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Barbo

(Barbus plebeius)

Famiglia: Cyprinidae

E’ un pesce che predilige le acque fluviali limpide ed ossigenate con corrente vivace e fondo
ghiaioso e sassoso. L’alimentazione è costituita prevalentemente da larve di tricotteri, di
efemerotteri (portalegna, portasassi, ninfe di libellula), di crostacei, di uova di pesce ecc.
L’elemento che caratterizza questo pesce e consente di riconoscerlo senza difficoltà è la
presenza di quattro bargigli nel labbro superiore. Il corpo abbastanza affusolato, color bruno
verdastro con punti scuri e riflessi dorati; le pinne sono in genere corte, spesso con sfumature
rossastre: quella dorsale presenta un raggio ossificato.
Il Barbo può superare anche i 60 cm. di lunghezza ed i 4 kg. di peso.
Di norma però gli esemplari catturati raramente superano i 2 kg. di peso.
La maturità sessuale viene raggiunta attorno ai tre/quattro anni di vita. Generalmente i maschi
maturano prima delle femmine. La riproduzione avviene, nel periodo aprile/giugno, in acque
correnti e abbastanza profonde.
Le uova del Barbo sono tossiche e causano, se ingerite, gravi disturbi gastrointestinali. Per cui è
buona norma non mangiare barbi durante il periodo di frega.
Valore economico: scarso; è tuttavia oggetto di pesca sportiva.

Presenza nel Parco Oglio Nord: BUONA


(si riproduce)

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