
può, dopo qualche giorno generale, queste forme di queste prime formazioni di tessuto cicatriziale.
Insomma, questo c’ho pensato tutti, vabbè, voi sicuramente avete almeno 10, 15 anni meno di me, quindi
siete nella fase degli aperitivi, aperitivi a gogò e serate, quindi uno, ripensandoci forse ci pensa due volte a
queste immagini si, si dà un po una regolare. Vabbè, a parte gli scherzi ragazzi glielo diamo alla cosa più
seria, che è l’assetto sia pratica che può generare cirrosi, cioè quando si ha una perdita, cioè un accumulo di
consumo cronico di sostanze alcoliche. Il tessuto epatico normale viene praticamente sostituito. Data il sud
cicatriziale, cioè, vedete come si passa? Questo è un fegato normale che sta bene, questo è un fegato per
comincia a subire un processo di steatosi, quindi comincia a ingrossarsi. Vedete questo aspetto anche
giallastro, quindi dell’accumulo, proprio di di trigliceridi EE poi questo è un. Un fegato sotto cirrosi, quindi
sostanzialmente un fegato che è molto ingrossato e tutto il tessuto normale praticamente viene sostituito
da questo tessuto cicatriziale che non è più funzionante, quindi si perde sostanzialmente la funzionalità
epatica. Allora un’altra forma, quindi abbiamo detto che le forme di accumulo lipidico possono interessare
sia i trigliceridi ma anche il colesterolo, quindi non soltanto i trigliceridi, però anche questa forma lipidica
che noi apportiamo per la maggior parte, insomma con con la dieta e solitamente questo questo accumulo
di colesterolo. È dovuto principalmente la quando ne assumiamo troppo attraverso la dieta, quindi? La
nostra diete a base soprattutto di sostanze ricche di colesterolo e ed è associato anche a ovviamente una
ridotta capacità di smaltimento oppure da un’aumentata sintesi. Quindi ricordatevi sempre che queste
malattie di accumulo, in linea generale sono associate ad alterazioni del metabolismo. Quindi, se notate tu,
la caratteristica che li accomuna è che o c’è una capacità di smaltire, di smaltire la macromolecola di cui
stiamo parlando, che sia il divide un liquido che ridotta oppure c’è un aumento della sintesi? Cioè tutti
questi due eventi insieme oppure singolarmente possono contribuire all’accumulo. In questo caso gli
colesterolo. Qual è secondo voi la? La malattia di accumulo classica del per colesterolo, cioè quando cioè la
cosa classica che quando assumiamo troppo colesterolo con la dieta. Una manifestazione tipica viene in
mente qualcosa è facile per questo ve lo chiedo. Si placa nello schermo, cioè un eccesso di colesterolo, cioè
qual è la manifestazione più classica e la formazione della placca dello sclerotica, cioè praticamente il
colesterolo sia va ad accumulare, soprattutto nei grandi vasi, soprattutto le arterie e quindi i rischi sono
abbastanza importanti, no? Funzione del vaso che si riduce il lume del vaso. Questo determina un evento di
vasocostrizione, riduzione del quindi del flusso ematico e può portare ovviamente a numerose conseguenze
che possono essere gli impartì oppure la placca per sclerotica si può staccare pezzi della placca, si possono
staccare dalle origini nella tromba. L’embolia. Allora su questa cosa non mi dilungo troppo perché
comunque faremo una lezione proprio sulla dell’ATEROSCLEROSI che vi farà cambiare forse stile di. Stile di
dieta? Io qui sono calabrese, quindi la dicevo prima che dopo queste lezioni mi sta bene, sto diventando
ipocondriaca. Anche rispetto alla possibilità di mangiare salumi che sono proprio la la base della della dieta
calabra, ma a quanto pare non vanno bene me dall’azione all’aterosclerosi e poi vediamo vedremo nella
prossima lezione anche sono fonte di radicali liberi, quindi insù. Mamma, vedremo come diversi aspetti
della dieta poi sono associati a patologie. Allora ragazzi, state pensando a quanto salame consumate?
Tutto. Andiamo avanti ragazzi. Allora quindi fino ad ora abbiamo visto accumulo di liquidi alcuno di
proteine normali o foldate amato alcuni dipinti, quindi trigliceridi o colesterolo.

E un’altra forma di accumulo è quella del glicogeno, in quelle forme patologiche che si chiamano
glicogenosi. Sostanzialmente si tratta principalmente di malattie, fortunatamente rare, del metabolismo del
volgiono. Il linguaggio è un polisaccaride, rappresenta sostanzialmente la la fonte di deposito e di riserva
del. Quindi, solitamente queste patologie di accumulo sono dovute all’incapacità della cellula di
immobilizzarlo, cioè nel senso di trasferirlo da una cellula all’altra, oppure da un compartimento cellulare
all’altro, a seconda delle necessità energetiche. Quindi questo accumulo, che solitamente dovuto a delle.
Azioni di natura genetica a carico, appunto, di di enzimi che sono coinvolti nel nel metabolismo del del
bigodino. E solitamente qual è l’aspetto delle cellule che sono colpite da questi tipi di alcuni? Questo
aspetto di a Rosetta, cioè, vedete questa struttura? Che ovviamente, dissimile dal dal resto del tessuto in
cui si formano proprio queste strutture cellulari in cui c’è l’accumulo di glicogeno. Ovviamente, anche in
questo caso la questo tipo di cumuli adesso non soprattutto il fegato, il muscolo io bene perché sono io
organi. Principalmente coinvolti sempre nel metabolismo del glicogeno. Quindi ricordatevi che sempre che
queste malattie di accumulo avvengono in quegli organi in cui sai che sono coinvolti solitamente nel
metabolismo di quella macromolecola che poi va ad accumularsi. Ne esistono diversi tipi di glicogenosi. Che
vengono classificate per la prima alla tredicesima, a seconda appunto dell’alterazione genetica che che
colpisce il soggetto. Questo però voi non interessa entrare nel. Nel dettaglio, vi interessa sapere che
esistono queste forme di malattie di di accumulo?

E poi c’è quest’altra, quest’altro tipo di accumulo. Allora abbiamo detto all’inizio che le. Io parlo sempre di
malattia, di accumulo, perché ovviamente nell’ambito della patologia stiamo studiando, mi concentro
principalmente sulla condizione patologica, però gli accumuli possono a volte venire anche in maniera
fisiologica e questo è un esempio dei accumulo da pigmenti, allora i pigmenti sono ovviamente cioè la
definizione sembra. Banale, però diciamo sempre meglio riportarla e sono delle sostanze coloranti insolubili
che formano delle sospensioni. Ora qui si apre un altro capitolo, perché hai tatuaggi, ragazzi? E oltre alla
dieta, adesso pure le abitudini delle regate. Tatuaggi, perché tra i pigmenti allora non possiamo distinguere
due forme di pigmenti, i pigmenti di natura esogena. O intendi dogen, allora i pigmenti e tre pigmenti
esogeni.

Abbiamo per esempio la fuliggine, cioè chi vive come noi delle città delle metropoli, dove c’è un alto tasso
di inquinamento e smog. Sostanzialmente è più facile che è accumuliamo nei nostri polmoni a livello
alveolare. La fuliggine, quindi sostanzialmente quello che si verifica è questo accumulo. Di fuliggine che crea
questa condizione che si chiama Antracnosi, cioè praticamente la fuliggine si accumulano a livello degli
alberi polmonari e poi si assumono un colore nerastro. Che ovviamente il questa è un’altra così molto
avanzata, quindi vuol dire che si è sottoposti comunque delle grandi quantità di smog, quindi non è
ovviamente la condizione in cui ci possiamo trovare noi che comunque viviamo in una città fortemente
inquinata, ma comunque siamo soggetti più di altri. Ha questo tipo di accumuli che ovviamente non sono
patologici nel nostro caso, ma che sottoposti ovviamente ad alte concentrazioni di posso possono
diventarlo perché ovviamente immaginate un polmone in queste condizioni. La sua funzione di città,
ovviamente alterata rispetto ad un polmone normale.
Un’altra condizione quindi, da pigment esogeno è quella dei tatuaggi, cioè sostanzialmente il pigmento che
viene pigmenti che vengono utilizzati quando ci si fa un tatuaggio, si vanno, vengono inglobati fagocitati.
Tema profaci che sono delle cellule, insomma del sistema immunitario. Una delle prime linee di difesa
contro agenti estranei. Quindi li fagocitano, sostanzialmente, rimangono lì, intrappolati e quindi si forma.
Questa si crea questa situazione di accumulo da mentre soggiorno all’interno del dei macrofagi nella sede
dove è avvenuto appunto il. Avete rotto il tavolo già sostanzialmente.
Poi un altro esempio di pigmento esogeno è quello che si ha nelle discromie, che sono indotte da farmaci,
cioè praticamente sia, ma alcune forme di antibiotici, per esempio le Tempere Cicline si possono andare ad
accumulare nei tessuti che sono ricchi di calcio. Quindi, ad esempio, non i denti. Quindi questa è una tipica
manifestazione di uso di. Di antibiotici come sempre, per la ciclina appunto, che si possono andare a
compilare a livello dei denti. Quindi Saponara lì e danno sostanzialmente questa diversa, questa discromia,
questa colorazione alterata rispetto a quella normale. Ovviamente non è una condizione patologica, cioè
non altro era più di tanto quella che la funzionalità dei denti però. Comunque, è una forma di di accumulo
che non è certo fisiologici.

Allora invece, quando nell’ambito della dei pigmenti endogeni abbiamo delle condizioni che possono
essere sia di natura patologica che fisiologica traffico ed è fisiologico, allora uno dei primi esempi che vi ho
riportato, di pigmenti endogeno e quella dell’ipo cuscina libro fascino è sostanzialmente un polimero. Di
Lipidi Ossidati che. Non è altro che un indicatore dell’invecchiamento. Sostanzialmente tutte le le macchie
tipiche dell’invecchiamento che vediamo sulla pelle di una persona di una certa età non sono altro che una
forma di accumulo di pigmento endogeno, che è la cucina, quindi è un processo. Assolutamente normale
che avviene in tutte le persone nel corso del dell’invecchiamento, quindi non provoca nessun genere di
patologia, però comunque una marker di cellule che stanno invecchiando e si accumulano li può cuscino.
Un altro tipo di pigmento endogena della melanina melanina che, ovviamente, può essere di più o di meno
a seconda del della pigmentazione. Insomma, di diversa tra i vari soggetti, a seconda della minore
esposizione o maggiore esposizione a raggi ultravioletti, ad esempio, è una manifestazione che invece di
tipo Pato. Logica che è associata ad una riduzione della pigmentazione, quindi una riduzione del della
melanina e la vitiligine. Quindi questo penso che un’immagine, insomma, che vi è capitato di vedere è
sostanzialmente la rimozione, la riduzione della pigmentazione dovuta nella riduzione della melanina. Porta
questa. Discromia anche in questo caso, tra una porzione appunto della della pelle che diciamo tra
virgolette, normale che è il suo colore originario e quello invece in cui la l’accumulo di di melanina risulta
essere ridotto.

