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TATIANA AGLIETTI

NUOVO
TECNOLOGIE
DELLA MODELLISTICA
E DELLA CONFEZIONE
volume 2
Ideazione, progettazione
e industrializzazione
del Sistema Moda

Edizione OPENSCHOOL
1 LIBRODITESTO
2 E-BOOK+

HOEPLI
3 RISORSEONLINE
4 PIATTAFORMA
TATIANA AGLIETTI

NUOVO
TECNOLOGIE DELLA MODELLISTICA
E DELLA CONFEZIONE
Ideazione, progettazione e industrializzazione
del Sistema Moda
Volume 2

Edizione OPENSCHOOL

EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO


Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2015
Via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy)
tel. +39 02 864871 – fax +39 02 8052886
e-mail hoepli@hoepli.it

www.hoepli.it

Tutti i diritti sono riservati a norma di legge


e a norma delle convenzioni internazionali
Presentazione

Struttura e impostazione
Il volume è strutturato in 10 capitoli ognuno dei quali affronta un argomento specifico e a sé stante, anche se
l’ordine previsto ripropone l’iter lavorativo del ciclo produttivo.
In ogni capitolo sono introdotti contenuti di interesse professionale e sviluppati analiticamente i segmenti più rap-
presentativi della filiera produttiva nelle fasi che vanno dal progetto al processo di realizzazione e controllo qualità.
Inoltre, il testo introduce lo studente alle tecnologie e agli strumenti più avanzati, facendogli percepire la moda
come un contesto vitale in continua evoluzione, offrendogli uno spaccato di tutti gli ambiti lavorativi del settore
ed esaminando le svariate opportunità di carriera legate al mondo del fashion.

Metodologia e strumenti didattici


Il linguaggio è semplice, esplicativo. I contenuti introdotti sono d’interesse professionale e vengono sviluppati
didatticamente.
Alcuni capitoli sono corredati da fotografie, altri da disegni e tracciati di modelli in scala, necessari per la costru-
zione dei cartamodelli.
Al termine di ogni capitolo, sono presenti Test di riepilogo che permettono allo studente di verificare la propria
preparazione.

Novità dell’edizione Openschool


La struttura del testo è stata completamente riorganizzata per aderire alle linee guida ministeriali, potenziando
alcuni contenuti e inserendone di nuovi.
Oltre ai nuovi capitoli introdotti, che affrontano argomenti talvolta trattati sommariamente nei testi scolastici, la
nuova edizione è arricchita da immagini significative specifiche per i vari argomenti.

eBook+
L’eBook+ che completa il volume fornisce, oltre all’intero testo utilizzabile su dispositivo elettronico (tablet, LIM,
computer):

esercizi interattivi alla fine di ogni capitolo, con risposte e punteggio;

approfondimenti su ulteriori argomenti professionalizzanti.

Risorse online hoepliscuola.it


Sono disponibili approfondimenti degli argomenti trattati con spunti per esercitazioni pratiche e le soluzioni dei
Test di riepilogo proposti nei 10 capitoli del volume.
Struttura del testo

capitolo6 APERTURA DEL CAPITOLO


Modelli base
ento
dell’abbigliam
Dieci capitoli, ognuno dei quali
affronta un argomento specifico,
e loro si susseguono in una sequenza
e
sviluppo tagli che ripropone l’iter lavorativo
del ciclo produttivo.
AREA digitale
Esercizi interattivi

fianchetto interno
Giacca semilente con

Manica a prosciutto

Manica svasata

Manica a palloncino
za manica
Introduzione alla penden

Manica a pipistrello
scesa
Cappotto con spalla
con cucitura
Cappotto con manica
al centro dell’omero

TESTO, TRACCIATI, SVILUPPI


Alla trattazione dei modelli base dell’abbigliamento
sono abbinati: tracciati dei modelli e calcoli per la loro
6.2 costruzione, con schemi riassuntivi e industrializzazione
Giacca lent
e
del modello con sviluppo taglie.
La giacca
lente è un
co, in gen capo am
eral pio e com
dossare una e da portare sopra odo e si ada
sottogiacca un maglio tta a un
più pesant ne; la sua modello
vestibilità sportivo
e. permette e prati-
anche di
in- Modelli base dell’abbigliamento e loro sviluppo taglie
6.2.1 Tecnic
a di cos truzio
Tracciare ne
due linee
to A e lun perpendico
go la lari sul lato
il livello asc verticale (centro destro del
ellare dell dietro) ripo foglio, al
lo ascella a tabella rtar vertice seg
re giacca STD + 2 cm e la misura dello nare il pun
Dal punto lente) ed scollo pun -
A il livello vita di vestibilità (24 to B (7,3 cm)
Dal punto riportare 2 cm mis posteriore cm totale)
punto C ,
D ura fissa punto D
misura dell riportare la misura trovando (41
il punto B1. cm).
(livel-
a del
Dal punto lunghezza della giac livello bacino +
C tracciar ca che vole 2 cm (20
ascellare) e una line te real cm), o, a
la misura a orizzon izza re, individ par tire da A, la
18 cm per dei settori tale e ripo uando il Schema riassuntivo
il settore (vedi 3.2. rtare lun
giro individ spalle ind 2, Schema go questa punto E. Modello: giacca lente
uando il ividuando n° 3 – Gia linea (live
duando il punto G il punto F, cca lente): llo Descrizione: i calcoli sono stati eseguiti
punto H. e da G ripo da F ripo da
Dal punto rtare 20 rtare 13 cm C riportare prendendo in esame la tg. 42
H tracciar cm per il per il sett
zione nel e una per settore ant ore
eriore ind

6
punto I, e, pendicolare
vello bac proseguen che incontri ivi- Misure occorrenti
ino il pun do verso la linea oriz
Dai punti to L. il basso, trov zontale liv. asc. giacca = 22 cm + 2 cm = 24 cm
Ge i al livello
nea orizzon F tracciare le par vita il pun di costru- liv. vita posteriore = 41 cm
tale di cos allele alla to M ed al
Individuar truzione line li- liv. bacino = 18 cm + 2 cm = 20 cm
e la metà rispettivam a del centro dietro, liv. spalle = 41,5 cm + 1 cm = 42,5 cm
fianco P1 del ente i pun individuan
che incontre segmento FG, trov ti N ed O. do sulla li- liv. seno = 25 cm
za totale rà la line ando P, e
in P2. a del live trac ciare, vers liv. vita anteriore = 43 cm
Dal punto llo vita e, o il basso,
B tracciar proseguen la line larg. spalle giacca = 39 cm + 2 cm = 41 cm
metà dell e, verso sini do, quella a del
a misura stra, un seg della lun C.S. = 88 cm + 14 cm = 102 cm
ghezza spa della larg mento oriz ghez-
lle + 2 cm hezza spa zontale di C.B. = 96 cm + 10 cm = 106 cm
Q; da tale = lle + 1 cm lunghezza
punto trac 39 cm + 2 cm = 41 (metà C.V. = 68 cm + 8 cm = 76 cm
Dal punto ciare un
segmento cm; 41 cm misura vestibilità pari alla
scollo = 7,3 cm + 1 cm = 8,3 cm
D tracciar : 2 = 20,5 , opp
vello spa e, in diag verticale
parallelo cm) trovand ure lar- dist. seno = 18 cm + 2 cm = 20 cm
lle + 1 cm onale, un al settore o il punto
Dal punto (42,5 cm) seg
individuan mento di lunghe spa
(8,3 cm) pun
A riportar
e verso il do zza pari alla lle.
to A1. davanti, lun il punto R. misura del Misure calcolate nella costruzione delle pinces della giacca lente
Unire i pun go l’orizzo li- a P1 = 1 cm
ti A1 con ntale, la mis
punto A1 B1 con una Capitolo 6 ura dello b P1 = 1 cm
unirsi con linea legg scollo + 1
Misurare R trovand erm cm
il tratto che o la linea ent e curva che

6
le misura parte dal della spa formi lo
, aument lla. scollo e dal
segmento ata di 2 cm, punto O e arriva Calcoli per la costruzione della giacca lente
perpendico dal punto alla linea
Dal punto lare alla N trovand della spa
N verso il rett o S, da S lla e ripo
il punto T centro dav a NG. tracciare
verso des
rtare ta- CF = 18 cm schema n° 3 Settore spalle giro
(appiombo anti, ripo tra un
spalla ant rtare la mis
eriore). ura dello FG = 13 cm schema n° 3 Settore giro
scollo + 1
cm trovand
o
164 GH = 20 cm schema n° 3 Settore anteriore
Capitolo 6
anti e dietro)
Schema riassuntivo giacca lente (dav
-4

Sviluppo della
6.2
1

Tracciato della giacca lente


2-
6.

