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ALBERTO NICELLI
Nel 1669 il celebre astronomo pubblicò, senza mai svelarne la dimostrazione, un semplice metodo geometrico per
determinare la direzione degli assi e l’eccentricità di un’orbita ellittica. I matematici e astronomi dell’epoca provarono
a darne una giustificazione teorica, ma non riuscirono a far piena luce sull’idea fondamentale che ispirò Cassini. In
questo studio si dimostra che il metodo è una brillante applicazione della geometria proiettiva, l’innovativo sviluppo
del pensiero geometrico che Desargues e Pascal avevano cominciato a fondare nella prima metà del ‘600.
A B
FIG.2
C
pe
a
da coppie omologhe, sono rette omologhe. Due rette
asse dell'omologia
( direttrice )
omologhe si incontrano sull’asse unito dell’omologia...
E’ evidente che il concetto di omologia è essenzialmente F O G E
basato sulla prospettiva, ma storicamente le sue origini si
X re
a
re icol
fanno risalire a un famoso teorema di Desargues,
)
p C
ola nd
di
( p rpe
re
pubblicato postumo nel 1648 dal suo estimatore Abraham tta r
pe
di
Bosse, oggi noto come il Teorema dei triangoli omologici C as
sin
[3][6]. i
Questo fatto ci permette di orientare lo studio sull’idea la retta BF è la polare del punto X rispetto all’ellisse.
che Cassini applichi proprio l’omologia fra l’ellisse e la
circonferenza. Siccome il centro G è il fuoco noto Il concetto di polare di un punto rispetto a una conica fu
dell’orbita (perché è il vertice degli angoli di longitudine) introdotto da Desargues. La sua definizione richiede di
viene spontanea la congettura che il piede della sua premettere la definizione di involuzione di quattro punti
perpendicolare BF possa coincidere con il secondo fuoco su una retta, che Desargues introdusse in generale per sei
(indichiamolo con F): questo significherebbe che Cassini punti [3][4]: quattro punti allineati A,B,C,D si dicono in
calcola l’eccentricità dell’orbita rapportando la distanza involuzione se e solo se CB/CD=AB/AD. I punti C e A si
fra i fuochi al raggio del cerchio; dobbiamo quindi dicono coniugati nell’involuzione. Il concetto di polare si
assumere che il raggio sia uguale all’asse maggiore basa sul concetto di involuzione (FIG.5): se da un punto
dell’ellisse, condizione soddisfatta se il piano sega il cono A si tracciano delle rette secanti una conica,
in modo tale che il centro dell’ellisse C sia a metà della rispettivamente nei punti B e D, B’ e D’, B” e D”…, il
sua altezza (A.1). Questa condizione implica due luogo dei corrispondenti C, C’, C”…, coniugati ad A
importanti conseguenze: nell’involuzione a quattro punti, è una retta, detta polare
del punto A rispetto alla conica [3].
Il punto omologo al centro O dell’ellisse coincide con
il fuoco F (A.1).
L’asse a dell’omologia coincide con la direttrice D
dell’ellisse relativa al fuoco F (A.2).
CB/CD = AB/AD
C
Questa scelta del raggio sembra preparare il terreno per la
ricerca del secondo fuoco. Proviamo a scoprire come può B FIG.5
di A
stessa retta.