Poi un altro tipo di pigmento endogeno e la bilirubina, che è un pavimento della bile. Sostanzialmente
questo tipo questo invece, è un chiaro esempio di condizione patologica, cioè nel senso che quando si ha
un rilascio sostanzialmente di bilirubina che è. Vado rispetto a quelli che sono i livelli normali e questo e
deriva soprattutto da solitamente una degenerazione a carico dei retro City si ha un accumulo della
bilirubina, quindi uno degli aspetti classici del accumulo da Billie combina e l’intero, cioè questo aspetto
giallastro. Sia a livello della pelle oppure a livello della sclera degli occhi, quindi sostanzialmente questo può
sembrare una cavolata, ma uno dei primi segnali attraverso cui un medico, un farmacista, se vi capiterà
nella vostra carriera e di riconoscere una tipa aspetto patologico è proprio. Valutare il colore di un
determinato tessuto, anche il diverso colore nella pigmentazione di un soggetto, quindi un soggetto che
appare così evidente che non sta molto bene, no? Quindi già il colore di un tessuto può essere l’indicazione
di una condizione fisiologica o patologica, quindi non è da sottovalutare.

E poi abbiamo le mattina, cioè la mattina e questo vi mento nero che derivato dall’emoglobina che
sostanzialmente li ha liberati e si accumula quando si forma un ematoma. Quindi quando subiamo ogni
trauma superficiale e si allea con le mattine, quindi si forma un ematoma. Quindi è un indice di aver subito
un calo, ma non è una condizione. In questo caso non è una condizione patologica così. Estremo?

Allora finalmente arriviamo a le amiloidosi. Allora, a parte gli scherzi, allora noi abbiamo visto fino ad ora
che esistono patologie da accumulo di materiale che viene enormemente prodotto della cellula, quindi
intracellulare, però esistono delle forme patologiche che sostanzialmente consiste. Nell’accumulo
intracellulare di materiale che di solito, a livello extracellulare. Quindi? Solitamente questo tipo di materiale
viene prodotto in maniera alterata oppure è qualitativamente anomalo e di solito questo tipo di accumulo
extracellulare interessa soprattutto nei fenomeni, si osserva soprattutto nei fenomeni calcificazione,
oppure nelle dosi nelle. Brosi nella degenerazione. Comunque tali, quelle che noi andremo a vedere sono
alcuni esempi per capire che esiste questo tipo di accumulo di materiale extracellulare, ad esempio nelle
migliori dosi oppure nelle calcificazioni.

Allora l’amiloidosi l’amiloidosi, sostanzialmente quello che dice la parola stessa bile Tosi, accumulo di
sostanza amiloide, allora la sostanza amiloide non è altro che un gruppo di proteine, libro che Extracellulari
insolubili che si possono organizzare. In delle strutture Fibrillari, dando origine a foglietto beta ripiegato che
danno origine a beta fibrilla, così, quindi, sostanzialmente le amiloidosi non sono altro che un alcuno, in
ambiente extracellulare, di queste proteine fibrose che assumono questo aspetto fibrillare. OK, io non
serve in sede, quindi che vengono accumulate in sede extracellulare.
Allora come si forma l’amiloide, cioè perché si accumulano queste proteine? Una delle ipotesi è che sulla
superficie del macrofagi non vedrete in queste reazioni macrofagi ritornano sempre, sanno ovunque, sono
un po prezzemolo. Minestra, cioè si ritrovano in ogni, in ogni meccanismo. Spesso ritroviamo. I macrofagi
presentano sulla loro superficie questo enzima che si chiama Elastasi che digerisce precursori proteici
dell’amiloide. E quindi dirigendoli parzialmente li converte in delle fibrille, cioè sostanzialmente questo
enzima sulla superficie macrofagi non riesce a degradare completamente, queste i precursori proteici
dell’amiloide e quindi da origine a queste strutture fibrillari e che quindi si accumulano nell’ambiente
extracellulare dando origine a queste forme, quindi di accumulo patologico, che si dà una.
Allora come possono essere le migliori dosi possono essere prima, io secondarie, allora primarie, come dice
la parola stessa. No primaria, vuol dire che è l’origine proprio della patologia e la forma sistemica più
comune che non è associata quindi ad altre patologie. Invece secondario. Visite quando sono una
conseguenza. Di altre condizioni patologiche, ad esempio una condizione di amiloidosi secondaria, si può
verificare in seguito a una condizione infiammatoria con ultimativa nel tempo, quindi persistente, come nel
caso della tubercolosi. Quindi le migliori dosi possono essere primarie quando non si associano altre
patologie. Secondarie, quando sono la conseguenza di una patologia primaria.

Allora quali sono i segni classici della migliorandosi? L’ingrossamento della milza e del fegato, la perdita di
quindi di proteine nelle urine e poi la macroglossia, cioè un aspetto tipico dei soggetti che sono affetti dal
migliore dosi e questo ingrossamento proprio della della lingua, proprio per. Accumulo di. Sostanza
amiloide nei muscoli linguali. Allora come riuscire a distinguere una migliore dosi, cioè non esistono
purtroppo dei test e ematochimici, quindi non è stupida. Un’analisi del sangue per semplificare. Noi non
riusciamo a capire se c’è un accumulo di sostanza amiloide, non si può dettare quindi l’unico modo per farlo
è fare delle. Istologiche e fare una colorazione che viene detta rosso Congo attraverso l’utilizzo di una
sostanza di questo colorante anionico che si va proprio a depositare laddove c’è che ci sono queste queste
sostanze androide quindi non esiste un test immediato per poterla individuare, ma soltanto attraverso
queste elezioni. E quindi sostanzialmente qui l’accumulo della sostanza AMILOIDE. La vedete come sotto
forma di questi accumuli? Rossi, no. OK, questi sono indicativi del fatto che quindi questo colorante, che si
chiama Rosso Congo, sta interagendo con la sostanza amiloide e quindi si stanno ci sono si evidenziano,
questi occhioni di sostanziale ad Android che sono sintomo quindi di amiloidosi.

Quindi un altro esempio invece di acqua. Numero di materiale extracellulare è quello della calcificazione,
cioè il deposito di Sali minerali di calcio in un tessuto danneggiato. Allora le calcificazioni possono essere di
due tipi, possono essere distrofiche, cioè originano in una serie di sue Tele che ha subito un danno, oppure
metastatiche, cioè colpiscono degli organi che perdono acidi perché hanno un compartimento interno al
carino, come ad esempio la mucosa gastrica. Sostanzialmente nella Calcificazione Metastatica ci sono
alterazioni e l’effetto di un’alterazione proprio del metabolismo del calcio, quindi come abbiamo visto in
altre patologie di accumulo, quando si ha un alterato metabolismo, che sia dei lipidi, che sia del delle
proteine eccetera eccetera, così anche nel. Nel calcio un’alterata produzione di calcio e un suo accumulo
con dei valori che sono patologici, che di solito si aggirano il 17 grammi per 10 mg per decilitro può portare
dei fenomeni di calcificazione, che diventano poi patologici, che si definiscono calcificazioni metastatiche
per distinguere appunto da quelle distrofiche che avvengono nei tessuti che hanno. Subito un danno. Come
promesso, era abbastanza rapida la lezione. Allora abbiamo detto quindi, per riassumere key, alcuni
cellulari possono interessare diverse ma proprie regole, quindi dai liquidi e lipidi alle proteine, che siano
normali o altre catene male a materiale extra.

Cellulare e questo fenomeno può essere sia di natura fisiologica per un visto, come ad esempio l’accumulo
dei team mentili endogeni, quelli dell’arrivo cuscina che danno le macchie del dell’invecchiamento. Tipi di
dell’invecchiamento mi da una condizione patologica, è un processo che normalmente avviene nel corso
delle chiarimento e ci sono poi alcuni cellulari che invece sono associate a patologie. Quindi abbiamo visto
diverse forme. E patologiche legate alla all’accumulo. Quindi abbiamo visto alla steatosi, nel caso dei liquidi,
quindi alcuni di trigliceridi. Colesterolo, quindi abbiamo visto la steatosi epatica che può essere legata al
nell’eccesso dell’abuso di alcol oppure lasciato. Sostanze esogene come nel caso dell’ingestione di veleni.
Nel caso della Manita Falloide est e abbiamo visto poi anche delle accumuli di lipidi con un caso del
colesterolo che non interessa non tanto il fegato quanto soprattutto i grandi vasi e quindi soprattutto le
coronarie oppure le grandi arterie. E nel caso dell’accumulo di colesterolo e della formazione, datelo
sclerosi. E poi abbiamo altri tipi di patologie di accumulo, per esempio le amiloidosi che sono accumuli
extracellulari oppure le calcificazioni con accumulo di calcio, sempre nell’ambiente extracellulare. Ho le
cose con loculo del del budget. Quindi tutti questi esempi ci sono solo per farvi capire, per ricordare tutto
che l’accumulo può essere una prima forma è un primo segno di danno, cioè di qualcosa che non va così
alterato. Può essere alterato il metabolismo di quella determinata macromolecola può essere il segnale di
un’alterazione del. Sistema di trasporto di membrana per cui non determinata una promo regola si
accumula nella cellula piuttosto che essere portata nell’ambiente extracellulare oppure perché
evidentemente la cellula sta introducendo sostanze che non riesce a credere eliminare e che quindi si
accumulano. Quindi gli accumuli possono essere, come abbiamo visto per gli adattamenti cellulari delle
condizioni, sia di natura fisiologica. Che è patologico, nel caso in cui siano patologici, possono diventare
anche grandi, quindi declinati, languida il genere. Pubblicistica e diventare mortali poi però ho visto nella
stratosfera un’altra falloide essere nella condizione di cirrosi che derivano dall uso di di alcol quindi sono
comunque delle patologie da non sottovalutare ricordatevi sempre che l’accumulo di