Tracciato della giacca lente AB = misura scollo = 7,3 cm + 1 cm = 8,3 cm


AB1 = misura fissa = 2 cm
AC = liv. ascellare = 24 cm 1 cm
AD = liv. vita posteriore = 41 cm b 1 cm

I Z V1 T N O A1 AE = liv. bacino = 61 cm (AD+DE; DE = 20 cm) c 0,2 cm


A
CF = 18 cm M
Z1 0,7 cm B
B1 FG = 13 cm schema n° 3
R GH = 20 cm C
S U
PF = PG = 1/2 FG a
I1 Q B IL = centro davanti A

Mod. Betty d
0,5 cm
Cod. 301/DA
167
V
Tg. 42 D 1 cm

1 cm
D.F:

0,3 cm 1 cm
LIV.
V b O 0,5 cm
H C ASCELLARE 1 cm
G P F a
W c L

B
CENTRO DIETRO

E e

6
C A

Mod. Betty
Cod. 301/DIE
P1
Tg. 42
LIV. VITA d 0,5 cm
Y
M D POSTERIORE M
a b
F I 1 cm
W1 D
G
1 cm
H f

6
L
1 cm
h g
1 cm

E e

P2
V2
L E
b1 a1 E1
L1 W2

SCALA 1:4

F f
N
G
p 1 cm
166
g
H
1 cm

h 1 cm

172
Capitolo 6
pezzi
manica in due
-7
Figurino della industriale
6.5 capi base con processo di lavorazione
Trasformazione dei

della giacca aderente

8
trasformazione

-1
Figurini della
FIGURINI

8.2
an
con manica ragl

Per ognuno dei modelli base


descritti nella trattazione,
è presente il figurino completo
del capo finito.
COLLO
PARTICOLARE
APERTURA ZIP

6
PARTICOLARE
A
APERTURA MANIC

DIETRO

210
311

Strumenti informatici software specifici della modellistica

VIDEATE
Un intero capitolo è dedicato 5.4.9 Le marche
all’uso del software nella Abbiamo già detto che questo programma identifica i pezzi come marche e parte
della marca come curva.
La funzione primaria per visualizzare le marche è “Carica marca” (fig. 5.4-14), che

modellistica, numerose videate consente di trovare e collocare le marche su video per lavorarci. Strumenti informatici software specifici della modellistica

illustrano le funzioni
di uno dei programmi più diffusi
nel settore. 5.4.15 Pieghe e rovesci
5 Nella finestra “Pieghe e rovesci “(fig. 5.4-22) sono compre-
se varie voci.
• “Crea rovescio” serve per ribaltare una parte della mar-
FIG. 5.4-14
ca nei punti indicati mantenendo ferma l’altra parte
(per esempio il rever di un collo sulla linea di piega-
Altre funzioni relative alle marche sono le seguenti. tura). Usando la funzione “Elimina rovescio” è invece
• “Copia”, per ricreare una marca uguale alla precedente (per esempio, agendo sul da- possibile ricollocare la parte ribaltata nella posizione
vanti del modello 05, tramite la funzione “Copia” è possibile ricreare una nuova originaria.
marca che farà parte del nuovo modello). • “Crea piega” serve per creare una piega su due punti
• “Sposta” o “Sposta su Punto” consentono di spostare una marca a seconda dell’u- indicati specificando la misura del fondo piega. Usando
tilizzo su un punto o in qualsiasi parte dello schermo. la funzione “Elimina piega” è invece possibile riportare
• “Ruota su Centro” e “Ruota su Punto” permettono di ruotare una marca sul perno il modello nella posizione precedente.
del punto seguendo la direzione stabilita. FIG. 5.4-22
• “Annulla Rotazione” permette di far ritornare la marca su drittofilo.
• “Congela Rotazione” stabilizza la posizione in cui si trova la marca.
• “Ribalta su Drittofilo” ribalta la marca sul drittofilo.
5.4.16 Cuciture
• “Ribalta su Asse” ribalta la marca su un asse qualsiasi del modello.

5.4.10 Apertura e chiusura marca


Anche la finestra “Cuciture” (fig. 5.4-23) offre diverse possibilità.
• “Genera profilo finito” serve per visualizzare la proporzione finita della marca im-
5
mettendo i centimetri di cucitura generali.
Per aprire o chiudere una marca, per esempio raddoppiare un davanti spezzato e • “Ricalcola profilo cucitura” serve per ricalcolare il profilo della cucitura.
farlo intero, è necessario usare la funzione “Aperto/Chiuso” sul menu “Marche”. • “Visualizza cucitura” mostra la marca comprensiva della cucitura precedente-
Questa funzione per essere completa necessita di altri comandi. mente data.
• “Visualizza finito” fa vedere la marca finita, comprensiva di cuciture.
• “Visualizza cucitura e finito” mostra a video tutti e
due i casi precedenti contemporaneamente.
• “Profilo finito tratto” consente di diminuire, au-
129
mentare o eliminare del tutto i centimetri di cuci-
tura in un determinato punto della marca, sem-
plicemente prendendo i due punti relativi alla curva
interessata e indicando la distanza desiderata.
• “Genera finito cucitura” serve per invertire il pro-
cesso di cucitura.
• “Da finito a cucitura e viceversa” permette di vi-
sualizzare la marca finita o le cuciture.
• “Identifica profilo esterno” deve essere usato per

AREA confermare che il profilo esterno della marca è


quello definitivo.
• “Controllo cucitura” consente di controllare le cu-

digitale citure immesse sulla marca. FIG. 5.4-23

Test di ri
epilogo 133

1
DOMAND
E A SCELTA
MULTIPLA
1. Scegli 6. In qua
la risposta nte fasi si
proposte. corretta divide il prob
tra quelle a In 3 +
2. lem solving?
1. Che cosa b In 4 +
deve sape 3. m
progettis r interpre c In 3 +
ta? tare il 4.
a Deve m
saper inte
informazion rpretare 7. Nella m
ed elaborar ricerca, le
i inerenti e possono fonti d’isp
di una coll alla progetta essere clas irazione
ezione. zione sificate in
b Il cale secondarie: primarie
ndario stag quali son e
c Alcune ionale. m a Libri di o le fonti
tendenza primarie
informazion m raccolti dura ?
designer. i date dal viaggi. nte
fashion
b Materia
2. Qual è le reperito m
lo scopo m in aziende tramite visit
principale di settore. e
a Fornire del briefing? c Materia
dati necessa le raccolto
di una coll ri alla prep tramite osse m
ezione. arazione in occasion rvazione
b Fornire e di viaggi,
dati necessa mostre, fiere
commercial ri all’uffici m 8. Che cos’ ecc. m
o è il mood?
e. a Un insi
c Fornire eme
dati necessa m di foto racc
ri all’uffici la ricerca. olte dura
3. In che o stile. m nte
cosa con b Un insi
siste la rice eme d’im m
progetto rca del tessuti che magini, cam
moda? rapprese pioni di
a Nel rice caratterizza ntano gli
rcare e riela nti la coll elementi
dell’anno borare la c Uno stru ezione.
preceden collezione mento di
b Nel trov te. lavoro che m
are nuovi a progetta aiut
per la prog fornitori m re una coll a
di materia ezione.
ettazione. li
c Nella m
raccolta m
di nuove
necessarie