( direttrice )
F O G
E
Per esagono semplice si intende la figura costituita da sei p
punti considerati in un determinato ordine, di cui tre
successivi mai in linea retta, e dalle sei rette che
D' K'
congiungono ogni punto al successivo e l’ultimo con il
primo. I punti sono i vertici e le rette sono i lati
dell’esagono. Due lati si dicono opposti quando i vertici Infatti:
che determinano uno di essi non sono consecutivi di
quelli che determinano l’altro. L’esagono si dice inscritto l’hexagramma mysticum inscritto nell’ellisse
nella conica quando i suoi vertici le appartengono. costituito dai sei vertici MD’KLK’D ha i lati che si
L’ordine con cui si susseguono i vertici determina la devono intersecare sulla stessa retta;
disposizione delle rette che li congiungono, quindi può per costruzione i lati opposti MD’ e LK’ passano per
dar luogo a una figura che può anche avere i lati che si il centro O;
intersecano, ben diversa dall’immagine dell’esagono per costruzione i lati opposti MD e LK convergono
convesso che la parola “esagono” può suscitare nella sul punto X;
mente. Per la straordinaria proprietà enunciata dal suo quindi anche i restanti due lati opposti K’D e KD’ si
teorema Pascal lo chiamava hexagramma mysticum… devono intersecare sulla retta XO (retta p di Pascal).
In figura ne è rappresentata una configurazione
particolare (FIG.6): secondo la definizione i lati opposti Adesso si noti che la retta BF, essendo la polare di X, è la
sono rispettivamente le coppie di rette AB e DE, CD e bisettrice degli angoli LFK e MFD (A.3): ne consegue che
XI Seminario Nazionale di Gnomonica Verbania Intra-22,23,24/3/2002
IL METODO DI G.D. CASSINI ALBERTO NICELLI
l’angolo LFM è congruente all’angolo DFK, l’angolo dopodichè bastava trasferire tutta la costruzione nel
sotto il quale le posizioni D e K sull’orbita sono viste dal cerchio tramite l’omologia (FIG.10).
secondo fuoco F, cioè, nell’approssimazione dell’equante,
la differenza di anomalia media fra D e K. Ma per B
simmetria rispetto al centro O l’angolo LFM è uguale FIG.9
all’angolo K’GD’, quindi: X
a
tta
di K
asse dell'omologia
Pa
Inoltre il punto K’ appartiene al prolungamento di GK sc
( direttrice )
al
(A.4), quindi è determinato da K, e riportando l’angolo di
anomalia media dalla semiretta GK’ resta individuato
anche il punto D’. Quindi per determinare la coppia di F O G
E
rette KD’, K’D basta conoscere D e K.
Per determinare un’altra coppia basta ripetere lo stesso
p
ragionamento con i punti K ed E. Consideriamo la retta E'
XE con la la retta XK: esse incontrano l’ellisse nei punti D' K'
N e L (FIG.8). I loro simmetrici rispetto al centro
dell’ellisse sono E’ e K’. Per il Teorema di Pascal: Gli omologhi dei punti D,K,E e D’,K’,E’ sull’ellisse sono
i punti A,B,C e A’,B’,C’ sul cerchio; quindi le rette BC’,
le rette KE’ e K’E si intersecano sulla retta XO. B’C e BA’, B’A sono rispettivamente omologhe di KE’,
K’E e KD’, K’D. Si noti che, siccome K’ appartiene alla
retta GK, il punto B’ appartiene alla retta GB, come
B prescrive il metodo di Cassini. Inoltre è evidente che la
FIG.8
legge di corrispondenza fra i punti A,B,C e A’,B’,C’
X
rimane quella che Cassini ha individuato fra i punti D,K,E
e D’,K’,E’: infatti gli angoli B’GA’ e B’GC’ sono uguali
L agli angoli K’GD’ e K’GE’, cioè le differenze di anomalia
D media delle osservazioni D ed E rispetto all’osservazione
N
a
K
di riferimento K. Quindi le due coppie di rette BC’, B’C e
asse dell'omologia
E'
rp
K’GE’, quindi: C
pe
D' K'
p
l’angolo K’GE’ è uguale alla differenza di anomalia
r
media fra le posizioni K ed E.
A'
Resta quindi determinato anche il punto E’ e con esso la B' C'
seconda coppia di rette KE’, K’E.