Lezione 3
Cumulo di prodotti intracellulari, cioè che cos’è? Perché avvengono questi tipi di malattie di accumulo?
Perché c’è un danno della membrana. In realtà noi ieri abbiamo detto che le malattie di accumulo sono
dovute essenzialmente alterazioni, accumulo dei lividi, delle proteine di facoltà, di regolare l’osmosi.
Cellulare intracellulare, io stressato? Molto sulle alterazioni della membrana plasmatica, però, in realtà
quello che vedremo in questa lezione, che le alterazioni biochimiche che portano all’alterazione finale della
membrana plasmatica sono molti di più, cioè nel senso in realtà in molte danni cellulari. Quella delle
alterazioni della membrana plasmatica spesso è uno degli ultimi effetti del danno cellulare. In realtà ci sono
tante altre alterazioni biochimiche e portano poi ad alterazione della membrana, quindi vedo un po della
riflessione della DP. L’alterazione dei mitocondri. Insomma, tante alterazioni a livello di. Vari compartimenti
intracellulari portano poi alla fine in generale ad un’alterazione della membrana plasmatica o delle altre
membrane degli organelli intracellulari. Quindi sostanzialmente noi oggi vedremo quali sono gli effetti di un
danno proprio nel step by step, nella nella cellula e ci concentreremo. Poi c’è una forma di danno molto
frequente che è quello da stress ossidativo, quindi parleremo di radicali liberi che forse voi conoscete a
livello chimico molto meglio di me e. Al livello del del di quello che sarà il vostro lavoro e stanno si stanno
inserendo molto questa idea di dell’uso di integratori di antiossidanti, quindi alla fine della lezione voglio un
parere da voi su cosa consigliereste ad una persona che viene in farmacia a chiedere di questi integratori,
cioè che cosa gli consigliereste, OK? Perché appunto, forse sui radicali liberi ne sapete più di me o magari
avete sentito parlare di questi integratori così, giusto per farci unire? Quindi sostanzialmente siamo ancora
in questo, cioè l’obiettivo è quello di di arrivare a questo punto. Quindi questo schema quindi lo vedremo
ancora per un altro paio di lezioni. Quindi in questa lezione parleremo di danno cellulare. Che cosa provoca
il danno?

Cellulare ovviamente la risposta di una cellula ha un danno cellulare, può variare a seconda del tipo di
danno, a seconda del tipo della cellula, quindi a seconda del tipo di danno proprio della natura del danno in
sesto e si tratta di un danno chimico, del danno biologico, di un danno fisico. Vedremo nella patologia
ambientale che esistono ad esempio diverse forme di danno. Fisico chimico ad esempio, quindi dipende
dalla natura del danno, dall’intensità del danno, cioè per quanto tempo la cellula è esposta a quella a quello
stress e anche dal tipo di cellula che subisce lo stress. Perché ad esempio il danno ischemico, quindi il minor
apporto di. Sangue in un determinato tessuto può avere un effetto che più o meno grave e soprattutto più
o meno precoce a seconda del tessuto che va interessare. Quindi se io ho un danno ischemico, le cellule
nervose subiscono il danno dopo pochi minuti, mentre le cellule, magari cardiache, dopo 1, 1 mezz’oretta.
Per 100 del muscolo striato. Dopo qualche ora, quindi, sostanzialmente la risposta al danno varia anche dal
tipo di cellula che è sottoposta a quel danno, quindi uno stesso danno può provocare un effetto diverso, più
o meno precoce, in cellule diverse. Quindi, sostanzialmente la conseguenza del danno dipende dal tipo di
cellula che è colpita dal danno, dallo Stato della della cella e della sua capacità di adattamento, cioè quanto
più la cellula riesce a rispondere al danno attraverso quelle forme di adattamento che abbiamo messo nella
prima lezione. Tanto più riesce ovviamente a ritornare in una condizione fisiologica. Statica, quindi
sostanzialmente quello che vedremo e che il danno cellulare, in realtà un’insieme non è soltanto l’effetto di
un’alterazione di un meccanismo cellulare, ma l’insieme di tante alterazioni di diversi meccanismi di
controllo cellulare, ovviamente tanto più perdura il danno nel tempo. Tanto più sarà l’effetto dannoso a
carico della cellula, cioè in questo schemino sostanzialmente, che cosa rappresenta? Tanto più lunga è la
durata del danno, tanto più incrementa tutte le serie di cambiamenti. Morfologia. Oggi ci funzionali della
cellula alterazioni biochimiche che ovviamente fanno sì che la funzionalità della cellula si riduca
progressivamente e che quindi si passi da un danno di tipo reversibile, cioè che la cellula riesce a
recuperare fino ad un danno irreversibile, cioè il danno è talmente tale che così grave. Che la cellula non
riesce più a ripristinare le condizioni statiche, quindi tanto più lunghi il danno, tanto è più intenso. Intanto
più alte delle attività cellulari e tanto più la la cellula non è in grado più di ripararlo. Quindi quello che
abbiamo visto nelle altre lezioni, appunto la uno stimolo di stress provoca un adattamento cellulare, ma
alcuni tipi di danni che possono essere danno, come vedremo. Ischemico quindi che porta di possia oppure
danno da gente biologico ad agente chimico fisico possono essere di natura acuta transitoria. Allora, in
questo caso il danno, quindi ha una breve durata e la cellula riesce in genere a recuperare una condizione
fisiologica, quindi un danno che diventa reversibile, oppure quando il danno è protratto nel tempo, provoca
una serie di danni, soprattutto a carico del del DNA. Molto spesso danni che non sono più riparabili e quindi
la cellula vengo contro. Come abbiamo detto, a morte cellulare o per necrosi. Opera portosi. Quindi ci sono
sostanzialmente delle alterazioni che, una volta avvenute, sono delle considerate dei punti di non ritorno
della cellula, cioè una volta che quelle alterazioni e. Ci sono verificate da cellule, non è in grado più di
recuperarle e quindi rappresentano un punto di non ritorno da un danno reversibile a un Daniel reversibile.
Di solito questi tipi di danni coinvolgono soprattutto l’integrità delle membrane, sia in fase cellulare di
organelli intracellulari, in particolare quella dei mitocondri. Oggi generale delle membrane biologiche, in
particolare della membrana plasmatica. Altre alterazioni sono la perdita dell’integrità del reticolo
endoplasmatico o della e quindi di conseguenza, della sintesi proteica, integrità del citoscheletro, che è
quindi quella struttura che mantiene sostanzialmente l’impalcatura della cellula. Quindi persa quella. La
cervella perché tutta quella che è la sua morfologia, anche la possibilità di scambi intracellulari e
ovviamente l’integrità del genoma, cioè mutazioni che sono dannose, possono diventare addirittura letali
se sono mutazioni che vanno a colpire delle dei geni codificanti per proteine che sono i. Necessarie per la
cellula, cioè da quella cella non può prescindere per il suo funzionamento, quindi in genere questa
alterazione sono definiti come dei punti di non ritorno, cioè una volta verificatesi lasciare una non riesce più
a tornare indietro e quindi al re vertire il danno.

Allora le cause di danno cellulare possono essere di diverso tipo. Ovviamente nelle varie lezioni adesso
andiamo un po velocemente, ma nelle varie lezioni vedremo quali sono queste forme di danno oppure nel
dettaglio allora abbiamo l’ipossia che la mancanza di ossigeno nella prima lezione, se vi ricordate, noi
abbiamo parlato anche di adattamenti alla risposta. I dossi no, la risposta c’è. Un danno che può derivare
da una mancanza di ossigeno, perché c’è ad esempio un ridotto flusso sanguigno, per esempio, che è una
condizione ischemica, oppure li possia può essere dovuta ad una condizione di anemia, quindi
un’alterazione del dei dell’EMOGLOBINA. E di conseguenza di un ridotto apporto di ossigeno in vari organi
tessuti, quindi la condizione di poesia può derivare sia da malattie di natura genetica, come possono essere
le anemie, oppure da condizioni ambientali, oppure da alterazioni, come nel caso dell’ISCHEMIA, per un
ridotto flusso sanguigno. Ischemia che poi può essere dettata una conseguenza di altre condizioni
patologiche pensate ad esempio ieri abbiamo parlato dell’aterosclerosi, ovviamente la formazione di una di
una placca di colesterolo può andare a bloccare, a restringere il lume del vaso e quindi a bloccare il il flusso
sanguigno e a creare delle condizioni ischemiche. Abbiamo poi altre cause di danno di natura chimica e
fisica. Questo lo vedremo proprio in una lezione a parte. Quali sono tutte le molecole agenti tossici che
anche nell’ambiente a cui siamo esposti e che possono provocare danno cellulare, quindi, tra cui farmaci
stessi e agenti fisici tra quelle. Esempio, le le radiazioni, che sono la fonte principale di danno fisico e poi
una serie di cause delegate ad infezioni da batteri, virus o parassiti. Reazioni immunologiche, cioè nel senso
in alcune condizioni. Come vedrete con la professoressa Petroni. E si hanno, ad esempio nelle condizioni
autoimmune. Una risposta del nostro sistema immunitario contro le cellule del del nostro corpo, quindi
sostanzialmente una relazione, uno logica può diventare anche dannosa per per la cellula stessa, oppure
difetti genetici. E questo abbiamo detto, l’affronteremo nel. Appunto nel contesto del patologie genetiche
cioè quali sono