4. Che cos’
a La rapp
alla prog

è il brain
storming?
informazion
ettazione. i
m
QUESITI

2. Indica
VERO O FAL

se le seg
SO
uenti affe
TEST DI RIEPILOGO
resentazione sono vere rmazion
pensiero. grafica di o false. i
un
b La rapp
calendario
c La rapp
resentazione
stagionale.
resentazione
grafica del m
1. La trad
uzione dell
“bersaglio”.
2. Il moo
a parola
target è
V F
Test di riepilogo, disponibili
m d è la pres
entazion m m
grafica del
5. Che cos’
a Il grup
è il target?
po di con
l’azione com sumatori a cui si
briefing. m un prog
3. Il tren
etto attraver
d book è un
di tessuti.
e di
so immagin
quaderno
i. m m anche in modalità interattiva
merciale. rivolge 4. Il timi

nell’eBook+, consentono
b Una stra ng è il proc m m
tegia di mar m esso
e una tecn keting di pianifica
ica di con zion e di una colle
c Un siste trollo dei 5. La sche zione. m
ma di prezzi. da tessuto m
su immagin comunicazione basa m i difetti dei serve a segn
tessuti. alare
prodotto.
i per il lanc
io del nuo
vo
to

m
6. La sche
del capo
da prodotto

realizzato.
che dovrà
è un’anag
essere
rafica
m m
di verificare il livello
20
m m
di apprendimento
degli argomenti studiati.
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Indice

Prefazione XIII

1 Progettare e realizzare una collezione


2
1.1 La progettazione
1.1.1 Il briefing 2
1.1.2 La ricerca nel progetto moda 3
1.1.3 Il mood 5
1.1.4 Definizione del target 8
1.1.5 Timing 11
1.1.6 Scheda tessuto 13
1.1.7 Le schede prodotto 15
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 20

2 Il disegno tecnico
22
2.1 Rappresentazione grafica
2.1.1 Il plat 23
2.1.2 Il plat con figurino 24
2.1.3 Particolari dei capi spalla 25
2.2 Come redigere una relazione tecnica di un capo
di abbigliamento 30
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 32

3 Principi di base
3.1 Le misure 34
3.1.1 Il rilevamento delle misure nel sistema artigianale 34

VII
3.2 Introduzione al sistema industriale 40
3.2.1 Tabella taglie standard 41
3.2.2 Introduzione all’applicazione delle tabelle settori 42
3.3 “Sviluppo prodotto”. Realizzazione di un prototipo 47
3.3.1 Il drappeggio 48
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 85

4 Tecnologie delle macchine da confezione


4.1 La macchina da cucire 88
4.1.1 Struttura della macchina da cucire 88
4.1.2 Meccanismo barra d’ago 90
4.1.3 Ago 90
4.1.4 Classificazione degli aghi 92
4.1.5 Pressione e trasportatore 94
4.1.6 Piedino premistoffa 95
4.1.7 La spola 96
4.1.8 Meccanismo di alimentazione o trasporto della stoffa 97
4.1.9 Placca d’ago 97
4.2 Settore stiro 99
4.2.1 La stiratura 99
4.2.2 Caratteristiche tessili dei capi 101
4.3 Sicurezza nei laboratori di confezione 104
4.3.1 Procedure per il corretto utilizzo delle macchine da cucire 104
4.3.2 Procedure per il corretto utilizzo dei ferri da stiro 105
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 106

5 Strumenti informatici software specifici


della modellistica
5.1 Introduzione allo sviluppo taglie 108
5.1.1 Nozioni base dello sviluppo 108
5.2 Lo sviluppo taglie computerizzato 113
5.2.1 Workstation 113
5.2.2 Assegnazione delle regole 115
5.2.3 Digitalizzazione del cartone e sviluppo del modello 117

VIII
5.3 Sistemi di piazzamento e sviluppo taglie computerizzati 118

5.4 Struttura del programma 120


5.4.1 Creazione degli archivi 121
5.4.2 Cancellazione degli archivi 123
5.4.3 Cambio degli archivi norme 123
5.4.4 Digitalizzazione 124
5.4.5 Inserimento e modifica dati di una marca 125
5.4.6 Creazione testi 126
5.4.7 Vista del piano di lavoro 127
5.4.8 Griglia di lavoro 128
5.4.9 Le marche 129
5.4.10 Apertura e chiusura marca 129
5.4.11 La funzione “Taglia” 130
5.4.12 Ingrandimento in percentuale 131
5.4.13 Geometrie 131
5.4.14 Misure 132
5.4.15 Pieghe e rovesci 133
5.4.16 Cuciture 133
5.4.17 Curve 134
5.4.18 Drittofilo 136
5.4.19 Punti 136
5.4.20 Varie 138
5.4.21 Sviluppo taglie 140
5.4.22 Piazzamento 141
5.4.23 File 142
5.4.24 Inserimento dati materasso 142
5.4.25 Descrittore materasso 143
5.4.26 Carica marca 143
5.4.27 Finestra marche da piazzare sì/no 144
5.4.28 Eliminazione pezzi 144
5.4.29 “Linea” 144
5.4.30 Varie funzioni di “Comandi” 145
5.4.31 “Rotazioni” 145
5.4.32 Annotazioni riguardanti le altre finestre racchiuse in piazzamento 146
5.4.33 Plottaggio 147
5.4.34 Visualizzatore vettoriale 148
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 149

IX
6 Modelli base dell’abbigliamento
e loro sviluppo taglie
6.1 Giacca aderente 152
6.1.1 Tecnica di costruzione 152
6.1.2 Sistema industriale 158
6.1.3 Sviluppo taglie giacca aderente 161

6.2 Giacca lente 164


6.2.1 Tecnica di costruzione 164
6.2.2 Sistema industriale 168
6.2.3 Sviluppo taglie giacca lente 171

6.3 Giacca con fianchetto 173


6.3.1 Tecnica di costruzione 173
6.3.2 Sistema industriale 178
6.3.3 Sviluppo della giacca con fianchetto (davanti) 178
6.3.4 Sviluppo del fianchetto 179
6.3.5 Sviluppo della giacca con fianchetto (dietro) 179

6.4 Cappotto 184


6.4.1 Tecnica di costruzione 184
6.4.2 Sistema industriale 187
6.4.3 Sviluppo taglie cappotto 188
6.4.4 Cappotto con sfondamento del giro 191
6.4.5 Tecnica di costruzione della base del cappotto 191
6.4.6
Tecnica di costruzione della manica (relativa al cappotto
con sfondamento del giro) 193
6.4.7 Sistema industriale 198

6.5 Manica in due pezzi 200


6.5.1 Tecnica di costruzione 200
6.5.2 Sistema industriale 206
6.5.3 Sviluppo taglie manica a due pezzi 207

6.6 Manica raglan 211


6.6.1 Tecnica di costruzione 211
6.6.2 Sistema industriale 217
6.6.3 Sviluppo del giaccone con manica raglan 218
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi Approfondimenti 226

