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1) Credo che venga richiamato l’articolo 10 poiché molti dei migranti che arrivano qui in Italia

scappano dal loro paese, oltre che per ragioni di tipo economiche, di apprendimento, climatiche o
alimentari, anche perché non vengono rispettati alcuni diritti dell’uomo, come la libertà di pensiero,
di stampa o la libertà di culto, a causa del regime politico che c’è nel loro paese. Penso che venga
citato l’articolo 10 anche per ciò che dice riguardo l’estradizione, ossia che è vietata l’estradizione
per motivi politici. Penso che non ci debbano essere discussioni al riguardo: se in Italia ci fosse un
regime dittatoriale, come nel ventennio fascista, e non si potesse avere la libertà di stampa e la
libertà di espressione, credo che chiunque, se fosse accusato di qualsiasi azione contraria agli ideali
del dittatore, voglia scappare e rifugiarsi in altro paese più sicuro e aperto, senza avere il rischio di
essere “dato in pasto”.

2) Credo che la cittadinanza in Italia debba essere comunque data sia attraverso lo Ius Sanguinis sia
con lo Ius Soli, ossia io posso acquisirla sia se ho almeno un genitore cittadino italiano sia se nasco
in Italia, ma ho dei genitori stranieri (risiedenti in Italia da un po’ di anni, ma meno di quelli dello I.S.
temperato, che sono 5). Secondo me la cittadinanza Italiana deve essere data a qualsiasi bambino
straniero che frequenta le scuole italiane, e che ha intenzione di frequentarle in seguito: per
esempio non prendo la cittadinanza se ho fatto 10 giorni di scuola media e poi basta. Infatti andrei a
modificare, anche se poco, lo ius culturae, poiché non ritengo giusto che solo i bambini che sono
arrivati in Italia quando avevano 12 anni o meno, possano prendere la cittadinanza dimostrando 5
anni di studi, ma credo che lo stesso trattamento debba essere riservato a tutti gli studenti
minorenni (non quelli maggiorenni poiché vengono giuridicamente trattati come adulti). Inoltre
eliminerei quella fastidiosa postilla che dice che al compimento dei 18 anni si ha tempo fino ai 19
per richiedere la cittadinanza. Riguardo alla concessione della cittadinanza italiana agli immigrati,
per me dovrebbe ottenere la cittadinanza qualsiasi immigrato, a patto che dimostri di pagare
regolarmente tasse e imposte, e che abbia un onesto lavoro. Anche perché gli immigrati sono
molto importanti per l’Italia, poiché, oltre ad aumentare il tasso di giovani nel nostro paese che si
sa, ormai è un paese di anziani, occupano anche i lavori un po’ più umili, come spazzini, lavoro di
manodopera o comunque lavori più faticosi rispetto agli altri, dando un enorme mano ad
aumentare il P.I.L. .

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