Sì, davanti, quindi la loro carenza favorisce la formazione di radicali liberi che sono una fonte insomma
sostanziale di danno di danni cellulare agli a diversi livelli. Allora tutte queste case sostanzialmente
provocano una serie di effetti biochimici e funzionali nella cellula. Quindi, come dicevo, sostanzialmente
l’alterazione della membrana cellulare, quindi la membrana plasmatica delle membrane intracellulari può
essere soltanto uno degli ultimi effetti dell’alterazione della cellula, perché prima si verificano tutta una
serie di altre modifiche che sono la depressione della TP. Danni a livello mitocondriale che favorisce l’uscita.
Allora il mitocondrio che sapete è associato sostanzialmente alla produzione da quei processi di produzione
del P, quindi rappresenta sostanzialmente il organello di energetico, chiamiamolo così, cioè che produce
energia per la cellula, quindi un’alterazione dei mitocondri. Sostanzialmente determina a sua volta una
deplezione di quindi che è la forma di energia appunto per la cellula. Ma i mitocondri, come vedremo, è
anche la sede di alcune proteine apoptotica, quindi se il mitocondrio è alterato, favorisce il rilascio di
proteine che stimolano la portosi e quindi mandano la cellula. A parte, poi, altre alterazioni possono essere
sempre l’ingresso del calcio, quindi una delle cose che tipiche del danno cellulare e questa alterazione del
del dell’omeostasi di ioni tra l’ambiente extracellulare intracellulare, quindi una delle caratteristiche di una
cellula colpita dal danno e l’aumento dell’ingresso del calcio intracellulare. Che porta ovviamente ad un
aumento della permeabilità mitocondriale, quindi è un’alterazione del mitocondrio e l’attivazione non è
una serie di enzimi cellulari. Quindi, come vedete questa alterazione? Anche se qui vengono rappresentate
singolarmente, in realtà sono unite tra di loro perché una volta che la che sia la danno mitocondriale si ha di
conseguenza la depressione della P sia all’ingresso del calcio o il danno mitocondriale e quindi il danno
mitocondriale genere la depressione del TP, quindi sono una serie di alterazione a catena che sono
collegate spesso. All’altra e poi la produzione di. Di di cani liberi, sostanze reattive. L’ossigeno. I Ros, che
ovviamente vanno ad alterare il problema dei radicali liberi come vedremo, è che sostanzialmente vanno ad
alterare tutte le strutture macromolecolari la lipidi e le proteine BN, quindi sostanzialmente altro. Tutte
quelle che sono possono alterare tutte quelle che sono le strutture. Intracellulari, quindi tutte queste
alterazioni, poi ritornare alla domanda di ieri del vostro collega, cioè nel senso le le malattie di accumulo
sono sempre associate ad un’iniziale danno della membrana cellulare, cioè il danno della membrana non è
sempre l’evento iniziale, ma magari e uno degli eventi finali del danno, perché tutta questa serie di
alterazioni? Porta alla fine ad un danno lipidico, ad esempio dei fosfolipidi di membrana e quindi ad
un’alterazione sia delle membrane citoplasmatiche chiede le membrane intracellulari, ad esempio quelle
lisosomiali. E questo che cosa fa si che quindi se è alterata la struttura della membrana citoplasmatica si ha
una perdita di componenti cellulari? Quindi si può avere sia la fuoriuscita di materiale che serve alla cellula
sia l’ingresso, invece di ioni o di altre macromolecole di cui la cellula invece non ha bisogno e quindi si
creano quelle condizioni di accumulo che abbiamo visto ieri, oppure alterazioni della membrana
lisosomiale, quindi lisosomi, sono degli organelli in cui sono contenute una serie di. Enzimi che hanno una
funzione degradativi, quindi ovviamente se io in maniera non fisiologico un’alterazione di questi lisosomi,
tutti gli enzimi che sono contenuti all’interno vengono rilasciati nelle cellule e cominciano a degradare e
varie molecole e componenti cellulari e quindi questa degradazione ovviamente provoca un danno
irreversibile. E poi ieri abbiamo parlato anche di alterazioni a carico delle proteine, cioè abbiamo visto che
le proteine possono essere durante il processo di sintesi possono subire delle alterazioni che ne
determinano un alterato. Al folding, quindi, si Assembla in una struttura quaternaria che è difettosa. E
questo va a provocare quindi un’alterata funzionalità della proteina, attivando anche processi di natura
apoptotica. OK, ci siete, quindi ricordate questi eventi? Deflessione della tipica non mitocondriale. Ingresso
del calcio la produzione dei Ros e. Alla fine danno di membrana e anche alterazione del delle proteine,
quindi andiamo a vedere appunto per punto come questa alterazione, perché queste alterazioni provocano
un danno nella cellula.

Allora, innanzitutto, qual è la l’aspetto prima di passare a queste descrizioni? Qual è l’aspetto di una cellula
che subisce un danno? Gliel’abbiamo, visto l’accumulo e rigonfiamento no, e subisce la cellula in seguito ad
un danno che provoca accumulo. È una delle caratteristiche appunto tipiche della di una cellula che subisce
un danno e quella di. Rigonfiarsi sostanzialmente si rigonfia se la cellula che Benelli e si creano una serie di
produzioni cellulare che si chiamano blending della membrana, cioè proprio delle produzioni di membrana
che alterano sostanzialmente la struttura della cellula normale. Vedete qui questa poi è una un’immagine
che li prenderemo. Nella fase line così perché il questa alterazione, questa è una cellula normale, vedete
qui come man mano si la cellula comincia ad ingrossarsi. Crea queste protrusioni di di membrana e subisce
una serie di alterazioni anche a livello nucleare, con processi di aggregazione della cromatina che come
vedremo è uno dei. Delle caratteristiche tipiche di una cellula che va verso morte cellulare. E poi quello che
abbiamo visto ieri, cioè sostanzialmente un effetto di accumulo. Quindi dissi a Tosi, quando parliamo ad
esempio di cellule del miocardio oppure epatociti, quindi sostanzialmente un danno altera proprio quella
che è la struttura, al di là dell’attività delle sue attività biochimiche, proprio la struttura morfologica
dell’angelo cellule.