X
7 Elementi complementari
7.1 Collo classico a revers 228
7.1.1 Tecnica di costruzione 228
7.1.2 Sistema industriale 231

7.2 Collo sciallato 234


7.2.1 Tecnica di costruzione 234
7.2.2 Sistema industriale 237

7.3 Collo a lancia 240


7.3.1 Tecnica di costruzione 240
7.3.2 Sistema industriale 245

7.4 Cappuccio staccato 248


7.4.1 Tecnica di costruzione 248
7.4.2 Sistema industriale 251

7.5 Collo a revers con altezza superiore 254


7.5.1 Tecnica di costruzione 254
7.5.2 Sistema industriale 258

7.6 Abbottonatura a doppio petto 260


7.6.1 Tecnica di costruzione 260
7.6.2 Sistema industriale 260

7.7 Abbottonatura alla russa 263


7.7.1 Tecnica di costruzione 263
7.7.2 Sistema industriale 263
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi Approfondimenti 266

8 Trasformazione dei capi base con processo


di lavorazione industriale
8.1 Introduzione all’industrializzazione dei modelli 268
8.1.1 L’altezza del tessuto 268
8.1.2 Le ampiezze di sicurezza del piazzamento 269
8.1.3 La classificazione o codifica dei tessuti 270
8.1.4 Tipologie di piazzamento 273
8.1.5 Schema riassuntivo dei simboli 283

XI
8.2 Trasformazione della giacca aderente 287
8.2.1 Tecnica di costruzione 289

8.3 Preparazione alla cucitura 312


Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 314

9 Controllo qualità nell’industria di confezioni


9.1 Principi di gestione per la qualità 316
9.1.1 Descrizione del sistema qualità 317
9.2 Controllo qualità sul capo finito 335
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 338

10 Il mondo del fashion


10.1 Le nuove professioni della moda 340

10.2 Manifestazioni 351


10.2.1 Milano Moda Donna 351
10.2.2 Milano Moda Main 351
10.2.3 Milano Moda Uomo 352
10.2.4 Il Centro di Firenze per la Moda Italiana 352
10.3 Le sfilate 363

10.4 Siti di moda 366


10.4.1 Come e dove cercare lavoro 369
Area
digitale Test di riepilogo Esercizi interattivi 371

XII
capitolo 1
Progettare
e realizzare
una collezione

AREA digitale
Esercizi interattivi
1.1
La progettazione

1
Il progettista di moda deve saper reperire e interpretare le principali fonti informative,
saper leggere ed elaborare informazioni, pianificare e costruire briefing, acquisire un
complesso di conoscenze inerenti la funzione di progettazione e realizzazione di col-
lezioni.
Inoltre, • importante saper organizzare, scrivere, ampliare, tradurre le voci riguardanti
il fashion design e lÕabbigliamento allo scopo di offrire informazioni il pi• possibile esau-
rienti.
In questo capitolo lÕallievo imparerˆ a concepire e progettare capi di abbigliamento
definendone le caratteristiche funzionali e tecniche, a impostare ed elaborare nuove
collezioni dando origine a nuove linee.

1.1.1 Il briefing
Oggi risulta fondamentale fruire di conoscenze e competenze sempre pi• trasversali
e multidisciplinari: oltre alla padronanza degli aspetti tecnici, occorre disporre di una
formazione culturale allargata.
é importante comprendere e interpretare i cambiamenti e i nuovi atteggiamenti della
societˆ, le nuove esigenze vere e/o presunte dei consumatori.
La fase pi• importante riguarda la progettazione e, al suo interno, • la ricerca ad
assumere un valore distintivo e qualificante del prodotto/progetto in unÕepoca nella
quale, data la forte concorrenza asiatica, risulta essenziale sapersi distinguere grazie
alla propria tradizione storica, magari fortemente radicata sul territorio come quella
italiana.
Ancora prima di progettare, • importante disporre delle informazioni necessarie per
comprendere che cosa progettare.
In tutte le categorie di aziende, dalle pi• piccole alle pi• grandi, fino ad arrivare allÕal-
ta moda, la prima fase • il briefing.
Lo scopo principale del briefing, termine inglese che significa ÒriunioneÓ, • quello di
fornire i dati necessari per la preparazione di una collezione.
Durante questa riunione saranno presenti tutti gli uffici dellÕazienda: stile, modelli,
commerciale, prototipi ecc. e verranno messi in evidenza le finalitˆ e gli obiettivi da
raggiungere. Si tratta del metodo pi• efficace per identificare limiti, condizioni ed
eventuali problemi.
Il fine del briefing • quello di orientare e guidare sia la progettazione sia la produzio-
ne con obiettivi molto specifici, tenendo conto dei seguenti elementi: mercato, stagio-
ne, costi.
Il settore della moda si evolve continuamente e per giunta con una rigiditˆ maggiore
rispetto ad altri settori presentando continui cambiamenti e rinnovamenti dei pro-
dotti e delle collezioni.
Spesso vengono effettuati lanci di parti di collezioni, i flash, a volte anche senza tene-
re conto delle classiche suddivisioni stagionali A/I e P/E, a causa della continua ricer-
ca di materiali che costituiscono elementi di primaria importanza nel processo crea-
tivo del designer. Il progettista deve dunque tenere conto di un insieme di informa-
zioni in entrata e in uscita per essere in grado di generare input o output di innova-
zione di un prodotto e di un processo.

2
Progettare e realizzare una collezione

1.1.2 La ricerca nel progetto moda


Il creativo e il designer, in questo circolo vizioso di informazioni, sono sollecitati a con-
cepire continuamente elementi innovativi e, per progettare, devono avvalersi di una
1
ricerca approfondita in grado di stimolare il processo creativo.
La ricerca si pu˜ avvalere di innumerevoli fonti e stimoli, tra i quali archivi storici,
riviste, negozi, viaggi, mostre, manifestazioni, web, cinema vintage ecc.
Anche i tipi di ricerca possono essere vari: alcuni sono basati sulla raccolta di mate-
riali, stoffe, abiti vintage, bottoni, ornamenti; altri sullÕispirazione derivante da
immagini colte durante viaggi o da stati dÕanimo.
In questi ultimi anni, risultando evidente da numerose sfilate di moda che la mag-
gior parte delle collezioni sono ispirate ad abiti storici, si rivela estremamente impor-
tante consultare documenti e archivi storici e tutti i materiali che permettono di rea-
lizzare nuove progettazioni rielaborando idee di un concept tradizionale legato a un
passato pi• o meno recente da ricondurre a un progetto la cui valenza di attualitˆ si
adatti al gusto contemporaneo.
Un altro player fondamentale • quello del fornitore, figura connessa al processo di
sviluppo del prodotto. Trattandosi di uno specialista in una o pi• lavorazioni, svilup-
pa ricerche finalizzate a innovare il proprio lavoro e le propone alle aziende e ai
creativi.
Lo sviluppo di un nuovo prodotto moda pu˜ essere suddiviso in vari cicli o processi
problem solving. Nel corso di ognuno di questi cicli si individua un problema e se ne
studia la soluzione. Il fine ultimo dellÕintero processo • la soddisfazione del bisogno
del cliente (customer satisfaction).
Il processo inteso come problem solving sarˆ strutturato nelle seguenti fasi:
¥ analisi, fase di definizione degli obiettivi del prodotto;
¥ sintesi, fase di elaborazione o di sviluppo del progetto;
¥ verifica, fase di controllo della fattibilitˆ del prodotto e della sua compatibilitˆ con
la produzione.
Le fasi elencate sono ulteriormente suddivisibili in quattro parti:
1. nascita, definizione e sviluppo del concept;
2. costruzione del sistema prodotto;
3. realizzazione e prove di prototipi e verifica;
4. sviluppo del processo di industrializzazione.