Ma la retta r di Cassini, individuata dai loro rispettivi
Il ragionamento di Cassini deve essere stato proprio
punti di intersezione, è l’omologa della retta p di Pascal
questo: individuare la retta XO con le due coppie di rette
passante per il centro O: quindi deve passare per il fuoco
K’D, KD’ e K’E, KE’, la cui costruzione, con
F. Ne consegue che la perpendicolare a r tracciata da B,
l’approssimazione dell’equante, risultava pienamente
per come è stata progettata tutta la costruzione, la deve
determinata da tre posizioni D,K,E sull’ellisse e dai valori
intersecare proprio in F.
di anomalia media ad esse corrispondenti (FIG.9);
XI Seminario Nazionale di Gnomonica Verbania Intra-22,23,24/3/2002
IL METODO DI G.D. CASSINI ALBERTO NICELLI
Questo risultato è vero per qualsiasi piano secante. Se in
particolare il piano sega il cono in modo tale che il centro
Conclusioni K dell’ellisse è a metà della sua altezza:
Il misterioso metodo di Cassini si rivela una logica e l’asse maggiore X’Y’ dell’ellisse E è uguale al raggio
consequenziale costruzione di geometria proiettiva. Egli del cerchio di base (infatti, come abbiamo già
lo ha brillantemente progettato sulle idee geometriche più dimostrato, X’Y’=AB e per la similitudine dei due
all’avanguardia dell’epoca, dimostrando di averne intuito triangoli JVW e AVB risulta AB=JW/2)
le potenzialità molto più profondamente dei suoi
contemporanei. Le sue capacità erano ben note, il suo il punto corrispondente nell’omologia al centro
carattere sicuro e “indifferente alle opinioni altrui” [1]: dell’ellisse coincide con il suo secondo fuoco (infatti
non esitava a sostenere le sue teorie confrontandosi con i per la similitudine dei triangoli KCV e FGV la retta
nomi più illustri della sua epoca… Eppure ha sempre VK incontra l’asse maggiore dell’ellisse E in un
evitato di pubblicare la dimostrazione… Ma alla sua punto F tale che FG=2KC=2OG, ovvero FO=OG:
discussa reticenza possiamo rendere giustizia: dopo tre quindi F deve essere il secondo fuoco).
secoli la geometria proiettiva è diventata patrimonio della
comune cultura matematica, ciò nonostante è stata V
un’impresa lunga e impegnativa, non solo riscoprire la
probabile via da lui percorsa, ma anche descriverla e
dimostrarne la fondatezza in modo chiaro e convincente.
Se lo scopo è stato raggiunto, lascio ai lettori giudicare… FIG.11
Z Y
Appendici
Sebbene richiedano solo conoscenze di geometria
elementare, per non appesantire l’esposizione alcune L A K C H B
dimostrazioni sono state separate in apposite appendici
a
U
A.1 E
Bibliografia
P
Y [1] Heilbron, J.L. The Sun in the Church (Harvard
H University Press, Cambridge, 1999)
Z Q
[2] Boyer, C.B. Storia della Matematica (Mondadori,
U F O G Milano, 1998)
a
lar
re r
)
ola dico
tta
X
di
di
Ca
re
rp
ss
(Bollati Boringhieri, Torino, 1999)
pe
in
i
(p
L’ultima relazione dice che i quattro punti X,P,H,Q sono [8] Toomer, G.J. Ptolemy’s Almagest (Princeton
in involuzione. Il punto H sulla BF è coniugato a X University Press, Princeton,1998)
nell’involuzione con i punti P e Q sulla conica. Siccome
abbiamo considerato una qualsiasi secante da X, la retta [9] Copernico, N. De revolutionibus orbium caelestium
BF è il luogo di tutti i coniugati a X nell’involuzione con i (Utet , Torino, 1979)
punti di intersezione con l’ellisse: quindi, secondo la
definizione di Desargues, è la polare di X rispetto [10] http://es.rice.edu/ES/humsoc/Galileo/Catalog/Files/fa
all’ellisse. bri.html