Allora quindi di tutti, ritornando quindi a quelle che sono i meccanismi di danno, non mancheremo per
prima cosa, quella che la depressione degli architetti. Allora abbiamo parlato di condizioni di ipossia e di
ischemia, cioè praticamente la mancanza di ossigeno dovuto ad una condizione. Ischemica che può essere
dovuta, ad esempio al presenza di un trombo a livello delle arterie coronariche coronariche che. Blocca il
flusso sanguigno e quindi determina un ridotto afflusso di ossigeno in determinati compartimenti corporei.
Quindi questo provoca, abbiamo detto un minor apporto di sangue, un minore apporto di ossigeno, quindi
una condizione di ipossia ischemica come prima variazione. Proprio una definizione, quindi una riduzione
della produzione della tipi. Allora questo perché? Perché sostanzialmente la depressione del allora, la
perdita del del flusso sanguigno, quindi la riduzione del flusso sanguigno, fa sì che si riduca l’ossigeno, che
arriva vari tessuti e sta aumenti la concentrazione di anidride carbonica. Quindi a questo punto che cosa
succede? Che uno dei. Dei primi organelli che viene colpito da questo processo e il mitocondrio perché,
mancando l’ossigeno, sostanzialmente il Mitocondrio shipka, la sua produzione di http da una fosforilazione
di tipo Ossidativo che è quella classica che viene utilizzata verso invece agricoli. Sì, quindi l’agricola è
sostanzialmente un processo di produzione della TP che produce meno molecole di http rispetto alla
fosforilazione sedativa, quindi uno degli effetti sostanzialmente della mancanza dell’ossigeno diventa
appunto, la riduzione delle molecole del tipo proprio perché c’è uno shift metabolico del. Nel mitocondrio
che non avendo abbastanza ossigeno per produrrecomunque.at p ma in minore quantità passa da una
fosforilazione ossidativa alla regoliosi, quindi sostanzialmente l’agriturismo. Che cosa fa? Aumenta la
quantità di lattato, OK, vi ricordate che la la la prima lezione? Avevamo parlato di questa cosa nella
condizione di ipossia. Profumo, cioè la lattato che comunque crea un ambiente acido intracellulare,
determinando quindi una riduzione del PH intracellulare. Ovviamente una cellula che si trova in una
condizione di acidosi non può stare ovviamente bene e quindi questo provoca una serie di alterazioni, tra
cui l’addensamento della cantina. Entrare. Poi, che cosa succede? La mancanza del di ossigeno, quindi una
riduzione di PIL determina una riduzione della funzionalità delle delle pompe del sodio, quindi questo
determina un incremento di ioni calcio che entrano nella cellula e un incremento anche di acqua. OK che
viene in immesso all’interno della cellula, quindi è un aumento delle flusso di ioni potassio, quindi
sostanzialmente tutte queste alterazioni portano quindi a vedere il suo. Come siamo partiti dalla
depressione di ossigeno, una depressione di ossigeno porta ad una depressione del TP le pressioni del TP
scatena una serie di altre reazioni. Quindi aumento del momento dell’assalto, riduzione del PH, alterazione
delle delle pompe di membrana, quindi di scambio tra l’ambiente intracellulare ed extracellulare con
ovviamente la l’incremento del calcio dell’acqua che viene immessa nella cellula e un aumento dell’afflusso
del del potassio. Quindi questo fa perdere totalmente la cognizione o osmotica, insomma del cellulare, con
un rigonfiamento cellulare. Quindi si torna al concetto non di accumulo. Ieri abbiamo visto gli accumuli da
liquidi, questa è una condizione in cui appunto, l’accumulo dell’acqua da liquido diventa patologico perché
la cellula si. Si rigonfia e si dilata anche il reticolo endoplasmatico e quindi si perde la normale morfologia
cellulare e di conseguenza anche la sua funzionalità. E poi ci sono una serie di altri effetti, cioè la deflazione
di ossigeno che porta alla riduzione di porta sostanzialmente anche una riduzione della sintesi. Proteica,
cioè voi ricordate sempre che la cellula, sostanzialmente per fare tutto quello che fa, bisognerà energia,
quindi per produrre anche proteine ha bisogno di energia. Quindi se io c’ho una carenza di ossigeno che
riduce la quantità di ATP, mi si riduce anche la sintesi proteica e quindi questo provoca una serie di
alterazioni, quindi di produzione di. Partendo dal ipotrofia, vi ricordate? Nella prima lezione abbiamo visto
che una riduzione di sintesi proteica è associata ad un evento di ipotrofia, cioè la cellula riduce il suo il suo
volume. Quindi diciamo che queste alterazioni, la mancanza di ossigeno, può provocare tutta una serie di
alterazioni a livello soprattutto metabolico, che poi vanno a catena. A alterare altre funzionalità cellulari OK
dalla e. Rilascio e ingresso di di ioni alla addensamento della Cromatina, perché l’ambiente intracellulare è
diventato acido? Hanno un’alterazione della sintesi proteica. Ci siete fino ad ora tutto chiaro? Almeno 50%.
Questa cosa, vabbè, allora quindi fino ad ora abbiamo visto quello che il danno da da. Dai ischemia, quindi,
ischemia minore afflusso di sangue, siano Rossi, igino e tutte quelle alterazioni che abbiamo visto. Però che
cosa succede nel caso in cui viene rimosso il l’elemento che ha provocato il blocco del flusso sanguigno e
ridotto a forza di ossigeno si ha sostanzialmente uno pensa OK. Se si, praticamente la la cellula comincia a
ricevere l’apporto di sangue di cui effettivamente bisogno fisiologicamente rimosso quel danno, allora
ripristina tutte le condizioni normali e purtroppo non è così. Sostanzialmente quando ci sono alcune forme
di danno che vengono dette da Riperfusione post ischemica. Cioè delle cellule che sono rimaste per lungo
tempo, soprattutto in una condizione di ischemia, cioè non hanno ricevuto sangue, non hanno ricevuto
ossigeno e quindi hanno attivato tutti quelle alterazioni del che abbiamo visto prima, nel momento in cui
ricominciano a ricevere sangue e ossigeno nelle stesse condizioni. Quindi fisiologiche, che erano precedenti
al danno ischemico, si verificano sostanzialmente tutte una condizioni di danno, cioè nel senso si ha
un’esasperazione in realtà del danno ischemico, quindi la cellula in realtà non riesce a ripristinare le
condizioni fisiologiche, ma tutto quel il l’apporto di ossigeno, il. L’apporto di calcio eccetera eccetera, che
cosa fa, altera? Sostanzialmente ancora di più e provo ancora di più. Un danno che viene detto da
riperfusione. Sostanzialmente, quindi quello che si verifica e che sostanzialmente l’aumento del, cioè di
ripristino del flusso sanguigno dopo una condizione ischemica e quindi il ripristino del. Degli ossigeno che
viene, che arriva a diverse cellule tessuti, può creare quella che viene detta il paradosso dell’ossigeno, cioè
il ripristino del della quantità di ossigeno di cui la cellula può aver bisogno, che era in realtà uno stress
ossidativo, quindi piuttosto che fare bene crea un altro danno, cioè la cellula ormai è da troppo tempo in
mancanza di ossigeno. Quindi, quando lo riceve invece che utilizzarlo perché questa è una condizione
fisiologica, va incontro ad un danno ulteriore generato dalla produzione di radicali liberi dallo stress
ossidativo. Allo stesso modo, la sovraccarico del calcio intracellulare e il ripristino dei normali valori del fiap
creano quelle condizioni che sono dette paradosso. Nel calcio il paradosso del pianeta per cui il ripristino di
queste condizioni, cioè normale introito appunto di normale, che sarebbe normale di introito di di calcio, il
cellulare e il ripristino del PC che in realtà scatenano tutta una serie di reazioni intracellulari che diventano
tossiche piuttosto che. Aiutare la cellula a ripristinare una condizione fisiologica. Quindi tutto questo
perché sostanzialmente, quando in una condizione di. Danno da riperfusione, la cellula riceve tutto quello
di cui potenzialmente avrebbe bisogno per ritornare in una condizione normale. In realtà tutti questi
cambiamenti, cioè allora immaginate, passata da una condizione, in questa va bene. Una condizione in cui
manca l’ossigeno, la TPE. Tutte queste cose quindi certo sta cercando di adattarsi. Sta andando
probabilmente incontro a morte, poi improvvisamente riceve di nuovo ossigeno e quindi dovrebbe
ripristinare tutte le sue attività. In realtà tutto questo cambiamento provoca un’alterazione soprattutto a
livello mitocondriale, quindi sostanzialmente il mitocondrio piuttosto che riattivare i processi fisiologici.
Determinano una serie di alterazioni che portano la cellula anche a morte. Inoltre, quando si ha un. Un
danno da riperfusione una della una delle caratteristiche che sostanzialmente il ripristino del normale
flusso sanguigno fa sì che ci sia una infiltrazione di cellule infiammatorie, perché poi immaginate che
comunque. L’ischemia ha creato una condizione di danno. Il danno quindi viene riconosciuto come un
qualcosa di estraneo dal nostro corpo e quindi attiva una serie di risposte per risolverlo, anche a carico di
cellule del nostro sistema immunitario. Quindi si avvia un processo infiammatorio, quindi nel momento in
cui ovviamente, in una condizione danni ischemico. Quindi un minore afflusso di sangue, il molte cellule del
nostro sistema immunitario magari non riescono a raggiungere quel quella sede del danno in maniera
efficiente, però nel momento in cui il flusso sanguigno ritorna normale, in una condizione appunto da
Riperfusione post Ischemica. Ovviamente le cellule del sistema immunitario, quindi del processo
infiammatorio che si erano attivato e subito vanno nel. Sede del danno, quindi sostanzialmente una cellula
che potrebbe riprendersi dopo una riperfusione post ischemica subisce il danno delle stesse cellule
immunitarie che si staccano in una risposta infiammatoria. Quindi tutti questi eventi portano ad un danno,
appunto il post Ischemico da Riperfusione. Piuttosto che essere vantaggiosi per la cellula, quindi non è solo
l’ischemia, ma anche la riperfusione posti ischemica diventa 1 1 forma di Daniela cellulare. Allora quindi
fino ad ora abbiamo visto deplezione del non detto che una delle principali cause di danno c’è una delle
principali alterazioni che subisce una cellula e a livello mitocondriale. Prima abbiamo visto deflessione della
TP, ma in realtà la depressione della TP abbiamo visto che va a. Deriva da un’alterazione dello shift
metabolico della cellula, che quindi colpisce il dito contro, quindi sostanzialmente quando avvengono dei
danni che possono essere sempre legate a ipossia, ischemia, agenti tossici, stress ossidativo, alterazione
dell’omeostasi del calcio. E radiazioni, quindi? Insomma, una serie di alterazioni che vanno a alterare il la
struttura e la funzionalità del mitocondrio. Che cosa fanno sostanzialmente ha alterano la struttura del
mitocondrio, cioè ne viene alterata la membrana con la formazione di una serie di pori nella membrana
mitocondriale. Quindi, sostanzialmente questo aumento della permeabilità mitocondriale fa sì che ci sia
una perdita del potenziale di membrana. No che non che è necessario per poter controllare l’omeostasi
extracellulare e poi la inabilità di generare.at p quindi una. Un’alterazione strutturale della membrana e la
formazione di queste di questi poli alterano quella che è la funzione primaria dei mitocondri, cioè generale
P attraverso postalizzazione assicurativa e quindi andare incontro a necrosi. Pero lo vi lascio la formazione
anche di questi fori può favorire il rilascio di proteine? Proprio Toti. Che allora, nella livello del mitocondrio
sostanzialmente sono soprattutto a livello membrana Mario, sono presenti una serie di proteine che sono
coinvolte nel processo di apoptosi, quindi di morte cellulare programmata. Quindi ovviamente se il
mitocondrio subisce un danno soprattutto a livello della membrana quindi strutturale, comincia a rilasciare
queste proteine. Che quindi stimolano la cellula a morte, quindi la portano a morte cellulare programmata.
E quindi alterato, quindi abbiamo detto, danno strutturale, apertura dei dei pori della membrana
mitocondriale, alterata funzionalità della catena respiratoria e quindi della capacità di generare atti per la
fosforilazione Ossidativa. E come vedremo, il mitocondrio è anche la sede di sostanziale. Mente di
formazione di radicali liberi proprio perché l’ossigeno viene sfruttato, entra nella nella catena respiratoria
mitocondriale per la produzione di ATP. Sostanzialmente se. L’ossigeno che viene, questo lo vedremo
meglio dopo. È introdotto nel nel mitocondrio per entrare poi nella catena respiratoria. Produrrà tippin e
troppo non viene utilizzato tutto quanto una parte di questo ossigeno può dare origine a radicali liberi e
quindi ad una condizione di stress ossidativo, quindi sostanzialmente il dito contro e una dei. Devi organelli,
sede principale di stress ossidativo e formazione di radicali liberi. Allora un’altra alterazione. Che, coinvolta
poi nella in una serie di danni a catena, è quella della perde perdita dell’omeostasi del del calcio.
Sostanzialmente la il maggior apporto di calcio che può provenire dall’ambiente extracellulare o che può
essere rilasciato da organelli. Intracellulari come mitocondri oppure da strutture come il reticolo
endoplasmatico per effetto di alterazioni di queste strutture. Perché voi dovete sempre immaginare il
danno, come non è che avviene soltanto il danno al mitocondrio o soltanto il danno della membrana, cioè
sono tutti delle alterazioni Accademia, quindi se io ho una lettera? Zione, ma per esempio la mancanza di
ossigeno che mi ha alterato, il mitocondrio si alzerà dalla membrana e quindi rilascia delle sostanze. Questo
porta ad un rilascio del calcio. Se tutti i danni che ho visto prima hanno portato ad un’alterazione della
membrana plasmatica, ovviamente questa comincia a introdurre calcio in extracellulare, quindi
sostanzialmente tutti questi e fenomeni di danno che sono interconnessi tra di loro. In questo caso, per
quanto riguarda la perdonarsi del calcio, fanno sì che il calcio intracellulare aumenti perché il calcio
intracellulare, sostanzialmente dannoso per la cellula, perché va ad attivare una serie di enzimi cellulari che
sono coinvolti nella Lisi, quindi una serie di. Dimmi come molecole che sono fondamentali per la struttura
cellulare, quindi praticamente il calcio va ad attivare enzimi come le fosfolipasi che vanno a degradare i
fosfolipidi. I fosfolipidi sono componenti delle membrane plasmatiche, quindi se io tanto calcio me lo
fosfolipidi, si danneggiavano il brano. Va ad agire a livello delle proteasi, quindi ho la degradazione delle
proteine, quindi li si genera un caos totale, perché le proteine devi troviamo in diverse strutture, sia
funzionali e proteine strutturali o funzionali e quindi si ha un danno a livello sia membranaceo che del
citoscheletro che è proprio l’impalcatura della della cella. Attivazione delle nucleasi che generano dettagli a
livello del del DNA, quindi praticamente danno danno a carico del del DNA nucleare. Oppure le atti Biasi,
quindi qua ritorniamo nel concetto che tutti questi processi sono correlati tra di loro, cioè nel senso,
l’aumento del calcio produce queste questi enzimi. Che degradano sostanzialmente la tipi e quindi riducono
la la concentrazione di atp intracellulare. Quindi tutti questi elementi, tutti questi danni, tutte queste
alterazioni sono connesse tra di loro. Se vedete no, cioè nel senso la TP altre del mitocondrio, che poi mi
può alterare la concentrazione del calcio se c’è meno calcio in un loop. Di di regolazione negativa mi mi
abbassa la TP, quindi sono tutte alterazioni connesse tra di loro. Quindi abbiamo detto come l’ultimo
evento, di solito tutte queste alterazioni provocano un danno a livello delle membrane biologiche, quindi
quella citoplasmatica quella di mitocondri, oppure a livello di lisosomiale, quindi ovviamente capite qual è il
danno, cioè a livello citoplasmatico, cioè la membrana cellulare.
Garantisce proprio l’integrità della Cell del dei suoi scambi con l’ambiente extracellulare, quindi se è
alterata quella si perde l’integrità per completa della cellula si è alterata la struttura del mitocondrio.
Abbiamo visto che si altera e metabolismo mitocondriale e quindi c’è il rilascio anche di proteine che
favoriscono la ptosi. Se si altera la membrana lisosomiale, vengono rilasciate tutta una serie di enzimi che
sono coinvolti nei processi di degradazione, quindi enzimi che solitamente devono essere impacchettate
all’interno di un compartimento cellulare rilasciate nella cellula. Poi c’è una degradare tutto in maniera
indistinta, quindi sostanzialmente abbiamo visto che. Sono due le condizioni principali che portano a questi
danni, EE cioè una depressione del dell’ossigeno. Abbiamo detto che la depressione dell’ossigeno associata
ha una perdita dei fosfolipidi, quindi un’alterazione della del del processo dei processi metabolici e quindi
ad un’alterazione della funzione di tanto con triale, e dall’altro lato abbiamo visto l’aumento del calcio, cito.
Soligo che abbiamo visto porta all’attivazione tutti quegli enzimi che poi degradano lipidi. A livello della
agiscono a livello del DNA oppure possono degradare le proteine, quindi tutti questi eventi portano alla fine
ad un danno a carico delle membrane delle membrane biologiche non soltanto plasmatica, ma anche degli
organi. Intracellulari.