Le fonti
LÕattivitˆ di ricerca risulta indispensabile nel lavoro di progettazione perchŽ, tra le
altre cose, contribuisce a ispirare la creativitˆ e lÕestro individuale. é necessario pro-
cedere a una raccolta di informazioni tale da mettere in condizione di formulare una
risposta progettuale sempre pi• innovativa, una raccolta di informazioni, insomma,
in grado di contribuire ad ampliare la propria capacitˆ di analizzare e conoscere il
mondo circostante. Si tratta pertanto di un percorso individuale e personale anche
quando si lavora in Žquipe.

3
Capitolo 1

1
La ricerca • una sorta di diario personale del proprio percorso creativo, un documen-
to importante da mostrare a chi ci propone di elaborare una collezione.
Le fonti di ispirazione possono essere classificate in primarie e secondarie.
Le fonti primarie sono costituite da materiali raccolti e prodotti in prima persona
(diari, disegni) riproducendo direttamente le immagini osservate in occasione di
viaggi, mostre, al cinema, presso mercatini delle pulci ecc.
Le fonti secondarie sono costituite dal materiale fornito da terzi reperibile su libri, rivi-
ste, Internet, trend-book ecc.
Le fonti secondarie cui ricorrere pi• frequentemente sono le seguenti.
¥ Archivi storici: sono estremamente importanti nel percorso di ricerca poichŽ la storia
• una fonte inesauribile dÕinformazioni. Dal passato • possibile riprendere forme,
colori, materiali da rielaborare per nuove idee e nuovi concept. Per esempio, per
quanto riguarda le forme e le strutture, basta pensare alle cupole delle chiese, alle
crinoline degli abiti dellÕ800 o ai tessuti di arredamento dai quali desumere elementi
decorativi da elaborare.
¥ Riviste contemporanee e del passato: unÕaltra forma dÕispirazione inesauribile sono le
immagini, reperibili sulle riviste del passato, ricche di elementi iconografici, come
sulle testate di moda attuali.
¥ Libri e mostre d’arte: le librerie sono ricche di testi che riguardano la moda, lÕarte, la
fotografia e, tra questi, anche di cataloghi relativi a eventi artistici come mostre di
dipinti o latro.
¥ Trend book: “libri di tendenzaÓ progettati da specialisti nellÕinterpretazione e anti-
cipazione delle richieste del mercato in termini di materiali, espressioni iconografiche,
colori, composizioni, consumi. Queste figure sono professionisti dotati di capacitˆ
di sintesi in grado di anticipare le tendenze. La loro attivitˆ di progettazione, infatti,
anticipa di sei mesi quella di coloro che sviluppano la progettazione della collezione
del tessile. I trend book sono documenti suddivisi per stagionalitˆ A/I-P/E, prevedono
due uscite annuali e sono corredati di immagini, materiali, colori. Se chi lavora
sulla progettazione tessile deve tenere conto di un anno di anticipo rispetto allÕuscita
della collezione di abbigliamento, la progettazione dei libri di tendenza prevede
un ulteriore anticipo di altri sei mesi (in pratica • realizzata 18 mesi prima dellÕuscita
del capo in negozio).
¥ Web: • il nuovo tipo di ricerca, completamente sconosciuta fino a pochi anni fa e
oggi molto utilizzata poichŽ costituisce uno strumento rapido ed efficace per
reperire immagini e testi provenienti da tutto il mondo. Grazie a Internet • facile
entrare in contatto con aziende del settore e produttori e, inoltre, visitare siti im-
portanti nel mondo della moda.
¥ Società, viaggi, negozi, fiere: lÕattenta osservazione di comportamenti, stili di vita,
luoghi, negozi, mercatini delle pulci (dove • possibile talvolta scovare ÒtesoriÓ come
abiti vintage ecc.) rappresentano ulteriori input fondamentali per la progettazione.
Viaggiando • infatti possibile trarre spunti, per esempio, dai nuovi paesi e dai popoli
che si visitano come dai colori della natura che si osservano. Le fiere rappresentano
un altro settore interessante dal quale trarre ispirazione per i colori e le forme e

4
Progettare e realizzare una collezione

1
questo anche nel caso di manifestazioni non inerenti strettamente al settore moda
(per esempio ÒMostra del mobileÓ di Milano, ÒCeramicaÓ di Bologna, ÒMercante in
fieraÓ di Parma; tutte fiere nelle quali • possibile osservare nuovi concept sviluppati
spesso a partire da oggetti del passato).
¥ Cinema: • unÕaltra fonte di ispirazione molto importante, infatti a partire dalla
visione di film del passato • possibile sviluppare nuove idee. Basti pensare ai film
americani degli anni Õ30-Õ40, estremamente ricchi di materiale figurativo sia per
quanto riguarda lÕabbigliamento sia per ci˜ che concerne il settore dellÕarredamento.
Per non dire delle star del cinema, elette a icone del gusto e fonti dÕispirazione ine-
sauribili nel corso dei decenni.
¥ Brainstorming: letteralmente Òtempesta di cervelliÓ, prevede la creazione di mappe
mentali sottoforma di rappresentazione grafica del pensiero. Nella fase iniziale
della ricerca pu˜ stimolare lÕelaborazione di spunti e idee da approfondire. Il brain-
storming consiste nello stilare un elenco delle parole che vengono in mente ai par-
tecipanti in relazione al tema presentato nel briefing iniziale. Le parole trascritte
possono essere abbinate a immagini in grado di costituire punti di partenza essenziali
per la nuova collezione.

1.1.3 Il mood
Mood boards e story boards rappresentano modi diversi di presentare le informazioni
raccolte nel corso dellÕelaborazione di un progetto da sottoporre al cliente.
Quando si progetta una collezione, contemporaneamente alla cartella colori si allesti-
sce un mood, cio• un insieme di immagini, campioni di tessuti, particolari di oggetti
o indumenti che rappresentano gli elementi caratterizzanti della collezione.
Questo tipo di presentazione • la copertina della collezione: a partire dagli input,
cio• dai temi dÕispirazione ampliati in fase di ricerca, le informazioni raccolte ven-
gono esposte attraverso le immagini, lÕenunciazione dei concetti e delle tematiche
basilari, i campioni dei colori e dei materiali il tutto di allo scopo di raccontare una
storia capace di suscitare sensazioni.
I punti essenziali da considerare nellÕallestimento di un mood sono i seguenti:
¥ stile, atmosfera e suggestione;
¥ motivi decorativi e particolari;
¥ linee, tipologie e modelli;
¥ tessuti e fantasie.
Il mood • uno strumento di lavoro concreto, giˆ comprensivo di tutti gli elementi sti-
listici che saranno sviluppati nel progetto grafico. é unÕimportante struttura di soste-
gno la cui realizzazione prevede la composizione delle immagini, dei campioni di
tessuto ecc. mediante collage sovrapposti di immagini, disegni ecc.
In base alla destinazione dÕuso cambia anche il tipo della presentazione, che pu˜
essere effettuata in vari formati, ma generalmente in cartoncini 100×70 oppure pi•
piccoli.