Volete fare una pace? Ragazzi, andiamo avanti con lo come preferite, volete fare? Andiamo di seguito.
Finiamo prima come ieri oppure volete fare pausa? Andiamo avanti, OK, allora quindi abbiamo detto che
uno dei principali di editing che. Motivi si danno intracellulare e lo stress ossidativo allora lo stesso si attivo
sostanzialmente si verifica nel momento in cui si ha una condizione di squilibrio tra la quantità di
antiossidanti e la quantità di radicali liberi, cioè sostanzialmente i radicali liberi. Che sono delle specie
chimiche molto instabili, prevalgono rispetto agli antiossidanti. Tra queste specie chimiche pesante,
abbiamo le specie reattive dell’ossigeno, quindi rosse, che sono la principale fonte di stress ossidativo e gli
danno e gli danno cellulare. Farò come vedremo. Lo stress ossidativo è associato quasi moltissime malattie,
dal dal cancro alle malattie. Immuni malattie neurodegenerative e ovviamente coinvolta nei processi del
dell’invecchiamento. Quindi sostanzialmente una condizione di squilibrio, con un aumento di radicali liberi
rispetto alla quantità di antiossidanti, crea uno stress ossidativo che è dannoso. Aprirli. Adesso vedremo.
Perché? Perché la formazione radicali liberi crea proprio 1 1 effetto di danno Accademia. Adesso cerchiamo
di capire in che modo allora, sostanzialmente gli effetti dello stress ossidativo, quindi la formazione di
radicali liberi, agiscono soprattutto a tre livelli, uno a livello di pedico, quindi con alterazione delle
membrane biologiche. Una livello delle proteine, cioè ne alterano sostanzialmente la struttura con
formazione di legami intra o tra. Cioè all’interno della stessa proteina o tra proteine diverse e poi a carico
soprattutto del DNA, cioè nel senso mangiano, che sappiate che i radicali liberi provocano delle rotture. A
single strand double stand nel DNA, quindi difetti genetici che sono abbastanza importante e che si
riscontrano principalmente. In diverse condizioni neoplastiche. Allora andiamo a vedere punto per punto,
perché lo stress ossidativo provoca questi effetti, allora alterazione dell’integrità delle membrane
biologiche, sostanzialmente la produzione di radicali liberi e quindi la condizione di stress ossidativo,
portando una per essicazione dei lipidi, quindi sostanzialmente si ha una degradazione.

Dei acidi grassi polinsaturi che sono coinvolte appunto nella nella formazione delle membrane biologiche e
la produzione di molecole di natura dedica che possono essere tossiche e quindi vanno ad agire nel
degradare sostanzialmente le le strutture lipidiche delle delle membrane, quindi. Quello stress ossidativo e
la formazione di rosso, e provoca un’alterazione dell’integrità delle membrane biologiche. Secondo caso è
quello del danno a carico delle proteine, cioè sostanzialmente l’ossidazione, cioè i processi di ossidazione
che possono avvenire a carico di alcuni gruppi amminoacidi residue amminoacidi, ad esempio la cisteina
possono formare dei conti di solfuro. Questa è una condizione, ad esempio, di legami di solfuro e. Questa è
un’altra condizione di legami di solfuro. Sostanzialmente questi questi ponti di intramolecolare di di solfuro,
creano delle situazioni di cross linking, cioè di legame tra le proteine che sono ossidate. Quindi vedete,
questa è una condizione normale, una condizione di. Docente, quindi vedete qua ho una proteina, prego
quest’altra proteina. Ho appunto la mancanza di questi legami sul futuro. Quindi sostanzialmente queste
due proteine mantengono quella che è la loro struttura standard, quando invece è un processo di
ossidazione, l’ossidazione di acarico di questi cisteina e può determinare. La formazione di questi legami,
che possono essere incatena quindi all’interno di questa proteina oppure dei legami. Inter cisteina, quindi
tra proteine anche diverse, quindi possono alterare la struttura della singola proteina oppure delle finanze
aggregati con altre proteine e quindi sostanzialmente alterare la funzionalità di quella specifica proteina o.
Proteine che sono coinvolte in questa alterazione e poi uno dei danni più gravi che provoca lo stress
ossidativo e quella a carico del DNA. Quindi abbiamo detto che possono provocare delle rotture al singolo a
doppio filamento, cioè proprio rottura del del filamento di DNA. Quindi esistono dei meccanismi di. E riparo
del DNA, ovviamente, anche quando subisce delle dei dallo strand. Dettagli della vostra oppure dei single?
Strand dei tagli al Single Strand, però, non sempre questi danni, cioè questi danni, a volte sono talmente
grandi da non essere riparati dai sistemi di riparo del DNA. Perché ricordatevi sempre che la cellula, sempre
un piano B, per poter riuscire a riparare. Il danno però, ovviamente a volte questi tipi di danni sono tali da
non essere riparati e quindi c’è una serie di mutazioni con perdita, addirittura quelli delle lezioni di porzioni
geniche oppure mutazioni puntiformi. Che cosa vuol dire in una singola base 1 1? Mutazione puntiforme
che però può generare. L’attrazione della intera sequenza poi della proteina che viene codificata dal
reggiano e poi il danno a carico del DNA provoca degli eventi di associate ad eventi di senescenza, quindi
sostanzialmente invecchiamento della pelle. Cellule gente nel degradare i telomeri eccetera, me li sono
quelle strutture? Che si trovano nelle estremità dei dei nostri uomo somi è sostanzialmente, cosa succede
che questi vengono nel tempo degradati per degli enzimi che si prende telomerasi. Sostanzialmente il
radicali liberi agiscono su questi su questi processi, andando ad accelerarli e quindi si ha una forma di
invecchiamento precoce. Rispetto ad una condizione normale. Allora, quindi perché i radicali liberi fanno
questa cosa? Cioè perché la formazione di radicali liberi altera tutti questi processi? Perché abbiamo detto
che radicali liberi sono delle forme chimiche molto instabili che derivano dal fatto che sostanzialmente
contengono un elettrone nell’orbita più esterna che è sbagliato. Quindi non accoppiato ad un altro
elettrone e quindi sono questi elettroni sono capaci di una esistenza autonoma. Questo e come si definisce
il. Il un radicale libero no, quindi la presenza di un elettrone spaiato. Quindi ci sono delle molecole instabili.
E che cosa cercano di fare visto che hanno questo elettrone spaiato nell orbitale esterno, cioè alcune
ovviamente di accoppiarlo e come lo accoppiano? Cercando di rubare proprio da altre molecole. Il elettroni
dei degli ordini delle estati di altre molecole, quindi sostanzialmente questa cosa succede a carico di tutte le
molecole del decennio play, cioè lipidi e carboidrati, e le proteine, quindi sostanzialmente, perché dicevo
prima che la formazione da dichiari liberi è un evento a catena, perché ovviamente sembra. C’è un radicale
libero all’ELETTRONE Spaiato cerca di rubare un elettrone, un altro, quindi magari lo recupera pure, quindi
vi radicale libero riesce a che radicale libero riesce a da accoppiare. Il suo elettrone però la molecola da
quella l’ha rubato, diventa un radicale libero che quindi a sua volta cerca di rubare un altro elettrone. L’altra
molecola e quindi si genera un danno a catena perché la formazione radicale, libero di conseguenza, fa sì
che ci sia un incremento esponenziale della formazione della vita dei liberi. Proprio in questo sistema. No a
catena, quindi questo. Sistema di reazione automatica crea una amplificazione del danno. Quindi se io ho
un radicale libero, questo cercherà di ritornare in una condizione di. Diciamo stabilità elettronica, quindi
con questa questo accoppiamento elettrone nell’orbita all’esterno, quindi già non radicale, libero che rifà la
stessa cosa con un’altra macromolecola e così via. Quindi questo genera un aumento della produzione di
radicali liberi e quindi del protrarsi del del down.