5
Capitolo 1

Esempi di mood

6
Progettare e realizzare una collezione

7
Capitolo 1

1.1.4 Definizione del target


1 LÕufficio stile di unÕazienda, sia essa di piccole dimensioni sia di dimensioni pi• ampie,
rappresenta un punto focale ed essenziale, • il cuore pulsante dellÕazienda stessa.
LÕufficio stile • composto da numerose figure professionali specifiche (disegnatori,
tecnici, creativi, product manager).
AllÕinterno dellÕufficio stile si concretizzano idee e si elaborano informazioni in
entrata e in uscita svolgendo le seguenti attivitˆ essenziali:
¥ ricerca e supporto (prevedono la capacitˆ di interpretare e rielaborare/decodificare
le richieste dei clienti mediante immagini, disegni ecc.);
¥ consultazione dellÕarchivio storico;
¥ creazione dei riferimenti tematici mediante mood/pannelli di riferimenti per am-
bientare le collezioni;
¥ realizzazione di prototipi del modello;
¥ ricerca dei fornitori di tessuti, accessori ecc.;
¥ coordinamento tra la sezione creativa e quella industriale, regia e controllo sulle
tempistiche dei processi dei passaggi delle varie lavorazioni della collezione dallÕidea
iniziale al prodotto finito (questo ruolo viene esplicitato dal product manager, PM).
In un passato recente la collezione veniva rinnovata ogni sei mesi. Nel settore lusso,
legato alla qualitˆ del prodotto, questo fenomeno persiste ancora, specialmente
presso quelle aziende che hanno conquistato una posizione di internazionalitˆ e
fungono da traino per le altre, dettando gli orientamenti della moda per i mercati
meno elitari e pi• massificati.
La situazione dei mercati • sempre pi• instabile, subisce cambi repentini, i clienti
aspettano a lanciare gli ordini per capire la loro eventuale presa su un mercato insta-
bile e nervoso. Si aspetta di comprendere che cosa viene recepito dalla clientela e, di
conseguenza, • necessario imporre risultati nuovi sotto il profilo creativo attraverso
risposte veloci.
Guardando le sfilate e i prodotti finiti nei negozi, nessuno pensa alla complessitˆ e
allÕenorme lavoro che cÕ• dietro. La creativitˆ, lo stile, il marketing, la ricerca, le tec-
niche produttive, lÕaspetto commerciale sono tutti elementi che, per quanto molto
diversi fra loro, appartengano a questo stesso ambito e la collezione • il risultato della
loro combinazione.
UnÕazienda deve essere orientata in riferimento al mercato, al target dei consumatori
a cui si rivolge: • questo un elemento essenziale da tenere in considerazione.
Gli stilisti sono stati storicamente i punti di forza della moda, soprattutto in Italia:
praticando unÕaccoppiata vincente tra creativitˆ e sistema produttivo e dando origi-
ne al fenomeno del pr•t-ˆ-porter, hanno fatto s“ che la fama del made in Italy si dif-
fondesse in tutto il mondo come sinonimo di prodotto bello e ben costruito.
Anche se il nome degli stilisti • quello che riscuote la fama maggiore, essi non sono
i soli ad assolvere funzioni creative, ma sono affiancati da diverse figure professio-
nali che, in misura differente, contribuiscono alla definizione complessiva dei con-
cetti stilistici e creativi. Le figure pi• importanti sono: uomini prodotto, il trait dÕunion

8
Progettare e realizzare una collezione

1
tra stilisti e modellisti; modellisti; funzione commerciale e marketing; esperti di comunica-
zione; creatori, progettisti e arredatori degli spazi commerciali; fotografi (per le campa-
gne pubblicitarie) stylist e registi di eventi (per fiere e sfilate).
Il processo di sviluppo del prodotto deve conciliare le esigenze creative con quelle del
mercato e, a sua volta, si suddivide in due parti.

Componenti estetiche Componenti creative


(creativi) (commerciale)

Tendenze estetiche, disegni, colori,


Trend socio-culturali, analisi
materiali, modelli ecc.
di mercato del venduto delle stagioni
=
precedenti con l’obiettivo di definire
Definizione del rinnovo stagionale
sistema di offerta aziendale, prodotti,
dei codici stilistici aziendali nel rispetto
merceologie, modelli ecc.
dell’identità stilistica permanente.

SINERGIA TRA CREATIVITË


ESTETICA E LOGICA COMMERCIALE

Lo staff commerciale si occupa di monitorare costantemente i mercati elaborando


report dei dati del venduto, dettagliando per stagione e periodo. Questa attivitˆ ali-
menta anche il processo di ricerca interna, che viene cos“ suddiviso in due settori
essenziali:
¥ ricerca di mercato e azioni di marketing;
¥ ricerca stilistica del prodotto.
Oggi, rivelandosi sempre pi• difficile, contrariamente a quanto avveniva in passato,
comprendere le tendenze, a causa dellÕenorme quantitˆ e varietˆ degli stimoli dis-
ponibili, anche gli specialisti del trend si dimostrano sempre pi• generici e il mercato
risulta sempre pi• volubile, complesso e anche contraddittorio.
Le tempistiche della realizzazione dei capi si accorciano e i lanci di parti di collezioni
sono continui, uno ogni mese o due. Tutto questo genera nervosismi e mette a duris-
sima prova la flessibilitˆ delle aziende. La ricerca pi• dettagliata possibile del target
risulta indispensabile proprio allo scopo di anticipare i bisogni del mercato.

9
Capitolo 1

1
Target

• Analisi del consumatore (cliente):


età, stile di vita, abitudini.
• Strategie di produzione.
• Distribuzione e comunicazione.

Tipologia del prodotto

Obiettivo: soddisfare i bisogni proponendo il tipo


di abbigliamento che il consumatore desidera
(ricerca di mercato, studi di tendenza, progetto).

Comunicazione

Obiettivo: creare un’immagine in cui il pubblico si riconosce


(prodotto, scelta dei punti vendita, strategie pubblicitarie).

UnÕaltra figura importante per le aziende di moda • quella del merchandising, un


ruolo che fino a pochi anni fa veniva svolto dallÕuomo (o donna) prodotto ma che,
attualmente, si sta sempre pi• delineando come figura professionale a se stante.
Il merchandising si occupa del coordinamento delle attivitˆ che conducono alla ven-
dita nei negozi di una o pi• linee di un prodotto; partecipa, inoltre, alla definizione
della strategia del marchio e coordina i progetti delle diverse linee collaborando con
il marketing manager, il brand manager e il visual manager. é dotato di facoltˆ di
analisi e di sintesi e possiede capacitˆ relazionali che gli consentono di interfacciarsi
con gli altri settori e con i colleghi per lavorare in gruppo. La sua abilitˆ • posta al
servizio dellÕunico obiettivo del sell-in, cio• dellÕaumento della vendita nei negozi. Il
merchandising lavora per favorire la vendita nei negozi attraverso lÕanalisi dellÕam-
biente competitivo, la definizione del target dei consumatori, della fascia del prezzo
e delle occasioni dÕuso.

10
Progettare e realizzare una collezione

1
Questa nuova figura passa in rassegna la nuova collezione con occhio attento al mercato
e al target di riferimento, individuando gli sviluppi e gli abbinamenti maggiormente com-
merciabili per aumentare le vendite delle collezioni ed evitare che capi visibili in passe-
rella e sulle riviste non siano messi in vendita perchŽ non commerciabili.

1.1.5 Timing
é il calendario fondamentale di una collezione e ne scandisce il ciclo produttivo: dise-
gni, progettazione, realizzazione, presentazione, vendita, promozione e consegna.
Questo ciclo oggi • raddoppiato da due stagioni intermedie e di transizione e da una
stagione supplementare dedicata alle vacanze. Le consegne intermedie pi• frequenti
sono richieste dai negozi monomarca che effettuano un ricambio veloce della merce
e danno rilievo a date come il Natale, San Valentino ecc. La pratica delle vacanze ai
Caraibi o alle Maldive tra novembre a febbraio ha aperto le porte a una nuova colle-
zione estiva, consegnata ai negozi a fine ottobre, che gli stilisti chiamano crociera, holy-
day, resort ma che non • altro che la presentazione di una stagione estiva in pieno
inverno. I sistemi computerizzati hanno velocizzato la produzione e la suply-chain. Gli
uffici stile spesso si trovano a lavorare a due-tre stagioni contemporaneamente.
Il calendario della moda, oltre a seguire le stagioni canoniche, deve prevedere una
sorta di scadenziario relativo a eventi speciali quali la consegna degli Oscar, le
mostre del cinema a Cannes e Venezia, i party effettuati negli Stati Uniti immedia-
tamente prima di Natale per raccogliere fondi e altre manifestazioni che richiedono
abiti da sera realizzati su misura per i membri del jet-set internazionale.
Oltre alle presentazioni delle collezioni, ai compratori, alla stampa, alle sfilate e alla
vendita negli show room, sono gli eventi che scandiscono il tempo (timing) per gli
uffici stile e prodotto.