Allora, quali sono le fonti di danno? Le fonti di formazione dei liberi allora possono provenire dall’ambiente
esterno, quindi ad esempio, l’inquinamento nella mente atmosferico, le i raggi ultravioletti. Le radiazioni
ionizzanti e poi anche cattive abitudini che possono essere alimentari oppure l’eccesso di. Insomma per i
fumatori, in particolare, il fumo è una causa di produzione di radicali liberi, oppure possono derivare
sostanzialmente da processi, anche tra virgolette. Fisiologici, cioè nel senso che quello che vi avevo detto
prima il mito contro è la fonte principale di formazione di radicali liberi, perché l’ossigeno che non viene
utilizzato per la produzione del TP può essere invece una fonte per la formazione di Ross. Quindi il mito
contro il sesso può essere una fonte di radicali liberi, quindi radicali liberi non derivano soltanto da. 1 1
stimolo esterno quell’inquinamento il fumo, la dieta eccetera eccetera, ma possono derivare anche da
processi intracellulare, quindi soprattutto a livello mitocondriale, oppure da processi di infiammazione.
Perché il Globuli bianchi leucociti sostanzialmente possono. Liberare Ross per sostanzialmente eliminare
l’agente patogeno, poi loro lo fanno in buona fede, cioè cercano di liberare così radicali liberi per per
eliminare l’agente patogeno. Il rischio qual è? Che queste forme possono poi diventare dannose per la
cellula sana e quindi anche un processo infiammatorio? Può essere una fonte di formazione di radicali
liberi.
Quindi qua vi ho riportato più nel nel dettaglio. Quali sono i processi di formazione dei radicali liberi? No,
abbiamo detto in diversi modi. Le radiazioni ionizzanti possono generare radicali liberi perché spezzano la
molecola di acqua e formano radicali idrogeno. Abbiamo detto che il radicale viene. Appunto, espresso in
questo modo li l’idrogeno, con un pochino, cioè il puntino, sostanzialmente esprime il radicale libero EE
formano radicale ossidrile dici a questa categoria di radiazione ionizzanti? Poi questo lo vedremo meglio
nella nelle lezioni sulla patologia ambientale appartengono ad esempio i raggi XEI raggi gamma e i raggi
ultravioletti. Poi abbiamo detto, le infiammazioni appunto. Perché si scatena una produzione di Ros contro
l’agente patogeno che può diventare dannoso a carico della cellula sana. E abbiamo ad esempio alcuni
enzimi che solitamente sono coinvolti nel punto nei nei processi di ossidazione, la cui alterata funzionalità
può favorire la formazione di radicali liberi come la Superossido dismutasi, che di solito ha potere anche
ossidante mano su alterata attività può determinare la formazione delle. Calibe, poi vedremo la
Fosforilazione Ossidativa, cioè i processi che solitamente avvengono durante la respirazione cellulare nel
MITOCONDRIO, possono in alcuni casi andare incontro a dei processi patologici, di formazione, di radicali
liberi oppure la presenza di metalli di transizione. Vedremo che esistono alcune reazioni in cui il ferro può
essere una fonte. Per la formazione di radicali liberi.

Allora andiamo a vedere più nel dettaglio la Fosforilazione Ossidativa, questo invio un fan di biochimica sì,
cioè quindi questo è. Conoscete, vero? Si vede qualcosa ve la ricordate, OK, sostanzialmente nella
Fosforilazione Ossidativa adesso pensa entrare nel dettaglio dei quali sono tutti i processi biochimici che
portano poi la tua versione di più attraverso apostoli d’accensione attivo quello che vi interessa sapere che
durante questo processo cosa può succedere, che sostanzialmente la riduzione incompleta. Del
dell’ossigeno durante il processo di fosforilazione aspettativa può portare sostanzialmente alla formazione
di perossido di idrogeno che in presenza il ferro sostanzialmente in queste versioni di fenton, che
probabilmente puoi conoscere meglio di me. E può portare alla formazione di radicali ossidrili, quindi
sostanzialmente l’ossigeno che non viene, che viene ridotto in maniera incompleta, può dare origine delle
specie reattive dell’ossigeno. OK, quindi un processo incompleto di Fosforilazione Ossidativa può portare
alla formazione di rosso, ecco perché mitocondri sono la fonte principale. Di radicali liberi, quindi,
sostanzialmente l’effetto. Qual è poi l’effetto patologico del rosso del livello cellulare, agiscono a livello
degli acidi grassi, quindi abbiamo detto che i radicali liberi, una volta che si sono formati, cercano di
ripristinare l’equilibrio da. Difendendo quel. Siete pronti da qualsiasi macromolecola quindi lipidi, proteine
viene quindi alterano qualsiasi tipo di struttura, quindi se lo fanno a carico degli acidi grassi, sia la la
degradazione della membrana citoplasmatica e degli organelli se lo fanno a carico delle proteine, sia un
processo di ossidazione. Quello che abbiamo visto prima, che può creare dei legami. Intra proteici oppure
tra l’altro il cruschello diverse alterare la funzionalità della proteina e a livello del DNA, generare una serie
di mutazioni con rottura anche a singolo proprio Flame.

Quali sono le specie? Le radicali liberi, insomma, più più comuni i Ros, che sono le specie del time, del
dell’ossigeno e chiavennese che sono le specie pietroni. Sono queste. Qui vi ho riportato sostanzialmente
quelle che sono dei tre categorie. Insomma, di anzi 2, 2 per gli annesse e tre pellirosse che sono nelle
principali forme di di radicali liberi. Quindi il perossido di idrogeno non so perossidazione radicale libero
stile. Queste sono le tre fonti principali di di Ross e l’ossido in litri. Perosini nitrito nel periodo emesse che
vengono prodotte ad opere dell’ossido nitrico sintetasi quindi sostanzialmente queste sono Le 5 classi di
molecole esistono ovviamente delle altre che sono principalmente coinvolte nel danno da stress ossidativo.
Beh, allora ovviamente la cellula come come fa per per tutto quanto cerca di difendersi dalla dalla
formazione dei dei radicali liberi ed esistono come forma di difesa, compravendita di libri, sia degli enzimi
che hanno delle attività. Sfidanti, quindi la supervisione di sintasi le catalasi, la realizzazione perossidasi
quindi sono tutti enzimi che mediano delle reazioni che fanno sì che quindi da un Sal. Di ossidazione si
passano stati riduzioni e quindi venuti parla, rimozione radicale libero. Invece gli scavenger suona quelle
delle molecole, quindi che noi possiamo anche introdurre con la dieta come la vitamina EO, la vitamina C
che. Sostanzialmente abbassano la concentrazione dei radicali. Ecco perché all’inizio dicevo le. La dieta,
l’uso di integratori, cioè nel senso, possono essere una fonte, cioè la dieta stessa. Meglio la dieta che gli
integratori. Una fonte di di. Di sostanze antiossidanti che vengono dette scavenger per aiutare il nostro
sistema, il nostro corpo, sostanzialmente a rimuovere radicali liberi. Questo perché, ad esempio, nel caso
della vitamina E è in grado di è un accettore terminale dei radicali liberi, quindi sostanzialmente accettando
il. Quando il radicale libero cerca di rubare il l’elettrone, se lo fa dalla vitamina E questa blocca la reazione.
Quindi, in questo modo la vitamina E blocca la reazione di formazione di altri radicali liberi e quindi
protegge la le membrane dalla perossidazione di pubblica che è uno dei fenomeni che si ha in seguito a
stress ossidativo. Oppure, ad esempio, la vitamina C, la vitamina C, che è in grado di rigenerare vitamina E
quindi non circuito. Queste due vitamine interagiscono sostanzialmente per rimuovere radicali liberi e
sostanzialmente, essendo solubile in grado di interagire con altri prodotti di perossidazione e quindi.
Aiutare nella rimozione radicali liberi altre forme di scavenger sono i retinoidi che sono in precursore della
vitamina AE che anch’essi, come la vitamina E, sono in grado di interrompere la catena di formazione della
legali. Liberi quindi sostanzialmente sia la presenza di enzimi che la presenza, soprattutto. Assunzione con
la dieta di vita. Carmine può aiutare nel rimuovere i radicali liberi? Quindi sostanzialmente lei, radicali liberi,
l’abbiamo detto, derivano sia da elementi da mangiare, insomma stimoli dannosi e seri che ho visto.
L’inquinamento e radiazioni ionizzanti eccetera eccetera. Ma una delle fonti anche principali dei radicali
liberi sono le cattive abitudini. Quindi abbiamo detto, il consumo di alcolici, il consumo di grassi, animali
saturi, quindi sostanzialmente cattive abitudini, anche alimentari, una. Di Dante, fisica troppo intensa può
favorire la formazione di radicali liberi, così come l’assunzione di alcuni farmaci. Quindi diciamo che
dobbiamo stare molto attenti nelle nostre abitudini, sia nel consumo di farmaci nel consumo di bevande
alcoliche che siamo dei fumatori, non fumare troppo o non fumare per niente, se possibile. E avere una
dieta che sia basata principalmente no, principalmente, ma che comunque in cui introduciamo grandi
quantità di frutta e verdura e può sembrare una banalità queste cose magari le dei sentite 3000 volte.
Insomma, ormai una cosa abbastanza nota che la frutta e la verdura sono una fonte appunto di vitamine.
Soprattutto alcuni tipi di frutta e verdura. Abbiamo visto vitamina merita mina C che sono fondamentali
sono gli scavenger, cioè proprio reclutano, cioè servono proprio per sbloccare la formazione. Radicali liberi
quindi introdurre da queste sostanze con la dieta è fondamentale per evitare gli stress di natura
assicurativa.

Quindi, sostanzialmente qui è un po come un buon per darvi il buon esempio attraverso una slide, non per
le mie abitudini alimentari. Mi sono resa conto di non averne neanche una di queste non so voi però in
genere, quindi quello che a livello di abitudini alimentari bisogna fare, qual è quello di evitare il consumo di
cibi che sono ad alto indice? Dicembre oppure evitate di consumare dolci a fine pasto, evitare di consumare
insaccati e salumi, evitare la carne rossa, quindi evitare tutte le forme sostanzialmente di di grassi, di
sostanze alcoliche, cercare di assumere alimenti che si arrabbiano, le vitamine di cui abbiamo parlato
prima. Quindi ci sono una serie materia prima serie di categorie di alimenti. Gli ho portati qui, ma giusto per
forza, interesse personale, no, può essere sempre utile, poi magari uno da questa lezione decisi di cambiare
le proprie abitudini alimentari, di inserire nella dieta un tipo di frutta piuttosto che l’altra, magari non vi
servirà a niente, non lo farete però. Almeno sapete che alcuni tipi di alimenti contengono più flavonoidi o
altre catene o altri altre elementi che sono fonti di vitamina E ci e che aiutano quindi nel rimuovere la vita
di libri. Quindi questo può sembrare una cavolata, però ragazzi effettivamente la la dieta? Cioè una delle
cose principali con cui noi possiamo agire per come. Anche della formazione per i libri.