Timing di collezione
Mese Eventi Ufficio stile Ufficio prodotto Punto vendita
Gennaio Collezione uomo A/I. Nuovi trend P/E. Ultime prove sfilata Saldi.
Show room: iniziano Disegno collezione donna A/I. Anticipazioni P/E.
le vendite delle uomo P/E (pre- Lanci ultimi capi
collezioni uomo e collezione, collezione sfilataA/I.
della pre-collezione principale e sfilata),
donna A/I. ultime prove sfilata
donna A/I.

Febbraio Sfilate collezioni Abbinamenti capi A/I Revisione capi sfilata P/E.
donna A/I. per la sfilata. A/I per la vendita.
Milano Unica e Scelta materiali per la Prototipo P/E.
Premier Vision P/E. nuova collezione P/E.
Disegno della
Crociera pre-
collezione P/E per la
vendita.

11
Capitolo 1

1
Mese Eventi Ufficio stile Ufficio prodotto Punto vendita
Marzo Filo A/I (fiera di filati Disegno della Inizio del lavoro P/E.
per tessitura). collezione Holiday sulla crociera.
o Resort o Crociera. Lavoro sulle basi della
Consegna dei primi collezione P/E.
schizzi.

Aprile Anticipazioni Collezione vendita e Codifica e modifica P/E.


tendenze delle fiere. sfilata P/E. della Crociera.
Lavoro sulla
collezione P/E (si
provano i primi
prototipi).

Maggio Prove collezione P/E. Lavoro sulla P/E.


collezione P/E (si
provano i primi
prototipi).

Giugno Collezioni uomo P/E Consegna ultimi Lavoro sulla P/E.


(Pitti Uomo, sfilate). schizzi sfilata donna collezione P/E. Ricevimento della
Show room: iniziano P/E. prima merce A/I.
le vendite delle Ricerca e cool
collezioni uomo e hunting.
Crociera pre-
collezioni donna P/E.

Luglio Pitti filati. Nuovi trend A/I. Consegna allo show In Italia chiusura A/I.
Presentazione filati Disegno della room della pre-
A/I. collezione uomo A/I collezione P/E.
Show room: (pre-collezione, Ultime prove e lanci
continuano le vendite collezione principale, sfilata donna P/E.
dei capi uomo e sfilate).
iniziano le vendite
donna P/E.

Agosto Show room: Ricerca e cool Entro il 10, consegna In Italia chiusura A/I.
continuano le vendite hunting. allo show room
dei capi uomo e Croiera e pre-
donna P/E allÕestero. collezione donna P/E.

Settembre Sfilate collezioni Abbinamenti capi Revisione capi sfilata A/I.


donna P/E. sfilata P/E. P/E per la vendita.
Milano Unica Scelta dei materiali Capi Oscar.
e Premier Vision. per la nuova Inizia a lavorare alla
Fiere tessuti A/I. collezione A/I. collezione A/I.
Show room: Disegno Pre-
continuano le vendite collezione A/I per la
P/E donna. vendita.

12
Progettare e realizzare una collezione

1
Mese Eventi Ufficio stile Ufficio prodotto Punto vendita
Ottobre Filo P/E (fiera di filati Disegno degli ultimi Lavoro sulla A/I.
per tessitura). schizzi Main collezione A/I.
Anticipazioni Collection. Richieste VIP e Oscar.
tendenze delle fiere. Primi schizzi sfilata
donna A/I.
Richieste VIP.

Novembre Ultimi schizzi sfilata Si provano i prototipi A/I.


donna A/I. delle collezioni A/I. Crociera.
Richieste VIP per gli
Oscar di febbraio.

Dicembre Show room: iniziano Abbinamenti, Consegna allo show Crociera.


le vendite dei capi presentazioni e sfilate room della collezione Ricevimento
uomo e donna A/I. uomo A/I. uomo e di parte della della prima merce
collezione donna A/I. P/E.
Ultime prove prima
dei lanci definitivi
della collezione
vendita donna A/I.

1.1.6 Scheda tessuto


Definiti tutti i materiali per la collezione, lo stilista Ð ma anche il merchandising e
lÕufficio acquisti dellÕazienda Ð prepara le schede del tessuto per gli ordini dei mate-
riali che serviranno per realizzare della collezione:
¥ per la vendita;
¥ per i capi sfilata;
¥ per i capi VIP;
¥ per i capi Oscar.
I tessuti vengono scelti molto prima dellÕavvio della produzione della collezione, in
special modo se questa richiede tessuti particolari o stampe esclusive per realizzare
i quali, a seconda della difficoltˆ, occorrono da uno a due mesi.
I tessuti vengono prodotti in vari colori chiamati variante colore. Gli stilisti general-
mente richiedono colori esclusivi realizzati appositamente per loro a partire da altri
detti a campione scelti in base alla codifica del pantone tessile o allÕesame di tessuti
presenti sugli archivi.
La differenza fondamentale da tenere presente quando si devono scegliere dei tes-
suti • quella fra tinti in filo e tinti in pezza.
I tessuti tinti in filo devono essere selezionati e composti dalla cartella colori del for-
nitore come anche i tessuti jacquard.
I tessuti tinti in pezza possono essere tinti facilmente su richiesta del cliente. I cam-
pioni di tessuto sono le pezze campione.

13
Capitolo 1

Esempio di scheda tessuto

1 Linea

TIPO DIRITTO
Stagione

FORNITORE
ART.

COL.FORN. COL.NS ART.FORN. P.ZZE COL.FORN. COL.NS

PREZZO H. PESO

COMPOSIZIONE

RAPPRESENTANTE

VARIE

COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS

COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS

COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS COL.FORN. COL.NS

14
Progettare e realizzare una collezione

1
LEGENDA
LINEA: indica la linea di abbigliamento cui il tessuto si riferisce.
STAGIONE: • la stagione di riferimento, quella per la quale la merce sarˆ nei negozi.
ARTICOLO: • un codice di riferimento per il tessuto fornito dallÕazienda.
TIPO: la compilazione prevede la spillatura di un pezzo di tessuto.
FORNITORE: • il fornitore del tessuto.
ART. FORNITORE: • il riferimento del fornitore per quel determinato tessuto.
P.ZZE: sta per ÒpezzeÓ e indica il numero minimo di pezze (da 30 a 60 m) che il fornitore
richiede in produzione per non pagare supplementi al prezzo di listino.
PREZZO: si intende il prezzo al m lineare.
H: indica lÕaltezza del tessuto.
PESO: viene espresso in grammi al m lineare oppure al m quadro (mq).
COMPOSIZIONE: la composizione merceologica viene sempre indicata dal fornitore di tessuto
in una scheda tecnica che comprende anche i simboli di manutenzione. Tali
informazioni saranno quelle riportate sui capi realizzati che andranno in ven-
dita nei negozi.
RAPPRESENTANTE: qualora ve ne sia uno, indica lÕagente che vende nella propria zona di produ-
zione.
COL. FORN. E COL. NS.: vengono indicati le varianti colore del tessuto (pinzato sulla scheda), il numero
di fornitore e il numero di riferimento dellÕazienda.