Russi arrivati a questa cosa sugli integratori. Liam bianchi ossidanti. Quindi tutta questa cosa, questo voi
che ne pensate? Per esempio idea avete su sull’uso di integratori di antiossidanti, cioè se viene una persona
vuole un integratore di antiossidante, voi ovviamente glielo date, perché non è che non me lo potete dare.
Però gli date dei consigli viene consigliate qualcuno rispetto che un altro, cioè che cosa gli direste? Così.
Ideale? Foto su questa cosa nel senso non mi ricordo niente, che ha risposto a questa domanda,
probabilmente per quanto anche per il martedì probabilmente, ma c’è, l’ho dimenticato quindi? Il giusto
perché voi fate poi cioè farete questo, cioè può capitare, no? Una delle cose più frequenti, secondo me non
vieni in farmacia, Eh. Le persone che vi chiedono al Consiglio sull’uso di integratori alimentari, cioè nel
senso, è molto frequente adesso che le persone mi chiedono qualcosa su integratori. Per tutte le vitamine
voi dovevate, però il vostro sentite di dire qualcosa gliel’ho dato e basta, cioè quello che pensate voi, vi
prendereste il qualcuno fa utili integratori antiossidanti? Non lo so, io per esempio, non c’ho mai pensato,
però è. Vuoi preferirei essere mangiare più frutta e verdura oppure prendere l’integratore? Esatto? Cioè
sarebbe una cosa più corretta, no? Però c’è molta gente che dice, ma tutta la regione mi piace andare a
prendere integratori, che faccio prima? Eh, però questa non è proprio una soluzione alla una risoluzione del
problema. No, perché? Questo è quello che io personalmente, cioè non farò mai. Il farmacista, non sarò
mai in farmacia, ma voi sì, magari vi potete permettere di dire una persona che vi chiede delle due sugli
integratori e vi chiederà probabilmente un Consiglio, cioè quale mi suggerisci? Vuole meglio. Cioè come
suggerisci di utilizzarlo? Anzitutto io quello che farei presente ad una persona e che integratori
antiossidanti non sono in sostitutivo della dieta, cioè nel senso comunque un integratore non riuscirà mai a
sopperire perché io non mangio frutta e verdura in assoluto e mi prendo l’integratore l’integratore, molto
probabilmente a seconda. Anche poi di come è fatto l’integratore non riuscirà a sopperire a quella che è la
mia necessità di vitamina EO il terminal C? Questo è il mio, è il mio parere onestamente, cioè questo è
quello che farei io, poi ovviamente voi nella vostra e. Nel vostro futuro vi troverete a magari interagire
diversamente, però il Consiglio di avere io è che l’integratore e porterei sempre che gli integratori non può
essere un sostituto della della dieta, soprattutto in questo caso e soprattutto a stare attenti a come, cioè
nel consigliare un integratore. Uno che cosa gli Consigli Consigli e quello in cui ci sono più componenti? Cioè
ci sono vari componenti che. Fungono da scavenger no? Cioè ci sono quelli che ci hanno solo determinare
quelli che hanno la vitamina C, cioè più ne hanno meglio eh, quindi modo tale da poter bilanciare a sotto
diversi aspetti. Però ovviamente il il. L’integratore non può diventare un sostituto di quelle che sono le
molecole di cui noi abbiamo bisogno e che riusciamo in un quantitativo maggiore all’integrale con la dieta
piuttosto che attraverso l’uso di. Vogliamo definirli farmaci? Non so questo, voi siete più bravi di me,
questo c’è un integratore. Si definisce un farmaco? No di base non è un fatto, quindi sostanzialmente,
siccome sta diventando molto frequente questa cosa che si considera l’integratore, cioè l’integratore di
tutto, ormai noi cerchiamo di integrare tutto con rendendoci roba in farmacia che va bene se uno vuole
dare un aiuto in più. E però questo non e mai sostitutivo a quello di cui noi abbiamo bisogno in maniera
naturale. Allora quindi?

Per terminare allora i radicali liberi. Allora perché sono così? Danno, cioè allora abbiamo visto che sono
dannosi perché provo con una marea di danni sotto più livelli sotto vari livelli perché danneggiano i lipidi e
carboidrati, il DNA cioè danneggiano tutto sostanzialmente quindi? Lo stress ossidativo è una fonte di
patologie di diverso tipo e. Ad esempio, nel sono coinvolte nella prosperosi sono coinvolti in diversi tipi
tumorali, perché provocano ovviamente tanti linea e tenetemela può favorire la incontrollata proliferazione
delle cellule tumorali. Sono coinvolti nelle malattie neurodegenerative, nel diabete, perché il corpo in
accesso può essere ossidato e dall’origine a dei Ros. Oppure nei processi di invecchiamento, quindi
accelerare invecchiamento?
Andiamo a vedere alcuni esempi del perche i radicali liberi possono dare origine a queste, a queste
malattie.
Allora andate lo sclero, sì, allora te lo sfilata si, vi ho detto no, poi ne parleremo nel dettaglio. Però questo
giusto per darvi un input, perché altrimenti rimane così e dello splendore radicali liberi. Ma che c’entrano?
Perché sostanzialmente uno dei primi processi della formazione della placca, averlo sclerotiche e quella di e
il processo di ossidazione dell’edipo proteine. Bassa densità delle bielle, quindi sostanzialmente uno dei
primi eventi è che LDL circolanti vengono ossidate e il processo di ossidazione è fondamentale perché
questa è la DL vengano riconosciute dai dalle cellule e dai macrofagi e, sostanzialmente, vengono inglobate
formando queste cellule. Spumose che sono le prime forme praticamente di cellule che si formano nella
placca, quindi questo è il primo evento proprio della dell’aterosclerosi ossidazione, delle riconoscimento da
parte dei macrofagi delle cellule endoteliali. E queste diventano delle cellule schiumose. OK quindi
ovviamente il processo. Poi continua ed è molto più complesso e non entriamo adesso nel dettaglio perché
c’è proprio una lezione apposita. Per questo però questo giusto per farvi capire perché la forma dello stress
ossidativo e poi legato alla formazione dell’ospedale. Quindi l’ossidazione è proprio il primo evento che
avviene nella nell’atmosfera. Sì, perché senza questo evento? Legge piede, non sarebbero riconosciute dai
macrofagi che poi danno origine a queste cellule schiumose, che sono le prime cellule della tratta
dell’ospedale.

Poi abbiamo visto il rosso come danno al al DNA, quindi abbiamo parlato soprattutto di danno al DNA. Da
Rossi avviene soprattutto a livello di alcune basi azotate e sostanzialmente provoca, abbiamo detto il.
Danno cioè la rottura a singolo filamento e la rottura da strand OK su entrambi i filamenti. Questo vi ho
riportato giusto in immagine per capire che cosa vuol dire singolo pienamento doppio filamento, però mi
sembra abbastanza chiaro e quindi questo determina un danno genotossico. Quindi abbiamo parlato di
mutazioni che possono essere puntiformi di elezioni. Quindi, l’alterazione anche di grosse dimensioni, che
possono portare a, ovviamente in particolar modo, questo tipo di alterazioni. Sono siedono in molte forme
tumorali, quindi la formazione di radicali liberi favorisce la processi neoplastici proprio per danni al DN.

E poi un esempio di malattia neurodegenerativa, allora di carne liberi, che è la sclerosi laterale amiotrofica,
la SLA. Sostanzialmente questo tipo di malattia neurodegenerativa colpisce i motoneuroni. In
Montelupone. Sono quelle cellule che sono responsabili sostanzialmente degli innervazione del dei muscoli
scheletrici, dei muscoli volontari e quindi, ovviamente sono coinvolti nei processi di normale respi. L’azione
del movimento nella definizione, quindi nel paziente affetta da SLA, la degenerazione del mondo, il
neurone, far sì che tutti i muscoli che vengono innervati dal motoneurone non sono più innervati proprio
perché generazione del motoneurone quindi si generano condizioni di atrofia muscolare. Quindi,
sostanzialmente il paziente aveva difficoltà anche a respirare, deglutire e quindi nelle forme gravi. Ha
molto, molto, molto debilitante, perché questa tipo di malattia allora, per la come per la maggior parte
delle malattie neurodegenerative, sostanzialmente il. Non si sa perché queste malattie avvengano, cioè si
sta cercando di capire quali sono i geni mutati che determinano la comparsa di queste malattie, ma non si
capisce perché. Questi perché proprio questi geni sono alterati in questi tipi di patologie. Per esempio ieri
abbiamo visto l’Alzheimer, l’Alzheimer, sono, abbiamo visto, sono stati riscontrati mutazioni. L’Autofagia
però. In realtà, cioè si fanno delle ipotesi su quale può essere la traduzione di questi meccanismi, sia
fisiologica e come la loro alterazione. Poi diventi patologica. Però il problema di molte malattie
neurodegenerative e che non si sa, a volte si sa qual è la la. La mutazione genetica, però, non si sa neanche
a volte quale sia la funzione di quel. Di quella determinata, di quel genere, di quella proteina, quindi è
difficile capire in che modo, poi quella alterazione sia associata alla degenerazione muscolare. Allora, nel
caso della della SLA, una dei delle alterazioni che sono state riscontrate e quella a carico della Superossido
Dismutasi. La sua ad uno, cioè sostanzialmente abbiamo visto che questo è un enzima funzionanti,
ossidante, quindi uno di quegli enzimi nella Slide abbiamo visto enzimi che sono che riducono la produzione
di radicali liberi e gli scavenger la Superossido dismutasi entra proprio tra quegli enzimi che riduce i livelli di
ioni superossido. E che quindi ha un’azione anche ossidante. Ora il perché questa enzima sia mutato nella
SLA e come questo sia coinvolto nella degenerazione del motoneurone. Ancora non è ben definito, però
questo dammi indicazione che comunque un’alterazione del normale processo di radicali liberi e
dell’equilibrio. Sostanze ossidanti, era di quelli liberi, può essere coinvolto nelle malattie
neurodegenerative. Con questo concluso ragazzi avete qualche

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