1.1.7 Le schede prodotto


Le schede sono molto importanti e accompagneranno il capo fino alla vendita.
Una volta preparati i plat o schizzi della collezione, lÕuomo prodotto ne realizza una
copia da allegare alla scheda prodotto o scheda tecnica: questi materiali verranno
distribuiti al modellista per la realizzazione del modello.
La scheda prodotto • unÕanagrafica del capo che dovrˆ essere realizzato. Contiene il
codice definitivo, i riferimenti e la descrizione della qualitˆ del tessuto utilizzato.
Inoltre, presenta tutti gli accessori: dal bottone alle cerniere, dalla fodera ai colori
delle cuciture. Infine, riporta lÕelenco di tutti i componenti del capo con i rispettivi
consumi. Le schede con il codice identificativo saranno inserite nel sistema informa-
tico dellÕazienda.
Generalmente, i codici delle aziende sono alfanumerici e ÒparlantiÓ: gli addetti dellÕa-
zienda sanno, per esempio, che i numeri che iniziano per 100 indicano pantaloni, per
200 camice, per 300 magliette e cos“ via. Inoltre, il codice pu˜ contenere lÕindicazione
della stagione e della linea di riferimento.
A ogni codice sono legate la composizione del tessuto, lÕetichetta per la manutenzio-
ne, la taglia, la tipologia dei cartellini e della gruccia, la busta e tutto quanto fa parte
del capo, compresi gli imballaggi per la spedizione finale.
Quando avvengono cambiamenti di punto vita, taglia ecc., questi vengono riportati
nelle note della scheda prodotto in modo da realizzare al meglio il cartamodello.
LÕuomo prodotto deve avere conoscenze anche nellÕambito della modellistica, in
modo da comprendere e valutare le modifiche da apportare.

15
Capitolo 1

Esempio di scheda prodotto

1 LOGO DONNA
PRODUZIONE
PRE-COLLEZIONE CODICE ANNO ................. STAGIONE ..................
MODELLO .................................................
LINEA

DESCRIZIONE
MODIFICHE DA FIGURINO
FIGURINO

MISURE XXS XS S M L XL XXL


CARTAMODELLO NOTE
DESCRIZIONE 38 40 42 44 46 48 50

DESCRIZIONE E COMPONENTI COSTI

TESSUTO COL. H COMPOSIZIONE TG. CAPI CONSUMO NOTE UNITARIO TOTALE

16
Progettare e realizzare una collezione

Esempio di scheda tecnica

LOGO SCHEDA TECNICA DEL MODELLO


1
ARTICOLO MODELLO TAGLIA STAGIONE

Foderato  Simmetrico 

Semifoderato  Asimmetrico 

(viscosa)  Spalline 

(bemberg)  Rinforzo spalla 

(raso)  Adesivo 

Fodera tasche: Accessori:

silesia .......................................

cotone .......................................

fodera .......................................

Bottoni: materiale .......................................................

tipo 1 ................ ¿ .......... mm N¡ ...........................

tipo 2 ................ ¿ .......... mm N¡ ...........................

Cinturino .....................................................................

Passanti ........................................................................ PLAT

ART. ..................................
Descrizione Modello
Davanti: ...........................................................................................................................
..........................................................................................................................................
..........................................................................................................................................
..........................................................................................................................................
.......................................................................................................................................... TESSUTO

Dietro: ..........................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
Maniche: .....................................................................................................................................................................................................
Polsi: ............................................................................................................................................................................................................
Colli: ............................................................................................................................................................................................................
Tasche: ........................................................................................................................................................................................................
Cuciture: .....................................................................................................................................................................................................
Impunture: ..................................................................................................................................................................................................
Note: ............................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................
......................................................................................................................................................................................................................

17
Capitolo 1

Esempio di scheda sdifettamento

1 FIGURINO
LOGO SCHEDA SDIFETTAMENTO

SDIFETTAMENTO MODIFICHE
....................................................................................................................
DATA ....................................................................................................................
....................................................................................................................
 COLLO
....................................................................................................................
 DAVANTI
....................................................................................................................
 DIETRO
....................................................................................................................
 MANICA
....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................

1a PROVA MODIFICHE
....................................................................................................................
 COLLO
....................................................................................................................
 DAVANTI
....................................................................................................................
 DIETRO
....................................................................................................................
 MANICA
....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................

2a PROVA MODIFICHE
....................................................................................................................
 COLLO
....................................................................................................................
 DAVANTI
....................................................................................................................
 DIETRO
....................................................................................................................
 MANICA
....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................
 .......................................................................... ....................................................................................................................

18
Progettare e realizzare una collezione

Esempio griglia abbinamento tessuto/modello

MODELLI
1

ART. P0098

ART. S3256

ART. BL2180

ART. SH6758
TESSUTI

ART. CH0076

ART. OR9700

ART. PR8001

ART. CR4600

ART. BJ/0034

ART. SVAR/006

19
AREA
digitale Test di riepilogo

1
DOMANDE A SCELTA MULTIPLA 6. In quante fasi si divide il problem solving?
a In 3 + 2. m
1. Scegli la risposta corretta tra quelle
b In 4 + 3. m
proposte.
c In 3 + 4. m
1. Che cosa deve saper interpretare il
progettista? 7. Nella ricerca, le fonti dÕispirazione
a Deve saper interpretare ed elaborare possono essere classificate in primarie e
informazioni inerenti alla progettazione secondarie: quali sono le fonti primarie?
di una collezione. m a Libri di tendenza raccolti durante
b Il calendario stagionale. m viaggi. m
c Alcune informazioni date dal fashion b Materiale reperito tramite visite
designer. m in aziende di settore. m
c Materiale raccolto tramite osservazione
2. Qual • lo scopo principale del briefing? in occasione di viaggi, mostre, fiere ecc. m
a Fornire dati necessari alla preparazione
di una collezione. m 8. Che cosÕ• il mood?
b Fornire dati necessari allÕufficio a Un insieme di foto raccolte durante
commerciale. m la ricerca. m
c Fornire dati necessari allÕufficio stile. m b Un insieme dÕimmagini, campioni di
tessuti che rappresentano gli elementi
3. In che cosa consiste la ricerca del caratterizzanti la collezione. m
progetto moda? c Uno strumento di lavoro che aiuta
a Nel ricercare e rielaborare la collezione a progettare una collezione. m
dellÕanno precedente. m
b Nel trovare nuovi fornitori di materiali
per la progettazione. m QUESITI VERO O FALSO
c Nella raccolta di nuove informazioni
necessarie alla progettazione. m 2. Indica se le seguenti affermazioni
sono vere o false.
4. Che cosÕ• il brain storming? V F
a La rappresentazione grafica di un 1. La traduzione della parola target •
pensiero. m ÒbersaglioÓ. m m
b La rappresentazione grafica del 2. Il mood • la presentazione di
calendario stagionale. m un progetto attraverso immagini. m m
c La rappresentazione grafica del briefing. m 3. Il trend book • un quaderno
5. Che cosÕ• il target? di tessuti. m m
a Il gruppo di consumatori a cui si rivolge 4. Il timing • il processo
lÕazione commerciale. m di pianificazione di una collezione. m m
b Una strategia di marketing 5. La scheda tessuto serve a segnalare
e una tecnica di controllo dei prezzi. m i difetti dei tessuti. m m
c Un sistema di comunicazione basato 6. La scheda prodotto • unÕanagrafica
su immagini per il lancio del nuovo del capo che dovrˆ essere
prodotto. m realizzato. m m

20

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